Psicologia generale...26/11/14& 29 Ipnosi ! Una specifica ed insolita forma di controllo verbale che...
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Psicologia generale Marialuisa Martelli
Attenzione e coscienza
coscienza
1. La coscienza come fenomeno dipendente dal linguaggio (sociale)
2. Attenzione selettiva
3. La coscienza e il cervello
4. Ipnosi
5. Il sonno
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Domande
F 9.1
! Cosʼ’e la coscienza e perchè siamo
consapevoli? ! Come dirigiamo la nostra coscienza da un
evento ad un altro, prestando attenzione a certi stimoli e non ad altri?
! Perchè e come siamo consapevoli di noi stessi, delle nostre azioni, dei nostri pensieri (e di altri non siamo consapevoli)?
! Quando diventiamo consapevoli di esistere?
! Cosa è lʼ’ipnosi? E il sonno?
Approccio filosofico (tre approcci)
F 9.1 ! La coscienza non è un fenomeno naturale:
qualcosa di soprannaturale e miracoloso che non possiamo nè capire nè studiare
! Eʼ’ un fenomeno naturale ma non lo possiamo comprendere
! Possiamo comprenderla perchè le persone hanno una coscienza che è prodotta dal cervello. Questo è studiabile e così lo è anche la coscienza (Hebb)
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La coscienza e la capacità di comunicare
! Lʼ’abilità di comunicare rende possibile la coscienza
! In che modo la comunicazione dà origine alla coscienza? ! Deve essere in grado di trasfomare eventi interni in
messaggi simbolici (linguaggio) ! Le nostre parole hanno un effetto su chi ci ascolta
Il pensiero cosciente controlla il comportamento?
! Cartesio: la mente immateriale controlla i movimenti.
! W. James: ipotesi totalmente opposta: la consapevolezza emotiva deriva da una risposta fisiologica (sono triste perchè piango, impauriti perchè tremiamo..)
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ATTENZIONE
" Meccanismi di selezione delle informazioni
" Processi automatici e consapevoli
" Quadro riassuntivo
È il prendere possesso da parte della mente, in una forma chiara e vivida, di uno tra quelli che sembrano essere molti oggetti simultaneamente possibili o treni di pensiero.
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[W. James, 1890]
Focalizzazione, concentrazione della consapevolezza sono la sua essenza. Implica il ritirarsi da alcune cose per trattare meglio con altre.
DEFINZIONE: L’insieme dei diversi processi di selezione che il cervello mette in atto nei confronti degli stimoli che giungono dal mondo esterno attraverso gli organi di senso FUNZIONE: il sistema cognitivo possiede una quantità di risorse limitata L’insieme dei meccanismi che consentono di concentrare le proprio risorse mentali su alcuni aspetti piuttosto che altri, determinando ciò che è cosciente ad ogni istante. PARADIGMI SPERIMENTALI: L’attenzione facilita la percezione di oggetti ed eventi PARADIGMI SPERIMENTALI: cosa succede quando l’attenzione viene danneggiata o resa inefficiente
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! Attenzione selettiva (o focalizzata) vs distribuita
! Attenzione sostenuta e vigilanza
! Processi di controllo (funzioni esecutive)
! Attenzione automatica e volontaria (pratica)
attenzione
Attenzione selettiva o focalizzata
Attenzione divisa o distribuita
uditiva visiva Somiglianza tra compiti
Difficoltà del compito
pratica
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H H
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X
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X X
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H H H
H H
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X
X
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X X
X
X
X
X
X X
H H H
H
H
H
H
H
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H
H
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400
800
1200
1600
2000
16 36
2400
1 4
assente
presente
UCCELLO
BRACCIA
CANARINO
associato
non associato
prime target
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0
+80
250 350 450 550
-80
-20
+60
+40
+20
750 650
(SOA in msec)
inib
izio
ne
fa
cilita
zio
ne
-60
-40
associato
non associato
Processi automatici
" rapidi
" di breve durata
" paralleli
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" lenti
" di lunga durata
" sequenziali
Processi consapevoli
Attenzione visiva spaziale: luce di un riflettore, obiettivo zoom o riflettori multipili?
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filtro selettivo
canale decisionale a
capacità limitata
magazzino della memoria
a lungo termine
canali di ingresso
risposte
Leggere i nomi il più rapidamente possibile
Blu Rosso Giallo Verde
Blu Rosso Giallo Verde
Blu Rosso Giallo Verde
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Denominare i colori il più rapidamente possibile
Blu
Rosso
Giallo
Verde Blu
Rosso
Giallo
Verde
Blu Rosso
Giallo
Verde
Denominare i nomi dei colori
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ROSSO
codice
fisico
conversione codice verbale [blu]
codice verbale diretto [rosso]
Output verbale
blu GIALLO GIALLO
verde
rosso
ROSSO
GIALLO
ROSSO
GIALLO
Risposta Stimolo
soppresso
neg. prim.
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Selezione delle informazioni
" Focalizzazione progressiva sulle componenti rilevanti evidenziate dai processi automatici
" Inibizione diretta delle informazioni irrilevanti
Processi attenzionali
" Modalità di selezione dell’informazione presente nell’ambiente
" Componenti intensive modulazione temporale delle risorse attentive dell’organismo
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ATTENZIONE E COSCIENZA
! COSA SUCCEDE ALLO STIMOLO A CUI NON SI PRESTA ATTENZIONE?
! ASCOLTO DICOTICO
! MASCHERAMENTO VISIVO
! PRIMING
! ELABORAZIONE NON CONSAPEVOLE IN PAZIENTI CON NEGLECT E CON BLINDSIGHT
PERCEZIONE VISIVA: DEFICIT DI CAMPO VISIVO
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VISIONE CIECA
! IN QUELLA PORZIONE DEL CAMPO VISIVO: MANCA DI CONOSCENZA ESPLICITA
! MA E’ PRESENTE LA CONOSCENZA IMPLICITA
VISIONE CIECA
! MA E’ PRESENTE LA CONOSCENZA IMPLICITA ! suono e luce nel campo cieco ! paziente deve indovinare se è apparsa la luce ! il paziente dice di non vedere mai la luce ma azzecca (90%).
! Sa anche indovinare: ! A destra o a sinistra? ! barretta orizzontale o verticale? ! la luce è comparsa in alto o in basso?
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La coscienza e il cervello ! Lesione cerebrale può alterare la coscienza
! Amnesia anterograda (ippocampo): non possono formare nuovi ricordi verbali però apprendono e non ne hanno consapevolezza.
! Collegamento tra coscienza e meccanismi cerebrali legati alla comprensione e produzione del linguaggio
La coscienza e il cervello
! Agnosia visiva: la mancanza di consapevolezza delle percezioni visive
! La sindrome Split-Brain
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Agnosia visiva: la mancanza di consapevolezza delle percezioni visive
F 9.10
F 9.10
DF: lesione corteccia occipitale ventro-laterale (che aveva risparmiato lʼ’area visiva primaria, per cui non era cieca) Era incapace di riconoscere i volti familiari e amici (..prosopoagnosia)
forme, dimensioni ed orientamento di semplici figure geometriche
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Agnosia visiva: la mancanza di consapevolezza delle percezioni visive
F 9.10
F 9.10
Esperimenti su split-brain Sperry and Gazzaniga (1981)
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La sindrome Split-Brain
Identificazione di un oggetto in risposta ad uno stimolo olfattivo
Sintesi
! Ipotesi che la coscienza è una funzione della capacità di comunicare viene confermata da alcune fonti: ! Agnosia visiva: possono compiere giusti movimenti con la mano
quando vedono oggetti che non riescono a riconoscere coscientemente
! split-brain: possono formulare giudizi percettivi con l’emisfero destro ma non può parlarne e ne sembra inconsapevole
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Ipnosi
! Una specifica ed insolita forma di controllo verbale che apparentemente permette ad una persona di controllare alcuni comportamenti, pensieri e percezioni di unʼ’altra persona.
! Frank Anton Mesmer metà ʻ‘800 (mesmerismo)
! Una volta ipnotizzate le persone possono essere molto suggestionabili (non tutti però possono essere ipnotizzabili)
Come avviene l’ipnosi?
Gli ipnotisti utilizzano metodi diversi, ma tutte le tecniche incoraggiano la persona
1. a focalizzare la propria attenzione su ciò che viene detto;
2. a rilassarsi, a sentirsi stanca;
3. a lasciarsi andare e ad accettare facilmente la suggestione;
4. a usare un’immaginazione vivida.
Effetto primario di suggestione: Tendenza del soggetto ipnotizzato a compiere le azioni suggerite come se fossero involontarie.
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! Suscettibilità ipnotica: capacità che un individuo dimostra di entrare nella trance ipnotica. Si misura fornendo una serie di suggestioni e contando il numero di volte in cui l’individuo risponde a quelle suggestioni.
Un tipico test ipnotico è la Scala Stanford.
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Caratteristiche dellʼ’ipnosi
! Tre tipi di suggestioni ! ideomotoria – fare svolgere unʼ’azione
senza la consapevolezza di unʼ’azione volontaria
! sfida – lo sfido a non fare unʼ’azione ! cognitiva – distorsioni percettive, sensoriali o cognitive (non sentire
dolore…riafforo ricordi)
! Suggestionabilità post-ipnotica (amnesia post ipnotica)
Teorie sull’ipnosi
Nessuno sa ancora di cosa si tratti veramente. E’ uno stato di maggiore suscettibilità ma questa è una descrizione NON una spiegazione
1. Approccio Sociocognitivo: role-playing (ci lasciamo suggestionare perché crediamo che funzioni)
2. Hilgard propose la più famosa teoria dello stato ipnotico: l’ipnosi causa uno stato dissociativo, una sorta di “scissione” della coscienza.
1. osservatore nascosto: parte dissociata della coscienza della persona ipnotizzata
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Il controllo della coscienza attraverso la Meditazione, attenzione, disabituazione
! Ogni cultura ha i propri mezzi per alterare la coscienza: droghe ma anche rituali, danze e balli (darvisci), il digiuno.
! La funzione che hanno in comune tutte queste pratiche: alterazione dell’attenzione
! Esercizi che allontanano l’attenzione dagli stimoli circostanti ! Aumentano l’attenzione ad un particolare ! Tecniche per accrescere e disabituare la coscienza
sonno ! Gli stadi del sonno ! Funzioni del sonno ! sognare
! Disordini del sonno
! Meccanismi cerebrali del sonno
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Sonno
Non è uno stato di incoscienza ma uno stato alterato di coscienza
Il sonno appartiene al ritmo biologico innato.
! Deprivazione di sonno: condizione nella quale si trova un individuo privato della quantità di ore necessarie o auspicate di sonno.
! Ipersonnia: dopo una privazione del sonno, disturbo del sonno caratterizzato da eccessiva sonnolenza diurna
Non tutti gli animali dormono, ma come accade per gli esseri umani, quelli che lo fanno hanno bisogno di un sonno prolungato. Per esempio, i delfini inalano aria in modo volontario, devono quindi scegliere tra stare svegli o morire annegati. Il delfino risolve questo problema addormentandosi solo con una parte del cervello alla volta: la metà del cervello che rimane sveglia controlla la respirazione
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Funzioni del sonno
! Sonno come riparatore – serve a rilassare il corpo dalle tensioni muscolari.
! Sonno ed apprendimento – permette il consolidamento delle tracce mnestiche nella MLT
Fasi del sonno I cambiamenti nei segnali elettrici generati dal cervello possono essere amplificati e registrati con lʼ’elettroencefalografo:
! Elettroencefalografo: apparecchiatura che produce un tracciato (encefalogramma - EEG): rileva, amplifica e registra lʼ’attività cerebrale; ! Onde Beta: onde piccole e veloci associate agli stati
di veglia e attenzione; ! Onde Alfa: onde ampie e lente in stati di
rilassamento e di assopimento;
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Fase 1:
Entrando nel sonno leggero (fase 1 del sonno), il battito del cuore rallenta. La respirazione diventa più irregolare, la muscolatura si rilassa. Ciò può innescare una contrazione muscolare riflessa denominata spasmo ipnico. Nella fase 1, l’EEG rileva principalmente onde brevi e irregolari e alcune onde alfa. Se un individuo viene risvegliato in questa fase, non sempre sa dire se era o no addormentato.
Fase 2:
Man mano che il sonno diventa più profondo, la temperatura corporea scende. L’EEG registra i fusi del sonno (spindles), ossia delle brevi scariche di onde cerebrali particolari. I fusi del sonno sembrano rappresentare il vero confine oltre il quale inizia il sonno. Dopo solo quattro minuti dall’apparizione dei fusi del sonno, la maggioranza degli individui, se risvegliati, riferiscono che stavano dormendo.
Fase 3:
Nella fase 3 inizia l’attività delta, ovvero compaiono le onde delta, molto ampie e lente. Esse segnalano l’inizio di un sonno più profondo e di un’ulteriore perdita di coscienza.
Fase 4:
Generalmente il sonno profondo (la fase più profonda del sonno normale) viene raggiunto dopo circa un’ora. La fase 4 è caratterizzata dalla presenza esclusiva di onde delta lente e la persona che dorme si trova in uno stato di totale oblio. Se si produce un rumore forte durante la fase 4, chi dorme si sveglia in uno stato di confusione e può non ricordare il rumore.
Cambiamenti nei pattern di onde cerebrali associati alle varie fasi del sonno. Si specifica che quasi tutti i tipi di onde sono presenti in ogni istante, tuttavia la presenza delle diverse tipologie di onde cerebrali viene rilevata con una maggiore o minore frequenza di occorrenza nelle diverse fasi del sonno
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Lʼ’ipotesi del doppio processo di regolazione del sonno
! Sonno REM (Rapid Eye Movement o REM): Sonno caratterizzato da movimenti rapidi degli occhi e da un ritorno a uno schema EEG tipico della fase 1.
! Sonno non REM (NREM): Sonno privo dei movimenti rapidi degli occhi, caratteristico delle fasi 2, 3 e 4 del sonno.
a b
(a) Rapporto medio tra il tempo che un individuo adulto trascorre nella fase REM e in quella NREM del sonno. I periodi REM rappresentano circa il 20% del tempo di sonno totale. (b) Alternanza tipica delle fasi del sonno durante la notte. Si noti che i sogni coincidono soprattutto con i periodi di sonno REM.
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Disturbi del sonno
! Insonnia: disturbo del sonno caratterizzato da difficoltà nellʼ’addormentarsi o nel restare addormentati
! Sonnambulismo, parlare nel sonno
! Incubi e terrori notturni ! Incubo: sonno con contenuti emotivamente intensi
che si presenta durante la fase REM del sonno. ! Terrori notturni: disturbo caratterizzato da uno stato
di panico durante il sonno NREM
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Qual è il significato dei sogni?
Con la scoperta del REM, nel 1952, si aprì “l’età dell’oro” della ricerca sui sogni.
La maggioranza delle persone sogna 4 o 5 volte per notte, ma non tutti ricordano i sogni fatti. I sogni avvengono generalmente a intervalli di 90 minuti l’uno dall’altro.
Le teorie dei sogni
! Teorie psicodinamiche del sogno.
Si focalizzano sui conflitti interni e le forze inconsce. Sigmund Freud, nel suo testo L’interpretazione dei sogni (1900) avanza per primo l’ipotesi che molti sogni si basino sulla realizzazione dei desideri:
! Simboli onirici: Nei sogni, immagini che fungono da segni visibili di idee, desideri, impulsi ed emozioni inconsci.
Capire un sogno significa analizzare il contenuto manifesto (contenuto visibile) per scoprirne il contenuto latente (significato simbolico nascosto)
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! Teoria neurocognitiva del sogno:
William Domhoff sviluppa questa teoria secondo la quale i sogni hanno molto in comune con i pensieri e le emozioni che si hanno da svegli. La maggior parte dei sogni riflette le comuni ansie quotidiane. Con questa prospettiva, i sogni sarebbero un’espressione conscia dei processi di sonno REM che ordinano e immagazzinano le esperienze quotidiane.