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ISTITUTO COMPRENSIVO “ CARPI ZONA CENTRO “ 41012 - Carpi (Mo) - v. Guido Fassi,1 tel. 059.685503 - fax 059.652776 Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ” 1 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Scuola dell’infanzia “Berengario” Scuola dell’infanzia “I Girasoli” Scuola dell’infanzia “Meloni” Scuola primaria “Fanti” Scuola primaria “Pascoli” Scuola primaria GiottoScuola secondaria di primo grado “A. Pio” Piano Triennale dell’Offerta Formativa Elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti Adottato dal Consiglio di Istituto Viale G.Fassi 1 41012 Carpi (Modena) tel 059/685503 Fax. 059/652776 e-mail:i.c.carpicentro@ carpi.eusito: www.scuole.comune.carpi.mo.it/ In copertina: Porticato del Chiostro nel convento di San Nicolò Per il disegno tecnico si ringraziano l’architetto Giovanni Gnoli e l’ingegnere Gherardo Trombetti, responsabili per il settore A4 del Comune di Carpi “Restauro e conservazione del patrimonio immobiliare artistico e storico”. ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI - ZONA CENTRO P.T.O.F .

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ISTITUTO COMPRENSIVO “ CARPI ZONA CENTRO “ 41012 - Carpi (Mo) - v. Guido Fassi,1 – tel. 059.685503 - fax 059.652776

Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Scuola dell’infanzia “Berengario” Scuola dell’infanzia “I Girasoli” Scuola dell’infanzia “Meloni” Scuola primaria “Fanti” Scuola primaria “Pascoli”

Scuola primaria “Giotto” Scuola secondaria di primo grado “A. Pio”

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti

Adottato dal Consiglio di Istituto

Viale G.Fassi 1 – 41012 Carpi (Modena) tel 059/685503 – Fax. 059/652776

e-mail:i.c.carpicentro@ carpi.eu– sito: www.scuole.comune.carpi.mo.it/

In copertina: Porticato del Chiostro nel convento di San Nicolò Per il disegno tecnico si ringraziano l’architetto Giovanni Gnoli e l’ingegnere Gherardo Trombetti, responsabili per il settore A4 del Comune di Carpi “Restauro e conservazione del patrimonio immobiliare artistico e storico”.

ISTITUTO COMPRENSIVO

CARPI - ZONA CENTRO

P.T.O.F.

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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IMPARARE E’ UN’ESPERIENZA…

TUTTO IL RESTO E’ SOLO INFORMAZIONE. (Albert Einstein)

IL P.T.O.F.

“Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo

dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplica la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le

singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”

( art. 3, D.P.R. 275/1999 – Legge 107/15 art. 1 c. 14)

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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1. Priorità strategiche

Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili

a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,

individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta

formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e

tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in

riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per

il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea,

anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella

storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti

pubblici e privati operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il

dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà

e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento

delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione

all'autoimprenditorialità;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività

culturali.

Rapporto di autovalutazione

Il Rapporto di autovalutazione, chiamato anche RAV, è lo strumento che accompagna e

documenta il primo processo di valutazione previsto dall'SNV: l'autovalutazione.

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Il rapporto fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo

funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui

orientare il piano di miglioramento.

Scuola in Chiaro permette di consultare il RAV in modi diversi:

Naviga il RAV -> consente di muoversi all'interno delle sezioni del rapporto e

leggerne il dettaglio;

Indicatori -> fornisce un elenco, diviso per argomenti, di tutti gli indicatori nazionali

messi a disposizione delle scuole per la compilazione del RAV;

RAV in formato pdf -> consente di scaricare sul proprio pc una copia sia del RAV

sia degli indicatori per consultarli, anche in un secondo momento,

indipendentemente da Scuola in Chiaro.

Per una consultazione più facile e veloce del RAV guarda il video tutorialpredisposto.

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IL P.T.O.F….

Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa ( c. 14 )

E’ coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi ( c. 14 )

Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale ( c. 14 )

Tiene conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa ( c. 14 )

Riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità ( c. 14 )

Mette in atto il piano di miglioramento elaborato nel RAV ( c. 14 )

Elabora il potenziamento dell’offerta formativa ( cc. 7, 16, 22, 24 )

Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale ( c. 57 )

Programma le attività formative rivolte al personale Docente e ATA ( cc. 12, 124 )

Presenta il fabbisogno di ( c. 14 )

Posti comuni e di sostegno dell’organico dell’Autonomia

Posti per il potenziamento dell’offerta formativa

Posti del personale ATA

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

Alla luce delle priorità individuate nel RAV, pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente

sul portale Scuola in Chiaro del M.I.U.R, sono state decise le azioni opportune per raggiungere i

traguardi individuati. La pianificazione delle azioni copre l’arco longitudinale del triennio di validità

del POF e i risultati raggiunti saranno valutati, condivisi e diffusi . Si riprendono qui in forma

esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè:

Priorità, Traguardi di lungo periodo e obiettivi di processo.

PRIORITA’

Dall’autoanalisi dell’istituto effettuata e dai dati riportati nel RAV 2015, emerge la priorità di

ottenere il successo formativo di tutti gli alunni.

L'intento è quello di diminuire la percentuale degli studenti che conseguono la votazione di 6

all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, migliorando le competenze in uscita dei

ragazzi, facilitando il loro percorso formativo nella Scuola Secondaria di Secondo grado.

Sia i risultati INVALSI che le statistiche interne della scuola evidenziano ancora una significativa

variabilità degli esiti in uscita dal primo ciclo d'istruzione conseguente all'elevata percentuale di

alunni stranieri intorno al 30%.

La priorità indicata nel RAV è pertanto la seguente:

PRIORITA’ – AREA RISULTATI SCOLASTICI-

1. diminuire la percentuale di studenti che conseguono la votazione di 6 all'esame di Stato conclusivo del Primo ciclo d'istruzione

TRAGUARDI

Traguardi Indicatore Risultati attesi

1. mantenere la percentuale della votazione 6 all'esame di stato al 25,9%

% della votazione 6 all'esame di stato

2015-16 25,9%

2016-17 25,9%

2. ridurre la percentuale della valutazione 6 all'esame di stato al 22%

% della votazione 6 all'esame di stato

2015-16 23,9%

2016-17 22%

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PRIORITA’, OBIETTIVI DI PROCESSO ED AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Le azioni di miglioramento messe in atto per conseguire i traguardi sopraelencati prevedono:

• un percorso triennale che si articola sulla priorità individuata con attività da svolgersi in

parte in ore pomeridiane e in orario curricolare per gli alunni stranieri , come da progetto “Classi

d'accoglienza”.

• un percorso triennale che garantisca il successo formativo di tutti gli studenti.

Per conseguire i traguardi sopra elencati, l'istituzione scolastica si impegna ad attuare i seguenti

obiettivi di processo.

PRIORITA’ 1. diminuire la percentuale di studenti che conseguono la votazione di 6 all'esame di

Stato conclusivo del Primo ciclo d'istruzione

OBIETTIVO DI PROCESSO: elaborazione di un curricolo verticale d'istituto che accompagni gli

studenti in tutto il loro percorso d'istruzione

Nell'anno scolastico 2014/2015 i docenti hanno iniziato ad elaborare il curricolo verticale d'istituto,

operando in sottocommissioni composte ognuna da docenti di diverso ordine scolastico. L'intento

è stato quello di uniformare le pratiche didattiche per condividere criteri di valutazione comuni a

tutti i docenti, il cui obiettivo sarà il miglioramento degli esiti finali degli alunni, in quanto, ad oggi,

la metà degli studenti si colloca nella fascia medio-bassa.

L'elaborazione si concluderà a giugno 2016.

OBIETTIVO DI PROCESSO: Svolgimento di prove comuni standardizzate di istituto per classi parallele

sia nella scuola primaria che nella secondaria di primo grado.

Lo svolgimento di prove comuni di istituto induce i docenti a dettagliare gli obiettivi di

apprendimento, le abilità e a definirne anche gli standard minimi. Oltre a promuovere il

raggiungimento di standard di apprendimento, ci si attende che questo, da un lato, faciliti la reale

adozione di criteri di valutazione comuni e che così conduca ad una riduzione della variabilità degli

esiti, e dall’altro, faciliti il recupero delle insufficienze e migliori i risultati scolastici. L'introduzione

di queste prove permetterà un monitoraggio e una riflessione costanti sulla validità del curricolo

verticale d'istituto e una comparazione sugli apprendimenti degli alunni che può stimolare il

confronto sulle metodologie didattiche messe in atto.

OBIETTIVO DI PROCESSO: utilizzo di criteri di valutazione omogenei e condivisi in ogni ordine di

scuola

L'adozione di criteri di valutazione omogenei nei vari ordini di scuola pone i docenti , gli studenti e i

genitori nella condizione di potersi confrontare in modo più efficace, chiaro e condiviso.

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La valutazione degli studenti è attuata collegialmente dai team docenti; oltre al raggiungimento

degli obiettivi legati a conoscenze, abilità e competenze, si considera anche il percorso effettuato

da ogni alunno: l'impegno, la partecipazione, i miglioramenti dimostrati rispetto ai livelli di

partenza.

Per gli studenti DSA e BES vengono predisposti PDP e PAI e la valutazione tiene conto delle

caratteristiche di ogni alunno e degli obiettivi per lui fissati.

PRIORITA’ OBIETTIVO DI PROCESSO AZIONI

1. diminuire la percentuale di studenti che conseguono la votazione di 6 all'esame di Stato conclusivo del Primo ciclo d'istruzione

a. elaborazione di un curricolo verticale d'istituto che accompagni gli studenti in tutto il loro percorso d'istruzione

a. Lavoro dei docenti in sottocommissioni disciplinari

b. Svolgimento di prove comuni standardizzate di istituto per classi parallele sia nella scuola primaria che nella secondaria di primo grado.

*Costituzione di una commissione per elaborazione di criteri di base condivisi. *Programmazione declinata per classi parallele nella primaria e per dipartimenti disciplinari nella secondaria di primo grado *Definizione di prove comuni in entrata, fine primo quadrimestre e fine secondo quadrimestre. *Analisi e valutazione degli esiti

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c. utilizzo di criteri di valutazione omogenei e condivisi in ogni ordine di scuola

- Costituzione di una

commissione per individuare i

criteri di valutazione idonei ad

ogni ordine di scuola.

- Lavoro in piccolo gruppo

per favorire il confronto tra

i docenti

- Elaborazione di una griglia

strutturata d'istituto nella

quale vengono esplicitati i

criteri di valutazione

condivisi.

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PIANO TEMPORALE DELLE ATTIVITA’

Mese Anno 2015-16 Anno 2016-17

settembre Corso di formazione per docenti sui curricoli verticali

- Restituzione del curricolo verticale concluso al collegio ; - elaborazione di prove d'ingresso strutturate e condivise

ottobre elaborazione di prove fine primo quadrimestre strutturate e condivise

novembre Dipartimenti disciplinari/classi parallele primaria: programmazione comune; Recupero individualizzato: classi d'accoglienza

Dipartimenti disciplinari/classi parallele primaria: programmazione comune; Recupero individualizzato: classi d'accoglienza

dicembre Recupero individualizzato: classi d'accoglienza

Recupero individualizzato: classi d'accoglienza

gennaio Recupero individualizzato: classi d'accoglienza in parte mirato alla preparazione all'esame di Stato.

- Recupero individualizzato: classi d'accoglienza in parte mirato alla preparazione all'esame di Stato. ; - Somministrazione prove strutturate

febbraio Restituzione risultati al collegio

marzo Recupero individualizzato: classi d'accoglienza in parte mirato alla preparazione all'esame di Stato. Dipartimenti/classi parallele: predisposizione prove comuni fine secondo quadrimestre;

Recupero individualizzato: classi d'accoglienza in parte mirato alla preparazione all'esame di Stato. Dipartimenti/classi parallele: predisposizione prove comuni fine secondo quadrimestre;

aprile Recupero individualizzato; Somministrazione prove comuni;

Recupero individualizzato; Somministrazione prove comuni;

maggio Recupero individualizzato; Valutazione prove comuni;

Recupero individualizzato; Valutazione prove comuni;

giugno

-Monitoraggio esiti alunni e voto in uscita all'esame di Stato -Monitoraggio obiettivi di processo e traguardi.

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1 – INTRODUZIONE AL P.T.O.F. DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI CENTRO:

In riferimento alle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione”del settembre 2012, e cogliendo i suggerimenti forniti dal documento dell’Autonomia scolastica, l'Istituto Comprensivo Carpi Centro, si apre al territorio per coglierne le opportunità educative e metterle a disposizione degli alunni, organizzandole e rendendole visibili all’interno del P. T.O.F. d’Istituto.

Il presente documento, quindi, intende formalizzare il rapporto tra la scuola e territorio, finalizzato al raggiungimento di un integrale sviluppo della personalità di tutti gli studenti, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali.

Quindi, compito fondamentale della scuola, in collaborazione alle istituzioni presenti sul territorio, è la formazione di un cittadino consapevole della propria identità, delle scelte da effettuare e contemporaneamente aperto verso una dimensione europea della realtà. Nel perseguire tale finalità, la scuola si pone come obiettivo primario l’inclusione scolastica di tutte le sue componenti: alunni, famiglie, docenti e personale ATA.

Nelle già citate “Indicazioni nazionali per il curricolo” sono esplicitati gli obiettivi della formazione dell'istituto comprensivo:

“l'istituto Comprensivo riunisce le scuole dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado creando le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico gli alunni dall'età dei tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione; una scuola che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante”,quale…

l’apprendimento permanente. Fondamentali sono anche le competenze di natura trasversale, strumentale, strategico- organizzativo e relazionale:

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e di base in scienze e tecnologia

competenza digitale,

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

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spirito d’iniziativa

consapevolezza ed espressione culturale

progettare individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare le informazioni.

Queste competenze sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita ( apprendimenti significativi) in una prospettiva di educazione permanente”, nella quale ogni individuo deve essere in grado di progettare, individuare collegamenti e relazioni concettuali ed interpretare correttamente ogni informazione ricevuta.

LE NOSTRE LINEE GUIDA

L’Istituto comprensivo Carpi Centro si pone la finalità di migliorare l’offerta formativa attuando percorsi didattico-formativi di qualità, promuovendo la cooperazione e l’inclusione.

Le macro priorità vengono così individuate:

Favorire l’inclusione scolastica di ogni allievo con attività,

azioni e strategie adeguate alle varie situazioni

Consolidare la padronanza dei linguaggi essenziali senza mai

perdere l’obiettivo di raggiungere un livello di acquisizione sempre più

complesso

conoscere la lingua e la cultura locale e promuovere il

confronto con altre lingue e culture, aprendosi alla

mondialità e valorizzando le risorse di ciascuno

Sviluppare la dimensione europea dell’educazione, della convivenza civile, della legalità

e tutela dell’ambiente

Valorizzare i rapporti con le famiglie, gli enti territoriali e le agenzie educative presenti sul

territorio

Migliorare l’erogazione del servizio nel rispetto dei

principi della trasparenza, efficacia ed efficienza

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FINALITA’ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI CENTRO

CONTINUITA’

Del processo di apprendimento’insegnamento

ACCOGLIENZA

INTEGRAZIONE

INCLUSIONE

ORIENTAMENTO

APPRENDIMENTO

PERMANENTE

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diventando…

“LA NOSTRA VISION E MISSION”

La scuola odierna che opera nell’era della globalizzazione, si pone come finalità quella di educare e formare le nuove generazioni tramite una cultura di base che permetta di sviluppare, implementare ed adattare le competenze personali alle sempre nuove richieste della società dell’informazione e della conoscenza. E’ diventata improrogabile la necessità di modificare complessivamente il modo di fare scuola. Infatti “….il fare scuola oggi significa mettere in relazione la complessità di mondi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita”1

1 Indicazioni nazionali per il Curricolo – settembre 2012

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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Queste riflessioni sui processi di trasformazione della società , unite ad un attento esame di come si presentano oggi i ragazzi a scuola, hanno indotto ognuno di noi a ripensare al modo di essere docenti e ad esprimere con chiarezza ciò che la nostra scuola s’impegna a fare per offrire a tutti gli studenti esperienze significative di responsabilità, solidarietà e di passione per lo studio e la cultura.

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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Noi ci impegniamo a :

Insegnare in un’ottica

progettuale

concretizzando i percorsi

formativi degli alunni

con l’apporto di tutte le

componenti della scuola

Usare un linguaggio comune e condiviso

Ricercare nuclei

concettuali fondanti che governino

l’elaborazione, la

conservazione e la

trasmissione dei saperi

disciplinari

Definire le competenze

Realizzare

un’organizzazione

funzionale per

potenziare e recuperare

le abilità degli alunni

Stimolare

la capacità di ricerca-

azione dei docenti

arricchendone le

professionalità

Rendere la scuola un

ambiente motivante, aggregante, piacevole e

gratificante

Puntare ad una

cultura intesa come

luogo del saper essere

Saper conoscere

Saper fare

Saper stare insieme

Rendere la nostra

scuola più vicina alle

istanze della società

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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L’Istituto Comprensivo Carpi Centro individua, così, la propria mission nel porre al centro del processo di apprendimento-insegnamento l’allievo, in modo che possa essere in primis, parte attiva nel acquisire competenze necessarie per una società in continuo mutamento e che il sapere e le abilità proposte possano divenire “apprendimenti significativi”, cioè spendibili in qualsiasi contesto sociale. Il perché di questa scelta è coerente alla necessità prioritaria di dare un significato profondo a tutto ciò che facciamo, contribuendo alla formazione della persona e della conseguente crescita civile e sociale del Paese. Solo così, le nostre azioni risulteranno finalizzate alla realizzazione degli scopi educativi della nostra Istituzione scolastica. Tutte le azioni sopra esplicitate derivano da una “Vision della scuola”, che identifica l’ idea formativa ispiratrice del POF. La Vision rappresenta la direzione, la meta verso cui la scuola s’intende muovere e la proiezione delle aspettative relative a ciò che la nostra scuola dovrebbe essere nel presente e nel futuro. La vision è la premessa per guidare la scuola verso l’acquisizione di un umanesimo tecnologico e l’individuazione di metodologie che operino per il successo formativo di ciascun alunno.

VISION DEL COMPRENSIVO CARPI CENTRO

Successo formativo ed Nuove tecnologie

inclusione

CENTRALITA’ DELL’ALUNNO

IMPARARE AD IMPARARE

APPRENDIMENTI DI QUALITA’,

ATTIVI E SIGNIFICATIVI

Educazione ed

orientamento Nuove metodologie

MISSION DEL COMPRENSIVO

CARPI CENTRO

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LE TRE AZIONI-FINALITA’

CONOSCERE COMPRENDERE PARTECIPARE

Attenzione ai potenziali di Acquisizione di un metodo Adeguata percezione dell’io-

sviluppo individuale, ai ritmi di di lavoro mirato all’imparare studente come protagonista

apprendimento personali e alle ad imparare dell’apprendimento.

conoscenze pregresse di Promozione dell’autostima, di

ciascun alunno un’immagine di sé positiva e

concreta.

Offerta didattica che prenda Apprendimenti significativi

avvio dalle conoscenze degli Trasformazione di conoscenze Sviluppo dell’essere cittadino

alunni e li conduca al sapere ed abilità in competenze del proprio territorio ed europeo

codificato contestualizzate

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

CARTA D’IDENTITA’

“ COMPRENSIVO CARPI ZONA CENTRO ”

Via Guido Fassi, 1 41012 Carpi – MO – L’Istituto Comprensivo Carpi Centro nasce in data 1 settembre 2005 dall’accorpamento di diverse scuole: - scuola dell’ infanzia Berengario; - scuola primaria Fanti; - scuola primaria Pascoli; - scuola secondaria di primo grado Alberto Pio.

Nell’anno scolastico 2013/2014, in seguito al dimensionamento scolastico realizzato in base alla Legge 111/11, l'Istituto Comprensivo Carpi 3, ha accolto altre tre scuole del territorio:

le Scuole dell'Infanzia Meloni e i Girasoli e la Scuola Primaria Giotto.

Ufficio di Presidenza e di Segreteria : via Guido Fassi, 1

Telefono : 059 685503

Fax : 059 652776

E-mail : [email protected]

Sito internet : www.comprensivocarpicentro.gov.it

ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI

Segreteria didattica

(per urgenze su appuntamento)

Da lunedì a sabato Dalle 11.15 alle 13.00

Segreteria amministrativa

(per urgenze su appuntamento)

Da lunedì a sabato Dalle 11.15 alle 13.00

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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Plessi Scolastici appartenenti:

Scuole dell’Infanzia

“Berengario” – Via Tintoretto, 22 Carpi – MO –

Telefono : 059 686462

e-mail : [email protected]

“I Girasoli” - Via Rossini

Telefono : 059 696257

e-mail : [email protected]

“I Girasoli” - Via Adamello,1

Telefono : 059 696257

e-mail : [email protected]

“Meloni” - Via Meloni di Quartirolo,2

Telefono : 059 692365

e-mail : [email protected]

Scuole Primarie

“Giotto” - Via Giotto,2

Telefono . 059 692401

e-mail : [email protected]

“Manfredo Fanti” - Viale Carducci, ..

Telefono: 059 651121

e-mail : [email protected]

“Pascoli” - Via Berengario

Telefono : 059 652782

e-mail : [email protected]

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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Scuola Secondaria di primo grado

“A. Pio” - Via Guido Fassi,1

Telefono : 059 685503

Succursale - Piazzale Re Astolfo,

Telefono : 059 686226

E-mail : [email protected]

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ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO collabora con

Dott. Claudio Caiti

CONSIGLIO D’ISTITUTO presiede R.S.U

Presidente:

Componente genitori STAFF DIRIGENZIALE

Componente docenti Collaboratori del D.S.

Componente ATA Funzioni Strumentali

Fiduciari di plesso

Dirige e collabora con Referenti progetti istituto

DIRETTORE GENERALE DEI

SERVIZI AMMINISTRATIVI

D.S.G.A. dirige e collabora con

Coordina COLLEGIO DEI DOCENTI

Dipartimenti

Uffici di Segreteria disciplinari Funzioni Strumentali

Gestione P.T.O.F.

Curricolo verticale

Disabilità

Consigli di classe Intercultura

Intersezione Inclusione

PERSONALE ATA Coordinatori classe

Commissioni

Assistenti

amministrativi

Collaboratori Comitato di

Scolastici valutazione

è

ORGANO SOVRANO DELIBERATORIO

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IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott. Claudio Caiti

Il Dirigente Scolastico assicura la gestione dell’intero Istituto comprensivo:

Assume la legale rappresentanza dell’Ente scolastico;

È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e del servizio offerto;

Attua iniziative volte a favorire l’arricchimento dell’offerta formativa.

Il Dirigente Scolastico è garante dei tre diritti costituzionali:

Il diritto d’apprendimento da parte degli alunni

La libertà di scelta educativa delle famiglie

Libertà d’insegnamento del corpo docente.

Il Dirigente Scolastico, nel pieno rispetto delle competenze degli organi collegiali:

Dirige, coordina e valorizza le risorse umane operanti all’interno dell’Istituto comprensivo e può organizzare l’attività scolastico secondo i criteri di efficienza ed efficacia formativa;

Collabora con gli organi sindacali.

Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, il Dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti da lui individuati, ai quali possono essere affidati compiti ben specifici ed è costantemente coadiuvato dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.

IL DIRIGENTE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI – D.S.G.A.-

Dott.ssa Silvia Panza

Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi:

Sovrintende i servizi generali ed amministrativo-contabili;

Cura l’organizzazione scolastica collaborando con il Dirigente Scolastico;

Coordina tutte le attività scolastiche

Verifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati

Il Dirigente dei Servizi Generali ed Amministrativi, in stretta collaborazione col Dirigente Scolastico:

Formula annualmente un piano delle attività per il personale ATA;

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Attribuisce al personale ATA incarichi specifici di natura organizzativo-contabile;

Redige le schede illustrative finanziarie di ogni singolo progetto presente all’interno del documento del Piano dell’Offerta Formativa, monitorandole costantemente in itinere;

Provvede alla liquidazione delle spese effettuate, dopo attenta verifica che la fornitura sia avvenuta;

Predispone il conto consultivo di bilancio.

I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL COLLABORATORE VICARIO SECONDO COLLABORATORE

Dott.ssa Eria Bulgarelli Prof.ssa Mariangela Lugli

Sostituisce il Dirigente Scolastico per tutti gli atti di gestione didattica e amministrativa relativi all’Istituto

Partecipa agli incontri istituzionali con o senza il D. S.

Risolve situazioni problematiche di natura organizzativo-didattica dell’Istituto

Organizza e coordina attività specifiche per alunni D.S.A., stranieri e con disagio delle Scuole Primarie

Coordina lo sportello “Genitori” per offrire maggior disponibilità ad eventuali chiarimenti

Sostituisce nelle funzioni il Collaboratore Vicario in caso di sua assenza

Gestisce l’organizzazione delle supplenze per la Sc. Superiore di primo grado

Partecipa alle riunioni presso il C.S.A.

in sostituzione del D.S.

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LO STAFF DIRIGENZIALE

Membri dello staff dirigenziale:

Dirigente Scolastico - D.S.G.A. – Collaboratori del Dirigente Scolastico – Funzioni strumentali - Fiduciari di Plesso – Referenti Progetti d’Istituto.

Lo Staff Dirigenziale viene individuato direttamente dal Dirigente Scolastico e viene periodicamente convocato per discutere, confrontarsi e prendere decisioni in merito ai seguenti aspetti della vita scolastica:

Esame di decreti e circolari ministeriali

Individuazione delle linee guida del P.T.O.F.

Predisposizione del calendario scolastico

Organizzazione delle attività nei vari plessi scolastici

Confronti sulle varie problematiche organizzativo-didattiche emerse in corso d’anno

Gestione del Budget annuale per le attività didattiche

Formulare proposte di Piani di Formazione del personale docente

Individuazione dei criteri per la formazione delle future classi prime

I FIDUCIARI DI PLESSO

I Fiduciari di plesso vengono individuati dal Dirigente Scolastico e rappresentano l’intera istituzione scolastica a cui fanno parte. Partecipano allo Staff Dirigenziale apportando opinioni collegiali del plesso scolastico di riferimento e sono le figure di collegamento tra le varie componenti scolastiche del Comprensivo.

I loro compiti sono:

Partecipare allo staff dirigenziale

Assicurare il coordinamento delle attività di sede con quelle delle altre scuole del comprensivo

Coordinare l’attività dei docenti di plesso, responsabili dei laboratori e/o progetti

Gestire quotidianamente l’organizzazione del plesso scolastico

Farsi portavoce dei docenti di plesso negli incontri col Dirigente Scolastico e coi genitori

Rappresentare il Dirigente Scolastico negli incontri con le agenzie educative del territorio

Curare gli aspetti relazionali-comunicativi con le famiglie degli alunni

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Assicurare tempestiva informazione a tutti i componenti della scuola sulla didattica e sulle varie attività da svolgere in sede

Creare un clima relazionale positivo

Organizzare le attività progettuali del

plesso

Collaborare con il personale A.T.A.

I FIDUCIARI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI CENTRO

a.s. 2015/2016

FIDUCIARIO PLESSI SCOLASTICI

Golinelli Mara Sandra Infanzia Berengario

Volpi Cecilia – Rovaris Alessia Infanzia Girasoli

Fresegna Angela Infanzia Meloni

Spina Giuseppina Primaria Giotto

Bellini Barbara Primaria M. Fanti

Maini Monica Primaria Pascoli

Lugli Mariangela Sc. Sup. 1° grado A. Pio

LE FUNZIONI STRUMENTALI

Dall’anno scolastico 2003/2004, grazie al funzionamento degli Istituti scolastici in regime di autonomia, vengono previste alcune “Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa”; esse rappresentano compiti organizzativi complessi e funzioni di coordinamento finalizzate al raggiungimento di obiettivi fissati. Il Collegio dei docenti, individua al suo interno persone a cui affidare questi compiti, questi progetti formativi della scuola

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Ecco come recita il C.C.N.L.:

“Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal

patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto e

per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Le risorse utilizzabili, per le funzioni

strumentali, a livello di ciascuna istituzione scolastica, sono quelle complessivamente spettanti sulla base dell’applicazine dell’art. 37

CCNI del 31-08-1999 e sono annualmente assegnate dal MPI.

Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che,

contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le stesse non possono comportare esoneri totali

dall’insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla contrattazione d’istituto.

Le scuole invieranno tempestivamente al Direttore generale regionale competente, schede informative aggiornate in ordine alla

quantità e alla tipologia degli incarichi conferiti, e ciò allo scopo di effettuare il monitoraggio”.

Art.33 – FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA del Contratto Collettivo Nazionale di

Lavoro relativo al personale del comparto scuola

FUNZIONI STRUMENTALI a.s. 2015-2016

FUNZIONE STRUMENTALE DOCENTE

1. Progettazione , stesura, revisione e

gestione del P.O.F.

Ascari Antonella

2. Handicap e Disagio Gariano Rosanna

Gandolfi Annarita

Maretti Roberta

Lodi Elisa

3. Intercultura Bongiovanni Sara

Spinardi Cinzia

4. Informatica Tondelli Leonardo

Torro Marcella

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COMPITI ED ATTRIBUZIONI

1. F.S. – Progettazione, stesura, revisione e gestione P.T.O.F:

La Funzione Strumentale collabora con il Dirigente Scolastico, il D.S.G.A. e tutte le figure istituzionali del Comprensivo Carpi Centro per svolgere al meglio il proprio compito.

Partecipare agli incontri periodici nello staff dirigenziale

Adeguare il P.T.O.F. al Quadro Normativo delineato da D. Lgs. n°59/2004 e del D.P.R.

89/2009 e verificare i percorsi delle attività didattiche progettuali per valutarne la coerenza

e l’efficacia.

Coordinare la progettazione didattico-formativa d’Istituto

Selezionare le proposte educative provenienti da agenzie educative esterne, valutandone

qualità e coerenza con il P.T.O.F., in collaborazione con i fiduciari di plesso

Promuovere attività di formazione e collaborare con la commissione “Curricoli in verticale”

per l’elaborazione del curricolo in verticale d’istituto

Creare una semplice brochure di presentazione delle scuole da distribuire ai genitori

Elaborare proposte per il monitoraggio e la valutazione delle attività progettuali attuate.

Al termine dell’anno scolastico effettuare una valutazione generale del P.T.O.F.

2. F.S. – Integrazione e sostegno ad alunni disabili e in situazione di disagio

Coordinare i docenti di sostegno

Fornire la necessaria consulenza normativa e didattica

Fornire indicazioni ai colleghi su strumenti compensativi e misure dispensative più efficaci

possibili per un intervento didattico adeguato e personalizzato

Convocare e coordinare il GLH d’istituto

Partecipare alla commissione tecnica distrettuale “disagio e handicap” prevista dal Patto

per la Scuola e dal CSH territoriale

Essere referente presso l’ASL e l’Amministrazione Comunale per gli alunni certificati e

segnalati

Favorire e coordinare gli incontri di progettazione, verifica e continuità tra i docenti di

sostegno dei vari ordini scolastici dell’istituto

Occuparsi dei rapporti di continuità tra Sc. Primaria – Superiore di primo grado e di

secondo grado

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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3. F.S. – Intercultura

Curare i rapporti con le famiglie degli alunni, utilizzando se necessario, i mediatori culturali

Coordinare l’inserimento nelle classi degli alunni non italofoni

Fornire la necessaria documentazione normativa e didattica

Collaborare con i docenti per attivare il protocollo d’accoglienza dell’Istituto

Relazionarsi con gli Enti presenti sul territorio preposti alla tematica dell’immigrazione

Occuparsi dei rapporti di continuità tra Sc. Primaria – Superiore di primo grado e di

secondo grado

4. F.S- Informatica

Vedi PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale): programmazione triennale.

REFERENTE PER L’ORIENTAMENTO

Prof.ssa Mariella Paradisi Il docente organizza e gestisce le attività di orientamento verso la scuola secondaria di secondo grado, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla progettazione d’istituto. In modo particolare, il referente fornisce agli alunni e alle famiglie informazioni utili per una scelta mirata e ponderata. Infine, partecipa agli incontri stabiliti per la continuità in verticale con le scuole superiori di secondo grado presenti sul territorio carpigiano.

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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LE R.S.U.

In riferimento alla piena attuazione dell’autonomia scolastica e con l’attribuzione della dirigenza al Capo d’istituto, il comprensivo Carpi centro è sede di contrattazione integrativa. La Commissione R.S.U. è composta da: Prof.ssa Chiara Bruschi CISL Docente Scuola Primaria Montanino Concetta C.G.I.L

I COORDINATORI DI CLASSE NELLA SC. SUPERIORE DI PRIMO GRADO “A. PIO”

Compiti del Coordinatore di classe sono:

-Presiedere in rappresentanza del D.S. alle sedute del Consiglio di classe, ad eccezione degli

scrutini

-Segnalare con tempestività a tutti i docenti del Consiglio avvenimenti suscettibili di

provvedimenti o situazioni critiche presenti all’interno della classe

-Controllare i ritardi e le assenze degli alunni ed informare la famiglia

-Raccogliere in modo sistematico informazioni sull’andamento didattico-disciplinare e

formativo-relazionale degli alunni

-Coordinare l’attività didattica

-Mantenere i rapporti con le famiglie

-Convocare le famiglie, a nome del Consiglio di classe per informarle nel caso insorgano

problemi relativi al sul percorso didattico-formativo degli alunni

-Presiedere ed organizzare le attività del Consiglio di classe

-Convocare riunioni straordinarie in caso di necessità

-Redigere i P.D.P. degli alunni, raccogliendo informazioni utili da tutti i membri del

Consiglio

-Redigere e firmare i verbali delle riunioni del Consiglio di classe

-Raccogliere la documentazione necessaria alla presentazione della classe all’esame di

licenza

-Controllare le frequenze scolastiche e segnalare eventuali anomalie alla famiglia e al

Dirigente Scolastico

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3 – LE SCELTE EDUCATIVE

L’Istituto Comprensivo Carpi Centro, attraverso un clima positivo, si pone la finalità di sviluppare al meglio le potenzialità di ciascuno, nel rispetto delle diversità, fino alla valorizzazione dell’eccellenza.

Il nostro progetto di scuola pone l’alunno, nella sua globalità, al centro dell’azione formativa e s’impegna ad attivare vari percorsi educativi che mirino a formare lo studente come persona-cittadino, creando le condizioni per garantire a tutti pari opportunità di sviluppo e di crescita culturale.

Le scelte educative dell’Istituto comprensivo si concretizzano nella didattica per competenze; si accompagnano gli alunni verso l’acquisizione dei quattro steps:

Sapere – ambito delle conoscenze –

Saper fare – ambito delle abilità, capacità –

Saper essere – ambito della consapevolezza del sé

Saper vivere insieme agli altri – ambito relazionale –

Tenuto conto della realtà sociale e culturale del nostro territorio e dei principi esplicitati dall’Istituto, per rispondere ai bisogni educativi emersi dagli alunni, la scuola si impegna affinché: - ogni alunno viva la scuola come un’esperienza di comunità, in cui si promuovono occasioni di

cooperazione e di dialogo interpersonale e interculturale - ogni alunno si abitui ad ascoltare, riflettere, concentrarsi, rispettare le cose (proprie e altrui),

l’ambiente, gli altri; - ogni alunno acquisisca conoscenze connotate da gradualità, organicità, approfondimento, e

sistematicità; - ogni alunno possa accedere a un sapere essenziale, formativo, propedeutico all’acquisizione di

competenze.

Grazie alla formazione continua dei docenti, all’attenzione ai bisogni degli studenti alla ricerca-azione e all’uso delle tecnologie avanzate, l’Istituto Comprensivo intraprende un insegnamento che miri alla qualità dell’Offerta Formativa.

La scuola con il lavoro di tutte le sue componenti vuole:

educare ai valori della responsabilità e del rispetto di sé, ai valori sociali della legalità, della tolleranza e della solidarietà, in una continua interazione con le famiglie e con il territorio;

sviluppare negli alunni la capacità di comprendere, interpretare e valutare la realtà in modo critico, anche ai fini delle scelte personali;

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insegnare ad apprendere, tenendo conto dei diversi stili cognitivi e favorendo in ciascuno l’acquisizione di un metodo di studio efficace

far acquisire saperi, abilità per assicurare uno sviluppo armonico del percorso formativo individuale

promuovere la continuità del processo educativo con i vari ordini di scuola e con il territorio

garantire un sistema dinamico, costantemente monitorato e in continuo divenire per rispondere alle diverse necessità dell’utenza, assicurando agli alunni continuità metodologica e massima attenzione alla qualità dell’azione didattica

costruire la comunità educante.

Per favorire tale azione formativa, il progetto educativo e didattico della scuola farà

riferimento alle linee guida individuate nelle indicazioni nazionali per il curricolo in verticale

come competenze trasversali alle diverse aree disciplinari.

IMPARARE AD IMPARARE

SVILUPPARE LA CAPACITA’ DEL PROBLEM SOLVING

PROGETTARE

SVILUPPARE LE ABILITA’ SOCIALI

SVILUPPARE L’AUTONOMIA PERSONALE

ACQUISIRE ED INTERPRETARE LE

INFORMAZIONI

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OBIETTIVI FORMATIVI

DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI CENTRO

-OBIETTIVI PERSEGUITI IN CONTINUITA’ VERTICALE-

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VERSO UN CURRICOLO IN VERTICALE

La nascita degli Istituti comprensivi che riuniscono scuole d’infanzia, primarie e secondarie di

primo grado, creano le condizioni per affermare una scuola di base unitaria, che prenda a

carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo d’istruzione e che

sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso

strutturante.

Il nostro Istituto comprensivo s’impegna ad assolvere l’indispensabile compito di elaborare un

percorso d’apprendimento unitario in continuità tra i tre ordini di scuola; tale compito ha visto

il suo inizio nel mese di settembre 2014 con corsi di formazione ed aggiornamento periodici

per elaborare al meglio un curricolo formativo rispondente ai criteri di qualità, efficacia ed

efficienza e si concluderà a giugno 2016. I momenti di aggiornamento, saranno affiancati a

incontri di autoformazione per dipartimenti disciplinari, nei quali, grazie a confronti,

collaborazione e condivisione, si creeranno strutture curricolari verticali.

Accanto ai saperi disciplinari, verrà elaborato un curricolo di competenze trasversali, come

indicato nel documento delle Indicazioni nazionali del curricolo, indispensabili per un “sapere

autonomo”

IDENTITA’ E STRUMENTI CULTURALI

AUTONOMIA

ORIENTAMENTO CONVIVENZA CIVILE

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Tempi della Didattica

Una sapiente organizzazione dei tempi è fondamentale per favorire processi distesi di apprendimento, creare un clima sociale positivo, evitare affaticamento e dispersione, porre attenzione ai ritmi individuali. La definizione dei tempi viene impostata considerando i seguenti criteri:

tempo significativo per il raggiungimento degli Obiettivi Formativi, evitando l’eccessiva frammentazione e la parcellizzazione degli insegnamenti;

attenzione al carico cognitivo;

alternanza di attività e metodologie diverse;

articolazione degli orari in modo flessibile;

attenzione ai tempi di intervallo e dei vissuti informali;

distribuzione equilibrata e funzionale della presenza dei diversi docenti nell’arco della settimana.

Continuità educativo-didattica

Il nostro Istituto, per realizzare una continuità educativa e didattica: 1. è attento all’ambiente di provenienza dell’alunno (continuità orizzontale): la famiglia, prima di tutto; il territorio e le sue caratteristiche e problematiche, la conoscenza di tutte le risorse culturali e strumentali in esso presenti, la valorizzazione delle potenzialità educative della società civile. Ogni alunno, infatti, non vive solo a scuola, ma nella sua famiglia e nel suo ambiente naturale e sociale; 2. ricerca un’unità di significato tra ciò che si è fatto ed appreso prima e quanto si intende fare e insegnare adesso e dopo (continuità verticale). Se l’attenzione alla continuità verticale è importante sempre, diventa cruciale nelle classi-ponte; 3. coltiva l’intreccio tra gli interventi progettati per la continuità orizzontale e verticale e le attese di maturazione che la scuola stessa si aspetta dall’autonoma evoluzione di ciascuno.

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Percorsi e attività per la Continuità Educativa:

NIDO e SCUOLA DELL’INFANZIA

INSEGNANTI NIDO INSEGNANTI S. D.INFANZIA GENITORI

Programmazione di una attività didattica per il passaggio Nido – scuola dell’infanzia; ad ogni bambino viene consegnata una “valigetta” contenente materiali che lo accompagnerà verso il grado scolastico successivo.

Informazione ai genitori sul Progetto e sul materiale che il bambino dovrà iniziare al Nido o in famiglia e completare alla scuola.

Presenza dei bambini del Nido con le loro Educatrici in sezione.

Accoglienza dei bambini in ingresso e delle loro famiglie in sezione: sono messi a disposizione giochi, libri, materiali; i geni- tori sono guidati dalle insegnanti tra i locali della scuola .

SCUOLA DELL’INFANZIA e SCUOLA PRIMARIA

INSEGNANTI S.D.INFANZIA INSEGNANTI S.PRIMARIA GENITORI

Programmazione di attività didattico-educative fra i bambini della sezione di 5 anni e quelli della scuola primaria

Incontro di presentazione con il Dirigente e i futuri insegnanti delle classi prime per illustrare: i modelli organizzativi delle scuole dell’ Istituto; l’offerta formativa; attività opzionali.

Uso di spazi comuni per le attività didattiche (dove sia possibile).

Presenza (visite) con i bambini nella scuola Primaria.

Visita alla scuola Primaria

Possibile presenza nella scuola dell’infanzia, in momenti specifici della giornata del bambino a scuola.

Incontri specifici dedicati al passaggio dei bambini con handicap, con la presenza degli operatori dell’U.S.L.

Contributo per la formazione delle classi prime.

Contributo alla scelta dei libri di testo.

Eventuali contatti durante i primi mesi di frequenza.

Eventuali colloqui individuali con le insegnanti volti ad un migliore inserimento del bambino.

Percorso di continuità “Il Ponte” tra le scuole dell’infanzia e Primarie. Viene consegnata una cartellina dal valore prevalentemente simbolico e non contenutistico, contenente materiali da

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completare nei due gradi scolastici. Colloqui tra docenti per il passaggio delle consegne.

SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INSEGNANTI PRIMARIA INSEGNANTI SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GENITORI

Sono possibili incontri tra docenti dei due gradi scolastici per il passaggio delle informazioni relative agli alunni: compilazione di una scheda personale elaborata dalla commissione Continuità. Colloqui tra docenti per il passaggio delle consegne.

Incontro con il Dirigente per la presentazione dell’organizza-zione oraria della scuola media.

Eventuali visite con gli alunni alla scuola secondaria di primo grado

Incontri specifici dedicati al passaggio delle informazioni dei diversamente abili, alla presenza degli operatori dell’A.S.L.

Sono possibili incontri tra docenti della scuola secondaria di primo grado con la scuola secondaria di secondo grado, quando questa lo richieda, anche tramite schede di presentazione delle abilità di base.

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Rapporti con le Famiglie

Il Collegio dei Docenti ha deliberato le seguenti modalità di comunicazione e collaborazione tra le famiglie e la scuola.

Scuola d’Infanzia

Colloqui individuali iniziali per la sezione 3 anni e finali per le tre sezioni.

Scuola Primaria

Ricevimenti generali bimestrali; mensili individuali secondo il calendario predisposto e, ogni volta si renda necessario, su appuntamento.

Per i genitori degli alunni delle classi prime, all’inizio dell’anno scolastico viene organizzata una assemblea per illustrare finalità, modi organizzativi della scuola e per raccogliere ulteriori elementi conoscitivi sugli alunni.

Scuola Secondaria

Ricevimento settimanale per disciplina Ricevimento generale quadrimestrale

Per ogni ordine di scuola

Assemblee di classe convocate dagli insegnanti e/o dai rappresentanti dei genitori. Distribuzione scheda di valutazione quadrimestrale. Strumenti ordinari di comunicazione: - avvisi sul diario – circolari del Dirigente scolastico –

lettere apposite per situazioni o esigenze particolari. Presso gli uffici di Segreteria dell’Istituto Comprensivo Carpi Centro, situati in viale Guido Fassi, negli orari previsti di apertura al pubblico, è possibile ricevere tutte le informazioni utili.

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INCLUSIVITA’ ED INTEGRAZIONE

La scuola si propone come ambiente educativo e di apprendimento, nel quale il bambino/ragazzo,

con la propria singolarità e con il proprio patrimonio di esperienze, si avvia progressivamente ad

un percorso di crescita e formazione, fruendo di stimoli ed iniziative che rendono valida ed

accattivante l’esperienza scolastica. La scuola si attiva per rispondere alle esigenze e alle richieste

degli alunni diversamente abili, pensando ad una reale ed effettiva integrazione fatta di proposte,

strategie e continua ricerca di mezzi, strumenti e metodologie adeguati, utilizzando anche le varie

forme di flessibilità previste dall’Autonomia scolastica e le opportunità offerte dalle tecnologie.

Come evidenziato nelle linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità,

emanate dal MIUR il 9 agosto 2009, la scuola non è solo la scuola del sapere, ma anche del

crescere attraverso interventi specifici da attuare tenendo sempre presente l’importanza

dell’istruzione e della socializzazione.

Attraverso la predisposizione di un clima sociale positivo ci si propone di realizzare una scuola che

sia realmente ambiente di apprendimento di tutti gli alunni. L’intervento degli insegnanti mirerà

innanzitutto a suscitare in essi la motivazione, il bisogno e la volontà di apprendere attraverso

pratiche didattiche diversificate perché ogni alunno deve sentirsi riconosciuto, sostenuto e

valorizzato.

Tenendo conto della normativa vigente, verrà predisposto il P.E.I. (Piano Educativo

Individualizzato). In tale documento saranno delineate le linee guida del piano di lavoro annuale

più idonee ad incrementare le potenzialità individuali degli alunni diversamente abili.

A seguito della C.M. n°8 del 6 marzo 2013, anche il nostro Istituto ha predisposto il Piano Annuale

per ‘Inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES che non potrà esimersi dalle seguenti azioni:

Stendere il protocollo di accoglienza per gli alunni BES

Ottimizzare gli incontri tra i diversi ordini di scuola

Definire fondamentalmente attività di raccordo fra i diversi ordini di scuola

La progettazione delle attività terrà conto di quelle modalità che metodologicamente favoriscono

l’interazione e l’inclusione, al fine di promuovere un clima psicologicamente sereno, in cui gli

allievi possano vivere rapporti di collaborazione e di rispetto tali da essere motivo di riflessione e

di stimolo per il raggiungimento di una vera maturità sociale, evitando situazioni di isolamento e di

emarginazione. Solo quando sarà necessario, si utilizzerà il lavoro didattico individuale.

Per facilitare l’apprendimento vengono utilizzati sussidi didattici e materiale strutturato come:

testi semplificati, schede specifiche, questionari, video, audio e software specifici.

Lo strumento informatico è un valido supporto ai processi di apprendimento, favorendo risultati

gratificanti per l’alunno.

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Sarà valorizzato il contributo dei genitori in quanto potranno fornire informazioni utili per la

predisposizione di un progetto educativo e didattico rispondente agli effettivi bisogni, interessi e

inclinazioni dell’alunno; il nostro Istituto cura con particolare attenzione il rapporto con la famiglia.

L’insegnante di sostegno rappresenta, all’interno dell’équipe pedagogica, la risorsa specialistica

destinata all’alunno diversamente abile; esso opera in collaborazione con gli altri insegnanti di

classe per perseguire una reale integrazione attraverso un buon lavoro di

programmazione/progettazione, individualizzazione e valutazione che tenga conto dei bisogni

formativi di entrambe le parti: alunno diversamente abile incluso nella classe e i suoi compagni.

Nell’Istituto comprensivo è presente il GLH – Gruppo di Lavoro per l’Handicap – a cui fanno parte

tutti gli insegnanti di sostegno e i docenti di classe che si riuniscono periodicamente per discutere

linee organizzative, per condividere esperienze di particolare rilievo, per promuovere iniziative

progettuali e laboratori ali e per definire possibili piani d’intervento e strategie alle richieste

evidenziate. Il contributo della famiglia e delle figure specializzate viene sempre valorizzato.

Nell’ambito della continuità, saranno organizzati incontri tra i docenti dei due ordini di scuola

interessate per favorire una conoscenza più approfondita delle attitudini, potenzialità, della sfera

sociale e affettiva dell’alunno. Inoltre per favorire l’integrazione saranno organizzate attività di

accoglienza durante il primo mese di scuola.

L’Istituto Comprensivo Carpi Centro , in riferimento alla C. M. 8/2013 e alla nota del Capo

Dipartimento Istruzione prot.1551 del 27 giugno 2013, implementa l’offerta formativa rivolta al

territorio progettando un Piano Formativo per alunni con bisogni educativi speciali – B.E.S. –

Tale piano , redatto e condiviso dai docenti, diventa uno strumento indispensabile per individuare

situazioni problematiche e le strategie da attuare, rendendo così qualificante la metodologia

d’insegnamento.

La nota ministeriale prot.1551 del 2013 sottolinea che “….il Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I)

va interpretato come uno strumento di progettazione in senso inclusivo…sul quale sviluppare una

didattica attenta ai bisogni di ciascuno, nel realizzare gli obiettivi comuni”.2

Seguendo questa indicazione didattico-educativa del Ministero dell’Istruzione,, l’Istituto risponde

appieno alle richieste enunciate dall’UNESCO nel 2000 nel documento “Dakar Framework for

action”, nel quale si definisce il principio de: L’Educazione per tutti”.

E’ quindi compito delle comunità educanti individuare, per ogni persona, strategie efficaci da

mettere in atto per far sì che l’Educazione per tutti si possa tradurre in: Educazione per ciascuno.

Questo è l’aggancio, nella nostra legislazione, con il principio della personalizzazione introdotto

con la legge 53 del 2003, nella quale viene dichiarato in modo inequivocabile il principio

dell’individualizzazione dell’insegnamento.

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Intercultura

“L’educazione interculturale costituisce lo sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi

formativi rivolti agli alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione

educativa nei confronti di tutti.

La scuola infatti è il luogo centrale per la costruzione e la condivisione di regole comuni, in quanto

può agire attivando una pratica di vita quotidiana che si richiami al rispetto delle forme

democratiche di convivenza…L’educazione interculturale rifiuta sia la logica dell’assimilazione, sia

la costruzione ed il rafforzamento di comunità etniche chiuse ed è orientata a favorire il confronto,

il dialogo, il reciproco arricchimento entro la convivenza delle differenze” ( Linee guida per

l’accoglienza degli stranieri C.M. 16.02.06).

Operare nel quotidiano con alunni stranieri e con alunni diversamente abili significa assumersi una

responsabilità di grande complessità; consci di questo, negli anni, si è fatto il possibile per mettere

in relazione enti locali e sistemi scolastici, al fine di promuovere azioni mirate e condivise.

Nel nostro Istituto vengono predisposte le seguenti azioni:

Sportello per le famiglie: fase di prima accoglienza al momento dell’iscrizione dell’alunno

(incontro con la famiglia, raccolta di informazioni sul percorso scolastico, determinazione della

scuola e della classe di inserimento tenendo conto della normativa vigente) in collaborazione

con l’Ente Locale, la Commissione Intercultura e i mediatori culturali madrelinguisti.

Percorso di lingua italiana “full immersion”( due settimane prima all’inizio di settembre)

rivolte agli alunni di più recente immigrazione al fine di fornire un vocabolario minimo utile per

una prima comprensione e per un sereno inserimento nelle classi; tale percorso verrà attuato

solo se ritenuto necessario.

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Percorsi di alfabetizzazione continua in corso d’anno (svolti da docenti interni ai plessi o

esterni) per favorire l’inserimento degli alunni nelle classi di appartenenza attraverso il

potenziamento dell’apprendimento della lingua.

Coinvolgimento delle famiglie nel percorso scolastico degli alunni attraverso colloqui

individuali con l’aiuto dei mediatori culturali.

Laboratori di promozione interculturale rivolti ad alunni italiani e stranieri gestiti

da mediatori culturali in collaborazione con gli insegnanti di classe, al fine di sostenere la

cultura dell’accoglienza come prassi educativa.

Individuazione di due docenti “Funzione Strumentale Intercultura” che organizzano e

coordinano i vari interventi .

A tal fine la scuola s’impegnerà a :

Educare

all’intercultura

Migliorare la

convivenza tra gli

alunni educandoli

all’accoglienza e al

rispetto

Sviluppare la capacità

di collaborazione e

partecipazione

corretta

Far apprendere la

strumentalità di base

relativamente alle

aree linguistiche

Promuovere la

partecipazione delle

famiglie degli alunni

stranieri alla vita

scolastica

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CONTINUITA’ VERTICALE ED ORIZZONTALE

La continuità verticale prevede:

Formazione unitaria dei docenti

Incontri congiunti tra docenti

Individuazione delle competenze da raggiungere3

Predisposizione di comuni strumenti di rilevazione e valutazione

Progetto sperimentale di continuità didaddico-educaticativa

La continuità orizzontale: i rapporti con il territorio

Il n/s Istituto si pone l’obiettivo principale di garantire il successo formativo di tutti gli alunni, al

quale devono concorrere tutti i soggetti che vi operano. Al fine di cogliere tutte le opportunità

offerte dall’Autonomia Scolastica, sembra ormai indispensabile stringere rapporti di

collaborazione e pervenire a momenti concreti di vera e propria co-progettazione tra Scuole, Enti

locali ed Agenzie educative presenti sul territorio.

I nostri rapporti con l’esterno sono improntati allo scopo di:

-promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a

disposizione alle scuole (personale di assistenza)

-promuovere un uso integrato delle risorse scolastiche al di fuori dell’orario di lezione

-stringere rapporti collaborativi per implementare l’offerta formativa.

Criteri per la Rilevazione degli Apprendimenti (Verifiche) e la Formulazione dei Giudizi (Valutazione)

Attraverso l’osservazione informale e le osservazioni sistematiche si valutano le esigenze dei bambini e, in base alla qualità delle loro risposte, si riequilibrano le proposte educative. Nella scuola primaria:

si valuta all’inizio per conoscere la situazione d’ingresso di ciascun alunno, e su questi risultati viene predisposto il percorso curricolare della classe

si valuta in itinere per monitorare l’andamento delle attività di classe e di laboratorio e individuare gli interventi necessari per superare eventuali problemi;

si valuta alla fine per poter accertare i risultati conseguiti e certificare le competenze acquisite.

3 Indicazioni nazionali ed elaborazione del curricolo verticale d’Istituto

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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si valutano, oltre agli esiti, i progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza, l’impegno dimostrato, il grado di partecipazione, di interesse e di autonomia personale, e il comportamento.

La valutazione ha carattere formativo, non sancisce, né sanziona:

serve ai docenti per capire come modificare o integrare la proposta curricolare in rapporto agli obiettivi formativi;

serve agli alunni per orientare impegni e sforzi in positivo al fine di conseguire obiettivi di apprendimento e traguardi di maturazione e sviluppo della personalità.

“Nella nostra scuola il Collegio Docenti ha approvato un modello di scheda, predisposto da

una commissione di lavoro a cui il Collegio stesso aveva affidato il compito di elaborare

proposte nel quale sono stati utilizzati alcuni indicatori della precedente scheda e ne sono

stati inseriti di nuovi, desunti dagli OSA delle Indicazioni Nazionali, selezionati tra quelli più

coerenti con le Programmazioni elaborate dalle classi parallele; è inoltre prevista la

valutazione del comportamento e delle attività opzionali.”

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PNSD (PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE)

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD ANIMATORE DIGITALE: DOTT.SSA MARCELLA TORRO

Premessa L’animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale” . Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a: Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunita’ scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28),e dal piano digitale della scuola, in qualità di

animatore digitale dell’istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento:

AMBITO INTERVENTI A.S 2015-2016- FASE PRELIMINARE

Formazione interna

Somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la rilevazione

delle conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in possesso dei docenti e

degli alunni per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti,

curricolo, formazione).

Elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell'indagine

conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare.

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per

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l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.

Formazione specifica per Animatore Digitale –

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

Coinvolgimento della comunità scolastica

Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Progettazione del sito istituzionale della scuola.

Creazione di soluzioni innovative

Revisione e integrazione, della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione a progetti PON.

Ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola.

Verifica funzionalità e installazione di software autore open source in tutte le LIM della scuola.

Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola (aula informatica, aula polifunzionale, LIM, computer portatili , computer fissi, tablet).

Interventi Triennio 2016-2019

Ambito A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

Formazione interna

Creazione di uno sportello permanente di assistenza.

Formazione specifica per Animatore Digitale –Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Formazione base per tutti

i docenti per l’uso degli

strumenti tecnologici già

presenti a scuola.

Formazione per un

migliore utilizzo degli

ampliamenti digitali dei

testi in adozione

Mantenimento di uno sportello permanente per assistenza.

Formazione specifica per

Animatore Digitale –Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Azione di segnalazione di

eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Educational per l’organizzazione e per la didattica .

Formazione all’uso del coding nella didattica.

Mantenimento di uno sportello permanente per assistenza.

Formazione specifica per

Animatore Digitale –Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata.

Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test, web quiz

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Scuole dell’Infanzia “ BERENGARIO ” “I GIRASOLI” “MELONI”- Scuole Primarie “ FANTI “ “GIOTTO” “ PASCOLI “ – Scuola Secondaria I°Grado “ ALBERTO PIO ”

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Formazione all’uso del coding nella didattica.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Formazione all’utilizzo

registro elettronico

Formazione all’utilizzo di cartelle condivise e documenti condivisi di Google Drive per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Formazione all’utilizzo

registro elettronico

Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema.

Monitoraggio attività e

rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Formazione e uso di soluzioni tecnologiche da sperimentare per la didattica (uso del linguaggio Scratch)

Formazione all’utilizzo registro elettronico

Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Coinvolgimento della comunita’ scolastica

Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore digitale e dal DSGA e progressivamente un piccolo staff in ciascun plesso, costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli assistenti tecnici e del gruppo di lavoro.

Implementazione

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

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competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)

Partecipazione

nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento

degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Raccolta e

pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione:

o programmazioni o relazioni finali o monitoraggi azioni del

PTOF e del PdM

Utilizzo di strumenti per

la condivisione con gli alunni (gruppi, community)

Partecipazione

nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Raccolta e

pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione: o programmazioni o relazioni finali o monitoraggi azioni

del PTOF e del PdM o richieste (

svolgimento di atttività, incarichi, preferenze orario)

Utilizzo di strumenti per la

condivisione con gli alunni (gruppi, community)

Partecipazione

nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al

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ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

territorio.

Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità.

Creazione di soluzioni innovative

Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione / revisione

Utilizzo dei dispositivi in possesso della scuola in alcune classi per le attività didattiche.

Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline

Sviluppo del pensiero computazionale.

Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli alunni

Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch)

Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola

sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software.

Attivazione di postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative.

Utilizzo sempre più frequente di laboratori mobili sfruttando oltre alla tecnologia già in dotazione della scuola, la tecnologia in possesso degli alunni e docenti.

Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch)

Utilizzo di classi virtuali ( comunity, classroom)

Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: flipped classroom,.

Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative e condivisione delle esperienze

Realizzazione di biblioteche scolastiche come ambienti mediali

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Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti.

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del PNSD

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ISTITUTO COMPRENSIVO “ CARPI ZONA CENTRO “ 41012 - Carpi (Mo) - v. Guido Fassi,1 – tel. 059.685503 - fax 059.652776

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LE SCELTE ORGANIZZATIVE

Modalità di Funzionamento degli Organi Collegiali

ORGANO COMPONENTI FUNZIONI

CONSIGLIO DI ISTITUTO4

Presidente: un genitore Membri di diritto: il Dirigente scolastico Membri eletti: 8 docenti, 8 genitori e 2 A.T.A.

Dura in carica per tre anni. Elabora e delibera circa scelte di carattere organizzativo, gestionale e contabile. Elegge la Giunta esecutiva.

GIUNTA ESECUTIVA5

Presidente: il Dirigente scolastico Membri di diritto: il Dirigente scolastico e la Direttrice Amministrativa Membri eletti: 1 docente, 1 non docente e 2 genitori

Dura in carica per tre anni. Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

COLLEGIO

DEI DOCENTI6

Presidente: il Dirigente scolastico Membri : tutti i docenti (di ruolo e non) in servizio nell’Istituto

Ha durata annuale. Elabora e delibera circa scelte in ambito educativo, metodologico, didattico, valutativo. Elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di Istituto; Elegge, nel suo seno, i docenti del comitato per la valutazione del servizio dei docenti nell’anno di formazione.

CONSIGLIO

DI INTERSEZIO-NE7 (scuola dell’infanzia)

Presidente: : il Dirigente scolastico o un docente delegato della scuola dell’infanzia Membri : tutti i docenti della scuola Membri eletti: un rappresentate dei genitori per sezione

Ha durata annuale. Si occupa del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione con la sola presenza dei docenti.

CONSIGLIO DI

INTERCLAS-SE8 (scuola elementare)

Presidente: il Dirigente scolastico o un docente delegato della scuola elementare Membri: tutti i docenti del plesso Membri eletti: un rappresentate dei genitori per classe

Ha durata annuale. Si occupa del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di interclasse con la sola presenza dei docenti.

CONSIGLI DI CLASSE (scuola

secondaria)

Docenti di classe

Ha scadenza mensile. Si occupa del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari. A novembre e ad aprile sono convocati anche i genitori eletti come rappresentanti.

ASSEMBLEE DEI

GENITORI9

Membri: tutti i genitori Le assemblee dei genitori possono essere di sezione/classe, di plesso . Nelle assemblee di sezione/classe i genitori eleggono i loro rappresentanti. All'assemblea di sezione, di classe o di Istituto possono

4 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.8, art.10;

5 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.8, art.10; 6 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.7;

7 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.5;

8 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.5; 9 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, sezione II; art.15 ;

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partecipare con diritto di parola il dirigente e i docenti rispettivamente della sezione, della classe . Le assemblee possono essere convocate dalle insegnanti e/o dai rappresentanti.

COMITATO PER

LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI10

Presidente: il Dirigente scolastico Membri eletti: 4 docenti quali membri effettivi e 2 supplenti.

Valuta il servizio su richiesta dell'interessato previa relazione del Dirigente scolastico; esercita altresì le competenze previste in materia di anno di formazione del personale docente dell’Istituto e di riabilitazione del personale docente.

10

D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.11

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Rapporti con le Famiglie Il Collegio dei Docenti ha deliberato le seguenti modalità di comunicazione e collaborazione tra le famiglie e la scuola. Scuola d’Infanzia Colloqui individuali iniziali per la sezione 3 anni e finali per le tre sezioni. Scuola Primaria Ricevimenti generali bimestrali; mensili individuali secondo il calendario predisposto e,

ogni volta si renda necessario, su appuntamento. Per i genitori degli alunni delle classi prime, all’inizio dell’anno scolastico viene

organizzata una assemblea per illustrare finalità, modi organizzativi della scuola e per raccogliere ulteriori elementi conoscitivi sugli alunni.

Scuola Secondaria Ricevimento settimanale per materia Ricevimento generale quadrimestrale Per ogni ordine di scuola Assemblee di classe convocate dagli insegnanti e/o dai rappresentanti dei genitori. Distribuzione scheda di valutazione quadrimestrale. Strumenti ordinari di comunicazione: - avvisi sul diario – circolari del Dirigente

scolastico – lettere apposite per situazioni o esigenze particolari. Presso gli uffici di Segreteria dell’Istituto Comprensivo Carpi Centro, situati in viale Guido Fassi, negli orari previsti di apertura al pubblico, è possibile ricevere tutte le informazioni utili. NORMATIVA

Estratto dal “Decreto 22 giugno 2009, n. 122” : Art. 1. Oggetto del regolamento – (finalita' e caratteri della valutazione) - La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale - Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. - La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni(Consiglio Europeo di Lisbona, marzo 2000). - Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa. - Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della liberta' di insegnamento. - Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno (continuità – coerenza con i bienni).

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ISTITUTO COMPRENSIVO “ CARPI ZONA CENTRO “ 41012 - Carpi (Mo) - v. Guido Fassi,1 – tel. 059.685503 - fax 059.652776

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- Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. - La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione e' effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, dagli articoli 2 (137/08) - I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Art. 2. - La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti e'effettuata nella scuola primaria dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di primo grado, dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. - I voti numerici attribuiti, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nella valutazione periodica e finale, sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni, - La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed e' comunque espressa senza attribuzione di voto numerico, - I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell'articolo 314, comma 2, del testo unico di cui al decreto sopra citato. - I docenti incaricati delle attivita' alternative all'insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno. - L'ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell'anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, e' deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge. - Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione di cui al comma 2 ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno. - La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 del decreto legge, e' espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalita' deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione; b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge; il voto numerico e' illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione. - Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, ai fini della validita' dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, viste le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilita' di procedere alla valutazione stessa. Tali circostanze sono

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oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate. Art. 3. Esame di Stato - L'ammissione all'esame di Stato, ai sensi dell'articolo 11,e' disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validita' dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. - Il giudizio di idoneita' e'espresso dal consiglio di classe in decimi, - Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale secondo il decreto legislativo n. 59 del 2004. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI), - All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, - Il voto finale e' costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneita' arrotondata all'unita' superiore. - Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi puo' essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimita'. - Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola. Art. 5. Assolvimento dell'obbligo di istruzione L'obbligo di istruzione e' assolto secondo quanto previsto dal regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, nel quadro del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, - La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica - La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Certificazione delle competenze - Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi. - Le certificazioni delle competenze concernenti i diversi gradi e ordini dell'istruzione sono determinate anche sulla base delle indicazioni espresse dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) e delle principali rilevazioni internazionali. - Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e ricerca, ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 275, sono adottati i modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisite dagli alunni dei diversi gradi e ordini dell'istruzione e si provvede ad armonizzare i modelli stessi alle disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge ed a quelle del presente regolamento. - La valutazione degli alunni con disabilita' certificata nelle forme e con le modalita' previste e' riferita al comportamento, alle discipline e alle attivita' svolte sulla base del

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piano educativo individualizzato previsto e' espressa con voto in decimi secondo le modalita' e condizioni indicate nei precedenti articoli. - Agli alunni con disabilita' che non conseguono la licenza e' rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato e' titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. Art. 10. Valutazione alunni DSA (difficoltà specifica di apprendimento) - Per gli alunni con difficolta' specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attivita' didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti piu' idonei.( legge 170/2010)

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REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

Procedure e norme necessarie alla costituzione delle regole e al rispetto delle stesse

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO l’art.4 del D.P.R. del 24.6.1998, n.249; VISTO l’art.328 del Dec. Legs. 297/94; VISTO l’art.21 commi 1, 2 e 13 della legge n.59/97; VISTO il D.P.R. N° 275/99; VISTO il P.O.F.; ACQUISITO il parere dei genitori ai sensi dell’art. 6 del sopracitato D.P.R. 249/98;

Emana il seguente regolamento

Art. 1 - Disposizioni generali 1) I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. 2) La responsabilità disciplinare è personale e nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza prima essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. L’infrazione disciplinare, connessa al comportamento, influisce sulla valutazione del profitto.

3) In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. 4) Le sanzioni hanno natura temporanea e sono sempre proporzionate alla infrazione

disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. 5) Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico

ed averne cura come importante fattore della qualità della vita della Scuola e di collaborare al mantenimento delle condizioni di sicurezza.

Art. 2- Doveri dello Studente 1) Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere

assiduamente gli impegni di studio nel rispetto delle norme contenute nel regolamento d’Istituto. Si intende che lo studente assolve assiduamente agli impegni di studio quando:

- porta il materiale necessario per ogni disciplina;

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- fa corretto uso degli strumenti e delle attrezzature; - cura una sistematica esecuzione dei compiti assegnati; - si impegna per costruire una rielaborazione critica degli argomenti svolti.

2) Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, del

personale tutto della Scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3) Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente secondo i principi che regolano la vita della Comunità scolastica.

Per comportamento corretto si intende: - dimostrare un’adeguata capacità di autocontrollo; - tenere una corretta impostazione dei rapporti interpersonali; - dimostrare disponibilità all’aiuto dei compagni in difficoltà, nel rispetto dei ritmi di apprendimento di tutti; - coltivare la corretta abitudine all’ascolto dell’insegnante, dei compagni e proporre interventi controllati ed appropriati; - dimostrare senso di responsabilità, mediante l’adozione di un corretto e costante metodo di lavoro a casa e a scuola e nell’accettazione dell’errore rilevato; - praticare un rigoroso rispetto per il materiale personale, di quello altrui, della scuola, dell’ambiente in generale.

4) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

dettate dai regolamenti dei singoli Plessi.

5) Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della Scuola.

Art. 3 - Sanzioni 1) Le violazioni dei doveri disciplinati dal presente regolamento danno luogo

all’irrogazione delle seguenti sanzioni disciplinari: a) richiamo verbale;

b) avvertimento scritto; c) ammonizione scritta; d) esclusione dalla partecipazione alle visite guidate e alle gite d’istruzione se l’alunno

non è accompagnato da un famigliare adulto che vigili sui suoi comportamenti e se ne assuma in toto la responsabilità ;

e) allontanamento temporaneo dalla Comunità scolastica. f) l’esclusione dalla partecipazione ai viaggi di istruzione fuori sede, ma anche a gite,

nel caso in cui l’alunno abbia subito reiterati allontanamenti dalla comunità scolastica.

Il genitore verrà informato quanto prima del provvedimento.

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2) Il richiamo verbale può essere irrogato dal personale della scuola nel caso in cui lo studente assuma un comportamento scorretto verso chiunque operi all’interno dell’istituzione scolastica .

3) L’avvertimento scritto è irrogato attraverso l’annotazione sul registro di classe e la comunicazione sul diario alla famiglia e consiste nel richiamo formale al rispetto dei doveri dello studente. 4) L’ammonizione scritta è irrogata attraverso comunicazione formale allo studente ed alla famiglia e consiste nella censura dei comportamenti contrari ai doveri dello studente (vedi art.5, c.2 del presente regolamento). 5) Allontanamento per un solo giorno con riammissione a scuola accompagnati da un genitore. L’allontanamento è irrogato con atto dell’organo collegiale e consiste nella sospensione temporanea dal diritto di frequenza della scuola. 6) L’allontanamento per più giorni è irrogato con atto dell’organo collegiale e consiste

nella sospensione temporanea, per periodi non superiori a 15 giorni, dal diritto di frequenza della scuola.

La sanzione dell’allontanamento dello studente dalla Comunità scolastica, che dovrà avere carattere temporaneo, può essere disposta solo in caso di gravi o reiterate infrazioni.

7) L’allontanamento dello studente dalla Comunità Scolastica può essere disposto anche

quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.

8) Nel periodo di allontanamento dalla Scuola è consentito ai genitori ed allo studente

l'accesso alla informazione sullo sviluppo dell'attività didattica. E', altresì, consentito ai genitori ed allo studente il rapporto con la Scuola per concordare interventi adeguati ed utili al fine di favorire il rientro nella Comunità Scolastica.

Art. 4 - Organi competenti all’irrogazione della sanzione 1) La sanzione del richiamo verbale è comminata dal docente, ma anche dal restante

personale della scuola; 2) La sanzione dell’avvertimento scritto è irrogata dal docente; 3) La sanzione dell’ammonizione scritta è comminata dal Preside;

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4) La sanzione dell’allontanamento dalla Comunità scolastica è irrogata dal Consiglio di classe;

5) Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono

irrogate, con gli stessi criteri, dalla Commissione d’esame che si sostituisce all’organo collegiale e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 5 - Infrazioni disciplinari e relative sanzioni 1) Per assenze ingiustificate, per inosservanza degli obblighi relativi alla regolarità di

frequenza, per comportamenti non corretti nei confronti dei compagni, per atti di negligenza abituali in contrasto con i doveri sanciti dallo statuto nonché con quelli previsti dal regolamento interno d’Istituto, per comportamenti che siano di turbativa al regolare andamento delle lezioni, è irrogata la sanzione dell'avvertimento scritto.

2) Per comportamenti offensivi nei confronti dei loro compagni, per fatti che arrechino

danni al patrimonio della Scuola, per inosservanza a disposizioni organizzative e di sicurezza, per il non corretto utilizzo di strutture, macchinari e sussidi didattici, nonché per il ripetersi dei comportamenti sanzionati dal comma precedente, è irrogata la sanzione dell’ammonizione.

3) Per fatti offensivi ed oltraggiosi nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, del personale della Scuola e dei compagni, è inflitta la sanzione dell’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica;

- per comportamenti particolarmente gravi che turbino la comunità scolastica anche in violazione di norme comportamentali sancite nel regolamento interno d’Istituto, è inflitta la sanzione dell’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica; - per qualsiasi comportamento da cui derivi grave danno all’immagine della Scuola, della comunità scolastica e delle sue componenti, è inflitta la sanzione dell’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica.

4) La sanzione più grave è inflitta nei casi di recidiva o per il maggior danno arrecato da comportamenti precedentemente sanzionati. Elementi di valutazione della gravità sono: a) la rilevanza degli obblighi violati con riferimento alle mancanze che offendono la

persona, l’immagine della Scuola, nonché alla responsabilità connessa al grado di danno o pericolo causato alla Comunità Scolastica;

b) l’intenzionalità del comportamento, il grado di negligenza ed imprudenza anche con riferimento alla prevedibilità dell’evento da parte dello studente;

c) la reiterazione dell’infrazione; d) il concorso nella mancanza di più studenti tra loro; e) la sussistenza di altre circostanze aggravanti o attenuanti con riferimento anche al

pregresso comportamento dello studente.

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5) Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro alla scuola di appartenenza dello studente è consentito iscriversi, anche in corso d’anno, presso altra scuola. La valutazione in merito alla situazione obiettiva rappresentata è devoluta al Consiglio di classe.

6) In caso di gravi inadempienze che rendono, in maniera assoluta, incompatibile la

presenza dell’alunno in classe, il Preside può disporre, in casi di estrema urgenza i provvedimenti cautelari più adeguati, promuovendo contestualmente il procedimento per l’irrogazione della sanzione disciplinare presso gli organi competenti, i quali dovranno ratificare il provvedimento del Preside.

Art. 6 - Impugnazioni 1) Avverso l’allontanamento irrogato dal Consiglio di Classe è ammesso ricorso, entro 30

giorni dalla ricevuta comunicazione, al Provveditore agli Studi che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio scolastico provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui appartiene

2) Contro le sanzioni disciplinari diverse dal temporaneo allontanamento dello studente

dalla comunità scolastica, è ammesso ricorso da parte dei genitori della Scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia interno per la disciplina degli alunni, istituito ai sensi del comma 2 dell'art.5 del D.P.R. n.249/98.

3) L’organo di cui sopra decide, su richiesta dei genitori degli studenti o di chiunque vi

abbia interesse, negli stessi termini, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del Regolamento.

4) Il Provveditore agli Studi decide in via definitiva, entro 30 giorni, sui reclami proposti dai

genitori degli studenti della scuola media o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni al D.P.R. n.249/98 ed al presente regolamento. La decisione è assunta previo parere vincolante dell’organo di garanzia provinciale istituito dal comma 4 dell’art.5 del D.P.R. n.249/98.

5) L’eventuale impugnazione non sospende l’efficacia della sanzione. La sospensione del

provvedimento può essere eventualmente accordata su istanza motivata dell’interessato e a discrezione dell’organo competente alla irrogazione

Art. 7 - Organo di garanzia 1) L’organo interno di garanzia è composto dal Capo Istituto, che lo presiede, due insegnanti nominati dal collegio docenti e due genitori, scelti tra i rappresentanti della componente genitori nei consigli di classe e designati dal Consiglio d'Istituto.

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2) L’organo di garanzia è competente a decidere sui ricorsi presentati dai genitori degli alunni entro i termini prefissati. CARPI, 15 settembre 2010 Il Dirigente Scolastico Prof. Tiziano Mantovani

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Regolamento di vigilanza per alunni della Scuola dell'INFANZIA, della Scuola PRIMARIA

e della Scuola SECONDARIA di I GRADO

Anno scolastico 2015/2016

Premessa

La scuola come ambiente educativo di apprendimento concorre insieme alla famiglia e alle altre agenzie educative del territorio allo sviluppo integrale della personalità di tutti gli alunni che le vengono affidati. Essa interagisce in modo costruttivo con la realtà territoriale e sociale di appartenenza e sollecita gli alunni a divenire consapevoli delle proprie idee e responsabili delle proprie azioni, sulla base di criteri di condotta che attuino valori riconosciuti e condivisi.

In tale contesto di riferimento essa assume l'impegno a sostenere gli alunni nella progressiva conquista dell'autonomia personale, nello sviluppo del giudizio critico, nell'assunzione di impegni, nell'accettazione e nel rispetto dell'altro, nella capacità di dialogo, per una costruttiva integrazione nella vita sociale e per la partecipazione al bene comune.

Nel processo evolutivo le regole prima di essere comprese e interiorizzate, condivise o rifiutate, autonomamente elaborate o prodotte, sono agite: spetta, quindi, prima alla famiglia e poi alla scuola far sperimentare ai ragazzi quelle regole che presiedono al buon funzionamento del gruppo e al consolidarsi di un clima cooperativo e socializzante.

La scuola, nell'esercizio della propria responsabilità e nel quadro della propria autonomia funzionale favorisce l'interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria dell'educazione del minore, e con la più vasta comunità sociale e civile, all'interno della quale svolge la propria funzione di istruzione ed educazione delle giovani generazioni.

SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola materna funziona dalle ore 7.30 alle ore 16, dal lunedì al venerdì.

Considerata la peculiarità di tale ordine di scuola, le norme che regolano l'ingresso, la

permanenza e l'uscita dei frequentanti debbono essere rispettate con la massima serietà

per tutelare il benessere dei bambini e il clima relazionale interno.

INGRESSO

L'ingresso degli alunni deve avvenire tra le ore 7.30 e le ore 09.00.

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Gli alunni in ritardo per motivi eccezionali sono comunque ammessi: i genitori però, entro le

ore 09.00, debbono dare comunicazione telefonica alla scuola, per permettere alla cuoca di

predisporre in tempo utile il numero di pasti necessari e, al momento dell'arrivo a scuola,

debbono affidare il bambino al personale presente che lo accompagnerà in sezione o nel

gruppo di lavoro.

PERMANENZA

La vigilanza dei bambini per l'intero periodo di permanenza a scuola è coperta dal

personale docente, dai collaboratori scolastici e dal personale ausiliario.

USCITA

Sono previste tre uscite:

. dalle ore 11.20 alle ore 11.30 (per i bambini che non consumano il pasto)

. dalle ore 12.30 alle ore 13.00 (per i bambini che frequentano mezza giornata)

. dalle ore 15.30 alle ore 16.00

Al momento dell'uscita gli alunni sono consegnati ai genitori o ad altra persona adulta,

delegata da un genitore tramite comunicazione scritta o telefonica (Scuola dell’Infanzia “J.

Berengario”tel. 059-686462).

I bambini devono essere ritirati dal genitore o da persona delegata entro le ore 16.00.

SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Si rende noto che questa Istituzione scolastica al fine di garantire le più efficaci condizioni di sicurezza al momento dell'entrata e dell'uscita degli alunni ha predisposto il seguente

piano organizzativo:

SCUOLA PRIMARIA INGRESSO

Gli alunni sono presi in carico dalla scuola dal momento in cui varcano l'ingresso

dell'edificio scolastico;

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Scuola Primaria “G.Pascoli” - Per le classi seconde, terze, quarte e quinte, le lezioni

hanno inizio alle ore 8.30 e terminano alle 13.00 dal lunedì al sabato. Per l’attuale classe

prima e la futura classe prima. le lezioni hanno inizio alle ore 08.00 e terminano alle ore

13.00 dal lunedì al venerdì con un rientro pomeridiano, martedì dalle 14.3 alle 16.30 .

alle ore 08.00 nella Scuola Primaria “M.Fanti” ;

considerato il numero dei collaboratori scolastici in servizio e valutata la conformazione

topografica dell'aree cortilive delle due scuole, si comunica che non è possibile assicurare

la vigilanza degli alunni nel cortile al momento dell'ingresso.

PERMANENZA

L'intero periodo della permanenza a scuola è coperto dal personale docente e dal

personale collaboratore scolastico che predisporrà, allo scopo, uno specifico piano di

vigilanza per regolamentare l'intervallo, i giochi in cortile e, nel caso delle “M.Fanti”, la

mensa ed il dopo mensa .

gli alunni che entrano in ritardo sono accompagnati alle rispettive classi dal personale

collaboratore scolastico.

USCITA

Le lezioni terminano all'ora indicata nello specifico quadro settimanale delle lezioni

predisposto in ogni scuola dai docenti di ogni classe e validato dalla sottoscritta;

al momento dell'uscita gli alunni saranno riconsegnanti ai genitori o ad altra persona

adulta da loro delegata;

i genitori che per fatti imprevisti non possano ritirare il proprio figlio/a al momento

dell'uscita, sono pregati di telefonare al n° 059 652782 per gli alunni frequentanti la

Scuola “G.Pascoli” o al n° 059 651121 per gli alunni frequentanti la Scuola “M.Fanti”

avvisando dell'accaduto.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Gli alunni di questo ordine di scuola hanno conquistato un livello maggiore di autonomia pertanto il piano organizzativo è così predisposto:

INGRESSO

Gli alunni sono presi in carico dalla scuola al momento in cui varcano gli ingressi della

sede centrale in viale G.Fassi (considerato il numero dei collaboratori scolastici in

servizio e valutata la conformazione topografica dell'area cortiliva, si comunica che non

è possibile assicurare la vigilanza degli alunni nel cortile al momento dell'ingresso) o il

portone d'ingresso della succursale in piazzale Re Astolfo;

le lezioni hanno inizio alle ore 8.00, gli alunni sono ammessi nei locali dei due edifici 5

minuti prima e raggiungono le proprie aule dove rimangono sotto la vigilanza del

docente della 1^ ora;

gli alunni che entrano dopo tale orario devono essere accompagnati da un genitore o da

un adulto con delega scritta che consegnerà la giustificazione del ritardo al collaboratore

scolastico presente, questi, previa autorizzazione del Preside o del Vicario, provvederà

ad accompagnare l’alunno ritardatario nella classe di pertinenza.

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PERMANENZA

L'intero periodo della permanenza a scuola è vigilato dal personale docente e

collaboratore scolastico;

è predisposto uno specifico piano di vigilanza per l'intervallo e la mensa e di

sostituzione dei docenti assenti;

gli spostamenti nelle aule speciali e nella palestra avvengono sotto la sorveglianza del

docente in servizio;

nei cambi d'ora sono attivati i collaboratori scolastici per consentire ai docenti lo

spostamento nei piani;

gli alunni che frequentano le attività di laboratorio pomeridiano non sono tenuti alla

frequenza obbligatoria della mensa. Coloro però che accedono al servizio dall'inizio

dell'anno ne hanno l'obbligo. Tutte le assenze al mattino o al pomeriggio vanno giustificate

sull’apposito libretto delle giustificazioni. Gli alunni, che per valido motivo, sono costretti ad

uscire prima del termine delle lezioni, antimeridiane o pomeridiane, devono essere prelevati

da un genitore o da persona adulta con delega scritta, previa presentazione del tagliando

da staccare dal libretto delle giustificazioni.

USCITA

Le lezioni terminano all'ora indicata nel quadro settimanale delle lezioni

(12.55 antimeridiano – 17.15 pomeridiano);

gli alunni si recano all'uscita sotto la sorveglianza del docente dell'ultima ora;

non è previsto ritiro da parte dei genitori .

DISPOSIZIONI COMUNI

Oltre a queste disposizioni sono attivi i seguenti provvedimenti organizzativi volti a facilitare

l'accesso alle scuole e tutelare l'incolumità di tutti gli alunni durante l'entrata e l'uscita:

disponibilità di vigili urbani per la vigilanza degli alunni e la regolazione del traffico;

installazione di appositi dissuasori di velocità e banchine rallenta – traffico;

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divieto di accesso alle auto dei non addetti alla scuola nei cortili dei diversi istituti

scolastici;

chiusura, là dove non c’è necessità di servizio di segreteria, dei cancelli durante le ore di

lezione e installazione sugli stessi di citofono idoneo a controllare l'accesso alla scuola.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Claudio Caiti

N:B: - Saranno possibili eventuali integrazioni al presente documento.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (in base all’Art. 3 DPR 235/2007)

Ai sensi del D.P.R. n. 235/2007, ogni scuola è tenuta ad elaborare un Patto di Corresponsabilità che definisca in maniera chiara diritti e doveri di tutti i componenti l’Istituzione scolastica: genitori, alunni e scuola. Tale documento, che fa parte del Piano dell'Offerta Formativa, viene sottoscritto dai genitori e, per l’istituzione scolastica, dal Dirigente. VISTO Il Quadro normativo e amministrativo che definisce ruoli e responsabilità di ciascuna componente della comunità scolastica: Personale scolastico, Docente e Non Docente, Studenti, Genitori. In particolare: Per quanto riguarda il personale scolastico:

- I doveri attinenti alla deontologia professionale enucleati dalla legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro;

- Gli artt. 1, 2, comma 8 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249; tutti richiamati nel Regolamento di Disciplina di Istituto approvato dal C.di I. del 19 .12 . 2008

Per quanto riguarda gli studenti, ed in particolare quelli frequentanti la scuola secondaria - Gli artt. 3 e 4 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 come modificato ed integrato dal

recente D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235, tutti richiamati nel Regolamento di Disciplina di Istituto approvato dal C.di I. del 19 .12. 2008

Per quanto riguarda i Genitori - Art. 30 Cost. Artt. 147, 155, 317 bis c.c. ( i genitori hanno in primis il dovere di

educare i figli); - Art. 2048 del Codice Civile in relazione all’art. 147 del c.c, ( Cass. Sez III,

21.9.2000, n. 12501 ; 26.11.1998, n. 11984). ( I doveri di educazione dei figli e le connesse responsabilità non vengono meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza di altri)

VISTO Il Regolamento di disciplina di Istituto approvato dal C. di I. del 19.12.2008 CONSIDERANDO L’OBIETTIVO di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a conoscere e condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa, nell’ambito di un’alleanza che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. Il Patto Educativo di Corresponsabilità vuole essere un aiuto alla costruzione dell’identità e alla crescita dei cittadini di domani I Docenti si impegnano a: Creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle

competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità,l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione.

Realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere

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Procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto alle Indicazioni nazionali e alla programmazione di classe, chiarendone le modalità e motivando i

risultati. Comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai

progressi nelle discipline di studio e agli aspetti inerenti il comportamento e la condotta.

Prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, in modo da creare una collaborazione costante ed efficace con la famiglia

A non screditare l'operato dei colleghi in presenza di alunni e genitori.

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I Genitori si impegnano a: Impartire ai figli le regole del vivere civile dando importanza alla buona educazione,

al rispetto degli altri e delle cose di tutti; Conoscere l’offerta formativa e il regolamento dell’istituzione scolastica; Rispettare fedelmente il regolamento; Rispettare l’orario di entrata e di uscita degli alunni; Collaborare al progetto formativo partecipando con proposte e osservazioni a

assemblee, e colloqui; Non screditare in presenza dei figli i docenti e l’istituzione scolastica in genere; Assicurare una frequenza assidua dei ragazzi alle lezioni; Controllare quotidianamente il materiale scolastico, le comunicazioni e l’esecuzione

dei compiti; Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di

insegnamento e la loro competenza valutativa. Lo Studente si impegna a: considerare i seguenti indicatori di condotta, responsabilizzandosi in tal senso: RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di

orari; CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media; ATTENZIONE: ai compagni e alle proposte educative dei docenti; LEALTÀ: nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; DISPONIBILITÀ: a migliorare, a partecipare, a collaborare.

Il personale ATA si impegna a: Conoscere l’offerta formativa della scuola e collaborare per la sua realizzazione

rispetto a quanto di propria competenza Concorrere a favorire un clima di collaborazione e rispetto tra le componenti presenti

e operanti nella scuola Garantire il necessario supporto alle attività didattiche con puntualità e diligenza Segnalare ai docenti e Dirigente Scolastico eventuali problemi o anomalie

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.

N.B. Il Patto educativo è valido per tutto il periodo di frequenza dell’alunno Il DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Claudio Caiti

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