Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

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Pubblicazione sul Bilancio triennale 2007-2008-2009

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“Si ama tanto più ef ficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per un bene comune

rispondente anche ai suoi reali bisogni”.

(Enciclica , Caritas in Veritate)

“Si ama tanto più ef ficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per un bene comune

rispondente anche ai suoi reali bisogni”.

(Enciclica , Caritas in Veritate)

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1 IDENTITÀ

2 LE RISORSE

3 GLI STAKEHOLDERS

4 LE PROSPETTIVE

5 GERMOGLIO AMBIENTE

Lettera del Presidente

1.1 La nostra storia

1.2 L’organigramma

1.3 Le attività del Germoglio

2.1 Le risorse umane

2.2 Obiettivi di politica del personale

2.3 Le risorse economico - finanziarie

3.1 I nostri principali stakeholders

3.2 La voce dei clienti

4.1 Gli obiettivi strategici

4.2 Le attività future

5.1 Obiettivo raggiunto

Conclusioni

Bilancio sociale triennale

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Lettera del Presidente

Il Germoglio nel 2006 ha steso il suo primo bilancio sociale, per “rendersi conto” e ”rendere conto” alla comunità di quanto e come stava facendo e dove voleva arrivare. Dopo tre anni di intenso e frenetico lavoro era necessario rivedere quanto scritto nel 2006, confrontare gli obiettivi di allora, con i risultati ottenuti, e verificare se sono state disattese delle aspettative e le motivazioni dietro a successi ed insuccessi lavorativi.

Con questo bilancio sociale ci proponiamo di analizzare i dati del triennio 2007-2009, non solo in termini economici, ma soprattutto in termini di inserimenti lavorativi attivati in tutte le loro forme e verificare, con metodo partecipato, dai dipendenti, dai volontari, dai nostri clienti e da tutti gli interlocutori con i quali collaboriamo quotidianamente, quanto sia efficace ed efficiente il nostro approccio al lavoro e quali risultati si siano ottenuti e quanti obiettivi si siano centrati fra quelli prefissati nel 2006. Vogliamo inoltre verificare la nostra rispondenza al mandato sociale proprio della cooperativa, che ha come mission l’integrazione sociale dei soggetti più deboli della società ed il “bene comune” della società in cui opera.

Il bilancio sociale vuole essere occasione per riscoprire i valori portanti del nostro operare e pertanto riconoscendoci nelle parole che Papa Benedetto XVI ha scritto nell’enciclica “Caritas in Veritate” le proponiamo anche a voi, perché ciascuno, per quanto gli compete, possa collaborare con noi per realizzarle.

“Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di carità. Impegnarsi per il bene comune è prendersi cura, da una parte, e avvalersi, dall’altra, di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale, che in tal modo prende forma di pólis, di città. Si ama tanto più efficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per un bene comune rispondente anche ai suoi reali bisogni. “

Speriamo che nel documento che vi apprestate a consultare si riconoscano tutte le componenti che sono state interpellate per redigerlo e che possa essere strumento per far conoscere e crescere la nostra cooperativa, che vuole rimanere fedele al suo scopo sociale e al contempo essere sempre più impresa efficiente e moderna.

Il Presidente Mariano Cobianchi Lett

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IDENTITÀ11.1 La nostra storia

1.2 L’organigramma

1.3 Le attività del Germoglio

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La cooperativa nasce nel 1981, anno proclamato dall’ONU “anno internaziona-le dell’handicappato”, ad opera di alcuni disabili insieme a familiari di portatori di handicap e volontari. Essi volevano offrire ai giovani disabili un addestramento pro-fessionale proporzionato a forze e capacità che permettesse il recupero sociale e vi era la speranza di offrire ai ragazzi un inseri-mento lavorativo.

In quegli anni si stava diffondendo una nuova cultura, la persona disabile iniziava ad essere vista non solo come portatrice di diritti, ma anche di valori e pertanto una risorsa per la collettività. L’Opera Pia “Madonna della Bomba” mise a disposizione, gra-tuitamente, una parte del Fondo San Giuseppe di via Bubba, 25; la Caritas Diocesana distaccò alcuni obiettori di co-scienza al servizio civile in cooperativa; la Cisl elaborò un progetto di corso di for-mazione professionale in agricoltura per portatori di handicap, finanziato dalla Co-munità Europea tramite l’Amministrazione Provinciale ed attivato grazie allo Ial. Anche l’Aias mise a disposizione strutture e risor-se umane. La Regione Emilia Romagna concesse contributi a fondo perduto con i quali si riadattarono le strutture e gli im-mobili essenziali all’avvio dell’attività.

Nel 1982 iniziò la coltivazione dei campi. Negli anni la cooperativa si è specializzata nel settore floro-vivaistico e sono storiche

le nostre produzioni di gera-ni, crisantemi, stelle di natale, ciclamini, primule e viole. Si è inoltre sviluppato il discorso dell’allevamento biologico di galline ovaiole, le cui uova attualmente sono vendute nella bottega, sui mercatini

agricoli del comune e fornite a molte men-se scolastiche.

Nel 1986 viene costruito il primo centro diurno per i ragazzi con handicap più gravi, dotato di locali propri, con palestra e spazi idonei per i ragazzi con i disagi maggiori e viene realizzata la prima bot-tega per la vendita diretta dei prodotti della cooperativa; nel 1993 nasce, come distaccamento dalla cooperativa origina-ria, Il Germogliodue, “cooperativa so-ciale di tipo a”, che gestisce da allora in

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modo autonomo il centro diurno, rimane al Germoglio la funzione di cooperativa di inserimento lavorativo per persone svantaggia-te, “cooperativa sociale di tipo b”.Dal 2001 al 2004 ven-gono apportate mol-te migliorie, vengono ristrutturati gli uffici, le serre di produ-zione, inoltre la cooperativa decide di in-vestire nel biologico, adeguando il pollaio e l’allevamento e aprendo una bottega di prodotti biologici piacentini e non solo.Contemporaneamente viene avviata l’at-tività esterna di manutenzione del verde e la realizzazione di giardini, al fine di tro-vare nuovi sbocchi lavorativi per persone svantaggiate, inserite in vari modi nella cooperativa: con borse lavoro, a tempo determinato o con assunzione definitiva.Nel 2007 Il Germoglio diviene anche Fat-toria didattica riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna, per avvicinare i bambini alla natura e al mondo della solidarietà.

Nel 2007 come spin-off della coope-rativa nasce un’altra cooperativa d’in-

serimento lavora-tivo, Il Germoglio Ambiente, che si occupa di igiene ambientale, come programmato nel primo bilancio so-

ciale, in tal modo si è ampliata notevol-mente la possibilità di offrire lavoro a persone in situazione di marginalità.

Nel 2009 Il Germoglio si rinnova ulte-riormente e investe molte risorse e spe-ranze nel rifacimento totale del Gar-den, per offrire migliori servizi, maggior scelta e poter essere concorrenziali con le altre strutture presenti sul territorio e per cercare di offrire nuovi inserimen-ti lavorativi si propone anche sui mer-catini agricoli del comune di Piacenza con piante, fiori e uova, in Piazza Ca-valli ed in Piazza Duomo, avvicinando anche i clienti del centro storico.

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Consiglio diAmministrazione

Presidente

Responsabile Tecnico

Responsabile Garden

AmministrazioneSegreteriaPersonale

Relazioni esterneFattorie didatticheSviluppo

Manut enzione del verde

Allevamento

Verdepubblico

Verdeprivato

BottegaProduzione

Vendita

Vivaio

Mercatini

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1. Produzione, coltivazione e vendita piante e fiori;

2. Allevamento biologico di galline ovaiole e gestione del relativo centro imballaggio;

3. La bottega, gestione del punto vendita di prodotti propri, del territorio e biologici;

4. Partecipazione bisettimanale ai mercati contadini di Piacenza;

5. Progettazione, realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato;

6. Fattoria didattica.

Il Germoglio in questi ultimi tre anni ha cercato sempre più di essere impresa del territorio, la maggior parte della clientela è del comune di Piacenza ed immediate vicinanze e le commesse provengono da ditte della provincia di Piacenza.

L’inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio presenti sul nostro territorio rafforza inoltre i legami della cooperativa con la comunità locale e la rende sempre più legata ad un territorio che ben conosce ed in cui bene si integra ed è riconosciuta.

Le attività svolte dalla cooperativa Il Germoglio attraverso le quali re-alizza il proprio scopo mutualistico e sociale sono le seguenti:

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Produzione, coltivazione e vendita piante e fiori

La cooperativa coltiva in serre e tunnel, che coprono circa 5000 mq di terreno, piante e fiori, che vengono venduti nel garden, completamente rinnovato ad ottobre 2009.

Le produzioni principali interne sono: gerani, crisantemi, stelle di natale, ci-clamini, primule, viole, piante annuali da vaso e da bordatura. Le produzioni coprono varie stagioni per cercare di dare la maggior continuità lavorativa ai dipendenti. Numerose sono anche le piante d’appartamento e da giar-dino che vengono comprate e ricolti-vate, in modo da offrire un maggior assortimento di prodotti nel punto

vendita.

E’ inoltre presente un vivaio di piante or-namentali di grande dimensioni e piante da frutto, che vengo-no allevate sia per un utilizzo nella realizza-zione di giardini, sia per la vendita diretta attraverso il garden.

Negli anni la cooperativa si è dotata delle attrezzature necessarie per potere operare in modo agevole ed efficiente ma, quando possibile, ha sempre opta-to per un impiego limitato di automa-tismi, per mantenere lavori idonei agli inserimenti lavorativi in essere e facili-tarne dei nuovi.

L’eccessiva meccanizzazione farebbe infatti sparire i lavori più facili e ripe-titivi, quelli cioè più facilmente svolgi-bili da persone con disabilità. La mag-gior parte degli inserimenti lavorativi in questo settore riguarda persone con un ritardo psichico ed il lavoro a contatto con la natura, gli animali, permette di svolgere attività variega-te, diverse a seconda della stagione, in sicurezza e di relativo facile appren-dimento.

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E’ presente un allevamento biologi-co di 500 galline ovaiole, le cui uova sono vendute nella bottega e sui mer-catini di Piacenza, inoltre, tramite il Consorzio Bio-Piace, vengono fornite alle mense scolastiche di numerose scuole della provincia di Piacenza.

Annesso all’allevamento vi è un cen-tro imballaggio, autorizzato dalla regione, dove le uova vengono clas-sificate ed imballate. Questa attività viene spesso svolta da persone con handicap o disagio in quanto ripetiti-va, di semplice apprendimento, anche se nulla in realtà è facile per persone che talvolta hanno un handicap co-gnito abbastanza grave.

Allevamento biologico di galline ovaiole e gestione del relativo centro imballaggio

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12 La bottega del Germoglio

Gestione del punto vendita di pro-dotti propri, del territorio e biologici. La bottega avviata nel 2003 offre molti prodotti di qualità privi di pe-sticidi e sostanze chimiche, vende prodotti del nostro orto, le nostre uova e prodotti biologici privilegian-do quelli delle aziende piacentine.

La bottega ha cercato in questi anni di ampliare la gamma dei prodotti offerti, inserendosi in una nicchia commerciale particolare, volta a consumatori attenti, offendo pro-dotti per diete particolari.

Durante l’anno, in occasione di feste ed eventi, propone degustazioni ai clienti per far conoscere i propri prodotti.

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13Partecipazione bisettimanale

ai mercati contadini di Piacenza

Da marzo 2009 la cooperativa è pre-sente sui mercati contadini del lunedì in Piazza Cavalli e del venerdì in Piaz-za Duomo proponendo, ai residenti del centro storico piante, fiori e uova. Questa attività, svolta in collabora-zione con 4-5 volontari, consente l’inserimento di una persona in situa-zione di disagio e risulta di notevole interesse promozionale, infatti si av-

vicinano molte persone che non co-noscono le attività e lo scopo sociale della cooperativa.

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14 Progettazione, realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato

Questo importante settore produttivo è attivo dal 2002 e da allora è sempre stato in crescita, sia come numero di lavoratori addetti, sia come fatturato. La cooperativa progetta e realizza aree verdi sia per le amministrazioni pub-bliche, che per privati, inoltre ha at-tivato alcune convenzioni con alcuni comuni della provincia e svolge attivi-tà di manutenzione ordinaria e straor-dinaria di alcune aree verdi pubbliche e di alcuni giardini scolastici.

Il lavoro svolto è sicuramente più peri-coloso e richiede anche notevole forza fisica, rispetto a quello che viene nor-malmente effettuato all’interno della cooperativa in via Bubba, pertanto è più difficile l’inserimento lavorativo

di persone svantaggiate, sia con han-dicap fisico che mentale, inserimento storico per la cooperativa. I lavori esterni consentono l’inseri-mento di persone che si trovano in difficoltà, ma con altri tipi di disagio.Inoltre tale settore è fondamentale per l’equilibrio economico della coo-perativa stessa e dietro all’attività dei lavori esterni è sempre necessaria una frenetica attività interna di coltiva-zione, irrigazione e potatura di piante, di catalogazione, di prezzatura, opere che vedono l’impiego anche di perso-ne svantaggiate.

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1.3

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15Fattorie Didattiche

Dal 2007 il Germoglio è anche fatto-ria didattica, riconosciuta dalla regio-ne Emilia Romagna, cioè è un’azienda agricola aperta alla città ed in parti-colare alle scolaresche di bambini di scuole d’infanzia, primarie e medie, che vengono accolte in azienda, visi-tano le nostre realtà produttive: serre, vivaio, garden, pollaio e fanno espe-rienza diretta coltivando un fiore o un ortaggio, raccogliendo le uova e cuci-nando frittate e biscotti, scoprendo i

profumi delle erbe officinali e le loro proprietà. I percorsi vengono concor-dati con gli insegnanti e sono adeguati all’età degli ospiti. Questa attività non ha per ora un significato economico, ma è molto importante per avvicinare i bambini e le loro famiglie alla realtà agricola e alla cooperativa sociale, è cioè un ottimo canale di comunica-zione e di promozione sia per quanto riguarda l’educazione ambientale e alimentare, sia per quanto concerne la promozione dell’integrazione sociale di persone svantaggiate.

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2.1 Le risorse umane

2.2 Obiettivi di politica del personale

2.3 Le risorse economico - finanziarie

LE RISORSE2

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Una situazione sempre in divenire. Ci pare significativo ed opportuno rilevare, come il dato reale riferito al numero dei lavoratori svantaggiati inseriti con borsa lavoro e/o tirocinio, sia superiore rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre. Questo perché tali forme di inserimento lavorativo talvolta non prevedono la durata di un intero anno solare e pertanto, pur contemplando diversi mesi di presenza alla cooperativa sociale Il Germoglio, non sempre risultano attivi al 31.12.2009. In particolare nel 2009 le persone con svantaggio, a vario titolo inserite in cooperativa, sono state 14 su un totale di 33 lavoratori e hanno rappresentato il 42,42% sul totale dei lavoratori.

La legge vigente prevede che, in una cooperativa sociale mediamente durante l’anno, i lavoratori svantaggiati siano almeno il 30% dei lavoratori normo-dotati.

Una situazione sempre in divenire. Ci pare significativo ed opportuno rilevare, come il dato reale riferito al numero dei lavoratori svantaggiati inseriti con borsa lavoro e/o tirocinio, sia superiore rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre. Questo perché tali forme di inserimento lavorativo talvolta non prevedono la durata di un intero anno solare e pertanto, pur contemplando diversi mesi di presenza alla cooperativa sociale Il Germoglio, non sempre risultano attivi al 31.12.2009. In particolare nel 2009 le persone con svantaggio, a vario titolo inserite in cooperativa, sono state 14 su un totale di 33 lavoratori e hanno rappresentato il 42,42% sul totale dei lavoratori.

La legge vigente prevede che, in una cooperativa sociale mediamente durante l’anno, i lavoratori svantaggiati siano almeno il 30% dei lavoratori normo-dotati.

I dati illustrati, nelle tabelle sotto riportate, si riferiscono nella comparazione del triennio, al 31 dicembre di ogni anno e pertanto non considerano le interruzioni degli inserimenti lavorativi in corso d’anno.

PROFILO DELLE RISORSE UMANE

RIEPILOGO DEL PROFILO al 31/12

SOCI 2007 2008 2009 Lavoratori 10 13 13Lavoratori svantaggiati 4 4 4Volontari 20 18 18Persone giuridiche 1 2 2

Totale 35 37 37

NON SOCI 2007 2008 2009 Lavoratori 7 6 4Volontari 2 2 4Lavoratori svantaggiati 5 4 8con borse lavoro, tirocinio, o non soci

Totale 14 12 16

2007 2008 2009 Totale lavoratori 26 27 29 di cui svantaggiati 9 8 12

Percent. d’inserimento 34,6% 29,6% 41,38%sul Totale Lavoratori

RIEPILOGO LAVORATORI COMPRESI I LAVORATORI ATIPICI

2.1

Le risor

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In cooperativa lavorano alcuni lavoratori svantaggiati che sono presenti da moltissimi anni, in alcuni casi fin dalla costituzione stessa della cooperativa; altri lavoratori, inseriti a

Il Germoglio, nell’anno 2009, ha visto il 52,63% d’inserimenti rispetto al 30% fissato per legge.

vario titolo, sono presenti da un tempo più limitato in quanto, se possibile, lo scopo della cooperativa è l’avviamento al lavoro di persone svantaggiate che, in seguito, possono trovare altrove la loro occupazione.

ANNO 2009 22% 14% 7% 57%

2007 % 2008 % 2009 % Pazienti psichiatrici 1 11 2 16 3 22 Ex tossicodipendenti 0 0 2 16 2 14 Ex disoccupati di lunga durata 0 0 1 10 1 7 Portatori di handicap 8 89 7 58 8 57 Totale 9 100 12 100 14 100

N. COMPLESSIVO E TIPOLOGIA DI INSERIMENTI AVVENUTI DURANTE IL TRIENNIO

PERIODO DI APPARTENENZA ALLA COOPERATIVA DEI LAVORATORI AL 2009

ETÀ DEL PERSONALE NEL 2009

Meno di 3 anni Da 3 a 5 anni Da 5 a 10 anni Più di 10 anni

Fino a 25 anni Da 26 a 35 anni Da 36 a 45 anni Più di 46 anni

Soci lavoratori 4 3 5 5 Lavoratori non soci 10 2 0 0

Soci lavoratori 0 2 10 5 Lavoratori non soci 3 3 1 5

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2.2

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20 Le persone rappresentano la risorsa principale del Germoglio e pertanto la cooperativa ha delineato alcuni obiet-tivi di valorizzazione dei lavoratori, soci e non soci, e dei volontari:

vFavorire l’adesione consapevole da parte delle persone al progetto sociale della cooperativa.

Si è rivelata particolarmente op-portuna un’azione rivolta a favorire una conoscenza più approfondita e consapevole da parte dei soci, dei dipendenti e delle persone che a diverso titolo vengono in contatto con la cooperativa, del progetto so-ciale: degli scopi e della mission del Germoglio.

I soci hanno avuto occasione di sviluppare più consapevolmente l’adesione alla cooperativa tramite l’attivazione di un percorso di anali-si aziendale, volto tra l’altro, ad evi-denziare bisogni ed esigenze di tut-te le persone attive nel Germoglio: soci, lavoratori, volontari, al fine di promuovere la conoscenza e la consapevolezza del progetto sociale del Germoglio, individuare e condi-videre le principali leve strategiche

di medio periodo della cooperativa stessa e avviare un confronto sulla mission e sulla vision, nella consa-pevolezza che il raggiungimento degli obiettivi di promozione so-ciale della nostra cooperativa pas-sa anche e soprattutto attraverso la valorizzazione e la condivisione delle scelte strategiche ed operative di tutti coloro che in essa lavorano e si impegnano.

Per sviluppare inoltre una maggiore conoscenza del Germoglio, sia nei suoi aspetti organizzativi e gestionali, sia relativamente alla propria identità di cooperativa sociale, si intende avviare dal prossimo anno sociale 2010 una nuova prassi, rivolta ai neo-assunti ma anche a coloro che lavorano in coope-rativa da poco tempo che prevederà:

vColloquio di accoglienza da par-te del responsabile delle risorse umane;

v Consegna di un documento di sintesi di presentazione della coo-perativa;

vConsegna della modulistica della cooperativa di loro competenza.

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v Favorire la conciliazione della vita la-vorativa e vita familiare:

in specifico riguardo al tema delle PARI OPPORTUNITÀ ed in particolare della CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI CURA E DI LAVORO, per rispondere in modo più sistematico e strutturale ai bisogni delle lavoratrici socie e non socie della coope-rativa, il Germoglio ha promosso alcune prassi e strategie al fine di favorire la possibilità di conciliare in modo più effi-cace i tempi di cura e di lavoro:

ua tutela della maternità e della paterni-tà si sono concessi per quanto possibile periodi di ferie compatibili con il godi-mento del congedo obbligatorio e/o fa-coltativo di legge, nonché

u la possibilità, di ridurre l’orario, ef-fettuando il part-time, per i soci e i dipendenti che hanno avuto la neces-sità o espresso la volontà di avere più tempo per la cura della loro famiglia, compatibilmente con le esigenze della cooperativa.

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2.2

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vMigliorare i processi comunicativi interni. La comunicazione interna costi-

tuisce il perno dell’azione condivi-sa della cooperativa, che tuttavia evidenzia alcune carenze che ci pro-poniamo di affrontare nel corso del prossimo triennio, anche sulla base degli elementi emersi dai questio-nari somministrati a soci, non soci, volontari. In particolare vorremmo implementare ulteriori strumenti e modalità di scambio e confronto interno.

v Favorire un clima relazionale positivo all’interno della coope-rativa.

Siamo consapevoli che la possi-bilità di creare senso di apparte-nenza e desiderare un maggiore e migliore coinvolgimento nella cooperativa passa anche attra-verso il posizionamento chiaro di ciascuno di noi soci e non soci all’interno dell’organizzazione nelle sue declinazioni politiche e operative. A tal fine è stato pro-gettato un intervento consulen-ziale volto a favorire l’espressione dei soci e non soci riguardo ai loro vissuti in cooperativa, alle relazioni che vivono al suo interno, alla co-noscenza e consapevolezza proprie di ciascuno riguardo la struttura organizzativa del Germoglio, alla suddivisione di compiti ed ruoli, alla condivisione di responsabilità.

I risultati di tale approfondimento saranno oggetto di riflessione e di riprogrammazione per il prossimo bilancio sociale 2010- 2012.

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VALORE DELLA PRODUZIONEIl “valore della produzione”, cioè l’insieme dei ricavi, riferiti alla cessione di beni e servizi, suddivisi nelle diverse tipologie di clienti: privati, enti pubblici, tramite il Consorzio, e ai contributi ricevuti, nonché ad altri ricavi sempre relativi all’attività tipica della cooperativa, come

l’accrescimento di competenze del personale, che di seguito non vengono riportati nello specifico, in quanto il costo degli operatori partecipanti a corsi e stage/tirocini è stato contabilizzato nel costo complessivo sostenuto dalla cooperativa per il personale, ed il costo per il coordinamento e le docenze delle attività formative e per gli stage/tirocini è stato sostenuto, in parte, dall’Ente di formazione partner della cooperativa nella qualificazione e aggiornamento del personale – Irecoop Emilia Romagna – sede di Piacenza e dall’Amministrazione provinciale per il collocamento mirato.

CREAZIONE DELLA RICCHEZZA

evidenziato nel grafico, negli ultimi tre anni ha avuto un andamento in crescita. In particolare si evidenzia. un consistente incremento del fatturato che in termini relativi aumenta del 44% rispetto ai dati del 2007 tale aumento è sostanzialmente dovuto alla gestione del verde privato e pubblico.

2.3

Le risor

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cono

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rie24

DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZACon riferimento alla “distribuzione” della stessa, si è considerato come questa viene distribuita ai principali stakeholders. INTERNI: i lavoratori, distinguendo tra personale svantaggiato, personale normodotato e per l’accantonamento TFR, ed ESTERNI: la comunità sociale. Si è inoltre evidenziato il dato di consolidamento della cooperativa stessa. Relativamente ai lavoratori, la cooperativa ha inoltre sostenuto costi per stage e tirocini lavorativi e formativi e costi per la formazione e

1.213.843 1.398.971 1.473.048

651.036 883.860 964.972

211.917 349.911 297.594

108.878 154.377 136.074

971.831 1.388.148 1.398.640

22.271 22.937 20.125 187.785 26.787 54.283

31.956 - 38.901 0

2007 2008 2009

Ricavi da cessioni di beni e servizi a privati

Ricavi da cessioni di beni e servizi a Enti pubblici

Ricavi da cessioni di beni e servizi tramite Consorzio

TOTALE FATTURATO

Contributi conto esercizio attività tipica

Altri ricavi (relativi all’attività tipica)

Variazione delle rimanenze

TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE

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STAKEHOLDERS INTERNI - RISORSE UMANE

CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERATIVA

STAKEHOLDERS ESTERNI - LA COMUNITÀ

IL PATRIMONIO DELLA COOPERATIVA

Le imposte rappresentano una voce di contribuzione, seppur modesta, allo Stato; appare però più significativa la riflessione relativa al ruolo delle persone svantaggiate, che non sono più considerate un “costo” per la comunità, ma riescono attraverso il loro lavoro tassato, a contribuire al bilancio statale.

I flussi finanziari che la cooperativa è riuscita a generare in questi anni hanno permesso una discreta autonomia finanziaria e la capacità di poter sviluppare, attraverso nuove iniziative e progettualità, la crescita della stessa specificatamente nell’ambito della capacità di inserimento lavorativo e/o di avviamento al lavoro.

Nel triennio si è avuto un considerevole incremento del patrimonio netto della cooperativa, pari al 31% di incremento dell’importo 2009 rispetto al 2007.

71.962 62.759 90.554322.649 304.641 401.505 26.819 22.960 28.406

421.430 390.360 520.465

62.428 48.388 73.784 5.082 24.807 36.014 -102 11.754 12.686

9.702 6.311 14.152

186.136 211.101 245.679

964.COSTI PERSONALE SVANTAGGIATOCOSTI PERSONALE NORMODOTATOTFR

TOTALE COSTI RISORSE UMANE

964.AMMORTAMENTIUTILETFR ACCANTONATO

TOTALE IMPOSTE E TASSE

PATRIMONIO NETTO

2007

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2008

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2009

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3.1 I nostri principali stakeholders

3.2 La voce dei clienti

GLI STAKEHOLDERS3

Page 30: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

Un passaggio determinante nella pre-disposizione del bilancio sociale riguarda l’identificazione del processo attraverso cui sono stati coinvolti gli stakeholders. Tale processo, partendo quindi dalla base dei valori fondanti della coopera-tiva, è fondamentale alla elaborazione stessa dei risultati raccolti nel bilancio sociale poiché mostra il frutto di un pro-cesso che permette a tutti gli interessati di formarsi un giudizio complessivo sul significato e sulla efficacia della azione

della cooperativa. Tale mappatura, che riportiamo qui di seguito, consente infatti di identifi-care i soggetti verso i quali la coope-rativa deve ritenersi responsabile per la produzione dei propri risultati, es-sendo gli stakeholders rappresentativi dell’articolato insieme degli interlo-cutori legittimi con cui la cooperativa si interfaccia, con diverse modalità di relazione, nell’impegno costan-te di perseguire le proprie finalità.

La mappatura degli stakeholders richiede una conoscenza del contesto delle relazioni che si instaurano tra la cooperativa ed il contesto socio-economico nel quale essa cresce e si sviluppa, da ciò si evince come il processo di individuazione degli stakeholders non è altro che il risultato di una analisi, quanto più approfondita, della cooperativa e delle

relazioni che nel tempo è riuscita ad instaurare con diverse persone fisiche e giuridiche. La suddivisione degli stakeholders in interni ed esterni forti e deboli, si basa essenzialmente sul ruolo che essi esercitano nella cooperativa, per poter poi valutare le successive condizioni al fine di stabilire più efficaci modalità di relazioni future.

3.1

I nos

tri p

rinci

pali

stak

ehol

ders

28

Stakeholder e tipologia di relazione con la cooperativa sociale Modalità di relazioneInterni: Interni forti:❋ Famiglie dei disabili

❋ Dipendenti❋ Volontari❋ Cda❋ Soci❋ Borse lavoro e tirocini

❋ Cda❋ Soci❋ Dipendenti❋ Volontari❋ Famiglie dei disabili

Esterni: Esterni forti:❋ Banche❋ Comuni❋ ASL❋ Amm.ne Prov.le❋ Scuole❋ Università❋ Parrocchie❋ Altre coop. e consorzi❋ Clienti

❋ Amm.ne Prov.le❋ Comuni❋ ASL❋ Clienti

Esterni deboli: ❊ Banche❊ Scuole❊ Università❊ Parrocchie❊ Altre cooperative e consorzi

❊ Contatti sporadici

❋ Scambio frequente❋ Contatti periodici

❋ Scambio frequente❋ Incontri periodici

Page 31: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

❊ Banche

❊ Scuole

❊ Università

❋ Borse lavoro e tirocini

❋ Famiglie

❋ Dipendenti

❋ Cda

❋ Soci

❋ Comuni

❋ ASL

❋ Amm.ne Prov.le

❋ Clienti ❊ Parrocchie

❊ Cooperative e Consorzi

❋ Volontari

Page 32: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

Il Germoglio, anche per questo secon-do bilancio sociale triennale, ha ritenuto particolarmente significativo coinvol-gere i principali stakeholders al fine di poter raccogliere la loro percezione della cooperativa, le criticità e le proposte di miglioramento, le piste di lavoro per il prossimo futuro, convinti che lo svilup-po continuo e costante della cooperativa passa attraverso il contributo dei princi-pali attori interni ed esterni all’impresa.

Sono stati pertanto sottoposti questio-nari e interviste semi – strutturate ai seguenti soggetti:

u Clienti privati;

u Clienti istituzionali;Di seguito sono riportati i dati e le infor-mazioni raccolte da tutti coloro che hanno contribuito a valutare la nostra realtà e ad esprimere opinioni e richieste.

3.2

La v

oce

dei c

lient

i30

CLIENTI AL PUNTO VENDITA N. %Genere maschio 15 23,5 femmina 47 73,5 non risponde 2 3 TOTALE 64

Età < 40 anni 8 12,5 40 - 60 anni 26 40,5 > 60 anni 28 44 non risponde 2 3 TOTALE 64

PROFESSIONE N. % Impiegata 8 12

Insegnante 5 8

Casalinga 13 20

Operaio 5 8

Commerciante 6 9

altro 10 16

Pensionata 17 27

TOTALE 64

Page 33: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

RISPOSTA N. % Solo Garden 28 44 Solo Bottega 6 9 Garden+Bottega 25 39 non risponde 5 8 TOTALE 64

Oltre al Garden frequentaanche la bottega?

ANNI N. % < 4 9 14 4 -10 8 12,5 10-15 14 22 >15 32 50 non risponde 1 1,5 TOTALE 64

Da quanto tempoè cliente delGERMOGLIO?

RISPOSTA N. % SI 58 90,5 NO 5 8 POCO 1 1,5 TOTALE 64

Conosce lo scopo sociale della cooperativa?

RISPOSTA N. % SI 60 94 NO 0 0 Abbastanza 2 3 non risponde 2 3 TOTALE 64

È soddisfatta dei servizi, prodotti offerti?

MOTIVO N. % Amici, parenti 27 37,5 Pubblicità 3 4 Passaparola 27 37,5 Ambito di lavoro 6 8 Iniziative 7 10 Per caso 2 3 TOTALE 72

Come haconosciuto ilGERMOGLIO?

RISPOSTA N. % Vendita Garden 63 35 Bottega 38 21 Allevamento 29 16 Mercatini 20 11 Progettazione 19 10,5 Fattoria didattica 11 6,5 TOTALE 180

Quali fra questi servizi del Germoglioconosce?

Fra i suggerimenti che ci sono stati offerti, tramite lo spazio libero del questionario, quelli che si ripresentano maggiormente, anche se con sfumature diverse, sono la disponibilità ad essere aperti con orario continuato nel Garden e la necessità di aver maggior visibilità esterna tramite pubblicità, per essere informati di promozioni ed iniziative.

Fra i suggerimenti che ci sono stati offerti, tramite lo spazio libero del questionario, quelli che si ripresentano maggiormente, anche se con sfumature diverse, sono la disponibilità ad essere aperti con orario continuato nel Garden e la necessità di aver maggior visibilità esterna tramite pubblicità, per essere informati di promozioni ed iniziative.

Page 34: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

I CLIENTI ISTITUZIONALI Ad alcuni clienti istituzionali, Enia Piacenza spa, Comune di Piacenza, Comune di Gragnano, IKEA Piacenza, Amministrazione Provinciale, Comune di Podenzano, per i quali si svolgono servizi di realizzazione

e manutenzione del verde e allestimenti floreali, si è provveduto a somministrare un questionario ad hoc. Vengono qui a fianco riportati i dati di maggior significato.

3.2

La v

oce

dei c

lient

i32

SUGGERIMENTI

Mantenere la mission originaria della cooperativa perché sia un valore aggiunto anche nella scelta della cooperativa da parte degli enti pubblici, che ne rispondono ai cittadini.

Non ho suggerimenti perché ritengo efficace l’azione svolta fino ad ora dalla cooperativa per la migliore conoscenza a livello sociale.

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N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 3 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 0 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 4 66,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 2 33,3Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 0 0

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 3 50 Non risponde 1 11,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 33,3Molto soddisfacente 2 66,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 3 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 0 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 4 66,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 2 33,3Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 0 0

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 3 50 Non risponde 1 11,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 33,3Molto soddisfacente 2 66,7

TOTALE 6

Come giudica la cortesia e disponibilità dei referenti della cooperativa?

Conoscenza della mission della cooperativa?

Come valuta complessivamente la cooperativa?

Come valuta il valore sociale dell’azione della cooperativa?

Come giudica la prontezza nella risoluzione di eventuali problemi? Come valuta il suo grado di conoscenza della

cooperativa Il Germoglio?

Come giudica la capacità di comprensionedettagliata delle vostre richieste?

Come giudica l’applicazione da parte della cooperativa e del personale delle norme relative alla sicurezza?

Come giudica la qualità dei servizi di progettazione?

Come giudica l’impegno da parte della cooperativa e del personale nella gestione dei vostri reclami e segnalazione di problemi?

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Page 37: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

4.1 Gli obiettivi strategici

4.2 Le attività future

LE PROSPETTIVE4

Page 38: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

4.1

Gli

obie

ttiv

i str

ateg

ici

35 In quasi trent’anni di storia il Germo-glio ha sempre cercato di rinnovarsi, ha sempre avuto il coraggio di affron-tare nuove sfide, talvolta affrontando periodi molto difficili economicamen-te. Oggi la cooperativa vuole conso-lidare quanto fatto fino ad oggi, per poter garantire un futuro alla realtà e rimanere fedele al mandato ricevuto dai soci fondatori.

La nostra cooperativa ha avuto in questi ultimi anni un aumento di per-sonale, di inserimenti lavorativi e di fatturato e necessita pertanto ora più di prima di una struttura organizzati-va adeguata, per poter amministrare personale, commesse, relazioni con clienti, Enti Pubblici ed istituzionali, e organi di controllo.

Per tale ragione abbiamo già intrapre-so un percorso di conoscenza delle cri-ticità presenti nella struttura e ci ap-prestiamo a rivedere il nostro sistema organizzativo, contemporaneamente stiamo valutando quali nuove attività future possano essere intraprese, al fine di offrire nuove possibilità d’in-serimento lavorativo e nuove risorse economiche alla cooperativa stessa.

Il primo obiettivo strategico che ci poniamo è la formazione del persona-le e una riscoperta delle motivazioni sociali rivolta a tutta la base sociale e a tutti i dipendenti.A breve termine le azioni già intraprese con i consiglieri verranno estese a tutti i dipendenti, per accrescere il senso di appartenenza alla cooperativa e far crescere il senso di responsabilità in ognuno.

Sono stati inoltre programmati, oltre a quanto già previsto di legge, corsi di formazione del personale, aperti an-che ad alcuni volontari, per lavorare in sicurezza, per acquisire conoscenze di base di pronto soccorso, antincendio, per il lavoro in altitudine con autosca-le, la conoscenza delle specie arbustive e delle loro patologie, uso di antiparas-sitari a basso impatto ambientale.

Page 39: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

inoltre, poiché talvolta inseriamo per-sone che sono ai limiti della possibilità d’inserimento, e che necessiterebbero di una figura educativa, che attualmente non abbiamo, vorremmo attivarci per trovare sinergie con la cittadinanza ed il mondo universitario, per avere tale figura, senza eccessivo aggravio eco-nomico per la cooperativa. Non voglia-mo precludere a nessuno l’opportunità di un lavoro che realizzi la persona, ma, al contempo, la cooperativa non si può fare totalmente carico di alcune situa-zioni, che dovrebbero essere affrontate in altri ambiti.

Secondo obiettivo, che ci prefiggia-mo, è un miglior accompagnamento degli inserimenti lavorativi, affinché siano valorizzate le potenzialità di ciascuno e siano più efficaci an-che per la cooperativa. L’inserimento di una persona con disagio necessita sempre di una particolare attenzione e talvolta anche di assistenza, che in alcuni periodi di particolare lavoro non riusciamo a garantire.

Ci proponiamo di sensibilizzare mag-giormente tutto il personale perché si rafforzi la cultura dell’accoglienza e dell’accompagnamento lavorativo,

Page 40: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

4.2

Le a

ttiv

ità fut

ure

37

Guardando al futuro e considerando che inevitabilmente l’area, di proprietà della Madonna della Bomba, su cui si svilup-pa il Germoglio, è destinata ad essere chiusa dall’avanzare dell’insediamento urbano, vogliamo preservare il più pos-sibile, per noi e per la cittadinanza tutta, un angolo di campagna in città.E’ nostra intenzione recuperare al me-glio un’area ora poco sfruttata, alle-stendo casette con piccoli animali, alcuni conigli, due maialini, due capret-te, un pony, ed incrementare l’attività didattica con le scuole e con i gruppi, per far conoscere e capire l’importanza di mantenere un contatto con il mondo rurale anche in città e al contempo per-seguire il nostro scopo di maggior inte-

ASILO FATTORIAIn un’ottica a medio termine ci propo-niamo di avviare un asilo-fattoria, che era già negli obiettivi del primo bilan-cio sociale, ma che non ha fino ad oggi potuto essere realizzato. Sviluppando ed integrando l’attività didattica vor-remmo realizzare qualcosa di unico per la città e per il territorio, esiste

grazione del personale con disagio e la comunità civile. Vorremmo coinvolgere altre realtà che operano nel sociale e nel mondo del volontariato, nella ge-stione di quest’area, in modo che possa essere utilizzata dal maggior numero di bambini e possa essere una risorsa per il quartiere.

INCREMENTO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

Page 41: Pubblicazione sul Bilancio sociale triennale

Il Germoglio collabora con alcune ammi-nistrazioni pubbliche per la realizzazione e la manutenzione del verde pubblico, che spesso vede come fruitori i bambini, sia nei giardini delle scuole che nei campi gioco. E’ nostra intenzione approfondire le nostre competenze nel settore della gestione del verde con il minor impatto ambientale, per poter realizzare e gestire aree, con il minor rischio di contaminazione da agenti chimi-ci per l’ambiente e soprattutto di assoluta sicurezza per la salute dei bambini. L’uso attento infatti di terricci, concimi, antipa-rassitari e diserbanti, che è già nostra prassi, vuole essere supportata e migliorata dalle nuove conoscenze nel settore e dai nuovi prodotti che il mercato propone.

GESTIONE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE DEL VERDE PUBBLICO

infatti una sola realtà di questo tipo in tutta la regione. La legge 4/2009, delibera regionale del 2/11/2009, che riguarda l’at-tività agrituristica, prevede infatti come attività annessa all’agricoltura, la gestione di asili, scuole materne – fattorie, dove i bambini accudiscono quotidianamente gli animali e vengono introdotti ai lavori del-la terra, secondo le stagioni, realizzando orti e giardini. A tal proposito siamo già in possesso della qualifica professionale di “Operatore agrituristico”, per poter attivare tale servizio.

La nostra cooperativa potrebbe realizza-re il doppio scopo di dar lavoro a persone con qualche difficoltà nella gestione degli animali e rendere un servizio unico di cura ed educazione ai bambini della città.

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5.1 Obiettivo raggiunto

IL GERMOGLIO AMBIENTE5

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Nata alla fine del 2007, come spin–off del Germoglio, il Germoglio Ambiente è una cooperativa sociale d’inserimento lavorativo che si occupa d’igiene am-bientale, iscritta all’albo regionale dei gestori ambientali. Ha avuto per l’av-viamento un aiuto dal Germoglio, ma ora è autonoma in tutto e si sta rivelan-do già una realtà solida, strutturata e di grande valore sociale per l’alto numero d’inserimenti. Il lavoro ripetitivo e di fa-cile apprendimento si presta infatti ad essere svolto anche da persone con li-miti fisici o con problemi di svantaggio vari. Attualmente la raccolta dei rifiuti viene effettuata nei comuni di Gragna-no, Podenzano, Castel San Giovanni e Borgonovo.

Di seguito riportiamo i dati relativi al personale in forza alla cooperativa Ger-moglio Ambiente nell’anno 2009.Totale dipendenti: 22 di cui svantag-giati 13, con una percentuale d’inseri-mento lavorativo, rispetto al personale normo-dotato, pari al 144%. Dato molto significativo, se si considera che per legge, nelle cooperative sociali di tipo b, deve superare il 30%.

Inserimenti lavorativi pari al 59%, così suddivisi:

5.1

Obi

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ggiu

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41

32% Portatori di handicap

14% Pazienti psichiatrici

13% Ex tossicodipendenti ed ex carcerati

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Alcuni inserimenti lavorativi, che erano stati attivati sulla cooperativa Il Ger-moglio, sono stati trasferiti dal 2008 sul Germoglio Ambiente e pertanto ci sembra particolarmente significativo, riferire anche circa gli inserimenti di questa cooperativa, per meglio com-prendere, inoltre, alcuni dati in prece-denza forniti riguardanti il 2008 per il Germoglio.

Infatti alcuni inserimenti in quell’an-no sono passati da una cooperativa all’altra.

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lusion

i43

I dati riportati in questo bilan-cio triennale ci permettono di essere soddisfatti del cammino fino ad ora compiuto, ma ci sti-molano a far meglio e a cercare sempre nuove opportunità per far fronte alle sempre numero-se richieste d’inserimento che pervengono dai servizi sociali.

Speriamo che la lettura del nostro bilancio sociale abbia contribuito ad una migliore co-noscenza delle nostre attività e della mission della cooperativa, e che questa possa essere con-divisa con tutti i nostri interlo-cutori.

In particolare auspichiamo che i nostri clienti, fornitori, banche, associazioni di ap-partenenza, le amministra-zioni pubbliche e gli organi politici, ognuno per quanto gli compete, possa collaborare e operare affinché si realizzino le condizioni che ci permettano di continuare a lavorare sul territorio ed offrire un’oppor-tunità di lavoro a chi è più in difficoltà.

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