PUBBLICITÀ E STRATEGIE La pianificazione media...nudo. Si toglie gli occhiali. Scambio di sguardi...

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1 PUBBLICITÀ E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE INTEGRATA PROF. PAOLA PANARESE 5 NOVEMBRE 2015 La pianificazione media La scelta del media mix deve essere contestualizzata rispetto agli obiettivi di comunicazione e ai vincoli (soprattutto di natura economica). Ad esempio, il lancio di un nuovo prodotto nel mass-market deve essere accompagnato alla creazione di notorietà e quindi è strettamente collegata all’utilizzo del mezzo televisivo con elevati livelli di Grp’s. La selezione dei veicoli è il “cuore” dell’attività di media planning. Per veicoli si intendono una rubrica televisiva (Amici di Maria de Filippi), un quotidiano (Corriere della Sera), un’emittente radiofonica (Radio Deejay), un sito web (msn.it). Il numero dei veicoli presenti è praticamente infinito ed in continua evoluzione (digital, new media, unconventional…) La selezione dei veicoli è il procedimento mediante il quale costruire il Media Plan. È intrinsecamente collegato all’attività di media buying. La pianificazione media I criteri di selezione dei veicoli sono moltissimi si va da quelli più “oggettivi” a quelli più “soggettivi” Efficacia (copertura del target) ed efficienza (costo per contatto utile) Utilizzo (con successo) degli stessi in passato Budget a disposizione per la campagna Attività dei competitor Esigenze territoriali Creatività disponibile Soglie di visibilità Vincoli legislativi ALTRI (politici, visibilità personale, amicizia etc) Criteri di selezione Esistono molti modi di rappresentare un Media plan. Gli elementi essenziali sono: Obiettivi di comunicazione da raggiungere, espressi per il mezzo televisivo in Grp’s settimanali e complessivi Target focus e target allargato Periodo di on-air della campagna (da un minimo di 1 settimana ad un massimo di 1 anno) Budget a disposizione Per la Televisione -> Suddivisione dei Grp’s sviluppati per canale e fascia oraria (Prime Time/Day Time), per la stampa l’elenco dei titoli e formati pianificati Calendario dei giorni di uscita dell’avviso/punti ora di emissione dello spot Il media plan Ieri Analogica WWW Classica Cartacea Posters Schermo singolo Oggi Digitale & IPTV Social Network Straming Podcast News Online DOOH Multiplex Schermi digitali 3D Domani Smart / Web Web 3.0 Custom Digital Radio iPad, Tablet, Kindle Digital Signage 4D, HD Media

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    PUBBLICITÀ E STRATEGIE

    DI COMUNICAZIONE INTEGRATA

    PROF. PAOLA PANARESE – 5 NOVEMBRE 2015

    La pianificazione media

    La scelta del media mix deve essere contestualizzata rispetto agli obiettivi di comunicazione e ai vincoli (soprattutto di natura economica).

    Ad esempio, il lancio di un nuovo prodotto nel mass-market deve essere accompagnato alla creazione di notorietà e quindi è strettamente collegata all’utilizzo del mezzo televisivo con elevati livelli di Grp’s.

    La selezione dei veicoli è il “cuore” dell’attività di media planning.

    Per veicoli si intendono una rubrica televisiva (Amici di Maria de Filippi), un quotidiano (Corriere della Sera), un’emittente radiofonica (Radio Deejay), un sito web (msn.it).

    Il numero dei veicoli presenti è praticamente infinito ed in continua evoluzione (digital, new media, unconventional…)

    La selezione dei veicoli è il procedimento mediante il quale costruire il Media Plan.

    È intrinsecamente collegato all’attività di media buying.

    La pianificazione media

    I criteri di selezione dei veicoli sono moltissimi – si va da quelli più “oggettivi” a quelli più “soggettivi”

    Efficacia (copertura del target) ed efficienza (costo per contatto utile)

    Utilizzo (con successo) degli stessi in passato

    Budget a disposizione per la campagna

    Attività dei competitor

    Esigenze territoriali

    Creatività disponibile

    Soglie di visibilità

    Vincoli legislativi

    ALTRI (politici, visibilità personale, amicizia etc)

    Criteri di selezione

    Esistono molti modi di rappresentare un Media plan.

    Gli elementi essenziali sono:

    Obiettivi di comunicazione da raggiungere, espressi per il mezzo televisivo in Grp’s settimanali e complessivi

    Target focus e target allargato

    Periodo di on-air della campagna (da un minimo di 1 settimana ad un massimo di 1 anno)

    Budget a disposizione

    Per la Televisione -> Suddivisione dei Grp’s sviluppati per canale e fascia oraria (Prime Time/Day Time), per la stampa l’elenco dei titoli e formati pianificati

    Calendario dei giorni di uscita dell’avviso/punti ora di emissione dello spot

    Il media plan

    Ieri

    Analogica

    WWW

    Classica

    Cartacea

    Posters

    Schermo singolo

    Oggi

    Digitale & IPTV

    Social Network

    Straming Podcast

    News Online

    DOOH

    Multiplex Schermi digitali 3D

    Domani

    Smart / Web

    Web 3.0

    Custom Digital Radio

    iPad, Tablet, Kindle

    Digital Signage

    4D, HD

    Media

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    In Italia

    La scelta dei media è fortemente orientata verso la Tv, anche per motivi storici

    La comunicazione è solo parzialmente integrata

    Indicatori

    In tempi di comunicazione integrata, budget contratti, imprevedibilità dei mercati gli strumenti di previsione dei risultati diventano ancora più importanti.

    Indicatori di comunicazione

    Consentono di misurare la pressione pubblicitaria, ovvero la quantità dell’esposizione del target a una campagna pubblicitaria

    Indicatori di comunicazione

    Contatti Lordi

    Contatti Netti

    Reach

    Grp – Gross Rating Point

    Frequenza media di esposizione

    Copertura efficace (o qualificata)

    Indicatori economici

    Forniscono criteri quantitativi che orientano la scelta del media mix

    Consentono di valutare l’efficienza di una campagna, ovvero la capacità di ottenere la massima economicità di acquisto degli spazi, rispetto agli obiettivi in termini di target (copertura netta/lorda), pressione pubblicitaria, frequenza media, etc.

    Il costo di ciascun indicatore varia a seconda del mezzo a cui è riferito.

    Indicatori economici

    Costo per contatto

    Costo per Grp

    Costo per 1.000 individui raggiunti (contatti netti)

    Costo per punto di copertura (Reach)

    Costo per punto di frequenza media (OTS/OTH)

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    La somma dei contatti sviluppati da una campagna comprensiva della quantità di individui esposti e del numero di volte (n) che sono stati contattati

    Contatti lordi Il numero di persone differenti raggiunte da una campagna ed esposte almeno una volta al messaggio, al netto delle esposizioni replicate dallo stesso veicolo o da veicoli differenti

    Contatti netti/copertura netta

    Reach/penetrazione

    Indicatore del valore (in percentuale) della quantità di contatti netti raffrontati al Target Group.

    GRP’s/Gross Rating Points

    Indicatore “grezzo” della pressione pubblicitaria esercitata da un mezzo, da un veicolo, da una campagna nel suo complesso

    Viene espresso dal rapporto tra Contatti lordi e l’entità del target group (x 100)

    Grp’s di mezzi diversi non possono essere sommati fra loro in quanto derivano da ricerche diverse

    Copertura per frequenza Quantità di contatti sviluppati rispetto al target di riferimento

    GRP’s/Gross Rating Points

    Il numero medio di volte che un componente del Target è esposto al messaggio di una determinata campagna

    Frequenza media/OTS-OTH

    3+5+4+3+2 = 17 CONTATTI LORDI

    3+3+2+1 = 9 CONTATTI NETTI

    17 / 9 = 1,9 volte FREQUENZA MEDIA

    =

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    Formule inverse Se la FREQUENZA MEDIA è data dal rapporto

    OTS = GRP/REACH

    possiamo ricavare anche le seguenti formule:

    GRP = REACH x OTS

    REACH = GRP/OTS

    Copertura efficace/qualificata

    Numero minimo di volte che un individuo deve essere colpito dal messaggio pubblicitario per generare un effetto e rendere efficace la comunicazione

    Penetrazione efficace: percentuale di individui appartenenti a un target, esposti almeno tre volte al messaggio (3 OTS – 3 OTH)

    Altri indicatori

    Costo per GRP (CPG)

    – Costo netto del messaggio diviso per i GRP sviluppati dallo stesso

    – Il C/GRP totale è dato dalla spesa netta totale della campagna diviso per il totale dei GRP ottenuti

    – È consuetudine per TV e Radio normalizzare il C/GRP a 30”, per poter leggere trend omogenei

    Altri indicatori

    Costo per contatto

    – Costo totale netto della campagna diviso per i contatti lordi totali raggiunti

    Indice di affinità

    – Rappresenta il rapporto di audience a target vs. l’audience totale di un determinato mezzo/veicolo: tanto più il rapporto è superiore a 100 tanto più il veicolo è utile a raggiungere il target (minore dispersione)

    Il passo successivo

    Il layout

    Varia a seconda dei media scelti

    Declina creativamente il concept

    Il layout

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    «Lasciare semplicemente che l’immaginazione si sfreni, sognare sogni senza senso, indulgere in acrobazie grafiche e ginnastiche verbali NON vuol dire essere creativi.

    Il creativo ha imbrigliato la propria immaginazione. L’ha disciplinata in modo che ogni pensiero, ogni idea, ogni parola che scrive, ogni linea che traccia, ogni luce e ombra in ogni foto che scatta, rendano più vivo, più credibile, più persuasivo il tema originale o il vantaggio del prodotto che egli ha deciso comunicare»

    Bill Bernbach

    Creatività pubblicitaria Strategia o creatività? «Veramente poche grandi

    idee pubblicitarie emergono pienamente formate e bellissime come Venere da una conchiglia nel dipinto di Botticelli... Anche quando una campagna è cominciata, possono occorrere raffinamenti creativi... Le idee richiedono, e meritano, investimento di tempo e pazienza per farle crescere». “Unilever Procedure for Great Advertising”, l985

    Norman Berry, presidente esecutivo della Ogilvy & Mather a New York e direttore creativo mondiale, diceva:

    «dobbiamo esigere quella grande libertà creativa che nasce da binari strategici d’acciaio».

    Strategia o creatività? Una strategia mal scelta

    può essere «mascherata» da un’esecuzione brillante, ma solo temporaneamente. Più spesso, un’esecuzione brillante di una strategia debole agisce come il motore di un aeroplano in caduta — accelera il disastro.

    (Stewart, 1984)

    Strategia

    Pensare non per logica, ma per analogie

    Chiedersi: “e se invece?”

    Pensare per metafore, iperboli ecc.

    Creatività

    Se la strategia prevede che si debba dire che il ketchup X è particolarmente piccante (hot), la creatività può produrre esiti diversi

    Strategie e pubblicità

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    HOT HOT HOT URRA’!

    HOT HOT HOT URRA’!

    Pagina 32

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    Angeli con la faccia sporca –

    Roma, 21 novembre 2007 Pagina 39 Pagina 40

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    Angeli con la faccia sporca –

    Roma, 21 novembre 2007 Pagina 60

  • 11

    Pagina 61

    Pagina 63

  • 12

    Angeli con la faccia sporca –

    Roma, 21 novembre 2007 Pagina 68

    Titolo o Headline

    Occhiello

    Visual principale

    Sottotitolo o Subheadline

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Titoletto

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Visual

    secondario

    Didascalia o Caption

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Titoletto

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Testo o Bodycopy

    Pack-shot

    Simbolo Logo o LogotiPo

    Pay-off

    Il layout Il layout

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    Il layout Negli spot

    Il layout è dato da immagini e script.

    Lo script nasce da un’idea

    Idea

    Una coppia (lui sui 30-35 anni, vestito in modo formale, lei, più giovane) sono bloccati nel deserto con l’auto in panne.

    Lui è imbranato e non riesce a risolvere la situazione.

    Arriva un furgoncino con un bel ragazzo, vestito in jeans.

    Si avvicina e, togliendosi i 501 e usandoli come traino, trascina la macchina, portando la ragazza con sé sul furgoncino.

    Poi riesce a far staccare il paraurti, lasciando l’auto con l’uomo al suo destino e allontanandosi con la ragazza.

    Script Ambiente. Deserto del mid-west statunitense. Caldo. Sole. Solitudine.

    Video Audio

    (1 sec.) Establishing shot. Strada nel deserto. Pali della luce. Musica: “Be my baby” fino alla fine. Nessun SFX

    (9 sec.) Alternanza di inquadrature. Bella auto in panne. Un uomo giovane, vestito in modo formale, cerca inutilmente di aprire il cofano. Sulla strada arriva un furgoncino malandato che passa davanti alla coppia. La ragazza guarda il furgoncino, che si ferma pochi passi oltre l’auto

    (10 sec.) Continua l’alternanza di brevi inquadrature. Il ragazzo scende dal furgoncino. Primo piano del nuovo arrivato: bel ragazzo dall’aria decisa e selvaggia, occhiali da sole, bandana al collo, giubbotto jeans sul petto nudo. Si toglie gli occhiali. Scambio di sguardi con la ragazza. Il ragazzo si avvicina all’auto e con gesto sicuro ne apre il cofano, gettando uno sguardo di presa in giro verso l’uomo. L’uomo prova a svitare il tappo del radiatore, ma si scotta

    Script Video Audio

    (5 sec.) Montaggio come prima. Il ragazzo si toglie la bandana e la usa per svitare il tappo. L’uomo si avvicina e dal radiatore gli cade dell’acqua sulle scarpe. Nuovo sguardo di commiserazione del ragazzo.

    Musica: “Be my baby” fino alla fine. Nessun SFX

    (5 sec.) Il ragazzo si sfila la cintura e comincia a togliersi i 501. La ragazza lo guarda interessata. L’uomo, con espressione scandalizzata, si affretta a chiudere il cofano dell’auto. Il ragazzo continua a sfilarsi i pantaloni mentre l’uomo cerca di coprirne la vista alla ragazza, che sposta la testa per continuare a guardare.

    (7 sec.) Il ragazzo fa un gesto della mano per invitare la ragazza a seguirlo sul furgoncino. Scambio di sguardi fra uomo e ragazza, come se lei chiedesse “Che male c’è?” e lui rispondesse “Va beh, vai pure”. Ragazzo e ragazza nella cabina del furgoncino, scambio sorridente di sguardi.

    Script

    Video Audio

    (3 sec.) Il paio di 501 servono da traino fra il furgoncino e l’auto. L’uomo è alla guida dell’auto.

    Musica: “Be my baby” fino alla fine. Nessun SFX

    (10 sec.) Il furgoncino supera un dosso. Il ragazzo cambia rapidamente la marcia. Il paraurti del furgoncino si stacca e resta legato ai jeans

    (6 sec.) Ragazzo e ragazza si guardano sorridenti e complici. L’uomo è rimasto nella sua auto che scende il dosso a marcia indietro e si allontana; gesticola vanamente. Il furgoncino si avvia verso un luminoso tramonto in cui si distingue il profilo di una città.

    (4 sec.) Sull’immagine della città verso cui si dirige il furgoncino, compare il marchio “Levi’s 501” e il payoff “Separa gli uomini dai ragazzi”

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    Rapporti Spaziali

    Campi (ambiente)

    Piani (personaggi)

    Campo Lunghissimo – C.L.L.

    Campo Lungo – C.L. Campo Medio – C.M.

    Figura intera – F.I. Piano americano– P.A.

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    Mezza figura– M.F. Primo Piano – P.P.

    Primissimo Piano – P.P.P. Close-Up – Particolare – Part.

    I più lo considerano un termine obsoleto, altri preferiscono sostituirlo con espressioni più tecniche.

    Lo slogan funge da headline dell'annuncio e varia nel tempo.

    Lo slogan funge da pay-off dell'annuncio e non varia nel tempo.

    Lo slogan funge da parte integrante del trade-mark (logo + simbolo).

    Lo slogan funge da claim dello spot cinetelevisivo.

    Lo slogan funge da tag-line di un dialogo televisivo o radiofonico.

    Lo Slogan

    Un buono slogan dovrebbe:

    1. essere memorabile

    (allitterazione)

    Ava. Come lava

    Pillole Pink Per le Persone Pallide

    Lo Slogan

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    Un buono slogan dovrebbe:

    2. essere memorabile

    (giochi di parole senza il brand name)

    Y 10. Piace alla gente che piace.

    (giochi di parole con il brand name)

    Esselunga, prezzi corti

    Lo Slogan

    Un buono slogan dovrebbe:

    3. ricordare il brand name, magari mettendolo in rima:

    Chi non mangia la Golia o è un ladro o è una spia

    Lo Slogan

    Un buono slogan dovrebbe:

    4. suggerire il main benefit

    Boario. Fegato centenario

    Raid li ammazza stecchiti

    5. differenziare la marca:

    O li cogliete voi o li sceglie Arrigoni

    O così o Pomì

    6. convogliare atteggiamenti positivi sulla marca:

    Dove c’è Barilla c’è casa

    Lo Slogan

    Un buono slogan dovrebbe:

    7. Riflettere la brand personality:

    Sagra. Buon olio non mente

    Finché c’è Eni ci sarà energia

    8. Essere strategico:

    Un diamante è per sempre

    Lo Slogan

    Un buono slogan dovrebbe:

    9. essere concorrenziale:

    Jesus. Non avrai altro Jeans all’infuori di me

    10. essere originale:

    Bud Ice: Extreme refreshment.

    Budweiser: Refreshingly different.

    Calders Cream Ale: Creamy, smooth, refreshing.

    Hamm's: Hamm's the beer refreshing.

    Pabst Blue Ribbon: Refresh! Rejoice! Remember! Pabst gets the call.

    Heineken refreshes the parts other beers cannot reach.

    Lo Slogan

    Un buono slogan dovrebbe:

    11.Essere semplice:

    Omsa. Che gambe!

    Grazie, Candy.

    12.Essere essenziale:

    Omo lava più bianco

    Con Aspro…passa

    13.Essere credibile:

    Non: “Camay seduce…seduce…seduce tre volte”

    Lo Slogan

  • 17

    Un buono slogan dovrebbe:

    Essere sviluppabile in campagna (campaignable):

    Lo Slogan

    Un buono slogan non dovrebbe:

    1. essere già usato da altri:

    American Legend: Simply the Best. Amiga: Simply the best. Aspen: Simply the best. Binatone: Simply the best. Bishop's Nissan: Simply the best. Duet: Simply the best. Edinburgh Woolen Mills: Simply the best. HME Firetrucks: Simply ... the best. Jaystone & Associates: Simply the best. Kuoni: Simply, the best. Lee Lohman: Simply the best. MGM Auto Group:Simply the best. Northeast Sailplane: Simply the best. Radio Cambridgeshire: Simply the best. Sanderson Farms: Simply the best. Sunshine Flights: Simply the best! True Digital: Simply the best. Woolacombe Bay Hotel: Simply the best.

    Lo Slogan

    Un buono slogan non dovrebbe:

    2. Essere debole o generico

    Negroni. Il salame si giudica dal sapore

    3. Provocare risposte sarcastiche o negative:

    Io? Clio.

    Ho preso una cotta per Motta

    Chi ama, mette Irge il pigiama

    Baby Bel. Fatti con la mano sul cuore

    Lo Slogan

  • 18

    Un buono slogan non dovrebbe:

    4. Esagerare eccessivamente (overclaim)

    L’orologio Revue è sempre esatto

    5. Essere pretenzioso:

    Yoplait. Lo yogurt che mancava adesso c’è

    Lo Slogan

    Un buono slogan non dovrebbe:

    6. Essere privo di significato:

    Fabia fa

    Molinari è lì

    7. Essere troppo ricercato:

    Atom. Il disintegratore dell’inappetenza

    Filetti di pesce Findus. Carne di mare

    Lo Slogan

    I format creativi Problem/solution

    End result

    Side by side

    Pubblicità comparativa

    Product presentation

    Product demonstration

    Slice of life

    Testimonial

    Dramma

    Eros

    Simbologia

    Musical

    Entertainement

    Humour

    Racconto

    Citazione

    Sfida

    Pubblicità demenziale

    Problem/solution

    Format molto semplice e tradizionale.

    Adatta per target di cultura bassa e medio-bassa.

    Utilizzato per detersivi o farmaceutici da banco, per i quali il problema può essere evidenziato con enfasi anche drammatica.

    End result

    Figlio del problem/solution, ma meno esplicito.

    Mostra la (ovvia) risoluzione di un problema spesso accennato o dato per scontato.

    Side by side Format classico

    Comparazione tra un vincente e un perdente.

    A volte comparazioni tra “uguali” (prodotto industriale/casalingo)

    Di facile lettura

    Talvolta insieme al side by side.

  • 19

    Pubblicità comparativa

    Simile al side by side, ma con un raffronto diretto con altra/e marca/e.

    Negli U.S.A. Pepsi vs Coca Cola.

    In Italia è poco usata.

    Product presentation

    Semplice presentazione di un prodotto.

    Utilizzato sia per prodotti in lancio che per ricordare prodotti esistenti.

    La capacità di impatto viene delegata all’abilità del fotografo.

    Product demonstration

    Il prodotto viene narrato o se ne descrivono i suoi plus.

    Utilizzato per le automobili, cosmetici, prodotti alimentari naturali.

    Slice of life

    Format frequente, presenta situazioni quotidiane (ma in contesti o con elementi spesso aspirazionali) nelle quali la presenza del prodotto è elemento rassicurante o coinvolgente.

    Testimonial

    L’uso è piuttosto diffuso in Italia

    Generalmente star presenter, anche del passato, o garante.

    Dramma

    Viene utilizzato nella comunicazione sociale, legandosi a temi quali la droga, l’abuso di alcoolici e gli incidenti stradali.

  • 20

    Eros

    È utilizzato praticamente per ogni tipologia di prodotti, talvolta senza motivo.

    Simbologia

    Un elemento grafico o visivo è il fulcro del messaggio o viene giocato come un’icona caratterizzante.

    Musical

    Esclusivo degli spot

    Non molto utilizzato

    SI descrivono i plus della marca cantando e talvolta ballando.

    Entertainment

    Format usato solo negli spot, spettacolo puro, ispirato spesso ai film d’azione.

    Ha costi di produzione decisamente elevati.

    Humour Sfida

    La marca sfida il consumatore ad essere all’altezza di poterla possedere.

  • 21

    Citazione

    Riferimenti a film, fumetti,

    opere d’arte, libri, ecc.

    Racconto

    Format tradizionale per il

    video, ma rintracciabile anche nella stampa e sempre

    più crossmediale

    Pubblicità demenziale

    Evoluzione, spesso degenerazione, della pubblicità ironica o paradossale.

    Tendenze più innovative

    Stilistiche e retoriche

    Dovute al cambiamento di scenario

    Novità parziali

    È una tendenza

    Il linguaggio delle immagini prevale sul linguaggio verbale

    Iconismo

  • 22

    Verbalismo (origini – 1400-1850) e iconismo (Medioevo – cartellonismo – oggi) si alternano costantemente Con momenti di equilibrio (XX secolo)

    Iconismo

    Fino alla metà dell’Ottocento domina il testo

    Salvo eccezioni

    Iconismo

    Pompei – I sec. d.C. Manifesto di un negozio di tessuti

    Con sovrapposizione di una pubblicità elettorale solo verbale

    Annuncio per Cioccolato in polvere, apparso sul “Daily Courant” nel 1705

  • 23

    Londra agli inizi del XIX sec.

    Incisione dell’epoca

    Dopo la metà dell’Ottocento la litografia e, più tardi, la fotografia portano alla rivincita del visual

    I testi sono molto scarni e i visual molto ricchi, al limite dell’espressione artistica

    Iconismo

    A. Beltrame - 1902

    http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8

    &ved=0CAcQjRw&url=http%3A%2F%2Fjeanmarie-balogh.ch%2Fcomunicazione-

    visiva-2%2Ftoulouse-

    lautrec.php&ei=FBJOVP6HJ8fyPLyLgKgN&bvm=bv.77880786,d.ZWU&psig=AFQjCN

    GoTk6-Tn5dcy79wvDvfS7pkQSJBw&ust=1414488973653680

  • 24

    Mentre in Europa continua la prevalenza del visual, agli inizi del ‘900 la pubblicità statunitense dà sempre più importanza al bodycopy

    sotto forma di informazioni e argomentazioni (corrente scientifica)

    o sotto forma di testi artisticamente elaborati (corrente estetica)

    Iconismo

    Claude C. Hopkins

    Annuncio Pepsodent - anni Venti

    Theodore F. MacManus (1872 1840)

    Annuncio istituzionale Cadillac - 1915

    • Negli anni ’50, con la “rivoluzione creativa”, argomentazione e qualità estetica si fondono

    • Testo e visual collaborano

    • La tendenza americana giunge in Europa negli anni ‘60

    Iconismo

  • 25

    Oggi

    Il trionfo dell’immagine è dovuto:

    alla diffusione degli audiovisivi (abitudine al linguaggio iconico)

    all’internazionalizzazione delle campagne (problemi linguistici)

    All’indebolimento della reason why (diminuzione della necessità di spiegazione/informazione)

    Se bastano 3 colori per farvi capire un film, immaginate cosa possono fare 16 milioni di colori

    http://adsoftheworld.com/media/print/boysen_hibiscus?size=_original

  • 26

    La pirateria sta uccidendo l’industria cinematografica. Compra l’originale.

  • 27

  • 28

  • 29

  • 30

    Iconismo

    Non solo su stampa o affissioni

    I nuclei

    In passato, il cartellonismo

    Oggi, la pubblicità di moda

    Pubblicità di moda

    Messaggio-vetrina

    Mostra, non argomenta

    Persuade attraverso l’esibizione

    Propone solo lo stile della griffe

    Il contenuto è ridotto, ma esplicito

    Trucchi di richiamo

  • 31

    Lo scandalo visivo

    Nella pubblicità di moda spesso il vuoto è riempito da provocazioni

  • 32

    L’iconismo oggi

    In ogni caso, oggi, l’immagine è non solo protagonista, ma anche portatrice di significato

    Il messaggio spesso si fa implicito

    Richiede una partecipazione attiva alla decodifica da parte del destinatario

    L’iconismo oggi

    Il messaggio (la promessa) è:

    con i supplementi dell’”Espresso” capirai le opere d’arte fino in fondo

  • 33

    L’iconismo oggi

    Il messaggio (la promessa) è:

    il mercato agricolo di Calgary è aperto anche d’inverno

  • 34

    L’iconismo oggi

    Il messaggio (la promessa) è:

    con i cibi Whiskas il tuo gatto mangerà cibi autentici e naturali

  • 35

    L’iconismo oggi

    Il messaggio (la promessa) è:

    Colgate impedisce che i denti si tingano anche con l’uso costante dei peggiori coloranti

    L’iconismo oggi

    Il messaggio (la promessa) è:

    Con Lego puoi fare tutto: basta un po’ di fantasia

  • 36

    L’iconismo oggi

    Il messaggio (la promessa) è:

    Il suono delle casse Rowen è puro come dentro lo strumento.

    Anche le scritte possono diventare un elemento iconico, in quello che possiamo chiamare iconismo verbale

    L’iconismo oggi

    Le lettere vengono usate come immagini

    Iconismo verbale

  • 37

    Gli elementi verbali si inseriscono nell’immagine, ma mantengono una forte valenza visiva

    Iconismo verbale

    Il messaggio è composto da sole parole, usate però con una valenza iconica

    Iconismo verbale

  • 38

  • 39

    Il messaggio è composto da sole parole che contengono un doppio livello di significato

    Iconismo verbale

    Ogni anno centinaia

    di pedoni muoiono

    in incidenti stradali in Portogallo

    perché non fanno quello che voi

    avete fatto adesso.

    Anche la punteggiatura diventa un elemento iconico significante

    Iconismo verbale

    BAS PLUS

    Il. più. avanzato. sistema. di. frenaggio. automobilistico. del. mondo.

  • 40

    Le parole diventano oggetti (simbolici)

    Verbalismo o iconismo?

    Il testo diventa parte significante e coerente dell’immagine

    Verbalismo o iconismo?

    John suona la chitarra.

    John suona la chitarra in un gruppo famoso.

    Il gruppo di John diventa il più famoso del mondo.

    John potrebbe avere qualsiasi donna sulla terra.

    John sposa una donna d’un altro pianeta.

    Gli Inglesi non li capirete mai. Ma la lingua ve l’insegniamo noi.

    La principessa è bellissima.

    Il principe non è molto bello.

    La principessa bellissima sposa il principe non molto bello.

    Il principe lascia la principessa bellissima per avere una relazione con una borghese non molto bella come lui.

    Gli Inglesi non li capirete mai. Ma la lingua ve l’insegniamo

    noi.

  • 41

    Niente ti sveglia come Nescafè

    Il testo può essere impaginato in modo da diventare un’icona per la sua forma

    Ricordiamo le poesie tipo Calligrammes di Guillaume Apollinaire (e i poemi alessandrini – barocchi – giapponesi…)

    Verbalismo o iconismo?

    Non è stato un iceberg ad affondare il Titanic

  • 42

    Una conclusione provvisoria

    Da un punto di vista formale

    la tendenza dominante nel nuovo linguaggio della comunicazione pubblicitaria è l’iconismo,

    ossia, l’affidare il messaggio principalmente - quando non esclusivamente - alle immagini

    I messaggi con headline e lunghi bodycopy

    o, nel caso degli audiovisivi, con lunghi dialoghi o lunghi soliloqui dello speaker f.c. sembrano vecchi

    Ma anche le immagini che per essere esaustive hanno bisogno di testi didascalici

    Varianti dell’iconismo

    Dell’iconismo esistono alcune varianti

    Variante: Optical

    Giochi ottici sull’immagine

    Incremento di impatto, scarsamente significante, ma con forte accento sull’elemento visivo

    Iconismo al quadrato

  • 43

  • 44

    Variante: metafora iconica • Presenta un’idea attraverso il segno di un’altra idea

    più d’impatto o più nota che si collega alla prima per conformità o analogia

    – Tu sei il sole dei miei occhi

    • (Da non confondere con la metonimia o con la sineddoche in cui il legame fra le due idee è di tipo fisico o logico)

    – Palazzo Chigi ha dichiarato…

    • (Da non confondere con la catacresi in cui il legame fra le due idee è diventato così comune da aver perduto il carattere di tropo)

    – le gambe del tavolo

    Il campo metaforico Generalmente (da Quintiliano in poi) si distingue la metafora

    Tu sei il sole dei miei occhi

    dalla similitudine paragone

    Per i miei occhi tu sei come il sole

    o dall’allegoria (o metafora prolungata)

    Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai per una selva oscura…

    ma (come accenna Aristotele) concettualmente sono sempre metafore

    La metafora iconica

    Metafora, allegoria o paragone in cui alle parole sono sostituiti dei segni iconici

  • 45

    Avere rapporti sessuali senza preservativo è come andare in guerra (o spegnere un incendio o eliminare residui tossici) senza l’adeguata protezione

    Verbalmente sarebbe come dire “affrontare nudo il nemico”

    La metafora iconica

  • 46

    Un piccolo residuo di cibo fra i tuoi denti è visibile come un’insegna luminosa

    La metafora iconica

    Le sigarette Benson & Hedges sono un vero tesoro da conservare

    La metafora iconica

  • 47

    I nastri adesivi anti-scivolo Cremer ti proteggono come un angelo custode

    La metafora iconica

    Con Ambi Pur la tua casa è come uno spazio naturale aperto

    La metafora iconica

  • 48

    Senza il ketchup Heinz, il tuo cibo è come cartone

    La metafora iconica

    Sempre più diffusa in un mercato in cui non si vendono prodotti ma messaggi

    La metafora iconica

    Dietro un’auto sportiva, un abito, un profumo, il make-up ci sono significati che vanno al di là della loro utilità

    La funzione della pubblicità è proprio quella di trasformare la fisicità dei prodotti nell’immaterialità di un sogno.

    La metafora iconica La metafora iconica

    Variante = iconismo dilatato nel tempo

    Si tratta della storia iconica

    In genere le storie si basano sul linguaggio verbale

    Ma anche le immagini possono raccontare una storia

  • 49

    Prima: sono nati lui e suo fratello

    Poi: suo fratello non aveva problemi, si è sposato ed ha avuto figli

    Poi: i suoi figli hanno avuto altri figli

    Ma: lui aveva un problema e…

    La storia iconica

    Oppure andate su www.wwfchina.org

  • 50

    Variante: iconismo manierista

    Un’altra variante dell’iconismo si basa su un’estremizzazione della qualità dell’icona

    Una specie di manierismo

    Soffitto di una stazione ferroviaria durante un mondiale di calcio

  • 51

  • 52

    Variante: iconismo concentrato

    Il simbolo

    Entità o immagine (facilmente riconoscibile) che rinvia ad un’altra meno comunemente accettata

    In genere, il simbolo è molto sintetico, mentre la realtà cui rinvia è complessa

  • 53

    Per stomaci in vacanza

    Variante: il marchio e la marca come icone simboliche

    L’icona

    • Personaggio o oggetto che impersona la brand personality

  • 54

    L’icona può essere la confezione o il prodotto stesso

    L’Icona

    Segno o Gimmick

    • Elemento grafico o fotografico o dinamico che sintetizza il concetto comunicazionale

    Pubblicità e media planning

    Il simbolo della Coca Cola (l’onda) è ormai così conosciuto da essere utilizzabile come elemento significante

    Segno o Gimmick

  • 55

    La birra irlandese Guinness ha costruito molte comunicazioni sull’icona del bicchiere di birra con il liquido nero e la schiuma bianca

    Segno o Gimmick

  • 56

    Pensa

    positivo!

    A che cosa stai

    pensando?

  • 57

    Le cose belle arrivano a chi sa aspettare