Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di...

22
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Dr. Lorenzo Roti Responsabile Settore Servizi alla Persona sul Territorio Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale [email protected] MODELLI ORGANIZZATIVI PER LE MALATTIE CRONICHE Il Chronic Care Model nella regione Toscana

Transcript of Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di...

Page 1: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Dr. Lorenzo Roti Responsabile Settore Servizi alla Persona sul Territorio Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale [email protected]

MODELLI ORGANIZZATIVI PER LE

MALATTIE CRONICHE

Il Chronic Care Model nella regione Toscana

Page 2: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Alla ricerca di una soluzione di sistema …

Page 3: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Modelli per le cure primarieExpanded Chronic Care Model (ECCM)

Empowermentdel pazienteAccessibilitàInformazione

ProattivitàSelf care

Gli aspetti clinici del CCM sono integrati da quelli di sanità pubblica (prevenzione primaria collettiva e attenzione ai determinanti di salute) in ottica di community oriented primary care

Approccio comunitario

Bisogni della comunità Partecipazione

Lotta alle disuguaglianze Prevenzione primaria

+

Page 4: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Criticità/Vincoli per evoluzione Cure Primarie

Il sistema riconosce due distinti macrolivelli – H e T

Non c’è una responsabilizzazione comune su obiettivi unitari

La formazione universitaria medica inadeguata

La difficoltà nell’evoluzione della professione infermieristica (ausiliaria → autonoma→responsabile)

La scarsa abitudine al lavoro in team multiprofessionali

La “gelosia” nel rapporto di fiducia MMG-Assistito

L’incertezza organizzativa dei MMG e la scarsa abitudine alla valuatazione (P4P)

La barriera culturale: sanità pubblica (epidemiologia) vs clinica sull’individuo (casi)

La debolezza della Information Technology sanitaria, pubblica e degli MMG

Page 5: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Dal Piano Sanitario Regionale al progetto Sanità di Inziativa

La strategia del PSR 2008-2010: “Dalla medicina d’attesa alla sanità d’iniziativa”: non aspetta sulla soglia dei servizi il cittadino, ma orienta l’attività verso chi “meno sa e meno può” e che per questo si trova a rischio continuo di caduta assistenziale e persino di non espressione del bisogno. Assumere il bisogno di salute prima che la malattia cronica insorga, si manifesti o si aggravi … prevenire la disabilità

Conferenza di consenso, 2008 “La medicina d’iniziativa sul territorio: i ruoli professionali”

Pareri Consiglio Sanitario Regionale: sul modello (ECCM), ruoli professionali, criteri di orientamento sui percorsi, formazione

Accordo con la Medicina Generale, 2009: criteri e fasi di attuazione del progetto, Sistema di valutazione e remunerazione per la MG, set indicatori

Equità

Page 6: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Bussotti

CCM RT

CCM RT: patologie conclamate (Diabete, scompenso cardiaco, BPCO, Ictus)

Page 7: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

L’organizzazione delle cure primarie: i MODULI L’unità elementare del progetto è rappresentata dai MODULI,

aggregazioni funzionali di MMG con una popolazione di circa 10.000 assistiti

All’interno di ogni modulo, che è coordinato da un

MMG, opera un team multiprofessionale costituito dai MMG e da infermieri e OSS (1/10.000 assistiti per le 5 patologie), operatori di provenienza aziendale, opportunamente formati e assegnati funzionalmente al gruppo di MMG.

La sede del modulo è l’ambulatorio della MMG. Qui

vengono svolte tutte le attività previste dai percorsi, che sono registrate sulla cartella clinica del MMG

Page 8: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Il MMG è il responsabile clinico del team e del paziente, con funzione di supervisione e orientamento della attività del team verso obiettivi condivisi, misurabili. Un MMG assume le funzioni di coordinatore.

L’infermiere ha autonomia e responsabilità per funzioni specifiche alla gestione assistenziale del paziente individuate sulla base dei protocolli operativi condivisi a livello aziendale, è impegnato nel follow up e nel supporto al self management.

L’OSS costituisce una risorsa di rilievo per l’attuazione del CCM, continuando a svolgere le funzioni di assistenza alla persona al domicilio del paziente nei casi di non autosufficienza o laddove risulti comunque necessario.

Il modello assistenziale: i ruoli professionali

La relazione fra le professioni presenti nel team, che ha rappresentato una difficoltà iniziale, è ad oggi uno dei valori aggiunti

Page 9: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

I percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali PDTA

I pazienti che aderiscono al progetto sono inseriti in elenchi di patologia (diabete mellito tipo II, scompenso cardiaco, BPCO, ictus/TIA, ipertensione arteriosa)

Si è scelto di portare avanti una prima fase di progetto orientata su patologie, tecnicamente più semplice, in modo da poter meglio seguire la crescita dell’organizzazione interna ai moduli e delle relazioni interprofessionali nel team

I percorsi, contestualizzati a livello aziendale, sono stati pubblicati sul sito delle Aziende Sanitarie

Page 10: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

L’organizzazione dei PDTA I percorsi contengono i controlli periodici differenziati

in base al rischio individuale, in occasione dei quali viene eseguito il counselling e il supporto al self management

Nei percorsi la figura medica specialistica è orientata a divenire il consulente del team più che lo specialista che prende in carico i singoli pazienti, condividendo comunque percorsi di riferimento al livello specialistico per pazienti in scompenso o a più alto rischio, con tempi certi e funzioni precisate

Le prestazioni specialistiche programmate sono prenotate ed erogate al di fuori dei normali canali CUP e con modalità innovative (tele ecg, retinografo, ecografo…)

Page 11: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Saffi Giustini

Page 12: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

4 marzo 2012 12 Chronic care model – Modello applicativo in Azienda

Arruolamentopaziente nel

percorso

Valutaz.MMG

Riscontrocasuale

Iperglicemia e/ofattori rischio

Diabete stabileNO complicanze

ADI/ADPDiabete instabilee/o complicanze

Diabetegestazionale

Diabetica ingravidanza

GestioneTeam CCM

ConfermaDiabete

Uscita dalpercorso

Inquadramento (pacchetto

di prestazioni)Centro Diabetologico

MonitoraggioTeam CCM

SI

NO

GestioneCentro

Diabetologico

MonitoraggioCentro Diabetologico

StabilitàSI NO

URGENZA oPRIORITA’°

Nuovo eventonon incluso nelleurgenze o priorità

Indagini specialistichedi riferimento

°URGENZA: -scompenso metabolico accertato- patologia al piede

La visita del CD viene effettuata entro 24 ore.PRIORITA’: -scarso controllo metabolico da reinquadrare.

-recente patologia cardiovascolare acuta trattata in regime di ricovero ospedaliero(Ictus, IMA) da reinquadrare

La visita del CD viene effettuata entro 3 o 4 giorni.

Arruolamentopaziente nel

percorso

Valutaz.MMG

Riscontrocasuale

Iperglicemia e/ofattori rischio

Diabete stabileNO complicanze

ADI/ADPDiabete instabilee/o complicanze

Diabetegestazionale

Diabetica ingravidanza

GestioneTeam CCM

ConfermaDiabete

Uscita dalpercorso

Inquadramento (pacchetto

di prestazioni)Centro Diabetologico

MonitoraggioTeam CCM

SI

NO

GestioneCentro

Diabetologico

MonitoraggioCentro Diabetologico

StabilitàSI NO

URGENZA oPRIORITA’°

Nuovo eventonon incluso nelleurgenze o priorità

Indagini specialistichedi riferimento

°URGENZA: -scompenso metabolico accertato- patologia al piede

La visita del CD viene effettuata entro 24 ore.PRIORITA’: -scarso controllo metabolico da reinquadrare.

-recente patologia cardiovascolare acuta trattata in regime di ricovero ospedaliero(Ictus, IMA) da reinquadrare

La visita del CD viene effettuata entro 3 o 4 giorni.

Non delega!!

Page 13: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Fase Pilota Fase Estensione

Totale

N. Moduli* 56 32 93

MMG coinvolti 663 280 943

N. Assistiti 792.597 315.379 1.107.976

% popolazione >16 a. 29,7%

I moduli attivi ad oggi

Page 14: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Indicatori per valutazione Moduli ( DGR 355 del 22/03/2010)

Indicatori generali • Partecipazione a stesura percorsi aziendali e periodiche revisioni • Copertura vaccinazione anti-influenzale in assistiti ≥ 65 anni • Adesione a programmi di Attività Fisica Adatta assisitit >65 anni • Partecipazione a percorsi formativi aziendali per acquisizione ECM •Compilazione e trasmissione patient summary per diabete e scompenso Indicatori specifici diabete • % pazienti diabetici che hanno effettuato almeno una misurazione annuale di emoglobina glicata

• % pazienti con misurazione della CV negli ultimi due anni Copertura

• % pazienti con counselling individuale e di gruppo

• % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia

• % pazienti con emoglobina glicata <7 all'ultima misurazione dopo l'arruolamento e non in terapia Farmacologica (outcome)

Gli incentivi vengono liquidati solo in caso di riscontro positivo degli indicatori di outcome

Page 15: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

I RISULTATI DOPO 1 ANNO

Page 16: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

0,0%

1,0%

2,0%

3,0%

4,0%

5,0%

6,0%

7,0%

8,0%

1mito

2gian

notti

2ponte

2cap

annori

2borg

onuovo

2san

leonardo

2alto

pascio

2marl

ia

2cas

telnuovo

2barg

a

3cinto

lese

3lampore

cchio

3pist

oiaadua

3aglia

na

4pra

toferru

cci

4pra

toiolo

5serc

hio

5san

tanna

5ponted

era

5laro

sa

5pomaran

ce

6livo

rno1

6collin

e

6ven

turin

a

6elbao

ccidentale

7abbad

ia

7sart

eano

7siena

7poggibonsi

8corto

na

8san

sepolcro

8vald

arno

8ras

sina

8poppi

8arez

zo

8civite

lla

9follo

nica

9orb

etello

9amiata

9gro

sseto1

9gro

ssetocollin

a

10fip

rato

10fip

uccin

i

10fig

ioberti

10fie

uropa

10fib

aracc

a

10sc

andicci

10se

stoca

mpi

10lastr

a

10ca

lenza

no

10fig

line

10pontass

ieve

10im

pruneta

11gall

eno

11ce

rreto

11em

polisanta

ndre

a

12via

regg

io

Diabete mellito: prevalenza nei moduli

Media rilevata 4,9%

Prevalenza media attesa: 5,5% (+1,5)

Valore minimo: 4%

Page 17: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

L’adesione alle raccomandazioni nei diabetici (banca dati MACRO – ARS Toscana) – confronto “CCM “vs “No CCM” (primi 6 mesi)

0

10

20

3040

50

6070

80

90

100

Age-

stan

dard

ized

per

cent

age

2009

2010

Years

CCM No CCM

glycated hemoglobin testing

0

10

20

3040

50

6070

80

90

100

Age-

stan

dard

ized

per

cent

age

2009

2010

Years

CCM No CCM

creatinine

0

10

20

3040

50

6070

80

90

100

Age-

stan

dard

ized

per

cent

age

2009

2010

Years

CCM No CCM

microalbuminuria

0

10

20

3040

50

6070

80

90

100

Age-

stan

dard

ized

per

cent

age

2009

2010

Years

CCM No CCM

lipid profile

HbA1c Creatinina

Profilo Lipidico Microalbuminuria

Page 18: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Costi pro-capite specifiche prestazioni sanitarie (primi 6 mesi)

Visite diabetologia

L’applicazione dei PDTA della Sanità di Iniziativa

sta consentendo il recupero di

appropriatezza del livello specialistico dei Centri

Antidiabete che seguono solo i casi complessi e

inviati dai moduli 2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

8,0

2009 2010

noCCM CCM

Page 19: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Nei processi di cura: % di adesione “deprivati” vs “non deprivati” prima e dopo

l’attivazione del CCM

HbA1c

40

50

60

70

80

90

100

2009 2010

%

DeprivedNot deprived

Lipids

20

3040

5060

70

8090

100

2009 2010

%

DeprivedNot deprived

L’impatto sulle diseguaglianze HbA1c

Profilo Lipidico I primi dati evidenziano una riduzione della distanza nella qualità delle cure erogata ai cittadini appartenenti a fasce economiche diverse: si riducono le disuguaglianze

Page 20: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

CCM in Toscana – prossimi passi… Superare l'approccio per patologia (disease oriented),

focalizzando sul rischio cardiovascolare, vero tracciante del rischio di cronicità. (Soltanto un modello “person-focused” può portare un reale vantaggio nella qualità della cura delle malattie croniche nelle persone svantaggiate … Starfield, The hidden inequity in health care. IJEqH 2011)

Implementare progressivamente PDTA anche su altre cronicità ad alto impatto di popolazione (depressione, demenza…)

Consolidare la formazione multiprofessionale per i moduli: metodologia di lavoro in team e utilizzo sistematico AUDIT

Modellizzare l’integrazione del livello specialistico per supporto al team e presa in carico pazienti complessi

Page 21: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Avviare un programma regionale per la standardizzazione del supporto al self-managent: “paziente esperto”

Definire gli standard minimi organizzativi, funzionali e strumentali per la gestione dei percorsi per la cronicità da parte dei moduli nell’ambito delle forme associative della Medicina Generale (AFT, UCCP)

Estendere progressivamente a tutti i cittadini toscani la presa in carico da parte dei mdouli

Adeguare il sistema di valutazione delle perfomance dei moduli e del sistema incentivante correlato

Sviluppare e favorire attività di ricerca a livello delle cure primarie

CCM in Toscana – prossimi passi…

Page 22: Il Chronic Care Model nella regione Toscana · • % pazienti con counselling individuale e di gruppo • % pazienti addestrati all’auto-monitoraggio della glicemia • % pazienti

Direzione Generale

Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale

Grazie per l’attenzione

[email protected]

Change is the law of life. And those who look only to the past or present are certain to miss the future. J.F. Kennedy