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Anno XXI, n° 2 - Aprile-Giugno 2014 Sped. abb. post. 70% DCB Roma Pubblicazione trimestrale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma PUNTO DI VISTA L o scorso 27 marzo, quella che è ormai da tempo una realtà viva, lo è diventata an- che ufficialmente. Un atto notarile ha sancito la costituzione della Campus Bio-Me- dico Alumni Association. Molte cose nascono sulla carta e poi non decol- lano mai. In questo caso, abbiamo deciso pri- ma di decollare e poi di dare a quest’avventura anche la giusta veste giuridica. L’atto è stato così tutt’altro che formale. Direi piuttosto un momento di festa e di belle emozioni, nel qua- le si sono raccolti i frutti del lavoro compiuto negli ultimi quattro anni, per rilanciare un’ini- ziativa di aggregazione da sempre nel cuore de- gli ex-studenti del nostro Ateneo. Un’iniziati- va che richiedeva uno sforzo di tempo e di energie fino ad allora non pienamente possibi- le, ma che ora c’è e continua a crescere. L’Associazione non è un club esclusivo né tan- tomeno un punto di ritrovo per nostalgici. Vuole invece contribuire allo sviluppo e alla promozione del grande progetto “campus” nel mettere insieme professionisti animati da spiri- to di servizio e collaborazione, dedizione al la- voro, rispetto dei valori etici che animano la Mission del nostro Ateneo. È un processo di crescita della persona, che ciascuno è chiamato fin dal primo giorno di lezione ad affrontare innanzitutto con la propria libera iniziativa personale e che l’Ateneo sostiene con il proprio progetto formativo, con i propri docenti e tu- tor. L’Associazione può favorire nel tempo questa crescita personale, creando negli anni della vita professionale opportunità d’incontro e di amicizia, utili allo scambio di esperienze e di riflessioni. Accanto a eventi che hanno richiamato a Ro- ma in più occasioni gli Alumni, ci sono state nell’ultimo biennio anche iniziative per favori- re l’internazionalizzazione dell’Ateneo, come le Borse di Studio per la Mobilità, con le quali l’Associazione ha offerto il proprio concreto so- stegno a giovani Soci mossi da promettenti pro- getti in diversi ambiti della medicina, dell’in- fermieristica, dell’ingegneria e delle scienze dell’alimentazione. Il censimento dei laureati del Campus Bio-Me- dico ci ha permesso di tornare a stringere i con- tatti in modo continuativo e strutturato con ol- tre 1.500 Alumni. Una buona parte vive e ope- ra nel Centro Italia, oltre a un discreto numero professionalmente attivo al Nord e all’estero, soprattutto in Inghilterra e Usa. Considerando che il numero di laureati usciti dal Campus Bio-Medico nei suoi primi ven- t’anni di vita supera le duemila persone, abbia- mo davanti a noi ancora obiettivi ambiziosi, per rendere l’Associazione sempre più punto di riferimento di tutti gli ex-studenti della nostra Università. La crescita dipenderà anche dalla forza delle cose che sapremo mettere in campo, non solo come direttivo dell’Associazione, ma anche e soprattutto come community di tutti i suoi iscritti. Curare il tumore senza dimenticare il cuore PAGINA 4 POLICLINICO PAGINA 3 DIDATTICA Autismo: si studiano le cause genetiche PAGINA 2 RICERCA www.unicampus.it www.policlinicocampusbiomedico.it facebook.com/campusbiomedico FLEBOLOGIA Ammissioni: test in nove città Rinnovato il Consiglio degli Studenti Trattamento delle varici in day-hospital con tec- nica combinata 4 GIOVANI CHIRURGHI Sempre più restii a scommettere sulla sala ope- ratoria. Alla ricerca delle ragioni di una crisi di vocazione 5 Alumni Manuele Casale Presidente Campus Bio-Medico Alumni Association DOTTORANDI PAGINA 6 PAGINA 7 Anticipate per Scienze dell’Alimentazione e Ingegneria Una strada da seguire PAGINA 5 servizio a pag. 3 Nel Lab di Misure e Strumentazione Biomedi- ca si sperimenta nuovo uso del laser contro i tu- mori. Progetto sostenuto dagli Alumni 6 Ispirò alla fine degli anni ‘80 la nascita dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Sarà pro- clamato beato il prossimo set- tembre, nell’anno del centena- rio della nascita. Biorobotica Dopo LifeHand2 l’accordo con INAIL Intervista a Eugenio Gugliel- melli, Pro-Rettore alla Ricerca, sui programmi in corso e la nuova collaborazione con il Centro Protesi di Budrio. Scenari Futuro sanità: colloquio con Lorenzin e Cazzullo EMATOLOGIA Ottenuto accreditamento JACIE per qualità e sicurezza dei trapianti di cellule staminali 5

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Anno XXI, n° 2 - Aprile-Giugno 2014 Sped. abb. post. 70% DCB RomaPubblicazione trimestrale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma

PUNTO DI VISTA

Lo scorso 27 marzo, quella che è ormai datempo una realtà viva, lo è diventata an-che ufficialmente. Un atto notarile ha

sancito la costituzione della Campus Bio-Me-dico Alumni Association.Molte cose nascono sulla carta e poi non decol-lano mai. In questo caso, abbiamo deciso pri-ma di decollare e poi di dare a quest’avventuraanche la giusta veste giuridica. L’atto è statocosì tutt’altro che formale. Direi piuttosto unmomento di festa e di belle emozioni, nel qua-le si sono raccolti i frutti del lavoro compiutonegli ultimi quattro anni, per rilanciare un’ini-ziativa di aggregazione da sempre nel cuore de-gli ex-studenti del nostro Ateneo. Un’iniziati-va che richiedeva uno sforzo di tempo e dienergie fino ad allora non pienamente possibi-le, ma che ora c’è e continua a crescere.L’Associazione non è un club esclusivo né tan-tomeno un punto di ritrovo per nostalgici.Vuole invece contribuire allo sviluppo e allapromozione del grande progetto “campus” nelmettere insieme professionisti animati da spiri-to di servizio e collaborazione, dedizione al la-voro, rispetto dei valori etici che animano laMission del nostro Ateneo. È un processo dicrescita della persona, che ciascuno è chiamatofin dal primo giorno di lezione ad affrontareinnanzitutto con la propria libera iniziativapersonale e che l’Ateneo sostiene con il proprioprogetto formativo, con i propri docenti e tu-tor. L’Associazione può favorire nel tempoquesta crescita personale, creando negli annidella vita professionale opportunità d’incontroe di amicizia, utili allo scambio di esperienze edi riflessioni.Accanto a eventi che hanno richiamato a Ro-ma in più occasioni gli Alumni, ci sono statenell’ultimo biennio anche iniziative per favori-re l’internazionalizzazione dell’Ateneo, comele Borse di Studio per la Mobilità, con le qualil’Associazione ha offerto il proprio concreto so-stegno a giovani Soci mossi da promettenti pro-getti in diversi ambiti della medicina, dell’in-fermieristica, dell’ingegneria e delle scienzedell’alimentazione. Il censimento dei laureati del Campus Bio-Me-dico ci ha permesso di tornare a stringere i con-tatti in modo continuativo e strutturato con ol-tre 1.500 Alumni. Una buona parte vive e ope-ra nel Centro Italia, oltre a un discreto numeroprofessionalmente attivo al Nord e all’estero,soprattutto in Inghilterra e Usa.Considerando che il numero di laureati uscitidal Campus Bio-Medico nei suoi primi ven-t’anni di vita supera le duemila persone, abbia-mo davanti a noi ancora obiettivi ambiziosi,per rendere l’Associazione sempre più punto diriferimento di tutti gli ex-studenti della nostraUniversità. La crescita dipenderà anche dallaforza delle cose che sapremo mettere in campo,non solo come direttivo dell’Associazione, maanche e soprattutto come community di tutti isuoi iscritti.

Curare il tumoresenza dimenticare

il cuore

PAGINA 4

POLICLINICO

PAGINA 3

DIDATTICA

Autismo: si studiano lecause genetiche

PAGINA 2

RICERCA

www.unicampus.itwww.policlinicocampusbiomedico.itfacebook.com/campusbiomedico

FLEBOLOGIA

Ammissioni: test in nove città

Rinnovato ilConsiglio degli

Studenti

Trattamento delle varici in day-hospital con tec-nica combinata 4

GIOVANI CHIRURGHISempre più restii a scommettere sulla sala ope-ratoria. Alla ricerca delle ragioni di una crisi divocazione 5

Alumni

ManueleCasale

PresidenteCampus Bio-MedicoAlumni Association

DOTTORANDI

PAGINA 6 PAGINA 7

Anticipate per Scienze dell’Alimentazione e Ingegneria

Una strada da seguirePAGINA 5

servizio a pag. 3

Nel Lab di Misure e Strumentazione Biomedi-ca si sperimenta nuovo uso del laser contro i tu-mori. Progetto sostenuto dagli Alumni 6

Ispirò alla fine degli anni ‘80 lanascita dell’Università CampusBio-Medico di Roma. Sarà pro-clamato beato il prossimo set-tembre, nell’anno del centena-rio della nascita.

BioroboticaDopo LifeHand2 l’accordo con INAILIntervista a Eugenio Gugliel-melli, Pro-Rettore alla Ricerca,sui programmi in corso e lanuova collaborazione con ilCentro Protesi di Budrio.

ScenariFuturo sanità: colloquiocon Lorenzin e Cazzullo

EMATOLOGIAOttenuto accreditamento JACIE per qualità esicurezza dei trapianti di cellule staminali 5

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2 Lettere dal Campus Aprile - Giugno 2014Università

anche con altri possibili fattori,come l’innalzamento dell’etàdel concepimento o la possibileesposizione in epoca prenatalea fattori ambientali.

A sostegno dei costi ancoraelevati che richiedono le analisicon tecnica Array CGH l’Asso-ciazione Amici del CampusBio-Medico Onlus ha lanciatola campagna di raccolta fondi‘Non lasciamoli soli’.

Dal 1 al 19 aprile tutti han-no potuto sostenere con un smsle ricerche del Campus Bio-Medico sull’autismo, ma l’ap-pello alla solidarietà continua.Obiettivo 2014 è coprire il piùpossibile le spese per l’acquistodei kit necessari a effettuare le

Autismo: avviata mappatura genomicaL’Associazione Amici lancia l’appello a donare

Èstata avviata dai ricerca-tori dell’Università Cam-pus Bio-Medico di Roma

la mappatura genomica delleanomalie all’origine dell’auti-smo. Il programma di lavoro,diretto dal Professor AntonioPersico, si sviluppa nei labora-tori di Psichiatria Molecolare eNeurogenetica, da lui direttipresso il Centro Mafalda Lucedi Milano e il Polo di RicercaAvanzata in Biomedicina eBioingegneria del Campus Bio-Medico a Roma.

Le indaginisul Dna rappre-sentano un im-portante filone diricerca nel tenta-tivo non solod ’ i nd i v idua r econ maggioreprecisione le cau-se della malattia,ma anche e so-prattutto in vistadella definizionedi nuove terapie.

“Con una tecnica innovati-va, chiamata Array CGH –spiega Persico – possiamo indi-viduare parti mancanti o partiin eccesso del codice geneticodi una persona con una preci-sione cinquecento volte supe-riore a quella della vecchiamappa cromosomica”.

Solo trent’anni fa si regi-stravano dai tre ai quattro bam-bini autistici ogni 10mila nasci-te. Oggi, stando all’ultimo stu-dio pubblicato dagli americanidel Center for Desease Controland Prevention, il dato è schiz-zato a un caso ogni 88. Un bo-om spiegabile in parte con ilperfezionamento delle diagno-si, ma motivato dagli esperti

analisi del Dna. Intanto, con i fondi raccolti

n e l l ’ e d i z i o n e2013 della Cam-pagna, è statopossibile dotare iricercatori di unE y e - Tr a c k e r .L’apparecchiatu-ra, utilizzata incombinazione con un partico-lare elettroencefalografo, per-mette di analizzare le traiettorie

dello sguardo della persona os-servata. Dimensione fonda-mentale della relazione del sog-getto con il mondo circostante,lo sguardo rappresenta perquesto motivo un’importantefinestra anche sulla sindromeautistica, che ha nella manife-stazione anomala della relazio-ne con persone, spazi e oggettiil proprio tratto fondamentale.

Proprio intorno a questanuova apparecchiatura ruotaanche lo studio AcceleratedLongitudinal Study, un ulterio-re programma d’indagine con-dotto dall’équipe del ProfessorPersico nell’ambito del Con-sorzio Eu-Aims. Si tratta delpiù grande programma scienti-

fico messo in cam-po dall’UnioneEuropea conl’obiettivo di tra-durre entro il 2016le conoscenzescientifiche dispo-nibili in nuovi pro-

tocolli diagnostici di laborato-rio e in nuove terapie molecola-ri contro l’autismo. �

Possono far bene alla salute e, certamen-te, vanno inseriti nella dieta in quantitàmaggiori rispetto ai nove grammi al

giorno finora assunti in media dagli italiani.Eppure, in base ai più recenti riscontri scien-tifici, gli Omega-3 non sono quella panaceada tutti i mali che da più parti, tradizional-mente, viene rappresentata quando si parladi loro. Ma, soprattutto, a parità di quantitàingerite, non fanno bene a tutti allo stessomodo.

È il dato più significativo emerso dalWorkshop on Omega-3, incontro internazio-nale organizzato dall’Università CampusBio-Medico di Roma per fare il punto sul te-ma, attraverso gli interventi di alcuni tra i piùillustri esperti del settore in campo interna-zionale. Tra loro, il Professor Angelo Azzi,docente presso la Tufts University di Boston.

“Questi acidi grassi polinsaturi – spiegaAzzi – appaiono importanti come parte delladieta ed eventualmente come supplementodietetico, anche se dal meeting è emerso co-me sussistano ancora delle ‘zone grigie’ ri-spetto ad alcuni loro presunti effetti farmaco-logici. Saranno tutti elementi su cui varrà lapena lavorare negli anni futuri”.

Il più sorprendente è quello secondo cuigli Omega-3 non avrebbero un sicuro effettobenefico nella prevenzione delle patologie

cardiovascolari, nonostante uno studio italia-no abbia indicato, all’inizio del 2014, che unloro maggior apporto possa ridurre del 65per cento il rischio d’infarto. “Ci sono ricer-che recenti – chiarisce Azzi – che non hannoconfermato questa funzionalità, per cui nonè più possibile darla per certa. Occorrerannonuovi approfondimenti”.

Gli esperti presenti al Workshop hannoinvece confermato che gli Omega-3 hannouna funzione positiva sulla salute delle mam-me in gravidanza e per i neonati, specie se

prematuri. “In particolare questi ultimi –conferma il docente della Tufts University –,che hanno spesso difficoltà alla nascita e pos-sono sviluppare deficit visivi e cognitivi, han-no fatto registrare miglioramenti notevoli ri-spetto a questi problemi, quando alla madreviene fornito un maggior apporto di Omega-3. Inoltre, si sono dimostrati utili nel preve-nire le allergie, oggi molto comuni sia nell’in-fanzia che nell’età adulta, e hanno conferma-to una funzione antinfiammatoria importan-te nella cura dell’artrite reumatoide, dimi-nuendo la frequenza e la gravità della suamanifestazione. Permettono, peraltro, di di-minuire le dosi di farmaci utilizzati per que-sta patologia”.

In qualche caso – hanno spiegato i ricer-catori – si è notata una certa funzione protet-tiva pure rispetto ai tumori, anche se non èancora chiaro di quali si tratti e fino a chepunto.

“Aver individuato i limiti delle conoscen-ze attuali sugli effetti degli Omega-3 – con-clude Azzi – è uno dei risultati più utili diquesto workshop. Resta urgente semplificarele attuali Linee Guida internazionali negliambiti specialistici che hanno a che fare conOmega-3 e derivati, in modo da aiutare i me-dici e i nutrizionisti a usare questi acidi grassinella giusta direzione”. �

Scienze dell’Alimentazione Omega-3: nutrienti o farmaci?Dubbia la protezione sul cuore, ok contro artrite reumatoide

Game therapy:mondi virtualiper la cura

Realtà virtuali e nuovetecnologie possonoaiutare a guarire? Lo

ritiene possibile l’autore diGame therapy. L’uso deimondi virtuali in campo te-rapeutico.

Con una serie completadi case history, dall’ascesa aldeclino di Second Life, finoagli ultimi ritrovati dei se-rious game, il volume nonsolo offre una cornice gene-rale per inquadrare il rap-porto tra mondi virtuali epratica medica, ma indivi-dua anche specifiche moda-lità nell’utilizzo degli stru-menti tecnologici, per veni-re incontro alle esigenze delmalato nel suo periodo didegenza e favorire un piùrapido recupero del suo sta-to di salute.

A ispirare il volume èproprio uno studio condot-to dall’autore presso l’Uni-versità Campus Bio-Medicodi Roma riguardo la possi-bilità di creare un mondovirtuale chiuso e multiservi-zio per i pazienti ricoveratiin stanze a pressione positi-va ovvero in isolamento.

L’analisi proposta dal-l’autore è tuttavia valida an-che quando astratta dal pia-no sanitario e collocatanell’ambito particolare del-la videogame industry, e sipone come una delle rarevoci che si sofferma nuova-mente su Second Life, a di-stanza di anni dalla suaesplosione mediatica, perosservare non solo i motividel suo successo, ma anchedel suo declino e del suofallito tentativo di imporsinell’immaginario e nellapratica collettiva alla stre-gua di altri social network.

Un libro interessantenon solo per gli operatorisanitari, ma anche per gliappassionati di videogame.

CLAUDIO PENSIERI, Gametherapy. L’uso dei mondi vir-tuali in campo terapeuticoUniversitalia, Roma, 2013.

SCAFFALE

• tramite bollettino o bonifico postaleIBAN IT91A0760103200000058146002• tramite bonifico bancarioIBAN IT77K0569603211000020373X07• con carta di credito o Paypal

Causale: RICERCA AUTISMOLa donazione è fiscalmente detraibile (art. 15 DPR 917/86)

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Aprile - Giugno 2014 Lettere dal Campus 3Università

E mentre la corsa per gliaspiranti medici si fa semprepiù agguerrita, c’è tempo anco-ra per concorrere alle ammis-

sioni anticipate al Corso diLaurea in Scienze dell’Alimen-tazione e della NutrizioneUmana e al Corso di Laurea in

Ammissioni, si parte ad aprile

Sono 2.977 i candidati chehanno affrontato que-st’anno le prove di am-

missione al Corso di Laurea inMedicina e Chirurgia dell’Uni-versità Campus Bio-Medico diRoma. Una cifra che superatutti i record e fa registrare unaumento del 29 per cento ri-spetto allo scorso anno. Il datoè rilevante, se si tiene contoche a livello nazionale si è regi-strato un sensibile calo delledomande ai test di ammissio-ne. Anticipate in tutta Italia ri-spetto agli anni passati, cadonoinfatti in una fase in cui gli stu-denti sono concentrati sullapreparazione degli esami dimaturità.

Eletti i nuovi rappresentantiIn carica fino al 2016. Ecco le loro idee e i loro obiettivi

Un viaggio in Mali per portare aiuti umanitari si trasforma inun reportage fotografico per un chirurgo vascolare di Na-poli e suo figlio Luca, studente del IV anno di Medicina al

Campus Bio-Medico. Le foto scattate alle popolazioni locali fannoparte della Mostra esposta nell’edificio del “Trapezio” fino al 30aprile.

Un anno fa il Mali è stato sotto i riflettori del mondo interoquando una forza multinazionale a guida francese è intervenuta,su mandato dell’Onu, per ristabilire la sovranità nazionale sui ter-ritori sahariani settentrionali a seguito del colpo di stato islamistadel 2012.

Ingegneria Industriale, in pro-gramma il prossimo 5 maggio aRoma, Lecce, Bari, Reggio Ca-labria, Cosenza, Palermo, Ca-tania, Salerno e Potenza.

Le aspiranti matricole po-tranno compilare la domandaonline sul sito Internetwww.unicampus.it entro il 24aprile e concorrere ai posti (54per Scienze dell’Alimentazionee della Nutrizione Umana e 72per Ingegneria Industriale),pari al 60 per cento dei postiprogrammati annualmente.

Alle ammissioni anticipateè anche collegato l’hashtag#vogliodiventaregrande, chepermette da quest’anno di se-guire l’andamento dei test an-che su Twitter e Facebook.

Sono in programma infinea settembre le prove di ammis-sione agli altri cinque Corsi diLaurea e di Laurea Magistralepresenti al Campus Bio-Medi-co di Roma (Infermieristica,Tecniche di Radiologia Medicaper Immagini e Radioterapia, eLauree Magistrali in Scienzedell’Alimentazione e della Nu-trizione Umana, IngegneriaBiomedica e Ingegneria Chimi-ca per lo Sviluppo Sostenibile).

A settembre anche la ses-sione ordinaria di ammissioneal Corso di Laurea in Scienzedell’Alimentazione e a quelloin Ingegneria Industriale, perquanti non riescano a superarele prove anticipate di maggio.

10 Marzo - 30 Aprile 2014

Mostra fotografica al Trapezio

AlessioPepe

Scuole diSpecializzazione

Consigliodegli Studenti

VeronicaPaglialunga

IngegneriaIndustriale

AlessandroZompanti

Dottorati diRicerca

VincenzoCerbone

Medicina eChirurgiaSecondo triennio

AntonioDi Mauro

ScienzeAlimentazioneMagistrale

DonatellaLorusso

Tecniche diRadiologia Medicae Radioterapia

CristinaMadaudo

Medicina eChirurgiaPrimo triennio

MarcoLombardi

ScienzeAlimentazione

AntonlucaMarchianò

Ingegneria ChimicaSviluppo sostenibileMagistrale

NicoCeli

Infermieristica

Carlo MariaGiannitti

IngegneriaBiomedicaMagistrale

CRISTINA: Porterò avanti le richie-ste dei colleghi, cercando di esserel’elemento di raccordo con il corpodocente. Proporrò d’incentivareiniziative culturali e di perfeziona-re l’organizzazione degli studi.

VINCENZO: In un contesto univer-sitario che fonda la propria eccel-lenza sulla formazione professio-nale, il primo degli obiettivi sarà lavalorizzazione della figura dellostudente di Medicina nella quoti-diana attività ospedaliera.

ALESSIO: Tagli alla spesa pubblicae nuove modalità d’accesso allescuole di specializzazione rendonodecisive le proposte degli specializ-zandi. Ne interpreterò le necessità,mantenendo un rapporto costantecon gli Organi d’Ateneo.

NICO: Spero di riuscire a portareavanti il mio incarico in modo pro-ficuo. Cercherò di trovare accordi

con l’Università per agevolare noistudenti, specialmente nel periododi tirocinio.

MARCO: Il mio intento è raccoglie-re e presentare proposte per mi-gliorare l’ambiente che viviamoogni giorno. Sono onorato di farparte di una squadra che collaboraper un fine comune.

ANTONIO: Cercherò di lavorare almeglio delle mie possibilità, con-scio dei diversi oneri e limiti aiquali io e gli altri membri del Con-siglio studentesco andremo incon-tro.

VERONICA: Mi impegnerò nel-l’adempimento dei compiti checompetono a questo ruolo. Sarò acompleta disposizione degli stu-denti, cercando di diventare unpunto di riferimento per loro.

CARLO MARIA: Vorrei aumentare

le occasioni d’incontro con leaziende del settore, confidando nelsupporto dell’Ateneo. Metterò adisposizione di tutti la mia passatoesperienza di Presidente del Con-siglio degli Studenti.

ANTONLUCA: Manterrò vivo ildialogo con i docenti, facendomipromotore dell’organizzazione diseminari e attività extracurricularid’interesse per i colleghi.

DONATELLA: Vorrei creare un dia-logo aperto e collaborativo con ilcorpo docente e con i tutor profes-sionalizzanti, per permettere aogni studente di esternare e valo-rizzare le proprie qualità.

ALESSANDRO: Mi sono candidatoper rendermi utile in maniera tan-gibile, in prima persona, e dare vo-ce alle necessità dei dottorandi.Spero di riuscire a rappresentare almeglio i miei colleghi.

Nuovo record di iscrizioni a Medicina.In nove città test a Scienze dell’Alimentazione e Ingegneria

Ufficio OrientamentoTel. [email protected]

2014

Master e Corsiperfezionamento

Master I livelloCURE PALLIATIVE E TERAPIADEL DOLORE PER LE PROFES-SIONI SANITARIEIscrizioni: 26 aprileInizio lezioni: 6 maggio

Master I livelloMANAGEMENT PER LE FUNZIO-NI DI COORDINAMENTO DELLEPROFESSIONI SANITARIEIscrizioni: 28 giugnoInizio lezioni: 25 settembre

Master I livelloASSISTENZA INFERMIERISTICAE STRUMENTAZIONE IN SALAOPERATORIAIscrizioni: 30 giugnoSelezioni: 7 luglio Inizio lezioni: 25 settembre

Corso di PerfezionamentoLA GESTIONE DEL PAZIENTECOMPLESSO, APPROPRIATEZ-ZA E COMPETENCEIscrizioni: 10 settembreInizio lezioni: 24 settembre

Master II livelloRADIOPROTEZIONE, SICUREZ-ZA NEL CAMPO DELLE RADIA-ZIONI IONIZZANTI E NON IO-NIZZANTIIscrizioni: 30 settembreSelezioni: 6 e 7 ottobreInizio lezioni: 24 ottobre

Master II livelloHOMELAND SECURITY *Iscrizioni: 28 novembreSelezioni: 4 dicembreInizio lezioni: 11 dicembre * le date possono subire variazioni

Servizio Formazione [email protected]

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4 Lettere dal Campus Aprile - Giugno 2014Policlinico

Se ne parla da un pò di tem-po e sempre più diffusa-mente da quando, grazie

all’evoluzione delle terapie, lasopravvivenza dei malati di tu-more si è allungata considere-volmente: i farmaci chemiotera-pici e la radioterapia possonoavere importanti effetti collate-rali sull’apparato cardiovascola-re. Il tema è stato al centrodell’International Colloquiumon Cardio-Oncology, presiedutodal Prof. Giorgio Minotti (nel-la foto), Responsabile dell’Uni-tà di Scienze del Farmaco e Far-macologia Clinica dell’Universi-tà Campus Bio-Medico. L’in-contro, promosso a marzo dallaFondazione Internazionale Me-narini, ha visto riuniti esperti alivello mondiale tra i quali laDott.ssa Sandra Swain, già Pre-sidente della American Societyof Clinical Oncology, la Dott.ssaSarah Darby, statistica clinicadella University of Oxford, il Dr.Steven Colan, Chief di Cardio-logia non invasiva al BostonChildren Hospital della HarvardMedical School.

“La cardio-oncologia –spiega il Professor Minotti – èla disciplina che si occupa dellepossibili complicanze cardiova-scolari delle terapie antitumora-li. Accanto ai controlli periodicinecessari per verificare che iltumore non si ripresenti, biso-gna assicurarsi che nel tempo

non appaiano danni cardiova-scolari. Quasi tutti i farmaci an-titumorali, anche quelli di nuo-va generazione, e in qualche mi-sura anche la moderna radiote-rapia, possono introdurre un ri-schio di eventi cardiovascolari.

È il solito dilemma rischioo beneficio?

Valutando l’opportunità diuna terapia antitumorale, deverimanere ferma la consapevo-lezza chequesta ècomunquesalvavita enon vi sipuò rinun-ciare per iltimore cheprovochit o s s i c i t àcardiova-scolare, nèazzardaremodificheche ne di-minuisca-no l’efficacia. Si deve però in-quadrare la storia del paziente efare il possibile perché sia pro-tetto da possibili eventi cardio-vascolari. Nel corso del conve-gno sono stati affrontati proble-mi ancora aperti. Primo fra tuttila definizione stessa di cardio-tossicità: ne parliamo di frontea un sintomo o a un’anomaliaasintomatica riscontrata negliesami di laboratorio, oppure ra-

gionando sulla effetti-va associazione causa-effetto tra farmaco edevento cardiovascola-re? I modelli preclini-ci per prevedere que-sti effetti non sembra-no infatti essere ade-guati, tanto che la car-diotossicità si manife-sta spesso dopo che ilfarmaco è stato ap-provato per l’uso cli-

nico. Attenzione a non creare al-

larmismi, però.Non è detto che ogni mala-

to di tumore vada incontro aproblemi cardiovascolari, manon bisogna neanche sottovalu-tare il problema. Occorrerebbecercare con maggiore sensibili-tà eventuali anomalie, anche si-lenti, che con il tempo potreb-bero dare origine a eventi signi-

ficativi. Proprio per questo mo-tivo, onco-ematologi, radiote-rapisti, cardiologi e farmacologidovrebbe lavorare in gruppi co-ordinati che controllino il pa-ziente per un periodo di tempoil più lungo possibile.

Come individuare chi è piùa rischio?

I ricercatori stanno stu-diando markers per identificarei pazienti con una vulnerabilitàindividuale al rischio di eventi.S’intravede la possibilità di ese-guire screenings per identifica-re chi più di altri può subiredanni post-terapia oncologica,soprattutto su precise tipologiedi pazienti: bambini e adole-scenti, per esempio, oppure an-ziani, che sono più vulnerabili eche, con l’aumento della vitamedia, rappresentano una per-centuale importante di malationcologici. �

Ha accompagnato i dona-tori di sangue al CentroTrasfusionale, ha dato

informazioni ai pazienti e so-prattutto incuriosito i visitatoridel Policlinico Universitario. Sichiama REEM ed è un robotumanoide, l’ultima frontiera nelcampo della cosiddetta ‘roboti-ca di servizio’ negli spazi pubbli-ci.Per la prima volta è sbarcato inItalia, per una dimostrazioneche lo ha visto impegnato nelsupporto al personale di acco-glienza del Policlinico Universi-tario, muovendosi in modo au-tonomo ed evitando gli ostacoli.Sviluppato dall’azienda spagno-la PAL Robotics, il prototipoautonomo antropomorfo è alto1 metro e 80 e pesa circa 300 kg.Pensato come robot multifun-zione, è in grado di offrire incompleta autonomia servizi in-terattivi di accoglienza e infor-mazione in luoghi pubblici.“Le prossime generazioni di ro-bot – spiega il Direttore Genera-le del Policlinico Universitario,Gianluca Oricchio – saranno ingrado di percepire le emozioni edi restituire, a loro volta, emo-zioni ai nostri pazienti”. �

Cardio-Oncologia

Curare tumori senza dimenticare il cuore

Tempi ridotti dell’intervento e rapi-do ritorno alle abitudini di vita.Sono questi i vantaggi di una tec-

nica combinata utilizzata per trattare levarici causate dall’insufficienza venosacronica. Quando non si riesce a salvarela vena safena, si utilizza – laddove indi-cata – una metodica che unisce l’iniezio-ne di una schiuma ‘sclerosante’, cheesclude la safena dalla circolazione, allacontemporanea estrazione ecoguidatadelle varici attraverso piccoli fori sullapelle. Una tecnica che si esegue in am-bulatorio chirurgico o day-hospital condimissione immediata.

Le vene varicose, viste a volte comeun problema estetico, possono inveceessere il sintomo dell’insufficienza veno-sa cronica (IVC), una patologia che puòcolpire fino al 55 per cento le donne e fi-no al 50 per cento gli uomini. È una ma-lattia che interessa più la popolazioneanziana e, se trascurata, può causareedemi che a loro volta sono alla base diulcere degli arti inferiori.

Secondo una stima del 2010 apparsasulla rivista Phlebology, i costi diretti eindiretti legati alla perdita dei giorni dilavoro si aggirerebbero, nei Paesi occi-dentali, tra i 600 e i 900 milioni di eurol’anno, pari a circa l’1-2 per cento del bi-lancio sanitario.

L’intervento combinato si effettuapresso il Centro di Flebologia del Poli-clinico Universitario Campus Bio-Medi-co, preposto a prevenzione, diagnosi etrattamento delle patologie a carico dei

vasi sanguigni e linfatici. Accanto allevene varicose si trattano anche ulcere elinfedemi attraverso la tecnica del ben-daggio. “Per assicurare la migliore riu-scita degli interventi – sottolinea il Dott.Leo Moro, Responsabile del Centro diFlebologia – è importante adeguare ognitrattamento al singolo paziente e infor-marlo bene su come proseguire le cureuna volta a casa”. �

Flebologia

Tecnica combinata per trattare variciSi esegue in ambulatorio con dimissione immediata

Il Centro Cefalee del Policlinico UniversitarioCampus Bio-Medico si occupa della diagnosie del trattamento delle cefalee primarie (emi-

crania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo) e se-condarie.

Vi si eseguono esami per studiare la circola-zione cerebrale con ultrasuoni, sia in condizionibasali che con test di stimolo (test per la pervietàdel forame ovale, reattività vasomotoria cerebrale,test di autoregolazione). Sono disponibili, inoltre,il trattamento di dissuefazione (wash-out) nellepersone con cefalea da uso eccessivo di farmaciper mal di testa e la terapia con tossina botulinica,per ridurre gli attacchi e la disabilità nei pazienticon emicrania cronica, resistenti ai trattamenti far-macologici di profilassi.

Il Centro è riconosciuto dall’AssociazioneNeurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee(ANIRCEF). Ne è responsabile il Dott. FabrizioVernieri.

Secondo uno studio del 2008, in Italia il 76per cento delle donne e il 61 per cento degli uo-mini ha sofferto di cefalea almeno una volta nellavita. Il 2 per cento della popolazione è invece af-fetto da cefalea cronica, soffre cioè di mal di testaper 15 o più giorni al mese. �

Mal di testa, addio

Caro Policlinico

Sento il dovere di esprime-re il mio ringraziamento atutto il personale del Poli-

clinico Universitario CampusBio-Medico e in particolare alProf. Roberto Coppola e allasua équipe per la competenza,la professionalità, l’attenzionee la grande umanità che hannosempre dimostrato durante tut-ta la mia degenza, tra l’altropiuttosto lunga - circa due mesi- per le numerose complicazio-ni che ho avuto.Ringrazio particolarmente ilDott. Crucitti, la Dott.ssa Briz-zi e il Dott. Nappo, sempre pre-murosi e disponibili ai chiari-menti richiesti da me e daimiei familiari. Vorrei estendereinoltre i miei sentimenti di gra-titudine ai fisioterapisti e alleinfermiere, sempre pazienti eattente, oltre che al personaleausiliario. Un pensiero particolare vorreirivolgerlo al Dott. Borzomati,per la prontezza, la professio-nalità e l’umanità dimostratain un momento estremamentedifficile. Ancora una volta rin-grazio di cuore quanti hannocontribuito alla mia ripresa.

M.L.

TecnologiaReem, un robottra i pazienti

Info: 06.22541.1220 (ore 14:30-17:30)Prenotazioni online:www.policlinicocampusbiomedico.it

Tel.: 06.22541.1489Prenotazioni online:www.policlinicocampusbiomedico.it

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Aprile - Giugno 2014 Lettere dal Campus 5Policlinico

Dieci miliardi in tre anni.È il patto con le Regioniche il Ministro della Sa-

lute, Beatrice Lorenzin, ha lan-ciato durante la presentazionedel libro ‘Basta piangere!’ scrit-to dal giornalista del Corrieredella Sera, Aldo Cazzullo, e pre-sentato lo scorso marzo al Cam-pus Bio-Medico.

Il Ministro ha parlato di ‘si-stema della casalinga’ per ri-sparmiare: “buon senso, razio-nalizzando al massimo la spesa,e re-investimento in sanità,l’unica spesa della PubblicaAmministrazione scandagliata,con un sistema informatizzatotrasparente”.

La presentazione del libro,che contiene un invito ai giova-ni a pensare all’impresa di rina-scita del Paese compiuta nelDopoguerra, è stata l’occasioneper sottolineare la necessità diaffrontare anche i problemi del-la sanità con lo stesso spiritod’iniziativa e responsabilità per-sonale di allora. Il Ministro haportato come esempio le diffi-coltà che sta incontrando nella

Camici verdi: crisi di vocazioneAlla ricerca dei perché. Incontro con gli studenti di Medicina

Futuro Sanità

Lorenzin al Campus“Bisogna risparmiare e reinvestire”

Esperta di patologie tiroi-dee, neuro-muscolari emalattie infiammatorie

croniche intestinali, la Dottores-sa Anna Crescenzi è da febbraioscorso Responsabile dell’UnitàOperativa Complessa di Anato-mia Patologica.Membro di diversi tavoli per lastesura di linee guida internazio-nali per la diagnosi e la gestionedella patologia nodulare tiroi-dea, dichiara di voler puntaresulla tecnologia: “L’obiettivo èavere sistemi di diagnosi e pro-gnosi sempre al passo con l’in-novazione e attività di ricercache garantiscano ai nostri pa-zienti l’accesso alle migliori op-portunità di cura”.Prima di arrivare al CampusBio-Medico, Anna Crescenzi èstata responsabile della Anato-mia Patologica dell’OspedaleIsraelitico di Roma e del ‘ReginaApostolorum’ di Albano Lazia-le, in provincia di Roma.

Sabino Della Sala

Sempre più restii a scom-mettere sulla sala opera-toria. I giovani studenti di

medicina scelgono sempre me-no d’intraprendere la specia-lizzazione in chirurgia genera-le.

Un tema dibattuto da tem-po non solo in Italia ma anchein Europa e Stati Uniti. È delnovembre 2011 To be or not tobe a general surgeon, un inte-ressante articolo scritto su An-nals of Surgery dal Prof. Mar-greiter Raimund, pioniere del-la chirurgia dei trapianti, cheriassume bene l’indecisionedegli studenti in medicina sul-la specializzazione da intra-prendere e, in particolare, sul-la scelta di diventare un chirur-go di chirurgia generale.

“Uno dei problemi mag-giori – spiegava già nel 2010 ilProf. Francesco Tonelli, che hapresieduto il 113° CongressoNazionale della Società Italia-na di Chirurgia – resta quellodella formazione del chirurgo.

Per farne uno esperto, occor-rono decenni e questo aspettodecisivo non è tenuto in alcunconto dalla società, che parladel chirurgo solo quando sba-glia. Non si tiene conto dell’in-credibile progresso raggiuntoda questa disciplina, né della

StaminaliSicurezza per i trapiantiEmatologia accreditata JACIE

L’Unità Operativa diEmatologia del Cam-pus Bio-Medico ha ot-

tenuto l’accreditamento JA-CIE, che garantisce standardinternazionali di qualità e sicu-rezza per i trapianti di cellulestaminali.

Un successo anche per ilRome Transplant Network(RTN), la Rete romana di Cen-tri di eccellenza che effettuaraccolta, conservazione e tra-pianto di stami-nali e della qualefa parte l’Unitàdi Ematologiadel PoliclinicoUnivers i tar io,diretta dal Prof.Giuseppe Avvi-sati.

Joint Accre-ditation Com-mittee - ISCT &EBMT è un’or-g a n i z z a z i o n enon-profit che valuta i centridove si effettuano trapianti dicellule staminali. Per avere l’ac-creditamento, tutti i processi,dalla raccolta al trapianto, de-vono rispondere a requisiti ditracciabilità e trasparenza. Unmetodo che si traduce in mi-gliori risultati clinici, come di-mostra uno studio pubblicato

nel 2012 dalla rivista Bone Mar-row Transplant. L’accredita-mento JACIE viene rinnovatoogni tre anni. Ad oggi, sono145 le strutture accreditate intutta Europa, di cui 25 in Italia.

Nel 2013, presso l’Unità diEmatologia del PoliclinicoCampus Bio-Medico, sono statieseguiti 18 trapianti di cellulestaminali autologhe, prese cioèdalla persona stessa, in pazientiadulti. Mentre a livello di RTN,

i trapianti allo-genici (con do-natore diversodal ricevente) eautologhi in pa-zienti adulti so-no stati 173, unnumero che po-ne il network alprimo posto inItalia.

Le staminaliematopoietichesono le cellule

dalle quali originano globulibianchi, globuli rossi e piastri-ne. Il trapianto di queste celluleè una terapia utilizzata soprat-tutto nel trattamento di tumoridel sangue (linfoma Non-Hodgkin e di Hodgkin, la leu-cemia mieloide acuta e la leuce-mia linfoblastica acuta, il mie-loma multiplo). �

gestione del suo Dicastero. “Ilproblema, in questi anni, – haspiegato – è stato l’incapacità dipianificazione, visto che non si ètenuto conto del cambiamentodemografico, degli standardqualitativi e quantitativi e degliinvestimenti”. Una mancanzache minaccia un problema diordine economico, soprattuttodal punto di vista della spesafarmaceutica, che aumenta conl’introduzione di terapie sem-pre più efficaci, come quelle on-cologiche, ma sempre più co-stose.

La riforma poi del capitoloV della Costituzione che ha tra-sformato il vecchio sistema sa-nitario in regionale, “ha deter-minato disparità a livello nazio-nale, in cui cinque regioni sonovirtuose e le restanti commissa-riate – ha proseguito il Ministro– Per questo in una regione si faprevenzione per il tumore al se-no e nell’altra non si riesce adaccedere alla mammografia.Una situazione inconcepibileperché la prevenzione deve es-sere un asset nazionale”. �

New entries

Ammodernamento dei si-stemi informatici per lagestione delle immagini e

riorganizzazione dell’attività cli-nica con il potenziamento del-l’offerta anche mediante l’attiva-zione della terza macchina per larisonanza. Sono questi gli obiet-tivi di Sabino Della Sala, chia-mato da gennaio scorso a dirige-re l’Unità Operativa Complessadi Diagnostica per Immagini. Edopo questo periodo di analisi epianificazione, confida di voler“tornare a fare il radiologo, lacosa che più mi appassiona”.Esperto in senologia e risonanzamuscolo-scheletrica e otorino-laringoiatrica, dopo la laurea inMedicina e i primi anni di espe-rienza nel Policlinico Universita-rio di Verona, torna a Trento,sua città di origine, dove dal2000 al 2007 è Responsabile del-la Senologia e dello screeningmammografico della ProvinciaAutonoma. Arriva a Roma nel2007, per dirigere la UOC di Ra-dio-diagnostica dell’OspedaleVannini – Figlie di San Camillo.

dedizione e dell’impegno gior-naliero richiesto al limite delsacrificio. Tra l’altro, l’attualescarsa attrattiva della chirurgiaper i giovani comporta il pro-blema del ricambio generazio-nale. Per completare gli orga-nici si prospetta infatti la ne-cessità d’importare chirurghidai Paesi sottosviluppati. E perla patria della chirurgia moder-na è un evidente e clamorosoparadosso”.

Ad approfondire le ragionidi questa crisi di vocazione unincontro promosso al CampusBio-Medico, nell’ambito delleAttività Didattiche Elettivepreviste nel curriculum degli

studi di Medicina. Dati impor-tanti sono emersi, alcuni anchein controtendenza rispetto aidati a livello nazionale.

Sulla scelta d’intraprende-re la carriera di chirurgo noninfluirebbe tanto la paura delcontenzioso medico-legale,quanto la mancanza di stimolipratici che possano affezionaregli studenti, fin dai primi anni,a una delle più complete maanche più stressanti branchedella medicina. I turni di lavo-ro troppo pesanti e la prospet-tiva di vedersi realizzato appie-no come specialista non nel-l’immediato sarebbero tra iprincipali fattori della disaffe-zione alla chirurgia.

Crisi di vocazione che peròpotrebbe essere risolta offren-do agli studenti più stimolipratici e in anticipo rispetto altermine del Corso di studi. Vi-vere l’esperienza della salaoperatoria solo al V anno dicorso, quando gli studenti pos-sono aver già puntato gli occhisu altre discipline, non motivae non favorisce la scelta.

È necessario ridare unnuovo appeal alla figura delchirurgo, che nell’era dell’iper-specializzazione resta comun-que centrale.

Graziano PalmisanoV anno Corso di Laurea

Magistrale in Medicina e Chirurgia

Anna Crescenzi

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6 Lettere dal Campus Aprile - Giugno 2014Ricerca

Intervista al Pro-Rettore alla Ricerca

Nuove prospettive in bioroboticaTra le iniziative l’accordo con Centro Protesi INAIL

LifeHand2 La sfida continuaMano robotica afferra e sente

Come un treno sempre in corsa, a due mesidal successo scientifico di LifeHand2, vissu-to accanto ad altri partner italiani ed euro-

pei, il Laboratorio di Robotica Biomedica e Biomi-crosistemi del Campus Bio-Medico, diretto dalProf. Eugenio Guglielmelli (nella foto), ha già gliocchi puntati su nuovi, ambiziosi obiettivi.

Professore, dopo i risultati di LifeHand2, c’èin programma qualche nuovo progetto?

La nostra attività di ricerca, in realtà, non si èmai fermata. Già dal giorno successivo alla fine de-gli esperimenti di LifeHand2 è partito HandBot,un progetto triennale finanziato dal Ministerodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ita-liano, che ci vede coordinatori. L’obiettivo saràquello di miniaturizzare l’elettronica e i processorinecessari per far funzionare l’arto bionico e di po-tenziarne l’apparato tattile a bordo, eliminando lanecessità di usare computer esterni e migliorando,nel contempo, quantità e qualità delle sensazioniche possiamo restituire al paziente amputato.

Come pensate di raggiungere questi risultati?Stiamo lavorando sia a sviluppi tecnologici sui

sensori tattili e sulla parte elettronica impiantabile,con una scheda già ora più piccola di una carta dicredito, sia a novità nell’uso delle informazionisensoriali, per renderle maggiormente gestibili dalpaziente nel controllo della mano robotica in com-piti di manipolazione sempre più sofisticati. Inol-tre, vogliamo aumentare il numero di sensori eporli a differenti profondità sul tessuto artificialedi rivestimento della mano. Questo perché non so-lo le loro caratteristiche, ma anche la distanza dallasuperficie esterna delle dita gioca un ruolo impor-tante nella capacità di discriminare le sensazioninell’interazione con il mondo esterno.

Chi sono i partner di questa ricerca?Il Campus Bio-Medico, che partecipa con va-

rie Unità di ricerca di bioingegneria e di medicina,coordina un consorzio nazionale in cui è affiancatoda Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Istituto diFisiologia del CNR di Pisa, Politecnico di Milano,Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzatidi Trieste (SISSA) e Università di Cagliari.

Di recente avete anche siglato un accordo con

il Centro Protesi INAIL di Vigor-so di Budrio.

È un patto triennale con unarealtà d’eccellenza per la fornituradi protesi d’arto, che eroga presta-zioni a circa 12.000 pazienti am-putati all’anno. L’INAIL finanzie-rà i nostri studi per rendere appli-cabili su ampia scala i risultati ot-tenuti con l’utilizzo di interfacceneurali per il controllo di protesisensorizzate. In particolare, ci ver-

ranno forniti deglispazi nella lorostruttura per far la-vorare direttamen-te i nostri ricercato-ri, medici fisiatri ebioingegneri con ilpersonale tecnico emedico dell’INAILe con i pazienti am-putati. Vogliamo,in un certo senso,rendere ‘di serie’ leacquisizioni rag-giunte lavorandosul singolo prototi-

po con il singolo paziente. Inoltre, predisporremocorsi di formazione continua e aggiornamento permedici e ricercatori dell’INAILe parteciperemocongiuntamente a bandi nazionali europei per il fi-nanziamento della ricerca.

Non è quindi in programma, a breve, una ter-za fase di LifeHand?

Una sperimentazione LifeHand3 è prevista en-tro gli inizi del 2016 come sbocco naturale del pro-getto HandBot. Anzi, è possibile che quest’attivitàcon l’INAIL possa permetterci di avere più di unimpianto, quindi più soggetti amputati chiamaticontemporaneamente a seguire il protocollo previ-sto. Oppure, potremo selezionare, insieme con ilCentro Protesi, dei soggetti che saranno sottopostia protocolli sperimentali meno ‘di frontiera’, macomunque necessari prima di poter essere propo-sti su larga scala. Ad esempio, impianti di mani ar-tificiali che possano durare per 6-7 mesi, anzichéper 3-4 settimane. Un impegno che non è banalené dal punto di vista tecnico, perché richiede par-ticolare attenzione alla messa a punto di un sistemaaffidabile, né dal punto di vista delle autorizzazio-ni, perché garantire la biocompatibilità di un im-pianto di arto superiore robotico per mesi vuol di-re aver ottenuto in precedenza riscontri positivi intest pre-clinici, che possono richiedere anche an-ni. �

Paola Saccomandi, 27anni, Dottore di Ri-cerca in Ingegneria

Biomedica, studia dal 2011l’utilizzo della termoabla-zione laser per il trattamen-to di tumori al pancreas.Già conosciuta e sperimen-tata su altri organi, questaprocedura utilizza il caloresprigionato all’interno deltessuto, per bruciare laneoplasia e ridurne le di-mensioni.

Obiettivo del progettodi ricerca, svolto nel Labo-ratorio di Misure e Stru-mentazione Biomedica, incollaborazione con le Unitàoperative di Endoscopia e

Diagnostica per Immaginidel Policlinico Universita-rio, è caratterizzare il pan-creas dal punto di vista fisi-

co, ovvero descrivere accu-ratamente l’interazione tratessuto e luce laser, alloscopo di calibrare sempre

meglio tempi e potenza diemissione e ottimizzare i ri-sultati della termoabalzio-ne.

È attualmente in corsouna fase di sperimentazio-ne su tessuto ex-vivo e supaziente, che sta fornendodati incoraggianti.

Ormai prossimo allaconclusione, il progetto haavuto anche una breve pa-rentesi estera. Per cinquemesi gli studi sono staticondotti in Germania,presso la Goethe Universi-tät Frankfurt am Main, gra-zie a una borsa di studio fi-nanziata dall’AssociazioneAlumni. �

Dottorati di RicercaTermoablazione laser per tumori al pancreasIl progetto di ingegneria biomedica sostenuto dagli Alumni

Una mano artificiale inne-stata sul braccio di unamputato, in grado di

trasmettergli sensazioni tattili,facendogli ‘sentire’ forme econsistenza degli oggetti impu-gnati. La sperimentazione cheha reso possibile questo nuovopasso verso l’impianto definiti-vo di mani bioniche si chiamaLifeHand2 ed è frutto di unprogetto internazionale che ve-de l’Italia in prima linea. Cihanno lavora-to medici ebioingegneridell’Universi-tà Cattolica-P o l i c l i n i c oGemelli diRoma, del-l ’Univers i tàCampus Bio-Medico di Ro-ma, dellaScuola Supe-riore Sant’An-na di Pisa ed e l l ’ I RCS SSan RaffaelePisana. Partedel gruppo anche due Centrioltreconfine: l’Ecole Polyte-chnique Federale di Losanna el’Istituto IMTEK dell’Universi-tà di Friburgo. I risultati dellostudio, pubblicati sul numerodel 5 febbraio della rivistaScience Translational Medicine,documentano la straordinarietàdel risultato ottenuto.

Protagonista dell’esperi-mento Dennis Aabo Sorensen,36enne danese, che nel Capo-danno del 2004 subì l’amputa-zione della mano sinistra, di-strutta dallo scoppio di un pe-tardo. “Quella del feedbacksensoriale è stata per meun’esperienza stupenda – rac-conta Dennis – Tornare a senti-re la differente consistenza de-gli oggetti, capire se sono durio morbidi e avvertire come listavo impugnando è stato in-credibile”. Un’esperienza con-fermata dai dati sperimentali.In otto giorni di esercizi, infat-ti, Dennis è stato in grado di ri-

conoscere la consistenza di og-getti duri, intermedi e morbidiin oltre il 78 per cento di preseeffettuate. Nell’88 per centodei casi, inoltre, ha definitocorrettamente dimensioni eforme di oggetti come una pal-la da baseball, un bicchiere ol’ovale di un mandarino. Nonsolo. Ha saputo anche localiz-zare la loro posizione rispettoalla mano con il 97 per cento diaccuratezza, riuscendo a dosa-

re con preci-sione la forzada applicareper afferrarli.

Il puntodi collega-mento tra si-stema nervosodi Dennis eprotesi bio-meccatronicasono statiquattro elet-trodi intra-neurali, pocopiù grandi diun capello,sviluppati nel

Laboratorio di Microtecnolo-gia Biomedica IMTEK del-l’Università di Friburgo. Sonostati impiantati nei nervi me-diano e ulnare del paziente conun intervento durato più di ot-to ore, eseguito il 26 gennaiodel 2013 al Policlinico Gemelli.

Finanziato dall’UE e dalMinistero della Salute italiano,LifeHand2 è il proseguimentodi un programma di ricerca checinque anni fa portò una prote-si meno evoluta a rispondereper la prima volta al mondo aicomandi di movimento tra-smessi dal cervello di un altropaziente.

L’utilizzo della stimolazio-ne intraneurale vede da tempoimpegnati molti ricercatori intutto il mondo per la cura di di-verse patologie, tra cui i deficitdi movimento di soggetti para-plegici. Frontiere della ricercaaccomunate da una relazionesempre più stretta tra corpoumano e tecnologia. �

I numeri dell’accordo con ilCentro Protesi INAIL Finanziamento1,5 mln euro per 3 anni

Coordinamento scientifico e gestionale perl’Univerisità Campus Bio-Medico di RomaProf. Eugenio Guglielmelli - Prof.ssa SilviaSterzi - Ing. Paolo Sormani - Ing. LoredanaZollo

Assistiti del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budriooltre 11.000 all’anno

Nuovi casi di amputazioni dell’artosuperiore in Italia3.600 all’anno

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Aprile - Giugno 2014 Lettere dal Campus 7Centenario

“Dietro di sé ha la-sciato una tracciaincancellabile, ti-

pica degli uomini di Dio checompiono silenziosamente unamissione per il bene delle ani-me”. Così Joaquín NavarroValls, per anni portavoce diGiovanni Paolo II, oggi Presi-dente dell’Advisory Board delCampus Bio-Medico di Roma,definisce Don Álvaro del Por-tillo alla sua morte, nel 1994.A distanza di vent’anni, il2014 si prospetta come un an-no ricco di richiami alla figuradel primo Prelato dell’OpusDei: l’11 marzo si è celebrato ilcentenario della sua nascitacon Sante Messe in tutto ilmondo e il 27 settembre saràproclamato beato a Madrid.

Una figura emblematica, ilcui carisma ha ispirato iniziati-ve apostoliche in tutto il mon-do, tra cui l’Università Cam-pus Bio-Medico di Roma. Chilo ha conosciuto ne ricorda labontà paterna e l’allegria:“Non è che sorridesse spesso.Sorrideva sempre”, affermavail Postulatore della causa diBeatificazione, Mons. FlavioCapucci, in un’intervista allaPontificia Università dellaSanta Croce. Un buon umorecontagioso che si unisce a unaprofonda fedeltà: a Dio, allavocazione, al Papa.

Negli anni trascorsi a Ro-ma Don Álvaro svolge gli inca-richi che gli vengono affidatidalla Santa Sede con profondadedizione e competenza, tantoche il Papa Emerito BenedettoXVI, parlando con il Card. Ju-lián Herranz della prossimabeatificazione, ha esclamato“Che bello. Io l’ho avuto peranni come Consultore nellaCongregazione per la Dottrinadella Fede: che bell’esempioper tutti noi!”.

Come ha ricordato l’attua-le Prelato dell’Opus Dei,Mons. Javier Echevarría, ilFondatore San Josemaría invi-tava i fedeli a imitare Don Ál-varo: “In tutti questi anni divocazione, gli si sono presen-tate molte occasioni – umana-mente parlando – di adirarsi,

Ispirò la nascita del Campus Bio-Medico. Sarà beato a settembre.Don Álvaro, una strada da seguire

“Aquante decine di migliaia di personepotrà giungere questo messaggio dipace, e quanto bene potrete fare

all’uomo e alla società impegnandovi con tuttele vostre forze in quest’impresa!”.

Così si esprimeva Don Álvaro nel 1993, du-rante la S. Messa in occasione dell’inaugurazio-ne del primo Anno Accademico dell’UniversitàCampus Bio-Medico di Roma, nata su suo im-pulso dopo una conversazione svoltasi alla finedegli anni ‘80 con un gruppo di professionistimembri della Prelatura dell’Opus Dei.

“Era il 1988 quando Don Álvaro ci chiesese avessimo mai pensato di creare una realtà inambito sanitario a Roma – racconta il Prof.Paolo Arullani, Presidente Onorario del Cam-pus Bio-Medico – Solo dopo una settimana cichiese cosa avevamo deciso. Non pensato, madeciso!”.

Seguendo lo spirito del Fondatore del-l’Opus Dei, Don Álvaro aveva espresso in piùoccasioni la necessità che in tutti i Paesi nasces-sero strutture dove assistere persone malate conspirito cristiano di servizio: “In un ospedale –affermava – la Chiesa non è presente solo grazieal cappellano: agisce anche tramite i fedeli che,come medici o infermieri, procurano di presta-re un buon servizio professionale e una delicataattenzione umana ai pazienti”.

Il Campus Bio-Medico nasce come un pic-colo seme, ma cresce negli anni fino a diventareun punto di riferimento per molte persone siadal punto di vista medico che umano.“Un’esperienza che – afferma il Dott. Tshilolo,Direttore Sanitario dell’Ospedale Monkole aKinshasa (Congo), altra realtà nata per impulsodi Don Álvaro – rappresenta un esempio di ec-cellenza da seguire e imitare”. �

Don Álvaro e il Campus Bio-Medico

“Impegnatevi con tutte le forze”Autorizzazione del Tribunale di Roman. 205/98 del 12/05/1998

PROPRIETARIA ED EDITRICEAssociazione Campus Bio-MedicoDIRETTORE RESPONSABILE

Stefano TognoliREDAZIONE

Francesco Macaro, Sabina Mastrangelo,Paola Raschielli, Bianca SartiranaHANNO COLLABORATO

Marco Petraglia, Graziano PalmisanoFotografie: Patrizia Tocci, Archivio del

Campus Bio-Medico di RomaVia Álvaro del Portillo, 21

00128 Roma Tel. 06.22541.1 - Fax 06.22541.456E-mail: [email protected] nel mese di Aprile 2014

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di infastidirsi, di essere sleale;invece, ha sempre mostrato unsorriso e una fedeltà incompa-rabili”.

D o nÁlvaro sidistinguecome sa-c e r d o t esanto, maanche co-me professionista instancabileed esperto. All’indomani dellasua morte, Vittorio Messoriscrive sul Corriere della Sera:

La beatificazione

A Madrid il 27 settembreMADRIDLa cerimonia di beatificazione sarà presieduta dal Prefetto del-la Congregazione delle Cause dei Santi, Cardinal Angelo Ama-to. Sono attesi fedeli provenienti da tutto il mondo. Il giornosuccessivo, Mons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, ce-lebrerà una Messa di ringraziamento. È prevista per i parteci-panti la visita ai luoghi legati alla storia del futuro beato e allanascita dell’Opus Dei.

ROMADurante i giorni successivi alla beatificazione, il corpo di donÁlvaro – che riposa nella cripta della Chiesa prelatizia di SantaMaria della Pace – sarà esposto provvisoriamente nella Basilicadi Sant’Eugenio. Dopo la beatificazione, si celebrerà una Mes-sa di ringraziamento in una basilica romana. I fedeli potrannoinoltre partecipare all’Udienza del mercoledì con Papa France-sco.

La vita

Don Álvaro del Por-tillo nasce a Madridl’11 marzo 1914,

terzo di otto fratelli. Dopoil liceo, si iscrive a ingegne-ria e insieme intraprende glistudi di Assistente di OperePubbliche, che gli permet-tono di iniziare presto a la-vorare. Agli inizi degli anni ‘30 co-nosce San Josemaría Escri-vá, che nel 1928 aveva fon-dato l’Opus Dei, e nel 1935aderisce all’Opera con un“sì” così incondizionato darenderlo in breve tempouno dei sostenitori più fida-ti del Fondatore. Nel 1944 viene ordinato sa-cerdote. Poco dopo si tra-sferisce con San Josemaría aRoma, dove riveste anchediversi incarichi affidatiglidalla Santa Sede, special-mente durante il ConcilioVaticano II. Alla morte di San Josema-ría, nel 1975, viene eletto al-l’unanimità come primosuccessore del Fondatore esi occupa da subito delcammino giuridico del-l’Opera fino al 1982, quan-do l’Opus Dei viene erettaPrelatura personale e DonÁlvaro è nominato Prelato.Nel 1991 riceve da PapaGiovanni Paolo II l’ordina-zione episcopale e muore aRoma la mattina del 23marzo 1994.Il suo corpo riposa a Roma,nella cripta della Chiesaprelatizia di Santa Mariadella Pace.

“Ti veniva la voglia di confes-sarti, più che di fare domande.Si notava che era stato inge-gnere, specializzato in ponti e

strade. Die-tro l’abitodel vescovosplendevaun uomo dim o n d o ” .Forse pro-

prio questa familiarità con ilmondo e con le sue dinamicheha suscitato in Don Álvarouna preoccupazione costante

per la solidarietà sociale e perl’educazione. Numerose sonole iniziative realizzate su suoimpulso in questi ambiti:dall’Ospedale Niger Founda-tion (Nigeria) alla Scuola agri-cola Utz Samaj (Guatemala),dalla Pontificia Università del-la Santa Croce all’OspedaleMonkole a Kinshasa (Repub-blica Democratica del Congo).Il Direttore Sanitario di Mon-kole, Léon Tshilolo – tra i rela-tori del recente incontro “DonÁlvaro, una strada da seguire”organizzato a marzo al Cam-pus Bio-Medico – racconta dicome l’allora Prelato fosse ri-masto impressionato dalla di-soccupazione giovanile inCongo e di come avesse insisti-to sull’importanza di impegna-re la forza della giovinezza perlo sviluppo del Paese. Anchein questa prospettiva è natol’Ospedale di Monkole, perpermettere a tutta la popola-zione un accesso semplice acure di qualità. Un’iniziativache, come il Campus Bio-Me-dico, vuole venire in soccorsodella povertà materiale e spiri-tuale e s’impegna a tradurre ilmessaggio evangelico in caritàconcreta e impegno professio-nale. �

“La forza di Don Álvarofu sempre la filiazio-ne divina e per ciò

che riguarda il Campus Bio-Me-dico, sorto per sua iniziativa econ il suo continuo aiuto, ricor-do una frase caratteristica sulprogettare e sul fare in conti-nuazione per il bene comune.Diceva: ‘Occorre impegnarsiper le buone iniziative, per ilbene, anche se non sempre siriesce. (...) Le difficoltà ci sa-ranno sempre e vanno superatecon impegno, con coraggio, conaudacia proveniente dalla fedeviva nel Signore’.

Don Piero Turull, dall’Omeliadella S. Messa per il centenariodella nascita di Don Álvaro delPortillo, 11 marzo 2014

Centenario nascita

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8 Lettere dal Campus Aprile - Giugno 2014InfoCampus

INFO E PRENOTAZIONITel. 06.22541.1485 - Fax 06.22541.1723Dal lunedì al venerdì, ore 7:30-17:30

CHECK-UP COMPLETO UOMORaccomandato a uomini con più di 50 anni, a soggettipiù giovani con stile di vita sedentario o fumatori,sportivi e persone con ritmi intensi di lavoro. Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 7:45-14:30

CHECK-UP COMPLETO DONNARaccomandato a donne in menopausa, a soggetti piùgiovani con stile di vita sedentario o fumatrici,sportive e persone con ritmi intensi di lavoro. Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 7:45-14:30

CHECK-UP CARDIOLOGICO BASEConsigliato come strumento regolare di controllo achi soffre di una patologia cardiovascolare o ne puòessere geneticamente predisposto.Si effettua lunedì, martedì e mercoledì, ore 9.30-12.30e giovedì, ore 14.00-17.00

CHECK-UP OSTEOPOROSIConsigliabile alle donne in menopausa o anche piùgiovani (se hanno subito fratture non da trauma), auomini con più di 70 anni, a soggetti che hanno subitotrattamento prolungato con cortisone o che soffronod’insufficienza renale cronica o iperparatiroidismo.Prima visita: giovedì, ore 8:00-11:00Seconda visita: dopo 7 giorni, ore 13:00-13:30

CHECK-UP BASEControllo medico su stato di salute. Fornisceindicazioni su corretto stile di vita.Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 8:00-12:30

CHECK-UP CARDIOLOGICO AVANZATOPrevede esami aggiuntivi rispetto al check-upcardiologico di base. Consigliabile a persone di etàsuperiore ai 50 anni, in particolare se fumatori o affetteda diabete mellito, ipertensione arteriosa, dislipidemia,obesità, stress, menopausa e omocisteinemia.Si effettua sabato, ore 9:15-13:00

CHECK-UP TIROIDEOConsigliato in particolare a donne, soprattutto confamiliarità per malattie della tiroide; a persone affetteda stanchezza cronica o che hanno registratoimprovvisa perdita di capelli o variazione di pesoinsieme a tachicardia e aumentata irritabilità. Prima visita: venerdì, ore 8:00-11:00Seconda visita: dopo 12 giorni, ore 13:00-13:30

CAMPUS UNIVERSITARIOVia Álvaro del Portillo, 200 - Roma

AMBULATORI SPECIALISTICI (ore 8:00-19:00)Allergologia e ImmunologiaAngiologiaCardiologia e AritmologiaCefaleeChirurgia cardiovascolareChirurgia generale, di day surgery, epatobiliare,proctologica, toracicaChirurgia plastica e ricostruttivaDermatologiaDietistica e dietoterapiaEmatologiaEndoscopia digestiva (inclusi esami strumentali)EpatologiaFlebologiaFoniatria e LogopediaGastroenterologia (incluse visite di nutrizione clinica,breath test, manometrie esofagee)Geriatria (inclusa diagnostica fisiopatologia respiratoria,trattamenti angiologici e wound care, tilt test)Ginecologia (inclusi pap-test, colposcopie, ecografieginecologiche e ostetriche, prove urodinamiche,riabilitazione pavimento pelvico, ambulatorio menopausa)Medicina InternaNefrologiaNeurologia (inclusi eeg, emg, test neuropsicologici,doppler)Oftalmologia

OncologiaOrtopedia e Traumatologia (incluse infiltrazioni articolari)Osteo-oncologiaOtorinolaringoiatriaPediatriaRadiologia interventistica (per valutazione procedure)ReumatologiaSenologiaTerapia del doloreUrologiaAmbulatorio infermieristico (wound care, gestionestomie, gestione dispositivi intravascolari)DAY-HOSPITAL MEDICOLunedì-Venerdì, ore 8:00-18:00DIAGNOSTICA PER IMMAGINI(Tac, risonanza magnetica, ecografia, radiologiatradizionale, con contrasto e interventistica, mammografia): Lunedì-Venerdì, ore 8:00-20:00CENTRO PRELIEVILunedì-Sabato, ore 8:00-10:00 (accettazione)CENTRO DI ASCOLTOLunedì-Venerdì, ore 10:00-15:00SERVIZIO SOCIALE OSPEDALIEROLunedì-Venerdì, ore 8:00-16:00

CENTRO SALUTE ANZIANOVia Álvaro del Portillo, 5 - Roma

AMBULATORI SPECIALISTICI (ore 9:00-17:30)Endocrinologia Medicina fisica e della riabilitazione (inclusi trattamentifisioterapici e riabilitativi, corsi di postura e movimento)Odontoiatria (non convenzionato con SSN)Psichiatria e Neuropsichiatria Infantile

POLO ONCOLOGICOVia Emilio Longoni, 47 - Roma

EMATOLOGIALunedì, Mercoledì, Venerdì, ore 9:00-13:00RADIOTERAPIA ONCOLOGICALunedì-Venerdì, ore 7:30-20:15Prenotazioni telefoniche: ore 10:30-15:00Tel. 06.22541.420/419DAY-HOSPITAL ONCOLOGICOLunedì, ore 8:00-17:00 - Martedì- Venerdì, ore 8:00-15:00CENTRO PRELIEVIMartedì e Giovedì, ore 7:30-10:30CONSEGNA CAMPIONI BIOLOGICIAccettazione Lunedì-Venerdì, ore 7:30-11:00CENTRO DI ASCOLTOMartedì, ore 10:00-15:00 (ogni 15 giorni)Tel. 06.22541.705

CHECK-UP METABOLICOInquadra lo stato di salute prima di una dieta acorrezione del peso o delle abitudini alimentari.Consigliabile anche alla donna in menopausa.Prima visita: lunedì, ore 7:50 - 11:00Seconda visita: dopo 2 giorni, ore 13:00 - 13.30

CHECK-UP GINECOLOGICOConsente di valutare il proprio stato di salute eridurre i rischi connessi alle principali patologiefemminili in ambito ginecologico.Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 8:00-13:00

Servizi Assistenziali

Scegli la prevenzione

CHECK-UP GASTROENTEROLOGICOÈ utile come screening preventivo ed è consigliatocome strumento regolare di controllo a chi soffre diuna patologia nota o ne può essere predisposto.Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 9:00-12:00

PRENOTAZIONI PRESTAZIONI SSNTel. 06.87.43.43.43 - Lunedì - Venerdì, ore 8:00-17:15

PRENOTAZIONI PRIVATITel. 06.22.541.1240 - Lunedì - Venerdì, ore 9:00-17:00

Online: www.policlinicocampusbiomedico.it

CONSEGNA REFERTI E CARTELLE CLINICHELunedì - Martedì - Mercoledì, ore 8:30-17:00

Giovedì - Venerdì, ore 8:30-13:00 - Sabato, ore 9:00-12:30Info: Tel. 06.22541.1666 dal Lunedì al Venerdì, ore 10:00-13:00

CONSEGNA REFERTI E CARTELLE CLINICHELun-Mar-Mer, ore 8:30-17:00Gio-Ven, ore 8:30-13 - Sabato, ore 9:00-12:30Info: Tel. 06.22541.1666 - Lun-Ven, ore 10:00-13:00

• tramite bollettino o bonifico postale c/c 8154098IBAN IT54J0760103200000008154098

• con bonifico bancario c/c 7366X95Banca Popolare di SondrioIBAN IT65M0569603211000007366X95

• con carta di credito o paypal su ww.unicampus.it• con una donazione continuativa tramite RID –domiciliazione bancaria/postale o accredito sucarta di credito/Postepay

Come donare

Tel. 06.22541.9129 | [email protected]

SOSTIENICIL’Unità Operativa Complessa di Diagnostica per Immagini effettua esami di Radiologia tradizionale, Ecografia,TAC e Risonanza Magnetica. È centro di riferimento per la diagnostica mammaria. Collabora con le Unità Operative di Cardiologia e Chirurgia Cardiaca per lo studio ambulatoriale del pazientecardiologico, attraverso TAC e Risonanza Magnetica. La struttura è dotata di apparecchiature di ultima generazione utilizzate da un’equipe di medici specialisti.

SSN o a tariffe agevolate per iscritti My-HospitalCentro Unico di Prenotazione Tel. 06.87.43.43.43dal Lunedì al Venerdì, ore 8:00-17:00

Intramoenia, privati e assicuratiTel. 06.22541.1240Fax 06.22541.1965 | [email protected] Lunedì al Venerdì, ore 9:00-17:00

PRENOTAZIONI

Diagnostica per Immagini