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1 ISTITUTO COMPRENSIVO G. CARDUCCIGAETA SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE P.T.O.F Piano Triennale Offerta Formativa DIRIGENTE : Dott.ssa Maria Rosaria Macera AA.SS.: 2016/2017 2017/2018 2018/2019 CURATO DALLE DOCENTI FIGURE STRUMENTALI: Di Ciaccio Maria Concetta, Gentile Maria Rosaria

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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. CARDUCCI” – GAETA

SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE

P.T.O.F Piano Triennale Offerta Formativa

DIRIGENTE : Dott.ssa Maria Rosaria Macera

AA.SS.:

2016/2017 2017/2018 2018/2019

CURATO DALLE DOCENTI FIGURE STRUMENTALI:

Di Ciaccio Maria Concetta, Gentile Maria

Rosaria

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Premessa………………………………………………………………………….…………... 5

Il saluto del Dirigente Scolastico……………………………………………………..…….… 6

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa…....…………………………………………….. 7

Linee generali di indirizzo e Mission educativa……………………………………………… 8

1. AREA DEL CONTESTO TERRITORIALE E DEI BISOGNI DELL’UTENZA…….…… 10

1.1 L’Istituto nella realtà sociale e territoriale…………………...……………..………..…….. 11

1.2 Il territorio: nuovi bisogni………………...………………………………………..…….… 12

1.3 Bisogni sociali prioritari del territorio……………………………………………….…….. 13

1.4 Caratteristiche del Comprensivo “G.Carducci”……………………………………….…… 13

1.5 La popolazione scolastica……………………………………………………………….…. 16

1.6 Risorse del Comprensivo…………………………………………………………………… 16

1.7 Edilizia scolastica…………………………………………………….…………………….. 17

1.8 Risorse interne ………………….………………..………………………………………… 17

1.9 Risorse esterne……………………………………………………………………………… 18

1.10 Risorse professionali………………………………………………………………………. 18

1.11 Strutture educative e formative di collegamento………………………………………….. 19

1.12 Reti di scuole e convenzioni con Associazione ed Enti…………………………………... 19

2. AREA DELL’OFFERTA FORMATIVA………………………………………………..…... 20

2.1 La scuola nel nuovo scenario: PTOF e riforma…………………………………………….. 21

2.2 Autonomia didattica………………………………………………………………………… 22

2.3 Priorità educative…………………………………………………………………………… 24

2.4 Il curricolo formativo del nostro Istituto…………………………………………………… 24

2.5 Cittadinanza e Costituzione……………………………………………………………..….. 25

2.6 Strumenti d’intervento per l’inclusione scolastica……………………………………..…… 25

2.7 Modalità d’intervento………………………………………………………………………. 27

2.8 Continuità educativo-didattica……………………………………………………………… 27

2.9 Sviluppo delle competenze e curricolo verticale…………………………………………… 28

2.10 Curricolo verticale delle competenze …………………………………………………….. 29

2.11 Orientamento...…………………………………………………………….…………….... 29

2.12 Formazione delle classi prime………………………………………………………..…… 30

2.13 Le tecnologie multimediali nella didattica dell’Istituto Comprensivo……………………. 31

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2.14 Obiettivi formativi…………………………………………………………………….. 32

2.15 Visite Guidate e viaggi d’istruzione…………………………………………………… 32

2.16 Rapporti scuola-famiglia: patto educativo di corresponsabilità ……………………..… 33

2.17 Attività alternative alla religione cattolica …………………………………………….. 33

2.18 Sicurezza……………………………………………………………………………….. 34

2.19 Finalità dell’azione metodologica del Comprensivo…………………………………… 34

2.20 Verifiche e Valutazione………………………………………………………………… 34

2.21 Potenziamento dell’offerta formativa ………………………………………………….. 35

2.22 Fabbisogno di organico del prossimo triennio………………………………………..… 36

2.23 Autoanalisi……………………………………………………………………………… 37

2.24 Dal RAV al Piano di Miglioramento…………………………………………………… 38

2.25 Tabella di sintesi piano di miglioramento………………………………………………. 38

2.26 Scuola dell’Infanzia …………………………………………………………..…………. 40

2.27 Organizzazione della scuola dell’Infanzia ………………………………………..……... 41

2.28 Criteri generali di verifica e valutazione della scuola dell’Infanzia …………………..… 41

2.29 Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa nella scuola dell’Infanzia ……….. 42

2.30 Scuola Primaria…………………………………………………………………………. 42

2.31 Ambiti disciplinari………………………………………………………………………. 43

2.32 Scuola primaria: ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa………………….. 44

2.33 Protocollo di valutazione della Scuola Primaria………………………………………… 45

2.34 Livelli relativi alla certificazione delle competenze: modello ministeriale …………...… 61

2.35 Scuola Secondaria di 1°grado …………………………………………………………… 61

2.36 Finalità formative della Scuola Media …………………………………………….….… 61

2.37 Il corso ad indirizzo musicale ………………………………………………………….. 62

2.38 Corso a tempo prolungato ………………………………………………………….…... 63

2.39 Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa nella Scuola Secondaria ……..…. 64

2.40 Verifiche delle discipline della Scuola Secondaria …………………………………..… 65

2.41 Protocollo di valutazione della Scuola Secondaria di I grado …………………………. 65

2.42 Rubrica della valutazione degli apprendimenti della scuola media di 1°grado………… 66

2.43 Livelli relativi alla certificazione delle competenze: modello ministeriale …………..... 77

2.44 Rubrica di valutazione degli apprendimenti della Scuola primaria e della Scuola

secondaria di I grado ………………………………………………………………….. 77

2.45 Griglia di valutazione delle competenze chiave europee e di cittadinanza della Scuola

primaria e della Scuola secondaria di I grado ………………………………………..... 79

2.46 Indicatori di osservazione del comportamento degli alunni nella Scuola primaria e

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nella Scuola secondaria di I grado.. ………………………………...………...………. 82

3. AREA DELLA GESTIONE ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA ..…….……. 83

31 Comunità scolastica …………………………………………………………….…….. 84

3.2 Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico ………………………………………. 85

3.3 Uffici di Segreteria …………………………………………………………………… 85

3.4 Ricevimento genitori …………………………………………………………………. 85

3.5 Calendario scolastico 2018 – 2019 …………………………………………………… 85

3.6 Consiglio di Istituto…………………………………………………………………… 86

3.7 Elenco docenti della Scuola dell’Infanzia a.s. 2018-2019 …………………………… 87

3.8 Elenco docenti della Scuola Pimaria a.s. 2018-2019 ………………………………… 88

3.9 Elenco docenti della Scuola Secondaria di I grado a.s. 2018-2019 ………………….. 89

3.10 Elenco personale ATA a.s. 2018-2019 ……………………………………………… 90

3.11 Referenti per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali ……………………………. 91

3.12 Referente per le attività di prevenzione e contrasto del bullismo e cyber bullismo…. 91

3.13 Comitato di Valutazione ………...………………………………………………..…. 91

4. AREA PROGETTUALE ………………………..…………………..………..…..……. 92

4.1 Arricchimento dell’offerta formativa …………….……………………………….…… 93

4.2 Linguaggi………………………………………………………………………….…… 94

4.3 Educazione al sostenibile ……………………..……………………………..…….….. 100

4.4 Benessere e salute per una scuola inclusiva …………..……………….…….……..…. 102

4.5 Cittadinanza e Costituzione ………………………………………………………..….. 108

4.6 Innovazione e formazione professionale : tabella esplicativa ……………………...…. 112

4.7 Eventi …………………………………………………………………………….…… 112

4.8 Albo d’oro 2017 – 2018………………………………………………………………… 113

APERTURA AL NUOVO………………………………………………………………….. 116

APPENDICE………………………………………………………………………………… 117

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Istituto Comprensivo “G.Carducci” di Gaeta-:

[email protected]

Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “G.

Carducci”di Gaeta, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107,

recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino

delle disposizioni legislative vigenti”.

Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con

proprio atto di indirizzo prot. N.4984 del 9 settembre 2015.

Ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 12-01-2016 ed è stato

approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta 14/01/2016

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul

portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il Piano è stato aggiornato ed approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del

25.10.2016 .

Aggiornamento approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 26.10.2016.

Il Piano è stato aggiornato ed approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del

25.10.2017

Aggiornamento approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 30.10.2017

Il Piano è stato aggiornato ed approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del

26.10.2018

Aggiornamento approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 30.10.2018

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Il saluto del Dirigente Scolastico

Cari genitori ed alunni della Sc .Primaria e dell’Infanzia, Sc. Secondaria di Primo Grado voglio

augurare a tutti i bambini ed ai genitori un buon anno scolastico, ricordando che la scuola è una

comunità a cui partecipano tante persone: gli alunni innanzitutto, i docenti, il personale non

docente, i genitori.

Il mio desiderio, per l’anno scolastico che sta iniziando, è che questa comunità possa crescere

in spirito di collaborazione, serenità e ricchezza culturale.

Gli obiettivi che intendo perseguire, in stretta collaborazione con tutto il personale che opera

nell’istituzione e con i genitori, sono principalmente legati alla creazione di un clima di lavoro

sereno, costruttivo, condiviso; alla consapevolezza della centralità dell’alunno, che deve

guidare ogni nostra scelta; all’apertura della scuola al mondo esterno al territorio; ed infine

qualità, intesa come verifica degli obiettivi fissati per il miglioramento continuo dei risultati.

Mi piace pensare che questa sia solo la prima di una serie di comunicazioni che aiutino ad

avvicinare le speranze che la scuola e la famiglia nutrono reciprocamente, alla ricerca di un

percorso formativo condiviso per i propri ragazzi, in cui l’assunzione di responsabilità di

ciascun alunno, insieme a quella della scuola e della famiglia possano confluire in un impegno

educativo, con l’obiettivo di avvicinare gli alunni stessi al senso di appartenenza ad una società

civile che, insieme, andremo a costituire.

Nella speranza di condividere l’impegno per un progetto comune, vi saluto

cordialmente.

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa. Maria Rosaria Macera

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Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa L’elaborazione del PTOF dell’Istituto comprensivo Carducci di Gaeta è improntata ai criteri

ispiratori delle leggi sull’autonomia, della legge 107 e alle risultanti dell’analisi effettuata nel

RAV.

Si differenzia dal POF per la maggiore concretezza e per la più attenta rispondenza alle

esigenze territoriali e contingenti, alle quali la Scuola deve fornire risposte educative e

organizzative valide,nel rispetto dei tempi attuativi previsti.

Il documento riporta in modo scandito e puntuale le finalità, le priorità, gli obiettivi formativi

fondamentali (mission o indirizzo)in rapporto alla dimensione socio ambientale, sulla quale il

comprensivo definisce e organizza i percorsi di gestione e gli interventi educativi ritenuti

necessari (vision o scelte).

La stessa natura del Comprensivo, fatta di tre segmenti formativi, induce a un’elaborazione

aderente alleloro specificità, condivisa e partecipata fra tutti i membri della comunità scolastica

e a una organizzazione quanto più integrata possibile che permetta la circolarità delle idee e

l’unitarietà degli intenti.

Questo documento vuole essere sia unelementodi informazione e consultazione per i docenti e

per l’utenza sia uno strumento che permetta di progettare percorsi validi e monitorarne fasi ed

esiti.

Ha carattere triennale per permettere una progettualità a lungo termine in quanto la vera

ricaduta dell’azione formativa e delle scelte gestionali non può essere valutata e consolidata

nell’arco di pochi mesi.

Il PTOF, rivedibile annualmente, è articolato in 4 macro-aree:

➢ Area del Contesto Territoriale e dei Bisogni dell’Utenza

➢ Area dell’Offerta Formativa

➢ Area della Gestione Organizzativa e Amministrativa

➢ Area Progettuale

Si realizza concretamente partendo dal R.A.V.(Rapporto di autovalutazione) DPR 80/2013 in

cui si analizzano:

Contesti

Esiti

Processi relativi a pratiche educative e didattiche

Processi relativi a pratiche gestionali ed organizzative

Priorità

Obiettivi di processo.

Sulla base delle criticità riscontrate nel R.A.V. e delle verifiche effettuate dal MIUR, è

supportato dalla elaborazione di un Piano di Miglioramento che evidenzia i correttivi da

apportare nei settori specifici.

Come previsto dalle normative vigenti,segue la Timeline del Sistema Nazionale di Valutazione

per cioè attentamente monitorato in ogni fase da Organismi di valutazione esterna e interna al

Comprensivo.

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Linee generali di indirizzo e Mission educativa L’Istituto Comprensivo “G. Carducci” di Gaeta promuove la formazione e l’educazione

dell’allievo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado attraverso rapporti di

continuità educativa orizzontali (famiglia, scuola, agenzie educative parallele, Enti locali, …) e

verticali (Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria, Scuola secondaria di primo grado) al fine di

formare l’uomo-cittadino, libero, responsabile, attivo e critico nelle varie dimensioni sociali: la

famiglia, la comunità locale, le comunità nazionali e internazionali.

Il momento centrale della progettazione di questo raccordo è il Piano dell’Offerta Formativa,

cioè il documento attraverso il quale ogni comunità scolastica definisce la propria identità

culturale e progettuale, le proprie linee programmatiche, i percorsi formativi, le attività e tutto

quanto, alla luce delle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo (settembre 2012), possa

rappresentare una risposta organica e intenzionale ai bisogni dell’utenza. L’Istituzione

scolastica, nella piena autonomia organizzativa (D.P.R. n.275/99) e nel rispetto della libertà di

insegnamento, individua le esperienze di apprendimento più efficaci e le strategie più idonee

per garantire il diritto allo studio di tutti gli allievi e il pieno sviluppo della persona.

La finalità del PTOF è espressa in continuità con la finalità da sempre perseguita dall’Istituto:

" Lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione

italiana e della tradizione culturale europea."

Le linee di indirizzo del PTOF ritenute prioritarie in rapporto al contesto e alle risorse e alle

indicazione sono:

1. promuovere il successo formativo;

2. promuovere le competenze chiave e di cittadinanza;

3. favorire l’integrazione col territorio per promuovere la cultura umanistica sulla

valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali;

4. sviluppare competenze comunicative nelle diverse forme; 5. promuovere l’educazione ambientale per favorire l’Educazione alla

Sostenibilità;

6. promuovere l’educazione interculturale;

7. favorire l’inclusione.

La trasparenza dei criteri operativi, della valutazione e delle scelte organizzative e finanziarie

sono garantiti attraverso un rapporto costante, costruttivo e collaborativo, con le Famiglie, gli

Enti Locali, le Agenzie Educative e le Associazioni presenti sul Territorio.

Il Piano dell’Offerta Formativa Triennale sarà fondato su un percorso unitario, basato sui

seguenti principi pedagogici, condivisi da tutti gli operatori scolastici (dirigente, docenti,

personale amministrativo, collaboratori scolastici) e da tutti coloro che a vario titolo si

assumono la responsabilità dell’azione educativa e dell’erogazione del servizio scolastico:

▪ rispetto dell’unicità della persona

-la scuola prende atto che i punti di partenza degli alunni sono diversi e si impegna a dare a

tutti adeguate differenti opportunità formative per garantire il massimo livello di sviluppo

possibile per ognuno;

▪ equità della proposta formativa;

▪ imparzialità nell’erogazione del servizio;

▪ continuità dell’azione educativa;

▪ significatività degli apprendimenti;

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▪ qualità dell’azione didattica;

▪ collegialità.

Per l’attuazione del suo compito istituzionale ha individuato i seguenti valori che

maggiormente concorrono a tale finalità:

accoglienza,

solidarietà,

integrazione,

uguaglianza delle opportunità educative,

imparzialità,

libertà d’insegnamento,

promozione umana e sociale degli alunni.

L’istituto Comprensivo Carducci, nell’intento di perseguire queste finalità, non può prescindere

dall’"ascolto", l’elemento che maggiormente permette l’accoglienza dell’alunno, inteso come

momento di conoscenza, riflessione e attivazione per la risoluzione dei suoi bisogni educativi

impliciti ed espliciti. Inoltre la progettualità attenta, la strutturazione di spazi dedicati alle

attività didattiche e laboratoriali, la definizione chiara dei curricula e degli interventi

metodologici, la relazionalità ampia e amichevole e la collaborazione con le famiglie,

permettono al nostro istituto di prendere veramente ”in carico” ogni allievo e di rispondere ai

suoi bisogni in una dimensione più concreta.

Non può instaurarsi nessun rapporto educativo valido se non si ascolta e se non si crea un clima

di serena condivisione delle responsabilità. Tutto ciò favorisce la crescita culturale dell’alunno

e lo indirizza verso comportamenti attivi e consapevoli, lo guida e lo sostiene nel percorso di

apprendimento in vista di traguardi ben definiti.

E’ compito dell’istituzione, infatti, garantire a ciascun allievo una formazione scolastica che

tenga conto della sua unicità, delle sue esperienze pregresse e delle sue aspettative, che

contribuisca veramente a orientarlo nelle scelte future.

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1. AREA DEL CONTESTO

TERRITORIALE

E DEI BISOGNI DELL’UTENZA

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1.1 L’istituto nella realtà sociale e territoriale L’Istituto Comprensivo “G.Carducci” si è formato in seguito al dimensionamento delle

Istituzioni Scolastiche presenti sul territorio, sulla base delle recenti normative che prevedono

l’accorpamento in senso verticale e orizzontale di Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie e

Secondarie di primo grado, al fine di razionalizzarne la gestione e garantire all’utenza

continuità educativa, didattica e amministrativa.

In tal modo ogni Istituzione è espressione di autonomia e provvede alla definizione e alla

realizzazione delle proprie scelte nel Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto delle funzioni

delegate alle Regioni, dei compiti trasferiti agli Enti locali (D.P.R.275/99).

Sul territorio della città di Gaeta la Scuola Media “G. Carducci” ha ormai una lunga storia

iniziata nel 1960 e da allora ha accolto e guidato generazioni di giovani nelle loro prime scelte

di studio e di formazione personale, grazie a una stretta connessione con la realtà sociale e

ambientale del luogo.

Gaeta è una città del litorale laziale con una popolazione di circa 22.000 abitanti in posizione

centrale rispetto a Roma e Napoli e al Mediterraneo.

Questa particolare ubicazione ha determinato, nel corso dei secoli, eventi e situazioni che ne

hanno forgiato la morfologia, l’ambiente, il territorio e la cultura rendendola un sito storico,

antropologico e sociale unico.

Proprio la storia, la gradevolezza del clima, la bellezza del territorio e la potenzialità turistica,

marittima ed economica nonché la presenza di fondazioni e associazioni importantissime, ne

fanno un luogo di indubbia attrattiva e di vivacità culturale.

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Il comune di Gaeta si è trasformato, tra il 1950 e il 1960, da borgo di marinai, naviganti,

pescatori e contadini in una cittadina industriale, per la presenza sul territorio di fabbriche e

impianti di trasformazione petroliferi.

Ciò ha determinato, in quegli anni, uno sviluppo demografico in rapida crescita e un nuovo

assetto urbano e sociale. Contemporaneamente si è verificato anche un forte incremento del

turismo balneare e delle attività ad esso correlate.

In quel periodo il territorio era abitato prevalentemente da famiglie di estrazione medio-

alta(figli di impiegati, liberi professionisti, imprenditori,...). con buone aspettative nei confronti

della scuola e delle istituzioni in generale, intese soprattutto come servizi alla cittadinanza.

Successivamente la città ha vissuto un lungo periodo di stasi economica e sociale, ancora oggi

purtroppo in atto, dovuta a particolari situazioni che ne hanno rallentato lo sviluppo: la crisi

petrolifera, la crisi del comparto marittimo, la crisi del settore agricolo e dell’edilizia.

Le conseguenze di queste congiunture costringono molti giovani a cercare lavoro altrove e

molti nuclei familiari a spostarsi in altre aree urbane, alla ricerca di soluzioni abitative meno

costose. Nel contempo si assiste, specialmente in quest’ultimo periodo, all’ondata immigratoria

di cittadini extracomunitari di varia provenienza e con diverso grado d’integrazione e per

questo si rende necessario un supporto istituzionale, logistico/sociale, mirato.

Tenendo conto di tutte queste istanze sociali, la finalità principale dell’ I. C. “Carducci” è

quella di operare sul territorio per trasformare laconvivenza di culture diverse, il

cambiamentogenerazionale e socio-culturale in occasioni di arricchimento interiore per

l’individuo e l’intera comunità scolastica.

La sensibilità dei docenti è aperta a ogni iniziativa sociale, artistica o ditutela e conservazione

dei beni ambientali e territoriali, mantenendo in questo modo un buon livello di comunicazione

e collaborazione fra scuola e territorio.

1.2 Il territorio:nuovi bisogni Sebbene luogo di interesse storico–culturale e di indubbia attrattiva turistica, pur disponendo di

opportunità lavorative nel settore marittimo –portuale, Gaeta non riesce a colmare il divario fra

le fasce generazionali, in quanto la mancanza di aziende produttive e di strutture lavorative non

stagionali, non consente l’inserimento e la stabilizzazione sul territorio di giovani in età

lavorativa. Attualmente, alla luce di recenti studi sociologici e urbanistici si assiste a

un’eccessiva polarizzazione dell’impiego, con alta qualificazione, verso le città metropolitane

limitrofe o addirittura verso l’estero.

Di recente, riferendoci all’ultimo decennio, i quartieri antichi hanno accolto famiglie

extracomunitarie e giovani coppie che oggi ne costituiscono la risorsa e il tessuto sociale di

riferimento.

Si assiste dunque,attualmente alla scarsa crescita della popolazione residente e, nel contempo,

a un aumento dei bisogni sociali legati a problematiche inerenti all’invecchiamento della

popolazione e al disagio minorile.

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1.3 Bisogni sociali prioritari del territorio La compilazione del RAV ha comportato per l’Istituto una maggiore consapevolezza dei

bisogni sociali rilevabili sul territorio.

La scuola, che da sempre è un osservatorio privilegiato dei fenomeni sociologici in atto nella

nostra collettività, oggi lo è maggiormente in quanto, nella dimensione di Istituto Comprensivo

“prende in carico” una più vasta fascia di utenza e partecipa effettivamente alle diverse

problematiche che si presentano, considerando che il bambino, ragazzo/utente è sempre inserito

in una dimensione sociale concreta.

Sul territorio della città di Gaeta si rilevano molteplici bisogni, relativi a situazioni individuali,

familiari o proprie della situazione ambientale.

In particolare si prende atto che si necessita di:

cure e assistenza domiciliare (per anziani,per anziani disabili, per minori con disabilità)

assistenza scolastica per i minori disabili

assistenza alloggiativa (per famiglie monoreddito con più figli, per famiglie

monogenitoriali, per famiglie con persone disabili )

tirocini formativi per giovani al fine di favorire l’apprendimento di mestieri dopo

l’obbligo scolastico

tirocini formativi per l’avvio ad attività imprenditoriali

sostegno per una imprenditorialità più semplice e immediata

maggiore dislocazione dei servizi necessari sul territorio (centri sanitari, farmacie, centri

commerciali, patronati…)

investimenti mirati nei settori produttivi locali e nelle infrastrutture

sostegno alle piccole aziende cittadine.

1.4 Caratteristiche del Comprensivo “G.Carducci” L'Istituto Comprensivo "G.Carducci", ubicato a Gaeta, è composto da 3 sedi:

➢ Plesso "Virgilio" (sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria)

➢ Plesso "S. Conca"(sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria)

➢ Plesso "G. Carducci" (sede della Scuola Secondaria di I grado)

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Plesso “Virgilio”

Piazza Don Luigi Di Liegro 13 – 04024- GaetaTel. 0771. 460217

Scuola dell’infanzia:

Numero sezioni: 4 / Numero alunni :79

Orario lezioni: dal lunedì al venerdì 8.00-

16.00

Scuola Primaria:

totale 166

Orario delle lezioni: Dal lunedì al sabato: 8.30-13.00

Plesso “S.Conca” Via dei Frassini snc - 04024 - GaetaTel. 0771. 742223

Scuola dell’infanzia:

Numero sezioni: 4 / Numero alunni : 92

Orario lezioni: dal lunedì al venerdì 8.00-16.00

Scuola Primaria:

Classi Numero Numero

totale 163

Orario delle lezioni: Dal lunedì al sabato: 8.30-13.00

Classi Numero classi

Numero alunni

Prime 2 37

Seconde 2 25

Terze 2 39

Quarte 2 38

Quinte 1 27

classi alunni

Prime 1 16

Seconde 2 34

Terze 2 30

Quarte 2 47

Quinte 2 36

Plesso Virgilio

E’ il plesso centrale di Gaeta che si affaccia sulla piazza principale della città, nei pressi del

Palazzo Comunale. Costruito nel primo dopoguerra al posto dell’antico edificio scolastico

demolito per le vicende belliche, data la sua centralità costituisce un punto di incontro per i

giovani, nonché un riferimento per i visitatori, per la sua ubicazione e per le sue dimensioni.

Recentemente è stato dotato di tutte le strutture necessarie a una sicura utilizzazione degli spazi

didattici e laboratoriali. Attualmente ospita sezioni di Scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria

e la sua utenza è prevalentemente costituita da bambini provenienti dal centro città. In estate è

sede di mostre ed eventi importanti e trasforma le sue gradinate in platea durante le

manifestazioni organizzate nell’antistante piazza Monsignor L. Di Liegro. Dal 2014 è anche

sede decentrata del Conservatorio

“Ottorino Respighi “di Latina. Dal

2017 è sede della Ludoteca Comunale.

Plesso Sebastiano Conca

E’ l’edificio scolastico di più recente costruzione nell’ambito del Comprensivo Carducci. E’

situato ai piedi della collina del Piano e costituisce un punto di aggregazione per il nuovo

quartiere sorto da circa un ventennio e separato dal centro–città dalla via Flacca, importante

arteria stradale fra Roma e Napoli. Dotato di tutti i requisiti richiesti dalle vigenti normative,

nonché di ampi spazi di lavoro e di gioco, interni ed esterni, ospita sezioni di Scuola

dell’Infanzia e Scuola Primaria. La sua utenza è costituita, per la maggior parte, da bambini

provenienti dal quartiere litoraneo di Serapo

e dai bambini del rione “Il Piano”.

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Plesso “G. Carducci” Piazza Trieste, 5 -04024 Gaeta Tel- 0771.460265

Classi Numero di Numero

classi alunni

Prime 5 91

Seconde 5 111

Terze 5 107

totale 309

Orario delle lezioni:

E-mail:[email protected]

P.E.C.: [email protected] Segreteria: Piazza Trieste, 5 - 04024 Gaeta (LT)

Telefono e Fax: 0771.460265

Scuola secondaria di primo grado “G.Carducci”

E’ la sede centrale dell’Istituto Comprensivo e degli Uffici Amministrativi e di Presidenza.

Situata nella parte alta della Collina di Montesecco,si affaccia su piazza Trieste ed è contigua a

due importanti Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado: l’Istituto Tecnico Nautico

G.Caboto e il Liceo Scientifico E.Fermi con i quali ha da sempre instaurato rapporti di

continuità educativa e didattica .

Costruita negli anni sessanta, ha una lunga storia sul territorio poiché ha accolto e formato

generazioni di giovani attraverso un insegnamento valido e mirato, puntando sempre alla più

completa realizzazione della personalità di ciascuno, anche attraverso scelte innovative e

coraggiose.

Molteplici sono le attività, le iniziative e i concorsi a cui, nel tempo, la scuola ha aderito,

conseguendo sempre risultati prestigiosi e affermando, anche in campo nazionale, la qualità

dei suoi percorsi e delle sue proposte.Recentemente è stata dotata di tutti i requisiti richiesti

per la più ampia fruizione degli spazi didattici e laboratoriali.

Tempo Ordinario Dal lunedì al sabato

8.30 – 13.30

Tempo Prolungato Lunedì. mercoledì, giovedì,

8.30 – 13.30

sabato

Martedì e venerdì 8.30 – 16.30

Corso Musicale Dal lunedì al sabato

8.30 -13.30 Con rientri pomeridiani

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1.4 La popolazione scolastica La popolazione scolastica del Comprensivo “G.Carducci” è composta da circa 809 alunni di

diversa provenienza sia scolastica sia socio-ambientale.

I dati, ricavati dalle indagini Invalsi ed elaborati dal RAV, rappresentano la situazione delle

classi 2^ e 5^della Scuola Primaria e 3^ della Scuola Secondaria, relativa all’anno scolastico

2017-2018.

Da quanto analizzato si evince che:

➢ il background familiare, dei tre Istituti che compongono il comprensivo, si attesta su

livelli medio-alti(utenza composta da famiglie i cui genitori sono impiegati, professionisti, piccoli imprenditori,operai);

➢ la percentuale di alunni svantaggiati per disoccupazione di entrambi i genitori corrisponde allo 0 %;

➢ la percentuale di alunni di provenienza straniera corrisponde al 5% circa( il riferimento è relativo ai dati di rilevazione dell’anno 2015);

➢ la percentuale di alunni con particolari condizioni di provenienza( zone particolarmente svantaggiate dal punto di vista economico e sociale o nomadi) è molto bassa;

➢ dal benchmark relativo alla regione Lazio, la disoccupazione secondo i dati Istat risulta essere intorno al 10,6 % rispetto alla media nazionale;

➢ il tasso di immigrazione della regione Lazio, sempre secondo i dati Istat, si attesta al 11% rispetto alla media nazionale.

La presenza di alunni stranieri (la maggior parte provenienti dall’Est europeo) costituisce per il

Comprensivo una risorsa in quanto fonte di arricchimento culturale; comporta inoltre

l’attivazione di strategie e interventi mirati al benessere dell’alunno.

L’inserimento dell’alunno di diversa nazionalità è sempre opportunamente preparato da

un’apposita commissione che agisce seguendo ilprevisto protocollo e che valuta:

l’età anagrafica

il grado di alfabetizzazione in lingua italiana

il possesso della abilità e competenze relative alla classe di immissione

i titoli scolastici pregressi

Da questa prima valutazione si attiva un percorso di tutoraggio dell’allievo in cui sono

coinvolti Docenti, Alunni e, se necessario, Mediatori culturali, al fine di permettere non il

semplice inserimento nella classe ma la piena inclusione.

Nel territorio della città di Gaeta si assiste inoltre a un movimento migratorio di giovani

famiglie verso i comuni limitrofi o verso altre regioni.

1.6 Risorse del Comprensivo

La creazione di un Istituto Comprensivo pone la necessità di costruire una struttura organizzata

per gestire e valorizzare tutte le risorse disponibili.

In particolare si individua come prioritaria l’esigenza di una:

▪ ricognizione attenta e articolata delle disponibilità umane e territoriali,

▪ costruzione di canali di circolazione di materiali e di informazioni,

▪ creazione di strutture di raccordo (anche di natura logistica) fra le varie sedi.

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Proprio dall’analisi attenta di ciò che si ha si può procedere alla strutturazione di un organismo

efficiente in cui il lavoro degli operatori e lo studio degli allievi si realizzano pienamente.

Condividere idee, spazi, materiali, impianti tecnologici, interventi, risorse umane contribuisce

alla costruzione della comunità educante del Comprensivo in cui il sapere si diffonde nell’ottica

di continuità e di superamento della settorialità.

1.7 Edilizia scolastica I tre edifici scolastici di cui dispone l’Istituto Comprensivo sono di proprietà del Comune di

Gaeta.

Le sedi, tutte facilmente raggiungibili dall’utenza,sono situate nel centro città (Scuola

Secondaria di 1° grado“G. Carducci” e Plesso Virgilio)e nell’immediata circostanza (Plesso S.

Conca).

Le prime due, sebbene costruite nel dopoguerra, accolgono in modo adeguato le classi,

disponendo di locali ampi e idonei a ogni attività didattica. Nella sede dell’I.C. G.Carducci si è

realizzata una ristrutturazione con interventi straordinari per una maggiore aderenza della

scuola alle normative vigenti e per una migliore fruibilità degli spazi e degli ambienti.

Nei due plessi centrali, nel corso di precedenti ristrutturazioni, si è proceduto all’abbattimento

delle più consistenti barriere architettoniche, al miglioramento dei servizi e all’adeguamento dei

locali per andare incontro alle recenti normative in materia di sicurezza.

La scuola Conca,di più recente costruzione, è dotata di ampi spazi comuni, interni ed esterni, e

di un importante impianto sportivo.

Per ogni edificio sono frequenti gli interventi manutentivi di piccola e media entità, segnalati

agli Uffici competenti dell’Ente locale.

1.8 Risorse interne Per quanto riguarda le risorse interne, il Comprensivo è dotato di strutture tecnologiche di buon

livello, ha completamente rinnovato la dotazione dei sussidi, ha spazi polifunzionali per

l’animazione e l’attività musicale, laboratori scientifici, aule specifiche per le attività figurative

e manuali, locali per il servizio mensa, palestre per l’attività motoria e per gli eventi in corso

d’anno. Inoltre tutti gli edifici hanno cortili esterni per le attività all’aria aperta.

I segmenti di scuola Primaria e Secondaria di primo grado hanno potenziato lo studio

multidisciplinare e multimediale con la strutturazione di laboratori informatici nei quali

l’allievo può lavorare individualmente o in collaborazione. Inoltre il Comprensivo ha dotato

alcune aule, e un laboratorio, di lavagne multimediali grazie ai finanziamenti messi a

disposizione dalla Fondazione Roma e dal MIUR. Avendo aderito al Piano Nazionale Scuola

Digitale il Comprensivo ha migliorato la propria offerta formativa grazie ai fondi PON.

L’abbattimento delle barriere architettoniche,negli edifici della sede centrale (Scuola

Secondaria di primo grado) e del plesso Virgilio,ha permesso la costruzione di scivoli,

ascensori e bagni per persone diversamente abili. La fruizione degli spazi in tal modo è

veramente possibile a tutti, secondo quanto previsto dalle vigenti normative.

Il Ministero della Pubblica Istruzione dall’anno scolastico 1991/92 ha attivato nella nostra

scuola il Corso a IndirizzoMusicale. Con l’introduzione dell’insegnamento strumentale, la

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Scuola Secondaria di primo grado osserva un’apertura continua dell’edificio fino a sera,

permettendo lo svolgimento di molteplici attività extracurriculari.

1.9 Risorse esterne L’Istituto istaura inoltre sinergie con:

l’Ente locale, per mettere in atto i diversi piani, nell’ambito della progettualità

finanziata dallo stesso Ente (conoscenza e valorizzazione del patrimonio

artistico, eco-ambientale, sociale e culturale del territorio), per gli interventi di

manutenzione degli edifici scolastici, per l’organizzazione della refezione, del

trasporto alunni, per quanto concerne il Diritto allo studio e il progetto ASIA che vede

coinvolto nella scuola il servizio civile;

Lions Club Gaeta per attività di monitoraggio della salute mediante screening;

l’Asl, Associazioni, Centri specializzati per gli interventi integrati a favore degli alunni

diversamente abili e con difficoltà specifiche di apprendimento;

il Servizio minori per gli interventi e le iniziative integrate a favore degli alunni

BES;

la Polizia Municipale per gli interventi di educazione stradale;

il Comando di Pubblica Sicurezza e l’Arma dei Carabinieri per gli interventi di

educazione alla legalità;

il Comando di G. di Finanza per la prevenzione e la dipendenza dalle sostanze

stupefacenti;

la Capitaneria di Porto per interventi riguardanti la sicurezza in mare;

gli Istituti Superiori presenti sul territorio per iniziative di orientamento a favore degli

alunni in uscita dalle classi terze della scuola secondaria di primo grado.

il Conservatorio Ottorino Respighi di Latina–sede di Gaeta ubicato nel nostro

Istituto, plesso Virgilio;

l’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse per attività sulla salvaguardia dell’ambiente;

il Distretto Formia-Gaeta per il progetto Minori sul Territorio (sportello d’ascolto)

Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma per attività di monitoraggio mediante

screening sui minori (6-13 anni) sull’obesità.

1.10 Risorse professionali L’Istituto comprensivo Carducci attua il suo percorso formativo con risorse professionali

valide, inserite nei propri organigramma in base alle richieste contingenti.

Dall’analisi effettuata mediante il RAV si rileva che l’istituto si caratterizza anche per:

• forte stabilità del corpo docente e del Dirigente scolastico;

• fascia d’età medio - alta degli insegnanti con esperienza professionale ben maturata;

• discreta motivazione al lavoro e valida apertura alle esperienze innovative;

• buona propensione dei docenti alla formazione professionale e all’acquisizione di titoli;

• buona collaborazione tra docenti soprattutto dello stesso ordine di scuola;

• buona collaborazione fra i docenti impegnati in commissioni di lavoro;

• ruoli e compiti definiti attraverso nomina, contrattazione d’Istituto, organigramma;

• competenze linguistiche (L2) possedute da un buon numero di insegnanti;

• competenze informatiche di base possedute da tutto il corpo docente;

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presenza nell’Istituto di docenti con competenze artistiche e musicali

presenza di docenti assegnati sulle attività di potenziamento nelle scuole primarie e

secondaria di I grado dell’Istituto.

Dalla lettura dei dati si evince che la maggior parte dei docenti è incaricata a tempo

indeterminato(94,3%)e che solo un’esigua parte è assunta a tempo determinato(5,7%).

È in costante aumento il numero di Docenti in possesso di titolo di laurea.

1.11 Strutture educative e formative di collegamento Sul territorio della città di Gaeta sono presenti importanti strutture con le quali il Comprensivo

ha avviato, già da tempo, rapporti di continuità educativa,orientamento e formazione.Sono

Istituti e strutture che hanno una lunga storia e tradizione, che propongono all’utenza una

diversificata possibilità di scelta nello studio in quanto abbracciano vari settori della Scuola

Secondaria di secondo grado; offrono inoltre anche occasioni di crescita sul piano culturale e

relazionale.

Settore degli Studi Tecnici,

Settore degli Studi Umanistico-scientifici,

Settore degli Studi Professionali,

Settore degli Studi Musicali,

Corso di laurea triennale in Scienze Infermieristiche,

Fondazione G. Caboto (Istituto di formazione superiore post diploma).

Una notevole rilevanza hanno i rapporti che la nostra scuola intrattiene con strutture quali: Museo diocesano,

Pinacoteca d’Arte Contemporanea,

Biblioteca Comunale,

Associazioni Culturali (FAI..),

Centri sportivi,

Organizzazioni a scopo di beneficenza e solidarietà (Croce rossa, Caritas…),

Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse ( Parco di Monte Orlando)

Palazzo del Cultura

1.12 Reti di scuole e convenzioni con Associazioni ed Enti La rete di scuole è un particolare istituto giuridico cui possono ricorrere le Istituzioni Scolastiche

nell'ambito della propria autonomia e nell'espletamento delle loro funzioni educative e istituzionali, al

fine di ampliare la loro offerta formativa.

L’art.15 della Legge n.241 del 7 agosto 1990 prevede che le amministrazioni pubbliche possono

concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione d’attività d’interesse

comune. l comma 2 dell'articolo 7 del D.P.R. 275/1999 stabilisce che "l'accordo può avere a oggetto

attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di

amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e

servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali ". L’art.33 del D.L. n.44

del 01 febbraio 2001prevede l’adesione delle Istituzioni Scolastiche a reti di scuole. In base all’Art. 7

del D P R 275 del 1999 il nostro Istituto Comprensivo ha all’attivo un accordo di rete, per il Progetto

“Coloriamo il nostro futuro”, con circa 80 scuole dal nord al sud d’Italia, situate all’interno di parchi

naturali o aree protette.

Ai sensi dell’art.1,comma 70 della legge n.107/2015, l’I.C. Carducci fa parte della Rete di Ambito LT

24. Nel corso dell’anno scolastico 2018/2019 l’I.C. “G.Carducci” ha stipulato una Convenzione

promossa dall’ IPSEOA A.Celletti di Formia con la partecipazione dell’I.C. “Dante Alighieri” di

Formia, l’I.C. A. Sebastiani” di Minturno e l’I.C. Itri per la realizzazione di una Rete tra Biblioteche

scolastiche. Il nostro Istituto aderirà nel corso del triennio ad accordi di rete fra scuole, per progetti

educativo- didattici, e a iniziative di formazione per i docenti nell’ambito delle finalità del PTOF.

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2. AREA DELL’OFFERTA

FORMATIVA

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2.1 La scuola nel nuovo scenario: PTOF e riforma La redazione del presente P.T.O.F. risente, negli aspetti maggiormente rilevanti, del percorso di

trasformazione e innovazione che la Scuola Italiana sta intraprendendo.

La legge 107 del 13 luglio 2015, ”Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, non modifica né annulla il senso

delle precedenti indicazioni in merito ai valori assunti, alle scelte educative, alle priorità

adottate, alle strategie di lavoro e di organizzazione interna proprie di ogni istituto ma le

fortifica specificatamente nelle fasi strutturali e decisionali, in vista del rafforzamento

dell’autonomia didattica e funzionale prevista dal DPR n°275 dell’ 8 marzo 1999.

Ciò costituisce il punto nodale della Riforma e il Piano che il nostro Istituto ha elaborato è

frutto di un’analisi accurata sui vincoli e sulle risorse, effettuata con strumenti valutativi

opportunamente predisposti (R.A.V.).

Attraverso le indicazioni specifiche della Legge di Riforma, l’I.C.Carducci ha la possibilità

concreta di potenziare e migliorare la propria offerta formativa, mediante interventi specifici e

mirati.

Da sempre il nostro Istituto ha assunto come “suoi“ valori fondamentali l’accoglienza, la

solidarietà, l’integrazione e l’inclusione, l’uguaglianza nelle opportunità educative,

l’imparzialità, la libertà d’insegnamento e il recupero di ogni forma di svantaggio, la piena

valorizzazione della personalità umana.

Nel corso degli anni ha perseguito, come obiettivo primario, l’intento di concorrere, attraverso

le sue scelte educative e didattiche, alla formazione del “sé” in ciascun allievo, partendo dalla

considerazione che ogni individuo è unico e che ciò che costituisce il suo bagaglio di

esperienze, di relazioni e interazioni socio-ambientali rappresenta per la Scuola stessa un

patrimonio speciale da curare e non disperdere.

Tutta l’azione didattica programmata è stata incentrata su queste argomentazioni, nel rispetto

dei tempi e dei vari stili di apprendimento.

Si è operato nell’ottica di “prendersi carico“ del bambino-ragazzo/utente attraverso fasi di

ascolto, di osservazioni e di lavoro integrato per poter rispondere ai suoi bisogni educativi e

didattici in modo valido e concreto.

La legge 107, alla luce delle richieste sociali sempre più imprescindibili, rafforza gli aspetti

operativi e funzionali di ciascuna Istituzione, rende maggiormente flessibili alcune fasi

organizzative, promuove interventi di autoverifica, obbliga ad una maggiore aderenza

dell’Istituzione al territorio, dispone le risorse sulla base dei bisogni effettivamente riscontrati,

cura il potenziamento e previene la dispersione scolastica e lo svantaggio.

Tutto questo è reso possibile da una più riconosciuta autonomia, intesa come capacità di

gestione di ogni percorso didattico-educativo, organizzativo e relazionale presente nell’Istituto

Comprensivo.

In tal modo tutta la progettazione della Scuola acquisirà una valenza più flessibile e un carattere

sempre più rispondente alle esigenze dell’utenza.

Gli strumenti valutativi utilizzati (Prove d’Istituto, Prove Invalsi…), tanto per gli aspetti

didattici quanto per quelli gestionali e organizzativi (R.A.V.…), permettono la riflessione

analitica su ogni processo in atto e forniscono la base necessaria per riformulare il proprio

operato in vista di un piano di miglioramento.

L’Autonomia si concretizza con attività sempre più rispondenti ai bisogni educativi e

psicologici del discente e in insegnamenti disciplinari trasversali rilevabili nel curricolo

verticale dell’Istituto

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2.2 Autonomia didattica “Il Piano è il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed

organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”.(D.P.R. 08/03/1999 n.

275 art. 3).

Il PTOF della nostra istituzione tiene conto:

delle Indicazioni Nazionali L. 59/2004,

delle Indicazioni per il Curricolo D. M. 31/07/2007,

delle Disposizioni urgenti in materia di Istruzione e Università D. Lsg. 137/2008,

delle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità 04/08/2009,

della Normativa riguardante gli alunni stranieri C. M. n° 2 del 08/01/2010,

dell’Atto d’Indirizzo del Ministro dell’Istruzione 08/09/2009,

dell’Atto d’Indirizzo del Dirigente Scolastico

della L.170/2010 relativa ai Disturbi Specifici dell’apprendimento

delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo

d’Istruzione D.M. 4 settembre 2012,

degli Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e

dell’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica C.M. n°8 del 6 marzo 2013,

del Piano Nazionale Scuola Digitale,

delle Linee di Orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al

Cyberbullismo,

della Legge 13 luglio 2015 n.107- Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative e vigenti;

del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60

del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62

dei Decreti ministeriali attuativi 741/742 del 03/10/2017

C.M. n 1865 del 10/10/2017

del Decreto legislativo 13 aprile 2017. n. 66

della Nota n. 1830 del 6/10/2017

Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

La scuola, come tutti gli altri settori della vita economica e sociale italiana, vive un delicato

periodo di transizione e cambiamento che la porta a dover analizzare, adattare e organizzare il

proprio operato in una situazione determinata dal ridimensionamento di fondi e risorse a

disposizione. Ne consegue che ogni Istituto deve impegnarsi in un grande sforzo organizzativo

e didattico per garantire qualità e adeguatezza nel servizio che effettua.

L’Istituto Comprensivo Carducci è da sempre impegnato a proporre un modello educativo

valido e rispondente alle esigenze culturali e sociali del contesto in cui opera, formulando in

base ad esse la propria offerta formativa.

La legge 59 del 1997 conosciuta come legge Bassanini, in un’ottica di decentramento, di

snellimento e attualmente di contenimento della spesa pubblica, dà indicazioni precise in

merito:

"L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della

diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, all'integrazione e al

miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al

coordinamento con il contesto territoriale".

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Inoltre:

"L'autonomia didattica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema

nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta

educativa da parte delle famiglie e del diritto di apprendere. Essa si sostanzia nella scelta

libera e programmata di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento, da

adottare nel rispetto della possibilità e pluralità di opzioni metodologiche, e in ogni iniziativa

che sia espressione di libertà progettuale (…) ".

Questa dichiarazione programmatica di libertà progettualeè poi ribadita dal DPR 275/99

all’art.1, comma 2:

“L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo

culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,

formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti,

alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di

garantire loro il successo formativo, coerentementecon le finalità e gli obiettivi generali del

sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e

di apprendimento”.

L’Istituto Comprensivo Carducci, seguendo le indicazioni ministeriali, individua quali linee

fondamentali e prioritarie del proprio progetto didattico-educativo

la formazione della personalità attiva, critica e responsabile di ciascun alunno,

il rispetto di ogni personalità e la valorizzazione di ogni diversità,

la costruzione di un valido processo educativo orientativo.

Tali linee programmatiche, già evidenziate nella premessa, hanno una forte connotazione

filosofica e morale e si perseguono solo se si lavora con unità d’intenti in ogni settore, con

una perfetta compenetrazione nel tessuto sociale e avvalendosi di libertà progettuale.

Per queste ragioni, il nostro Istituto opera in autonomia secondo le indicazioni di legge negli

aspetti:

➢ Progettuali curriculari, adeguando gli insegnamenti al ritmo di apprendimento

degli allievi, scandendo i vari percorsi in unità didattiche significative, calibrando

gli interventi e le prove di verifica sull’effettiva realtà delle classi, verificando e

valutando con oggettività e trasparenza secondo le modalità previste dal Collegio

dei Docenti, prevedendo tempi di assimilazione e/o recupero (destinando a questi

ultimi eventuali quote orarie dal monte ore previsto dalle indicazioni nazionali),

promuovendo l’utilizzo delle nuove tecnologie;

➢ Progettuali extra curriculari, ricercando percorsi alternativi di apprendimento e

crescita culturale, organizzando laboratori di approfondimento tematico,

pianificando l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione di ciascun alunno (in

particolar modo per i diversamente abili o gli stranieri), favorendo l’incontro con

personalità o scuole diverse per confrontarsi e orientarsi, promuovendo l’utilizzo di

forme diverse di comunicazione quali il cinema, il teatro, la danza e l’arte, per il

pieno sviluppo della personalità e per il superamento del disagio, mantenendo

rapporti di collaborazione e interazione con gli Enti Locali;

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➢ Progettuali-organizzativi, adattando il calendario scolastico alle esigenze

ambientali, senza ridurre la quantità e la qualità del servizio, organizzando le

attività nei tempi e nei modi ritenuti più idonei, la modulistica e larelazione con

l’utenza secondo i criteri del Dirigente e del Direttore amministrativo, stabilendo

accordi di reti con altre scuole al fine di ottimizzare i lavori e ripartire i

finanziamenti stabilendo criteri di semplificazione, trasparenza, efficienza e

razionalizzazione, utilizzando spazi e strutture in vista della più ampia fruibilità ed

economicità.

2.3 Priorità educative

Tra le priorità educative e didattiche l’Istituto ha rilevato il riconoscimento dell’appartenenza al

proprio territorio quale aspetto prioritario per la costruzione del sé per cui, per ciascun allievo,

si pone gli obiettivi di:

favorire il senso di appartenenza alla comunità per una adesione consapevole a valori

condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi

migliorare la comprensione, l’apprezzamento e la fruizione del patrimonio artistico-

ambientale

promuovere la disponibilità individuale a ogni iniziativa sociale, artistica o di tutela e

conservazione dei beni ambientali e territoriali.

La presenza di tre gradi di scuola nel nostro Istituto favorisce la continuità e il raccordo

educativo fra i vari segmenti e ogni azione didattica è fondata sullo stretto rapporto fra valori,

intenti, obiettivi didattici e interventi.

2.4 Il curricolo formativo del nostro Istituto Il curricolo è lo strumento operativo del P.T.O.Fe si sviluppa attraverso un insieme di scelte

didattiche curriculari ed extracurriculari finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali e

delle priorità dell’istituto, configurandosi come l’intero percorso formativo che l’alunno

compie dalla Scuola dell’Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di primo grado.

Così come stabilito dal Regolamento sull’Autonomia e dalle Indicazioni Nazionali, definisce

gli obiettivi specifici propri dei campi di esperienza e delle discipline, i contenuti, la

metodologia, i tempi, i criteri di verifica e valutazione.

I termini operativi dei percorsi da compiere sono attentamente scanditi al fine di garantire a

ciascun allievo la piena assimilazione dei concetti.

Il principio pedagogico di questa pianificazione è il diritto dello studente al successo formative

pertanto sia le metodologie che le tecniche esplicative degli insegnamenti devono rapportarsi al

piano di lavoro con coerenza e progressione.

In quest’ottica ogni docente si avvale della modalità di lezione che ritiene più adatta ma non

prescinde dalle forme di intervento che maggiormente promuovono la partecipazione attiva

dello studente quali:

▪ lavoro di gruppo,

▪ attività laboratoriali,

▪ incontri con esperti,

▪ cooperative learning,

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▪ attività con l’uso delle TIC, della LIM e degli schermi interattivi.

▪ circle time,

▪ attività di ricerca e cooperazione.

La successione di questi passi operativi porta la nostra scuola a esprimere chiaramente il suo

impianto culturale-formativo nella dimensione verticale e unitaria dei saperi, in rapporto alla

crescita e ai diritti degli studenti, assumendo così una connotazione ben precisa sul territorio.

Un Curricolo disciplinare ben definito permette ai docenti di lavorare con piena consapevolezza

in merito agli obiettivi da perseguire e rispetto all’intera progettualità.

2.5 Cittadinanza e Costituzione “…finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno

dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione

della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il

coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.” (Finalità Generali delle Nuove Indicazioni Nazionali per il

Curricolo)

La crescita sociale e culturale di una persona è strettamente legata ad un processo di

maturazione interiore per il quale sono fondamentali l’adozione di valori universalmente

riconosciuti e il rispetto di regole condivise, basi essenziali per la costruzione di una

cittadinanza "vera" in ogni comunità.

L’Istituto Comprensivo “G.Carducci” ogni anno stipula con l’allievo, in un clima di reciproca

fiducia, un patto di corresponsabilità, nel quale si definiscono i diritti e i doveri fra istituzione

scolastica, famiglie e alunni.

Questo patto si esplicita maggiormente nell’ambito degli Organi Collegiali, durante i colloqui

previsti e in tutte le altre occasioni di incontro e di dialogo con le famiglie.

Il Collegio dei Docenti programma azioni educative e didattiche mirate all’acquisizione delle

conoscenze e competenze relative alla cittadinanza. Particolare attenzione viene dedicata alle

tematiche riguardanti l’educazione alla legalità, alla solidarietà, al riconoscimento dei Diritti

del fanciullo e a ogni manifestazione di fragilità individuale degli allievi, rilevabile nell’ambito

scolastico.

Per la risoluzione di quest’ultima problematica è stato attivato, negli ultimi anni, uno sportello

di ascolto con la presenza di uno Psicologo in sede.

La nostra scuola investe molto nel rapporto con l’utenza, perché lavorare insieme oggi

contribuisce sicuramente alla costruzione di un’identità più forte e di un senso civico più

radicato nel cittadino di domani.

2.6 Strumenti d’intervento per l’inclusione scolastica La lettura del D.M. 27/12/2012, della C.M. n.8 del 6/3/2013 e della D.lgs.n.62/2017 ,impone

alla scuola una profonda riflessione sulle modalità d’intervento per il recupero di ogni tipo di

disagio. In base a tali direttive vanno attentamente valutati tutti gli alunni che vivano o

presentino situazioni in cui emerga il disagio, inteso come “difficoltà a conseguire pienamente

il successo scolastico” nell’ambito delle attività educative e didattiche programmate. Entrambe

le direttive ministeriali focalizzano la loro attenzione al diritto ad apprendere di ciascuno

studente, maggiormente se in situazione di difficoltà. Infatti l’azione di insegnamento-

apprendimento può risultare non proficua se sussistono condizioni di disabilità di tipo

cognitivo, psico-fisico ma anche di disturbo specifico dell’apprendimento e/o disturbi evolutivi

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specifici o svantaggio linguistico e socio ambientale. Specificatamente la Direttiva 27/12/2012

del Ministero della Pubblica Istruzione "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi

speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica",recita:

«…E’ opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il quale l’identificazione

degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione…Ogni alunno,

con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per

motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è

necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la

cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze

degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti

della comunità educante.”

La Circolare Ministeriale 6 marzo 2013, n. 8 definisce il ruolo dei GLI (Gruppi di lavoro per

l'inclusione) che hanno il compito di elaborare una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività

(PAI) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tali

indicazioni ridefiniscono e completano il tradizionale approccio all’integrazione scolastica,

basato sulla certificazione delle disabilità, estendendo gli interventi e la responsabilità della

comunità educante a tutta l’area dei BisogniEducativi Speciali, manifestati da un gran numero

di studenti in situazione di svantaggio.

Essere in difficoltà significa:

• non poter fruire pienamente delle risorse a disposizione,

• non poter condividere gli stessi percorsi,

• affrontare l’esperienza scolastica in una dimensione di non appartenenza,

• essere in svantaggio rispetto ai coetanei,

• avere scarsa autostima nei confronti di se stessi e non costruire il proprio futuro.

Occorre dunque ripensare itinerari e strumenti di intervento efficaci partendo dal fatto che è

necessario accogliere e adoperarsi non solo per integrare bensì per includere nel contesto

sociale ogni studente che si trovi nelle situazioni descritte.

La nostra scuola, intesa come “comunità educante", comunità d’intenti, comunità di relazione

circolare e verticale, per procedere a una operatività concreta, analizza la propria offerta

educativa e didattica nell’intento di creare piani di educazione e apprendimento veramente

adeguati alla varietà dei casi facilmente riscontrabili in ogni classe. Proprio nell’ambito della

legge sull’autonomia si trovano i principi su cui ogni scuola può organizzare la propria azione

educativa e predisporre percorsi di inclusione.

L’Istituto Comprensivo “Carducci”, per potenziare la cultura dell’inclusione e rispondere in

modo efficace alle necessità di ogni alunno che manifesti Bisogni Educativi Speciali, si

propone:

di creare un ambiente accogliente ;

di sostenere l’apprendimento;

di promuovere l’attività come partecipazione di tutti gli studenti al processo di

apprendimento;

di centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;

di favorire l’acquisizione di competenze collaborative;

di promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta

collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante;

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l’utilizzo mirato delle risorse umane interne ed esterne;

la designazione di figure coordinatrici Bes in organico;

uno stretto rapporto con gli Enti locali, Enti Mediatori e con le Asl;

l’utilizzo del Protocollo di accoglienza per alunni stranieri.

Obiettivo principale è inoltre la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la

partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia

ambientali che personali.

In sintonia con le Indicazioni Ministeriali (Linee Guida del Miur 18.12..2014 nota 7443) è stato

redatto il “Protocollo per l’integrazione degli alunni adottati e in affidamento familiare”( per

favorire il miglior inserimento agli alunni coinvolti.

Nel corso dell’anno scolastico 2016/2017, l’I.C.”Carducci” ha ottenuto il riconoscimento di

“Scuola Amica della Dislessia” quale scuola effettivamente inclusiva per alunni con Disturbi

Specifici dell’Apprendimento

2.7 Modalità d’intervento

A livello d’istituto

• Istituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI).

• Stesura di un "Piano annuale di inclusione" (PAI) come stabilito dalla D.M. 27

dicembre 2012.

• Attività di aggiornamento e formazione di tutti i docenti ai temi dell’educazione

inclusiva e, in particolare, alle tecniche metodologiche dell’apprendimento

cooperativo e del tutoring.

• Promozione di attività di sensibilizzazione generale, attraverso cicli di film, letture

e altro.

A livello di gruppo–classe

• Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring.

• Recupero dei prerequisiti per le classi prime durante il periodo dedicato

all’accoglienza.

• Potenziamento del metodo di studio.

• Attivazione di percorsi inclusivi.

• Elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.

Risorse strumentali

Nell’arco degli anni la scuola si è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici che

possano rispondere in modo adeguato alle esigenze dei nostri alunni con bisogni educativi

speciali come: la Lavagna Interattiva Multimediale, una postazione con ingranditore, audio-

book, tastiera facilitata, sintesi vocale, schermi interattivi. Gli schermi interattivi sono stati

acquistati grazie ai fondi europei nell’ambito dei PON -Competenze per lo Sviluppo (FSE) –

Ambienti per l’apprendimento (FESR).

2.8 Continuità educativo-didattica La continuità è la caratteristica costitutiva di ogni Istituto Comprensivo ed è l’unico mezzo

veramente valido che riduce la disarmonia didattica fra i vari gradi di scuola presenti al suo

interno.

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Le Indicazioni Nazionali del 2012 assegnano alla continuità educativa il ruolo di elemento

uniformante e unificante del quadro educativo e didattico, senzailquale non può esserci

coesione né può essere progettato un curricolo verticale delle discipline valido e integrato.

Lavorare in continuità significa considerare gli apprendimenti pregressi per implementare e

consolidare quelli attuali,in vista dei risultati da raggiungere al termine del percorso formativo;

porta alla costruzione di un programma comune di intenti che conduce alla costruzione di

traguardi finali o competenze.

Le tappe dei tre, dieci e quattordici anni costituiscono il punto di arrivo di un processo

dinamico e progressivo, lineare e verticale ma non chiuso e limitato da programmazioni rigide;

in tal senso al tradizionale processo educativo verticale si affianca il nuovo concetto di

“discontinuità educativa”utile all’apertura concreta a ogni occasione di formazione attraverso

contenuti diversi, creazione di unità didattiche più ampie ed articolate, progettualità nuove,

metodologie diverse.

Questi percorsi si concretizzano attraverso incontri frequenti fra insegnanti dei diversi ordini, si

arricchiscono di tutte quelle occasioni comuni che permettano di raccordare studi, esperienze,

modi di essere, opportunità; offrono ai Docenti la possibilità di lavorare sulla progressione

degli apprendimenti, sulla varietà delle argomentazioni, sullo stile e sulla composizione della

classe.

2.9 Sviluppo delle competenze e curricolo verticale Le Indicazioni nazionali del 2012 precisano che l’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni

è progressivo e continuo pur essendo caratterizzato dalla specificità dei tre segmenti di scuola

che lo compongono.

A fronte delle nuove responsabilità, l’Istituto Comprensivo comprende la necessità di superare

attività di insegnamento/apprendimento finalizzate solo all’acquisizione di conoscenze per la

formazione di un curricolo verticale inteso come itinerario di lavoro in continua evoluzione. Si

avvale della verticalità per raccordarsi agli aspetti evolutivi della personalità del bambino/

ragazzo indirizzandolo verso percorsi conoscitivi sempre più completi e consistenti,

progressivamente orientati alle discipline e alla connessione fra i saperi. Il tracciato del

curricolo rappresenta la struttura operativa di cui si avvale la scuola, con risultati rilevabili a

breve, a medio, a lungo termine e permette la formazione di nuovi rapporti educativi in cui

azioni e linee d’intervento comuni (la continuità didattica) si affiancano a metodologie diverse,

a conoscenze specifiche, a linguaggi inusuali, a nuovi team di docenti (la discontinuità utile)

in una ottica di progressione delle competenze in ambienti di apprendimento didattici appositi.

A tal fine la scuola ha predisposto un iter formativo unitario finalizzato a scandire le tappe

d’apprendimento dell’alunno, promuovendo conoscenze ma soprattutto comportamenti, intesi

come capacità di applicare in concreto fatti, idee e concetti, attitudini personali, abilità e

capacità di agire in nuove situazioni di studio con responsabilità e autonomia, anche in ambiti

non convenzionali.

Essenzialmente, attraverso l’articolazione verticale, vuole sviluppare tutte le potenzialità del

curricolo e raccordare, in modo preciso, temi e contenuti inerenti alle discipline con le abilità

procedurali possedute dall’alunno, guidandolo a fruire di strumenti culturali sempre più

organizzati e complessi.

Le competenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle europee, sono il traguardo finale

verso cui tendono tutti gli obiettivi disciplinari dei docenti con il fine di attivare la progressiva

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interiorizzazione delle conoscenze e delle procedure, per sostenere e orientare gli alunni nel

loro percorso di apprendimento futuro, sia scolastico sia in seguito professionale.

Quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento

Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea dell’8 dicembre 2006:

Comunicazione nella madrelingua.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

Competenza digitale.

Imparare a imparare

Competenze sociali e civiche.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Consapevolezza ed espressione culturale

L’intervento cooperativo e il confronto costante della comunità professionale sono elementi

indispensabili per la strutturazione di tale percorso, sicuramente più dinamico e complesso ma

con carattere di maggiore interattività e versatilità rispetto alle precedenti modalità di

progettazione.

2.10 Curricolo verticale delle competenze Dall’analisi attenta delle Indicazioni Nazionali, l’Istituto Comprensivo ha approntato un

curricolo verticalecon gli insegnamenti ritenuti necessari alla formazione culturale degli alunni

dei tre ordini di scuola, per ogni settore disciplinare.

Il curricolo, elaborato da una commissione mista di docenti, è fondato sui criteri di

insegnamento-apprendimento attivo, ha carattere di continuità e progressione fra gli argomenti

relativi a ogni ambito, si raccorda perfettamente negli aspetti generali del sapere e presenta

sistematicità nello sviluppo delle argomentazioni.

Realizza il percorso di studio di ciascun alunno dai tre ai tredici anni e persegue il

raggiungimento delle competenze previste al termine dei diversi ordini di scuola. E’ articolato

in macroaree e, attraverso i contenuti disciplinari, permette all’alunno il conseguimento degli

obiettivi specifici di apprendimento.

Il curricolo verticale è disponibile nella sua interezza tra i documenti in appendice.

2.11 Orientamento L’Istituto Comprensivo “G. Carducci”, nell’intento di garantire ad ogni allievo il pieno sviluppo

personale, ritiene che ”orientare” nella scuola di base costituisca il macro indirizzo di tutto il

percorso, dall’infanzia all’adolescenza, in termini di sviluppo personale, di autonomia di scelta,

nella dimensione propria e di contesto.

I due aspetti dello sviluppo sono inscindibiliin quanto il sé si connota solo in un determinato

contesto, inizialmente familiare e via via allargato nella comunità.

La scuola, con i molteplici stimoli, deve fornire la condizione per mettere a punto una propria

individualità che sappia poi agire in ambienti sempre più allargati ed esigenti.

Più sono gli stimoli più si allarga lapraticaoperativa nella dimensione relazionale, cognitiva e

motivazionale.

L’Orientamento non costituisce un progetto specifico nel curriculum scolastico, ma interessa

tutta l’organizzazione didattico-istituzionale della Scuola.

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Il Comprensivo costituisce il contesto più idoneo alla promozione dell’individuo perché gli

fornisce una molteplicità metodologica, differenziata nelle diverse tappe ma coesa negli

intenti, un clima organizzativo consapevole delle esigenze nelle fasi dello sviluppo, un insieme

di esperienze didattiche, attento a sviluppare le capacità trasversali di base e le capacità

specifiche per il futuro lavorativo.

Ne consegue che l’azione di orientamento si concretizza nel:

creare un contesto coeso nelle scelte, consapevole dei bisogni dell’utente e che valorizzi le sue capacità relazionali;

formulare proposte operative concrete attraverso le quali il discente possa sviluppare apprendimenti e abilità in modo attivo e critico, acquisire metodologie personali di

studio, di lavoro e di ricerca;

potenziare le capacità individuali attraverso interventi mirati affinché si consegua il

successo operativo o si superi l’insuccesso consapevolmente, mantenendo la

motivazione;

affinare le capacità operative specifiche nel settore di lavoro in cui maggiormente l’alunno manifesta interesse e partecipazione attiva;

organizzare l’iter didattico educativo di base dei tre gradi di scuola, in un percorso di

studio disciplinare più ampio che sia propedeutico al grado successivo, con momenti di

verifica, riflessione e programmazione, effettuando la continuità educativa nel senso

più ampio;

favorire l’iniziativa personale dell’allievo mettendolo nelle condizioni di definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri e rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale.

2.12 Formazione delle classi prime

La formazione delle classi prime avviene ogni anno in base ai seguenti parametri:

SCUOLA INFANZIA

Nella composizione delle sezioni si rispetta il criterio dell’equilibrio anagrafico interamente e/o parzialmente.

Gli inserimenti in corso d’anno verranno effettuati secondo la valutazione del Dirigente

in base alle problematiche esistenti nel gruppo classe.

Per una efficace inserimento degli alunni anticipatari sono stati deliberati modalità e

tempi di accoglienza. La permanenza in sezione sarà graduale.

In presenza di lista di attesa, gli alunni che si sono assentati anche per lunghi periodi in modo continuo, saranno sostituiti con il primo della lista di attesa.

Le famiglie possono esprimere eventuali preferenze di sezione che saranno esaminate e,

nel caso soddisfatte, compatibilmente con i criteri generali indicati nei commi precedenti

SCUOLA PRIMARIA

Le classi prime sono formate con l’intento di garantire il massimo equilibrio qualitativo

e quantitativo e di favorire il più possibile il mantenimento di gruppi già formati nella

scuola materna, qualora non risultino troppo numerosi

Nella formazione dei gruppi di I classe si terrà conto del profilo dell’alunno predisposto dai docenti dell’infanzia avendo cura di gestire le situazioni problematiche nel modo

più equilibrato possibile.

Le iscrizioni alle classi seconde, terze, quarte, quinte oppure ad anno scolastico inoltrato

rispettano il criterio dell’equilibrio numerico. Le richieste specifiche delle famiglie sono

tenute in considerazione compatibilmente con i criteri indicati

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Le classi seguono il criterio di scelta delle famiglie dell’indirizzo specifico.

All’interno dell’indirizzo specifico le classi seguono il criterio dell’equilibrio del livello delle competenze, del sesso, della problematicità dei casi, della provenienza dalla stessa

classe elementare.

In ogni classe non possono essere presenti più di due casi di handicap. L’inserimento è

generalmente favorito dalla presenza di compagni provenienti dalla stessa classe ,

previa diversa indicazione di eventuali problematiche relazionali

Le famiglie possono esprimere eventuali richieste di inserimento in base ai rapporti amicali che saranno esaminate e, nel caso, soddisfatte compatibilmente con i criteri

generali indicati nei commi precedenti

Le iscrizioni nel corso dell’anno seguono il criterio di scelta dell’indirizzo da parte dei

genitori, dell’equilibrio numerico degli alunni e la valutazione, a cura del Dirigente, dell’eventuale problematicità dei soggetti inseriti e da inserire.

2.13 Le tecnologie multimediali nella didattica dell’Istituto

Comprensivo

La pervasività dell’informatica nella società e il suo essere ormai indispensabile nella vita

quotidiana di adulti e ragazzi, hanno reso necessario l’inserimento del suo insegnamento nei

processi formativi della scuola. Di tale esigenza si è fatto promotore, l’Istituto Comprensivo

Carducci che ormai da tempo ha introdotto le tecnologie informatiche nelle attività scolastiche

sia Curricolari che Extracurricolari.

La riforma della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, appena avviata, ha sottolineato

e confermato formalmente l’introduzione di questa pratica educativa.

L’ingresso delle nuove tecnologie nella scuola: LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), e-

book, libri misti, schermi interattivi ecc. impone all’insegnante di rinnovare la propria

metodologia indirizzandola verso i nuovi stili d’apprendimento. La disponibilità a scuola di un

mezzo come la LIM o di laboratori di informatica, e quindi il loro utilizzo, non viene

considerato dai docenti del Comprensivo un fatto occasionale ma uno strumento di lavoro

quotidiano in grado di veicolare la comunicazione didattica con una maggiore incisività e con

una maggiore potenzialità comunicativa rispetto alla lezione tradizionale. Insegnante e allievo

ricercano, rappresentano, condividono, mettono a confronto esperienze e conoscenze, valutano

di volta in volta il percorso didattico e, se necessario, apportano modifiche all’iter operativo

riflettendo su quanto realizzato. La lezione diventa in questo modo più viva e coinvolgente e

l’attenzione degli allievi sempre presente anche durante la spiegazione di concetti complessi

che, in questo modo, vengono semplificati attraverso la costruzione di schemi, l’integrazione di

immagini, brani, mappe, modelli animati.

La classe diventa quindi un laboratorio nel quale l’uso della tecnologia favorisce l’esperienza

offrendo la possibilità di tracciare tutte le tappe dello svolgimento della lezione attraverso la

registrazione del percorso svolto, cosi da poter essere riutilizzato o distribuito agli allievi come

materiale di studio. L’uso della tecnologia a scuola offre sicuramente una “marcia in più”

all’azione didattica perché avvicina la scuola al mondo della cultura globale e multimediale

propria dei giovani. Ma se da una parte l’alunno si trova a proprio agio nell’universo

tecnologico, questo risulta ancora un ostacolo per alcuni docenti che affrontano il mezzo

digitale con difficoltà.

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Per questa ragione l’Istituto ha sempre considerato fondamentale formare gli insegnanti

all’utilizzo delle risorse multimediali con la strutturazione di percorsi di formazione in grado di

potenziare la conoscenza e l’utilizzo delle nuove TIC (Tecnologie Informatiche e della

Comunicazione).

2.14 Obiettivi formativi • Sviluppare nell’allievo abilità tecniche che gli consentano la partecipazione

consapevole alle nuove comunità emergenti facilitando lo scambio di informazioni e la

capacità di muoversi tra le diverse piattaforme.

• Sviluppare capacità espressive e una maggiore indipendenza e autonomia produttiva

attraverso l’uso consapevole delle tecnologie digitali e dei nuovi media.

• Stimolare un approccio al sapere in senso dinamico, come naturale processo attivo e

sociale che si sviluppa attraverso media partecipativi.

• Consentire all’allievo, futuro cittadino in formazione, di poter interagire con le

tecnologie dell’informazione e della comunicazione in modo attivo, critico e

cooperativo al fine di aumentarne il grado di libertà cognitiva e formativa; ciò concorre

a svilupparne le potenzialità atte a incidere nella società, al termine del suo percorso di

crescita culturale.

• Garantire una formazione di livello europeo.

2.15 Visite Guidate e viaggi d’istruzione L’Istituto Comprensivo offre l’opportunità agli alunni di vivere la scuola “fuori della scuola”

attraverso uscite didattiche e viaggi di istruzione opportunamente programmati e organizzati.

Queste occasioni di studio e di interazione costituiscono sempre la via più piacevole e breve

per l’insegnamento/apprendimento in quanto favoriscono la ricezione immediata dei concetti e

dei contenuti proposti, attraverso la visualizzazione dei siti e il contributo di docenti e

specialisti.

Stare insieme al di fuori della struttura scolastica costituisce anche una opportunità di crescita

per tutti gli alunni in quanto la motivazione a questo tipo di evento porta allo studio finalizzato,

alla gestione di se stessi in ambienti diversi, alla relazionalità più ampia, al rafforzamento

dell’autostima in generale.

Ciò che si apprende direttamente nella visita guidata diventa parte integrante del lavoro di

classe, contribuisce ad arricchire il percorso formativo con l’esperienza,con l’emozione del

rapporto diretto con ambienti, opere d’arte, siti archeologici, strutture...

La programmazione delle uscite avviene nella prima parte dell’anno scolastico in base ai

percorsi didattici proposti, scelti dai docenti di classe.

Ogni proposta viene accuratamente vagliata dalle figure strumentali incaricate così da

verificarne la fattibilità in termini di costi,di logistica, di sicurezza, di rispondenza alle più

recenti normative.

Si programmano viaggi e uscite didattiche della durata di un solo giorno per le classi di Scuola

dell’Infanzia, di scuola Primaria e per le prime classi della scuola Secondaria di primo grado;

possonoeffettuare uscite di più giorni le classiseconde e terze del Corso Musicale della scuola

Mediaquando impegnate in concorsi nazionali.

In corso d’anno sono previste uscite in orario curricolare in occasioni di importanti

manifestazioni o per rappresentazioni teatrali.

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I docenti dell’Istituto Comprensivo Carducci, nel corso del triennio integreranno i progetti

educativi degli allievi della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola

Secondaria di 1° grado con visite guidate e viaggi d’istruzione. La pianificazione delle uscite e

dei laboratori fuori sede faranno riferimento alla C.M. 14/10/92 n° 291, e alla C.M. 2 ottobre

1996 n. 623 "Visite e viaggi di istruzione" e da quanto deliberato dagli OO.CC.

Si potranno proporre:

• visite di tipo naturalistico,

• storico-archeologico,

• mostre d’arte,

• partecipazioni a spettacoli teatrali e cinematografici effettuati nel comune o fuori

sede,

• concorsi e gare sportive,

• eventi musicali

• uscite didattiche in collegamento con i progetti in via di realizzazione.

Condizione per l’attuazione della visita didattica o del viaggio d’istruzione è l’adesione di

almeno i 2/3 degli alunni frequentanti la classe. Le uscite didattiche possono coinvolgere gli

alunni nell’ambito dell’orario scolastico o avere la durata di un’intera giornata.

Per il finanziamento delle uscite può essere previsto il contributo delle famiglie. La scelta degli

itinerari è effettuata dai consigli d’intersezione, di interclasse e di classe in relazione agli

obiettivi didattici programmati, acquisite le delibere degli O.O. C.C. competenti

2.16 Rapporti scuola-famiglia: patto educativo di

corresponsabilità

Il Patto di Corresponsabilità rappresenta uno strumento educativo e formativo che promuove

percorsi di crescita responsabile ed offre agli insegnanti, ai ragazzi e alle loro famiglie un

occasione

di confronto responsabile, di accordo partecipato, di condivisione di metodologie e obiettivi

fondanti la vita comunitaria in ambiente scolastico. Il Patto contiene, in sé, una forte valenza

simbolica offrendo, concretamente ed esplicitamente, un modello di relazione prosociale

centrato non solo sul rispetto delle regole, ma anche sulla valorizzazione delle norme di

comportamento intese quale cornice di riferimento funzionale alla tutela del più ampio progetto

educativo coinvolgente gli studenti-cittadini in crescita.

2.17 Attività alternative alla religione cattolica Con il Concordato Lateranense (art.92) lo Stato assicura l’Insegnamento della Religione

Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado.

In sede di iscrizione, ai genitori degli allievi spetta la scelta di avvalersi di tale insegnamento o

di optare per attività alternative.

L’Istituto Comprensivo Carducci, per venire incontro alle diverse esigenze delle famiglie, offre

le seguenti possibilità di scelta:

uscita anticipata dalla scuola o entrata posticipata,

lezioni in altra classe parallela,

studio individuale assistito, in classe parallela.

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2.18 Sicurezza L’Istituto Comprensivo Carducci considera fondamentale sensibilizzare gli allievi al concetto

della “sicurezza” affinché acquisiscano comportamenti responsabili, attenti e sicuri in

qualsiasi ambiente si trovino, evitando incidenti a se stessi e agli altri.

La scuola opera secondo quanto previsto dalle vigenti normative in materia di sicurezza, come

previsto dai D.Lgs. 81/08 e dal D.M.del 26 agosto 1992.

Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione e vengono effettuate ogni anno prove che

coinvolgono l’intera utenza. Il personale e gli allievi sono informati dei propri compiti e sul

comportamento da tenere in caso di emergenza.

2.19 Finalità dell’azione metodologica del Comprensivo L’azione metodologicadel Comprensivo è finalizzata :

• ad attivare negli allievi una partecipazione consapevole e responsabile durante le

attività,

• a sviluppare idee chiare e comportamenti autonomi attraverso l’individuazione dei

problemi e la ricerca-scoperta delle possibili soluzioni,

• mettere in condizione tutti i ragazzi di attivare un’autoanalisi dei propri

comportamenti.

I mediatori didatticidi cui ci si avvale sono sempre sapientemente alternati al fine di variare la

modalità di lavoro.

Si passerà dalla realtà alla sua progressiva concettualizzazione attraverso:

▪ mediatori attivi (esplorazione ed esperienza )

▪ iconici (la rappresentazione grafica)

▪ analogici (la drammatizzazione, la simulazione, il gioco)

▪ simbolici (l’uso dei sistemi simbolici disciplinari, dei linguaggi specifici e in particolare

della lingua parlata e scritta )

L’iter didattico si conclude con la valutazione formativa, costituita da verifiche al termine di

ogni unità di apprendimento, dalla riflessione sul percorso e sul rendimento di ciascuno per

poter ricalibrare gli interventi e procedere verso nuove argomentazioni.

2.20 Verifiche e Valutazione “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da

intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine,

assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle

famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni

effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la

partecipazione e la corresponsabilità educativa, nelle distinzioni di ruoli e funzioni."

(Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 4 settembre 2012)

La valutazione delle conoscenze e delle abilità conseguite dagli studenti si concretizza in tre

fasi operative:

▪ la valutazione iniziale o d’ingresso, in itinere e finale effettuata all’inizio di ogni anno

scolastico, volta a definire il livello di partenza di ogni alunno;

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▪ la valutazione formativa o in itinere, effettuata alla fine di ogni Unità di

Apprendimento, volta a monitorare il grado di interiorizzazione dei concetti, il livello di

abilità raggiunte, le eventuali difficoltà riscontrate;

▪ la valutazione sommativa, effettuataal termine di cicli di istruzione (trimestre,

quadrimestre, anno scolastico…), volta a evidenziare l’intero percorso di crescita e di

formazione dell’allievo rispetto al punto di partenza. Essa considera il grado di

partecipazione alla vita scolastica, il progresso negli apprendimenti, nell’organizzazione

generale del lavoro, nell’acquisizione dei metodi e nell’uso delle tecniche operative;

definisce capacità di interagire correttamente ed effettuare scelte coerenti e responsabili.

Alla luce del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, valutare, per i docenti dell’Istituto

Comprensivo, è prendere coscienza sia dell’efficacia dell’azione di insegnamento sia

dell’azione di apprendimento. Per questa ragione si ritiene fondamentale adottare criteri di

sistematicità e frequenza nel proporre i test valutativi, per un continuo monitoraggio del

processo formativo dell’allievo.

Ogni proposta del curricolo può diventare così momento di verifica e, nel contempo, essere la

base di partenza per l’acquisizione di nuove conoscenze e abilità. In tale ottica la valutazione dà

a ogni insegnante la possibilità di conoscere e considerare le risorse di ciascun allievo in

rapporto a quanto programmato, ricalibrare gli interventi, individualizzare eventualmente il

percorso previsto e procedere alla strutturazione di una nuova Unità di Apprendimento.

Valutarequindi non per classificaregli alunni ma bensì per consentire a ciascuno di sviluppare

in modo ottimale le proprie capacità, intelligenze e attitudini. “Valutare per educare”, senza

escludere anche una funzione di responsabilizzazione e di rinforzo all’impegno e alla

partecipazione.

Le verifichesaranno effettuate attraverso prove scritte, orali, prove oggettive specifiche, prove

d’Istituto condivise tra i diversi plessi scolastici, perl’accertamentodel raggiungimento degli

obiettivi.

2.21 Potenziamento dell’offerta formativa

Aree potenziate a.s. 2018-2019 N. posti Monte ore

Docenti assegnati

n. 1 docenti ordine di scuola

EE

22 ore potenziamento linguistico e

logico-matematico

+ 2 ore(programmazione)

n.1 docente classe di

concorso AJ77

18 ore potenziamento musicale

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Posti comuni e di sostegno A.S.2017-2018

ORGANICO SCUOLA INFANZIA

Tipo Posto Decodifica Numero Posti

AF Organico di circolo 16

EH Sostegno minorati psicofisici 4 + 12.5h + 12.5h

IRC Religione 12h

ORGANICO SCUOLA PRIMARIA

Tipo Posto Decodifica Numero Posti

AF Organico di circolo 24

EH Sostegno minorati psicofisici 6 + 12.5h

IRC Religione 1+14h

ORGANICO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Tipo Posto Decodifica Numero Posti

AF Organico di circolo 36

EH Sostegno minorati psicofisici 5 + 9h

IRC Religione 1

2.22 Fabbisogno di organico per il prossimo triennio Per il fabbisogno di organico per le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado

si fa attualmente riferimento ai prospetti indicati precedentemente, suscettibili di variazioni a

conclusione della fase di iscrizione.

Posti per il potenziamento

Tipologia Numero Docenti Motivazione

Posto comune

EE

Posto H

3

1

Potenziamento e recupero nell’area linguistica e

logico-matematica.

Potenziamento e attivazione progetti di inclusione

Posto comune

A022

1 Potenziamento e recupero nell’area linguistica

Posto comune

A028

1 Potenziamento e recupero nell’area logico-

matematica.

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Posto comune

AI77 percussioni

AJ77 pianoforte

2 Potenziamento musicale

Posti per il personale amministrativo e ausiliario

Tipologia Numero

DSGA 1

Assistente amministrativo 4

Collaboratore scolastico 14+1* *per la complessità del Comprensivo e

considerata l’apertura della Scuola

Secondaria di primo grado in orario

pomeridiano per cinque giorni settimanali.

2.23 Autoanalisi Un organismo complesso qual è un Istituto Comprensivo, per poter espletare in pieno tutte le

sue funzioni e verificarne l’efficacia, necessita anche di quel momento fondamentale che è

l’autoanalisi.

Tale momento deve essere inteso come "verifica"di tutti i processi interni attivati nel proprio

ambito, da effettuare in modo trasparente, democratico, scientifico, per poter rendere conto

all’utenza del proprio operato sotto ogni aspetto.

Ciò permette a tutto il sistema di riconsiderare le proprie responsabilità nei diversi settori e in

tutte le sue funzioni in modo da rimodulare eventuali imperfezioni, carenze o inefficienze di

carattere strutturale o anche didattico-educative.

La finalità di tale azione è il miglioramento dell’offerta proposta all’utenza e una reale presa di

coscienza delle problematiche esistenti.

Il momento dell’autoanalisi non deve essere inteso solo come una diagnosi ma soprattutto

come riflessione critica per una progettazione più aderente ai vari contesti operativi.

Per effettuare il controllo di ogni processo organizzativo, didattico e disciplinare in atto, il

Comprensivo ha elaborato il Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.) in ottemperanza alle più

recenti normative in vigore.

A tale documento segue, come previsto, il Piano di Miglioramento degli interventi

compensativi ritenuti necessari.

"L’autovalutazione si esprime innanzitutto nell’impegno delle scuole a:

sottoporre a osservazione sistematica le attività che svolgono; interrogare le proprie esperienze

e ad apprendere da esse; sviluppare in proposito una comunicazione diffusa ma regolata, che si

configuri come fondamentale attività dialogica tra i diversi soggetti.” (A.Valentino, Progettare e organizzare la scuola, Ed. Valore scuola, Roma, 2001).

In quest’ottica la nostra scuola compie un lavoro attento di autoanalisi e autovalutazione al fine

di:

individuare, valorizzare e ampliare i propri punti forti,

riconoscere i propri punti deboli,

assumere le necessarie azioni di miglioramento.

Ogni anno la scuola fa valutare dagli alunni, dalle famiglie e dal personale della scuola stessa,

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38

tramite questionari, la validità della propria attività formativa e i servizi offerti.

2.24 Dal RAV al Piano di Miglioramento

La scuola, a seguito di un attento processo di autovalutazione ha evidenziato i propri punti di

forza e di debolezza, per ogni area del RAV relativa sia agli esiti che ai processi. Dopo aver

collegialmente condiviso i risultati del rapporto di autovalutazione, sono state inoltre

individuate le priorità e i relativi traguardi, nell’ottica della predisposizione di coerenti e

connesse azioni concrete di miglioramento che andranno ad agire sulle stesse.

2.25 Tabella di Sintesi Piano di Miglioramento

PRIORITA’ E TRAGUARDI INDIVIDUATI NEL RAV

PRIORITA’

DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Anno Scolastico 2015-2016

ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici

Elevare del 10% il numero

degli alunni che consegue

risultati finali tra il 7 e l’8

(fascia media).

Migliorare i livelli di

conoscenze, abilità e

competenze degli alunni.

Anno Scolastico 2016-2017

ESITI DEGLI STUDENTI Competenze chiave e di

cittadinanza.

Elevare la competenza

comunicativa a livello

trasversale con l’utilizzo di

linguaggi di versi.

Individuare indicatori di

valutazione delle

competenze chiave.

Anno Scolastico 2017-2018

ESITI DEGLI STUDENTI

Risultati scolastici

Elevare del 10% il numero

degli alunni che consegue

risultati finali tra il 7 e l'8

(fascia media ).

Migliorare gli esiti

scolastici degli alunni

dell’Istituto nella fascia

media.

ESITI DEGLI STUDENTI

Competenze chiave europee

Elevare la competenza

comunicativa a livello

trasversale con l’utilizzo di

linguaggi diversi.

Creare un sistema organico

costituito da obiettivi

misurabili sulle competenze

chiave di cittadinanza.

Anno Scolastico 2018-2019

ESITI DEGLI STUDENTI

Risultati scolastici

Elevare del 10% il numero

degli alunni che consegue

risultati finali tra il 7 e l'8

(fascia media ).

Migliorare gli esiti

scolastici degli alunni

dell’Istituto nella fascia

media.

ESITI DEGLI STUDENTI

Competenze chiave europee

Elevare la competenza

comunicativa a livello

trasversale con l’utilizzo di

linguaggi diversi.

Creare un sistema organico

costituito da obiettivi

misurabili sulle competenze

chiave di cittadinanza.

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Il piano di miglioramento, elaborato sui punti di criticità rilevati nel RAV è stato redatto sulla

base del format INDIRE. Dall’analisi della situazione è emerso che il comprensivo deve

assumere una nuova metodologia di lavoro basata maggiormente sulla cooperazione e sulla

condivisione, che sviluppi in modo chiaro, unitario e verticale gli obiettivi e i traguardi di

apprendimento in vista della acquisizione delle competenze europee richieste al termine della

Scuola dell’obbligo. In tale documento si registrano gli obiettivi di processo e le modalità di

attuazione del curricolo verticale delle competenze e del percorso di progettazione e

valutazione degli esiti, coerente con i tre ordini di scuola. Investe inoltre molteplici settori della

vita comunitaria scolastica, coinvolgendo operatori e utenza in un processo educativo e

formativo verticale, finalizzato e completo, in cui si innestano valori e percorsi progettuali

curriculari e trasversali di forte valenza. Permette l’analisi dei dati rilevabili a medio e lungo

termine che costituiscono il punto di partenza per azioni future.

Il Piano di Miglioramento è disponibile nella sua interezza tra i documenti in appendice.

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2.26 Scuola dell’Infanzia Il primo segmento dell’Istituto Comprensivo, in dimensione verticale, è la Scuola dell’Infanzia

ambito nel quale il bambino, futuro cittadino, costruisce la propria identità culturale al di fuori

della famiglia.

Ha carattere di vera e propria scuola nella quale i piccoli utenti effettuano un percorso di

formazione parallelo e integrato a quello familiare e ciò comporta, da parte di tutti gli operatori

scolastici, la doverosa conoscenza dei tempi, dei modi di apprendere e relazionare, delle

manifestazioni affettive e psico-cognitive, degli stili comunicativi e dei bisogni dell’infanzia.

In essa il bambino conosce se stesso, scopre le proprie potenzialità, si rapporta con la realtà

circostante e con gli altri in modo equilibrato e costruttivo, migliora la propria autostima,

elabora conoscenze e progredisce nell’autonomia operativa, avviandosi così a strutturare la sua

dimensione etica e sociale.

La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai sei anni di età.

Il tempo scuola comprende:

▪ attività di relazione personale, significativa, tra coetanei e con gli adulti,

▪ attività di gioco come finzione e come momento di strutturazione di conoscenze,

▪ esperienze concrete di lavoro e di contatto con la realtà,

▪ attività igienico-sanitarie,

▪ colazione - pranzo – merenda,

▪ attività specifiche.

Finalità

▪ Consapevolezza dell’identità personale. ▪ Conquista dell’autonomia nell’agire spontaneo e intenzionale nei contesti di vita

quotidiana.

▪ Rielaborazione di ciò che si fa e ciò che si sa fare.

Metodologia

Esperienze concrete e di apprendimento riflessivo con integrazione del fare, del sentire, del

pensare e dell’agire relazionale.

Tempi

I tempi specifici delle attività educativo-didattiche proposte sono strettamente correlati al

gruppo e all’età dei bambini, alla situazione emotivo/affettiva, al tipo di attività e relativo

campo di esperienza, alle competenze da acquisire, ai ritmi, ai tempi, allo stile d'apprendimento

del singolo bambino o del gruppo.

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2.27 Organizzazione della scuola dell’Infanzia “La Scuola dell’Infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei

gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e

della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre…” (Indicazioni Ministeriali per il Curricolo-16/11/2012)

La scuola dell’infanzia, come indicato dalle direttive ministeriali, non articola il suo percorso

didattico in modo rigido e formale, scandendo gli insegnamenti secondo le ore di lezione e i

giorni della settimana, bensì seguendo un criterio di adattamento alle situazioni delle sezioni,

all’età dei bambini, alle risorse umane a disposizione. Organizza liberamente il proprio lavoro

in campi di esperienze che conducono gradualmente l’allievo a scoprire se stesso e l’altro,

l’ambiente fisico e sociale circostante, le cose e i materiali in modo progressivamente più

strutturato.

Campi di esperienza:

il sé e l’altro, il bambino sperimenta se stesso e le sue potenzialità, si confronta con i

coetanei, controlla le proprie emozioni, vive esperienze in un ambiente sociale più

ampio;

la conoscenza del mondo,sperimenta lo spazio circostante come ambiente interattivo,

si orienta, compie scelte autonome;

linguaggi, creatività, espressione,si esprime con linguaggi diversi, potenzia la sua

creatività, organizza una forma di comunicazione funzionale alla relazionalità e alla

espressione del suo vissuto,consolida le abilità sensoriali e percettive;

il corpo e il movimento,sviluppa consapevolezza e padronanza del proprio corpo e

delle proprie azioni, migliora la gestualità e il coordinamento, sviluppa abilitàsociali,

impara a gestire i contrasti e a rispettare le regole;

i discorsi e le parole,produce messaggi, rielabora e comunica, sviluppa

capacitàlinguistiche e intellettive.

Ogni Campo di esperienza, con le relative attività,abilità e competenze, confluisce nel curricolo

verticale in quanto anticipa l’area o la disciplina che successivamente sarà sviluppata.

Il gioco, la dimensione ludica del lavoro, le scoperte avvieranno la prima interiorizzazione delle

categorie spazio e tempo,l’iniziale integrazione di percezioni e contenuti in un processo più

sistematico.

Gli apprendimenti saranno proposti in un’ottica di continuità-discontinuità,di formalizzazione

dei concetti in senso orizzontale e verticale, di competenze progressivamente più ampie e

adatte, necessarie alla fruizione e alla metacognizione.

Tutte le attività promosse dalla scuola devono inoltre porre le basi per l’Educazione alla

Cittadinanza che ha come obiettivi irrinunciabili la costruzione del senso della legalità e lo

sviluppo di un’etica della responsabilità..

2.28 Criteri generali di verifica e valutazione della scuola

dell’Infanzia Finalità

Verificare la comprensione del messaggio dato e la capacità di fruizione.

Tipologia

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▪ Osservazione sistematica.

▪ Controllo e valutazione dei risultati conseguiti attraverso verifiche inerenti le unità previste.

▪ Controllo e valutazione del processo formativo con la documentazione degli elaborati più significativi.

Tempi

▪ Al termine di ogni Unità di Apprendimento

Comunicazione

▪ Incontri con i genitori per la verifica del processo formativo. ▪ Profilo formativo finale sul grado di autonomia e abilità conseguito al termine del

percorso.

2.29 Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa

nella scuola dell’Infanzia

Nell’ampliamento delle attività educative dell’Offerta Formativa si attuano i seguenti progetti

usufruendo, in alcuni casi, anche di collaboratori esterni:

▪ alfabetizzazione di lingua inglese;

▪ attività teatrale;

▪ attività propedeutica al linguaggio musicale;

▪ attività psico-motoricità;

▪ attività propedeutica al Pensiero computazionale

Progetto di continuità educativa.Il progetto sviluppa attività di raccordo tra Infanzia,

Primaria e Scuola Media come feste e manifestazioni. Garantisce il diritto dell’alunno

a un percorso formativo organico e completo dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola

Secondaria di primo grado nel pieno rispetto della specificità dei singoli ordini.

Finalità e obiettivi di tali attività sono reperibili nell’area Progetti del PTOF.

2.30 Scuola Primaria La Scuola Primaria costituisce per il bambino il primo ambiente degli apprendimenti strutturati

ed è la prima risposta costituzionale al suo diritto ad apprendere. In continuità con la scuola

dell’infanzia, offre un percorso multidisciplinare iniziale di base in cui le discipline, in via

progressiva, si differenziano nei vari aspetti specifici, pur conservando le correlazioni del

sapere unitario.

La ricerca educativa recente le assegna il ruolo di ambiente in cui il bambino entra per la prima

volta in contatto con "il sapere" inteso come insieme di concetti dichiarativi (le

conoscenze)e concetti procedurali (le abilità) che si alimentano e sostengono reciprocamente in

vista di più ampie capacità a rielaborare e interpretare (le competenze).In questo ambito

l’alunno esprime il suo potenziale e sviluppa, attraverso l’azione mediatrice dell’insegnante, le

dimensioni: affettiva, relazionale, emotiva, sociale e cognitiva, che lo conducono alla crescita

personale, agli apprendimenti successivi e alla piena interazione con la realtà circostante.

In tal modo sperimenta se stesso nella concettualizzazione, ovvero mette in rapporto gli

elementi della realtà con la propria esperienza e con il suo modo di essere e costruisce la sua

dimensione di cittadino del mondo.

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Obiettivo principale della Scuola Primaria è perseguire il successo scolastico di ciascun allievo

e la piena interazione con la realtà circostante attraverso:

▪ la validità dell’offerta didattica,

▪ l’instaurazione di un clima favorevole alla relazione e alla conoscenza ,

▪ la valorizzazione delle abilità,

▪ la valorizzazione delle diversità,

▪ la prevenzione del disagio,

▪ la compensazione dello svantaggio,

▪ l’inclusione.

Pertanto promuove:

▪ la motivazione ad apprendere,

▪ la metacognizione nell’agire,

▪ l’operatività concreta,

▪ l’ascolto e la riflessione per la formazione del pensiero critico,

▪ l’autonomia nei percorsi individuali di ricerca.

2.31 Ambiti disciplinari La scuola primaria è strutturata per offrire un iter didattico strettamente correlato all’età e ai

bisogni formativi e didattici del bambino. Infatti l’intero percorso, pur mostrando caratteri di

unitarietà e progressione,presenta in sé un momento di differenziazione al termine del terzo

anno.

Inizialmente l’insieme delle conoscenze è presentato in macroaree ambiti in cui il sapere,

proposto in Unità di Apprendimento,è rappresentato al bambino per concetti e relazioni

interdisciplinari, ampie e semistrutturate (classi 1°,2°, 3°).

Successivamente (classi 4°,5°) il curricolo formativo si definisce maggiormente, in modo

sempre più specifico e differenziato, portando l’azione di insegnamento–apprendimento a

rilevare nessi logici, concordanze concettuali,collegamenti e richiami attinenti le singole

discipline.

La capacità di interpretare, rielaborare e utilizzare tali raccordi si definisce “competenza” o

traguardo da conseguire al termine del quinto anno.

Ambiti disciplinari sviluppati nel percorso didattico della Scuola Primaria:

Area linguistico-artistico-espressiva

-Italiano, -Lingue comunitarie,

- Musica,

-Arte e immagine,

-Educazione Fisica

Area storico-geografica

-Storia, -Geografia

- Cittadinanza e Costituzione

Area matematico-scientifico-tecnologica

-Matematica, -Scienze naturali e sperimentali,

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-Tecnologia.

Tutti gli apprendimenti promossi dalla scuola devono porre le basi per l’Educazione alla

Cittadinanza che ha come obiettivi irrinunciabili la costruzione del senso della legalità e lo

sviluppo di un’etica della responsabilità.

Tempo delle discipline Scuola Primaria

DISCIPLINE

CLASSI 0RE 27

PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE

Italiano 7 7 7 7 7

Matematica 5 5 5 5 5

Scienze 2 2 2 2 2

Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1

Storia/ Geografia 4 4 4 4 4

Religione Cattolica 2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3

Motoria 2 1 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Arte 2 2 1 1 1

2.32 Scuola primaria: ampliamento e arricchimento

dell’offerta formativa.

La programmazione, effettuata dai gruppi di scuola primaria dell’Istituto, prevede percorsi

formativi, che possono coinvolgere le singole sezioni, classi, gruppi di classi o sezioni dei

diversi plessi o dell’intero Istituto, mirati all’ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa:

- visite guidate sul territorio e viaggi d’istruzioneper sviluppare la conoscenza dei beni

storici, artistici, naturalistici, dei servizi che esso può offrire e sensibilizzare gli alunni

sui problemi della difesa del patrimonio territoriale e la conoscenza del territorio

nazionale.

- partecipazione ad attività motorie con l’aiuto di esperti per incoraggiare la

socializzazione

- partecipazione a spettacoliteatrali, musicali e cinematografici per promuovere percorsi

formativi alternativi

- attività di recitazione e realizzazione di spettacolia livello di classi per valorizzare

anche linguaggi non verbali e favorire le diverse modalità di espressione (teatro,

musica, canto, attività grafico-pittoriche,).

- attività di sviluppo del pensiero computazionale per favorire lo sviluppo alla creatività

- attività di promozione ad abitudini alimentari corrette per favorire una sana nutrizione

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- attivita’interdiciplinari e trasversali, attente in particolare all’educazione musicale e

motoria, in collaborazione con esperti esterni

- attività di approfondimento linguistico con esperti esterni per promuovere la lettura ad

alta voce

Finalità e obiettivi di tali attività sono reperibili nell’area Progetti.

2.33 Protocollo di valutazione della Scuola Primaria

In coerenza con le novità introdotte dalla normativa Legge n.62/2017 e successive indicazioni,

per la valutazione i docenti tengono conto:

dei risultati raggiunti dall’alunno nell’apprendimento, come accertamento dei livelli

qualitativi e quantitativi di conoscenza disciplinare;

livelli di competenza (conoscenze e abilità), come modalità di utilizzo delle conoscenze

nella soluzione di problemi, nella riflessione, nell’esposizione, nell’argomentazione in

situazioni via via più complesse anche per valorizzare i saperi e le competenze già

possedute;

autonomia nel lavoro, come atteggiamento proficuo verso la conoscenza e sviluppo di

abilità operativa e di pensiero;

relazioni di gruppo, come sviluppo della propria identità in un contesto comunitario.

Si valutano altresì le Competenze chiave:

comunicazione nella madrelingua;

comunicazione nelle lingue straniere;

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

competenza digitale;

imparare ad imparare;

competenze sociali e civiche;

spirito di iniziativa;

consapevolezza ed espressione culturale.

Per la valutazione del percorso formativo degli alunni si valuta la situazione

con osservazioni sistematiche e prove d’Istituto (d’ingresso, intermedie e finali -

d’italiano e matematica). Per le classi seconde e quinte si aggiunge, altresì, lo

svolgimento delle prove Invalsi.

Per le altre discipline, la scelta delle prove di verifica viene effettuata dai docenti di classe.

La valutazione degli apprendimenti nelle singole discipline è espressa in decimi, in

relazione agli obiettivi, ai descrittori e agli indicatori fissati, secondo i seguenti

criteri generali:

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Voto RUBRICA VALUTATIVA

10 Conoscenze approfondite ed esaustive. Piena padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline. Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale.

9 Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, piena capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi.

8 Conoscenze approfondite, uso appropriato dei vari linguaggi, sicura capacità espositiva.

7 Conoscenze pertinenti, positiva padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline, capacità di organizzare i contenuti appresi.

6 Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline, parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base, semplice capacità espositiva.

5 Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa capacità di riconoscere e risolvere problemi essenziali.

La valutazione intermedia e finale del comportamento e della religione cattolica è espressa in

giudizi.

GIUDIZIO

OTTIMO

DISTINTO

BUONO

DISCRETO

SUFFICIENTE

NON SUFFICIENTE

I TA L I A N O

CLASSE 1^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO E PARLATO

DESCRITTORI VOTO

Ascolta, comprende, comunica esperienze e interviene nelle conversazioni in modo ordinato, pertinente e con

linguaggio ricco e complesso anche in situazioni diverse.

Riferisce le parti essenziali di un racconto in modo approfondito.

10

Ascolta, comprende, comunica esperienze e interviene nelle conversazioni in modo ordinato, pertinente e con

linguaggio ricco e appropriato. Riferisce le parti essenziali di un racconto in modo corretto.

9

Ascolta, comprende, comunica esperienze e interviene nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente. Riferisce le parti essenziali di un racconto in modo adeguato.

8

Ascolta, comprende, comunica esperienze soggettive e interviene nelle conversazioni in modo semplice e pertinente. Se sollecitato riferisce le parti essenziali di un racconto.

7 Ascolta, comprende, comunica esperienze soggettive e interviene nelle conversazioni in modo

comprensibile.

Se guidato riesce a riferire le parti essenziali di un racconto.

6

Ascolta, comprende e comunica esperienze soggettive in maniera confusa e solo se sollecitato interviene, ma a fatica nelle conversazioni. Anche se guidato, non riesce a riferire le parti essenziali di un racconto.

5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Legge in modo corretto, scorrevole e con ritmo adeguato. 10 Legge correttamente e con ritmo adeguato. 9 Legge correttamente brevi testi. 8 Legge correttamente frasi minime e ne comprende il significato. 7 Legge sillabando e fatica a comprendere 6

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47

Non legge e non associa grafema-fonema. 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA

DESCRITTORI VOTO

Utilizza la tecnica della scrittura per produrre autonomamente brevi testi in maniera corretta e completa. 10

Utilizza la tecnica della scrittura per produrre autonomamente brevi testi in maniera corretta. 9 Utilizza la tecnica della scrittura per produrre autonomamente brevi e semplici frasi in modo adeguato. 8

Utilizza la tecnica della scrittura di semplici frasi con discreta autonomia e correttezza. 7 Utilizza la tecnica della scrittura di parole in modo non sempre adeguato. 6 Utilizza la tecnica della scrittura di parole solo per copia e se guidato. 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: RIFLESSIONE

DESCRITTORI VOTO

Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Scrive semplici testi con correttezza ortografica e completa autonomia

10

Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza con sicurezza i diversi caratteri e alcuni segni di punteggiatura.

9

Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza lo stampato e il corsivo.

8

Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza lo stampato maiuscolo e minuscolo.

7

Conosce alcune convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza prevalentemente lo stampato maiuscolo.

6

Non conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. 5

CLASSE 2^ e 3^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO E PARLATO

DESCRITTORI VOTO

Dimostra di possedere ottime capacità comunicative ed espressive. 10 Si esprime in modo chiaro e pertinente, arricchendo la conversazione con osservazioni personali. Partecipa in modo corretto, finalizzato ed appropriato alle situazioni comunicative.

9 Si esprime in modo chiaro e corretto, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo adeguato, finalizzato alle situazioni comunicative.

8

Si esprime in modo chiaro, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo adeguato alle situazioni comunicative

7 Si esprime in modo essenziale, rispettando generalmente l’argomento di conversazione e partecipando in modo non sempre adeguato alle situazioni comunicative 6

Si esprime in modo non chiaro o non rispettando l’argomento di conversazione o partecipando in modo scorretto alle situazioni comunicative

5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Ha acquisito un’ottima lettura personale ( veloce – scorrevole – espressiva), trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza

10

Ha acquisito una lettura personale, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza 9 Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge 8 Legge in modo corretto e scorrevole, comprende adeguatamente ciò che legge 7 Legge in modo abbastanza corretto, comprende gli elementi essenziali di ciò che legge 6 Legge in modo stentato o scorretto o inespressivo, fatica a comprendere ciò che legge 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA E RIFLESSIONE

DESCRITTORI VOTO

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48

Produce testi originali, chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico vario e appropriato con una forma chiara e scorrevole e ortograficamente corretta.

10

Produce testi chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico vario e appropriato con una forma chiara e scorrevole e ortograficamente corretta

9

Produce testi articolati e dal contenuto esauriente, utilizzando un lessico appropriato e ortograficamente corretto

8

Produce testi dal contenuto abbastanza esauriente, coerenti e sufficientemente corretti nella forma e nell’ortografia

7

Produce testi dal contenuto accettabile, con forma semplice, non sempre ortograficamente corretti 6 Produce testi poveri nel contenuto e nel lessico, con forma scorretta e ortograficamente poco corretti 5

CLASSE 4^ e 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO E PARLATO

DESCRITTORI VOTO

Dimostra di possedere ottime capacità comunicative ed espressive 10 Si esprime in modo chiaro, articolato e pertinente, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo corretto finalizzato ed appropriato alle situazioni comunicative 9

Si esprime in modo chiaro e articolato, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo corretto e finalizzato alle situazioni comunicative 8

Si esprime in modo chiaro, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo corretto alle situazioni comunicative

7

Si esprime in modo sufficientemente chiaro, rispettando l’argomento di conversazione e partecipando in modo adeguato alle situazioni comunicative

6

Si esprime in modo non chiaro o non rispettando l’argomento di conversazione 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Legge in modo veloce, corretto, scorrevole ed espressivo. Trae informazioni da ciò che legge, le riutilizza e le rielabora

10

Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge, le riutilizza e le rielabora 9

Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza 8 Legge in modo corretto e scorrevole, comprende ciò che legge e trae informazioni 7 Legge in modo sufficientemente corretto, scorrevole ed espressivo.

Comprende in modo adeguato ciò che legge. 6

Legge in modo stentato o scorretto o inespressivo. Comprende parzialmente ciò che legge

5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA E RIFLESSIONE

DESCRITTORI VOTO

Produce testi originali e chiari, coerenti nella forma, corretti ortograficamente. Utilizza

un lessico vario e appropriato 10

Produce testi coerenti e chiari nella forma, corretti ortograficamente.

Utilizza un lessico vario e appropriato 9

Produce testi dal contenuto esauriente, corretto ortograficamente. Utilizza un lessico appropriato 8

Produce testi dal contenuto semplice, coerente e abbastanza corretto nella forma e nell’ortografia 7 Produce testi dal contenuto essenziale e coerente, con qualche imprecisione ortografica 6 Produce testi poveri nel contenuto, nel lessico e poco coerenti. Poco

corrette la forma e l’ortografia 5

I N G L E S E

CLASSE 1^

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49

INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO

DESCRITTORI VOTO

Ascolta, comprende, intuisce ed esegue con sicurezza istruzioni e procedure 10 Ascolta, comprende, intuisce ed esegue istruzioni e procedure. 9 Ascolta e comprende semplici domande e consegne. 8 Ascolta e comprende semplici consegne. 7 Ascolta con sufficiente interesse e riconosce vocaboli che già usa 6 Ascolta in modo occasionale e con interesse discontinuo. 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Legge e risponde con sicurezza a semplici domande dimostrando una corretta pronuncia e intonazione.

10

Memorizza e pronuncia correttamente i vocaboli proposti. Esegue canti mimati avendone cognizione disignificato.

9

Ripete i vocaboli proposti avendone cognizione di significato 8 Ripete alcuni vocaboli associandoli ad un’immagine 7 Ripete alcuni suoni con sufficiente interesse 6 Ripete per imitazione e solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 5

CLASSE 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO

DESCRITTORI VOTO

Ascolta, comprende e intuisce con sicurezza il significato di semplici dialoghi supportati da immagini. 10 Ascolta, comprende e intuisce il significato di vocaboli relativi al vissuto scolastico e familiare. 9 Ascolta e comprende domande e consegne in modo corretto. 8 Ascolta e comprende semplici consegne relative alla vita personale e di classe. 7 Ascolta per tempi brevi con sufficiente interesse. 6 Ascolta in modo occasionale 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Riconosce e legge con sicurezza vocaboli e semplici espressioni 10 Riconosce e legge vocaboli e semplici espressioni. 9 Riconosce e legge i vocaboli proposti 8 Riconosce e ripete i vocaboli associandoli a oggetti o immagini 7 Ripete per imitazione e solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 6 Ripete per imitazione e solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA

DESCRITTORI VOTO Scrive parole e completa semplici frasi 10 Scrive semplici parole in modo autonomo 9 Copia parole abbinandole con sicurezza alle immagini corrispondenti 8 Copia parole abbinandole ad immagini 7 Copia parole da un modello proposto 6 Copia in modo confuso semplici parole 5

CLASSE 3^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO

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50

DESCRITTORI VOTO

Ascolta e comprende con sicurezza frasi e brevi testi supportati da immagini 10 Ascolta e comprende con sicurezza frasi ed espressioni di uso frequente, relative a più contesti 9

Ascolta e comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari, pronunciate lentamente

8

Ascolta e comprende istruzioni e semplici dialoghi supportati da immagini 7 Ascolta con sufficiente interesse e comprendere semplici consegne 6 Ascolta in modo occasionale con interesse discontinuo 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Legge con sicurezza e utilizza espressioni e frasi legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo.

10

Legge e utilizza semplici espressioni e frasi legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo 9 Legge e utilizza semplici espressioni e frasi legate al proprio vissuto. 8 Legge e utilizza vocaboli in modo pertinente alla situazione 7 Legge e ripete in modo sufficientemente corretto alcuni vocaboli associandoli ad un’immagine 6 Ripete vocaboli solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA

DESCRITTORI VOTO

Scrive parole e semplici frasi in modo autonomo 10 Scrive parole e completa semplici frasi 9 Copia parole e frasi abbinandole con sicurezza alle immagini di una storia 8 Copia parole e frasi abbinandole alle immagini corrispondenti 7 Copia parole e frasi da un modello proposto 6 Copia in modo confuso semplici parole 5

CLASSE 4^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO

DESCRITTORI VOTO Ascolta e comprende con sicurezza il significato di frasi e testi 10 Ascolta e comprende con sicurezza il contenuto globale di semplici storie 9 Ascolta e comprende la struttura di frasi ed espressioni di uso frequente 8 Ascolta e comprende istruzioni, dialoghi e semplici storie supportati da immagini 7 Ascolta con sufficiente interesse e comprende il senso generale di semplici consegne 6 Ascolta in modo occasionale con interesse discontinuo 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Legge correttamente e utilizza espressioni e frasi per impostare con sicurezza domande e risposte legate al proprio vissuto, a storie proposte e a descrizioni

10

Legge correttamente e utilizza semplici espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo

9

Legge e utilizza semplici espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo.

8

Legge e utilizza semplici espressioni e frasi legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo 7 Legge e utilizza vocaboli in modo sufficientemente corretto e pertinente alla situazione 6 Ripete vocaboli e semplici espressioni solo in modo occasionale e con interesse discontinuo 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA

DESCRITTORI VOTO

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51

Formula con sicurezza domande e risposte; scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale

10

Risponde a domande e scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale 9 Risponde a domande con padronanza lessicale e grammaticale 8 Formula e scrive frasi sulla base di un modello dato 7 Copia parole e frasi abbinandole alle immagini di una storia 6 Copia in modo confuso parole e semplici frasi da un modello proposto 5

CLASSE 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO

DESCRITTORI VOTO

Ascolta e comprendere con sicurezza il significato di frasi e testi dimostrando una padronanza Linguistica adeguata

10

Ascolta e comprendere con sicurezza il contenuto globale di un racconto ed espressioni all’interno di dialoghi e storie

9

Ascolta e comprendere espressioni di uso frequente e racconti supportati da immagini 8 Ascolta e comprendere istruzioni, dialoghi e storie supportate da immagini 7 Ascolta con sufficiente interesse e comprende semplici consegne 6 Ascolta in modo occasionale e con interesse discontinuo 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA

DESCRITTORI VOTO

Legge con intonazione corretta ed espressività dialoghi e brani

Sostiene un dialogo con sicurezza e padronanza lessicale dimostrando di avere acquisito pienamente le strutture proposte

10

Legge correttamente e utilizza con sicurezza espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al

proprio vissuto e alle storie proposte dal testo. Produce descrizioni in modo autonomo e consapevole

9

Legge e utilizza espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al proprio vissuto e alle storie

proposte dal testo. Produce descrizioni.

8

Legge e utilizza semplici espressioni e frasi per rispondere a domande legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo.

7

Legge e utilizza vocaboli e frasi in modo sufficientemente corretto e pertinente alla situazione 6 Ripete vocaboli e semplici espressioni solo in modo occasionale e con interesse discontinuo 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA

DESCRITTORI VOTO

Formula con sicurezza domande e risposte.

Scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

10

Formula con sicurezza domande e risposte. Scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale.

9

Risponde a domande. Scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale.

8

Formula e riscrive frasi sulla base di un modello dato. 7 Scrive parole e completa frasi abbinandole alle immagini di una storia. 6 Scrive in modo confuso e scorretto parole e semplici frasi da un modello proposto. 5

M A T E M A T I C A

CLASSE 1^ - 2^ - 3^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: NUMERI

DESCRITTORI VOTO

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52

Dispone di una conoscenza articolata e flessibile delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo flessibile e produttivo

10

Dispone di una conoscenza articolata delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo produttivo

9

Rappresenta le entità numeriche con buona sicurezza. 8 Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo autonomo

Rappresenta le entità numeriche con discreta sicurezza. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo autonomo

7

Rappresenta le entità numeriche in modo non sempre autonomo e/o con l’ausilio di grafici e materiale

strutturato. Applica gli algoritmi di semplici calcoli scritti e le strategie di semplici calcoli orali

6

Rappresenta le entità numeriche solo con l’aiuto dell’insegnante e con l’ausilio di grafici e materiale

strutturato. Applica erroneamente gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale

5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SPAZIO E FIGURE

DESCRITTORI VOTO

Riconosce e classifica in modo preciso forme, relazioni e strutture 10 Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture 9 Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture utilizzando una buona discriminazione e un discreto livello di astrazione

8

Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture utilizzando una discreta discriminazione e un discreto livello di astrazione

7

Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture con qualche incertezza 6 Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture solo con l’aiuto dell’insegnante 5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

DESCRITTORI VOTO

Utilizza con sicurezza e in modo coerente gli strumenti di misura più comuni, stabilendo rapporti corretti

all’interno delle grandezze misurabili ( non per la classe 1^ e 2^)

Utilizza in modo corretto gli schemi operativi, adattandoli alle diverse situazioni problematiche. Interpreta

correttamente la situazione problematica in modo autonomo e creativo e individua e sviluppa il

procedimento anche in contesti articolati e complessi.

Prevede in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni determinate (non per la classe 1^ e 2^),

conosce un’ ampia gamma di grafici e li utilizza a seconda delle situazioni

10

Utilizza gli strumenti di misura più comuni, stabilendo rapporti corretti all’interno delle grandezze

misurabili ( non per la classe 1^ e 2^)

Utilizza in modo corretto gli schemi operativi, adattandoli alle diverse situazioni problematiche. Interpreta

correttamente la situazione problematica.

Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate (non per la classe 1^ e 2^), conosce

grafici e li utilizza a seconda delle situazioni

9

Discrimina le diverse grandezze e le pone in relazione con le corrispondenti unità di misura convenzionali (

non per la classe 1^ e 2^).

Stabilisce confronti ed effettua misurazioni.

Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo e individua il procedimento

risolutivo in contesti relativamente complessi. Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici.

8

Discrimina le diverse grandezze e le pone in relazione con le corrispondenti unità di misura convenzionali (

non per la classe 1^ e 2^).

Stabilisce confronti ed effettua misurazioni.

Interpreta la situazione problematica in modo autonomo e individua il procedimento risolutivo in contesti

relativamente complessi. Prevede i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici.

7

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53

Sa associare agli oggetti le relative grandezze misurabili.

Istituisce confronti ed effettua misurazioni in contesti semplici.

Interpreta correttamente la situazione problematica e applica procedure logiche solo con l’aiuto

dell’insegnante e con l’ausilio di disegni, grafici (non per la classe 1^), materiale strutturato e individua il

procedimento risolutivo solo in contesti semplici.

Prevede possibili esiti di situazioni, interpreta e costruisce grafici all’interno di situazioni semplici

6

Associa agli oggetti le relative grandezze solo con l’aiuto delle insegnanti.

Stabilisce confronti ed effettua misurazioni con difficoltà.

Non è autonomo nell’interpretare situazioni problematiche e nell’applicare procedure logiche.

Ha difficoltà a prevedere possibili esiti di situazioni, a interpretare e costruire grafici ( non per la

5

classe 1^)

CLASSE 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: NUMERI

DESCRITTORI VOTO

Dispone di una conoscenza articolata e flessibile delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo flessibile e produttivo

10

Dispone di una conoscenza articolata delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo produttivo

9

Rappresenta le entità numeriche con buona sicurezza Utilizza strategie di calcolo orale in modo autonomo e prevalentemente corretto 8

Rappresenta le entità numeriche con discreta sicurezza. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo abbastanza corretto

7

Rappresenta le entità numeriche in modo appena sufficiente. Applica gli algoritmi di semplici calcoli scritti e le strategie di semplici calcoli orali

6

Rappresenta le entità numeriche solo con l’aiuto dell’insegnante.

Applica gli algoritmi di calcoloscritto e le strategie di calcolo orale con difficoltà

5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: SPAZIO E FIGURE

DESCRITTORI VOTO

Riconosce e classifica in modo articolato e preciso forme e relazioni. Dimostra sicurezza nel calcolare perimetro ed area delle figure geometriche

10

Riconosce e classifica forme e relazioni. Sa calcolare perimetro ed area delle figure geometriche

9

Riconosce e classifica forme e relazioni utilizzando una buona discriminazione e un buon livello di

astrazione. Calcola il perimetro e l’area in modo prevalentemente corretto

8

Riconosce e classifica forme e relazioni utilizzando una discreta discriminazione e un discreto livello di

astrazione. Calcola il perimetro e l’area in modo prevalentemente corretto

7

Riconosce e classifica forme e relazioni con qualche incertezza. Calcola il perimetro e l’area in contesti concreti e semplici

6

Riconosce e classifica forme e relazioni, solo con l’aiuto dell’insegnante. Ha difficoltà a calcolare il perimetro e l’area delle figure geometriche

5

INDICATORI DI VALUTAZIONE: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

DESCRITTORI VOTO

Effettua confronti e misurazioni e attua conversioni da un’unità di misura all’altra con sicurezza. Prevede

in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni determinate.

Conosce un’ampia gamma di grafici e li utilizza a seconda delle situazioni.

Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo e creativo e individua e sviluppa il procedimento anche in contesti articolati e complessi.

10

Effettua confronti e misurazioni e attua conversioni da un’unità di misura all’altra. Prevede i

possibili esiti di situazioni determinate.

Conosce un’ampia gamma di grafici e li utilizza a seconda delle situazioni. Interpreta la situazione problematica in modo autonomo

9

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54

Effettua confronti e misurazioni con buona correttezza

Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici.

Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo e individua il procedimento risolutivo in contesti relativamente complessi

8

Effettua confronti e misurazioni con discreta correttezza.

Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici Interpreta la situazione problematica in modo autonomo

7

Effettua confronti e misurazioni in contesti semplici.

Prevede possibili esiti di situazioni, interpreta e costruisce grafici all’interno di situazioni semplici.

Interpreta correttamente la situazione problematica e applica procedure logiche solo con l’aiuto

dell’insegnante e con l’ausilio di disegni, grafici.

Individua il procedimento risolutivo solo in contestisemplici.

6

Effettua confronti e misurazioni con difficoltà.

Ha difficoltà a prevedere possibili esiti di situazioni, a interpretare e costruire grafici. Non è autonomo nell’interpretare situazioni problematiche e nell’applicare procedure logiche

5

S T O R I A

CLASSE 1^ - 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: USO DELLE FONTI – ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI-

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE

DESCRITTORI VOTO

Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali e altrui utilizzando con sicurezza i nessi temporali .

10

Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali e altrui utilizzando i nessi temporali. 9 Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali e altrui. 8 Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali. 7 Se guidato, sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi. 6 Non sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi. 5

CLASSE 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: USO DELLE FONTI – ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI-

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE

DESCRITTORI VOTO

Utilizza i termini specifici del linguaggio storico-geografico.

Sa leggere un documento e approfondire un tema storico.

Espone gli argomenti studiati in modo chiaro, articolato, organico e pertinente stabilendo collegamenti interdisciplinari

10

Utilizza i termini specifici del linguaggio storico- geografico. Sa leggere un documento. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro, articolato e pertinente stabilendo collegamenti. 9 Utilizza i termini specifici del linguaggio storico-geografico. Sa leggere un documento storico. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e pertinente.

8

Utilizza parzialmente i termini specifici del linguaggio storico-geografico.

Comprende gli elementi essenziali di un documento storico. Espone gli argomenti studiati rispettandone l’ordine logico e/o cronologico.

7

Utilizza parzialmente i termini specifici del linguaggio storico-geografico Espone gli argomenti con domande guida riferendo solo le informazioni minime.

6

Non utilizza i termini specifici del linguaggio storico-geografico. Non è in grado di esporre gli argomenti trattati.

5

G E O G R A F I A

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55

CLASSE 1^ - 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ORIENTAMENTO – LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ –

PAESAGGIO – REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

DESCRITTORI VOTO

Individua e definisce con sicurezza la posizione degli oggetti in relazione al proprio corpo secondo gli

indicatori spaziali.

Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto, utilizzando un linguaggio specifico e

10

appropriato.Compie percorsi seguendo indicazioni date.

Individua e definisce la posizione degli oggetti in relazione al proprio corpo secondo gli indicatori spaziali.

Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto.

Compie percorsi seguendo indicazioni date

9

Utilizza gli indicatori spaziali.

Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto.

Compie percorsi seguendo indicazioni date.

8

Utilizza con discreta autonomia gli indicatori spaziali.

Riconosce e nomina ambienti del proprio vissuto. Non sempre è corretto nell’esecuzione di percorsi.

7

Se guidato, utilizza alcuni indicatori spaziali. 6 Non sa orientarsi nello spazio vissuto. 5

CLASSE 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ORIENTAMENTO – LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ –

PAESAGGIO – REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

DESCRITTORI VOTO

Utilizza i termini specifici del linguaggio geografico.

Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.

Dimostra di possedere ottime capacità espositive degli argomenti studiati e stabilisce collegamenti

interdisciplinari.

10

Utilizza i termini specifici del linguaggio geografico.

Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.

Espone gli argomenti studiati in modo chiaro, articolato e pertinente stabilendo collegamenti

interdisciplinari.

9

Utilizza i termini specifici del linguaggio geografico.

Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e organico.

8

Utilizza discretamente i termini specifici del linguaggio geografico e ricava le informazioni essenziali da

carte e grafici. Espone gli argomenti studiati seguendo un ordine logico.

7

Utilizza parzialmente i termini specifici del linguaggio geografico. Espone gli argomenti con domandeguida riferendo solo le informazioni minime.

6

Non utilizza i termini specifici del linguaggio geografico. Non è in grado di esporre gli argomenti trattati.

5

S C I E N Z E

CLASSE 1^ - 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI-

OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO – L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE

DESCRITTORI VOTO

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56

Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica.

Identifica e descrive oggetti inanimati e viventi. Utilizza un linguaggio adeguato alla disciplina.

10

Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica.

Identifica e descrive oggetti inanimati e viventi. Si avvia ad utilizzare un linguaggio adeguato alla disciplina.

9

Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica. Identifica e descrive oggetti inanimati e viventi

8

Sa trarre dati e risultati pratici evidenti da una esperienza scientifica. Identifica e si avvia a descrivere oggetti inanimati e viventi 7 Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica solo se guidato. Identifica oggetti inanimati e viventi

6

Non sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica. Ha difficoltà a identificare oggetti inanimati e viventi

5

CLASSE 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI-

OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO – L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE

DESCRITTORI VOTO

Usa i termini specifici del linguaggio scientifico.

Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.

Dimostra di possedere ottime capacità espositive degli argomenti studiati e stabilisce collegamenti interdisciplinari.

10

Usa i termini specifici del linguaggio scientifico.

Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e articolato stabilendo collegamenti interdisciplinari.

9

Usai termini specifici del linguaggio scientifico.

Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.

Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e organico.

8

Usa discretamente i termini specifici del linguaggio scientifico. Espone gli argomenti studiati seguendo un ordine logico. 7 Usa parzialmente i termini specifici del linguaggio scientifico. Espone gli argomenti con domande guida riferendo solo le informazioni minime.

6

Non usa i termini specifici del linguaggio scientifico. Ha difficoltà nell’esposizione degli argomenti trattati

5

E D U C A Z I O N E F I S I C A

CLASSE 1^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: IL GIOCO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZO E IL TEMPO-

LINGUAGGIO DEL CORPO –IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY – SALUTE E BENESSERE

DESCRITTORI VOTO

Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.

Padroneggia gli schemi motori di base in qualsiasi situazione. Conosce le regole dei giochi e le rispetta sempre.

10

Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.

Padroneggia con sicurezza gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi e le rispetta.

9

Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.

Padroneggia gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi e generalmente le rispetta.

8

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57

Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.

Padroneggia discretamente gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi ma non sempre le rispetta.

7

Se guidato, riconosce e denomina le varie parti del corpo. Fatica a

padroneggiare gli schemi motori di base. Non sempre rispetta le regole dei giochi.

6

Non riconosce e denomina le varie parti del corpo. Non

padroneggia gli schemi motori di base. Non rispetta le regole dei giochi.

5

CLASSE

2^ - 3^ - 4^ - 5^

INDICATORI DI VALUTAZIONE: IL GIOCO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZO E IL TEMPO – IL LINGUAGGIO DEL CORPO – IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY – SALUTE E BENESSERE

DESCRITTORI VOTO Partecipa attivamente ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo positivamente con gli altri,

accettando le diversità e rispettando le regole.

Utilizza in modo corretto e sicuro gli spazi e le attrezzature. Padroneggia gli schemi motori di base in qualsiasi situazione.

10

Padroneggia con sicurezza gli schemi motori di base.

Conosce le regole dei giochi e le rispetta.

Partecipa ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo positivamente con gli altri, accettando

le diversità e rispettando le regole. Utilizza in modo corretto e sicuro gli spazi e le attrezzature.

9

Partecipa ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo con gli altri, accettando le diversità e

rispettando le regole.

Padroneggia gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi e generalmente le rispetta.

8

Si muove con destrezza controllando e cambiando più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare,

lanciare,..) per adattarli a parametri spazio-temporali.

Padroneggia discretamente gli schemi motori di base. Conosce le

regole dei giochi ma non sempre le rispetta.

7

Si muove, se guidato, controllando e cambiando più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare,

lanciare,..) per adattarli a parametri spazio-temporali. Non sempre rispetta le regole dei giochi e a volte coopera all’interno del gruppo.

6

Non riesce a controllare e cambiare più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare, lanciare,..) per

adattarli a parametri spazio-temporali.

Non padroneggia gli schemi motori di base. Non rispetta le regole dei giochi e non coopera all’interno del gruppo

5

A R T E E I M M A G I N E

CLASSE 1^

INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPRIMERE E COMUNICARE – OSSERVARE

IMMAGINI

E LEGGERE LE

DESCRITTORI VOTO Utilizza creativamente forme, colori e materiali e dimostra padronanza nella tecnica. 1

0 Si esprime nel disegno con creatività. 9 Attraverso il disegno rappresenta i contenuti della propria esperienza. 8 Utilizza in modo semplice le tecniche grafico-pittoriche. 7 Se guidato, utilizza in modo molto semplice alcune tecniche grafico-pittoriche. 6 Non sa utilizzare le tecniche grafico-pittoriche. 5

CLASSE 2^ - 3^ - 4^ - 5^

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58

INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPRIMERE E COMUNICARE – OSSERVARE E LEGGERE LE

IMMAGINI – COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE

DESCRITTORI VOTO Utilizza creativamente forme, colori e materiali e dimostra padronanza nella tecnica. 1

0 Si esprime nel disegno con creatività.

Conosce e utilizza gli elementi della comunicazione visiva, i suoi codici e le funzioni per leggere a livello

connotativo e denotativo messaggi visivi.

9

Utilizza in modo adeguato le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni.

8

Utilizza con sufficiente sicurezza le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni. 7 Utilizza le tecniche grafico-pittoriche esprimendo sensazioni, emozioni e pensieri. 6

Utilizza in modo semplice le tecniche grafico-pittoriche cercando di esprimere sensazioni, emozioni e pensieri.

5

M U S I C A

CLASSE 1^

INDICATORI DI VALUTAZIONE: PERCEPIRE E DISTINGUERE FENOMENI SONORI-

COMPRENDERE E

UTILIZZARE LINGUAGGI SONORI E MUSICALI- ESPRESSIONE VOCALE E STRUMENTALE

DESCRITTORI VOTO

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.

Discrimina con sicurezza e creatività espressioni sonore con modalità informali.

10

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.

Discrimina con sicurezza espressioni sonore con modalità informali.

9

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori e riproduce gli stessi con gesti, linee e colori. Discrimina espressioni sonore con modalità informali.

8

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori. Discrimina con sufficiente sicurezza espressioni sonore con modalità informali.

7

Si sforza ad usare la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori. Discrimina con scarsa sicurezza espressioni sonore con modalità informali.

6

Non usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri. Discrimina con difficoltà suoni e rumori.

5

CLASSE 2^ - 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: PERCEPIRE E DISTINGUERE FENOMENI SONORI- COMPRENDERE E

UTILIZZARE LINGUAGGI SONORI E MUSICALI- ESPRESSIONE VOCALE E STRUMENTALE

DESCRITTORI VOTO

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.

Discrimina con sicurezza e creatività espressioni sonore con modalità informali.

10

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.

Discrimina con sicurezza espressioni sonore con modalità informali.

9

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59

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori e riproduce gli stessi con gesti, linee e colori. Discrimina espressioni sonore con modalità informali.

8

Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori. Discrimina con discreta sicurezza espressioni sonore con modalità informali.

7

Si sforza ad usare la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.

Discrimina suoni e rumori. Discrimina con scarsa sicurezza espressioni sonore con modalità informali.

6

Non usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri. Ha difficoltà a discriminare suoni e rumori.

5

T E C N O L O G I A

CLASSE 1^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: VEDERE E OSSERVARE

DESCRITTORI VOTO

Riconosce oggetti semplici in modo corretto e preciso.

Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo autonomo e corretto anche in situazioni

diverse.

10

Riconosce oggetti semplici in modo corretto e preciso.

Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo autonomo, corretto e sicuro anche in situazioni diverse.

9

Riconosce oggetti semplici in modo corretto. Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo autonomo in situazioni note.

8

Riconosce oggetti semplici in modo essenziale. Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo non sempre sicuro in situazioni note. 7 Riconosce oggetti semplici in modo approssimativo. Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo essenziale e aiutato.

6

Se guidato, riconosce oggetti semplici in modo incerto.

Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso, anche se guidato, in modo confuso e incerto.

5

CLASSE 2^ - 3^ - 4^ - 5^

INDICATORI DI VALUTAZIONE: VEDERE E OSSERVARE – PREVEDERE E TRASFORMARE – INTERVENIRE E TRASFORMARE

DESCRITTORI VOTO

Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo corretto e preciso. Utilizza

il computer per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca di informazioni utili in modo

autonomo, corretto e sicuro.

Utilizza inmodo autonomo, corretto e sicuro programmi di posta elettronica, software per presentazioni

ed ipertesti, per il calcolo.

10

Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo corretto.

Utilizza in modo autonomo il computer per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca di

informazioni utili.

9

Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo abbastanza corretto.

Utilizza il computer in modo abbastanza corretto per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca

di informazioni utili.

8

Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo essenziale.

Utilizza il computer in modo essenziale e autonomo per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca di informazioni utili.

7

Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo approssimativo. Utilizza il

computer in modo confuso e incerto per videoscrittura e per navigare in internet, alla ricerca di

informazioni.

6

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60

Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo incerto. Utilizza con difficoltà il computer per videoscrittura.

5

R E L I G I O N E C A T T O L I C A

CLASSE 1^ -2^ - 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: CONOSCERE ESPRESSIONI, DOCUMENTI E CONTENUTI ESSENZIALI DELLA

RELIGIONE CATTOLICA - RISPETTARE ED APPREZZARE VALORI RELIGIOSI ED ETICI NELL’ESISTENZA DELLE PERSONE

ENELLA STORIA

DELL’UMANITÀ

DESCRITTORI VOTO

Ha un’ottima conoscenza della disciplina.

Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le attività proposte, dimostrando interesse ed impegno

lodevoli. ’ E ben organizzato nel lavoro, che realizza in modo efficace ed autonomo. ’ E in grado di operare collegamenti all’interno della disciplina.

E’ propositivo nel dialogo educativo.

OTTIMO

Conosce gli argomenti sviluppati durante l’attività didattica.

Si applica con serietà, motivazione e disinvoltura nel lavoro.

Usa un linguaggio preciso e consapevole e rielabora i contenuti in modo critico personale. ’ E disponibile al confronto e al dialogo.

DISTINTO

Possiede conoscenze adeguate sugli argomenti svolti. Sa effettuare collegamenti all’interno della

disciplina. Dà il proprio contributo durante le attività.

Partecipa ed interviene spontaneamente con pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo.

Sa organizzare le sue conoscenze in maniera quasi autonoma. E’ disponibile al confronto e al dialogo.

BUONO

Sa esprimere con sufficiente precisione le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali della

disciplina, di cui comprende ed usa il linguaggio in modo semplice.

Partecipa, anche se non attivamente, all’attività didattica in classe.

E’ disponibile al dialogo educativo, solo se stimolato.

SUFFICIENTE

Conosce in modo superficiale o generico le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali della

religione cattolica.

Ha difficoltà ad applicare le sue conoscenze nel rispetto e nell’apprezzamento dei valori etici.

Non sempre partecipa all’attività didattica. Il dialogo educativo è assente.

INSUFFICIENTE

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2.34 Livelli relativi alla certificazione delle competenze:

modello ministeriale

In relazione alla certificazione delle competenze dei livelli raggiunti in uscita dalla scuola

primaria sarà utilizzato il modello nazionale.

2.35 Scuola Secondaria di 1° grado La Scuola Media “G.Carducci” è consapevole della grande responsabilità che deriva

dall’accogliere e accompagnare i ragazzi e le ragazze verso un processo di crescita personale,

favorendo le condizioni che aiutino tutti a diventare cittadini attivi e responsabili, a partire dalle

proprie condizioni di vita e dalle proprie risorse individuali.

Finalità dell’Istituto, in quanto "comunità educativa autonoma" è quella di organizzare una

programmazione funzionale alla crescita degli allievi, intesa come sviluppo dell’identità e

dell’autonomia personale.

Primario obiettivo dell’Istituto è quello di sviluppare nei ragazzi la capacità di "coltivare

dentro di sé il pensiero" che riflette su quello che apprende e scopre, per poter inventare,

costruire, creare il nuovo.

L’attività didattica curricolare è comune e concordata per tutte le classi dell’Istituto e rispetta le

linee generali tracciate dalle Indicazioni Nazionali. Attività di recupero, di sostegno e di

approfondimento sono effettuate dai docenti durante il normale svolgimento delle lezioni o

attraverso attività guidate, individuali e di gruppo, sotto forma di compiti, esercizi, ricerche,

approfondimenti realizzati anche attraverso l’uso delle tecnologie.

L’Istituto ritiene che il fondamento di una precisa e armonica azione metodologico‐didattica,

coerente ed efficace, è rappresentato da un organico progetto che tutti i docenti riconoscono

come fondante e orientante per la loro azione educativa. Tale progetto deve essere sostenuto e

sviluppato con una programmazione comune che, partendo dalle esigenze proprie di ciascun

alunno, promuova una cultura viva, condivisa e che stimoli l’aspetto creativo.

Viene quindi garantito l’accesso al maggior numero possibile di linguaggi e codici

comunicativi, espressivi e analitici della realtà, in modo da sviluppare nei ragazzi una capacità

di valutazione personale, che li aiuti a scoprire attitudini e inclinazioni, al fine di consentire

una prima ed efficace forma di orientamento. Attraverso i percorsi disciplinari, gli alunni

potranno essere artefici e costruttori della loro autonomia e delle loro competenze cognitive,

culturali, sociali e professionali, in vista di una proficua integrazione nella società, oggi

soggetta a un continuo sviluppo e cambiamento.

2.36 Finalità formative della Scuola secondaria di 1° grado

Assicurare a tutti gli alunni spazi orari di recupero e precisazione degli strumenti

operativi oltre che il potenziamento dell’eccellenza.

Offrire un percorso di studio calibrato sui propri bisogni, ritmi di lavoro e interessi per

conseguire traguardi formativi orientativi.

Accrescere la motivazione allo studio con l’inserimento in gruppi diversi, attraverso

l’offerta di percorsi pratici, insegnamenti alternativi, docenti diversi.

Creare situazioni di ricerca / progettazione/ approfondimento che trasformino le abilità

in competenze personali.

Preparare alla prova INVALSI.

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Offrire agli alunni l’opportunità di consolidare/potenziare le competenze fondamentali

in vista del passaggio al successivo grado di studi.

Far acquisire capacità progettuali e una visione integrale dei saperi in vista del

colloquio finale d’esame.

2.37 Il corso ad indirizzo musicale L’istituto Comprensivo Carducci è l’unica scuola sul territorio di Gaeta ad avere un corso a

indirizzo musicale attivato, nell'anno scolastico 1991/92, dal Ministero della Pubblica

Istruzione.

Il D.M. 201 del 6 agosto 1999 è la normativa di riferimento per le scuole secondarie di I grado

a indirizzo musicale (S.M.I.M.) e prevede, oltre ai corsi a tempo normale, classi nelle quali,

accanto agli insegnamenti curricolari tradizionali, viene aggiunto lo studio di uno strumento

musicale.

I docenti di strumento fanno parte dell’organico stabile della scuola e garantiscono agli alunni

un percorso di studi triennale completamente gratuito(le famiglie dovranno solo provvedere

all’acquisto del materiale didattico: libri, strumento, leggio...).

Le lezioni di strumento si svolgono in orario pomeridiano e prevedono insegnamenti

individuali e/o in piccoli gruppi. Gli alunni del 2° e 3° anno partecipano anche alle esercitazioni

orchestrali.

Il percorso musicale dell’alunno è soggetto a valutazione e l’esecuzione strumentale figura tra

le prove d’esame del 3° anno.

Finalità

L’insegnamento strumentale:

promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso l’esperienza

musicale, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa,

sviluppa e orienta le potenzialità dell’alunno favorendo una più avvertita coscienza di sé

e del modo di rapportarsi al sociale,

promuove competenze di tipo cognitivo, affettivo e relazionale,

favorisce lo sviluppo e l’espressione della personalità dell’allievo partendo dalla

percezione del sé fisico (postura, rapporto con lo spazio, movimenti funzionali

all’esecuzione), proseguendo nella comprensione di un nuovo linguaggio codificato

specifico (notazione) per giungere alla crescita emotiva (rapporto con la “performance”

pubblica) e sociale (collaborazione con gli altri allievi nella realizzazione di brani

d’insieme).

Organizzazione del corso

Il Tempo Scuola del Corso a Indirizzo Musicale è di 33 ore settimanali.

Le lezioni di strumento si svolgono in orario pomeridiano per un totale di circa tre ore a

settimana.

L’insegnamento del solfeggio e della teoria è integrato nelle ore curricolari di strumento.

Le esercitazioni orchestrali, dedicate agli alunni del 2° e 3° anno, si effettuano il lunedì

dalle ore 15,30 alle ore 17,30.

L’organizzazione dell’orario interno di ogni classe di strumento viene concordata con le

famiglie e tiene conto delle esigenze degli alunni, del numero complessivo degli iscritti e delle esigenze didattiche degli insegnanti.

Gli alunni del corso musicale si esibiscono in numerose occasioni, anche grazie alla

collaborazione con Enti locali.

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63

L’iscrizione al corso musicale

Per segnalare la volontà di frequentare il corso a Indirizzo Musicale bisogna barrare

l’indicazione riportata nel modello d’iscrizione alla classe 1ª entro i termini previsti dal

Ministero. All’atto della domanda i genitori degli alunni possono esprimere una preferenza in

riferimento a uno dei quattro strumenti insegnati; nessuna richiesta indicata viene considerata

vincolante.

L’accesso è subordinato al superamento di una prova attitudinale dalla quale ha origine la

graduatoria degli ammessi.

La commissione tiene conto delle preferenze espresse ma si riserva la facoltà di indirizzare

alcuni alunni allo studio di uno strumento diverso da quello indicato al momento

dell’iscrizione, sulla base delle valutazioni fatte in sede d’esame (predisposizione fisica,

orecchio musicale…).

Nella nostra scuola sono attivi i seguenti corsi:

Chitarra

Clarinetto

Pianoforte

Violino

L’Orchestra Carducci

La nostra orchestra, composta dagli alunni del secondo e terzo anno, è affidata alla direzione

del Prof.Sergio Brusca, autore di arrangiamenti esclusivi per il nostro organico.

Il complesso strumentale è inoltre arricchito da una sezione di percussioni che si avvale della

collaborazione di un esperto esterno.

L’orchestra partecipa ogni anno ai concorsi nazionali, conseguendo sempre risultati prestigiosi.

La musica di insieme costituisce un’attività didattica privilegiata e una grande opportunità

formativa per gli allievi: in essa infatti entrano in gioco coordinazione, intelligenza, saperi

tecnici specifici, socialità, interdisciplinarità, controllo dell'emotività.

2.38 Corso a tempo prolungato Il corso a Tempo Prolungato offre l’opportunità agli allievi di arricchire la loro formazione in

un tempo scuola che, in quanto più ampio, consente maggiori occasioni di apprendimento, la

possibilità di curare e consolidare le competenze e i saperi di base (es.Italiano e Matematica)

Direzioni di intervento del Tempo Prolungato

Recupero,

Potenziamento: attività interdisciplinari

Obiettivi didattici:

• Ricomporre gli elementi della conoscenza in nuovi quadri d’insieme non solo

disciplinari.

• Saper cogliere gli aspetti essenziali dei problemi.

• Ricercare contenuti tematici che si traducano in valori/comportamenti, che si prestino

alla contestualizzazione e alla logica esplicativa.

• Partire dal lessico comune a più aree per connotarlo in ogni ambito disciplinare.

• Scegliere i contenuti secondo la rilevanza culturale e capirne la valenza nei diversi

contesti.

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Organizzazione

Sia l’una che l’altra finalità presuppongono un contesto comunitario di apprendimento, fatto

di interazione tra gli alunni, e tra questi e il docente, da cui emerga il significato dell’attività, la

condivisione dei punti di vista e soprattutto l’autoconsapevolezza di ogni fase del percorso

didattico.

Il nostro Istituto ha utilizzato fin dal ’97 le risorse della flessibilità e delle compensazioni

disciplinari offerte dall’autonomia e ha introdotto con successo l’attività di recupero di ambito

linguistico e logico-matematico. La classe a tempo prolungato si innesta in questo contesto

organizzativo, nei gruppi di interclasse e nei percorsi vari affidati ai diversi docenti.

I tempi oltre le 30 ore ordinarie ( 6 ore compresa la mensa) sono utilizzati per l’attuazione di

laboratori di recupero e potenziamento relativi all’area linguistica e logico-matematica.

Per le classi terze le proposte tematiche sono interdisciplinari al fine di preparare percorsi

individuali per la prova d’esame.

La tipologia di percorsi e la relativa durata sono individuati in base ai bisogni degli alunni

2.39 Ampliamento e arricchimento dell’offerta

formativa nella Scuola Secondaria Per l’ampliamento dell’offerta formativa sono previste le seguenti attività: - visite guidate sul territorio, per sviluppare la conoscenza dei beni storici, artistici,

naturalistici: visite ai musei, alle mostre, a biblioteche;

- viaggi d’istruzione, per ampliare la conoscenza del territorio nazionale;

- organizzazione e/o partecipazione a manifestazioni sportive;

- partecipazione a spettacoli teatrali, musicali;

- partecipazioni a concorsi musicali, letterari, etc.

- preparazione alle certificazioni linguistiche.

Quadro Orario scuola Secondaria

DISCIPLINE

CORSO ORDINARIO CORSOPROLUNGATO CORSOMUSICALE

ORE 30 ORE 36 ORE 33

Italiano 6 6 6

Storia 2 2 2

Geografia 2 2 2

Matematica 4 4 4

Scienze 2 2 2

Inglese 3 3 3

Francese/Spagnolo 2 2 2

Arte e Immagine 2 2 2

Musica 2 2 2

Motoria 2 2 2

Tecnologia 2 2 2

Religione Cattolica 1 1 1

Laboratorio linguistico 2

Laboratorio scientifico 2

Strumento musicale 3

Mensa 2

Laboratori Linguistici per le classi 3° (classi aperte, 5 gruppi)

Un’ora delle sei di italiano sarà dedicata alle seguenti attività:

- 1 gruppo =Alfabetizzazione lingua latina (con esame finale al termine del corso)

- 4 gruppi = Approfondimenti sul progetto di Istituto ed esercitazione Prove Nazionali.

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65

2.40 Verifiche delle discipline della Scuola Secondaria L’autocontrollo, da parte dell’alunno, del proprio apprendimento è la strategia idonea a

gratificare e quindi a stabilizzare la prestazione di successo o al contrario a maturare un

bisogno di modifica della prestazione negativa, a prevenzione di un insuccesso futuro.

Se l’alunno non può accedere a una visibilità valutativa, non si può ottenere un rinforzo del

processo volitivo.

La verifica è anche autocontrollo da parte del docente del progetto di lavoro, della propria

metodologia, tramite il confronto della prestazione del lavoro dell’alunno in altri contesti

disciplinari.

Si effettua tramite le prove di istituto (iniziale/intermedia e finale), relative al curricolo di base,

sostanziate nel riscontro di obiettivi concordati a livello di gruppo di materia e pertanto

omogenea per tutte le classi parallele. La verifica è anche autocontrollo del sistema

relativamente all’organizzazione oraria, disciplinare, modulare. Essa misura l’efficacia e

l’efficienza dell’organizzazione tramite la misurazione della crescita di successo, del perdurare

della motivazione, degli esiti scolastici successivi.

I docenti effettuano:

verifiche disciplinari di classe e al termine delle U.D.A secondo precisi indicatori.

tre prove di istituto annuali per Italiano/Matematica/ Inglese con punteggio stabilito per

ciascun item. Il gruppo di materia ne stabilisce i contenuti e le modalità di esecuzione.

Finalità

Registrare il progresso disciplinare.

Strutturare interventi di recupero efficaci.

Misurare l’andamento del rendimento del singolo nelle discipline nell’arco dell’anno

per evidenziarne le lacune e le potenzialità; misurare il profitto del singolo in rapporto

al gruppo classe; della classe in rapporto alle altre classi; dell’istituto in rapporto ad

altre realtà tramite la verifica delle prove interne e della prova esterna INVALSI .

Organizzazione

Somministrazione individuale o per gruppi in un tempo stabilito secondo la libertà

metodologica del docente

La prova di istituto viene somministrata contemporaneamente alle classi parallele

riunite in diversi ambienti.

Viene osservato un tempo stabilito.

Viene corretta dal docente della materia.

I punteggi vengono riportati su griglia e tabulati con l’ausilio delle tecnologie.

Viene data comunicazione alle famiglie sugli esiti avuti.

2.41 Protocollo di valutazione della Scuola secondaria di I grado In coerenza con le novità introdotte con la normativa Legge n.62/17 e successive indicazioni, i

docenti della Scuola secondaria di I grado, nella logica della continuità e dell’aderenza ai

bisogni formativi degli alunni, connotano la pratica della valutazione come:

valorizzazione delle risorse emergenti e potenziali dell’allievo;

parte integrante del lavoro scolastico, poiché si pone il compito di rilevare con

tempestività l’informazione relativa ai processi di apprendimento, per consentire

un’efficace attivazione di procedure compensative;

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66

capacità di aggiustare e riadattare l’azione didattica;

indicatore diagnostico per prevenire e modificare l’insuccesso;

azione che favorisce e sollecita la carica motivazionale ad apprendere.

Il Collegio dei Docenti ha deliberato, ai fini valutativi, la suddivisione dell’anno scolastico in

quadrimestri.

Tipologia

➢ Valutazione disciplinare quadrimestrale (su decisione collegiale) in base al D.M. n.254/2012

➢ Valutazione finalizzata all’ammissione alla classe successiva come disposto nel D.L.

62/2017 art.6 e successiva Nota Ministeriale n. 1865/ 2017.

TEMPO NORMALE : 990 ore- Limite annuo di assenze per la validità dell’A.S:248

CORSO MUSICALE: 1089 ore- Limite annuo di assenze per la validità dell’A.S:272

TEMPO PROLUNGATO: 1188 ore-Limite annuo di assenze per la validità dell’A.S:297

Per l’attribuzione del voto il Consiglio di classe competente stabilirà l’incidenza e la priorità

dei criteri da considerare.

Modalità di valutazione al fine dell’ammissione all’esame di Stato (D.M.741/2017)

Gli articoli 6 e 7 del D.Lgs n.62/2017 individuano le modalità di ammissione agli esami di

Stato.

In sede di scrutinio finale l’ammissione all’esame di Stato è disposta in presenza dei seguenti

requisiti:

▪ aver frequentato almeno ¾ del monte ore annuale;

▪ non essere incorsi in sanzioni disciplinari art.4, c.9 e 9bis del DPR n. 249/98;

▪ aver partecipato alle prove INVALSI (Italiano – Matematica – Inglese).

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline,

il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto

dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno

all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo. pur in presenza dei tre requisiti sopra citati.

Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in

una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche inferiore a 6/10.

2.42 Rubrica della valutazione degli apprendimenti della

scuola Secondaria di 1° grado. Al fine di garantire una valutazione quanto più tempestiva e trasparente, come prevista nel

D.P.R. n.122 del 2009 e nel del D.lgs delegato n. 62/17, l’I. C. Carducci ha elaborato la

seguente Rubrica di Valutazione

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67

I TA L I A N O

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

Conosce in maniera completa ed approfondita i contenuti della disciplina e li

riferisce con proprietà e ricchezza lessicale. Pianifica il discorso in modo articolato

ed esprime commenti personali ed originali. Legge in modo fluido ed espressivo.

Produce testi dal contenuto pertinente ed approfondito, con idee originali e

valutazioni personali, corretti nella forma e con un lessico appropriato.

10

Conosce in modo sicuro e stabile i contenuti della disciplina e li riferisce con

precisione e ricchezza espressiva formulando considerazioni personali pertinenti.

Legge in modo fluido. Produce testi dal contenuto pertinente ed ampio, con

valutazioni personali, corretti nella forma e con un lessico appropriato.

9

Conosce in maniera globale i contenuti della disciplina e li riferisce con lessico

adeguato. Organizza il discorso in modo chiaro evidenziando capacità di analisi e di

sintesi. Legge in modo fluido. Produce testi dal contenuto pertinente ed esauriente,

con spunti personali, generalmente corretti nella forma e con un lessico adeguato.

8

Conosce in maniera adeguata i contenuti della disciplina e organizza il discorso in

modo chiaro evidenziando capacità di riflessione e di analisi. Legge senza errori,

rispettando la punteggiatura. Produce testi dal contenuto pertinente ed esauriente,

imprecisi nella forma.

7

Conosce i contenuti essenziali della disciplina e riferisce in termini semplici e non

sempre precisi le informazioni acquisite. Legge rispettando la punteggiatura.

Produce testi sostanzialmente pertinenti e dal contenuto essenziale, non sempre

6

corretti nella forma e con un lessico generico.

Conosce in maniera approssimativa i contenuti essenziali della disciplina e riferisce

con termini semplici ed in maniera spesso mnemonica gli argomenti studiati. Legge

con difficoltà. Produce testi non del tutto pertinenti e dal contenuto semplice, poco

corretti nella forma e con un lessico impreciso.

5

Conosce in maniera disorganica e frammentaria i contenuti della disciplina ed

incontra difficoltà ad esprimersi in modo chiaro e corretto. Legge in modo stentato.

Produce testi dal contenuto non pertinente e disorganico, scorretti nella forma e con

un lessico poco appropriato e ripetitivo.

4

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68

STORIA

CLASSE 1^2^3^

DESCRITTORI VOTO

Conosce in maniera completa ed approfondita i contenuti disciplinari e sa

utilizzare con competenza e precisione linguaggi e strumenti specifici stabilendo

in maniera sicura ed autonoma rapporti di causa – effetto, analogie e differenze.

10

Conosce in maniera approfondita i contenuti disciplinari e sa utilizzare con precisione

linguaggi e strumenti specifici stabilendo in maniera autonoma rapporti di causa-

effetto, analogie e differenze.

9

Conosce in maniera esauriente i contenuti disciplinari e sa utilizzare in modo

appropriato linguaggi e strumenti specifici stabilendo adeguati rapporti di causa -

effetto, analogie e differenze.

8

Conosce in maniera adeguata i contenuti disciplinari e sa utilizzare in modo

conseguente linguaggi e strumenti specifici cogliendo i rapporti di causa - effetto,

analogie e differenze.

7

Conosce in maniera essenziale i contenuti disciplinari e sa utilizzare linguaggi e

strumenti specifici di base stabilendo fondamentali rapporti di causa–effetto,

analogie e differenze.

6

Conosce parzialmente i contenuti disciplinari ed utilizza con incertezza

linguaggi e strumenti specifici . Incontra difficoltà a stabilire in maniera

autonoma rapporti di causa - effetto, analogie e differenze.

5

Conosce in maniera disorganica e frammentaria i contenuti disciplinari; utilizza

con difficoltà linguaggi e strumenti specifici. Incontra molte difficoltà a stabilire

in maniera autonoma rapporti di causa – effetto, analogie e differenze.

4

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69

CLASSE 1^ 2^3^

GEOGRAFIA

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

Conosce in maniera completa ed approfondita i contenuti disciplinari; sa utilizzare con

competenza e precisione linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente

fisico e umano e nell’analisi dei fenomeni geografici anche complessi, stabilendo in

maniera sicura ed autonoma rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-

politiche ed economiche.

10

Conosce in maniera approfondita i contenuti disciplinari; sa utilizzare con precisione

linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e

nell’analisi dei fenomeni geografici anche complessi, stabilendo in maniera autonoma

rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-politiche ed economiche.

9

Conosce in maniera esauriente i contenuti disciplinari; sa utilizzare in modo appropriato

linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e

nell’analisi dei fenomeni geografici , stabilendo adeguati rapporti di i relazione tra

situazioni ambientali, sociopolitiche ed economiche.

8

Conosce in maniera adeguata i contenuti disciplinari; sa utilizzare in modo conseguente

linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e

nell’analisi dei fenomeni geografici, stabilendo rapporti di relazione tra situazioni

ambientali, socio-politiche ed economiche.

7

Conosce in maniera essenziale i contenuti disciplinari; sa utilizzare in modo adeguato

linguaggi e strumenti specifici di base nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e

nell’analisi dei fenomeni geografici , stabilendo i principali rapporti di relazione tra

situazioni ambientali, socio- politiche ed economiche.

6

Conosce parzialmente i contenuti disciplinari ed utilizza con incertezza linguaggi e

strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e nell’analisi dei

fenomeni geografici. Incontra difficoltà a stabilire in maniera autonoma rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-politiche ed economiche

5

Conosce in maniera disorganica e frammentaria i contenuti disciplinari e utilizza con

difficoltà linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e

nell’analisi dei fenomeni geografici semplici. Incontra molte difficoltà a stabilire in

maniera autonoma rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-politiche ed economiche.

4

DESCRITTORI VOTO

MATEMATICA

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70

Piena e sicura padronanza dei contenuti disciplinari. Applicazione di procedimenti, regole

e proprietà in autonomia anche in situazioni nuove. Impostazione e risoluzione di

problemi complessi con ordine procedurale e rigore logico. Gestione e rielaborazione

delle diverse informazioni in modo accurato e uso di linguaggio grafico, verbale e

simbolico.

10

Conoscenza completa e approfondita dei contenuti disciplinari . Applicazione di

procedimenti, regole e proprietà con precisione ed in autonomia. Impostazione e

risoluzione di problemi con ordine e rigore logico. Rielaborazione delle informazioni

utilizzando in modo appropriato i linguaggi grafico, verbale e simbolico.

9

Conoscenza completa degli argomenti. Corretta applicazione di regole, proprietà e

procedimenti. Organizzazione strutturata di dati di un problema e formulazione di ipotesi

risolutive in maniera corretta e ordinata.

Rielaborazione di diverse informazioni utilizzando in modo chiaro e pertinente i

linguaggi grafico, verbale e simbolico.

8

Conoscenza globale dei contenuti di base. Applicazione di regole proprietà e

procedimenti in modo abbastanza preciso. Individuazione e organizzazione di dati di un

problema e ipotesi risolutive in modo abbastanza corretto in problemi non complessi.

Rielaborazione delle diverse informazioni utilizzando in modo abbastanza corretto i

linguaggi grafico, verbale e simbolico.

7

Conoscenza essenziale dei contenuti di base. Applicazione sostanzialmente corretta di

proprietà, regole e procedimenti in situazioni note. Individuazione e organizzazione di

dati di un problema in contesti semplici. Rielaborazione di diverse informazioni utilizzando in modo sostanzialmente corretto i linguaggi grafico, verbale e simbolico.

6

Conoscenza parziale dei contenuti disciplinari. Applicazione di regole, proprietà e

procedimenti in contesti semplici con guida dell’ insegnante. Individuazione e

organizzazione di dati di un problema in contesti semplici. Guidato utilizza in modo

accettabile i linguaggi grafico, verbale e simbolico.

5

Conoscenza lacunosa e frammentaria dei contenuti disciplinari. Applicazione

difficoltosa di regole, proprietà e procedimenti nonostante la guida dell’insegnante.

Difficoltà nell’individuazione di dati di un problema nell’applicare le regole risolutive

nonostante opportuna guida. Utilizzo del linguaggio grafico, verbale e simbolico in

modo frammentario e inadeguato .

4

SCIENZE

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

L’alunno possiede conoscenze organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale. Osserva fatti e fenomeni e ne coglie gli aspetti

caratterizzanti. Si esprime in modo efficace ed articolato utilizzando linguaggi specifici

con padronanza e sicurezza .

10

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71

L’alunno conosce in modo completo e organico i contenuti disciplinari. Osserva e

descrive la realtà naturale riconoscendo gli elementi che consentono di interpretarla. Si

esprime utilizzando un linguaggio efficace e articolato e una terminologia specifica

sempre appropriata.

9

L’alunno conosce in modo completo i contenuti disciplinari. Osserva e descrive

situazioni problematiche della realtà naturale. Si esprime utilizzando un linguaggio

efficace e una terminologia e simbologia appropriate.

8

L’alunno conosce in modo globale i contenuti disciplinari. Osserva e descrive

situazioni problematiche non complesse della realtà naturale. Si esprime utilizzando

un linguaggio chiaro e una terminologia e simbologia adeguate.

7

L’alunno conosce in modo essenziale i contenuti disciplinari. Osserva e descrive la realtà

cogliendone gli elementi più semplici. Si esprime utilizzando un linguaggio semplice e

una terminologia e simbologia non sempre adeguate.

6

L’alunno conosce in modo parziale i contenuti disciplinari. Osserva e descrive in

modo generico semplici fenomeni naturali. Si esprime in modo non sempre coerente

utilizzando un linguaggio e una terminologia poco adeguati.

5

L’alunno conosce in modo lacunoso e frammentario i contenuti disciplinari. Descrive con

incertezza semplici fenomeni naturali. Si esprime in modo confuso utilizzando un

linguaggio e una terminologia approssimata.

4

LINGUE STRANIERE

(inglese / francese /

spagnolo)

CLASSE 1^ 2^3^ DESCRITTORI VOTO

Le conoscenze sono esaurienti, approfondite e creative. La comprensione orale e di un

testo scritto è chiara, immediata e completa. La produzione scritta e orale è sicura,

coerente e personale. Il lessico è ricco ed appropriato; le strutture grammaticali sono

corrette. La sintassi è precisa e scorrevole. Dimostra interesse e impegno nello studio

degli argomenti di civiltà.

10

Le conoscenze sono complete e approfondite. La comprensione orale e di un testo

scritto è completa. La produzione scritta e orale è coerente e personale. Il lessico è curato

ed appropriato; le strutture grammaticali sono complessivamente corrette. La sintassi è

precisa e scorrevole. Dimostra interesse e impegno nello studio degli argomenti di

civiltà.

9

Le conoscenze sono approfondite. La comprensione orale e di un testo scritto è in gran

parte completa. La produzione scritta e orale è autonoma e corretta. Il lessico è

appropriato. Le strutture grammaticali e la sintassi sono generalmente corrette. Dimostra

interesse e impegno nello studio degli argomenti di civiltà.

8

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72

Le conoscenze sono abbastanza approfondite. La comprensione orale e di un testo scritto

è in gran parte completa. La produzione scritta e orale è abbastanza autonoma e corretta.

Usa un lessico adeguato e le strutture grammaticali sono abbastanza corrette. La sintassi

è elementare. Dimostra interesse nello studio degli argomenti di civiltà.

7

Le conoscenze sono essenziali. La comprensione orale e di un testo scritto è essenziale.

La produzione scritta e orale è talvolta autonoma e corretta. Usa un lessico semplice. Le

strutture grammaticali sono sufficientemente corrette. La sintassi è elementare. Dimostra abbastanza interesse nello studio degli argomenti di civiltà.

6

Le conoscenze sono limitate. La comprensione orale e di un testo scritto è parziale. La

produzione scritta e orale necessita di essere stimolata. Usa un lessico semplice. Le

strutture grammaticali non sono sempre corrette. Dimostra a volte poco interesse nello

studio degli argomenti di civiltà.

5

Le conoscenze sono confuse e frammentarie. La comprensione orale e di un testo scritto

è limitata a minime informazioni. La produzione scritta e orale è faticosa anche se

guidata. Usa un lessico povero e improprio. Le strutture grammaticali sono spesso

scorrette. Dimostra poco interesse nello studio degli argomenti di civiltà.

4

TECNOLOGIA

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti

all’ambiente naturale ed artificiale in modo completo e sicuro; applica correttamente le

regole del disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure

piane e solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in

laboratorio con grande padronanza; riflette sui contesti e sui processi di produzione in

cui trovano impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli

per la produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro

influenza sull’economia del Paese in modo personale e critico; elabora uno schema

riassuntivo sull’argomento trattato con linguaggio preciso ed autonomo. Utilizza in

maniera integrata dei codici e delle tecniche della comunicazione multimediale,

autonomamente in modo personale e creativo.

10

Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti all’ambiente

naturale ed artificiale in modo completo; applica correttamente le regole del disegno

tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure piane e solide

sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in laboratorio in maniera

rigorosa; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano impiego materiali,

utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la produzione agricola,

alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro influenza sull’economia del

Paese in modo personale; elabora uno schema riassuntivo sull’argomento trattato con

linguaggio preciso. Utilizza in maniera integrata dei codici e delle tecniche della

comunicazione multimediale, autonomamente in modo personale e creativo.

9

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73

Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti

all’ambiente naturale ed artificiale in modo organico e agevole; applica correttamente le

regole del disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure

piane e solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in

laboratorio con sicurezza; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano

impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la

produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro

influenza sull’economia del Paese in modo pertinente; elabora uno schema riassuntivo

sull’argomento trattato con linguaggio appropriato. Utilizza in maniera integrata dei

codici e delle tecniche della comunicazione multimediale, secondo schemi guidati.

8

Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti

all’ambiente naturale ed artificiale in modo autonomo e chiaro; applica correttamente le

regole del disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure

piane e solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in

laboratorio agevolmente; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano

impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la

produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro

influenza sull’economia del Paese in modo personale; elabora uno schema riassuntivo

sull’argomento trattato con linguaggio corretto. Utilizza in maniera integrata dei codici e delle tecniche della comunicazione multimediale, secondo schemi guidati.

7

Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti

all’ambiente naturale ed artificiale in maniera adeguata; applica le regole del disegno

tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure piane e solide

sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in laboratorio con

qualche incertezza; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano

impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la

produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro

influenza sull’economia del Paese in modo essenziale; elabora uno schema riassuntivo

sull’argomento trattato con linguaggio semplice. Utilizza in maniera adeguata dei codici

e delle tecniche della comunicazione multimediale.

6

Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti

all’ambiente naturale ed artificiale in modo non sempre autonomo; applica le regole del

disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure piane e

solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in laboratorio con

delle incertezze; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano impiego

materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la produzione

agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro influenza

sull’economia del Paese con qualche difficoltà; elabora uno schema riassuntivo

sull’argomento trattato con linguaggio semplice. Utilizza in maniera approssimata i

codici e le tecniche della comunicazione multimediale

5

Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti

all’ambiente naturale ed artificiale solo se guidato; applica le regole del disegno tecnico

e progetta oggetti da realizzare in laboratorio con grandi difficoltà; riflette sui contesti e

sui processi di produzione in cui trovano impiego materiali, utensili e macchine con

particolare riferimento a quelli per la produzione agricola, alimentare ed edile e

comprende i settori produttivi e la loro influenza sull’economia del Paese in modo

elementare; elabora uno schema riassuntivo sull’argomento trattato con notevoli

difficoltà. Ha difficoltà ad applicare le tecniche della comunicazione multimediale

apprese

4

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74

MUSICA

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

L’alunno riconosce i simboli della notazione e li utilizza con padronanza e in modo

personale, cogliendone anche la funzione espressivo/comunicativa.

Partecipa in modo attivo a tutte le esperienze proposte ed esegue i brani vocali e

strumentali, individualmente e in gruppo, con correttezza, fluidità ed espressività.

Analizza, comprende e valuta, quanto posto all’ascolto, ne rileva i criteri di organizzazione

e i significati trasmessi, arricchisce la propria interpretazione con riflessioni sul contesto

socio-culturale di cui il brano è espressione; con consapevolezza critica rileva analogie e

differenze tra stili diversi.

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali in modo personale e creativo,

scegliendo i mezzi e le strategie più efficaci.

10

L’alunno riconosce i simboli della notazione e li utilizza in modo autonomo, cogliendone

anche la funzione espressivo/comunicativa.

Partecipa in modo attivo a tutte le esperienze proposte, esegue i brani vocali e strumentali,

individualmente e in gruppo in modo corretto e fluido.

Analizza, comprende e valuta quanto posto all’ascolto, ne rileva i criteri di organizzazione

e i significati trasmessi, arricchisce la propria interpretazione con riflessioni sul contesto

socio-culturale di cui il brano è espressione.

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali in modo creativo, pianificando

l’attività con precisione e coerenza.

9

L’alunno riconosce i simboli della notazione e li utilizza in modo autonomo e con

correttezza.

E’ attento e partecipe durante le esperienze musicali; esegue i brani vocali e strumentali in

modo corretto, rispettandone l’aspetto ritmico/melodico e l’andamento sia nelle

esecuzioni individuali sia in quelle di gruppo.

Analizza, comprende e valuta quanto posto all’ascolto, ne rileva i principali criteri di

organizzazione e opera collegamenti con il contesto socio-culturale di cui il brano è

espressione.

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali in modo generalmente corretto,

adeguandoli allo scopo.

8

L’alunno riconosce i simboli della notazione musicale e li utilizza in modo generalmente

corretto.

E’ attento durante le esperienze musicali ed esegue i brani vocali e strumentali

rispettandone l’aspetto ritmico/melodico e l’andamento, evidenziando una maggior

sicurezza nelle esecuzioni individuali rispetto a quelle di gruppo.

Analizza in modo adeguato quanto posto all’ascolto, cogliendone l’idea generale, gli usi e

le funzioni.

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali semplici,seguendo procedimenti

definiti.

7

L’alunno riconosce i simboli della notazione musicale e li utilizza in modo semplice.

Partecipa con attenzione durante le attività corali ed esegue i brani strumentali con

andamento lento e con lievi incertezze ritmico/melodiche.

E’ attento durante l’ascolto, percepisce e riconosce globalmente l’elemento sonoro nei

6

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75

suoi tratti essenziali.

Sa realizzare messaggi musicali e multimediali semplici, in modo abbastanza corretto e

seguendo procedimenti definiti.

L’alunno riconosce in modo parziale i simboli della notazione musicale, li utilizza in

contesti semplici e con la guida dell’insegnante.

Partecipa alle attività di canto collettivo; esegue i brani strumentali con andamento lento e

insicuro, con errori negli aspetti ritmico/melodico e nell’emissione del suono.

Durante l’attività d’ascolto percepisce e riconosce solo i parametri sonori più evidenti.

E’ in grado di realizzare semplici espressioni musicali personali con il supporto

dell’insegnante.

5

L’alunno riconosce in modo parziale il linguaggio della disciplina e lo applica solo

attraverso un percorso guidato. E’ spesso sprovvisto del materiale necessario a svolgere le

attività.

Partecipa ai canti collettivi con difficoltà nell’attenzione; l’esecuzione strumentale presenta

continue interruzioni ed errori negli aspetti ritmico/melodico e nell’emissione del suono.

Durante l’ascolto di brani o di eventi sonori tende a distrarsi e recupera le informazioni

necessarie per svolgere l’attività solo se guidato.

Con il supporto dell’insegnante realizza espressioni musicali personali molto semplici che

consegna in modo incompleto o con errori tecnici.

4

ARTE E IMMAGINE

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate con

riferimento alla storia, evidenziando il valore estetico di alcuni elementi. Espone gli

argomenti con un linguaggio specifico e con un’organizzazione efficace e pienamente

corretta. Riesce ad esprimere valutazioni personali e riflessioni critiche. Rielabora e

produce messaggi visivi in maniera creativa e originale con l’uso di tecniche diverse.

10

Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate

con riferimento al contesto storico, evidenziando il valore estetico di alcuni elementi.

Espone gli argomenti con un linguaggio specifico e con un’organizzazione efficace e

corretta. Riesce ad esprimere valutazioni personali. Rielabora e produce messaggi

visivi in maniera creativa con l’uso di tecniche diverse.

9

Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate e

relaziona sugli argomenti con proprietà di linguaggio e correttezza mostrando una

adeguata capacità di rielaborazione personale. Sa analizzare e leggere opere d’arte

attraverso i criteri suggeriti dagli elementi del linguaggio visivo. Sa produrre lavori

grafico-pittorici con l’utilizzo corretto delle tecniche con creatività.

8

Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate.

Espone gli argomenti con proprietà di linguaggio. Sa analizzare e leggere opere d’arte.

Sa produrre lavori grafico-pittorici con l’utilizzo corretto delle tecniche.

7

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76

Conosce e riferisce in modo essenziale gli elementi fondamentali dell’arte delle civiltà

studiate. Sa analizzare e leggere opere d’arte negli aspetti più significativi. Sa inventare

e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi in modo corretto.

Produce elaborati grafico-pittorici utilizzando varie tecniche in maniera abbastanza

ordinata e precisa. Analizza opere in maniera essenziale riconoscendo le caratteristiche

più evidenti. Elabora lavori grafici non sempre corretti e utilizza le tecniche e gli

strumenti di lavoro con poco ordine e precisione.

6

Conosce e riferisce in modo accettabile gli elementi fondamentali dell’arte delle civiltà

studiate ed espone in maniera non ancora precisa. Analizza opere in maniera essenziale

riconoscendo le caratteristiche più evidenti. Elabora lavori grafici non sempre corretti e

utilizza le tecniche e gli strumenti di lavoro con poco ordine e precisione.

5

Incontra difficoltà e riconosce gli elementi fondamentali dell’Arte di una civiltà studiata e

riferisce in maniera frammentaria e poco corretta. L’espressione grafica risulta poco

armoniosa e conserva espressioni infantili; l’uso degli strumenti è insicuro e gli elaborati

mostrano imprecisione e disordine.

4

EDUCAZIONE FISICA

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

Realizza e utilizza abilità in modo personale e produttivo, con disinvoltura ed efficacia.

Rispetta ed applica le regole con sicurezza.

10

Utilizza le capacità motorie in modo del tutto sicuro e con buona disinvoltura.

Conosce le regole, le rispetta e le applica con sicurezza.

9

Utilizza gli schemi motori in modo sicuro, conosce le regole e le applica con sicurezza. 8

Utilizza gli schemi motori con una certa disinvoltura, conosce ed applica le regole

principali.

7

Utilizza solo gli schemi motori di base, conosce le regole e le rispetta. 6

Utilizza stentatamente gli schemi motori di base, e rispetta occasionalmente le

regole principali.

5

Utilizza gli schemi motori di base solo occasionalmente e rispetta raramente le regole

principali.

4

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77

RELIGIONE

CLASSE 1^ 2^3^

DESCRITTORI VOTO

L’alunno partecipa attivamente e con apporti personali a tutte le attività proposte,

dimostrando impegno e interesse attivo e propositivo nei confronti

dell’insegnamento della religione cattolica. Ha conoscenza completa e

approfondita dei contenuti proposti e li rielabora in maniera critica. È ben

organizzato nel lavoro che realizza in modo autonomo ed efficace. Usa un

linguaggio appropriato e crea collegamenti interdisciplinari.

OTTIMO

L’alunno si applica con vivo interesse alle attività proposte, interviene con

pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo. È disponibile al confronto

critico ed è aperto al dialogo educativo.

Conosce gli argomenti in maniera approfondita.

DISTINTO

L’alunno ha una conoscenza adeguata dei contenuti proposti che sa sintetizzare e

rielaborare con spunti personali . Dimostra un buon interesse dell’insegnamento

della religione cattolica.

Partecipa alle lezioni positivamente.

BUONO

L’alunno mostra un interesse alterno nei confronti dell’insegnamento della religione cattolica; partecipa alle lezioni in modo discontinuo.

Partecipa al dialogo educativo se stimolato.

Conosce in maniera essenziale gli argomenti.

SUFFICIENTE

L’alunno conosce parzialmente gli argomenti e trova difficoltà a sintetizzare e

analizzare. Usa un linguaggio non adeguato; il suo impegno è saltuario e

superficiale. Dimostra disinteresse nei confronti dell’insegnamento della

religione cattolica.

Ha un atteggiamento di generale passività.

INSUFFICIENTE

2.43 Livelli relativi alla certificazione delle competenze:

modello ministeriale

In relazione alla certificazione delle competenze dei livelli raggiunti in uscita dal I ciclo di

istruzione di I grado, sarà utilizzato il modello nazionale.

2.44 Rubrica di valutazione degli apprendimenti della

Scuola primaria e della Scuola secondaria di I grado

Al fine di garantire una valutazione quanto più tempestiva e trasparente, come prevista nel

D.P.R. n.122 del 2009 e nel del D.lgs delegato n. 62/17, l’I. C. Carducci ha elaborato la

seguente Rubrica di Valutazione dei compiti autentici:

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78

CRITERI LIVELLI

AVANZATO (A) INTERMEDIO (B) BASE (C) INIZIALE (D)

COOPERAZIONE

Nel lavoro di

gruppo dà il

proprio contributo;

ascolta il parere dei

compagni; esprime

la propria idea;

riesce a mediare.

Nel lavoro di

gruppo dà il

proprio

contributo;

ascolta il parere

dei compagni;

esprime la propria

idea.

Nel lavoro di

gruppo dà il

proprio

contributo su

consegna.

Nel lavoro di

gruppo dà il

proprio

contributo dietro

sollecitazione.

Definisce obiettivi Definisce Definisce Accetta la e progetti obiettivi e obiettivi e pianificazione raggiungibili progetti possibili, progetti proposta da altri. individuandone individuandone essenziali, Collabora solo se tempie modalità di tempi e modalità collabora direttamente

PIANIFICAZIONE realizzazione. di realizzazione. nell’individuar coinvolto. Valuta Cerca di e

adeguatamente le collaborare con tempi e

risorse necessarie gli altri per modalità di

allo scopo. Cerca e portare a termine realizzazione

favorisce la il progetto del progetto

collaborazione con condiviso. condiviso.

gli altri per portare

a termine il

progetto condiviso.

AUTONOMIA

Utilizza

efficacemente e con

facilità gli

strumenti di

consultazione

disponibili

e,all’occorrenza, ne

ricerca altri.

Rispetta

pienamente i tempi

previsti.

Utilizza

efficacemente gli

strumenti di

consultazione

disponibili,

rispettando

i tempi previsti.

Utilizza in

modo adeguato,

anche se con

qualche

difficoltà, gli

strumenti di

consultazione,

nel limite dei

tempi

assegnati.

Richiede

l’incoraggiament

o dell’insegnante

o dei compagni

nell’uso di

strumenti di

consultazione.

I suoi elaborati, a

volte, risultano

incompleti al

termine del tempo

assegnato.

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79

2.45 Griglia di valutazione delle competenze chiave europee

e di cittadinanza della Scuola primaria e della Scuola

secondaria di I grado

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Imparare ad imparare

COMPETENZE DI CITTADINANZA: Imparare ad imparare

Descrittori Indicatori Valutazione

Conoscenza di sé

(limiti, capacità..)

È pienamente consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire.

10

È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire. 9

È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e inizia a saperli gestire.

8

Riconosce generalmente le proprie risorse e capacità e inizia a saperli gestire. 7 Si avvia a identificare punti di forza e di debolezza e cerca di gestirli. 6

Uso di strumenti

informativi

Ricerca in modo autonomo e spontaneo fonti e informazioni.

Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo, i diversi supporti utilizzati e scelti.

10

Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire, in modo appropriato e produttivo, i diversi supporti utilizzati e scelti.

9

Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire in modo appropriato i diversi supporti utilizzati e scelti.

8

Ricerca e utilizza in modo autonomo fonti e informazioni, gestendo i diversi supporti utilizzati.

7

Guidato/a ricerca e utilizza fonti e informazioni e riesce a gestire i supporti di base utilizzati.

6

Acquisizione di un

metodo di studio e

di lavoro

Metodo di studio personale, attivo e creativo, utilizzando in modo corretto e proficuo il tempo a disposizione

10

Metodo di studio personale, efficace e produttivo, utilizzando in modo corretto il tempo a disposizione

9

Metodo di studio autonomo ed efficace , utilizzando in modo adeguato il tempo a disposizione

8

Metodo di studio abbastanza autonomo ed efficace , utilizzando in modo adeguato il tempo a disposizione

7

Metodo di studio ancora dispersivo, incerto, non sempre adeguato 6

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Spirito d’iniziativa

COMPETENZE DI CITTADINANZA: Progettare

Indicatori Valutazione

Uso delle

conoscenze

apprese per

realizzare un

prodotto.

Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese e approfondite per ideare e realizzare un prodotto.

10

Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un prodotto.

9

Utilizza nel complesso le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un prodotto. 8

Utilizza discretamente le conoscenze apprese per realizzare un prodotto. 7

Utilizza parzialmente le conoscenze apprese per realizzare un semplice prodotto

6

Organizzazione del

materiale per

realizzare un

prodotto

Organizza il materiale in modo razionale e originale 10 Organizza il materiale in modo corretto e razionale 9 Organizza il materiale in modo appropriato 8 Si orienta nell’ organizzare il materiale 7 Organizza il materiale in modo non sempre corretto 6

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Comunicazione nella madrelingua

Comunicazione nelle lingue straniere

Consapevolezza ed espressione culturale

Competenza digitale COMPETENZE DI CITTADINANZA: Comunicare, comprendere e rappresentare

Descrittori Indicatori Valutazione

Comprensione e uso dei

linguaggi di vario genere

Comprende tutti i generi di messaggi e di diversa complessità trasmessi con diversi supporti.

10

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80

Comprende nel complesso tutti i generi di messaggi e di diversa complessità trasmessi con diversi supporti.

9

Comprende diversi generi di messaggi e di una certa complessità trasmessi con vari supporti

8

Comprende nel complesso messaggi di molti generi trasmessi con diversi supporti diversi

7

Comprende semplici messaggi trasmessi con alcuni supporti 6

Uso dei linguaggi disciplinari Si esprime utilizzando in maniera sicura, corretta, appropriata e originale tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.

10

Si esprime utilizzando in maniera corretta e appropriata i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.

9

Si esprime utilizzando correttamente tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari

8

Si esprime utilizzando abbastanza correttamente i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.

7

Si esprime utilizzando in modo semplice ed essenziale i linguaggi disciplinari.

6

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Competenze sociali e civiche

COMPETENZE DI CITTADINANZA: Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile

Descrittori Indicatori Valutazione

Interazione nel gruppo. Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo. 10 Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo 9 Interagisce attivamente nel gruppo 8 Interagisce in modo collaborativo nel gruppo. 7

Ha difficoltà di collaborazione nel gruppo. 6

Disponibilità al

confronto

Gestisce in modo positivo la conflittualità e favorisce il confronto 10 Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è sempre disponibile al confronto 9

Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto

8

Cerca di gestire in modo positivo la conflittualità 7

Non sempre riesce a gestire la conflittualità 6

Rispetto dei diritti altrui Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista e ruoli altrui.

10

Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui. 9 Conosce e rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. 8 Generalmente rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui 7 Rispetta saltuariamente i diversi punti di vista e i ruoli altrui 6

Assolvere gli obblighi

scolastici

Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici 10 Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici 9 Assolve in modo regolare e abbastanza responsabile gli obblighi scolastici

8

Assolve in modo regolare gli obblighi scolastici 7 Assolve in modo discontinuo gli obblighi scolastici 6

Rispetto delle

regole

Rispetta in modo scrupoloso le regole 10 Rispetta consapevolmente le regole 9 Rispetta sempre le regole 8 Rispetta generalmente le regole 7 Rispetta saltuariamente le regole 6

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Competenze matematiche e competenze di scienze e tecnologia

COMPETENZE DI CITTADINANZA: Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni

Descrittori Indicatori Valutazione

Risoluzione di situazioni

problematiche

utilizzando contenuti e

Riconosce i dati essenziali, autonomamente individua le fasi del percorso risolutivo in maniera originale anche in casi articolati, ottimizzando il procedimento.

10

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81

metodi delle diverse

discipline

Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi di una certa complessità e diversi da quelli affrontati, attraverso una

sequenza ordinata di procedimenti logici ed efficaci.

9

Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi diversi da quelli affrontati, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti logici e adeguati.

8

Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo, relativamente a situazioni già affrontate, attraverso una sequenza ordinata

di procedimenti adeguati.

7

Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua solo parzialmente le fasi del percorso risolutivo, tentando le soluzioni adatte

6

Individuare e

rappresentare

collegamenti e

relazioni tra

fenomeni, eventi e

concetti diversi

Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i

fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto e creativo.

10

Individua in modo ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto.

9

Individua i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto

8

Individua i principali collegamenti e le fondamentali relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo adeguatamente corretto.

7

Guidato individua i principali collegamenti tra fenomeni e concetti appresi. Ha difficoltà nella loro rappresentazione.

6

Individuare

collegamenti fra le

varie aree disciplinari

Opera autonomamente e in modo corretto e creativo collegamenti fra le diverse aree disciplinari, anche in relazione a problematiche complesse.

10

Opera autonomamente e in modo sicuro e corretto collegamenti coerenti e completi fra le diverse aree disciplinari. 9

Opera autonomamente e in modo corretto collegamenti coerenti fra le diverse aree disciplinari.

8

Opera con una certa autonomia collegamenti fra le diverse aree disciplinari. 7

Guidato riesce ad operare semplici collegamenti fra le diverse aree disciplinari.

6

Capacità di

analizzare

l’informazione

Valutazione

dell’attendibilità e

dell’utilità

Analizza spontaneamente e autonomamente l’informazione, ricavata anche

dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Ne valuta

consapevolmente l’attendibilità e l’utilità.

10

Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni

tecnologie della comunicazione. Ne valuta consapevolmente l’attendibilità e l’utilità

9

Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Cerca di valutarne l’attendibilità e l’utilità

8

Stimolato/a analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Cerca di valutarne l’attendibilità e l’utilità

7

Deve essere guidato nella ricerca di informazioni richieste, ricavate anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione.

6

Distinzione di fatti e

opinioni

Sa distinguere in modo corretto, preciso e riflessivo fatti e opinioni. 10

Sa distinguere in modo corretto e preciso fatti e opinioni. 9

Sa distinguere in modo corretto fatti e opinioni 8

Sa distinguere in modo abbastanza corretto fatti e opinioni principali. 7

Deve essere guidato nella distinzione tra i fatti principali. 6

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82

2.46 Indicatori di osservazione del comportamento degli

alunni nella Scuola primaria e nella Scuola secondaria di I

grado

PARTECIPAZIONE RISPETTO

DELL’AMBIENTE

RESPONSABILITA’ RELAZIONE GIUDIZIO SINTETICO

Mostra interesse e

partecipazione continua e

attiva per tutte le

attività.Interviene in modo

pienamente pertinente.

Propone il proprio punto di vista.

Rispetta pienamente il

regolamento di

Istituto.

Frequenta

regolarmente le

lezioni.

Rispetta in modo

costante i compagni,

le cose e

l’ambiente scolastico.

E’ responsabile

nell’esecuzione delle

consegne e nella cura

del materiale

didattico.

Propositivo il

ruolo all’interno

dellaclasse.

Positive e

costruttive le

relazioni

instaurate con

tutti, pari e

adulti.

OTTIMO

Mostra attiva partecipazione alle

lezioni.

Interviene in modo pertinente

nelle conversazioni e rispetta le

opinioni altrui.

Rispetta il regolamento

d’Istituto.

Fequenta

regolarmente le lezioni

ed è consapevole del

valore delle regole.

Rispetta i compagni, le

cose e

l’ambiente scolastico.

Esegue regolarmente

i compiti che gli

vengono assegnati,

avendo cura del

materiale scolastico.

Positivo e

collaborativo il

ruolo nel gruppo

classe.

DISTINTO

Mostra buona attenzione e

partecipazione attiva alle lezioni.

Interviene in modo spontaneo

e adeguato alle discussioni.

Rispetta ilregolamento

d’Istituto; frequenta

con costanza le lezioni.

Nel complesso rispetta

le persone che

operano nella scuola, i

compagni, le cose e

l’ambiente scolastico.

Esegue i compiti che

gli vengono assegnati

in modo adeguato,

senza particolari

approfondimenti.

Collabora nel

gruppo classe,

scegliendo però,

a volte ruoli

gregari e senza

dare particolari

contributo alle

vicende

scolastiche di

gioco e d studio.

BUONO

Mostra saltuario interesse per

le attività e i doveri scolastici.

Tende a distrarsi facilmente

durante le lezioni. Gli interventi

sono poco pertinenti.

Pur conoscendo le

regole scolastiche non

sempre le rispetta.

Ha difficoltà a

controllare le proprie

reazioni emotive.

Discontinuo

nell’esecuzione dei

compiti.

Non sempre procede

autonomamente e

difficilmente assume

iniziative.

Superficiali le

relazioni

instaurate con i

coetanei e con

gli adulti.

SUFFICIENTE

Mostra disinteresse per le attività e i

doveri scolastici.

Si distrae continuamente.

Disturba le lezioni.

Ha un comportamento

poco corretto nei

confronti degli altri,

dell’ambiente e delle

cose.

Incorre in frequenti

richiami scritti e

comunicazioni alla

famiglia.

Raramente esegue i

compiti assegnati.

Rifiuta l’impegno e

subisce le iniziative

didattiche.

E’ ancora poco

inserito nel gruppo

classe.

Si limita a rivestire

ruoli gregari e

manifesta eccessiva

passività nelle

situazioni di gioco e

lavoro.Manifesta

poco autocontrollo ed

è spesso coinvolto in

situazioni conflittuali

perché tende a

prevaricare i

compagni.

INSUFFICIENTE

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83

3. AREA DELLA GESTIONE ORGANIZZATIVA

E

AMMINISTRATIVA

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84

3.1 Comunità scolastica

DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria Rosaria

Macera

STAFF DEL DIRIGENTE

1° Collaboratore del Dirigente

con funzione di vicaria

Scuola Media "G.Carducci": Giulia

Scotti

2° Collaboratore del Dirigente Scuola Media "G.Carducci": Maria

Basile

Collaboratore responsabile di plesso

Scuola Primaria "S. Conca"

Elena Mercuri

Collaboratore responsabile di plesso

Scuola Primaria "Virgilio"

Giuseppina Totaro

Fiduciaria Scuola dell’Infanzia "S. Conca" Giuseppina Ramaglia

Fiduciaria Scuola dell’Infanzia "Virgilio"

Coccoluto Maria

Funzione Strumentale: AREA 1-AGGIORNAMENTO E GESTIONE POF-PTOF

Maria Concetta Di Ciaccio, Maria

Rosaria Gentile

Funzione Strumentale: AREA 2-GESTIONE DEL SITO WEB

Luigi Colozzo

Funzione Strumentale: AREA 3- VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA E

RACCORDO TRA ORDINI DI SCUOLA-CONTINUITA’

Elena Mercuri, Lucia Coccoluto

Funzione Strumentale: AREA 4-COORDINAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE

NUOVE TECNOLOGIE

Giampaolo Coscione

Funzione Strumentale: AREA 5 -VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE,

ORIENTAMENTO

Rosanna Di Cecca

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85

Gli uffici di segreteria hanno sede presso la Scuola

Secondaria di 1° grado “G.Carducci”.

Piazza Trieste, 5 - 04024 Gaeta

Telefono e Fax: 0771.460265

E-mail: [email protected] P.E.C.: [email protected]

3.2 Orario di Ricevimento Dirigente Scolastico

Il Dirigente scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Macera riceve Orario al pubblico

presso la sede centrale di Gaeta Scuola Secondaria Il martedì e il giovedì dalle ore 11:00 alla ore

“G.Carducci”. 12:30 e il mercoledì e il venerdì su appuntamento.

3.3 Uffici di segreteria

3.4 Ricevimento genitori

Incontri pomeridiani

Scuola dell’Infanzia e Scuola primaria

Docenti di Scuola dell’Infanzia: 2 incontri pomeridiani

annuali.

Docenti di Scuola Primaria: 4 incontri pomeridiani annuali.

Incontri pomeridiani

Scuola Secondaria di 1° grado

Docenti di tutte le discipline: 2 incontri pomeridiani

annuali.

Coordinatori di classe: 1 incontro per la consegna della

scheda di valutazione finale.

Incontri di mattina

Scuola Secondaria di 1° grado

Ogni docente si renderà disponibile a ricevere i genitori

un’ora al mattino nella 1° settimana di ogni mese. E’

inoltre possibile fissare un appuntamento la 3° settimana

del mese richiedendolo per iscritto almeno tre giorni prima.

3.5 Calendario Scolastico 2018-2019 Con Deliberazione della Giunta Regionale Lazio ( circ. n. 313049 del 28/05/2018), è stato

approvato il calendario scolastico regionale per l’anno 2018-2019.

Inizio lezioni Primaria e Scuola Secondaria: 17-09-2018 Inizio lezioni Scuola dell’Infanzia:17-09-2018

Fine lezioni Primaria e Scuola Secondaria: 08-06-2019 Fine lezioni Scuola dell’Infanzia: 29-06-2019

Sospensione delle attività didattiche e festività:

▪ Tutte le domeniche;

▪ 1° novembre: festa di tutti i Santi;

▪ 8 dicembre: Immacolata Concezione; ▪ dal 23 dicembre 2018 al 6 gennaio

2019: festività natalizie;

▪ 18 aprile al 23 aprile 2019: festività pasquali;

▪ 25 aprile: anniversario della liberazione;

▪ 1° maggio: festa dei Lavoratori; ▪ 2 giugno festa nazionale della

Repubblica/festa del Santo Patrono.

Direttore servizi generali amministrativi:

Rag. Sig.ra Maggiarra Claudina

Orario al pubblico

Tutti i giorni dalle ore 11:00 alle ore 13:00.

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86

3.6 Consiglio di Istituto in fase di rinnovo Il Consiglio di Istituto ha durata triennale. Ha potere deliberante, su proposta della giunta

esecutiva, su quanto concerne l’organizzazione e la programmazione dell’attività della scuola

anche in relazione all’impiego dei mezzi finanziari. Ha potere propositivo in materia educativo

didattica.

Per il triennio 2015-2018, il Consiglio d’Istituto risultacosì composto:

Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Macera

Componente Docenti Sig. Totaro Giuseppina - Scuola Primaria Virgilio

Sig. Ramaglia Giuseppina - Scuola Infanzia Conca

Sig. Quadrino Loana - Scuola Secondaria 1° Grado

Sig. Basile Maria - Scuola Secondaria 1° Grado

Sig. Valente Virginia - Scuola Primaria Conca

Sig. Di Cecca Rosanna - Scuola Primaria Virgilio

Sig. Gentile Maria Rosaria - Scuola Primaria Conca

Sig. Vagnani Sonia- Scuola Primaria Virgilio

Componente Genitori Sig. ButtaroGiuseppe

Sig. MaglioCarmen

Sig. Bianchi Giovanna

Sig. Palladino Teresa

Sig. Valente Giuseppina

Sig. D’Arienzo Daniele

Sig. Gambaro Agnese

Sig. Zanfrisco Marco

Presidente:

Sig. ButtaroGiuseppe

Vice Presidente:

Sig.ra Giuseppina Valente

Personale ATA Sig. Di Cecca Raffaele

Sig. Cammarota Angelo

Giunta Esecutiva Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Macera

DSGA Claudina Maggiarra

Genitori

Docente

Daniele D’Arienzo

Maria Rosaria Gentile

Personale ATA Raffaele Di Cecca

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87

COGNOME NOME

1. CAPOBIANCO

SABINA

2. CATERINO*

PATRIZIA

3. CHINAPPI

FEDERICA

4. DE LUISE

MARIA

5. INZITARI

TIZIANA

6. MURCIANO

MANUELA

7. NARDELLA

ANNUNZIATA

8. PELLICCIA

FEDERICA

9. RAMAGLIA

GIUSEPPINA

10. ROMANO

MARIA

11. TUCCIARONE

LINA

COGNOME NOME

1. AMBROSIO GIUSEPPINA

2. CATERINO* PATRIZIA

3. CAVALLO FELICETTA

4. COCCOLUTO MARIA

5. DI VITO ANTONELLA

6. FOGLIA PAOLA

7. IANNIELLO ANGELA

8. LUISO GIUSEPPINA

9. PALMIERI MARTA

10. PANE IMMACOLATA

11. PIGNATIELLO PAOLA

12. REALFONZO

DANIELA

13. VENTURA LETIZIA

3.7 Elenco docenti scuola dell’Infanzia a.s.2018-2019

PLESSO S.CONCA PLESSO VIRGILIO

* CATERINO PATRIZIA (6H INFANZIA VIRGILIO + 6H INFANZIA CONCA)

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88

COGNOME NOME

1.AVALLONE ANNUNZIATA

2. BATTISTA RITA

3. BONI MARIA

4. CERRITO* RITA

5. DI SCHINO CARMELINA

6. FREDA ANNA MARIA GIOVANNA

7. FUSCO* CARMINA

8. GENTILE MARIA ROSARIA

9. GIOIELLA LUCIA

10. LUCREZIANO FRANCESCA

11. MERCURI ELENA

12. MITRANO PATRIZIA

13. . RECCO SILVIA

14. SPINOSA

ANTONIETTA

15 VALENTE SILVANA

16. VALENTE VIRGINIA

COGNOME NOME

1. AVERSA MARIA LUISA

2. BINACCHI VIRGINIA

3. BORRIELLO GENOVEFFA

4. BRONGO ADELINA

5. CERRITO* RITA

6. D’ACCONE MARIA

7. DI CECCA

ROSANNA

8. FELACE VALENTINA

9. FORTE MARIA LUISA

10. MACERA MARIA

11. MACONE GIORGIA

12. MANISCALCO LUCREZIA

13.PAONE RITA DANIELA

14. PASCIUTO CARMINA

15. PERRONE GIOVANNA

16. PETRONE NADIA

17. SORABELLA ANTONELLA

18. TOTARO GIUSEPPINA

3.8 Elenco docenti scuola Primaria a.s. 2018-2019

PLESSO S.CONCA PLESSO VIRGILIO

* CERRITO RITA (SERVIZIO CONCA/VIRGILIO)

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89

COGNOME NOME

1. ACETO PALMA

2. BASILE MARIA

3.BOCCHETTI MARIA CRISTINA

4.BRUSCA SERGIO

5.BUONOCORE ALESSANDRA

6. CAPOBIANCO ANNAMARIA

7. CARDILLO PICCOLINO CATIA

8. CARIA ANTONELLA

9. CASAREGOLA VINCENZA

10. CHINAPPI FRANCESCA

11.CIANO VINCENZO

12.CICIONE SONIA

13.COCCOLUTO GIUSEPPINA

14.COCCOLUTO LUCIA

15.COLOZZO LUIGI

16.CONSALVI ALESSANDRA

17.COSCIONE GIANPAOLO

18. DE FILIPPIS GIANNI CLAUDIO

19. DI CECCA BENEDETTO

20.DI CIACCIO MARIA CONCETTA

21.FANTASIA SARA

22.FIORILLO ROBERTO

23. FRANCO IMMACOLATO

24. GRASSO MARIA

COGNOME NOME

25.LOMBARDI FRANCO

26.LUNARDON LUCIANO

27.MANCINI FABRIZIA

28. MARIANI UGO

29.MITRANO TIZIANA

30.PRESCIUTTI FRANCA ANTONIETTA

31.RENZO PAOLA

32.SASSO MELANIA

33.SCHIAPPA MONICA

34.SCOTTI GIULIA

35. SIMEONE PALMINA

36.STAIBANO MARIA ANTONIA G.

37.SUPINO NADIA

38.TREGLIA ELISA

39. VERDE MARIA DOMENICA

40.VERRICO FRANCESCO

41. VIOLA VALENTINA

42.VUOLO VINCENZO

3.9 Elenco docenti scuola media "G.Carducci" a.s. 2017-2018

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90

3.10 Elenco personale ATA a.s. 2018-2019

PLESSO S.CONCA SCUOLA MEDIA "G.CARDUCCI

COGNOME NOME

1.BUONOMO

GIUSEPPE ANTONIO

2. PAPARELLA

BRUNO

3.PELLICCIA

MARIALUISA

4. VAUDO

RAFFAELE

PLESSO VIRGILIO

COGNOME NOME

1. CAMMAROTA

ANGELO

2. CICCONE

MARIA TERESA

3. GIANNI

MARIA CIVITA

4. POGIOLI

GABRIELLA

5. ZINICOLA

ANTONIO

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

COGNOME NOME

1. MAGGIARRA

CLAUDINA (D.G.S.A.)

2. ALBANESE

ANNA

3. DI CECCA

RAFFAELE

4. LORELLO

GIUSEPPINA

5. NOCELLA

GENNARO

COLLABORATORI SCOLASTICI

1. BACONE

ANNA

2. DI MICCO

CARMELA

3. MARCIANO

FRANCESCO PAOLO

4. PERRICONE

RICCARDO

5. VISCO

DANTE ROCCO

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91

3.11 Referenti per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

BES e DSA: Vincenza Casaregola

Disabilità: Antonella Caria

3.12 Referente per le attività di prevenzione e contrasto del

bullismo e cyberbullismo

Vincenza Casaregola

3.13 Comitato di Valutazione in fase di rinnovo

Il Comitato per la Valutazione dei Docenti dell’I.C. “G.Carducci” istituito per il triennio 2015-

2016, 2016-2017 e 2017-2018, secondo il comma 129 della Legge 107/2015, risulta così

composto:

Maria Rosaria

Macera

Dirigente

Scolastico

Vito Costanzo Dirigente

Scolastico-

Membro esterno

Gentile M. Rosaria Docente

individuato dal

Consiglio di Istituto

Ciano Vincenzo Docente

individuato dal

Collegio Docenti

Vagnani Sonia Docente

individuato

dal Collegio Docenti

Buttaro Giuseppe Genitore

individuato dal

Consiglio di

Istituto

Valente

Giuseppina

Genitore

individuato dal

Consiglio di Istituto

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4. AREA PROGETTUALE

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4.1 Arricchimento dell’offerta formativa: progettualità. Per integrare e migliore l’offerta formativa, l’Istituto Comprensivo “G.Carducci” realizza

progetti rivolti a classi e/o gruppi di alunni. Tali attività ogni anno sono proposte e deliberate

dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto e delineano l’identità della Scuola, la sua

attenzione ai bisogni dell’utenza, l’impegno a costruire prospettive culturali e professionali che

arricchiscono il curricolo.

Tutti i progetti dell’Istituto sono stati selezionati con l’intento di migliorarela partecipazione

dell’alunno alla vita comunitaria, favorendone la crescita sociale e affettiva. La finalità

principale dell’intera attività progettuale partedall’esigenza di promuovere negli alunni

l’integrazione, lo sviluppo e la fruizione dei diversi linguaggi, il delinearsi di specifiche

abilità, la conoscenza di nuove tecnologie, la sperimentazione scientifica, l’impegno solidale

nei confronti dell’altro, l’orientamento scolastico e lo sviluppo di competenze.

Il Comprensivo Carducci organizza la propria offerta formativa secondo criteri di funzionalità

ed effettiva rispondenza alle aree di riferimento. La ragione di una progettualità mirata, così

come richiesto dalle normative vigenti, è giustificata anche dalla necessità di offrire all’utenza

strumenti operativi, di studio edi approfondimento, nuovi, basati su una didattica diversa e

innovativa che consenteal bambino/ragazzo di scoprire in se stesso nuove potenzialità e di

sperimentare proprie iniziative.

Sia in ambito curricolare sia in ambito extracurricolare, è prevista la collaborazione di esperti

esterni (Enti locali, Associazioni culturali, Associazioni professionali, altre scuole) operanti sul

territorio, al fine di integrare le competenze dei docenti della scuola con apporti operativi di

alto e comprovato spessore culturale. I percorsi didattici e lemetodologie da adottare, relativi a

tutte le iniziative programmate, saranno strettamente connessi alle scelte culturali epedagogiche

del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Alla luce dei D.Lgs delegati n. 60, 62 e 66 del 2017, i percorsi progettuali 2017/2018 sono

contemplati in 5 macrounità i cui contenuti vengono esplicitati nelle pagine seguenti

1. Linguaggi

2. Educazione sostenibile

3. Benessere e salute per una scuola inclusiva

4. Cittadinanza e Costituzione

5. Innovazione e formazione

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4.2 Linguaggi

Nello scenario educativo odierno appare sempre più necessario promuovere lo sviluppo delle

potenzialità dell’allievo che apprende, affinché questi possa sviluppare un’autonoma capacità

di affrontare le diverse esperienze, imparando a riconoscere e a utilizzare gli strumenti

necessari. L’affermazione di una didattica delle competenze richiede la ricerca di un rapporto

costruttivo tra le diverse discipline, che si integrano tra loro riconquistando, nella

interdisciplinarità, quell'unitarietà del sapere che è l'unica forma capace di soddisfare l'esigenza

di comprensione della realtà nella sua totalità.Per promuovere lo formazione globale

dell’alunno, l’Istituto Carducci attiva percorsi atti a sviluppare, in maniera armonica e

integrale, le capacità intellettuali, linguistiche, espressive, tecnologiche,estetiche di ciascun

ragazzo, affinché possa conoscersi, scoprire il proprio potenziale umano, le proprie risorse, le

proprie specifiche peculiarità e possa utilizzare strategie personali per comprendere la realtà,

capirla e trasformarla.

Poiché non tutti gli allievi hanno le stesse risorse di base, né gli stessi interessi, né si trovano

nelle stesse condizioni di vita, occorre offrire diversi percorsi in base alla varietà di interessi di

ciascun studente, potenziandocosì la capacità di comunicazione, di espressione e di

comprensione attraverso diverse forme di linguaggio.

La possibilità di “essere”, per mezzo dell’espressione creativa, favorisce negli alunni la

motivazione allo studio e la partecipazione di tutti.

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEE

Comunicazione nella lingua madre, Comunicazione nella lingua

straniera, Competenza digitale, Imparare ad imparare

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA

Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo

e responsabile, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire ed

interpretare l’informazione

Teatro/Cinema Musica Comunicazione Laboratori

La Zattera del Teatro

La Scuola va al

Teatro/ La scuola va

al Cinema

Musigiocando

Percussioni in

Orchestra

Coro Made in Italy

Piccola Orchestra

Popolare

Progetti lettura:

-Lettura in biblioteca

-Nati per Leggere

-Libriamoci

Sviluppo del pensiero

computazionale

Yummy Yummy

Certificazioni

linguistiche A1/A2:

Cambridge ,Dele, Delf

Laboratorio di

Fotografia Digitale

Laboratorio di

Giornalismo

Laboratorio

dell’Audiovisivo

Laboratorio di Latino

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TEATRO/CINEMA

LA ZATTERA DEL TEATRO

Premessa Il progetto, realizzato dalla Compagnia Teatrale “Bertolt Brecht” di Formia, si

propone di attivare le potenzialità di ciascun alunno per favorire le diverse

modalità espressive e comunicative individuali e di gruppo, a livello

concettuale, motorio e relazionale.

Finalità

e

Contenuti

L’attività teatrale si pone come luogo privilegiato nel quale realizzare

esperienze di apprendimento con caratteristiche di operatività. Il contesto

socializzante abitua gli alunni a interagire, valorizzando ampliando i loro

vissuti; il confronto diretto promuove pratiche di discorso collettivo e

favorisce le modalità di argomentazione e di ragionamento. Il

passaggio dalle competenze alle conoscenze specifiche avviene mediante

una didattica interattiva, ampiamente fondata sul lavorare insieme e sulla condivisione delle scelte operative.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’esperto esterno Maurizio Stammati

LA SCUOLA VA AL CINEMA / LA SCUOLA VA A TEATRO

Premessa Il Cinema e il Teatro hanno un proprio linguaggio espressivo e narrativo e

offrono la possibilità di utilizzare i loro contenutiall’interno di un percorso

didattico e pedagogico, a sostegno della programmazione scolastica.

Finalità

e

Contenuti

Il tema, introdotto prima della visione, sarà sviluppato in seguito con

proposte grafiche e approfondimenti linguistici.

Il progetto vuole formare degli spettatori attenti e consapevoli, capaci

di esprimere un giudizio critico su tutto ciò che vedono.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado

MUSICA

MUSIGIOCANDO

Premessa La musica svolge un ruolo fondamentale nella vita del bambino che, grazie ad

essa sviluppa capacità di comprensione, comunicazione, introspezione oltre

ad alimenatre la propria immaginazione e creatività.

Finalità

e

Contenuti

Il percorso ha per finalità lo sviluppo della dimensione musicale di ciascun

bambino e la valorizzazione in un clima ludico delle loro condotte musicali e

motorie-espressive, favorendo il gusto pe l’invenzione e la produzione

d’assieme con vocem danza e strumenti.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia con l’ausilio dell’esperto esterno Angela Merenna

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PERCUSSIONI IN ORCHESTRA

Premessa La figura dell’esperto esterno in strumenti a percussione affianca da circa 10

anni il team dei docenti di musica della nostra scuola media e ha contribuito in

maniera significativa al miglioramento qualitativo dell’orchestra, come attestatodainumerosiriconoscimentiottenuti a livellonazionalenegliultimianni.

Finalità

e

Contenuti

L’obiettivo che ci si propone, con l’attuazione del progetto, è quello di

migliorare il senso ritmico, ottimizzare la qualità didattica della

formazione orchestrale Carducci, potenziare le sonorità dell’orchestra

e ampliare l’Offerta Formativa del Corso a Indirizzo Musicale.

La collaborazione del docente esterno è prevista durante le prove

orchestrali e nelle varie esibizioni pubbliche degli alunni, sia sul

territorio che fuori provincia.

Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado

CORO MADE IN ITALY

Premessa Il coro “Made in Italy” nasce con l’intento di volgere i nostri cuori all’Europa

e al resto del Mondo.

Finalità

e Contenuti

Il coro “Made in Italy” della scuola media G.Carducci di Gaeta, intende

rappresentare, attraverso brani musicali proposti, l’unicità corale,

l’espressione che traspira dai loro contenuti cercando la simbiosi e

correlazione spirituale degli autori che verranno interpretati.

Destinatari Alunni delle classi prime della Scuola secondaria di I grado

PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE

Premessa Il progetto nasce nel 2012 da un’idea della musicista Valentina

Ferraiuolo e si propone di creare momenti di aggregazione usando la

musica come veicolo culturale attraverso incontri che rafforzano

l’identità culturale.

Finalità

e Contenuti

Il progetto e si propone di avvicinare gli studenti al mondo dei canti

tradizionali e alle tecniche di base del tamburello con un lavoro

pluriennale volto all’acquisizione di conoscenze e competenze

nell’ambito della musica, ma con riferimenti multidisciplinari. Speciale

attenzione verrà dedicata alla tradizione dei sciusci e al repertorio delle

filastrocche.

Destinatari Alunni scuola Primaria Alunni della Scuola secondaria di I grado con l’ausilio dell’esperto esterno Valentina Ferraiuolo

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COMUNICAZIONE

PROGETTO LETTURA

Premessa La società attuale offre a bambini e ragazzi innumerevoli stimoli

culturali, soprattutto di carattere multimediale e tecnologico. La scuola,

pur essendo aperta e pronta ad accogliere le innovazioni tecnologiche

ed informatiche ed a sfruttarle ai fini di uno sviluppo integrale delle

abilità e delle competenze dei ragazzi, ha il compito di concentrarsi sul recupero dell’importanza della lettura e del confronto con il libro.

Finalità

e

Contenuti

L’obiettivo primario è quello di sviluppare la motivazione e l’interesse nei

confronti della lettura potenziando le capacità di analisi su quanto si è letto e

arricchendo il patrimonio di conoscenze e di lessico dell’alunno al fine di una

più articolata e creativa comunicazione personale.

Nell’ambito delle azioni formative, l’istituzione scolastica partecipa alle

iniziative “Nati per leggere” , “Libriamoci” e “Lettura in Biblioteca”

Per questi progetti è previsto l’incontro con autori/ lettori che leggeranno

brani tratti da libri selezionati o loro opere.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola secondaria di I grado

YUMMY YUMMY

Premessa La lingua straniera si qualifica come strumento educativo per l’esposizione a suoni verbali che predispongono ad acquisizioni

successive, l’avvio e il potenziamento delle abilità necessarie a stabilire

interazioni positive con gli altri, la costruzione di una positiva

immagine di sé e infine la maturazione di un’identità personale

equilibrata.

Finalità

e

Contenuti

Le attività verranno proposte attraverso un approccio ludico e sono finalizzate al raggiungimento di obiettivi non solo cognitivi ma anche affettivi e sociali.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia (alunni cinquenni)

SVILUPPO DEL PENSIERO COMPUTAZIONALE

Premessa L’Istituto aderisce, nel corrente anno scolastico, all’iniziativa

“Programma il futuro” promossa dal MIUR, in collaborazione con il

CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) e

all’edizione “Code Week”.

Finalità

e

Contenuti

L’obiettivo è quello di offrire opportunità di apprendimento informali e

intuitive che avvicinino gli studenti al pensiero computazionale e al

problem-solving.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria

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CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE

Premessa La certificazione esterna delle competenze linguistiche è diventata un indice

di qualità per quelle istituzioni scolastiche che ne decidono l’inserimento nel

proprio PTOF

Finalità

e

Contenuti

Cambridge: Ha come obiettivo il conseguimento di una certificazione

riguardante la lingua inglese che fa riferimento ai livelli PreA1/ A1/A2.1/A2

del quadro comune europeo per le lingue straniere. In vista dell’esame

un’insegnante madrelingua affiancherà gli allievi nelle attività.

Dele:Ha come obiettivo il conseguimento di una certificazione esterna livello

A1/A2 del Quadro Comune Europeo per le lingue straniere. In vista

dell’esame un’insegnante madrelingua affiancherà gli allievi nelle attività.

Delf A1/A2: Ha come obiettivo il conseguimento di una certificazione esterna

DELF SCOLAIRE, livello A1/A2 del Quadro Comune Europeo per le lingue

straniere. In vista dell’esame un’insegnante madrelingua affiancherà gli allievi

nelle attività.

Destinatari Cambridge: Alunni delle classi V della scuola Primaria e alunni della scuola

Secondaria di primo grado

Dele : Alunni della scuola Secondaria di primo grado Delf: Alunni della scuola Secondaria di primo grado

LABORATORIO DI GIORNALISMO

Premessa Oggi viviamo in un mondo dove siamo bombardati da notizie, spesso vere, ma molto spesso create artificialmente anche per creare delle suggestioni.

Finalità

e Contenuti

Il laboratorio vuole far avvicinare i ragazzi al mondo dei mass media attraverso le nuove tecnologie affiancate dalla tradizione della carta stampata. Avrà cadenza settimanale e sarà organizzato sullo schema di una redazione giornalistica in cui ognuno dei ragazzi avrà un compito specifico e delle responsabilità.

Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’esperto

esterno Enrico Duratorre

LABORATORIO DI FOTOGRAFIA DIGITALE

Premessa Il corso si prefigge di accompagnare l’allievo all’interno del mondo della fotografia digitale partendo dall’”abc”.

Finalità

e Contenuti

Il corso è rivolto a tutti gli alunni appassionati di fotografia o che vogliono avvicinarsi al mondo della fotografia con maggiore competenza, partendo dalla consocenza della rporpia attrezzatura, in modo da arrivare ad utilizzarla in maniera completa.

Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’esperto

esterno Enrico Duratorre

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LABORATORIO DELL’AUDIOVISIVO

Premessa Il Cinema prima e la Televisione poi hanno modificato l’immaginario dei

ragazzi generando miti di enorme influenza. Con il moltiplicarsi delle

attrezzature da ripresa e con la diffusione dei siti internet dedicati alla

condivisione dei video, i ragazzi non hanno spesso consapevolezza dell’azione filmica che stanno compiendo.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto, dando spazio all’espressione creativa, si prefigge l’obiettivo di

spingere i ragazzi a far acquisire una consapevolezza critica della propria

posizione all’interno della società delle immagini.

Sulla base del Progetto di Istituto, i ragazzi saranno registi e interpreti di un

piccolo film.

Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’ esperto

esterno Alessandro Izzi

LABORATORIO DI LATINO

Premessa La conoscenza del latino ci permette di acquisire la consapevolezza delle

radici della nostra lingua e, al contempo, sviluppa la capacità di riflessione

sui meccanismi della nostra lingua e sui modi in cui essa viene usata per

comunicare. Inoltre, lo studio della lingua latina è la strada conoscere la

cultura degli antichi Romani. La loro storia e la loro civiltà costituiscono il

nostro passato, su cui si basano le radici della realtà attuale dell’Europa e, in

generale del mondo occidentale

Finalità

e

Contenuti

L’attenzione necessaria alla comprensione e all’apprendimento del

latino esercita e sviluppa la capacità di riflessione sui meccanismi

della nostra lingua e sui modi in cui essa viene usata per comunicare.

Si tratta dunque di un esercizio della mente che nutre le capacità

logiche e linguistiche.

Destinatari Alunni delle classi terze scuola Secondaria di primo grado

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4.3 Educazione al Sostenibile L’educazione allo sviluppo sostenibile diventa oggi un obiettivo strategico per il presente

e per il futuro del nostro Paese. Una sfida ambientale legata alla conservazione delle

risorse del nostro Pianeta non più eludibile per le future generazioni e la scuola ha il

compito fondamentale di formare una coscienza ambientale nella gioventù. Per questa

ragione, l’Istituto Comprensivo prenderà in considerazione tutte quelle attività curriculari

e trasversali che,partendo dal curricolo verticale, vanno a costruire un’identità personale

bene orientata alla salvaguardia dell’ambiente.

A tal fine si proporranno lezioni finalizzate, interventi specialistici, concorsi a tema,

escursioni, uscite didattiche, attività di esplorazione, visite guidate.

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEE

Competenze Sociali e Civiche, Spirito di iniziativa, Imparare ad

imparare

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA

Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo

e responsabile, Acquisire ed interpretare l’informazione

Eco Schools Progetto Ambientale Piano triennale delle Arti:

Giovani protagonisti per

futuri paesaggi

ECO SCHOOLS

Premessa Eco-Schools è un programma internazionale dedicato alle scuole per

l’educazione ambientale. è stato lanciato nel 1994 dalla Fondazione per

l'Educazione Ambientale - FEE - con il supporto della Commissione Europea;

la sua costante crescita all’interno dell’Unione Europea ne ha permesso

l’allargamento a livello mondiale, dove oggi è il programma di educazione alla sostenibilità più realizzato.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto nasce dalla necessità di coniugare le attività diattiche con le esegienze del territorio, per stimolare la crescita di una vera coscienza ecologica. Il percorso di lavoro si propone di condividere, sperimentare, creare legami, offrire un metodo utile per l’applicazione delle politiche ambientali alla gestione quotidiana della scuola.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria

Alunni della scuola Secondaria di primo grado

PROGETTO AMBIENTALE

Premessa La programmazione dell’Istituto non può prescindere dalla valorizzazione del

patrimonio naturale, culturale, storico e archeologico presente nelle aree

gestite dal Parco Riviera di Ulisse, incluso il parco di Monte Orlando.

Finalità

e

Contenuti

La finalità del progetto è quella di condividere con le giovani generazioni le

tematiche che riguardano il ruolo, le funzioni di tutela delle aree protette, nelle

sue componenti naturali e antropiche e le attività del Guardiaparco, anello di congiunzione fra l'amministrazione dell'Ente e il territorio.

Destinatari Gli alunni della scuola dell’Infanzia

Gli alunni della scuola Primaria

Gli alunni della scuola Secondaria di I grado

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PIANO TRIENNALE DELLE ARTI: GIOVANI PROTAGONISTI PER FUTURI PAESAGGI

Premessa Il progetto nasce e si costruisce sulle priorità e sui traguardi del RAV, del PDM e del PTOF, quali impletare le azioni a supporto delle competenze chiave di cittadinanza.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto si propone di conoscere le bellezze del patrimonio culturale e

paesaggistico italiano come bene comune da tutelare e conservare per le

generazioni future. I percorsi laboratoriali sono stati suddivisi per ordini di

scuola; scuola dell’Infanzia: L’Orto in condotta, Scuola Primaria: Made in

Italy.it, Scuola Secondaria di primo grado: Mission possible.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado

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4.4 Benessere e salute per una scuola inclusiva In questa area sono comprese tutte quelle attività e Progetti che concorrono a garantire la tutela

della salute e la promozione del benessere degli allievi, necessari allo sviluppo armonioso

della personalità umana.

A questo particolare settore, che richiede la massima attenzione verso gli aspetti relazionali -

comportamentali e psico-fisici di ogni allievo, la scuola dedica molti energie e si impegna ad

attuare percorsi di individuazione, prevenzione, contrasto,tutoring e sostegno verso ogni

forma di disagio o di problematiche ad esse connesse.

La fascia d’età in cui si opera (dai tre ai quattordici anni) richiede spesso interventi specialistici

finalizzati al superamento di ogni forma di discriminazione, alla piena inclusività di ciascun

alunno nel sistema educativo e operativo, alla prevenzione dell’insuccesso formativo e

dell’abbandono scolastico,attraverso azioni di tutoring e sostegno all’alunno e alla famiglia.

In questa area si cureranno anche gli aspetti orientativi delle attività al fine di implementare e

favorire un corretto stile di vita e corrette abitudini alimentari .

I Progetti infatti nascono tutti dalla necessità di “ascolto” dell’utenza, dai bisogni educativi di

ogni alunno che,come già evidenziato,risultano essere la base più valida per poter procedere

nell’azione di educazione e formazione delle nuove generazioni.

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEE

Comunicazione nella lingua madre, Imparare ad imparare,

Competenza di base in scienze, Competenze sociali e civiche

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA

Comunicare, Collaborare e partecipare, Individuare collegamenti

e relazioni, Acquisire e interpretare l’informazione.

BENESSERE SALUTE

• Progetto Psicomotricità

• Progetto Easy Basket

• Progetto Centro Sportivo Scolastico

• Sapere i Sapori

• Frutta e Verdura nelle Scuole

• Bimboil “ A caccia dell’etichetta”

• Scuola Sicura

• Progetto Accoglienza • Progetto Continuità

• Progetto di consolidamento e recupero

“A scuola con successo”

• A.S.I.A. 7

• Educazione alla Salute – Lions Club

• Progetto in collaborazione con

l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù

• Progetto Minori sul Territorio -Sportello Ti…Ascolto/ Condividendo

• Progetto di istruzione domiciliare:

A casa come a scuola

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BENESSERE

PROGETTO PSICOMOTRICITA’

Premessa Motricità e corporeità contribuiscono alla crescita e alla maturazione

complessiva del bambino.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto, partendo dal movimento, si pone l’obiettivo di favorire lo

sviluppo delle potenzialità espressive, creative e comunicative riferite

non solo all’ambito motorio ma anche a quello simbolico, cognitivo,

affettivo e relazionale. A conclusione del percorso sarà realizzato un Saggio finale

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia con l’ausilio dell’esperto esterno Antonio Di Tucci

PROGETTO EASY BASKET

Premessa La proposta “Easy Basket” nasce con l’intento di facilitare l’approccio al

Giocosport nella Scuola Primaria..

Finalità

e

Contenuti

Il valore educativo del gioco, le dinamiche di relazione che scaturiscono dalle situazioni di partita, il rispetto delle poche ma determinanti regole che ne sostengono

le modalità di realizzazione fanno da apripista all’adozione delle corrette condotte posturali, motorie e comportamentali

Destinatari Gli alunni della scuola Primaria con l’ausilio di esperti esterni

PROGETTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

Premessa il CSS si pone come scopo di dare un’organizzazione all’attività

sportiva scolastica rendendo la scuola una comunità educante in grado

di orientare gli alunni, sulla base delle loro attitudini individuali e delle

loro preferenze.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto si propone lo sviluppo del senso civico, il rispetto di regole

condivise e delle persone, l’accettazione dei propri limiti, il

superamento dell’insicurezza nell’affrontare situazioni da risolvere, la

capacità di vivere in modo sano il momento della vittoria e saper

rielaborare la sconfitta, interiorizzando i principi dello sport e i valori

educativi ad esso sottesi, la capacità di saper fare squadra, in modo

positivo relazionandosi serenamente con gli altri.

Si svolgerà in orario extracurricolare con incontri settimanali.

Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con i docenti di educazione motoria Di Cecca B e Mancini F.

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PROGETTO SAPERE I SAPORI

Premessa Il progetto Sapere i Sapori® nasce da una iniziativa della regione Lazio con

l’intento di sensibilizzare ed informare le giovani generazioni sull’importanza

della corretta alimentazione, promovendo la conoscenza dei prodotti del

territorio e l’interazione con l’ambiente e con il mondo agricolo regionale.

Finalità

e

Contenuti

Le azioni promosse da Sapere i Sapori® sono finalizzate ad:

- informare e favorire lo sviluppo di comportamenti alimentari e di stili

di vita corretti, sensibilizzando al consumo di prodotti agroalimentari

biologici e legati al territorio;

- promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare, informando

sugli aspetti storici, culturali, antropologici delle produzioni

agroalimentari e del loro territorio d’origine;

- favorire l’integrazione, nelle attività didattiche, di esperienze dirette di

agricoltura.

Destinatari Gli alunni della scuola Primaria

PROGETTO FRUTTA E VERDURA NELLE SCUOLE

Premessa L’idea è quella di offrire ai bambini occasioni per conoscere e “toccare

con mano” prodotti naturali diversi, per varietà e tipologia, così da

sviluppare una capacità di scelta consapevole e autonoma, attraverso

modalità che tengano presenti i modelli di apprendimento dell’età.

Finalità

e

Contenuti

Il programma europeo “Frutta e verdura nelle scuole” è finalizzato ad

aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare

iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione

maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini

alimentari.

Destinatari Gli alunni della scuola Primaria

BIMBOIL “Caccia all’Etichetta”

Premessa L’Associazione Nazionale Città dell’Olio riconosce alla formazione e all’educazione dei bambini e dei consumatori un ruolo fondamentale al fine di formare consumatori consapevoli della qualità e cittadini capaci di riconsocere òe risorse offerte dal proprio terriotorio.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto ha come tematica la creazione di una etichetta con l’obiettivo di

coinvolgere i bambini nella consocenza non solo del prodotto olio, ma proprio

nel saper leggere l’etichetta della bottiglia, attraverso un percorso guidato

dalle insegnanti per conoscere più da vicino il prodotto, le sue caratteristiche e

lòa zona di produzione.

Destinatari Alunni della scuola Primaria

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PROGETTO SCUOLA SICURA

Premessa Il progetto si inserisce nell’esigenza di infondere una “cultura della sicurezza”

per far fronte ai sempre maggiori pericoli e ai molteplici rischi cui sono esposti i giovani e gli adulti.

Finalità

e

Contenuti

L’educazione alla sicurezza, sia in ambito comportamentale sia in quello del

miglioramento delle condizioni del luogo in cui si vive o si studia, costituisce

uno dei compiti fondamentali dell’istituzione scolastica e deve essere basato

sulla formazione, sull’informazione e sul coinvolgimento di tutte le

componenti scolastiche. Sono previste attività specifiche anche con l’ausilio di

esperti,VV.FF.,protezione civile. Le lezioni di primo soccorso saranno

destinate agli alunni della scuola media.Saranno effettuate prove di

evacuazione nei diversi plessi scolastici.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado

PROGETTO ACCOGLIENZA

Premessa L’ambientazione e l’accoglienza rappresentano un punto privilegiato di

incontro tra la scuola e le famiglie, in quanto forniscono preziose opportunità

di conoscenza e di collaborazione.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto predispone un percorso che promuove nel bambino la percezione

di essere accolto e accettato dall’ambiente scolastico stimolando in lui un

atteggiamento di fiducia e il desiderio di farne parte in maniera attiva.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

PROGETTO DI CONSOLIDAMENTO E RECUPERO “A SCUOLA CON SUCCESSO”

Premessa Ogni scuola ha il compito di far svolgere l’azione educativa nel rispetto

dell’unicità della persona attraverso azioni mirate a dare a tutti adeguate

differenti opportunità formative per garantire il massimo livello di sviluppo

possibile nel lungo viaggio della scolarità.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto si pone l’obiettivo di rendere i discenti capaci di comprendere, applicare, confrontare, analizzare, classificare, con una progressiva visione unitaria, tutti i contenuti proposti , sia nell’area linguistica che in quella

matematica.

Destinatari Gli alunni della scuola Primaria

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PROGETTO A.S.I.A.

Premessa Il progetto A.S.I.A. nasce dalla volontà di dare continuità al Servizio Civile

nell'ambito delle azioni sociali poste in essere dal Comune di Gaeta, allo

scopo di diffonderne i principi e i valori, e fornire ai giovani l'opportunità di

vivere un’esperienza nel sociale e contestualmente avvicinarli alla realtà del volontariato.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto, promosso dal Comune di Gaeta, prevede l’inserimento di

volontari nella scuola, giovani del servizio civile che daranno la loro

collaborazione nelle attività a cui saranno assegnati, attività finalizzate

all’assistenza, all’autonomia, al sostegno e all’integrazione degli alunni.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado

PROGETTO CONTINUITA’

Premessa Il progetto continuità si prefigge di comunicare e realizzare un vero “ponte” di esperienze condivise e continuità formativa che accompagni l’alunno nel passaggio ai diversi ordini di scuola facenti parte l’istituto.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto vuole garantire il diritto dell’alunno a un percorso formativo

organico e completo, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di primo

grado, nel pieno rispetto della specificità dei singoli ordini. Sono programmati

momenti di incontro tra gli alunni delle classi ponte.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado

SALUTE

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Premessa Da anni il nostro Istituto collabora con il Lions Club Gaeta per sostenere programmi

volti alla tutela della salute.

Finalità

e

Contenuti

Quest’anno il progetto si articola su un programma di prevenzione e controllo della

salute attraverso uno screening sull’ambliopia ed un percorso formativo sulla corretta

alimentazione.

Destinatari Gli alunni della scuola Primaria screening ambliopia Alunni della scuola Secondaria di primo grado alimentazione

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PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON L’OSPEDALE PEDIATRICO

BAMBINO GESU’

Premessa L’amministrazione comunale di Gaeta in collaborazione con

l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e L’Istituto Comprensivo “G.

Carducci” attua progetti di Prevenzione.

Finalità

e

Contenuti

Con questi progetti si intendono raggiungere due obiettivi:

• Prevenire eventuali patologie.

• avvicinare bambini, famiglie e scuola alla prevenzione come

mezzo di assistenza e cura.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado

PROGETTO DISTRETTUALE MINORI SUL TERRITORIO

SPORTELLO TI…ASCOLTO/ CONDIVIDENDO

Premessa Nell’arco della vita è naturale per ciascuno passare attraverso esperienze difficili.

Molti possono essere i motivi, alcuni possono dipendere da noi, altri no. Attraverso

l’azione dello sportello d’ascolto si vuole dare a tutti (genitori, alunni, docenti)

l’opportunità di usufruire di uno spazio di sostegno e accoglienza riguardo a

problematiche personali, familiari e relazionali con la scuola.

Finalità

e

Contenuti

Le iniziative curate da una psicologa si svolgono nella sede della scuola

media garantendo, per gli alunni della Secondaria di I grado, anche azioni di

intervento nei gruppi–classe che presentino criticità (Condividendo). Tale

progetto rientra nel Piano di zona ex L. 328/2000 “Minori sul

territorio”(operatore dott.ssa M.Iandolo). Per la Scuola dell’Infanzia e la

Scuola Primaria le attività dello sportello sono rivolte ai soli docenti e

genitori.

Destinatari Gli alunni, i docenti e i genitori

PROGETTO A CASA COME A SCUOLA

Premessa Il progetto di Istruzione Domiciliare si propone di garantire il diritto allo studio

all’alunno colpito da grave patologia e impedito a frequentare la scuola

attraverso interventi di docent, resesi disponibili, presso l’abitazione dello stesso

e garantendo al contempo il contatto e la continuità con la classe di

appartenenza.

Finalità

e

Contenuti

Il percorso sarà finalizzato a migliorare l’autostima del bambino, valorizzando i

risultati positivi e minimizzando i negativi, nella consapevolezza che il clima

relazionale positivo favorisce l’interesse e spinge all’impegno.

Per realizzare tutto questo si punterà su una didattica caratterizzata da dialogo e

tanto calore umano per riportare all’interno del domicilio un elemento

normalizzante, non solo di tecniche e di stimolazioni.

Destinatari Gli alunni i cui genitori faranno richiesta secondo la normativa vigente

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4.5 Cittadinanza e Costituzione Le scuole sono luoghi nei quali la Costituzione affronta la sfida dell'incontro con le nuove

generazioni. In questa prospettiva l’insegnamento della Cittadinanza e Costituzione diventa uno

strumento per capire, per accettare e per trasformare la realtà, per impostare relazioni, per

affrontare e risolvere in modo non violento i conflitti a tutti i livelli e per immaginare e

promuovere nuove regole, coerenti con quei principi e con le linee portanti dell’ordinamento

democratico.

Le Indicazioni nazionaliper il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

(2012) danno voce ad una nuova idea di Cittadinanza e Costituzione e dedicano un paragrafo al

tema in cui si afferma fral'altro che gli «Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla

cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della

responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo consapevole e che

indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azionifinalizzate al miglioramento

continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale

coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei

luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime

forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccoleriparazioni, l’organizzazione del

lavoro comune, ecc.”

I progetti che seguono tendono non solo ad insegnare le norme fondamentali degli ordinamenti

di cui siamo parte, ma anche aiutare i ragazzi a trovare dentro di sé e nella comprensione degli

altri, nella storia e nella cronaca, le basi affettive ed etiche da cui dipendono sia il rispetto delle

norme esistenti, sia l'impegno a volerne di migliori.

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEE

Comunicazione nella lingua madre, Comunicazione nella lingua

straniera, Imparare ad Imparare, Competenze sociali e civiche,

Competenza di base in scienza e tecnologia, Consapevolezza ed espressione culturale, Competenze digitali.

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA

Imparare ad imparare, Comunicare, Collaborare e Partecipare,

Agire in modo autonomo e responsabile, Risolvere problemi,

Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire ed interpretare l’informazione.

FINALITA’

“La costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della

responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in

modo consapevole … a elaborare idee e a promuovere azioni

finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di

vita…”

Progetto Legalità

Progetto Coloriamo il nostro

Futuro

Progetto d’Istituto

“Made in Italy”

Progetto/Concorso

Un poster per la pace

Progetto scuola secondaria I grado

Valorizzazione del merito

Progetto Solidarietà

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PROGETTO LEGALITA’

Premessa Il progetto si avvale della collaborazione di Associazioni del territorio e delle

Forze dell’Ordine per l’orientamento verso la formazione di una coscienza morale e civica

Finalità

e

Contenuti

#Liberalalegalità L’iniziativa intende raggiungere lo scopo di avvicinare i giovani alle istituzioni, sensibilizzandoli verso la cultura della legalità ed i valori su cui si fonda l’attività della polizia di Stato. Sbullon@ti E’ rivolto agli studenti delle classi quinte delle scuole primarie, affronta i temi del bullismo, cyberbullismo, rispetto del prossimo, violenza di genere.

Destinatari Alunni delle classi quinte della scuola Primaria Alunni delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado

PROGETTO COLORIAMO IL NOSTRO FUTURO

Premessa Il progetto coinvolge circa 80 scuole d’Italia ricadenti in Parchi o aree protette.

Finalità

e

Contenuti

Gli allievi, attraverso le elezioni dei Consigli Comunali dei Ragazzi e delle

Ragazze, che ciascuna scuola si impegna ad attivare in raccordo con le

rispettive Amministrazioni Locali, diventano protagonisti nella tutela e nello sviluppo delle aree naturali protette nonché cittadini attivi e responsabili. Quest’anno, il XIX Convegno si terrà a Gaeta con la partecipazione/organizzazione dell’ Ente locale e dell’Ente Parco. Parteciperanno le rappresentanze delle scuole coinvolte nella Rete del progetto con i rispettivi mini-sindaci.

Destinatari Gli alunni delle classi V della Scuola Primaria

Gli alunni della scuola Secondaria di I grado

PROGETTO DI ISTITUTO “MADE IN ITALY”

Itinerari tra saperi, tradizioni e ambienti del nostro territorio

Premessa Il Progetto si prefigge di accompagnare gli alunni nella comprensione del Made in Italy ricercando le radici storiche economiche, culturali e territoriali che fanno di questo marchio un unicum al mondo oltre le usuali riconosciute categorie del marchio Made in Italy.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto ha lo scopo di coltivare nei giovani l’interesse e l’amore per l’arte,

la lingua, la cultura italiana e l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente

partendo dal territorio di appartenenza.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado

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UN POSTER PER LA PACE

Premessa Ogni anno i Lions club di Gaeta sponsorizzano il concorso Un Poster

per la Pace presso le scuole locali.

Finalità

e

Contenuti

Il tema del Concorso Un Poster per la Pace 2018-2019 è "La solidarietà è

importante". I partecipanti utilizzano tecniche diverse, tra cui carboncino,

pennarello, matita e pittura per esprimere il tema. I lavori creati sono unici

ed esprimono le esperienze di vita e la cultura dei giovani artisti.

Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado

PROGETTO VALORIZZAZIONE DEL MERITO

Finalità

e

Contenuti

L’Istituto Comprensivo, nell’ambito della progettualità relativa a tutto il

Curricolo disciplinare, promuove la valorizzazione dello studio consapevole e

del merito che si realizzano attraverso l’impegno scolastico e sociale, la

disponibilità ad apprendere, la capacità di ricercare e progredire

autonomamente sul piano culturale, le attitudini personali che costituiscono la condizione necessaria per arrivare all’eccellenza.

Destinatari Gli alunni della scuola Secondaria di I grado per le classi terze.

PROGETTO SOLIDARIETA’

Premessa L’Istituto comprensivo condivide i valori universali dell’amore, dell’amicizia,

della pace e della solidarietà, al di là di ogni cultura o confessione religiosa; per

questa ragione tutti gli anni aderisce ad iniziative come la Maratona di

Telethon, per la raccolta di fondi finalizzata ad accrescere il sostegno verso chi

soffre e a contribuire alla ricerca scientifica come strategia di progresso e di

benessere.

Finalità

e

Contenuti

Il progetto vuole educare gli allievi ai valori promossi attraverso esperienze

significative che favoriscano forme di cooperazione e di assistenza. Le attività

prevedono dibattiti in classe sulla solidarietà e preparazione di concerti e

performances.

Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia

Alunni delle classi V della scuola Primaria

Alunni della scuola Secondaria di I grado.

E-SAFETY POLICY PROGETTO GENERAZIONI CONNESSE

Premessa Il progetto è coordinato dal MIUR, con lo scopo di dare continuità

all’esperienza sviluppata negli anni, migliorando e rafforzando il ruolo del

Safer Internet Centre Italiano, quale punto di riferimento a livello nazionale per

quanto riguarda le tematiche relative alla sicurezza in Rete e al rapporto tra

giovani e nuovi media.

Finalità

e

Contenuti

Per docenti attività di formazione on line.

Per gli alunni, docenti e genitori attività di informazione e sensibilizzazione di

strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più

giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole.

Destinatari Docenti, genitori, alunni

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4.6 Innovazione e formazione professionale L’Istituto Comprensivo Carducci non rimane indifferente ai cambiamenti

comunicativi e d’interazione sociale prodotti dalla tecnologia e dalla rete, per

questa ragione sta ampliando i propri modelli di apprendimento e di

gestione/organizzazione della didattica (spazi, tempi, ruoli, risorse).

Lo scopo dei progetti è quello di potenziare l’inserimento a scuola di ogni tipo di

dispositivo in funzione di una reale innovazione didattico-educativa che crei un

ponte fra contesti formali e informali d’apprendimento e che soprattutto ne

favorisca l’integrazione.

Inoltre in presenza di alunni con DSA e disabilità, fare riferimento alla

tecnologia nella prassi formativa diventa un elemento essenziale per il successo

scolastico.

L’Istituto considera pertanto l’aggiornamento professionale dei docenti un

elemento della massima importanza al fine di garantire sempre un’alta qualità del

servizio scolastico. I docenti attraverso i corsi di formazione e

l’autoaggiornamento adeguano costantemente i loro strumenti culturali e

scientifici per sostenere i processi innovativi in atto nella scuola, potenziando e

migliorando sempre la qualità professionale.

I Docenti inoltre parteciperanno a iniziative promosse dal I.C. Carducci, da

Scuole in Rete del territorio, da Enti formatori accreditati e dall’Amministrazione

centrale (MIUR).

Nel corso del triennio saranno programmate delle attività di formazione rivolte

al personale ATA.

COMPETENZA CHIAVE

EUROPEE Nuove Raccomandazioni

dell’U.E ( document del

22/05/2018)

Competenza alfabetica funzionale; Competenza multi

linguistica; Competenze di matematica e competenza in scienze,

tecnologie e ingegneria; Competenza digitale;

Competenza personale, sociale e capacità di imparare a

imparare; Competenza in materia di cittadinanza; Competenza

imprenditoriale; Competenza in materia di consapevolezza ed

espressione culturali.

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA

( D.M. 22 / 08 / 2007 n.139)

Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare, Collaborare e

Partecipare, Agire in modo autonomo e responsabile, Risolvere

problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire ed

interpretare l’informazione

FINALITA’

Le profonde trasformazioni della società italiana e le sfide da

affrontare a livello europeo e globale impongono, oggi più che

mai, una particolare attenzione alla formazione del personale

scolastico durante tutto l’arco della vita professionale quale

fattore decisivo per il miglioramento e per l’innovazione del

sistema educativo italiano. La formazione in servizio diventa

“ambiente di apprendimento continuo”, cioè un sistema di

opportunità di crescita e di sviluppo professionale per l’intera comunità scolastica soprattutto alla luce delle Nuove Raccomandazioni della U.E. che vanno a modificare in qualche caso, in modo sostanziale, le otto competenze del 2006.

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Progetti innovativi per una competenza digitale:

PROGETTO CLASSE ADVANCED

Premessa L’Istituto ha aderito anche al PON 2014/2020 di cui all’avviso MIUR prot. n. 12810 del 15 ottobre 2015 per la realizzazione di ambienti digitali.

Finalità

e

Contenuti

In coerenza con le linee guida definite dal MIUR, la scuola ha progettato un

modello di processo didattico innovativo che utilizza le tecnologie digitali e si

sofferma sulla nuova organizzazione spaziale delle aule in ambienti di

apprendimento multimediali. A supporto dei docenti, in un approccio alla

didattica rinnovata, secondo i modelli didattici proposti e gli spazi fisici

rinnovati, si sono inserite le tecnologie hardware e software indispensabili al

raggiungimento delle finalità del progetto.

Destinatari Docenti e alunni

4.7 Eventi Partecipazione a Eventi, Rassegne, Concorsi Culturali e Musicali Nazionali

Giornata della memoria

Mostra Didattica e spettacolo di fine anno

Rappresentazioni teatrali.

PROGETTO: CARDUCCI: INSEGNARE IN CONNESSIONE

Premessa L’Istituto ha aderito con esito positivo al PON 2014/2020 di cui all’avviso

MIUR Prot. N. 9035 del 13 luglio 2015

Finalità

e

Contenuti

Il progetto ha consentito l’ampliamento e l’implemento della rete

LAN/WLAN dell’Istituto Scolastico attraverso il cablaggio wireless nella

maggior parte delle aule, permettendo a docenti ed alunni di utilizzare

strumenti didattici tecnologici e servizi come il Registro Elettronico, la

comunicazione digitale scuola-famiglia e la ricerca agevole di informazioni su

internet.

L’attuazione del progetto ha permesso di ridurre i tempi necessari per la

condivisione di documenti, semplificando le procedure interne e rendendo più

agevoli le comunicazioni tra i diversi plessi del nostro Istituto.

Destinatari Docenti, genitori, alunni

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4.8 Albo d’oro 2017/18 Anche nell’anno scolastico 2017/18 il Comprensivo Carducci ha arricchito il suo Albo d’oro

con la vincita di premi prestigiosi in ambito sia culturale che musicale.

Premi in Ambito musicale

1°Concorso Nazionale “Anxanum Music Awards 2018”

1° Premio assoluto Orchestra “Carducci”

Concorso Nazionale “Pandataria”

1° Premio assoluto Orchestra “Carducci”

1° PREMIO ASSOLUTO: “Ensemble 6 chitarre e basso” (3° Media) Ciochina Alessandro, Di Cecca Annarita, Di Maggio Paolo, Fantasia Gianmarco, La

Brocca Paolo, Roman Sofiia, Vaudo Alessio

1° PREMIO ASSOLUTO: Duo Violino e Pianoforte (3° media) Gaudino Giorgia, Buttaro Alfonso.

1° PREMIO ASSOLUTO: Ensemble 6 Clarinetti (3° media) Arundelli Samuele, Basile Federica, Di Biase Denise, Pipolo Liliana, Santangelo

Alessandro, Olaru Petru Flavius

1° PREMIO ASSOLUTO: “Duo di chitarre” (3° Media) La Brocca Paolo, Vaudo Alessio

1° PREMIO: “Duo di chitarre” (3° Media) Di Maggio Paolo, La Brocca Paolo

2° PREMIO: “Ensemble 4 violini e Pianoforte 4 mani” (3° Media) Catanzano Maria, Di Masi Giulia, Gaudino Giorgia, Pavone Lucia, Mitrano Lorenzo,

Pepe Angelica.

Categoria “ENSEMBLE” da 8 a 20 elementi

1° PREMIO ASSOLUTO: Ensemble di 14 violini (2° e 3° media) Catanzano Maria, Colozzi Miriam, Di Masi Giulia, Di Russo Olimpia Maria, Gaudino

Giorgia, Iannarelli Vittoria, Moscarella Chiara, Pavone Lucia, Rossetti Jole, Rotaru Ina,

Rubino Eva, Ugliano Daniele, Valente Stefania, Villoni Federica.

Categoria “PIANOFORTE 4 MANI

1° PREMIO ASSOLUTO: Buttaro Alfonso, Paone Andrea (3° media)

1° PREMIO: Spinosa Mauro. Fantasia Pierluca (2° media)

2° PREMIO: Paone Andrea, Santo Nicole (3° media)

2° PREMIO: Spinosa Mauro, Trotta Daniele (2° media)

3° PREMIO: Caldarazzo Marialfonso, Muto Benedetta (2° media)

3° PREMIO: Coccoluto Riccardo, Piras Luca (2° media) 3° PREMIO: Buttaro Alfonso, Mitrano Lorenzo (3° media)

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3° PREMIO: Illiano Alessandra, Pepe Angelica (3° media)

Categoria “SOLISTI”

1° PREMIO ASSOLUTO: Paone Andrea (Pianista 3° media)

1° PREMIO ASSOLUTO: Buttaro Alfonso (Pianista 3° media)

1° PREMIO ASSOLUTO: D’Alessandro Giulia (Chitarrista 1° media)

1° PREMIO ASSOLUTO: Di Maggio Paolo (Chitarrista 3° media)

1° PREMIO: Di Biase Denise (Clarinettista 3° media)

1° PREMIO: Spinosa Mauro (Pianista 2° media)

1° PREMIO: Santangelo Alessandro (Clarinettista 3° media)

1° PREMIO: Fantasia Gianmarco (Chitarrista 3° media) 2° PREMIO: Fantasia Angelo (Chitarrista 2° media)

2° PREMIO: Fantasia Pierluca (Pianista 2° media)

3° PREMIO: Mitrano Lorenzo (Pianista 3° media)

3° PREMIO: Arundelli Samuele (Clarinettista 3° media)

3° PREMIO: Pipolo Liliana (Clarinettista 3° media)

3° PREMIO: Muti Alessandro (Clarinettista 2° media)

Concorso Nazionale “Giovani musicisti”

1° Premio Orchestra “Carducci”

Categoria “MUSICA DA CAMERA” da 2 a 8 elementi

1° PREMIO ASSOLUTO: “Duo di chitarre” (3° Media) Di Maggio Paolo, La Brocca Paolo

1° PREMIO: “Ensemble 6 chitarre e basso” (3° Media) Ciochina Alessandro, Di Cecca Annarita, Di Maggio Paolo, Fantasia Gianmarco, Paolo

La Brocca, Roman Sofiia, Vaudo Alessio

2° PREMIO: Ensemble 6 Clarinetti (3° media) Arundelli Samuele, Basile Federica, Di Biase Denise, Pipolo Liliana, Santangelo

Alessandro, Olaru Petru Flavius.

2° PREMIO: Duo Violino e Pianoforte (3° media) Gaudino Giorgia, Buttaro Alfonso.

2° PREMIO: “Duo di chitarre” (3° Media) La Brocca Paolo, Vaudo Alessio

2°PREMIO: “Ensemble 4 violini e Pianoforte 4 mani” (3° Media) Catanzano Maria, Di Masi Giulia, Gaudino Giorgia, Pavone Lucia, Mitrano Lorenzo,

Pepe Angelica.

Categoria “ENSEMBLE STRUMENTALI”

3° PREMIO: Ensemble di 14 violini (2° e 3° media) Catanzano Maria, Colozzi Miriam, Di Masi Giulia, Di Russo Olimpia Maria, Gaudino Giorgia,

Iannarelli Vittoria, Moscarella Chiara, Pavone Lucia, Rossetti Jole, Rotaru Ina, Rubino Eva,

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Ugliano Daniele, Valente Stefania, Villoni Federica.

Categoria “PIANOFORTE 4 MANI”

1° PREMIO: Buttaro Alfonso, Paone Andrea (3° media)

2° PREMIO: Spinosa Mauro. Fantasia Pierluca (2° media)

2° PREMIO: Paone Andrea, Santo Nicole (3° media)

2° PREMIO: Caldarazzo Marialfonso, Muto Benedetta (2° media)

3° PREMIO: Buttaro Alfonso, Mitrano Lorenzo (3° media)

3° PREMIO: Spinosa Mauro, Trotta Daniele (2° media)

3° PREMIO: Illiano Alessandra, Pepe Angelica (3° media)

3° PREMIO: Coccoluto Riccardo, Piras Luca (2° media)

Categoria ”SOLISTI”

1° PREMIO ASSOLUTO: Di Maggio Paolo (Chitarrista 3° media) 1° PREMIO ASSOLUTO: Fantasia Gianmarco (Chitarrista 3° media) 1°

PREMIO ASSOLUTO: D’Alessandro Giulia (Chitarrista 1° media) 1°

PREMIO: Paone Andrea (Pianista 3° media)

1° PREMIO: Buttaro Alfonso (Pianista 3° media)

1° PREMIO: Santangelo Alessandro (Clarinettista 3° media)

1° PREMIO: Di Biase Denise (Clarinettista 3° media)

1° PREMIO: Fantasia Angelo (Chitarrista 2° media)

2° PREMIO: Fantasia Pierluca (Pianista 2° media)

2° PREMIO: Muti Alessandro (Clarinettista 2° media)

2° PREMIO: Spinosa Mauro (Pianista 2° media)

3° PREMIO: Arundelli Samuele (Clarinettista 3° media)

3° PREMIO: Mitrano Lorenzo (Pianista 3° media)

3° PREMIO: Pipolo Liliana (Clarinettista 3° media)

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APERTURA AL NUOVO

Durante il corso dell’anno saranno molteplici le occasioni di

conoscenza e di interazione che si potranno presentare, per questo il

nostro Istituto aderirà ad altre iniziative che riterrà formative per gli

alunni e coerenti con il PTOF.

Di volta in volta le nuove opportunità saranno attentamente vagliate e

calibrate, sulla base della effettiva fattibilità e della positiva ricaduta

nelle classi, per favorire il miglioramento dei processi di

apprendimento di ciascun alunno.

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APPENDICE

Allegati:

1 Progetto d’Istituto 2018/19 “Made in Italy”

2 Piano di Formazione

3 Piano di Miglioramento

4 Curricolo verticale

5 Protocollo per l’integrazione degli alunni adottati e in affidamento familiare

6 Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri

7 Piano Annuale per l’inclusione

8 E-Safety Policy

Gli allegati sono parte integrante del presente PTOF

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ALLEGATO 1 – PROGETTO DI ISTITUTO

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERSITA’,RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “G.Carducci” Scuola materna, elementare, media ad indirizzo musicale

PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265

Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]

Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/ CODICE FISCALE: 90027900597

PROGETTO D’ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2018/19

Itinerari tra saperi, tradizioni e ambienti del nostro territorio

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PREMESSA Antoine de Saint Exupéry, celebre autore de “Il piccolo principe”, Scriveva: “Quando vuoi costruire

una nave, non incominciare a raccogliere il legname, a piallare le assi e a distribuire il lavoro. Sveglia

prima, nel cuore degli uomini, il desiderio del mare aperto e profondo”.

Ed è questo, per noi, lo spirito giusto con cui vanno coltivati nei giovani l’interesse e l’amore per

l’arte, la lingua, la cultura italiana e l’impegno da spendere nella salvaguardia dell’ambiente.

L’Italia sappiamo che possiede il maggior numero di siti patrimoni dell’umanità dell’UNESCO e la

metà dei tesori d’arte del mondo. Il nostro Paese, inoltre, secondo un rapporto del Ministero

dell’Ambiente, è uno dei più ricchi del pianeta in quanto a biodiversità.

Tutta questa ricchezza costituisce un “ bene comune”, come l’acqua e l’aria che respiriamo e il

desiderio e la necessità della partecipazione attiva per la sua conservazione, tutela e valorizzazione

devono essere sempre più diffusi tra i nostri giovani, come quel “ desiderio del mare aperto e

profondo”.

Inoltre, l’educazione al patrimonio culturale e ambientale dovrà divenire, allo stesso tempo, fattore di

identità e anche fondamentale attitudine allo scambio, in un’ottica profondamente interculturale.

Oggi, esiste un’Italia che non funziona bene, che sembra correre meno di quanto potrebbe, che si

muove meno di quanto dovrebbe. E poi, esiste un’Italia che rappresenta un esempio per tutto il mondo.

La prima Italia la troviamo spesso raccontata sui giornali. La seconda Italia è costituita dalle nostre

eccellenze, di ieri e di oggi: nell’arte, nella moda, nel cibo, nella ricerca scientifica, nella letteratura,

nel cinema, nella tecnologia. Tali eccellenze rappresentano il genio e l’inventiva del popolo italiano.

I nostri giovani dovranno diventare protagonisti di un percorso consapevole, che sappia mettere in

relazione l’eredità del passato, la ricchezza del presente, un futuro veramente sostenibile.

Sviluppando “un’attitudine alla bellezza”, il vero “Made in Italy” diventeranno proprio loro.

Quest’anno il Progetto d’Istituto si integra strettamente con il progetto “Giovani protagonisti per futuri

paesaggi” finanziato dal Ministero dei Beni Culturali nell’ambito del “Piano triennale delle arti” che,

oltre alla dimensione nazionale, pone una particolare attenzione verso la conoscenza e la tutela del

territorio, del tessuto produttivo, delle tradizioni culturali legati alla realtà locale e dal quale verranno

tratti le finalità, gli obiettivi e i percorsi laboratoriali, distinti per ordini di scuola.

FINALITA’

Riconoscere il patrimonio culturale e paesaggistico come bene comune e come “heritage” ricevuto e

da trasmettere

Educare alla conoscenza e all’uso consapevole del patrimonio culturale, elaborando percorsi che,

attraverso l’esame del territorio e dei suoi elementi costitutivi, mettano in contatto visivamente ed

emotivamente il cittadino con l’eredità del passato e sollecitino proposte per un futuro sostenibile

Elaborare percorsi di riflessione ed esperienza per la conoscenza e comprensione del territorio come

“bene culturale diffuso”, abituando i futuri cittadini ad interagire con le istituzioni, i soggetti produttivi

e quelli culturali per l’individuazione di azioni conoscitive e formative

Riconoscere il valore delle diverse culture, del rispetto reciproco, in un’ottica di fratellanza e

solidarietà.

Obiettivi

Conoscere i diversi tipi aspetti del territorio con le caratteristiche che lo contraddistinguono

Operare opportuni confronti tra le diverse aree ambientali

Comprendere l’evoluzione urbanistica del proprio territorio

Sensibilizzare alle problematiche legate alla tutela dell’ambiente

Promuovere alla consapevolezza delle responsabilità individuali e collettive nell’alterazione

dell’ambiente dovuta all’evoluzione tecnologica

Conoscere le tematiche relative allo sviluppo sostenibile del pianeta

Conoscere la storia, l’arte le tradizioni popolari più importanti del proprio Paese

Ricercare e scoprire i luoghi, le tradizioni e le leggende del proprio territorio, valorizzando la memoria

del passato per allargare gli orizzonti

Sensibilizzare alla tutela dei beni artistici e ambientali del territorio locale

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120

Avvicinarsi alla varietà dei beni culturali in tutte le loro forme

Favorire la crescita di “saperi locali” ed invitare “testimoni privilegiati”

Conoscere la produzione e trasformazione dei prodotti agrari per il benessere delle persone e lo

sviluppo del settore, uno dei punti di forza del Made in Italy

Partecipare a visite guidate sul territorio alla scoperta dell’ambiente naturale e e di tradizioni, usi,

costumi e valori etico-sociali

Comprendere che si può diventare cittadini del mondo solo attraverso un’adeguata lettura della propria

storia, del proprio territorio, della propria cultura.

Percorsi laboratoriali

ORTO IN CONDOTTA (Scuola dell’Infanzia)

MADEINITALY.IT (Scuola Primaria)

MISSION POSSIBLE (Scuola Secondaria di primo grado)

Prodotti

- “Festival del verde e del paesaggio” Giornata a tema organizzata dalla Scuola dell’Infanzia

- “Expo delle eccellenze” Organizzato dalla Scuola Primaria

- “Esposizione di opere artistiche” Organizzata dalla Scuola Secondaria di primo grado

- “Il palco delle idee” Rappresentazioni teatrali a tema con il supporto di esperti esterni

- “Il tamburo delle tradizioni” Esibizioni musicali con il supporto di esperti esterni

- Verifica dei risultati

- Rispondenza al percorso prescelto

- Rispondenza agli interessi degli alunni

- Rispondenza agli obiettivi didattici

- Efficacia comunicativa

- Coesione tra i temi trattati

- Unitarietà del prodotto d’Istituto realizzato

- Comportamenti di maggiore coesione e coinvolgimento rilevabili

- Creazione di un sereno e proficuo clima di apprendimento

Durata

- Intero anno scolastico

Risorse

- Risorse umane interne

- Esperti esterni

- Materiale vario per creazioni artistiche

- Attrezzature tecnologiche

- Utilizzo di spazi interni ed esterni

Organizzazione del lavoro

Il tema del progetto sarà trattato nell’ambito dei laboratori (LARSA linguistici delle classi terze e del

tempo prolungato e nei laboratori opzionali extracurriculari) e, per tutte le discipline, in ambito

curriculare

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121

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Maria Rosaria Macera

Ambito

linguistico-

letterario

Ambito storico-

geografico

Ambito artistico Ambito musicale Ambito tecnico-

scientifico

I Nobel

italiani per

la

letteratura

Personaggi storici

italiani a Gaeta

Immagini dall’Italia Danze e canti della

tradizione popolare

La macchia

mediterranea

Grandi

classici

della

letteratura

italiana nel

mondo

Grandi Italiani nel

mondo

Espressioni artistiche

significative del Made

in Italy

Strumenti musicali

della tradizione

popolare

La biodiversità

del territorio

locale e

nazionale

Proverbi e

modi di dire

della

tradizione

gaetana

Comunità gaetane nel

mondo (anche per le

lingue straniere)

Il designe italiano In Italia nasce il

“Bel canto”

Le aree protette

locali e i parchi

Le colture tradizionali

del territorio locale e

nazionale

I monumenti a Gaeta Il mare

Garibaldi in

Sudamerica

(Anche spagnolo)

Scienziati

italiani

Cristoforo Colombo

(Anche spagnolo)

L’agricoltura

biologica

Grandi inventori

italiani

Tecnologia

italiana di

eccellenza

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123

ALLEGATO 2 - PIANO DI FORMAZIONE

Per il triennio 2016-2019 l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti

attività formative:

PIANO DI FORMAZIONE

BIENNIO 2015/2016 2016/2017

Formazione “Didattica per competenze”

Formazione “Valutare per competenze: costruire rubriche di

valutazione”

Formazione “Registro elettronico”

Formazione “Educazione al digitale e prevenzione del cyberbullismo”

Formazione “Coding in classe”

Formazione “Flipped classroom”

Formazione “E-book”

Formazione per animatore digitale

Formazione per il team digitale

Formazione per coordinatore di sostegno

Formazione PNSD per amministrativi

Formazione per la sicurezza

Formazione DSA Progetto “DislessiaAmica”

2017/2018

Formazione “Programmare per competenze: elaborazione di compiti autentici”

Formazione “Pensiero computazionale”

Formazione “Piattaforma Moodle”

Formazione per animatore digitale

Formazione per il team digitale

Formazione PNSD per amministrativi

Formazione per la sicurezza

2018/2019

Formazione “La didattica inclusiva”

Formazione “Statuto giuridico del personale scolastico”

Formazione “Glottodidattica della lingua inglese”

Formazione “Insegnare con la didattica digitale”

Formazione per animatore digitale

Formazione per il team digitale

Formazione PNSD per amministrativi

Formazione per la sicurezza ai sensi del T.U. 81/2008, in materia della

salute e della sicurezza deim luoghi di lavoro.

Formazione DSA Progetto “DislessiaAmica”.

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124

ALLEGATO 3 - PIANO DI MIGLIORAMENTO

PdM

Revisione Settembre 2018

I.C.

CARDUCCI

GAETA

(LT)

Codice Meccanografico

LTIC803008

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125

Dal RAV

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126

SEZIONE 1 – Scelta degli obiettivi di processo più rilevanti e necessari

TABELLA 1 – RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE

AREA DI PROCESSO

OBIETTIVI DI PROCESSO

CONNESSO ALLE PRIORITA’

1

2

CURRICOLO, PROGETTAZIONE

E VALUTAZIONE

Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.

X

X

Monitorare costantemente le attività degli studenti e al bisogno rimodulare gli interventi.

X

Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente tra i vari ordini di scuola.

X

Stabilire criteri di valutazione omogenei nell'Istituto. X

AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO

Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.

X

INCLUSIONE E

DIFFERENZIAZIONE

Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.

X

CONTINUITA’

E ORIENTAMENTO

Armonizzare l'impianto curricolare in relazione ai criteri di coerenza, propedeuticità, verticalità.

X

ORIENTAMENTO

STRATEGICO E

ORGANIZZAZIONE

DELLA SCUOLA

Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti preposti a svolgere compiti specifici.

X

SVILUPPO E

VALORIZZAZIONE

DELLE RISORSE UMANE

Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività incentrate sulla didattica e valutazione per competenze.

X

X

INTEGRAZIONE CON IL

TERRITORIO E RAPPORTI

CON LE FAMIGLIE

Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso l'uso della tecnologia.

X

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127

TABELLA 2 - CALCOLO DELLA NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DI FATTIBILITA’ ED

IMPATTO

OBIETTIVO DI PROCESSO ELENCATI

FATTIBILITA’ (da 1 a 5)

IMPATTO (da 1 a 5)

PRODOTTO = Valore che identifica

la rilevanza

dell’intervento

1 Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.

5

5

25

2

Monitorare costantemente le attività degli studenti e al bisogno rimodulare gli interventi.

4

4

16

3

Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente tra i vari ordini di scuola.

4

4

16

4 Stabilire criteri di valutazione omogenei nell'Istituto.

4

4

16

5 Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.

4

4

16

6 Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.

3

3

9

7

Armonizzare l'impianto curricolare in relazione ai criteri di coerenza, propedeuticità, verticalità.

4

3

12

8

Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti preposti a svolgere compiti specifici.

3

3

9

9

Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività incentrate sulla didattica e valutazione per competenze.

5

5

25

10

Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso l'uso della tecnologia.

4

4

16

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128

TABELLA 3 - RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO

Obiettivo (1) Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione

Definire il curricolo verticale e

promuovere la didattica per competenze.

Elaborazione del curricolo verticale per competenze per tutte le discipline/educazioni. Progettazione didattica comune con individuazione di tempi e di modalità di misurazione condivise per tutte le discipline.

Incontri commissione per stesura curricolo verticale. Integrazione competenze di cittadinanza nel curricolo d'Istituto. Programmazione per competenze. Predisposizione di compiti autentici disciplinari e/o interdisciplinari.

- Curricolo verticale.

- Programmazione per competenze.

- Prove autentiche.

Monitorare costantemente le

attività degli studenti e al bisogno

rimodulare gli interventi.

Miglioramento degli esiti scolastici. Consolidamento e potenziamento delle competenze chiave degli allievi.

Elaborazione di prove oggettive.

Stesura di compiti autentici.

- Rubriche di valutazione dei compiti autentici.

- Monitoraggio esiti scolastici degli alunni

nella fascia media (tra il 7 e l’8).

Promuovere una modalità di

valutazione condivisa e coerente tra i vari

ordini di scuola.

Individuare modalità condivise di valutazione per classi parallele, tenendo conto della differenza di età degli alunni.

100% dei docenti utilizza la scala di misurazione condivisa.

Elaborazione di rubriche di valutazione per

disciplina.

Stabilire criteri di valutazione omogenei

nell'Istituto.

Strutturare prove d’ingresso, intermedie e finali per classi parallele della scuola primaria e secondaria.

Elaborare e utilizzare criteri di valutazione condivisi.

Valutazione degli alunni nelle prove strutturate per classi parallele.

Monitoraggio esiti prove Invalsi.

Monitoraggio esiti prove d'Istituto.

Monitoraggio esiti finali.

Diffondere le pratiche innovative e

tecnologiche nella didattica.

Potenziamento dell'hardware e del software con l’ausilio dei finanziamenti. Formazione interna sui temi del PNSD: Flipped classroom - Creare ebook multimediali e interattivi - Piattaforma Moodle – Mobile

Numero di docenti che partecipano alla formazione interna PNSD.

Registri delle presenze dei docenti ai corsi.

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129

learning e nuovi paradigmi per l’apprendimento-Pensiero computazionale

Migliorare la pianificazione degli

interventi e la condivisione tra i

docenti.

Efficacia, sistematicità e organicità dell'azione educativa e didattica attraverso percorsi e contenuti di lavoro comuni, condivisi da tutti i docenti.

Incontri mensili per classi parallele dei due plessi di scuola primaria. Incontri trimestrali per dipartimenti disciplinari di scuola secondaria. Incontri delle FF.SS. e delle Commissioni progetti per monitorare e coordinare azioni comuni.

Raccolta di percorsi didattici relativi al

Progetto d’Istituto e alle micro-aree progettuali documentati anche sul

sito della scuola.

Armonizzare l'impianto curricolare

in relazione ai criteri di coerenza,

propedeuticità, verticalità.

Stabilire competenze chiave in uscita da un ordine di scuola coincidenti con quelle basi in entrata nell'ordine di scuola successivo.

Incontri tra docenti nelle classi di passaggio.

Certificazione delle competenze.

Migliorare la funzionalità di commissioni e

dipartimenti preposti a svolgere compiti

specifici.

Programmare incontri di scambio e confronto tra i docenti dei tre ordini di scuola (per ambiti disciplinari e per dipartimenti).

Strumenti procedurali condivisi: programmazione, monitoraggio e valutazione.

Verbali degli incontri.

Organizzare momenti di formazione inerenti

la progettazione di attività incentrate

sulla didattica e valutazione per

competenze.

Aumento delle attività strutturate per competenze. Utilizzo di strumenti per la valutazione e certificazione delle competenze.

Frequenza dei docenti ai corsi. Processi attivati e prodotti elaborati nei percorsi di ricerca - azione.

Registri presenze ai corsi.

Raccolta di buone pratiche.

Migliorare la comunicazione con le

famiglie anche attraverso l'uso della

tecnologia.

Condividere con le famiglie il processo di miglioramento in atto nella scuola. Condividere tematiche relative alla sicurezza in Rete.

Partecipazione delle famiglie ad eventi e manifestazioni organizzati dalla scuola. Partecipazione delle famiglie ad attività di informazione e di sensibilizzazione.

Apertura del registro elettronico alle famiglie.

Rilevazione dati partecipazione famiglie.

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130

SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 1

Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.

Azione 1

Stesura del curricolo verticale d’Istituto per tutte le discipline.

Ottimizzazione dei raccordi fra i tre ordini di scuola e fra le discipline.

/

Maggiore condivisione delle strategie didattiche tra ordini di scuola.

/

Azione 2

Elaborare un curricolo verticale relativo alle competenze chiave e di cittadinanza.

Migliorare la qualità e la fattibilità del

curricolo.

/

Superamento della lezione frontale come modalità

prevalente d’insegnamento.

/

Azione 3

Elaborare e realizzare Unità di Apprendimento per la pratica di competenze chiave.

Maggiore uniformità nella progettazione.

/

Potenziamento del lavoro in team da parte dei docenti.

/

Azione 4

Progettazione di modelli comuni di didattica per competenze.

Maggiore condivisione delle

scelte fatte.

/

Promozione di una progettazione partecipata.

Aumento della percentuale del

successo scolastico.

/

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131

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Promozione della didattica laboratoriale come spazio di comunicazione per dare cittadinanza ai linguaggi verbali e non.

Sviluppo del ragionamento meta cognitivo.

APPENDICE A

“Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio”

Percorsi che valorizzino potenzialità, capacità e competenze attraverso lo

studio delle discipline, la risoluzione dei problemi, la previsione di

argomentazioni, la comunicazione.

APPENDICE A

“Valorizzazione delle competenze linguistiche, scientifiche e artistiche”

Percorsi di approfondimento di contenuti e abilità in funzione

dell’acquisizione di competenze.

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Direzione lavori / / /

N. 5 Docenti Commissione per la stesura del curricolo verticale

(anno scolastico 2015-’16)

20

350 €

FIS

Docenti

Incontri per classi parallele e per dipartimenti disciplinari per la stesura di due prove autentiche (a.sc. 2015-’16)

(anno scolastico 2016-’17)

/

/

/

Docenti

Incontri per classi parallele e per dipartimenti disciplinari

per la compilazione dei modelli di progettazione per

competenze (anno scolastico 2017-’18) (anno scolastico 2018-’19)

/

/

/

Docenti responsabili

di plesso

Coordinamento delle attività di progettazione

/ / /

Personale ATA Supporto rendicontazione

/ / /

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari

per tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

/

/

/

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132

Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16

A.S. 2016-17

A.S. 2017-18

A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Costituzione di una commissione per la stesura del Curricolo Verticale.

Elaborazione del Curricolo verticale d’Istituto.

Approvazione in sede collegiale delle linee guida del curricolo.

Integrazione delle competenze di cittadinanza nel curricolo d’Istituto.

Aggiornamento del curricolo verticale con suggerimenti ricavati dalla formazione con esperti esterni.

Stesura di due UdA per competenze (asse linguistico e asse scientifico).

ATTIVITA’

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133

ATTIVITA’ A.S. 2015-

16 A.S. 2016-17

A.S. 2017-18

A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Individuare prove comuni di competenza per classi parallele.

Incontri di dipartimento e per classi parallele per monitoraggio UdA.

Incontri dei responsabili di plesso per concordare modelli uniformi di progettazione per competenze.

Incontri di dipartimento per la compilazione dei modelli di progettazione per competenze.

Incontri del Team di miglioramento.

ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa

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134

TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI

PROCESSO 1 - Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e necessità di aggiustamenti

30-05-2016

Incontri di commissione per la stesura del curricolo

verticale.

Curricolo verticale

Difficoltà nella

condivisione delle

scelte.

Maggiore comunicazione.

/

30-05-2016

Integrazione delle competenze di cittadinanza nel

curricolo d’Istituto.

Curricolo verticale

/

Trasparenza

delle procedure.

Necessità di coinvolgere più docenti nei gruppi di lavoro.

30-05-2017

Impostazione di due UdA per competenza.

Prove autentiche.

Difficoltà di alcuni

docenti all’utilizzo di

specifica

strumentazione.

Aumento del grado di

soddisfazione.

Necessità di organizzare un maggior numero di riunioni

per classi parallele / per dipartimenti.

30-05-2018

… e continua

Programmazione per competenze con compiti autentici.

Modelli con indicatori e descrittori

comuni rispetto agli obiettivi di apprendimento e ai traguardi di

competenze.

/

Maggiore condivisione.

/

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135

SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della

scuola a

medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della

scuola a

lungo

termine

Effetti

negativi

all’intern

o della

scuola a

lungo

termine

PROCESSO 2

Monitorare costantemente le attività degli studenti e

al bisogno rimodulare gli interventi.

Azione 1

Monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti nelle discipline di apprendimento.

Lavoro condiviso sia nella

motivazione che nella produzione dei

documenti.

/

Elevare del 10% gli esiti degli studenti della fascia media.

/

Azione 2

Monitoraggio degli esiti degli alunni in uscita dalla nostra scuola e nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.

Verificare l’esito del consiglio orientativo fornito dalla scuola.

/

Valutare l’efficacia

dell’operato della scuola nel

tempo.

/

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136

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Apertura a un confronto più ampio tra docenti che porti anche alla reciproca consulenza per affrontare i casi che si presentano in ogni classe.

APPENDICE A

“Trasformare il modello trasmissivo della scuola” per assicurare, nel

breve e nel medio termine, alla maggior parte degli studenti, il

raggiungimento dei livelli essenziali delle competenze.

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Linee d’indirizzo. / / /

Gruppo NIV e FF.SS.

Organizzazione e coordinamento delle attività di raccolta e

tabulazione dati.

/

/

/

Docenti Incontri per classi parallele e per ambiti disciplinari.

/

/

/

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari

per tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

/

/

/

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137

Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16

A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Attuazione e verifica di prove autentiche.

Tabulazione dati monitoraggio esiti studenti (FF.SS. valutazione).

Analisi comparata dati fascia media nell’ultimo triennio (gruppo NIV).

Verifica esiti giudizio orientativo (F.S. orientamento).

ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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138

TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI

PROCESSO 1 – Monitorare costantemente le attività degli studenti e al bisogno rimodulare gli interventi.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-06-2016

30-06-2017

30-06-2018

Registrazioni

sistematiche esiti disciplinari degli

alunni.

Registro cartaceo.

Registro elettronico

/

/

/

30-06-2017

30-06-2018

Rilevazione dati

degli studenti della fascia

media.

Dati monitoraggio

/

2015/16 - Valore fascia media:

44%

2016/17 – Valore fascia

media:40%

/

30-06-2016

30-06-2017

30-06-2018

Rilevazione esiti

consiglio orientativo.

Griglia di rilevazione

/

/

/

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139

SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 3

Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente

tra i vari ordini di scuola.

Azione 1

Costruire strumenti valutativi comuni per dialogare sui risultati.

Vincere la ritrosia al confronto.

/

Superare le difficoltà di lessico e di condivisione delle funzioni valutative

generali.

/

Azione 2

Realizzazione di rubriche di valutazione degli esiti disciplinari, del comportamento e delle competenze chiave.

Coerenza valutativa tra i diversi ordini di scuola e le classi parallele, al fine di

evitare lo scompenso nel

passaggio da un ordine di scuola

all’altro.

/

/

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140

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Impostazione di una didattica socio – costruttiva con procedure definite in gruppo dai docenti attraverso scambi di esperienze.

APPENDICE A

“Trasformare il modello trasmissivo della scuola” per favorire il

riallineamento in verticale delle competenze chiave.

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Direzione dei lavori. / / /

Nucleo di valutazione

Supporto alle attività dei docenti.

Docenti Predisposizione di rubriche di valutazione

condivise e per discipline.

/

/

/

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari

per tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

/

/

/

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141

Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Condivisione degli indicatori di valutazione del comportamento.

Condivisione degli indicatori di valutazione degli esiti disciplinari.

Condivisione degli indicatori di valutazione delle competenze chiave.

ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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142

TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI

PROCESSO 3 - Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente tra i vari ordini

di scuola.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-06-2018

Incontri dei docenti per dipartimenti

disciplinari e per classi parallele.

Rubrica di valutazione del comportamento

condivisa.

/

/

/

30-06-2018

Incontri dei docenti per classi

parallele e per dipartimenti.

Rubriche di valutazione disciplinare condivise.

/

/

/

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143

SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 4

Stabilire criteri di valutazione omogenei nell’Istituto.

Azione 1

Costruzione di prove di verifica comuni (iniziali, intermedie, finali) per le diverse discipline e per classi parallele.

Uniformità nella valutazione degli

apprendimenti degli alunni.

/

Condivisione di un linguaggio

omogeneo fra docenti di ogni

ordine di scuola e tra i diversi ordini.

/

Azione 2

Condivisione e somministrazione di prove di verifica su modello INVALSI.

Miglioramento degli esiti nelle

prove standardizzate.

/

Nuove aperture logiche accessibili a tutte le discipline.

/

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144

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Sviluppare la cooperazione ed il confronto tra docenti della stessa area disciplinare. Potenziare il lavoro per classi parallele e per dipartimenti disciplinari.

APPENDICE B

“Trasformare il modello trasmissivo della scuola” per ottenere una regolare

distribuzione nei livelli di apprendimento.

Sperimentare nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare.

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Coordinamento delle attività di monitoraggio

relative alle azioni di miglioramento.

/

/

/

Docenti

Predisposizione di prove di verifica comuni corredate da

griglie di correzione.

/

/

/

Nucleo di

autovalutazione e F.S.

Tabulazione dati e analisi degli esiti.

/

/

/

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari

per tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

/

/

/

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145

Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Definizione di prove di verifica comuni per classi parallele.

Somministrazione delle prove d’ingresso (primaria).

Somministrazione delle prove d’ingresso (scuola media).

Monitoraggio prove Invalsi

Somministrazione delle prove intermedie (primaria).

Somministrazione delle prove intermedie (scuola media).

ATTIVITA’

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146

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Somministrazione delle prove finali (primaria).

Somministrazione delle prove finali (scuola media).

Monitoraggio esiti finali.

ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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147

TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI

PROCESSO 4 – Stabilire criteri di valutazione omogenei nell’Istituto.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-06-2016

30-06-2017

30-06-2018

Individuazione di indicatori per le osservazioni sistematiche e di una scala di misurazione comune per le prove oggettive.

Monitoraggi prove d’Istituto.

Monitoraggi esiti finali.

/

/

/

30-01-2016

30-01-2017

30-01-2018

Somministrazione aggiuntiva di prove di verifica su modello INVALSI.

Monitoraggi prove INVALSI

/

/

/

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148

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 5

Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.

Azione 1

Implemento e potenziamento della connettività della scuola attraverso la rete LAN/WLAN – PON 2014/2020 “Carducci: insegnare in connessione

Migliorare l’utilizzo della dotazione

tecnologica ai fini dell’innovazione

didattica.

/

Aumento della qualità dell’offerta

formativa.

/

Azione 2

Realizzazione di ambienti digitali per una didattica rinnovata - PON 2014/2020 “Classe Advanced”.

Proporre strumenti per ottimizzare il

lavoro.

/

Trasformazione degli ambienti di

apprendimento per aumentare la

motivazione allo studio negli alunni.

/

Azione 3

Iniziative di formazione correlate al PNSD.

Elevare la qualità

del livello di competenze digitali

dei docenti.

/

Migliorare negli alunni l’interesse

scolastico e la predisposizione

allo studio.

/

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149

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza europea.

APPENDICE A

“Sviluppo delle competenze digitali degli studenti” con particolare riguardo

al pensiero computazionale e all’uso consapevole dei social network.

“Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio”

Creazione di stili di apprendimento con alunni e docenti protagonisti.

APPENDICE B

“Trasformare il modello trasmissivo di scuola” con l’uso delle

strumentazioni e delle metodologie digitali.

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Direzione dei lavori

DSGA

Azioni PON

Personale ATA

Azioni PON

Animatore digitale

Percorsi di formazione interna all’Istituto per

implementare la conoscenza delle metodologie digitali.

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari per

tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

Formatori esterni (Casa Editrice DeA)

/

/

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Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

MONITORAGGIO DELLE AZIONI

150

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Candidatura a PON 2014/2020 su ampliamento rete LAN/WLAN e su realizzazione di ambienti digitali.

Formazione su segreteria digitale per DS, DSGA e personale ATA.

Formazione specifica per Animatore digitale.

Formazione specifica per Team digitale.

Formazione per Team digitale integrato.

Questionario per la rilevazione dei bisogni formativi nell’ambito del PNSD.

Incontro divulgativo sul PNSD.

Formazione DeA sul tema “Educazione al digitale e prevenzione del cyberbullismo”.

Formazione DeA sul tema “Coding in classe con Scratch”.

ATTIVITA’

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Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

MONITORAGGIO DELLE AZIONI

151

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Percorso formativo di alfabetizzazione informatica “La cassetta degli attrezzi”.

Percorso formativo interno all’Istituto “Flipped classrooom”.

Percorso formativo interno all’Istituto “Creare ebook multimediali e interattivi”.

Partecipazione a percorsi di Coding nell’ambito del Progetto “Programma il futuro”.

Formazione Mondadori sul tema “Insegnare nella scuola con il libro digitale”.

Percorso formativo interno all’Istituto “Piattaforma Moodle”.

Formazione DeA sul tema “Mobile Learning e nuovi paradigmi di apprendimento”.

ATTIVITA’

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Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

MONITORAGGIO DELLE AZIONI

152

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Percorso formativo interno all’Istituto “Pillole digitali”.

Convegno sul tema del cyber bullismo “Media & Minori: quali pericoli, come prevenirli”

Adesione al Progetto “Generazioni Connesse” del MIUR.

Stesura del Piano d’Azione Progetto “Generazioni Connesse” .

Percoro operativo Progetto “Generazioni Connesse” .

ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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153

PROCESSO 5 – Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-06-2017

Potenziamento

della rete LAN/WLAN

Percentuale di ambienti

didattici coperti dalla rete.

/

Vantaggi nella connessione.

/

30-06-2017

30-06-2018

Ampliamento delle

dotazioni tecnologiche

nella didattica e nella prassi lavorativa.

Uso quotidiano

nella LIM.

Uso degli spazi tecnologici.

/

Maggiore interesse da parte degli

alunni.

/

IN VIA DI

ATTUAZIONE

Partecipazione alle attività di formazione.

Registri presenze ai

corsi.

Attestati di frequenza ai

corsi.

/

In corso

/

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154

SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 6

Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.

Azione 1

Avviare percorsi formativi trasversali per supportare la progettazione didattica.

Condivisione di best practices

tra i docenti.

/

Condivisione e riutilizzo delle

buone pratiche da parte dei docenti.

/

Azione 2

Incrementare le attività laboratoriali e dell’apprendimento collaborativo.

Sviluppo delle competenze chiave.

/

Condivisione e scambio di buone

pratiche.

/

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155

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Maggiore efficacia dell’azione didattica con conseguente ricaduta positiva sugli esiti degli alunni in relazione alle competenze di base e di cittadinanza attiva.

APPENDICE A

“Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e

democratica”

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Coordinamento delle attività

/ / /

Docenti collaboratori

Stesura Progetto d’Istituto

/ / /

Gruppo

di lavoro

Condivisione percorsi progettuali

/ / /

Gruppo di lavoro

e docente responsabile

manifestazioni ed eventi

Accordi mostra di fine anno

/ / /

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari

per tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

/

/

/

Page 155: P.T.O ptof 201819.pdf6 Il saluto del Dirigente Scolastico Cari genitori ed alunni della Sc .Primaria e dell’Infanzia, Sc. Secondaria di Primo Grado voglio augurare a tutti i bambini

156

Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Incontri docenti collaboratori per la predisposizione di itinerari formativi trasversali.

(Progetto d’Istituto)

Incontro gruppo di lavoro per la condivisione di percorsi progettuali.

Incontro gruppo di lavoro con docente responsabile organizzazione manifestazione ed eventi per itinerario mostra di fine anno.

ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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157

TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI

PROCESSO 6 - Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-06-2016

30-06-2017

30-06-2018

Organizzazione mostra di fine

anno

Indice di gradimento e di partecipazione.

/

/

30-06-2016

30-06-2017

30-06-2018

Riuscita

delle azioni progettuali.

Buone pratiche documentate anche sul sito della scuola.

/

/

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158

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 7

Armonizzare l’impianto curricolare in relazione ai criteri di

coerenza, propedeuticità, verticalità.

Azione 1

Incontri tra i docenti delle classi ponte.

Una più fattiva collaborazione fra i docenti, anche al fine di ridurre la varianza tra le

classi.

/

Favorire la continuità

curricolare tra i diversi ordini di

scuola.

/

Azione 2

Pianificare le attività di raccordo per gli alunni delle classi ponte.

Orientare gli alunni nel passaggio tra i

diversi ordini di scuola.

/

Garantire un percorso formativo

completo e coerente.

/

Azione 3

Programmare, predisporre e scegliere i materiali di lavoro.

Miglioramento del servizio reso agli

utenti.

/

Riferimenti a procedure condivise e

concertate per una valutazione più autentica degli

alunni.

/

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159

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Orientare per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità.

APPENDICE B

“Creare nuovi spazi per l’apprendimento”

“Riorganizzare il tempo per fare scuola”

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Coordinamento lavori.

FF.SS. della continuità

e docenti classi ponte

Incontri per scambio

collaborativo.

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari per

tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

/

/

/

Page 159: P.T.O ptof 201819.pdf6 Il saluto del Dirigente Scolastico Cari genitori ed alunni della Sc .Primaria e dell’Infanzia, Sc. Secondaria di Primo Grado voglio augurare a tutti i bambini

160

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Incontri tra docenti di scuola dell’infanzia e della primaria per scambi di informazioni utili alla formazione delle classi.

Incontri tra docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado per scambi di informazioni utili alla formazione delle classi.

Attività di continuità per le classi ponte dei tre ordini di scuola.

ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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161

PROCESSO 7 – Armonizzare l’impianto curricolare in relazione ai criteri di coerenza, propedeuticità,

verticalità.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-06-2018

Incontri docenti

classi ponte

Verbali incontri.

/

/

/

30-06-2016

30-06-2017

30-06-2018

Raccordo

classi ponte.

Certificazione

delle competenze.

/

/

/

Gennaio 2018

Organizzazione

open day.

Livello di

coinvolgimento.

/

/

/

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162

SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 8

Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti

preposti a svolgere compiti specifici.

Azione 1

Riunire periodicamente le commissioni per rendicontare in merito alle azioni in atto.

Maggiore apertura al confronto.

/

Strumenti procedurali condivisi.

/

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163

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

La partecipazione a commissioni di lavoro promuove nei docenti competenze di tipo comunicativo e favorisce l’arricchimento reciproco.

APPENDICE B

“Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della

conoscenza”

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Coordinamento delle attività.

/ / /

FF.SS. e responsabili commissioni.

Incontri / confronto. /

/

/

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari

per tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

/

/

/

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164

Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Incontri FF.SS. e responsabili commissioni per la pianificazione delle attività

Incontri FF.SS. e responsabili commissioni per raccordo intermedio del percorso in atto.

ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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165

TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI

PROCESSO 8 - Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti preposti a svolgere compiti

specifici.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-06-2018

Calendario

degli incontri.

Verbali

degli incontri.

/

Condivisione delle scelte progettuali

/

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166

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 9

Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività

incentrate sulla didattica e valutazione per competenze.

Azione 1

Attuare percorsi formativi su “programmazione e valutazione per competenze” affidati a consulenti esterni.

Aumento del numero di docenti

formati in tali campi.

/

Maggiore consapevolezza della necessità di una formazione

continua.

/

Azione 2

Adottare e condividere strumenti per organizzare, programmare e verificare l’azione didattica.

Capacità di strutturare unità di apprendimento per

competenze.

/

Capacità di valutare e

certificare per competenze.

/

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167

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Adozione di una didattica "learner - centered" basata su problem solving, apprendimento per scoperta, interdisciplinarietà.

APPENDICE B

“Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della

conoscenza”

per far diventare l'integrazione di saperi e competenze una pratica di

lavoro comune all'interno dell'Istituto.

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Promozione e supporto alla realizzazione di percorsi

innovativi.

Team di miglioramento

Coordinamento delle attività

di formazione.

Responsabili di plesso

e F.S.

Condivisione del format di

progettazione per competenze

Docenti

Attività di formazione. Riunioni dipartimentali e per

classi parallele.

FIS

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari per

tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

Esperti esterni

600 €

Fondi aggiornamento

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169

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Progettazione di attività di formazione ed accordi programmatici con esperti esterni competenti.

Formazione dei docenti sulla “Didattica per competenze”.

Formazione dei docenti su “Valutazione per competenze” (DeA).

Formazione dei docenti su “Valutazione per competenze e costruzione di rubriche valutative”.

Partecipazione dei docenti agli incontri in Rete sul tema “Il fascino discreto delle competenze”.

Creazione di un gruppo di ricerca-azione per l’elaborazione di un format sulla programmazione per competenze.

Intervenire sulla progettazione educativo-didattica dell’Istituto attuando una didattica per competenze

ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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170

PROCESSO 9 – Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività incentrate sulla

didattica e valutazione per competenze.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-05-2016

30-05-2017

30-05-2018

… e continua

Partecipazione ai

corsi di formazione da

parte dei docenti.

Foglio firme presenze ai

corsi.

Attestati di frequenza.

/

/

/

30-05-2018

Strumenti di

programmazione dell’azione didattica.

Format

progettazione per

competenze.

/

/

/

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171

Azioni previste

per ogni processo

Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a lungo

termine

PROCESSO 10

Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso

l’uso della tecnologia.

Azione 1

Confrontare modalità di conduzione e di gestione dei momenti collegiali con le famiglie.

Maggiore

coinvolgimento delle famiglie.

/

Maggiori opportunità di

dialogo su tematiche educative

tra genitori e docenti.

/

Azione 2

Avvio del registro elettronico con apertura funzione solo per i docenti.

Maggiore tempestività di

comunicazione.

/

Promozione delle tecnologie per migliorare la

comunicazione.

/

Azione 3

Apertura del registro elettronico alle famiglie per la consultazione di assenze, argomenti delle lezioni e valutazioni.

Trasmissione all’utenza di

un’immagine di maggiore

trasparenza ed apertura.

/

Graduale avvicinamento

dell’utenza ai nuovi mezzi di

comunicazione e conseguente

semplificazione delle

comunicazioni.

/

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172

Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi

dell’obiettivo

Connessione con il quadro di

riferimento - Appendice A e B

Utilizzare forme di comunicazione in linea con le modalità di apprendimento dei “nativi digitali”.

APPENDICE A

“Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al

territorio” e in grado di sviluppare ed aumentare l’interazione con le

famiglie e con la comunità locale.

SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO

TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Figure

professionali

Tipologia di attività

Numero

di ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente Scolastico

Direzione dei lavori

Team di lavoro

(responsabili dei plessi,

F.S., responsabili dei

progetti)

Coordinamento delle azioni

scuola/famiglia. Organizzazione di eventi.

Personale ATA

Inserimento ed abilitazione delle utenze per il registro elettronico. Cura del collegamento con SIDI.

Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA

SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

Impegni finanziari per

tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

Formatore esterno per uso registro elettronico.

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173

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Incontri team di lavoro per confronto.

Formazione registro elettronico.

Apertura registro elettronico con funzione solo per docenti.

Apertura della consultazione del registro elettronico alle famiglie.

Incontri di sensibilizzazione delle famiglie su tematiche educative:

- Psicologa Sportello d’Ascolto

Incontri di informazione delle famiglie su tematiche educative:

- Frutta nelle scuole

Incontri di informazione e sensibilizzazione delle famiglie sulla sicurezza in rete.

(Cyberbullismo)

ATTIVITA’

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174

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M

A M G S O N D G F M

A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G

Monitoraggio famiglie a campione sul livello di gradimento.

ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa

ATTIVITA’

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175

Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso l’uso delle tecnologie.

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche e

necessità di

aggiustamenti

30-05-2017

Capacità operativa dei

docenti nell’utilizzo e gestione della

piattaforma individuata per il

registro elettronico.

Accesso in piattaforma

/

/

Necessità di separare

su piattaforma le due

discipline, storia e

geografia, nella

scuola primaria.

30-05-2016

30-05-2017

30-05-2018

Livello di

soddisfazione delle famiglie sul

percorso di crescita

dell’Istituto.

Monitoraggio a campione

/

/

/

30-05-2017

30-05-2018

Partecipazione delle famiglie ad incontri formativi

e di sensibilizzazione.

/

/

/

/

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176

SEZIONE 4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di

miglioramento in quattro passi

Passo 1 Priorità del RAV

- Elevare del 10% il numero degli alunni che consegue risultati finali tra il 7 e l’8 (fascia media).

- Elevare la competenza comunicativa a livello trasversale con l’utilizzo di linguaggi diversi.

Passo 2 Processi di condivisione del piano all’interno della scuola

Persone coinvolte

Dirigente Scolastico

Personale docente

Momenti di condivisione

Incontri del Team di miglioramento

Collegio docenti

Dipartimenti e classi parallele

Incontri commissioni progettuali

Incontri funzioni strumentali e gruppo di lavoro

Strumenti di condivisione Materiale cartaceo e digitale. Griglie. Questionari. Slide. Sito della scuola.

Passo 3 Diffusione del piano di miglioramento

Metodi informativi.

Strumentazioni tecnologiche.

Sito della scuola.

Passo 4 Composizione del Nucleo di valutazione

Dott.ssa Maria Rosaria Macera Dirigente Scolastico

Prof.ssa Giulia Scotti Collaboratore vicario del Dirigente

Scolastico

Prof.ssa Maria Basile Collaboratore del Dirigente Scolastico

Ins. M. Rosaria Gentile Funzione Strumentale

Ins. Giuseppina Totaro Responsabile Primaria "Virgilio"

Ins. Paola Pignatiello Responsabile Infanzia "Virgilio"

Ins. Elena Mercuri Resp. Primaria “Conca” e F.S.

Prof.ssa Lucia Coccoluto Funzione Strumentale

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177

ALLEGATO 4 – CURRICOLO VERTICALE

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178

PREMESSA

La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale

europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e valorizzazione delle diversità individuali. La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola

secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed

economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.

Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole nel rispetto e nella valorizzazione della loro autonomia.

Ogni scuola è chiamata a predisporre il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta formativa con riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo

di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi specifici per ogni disciplina.

Il curricolo verticale è il percorso che delinea, dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e giungendo infine alla scuola secondaria di I grado,

un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da

acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. Si snoda in verticale articolandosi in un percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola:

- le competenze chiave, che sono promosse nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che

ciascuna disciplina può offrire

- i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola

- gli obiettivi d’apprendimento per ogni annualità. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti

verso la scuola del secondo ciclo

Nei tre ordini di scuola che compongono l’istituto comprensivo è possibile individuare una continuità nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano

progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, all’emergere delle discipline nella scuola primaria, alle discipline intese in forma più

strutturata come “modelli” per lo studio della realtà nella scuola secondaria di I grado.

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179

RACCORDO TRA LE COMPETENZE CHIAVE E LE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO

COMUNICAZIONE

NELLA

MADRELINGUA

COMUNICAZIO

NE NELLE

LINGUE

STRANIERE

COMPETENZE

DI BASE IN

MATEMATICA,

SCIENZE

COMPETENZE

SOCIALI E

CIVICHE

CONSAPEVOLEZZA

ED ESPRESSIONE

CULTURALE

COMPETENZA

DIGITALE

IMPARARE

AD

IMPARARE

SPIRITO

D’INIZIATIVA E

INTRAPRENDENZA

SCUOLA

DELL’INFANZIA

Campi di

esperienza

I discorsi e

le parole

Confronto

lingue diverse

La conoscenza

del mondo

Il sé e l’altro

Il corpo e il

movimento.

Immagini,

suoni e colori

Tecnologia

Tutti

Tutti

SCUOLA

PRIMARIA

Discipline

Italiano

Inglese

Matematica

Scienze

Storia

Geografia

Cittadinanza

e

Costituzione

Ed. fisica

Arte Musica

Religione

Tecnologia

Tutte

Tutte

SCUOLA

SECONDARIA

DI PRIMO

GRADO

Discipline

Italiano

Inglese

Francese

Spagnolo

Matematica

Scienze

Storia

Geografia

Cittadinanza

e

Costituzione

Ed. fisica

Arte Musica

Religione

Tecnologia

Tutte

Tutte

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180

Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza e i traguardi per lo sviluppo di competenze per il curricolo del

primo ciclo previsti dalle Indicazioni, non devono essere visti separati, ma in continuità nell’arco degli otto anni di scuola del primo ciclo e dei dieci anni

di obbligo d’istruzione.

Nel nostro Istituto, ogni ordine è stato chiamato ad operare delle scelte all’interno dei contenuti presenti nelle Indicazioni Nazionali; in quest’ottica, gli

insegnanti hanno puntato ai nuclei fondanti delle discipline, ai contenuti irrinunciabili , che si devono trasformare in conoscenze (patrimonio permanente

dell’alunno). Nell’ottica di una didattica per competenze infatti, non è importante la quantità di nozioni che i nostri alunni apprendono, ma come le

apprendono. Nell’insegnamento per competenze infatti, non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la dimostrazione della

conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più importante dell’insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei

processi cognitivi , cioè lo sviluppo delle capacità logiche e metodologiche trasversali che vanno attivate all’interno dei campi di esperienza e delle

discipline.

“Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare saperi e abilità anche fuori della scuola per risolvere i problemi della vita,

vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una buona didattica per competenze.”

(Giancarlo Cerini)

Il curricolo d’istituto, con quest’impostazione, rappresenterà la sintesi della progettualità formativa e didattica della nostra scuola, muovendo dalle

esigenze formative dei nostri allievi, dagli esiti da garantire, dai vincoli e dalle risorse presenti nel nostro contesto territoriale per favorire uno sviluppo

armonico ed integrale della persona.

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181

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA O LINGUA DI ISTRUZIONE

Campi di esperienza di riferimento: I DISCORSI E LE PAROLE

Discipline di riferimento: ITALIANO

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione riguarda la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e

opinioni in forma sia orale sia scritta e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico. E’ la competenza che comporta

la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo nonché un interesse a interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza dell’impatto

della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile.

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- dimostra una padronanza della lingua italiana tale

da consentirgli di esprimere le proprie idee, di

adottare un registro linguistico appropriato alle

diverse situazioni;

- ha buone competenze digitali, usa con

consapevolezza le tecnologie della comunicazione

per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per

distinguere informazioni attendibili da quelle che

necessitano di approfondimento, di controllo e di

verifica e per interagire con soggetti diversi nel

mondo;

- possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di

base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di

procurarsi velocemente nuove informazioni e di

impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo

autonomo.

Comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta

una serie di situazioni comunicative.

Adattare la propria comunicazione a seconda di

come lo richieda la situazione. Distinguere e

utilizzare diversi tipi di testi. Cercare, raccogliere ed

elaborare informazioni.

Usare sussidi, formulare ed esprimere le

argomentazioni in modo convincente e appropriato

al contesto, sia oralmente che per iscritto.

Conoscenza:

- del vocabolario, della grammatica

funzionale e delle funzioni del linguaggio;

- dei principali tipi di interazione verbale;

- di una serie di testi letterari e non letterari;

- delle principali caratteristiche dei diversi stili e

registri del linguaggio;

- della variabilità del linguaggio e della

comunicazione in contesti diversi.

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182

Campi di esperienza di riferimento: I DISCORSI E LE PAROLE

Discipline di riferimento: ITALIANO

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno:

mostra padronanza della lingua italiana

usa un linguaggio appropriato

sa ascoltare e comprendere una storia

sa ripetere una storia

ripete storie e filastrocche

arricchisce il proprio lessico

formula ipotesi sulla lingua scritta

riesce a trovare rime ed assonanze

inventa storie

interviene in modo adeguato in una

conversazione

ASCOLTARE E PARLARE

L’alunno:

- partecipa a scambi comunicativi con compagni e

insegnanti rispettando il turno e formulando

messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più

adeguato alla situazione

- ascolta e comprende testi orali “diretti” o

“trasmessi” dai media cogliendone il senso, le

informazioni principali e lo scopo.

LEGGERE

- legge e comprende testi di vario tipo ne individua

il senso globale e le informazioni principali

utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi

- utilizza abilità funzionali allo studio: individua

nei testi scritti informazioni utili per

l'apprendimento di un argomento dato e le

mette in relazione, le sintetizza, in funzione

anche all'esposizione orale, acquisisce un primo

nucleo di terminologia specifica

- legge testi di vario genere della letteratura per

l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura

ASCOLTARE E PARLARE

L’alunno:

- sa selezionare fonti

- sa valutare l’attendibilità di un messaggio

- sa reinterpretare tematiche sostenendo il

proprio punto di vista

- sa attivare strategie di lettura orientativa /

selettiva/analitica

- riconosce il valore semantico degli elementi

formali del testo poetico

LEGGERE

- sa recensire i testi letti

- sa utilizzare varie fonti, al fine di ricercare,

raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i

concetti e le esperienze necessarie, anche con

mezzi informatici

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183

silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi

personali.

SCRIVERE

- raccoglie le idee, le organizza per punti, pianifica

la traccia di un racconto o di un’esperienza

- produce racconti scritti di esperienze personali o

vissute da altri

- capisce e utilizza i più frequenti termini specifici

legati alle discipline di studio

RIFLETTERE SULLA LINGUA

padroneggia e applica in situazioni diverse le

conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logico-sintattica della frase

semplice, alle parti del discorso e ai principali

connettivi.

SCRIVERE

- sa descrivere, argomentando, il proprio progetto

di vita

- sa produrre ipotesi interpretative

- sa rapportare il narrato all’esperienza personale

- sa analizzare le proprie emozioni, per comunicare

con chiarezza il proprio punto di vista,

condividendolo con gli altri

RIFLETTERE SULLA LINGUA

- sa comunicare in maniera formalmente corretta

e strutturata, utilizzando un lessico specifico,

adatto ai diversi contesti sociali,culturali e

d’apprendimento (lessici specifici).

A B I L I T A’

Sviluppare la padronanza della lingua italiana. Usare

ASCOLTARE e PARLARE

Cogliere l'argomento principale dei discorsi. Prendere la

parola negli scambi comunicativi

rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti

e chiedendo chiarimenti.

Riferire su esperienze personali organizzando il racconto

in modo essenziale e chiaro, rispettando l'ordine

cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi

funzionali al racconto.

Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai

compagni ed esprimere la propria opinione su un

argomento.

Saper sostenere le proprie opinioni e rendersi conto dei

diversi punti di vista degli altri interlocutori.

ASCOLTARE e PARLARE

Adottare opportune strategie di attenzione e

comprensione( ascolto attivo ).

Riorganizzare le informazioni raccolte in

appunti/schemi/tabelle/testi di sintesi.

Ascoltare criticamente testi letterari e teatrali.

Identificare diverse forme poetiche.

Ricostruire oralmente la struttura informativa/

argomentativa di una comunicazione.

Utilizzare il registro linguistico del parlato

narrativo/descrittivo/dialogico.

Potenziare la capacità comunicativa utilizzando anche

forme espressive della voce e del corpo.

Leggere il testo poetico valutandone forma e significato.

un lessico adeguato.

Rielaborare oralmente storie e vissuti.

Ascoltare e comprendere storie.

Dialogare e discutere in gruppo. Scoprire la

funzione del codice scritto.

Interessarsi al codice scritto e produrre

scrittura spontanea.

Trovare rime ed assonanze.

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184

LEGGERE

Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi

diversi per farsi un'idea di un argomento, per trovare

spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Leggere testi

narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici,

distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà.

Comprendere le informazioni della titolazione, delle

immagini e delle didascalie per farsi un'idea del testo che

si intende leggere.

Ricercare informazioni in testi di diversa natura e

provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando

semplici tecniche di supporto alla comprensione

(sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe o

schemi, ecc.).

Leggere semplici e brevi testi letterari mostrando di

riconoscere le caratteristiche essenziali che li

contraddistinguono ed esprimendo semplici pareri

personali su di essi.

SCRIVERE

Raccogliere idee e pianificare la traccia di un racconto o di

un’esperienza.

Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute

da altri e che contengano le informazioni essenziali

relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.

Produrre testi creativi sulla base di modelli dati. Scrivere

una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le

forme espressive al destinatario e alla situazione di

comunicazione.

Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo.

Realizzare testi collettivi.

Comprendere e utilizzare parole, termini specifici legati

alle discipline di studio.

LEGGERE

Riconoscere le tesi esposte e l’opinione dell’autore.

Analizzare lessico, sintassi e modalità narrative di un

testo letterario.

Ricavare informazioni esplicite ed implicite per

documentarsi su di un tema.

Individuare personaggi, loro caratteristiche, ruoli,

relazioni e tecniche narrative.

SCRIVERE

Produrre testi a dominanza argomentativa sulla base di un

progetto stabilito (pianificazione /

revisione/manipolazione ).

Produrre testi narrativi sulla base di un progetto

-Svolgere progetti tematici ( relazioni, ricerche,

monografie,…).

Riscrivere testi teatrali con procedure creative guidate.

Interpretare testi poetici, cercando di individuare i

significati meno evidenti.

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185

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.

RIFLETTERE SULLA LINGUA RIFLETTERE SULLA LINGUA

Riconoscere le variabilità della lingua (sinonimi e modi di Riflettere sulle forme espressive per cogliere lo sviluppo

dire). storico della lingua italiana. Riconoscere le categorie lessicali ed i principali tratti Saper analizzare le funzioni grammaticali e logiche. grammaticali. Distinguere le parti variabili del discorso da Saper analizzare la struttura della frase

quelle invariabili. complessa. Riconoscere ed individuare le varie funzioni di: aggettivi, Conoscere e utilizzare un lessico appropriato alle diverse nomi, pronomi, avverbi. situazioni comunicative. Riconoscere le congiunzioni di uso più frequente.

Riconosce e usare i modi e i tempi dei verbi.

Riconosce i verbi servili, riflessivi, transitivi, intransitivi.

Riconoscere le diverse possibilità di arricchire una frase

minima.

Riconoscere la funzione del soggetto, del predicato e delle

espansioni complementari.

Analizzare il periodo e riconoscere alcuni connettivi

fondamentali.

C O N O S C E N Z E

Giochi liberi e guidati. Giochi ASCOLTARE E PARLARE

I registri linguistici:

- confidenziale,

- rispettoso,

- formale,

- informale,

- oggettivo,

- soggettivo.

Registri linguistici del parlato narrativo, descrittivo,

dialogico, poetico, argomentativo e dei testi parlati più

comuni (annunci, telegiornale, pubblicità,…).

Argomenti di studio, temi affrontati in classe,

ASCOLTARE E PARLARE

Le strategie di utilizzo degli elementi predittivi di un

testo orale.

Il riconoscere e l’ utilizzo delle tecniche e delle strategie

per informare/argomentare.

Il riconoscimento degli elementi costitutivi del testo

teatrale/poetico.

d’imitazione.

Drammatizzazioni.

Conversazioni.

Ascolto e rielaborazione di storie. Lettura

di immagini.

Uso dei libri.

Approccio al codice scritto.

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186

risultati di ricerche/indagini, …

LEGGERE

I testi narrativi, realistici, fantastici, descrittivi,

informativi, argomentativi, autobiografici.

Il diario.

La cronaca.

Il testo poetico.

La metafora e la similitudine. Lo

svolgimento di una ricerca.

Costruzione di mappe e schemi.

Sottolineatura.

Annotazioni.

Scheda di lettura di un libro.

Sequenza logica e cronologica.

SCRIVERE

Strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee: uso

di schemi, tracce, informazioni essenziali. Forme di

scrittura creativa: filastrocche, racconti brevi, poesie.

I diversi registri linguistici.

Caratteristiche fondamentali dei testi descrittivi,

espressivi, informativi (diario personale, lettera, articolo

di giornale, resoconti di esperienze comuni). Riassunto,

parafrasi, riscrittura di un testo in funzione di uno scopo

dato.

Uso del dizionario.

RIFLETTERE SULLA LINGUA

Le convenzioni d’uso della lingua scritta: ortografia,

morfologia, sintassi, punteggiatura, lessico.

Le parti del discorso: articoli, nomi, aggettivi, pronomi,

preposizioni, congiunzioni, esclamazioni, avverbi.

Coniugazione dei verbi regolari e irregolari. Forma

attiva, passiva e riflessiva.

Il soggetto.

Predicato verbale e predicato nominale. I

complementi.

Connettivi spaziali, temporali, causali e di scopo.

LEGGERE

Il riconoscimento degli elementi caratterizzanti i testi

letterari ( novella, racconto, romanzo ).

Il riconoscimento degli elementi caratterizzanti i testi

teatrali.

Il riconoscimento degli elementi costitutivi del testo

poetico.

SCRIVERE

Le tecniche di scrittura /riscrittura/ manipolazione

/sintesi di testi narrativi, personali, argomentativi,

informativi, letterari.

RIFLETTERE SULLA LINGUA

La storia della lingua italiana e la sua evoluzione. Le

funzioni grammaticali e logiche e la loro analisi. La

struttura della frase complessa e la sua analisi

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187

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

Campi di esperienza di riferimento: CONFRONTO TRA LINGUE DIVERSE

Discipline di riferimento: INGLESE – FRANCESE - SPAGNOLO

Comunicazione nelle lingue straniere riguarda l’acquisizione dei primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui si vive e oltre

i confini territoriali nazionali.

E’ la competenza che porta l’individuo ad avere padronanza tra le diverse lingue a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e

delle sue esigenze e/o dei suoi interessi. Un atteggiamento positivo comporta l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità

per le lingue e la comunicazione interculturale.

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- è in grado di esprimersi a livello

elementare in lingua inglese,

riuscendo ad affrontare una

comunicazione essenziale in semplici

situazioni di vita quotidiana anche in

una seconda lingua europea;

- utilizza la lingua inglese nell’uso delle

tecnologie dell’informazione e della

comunicazione.

Comprendere messaggi per iniziare,

sostenere e concludere conversazioni.

Leggere, comprendere e produrre testi

appropriati alle esigenze individuali.

Usare adeguatamente i sussidi e imparare

le lingue anche in modo informale nel

contesto dell’apprendimento permanente.

Conoscenza:

- del vocabolario e della grammatica

funzionale;

- dei principali tipi di interazione verbale e

dei registri del linguaggio;

- delle convenzioni sociali;

- dell’aspetto culturale e della variabilità dei

linguaggi.

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188

Campi di esperienza di riferimento: CONFRONTO TRA LINGUE DIVERSE

Discipline di riferimento: INGLESE – FRANCESE - SPAGNOLO

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno:

- confronta lingue diverse

I N G L E S E

Ricezione orale: listening

L’alunno:

- comprende frasi ed espressioni di uso frequente

- comprende ed estrae informazioni dall’ascolto di

brevi testi registrati.

Interazione orale: speaking

- Interagisce oralmente in situazioni di vita

quotidiana scambiando informazioni semplici e

dirette su argomenti familiari e abituali, anche

attraverso l'uso degli strumenti digitali.

Ricezione scritta: reading

- interagisce per esprimere informazioni e stati

d'animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del

proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a

bisogni immediati.

Produzione scritta: writing

- descrive per iscritto, in modo semplice, aspetti

del proprio vissuto e del proprio ambiente.

Cultura e società

- individua alcuni elementi culturali tipici della

I N G L E S E

Ricezione orale: listening

L’alunno:

- comprende i punti essenziali di una

conversazione su argomenti trattati.

Interazione orale: speaking

- interagisce in modo chiaro in brevi conversazioni

su argomenti noti

- fa semplici confronti tra culture diverse

Ricezione scritta: reading

- sa leggere, comprendere ed individuare

informazioni in testi di uso quotidiano e non, in

lettere, ecc.

Produzione scritta: writing

- scrive brevi testi su argomenti familiari e non,

lettere personali adeguate al destinatario .

Cultura e società

- conosce le caratteristiche significative di

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189

cultura anglosassone. alcuni aspetti della cultura anglosassone e

operare confronti con la propria.

F R A N C E S E

L’alunno:

- comprende brevi messaggi orali e scritti relativi

ad ambiti familiari

- comunica oralmente in attività che richiedono

solo uno scambio di informazioni semplice e

diretto su argomenti familiari e abituali

- descrive oralmente e per iscritto, in modo

semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente

- legge brevi e semplici testi con tecniche

adeguate allo scopo

- chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le

indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante

- stabilisce relazioni tra semplici elementi

linguistico - comunicativi e culturali propri delle

lingue di studio

- confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e

le strategie utilizzate per imparare.

S P A G N O L O

Ricezione orale: comprensión auditiva

L’alunno:

comprende gli elementi principali di un discorso

chiaro in lingua standard su argomenti familiari,

di attualità, della sfera personale o di studio.

Interazione e produzione orale : interacción y producción

oralI

- interagisce in semplici situazioni quotidiane

prendendo parte attiva in conversazioni di vario tipo;

- si esprime, in modo semplice, coerente e coeso

su argomenti legati alla propria sfera di interesse

personale e di studio;

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190

- sa esprimere e sostenere opinioni a carattere

personale.

Ricezione scritta: comprensión lectora

- comprende globalmente e analiticamente testi

scritti su argomenti di vita quotidiana, interessi

personali, temi di attualità, studio.

Produzione scritta: producción de textos escritos

scrive testi coerenti e coesi su argomenti noti di

interesse personale e di studio.

Cultura e civiltà: cultura y civilización

- conosce le principali caratteristiche storiche,

geografiche e culturali relative ai paesi di lingua

spagnola.

A B I L I T A’

Confrontare lingue diverse. Familiarizzare

con una seconda lingua.

Potenziare l’apprendimento e l’utilizzo della lingua

inglese in situazioni ludiche.

I N G L E S E

Ricezione orale: listening

Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso

quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente.

Identificare il tema generale di un discorso in cui si parla

di argomenti conosciuti.

Interazione orale: speaking

Rispondere a domande semplici e dirette su aspetti

personali espressi lentamente e chiaramente.

Comunicare in modo comprensibile, con espressioni e

frasi memorizzate, in scambi di informazione

semplici e di routine.

I N G L E S E

Ricezione orale: listening

Capire i punti fondamentali di un discorso, a condizione

che venga usata una lingua chiara e che si parli di

argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero,

ecc.

Interazione orale: speaking

Parlare di azioni al presente, al passato e al futuro.

Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i

punti chiave di una conversazione ed esporre le

proprie idee in modo chiaro e comprensibile.

Parlare di alcuni aspetti socio-culturali della civiltà

anglosassone

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191

Ricezione scritta: reading

Leggere e comprendere brevi e semplici testi

accompagnati da supporti visivi, cogliendone il significato

globale e identificando parole e frasi familiari.

Produzione scritta: writing

Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi

per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o

invitare qualcuno, per chiedere e dare notizia, ...

Osservare coppie di parole simili come suono e

distinguerne il significato.

Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e

coglierne i rapporti di significato.

Cultura e società

Conoscere civiltà e cultura dei Paesi in cui si studia la

lingua anglosassone: usanze, feste, ricorrenze.

Ricezione scritta: reading

Comprendere informazioni salienti di un testo scritto di

carattere personale e non.

Produzione scritta: writing

Raccontare per iscritto avvenimenti legati alla propria

esperienza.

Scrivere semplici biografie e lettere personali che si

avvalgano di lessico e strutture grammaticali appropriate.

Cultura e società

Interagire con un linguaggio adeguato su argomenti legati

alla civiltà anglosassone.

F R A N C E S E

Ascolto (comprensione orale)

Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso

quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il

tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di

argomenti conosciuti.

Comprendere brevi testi multimediali identificandone

parole chiave e il senso generale.

Parlato (produzione e interazione orale)

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando

parole e frasi già incontrate.

Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera

personale, integrando il significato di ciò che si dice co

mimica e gesti.

Interagire in modo comprensibile con un compagno o un

adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e

frasi adatte alla situazione e all’interlocutore per

soddisfare bisogni di tipo concreto.

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192

Lettura (comprensione scritta)

Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di

tipo concreto e trovare informazioni specifiche in

materiali di uso corrente.

Scrittura (produzione scritta)

Scrivere testi brevi e semplici per parlare e raccontare le

proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o

per invitare qualcuno, anche con errori formali che non

compromettano però la comprensibilità del messaggio.

Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Osservare

le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali

variazioni di significato.

Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione

costrutti e intenzioni comunicative. Confrontare parole e

strutture relative a codici verbali diversi.

Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere

le lingue.

S P A G N O L O

Ricezione orale: comprensión auditiva Comprendere

globalmente il senso di vari testi semplici (dialoghi di vita

quotidiana, semplici narrazioni ed avvisi pubblicitari,

istruzioni, consegne, informazioni essenziali ed avvisi).

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193

Interazione e produzione orale : interacción y

producción oral

Interagire in varie situazioni e su argomenti diversi

(scambi di informazioni, conversazioni informali e

informali con argomento personale, sociale, professionale

e di studio).

Descrivere, narrare, sostenere e motivare opinioni

personali ( descrizioni di persone, di oggetti di uso

quotidiano, di luoghi di situazioni, di narrazioni,

commentare e sostenere con semplici argomentazioni il

proprio punto di vista.

Ricezione scritta: comprensión lectora Comprendere

globalmente e analiticamente testi semplici (lettere

ed e-mail di ambito pubblico e privato, brevi messaggi,

annunci pubblicitari,ricette, regole di giochi, regolamenti,

consegne, ordini, istruzioni).

Produzione scritta: producción de textos

escritos

Produrre testi scritti di vario tipo e genere, su tematiche

note (moduli, schede di informazioni personali e

questionari, messaggi brevi, semplici descrizioni di

persone e luoghi, brevi testi argomentativi).

Cultura e civiltà: cultura y civilización

Comprendere globalmente testi scritti di

argomento storico, geografico, letterario e

culturale relativi ai paesi di lingua spagnola.

C O N O S C E N Z E

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194

Giochi liberi e guidati.

Giochi d’imitazione.

Drammatizzazio

ni.

Conversazioni.

Ascolto e rielaborazione di storie.

Lettura di immagini.

Uso dei libri.

Approccio al codice scritto.

I N G L E S E Ricezione orale: listening

Lessico di base su argomenti di vita

quotidiana. Uso del dizionario bilingue.

Corretta pronuncia di un repertorio di parole e

frasi memorizzate di uso comune.

Gli amici. La routine quotidiana. Il tempo libero.

Lo shopping. La lettura dell’ora. La scuola.

Interazione orale: speaking Le strutture comunicative:

- What do you/we/they like? - What does he/she/it look like? - She/he/it is … - You/we/they are… - What do/they like doing? - What does she/he like doing? - I like + verbo + ing - She/he likes + verbo + ing - I don’t like + verbo + ing - She/he doesn’t like + verbo + ing - How much is… - It’s + prezzo - What time is it?

- At what time…?

Ricezione scritta: reading

Pronuncia delle parole e delle sequenze

linguistiche apprese.

I N G L E S E Ricezione orale: listening

Elementi relativi alla vita in classe e quotidiana

in generale.

Lessico appropriato alla situazione di

comunicazione.

Suoni della lingua.

Approfondimento delle funzioni già conosciute.

Interazione orale: speaking

Lessico di settore.

Il presente, il passato, il futuro ed il

condizionale.

Verbi modali.

Avverbi, preposizione di luogo.

Pronomi complemento e pronomi possessivi.

Aspetti della cultura anglosassone; festività,

geografia e curiosità

Ricezione scritta: reading

Riflessione sulla lingua: tempi presente, passato,

futuro, imperativo.

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195

formule linguistiche presentate.

Produzione scritta: writing

Lessico di base su argomenti di vita quotidiana.

Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi,

biglietti, lettere informali. Regole grammaticali fondamentali. I meccanismi che regolano l’uso del present

simple e past simple : forma affermativa,

negativa, interrogativa, interrogativa negativa.

Struttura dei verbi: to be, to

have. Struttura comunicativa

di I’ve got. Uso di he e his; she

e her.

Uso dell’imperativo. Le preposizioni inside /

outside. Uso corretto di

some / any.

Cultura e società

Cenni di civiltà e cultura dei Paesi di cui si studia

la lingua (usanze, feste, ricorrenze...).

Conoscere tradizioni anglosassoni.

Conoscere aspetti geografici dei paesi

anglosassoni.

Produzione scritta: writing

Approfondire lessico e strutture grammaticali

trattate nel triennio.

Comparativi, superlativi. Il

passivo.

Ampliare le conoscenze culturali.

Cultura e società

Testi che trattano la civiltà anglosassone.

Aspetti geografici dei paesi anglosassoni.

F R A N C E S E

Salutare/prendere congedo. Domandare e dire il

nome, l’età, dove si abita, la nazionalità.

Presentarsi/presentare. Augurare. Ringraziare.

Identificare e descrivere un oggetto. Parlare di gusti

e preferenze. Domandare e dire l’ora. Descrivere

qualcuno: l’aspetto fisico e il carattere. Raccontare

al passato. Situare nel tempo.

Invitare/accettare/rifiutare. Fare acquisti.

Telefonare. Parlare della salute. Domandare e dare

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196

proposte/accettare/rifiutare.

Parlare del tempo atmosferico.

Raccontare le proprie vacanze. Domandare il

permesso/accordare/rifiutare. Domandare dire e

giustificare la propria opinione. Ordinare al ristorante.

Lamentarsi. Scusarsi. Giustificare.

Esprimere un paragone. Riportare frasi altrui. Esprimere

un desiderio, un’ipotesi.

S P A G N O L O

Ricezione orale: comprensión auditiva Lessico, grammatica e funzioni riferiti ai seguenti

domini:

- dominio personale (identificazione

personale, relazioni interpersonali, casa,

routine di vita quotidiana, giochi e tempo

libero, hobby);

- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,

viaggi, fenomeni sociali);

- dominio professionale(attività professionali,

ambienti di lavoro);

- dominio educativo (esperienze di vita

scolastica, sistemi scolastici).

Interazione e produzione orale : interacción y

producción oral

Lessico, grammatica e funzioni riferiti ai seguenti

domini: - dominio personale (identificazione personale,

relazioni interpersonali, casa, routine di vita

quotidiana, giochi e tempo libero, hobby);

- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,

viaggi, fenomeni sociali);

- dominio professionale(attività professionali,

ambienti di lavoro);

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197

- dominio educativo (esperienze di vita

scolastica, sistemi scolastici).

Ricezione scritta: comprensión lectora

Lessico, grammatica e funzioni riferiti ai

seguenti domini:

- dominio personale (identificazione

personale, relazioni interpersonali, casa,

routine di vita quotidiana, giochi e tempo

libero, hobby);

- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,

viaggi, fenomeni sociali);

- dominio professionale (attività professionali,

ambienti di lavoro);

- dominio educativo (esperienze di vita

scolastica, sistemi scolastici).

Produzione scritta: producción de textos

escritos

Lessico, grammatica e funzioni riferiti

ai seguenti domini:

- dominio personale (identificazione

personale, relazioni interpersonali, casa,

routine di vita quotidiana, giochi e tempo

libero, hobby);

- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,

viaggi, fenomeni sociali);

- dominio professionale(attività professionali,

ambienti di lavoro);

- dominio educativo (esperienze di vita

scolastica, sistemi scolastici).

Cultura e civiltà: cultura y civilización

Lessico specifico riguardante la storia, la geografia e

la cultura dei paesi di lingua spagnola.

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198

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA E SCIENZE

Campi di esperienza di riferimento: LA CONOSCENZA DEL MONDO

Discipline di riferimento: MATEMATICA – SCIENZE

Competenza matematica riguarda l’acquisizione graduale del linguaggio e del pensiero matematico che sviluppano nelle persone le capacità di mettere

in stretto rapporto il "pensare" e il "fare".

E’ la competenza di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane e di usare modelli

matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).

Competenze di base in scienze riguarda un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione e la generale attitudine

umana a porre e a trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale.

E’ la competenza di usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le

problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.

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199

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- analizza dati e fatti della realtà attraverso le sue

conoscenze matematiche e scientifiche;

- verifica l’attendibilità delle analisi

quantitative e statistiche proposte da altri;

- affronta problemi e situazioni sulla base di

elementi certi;

- ha consapevolezza dei limiti delle

affermazioni che riguardano questioni

complesse che non si prestano a spiegazioni

univoche;

- possiede curiosità verso il mondo che ci

circonda;

mostra interesse per questioni etiche e rispetto

sia per la sicurezza sia per la sostenibilità, in

particolare per quanto concerne il progresso

scientifico e tecnologico in relazione

all’individuo, alla famiglia, alla comunità e alle

questioni di dimensione globale.

Applicare principi e processi matematici di base

nel contesto quotidiano per seguire e vagliare

concatenazioni di argomenti.

Svolgere un ragionamento matematico.

Comunicare con il linguaggio matematico oltre a

saper usare i sussidi appropriati.

Riconoscere gli aspetti essenziali

dell’indagine scientifica.

Conoscenza:

- del calcolo, delle misure e delle strutture, delle

operazioni di base e delle presentazioni matematiche

di base;

- dei termini e dei concetti matematici;

- dei quesiti cui la matematica può fornire una risposta;

- dei principi base del mondo naturale e di

concetti e metodi scientifici fondamentali;

dell’impatto della scienza sull’ambiente

naturale.

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200

Campi di esperienza di riferimento: LA CONOSCENZA DEL MONDO

Discipline di riferimento: MATEMATICA – SCIENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno:

- discrimina, ordina, raggruppa in base a

criteri dati

- opera con le quantità

- riconosce e riproduce numeri e simboli

convenzionali

- conta oggetti, persone, immagini

- osserva con attenzione l’ambiente

circostante e i fenomeni naturali

accorgendosi dei suoi cambiamenti

M A T E M A T I C A

NUMERI

L’alunno:

- si muove con sicurezza nel calcolo scritto e

mentale con i numeri naturali entro il periodo dei

miliardi e sa valutare l’opportunità di ricorrere

alla calcolatrice

- sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla

matematica, attraverso esperienze significative

che gli hanno fatto intuire come gli strumenti

matematici che ha imparato a utilizzare siano

utili per operare nella realtà

- riconosce ed utilizza rappresentazioni diverse di

oggetti matematici (frazioni, numeri decimali,

percentuali).

SPAZIO E FIGURE

- riconosce e rappresenta forme del piano e dello

spazio, relazioni e strutture che si trovano in

natura o che sono state create dall'uomo

- descrive, denomina e classifica figure in base a

caratteristiche geometriche, ne determina

misure, e utilizza modelli concreti di vario tipo

anche costruiti o progettati con i suoi

M A T E M A T I C A

NUMERI

L’alunno:

- applica proprietà, formule e procedimenti di

calcolo

- individua e organizza i dati di un problema e

formula ipotesi per la sua risoluzione

- comprende e usa termini e simboli matematici

SPAZIO E FIGURE

- opera con grandezze e misure

- individua regole e proprietà geometriche

- individua e organizza i dati di un problema

geometrico e formula ipotesi per la sua

risoluzione

- rappresenta sul piano cartesiano punti e figure

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201

compagni

- utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga,

compasso, squadra).

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

- legge e comprende testi che coinvolgono aspetti

logici e matematici

- riesce a risolvere facili problemi mantenendo il

controllo sia sul processo risolutivo sia sui

risultati

- descrive il procedimento seguito e riconosce

strategie risolutive diverse dalla propria

- ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce

rappresentazioni (tabelle, grafici)

- riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni

di incertezza.

S C I E N Z E

ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E

MATERIALI

L’alunno:

- osserva, analizza e descrive lo svolgersi di un

fenomeno

- formula domande, anche sulla base di ipotesi

personali e le verifica

- utilizza le conoscenze per assumere

comportamenti responsabili rispetto

all'ambiente.

OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO

- spiega con la terminologia specifica le

informazioni ricavate da testi di carattere

RELAZIONI E FUNZIONI

- conosce e utilizza il linguaggio della matematica

- riconosce in fatti e fenomeni relazioni tra

grandezze

- individua semplici modelli di fatti sperimentali e di leggi matematiche

- rappresenta sul piano cartesiano

equazioni e funzioni

DATI E PREVISIONI

- interpreta rappresentazioni di dati e grafici

- deduce valutazioni di probabilità

dall’esito di prove sperimentali

S C I E N Z E

SCIENZA DELLA MATERIA

L’alunno:

- osserva, riconosce e descrive i fenomeni appartenenti alla realtà che ci circonda

- comprende ed usa linguaggi specifici nella

descrizione di fatti e fenomeni

ECOLOGIA E AMBIENTE

- ha consapevolezza dell’importanza di una corretta interazione UOMO –

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202

scientifico.

L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE

- espone in forma chiara le informazioni ricavate

da testi letti e / o filmati visti

- utilizza le conoscenze per assumere

comportamenti responsabili legati allo stile di

vita

ANIMALE - AMBIENTE

CORPO UMANO

- adotta stili di vita responsabili

- sviluppa la capacità di spiegare il funzionamento

macroscopico dei viventi con le strutture

microscopiche e le funzioni cellulari

SCIENZE DELLA TERRA

- esplora e sperimenta semplici fenomeni con

approccio scientifico

- esplora e sperimenta lo svolgersi dei fenomeni

- collega lo sviluppo delle scienze alla storia

A B I L I T A’

Discriminare, ordinare, raggruppare in base

a criteri dati.

Operare con le quantità.

Riconoscere e riprodurre numeri e simboli

convenzionali.

Contare oggetti, persone, immagini.

Osservare sulla base di criteri e di ipotesi.

Osservare con curiosità ed interesse contesti

ed

M A T E M A T I C A NUMERI

Leggere e scrivere numeri interi e decimali

consolidando la consapevolezza del valore

posizionale delle cifre.

Confrontare e ordinare numeri interi e decimali.

Comprendere il valore e la funzione dello zero in

relazione alla posizione che occupa all'interno

del numero.

Riconoscere e costruire relazioni tra numeri

naturali (multipli, divisori, numeri primi).

Individuare frazioni e unità frazionarie. Comprendere il significato di “frazione” di una

M A T E M A T I C A NUMERI

Operare negli insiemi Z, Q, R

Operare con monomi e

polinomi Riconoscere

prodotti notevoli

Riconoscere e distinguere identità ed equazioni

Risolvere equazioni di primo grado ad una

incognita Risolvere problemi mediante

equazioni

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203

elementi naturali.

Conoscere l’alternanza delle stagioni. Utilizzare i

canali sensoriali per apprendere.

Utilizzare la manipolazione come strumento di

indagine.

grandezza.

Riconoscere le frazioni proprie, improprie, apparenti e

complementari.

Confrontare frazioni.

Riconoscere e calcolare frazioni equivalenti ad una

frazione data.

Trasformare le frazioni in numeri decimali e viceversa.

Eseguire le quattro operazioni con i grandi numeri.

Eseguire le prove delle quattro operazioni.

Utilizzare le procedure di calcolo mentale applicando le

proprietà delle quattro operazioni.

Eseguire le quattro operazioni con i numeri decimali.

Utilizzare i numeri relativi nella realtà.

Rappresentare i numeri relativi sulla retta numerica.

Operare con i numeri relativi.

Conoscere le regole per risolvere le espressioni

aritmetiche.

Risolvere semplici espressioni aritmetiche. Calcolare

la percentuale, l’interesse e lo sconto.

SPAZIO E FIGURE

Conoscere e saper classificare i poligoni.

Analizzare gli elementi significativi dei poligoni (lati,

angoli, diagonali, altezza).

Costruire e disegnare le principali figure geometriche

piane.

Calcolare il perimetro dei poligini.

Comprendere il concetto di area e di equiestensione.

Comprendere e memorizzare le formule per calcolare

l'area delle principali figure geometriche piane.

Risolvere situazioni problematiche usando le

formule dirette.

Apprendere l'utilizzo dello strumento compasso.

Conoscere la differenza tra cerchio e circonferenza.

Conoscere gli elementi del cerchio: raggio, diametro,

corda, arco.

Riconoscere figure simmetriche, traslate e ruotate.

SPAZIO E FIGURE

Conoscere e applicare i teoremi della geometria piana

Riconoscere e descrivere figure solide e calcolarne area

della superficie, volume e peso

Riconoscere e rappresentare cerchio, circonferenza e

loro parti

Calcolare aree e perimetri di figure rappresentate nel

piano cartesiano

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204

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni

significative, utilizzare le rappresentazioni per

ricavare informazioni, formulare giudizi e

prendere decisioni.

Individuare la moda, la media e la mediana.

Riconoscere la probabilità di un evento.

Riconoscere la possibilità di combinazione degli

eventi.

Utilizzare le principali unità di misura per

lunghezze, angoli, aree, capacità, intervalli

temporali, pesi ed usarle per effettuare misure e

stime.

Passare da un’ unità di misura ad un'altra,

limitatamente alle unità di uso più comune,

anche nel contesto del sistema monetario.

Individuare diversi percorsi risolutivi di un

problema e verificarli.

Rappresentare il procedimento risolutivo di un

problema con diagrammi, schemi di calcolo,

espressioni aritmetiche.

S C I E N Z E ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E

MATERIALI

Comprendere il concetto di energia.

Conoscere e distinguere fonti e forme di

energia. Distinguere tra conduttori e isolanti.

Individuare comportamenti e forme di utilizzo

consapevole delle risorse energetiche.

Conoscere le proprietà e le caratteristiche della

luce e del suono.

OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO

RELAZIONI E FUNZIONI

Conoscere e utilizzare in maniera

appropriata termini e simboli

Usare coordinate cartesiane, diagrammi e

tabelle per rappresentare relazioni e funzioni

Riconoscere e rappresentare nel piano le

equazioni di rette parallele e perpendicolari

Rappresentare nel piano cartesiano le funzioni

della proporzionalità

DATI E PREVISIONI Apprendere il concetto di evento certo,

impossibile e aleatorio

Apprendere il significato di probabilità classica e

statistica

Rappresentare con istogrammi le frequenze

relative di eventi casuali

S C I E N Z E

SCIENZA DELLA MATERIA Conoscere e distinguere i fenomeni elettrici e

magnetici Conoscere e applicare le leggi di Ohm Disegnare grafici rappresentativi della variazione

delle grandezze dell’elettricità

ECOLOGIA E AMBIENTE

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205

Riconoscere e distinguere i corpi celesti presenti

nel sistema solare.

L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE

Conoscere la struttura e lo sviluppo del proprio

corpo.

Utilizzare modelli intuitivi di struttura cellulare.

Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli

organi di senso.

Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli

organi dei sistemi riproduttore e locomotore.

Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli

organi di dell’apparato digerente.

Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli

organi degli apparati respiratorio e circolatorio.

Individuare comportamenti corretti per la cura

della propria salute.

Conoscere le problematiche ambientali e

adoperarsi per la loro soluzione

Distinguere le fonti di energia e scegliere in

funzione del loro impatto sull’ambiente

CORPO UMANO

Descrivere anatomia e fisiologia degli apparati

riproduttori

Illustrare i meccanismi della trasmissione

dei caratteri ereditari

Riconoscere il ruolo del Dna nell’attività della

cellula

SCIENZE DELLA TERRA

Conoscere a grandi linee la storia

dell’Universo Descrivere struttura e vita

delle stelle Illustrare la struttura del

sistema solare

Conoscere la Terra e le sue trasformazioni nel

corso delle Ere geologiche come conseguenza

dei fenomeni endogeni ed esogeni

Descrivere i fenomeni del Vulcanesimo e dei

Terremoti

Descrivere i moti della Terra

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206

C O N O S C E N Z E

Giochi motori con materiale strutturato e

non. Attività di raggruppamento, seriazioni.

Algoritmi in base a colori, forme, …

Registrazione delle frequenze di eventi

(calendario presenze, incarichi, tempo

atmosferico, …).

M A T E M A T I C A

NUMERI

Composizione e scomposizione dei numeri interi

e decimali.

Tecniche di numerazione in senso progressivo e

regressivo.

Ordinamento, confronto e successioni dei

numeri interi e decimali.

La struttura polinomiale dei numeri in base

dieci.

M A T E M A T I C A

NUMERI

Operazioni ed espressioni con i numeri relativi

Operazioni ed espressioni con monomi e

polinomi

Tecniche risolutive di equazioni di 1°grado ad

una incognita

Tecniche risolutive di problemi

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207

Osservazioni e decodificazioni di simboli e segni

presenti nell’ambiente circostante.

Raccolta di materiali e dati.

Manipolazione di oggetti e materiali.

Multipli e divisori. I

numeri primi.

I numeri relativi.

Operazioni con numeri interi, decimali, frazionari e

relativi.

Strategie di calcolo orale.

Le espressioni aritmetiche e l’uso delle parentesi.

Scomposizione di numeri interi in fattori primi secondo i

criteri di divisibilità.

Frazioni proprie, improprie, apparenti,

complementari, equivalenti.

Uso della calcolatrice e stima del risultato di

un’operazione.

SPAZIO E FIGURE

Teorema di Pitagora

Teorema di Euclide

Poliedri e solidi di rotazione

Punti nel piano cartesiano

Distanza di punti

Punto medio di un segmento

RELAZIONI E FUNZIONI

La retta nel piano cartesiano Rette

parallele e perpendicolari L’iperbole

equilatera

La proporzionalità diretta e inversa

DATI E PREVISIONI

Frequenza assoluta, relativa, percentuale

La rappresentazione grafica tramite istogrammi Calcolo

della probabilità di un evento casuale

La percentuale, l’interesse e lo sconto.

SPAZIO E FIGURE

Concetti topologici fondamentali. Triangoli

e quadrilateri.

Poligoni regolari e irregolari.

Cerchio.

Circonferenza e area del cerchio. Perimetri

e aree dei poligoni regolari. Simmetria,

traslazione, rotazione.

Conoscenza delle principali figure solide.

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

Diagrammi di Venn, diagrammi ad albero, di Carroll.

Tabella a doppia entrata.

Tabelle di frequenza. Istogrammi.

Diagrammi di flusso.

Evento certo, possibile, impossibile.

Elementi essenziali di calcolo probabilistico e

combinatorio.

Moda, media e mediana.

Unità di misura di lunghezze, ampiezze, aree, volumi,

capacità, intervalli temporali, pesi.

Equivalenze.

Trasformazioni

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208

S C I E N Z E

ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E

MATERIALI

L’energia elettrica. Le

forme di energia.

Conduttori e isolanti.

Il risparmio energetico.

Il riciclo come fonte di energia rinnovabile. Le

proprietà della luce.

Le caratteristiche del suono. La

riflessione del suono.

OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO

l sole e le stelle.

I movimenti del pianeta Terra.

L’origine dell’Universo.

L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE

La cellula vegetale ed animale: caratteristiche e funzioni.

Il sistema scheletrico. Il

sistema muscolare.

L'apparato respiratorio.

L'apparato circolatorio.

L'apparato digerente.

I denti.

La digestione.

La corretta alimentazione.

L'apparato escretore.

L'apparato riproduttore. Il

sistema nervoso.

Gli organi di senso.

L'apparato tegumentario.

S C I E N Z E

SCIENZA DELLA MATERIA

Differenza di potenziale, intensità, resistenza Prima e

seconda legge di Ohm

Il magnetismo

ECOLOGIA E AMBIENTE

Ambiente e inquinamento

Fonti di energia

Raccolta differenziata e riciclaggio

CORPO UMANO

Apparato riproduttore maschile e femminile La

pubertà e il ruolo degli ormoni Fecondazione,

gravidanza e parto

Leggi di Mendel

Dna, Rna, sintesi delle proteine Il Big

bang

SCIENZE DELLA TERRA

Galassie, stelle, pianeti Il

Sole e il sistema solare

I moti della terra: rotazione e rivoluzione La Luna

La struttura della terra Deriva

dei continenti Vulcanesimo e

terremoti

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209

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Campi di esperienza di riferimento: IL SE’ E L’ALTRO – CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Discipline di riferimento: STORIA – GEOGRAFIA - CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Competenze sociali e civiche riguarda tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla

vita sociale e lavorativa.

E’ la competenza personale, interpersonale e interculturale di partecipare alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici

e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- comprende i codici di comportamento in diversi

ambienti e società;

- comprende le dimensioni

multiculturali e socioeconomiche delle società

europee e il modo in cui l’identità culturale

nazionale interagisce con l’identità europea;

- apprezza la diversità e rispetta gli altri per

superare i pregiudizi e cerca compromessi;

dimostra senso di responsabilità, comprensione e

rispetto per i valori condivisi, necessari ad assicurare

la coesione della comunità, come il rispetto

dei principi democratici;

- partecipa in modo costruttivo ad attività civili a

sostegno della diversità sociale, della coesione e

dello sviluppo sostenibile;

- è disponibile a rispettare i valori e la sfera privata

degli altri.

Comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi.

Mostrare tolleranza.

Esprimere e comprendere i diversi punti di vista.

Negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in

consonanza con gli altri.

Impegnarsi in modo efficace con gli altri nella sfera

pubblica nonché dimostrare solidarietà e interesse per

risolvere i problemi che riguardano la collettività locale e

la comunità allargata.

Conoscenza:

- dei concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le

organizzazioni del lavoro, la parità e la non discriminazione

tra i sessi, la società e la cultura;

- dei concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza,

cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono

formulati nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione

Europea e nelle Dichiarazioni Internazionali e nella forma in

cui sono applicati da diverse Istituzioni a livello locale,

regionale, nazionale, europeo e internazionale;

- dei principali eventi e tendenze nella storia nazionale,

europea e mondiale.

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210

Campi di esperienza di riferimento: IL SE’ E L’ALTRO – CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Discipline di riferimento: STORIA – GEOGRAFIA - CITTADINANZA E COSTITUZIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno:

- gioca in modo costruttivo e creativo con gli

altri;

- sviluppa il senso dell’identità

personale;

- sa di avere una storia personale e familiare;

- si confronta e discute con pari ed adulti;

- rispetta le regole ed interagisce

positivamente con gli altri;

- riconosce ed accetta le diversità;

- gestisce piccoli incarichi.

S T O R I A

USO DELLE FONTI

L’alunno:

- usa fonti diverse per produrre informazioni e

ricostruire fenomeni a carattere storico

- usa linee cronologiche e grafici temporali per

collocare nel tempo civiltà e fattistorici.

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

- ricava da un testo storico informazioni e le

organizza adeguatamente

- colloca le civiltà studiate all'interno di un

contesto temporale e spaziale e individua

successioni, contemporaneità, mutamenti e

durate.

-

STRUMENTI CONCETTUALI

- confronta civiltà diverse e individua analogie e

differenze

- mette in relazione aspetti delle civiltà studiate

con le tracce che ciascuna di esseha lasciato.

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE

- ricostruisce il percorso di apprendimento e lo

commenta anche attraverso il confronto

con compagni e insegnanti.

S T O R I A

USO DELLE FONTI

L’alunno:

- sa selezionare

- sa confrontare

- sa schematizzare

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

- sa rielaborare

- sa esporre

- sa tematizzare

- sa orientarsi nel tempo

- sa interpretare avvenimenti, ideologie, per

costituire una propria opinione al fine, anche, di

interpretare il presente.

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211

G E O G R A F I A

ORIENTAMENTO E LINGUAGGIO DELLA

GEOGRAFICITA’

L’alunno:

- si orienta nello spazio circostante e sulle carte

geografiche utilizzando riferimenti topologici e

punti cardinali

- utilizza il linguaggio della geografia per

interpretare carte geografiche e globo terrestre.

PAESAGGIO

- individua le regioni amministrative che rientrano

nella macroregione e le colloca correttamente

nello spazio

REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

- legge e interpreta la carta fisico politica di ogni

singola regione e ne individua elementi di

dettaglio

- distingue i diversi fattori che concorrono a

determinare il clima del territorio

- individua le forme d’intervento dell’uomo

connesse alle attività di sfruttamento delle

risorse territoriali.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IDENTITA’ E APPARTENENZA

L’alunno:

- ha consapevolezza di sé, delle proprie capacità,

dei propri interessi e del proprio ruolo nelle

formazioni sociali.

RELAZIONE

- riconosce i valori che rendono possibile la

G E O G R A F I A

ORIENTAMENTO, PAESAGGI, SISTEMI TERRITORIALI E

LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFIA

L’alunno:

- sa osservare

- sa riconoscere

- sa denominare

- sa ipotizzare

- sa correlare

- sa schematizzare

- sa descrivere utilizzando il lessico specifico

- sa rielaborare le propria conoscenze specifiche

per riconoscere e rispettare le diverse identità

culturali e religiose.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IDENTITA’ E APPARTENENZA

L’alunno:

- ha consapevolezza della funzione dello Stato e

delle sue istituzioni

RELAZIONE

- ha consapevolezza dei meccanismi e delle

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212

convivenza umana e li testimonia nei

comportamenti

- è consapevole delle differenze e ne ha

rispetto

DIRITTI E DOVERI - distingue i diritti e i doveri, sentendosi

impegnato ad esercitare gli uni e gli altri

PARTECIPAZIONE E AZIONE

- sviluppa il senso della partecipazione alla

costruzione di collettività nazionale,

europea, mondiale

regole attraverso i quali il cittadino si

relaziona con le Istituzioni

DIRITTI E DOVERI

- comprende i fondamenti democratici

della Costituzione italiana

- conosce e rispetta i diritti e i doveri del

cittadino

PARTECIPAZIONE E AZIONE - ha consapevolezza del valore

della partecipazione civile e politica

A B I L I T A’

Consolidare l’autostima e la fiducia in se stessi. Esprimere

le proprie emozioni ed i propri sentimenti.

Conoscere la propria storia familiare. Conoscere le

tradizioni della famiglia e della comunità.

Interagire positivamente con pari e adulti. Rispettare

regole di civile convivenza

concordate.

Riconoscere ed accettare l’altro nella sua diversità. Gestire

incarichi ed assumersi responsabilità.

S T O R I A

USO DELLE FONTI

Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla

comprensione di un fenomeno storico.

Rappresentare in un quadro storico – sociale il sistema di

relazioni tra i segni e le testimonianze del passato sul territorio

vissuto.

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Usare

cronologie e carte storico – geografiche per rappresentare le

conoscenze studiate.

STRUMENTI CONCETTUALI

Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione

occidentale (prima e dopo Cristo) e

S T O R I A

USO DELLE FONTI

Possedere la capacità di analizzare fatti storici in termini di

complessità.

Mettere a confronto fonti documentarie di uno stesso fatto per

riscontrarne diversità, somiglianze, relazioni.

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

Individuare connessioni tra situazioni

storiche/geografiche/economiche/politiche.

Utilizzare il lessico specifico.

Saper costruire mappe concettuali.

Saper scegliere, pianificare, organizzare

informazioni.

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213

conoscere gli altri sistemi cronologici.

Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società

studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi

caratterizzanti.

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE

Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società

studiate anche in rapporto al presente.

Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte

storiche, reperti iconografici.

Elaborare in forma di racconto orale e scritto gli

argomenti studiati.

G E O G R A F I A

ORIENTAMENTO E LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’

Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche. Rilevare i

valori e i significati che l'uomo attribuisce ai suoi luoghi,

paesaggi o territori.

Acquisire consapevolezza dei legami esistenti tra uomo e

luogo, società e territorio, cultura e paesaggio.

Analizzare fatti e fenomeni locali e globali interpretando

carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici,

immagini da satellite.

Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione

delle regioni fisiche e amministrative.

PAESAGGIO

Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell'Italia

in Europa e nel mondo.

Conoscere le molteplici relazioni che connettono l'Italia ad

altri Paesi in Europa e nel mondo.

Identificare il Sud e il Nord del mondo.

Analizzare alcuni flussi migratori di oggi e del passato.

G E O G R A F I A

ORIENTAMENTO, PAESAGGI, SISTEMI TERRITORIALI E

LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFIA

Distinguere elementi del paesaggio.

Analizzare un territorio attraverso l’utilizzo di strumenti

diversi carte, grafici statistici, immagini ).

Localizzare sulle carte i principali elementi geografici di

una regione geografica.

Individuare i rapporti di connessione ed interdipendenza

tra gli ambienti antropofisici.

Individuare relazioni tra territorio ed insediamenti.

Operare confronti tra realtà culturali diverse. Scoprire e

analizzare le relazioni tra risorse e attività economiche.

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214

REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

Acquisire il concetto di regione geografica (fisica,

climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a

partire dal contesto italiano.

Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni

fisiche, storiche e amministrative.

Individuare e descrivere gli elementi fisici che

caratterizzano i paesaggi dell'ambiente di vita della

propria regione.

Individuare e descrivere gli elementi antropici che

caratterizzano i paesaggi dell'ambiente di vita della

propria regione.

Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e

modificato dalle attività umana.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IDENTITA’ E APPARTENENZA

Conoscere se stessi per star bene con gli altri. Partecipare

responsabilmente alla vita della scuola.

RELAZIONE

Utilizzare il dialogo e il confronto per risolvere

controversie.

Apprezzare la diversità.

Attuare la cooperazione e la solidarietà per migliorare le

relazioni interpersonali e sociali.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IDENTITA’ E APPARTENENZA

Conoscere il significato dei termini.

Conoscere l’organizzazione della repubblica

democratica.

Conoscere le funzioni delle principali istituzioni dello

Stato.

Conoscere l’iter legislativo.

Comprendere il concetto di giustizia.

RELAZIONE

Conoscere il significato di termini.

Conoscere la differenza tra pubblico e privato (beni, enti,

aziende,…).

Comprendere e applicare il valore della solidarietà.

Comprendere i modi con cui il cittadino può rapportarsi

con le Istituzioni ( scuola, Comune, forze dell’ordine,…).

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215

DIRITTI E DOVERI

Prendere consapevolezza della cultura universale dei

diritti umani della società.

PARTECIPAZIONE E AZIONE

I simboli dell’identità nazionale e locale.

Pensarsi come cittadino europeo e del mondo.

Conoscere il concetto di sviluppo sostenibile e

riflettere sulle forme di tutela ambientale. Rispettare norme di sicurezza negli ambienti di vita.

DIRITTI E DOVERI

Conoscere il significato dei termini.

Conoscere la Costituzione italiana, la sua origine e le

sue caratteristiche.

Conoscere i principi costituzionali relativi al lavoro.

PARTECIPAZIONE E AZIONE

Conoscere il significato dei termini specifici.

C O N O S C E N Z E Condivisione di momenti di feste.

Conversazioni e dialoghi che valorizzino le ricchezze

di vissuti personali e familiari attraverso il racconto.

Conversazioni per conoscere le diverse culture.

Giochi di gruppo per la condivisione ed il rispetto

delle regole e per stimolare la collaborazione.

Assegnazione di incarichi di responsabilità in

situazioni nuove e di routine.

S T O R I A

USO DELLE FONTI

Dalla ricerca storica al racconto della storia: la

storiografia.

Nascita e sviluppo delle polis greche.

Gli insediamenti tardo preistorici della penisola italica

in rapporto al territorio.

La geografia della penisola italica nel I millennio a.C. e la

varietà delle popolazioni che la abitavano.

Le prime due fasi di sviluppo della civiltà romana: la

Monarchia e la Repubblica.

La terza fase della civiltà romana: l’Impero.

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

Caratteristiche geografiche della penisola greca in età

antica.

Aspetti economici e sociali connessi alle risorse del

territorio greco e allo sfruttamento del mare.

Le prime colonizzazioni del territorio italico: Greci e Fenici.

Nascita e sviluppo della civiltà etrusca.

S T O R I A

USO DELLE FONTI

Il contesto fisico, sociale, economico, culturale relativo

alle diversa epoche storiche, con particolare riferimento

a:

- Colonialismo

- Nazionalismo

- la grande guerra

- stalinismo

- fascismo

- nazismo

- la seconda guerra mondiale

- USA-URSS, opposti modelli ideologici,

politici, economici

- decolonizzazione

- strategie delle tensioni in Italia

- statisti e grandi personaggi che hanno

influenzato la storia mondiale

- il Medio Oriente

- l’Italia e la nuova Europa

- - la società postindustriale

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216

Caratteristiche geografiche del basso corso del Tevere.

Aspetti economici e sociali connessi alle risorse del

territorio del basso corso tiberino: vie di comunicazione e

scambi commerciali.

L’espansione di Roma nella penisola italica. L’espansione

dell’Impero Romano.

Le strade romane come vie di comunicazione e di

controllo del territorio.

STRUMENTI CONCETTUALI

Linea del tempo relativa alle civiltà del vicino Oriente e del

Mediterraneo.

Concetti fondamentali di polis, aristocrazia,

oligarchia, colonia, madrepatria.

Linea del tempo relativa alle civiltà della penisola italica:

Fenici, Greci, Etruschi, Romani.

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE

La polis greca.

Sparte e Atene.

L’evoluzione della civiltà greca.

L’egemonia politica, culturale ed economica degli

Etruschi: le città, l’agricoltura, la metallurgia, l’artigianato,

il commercio.

Le città stato e le oligarchie. La

popolazione etrusca.

Monarchia elettiva, repubblica, magistrature

temporanee.

Le classi sociali: la distinzione fra patrizi e plebei. La

nascita del diritto romano.

I fondamenti della società romana: la famiglia e

l’organizzazione militare.

La storia di Roma nella leggenda e nella verità storica:

dalla fondazione al periodo repubblicano.

L’avvento dell’Impero.

Roma come modello urbano: il foro, il circo,

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217

l’anfiteatro, le terme.

La diffusione del Cristianesimo. Le

invasioni barbariche.

Il periodo imperiale e la decadenza.

G E O G R A F I A

ORIENTAMENTO E LINGUAGGIO DELLA

GEOGRAFICITA’

Uso della bussola e dei punti cardinali.

Lettura di carte geografiche.

Schemi e tabelle per osservare il paesaggio. Dislocazione,

morfologia, caratteristiche delle forme di antropizzazione

delle macroregioni:

- ligure tirrenica

- padano veneta

- adriatica

- alpina

- appenninica

- mediterranea

PAESAGGIO

La popolazione della terra e le migrazioni. I

flussi commerciali, turistici, migratori.

Paesi ricchi e paesi poveri. Il

Nord e il Sud del mondo.

Caratteristiche morfologiche e ambientali dei

territori:

- costiero

- pianeggiante

- collinare

- montuoso

- misto

Principali nomenclature riferite al territorio.

REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

Acquisire il concetto di regione geografica.

G E O G R A F I A

ORIENTAMENTO, PAESAGGI, SISTEMI TERRITORIALI E

LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFIA

I concetti di spazio terrestre e di paesaggio.

I rapporti di interazione tra uomo e ambiente.

Gli aspetti socio-culturali della popolazione mondiale.

I principali temi e le problematiche relative alle diverse

aree mondiali.

La creazione di una propria carta mentale relativa alle

diverse aree mondiali

Le caratteristiche geografiche, relative alla popolazione,

agli insediamenti, alle attività economiche, agli aspetti

storici e culturali:

- dell’Asia

- dell’Africa

- dell’America

- dell’Oceania

La globalizzazione geopolitica.

I principali organismi e agenzie internazionali. I

fenomeni migratori.

Le principali problematiche ambientali. Il

concetto di sviluppo sostenibile.

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218

Le regioni a statuto speciale.

Le regioni dell’area ligure – tirrenica. Le

regioni dell’area padano – veneta. Le

regioni dell’area adriatica.

Le regioni dell’area alpina.

Le regioni dell’area appenninica. Le

regioni dell’area mediterranea.

Localizzare sulla carta d'Europa l'Italia e le sue regioni

fisiche, storiche, amministrative.

L'Italia economica.

Risorse e settori produttivi.

Agricoltura specializzata.

Importazioni ed esportazioni.

Popolazione e densità.

Società e territorio.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IDENTITA’ E APPARTENENZA

Valorizzazione dell’esperienza individuale.

Accettazione dell’altro.

Riconoscimento della positività di ciascuno.

Pratiche di impegno personale e di solidarietà sociale.

RELAZIONE

La comunicazione con gli altri.

Segni e simboli di altre culture.

La valorizzazione delle diverse culture.

I gesti di solidarietà e di rispetto reciproco.

DIRITTI E DOVERI

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IDENTITA’ E APPARTENENZA

Definizione dei termini:

- istituzioni

- legislativo

- esecutivo

- giudiziario I

poteri dello Stato.

La giustizia: i principi costituzionali relativi alla giustizia.

RELAZIONE

Definizione dei termini:

- Ente locale

- Amministrazione pubblica

- Ministero

Gli Enti pubblici.

Le forze dell’ordine.

Le ONLUS e le ONG.

DIRITTI E DOVERI

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219

Principi fondamentali della Dichiarazione dei

Diritti del fanciullo.

Principi fondamentali della

Convenzione Internazionale dei

Diritti dell’Infanzia.

PARTECIPAZIONE E AZIONE

I segni e i simboli identitari: - Bandiera - Inno - Festa della Repubblica - Ricorrenze civili

I simboli degli Enti Locali e dell’Istituto

di appartenenza.

Servizi offerti dal territorio.

Luoghi pubblici e luoghi

privati.

Sicurezza e procedure di evacuazione.

Conoscere e rispettare il codice

stradale. Concetto di cittadinanza

attiva.

Partecipazione al Consiglio Comunale dei

ragazzi.

Definizione dei termini: - assemblea costituente - ordinamento giuridico - sindacato

- referendum

L’origine delle

costituzioni. La storia della Costituzione italiana. Elaborazione di uno schema dei diritti e dei

doveri del cittadino.

PARTECIPAZIONE E AZIONE Definizione dei termini:

- suffragio universale - partito - conservatore - progressista

Il suffragio universale e le

elezioni. I partiti politici.

Destra, Sinistra, Centro: gli schieramenti politici

in Parlamento.

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220

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Campi di esperienza di riferimento: IL CORPO E IL MOVIMENTO – IMMAGINI, SUONI E COLORI

Discipline di riferimento: ED. FISICA – ARTE - MUSICA - RELIGIONE

Consapevolezza ed espressione culturale riguardano l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi

di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

E’ la competenza che contribuisce a costruire l’identità sociale e culturale, attraverso linguaggi e canali espressivi diversi.

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- affronta autonomamente e

con responsabilità le situazioni di vita;

- utilizza gli strumenti di conoscenza per

riconoscere e apprezzare le tradizioni

culturali e religiose;

- si impegna in campi espressivi, motori

ed artistici in relazione alle proprie

potenzialità;

- si misura con le novità e gli imprevisti.

Promuovere un atteggiamento aperto

verso la diversità dell’espressione

culturale.

Apprezzare opere d’arte, spettacoli ed

esibizioni artistiche.

Correlare i propri punti di vista creativi ed

espressivi ai pareri degli altri.

Coltivare la capacità estetica tramite

l’auto-espressione artistica e la

partecipazione alla vita culturale.

Consapevolezza del retaggio culturale locale da

conoscere, tutelare, salvaguardare.

Conoscenza di base delle principali opere

culturali, comprese quelle della cultura

popolare.

Atteggiamento aperto verso la diversità

dell’espressione culturale.

Autoespressione artistica.

Uso del linguaggio del corpo e delle sue capacità

espressive.

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221

Campi di esperienza di riferimento: IL CORPO E IL MOVIMENTO – IMMAGINI, SUONI E COLORI

Discipline di riferimento: ED. FISICA – ARTE - MUSICA - RELIGIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CORPO E MOVIMENTO

L’alunno:

- ha una buona autonomia personale;

- riconosce i segnali del corpo;

- ha una buona coordinazione

oculo/manuale;

- si orienta nello spazio grafico e fisico;

- esercita le potenzialità sensoriali

conoscitive e relazionali del suo corpo;

- corre e sta in equilibrio;

- sa coordinarsi in giochi individuali e di

gruppo;

- riconosce destra e sinistra su di sé e sugli

altri;

- esercita le potenzialità ritmiche ed

espressive del corpo;

rappresenta il corpo in stasi e in

movimento.

E D U C A Z I O N E F I S I C A

IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL

TEMPO

L’alunno:

- acquisisce consapevolezza di sé attraverso la

percezione del proprio corpo e la padronanza

degli schemi motori e posturali

- sperimenta in forma semplificata e

progressivamente sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche.

IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’

COMUNICATIVO - ESPRESSIVA

- utilizza il linguaggio corporeo e motorio per

comunicare ed esprimere i propri stati d'animo

anche attraverso la

drammatizzazione e le esperienze ritmico -

musicali.

IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY

- sperimenta una pluralità di esperienze che

permettono di maturare competenze di gioco

sport anche come orientamento alla futura

pratica sportiva

- comprende all'interno delle varie occasioni di

gioco e di sport il valore delle regole e

l'importanza di rispettarle.

E D U C A Z I O N E F I S I C A

IL CORPO, LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL

TEMPO E IL SUO LINGUAGGIO ESPRESSIVO-

COMUNICATIVO

L’alunno:

- ha consolidato e potenziato le capacità motorie e

coordinative

- ha migliorato il gesto sportivo

- ha padronanza dei fondamentali individuali, di

squadra e dei regolamenti tecnici.

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222

IMMAGINI, SUONI E COLORI

L’alunno:

- comunica, esprime e racconta;

- utilizza le possibilità del linguaggio del

corpo;

- inventa storie;

- si esprime con il disegno e la pittura;

- usa diverse tecniche espressive;

- è preciso nello svolgimento delle

attività;

- conserva la concentrazione e porta a

termine il proprio lavoro;

riproduce suoni e rumori con il corpo o altro.

SALUTE E BENESSERE, PERCEZIONE E

SICUREZZA

- riconosce alcuni essenziali principi relativi al

proprio benessere psico-fisico legati alle cure del

proprio corpo e ad un corretto regime

alimentare.

A R T E E I M M A G I N E

ESPRIMERSI E COMUNICARE

L’alunno:

- rielabora in modo creativo le immagini con

molteplici tecniche, materiali estrumenti

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

- osserva, esplora, descrive e legge le immagini

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE

D’ARTE

- apprezza i principali beni culturali e ambientali

del territorio di appartenenza.

M U S I C A

SUONO, ASCOLTO E VOCE

- ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere

- esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal

punto di vista qualitativo, spaziale e

A R T E E I M M A G I N E

ESPRIMERSI E COMUNICARE

L’ alunno:

- sa riconoscere e utilizzare le caratteristiche della

composizione

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

- riconosce gli elementi della percezione visiva

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE

D’ARTE

- riconosce l’espressione artistica

evidenziando il valore estetico e funzionale,

collegandoli ai fatti storici e culturali ( arte antica,

medioevale, moderna, contemporanea )

- riconosce gli elementi principali del patrimonio

culturale, artistico e ambientale

M U S I C A

ASCOLTO, INTERPRETAZIONE, ANALISI

L’alunno:

- colloca nel tempo fatti e fenomeni musicali studiati,

individua le relazioni ed esprime il proprio punto

di vista sulle problematiche

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223

riferimento alla fonte - esegue melodie con la voce e gli strumenti - esegue da solo o in gruppo, semplici

brani vocali o strumentali appartenenti a

generi, tempi e culture differenti.

R E L I G I O N E - si confronta con l’esperienza religiosa e

distingue la specificità della proposta di

salvezza del cristianesimo

- identifica nella Chiesa la comunità di

coloro che credono in Gesù Cristo e si

impegnano per mettere in pratica il suo

insegnamento

storiche fondamentali che hanno condotto allo

sviluppo delle diverse correnti culturali;

- conosce le caratteristiche costruttive, sonore e

stilistiche fondamentali dei brani oggetto di

analisi;

- riflette sul valore estetico dell’opera musicale e

la confronta criticamente ponendola in relazione

con altre espressioni artistiche e culturali;

- applica un metodo personale di ricerca storica,

confronta gli autori, gli stili e i brani musicali e

motiva quanto analizzato.

PRATICA STRUMENTALE / PRATICA VOCALE

- applica in modo adeguato le tecniche apprese

per eseguire, con gli strumentali e con la voce,

semplici melodie.

PRODUZIONE MUSICALE

- usa i simboli della notazione musicale per

leggere, analizzare e per produrre in modo

creativo semplici melodie utilizzando anche

software specifici

- conosce i procedimenti per elaborare messaggi

multimediali e li applica per realizzare

documenti storici.

R E L I G I O N E - inizia a confrontarsi con la complessità

dell’esistenza e impara a dare valore ai

propri comportamenti

- individua, a partire dalla Bibbia, le tappe

essenziali e i dati oggettivi della storia

della salvezza, della vita e

dell’insegnamento di

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224

- coglie il significato dei sacramenti e si interroga sul

valore che essi hanno nella vita dei cristiani Gesù, del cristianesimo delle origini

- ricostruisce gli elementi fondamentali della storia

della Chiesa e li confronta con le vicende della

storia civile passata e recente, elaborando criteri

per avviarne un’interpretazione consapevole

- sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande

di senso

- sa interagire con persone di religione differente,

sviluppando un’identità capace di accoglienza,

confronto e dialogo

- coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e

vi riflette in vista di scelte di vita progettuali e

responsabili.

A B I L I T A’ CORPO E MOVIMENTO

Scoprire, conoscere ed usare il corpo per star bene

con se stessi e con gli altri.

Gestire in autonomia la propria persona. Orientarsi

nello spazio.

Controllare gli schemi motori di base. Affinare la

coordinazione oculo – manuale.

Rappresentare graficamente la figura umana in

movimento e stasi.

E D U C A Z I O N E F I S I C A

IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL

TEMPO

Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati

tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma

simultanea:correre/saltare, afferrare/ lanciare, …

Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi

e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo

organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione

a sé, agli oggetti, agli altri.

IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’

COMUNICATIVO - ESPRESSIVA

Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimenti o

semplici coreografie individuali e collettive.

E D U C A Z I O N E F I S I C A

IL CORPO, LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL

TEMPO E IL SUO LINGUAGGIO ESPRESSIVO-

COMUNICATIVO

Sviluppare la mobilità articolare e stretching. Potenziare i

muscoli dell’addome, del dorso, degli arti.

Consolidare la destrezza, la coordinazione,

l’equilibrio e la velocità di reazione.

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225

IMMAGINI, SUONI E COLORI

Esprimersi attraverso il linguaggio grafico – pittorico

– manipolativo.

Disegnare, dipingere, modellare

individualmente e in gruppo con varietà di tecniche,

strumenti e materiali.

Esprimersi e comunicare attraverso il corpo, il

movimento e la drammatizzazione.

Distinguere e riprodurre suoni e rumori.

IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY

Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive

di diverse proposte di gioco sport.

Saper utilizzare giochi derivanti dalla tradizione popolare

applicandone indicazioni e regole.

Rispettare le regole nella competizione sportiva. Saper

accettare la sconfitta con equilibrio .

Vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei

perdenti.

Accettare le diversità, manifestando senso di

responsabilità.

SALUTE E BENESSERE, PERCEZIONE E SICUREZZA

Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione

degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.

Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio

fisico in relazione ai sani stili di vita.

Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche

(cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in

relazione all'esercizio fisico.

A R T E E I M M A G I N E

ESPRIMERSI E COMUNICARE

Elaborare creativamente produzioni personali per

esprimere sensazioni ed emozioni.

Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni

figurative originali.

Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare

prodotti grafici, plastici e pittorici.

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

Guardare e osservare con consapevolezza

A R T E E I M M A G I N E

ESPRIMERSI E COMUNICARE

Riconoscere le regole della composizione artistica/visual

design.

Analizzare la rappresentazione del movimento in opere

di epoche diverse.

Realizzare composizioni applicando i principi di

simmetria/asimmetria, equilibrio, peso visivo, modulo e

ritmo.

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

Individuare i meccanismi percettivi.

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226

Seguire spettacoli di vario tipo. un'immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente

descrivendo gli elementi formali, utilizzando le

regole della percezione visiva e l'orientamento nello

spazio.

Riconoscere in un testo iconico gli elementi tecnici

del linguaggio visivo.

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE

Riconoscere e apprezzare i principali beni artistico -

culturali e ambientali presenti nel territorio.

M U S I C A

SUONO, ASCOLTO E VOCE

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore

in modo creativo e consapevole, ampliando le

proprie capacità sonoro – musicali.

Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi

basilari del linguaggio musicale all’interno di brani

esteticamente rilevanti, di vario genere e

provenienza.

Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e

musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e

non.

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE

Analisi e lettura di opere d’arte attraverso i criteri

suggeriti dagli elementi del linguaggio visivo.

Rielaborazione e produzione di messaggi visivi con

l’uso di tecniche diverse.

Riconoscimento delle tipologie relative ai beni

artistici.

Riconoscimento e lettura delle principali tipologie

dei beni artistico - culturali e delle loro funzioni.

Elaborazione di semplici ipotesi di intervento

conservativo e migliorativo del patrimonio artistico.

M U S I C A

ASCOLTO, INTERPRETAZIONE, ANALISI

Riconoscere , confrontare e analizzare, con uso

corretto della terminologia musicale, brani del

repertorio classico, moderno ed etnico .

Cogliere e analizzare la valenza espressivo-

comunicativa delle strutture foniche dei brani

ascoltati ponendola in relazione anche con altre

forme di linguaggio (letterario, pittorico...).

PRATICA STRUMENTALE

Eseguire con il flauto dolce brani musicali tratti dal

repertorio classico, leggero ed etnico.

Eseguire con lo strumento melodico brani musicali a

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227

Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali

anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e

l’interpretazione.

Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di

vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di

culture di tempi e luoghi diversi.

R E L I G I O N E

Individuare i contenuti portanti della missione apostolica,

riconoscendone l’origine nel mandato di Gesù ai Dodici.

Rilevare come i primi cristiani vivevano nella dimensione

comunitaria l’annuncio del Vangelo.

Analizzare, attraverso le figure di Pietro e Paolo, le

modalità e la forza di diffusione del messaggio evangelico

oltre i confini della Palestina.

Saper valutare il senso della testimonianza dei martiri

cristiani.

due o più voci con correttezza tecnica e interpretandoli

con la giusta espressività.

Prendere parte correttamente in un piccolo ensemble di

musica d’insieme.

PRATICA VOCALE

Eseguire canti per imitazione con intonazione corretta e

controllando l’espressione vocale.

Eseguire brani corali di forma, genere e repertori diversi

con accompagnamento ritmico o con arrangiamenti

strumentali.

PRODUZIONE MUSICALE

Realizzare sequenze ritmiche e semplici composizioni

musicali con struttura formale diversa applicando

procedimenti definiti.

Realizzare mappe ideografiche e schemi grafico- informali.

Riprodurre, rielaborare e creare semplici brani musicali

utilizzando un programma di scrittura musicale.

Integrare l’uso del software musicale con altri programmi

come WORD, POWERPOINT e PAINT per realizzare

prodotti multimediali.

R E L I G I O N E

DIO E L’ UOMO

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue

esperienze tracce di una ricerca religiosa.

Comprendere alcune categorie fondamentali della fede

ebraico – cristiana e confrontarle con quelle di altre

maggiori religioni.

Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di

Gesù e correlarle alla fede cristiana.

Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico

della Chiesa che riconosce in essa

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228

Riconoscere il valore simbolico dell’ arte cristiana delle

catacombe.

Descrivere gli avvenimenti storici che portarono all’

affermazione del Credo cristiano.

Saper riferire su alcune tradizioni natalizie nel mondo.

Documentare l’originalità dell’esperienza

monastica nella cultura medievale, principio di fermenti

culturali e religiosi tutt’ora presenti nel tessuto sociale.

Apprendere che la comunità cristiana, nel corso dei

secoli, ha subito separazioni e incomprensioni che oggi si

tenta di superare.

Riconoscere segni e simboli cristiani nell’

espressione artistica sacra.

Individuare l’ origine e l’evoluzione nel tempo dei luoghi

di preghiera cristiani.

Riconoscere i tempi liturgici, la struttura

gerarchica e la funzione dei sacramenti nella vita della

Chiesa cattolica.

Riconoscere nel Vescovo di Roma, il Papa quale

successore di Pietro e guida della Chiesa cattolica nel

mondo.

Riconoscere segni e simboli nell’espressione artistica

sacra della Pasqua di Cristo.

Descrivere gli elementi costitutivi delle grandi religioni

mondiali.

Riconoscere nelle molteplici religioni presenti nel mondo

l’aspirazione dell’uomo alla pace e alla giustizia.

Apprezzare, nella religione cristiana, figure

significative di uomini e donne che hanno silenziosamente

lavorato per la realizzazione di tale aspirazione.

l’azione dello Spirito Santo.

Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati

della scienza come letture distinte ma non conflittuali

dell’uomo e del mondo.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

Saper adoperare la Bibbia come documento storico –

culturale e apprendere che nella fede della Chiesa è

accolta come Parola di Dio.

Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici.

Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali

produzioni artistiche (letterarie, musicali, pittoriche, …)

italiane ed europee.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

Comprendere il significato principale dei simboli religiosi,

delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.

Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura

in Italia e in Europa.

Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana

e farne anche un confronto con quelli di altre religioni.

Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri

dall’antichità ai nostri giorni.

VALORI ETICI E RELIGIOSI

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue

esperienze tracce di una ricerca religiosa.

Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in

risposta al bisogno di salvezza della condizione umana.

Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le

scelte etiche dei cattolici in un contesto di pluralismo

culturale e religioso.

Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come

contributo originale per la realizzazione di un

progetto libero e responsabile

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229

C O N O S C E N Z E

CORPO E MOVIMENTO

Giochi motori e di esplorazione degli spazi per

orientarsi in ambienti piccoli o ampi.

Attività di routine per consolidare l’autonomia.

Giochi di squadra.

Rappresentazioni grafiche dello schema

corporeo. Rappresentazione grafica delle

esperienze vissute.

E D U C A Z I O N E F I S I C A

IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL

TEMPO

Corse e salti.

Movimenti e palleggi.

Orientamento spaziale.

Lateralizzazione.

Schemi motori combinati.

Marce e ritmi.

Movimenti coordinati e orientati.

Coordinazione oculo - manuale.

Gli schemi motori di base con l'uso di attrezzi

specifici.

La capacità di resistenza e di rapidità in relazione al

compito motorio.

IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’

COMUNICATIVO - ESPRESSIVA

La comunicazione attraverso posture e azioni

motorie.

Movimenti coreografici.

Il mimo.

Drammatizzazioni con il corpo e parti di esso.

IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY

Giochi sportivi cooperativi.

Giochi sportivi con la palla .

Giochi di percezione corporea.

Giochi in gruppo di comunicazione non verbale.

La collaborazione e l'indipendenza nel gioco.

Il controllo della palla e degli attrezzi in funzione

E D U C A Z I O N E F I S I C A

IL CORPO, LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL

TEMPO E IL SUO LINGUAGGIO ESPRESSIVO-

COMUNICATIVO

Le tecniche di corsa nelle varie specialità e nei salti.

Economicità del gesto sportivo.

Fondamentali individuali e di squadra nel gioco della

pallacanestro e pallavolo.

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230

IMMAGINI, SUONI E COLORI

Rappresentazioni grafico – pittoriche delle

proprie esperienze e della realtà circostante.

Drammatizzazioni.

Esperienze musicali e sonore.

Partecipazione a spettacoli teatrali, musicali e

cinematografici.

Visite e mostre.

dello spazio, di sé e degli altri.

Ruoli, regole e tecniche dei giochi sportivi.

Regole e modalità esecutive dei giochi.

SALUTE E BENESSERE, PERCEZIONE E

SICUREZZA

Misure e funzioni del proprio corpo.

Elementi di igiene del corpo e nozioni essenziali di

anatomia e fisiologia.

A R T E E I M M A G I N E

ESPRIMERSI E COMUNICARE

Elementi del linguaggio visivo:

- la fotografia

- il dipinto

- le vignette

-

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

Linee.

Colori.

Forme.

Spazio.

Gli elementi delle immagini e le sensazioni che

trasmettono.

Le possibilità grafiche degli strumenti tradizionali e

dei programmi multimediali.

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE

D’ARTE

Primo approccio alle forme di arte presenti nel

territorio.

A R T E E I M M A G I N E

ESPRIMERSI E COMUNICARE

Le regole della composizione. Il movimento e la composizione: staticità e

dinamismo; ritmo e aritmia.

La composizione: leggi del peso visivo.

Simmetria/asimmetria

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

I meccanismi della percezione visiva.

I rapporto tra figura e sfondo.

La percezione del colore, dello spazio, del

movimento.

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE

D’ARTE

I paradigmi dell’arte, con particolare riferimento

all’arte dell’ottocento/novecento.

Il valore estetico del paesaggio.

La funzione dell’arte nel tempo e il valore estetico.

Le attività di cura del bene artistico e la funzione del

restauro.

Le problematiche relative alla tutela del patrimonio

artistico e paesaggistico.

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231

M U S I C A

SUONO, ASCOLTO E VOCE

Ascolto di brani musicali di genere, provenienza e tempi

diversi.

Giochi di esplorazione vocale e di intonazione. Utilizzo

della voce, degli strumenti, degli oggetti sonori

per produrre, riprodurre, creare e

improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario

genere.

Canti di vario genere.

Gli strumenti nel tempo: classificazione.

Eseguire brani strumentali collegati:

- al gioco

- al movimento

- alla recitazione

- alla coreografia

- alla danza

La musica nelle varie occasioni: riti, cerimonie, pubblicità,

film ...

Gli spazi musicali.

Suoni e ritmi con le mani, con gli oggetti, con gli strumenti

e con la voce.

Memorizzazione di testi e melodie vari.

Canti di Natale, canti a più voci.

M U S I C A

ASCOLTO, INTERPRETAZIONE, ANALISI

Principali caratteristiche degli stili musicali dall’ ‘800 ai

nostri giorni.

Principali generi e forme musicali che si sono sviluppati

nei periodi storici analizzati.

Conoscere opere significative del periodo romantico,

delle principali correnti del ‘900 e della musica di

tradizione popolare.

Valenza espressiva degli elementi del linguaggio musicale

relativi alle opere ascoltate: ritmo, melodia, timbri

orchestrali, dinamiche, forme.

Significati e funzioni di brani musicali in relazione

all’epoca e alla tradizione di cui sono espressione.

Relazioni tra le opere musicali ascoltate e le altre

espressioni artistiche: dipinti, sculture, opere

architettoniche...

Rapporto di affinità e differenza tra opere storicamente

vicine o lontane.

PRATICA STRUMENTALE / PRATICA VOCALE

Tecniche per l’esecuzione espressiva dei brani con

strumenti melodici.

Tecniche di base per una corretta emissione della voce nel

canto.

PRODUZIONE MUSICALE

Percorsi di rappresentazione grafico-simbolica di un’opera

musicale.

Fasi di progettazione e realizzazione autonoma di un

brano musicale.

Conoscere le principali funzioni del software di scrittura

musicale MuseScore.

Procedimenti di base relativi ai programmi WORD

POWERPOINT e PAINT.

Tecniche di rielaborazione di un file MIDI

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232

R E L I G I O N E

Conoscere avvenimenti, persone e strutture della Chiesa

cattolica fin dalle origini.

Leggere direttamente pagine bibliche ed

evangeliche.

Conoscere i contenuti principali del credo cattolico.

Sapere che per la religione cristiana Dio è il Creatore e che

fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.

Individuare significative espressioni d’arte cristiana per

rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata

dagli artisti nel corso dei secoli. conoscere avvenimenti,

persone e strutture

fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e

metterli a confronto con quelli delle altre confessioni

cristiane evidenziando le prospettive del cammino

ecumenico.

Sapere che la comunità ecclesiale esprime, attraverso

vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio

servizio all’uomo.

Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della

Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello

Spirito Santo.

Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a

partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della

Chiesa.

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle

altre grandi religioni individuando gli aspetti più

importanti del dialogo interreligioso.

Sapere la risposta della Bibbia alle domande di senso

dell’uomo e confrontarla con quella delle principali

religioni non cristiane.

Cogliere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte

di scelte responsabili, in vista di un personale

progetto di vita.

R E L I G I O N E

DIO E L’ UOMO

Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia:

rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione,

grazia. Regno di Dio, salvezza …

Le altre religioni.

La persona, la vita di Gesù nell’arte, nella cultura, …

L’opera di Gesù, la sua morte e resurrezione e la missione

della Chiesa.

La Chiesa universale e locale, articolata secondo carismi e

ministeri, generata dallo Spirito Santo.

Il cristianesimo e il pluralismo religioso.

Fede e scienza: letture distinte, ma non conflittuali

dell’uomo e del mondo.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

Il libro della Bibbia, documento storico – culturale e

Parola di Dio: i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Il Tetragramma sacro. I

Vangeli.

Gli Atti degli Apostoli.

Il messaggio centrale di alcuni testi biblici e di documenti

letterari ed artistici che attengono alla dimensione

religiosa.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

Le prime comunità cristiane. Segni e

simboli del cristianesimo. I

sacramenti.

Le chiese cristiane nel mondo. Le

persecuzioni.

L’arte paleocristiana, romanica e gotica …

L’evangelizzazione dell’Europa. Monachesimo

orientale e occidentale.

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233

Francescani e Domenicani.

Chiese, cattedrali, battisteri, catacombe, … VALORI ETICI E RELIGIOSI

Diritti fondamentali dell’uomo, la libertà,

l’etica. La libertà di, da e per.

La libertà per l’amore. Il comandamento dell’amore per costruire un

personale progetto di vita.

L’originalità della speranza cristiana rispetto alla

proposta di altre visioni.

Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia

del cristianesimo a confronto con l’ebraismo e le

altre religioni. Le tematiche etiche: il razzismo, l’antisemitismo … I profeti oggi: Giovanni XXIII, O. Romero, Madre

Teresa di Calcutta.

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234

COMPETENZA DIGITALE

Campi di esperienza di riferimento: TECNOLOGIA

Discipline di riferimento: TECNOLOGIA

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il tempo libero e

la comunicazione. Implica la conoscenza e l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché

per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- usa con consapevolezza le tecnologie

della comunicazione per ricercare e

analizzare dati e informazioni, per

distinguere informazioni attendibili da

quelle che necessitano di

approfondimento, di controllo e di verifica

e per interagire con soggetti diversi nel

mondo;

- è consapevole delle potenzialità, dei limiti

e dei rischi dell’uso delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

Cercare, raccogliere, trattare le informazioni

e usarle in modo critico e sistematico,

accertandone la pertinenza e distinguendo il

reale dal virtuale pur riconoscendone le

correlazioni.

Utilizzare strumenti informatici e di

comunicazione per elaborare dati, testi e

immagini e produrre documenti in diverse

situazioni.

Utilizzare la rete per scopi di informazione,

comunicazione, ricerca e svago.

Riconoscere potenzialità e rischi connessi

all’uso delle tecnologie più comuni, anche

informatiche.

Le applicazioni tecnologiche quotidiane e

le relative modalità di funzionamento.

Procedure per la produzione di testi,

ipertesti e presentazioni.

Procedure di utilizzo di reti informatiche

per ottenere dati, fare ricerche,

comunicare.

Caratteristiche e potenzialità tecnologiche

degli strumenti d’uso più comuni.

Fonti di pericolo e procedure di sicurezza.

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235

Campi di esperienza di riferimento: TECNOLOGIA

Discipline di riferimento: TECNOLOGIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno:

- comunica utilizzando varie possibilità di

linguaggio;

- esplora le potenzialità offerte dalle

tecnologie.

VEDERE E OSSERVARE

L’alunno:

- progetta e realizza semplici manufatti

- raccoglie informazioni, le analizza e le

schematizza

PREVEDERE E IMMAGINARE

- sceglie materiali e strumenti necessari alla

realizzazione di un manufatto

- utilizza il linguaggio della multimedialità per

sviluppare il proprio lavoro, presentarne i

risultati e potenziare le proprie capacità creative.

INTERVENIRE E TRASFORMARE

- realizza semplici manufatti

- consolida l’utilizzo della rete per ricavare

informazioni utili allo scopo

VEDERE E OSSERVARE

L’alunno:

- conosce i principi scientifici alla base dei

fenomeni analizzati ed è in grado di analizzare la

realtà tecnologica

- sa riconoscere le problematiche inerenti

all’approvvigionamento e sfruttamento delle

risorse energetiche in relazione alla tutela

ambientale

- sa distinguere le varie fonti energetiche

PREVEDERE E IMMAGINARE

- sa gestire il fenomeno dell’elettricità in relazione

agli effetti sull’uomo e sull’ambiente

INTERVENIRE E TRASFORMARE

- conosce, in forma semplificata, i processi di

intervento e trasformazione delle varie energie,

per l’utilizzo umano

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236

A B I L I T A’

Individuare l’utilità di uno strumento.

Usare oggetti, strumenti e materiali

coerentemente con le rispettive funzioni ed

i principi di sicurezza dati.

Osservare e riprodurre semplici gesti per

attivare strumenti tecnologici di base.

VEDERE E OSSERVARE Impiegare alcune regole del disegno

per rappresentare semplici oggetti.

Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà

dei materiali più comuni.

Descrivere le parti e il funzionamento di

strumenti tecnologici.

Riconoscere e documentare le funzioni

principali di una nuova applicazione informatica.

Cercare, selezionare sul computer un comune

programma di utilità.

Rappresentare i dati dell'osservazione

attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni,

testi.

PREVEDERE E IMMAGINARE

Pianificare la fabbricazione di un semplice

oggetto elencando gli strumenti e i materiali

necessari.

Ricercare sul web materiali utili per una ricerca

o un progetto multimediale.

INTERVENIRE E TRASFORMARE

Realizzare un oggetto utilizzando materiali

riciclabili. Realizzare un oggetto in cartoncino

descrivendo la sequenza delle operazioni.

Ricercare, selezionare e utilizzare software e siti in funzione delle proprie esigenze.

VEDERE E OSSERVARE

Organizzare una ricerca informativa sulle forme

con cui si manifesta l’energia, con i processi

relativi alla trasformazione.

Usare correttamente gli strumenti del disegno.

Costruire figure geometriche.

Riprodurre gruppi di solidi attraverso le

proiezioni ortogonali e assonometriche.

Conoscere elementi base della prospettiva.

Conoscere le scale di ingrandimento e riduzione.

PREVEDERE E IMMAGINARE

Osservare e analizzare i fenomeni

elettromagnetici.

INTERVENIRE E TRASFORMARE

Conoscere tutti i tipi di energia.

Distinguere energie rinnovabili e non.

Conoscere le tecniche di smaltimento delle

materie inquinanti.

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237

C O N O S C E N Z E

Costruzione di oggetti con materiali diversi.

VEDERE E OSSERVARE

Proprietà, origine e caratteristiche dei materiali più

comuni (carta, plastica, alluminio, acciaio, vetro).

Risparmio energetico.

Riutilizzo e riciclaggio dei materiali. Funzioni

delle applicazioni informatiche.

- Word

- PowerPoint

- Excel

Caratteristiche e funzioni di strumenti tecnologici:

- Telecomunicazioni

- Mezzi di trasporto elettrici

- Mezzi per cuocere e conservare gli alimenti.

- Strumentazioni per uso diagnostico in

medicina.

PREVEDERE E IMMAGINARE

Produzione di oggetti con materiale di recupero. Oggetti

con materiali riciclati.

I programmi Word, PowerPoint, Excel. Riconoscere le

varie parti di una finestra sul desktop:

- barra dei titoli

- barra degli strumenti

- barra dei menu

- barra di stato

- barra di scorrimento.

Creare una cartella sul desktop.

Internet e i motori di ricerca.

INTERVENIRE E TRASFORMARE

Oggetti con materiali riciclati e di recupero. Oggetti in

cartoncino.

Internet e i motori di ricerca.

VEDERE E OSSERVARE

Caratteristiche di oggetti di uso comune.

Giochi didattici.

Le varie fonti di energia ( sole, acqua…).

Il ciclo produttivo delle varie fonti produttrici di

energia.

I tipi di centrale.

Le regole relative alla rappresentazione di figure

geometriche (assonometria e proiezioni ortogonali).

PREVEDERE E IMMAGINARE

La struttura dell’atomo e le sue cariche.

Le caratteristiche dei corpi conduttori, trasformatori e

isolanti.

Il trasporto dell’energia.

INTERVENIRE E TRASFORMARE

I principi alla base dello sfruttamento delle energie

rinnovabili e non

I vantaggi e gli svantaggi dell’energia solare, idrica, eolica

e nucleare.

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238

IMPARARE AD IMPARARE

Campi di esperienza di riferimento: TUTTI

Discipline di riferimento: TUTTE

Imparare ad imparare è una competenza metodologica e metacognitiva fondamentale per l’apprendimento. Va perseguita con sistematicità fin dai primi

anni di scuola, affinché le abilità possano essere padroneggiate dagli alunni in autonomia nell’adolescenza. Le strategie dell’Imparare a imparare

coinvolgono tutti i docenti e tutti gli insegnamenti e contribuiscono nell’alunno a conquistare senso di fiducia, autostima ed autoefficacia, per giungere al

successo nell’apprendimento.

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- affronta in autonomia e con

responsabilità le situazioni di vita tipiche

della propria età, riflettendo ed

esprimendo la propria personalità in tutte

le dimensioni;

- dimostra originalità e spirito d’iniziativa;

- ha consapevolezza delle proprie

potenzialità e dei propri limiti.

Gestire autonomamente il proprio

apprendimento.

Perseverare nell’apprendimento.

Concentrarsi per periodi prolungati.

Riflettere in modo critico sugli obiettivi e le

finalità dell’apprendimento.

Acquisizione, elaborazione e assimilazione

di nuove conoscenze.

Ricerca e uso delle opportunità di

orientamento.

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239

Campi di esperienza di riferimento: TUTTI

Discipline di riferimento: TUTTE

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno:

- è attento alle consegne, si

appassiona e porta a termine il

lavoro.

L’alunno:

- acquisisce e interpreta informazioni;

- individua collegamenti e relazioni tra informazioni;

- trasferisce informazioni in altri contesti;

- organizza autonomamente il proprio

apprendimento.

L’alunno:

- acquisisce e interpreta informazioni;

- individua collegamenti e relazioni tra

informazioni in altri contesti;

- organizza il proprio apprendimento

utilizzando varie fonti e modalità di

informazione e di formazione.

A B I L I T A’

Comprendere consegne verbali.

Ricavare informazioni da fonti diverse. Leggere

un testo e porsi domande su di esso.

Utilizzare semplici strategie di memorizzazione. Utilizzare

le informazioni possedute per risolvere semplici problemi

d’esperienza.

Collegare informazioni reperite da testi, filmati, Internet

con informazioni già possedute.

Individuare semplici collegamenti disciplinari.

Applicare semplici strategie di studio:

Ricavare da fonti scritte informazioni utili per i propri

scopi.

Leggere, interpretare e verificare la veridicità di

informazioni provenienti da fonti diverse e sintetizzarle in

scalette, mappe, riassunti.

Correlare conoscenze di diverse aree costruendo semplici

collegamenti e quadri di sintesi.

Contestualizzare alla propria esperienza le informazioni

provenienti da fonti diverse e da

Applicare le conoscenze possedute per risolvere

problemi di esperienza quotidiana.

Imparare dagli altri: ascoltare, chiedere spiegazioni,

porre domande.

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240

Selezionare le informazioni utili ed

essenziali.

Utilizzare semplici strategie di

memorizzazione.

Collaborare con gli altri.

- sottolineare parole importanti

- evidenziare concetti

- dividere testi in sequenza

- costruire brevi sintesi.

Compilare elenchi e liste.

Organizzare le informazioni in semplici tabelle.

diverse aree disciplinari. Utilizzare

strategie di studio:

- lettura analitica

- riflessione sul testo

- ripetizione del contenuto

Utilizzare strategie di autocorrezione.

Mantenere la concentrazione nel lavoro per il tempo

necessario.

C O N O S C E N Z E

Attività laboratoriali.

Giochi cooperativi.

Giochi di organizzazione del tempo e delle attività.

Strumenti di ricerca delle informazioni:

- testi

- reperti

- schedari

- testimonianze

- motori di ricerca

Strumenti di organizzazione delle informazioni:

- sintesi

- scalette

- mappe concettuali

- tabelle

Strategie di memorizzazione.

Strategie di studio.

Strumenti di ricerca delle informazioni:

- testi

- reperti

- schedari

- testimonianze

- motori di ricerca

Strumenti di organizzazione delle informazioni:

- sintesi

- scalette

- mappe concettuali

- tabelle

- diagrammi

- grafici

Strategie di memorizzazione.

Strategie di studio.

Strategie di organizzazione del tempo e delle risorse.

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241

SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’

Campi di esperienza di riferimento: TUTTI

Discipline di riferimento: TUTTE

Lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità riguardano la capacità di tradurre le idee in azioni. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione, la capacità di

prendere decisioni, di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi. E’ una competenza che aiuta ad avere consapevolezza del contesto in cui si

opera ed è fondamentale per lo sviluppo dell’autoefficacia e della capacità di agire in modo consapevole ed autonomo. Anche questa competenza si

persegue in tutte le discipline e coinvolge particolarmente le attività di orientamento.

PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE

Lo studente:

- pianifica il lavoro con senso di

responsabilità;

- organizza con originalità e spirito di

iniziativa le attività;

- gestisce con autonomia il proprio operato;

- è motivato e determinato nel

raggiungimento di obiettivi.

Tradurre le idee in azione.

Identificare le opportunità disponibili per

attività personali al modo in cui si vive.

Pianificare e gestire situazioni e/o progetti

per raggiungere obiettivi.

Conoscenza del contesto in cui si opera.

Consapevolezza delle opportunità offerte

dal contesto.

Capacità di discernere e di identificare i

propri punti di forza e i propri punti

deboli.

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242

Campi di esperienza di riferimento:

TUTTI Discipline di riferimento: TUTTE

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno:

- assume e porta a termine compiti e

iniziative;

- mostra senso di responsabilità nelle

proprie azioni;

- procede per prove ed errori nella soluzione

di situazioni.

L’alunno:

- pianifica e organizza il proprio lavoro;

- effettua valutazioni rispetto al proprio

operato;

- valuta alternative e prende decisioni;

- adotta strategie di problem solving;

- realizza semplici progetti.

L’alunno:

- pianifica le fasi di un compito, di un lavoro, di un

esperimento;

- prende decisioni singolarmente e in gruppo in

ordine ad azioni da intraprendere motivando i

criteri di scelta;

- pianifica e realizza le soluzioni di un problema

rispettando le fasi del problem solving;

- coordina l’attività personale e di gruppo;

- sa autovalutarsi riflettendo sul percorso svolto.

A B I L I T A’

Assumere gli impegni affidati e portarli a termine

con diligenza e responsabilità.

Assumere semplici iniziative personali di gioco e di

lavoro e portarle a termine.

Spiegare vantaggi e svantaggi di una semplice scelta

legata a vissuti personali.

Descrivere le azioni necessarie a svolgere un compito,

compiere una procedura, portare a

Pianificare azioni individuando le priorità,

giustificando le scelte e valutando gli esiti.

Descrivere le modalità con cui si sono operate delle scelte.

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243

termine una consegna.

Progettare in gruppo l’esecuzione di un

semplice manufatto.

Individuare problemi legati all’esperienza

concreta e indicare alcune ipotesi di soluzione.

Analizzare in gruppo le ipotesi formulate e

scegliere quella più vantaggiosa.

Applicare la soluzione e commentare i risultati.

Discutere i criteri e le motivazioni delle scelte

mettendo in evidenza fatti, rischi, opportunità.

Ascoltare le motivazioni altrui.

Scomporre una semplice procedura nelle sue fasi.

Progettare ed eseguire semplici manufatti

artistici, tecnologici e scientifici.

Individuare problemi legati alla pratica.

Indicare ipotesi di soluzione e motivarne la

scelta. Attuare le soluzioni e valutare i risultati.

Suggerire percorsi di miglioramento.

C O N O S C E N Z E

Conoscenza di criteri diversi per

Elaborazione di argomentazioni nei diversi

contesti, mediante collegamenti di causa,

successione, ordine, quantità.

Costruzione di mappe cognitive, associative, di

sintesi.

Costruzione di documentazioni ricavando

informazioni da fonti diverse.

Utilizzo di transfert per la pianificazione creativa

di un prodotto:

- fasi di attuazione

- materiali

- tempi

- modi

Monitoraggio (per verificare in itinere).

Individuazione e valorizzazione dell’errore, per

la scelta delle strategie migliori.

Valutazione del proprio lavoro.

raggruppare e ordinare i dati raccolti.

Esplorazione della realtà, mediante l’uso

dei sensi, per individuare i punti essenziali

di orientamento spazio-temporali.

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244

ALLEGATO 5 – PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI

ADOTTATI

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE,

UNIVERSITA’,RICERCA UFFICIO SCOLASTICO

REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “G.Carducci” Scuola materna, elementare, media ad

indirizzo musicale

PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265

Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]

Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/ CODICE FISCALE: 90027900597

PROTOCOLLO

PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI ADOTTATI

E

IN AFFIDAMENTO FAMILIARE

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“ A scuola tutti dovranno rispettare la mia storia e darmi il tempo che mi serve per crescere ed

imparare” (tratto da “ La carta dei diritti del bambino adottato”).

Nelle aule scolastiche è sempre più numerosa la presenza di bambini adottati, è quindi

importante che gli operatori della scuola possano strutturare un’accoglienza e una didattica in

grado di garantirne l’inserimento sereno, armonizzando le loro storie con quelle del resto della

classe.

Questo documento vuole essere uno strumento di lavoro che consenta di realizzare

un’accoglienza “competente”, in grado cioè di facilitare l’inserimento degli alunni che hanno

vissuto l’esperienza dell’adozione o dell’affido. Il bambino adottato o in affido deve essere quindi

messo in condizioni di apprendere la grammatica delle relazioni, parallelamente alla grammatica

della lingua, imparare tempi e ritmi scolastici, comprendere regole.

In quest’ottica, accanto all’apprendimento delle competenze di base, è prioritaria la costruzione

di un senso di appartenenza al proprio gruppo, alla propria classe ed è dunque necessario

aiutare il minore a condividere con i propri compagni alcuni momenti che scandiscono la

giornata scolastica, nella co- costruzione empatica di un percorso fatto di rispetto e di

conoscenze reciproche. Come strategia di inclusione è quindi necessario il tutoraggio tra i

compagni, che può trasformarsi in relazioni amicali.

Il tentativo di risolvere le problematiche relazionali con gli altri mette infatti il bambino nella

condizione di apprendere con più serenità. Contemporaneamente è fondamentale aiutare

l’alunno a costruire un’immagine di sé positiva, progettando interventi mirati che, nel rispetto dei

suoi tempi e dei suoi ritmi di apprendimento, lo portino a raggiungere le competenze, sociali e

cognitive, che è in grado di conquistare. In questo modo gli si offre l’opportunità di mettere a

frutto abilità che, per la sua storia e provenienza, potrebbe possedere in particolari aree come

quelle linguistiche o logiche. E’ importante calibrare richieste di prestazioni scolastiche sulle sue

possibilità, proporre, oltre ad attività più impegnative, anche consegne più facili, che sia in grado

di portare a termine con successo, con un vantaggio per la sua autostima.

All’obiettivo prioritario di armonizzare gli aspetti relazionali e didattici, sottende una stretta

alleanza tra scuola e famiglia, mirata all’ampliamento del dialogo con tutti gli attori coinvolti

(servizi sociali, strutture sanitarie, Tribunale dei Minori…) per la costruzione condivisa di un

percorso scandito da una comunicazione attenta degli aspetti fondamentali della vita del

bambino. Scuola e famiglia devono agire secondo un progetto integrato, con stili educativi

condivisi e attraverso un confronto costante sulle tematiche da affrontare in itinere. Lo scambio e

il dialogo sono condizioni imprescindibili per ottenere miglioramenti nel percorso d’inclusione

Un’ulteriore attenzione deve essere dedicata anche al dialogo tra le diverse istituzioni

scolastiche nelle fasi di passaggio, in modo da ridurre i disagi derivanti, al bambino e alla

famiglia, dall’inserimento in un nuovo contesto.

PREMESSA

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FINALITA’

Facilitare l’ingresso degli alunni adottati o in affido nel sistema scolastico e sociale.

Definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema di accoglienza.

Aiutare gli alunni adottati o in affido nella fase di adattamento, facilitando l’inserimento e

l’orientamento nel mondo della scuola.

□ Entrare in relazione con le famiglie.

Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio sui temi dell’educazione interculturale, nell’ottica di un sistema formativo integrato (adozioni internazionali).

Costruire un contesto favorevole all’incontro con le “storie di vita” degli alunni.

CONTENUTI

All’interno del Protocollo si trovano le prassi da seguire di carattere:

amministrativo – burocratico (iscrizione)

comunicativo – relazionale (prima conoscenza)

educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, insegnamento dell’italiano per gli

alunni di diversa nazionalità)

□ sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e gli enti esterni competenti).

SOGGETTI COINVOLTI

L’adozione del Protocollo impegna tutti i docenti della scuola ad un’assunzione collegiale di

responsabilità. I singoli obiettivi definiti nel documento vengono realizzati di volta in volta:

□ dal Dirigente Scolastico;

□ dagli uffici di Segreteria;

□ dai responsabili dei plessi;

□ dal docente referente di istituto;

□ dai docenti di classe.

FASE AMMINISTRATIVO - BUROCRATICA ( iscrizione )

L’iscrizione rappresenta il primo contatto tra la famiglia (genitori e alunno) e

la scuola. Il Personale di Segreteria:

□ iscrive il minore a scuola;

raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità;

La scuola accetta la documentazione (anche se in corso di definizione) in possesso della famiglia

(per le adozioni internazionali quanto rilasciato dai Paesi di provenienza, dalla Commissione

delle Adozioni Internazionali, dal Tribunale per i Minorenni). La scuola usualmente richiede la

documentazione accertante gli studi compiuti nel Paese di origine (pagelle, attestati,

dichiarazioni, ecc.); in mancanza/attesa di tutto questo, richiede ai genitori le informazioni in

loro possesso.

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fornisce ai genitori materiale per una prima informazione sull'organizzazione dell’Istituto (Mini-

Pof);

FASE COMUNICATIVO – RELAZIONALE

( Prima conoscenza )

La prima conoscenza si realizza attraverso un incontro del docente referente con l’alunno e i

genitori, durante il quale vengono raccolte le informazioni sulla famiglia e, nel caso di adozioni

internazionali, sul Paese d’origine, sul percorso scolastico del bambino e sulla sua biografia

linguistica.

FASE EDUCATIVO - DIDATTICA

a) Assegnazione alla classe

L’assegnazione della classe/sezione tiene conto del numero di alunni per classe, della

presenza nelle classi di alunni stranieri e di eventuali situazioni particolarmente problematiche

(disagio, disabilità…).

b) Inserimento nella classe

Il Consiglio di Classe:

provvede (se necessario) alla stesura del PDP in cui si individuano concrete modalità di

semplificazione e facilitazione per ogni disciplina;

favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno promuovendo attività in piccolo gruppo.

ricerca forme di partecipazione (i linguaggi non verbali) alle attività della classe;

programma percorsi educativi per sviluppare l’attitudine all’incontro, al dialogo, al confronto,

alla negoziazione.

FASE SOCIALE

( Rapporti e collaborazione con il territorio )

La multidimensionalità della condizione adottiva richiede che l'inserimento scolastico degli

studenti sia adeguatamente accompagnato e sostenuto attraverso un lavoro coordinato tra

scuola, famiglia, servizi socio-sanitari, Associazioni Familiari e altri soggetti che si occupano di

adozione sul territorio. Una rete di coordinamento tra i diversi soggetti potrà garantire, in

un'ottica di collaborazione, il confronto sulle problematiche che potrebbero eventualmente

presentarsi, sia al momento dell'accoglienza a scuola che successivamente, nonché mettere a

disposizione competenze e professionalità diversificate, al fine di sostenere il benessere

scolastico degli studenti adottati tramite un approccio multidisciplinare.

La scuola potrà Inoltre attivarsi per promuovere una rete di supporto, comunicazione e

collaborazione fra scuola, famiglia, Servizi preposti e Enti Autorizzati.

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TEMPI

SOGGETTI COINVOLTI FASI E AZIONI DA SVOLGERE

NELL’AMBITO SCOLASTICO

1) Al momento

dell’iscrizione

- Genitori

- Servizi competenti

- Scuola (Dirigente scolastico e

segreteria)

Promuovono e garantiscono, nell’ottica della

collaborazione scuola/famiglia, il confronto sulle

problematiche che si possono verificare nel momento

dell’accoglienza scolastica.

(Rif. TABELLA A in allegato)

2) Prima

dell’inserimento

scolastico

- Scuola (Dirigente Scolastico o

referente)

- Genitori

Primo incontro:

acquisire informazioni tecnico/scolastiche sulla storia

del minore adottato affinché la specificità

dell’esperienza adottiva sia riconosciuta.

- Scuola (Dirigente Scolastico o

referente)

- Genitori

- Servizi competenti

Secondo incontro:

acquisire informazioni sul progetto di accompagna-

mento del minore adottato, elaborato dai servizi

competenti al fine di individuare la classe di frequenza

appropriata alle conoscenze/capacità del minore,

nonché tempi e modalità di inserimento adeguati

(possibile inserimento graduale e flessibile).

Valutare il ricorso a strumenti e professionalità

specifiche tra cui il mediatore linguistico e/o culturale.

3) Prima

dell’inserimento

nella classe

- Dirigente Scolastico o referente

- Insegnanti della classe

- Genitori

Schematizzare per punti il progetto condiviso.

Il percorso così individuato potrà essere monitorato e,

se necessario, modificato.

(Rif. TABELLA B in allegato)

4) Dopo l’inserimento

nella classe

- Insegnanti della classe e/o referente

- Genitori

Realizzazione del percorso di inserimento scolastico e

sua periodica verifica.

(Rif. TABELLA C in allegato)

5) In itinere - Insegnanti della classe

- Operatori dei servizi di riferimento

- Genitori.

Se ritenuto necessario, verifica con gli operatori dei

servizi competenti al fine di facilitare la positiva

evoluzione dell’inserimento scolastico.

(Rif. TABELLA D in allegato)

FASI PER L’INSERIMENTO A SCUOLA

DEL BAMBINO ADOTTATO O IN AFFIDO FAMILIARE

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TABELLA A: Raccolta dati in fase di accoglienza (fase “Iscrizione”)

Cognome e

Nome

Data di nascita

Provenienza

M/F Anni di scolarità

pregressa

Altro/note

TABELLA B : Raccolta dati in fase di inserimento (fase “Prima dell’inserimento scolastico”)

Classe

Sezione

Data di inserimento

Indicare tipo di supporto

TABELLA C Valutazione dei punti di forza dell’alunno nella fase iniziale dell’accoglienza (fase “Dopo

l’inserimento nella classe”)

Non valutabili

Sviluppati/buoni

Linguaggio

Abilità strumentali

Abilità strumentali logico-matematiche

Abilità espressive

Abilità motorie

Orientamento spazio temporale

Livelli partecipativi

TABELLA D : Valutazione in itinere dell’accoglienza ( fase “Verifiche”)

Cognome e Nome

Classe e sez.

Periodo valutato Periodo valutato

Periodo valutato

In riferimento agli obiettivi prestabiliti sondare:

➢ Punti di forza

➢ Punti di debolezza

➢ Modifiche/suggerimenti

➢ Altro

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In Italia la legge di riferimento in materia di adozione di minori e di affidamento è la legge 184 del 4 maggio 1983

("Diritto del minore a una famiglia"), successivamente modificata dalla legge 476 del 31 dicembre 1998 (che ratifica la

Convenzione dell'Aja per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale) e dalla legge

149 del 28 marzo 2001 (che fissa i requisiti per l'adozione internazionale e per l'affidamento).

La Convenzione dell'Aja ("Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione

internazionale") ha lo scopo di garantire, tramite la cooperazione tra gli stati aderenti e il rispetto di norme comuni,

che le adozioni internazionali avvengano nell'interesse dei bambini e nel rispetto dei loro diritti. Hanno finora aderito

alla Convenzione 81paesi.

1. Titolo VIII Libro I Codicecivile

2. L. 184/1983 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”

3. L. 476/1998 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di

adozione internazionale, fatta a L’Aja il 29 maggio 1993 e modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in tema di

adozione di minori stranieri”

4. L. 149/2001 “Modifiche L. 184/83 e Titolo VIII Libro I CC”

5. Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (nota MIUR del 18.12.2014)

6. L.107 art.1 comma 7

RIFERIMENTI NORMATIVI

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251

ALLEGATO 6 – PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

ISTITUTO COMPRENSIVO “G.CARDUCCI”

Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado a indirizzo musicale

PIAZZA TRIESTE, 5 - O4O24 GAETA – DISTRETTO 49

0771/460265 - Fax 460265 [email protected]

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252

Il nostro Istituto è da tempo interessato a fenomeni migratori e aumenta la presenza

di alunni nati all’estero o nati in Italia da genitori stranieri.

E’ pertanto sempre più urgente stabilire prassi e definire modalità perché questi

alunni siano accolti e valorizzati in un’ottica interculturale.

Il documento è centrato su tre azioni pedagogiche specifiche:

- l’accoglienza tanto del singolo alunno quanto della famiglia immigrata;

- lo sviluppo linguistico;

- l’approccio interculturale.

P R O T O C O L L O D I A C C O G L I E N Z A

Vista la C.M. n.205/90 che sollecita la programmazione di attività interculturali rivolte a tutti gli alunni valorizzando la cultura altra;

Vista la L. 91/92 sulla doppia cittadinanza dei figli di coppie miste;

Vista la C.M. n. 5/94 che detta norme per l’iscrizione alla frequenza di minori stranieri in posizione irregolare o privi di documentazione completa, ma con riserva in attesa della regolarizzazione;

Vista la C.M. n. 73/94 “Dialogo interculturale e convivenza democratica: l’impegno progettuale della scuola”;

Vista la L. 40/98, art.36, “Istruzione degli stranieri. Educazione interculturale”;

Visto il D.Lgs. vo n.286/98 che ribadisce il diritto all’istruzione del minore straniero sollecitando attività di programmazione territoriale integrata;

Vista la L.144/99 che sancisce l’obbligo formativo anche a minori stranieri presenti nel territorio italiano;

Vista la C.M. n. 311/99 e la C.M. n. 93/2006 in riferimento all’iscrizione dei minori alla scuola dell’obbligo che può avvenire in un qualunque periodo dell’anno scolastico;

Visto il D.P.R. n. 394/99, art. 45, “Iscrizione scolastica”, che attribuisce al Collegio dei docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri;

Vista la Direttiva MIUR n. 45/05 per promuovere e individuare nel territorio corsi di formazione per docenti e genitori di studenti stranieri;

Vista la C.M. n.24/06 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”;

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253

Vista la C.M. n. 110/2007 in merito a collaborazioni e accordi di rete con gli Enti locali al fine di favorire il pieno inserimento degli alunni e delle rispettive famiglie;

Vista la Circolare MIUR 2/2010 “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”;

Vista la Circolare MIUR 4/2010 “Iscrizione alla Scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Anno scolastico 2010-2011”

Vista la Circolare Ministeriale 4233 del 10.02.2014 trasmissione delle “ Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”

Viste le Linee Guida del 18.12.2014

Si conviene e si stipula:

il presente documento per fornire un insieme di linee teoriche ed operative,

condivise sul piano ideologico ed educativo, al fine di favorire l’integrazione e la

riuscita scolastica e formativa degli alunni stranieri.

Il Protocollo di Accoglienza costituisce parte integrante del Piano dell’Offerta

Formativa del nostro Istituto.

FINALITA’

Facilitare l’ingresso degli alunni di altre nazionalità nel sistema scolastico e sociale.

Definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema di accoglienza degli

alunni stranieri.

Aiutare gli alunni stranieri nella fase di adattamento, facilitarne l’inserimento e

l’orientamento.

Entrare in relazione con le famiglie immigrate.

Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio sui temi

dell’educazione interculturale, nell’ottica di un sistema formativo integrato.

Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con le “storie di

vita” degli alunni.

CONTENUTI

All’interno del Protocollo si trovano le prassi da seguire di carattere:

- amministrativo – burocratico (iscrizione)

- comunicativo – relazionale (prima conoscenza)

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254

- educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza,

educazione interculturale, insegnamento dell’italiano come seconda lingua)

- sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per

quanto attiene le problematiche dell’integrazione scolastica)

SOGGETTI COINVOLTI

L’adozione del Protocollo impegna tutti i docenti della scuola ad

un’assunzione collegiale di responsabilità.

I singoli obiettivi definiti nel documento vengono realizzati di volta in volta:

- dal Dirigente Scolastico;

- dagli Uffici di Segreteria;

- dai responsabili dei plessi;

- dal docente referente del progetto Intercultura;

- dal docente referente dei BES;

- dai docenti che hanno alunni stranieri nel gruppo classe o sezione.

FASE AMMINISTRATIVO - BUROCRATICA ( iscrizione )

L’iscrizione rappresenta il primo contatto tra la famiglia straniera (genitori ed

alunno) e la scuola italiana.

Il Personale di Segreteria:

▪ iscrive il minore a scuola;

▪ raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità;

▪ fornisce ai genitori materiale per una prima informazione sull'organizzazione del

nostro Istituto ( Mini-Pof );

▪ acquisisce l'opzione di avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione Cattolica

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255

“L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene

nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque

periodo dell’anno scolastico. I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente

all’età anagrafica. E’ prevista l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

dell’ordinamento degli studi nel Paese di provenienza; del corso di studi eventualmente

seguito nel Paese di provenienza; del titolo di studio posseduto”.

(MIUR- LINEE GUIDA)

L’assegnazione della sezione tiene conto del numero di alunni per classe,

della presenza nelle classi di altri alunni stranieri e di eventuali situazioni

particolarmente problematiche (disagio, disabilità, …).

FASE COMUNICATIVO - RELAZIONALE ( prima conoscenza )

La prima conoscenza si realizza attraverso un incontro del responsabile di plesso

con l’alunno e i genitori, durante il quale vengono raccolte le informazioni sulla famiglia,

sul Paese d’origine, sul percorso scolastico dell’alunno e sulla sua biografia linguistica.

A tal proposito verrà elaborato dal docente referente del progetto Intercultura uno

schema-traccia di colloquio per raccogliere le informazioni necessarie in un clima quanto

più possibile sereno ed accogliente.

All’incontro può partecipare anche un Mediatore linguistico – culturale (Legge

40/’98 ) per facilitare la comunicazione scuola - famiglia.

L'accoglienza della famiglia straniera, oltre a favorire l'integrazione dell'alunno nel

tessuto sociale, deve essere di supporto nella scuola per la progettazione di iniziative

volte alla costruzione del dialogo interculturale.

Documentazione richiesta per l’iscrizione

• Modulo iscrizione predisposto dall’Istituzione Scolastica

▪ Permesso di soggiorno o ricevuta della Questura attestante la richiesta

• Certificato di nascita e dichiarazione di identità

rilasciati dall’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza o di attuale dimora

• Certificato di vaccinazioni obbligatorie. Se il minore ne è privo, la famiglia è invitata a presentarsi ai servizi sanitari di competenza.

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256

FASE EDUCATIVO - DIDATTICA (inserimento )

In fase di attesa dell’arrivo del nuovo alunno è opportuno informare i compagni

dell’arrivo di un compagno straniero fornendo informazioni sulla nazionalità.

Nel periodo dell’inserimento è utile coinvolgere i mediatori linguistici e individuare,

per quanto è possibile, uno o due alunni che affianchino il ragazzo straniero con

semplici attività di conoscenza e scoperta della scuola.

Il Consiglio di Classe:

provvede alla stesura del PDP in cui si individuano concrete modalità di

semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina;

favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno promuovendo attività in

piccolo gruppo o progetti di educazione interculturale;

ricerca forme di partecipazione (i linguaggi non verbali) alle attività della classe;

individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina

(uso di materiali visivi, musicali, grafici, multimediali; semplificazione linguistica

anche dei testi, adattamento dei programmi curricolari);

programma o prende informazioni su eventuali percorsi di alfabetizzazione o

consolidamento linguistico, che potranno essere attuati sulla base delle risorse

disponibili (docenti con ore a disposizione, insegnanti volontari, progetti della

scuola e finanziamenti extrascolastici);

programma percorsi di educazione interculturale per sviluppare

l’attitudine all’incontro, al dialogo, al confronto, alla negoziazione.

La Scuola potenzia la propria biblioteca scolastica con testi multilingue, anche in

collaborazione con i servizi multiculturali delle Biblioteche pubbliche, con le Associazioni

di volontariato e di immigrati.

Nella fase iniziale, quando l’allievo è concentrato sull’apprendimento dell’Italiano

come L2, è possibile sospendere e rinviare lo studio di altre lingue (soprattutto francese

e/o spagnolo) per poi riprenderle nel momento didatticamente ed educativamente più

opportuno.

Per quanto attiene alle modalità di valutazione si fa riferimento a quanto espresso

nelle Linee guida del MIUR nelle quali si afferma che “si privilegia la valutazione

formativa rispetto a quella certificativa, considerando il percorso dell’alunno, i passi

realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, le relazioni, l’impegno e la previsione di

sviluppo”.

In quest’ ottica il Consiglio di Classe tiene conto che è possibile:

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257

• prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;

• valutare il progresso rispetto al livello di partenza;

• valorizzare il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi;

• considerare che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione:

- quella relativa al suo percorso di Italiano seconda lingua

- quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del

curricolo comune.

FASE SOCIALE ( rapporti e collaborazione con il territorio )

Per promuovere una vera integrazione degli alunni nella realtà sociale e

per dare vita ad un progetto educativo che coniughi pari opportunità nel rispetto

delle differenze, la scuola necessita delle risorse del territorio, della

collaborazione di Servizi, Associazioni, Biblioteca e in primis,

dell'Amministrazione locale.

L’insegnante responsabile del settore intercultura:

- contatta le Associazioni di volontariato che operano sul territorio;

- attiva collaborazioni con le Amministrazioni locali per costruire percorsi

comuni di formazione;

- istituisce lo Sportello d’ascolto come strumento per aiutare le famiglie

degli alunni stranieri ad affrontare problemi relativi alla scolarizzazione dei

figli.

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258

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERSITA’,RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “G. Carducci” Scuola dell’Infanzia, Primaria ,Secondaria di primo grado ad indirizzo musicale

PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265

Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]

Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/CODICE FISCALE: 90027900597

PAI

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259

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERSITA’,RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “G. Carducci” Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado ad indirizzo musicale

PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265

Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]

Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/CODICE FISCALE: 90027900597

ISTITUTO COMPRENSIVO

“ G. Carducci”

GAETA(LT)

- Scuola dell’infanzia “Virgilio”, P.zza Mons. L. Di Liegro

- Scuola primaria “Virgilio”, P.zza Mons. L. Di Liegro

- Scuola dell’infanzia “S. Conca”, Via dei Frassini

- Scuola primaria “S. Conca”, Via dei Frassini

- Scuola secondaria di primo grado “G. Carducci”, P.zza Trieste

D.S.: dott.ssa M.R. MACERA

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260

PREMESSA

L'Istituto Comprensivo "G. Carducci", ubicato a Gaeta (LT), è composto da 3 sedi:

Plesso "Virgilio" (sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria, dal 2014 anche sede

decentrata del Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi “di Latina).

Plesso "S. Conca"(sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria)

Plesso "G. Carducci" (sede della Scuola Secondaria di I grado)

In ottemperanza alla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successiva CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra

scuola ha elaborato il “Piano Annuale per l’Inclusività”, con l’analisi della situazione relativa all’a.s.

2017 – ’18 e la progettualità per l’a.s. 2018 – ’19, al fine di favorire la piena partecipazione alla vita

sociale, didattica, educativa dei singoli, nel pieno rispetto delle diversità individuali. Solo attraverso la

differenziazione della proposta formativa è possibile rispondere alle richieste, ai bisogni e alle esigenze

di ogni alunno, facendo sì che egli si senta parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta e lo

apprezza.

La scuola inclusiva è fondata sulla gioia di imparare, di scoprire e conoscere le proprie capacità.

E’ una scuola che attua sempre, nel quotidiano e nell’ordinario, una didattica inclusiva calibrata su tutti

gli alunni, con l’obiettivo di ottenere il massimo potenziale di apprendimento e di partecipazione alla

vita scolastica, ognuno con i suoi bisogni “speciali”.

Il nostro Istituto operando nella prospettiva dell’inclusione ha già adottato iniziative e prassi, rivelatesi

valide, che ci sembra ora doveroso inserire anche in questa nuova pianificazione.

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Piano annuale per l’Inclusione a.s. 2017/’18

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, comma 1 e 3)

minorati vista 1

minorati udito -

Psicofisici 22 + 6 cert.

Giugno *

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 15 **

ADHD/DOP -

Borderline cognitivo -

Altro: Disturbo di apprendimento / Disturbo della sfera emotiva 5**

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico -

Linguistico - culturale 3

Disagio comportamentale/relazionale e difficoltà di apprendimento -

Totali 49

% su popolazione scolastica 5,8 %

N° PEI redatti dai GLHO

23

* 6 nuove certificazioni giunte a maggio/giugno L.104

** 1 certificazione DSA e 1 certificazione BES convertite in L.104 consegnate a

scuola in giugno)

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 20

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 3

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori , ecc.) Si

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

Si

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo No

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

Si

Funzioni strumentali / coordinamento Pof– Ptof - Sito web Si

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Valutazione e continuità

Nuove tecnologie

Viaggi -orientamento

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Si

Psicopedagogisti e affini esterni Si

Docenti tutor/mentor No

Altro: No

Altro: No

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva Si

Altro: No

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva Si

Altro: No

Altri docenti

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva Si

Altro: No

D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si

Progetti di inclusione / laboratori integrati Si

Altro: No

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva Si

Coinvolgimento in progetti di inclusione Si

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante Si

Altro:Fruizione del servizio “Sportello di

ascolto” Si

F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza.

Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità No

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili No

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità Si

Procedure condivise di intervento su disagio

e simili Si

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola No

Rapporti con CTS / CTI Si

Altro: No

G. Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola No

Progetti a livello di reti di scuole No

H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche Si

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/ gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva Si

Didattica interculturale / italiano L2 Si

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.) Si

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…) Si

Altro: No

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola x

Realizzazione di progetti che coinvolgano indistintamente tutti gli alunni

(BES e normodotati) in grado di realizzare e potenziare l’integrazione

scolastica, attraverso attività laboratoriali nelle quali valorizzare vari stili

cognitivi e favorire l’integrazione degli alunni stranieri: laboratorio di

musica popolare nel progetto d’istituto “ I SEMI DELLA

CONOSCENZA”) nella sc.sec I grado; progetto con la compagnia teatrale

“B.Brecht” nella sc. primaria e dell’infazia; ECOSCHOOL; attività sportive

e di psicomoricità nell’infanzia e primaria.

x

Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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a.s. 2018/ 2019

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

La procedura di accoglienza degli alunni certificati (con D.F. e cert. DSA ) verrà gestita e

organizzata da un gruppo di lavoro che, dopo aver esaminato attentamente le documentazioni dei

nuovi iscritti, procederà al loro inserimento nelle diverse classi, tenendo presenti le esigenze e le

caratteristiche dei singoli alunni. Per gli alunni con BES non certificati, si procederà alla presa in

carico dell’alunno da parte dell’intero Consiglio di classe, attraverso la redazione del PDP,con il

coinvolgimento delle famiglie e l’impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali

individuate dalla scuola. Per l’inclusione degli alunni con BES è di fondamentale importanza,

infatti, la creazione di una rete di collaborazione di più figure di sistema:

- il Dirigente Scolastico, che dirige e coordina tutta l’attività;

- i Docenti referenti per la disabilità, i DSA, i BES, con funzioni di tipo organizzativo, consultivo,

progettuale e valutativo degli interventi di inclusione;

- i docenti di sostegno,per gli alunni con D.F., con funzioni di informazione e mediazione tra tutte

le componenti del C.d.C. e nei rapporti con le famiglie;

- i coordinatori di classe, che sono responsabili della documentazione che dovrà essere consegnata

al D.S.;

- i docenti curriculari, che scelgono le metodologie, gli strumenti compensativi, le misure

dispensative ed i criteri di valutazione;

- gli Assistenti alla Comunicazione e alla persona

- il personale ATA.

Attraverso tali risorse professionali, l’Istituto Comprensivo “ Carducci” si adopera per:

- attivare una procedura interna di segnalazione del disagio;

- fornire, attraverso gli strumenti di rilevazione approntati, gli elementi necessari

all’avvio degli interventi;

- informare e sensibilizzare le famiglie sulla necessità di interventi personalizzati da

formalizzare in un progetto educativo, elaborato e condiviso in tutte le sue parti;

- individuare e sostenere con appropriati interventi gli alunni con difficoltà

linguistiche.

Inoltre la scuola agisce in rete con i seguenti soggetti:

- Il Servizio TSMREE della ASL che si occupa della valutazione e della presa in carico, su

richiesta dei genitori, degli alunni con disabilità, con problemi di sviluppo globali e specifici,

comportamentali, emotivo-relazionali.

Redige le Certificazioni per l’integrazione scolastica riportando la diagnosi clinica e indicando le

risorse professionali necessarie.

Fornisce la consulenza ai docenti degli alunni segnalati sulla base dei risultati della valutazione.

- I Servizi Sociali, che ricevono la segnalazione da parte della scuola e si rendono disponibili ad

incontrare la famiglia a scuola o presso i Servizi. Su richiesta della famiglia, valutano la possibilità

e la fattibilità di attivazione di tutti gli strumenti a sostegno della genitorialità disponibili, in

coordinamento con la scuola.

Qualora sia intervenuta una diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, può essere attivata la

procedura per l’assegnazione di AEC;

- L’Ufficio Servizi Sociali del Comune, che assegna gli assistenti relativi alle diverse tipologie di

disabilità presenti nella scuola;

- Il Comune, che sulla base della richiesta presentata dalla scuola, può assegnare un certo numero

di Volontari del Servizio Civile Nazionale come supporto all’attività inclusiva.

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Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo/didattici a prevalente

tematica inclusiva.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive:

Si prevede l’adozione di strategie di valutazione che tengano conto dei diversi livelli di partenza

relativi alle diverse tipologie di BES; per ogni situazione verrà stabilito un protocollo relativo ai

livelli essenziali che si dovranno raggiungere con le prassi inclusive. Verranno somministrate

”prove di istituto”per verificare le competenze iniziali, in itinere e finali di italiano, matematica e

inglese oltre a quelle delle singole discipline per la valutazione anche delle competenze trasversali.

Nello svolgimento di tali prove, per gli alunni con BES, si terrà conto delle necessità di fruire di

tempi più lunghi, di strumenti compensativi e dispensativi, nonché di svolgere prove

personalizzate, anche con riferimento alle diverse tipologie di items.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola:

All’inizio dell’anno scolastico, esaminate le situazioni individuali dei singoli studenti H, vengono

attribuite le ore per l’assistenza specialistica, da parte del comune, e assegnati i docenti di sostegno

agli alunni considerate le risorse disponibili in organico di diritto e di fatto. Tali procedure non

sono, peraltro, da considerarsi esaustive delle diverse tipologie di interazione con gli studenti,

potendosi pur prevedere la possibilità di lavorare in piccoli gruppi e/o classi aperte, allo scopo di

perseguire tutte le possibili strategie di coinvolgimento e di inclusione.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti:

Attività programmate con AEC per aiuto didattico, socializzazione, acquisizione di maggiore

autonomia personale. Inoltre la scuola aderisce al progetto ASIA7 (volontari del servizio civile) in

partenariato con il Comune di Gaeta.

Saranno programmati incontri periodici con gli esperti dell’ASL per la verifica dei PEI e per la

valutazione “in itinere” del percorso di inclusione.

Negli ultimi anni si è intensificato il confronto con i centri di riabilitazione neuro-psicomotoria“LA

VALLE” e“DEMETRA”, con quest’ultimo che, privatamente, segue un congruo numero di alunni

con DSA.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative:

La famiglia, come prima titolare del compito educativo, deve essere chiamata a condividere la

responsabilità formativa relativa al ragazzo. Le procedure di inclusione inizieranno con l’inoltro,

da parte della famiglia, della documentazione alla segreteria didattica dell’Istituto. Sarà inoltre

chiamata in causa nella condivisione dei singoli PEI e PDP, e dovrà esprimere il consenso sulla

possibilità di attuare le strategie programmate in relazione alle situazioni individuali.

Saranno programmati periodici incontri scuola-famiglia, contatti telefonici o per iscritto al fine di

attuare una guida extrascolastica costante e un quotidiano controllo sull’andamento didattico-

disciplinare. Si conferma il progetto “Minori sul territorio” (sportello di ascolto in collaborazione

con la dott.ssa Iandolo – psicologa)

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi:

L'educazione inclusiva necessita di una didattica di qualità comprensiva della pluralità dei bisogni,

aperta alle diversificate esigenze formative, speciali e non, di tutti gli allievi, in cui la “diversità” è

vissuta come stimolo e comune arricchimento.

ATTIVITA’:

attività adattata rispetto al compito comune

attività differenziata con materiale predisposto

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affiancamento/guida nell’attività comune

attività di approfondimento/recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele

attività di approfondimento/recupero individuale

tutoraggio tra pari

lavori di gruppo

attività di piccolo gruppo fuori dall’aula

CONTENUTI:

comuni

alternativi

ridotti

facilitati

TEMPI:

Tempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività

MATERIALE/STRUMENTI:

Materiale predisposto, concreto,visivo,vocale,sonoro

Testi adattati, testi specifici, calcolatrice, tabelle…

Mappe, video, LIM, computer, ausili vari

RISULTATI ATTESI

Comportamenti osservabili che testimoniano il grado di raggiungimento dell’obiettivo.

( prestazioni in ambito disciplinare, investimento personale, autonomia di lavoro, compiti e

studio a casa, partecipazione alla vita scolastica)

VERIFICHE

Comuni

- verifiche disciplinari di classe e al termine delle U.D.A secondo precisi indicatori

- prove di istituto periodiche per Italiano/Matematica/ Inglese

Comuni graduate

Adattate

Differenziate sulla base del PEI o PDP concordate e proposte dagli insegnanti

VALUTAZIONE

In relazione ai risultati attesi e in considerazione dei diversi livelli di partenza.

In aggiunta agli obiettivi didattici specifici si terrà conto di obiettivi di carattere trasversale in

ragione dello stile cognitivo, delle specifiche preferenze e risorse di apprendimento di ogni singolo

alunno.

Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente

dall’estero e “ non alfabetizzati”. Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona

competenza dell’italiano scritto e parlato prima per la comunicazione interpersonale e per

l’integrazione scolastica, e poi per lo studio delle discipline.

Valorizzazione delle risorse esistenti:

Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse presenti nella scuola, valorizzando le

competenze di ogni docente, anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti

sono portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la

richiesta di risorse aggiuntive per sostenere gli alunni in particolari difficoltà. Si dovrà

implementare l’utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi e nuovi

linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale. Sarà valorizzato l’uso dei

software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e

la partecipazione di tutti gli alunni. L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola servirà a creare un

contesto di apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le situazioni di

potenziale difficoltà.

- Realizzare attività laboratoriali al fine di creare un contesto di apprendimento personalizzato

per valorizzare le potenzialità di ciascuno favorendo l’inclusione di tutti.

Funzionale al conseguimento di questo obiettivo è sicuramente il Progetto di Istituto che ogni

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anno viene realizzato nella nostra scuola su un tema interdisciplinare condiviso. Ogni docente

svolge, col gruppo classe e per classi aperte, attività finalizzate alla realizzazione di eventi che

coinvolgono TUTTI gli alunni dei tre ordini di scuola: mostre, concerti, spettacoli, con una

significativa ricaduta sul territorio e sulla comunità cittadina (eventi svolti presso il Teatro

Ariston, i piazzali antistanti le scuole, in alcune Chiese cittadine e in altre location).

- Promuovere e sviluppare il confronto fra colleghi e operatori specializzati per

condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi e buone prassi didattiche.

- Promuovere attività laboratoriali nell’ambito del progetto d’Istituto, in modo da coinvolgere

un numero sempre maggiore di alunni . Ciò considerando l’ottimo risultato ottenuto ai fini

dell’inclusione/ integrazione e opportunità, sia per gli per gli allievi stranieri che per tutti gli

altri, attraverso diversi linguaggi, i ragazzi usano canali espressivi alternativi e di grande

impatto emozionale.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti

di inclusione:

L’eterogeneità dei soggetti B.E.S. e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di

un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la

richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la

metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di

risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola.

L’istituto necessita:

dell’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e

personalizzazione degli apprendimenti;

del finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli

interventi di ricaduta su tutti gli alunni;

dell’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con

disabilità;

dell’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo

periodo dell’anno scolastico;

dell’incremento di risorse umane e specifiche per l’inserimento e l’integrazione degli alunni di

nazionalità straniera e per l’organizzazione di laboratori linguistici;

della costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;

della costituzione di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,

la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo:

Nella fase di transizione da un ordine di scuola all’altro, i docenti curano il passaggio di

informazioni relative agli studenti con BES. Negli incontri con i docenti referenti si esamina la

documentazione relativa all’alunno, ci si confronta sull’esperienza scolastica precedente e si

forniscono suggerimenti per la formulazione di un piano di lavoro da sviluppare successivamente

con il C.d.C. di appartenenza.

Tutti i docenti sono impegnati a creare un clima favorevole ed accogliente, sia all’ingresso nel

nuovo segmento scolastico, che durante il corso dell’a.s.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 28 giugno 2018.

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29 giugno 2018.

Il Dirigente scolastico

(Dott.ssa Maria Rosaria Macera)

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Allegati: Proposta di organico di sostegno

DOCENTI

SOSTEGNO

Org. Diritto

DOCENTI SOSTEGNO

Richieste in deroga

Si richiedono posti in deroga per gli alunni beneficiari

della L.104/92 art 3 comma 3 e L. 104/92 art 3 comma 1

TOTALI

POSTI

Ordine

scuola

Numero posti Ordine

scuola

Numero posti

Infanzia 3 EH Infanzia 4 EH

Primaria 5 EH Primaria 2 EH

I grado 4 EH I grado 4 EH