PTOF 2015 1016 aggiornato 2018 2019 - Scuola Infanzia ......• Simona Mingardi (sezione Delfini)...

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P.T.O.F. Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2015-2019 Fondazione Scuola dell'Infanzia “Villa Lanzi Bucelleni” via libertà 4/B, 25050 Passirano (BS) tel. 030653245 e-mail: [email protected]

Transcript of PTOF 2015 1016 aggiornato 2018 2019 - Scuola Infanzia ......• Simona Mingardi (sezione Delfini)...

  • P.T.O.F.

    Piano Triennale dell'Offerta Formativa

    2015-2019

    Fondazione Scuola dell'Infanzia “Villa Lanzi Bucelleni”

    via libertà 4/B, 25050 Passirano (BS) tel. 030653245 e-mail: [email protected]

  • • PREMESSA

    Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento attraverso il quale la scuola si fa

    conoscere. Il PTOF della scuola dell'infanzia “Villa Lanzi Bucelleni” mira ad una dimensione di

    ascolto e di offerta per l'utenza, con una progettazione che ha le caratteristiche della trasparenza e

    della qualità.

    La nostra Scuola dell'Infanzia aderisce alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) tramite

    l'associazione provinciale ADASM-FISM (Associazione degli Asili e Scuole Materne) e condivide

    il progetto educativo da loro elaborato. ( copia del Progetto Educativo si trova in segreteria)

    • CENNI STORICI

    La scuola dell'Infanzia con sede a Passirano è sorta nel 1902 con il nome di “Villa Lanzi Bucelleni”

    in omaggio ai maggiori benefattori.

    E' stata eretta Ente Morale con decreto di approvazione il 24 Marzo 1910.

    La scuola dell'infanzia, nota come espressione della comunità locale che l'ha voluta autonoma e

    libera, ha carattere comunitario, è legalmente riconosciuta ed è vigilata dal Ministero della Pubblica

    Istruzione tramite l'Ufficio Scolastico Regionale con riconoscimento di scuola dell'infanzia paritaria

    con decreto n. 8435/A dell'11 Aprile 2001.

    La scuola dell'Infanzia condivide il progetto educativo elaborato dall'ADASM-FISM.

    Tale progetto rende esplicita l'ispirazione cristiana quale elemento costitutivo essenziale

    dell'identità delle scuole dell'infanzia dell'ADASM-FISM. La scuola dell'infanzia paritaria di

    ispirazione cristiana favorisce la convivenza e la valorizzazione delle diversità e sollecita

    all'impegno nella realizzazione di progetti finalizzati al bene totale del bambino.

    La nostra scuola dell'infanzia valorizza 4 elementi costanti:

    • la comunità, intesa come luogo di cultura e di risorse, che ha generato e continua ad

    alimentare la vita della scuola dell'infanzia paritaria di ispirazione cristiana;

    • la famiglia, intesa come soggetto cui compete il dovere primario dell'educazione dei figli ;

    • il bambino, inteso come soggetto che deve crescere per ampliare gli orizzonti di vita nella

    conquista e nella realizzazione di sé;

    • l'educazione, intesa come azione volta a promuovere il pieno sviluppo della persona

    attraverso la testimonianza dei valori, la parola, la competenza professionale del personale

    educativo, l'opera delle famiglie e della comunità.

  • “L’educazione impartita sarà ispirata ai principi della

    moderna didattica, ai più ampi criteri d’igiene ed ai

    principi morali, religiosi e pedagogici fissati per la

    Scuola dell’Infanzia secondo le Indicazioni Nazionali

    per i piani personalizzati delle attività educative.” . La Scuola dell'Infanzia "Villa Lanzi Bucelleni collabora anche con alcuni enti presenti sul territorio; • “Aspettando Santa Lucia”, in collaborazione con i genitori dell'oratorio;

    • Natale, con gli Alpini, dove un loro membro si traveste da Babbo Natale e offre dolcetti ai

    bambini della scuola

    • Collaborazione con il gruppo Cacciatori che ogni anno a S. LUcia fanno un'offerta alla

    scuola;

    • “Il mio cane, il mio amico”, con il gruppo Cacciatori che organizza la mostra di disegni di

    cagnolini fatti dai bambini della scuola;

    • Gruppo genitori della scuola che organizza momenti di aggregazione (allestimento ambienti

    esterni alla scuola in base alla tematica di fondo affrontata durante l'anno,cene, pizzate, vendita torte

    in occasione della festa della mamma)

    • Laboratorio di musica propedeutica finanziato dal Comune in collaborazione con la "Scuola

    Civica di Musica" di Passirano.

    • Per i bambini di 5 anni uscite in biblioteca per l'avvicinamento all'ascolto e alla lettura.

    • Collaborazioni con l' ASL territoriale per la stesura dei P.E.I per i bambini in situazioni di

    Handicap

    • Collaborazioni con l'ASL per la stesura e approvazione del menu' scolastico

    • Collaborazione con la Caritas per rispondere a situazioni di difficoltà di diverso genere di

    alcune famiglie.

    FINALITA'

    Finalità del progetto educativo delle scuole ADASM-FISM

    La scuola dell'infanzia paritaria ha come finalità principale la formazione integrale del bambino

    nella sua individualità, irripetibilità e globalità.

    La proposta educativa mira allo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino per far sì che si

    pongano le basi per la formazione di una personalità che si caratterizza per:

    • la ricerca del senso della propria vita

    • la sicurezza affettiva e l'autonomia

  • • l'apertura alla relazione con gli altri

    • il desiderio di scoprire e conoscere

    FINALITA' DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

    La Scuola dell'Infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambine dai 2 anni e mezzo ai 6 anni di età

    ed è la risposta al loro diritto all'educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo

    culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti

    dell'Infanzia e dell'Adolescenza e nei documenti dell'Unione Europea.

    Essa si pone le finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della

    competenza e li avvia alla cittadinanza.

    - Consolidare l'identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene,

    essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale

    allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire

    sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o

    femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente ad una comunità sempre più

    ampia e plurale, caratterizzato da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.

    - Sviluppare l'autonomia significa aver fiducia in sè e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel

    fare da sè e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazioni e frustrazioni elaborando

    progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alla decisioni

    esprimendo opinioni, imparando ad adoperare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti

    sempre più consapevoli.

    -Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a

    riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà,

    quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e

    rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di

    descrivere, rappresentare e immaginare, "ripetere" con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed

    eventi con linguaggi diversi.

    - Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l'altro da sè e attribuire progressiva

    importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire

    regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto,

    l'attenzione al punto di vista dell'altro e alla diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e

    doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato,

    rispettoso degli altri, dell'ambiente e della natura.

  • Tali finalità sono perseguite attraverso l'organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di

    apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed

    educativo con le famiglie e con la comunità.

    I bambini, le famiglie, i docenti

    - i bambini

    Ogni bambino è, in sè, diverso ed unico e riflette anche la diversità degli ambienti di provenienza

    che oggi conoscono una straordinaria differenziazione di modelli antropologici ed educativi che

    comprendono famiglie equilibrate e ricche di proposte educative, accanto ad altre più fragili e

    precarie; una presenza genitoriale sicura ma anche situazioni diverse di assenza; il rispetto di chi è

    bambino insieme al rischio della frettolosità e del precoce coinvolgimento nelle dinamiche della

    vita adulta.

    I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenità e,

    al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni, narrazioni, scoperte.

    La scuola dell'infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e

    di promuovere le potenzialità di tutti i bambini che esprimono una grande ricchezza di bisogni ed

    emozioni, pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e

    agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le

    prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sui diversi sistemi simbolici e sui

    media, dei quali spesso già fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; sull'esistenza di

    altri punti di vista.

    La scuola dell'infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita

    emotiva e cognitiva insieme, per evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità

    nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati nell'avventura della conoscenza. La scuola

    promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la

    predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell'intera giornata scolastica.

    - le famiglie

    L'ingresso dei bambini nella scuola dell'infanzia è una grande occasione per prendere più

    chiaramente coscienza della responsabilità genitoriale. I genitori vengono stimolati a partecipare

    alla vita della scuola, condividendone finalità e contenuti, strategie educative e modalità concrete,

    per aiutare i piccoli a crescere e imparare, a diventare più "forti" per un futuro che non è facile da

    prendere e decifrare.

    Per i genitori che provengono da altre nazioni e che sono impegnati in progetti di vita di varia

    durata per i loro figli nel nostro paese, la scuola si offre come uno spazio pubblico per costruire

  • rapporti di fiducia e nuovi legami di comunità. Modelli culturali ed educativi, esperienze religiose

    diverse, ruoli sociali e di genere hanno modo di confrontarsi, di rispettarsi ed evolvere verso i valori

    di convivenza in una società aperta e democratica.

    Le famiglie dei bambini con disabilità trovano nella scuola un adeguato supporto capace di

    promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione di

    ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni

    specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione.

    - I docenti

    La presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alla specificità dei bambini e dei gruppi di cui

    si prendono cura, è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo

    accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità.

    Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione

    partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di

    presa in carico del suo "mondo", di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento

    all'evoluzione dei suoi apprendimenti attraverso forme di conoscenza sempre più autonome e

    consapevoli.

    La progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all'intreccio di spazi, tempi,

    routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un'appropriata regia

    pedagogica.

    La professionalità docente si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la formazione continua

    in servizio, la riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura. La

    costruzione di una comunità professionale ricca di relazioni, orientata all'innovazione e alla

    condivisione di conoscenze, è stimolata dalla funzione di leadership educativa della dirigenza e

    dalla presenza di forme di coordinamento pedagogico.

    • LA NOSTRA SCUOLA

    La nostra scuola è così composta.

    • Il consiglio di amministrazione (nominato nel 2014) composto da:

    Il Presidente: Mariateresa Facchetti

    I Consiglieri: Mariarosa Maffetti, Don Luigi Guerini e Stefano Coraglia.

    • La coordinatrice delle attività didattiche: Gregori Susan

  • • N°6 insegnanti: Ilaria Ziliani, Miriam Muccin, Orizio Veronica, Stefania Pagnoni, Simona

    Mingardi, Piccardi Marica insegnante ( jolly e di sostegno).

    • N°1 insegnante per il posticipo: Cristina Manessi.

    • N°1 assistenti ad personam: Rosalia Vitta (svolge 13 ore settimanali), assunta dal Comune

    attraverso un appalto con cooperativa sociale.

    • Il personale docente

    La Coordinatrice delle Attività Didattiche: Susan Gregori

    Il personale docente, composto da:

    • Ilaria Ziliani (sezione Farfalle)

    • Miriam Muccin (sezione Coccinelle)

    • Veronica Orizio (sezione Api)

    • Stefania Pagnoni (sezione Tartarughe)

    • Simona Mingardi (sezione Delfini)

    • Marica Piccardi (insegnante jolly e di sostegno per 8,30 ore settimanali )

    • Cristina Manessi: insegnante del posticipo

    • Il personale non docente è composto da:

    • La Cuoca: Luisa Bombardieri

    • Le Ausiliarie: Ilaria Orizio

    Treccani Enrica

    Anna Maria Bergoli

    Giovanna Bombardieri

    Le insegnanti sono assunte con contratto ADASM-FISM a tempo indeterminato (tranne le supplenti

    che coprono le maternità) con orario settimanale di 35 ore (dalle ore 8,30 alle ore 15,30);

    l’educatrice del posticipo è assunta con un contratto di 10 ore settimanali, mentre la Coordinatrice,

    sempre con contratto ADASM-FISM a tempo indeterminato, con orario settimanale di 37 ore (dalle

    ore 8,00 alle ore 15,30).

    L'insegnante del posticipo assunta a tempo determinato con orario settimanale di 10 ore (15.30-

    17.30)

    Il Collegio Docenti della scuola è composto dalla Coordinatrice delle attività didattiche, cinque

    insegnanti di sezione e un'insegnante jolly e di sostegno.

  • Il Collegio Docenti si incontra generalmente con cadenza mensile o comunque ogni qualvolta ce ne

    sia la necessità, verbalizzando ogni incontro (vedi registro verbali delle assemblee).

    Alcune insegnanti del Collegio hanno degli incarichi extra : 1 partecipa al coordinamento ADASM-

    FISM delle attività didattiche e 2 alla continuità verticale.

    • Il personale non docente:

    • La cuoca: Luisa Bombardieri (con contratto a tempo indeterminato e orario giornaliero 7,30-

    15,30, per un totale di 8 ore giornaliere e 40 ore settimanali);

    • L’ ausiliaria presente in orario scolastico: Ilaria Orizio (con contratto a tempo indeterminato

    e orario giornaliero 9,00 – 17,00, per un totale di 8 ore giornaliere e 40 ore settimanali);

    • Le ausiliarie presenti in orario extra scolastico: Anna Maria Bergoli (con contratto a tempo

    indeterminato e orario giornaliero 15,45 – 18,15 per un totale di 12 ore settimanali) e

    Treccani Enrica (con contratto a tempo determinato e orario giornaliero 15,45 – 18,15 per un

    totale di 12 ore settimanali).

    • I rappresentanti e vice-rappresentanti dei genitori:

    In data / 10 / 2017, durante la prima riunione di sezione sono stati eletti i rappresentanti dei

    genitori:

    • Farfalle: rappresentante:

    vice-rappresentante:

    • Coccinelle: rappresentante:

    vice-rappresentante:

    • Api: rappresentante:

    vice-rappresentante:

    • Tartarughe: rappresentante:

    vice-rappresentante:

    • Delfini: rappresentante:

    vice-rappresentante:

  • In data / /201, durante la prima riunione di intersezione sono stati eletti i rappresentanti

    d'Istituto:

    Orario scolastico

    La scuola dell'infanzia funziona nei giorni feriali secondo orari così fissati

    - ingresso anticipato: 7,30 – 8,30 ( a pagamento secondo la fascia di reddito di appartenenza);

    -ingresso: dalle ore 8,30 alle ore 9,00

    -uscita intermedia: 13,30

    -uscita: 15,30.

    -uscita posticipata: 15.30-17.30 ( a pagamento secondo la fascia di reddito di appartenenza);

    • Rapporti con la FISM, gli enti locali e gli organi del Ministero della Pubblica

    Istruzione

    Un riferimento sul piano della professionalità ci viene dato dal “notiziario FISM” e dalla rivista

    “Prima i bambini”. La scuola è inoltre abbonata al mensile: “ Progetto tre-sei”.

    Per i genitori l'ADASM-FISM mette a disposizione della scuola la rivista “Noi genitori”.

    Una insegnante, insieme alla Coordinatrice, rispetto alle iniziative proposte dall'associazione,

    partecipano al coordinamento.

    • Iniziative

    La scuola organizza la Festa dei Nonni, la Festa di Natale, la festa di Carnevale, la Festa dei i

    diplomi per i bimbi grandi che passano alla scuola Primaria, la Festa di fine anno scolastico.

    Iniziative con il territorio

    La scuola organizza con il territorio alcune iniziative (V. elenco delle iniziative esplicato nel

    paragrafo "Cenni Storici")

    Strutture edilizie rispondenti alle norme di sicurezza e rapportate al numero di bambini

    frequentanti.

    Tutto il Personale Scolastico ( Coordinatrice delle attività didattiche, docenti, cuoca e inservienti),

    ha partecipato al corso antincendio; i relativi attestati sono depositati negli archivi della segreteria

    scolastica. Durante il corso dell'anno scolastico vengono eseguite circa 3 prove di evacuazione a

  • sorpresa, con raggruppamento nei punti di ritrovo esterni all'edificio scolastico; all'ingresso della

    scuola è esposta la piantina con indicate le vie di fuga.

    In segreteria è presente il Registro di Prevenzione degli Incendi.

    Ogni dipendente è anche in possesso dell’attestato di partecipazione al corso sulla sicurezza nei

    luoghi di lavoro.

    La scuola è controllata per tutti questi aspetti dal CONAST.

    La cuoca e due insegnante, hanno partecipato al corso di primo soccorso (vedi attestati in

    segreteria). In segreteria è anche presente una cartelletta contenente il vademecum per gli addetti al

    primo soccorso e un libretto informativo dell'ASL riguardante le malattie infettive più diffuse (ogni

    insegnante ne ha una copia in sezione).

    All'interno della scuola, la Coordinatrice delle attività didattiche, si occupa anche della tutela della

    privacy (la cartelletta aggiornata la si può trovare presso la segreteria).

    Personale docente in possesso dei requisiti previsti dalle norme

    Tutte le insegnanti di sezione sono in possesso dell'abilitazione (vedi attestati in segreteria).

    Annualmente le insegnanti partecipano a corsi di aggiornamento e formazione (vedi attestati o

    certificati di frequenza depositati in segreteria); durante l'anno scolastico 2015-2016 tutte le

    insegnanti hanno partecipato al corso di formazione "Il segno Grafico" tenutosi presso la Scuola

    dell'Infanzia "Villa Lanzi Bucelleni" dalla dottoressa Anna Grasso Rossetti

    Servizio mensa e di trasporto rispondenti a criteri di efficienza e funzionalità

    Per quanto riguarda il servizio mensa, esso si trova all'interno della scuola stessa e può vantare

    controlli con risultati conformi al livello di sanificazione. Ogni sei mesi viene svolto il tampone

    HACCP. In cucina è presente un Manuale di Autocontrollo Aziendale.

    Il menù, suddiviso in “invernale” e “primaverile” viene approvato annualmente dall'ASL: la copia

    vidimata è appesa all’ingresso.

    Per il trasporto, il Comune mette a disposizione il servizio pullman, a pagamento, per le famiglie

    che necessitano. Quest'anno c'è un bambino che usufruisce di questo servizio.

  • Sussidi didattici e non, rispondenti alle norme di sicurezza

    Tutti i sussidi didattici sono conformi alle norme di sicurezza (vedi cartelletta garanzie in

    segreteria). In cucina sono presenti le garanzie degli elettrodomestici, anch'essi conformi alle

    normative.

    Le schede tecniche dei detersivi, presenti sia in cucina che in segreteria, sono contenute nel manuale

    di autocertificazione della valutazione dei rischi. Per quanto riguarda il controllo degli estintori, la

    scuola è controllata annualmente dalla PREAN. Tutte le certificazioni riguardanti corrente, caldaia,

    manutenzione idraulica ed elettrica e porte REI sono anch’esse presenti negli archivi della

    segreteria.

    L'edificio scolastico

    L'edificio scolastico è situato in centro al paese, in via libertà 4/B, e si presenta molto accogliente,

    spazioso e luminoso.

    Gli ambienti interni della scuola sono così strutturati:

    • n. 5 aule, all'interno delle quali sono organizzati gli spazi nel modo più adatto perchè

    possano essere soddisfatti i bisogni dei bambini; nell'aula ci sono materiali e oggetti per vivere,

    giocare, ricercare, imparare e documentare;

    • uno spazio adibito, in mattinata, a sala gioco e palestra e, nel pomeriggio, utilizzato come

    “spazio nanna” per i bambini di 3 e 2 anni e mezzo che ne hanno bisogno;

    • un corridoio con spogliatoio (a ciascun bambino viene attribuito un armadietto

    personalizzato);

    • una sala da pranzo;

    • servizi igienici: un primo blocco, molto ampio, situato nella parte iniziale della struttura, e

    un secondo blocco situato invece nella zona finale;

    • ampio spazio verde all'esterno, arredato con giochi adatti ai piccoli e una pista cementata che

    i bambini possono utilizzare con tricicli e monopattini presenti a scuola.

    Formazione delle sezioni

    Le cinque sezioni sono composte in modo eterogeneo rispettando il numero di capienza massima

    che possono contenere. Nella formazione delle sezioni si cerca di bilanciare il numero di maschi e

    di femmine. Come scelta educativa si è deciso di separare i fratellini poichè, è bene che ogni

    singolo bambino si crei il proprio gruppetto di amici e non viva in simbiosi o all'ombra del fratellino

  • o della sorellina e abbia i propri punti educativi di riferimento. Nelle sezioni dove sono presenti

    bambini di 2 anni e mezzo o diversamente abili si mantiene un numero più basso di bambini.

    Per tre giorni a settimana i bambini sono divisi in sottogruppi per fasce d'età omogenee e lavorano

    in intersezione; questa scelta per permettere a ciascun bambino di incontrare un'insegnante diversa

    dalla sua insegnante di sezione e venire a conoscenza dei suoi coetanei di altre sezioni con i quali

    potrà confrontarsi sulle problematiche che potranno insorgere nel corso dell'anno scolastico;

    L'ambiente di apprendimento

    Il curricolo della scuola dell'infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività

    didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori,

    negli ambienti di vita comune ma si esplica in un'equilibrata integrazione di momenti di cura, di

    relazione, di apprendimento, dove la stessa routine (l'ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo...)

    svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come base sicura per

    nuove esperienze e nuove sollecitazioni.

    L'apprendimento avviene attraverso l'azione, l'esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura,

    l'arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e

    conoscenza. Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano,

    rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali. Nella relazione educativa, gli

    insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei

    bambini , li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare,

    fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso.

    l'organizzazione degli spazi e dei tempi quindi diventa elemento di qualità pedagogica dell'ambiente

    educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica.

    L'equipe educativa

    Le persone che operano all'interno della scuola dell'infanzia sono tutte responsabili dell'educazione

    del bambino .

    Il Collegio Docenti è formato da una coordinatrice e sei educatrici più un'educatrice assunta per

    coprire l'orario del posticipo

    Al personale educativo spetta il compito della formazione integrale del bambino.

    Ad ogni educatrice vengono richiesti:

    • una solida preparazione pedagogica e competenza professionale;

    • la disponibilità al lavoro collegiale;

    • un atteggiamento di apertura al dialogo con i bambini e con le famiglie;

  • • un costante impegno nell'atteggiamento.

    Pertanto l'equipe educativa non solo si rende disponibile, ma si fa promotrice di:

    • incontri al suo interno per l'elaborazione della programmazione educative e didattica;

    • iniziative formative per le famiglie;

    • colloqui, momenti di confronto e condivisione delle finalità educative;

    • incontri con gli operatori delle realtà che a vario titolo interagiscono con la scuola.

    Un ruolo particolarmente importante lo riveste la Coordinatrice, alla quale spetta il compito e la

    responsabilità di stimolare e coordinare tutte le attività della scuola.

    Il personale ausiliario

    Il personale ausiliario, per le attività che è chiamato ad eseguire, è parte integrante della comunità

    educativa. Nella scuola dell'infanzia paritaria svolge il proprio lavoro in sintonia con il progetto

    educativo, collabora con le educatrici ed instaura rapporti positivi con tutti i bambini. All'interno

    della scuola operano una cuoca, un'ausiliaria presente in orario scolastico e due ausiliarie in orario

    extra-scolastico.

    L'orario scolastico

    La scuola dell'infanzia funziona dal primo lunedì di settembre di ogni anno, al 30 giugno di quello

    successivo. E' prevista la chiusura durante i mesi di luglio e di agosto e una sospensione delle

    attività, come da calendario Ministeriale e Regionale, durante le feste natalizie e pasquali. L'orario

    scolastico, tenendo conto delle esigenze del bambino e delle situazioni socio-familiari, non supera

    mai di norma le 8 ore e compreso nell'arco dei cinque giorni settimanali. La scuola dell'Infanzia

    funziona nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, secondo orari d'ingresso e di uscita così fissati:

    Ingresso anticipato: dalle ore 7,30 alle ore 8,30

    Entrata: dalle ore 8,30 alle ore 9,00

    uscita intermedia: alle ore 13,30

    uscita: alle ore 15,30

    orario posticipato: dalle ore 15.30 alle ore 17.30

    Presso la scuola dell'infanzia è attivo il servizio di apertura anticipata alle 7,30, per tutti i genitori

    che ne avessero bisogno. Durante il servizio sono presenti la cuoca, Luisa Bombardieri (dalle ore

    7,30) e la coordinatrice delle attività didattiche, presente dalle ore 8,00. Dall'anno scolastico 2015-

  • 2016 è attivo l'orario posticipato (dalle 15,30 alle 17.30). Durante il servizio è presente

    un'educatrice. Non è permessa l'entrata dei bambini in orari diversi da quelli stabiliti dal

    regolamento. Qualora il bambino necessitasse di visita specialistica nella mattinata, è consentito

    entrare, previo avviso alla coordinatrice o all'insegnante di sezione, entro e non oltre le ore 11,30.

    Per eventuali o ricorrenti sedute terapeutiche, certificate dall'esperto (logopedia, psicomotricità,

    ecc....) si acconsentiranno variazioni d'orario.

    E’ attivo, solo per i bambini del gruppo piccoli che ne fa richiesta, il servizio del riposino

    pomeridiano, dalle ore 13,40 alle ore 15,00. Durante la nanna è presente l’inserviente Ilaria Orizio

    (ora sostituita da Treccani Enrica).

    Modalità di inserimento

    Per i bambini di 2 anni e mezzo e 3 anni:

    I primi 3 giorni di scuola sono dedicati esclusivamente all'inserimento del nuovo gruppo piccoli, per

    permettere loro di vivere il primo ingresso in modo sereno e tranquillo, per conoscere l'educatrice e

    i nuovi coetanei.

    Onde evitare ansie da parte dei genitori, il distacco dalla mamma/papà avviene in modo graduale:

    • la 1^ settimana i bambini rimangono a scuola solo per due ore (dalle ore 9,00 alle ore 11,00);

    • la 2^ settimana consumano il pranzo a scuola e si fermano fino alle ore 13,30;

    • al termine di questo periodo, a discrezione dell'insegnante, che valuta se il bambino è pronto

    a fermarsi per l'intera giornata, il bambino si ferma sino alle ore 15,30.

    Per i bambini di 4 e 5 anni:

    I bambini che appartengono a questa fascia d'età fanno il loro ingresso a scuola il quarto giorno

    dall'inizio delle attività, per permettere ai più piccoli un primo inserimento meno caotico.

    I primi due giorni l'uscita è per tutti alle ore 13,30.

    Scansione di una giornata tipo

    • Accoglienza: il momento dell'ingresso (dalle ore 8,30 alle ore 9,00) viene dedicato

    all'accoglienza, in modo che ogni educatrice possa salutare ad uno ad uno ogni bambino che arriva.

  • Viene, infatti, effettuato nell'ambito della sezione attraverso l'utilizzo di giochi al tavolo e nei

    diversi spazi dislocati all'interno di essa (tappeto, angolo della casa e angolo della lettura);

    • si consuma la frutta;

    • Attività di sezione: vengono organizzate con armonia, valorizzando i momenti quotidiani

    dello stare insieme. Il bambino in sezione ha bisogno di scoprire, inventare e fare. Il Collegio

    Docenti stende un unico progetto annuale, uguale per tutti i bambini, che viene svolto nella sezione,

    rispettando modalità e creatività dell'educatrice e la spontaneità dei bambini. Le unità di

    apprendimento, che costituiscono il progetto annuale, seguono le indicazioni nazionali e si

    articolano nei seguenti campi di esperienza:

    • IL SE' E L'ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);

    • IL CORPO E IL MOVIMENTO (identità, autonomia, salute);

    • IMMAGINI SUONI COLORI (gestualità, arte, musica, multimedialità);

    • I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura);

    • LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura).

    Oltre all'attività di sezione, legata come già detto al progetto annuale, tre giorni a settimana tutti i

    bambini vengono divisi in gruppi per fasce d'età omogenee e svolgono attività d'intersezione.

    Nell'arco della giornata i bambini svolgono diverse attività: ludiche (libere o guidate), grafico-

    pittoriche, manipolative, linguistiche, espressive e motorie, logico-matematiche.

    • educazione all'igiene personale, prima e dopo il pranzo;

    • preghiera prima del pranzo;

    • pranzo: è un momento importante per quanto riguarda l'educazione alimentare. In sala da

    pranzo sono presenti tutti i bambini della scuola, le educatrici e il personale ausiliario. La refezione,

    nella nostra scuola, costituisce un momento integrante delle attività educative ed è somministrata in

    base ad apposite tabelle dietetiche approvate dall'ASL, che prevedono variazioni su quattro

    settimane. I pasti sono cucinati da una persona qualificata all'interno della scuola.

    • Nel pomeriggio si dà ampio spazio al gioco libero ed organizzato e alle attività di sezione;

    per i bimbi piccoli che necessitano del riposino possono usufruire del momento nanna dalle ore

    13.40 alle ore 15.00

    • saluto finale e arrivo dei genitori.

  • • I PROGETTI

    • Progetto accoglienza: nei mesi di settembre e ottobre, vengono svolte una serie di attività

    mirate all'inserimento dei bambini nuovi e di quelli che rientrano dopo il periodo di vacanza.

    • Progetto annuale : "In viaggo con Zeb":

    Le insegnanti toccheranno attraverso il racconto le 5 aree principali:

    • area linguistica;

    • area logico – matematica;

    • area motoria;

    • area grafico – pittorica;

    • I.R.C;

    • Progetto motoria: è rivolto a tutti i bambini della scuola ed offre attività ed esercizi che toccano

    il campo motorio a 360°. Per uno sviluppo corporeo globale del bambino e per l’acquisizione

    delle prime regole sociali. L

    (VEDI ALLEGATI)

    • Progetto sicurezza: brevi incontri illustrativi e dimostrativi (prove di evacuazione,

    riconoscimento dei suoni di emergenza...) rivolti a tutti i bambini della scuola sul tema della

    sicurezza, illustrati da alcune figure professionali (vigili del fuoco, poliziotto/vigile urbano,

    volontari del 118...).

    • Progetto biblioteca: in collaborazione con la Biblioteca Comunale, il gruppo dei bambini

    grandi continua l'esperienza degli anni precedenti con il progetto per l'avvicinamento alla lettura:

    l'obiettivo principale di questo progetto è quello di stimolate nel bambino la rielaborazione e la

    sintesi, la capacità di attenzione e la fantasia. Durante il corso dell'anno scolastico sono previsti

    incontri a scadenza trimestrale, momenti in cui bambini, suddivisi in due gruppi che turnano

    sull'intera mattinata, ascoltando storie scelte dalla bibliotecaria (previa consultazione con il Collegio

    Docenti) e cercano poi di rielaborare insieme ciò che hanno capito, attraverso disegni, piccoli

    giochi,ecc. Al termine di ogni incontro viene poi data la possibilità a ciascun bambino di scegliere

    un libro da portare a scuola e restituire la volta successiva.

  • • VALUTAZIONE

    La dimensione autovalutativa è importante in quanto può aiutare i gestori, i coordinatori e gli

    educatori delle scuole dell'infanzia e dei servizi alla prima infanzia di ispirazione cristiana, a

    ripensare, rielaborare e condividere per e con le famiglie le linee del Progetto Educativo alla luce

    del nuovo scenario sociale, secondo quanto affermato nel documento elaborato dalla FISM regione

    Lombardia: "Consapevoli che i cambiamenti in atto - e la velocità con cui si concretizzano - non

    contraddicono il nostro precedente impegno, ma ci chiamano a ricollocarci prontamente nella realtà,

    predisponendo un percorso che, nella discontinuità della domanda educativa e dei bisogni sociali e

    dei singoli, sappi porsi in continuità con la finalità dell'educare alla luce dell'ispirazione cristiana"

    ("Linee per un progetto educativo FISM", a cura della commissione regionale FISM Lombardia

    2013).

    I Processi di autovalutazione possono dunque aiutare ad essere :

    - maggiormente consapevoli delle ragioni fondative dell'essere scuola a servizio dei bambini e delle

    famiglie;

    - maggiormente capaci di ricollocarci in realtà sociali a costante e veloce mutamento;

    - maggiormente aderenti all'ispirazione cristiana delle scuole FISM e consapevoli dell'appartenenza

    alla realtà ecclesiale.

    La definizione del percorso di autovalutazione si pone nell'ottica di un progressivo miglioramento, e

    fornirà quei dati utili a rilevare collegialmente le aree e /o gli specifici punti delle diverse aree su cui

    tornare a riflettere, discutere e prendere decisioni.

    In questo modo il gruppo di lavoro potrà realizzare un processo di autovalutazione formativa che, in

    quanto tale, non è di tipo sommativo e di conseguenza statico ma consente una lettura dinamica

    della scuola dell'infanzia o del servizio alla prima infanzia.

    La nostra scuola ritiene dunque che la valutazione debba essere realizzata con uno strumento

    costruito confrontando le idee di qualità elaborata da tutte le realtà componenti della realtà

    scolastica.

    Il primo passo quindi consiste nella esplicitazione da parte del Collegio Docenti della propria

    rappresentazione dei livelli ottimali in cui si dovrebbe realizzare la propria educativa della nostra

    scuola.

    A tal fine attraverso la predisposizione di una griglia concordata a livello di rete territoriale, il

    Collegio Docenti andrà ad elencare le situazioni ottimali e le azioni più efficaci per fare in modo

    che la scuola produca la più alta qualità possibile nella realtà in cui si trova ad operare.

    Si costruirà così una griglia di enunciazioni che potranno servire come strumento di rivelazione del

    livello della qualità della proposta scolastica al momento della compilazione. Tale processo sarà

  • aggiornato periodicamente, così come le tabulazioni dei risultati, che costruiranno la base per

    riflessioni e per enucleare progetti di miglioramento.

    N.B. La griglia di enunciazioni che potranno servire come strumento di rivelazione del livello di

    qualità della proposta scolastica e in fase di stesura da parte del Collegio Docenti.

    A partire dall'anno scolastico 2014-2015, la scuola ha preparato un questionario di gradimento che è

    stato consegnato a tutte le famiglie a fine maggio- primi di giugno (V. allegato 1). Il questionario

    era anonimo ed è stato riconsegnato a scuola dopo 10 giorni. Dalla tabulazioni dei risultati è emerso

    che le famiglie ritengono il servizio della nostra scuola buono; si sono avute alcune osservazioni

    negative sul rapporto segreteria/C.d.A. (consiglio di amministrazione) genitori. Sarà compito del

    Collegio Docenti e del Consiglio di Amministrazione cercare di migliorare questi rapporti

    ponendosi degli obiettivi e parametri a lungo termine.

    • IRC

    Nella scuola di ispirazione cristiana tutta la giornata è vissuta nel riferimento ai valori cristiani. C'è

    apertura e accoglienza nei confronti delle altre espressioni della religiosità, tuttavia la testimonianza

    che caratterizza e esprime la scuola è quella della fede cattolica. Di seguito viene citato l'accordo

    tra MIUR e CEI.

    Intesa per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche

    Il 28 Giugno 2012, presso la sede della Conferenza Episcopale Italiana,è stata firmata dal Prof.

    Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e dal Card. Angelo

    Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, la nuova Intesa per l’insegnamento

    della religione cattolica nelle scuole pubbliche, concernente “i profili della qualificazione

    professionale degli insegnanti di religione cattolica”.

    L’Intesa aggiorna quella precedente sottoscritta il 14 dicembre 1985(cfr «Notiziario della

    Conferenza Episcopale Italiana» 1985, pp. 591-598) e successivamente modificata il 13 giugno

    1990 (cfr «Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana» 1990, pp. 154-156), in applicazione

    dell’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede del 18 febbraio 1984,così come previsto dal

    Protocollo addizionale in relazione all’art. 9 dell’Accordo. La nuova Intesa sottoscritta il 28 giugno

    2012 di fatto abroga e sostituisce il punto 4 della precedente e ne aggiorna il lessico di tipo

    scolastico. La nuova formulazione risponde a una duplice esigenza: da una parte, adeguare i profili

    di qualificazione e i titoli di studio al nuovo ordinamento degli Istituti Superiori di Scienze

    Religiose (curricolo quinquennale che si conclude con la Laurea magistrale, secondo l’Istruzione

    sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose emanata il 28 Giugno 2008 dalla Congregazione per

    l’educazione cattolica); dall’altra, armonizzare il percorso formativo richiesto per l’insegnamento

  • della religione cattolica con quanto previsto in Italia per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine

    e grado.

    La nuova Intesa diventa esecutiva nell’ordinamento canonico con Decreto del Cardinale Presidente

    della Conferenza Episcopale Italiana.

    Decreto di promulgazione CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA Prot. n. 484/2012

    IL PRESIDENTE

    CONSIDERATO che il 14 dicembre 1985 è stata firmata l’Intesa tra l’Autorità Scolastica e la

    Conferenza Episcopale Italiana per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche,

    prevista dal punto 5 lettera b) del Protocollo addizionale all’Accordo tra la Santa Sede e la

    Repubblica Italiana del 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato Lateranense;

    CONSIDERATO che l’Autorità Scolastica e la Conferenza Episcopale Italiana, di comune accordo,

    hanno apportato talune modifiche a detta Intesa mediante la firma di un’ulteriore Intesa, avvenuta il

    13 giugno 1990;

    CONSIDERATO che l’Autorità Scolastica e la Conferenza Episcopale Italiana, di comune accordo,

    hanno ritenuto di apportare ulteriori modifiche all’Intesa di cui sopra mediante la firma di una

    nuova Intesa, avvenuta il 28 giugno 2012;

    ACQUISITO il parere espresso dal Consiglio Episcopale Permanente ai sensi dell’art. 23, lettera r)

    dello statuto della Conferenza Episcopale Italiana nella sessione del 28-30 marzo 2011;

    VISTO il can. 804, par. 1 del Codice di diritto canonico;

    VISTI gli artt. 2, par. 3, e 5 dello statuto della Conferenza Episcopale Italiana;

    PRESO ATTO delle lettere n. 2160/12/RS del 21 maggio 2012 e n.2868/12/RS del 23 giugno 2012

    del Cardinale Segretario di Stato, che notiziario 3-12 interno_notiziario 23/07/12 13.46 Pagina 130-

    131

    autorizzano il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana alla firma della nuova Intesa;

    AI SENSI dell’art. 4, terzo comma, del regolamento della Conferenza Episcopale Italiana,

    D E C R E T A

    che l’Intesa del 28 giugno 2012 tra l’Autorità Scolastica e la Conferenza Episcopale Italiana, che

    apporta modifiche all’Intesa stipulata il 14 dicembre 1985 e successivamente modificata il 13

    giugno 1990, venga promulgata mediante pubblicazione nel «Notiziario della Conferenza

    Episcopale Italiana» e divenga esecutiva nell’ordinamento canonico dalla data di pubblicazione.

    Dispone inoltre che dell’avvenuta promulgazione sia data tempestiva comunicazione al Ministro

    dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

    Roma, 28 giugno 2012

  • Angelo Card. Bagnasco

    notiziario 3-12 interno_notiziario 23/07/12 13.46 Pagina 131-132

    Testo dell’Intesa

    IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA quale autorità

    statale che sovraintende al sistema educativo di istruzione e di formazione, previa deliberazione del

    Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 26 giugno 2012 a norma della legge 23agosto

    1988, n. 400,e

    IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA che, debitamente

    autorizzato, agisce a nome della Conferenza stessa ai sensi dell’art. 5 del suo statuto e a norma del

    can. 804, par. 1, del Codice di diritto canonico, vista l’Intesa del 14 dicembre 1985, resa esecutiva

    nella Repubblica Italiana con D.P.R. 16 dicembre 1985, n. 751, e modificata con l’intesa del 13

    giugno 1990, resa esecutiva con D.P.R. 23 giugno 1990, n. 202, visto il decreto legislativo 16 aprile

    1994, n. 297, e in particolare gli articoli 309 e 310, ritenuto di aggiornare i profili di qualificazione

    professionale degli insegnanti di religione cattolica, adeguandoli ai nuovi criteri degli ordinamenti

    accademici, in attuazione dell’art. 9, n. 2, dell’accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana del

    18 febbraio 1984 che apporta modificazioni al Concordato Lateranense e che continua ad

    assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle

    scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado,

    DETERMINANO

    con la presente intesa gli specifici contenuti per le materie previste dal punto 5, lettera b), del

    protocollo addizionale relativo al medesimo accordo.

    notiziario 3-12 interno notiziario 23/07/12 13.46 Pagina 132-133

    1. INDICAZIONI DIDATTICHE PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

    1.1. Premesso che l’insegnamento della religione cattolica è impartito,nel rispetto della libertà di

    coscienza degli alunni, secondo indicazioni didattiche che devono essere conformi alla dottrina

    della Chiesa e collocarsi nel quadro delle finalità della scuola, le modalità di adozione delle

    indicazioni didattiche stesse sono determinate da quanto segue.

    1.2. Le indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica sono adottate per ciascun

    ordine e grado di scuola con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro

    dell’istruzione, dell’università e della ricerca previa intesa con la Conferenza episcopale italiana,

    ferma restando la competenza esclusiva di quest’ultima a definirne la conformità con la dottrina

    della Chiesa.

    Con le medesime modalità potranno essere determinate, su richiesta di ciascuna delle Parti,

    eventuali modifiche delle indicazioni didattiche.

  • 2. MODALITÀ D’ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

    CATTOLICA

    2.1. Premesso che:

    a) il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica

    assicurato dallo Stato non deve determinare alcuna forma di discriminazione, neppure in relazione

    ai criteri

    per la formazione delle classi, alla durata dell’orario scolastico giornaliero e alla collocazione di

    detto insegnamento nel quadro orario delle lezioni;

    b) la scelta operata su richiesta dell’autorità scolastica all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero

    anno scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso nei casi in cui è prevista l’iscrizione

    d’ufficio, fermo restando, anche nelle modalità di applicazione, il diritto di scegliere ogni anno se

    avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica;

    c) è assicurata, ai fini dell’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi, una

    tempestiva informazione agli interessati da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e

    della ricerca sulla

    disciplina dell’insegnamento della religione cattolica;

    notiziario 3-12 interno notiziario 23/07/12 13.46 Pagina 133-134

    d) l’insegnamento della religione cattolica è impartito ai sensi del punto 5, lettera a), del protocollo

    addizionale da insegnanti riconosciuti idonei dalla competente autorità ecclesiastica; le modalità di

    organizzazione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche sono determinate

    come segue:

    2.2. Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, l’insegnamento della religione cattolica è

    organizzato attribuendo ad esso, nel quadro dell’orario settimanale, le ore di lezione previste dagli

    ordinamenti didattici attualmente in vigore, salvo successive intese. La collocazione oraria di tali

    lezioni è effettuata dal dirigente scolastico sulla base delle proposte del Collegio dei docenti,

    secondo il normale criterio di equilibrata distribuzione delle diverse discipline nella giornata e nella

    settimana, nell’ambito della scuola e per ciascuna classe.

    2.3. Nelle scuole primarie sono organizzate specifiche e autonome attività di insegnamento della

    religione cattolica secondo le indicazioni didattiche di cui al punto 1. A tale insegnamento sono

    assegnate complessivamente due ore nell’arco della settimana.

    2.4. Nelle scuole dell’infanzia sono organizzate specifiche e autonome attività educative in ordine

    all’insegnamento della religione cattolica nelle forme definite secondo le modalità di cui al punto 1.

    Le suddette attività sono comprese nella progettazione educativo didattica della scuola e

    organizzate, secondo i criteri di flessibilità peculiari della scuola dell’infanzia, in unità di

  • apprendimento da realizzare,anche con raggruppamenti di più ore in determinati periodi, per un

    ammontare complessivo di sessanta ore nell’arco dell’anno scolastico.

    2.5. L’insegnamento della religione cattolica è impartito da insegnanti in possesso di idoneità

    riconosciuta dall’ordinario diocesano e da esso non revocata, nominati, d’intesa con l’ordinario

    diocesano, dalle competenti autorità scolastiche ai sensi della normativa statale. Ai fini del

    raggiungimento dell’intesa per la nomina e l’assunzione dei singoli docenti l’ordinario diocesano,

    ricevuta comunicazione dall’autorità scolastica delle esigenze anche orarie relative

    all’insegnamento in

    ciascuna istituzione scolastica, propone i nominativi delle persone ritenute idonee e in possesso dei

    titoli di qualificazione professionale di cui al successivo punto 4.

    2.6. Nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, in conformità a quanto disposto dal n. 5,

    lettera a), secondo comma, del protocollo addizionale, l’insegnamento della religione cattolica,

    nell’ambito di

    notiziario 3-12 interno notiziario 23/07/12 13.46 Pagina 134-135 ogni istituzione scolastica, può

    essere affidato dall’autorità scolastica, sentito l’ordinario diocesano, agli insegnanti della sezione o

    della classe

    riconosciuti idonei e disposti a svolgerlo, i quali possono revocare la propria disponibilità prima

    dell’inizio dell’anno scolastico.

    2.7. Il riconoscimento di idoneità all’insegnamento della religione cattolica ha effetto permanente

    salvo revoca da parte dell’ordinario diocesano.

    2.8. Gli insegnanti incaricati di religione cattolica fanno parte della componente docente negli

    organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri insegnanti ma partecipano alle valutazioni

    periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica,

    fermo quanto previsto dalla normativa statale in ordine al profitto e alla valutazione per tale

    insegnamento. Nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa statale richieda una deliberazione

    da adottarsi a maggioranza, il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica, se determinante,

    diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

    3. CRITERI PER LA SCELTA DEI LIBRI DI TESTO

    3.1. Premesso che i libri per l’insegnamento della religione cattolica, anche per quanto concerne la

    scuola primaria, sono testi scolastici e come tali soggetti, a tutti gli effetti, alla stessa disciplina

    prevista per gli altri libri di testo, i criteri per la loro adozione sono determinati come segue:

    3.2. I libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica, per essere adottati nelle scuole,

    devono essere provvisti del nulla osta della Conferenza episcopale italiana e dell’approvazione

    dell’ordinario competente, che devono essere menzionati nel testo stesso.

  • 3.3. L’adozione dei libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica è deliberata

    dall’organo scolastico competente, su proposta dell’insegnante di religione, con le stesse modalità

    previste per la scelta dei libri di testo delle altre discipline.

    4. PROFILI PER LA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI DI

    RELIGIONE

    4.l. L’insegnamento della religione cattolica, impartito nel quadro delle finalità della scuola, deve

    avere dignità formativa e culturale pari notiziario 3-12 interno notiziario 23/07/12 13.46 Pagina

    135-136

    a quella delle altre discipline. Detto insegnamento deve essere impartito in conformità alla dottrina

    della Chiesa da insegnanti riconosciuti idonei dall’autorità ecclesiastica e in possesso di

    qualificazione professionale adeguata.

    4.2. Per l’insegnamento della religione cattolica si richiede il possesso di uno dei titoli di

    qualificazione professionale di seguito indicati:

    4.2.1. Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado l’insegnamento della religione cattolica

    può essere affidato a chi abbia almeno uno dei seguenti titoli:

    a) titolo accademico (baccalaureato, licenza o dottorato) in teologia o nelle altre discipline

    ecclesiastiche, conferito da una facoltà approvata dalla Santa Sede;

    b) attestato di compimento del regolare corso di studi teologici in un seminario maggiore;

    c) laurea magistrale in scienze religiose conseguita presso un istituto superiore di scienze religiose

    approvato dalla Santa Sede.

    4.2.2. Nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie l’insegnamento della religione cattolica può

    essere impartito:

    a) da insegnanti in possesso di uno dei titoli di qualificazione di cui al punto 4.2.1.;

    b) da sacerdoti, diaconi o religiosi in possesso di qualificazione riconosciuta dalla Conferenza

    episcopale italiana in attuazione del can. 804, par. 1, del Codice di diritto canonico e attestata

    dall’ordinario diocesano.

    L’insegnamento della religione cattolica può essere altresì impartito, ai sensi del punto 2.6, da

    insegnanti della sezione o della classe purché in possesso di uno specifico master di secondo livello

    per l’insegnamento della religione cattolica approvato dalla Conferenza episcopale italiana.

    4.2.3. La Conferenza episcopale italiana comunica al Ministero dell’Istruzione, dell’università e

    della ricerca l’elenco delle facoltà e degli istituti che rilasciano i titoli di cui al punto 4.2.1. e

    provvedono alla

    formazione accademica di cui al punto 4.2.2., nonché delle discipline ecclesiastiche di cui al punto

    4.2.1., lettera a).

  • 4.3. I titoli di qualificazione professionale indicati ai punti 4.2.1. e 4.2.2. sono richiesti a partire

    dall’anno scolastico 2017-2018. notiziario 3-12 interno notiziario 23/07/12 13.46 Pagina 136-137.

    4.3.1. A decorrere dall’entrata in vigore della presente intesa e fino al termine dell’anno scolastico

    2016-2017, l’insegnamento della religione cattolica può essere affidato, fermo il riconoscimento di

    idoneità di cui al punto 2.5.:

    a) nelle scuole di ogni ordine e grado:

    a.1) a coloro che siano in possesso di un diploma accademico di magistero in scienze religiose

    rilasciato, entro l’ultima sessione dell’anno accademico 2013-2014, da un istituto superiore di

    scienze religiose approvato dalla Santa Sede;

    a.2) a coloro che siano in possesso congiuntamente di una laurea di II livello dell’ordinamento

    universitario italiano e di un diploma di scienze religiose rilasciato, entro l’ultima sessione

    dell’anno accademico 2013-2014, da un istituto di scienze religiose riconosciuto dalla Conferenza

    episcopale italiana;

    b) nelle scuole dell’infanzia e primarie:

    b.1) a coloro che siano in possesso di un diploma di scienze religiose rilasciato, entro l’ultima

    sessione dell’anno accademico 2013-14, da un istituto di scienze religiose riconosciuto dalla

    Conferenza episcopale italiana;

    b.2) agli insegnanti della sezione o della classe che abbiano impartito l’insegnamento della religione

    cattolica continuativamente per almeno un anno scolastico nel corso del quinquennio 2007-2012;

    b.3) a coloro che abbiano frequentato nel corso dell’istituto magistrale l’insegnamento della

    religione cattolica e abbiano impartito l’insegnamento della religione cattolica continuativamente

    per almeno un anno scolastico nel corso del quinquennio 2007-2012.

    4.3.2. A far data dall’anno scolastico 2017-2018, sono in ogni caso da ritenere dotati della

    qualificazione necessaria per l’insegnamento della religione cattolica gli insegnanti che, riconosciuti

    idonei dall’ordinario diocesano, siano provvisti dei titoli di cui al punto 4.3.1. e abbiano anche

    prestato servizio continuativo per almeno un anno nell’insegnamento della religione cattolica entro

    il termine dell’anno scolastico 2016-17.

    Sono altresì fatti salvi i diritti di tutti coloro che, in possesso dei titoli di qualificazione previsti

    dall’intesa del 14 dicembre 1985, come successivamente modificata, entro la data di entrata in

    vigore della presente intesa, abbiano prestato servizio, nell’insegnamento della religione

    cattolica, continuativamente per almeno un anno scolastico dal 2007-2008.

    notiziario 3-12 interno notiziario 23/07/12 13.46 Pagina 137-138

    4.4. Per l’aggiornamento professionale degli insegnanti di religione in servizio la Conferenza

    episcopale italiana e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca attuano le necessarie

  • forme di collaborazione nell’ambito delle rispettive competenze e disponibilità, fatta salva la

    competenza delle regioni e degli enti locali a realizzare per gli insegnanti da essi dipendenti

    analoghe forme di collaborazione rispettivamente con le Conferenze episcopali regionali o con gli

    ordinari diocesani.

    Nell’addivenire alla presente intesa le Parti convengono che, se si manifestasse l’esigenza di

    integrazioni o modificazioni, procederanno alla stipulazione di una nuova intesa.

    Parimenti, le Parti si impegnano alla reciproca collaborazione per l’attuazione, nei rispettivi ambiti,

    della presente intesa, nonché a ricercare un’amichevole soluzione qualora sorgessero difficoltà di

    interpretazione.

    Le Parti si daranno reciproca comunicazione, rispettivamente, dell’avvenuta emanazione e

    dell’avvenuta promulgazione dell’intesa nei propri ordinamenti.

    Roma, 28 giugno 2012.

    IL PRESIDENTE DELLA IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, CONFERENZA EPISCOPALE

    ITALIANA DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

    Angelo Card. BAGNASCO Francesco PROFUMO

    ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA INTERNA PER L’INSEGNAMENTO DELLA

    RELIGIONE CATTOLICA:

    Nel nostro Istituto, composto come già esplicitato da n° 5 sezioni, l’IRC viene così impartita:

    • sezione delfini: insegnante MINGARDI SIMONA (in possesso dei titoli di studio adeguati e

    riconosciuta idonea per retta dottrina, testimonianza di vita cristiana e abilità pedagogica;

    conclude il corso di IRC nell’anno scolastico 2017-2018) per 60 ore annuali, con cadenza

    settimanale;

    • sezione tartarughe: insegnante COSSETTI CAMILLA (in possesso dei titoli di studio

    adeguati e riconosciuta idonea per retta dottrina, testimonianza di vita cristiana e abilità

    pedagogica; conclude il corso di IRC nell’anno scolastico 2017-2018) per 60 ore annuali,

    con cadenza settimanale;

    - Per quanto riguarda la sezione delle coccinelle e la sezione delle farfalle è stata attivata per

    l’anno scolastico 2018-2019 l’articolazione didattica di tipo MODULARE, in quanto

    l’insegnante della sezione farfalle ZILIANI ILARIA non è in possesso dei titoli di studio

    adeguati e previsti per l’IRC; l’insegnante della sezione coccinelle invece, MUCCIN

    MIRIAM è in possesso dei titoli di studio adeguati ed è stata riconosciuta idonea per retta

    dottrina, testimonianza di vita cristiana e abilità pedagogica. Quindi, quest’ultima, impartirà

  • l’insegnamento della religione cattolica per 60 ore annuali sia nella sezione coccinelle che

    nella sezione farfalle, sempre con cadenza settimanale; il lavoro modulare prevede che le

    insegnanti sviluppino anche la progettazione dell’area logico-matematica (Miriam nelle

    farfalle e Ilaria nelle coccinelle), per la precisione il progetto del Prof. Pea che ormai da

    alcuni anni è parte integrante delle nostre attività didattiche (vedi allegato).

    - Anche Per quanto riguarda la sezione delle tartarughe e la sezione delle api è stata attivata

    per l’anno scolastico 2018-2019 l’articolazione didattica di tipo MODULARE, in quanto

    l’insegnante della sezione api MICHELA BARBOLGIO non è in possesso dei titoli di

    studio adeguati e previsti per l’IRC; l’insegnante della sezione tartarughe invece, CAMILLA

    COSSETTI è in possesso dei titoli di studio adeguati ed è stata riconosciuta idonea per retta

    dottrina, testimonianza di vita cristiana e abilità pedagogica., Quindi, quest’ultima, impartirà

    l’insegnamento della religione cattolica per 60 ore annuali sia nella sezione tartarughe che

    nella sezione api, sempre con cadenza settimanale; il lavoro modulare prevede che le

    insegnanti sviluppino anche la progettazione dell’area logico-matematica (Camilla nelle api

    e Michela nelle tartarughe), per la precisione il progetto del Prof. Pea che ormai da alcuni

    anni è parte integrante delle nostre attività didattiche (vedi allegato).

    COME SI SVILUPPA L’IRC NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO?

    La progettualità alla base delle unità di lavoro predisposte per l’anno scolastico 2018/2019 desidera

    partire dalle domande esistenziali e dai bisogni educativi dei bambini, al fine di riconoscerli non

    solo come oggetto di cura e tutela, ma come soggetti di diritti. Pertanto, il periodo iniziale delle

    nostre attività sarà interamente dedicato all’accoglienza, al piacere della scoperta reciproca, al

    confronto con l’altro nella sua unicità, alla creazione di un ambiente di apprendimento piacevole

    dove potere sperimentare relazioni serene. Tutto questo nella certezza che gli sforzi investiti nello

    stringere legami positivi non siano tempo perso, ma la premessa importante e necessaria per

    un’esperienza di crescita e sviluppo globale da vivere nella quotidianità e nella gioia dell’incontro

    dell’insegnamento della religione cattolica (IRC).

    A guidare i nostri alunni lungo il percorso che li porterà a diventare “Cittadini del mondo delle

    meraviglie” ci sarà sempre un personaggio mediatore, per aiutare i bambini a comprendere gli

    argomenti trattati, mediando i contenuti più complessi con semplicità e naturalezza, stimolando la

    fantasia e la curiosità degli alunni. Il personaggio mediatore interverrà nella fase di presentazione

    delle attività, proponendo giochi, canzoni, drammatizzazioni e laboratori, coinvolgendo i bambini in

    situazioni nuove e particolari, rappresentando così un efficace raccordo comunicativo tra i diversi

  • contenuti previsti nel percorso di IRC: una sorta di filo rosso che offre l’opportunità di dare

    continuità e coerenza alle esperienze nell’arco di un tempo prolungato come l’intero anno

    scolastico.

    La progettazione annuale delle attività si struttura in 5 unità di lavoro, ciascuna delle quali prevede

    un focus sulle competenze chiave di cittadinanza.

    L’insegnamento di religione cattolica nella scuola italiana è una preziosa opportunità culturale ed

    educativa perché aiuta i bambini a scoprire le radici della nostra storia e identità. Le attività in

    ordine all’IRC, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo del sè,

    valorizzano la dimensione religiosa, promuovono la riflessione sul patrimonio di esperienza dei

    bambini e contribuiscono a rispondere alle grandi domande di significato e di senso che portano nel

    cuore.

    Le unità di lavoro sono state sviluppate nel rispetto delle indicazioni nazionali relative

    all’insegnamento della religione cattolica previste per la suola dell’infanzia secondo il DPR 11

    febbraio 2010. Gli argomenti trattati si propongono come un percorso organico che possa fornire

    apporti significativi nei diversi campi di esperienza, favorendo così uno sviluppo integrale della

    personalità dei bambini, con un’attenzione particolare ai loro diritti, secondo la Convenzione ONU

    sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata

    dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.

  • • SCUOLA INCLUSIVA E SCELTE EDUCATIVE

    La nostra scuola si propone di essere una scuola inclusiva. Il viaggio fatto per raggiungere questo

    concetto è stato un viaggio lungo che ha visto come sua prima tappa le legge I. 517 e che ha trovato

    uno snodo di rilancio e di approfondimento attorno al tema della disabilità e con la legge 104 è

    continuato. Ha avuto una tappa fondamentale nel 2010 con la legge n. 170 (Nuove norme in materia

    di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico), laddove le attenzioni educative

    personalizzate vengono applicate anche a quegli studenti che vivono l'esperienza in difficoltà

    iniziando così ad erodere il concetto che la personalizzazione sia uguale a individualizzazione e sia

    dunque inerente a persona disabile. Nel frattempo si è approfondita anche la questione dei rapporti

    tra persone appartenenti a culture differenti, abbozzando una "via italiana" all'intercultura con quel

    prezioso documento di indirizzo ministeriale dell'ottobre 2007 (La via italiana per la scuola

    interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri). Ma il viaggio della scuola inclusiva in Italia ha

    trovato il suo compimento nella direttiva del MIUR del 27 dicembre 2012 "strumenti d'intervento

    per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica".

    Bastano le parole iniziali della Premessa per cogliere il quadro nuovo che, finalmente, si apre e si

    compie in una cultura che sottolinea l'importanza del contesto dove si considera la persona nella sua

    totalità, in una prospettiva bio-spico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull'analisi

    del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell'alunno

    prescindendo da preclusive tipizzazioni.

    In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni

    Educativi Speciali; o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,

    rispetto ai quali è necessario che la nostra scuola offra un'adeguata e personalizzata risposta.

    Va quindi potenziata la cultura dell'inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle

    relative competenze degli insegnanti curriculari, finalizzate ad una più stretta interazione tra tutte le

    componenti della comunità educante. Per questo la nostra scuola è consapevole che per essere

    inclusiva è una scuola che si deve ricordare che il bambino è della scuola tutta, non solo

    dell'insegnante di sezione. Se questo vale per ogni bambino, vale a maggior ragione per il bambino

    fragile che necessita di sguardi plurali, di azioni congiunte e interconnesse.

    La nostra scuola si propone quindi di essere una scuola inclusiva o meglio una scuola attenta alle

    persone e per le persone che sono tutte diverse, ciascuna nella propria unicità, da conoscere,

    riconoscere, amare, valorizzare. E' una scuola che sa farsi prossimo a ciascuno, che sa mettersi

    accanto, compagna di strada, ma anche capace di connettere tra loro diverse esperienze che i

    bambini vivono. Una scuola che sa leggere con attenzione e con spirito riflessivo le domande e i

    bisogni che i tempi odierni ci chiedono.

  • La nostra scuola ha identificato delle buone prassi che ci permettono di vivere in una scuola

    accogliente e inclusiva:

    • tempo disteso per permettere alle insegnanti di porsi in atteggiamento di ascolto,

    accoglienza di bisogni speciali, per osservare e progettare;

    • valorizzazione del tempo del gioco mediante la selezione dei materiali;

    • allestimento di spazi e angoli stimolanti che il bambino può sperimentare in autonomia;

    • esperienze di intersezione per permettere uno sguardo condiviso sul bambino e per

    permettere al bambino stesso di vivere stili educativi diversi ed esperienze di gruppo

    omogeneo;

    • Progettare centri di interesse attivando risorse volontarie ( genitori o nonni che animano

    storie, intervengono in alcuni laboratori come per esempio quello dell'orto, coinvolgimenti

    degli artigiani, coltivatori, vivaisti del territorio, incontri con chi svolge attività di soccorso:

    vigili del fuoco, polizia stradale, polizia locale, volontari del 118)

    Accoglienza per tutti

    Nella nostra Scuola dell'Infanzia sono iscritti 106 bambini:

    • 29 di 5 anni

    • 43 di 4 anni

    • 28 di 3 anni

    • 6 di 2 anni e mezzo

    e per l'esattezza:

    • Femmine 53

    • Maschi 53

    Sono presenti 19 bambini stranieri di cui 9 maschi e 10 femmine.

    E’ presente anche un bambino portatore di handicap; seguito da un assistente ad personam per

    13 ore settimanali e 8,30 ore dall'insegnante di sostegno.

    Le 5 sezioni sono così composte:

    • 1°: sezione delle Farfalle, 21 bambini

    • 2°: sezione delle Coccinelle, 20 bambini

    • 3°: sezione delle Api, 21 bambini

    • 4°: sezione delle Tartarughe, 22 bambini

    • 5°: sezione dei Delfini, 22 bambini

  • Nelle sezioni dove sono presenti bambini diversamente abili il numero degli alunni è ridotto in

    modo da poter meglio accogliere i loro Bisogni Educativi Speciali.

    Vengono accolti tutti i bambini che fanno richiesta di iscrizione (numero permettendo).

    Integrazione dei bambini diversamente abili

    Ai bambini diversamente abili la scuola offre l'inserimento in una sezione con un numero ridotto di

    bambini rispetto alle altre sezioni, con la presenza di un'assistente ad personam (assegnata dal

    Comune di Passirano) oltre all'educatrice di sezione. Anche quest’anno al bambino diversamente

    abile è stata assegnata un’insegnante di sostegno didattico che copre 8 ore settimanali.

    I PROGETTI

    • Progetto accoglienza: nei mesi di settembre e ottobre, vengono svolte una serie di attività

    mirate all'inserimento dei bambini nuovi e di quelli che rientrano dopo il periodo di vacanza:

    l’obiettivo principale di questo periodo di accoglienza è favorire il distacco dalla figura genitoriale

    in modo sereno e propositivo. (vedi progetto allegato);

    • Progetto annuale : "I 5 MALFATTI” vedi allegato

    Le insegnanti toccheranno attraverso il viaggio di questa piccola e dolcissima zebra le 5 aree

    principali:

    • area linguistica;

    • area logico – matematica;

    • area motoria;

    • area grafico – pittorica;

    • I.R.C;

    • Progetto di inglese “hocus&lotus”: con l’esperta Elisa Baroni che per il 2° anno svolgerà

    una serie di attività mirate all’acquisizione della lingua inglese attraverso il metodo narrativo. Il

    progetto è rivolto all’intera sezione, in giornate diverse fra loro.

    • Progetto sicurezza: brevi incontri illustrativi e dimostrativi (prove di evacuazione,

    riconoscimento dei suoni di emergenza..) rivolti a tutti i bambini della scuola sul tema della

    sicurezza, illustrati da alcune figure professionali (vigili del fuoco, poliziotto/vigile urbano,

  • volontari del 118...). L’incendio e il terremoto verranno illustrati ai bambini attraverso due storie da

    rielaborare e drammatizzare.

    • Progetto biblioteca: in collaborazione con la Biblioteca Comunale, il gruppo dei bambini

    grandi continua l'esperienza degli anni precedenti con il progetto per l'avvicinamento alla lettura:

    l'obiettivo principale di questo progetto è quello di stimolate nel bambino la rielaborazione e la

    sintesi, la capacità di attenzione e la fantasia. Durante il corso dell'anno scolastico sono previsti

    incontri a scadenza trimestrale, momenti in cui bambini, suddivisi in due gruppi che turnano

    sull'intera mattinata, ascoltando storie scelte dalla bibliotecaria (previa consultazione con il Collegio

    Docenti) e cercano poi di rielaborare insieme ciò che hanno capito, attraverso disegni, piccoli

    giochi,ecc. Al termine di ogni incontro viene poi data la possibilità a ciascun bambino di scegliere

    un libro da portare a scuola e restituire la volta successiva. (vedi allegato)

    • I.R.C. vedi allegato

    • PROGETTO di Ed. PSICOMOTORIA. (VEDI ALLEGATO)

    • Progetto di ed. musicale (vedi allegato)

    • DOMANDA OFFERTA FORMATIVA E VALUTAZIONE

    Dopo un'attenta analisi della situazione territoriale dall'anno scolastico 2015-2016, la scuola

    dell'Infanzia "Villa Lanzi Bucelleni" per andare incontro alle esigenze delle famiglie, dove sono

    presenti entrambi i genitori che lavorano e nessuno a cui lasciare i bimbi in custodia, ha attivato

    il servizio di orario posticipato dalle ore 15.30 alle ore 17.30. Questa scelta ha sicuramente

    avuto un risvolto positivo. L'obiettivo principale è di far passare alle famiglie il messaggio che

    la scuola dell'Infanzia non è comunque un "parcheggio" a ore dove lasciare i bambini. Anche

    nell'orario del posticipo la scuola dell'Infanzia offre un servizio alle famiglie, non certo di

    parcheggio ma un luogo sicuro e conosciuto dai bambini dove portare avanti tutti quegli

    indicatori e valori citati precedentemente nel Progetto educativo e nel Piano Triennale di Offerta

    Formativa e che porteranno i bambini a sviluppare alcune competenze di base che strutturano la

    sua crescita personale.

  • • LA CONTINUITA'

    La continuità intesa come sistema di rapporti interattivi tra Scuola dell'Infanzia ed altre istituzioni

    ad essa contigue, si articola in:

    A. continuità orizzontale: (scuola-famiglia ed altre agenzie educative). Il rapporto scuola-famiglia

    prevede la collaborazione delle due parti attraverso:

    • colloqui iniziali e sistematici durante il corso dell'anno scolastico

    • incontri di sezione

    • feste (Natale, fine anno …)

    • elezione dei rappresentanti di sezione

    • elezione dei rappresentanti d'Istituto

    • incontri di formazione per i genitori con “esperti”.

    B. continuità verticale: (scuola dell'infanzia-scuola primaria). Per i bambini grandi, viene utilizzata

    la scheda per il passaggio delle informazioni alla scuola primaria, elaborata dalla Commissione

    Continuità, alla quale partecipano due insegnanti.

    Il Collegio Docenti della scuola è composto dalla Coordinatrice delle attività didattiche, cinque

    insegnanti di sezione, un'insegnante jolly e di sostegno e un’insegnante per il servizio di orario

    posticipato.

    Profilo in uscita

    Al termine del percorso triennale della scuola dell'infanzia ogni bambino deve aver sviluppato

    alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale:

    • riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati

    d'animo propri e altrui

    • ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sè, è

    progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa

    chiedere aiuto

    • manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l'ambiente e le persone,

    percependone le reazioni ed i cambiamenti

    • condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i

    conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e

    pubblici

    • ha sviluppato l'attitudine a porre e porsi domande di senso su questioni etiche e morali

    • coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di

    conoscenza

  • • sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con

    pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana

    • dimostra abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad

    orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie

    • rivela le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca

    soluzioni e situazioni problematiche di vita quotidiana.

    • è attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei

    processi realizzati e li documenta

    • si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di

    culture, lingue, esperienze.

    • CONCLUSIONI

    Il PTOF è stato approvato in data 13 gennaio 2015 dal Consiglio di Amministrazione.

    Il PTOF è stato come ogni anno aggiornato in data di primo collegio docenti a.s. 2018-2019.

    firma Rappresentante Legale:

  • Fondazione Scuola dell’Infanzia Villa Lanzi Bucelleni

    Passirano, via libertà 4/B

    PROGETTO ACCOGLIENZA Anno scolastico 2018/2019”

    Introduzione “E’ importante la capacità della scuola di accogliere i bambini in modo personalizzato e di farsi carico delle emozioni loro e dei loro familiari nei delicati momenti dei primi distacchi e dei primi significativi passi verso l’autonomia, dell’ambientazione quotidiana e della costruzione di nuove relazioni con i compagni e con gli adulti” (dalle Indicazioni Nazionali...). L’inizio di ogni percorso scolastico, sia per i bambini che per gli adulti, è un evento carico di emozioni, di significati, di aspettative e, a volte, di ansie e paure. La nostra scuola si propone di organizzare questo delicato momento predisponendo un clima adatto e rassicurante per accogliere adeguatamente bambini e genitori. Si ritiene quindi opportuno graduare l’accoglienza e la permanenza dei bambini nella scuola adottando un orario flessibile, a tal fine le insegnanti predispongono un percorso educativo specifico per il periodo dell’accoglienza DESTINATARI Tutti i bambini. FINALITA’ Accogliere i neo iscritti alla Scuola dell’Infanzia ed i loro genitori e rendere piacevole il ritorno a scuola di quelli che hanno già frequentato FAVORENDO:

    • un graduale ambientamento • la conoscenza delle persone presenti nell’ambiente scolastico • la conoscenza degli ambienti • l’adattamento ai ritmi scolastici

    CAMPI DI ESPERIENZA COINVOLTI

    1. Il sè e l’altro; 2. il corpo e il movimento; 3. i discorsi e le parole; 4. immagini, suoni e colori; 5. la conoscenza del mondo.

    OBIETTIVI

    • Favorire il sereno distacco dalla famiglia • Avviare un proficuo inserimento del bambino nel nuovo ambiente scolastico • Realizzare un clima sereno e rassicurante • Favorire l'acquisizione dell'autonomia fisica del bambino • Favorire rapporti positivi con gli altri bambini • Favorire la partecipazione dei bambini in gruppo ad attività comuni • Imparare e condividere semplici norme di comportamento

  • • Promuovere e instaurare nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo accoglie

    • Promuovere nel bambino la percezione di essere accolto ed accettato nell’ambiente scolastico

  • • Favorire nel bambino la relazione, la comunicazione interpersonale e la socializzazione con

    i pari e con gli adulti COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Comunicazione nella madre lingua

    • Sviluppa le capacità attentive • Si pone in atteggiamento di ascolto costruttivo e di comprensione alle diverse opinioni

    Imparare ad imparare

    • pone domande pertinenti • Recepisce informazioni varie • Rispetta le norme che regolano la vita sociale • Segue con interesse e costanza le attività proposte • E’ disponibile alla collaborazione • Ha fiducia negli altri

    Competenze sociali e civiche

    • Prende iniziative • Interagisce positivamente con coetanei e adulti

    OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

    ü Conoscere l’ambiente scolastico (3 anni) ü Conoscere ed accettare i tempi scolastici (3 anni) ü Instaurare o consolidare un rapporto positivo con i compagni e le insegnanti (3, 4, 5, anni) ü Affermare la propria identità all’interno del ü gruppo (3, 4, 5, anni) ü Acquisire sempre maggiore autonomia all’interno dell’ambiente scolastico (3, 4, 5, anni) ü Riconoscere e consolidare la propria appartenenza ad un gruppo (3, 4, 5, anni) ü Conoscere e condividere alcune norme di comportamento (3, 4, 5, anni) ü Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti (3, 4, 5, anni)

    COMPETENZE ATTESE

    ü Conoscere il nome dei compagni e delle insegnanti (3, 4, 5, anni) ü Orientarsi nell’ambiente scolastico e conoscere il nome di alcuni luoghi (3 anni) ü Conoscere il simbolo e il nome della propria sezione(3 anni) ü Conoscere il simbolo e il nome del gruppo di età (3, 4, 5, anni) ü Rispettare le regole concordate (3, 4, 5, anni) ü Utilizzare in modo corretto i materiali scolastici (3, 4, 5, anni) ü Partecipare alle attività proposte (3, 4, 5, anni) ü Conoscere il personaggio simbolo della propria sezione (3, 4, 5, anni) ü Raccontare le proprie esperienze di vacanza (3, 4, 5, anni) ü Manipolare materiali diversi realizzando un prodotto personale ü Memorizzare canti e filastrocche (3, 4, 5, anni)

  • METODOLOGIA Per il raggiungimento di tali obiettivi si ritiene opportuno seguire queste modalità:

    ü Proporre attività ludiche per favorire i rapporti interpersonali tra bambini e tra bambini ed insegnanti

    ü promuovere attività di esplorazione per scoprire i vari ambienti scolastici ü predisporre spazi ed attività per conoscere ed utilizzare i materiali presenti all’interno

    dell’aula ü favorire il senso di appartenenza al gruppo sezione ed al corrispondente gruppo di età

    attraverso la scelta di simboli convenzionali. In questo primo periodo di ambientamento, uno degli obiettivi è favorire la reciproca conoscenza. Le insegnanti predispongono l’ambiente in modo tale da attirare l’attenzione dei bambini sui giochi e sul materiale didattico e favorire l’esplorazione del nuovo ambiente. STRATEGIE ORGANIZZATIVE Le insegnanti operano sulla flessibilità dell’orario scolastico: Per facilitare l’incontro dei bambini nuovi iscritti con l’ ambiente-scuola, l’orario di frequenza sarà organizzato nel seguente modo: I piccoli sono stati divisi in due gruppi: il 1° inizia l’inserimento martedì 4 settembre 2018, il 2° giovedì 6 settembre 2018. Poi, in egual modo effettueranno l’ingresso in questo modo:

    • 1° settimana di scuola dalle ore 8.30 alle 11 senza (la presenza del genitore). • 2° settimana di scuola dalle 8,30 alle 13,30 • Dalla 3^ settimana in poi potranno fermarsi per l’intera giornata.

    Al termine di questo periodo, qualora si verifichino difficoltà di inserimento, la permanenza graduale si prolunga anche nel mese di ottobre (a discrezione del genitore, in accordo con la famiglia dell’alunno/a). SPAZI Gli spazi saranno organizzati in modo flessibile permettendo ai bambini di avviare una prima, fondamentale esplorazione della scuola. Durante il primo periodo i bambini verranno accolti nelle proprie sezioni e in giardino. Progressivamente saranno guidati alla scoperta degli altri spazi della scuola. STRUMENTI E MATERIALI

    • Cartelloni della sezione: calendario giornaliero per la registrazione delle presenze e del tempo

    • atmosferico -calendario degli incarichi • Giochi di socializzazione e accoglienza • Giochi strutturati e non in dotazione alle sezioni • Materiale grafico-pittorico-plastico • Cartelloni sulle regole • Contrassegni • I simboli della sezione • Ripetizione di attività di routine • Storie e racconti per l’accoglienza

  • • Musiche e canti ATTIVITA’:

    • Giochi per mettere in relazione i bambini tra di loro • Esplorazione dell’ambiente scolastico • Attività libere di gioco • Attività manipolative • Giochi e conversazioni ricordando le esperienze di vacanza • Ascolto e memorizzazione di semplici canzoni • Rappresentazioni grafico-pittoriche , utilizzando diverse tecniche ( es. pittura con le dita) • Verbalizzazione delle proprie esperienze di vacanza • Esperienze di libera manipolazione di materiali diversi (a scelta dell’insegnante)

    VALUTAZIONE E VERIFICA: Osservazione e registrazione su griglia/registro delle presenze/quaderni personali) appositamente predisposti dei comportamenti e delle abilità di ingresso per rilevare il grado di inserimento nell’ambiente scolastico e predisporre il progetto didattico –educativo (successivamente, nel mese di ottobre, verrà fissato il colloquio singolo con le famiglie per la restituzione del periodo dell’inserimento). MOMENTO FINALE Festa dell’ Accoglienza: Nella giornata di SABATO 29 SETTEMBRE 2018, DALLE ORE 15 ALLE ORE 17, i bambini dopo un canto introduttivo, potranno fare merenda insieme alle famiglie e ai loro compagni nel cortile della scuola. I bambini grandi e mezzani, divisi per sezione, chiameranno ad uno ad uno i piccoli e consegneranno loro un piccolo gesto come segno di accoglienza nella sezione di appartenenza. Per l’occasione le insegnanti predisporranno un grande telo di stoffa sul quale ciascuno potrà lasciare un messaggio o fare un disegno per inaugurare il nuovo anno scolastico.

  • 3 ANNI

    IL SE’ E L’ALTRO

    TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE

    COMPETENZE

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