Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

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“Cara beltà che amore lunge m’ispiri” (Alla sua donna) Una lettura insolita di Giacomo Leopardi “Misterio eterno dell’esser nostro” (Sopra il ritratto di una bella donna) Vita e Destino quasi-Soireé filosofiche, letterarie e artistiche! a cura di Riccardo Guidetti

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Quasi-Soireé filosofiche, letterarie e artistiche a cura di Riccardo Guidetti

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Page 1: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

“Cara beltà che amore lunge m’ispiri”

(Alla sua donna)

Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

“Misterio eterno dell’esser nostro”

(Sopra il ritratto di una bella donna)

Vita e Destino quasi-Soireé filosofiche, letterarie e artistiche!a cura di Riccardo Guidetti

Page 2: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Sproporzionefra l’animo e le cose

Il non poter essere

soddisfatto da

alcuna cosa, né per

dir così, dalla terra

intera,

… trovare che tutto è

poco e piccino alla

capacità dell’animo

proprio.

Pensieri

LXVIII, tra 1831-1835Il viandante sul mare di nebbia 1818,

Caspar David Friedrich

Page 3: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

… si confonde quasi col nulla e perde quasi se stesso nel pensiero della immensità delle cose e si trova come smarrito nella vastità incomparabile della esistenza.

Zibaldone

12 agosto 1823

Monaco in riva al mare, 1810, Caspar David Friedrich

Sproporzionefra l’esistenza e se stessi

Page 4: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Sproporzionefra l’universo e l’io

Il mattino, 1822, Caspar David Friedrich

Page 5: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

… l’immensa capacità della mente, … può abbracciare e contenere col pensiero questa immensità medesima dell’esistenza e delle cose..

Zibaldone

12 agosto 1823

Sproporzionefra due immensità

Paesaggio di pianura con arcobaleno, 1810, Caspar David Friedrich

Page 6: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Quel dolce sguardo,Che tremar fe’, se, come or sembra, immotoIn altrui s’affisò; quel labbro, ond’altoPar, come d’urna piena,Traboccare il piacer; quel collo, cintoGià di desio;

Sopra il ritratto di una bella donna

Canti, XXXI, tra il 1828 e 1831Ragazza con l’orecchino di perla, 1665-1666 Jan Vermeer

Sproporzionefra la vita e il destino

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Così riduce il fatoQual sembianza fra noi parve più viva Immagine del ciel. Misterio eterno Dell’esser nostro. Oggi … Beltà grandeggia… Diman … Sozzo a vedere … Divien quel che fu dianziQuasi angelico aspetto

La vita e la morte, 1891-1893, Paul Gauguin

Sopra il ritratto di una bella donna

Canti, XXXI, tra il 1828 e 1831

Sproporzionefra l’oggi e il domani

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Desiderii infinitiE visioni altereCrea nel vago pensiere,Per natural virtù, dotto concento;Onde per mar delizioso, arcanoErra lo spirto umano,Quasi come a diportoArdito notator per l’Oceano

Sul veliero,1818-1819, Caspar David Friedrich

Sproporzionefra il desiderio e la realtà

Sopra il ritratto di una bella donna

Canti, XXXI, tra il 1828 e 1831

Page 9: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Sognoil brillare di una esaltazione

Dolcissimo, possenteDominator di mia profonda mente;Terribile, ma caroDono del ciel; consorteAi lùgubri miei giorni,Pensier che innanzi a me sì spesso torni.

Il bacio, 1907-1908, Gustav Klimt

Il pensiero dominante

Canti, XXVI, tra il 1828 e 1831

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Sognoun’esaltazione dolce

Ahi finalmente un sognoIn molta parte onde s’abbella il veroSei tu, dolce pensiero;Sogno e palese error.

La colazione dei canottieri, 1881, Pierre Auguste Renoir

Il pensiero dominante

Canti, XXVI, tra il 1828 e 1831

Page 11: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Sognoun’esaltazione desiderata

Bella qual sogno, Angelica sembianza,Nella terrena stanza,Nell’alte vie dell’universo intero,Che chiedo io mai, che speroAltro che gli occhi tuoi veder più vago?Altro più dolce aver che il tuo pensiero?

Danza al Buvigal, 1883 Pierre Auguste Renoir

Il pensiero dominante

Canti, XXVI, tra il 1828 e 1831

Page 12: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Doloreun’esaltazione che non dura

Amore, amore, assai lungi volastiDal petto mio, che fu sì caldo un giorno,Anzi rovente. Con sua fredda manoLo strinse la sciaura, e in ghiaccio è voltoNel fior degli anni.

Ashes, 1894, Edvard MunchLa vita solitaria

Canti, XVI, 1821

Page 13: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Doloreuna nostalgia amara

Mi sovvien del tempoChe mi scendesti in seno. …Al garzoncello il coreDi vergine speranza e di desioBalza nel petto;

Danza in città, 1883, Pierre Auguste Renoir

La vita solitaria

Canti, XVI, 1821

Page 14: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

e già s’accinge all’opraDi questa vita come a danza o giocoIl misero mortal.

La danza della vita, 1899-1900 Edvard Munch

Doloreil sogno è un’illusione

La vita solitaria

Canti, XVI, 1821

Page 15: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

… ed a questi occhiNon altro convenia che il pianger sempre

Gli occhi negli occhi, 1894, Edvard Munch

Doloreil sogno delude

La vita solitaria

Canti, XVI, 1821

Page 16: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Segnouna beltà che rimanda oltre

Raggio divino al mio

pensiero apparve,

Donna, la tua beltà.

Nascita di Venere (particolare), 1483-1485, Sandro Botticelli

Aspasia

Canti, XXIX, tra il 1828 e 1831

Page 17: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Segnoun’amorosa idea

Vagheggia …l’amorosa idea,Tutta al volto ai costumi alla favellaPari alla donna che il rapito amanteVagheggiare ed amar confuso estima.

Donna tahitiana con mazzo di fiori, 1899, Paul Gauguin

Aspasia

Canti, XXIX, tra il 1828 e 1831

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Segnol’invito a qualcosa d’altro

Or questa egli non già, ma quella, ancoraNei corporali amplessi, inchina ed ama.

Due donne tahitiane, 1899, Paul Gauguin

Aspasia

Canti, XXIX, tra il 1828 e 1831

Page 19: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Segnogli scambiati oggetti

Alfin l’errore e gli scambiati oggettiConoscendo, s’adira; e spesso incolpaLa donna a torto. …E ciò che inspira ai generosi amantiLa sua stessa beltà, donna non pensa

Danza in campagna,1883, Pierre Auguste Renoir

Aspasia

Canti, XXIX, tra il 1828 e 1831

Page 20: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Cara beltàuna soddisfazione possibile

Cara beltà che amoreLunge m’inspiri;…Forse tu l’innocenteSecol beasti che dall’oro ha nome,

Arearea (giocosità), 1892 Paul Gauguin

Alla sua donna

Canti, XVIII, 1823

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Cara beltàun incontro atteso

Già sul novelloAprir di mia giornata incerta e bruna, Te viatrice in questo arido suoloIo mi pensai.

Donna con parasole, 1886, Claude Monet

Alla sua donna

Canti, XVIII, 1823

Page 22: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Cara beltàuna nostalgia che fa palpitare

Ed io seggo e mi lagnoDel giovanile error che m’abbandona;E per li poggi, ov’io rimembro e piagnoI perduti desiri, e la perdutaSpeme de’ giorni miei; di te pensando,A palpitar mi sveglio.

Ragazzo dal panciotto rosso, 1890, Paul Cézanne

Alla sua donna

Canti, XVIII, 1823

Page 23: Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Cara beltàuna presenza reale da invocare

Se dell’eterne idee L’una sei tu, cui di sensibil formaSdegni l’eterno senno esser vestita, …Di qua dove son gli anni infausti e brevi,Questo d’ignoto amante inno ricevi

La caduta di Icaro,1943, Henry Matisse

Alla sua donna

Canti, XVIII, 1823

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Una lettura insolita di Giacomo Leopardi

Perciò dal senso realistico della sproporzione tra il piccolo uomo e il mondo intero e l’universo, sproporzione che indica nel piccolo uomo una capacità infinita, cosicché - secondo - tutte le cose fanno sognare l’uomo, e questo sognare diventa come il gusto del vivere, val la pena vivere per questo: però è un sogno. Ma allora tutto è triste e tutto è disperato eppure – quarto - la realtà quanto più è bella tanto più rimanda l’uomo a qualche cosa d’altro, quanto più una cosa è bella, o una donna o una musica, ti richiama a qualcosa d’altro. Allora vuol dire che la realtà è segno di un’altra presenza. Si, Leopardi giunge fino a questo vertice e grida la sua preghiera a questa presenza per lui enigmatica, ignota, che non conosce.