SEVERINO CARLUCCI - i fontanari torremaggioresi · 2019. 9. 13. · SEVERINO CARLUCCI TORREMAGGIORE...

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SEVERINO CARLUCCI TORREMAGGIORE EI GRANATIERI DI SARDEGNA

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  • SEVERINO CARLUCCI

    TORREMAGGIORE

    EI

    GRANATIERI DI SARDEGNA

  • SEVERINO CARLUCCI

    TORREMAGGIORE

    EI

    GRANATIERI DI SARDEGNA

    Torremaggiore,Terra ài Granatieri ; Puglia,Terra di Granatieri»II torremaggiorese più elevato in grado dei Granatieri di Saedegna durante la se-

    conda guerra mondiale è stato il Capitano Pasquale Piccinino della classe I9I2,com-"battente sul fronte libico e caduto prigioniero degli inglesi.

    Mella sottostante fotografia è ritratto con Michele Barbieri ed il sottoscritto

    nella prima riunione del Consiglio Comunale durante la operazione di voto e di scru-

    tinio per la riconferma a Sindaco del Professore Michele Gammi sa nel giugno- 1956-

  • Nella foto : il Capitano dei Granatieri Antonio Iammarrone,il Generale di' Corpod'Armata Mario Buscemi ed il Sindaco di Torremaggiore Aloide Di Pumpo.

    L'articolo che segue è tratto dalla Rivista " II Granatiere " del trimestre lu-glio, agosto e settembre 2004»

    PROSELITISMO. A TORREMAGGIORELA REALTA'SUPERA L'IMMAGINAZIONE!

    Torremaggiore è una città di 18000 abitanti, in provinciadi Foggia, a pochi chilometri dai confini con le regioniCampania e Molise.San Sabino ne è il patrono e quest'anno è stato festeg-giato nei giorni 19, 20 e 21 giugno.Il 21, appunto, è stato anche il giorno in cui è stata inau-gurata la sede ed è stata benedetta la Colonnella dellaneonata sezione dell'ANGS.Brevemente la storia: Giuseppe lammarrone ha svolto ilservizio militare nel Corpo dei Granatieri (IV btg. mecca-nizzata) negli anni '60; sempre orgoglioso di tanta appar-tenenza ha trasmesso ai figli la venerazione per gli Ala-mari: il figlio maggiore Antonio, Capitano dei Granatieri,ora è insegnante presso la Scuola di Applicazione a Ton-no; il minore Luigi, diplomato in clarinetto presso il Con-servatorio, ha appena concluso il servizio come VFA pres-

    so la Banda della Brigata Granatieri. Prima del congedo egliha visto realizzarsi un grande sogno: il 14 dicembre scorsola Banda ha sfilato per le strade della sua città riscuotendoun grande e caloroso successo.In tale occasione, cittadini che non si conoscevano comeGranatieri hanno scoperto la comune appartenenza e si so-no messi d'impegno per la costituzione della nuova sezio-ne che ha visto la sua nascita il 28 febbraio scorso.Sono stati 35 gli iscritti nella stessa sera; Presidente il Gra-natiere Giovanni Di Biase; per tutti un solo obiettivo: unagrande festa per l'arrivo della Colonnella e l'inaugurazionedella sede.Tre mesi di lavoro, di contatti con Amministrazione comu-nale, Comitato festa patronale, Presidenza nazionale ANGS,Brigata Granatieri.Risultato: una giornata eccezionale. Presidente Buscemi;baveri rossi provenienti da Puglia, Abruzzo, Campania e La-zio; Banda della Brigata e Rappresentanza in uniforme sto-rica.Il bel manifesto, fatto affiggere nei giorni precedenti per an-nunciare l'evento, non avevo dato ai cittadini il senso e laportata di quanto si andava a compiere.La sfilata per il corso centrale, da Piazza Incoronata al Mu-nicipio, è avvenuta tra applausi scroscianti: visi increduli,espressioni di ammirazione per il massiccio corteo, accom-pagnato dalle note della marcia dei Pifferi."E' la più bella marcia militare che io abbia mai sentito" hadetto un anziano che, insieme con tanti altri cittadini, han-no voluto manifestare personalmente il loro entusiasmo atutti i partecipanti.Davanti al Municipio è avvenuta la benedizione della Co-lonnella; nel salone interno i discorsi ufficiali: il sindaco Al-

    xegue n /Miij/«rt 30

  • segue da pagina 29

    cide Di Pumpo ha espresso la sua sentita ammirazioneper la cerimonia e per la nascita della nuova realtà in Tor-remaggiore. Il suo discorso, molto corposo, ha toccato itemi della pace, dei valori di patria e famiglia, dell'impe-gno nel sociale ed ha manifestato l'auspicio che le asso-ciazioni d'arma, e l'associazionismo in generale, possanocontribuire all'affermazione di tali valori.Il Presidente Buscenìi, nel ringraziare Sindaco, autorità edirigenti della sezione.per la bella cerimonia, ha afferma-to che "... questa parte di Puglia è terra di Granatieri; inanni in cui le caserme della Brigata erano affollate di so-li settentrionali, per via della statura più alta, Torremag-giore e paesi vicini inviavano tanti giovani a servire congli a/amari l'Italia; proprio quei Granatieri sono i dirigentie gli iscritti della neonata sezione; l'augurio personaleper costoro è quello di operare per tenere alto lo spiritoche ha visto il realizzarsi di questa nuova entità e di par-tecipare con la nuova Colonnella alle cerimonie organiz-zate dall'Associazione anche in altre parti d'Italia".E' seguito quindi l'omaggio della corona di alloro al mo-numento ai Caduti e infine lo scoprimento della targa sul-la porta della sede della Sezione.Il momento conviviale è stata l'occasione, oltre che pergustare le specialità della zona, anche per un brindisi a ri-me... improwisate per elogiare lo sforzo degli organizza-tori che, dopo giorni di forti perplessità sull'esito della ma-nifestazione, apparivano ormai rilassati ed entusiasti perquanto di positivo avevano potuto vedere realizzato.Nel pomeriggio visita guidata all'interessante castello diFederico II ; poi, alle 19 per il corso centrale si sono sen-tite nuovamente le note della Marcia dei Pifferi e sono ri-comparsi gli alti colbacchi; molti radunisti, i più lontani,sono andati via, ormai la Banda è dei cittadini!E il maestro Morlungo e i suoi ragazzi si sono concessi per

    un'ora esibendosi su un palco d'eccezione: la "cassarmoni-ca" con lampadine preparata per la festa di San Sabino.La piazza si è andata sempre più riempiendo; con gioia siascoltavano e marce militari e le canzoni folcloristiche deiragazzi con gli alti colbacchi che hanno suscitato grande in-teresse nella popolazione, dalla quale hanno meritato ap-plausi sinceri e copiosi. La Musica d'Ordinanza, a ricordo delparticolare "concerto", ha ricevuto anche una targa da partedel. Comitato e uno spontaneo mazzo di fiori da parte di un'ignota ammiratrice estremamente felice dell'esibizione.La sorpresa e l'entusiasmo sono state le caratteristiche del-la giornata con Alamari di Torremaggiore; istituzionalizzarela festa? Sorprendere ancora!Un plauso per quanto realizzato e un augurio di buon lavo-ro ai Granatieri Di Biase, lammarrone e .. a tutti i mas-sicci di Torremaggiore, terra di Granatieri.

    Umberto Meco//

    La " Colonnella " della SezioneA.N.G.S. di Torremaggiore.

    segue a pagina 31

    30 luglio - settembre 2004

  • La Banda dei Granatieri di Sardegna sfila lungo Corso Giacomo Matteotti.

    Dall'atto della sua costotuzione a tutt'oggi la Sezione torremaggiorese dei '-'rana-tieri di Saedegna in congedo ha preso parte a diverse manifestazioni indette dallaAssociazione Nazionale dei Granatieri di Sardegna tra le quali :— la partecipazione a Palombaro ( CH ) per l'Alto Riconoscimento concesso al Gra-

    natiere tarmine Carrera ;

    — la partecipazione a Jesi al 28° Raduno Nazionale dei Granatieri di Sardegna ;

    — ad un incontro a Bari con il Principe Emanuele Filiberto di Savoia ;— la partecipazione a Pesaro per il centenario della nascita del Generale dei Gra-

    natieri Padre Gianfranco Chiti 5— alle manifestazioni locali indette per celebrare la Festa delle Forze Armate ;— a manifestazioni " interne " per la gioia di ritrovarsi assieme.Tutte questa partecipazioni sono riportate in cronache giornalistiche e documenta-

    te con appropriate fotografie.Da quando la Sezione torremaggiorese dei Granatieri in congedo è diventata " Cen-

    tro Regionale dell'Associazione ^azionale dei Granatieri di Sardegna " nel calenda-

    rio delle sue attività per il prossimo futuro,oltre che quella indetta per la con-

    cessione di una Targa ad alcuni Combattenti della seconda guerra mondiale,!'iguranola ricerca di una sede appropriata ed il nome di un Granatiere a cui intitolare la

    3ezione,1'aumento degli iscritti degli " Amici dei Granatieri " ed un eventuale ge-"*"k

    raellaggio con altri Centri Regionali ed altre bezioni.

  • N.13 del 2.7.2004 MERIDIAN016

    a cura di di BeverinoCarlucci

    i

    I GRANATIERI Di SARDEGNA.Durante la festa patronale di San

    Sabino è stata costituita la SezioneTorremaggiorese dell'Associazione Na-zionale Granatieri di Sardegna. Alla ce-rimonia inaugurale sono intervenute di-verse delegazioni di Granatieri in con-gedo con le rispettive "colonnelli, pro-venienti dalle Regioni Puglia, Lazio,

    Campania ed Abruzzo tra le quali alcu-ne personalità di spicco come il Gene-rale Mario Buscami, già Sottocapo diStato Maggiore ed il Prof. UmbertoMicco!!, Presidente delle Associazionipugliesi dell'ANGS. La benedizione del-la colonnella torremaggiorese è avve-nuta sotto il portico di Palazzo di Cittàper mano di don Teo Pensato Parroco diSanta Maria ed i venti componenti lasezione hanno eletto quale loro Presi-

    dente ijj/igile Urbano Giovanni Di Biase.Ma l'attrattiva più vistosa dell'intera

    cerimonia è stata costituita dalla parte-cipazione della Banda dei Granatieri diSardegna che diretta dal MarescialloDomenico Morlungo e preceduta dal"mazziere" ha solennizzato l'inaugura-zione della sede della sezione, ha sfila-to suonando lungo Corso Matteotti tradue ali di popolo plaudenti e si è esibitasulla cassa armonica eseguendo alcu-ni "marciabili" ed un carosello di popola-ri canzonette italiane e napoletane tragli applausi dei presenti.

    Il Picchetto d'Onore dei Granatieri al Monumento ai Caduti.

  • Il Granatiere CARMINE CARRHRA

    A Palombaro (CH) il Granatiere Carmine Carrara riceve l 'Alto Riconoscimentodal Prefetto di Chieti per aver salvato il suo Paese natale dai tedeschi.

  • PRIMA USC^^ADELL'ASSOC3AZIO^ETOI«EMAGGIORESEGRANATIERI DI SARDEGNA INUNAMANIFlSrAZIONE ABRUZZESE

    MIA Dai*(Severino Carlucci) - Ha costi-tuito la sua prima uscita perpartecipare ad una manifesta-

    zione indetta da un'Associazio-ne consorella la neonata sezio-ne torremaggiorese ddl'Asso-

    ciazione Nazionale Granatie-ri di Sardegna che, assieme

    (continua a pag. 4)

    alle sezioni di Bari e di Ma-glie, ha rappresentato i Gra-natieri pugliesi al radunointerregionale svoltosi a Pa-lombaro, in provincia diChieti, situata sopra un'al-tura definita la Sentinelladella Maiella.Alla manifestazione, indettadalla Provincia di Chieti in con-corso con il Comune di Pa-lombaro, oltre ai Granatieri diPuglia, hanno partecipato conle loro Colonnelle anche le se-zioni Granatieri del Lazio, delMolise e dell Abruzzo.? fUjtylhPer solennizzare la cerimonia,promossa e resa concreta dalTen. Colonnello GiovanniScarpelli, deU'ANGS di Chietì,hanno partecipato il PresidenteNazionale dell'ANGS gen. diC.A. Mario Buscemi, le rap-presentanze delle Associazio-ni dei Corpi dei Bersaglieri, deiCarabinieri, dell'Aeronautica,della Marina, degli Alpini, deiFinanzieri, delle AssociazioniCombattentistiche e dell'Istitu-to Guardie d'Onore delle Tom-be Reali del Pantheon.A renderla più solenne hannoconcorso il Medagliere delCorpo, un plotone di Grana-tieri attualmente in servizio intenuta storica e la Banda deiGranatieri di Sardegna che,egregiamente diretta dal M.lloDomenico Morlungo, hapreceduto il corteo che siè snodato tra due ali di po-polo per depositare una co-rona di alloro alla base delMonumento ai Caduti.Sul palco, allestito nella piazzaprincipale del paese, dopo chesu di esso sono salite le massi-.me Autorità invitate alla cerimo-nia, la Guardia d'Onore Giannidel Buono, nelle vésti dispeaker ufficiale, ha spiegato ai

    presenti che il vero motivo delraduno degli ex Granatieri aPalombaro va identificato neldesiderio di voler onorare l'attodi eroismo compiuto daCannine Carrera, arditissimoGranatiere, dalla difesa diRoma (8. i O settembre 1943) aquella dell'avita Palombaro(18 febbraio 1944).A ricordare questo atto di eroi-smo compiuto da un suo con-cittadino oltre sessantanni faè stato il Sindaco di Palombaro,Giuseppe Pizzi, che ha descrittole condizioni di vita nelle qualiversavano i palombaresi quan-do il loro abitato, situato aridosso della Linea Gustav,era occupato alternativamen-te dai tedeschi e dagli inglesidell'Ottava Armata.I tedeschi, scacciati dalla lo-calità da un audace colpo dimano effettuato dai paracadu-tisti inglesi, erano intenzionatia ritornarci per ripararsi dai ri-gori del freddo invernale e perfarlo dovevano scacciare gliinglesi. Cosa che tentarono difare con un altrettanto audace

    colpo di mano, riuscendo soload installare nottetempo in unfabbricato rurale situato pres-so l'abitato e costringendo conle armi i relativi proprietari, 10tedeschi: 1 ufficiale, 4 sot-tufficiali e 5 soldati.L'azione però era stata notatada un vicino il quale avvisòsubito il granatiere Carrera cherivestiva la carica di ChefPoliceman, conferitagli dagliinglesi, il, quale, insieme aipolicemens Enrico Gargiulo eGiuseppe Di Marco, armati dimitra e bombe a mano, si recòpresso la fattoria occupata daitedeschi e, mentre i duepolicemens gli guardavano lespalle, Carrera, dopo una sca-rica di mitra ed il lancio di unabomba a mano, costrinse i te-deschi ad arrendersi.Uno dei tedeschi ferito rac-contò al medico palombareseche lo medicava che i dieciavevano l'intenzione di entra-re in Palombaro per occu-parla o, in alternativa, di-struggerla con le mine.Lo stesso episodio, ma inqua-

    drato tra le gesta eroiche com-piute dai Granatieri di Sardegnanei loro tre secoli di storia, è sta-to descritto dal Ten. Col. Gio-vanni Scarpelli nella sua rela-zione letta al microfono.Dopo che il Gen. MarioBuscemi ha sottolineato il nes-so logico che lega gli ex Gra-natieri a quelli attualmente inarmi, il Prefetto della Provin-cia di Chieti, dr. Aldo Vaccaio,ed il Sindaco di PalombaroGiuseppe Pizzi hanno con-segnato al Granat iereCannine Carrera una tar-ga, una pergamena ed un as-segno quale tangibile ricono-scimento di un atto da eroe,che aveva permesso di salva-re Palombaro dalla distruzio-ne completa e la vita alla mag-gior parte dei suoi abitanti.E Cannine CorreraiAlto e massiccio come laMaiella che gli sta di frontel'ottantaquattrenne ex granatie-re, invitato a dire qualcosa almicrofono, con la voce chetradiva l'emozione, ha detto hofatto soltanto il mio dovere digranatiere italiano.L'episodio principe del radu-no degli ex granatieri di Sar-degna a Palombaro è solo unodi quei tanti episodi dimenti-cati che vide quali protagoni-sti semplici cittadini in uno deimomenti più tragici della no-stra storia nazionale.

  • Direttore Responsabile: Tonino Del Duca. Redazione, Amministrazione e Pubblicità: EDISTAMPA vìa Donatelle. 44LUCERA fax e tei. 0881.5484B1. P. IVA 00994420719. Abbonamento annuale 22 numeri: ordinario 15,00, benemerito 30,00,sostenitore, enti ed associazioni 51,00. ccp 10772713, Tariffe pubblicità b/n e avvisi: Euro 3,70 a mm. di colonna + IVA. Per leposizioni di rigore aumento dal 30 al 70%.

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    Un episodio dimenticato della secondaguerra mondiale

    ONORE AL MERITOdi Beverino CartaceiPalombaro,una ridente località

    del Teatino arroccata a 536 metridi altitudine e posta a sentinelladella Maiella sopra una alturadelimitata dal corso dei torrentiAvello ed Avelline. La storiografi aufficiale descrivente la Resisten-za degli italiani al nazifascismoe le atrocità commesse dainazifascisti contro la popolazio-ne italiana ha parlato tanto di po-polazioni civili come quelle diMarzabotto e di Sant'Anna diSìazzena sterminate per rappre-saglia dalla ferocia tedesca ed haparlato poco di episodi riguardantiquegli atti di valore compiuti persalvare la vita ai civili di qualchelocalità dei tenitori dove la guerraveniva combattuta. Chissà sel'episodio "principe" del contestodi questo servizio giornalistico èstato riportato dallo Scrittore Gio-vanni Artese nel suo terzo volu-me de "La guerra in Abruzzo eMolise 1943—1944"; chi scrive haletto soltanto i primi due volumiche si fermano alla fine del 1943mentre l'episodio in oggetto risa-le al 18 f ebbrao 1944 allorquandoPalombaro in quel periodo rap-presentava il congiungimento del-la "linea Gustav" e la "LineaBernhard" dove si fronteggiava-no la Seconda Brigata Paracadu-tisti dell'Ottava Armata britanni-ca e la 65/a Divisione di fanteriadel XXVI Panzer korps tedesco.L'episodio oggetto di questa cro-naca ha per protagonista il gra-natiere palombarese CarmineCarrara che,reduce dai combat-timenti per la difesa di Roma dopol'otto settembre 1943,rientrato nelsuo paese natale,con una seriedi atti individuali riusci a salvare isuoi compaesani da una preme-ditata rappresaglia tedesca.Affinchè questa serie di episodiindividuali compiuti dal Granatie-re Carrera non cadessero neldimenticatoio e per farlo conosce-re alle generazioni che si sonosuccedute a quelle della secon-da guerra mondiale ha provvedu-to la benemerita AssociazioneAbruzzese dei Granatieri di Sar-degna che ha convocato in'unapposito raduno le sezioni del-l'Associazione Nazionale dei Gra-natieri di Sardegna delle RegioniAbruzzo, Molise Lazio e Puglia

    nonché il Medagliere dei Grana-tieri, le varie Associazioni d'Ar-ma, la Guardia d'Onore delPantheon oltre alla Banda deiGranatieri ed un plotone in arminella classica Uniforme storica.A rendere più solenne questo ra-duno c'è stata la presenza delgenerale di Corpo d'Armata Ma-rio Buscemi in qualità di Presi-dente nazionale dell'A.N.G.S., delDr. Aldo Vaccaio,Prefetto diChieti.del Gonfalone della Provin-cia di Chieti e quella di vari Uffi-ciali superiori in congedo o inservizio attivo.

    Dopo la sfilata in corteo per leprincipali strade cittadine conBanda, plotone in armi e Meda-gliere in testa seguite dalle de-legazioni con le rispettive colon-nelle e dopo la deposizione diuna corona d'alloro alla base delMonumento ai Caduti,sul palcoallestito per ospitare le Autoritàconvenute, dopo che con breviparole il Generale Buscemi hasottolineata la continuità dellatradizione granatieresca tra gliex e quelli in servizio attivo il Sin-daco di Palombaro.Signor Giu-seppe Pizzi ed il Tenente Colon-nello Giovanni Scarpelli,hannorelazionato sulle gesta eroichecompiute dal Granatiere Carmi-ne Carrera che vengono, qui diseguito, riportate in ordine cro-nologico nel periodo in cui sisvolsero. Carmine Carrera, dopoaver partecipato alla difesa diRoma nei giorni che seguironol'armistizio dell'otto settembre1943,rientra nel suo paese na-tale dedicandosi alla sua attivitàmanuale lasciata da circa treanni; a mano a mano che il fron-te si avvicinava alle falde dellaMaiella i palombaresi subironodiverse rappresaglie da parti deitedeschi occupanti quali razziee deportazioni finché occupatala vicina Casoli dagli inglesi ilnostro eroe si recò in questa lo-calità per convincere gli inglesia liberare Palombaro dai soldatitedeschi. Carrera guidò un re-parto di paracadutisti inglesi checon un audace colpo di manoriuscirono a sorprendere i tede-schi catturandone parecchi edobbligando gli altri a sloggiare.Per questo suo atto che in se

    continua in 2"

    stesso comportava una dose dipericolo il Carrera venne nomi-nato dagli inglesi "Chef Police-man", carica che gli consentivadi mantenere l'ordine tra i propricompaesani e di sorvegliare davicino il comportamento tedeschiche intanto avevano incomincia-to a cannoneggiare Palombaroper rappresaglia. La rigidità del-l'inverno indusse i tedeschi areimpossessarsi di Palombarocon un altrettanto audace colpodi mano nell'intento di svernarvial riparo delle case o, in alterna-tiva, a distruggerla con le mine.Per raggiungere questo loro in-tendimento i tedeschi inviaronouna loro pattuglia composta daun ufficiale.quattro sottufficiali ecinque soldati che,insediatisi inun casolare di campagna pocodiscosto dall'abitato, aspettava-no l'occasione più propizia irrom-pere nell'abitato e sopraffare gliinglesi.

    Ma la loro presenza vennenotata e riferita al Carrera che,senza informare gli inglesi, chia-mò presso di sé i compaesaniEnrico Giangiulio e Giuseppe DiMarco e tutti e tre, armati di mi-tragliatore; moschetto "91" .mi-tra e bombe a mano, si recaro-no presso il casolare dove si era-no nascosti i tedeschi e,dopoaver fatto prendere posizione aisuoi due compagni, il Carrera.dasolo,entra nel casolare,sparauna raffica di mitra, lancia una

    bomba a mano nella stanzaadiacente a quella, occupata daitedeschi e dopo aver gridato"Raus, camerade", costrinse idieci tedeschi, tra i quali unosanguinante, ad uscire ad unoad uno con le mani alzate in se-gno di resa.

    Ed è stato appunto il tedescoferito che raccontò al Medicopalombarese che lo medicò cheil loro compito era quello di mina-re l'abitato qualora non fosseroriusciti scacciarne gli inglesi.

    Per questo suo atto eroicoCarmine Carrera ricevette dalMaggiore inglese G.M. Stroverun attestato riportante: "This isto certify that Carrera Carminefrom Palombaro, employed aspoliceman successfully helpedthè capturing of 9 German sol-diers an one officer on thè 18february 1944".

    Dopo la rievocazione di que-sto fatto d'arme che lo vide daprotagonista il Granatiere Carmi-ne Carrera presente sul palco,massiccio come la Maiella chegli stava di fronte; dopo aver ri-cevuto una targa— ricordo, unapergamena ed un assegno daparte del Sindaco Pizzi e delPrefetto Vaccaio, invitato a direqualcosa, con la voce rotta dal-l'emozione, ha detto "Ho fattosoltanto il mio dovere da Grana-tiere italiano" meritando l'applau-so scrosciante tributatogli daipresenti.

    La Sezione torremaggioresedei Granatieri di Sardegna co-stituitasi da alcuni mesi, è statafiera di aver partecipato a que-sto raduno indetto per ricordareun mini episodio della nostraStoria nazionale onde traman-darlo alle generazioni future.

    J:ella foto sopra : il prefetto vaccaio premia ^armine carperà;

    in quella soito : gli ex Granatieri di Torremaggiore.

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    CRONACA DI UNRADUNO

    ANNUNCIATOdi Severino CarlucciJESI (AN). Fin dall'epoca della

    loro costituzione in associazione iGranatieri nostrani sapevano chenei giorni diciassette e diciotto set-tembre del corrente anno in Jesi sisarebbe svolto il 28° Raduno na-zionale dei Granatieri di Sardegnaper cui si è provveduto in tempo afornire berretti e foulard ad amicied amiche e le mostrine con i bian-chi Alamari che hanno prestatoservizio militare in questa Armadell'Esercito.

    A parte il fatto di trascorrere unpaio di giorni lontano dal Iran Iranquotidiano per assistere ad una in-solita manifestazione ho due buonimotivi per recarmi" a Jesf. ih questaridente cittadina marchigiana è natoil 26 dicembre 1194 l'ImperatoreFederico Secondo di Svevia che poimori il 13 dicembre 1250 a Fiorenti-no, località attualmente incorporatanell'Agro di Torremaggiore; a Jesi misarei certamente rivisto con il Ge-nerale di Corpo d'Armata Mario Bu-scemi al quale avrei consegnatoquanto scrìssi a proposito dell'AltoRiconoscimento concesso al Grana-tiere Cannine Carrara il dieci otto-bre scorso nella sua Palombaro si-tuata ai piedi della Maiella.

    Si parte poco dopo le ore cinquedi sabato mattina con il pullman delbravo Michele Coronato da lui gui-dato. Ne siamo in quarantasei com-presi gli ex Granatieri provenienti daBari, da Corato e da San Severo e,in rappresentanza della nostra Cit-tà, l'Assessore Dottoressa AnnaLamedica ed il Vigile Urbano Giu-seppe Scudieri con il Gonfalone.

    Il tempo è buono ed il viaggio ècomodo. Non tocchiamo Jesi matagliamo per San Faustino diCingoli per raggiungere l'albergoche ci ospiterà per la notte, poiqualcuno suggerisce che non fa-remo in tempo a ritornare a Jesiper la cerimonia dell'Alzabandierae si decide di fare marcia indietro

    Siamo i primi a pervenire in Cor-so Felice Cavalietti all'inizio del qua-le c'è il Monumento ai Caduti. I "no-stri" si dispongno con le loro " Co-lonnelle": quella della Puglia, quelladi Bari e quella di Torremaggiore. Mirivedo e mi saluto con il GeneraleMario Buscemi, Presidente dell'As-sociazione Nazionale Granatieri diSardegna e col Sindaco Cecchetti,che dopo avergli ricordato ohe Fe-derico Secondo di Svevia è nato aJesi ed morto a Torremaggiore, chie-do quanti abitanti ha la Città da luiamministrata ed il colore politicodella sua amministrazione e mi ri-

    sponte trentanovemila e centrosini-stra. Gli ricordo che a Torremnag-giore è nato Ferdinando (Nicola )Sacco morto sulla sedia elettricaassieme a Bartolomep. Vanzetti eche gli consegnerò quanto ho scrit-to su Federico Secondo e delloscempio che ne stanno facendodella sua Memoria e della localitàdove mori.

    Pervengono, intanto, sulla Piaz-za La Banda dei Granatieri direttadal Maresciallo Domenico Moriun-go, un plotone di Granatieri in servi-zio attivo nella loro smagliante Uni-forme " storica", il Medagliere del-l'ANGS ed altri radunisti. Si deposi-ta una Corona di alloro alla base delMonumento ai" Caduti" e si procedeall'Alzabandiera. Poi si va in Muni-cipio dove il Sindaco Cecchetti pren-de in consegna il Medagliere del-l'ANGS.

    Si parta alla volta di San Fausti-no di Cingoli e si attraversano lecolline del "Verdicchio", il rinomatovino della zona, ma di vigneti conquesta varietà di uva non ne vedia-mo in giro e ci chiediamo come ven-gono prodotti i circa 180 mila ettoli-tri di vino di questa varietà che dallenostre parti viene chiamata "Verde-ca". " •

    Al "Verde Azzurro" di S.Faustinosi pranza, si conversa e si dormic-chia un poco. Alle ore 18 incomin-cia a piovigginare. Si ritoma a Jesie si passeggia su Corso Matteottie tra noi c'è chi va a Palazzo di Cit-tà, chi visita il Teatro Pergolesi echi si reca nella Chiesa di SanNiccolo a visitare il Museo che iGranatieri hanno allestito per farconoscere la loro plurisecolare sto-ria.

    Si va infine nel Palasport "EzioTriccoli" dove i Granatieri in servi-zio svolgeranno il toro "CaroselloStorico" di fronte agli ex commilito-ni. Fuori continua a piovere. Con-segno al Generale Buscemi quantoscrissi sulla puntata granatierescaa Palombaro e mi ringrazia. Quan-do il Palasport si riempie di spetta-tori entra la banda dei Granatieri checon note appropriate accompagnal'ingresso in scena dei Granatierinelle varie divise d'epoca. Entra perprima una rappresentanza del Cor-po fondato nell'anno 1659 dal Ducadi Savoia Carlo Emauele secondodenominato "Reggimento delleGuardie" poi entrano le rappresen-tanze, sempre nelle divise d'epocadei Granatieri che parteciparono allebattaglie dell'Ahgrogna, di Staifarla,dell'Assietta fino a giungere all'im-

    continua in 2'

    piego dei Granatieri nella Battagliadi Coito, nelle battaglie per l'Unitàd'Italia, in quella della conquistadella Libia ed in quella di MonteCàngio durante la Grande Guerra.Chiude la parata un reparto attual-mente in servizio in rappresentan-za di quanti Granatieri svolgono laloro attività dove vengono mandatiper tenere alto il nome d'Italia.

    Il momento "dou" della manife-stazione è stato rappresentatoallorquando i Granatieri nelle divi-se d'epoca, quelli In Uniforme sto-rica, la banda, si sono intrecciati inuna serie di dietro front, fiancodestr, avanti mare in un rumore gra-dito di note musicali, di passicadenzati ed applausi scrosciantida parte dei presenti.

    Continua a piovere e si fa ritor-no a San Fustino dove di pernottae ci si alza la mattina dopo semprea rumore di pioggia. Da Jesi ci fan-no sapere che a causa della piog-gia battente la manifestazione pre-vista all'aperto si svolgerà ancoranel Palasport.

    Si ritorna dove la sera prima si èsvolto il "Carosello". Prendo postoall'angolo riservato alla Stampa.Consegno al Sindaco Ceccheltiquanto scrissi su Federico secondoe su Fiorentino. Di fronte a me, inalto, sono in vista un centinaio di"Colonnelle" pervenute da ogni an-golo della Penisola. Entrano la Ban-da, il reparto in armi, le rappresen-tanze di Croce Rossa, Marina, Ae-reonautica, Carabinieri, Finanzieried Esercito, i Gonfaloni dei Comuniinvitati le bandiere e i Comandantidel Reggimento Granatieri dellaNave Granatiere passati poi in ras-segna dal Senatore Fisighella, VicePresidente del Senato e dal Gene-rale capo di Stato Maggiore del-l'Esercito Italiano.

    Il Generale Buscemi legge il te-legramma inviata dal Presidentedella Repubblica, quello del Ministrodella Difesa, Martino, e del Capo diStato Maggiore Generale Ammira-glio Di Paola poi rievoca la storia delCorpo dei Granatieri di Sardegnacitando le medaglie al valore con-quistate sul campo ed il"granatierato" di alcuni Artisti qualiVittorio De Sica e Martufello.

    Dal Canto suo il Capo di S.M.

    in pullman al costruendo "Interpor-to" delle Marche. C'è troppo fangoin giro ed all'interno della costruzio-ne non c'è spazio per ospitare tutti iradunisti.

    Si decide allora di tornare in Cit-tà e trovare un buon ristorante perpranzare. Lasciamo Jesi, sempresotto la pioggia, verso le 18 perrientrare a casa. Pochi chilometri piùa Sud la basilica - Santuario diLoreto ci appare in un orizzonte

    'dell'Esercito paria sulle missioni dipace che tanti nostri Soldati stannosvolgendo in varie parti del mondoed infine il Sindaco Cecchetti, dopoaver ricordato che i primi soldati adentrare in Jesi nel 1860 furono pro-prio i Granatieri, ringrazia tutti i par-tecipanti a questo 28° Raduno Na-zionale.

    La manifestazione si è conclusacon la recita della Preghiera del Gra-natiere da Parte del Cappellano Mi-litare e la consegna di una Bandie-ra al Liceo cittadino.

    Fuori piove sempre. SI procede

    sgombro di nuvole e questo cirincuora pensando alla vendemmiache ci attende.

    Partecipare a questo Radunonazionale costituisce per gli exGranatieri torremaggioresi un moti-vo d'orgoglio per la loro Associazio-ne d'Arma.

    (Nella foto da sin.: Il sen. Fisi-ghella, il sindaco di Jesi Cicchet-ti, gen. Mario Buscemi, il gen.Capo di Stato Maggiore dell'Eser-cito)