Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazioneformazione.uniroma3.it/files/2. METODI DI...
Transcript of Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazioneformazione.uniroma3.it/files/2. METODI DI...
Argomento di studio Materiali Metodi di Studio Capitolo 2: Lo studio
scientifico dello Sviluppo Infantile (Santrock)
La ricerca in Psicologia dello sviluppo è stata profondamente condizionata dalle diverse teorie
§ Le teorie variano ampiamente per quanto riguarda gli obiettivi di studio § Una teoria deve essere considerata uno strumento che ci consente di
riflettere su aspetti noti e indagare ancora quelli ignoti
L’importanza della ricerca sullo sviluppo
Teoria e Ipotesi
La teoria è quell’insieme di idee legate tra loro in maniera coerente, che aiuta a spiegare un fenomeno e a fare
previsioni ➘ Guidano la concettualizzazione del problema che
deve essere indagato
L’ipotesi è una supposizione o una previsione specifica che può essere verificata per determinarne
l’accuratezza
Ipotesi e teorie sono in rapporto bi-direzionale: dalle teorie si ricavano le ipotesi, che danno avvio al processo di ricerca, e le l’accettazione - rifiuto delle ipotesi consolidano o meno le teorie di partenza
Spiegare lo Sviluppo
“… lo sviluppo infantile è un argomento complesso e multisfacettato…Nessuna teoria è stata in grado da sola di spiegare tutti gli aspetti
dello sviluppo infantile.
Ogni teoria aggiunge un pezzo importante al puzzle dello sviluppo….. molte delle informazioni che forniscono sono complementari e non
contradditorie, … pag 40, Santrock”.
Si può scegliere un approccio teorico eclettico, che non segue un approccio unico ma sceglie da ogni teoria gli
elementi che ritiene più convincenti.
“Non è importante che l’oggetto di studio sia la fotosintesi, le farfalle o lo sviluppo infantile: è il metodo di studio che rende
l’approccio scientifico o meno… pag 4, Santrock, 2011”.
Una scienza si definisce tale non in base a cosa studia ma a come studia il fenomeno.
Contrapposizione tra discipline scientifiche e non
non usano tecniche di indagine sperimentale o di osservazione controllata § Intuizioni: sensazioni che guidano il comportamento personale. § Esperienza Personale: legata a eventi accaduti nel passato. I
ricordi del passato evocano sentimenti/emozioni che influenzano i nostri giudizi e I nostri comportamenti.
§ Consigli degli Esperti
Metodi pseudo-scientifici e pre-scientifici
Approccio basato su ricerca scientifica
La ricerca scientifica è oggettiva, sistematica, e sottoposta a verifica. La ricerca scientifica minimizza la possibilità che le informazioni siano basate su esperienze personali personali, opinioni, e stati d’animo.
è un processo basato su 4 fasi:
I. Concettualizzazione del problema
(identificazione e isolamento; teoria esplicativa)
I. Raccolta Dati (metodologie dirette/ indirette) II. Analisi Dati III. Interpretazione Dati
Il metodo scientifico
Lo stesso gruppo di bambini viene seguito ed esaminato a diverse età, al fine di seguire i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo. Vantaggio: studiare la stabilità e il cambiamento di un fenomeno (es. Pointing); studio le traiettorie individuali e differenze individuali; studiare l’importanza delle prime esperienze sullo sviluppo futuro Limite: campioni ristretti; molto tempo; autoselezione (diminuzione del numero dei soggetti col tempo); uso di strumenti di rilevazione che possono non essere adatti con la crescita del soggetto
Approccio Longitudinale
Metodi di raccolta dei dati
Vari gruppi di bambini di età diversa sono messi a confronto rispetto ad alcune misure specifiche al fine di valutare il modo in cui certe funzioni variano nello sviluppo.
Vantaggio: campioni ampi e assenza di perdita di soggetti; rapidità nella raccolta dati; Limiti: Non si è certi che i gruppi si differenzino solo per l’età, ma anche per altri fattori (intelligenza; personalità; condizione culturale etc..).
Approccio Trasversale
Metodi di raccolta dati
Sono le fonti principali attraverso cui gli psicologi dello sviluppo raccolgono informazioni § Osservazione (Naturalistica/ Laboratorio) § Questionari - Interviste
§ Test standardizzati
L’osservazione
Occorre definire § Che cosa osservare § Chi osservare § Quando osservare § Griglie di osservazione
L’osservazione possono prevedere: § Partecipazione / non partecipazione dello
sperimentatore § Osservazione di un individuo o molteplici individui § Osservazione di 1 categoria di comportamento o diverse
categorie di comportamento
Bisogna generalmente effettuare dei controlli di affidabilità (es. confronto dei dati raccolti da almeno due osservatori/due coder)
Due tipi di osservazione 1. Naturalistica 2. di Laboratorio
L’osservazione
Naturalistica I comportamenti sono osservati nel mondo reale (casa; scuola; parco e altri luoghi dove si trovano bambini) Caratteristica: non si manipola la risposta del bambino/ e non si controlla la situazione (stimolo/contesto/ambiente).
Scheda di osservazione per insegnanti di scuola
d’infanzia
L’osservazione
In Laboratorio Situazione controllata da cui vengono eliminati molti fattori complessi legati al mondo reale. Limiti: • I soggetti sanno di essere studiati; • ambiente non naturale; • I genitori e i bambini che vanno in laboratorio non
sono rappresentativi della popolazione infantile
Questionari e Interviste
Rilevazione di informazione coinvolgendo le persone interessate. Con bambini piccoli: si procede a somministrare a genitori, insegnanti, o ragazzi. Esistono diverse forme di questionari e interviste: - Strutturati/Non strutturati - Formali/Non formali - A domande aperte /pre-determinate
Questionari e Interviste
Modalità di compilazione: di persona; al telefono; on-line. Limiti: I partecipanti possono avere la tendenza a rispondere in modo socialmente accettabili.
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE R ICERCHE
IST ITUTO DI PSICOLOG IA E
COMUNE D I RO MA IL PR IMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO: Parole e Frasi
(Form a breve del questionario MacArthur)
M.C. Caselli e P. Casadio Per informazioni, rivolgersi a:Istituto di Psicologia CNR
V ia Nomentana, 56 ñ 00161 Roma Tel.064404639 Fax 064403678
Copyright 1999 tutti i d iritt i sono riservati
Nome e Cognome del bambino Sesso Data di nascita Data di compilazione
LISTA DI PAROLE Annerire i cerchietti corrispondenti alle parole che il vostro bambino dice spontaneamente, anche se usa una parola diversa da quella riportata nella l ista per un identico significato (bumba invece che acqua), o una pronuncia diversa (pappe invece di scarpe).
coccodè capelli nonno stanco
miao occhio poliziotto ultimo cane spalla auguri dopo/poi
lupo aspirapolvere cucusettete oggi
mosca bicchiere fare pip i tardi
tigre candelina per favore lui
uccellino fotografia aver sonno me/mi
aereo medicina colorare nostro/a
passeggino penna conoscere tuo/a
trattore Scopa dormire quello/a
paletta doccia giocare dove?
palla frigorifero lanciare perché?
secchiello lavatrice lavare di
aranciata letto levare fuori
crackers mobile litigare sotto
olio fiore nuotare i
pane piscina passeggiare la
pollo scivolo raccontare un/uno/una
sale strada rispondere voglio
spinaci asilo bagnato ho
succo d i frutta casa bello devo
cappello festa caldo sei
gonna mare cattivo e (cong.)
stivali il suo nome leggero ancora
tuta mamma sbagliato solo
Il vostro bambino ha iniziato a formare frasi di più parole? ad esempio “scotta pappa?”
Non ancora A volte Spesso
Poiché i dati verranno inseriti e lettronicamente, s i prega di annerire completamente il cerchietto GIUSTO SBAGLIATO
seguendo l’esempio, scrivere in stampatello e di utilizzare una penna biro blu o nera.
Se il bambino usa già semplic i frasi, annerite, tra gli esempi, i cerchietti corrispondenti alle frasi che vi “suonano” più simili a quelle che il vostro bambino dice spontaneamente in questo periodo.
1. a Mamma bella 5. a Adesso vene nonna 9. a Butto palla, mamma prende b Mamma è bella b Adesso viene la nonna b Io butto la palla e mamma la prende 2. a Papà più 6. a Scrivo penna 10. a Bimbo piange, caduto b Papà è andato via b Scrivo con la penna b Il bimbo piange perché è caduto 3. a Mella bimba 7. a Vojo banana, no mela 11. a Più pappa, no piace b Do la caramella alla bimba b Voglio la banana, non voglio la mela b Non voglio p iù la pappa perché non m i piace 4. a Bimbo più 8. a Bevo latte, nanna 12. a Lavo mani, sporche! b Il bimbo non c’è più b Bevo il latte e dopo vado a nanna b Mi lavo le mani perché sono sporche
COMPLESSITA’
Quali di questi comportamenti puoi osservare nel tuo bambino? Usa gesti comunicativi per nominare o richiedere qualcosa? (ad es. allarga le braccia per “non c’è più” -, porta la mano vuota Non ancora A volte Spesso all’orecchio per “telefono”, gira il dito sulla guancia per “buono” ecc.) Indica un oggetto che desidera? Non ancora A volte Spesso Indica un oggetto o una figura che lo interessa, come se li “nominasse”? Non ancora A volte Spesso Giocando a “far finta” , usa un oggetto al posto di un altro? (ad es. usa un bastoncino come fosse un cucchiaio o un cubo come fosse una macchinina) Non ancora A volte Spesso Capisce quando gli parlate di cose che non sono presenti o di eventi passati? (ad es. se gli chiedete "dov'è la palla che ti ha comprato la nonna?" il bambino Non ancora A volte Spesso la cerca o la va a prendere; oppure se gli dite " Ti ricordi qu ando siamo andati al mare?" il bambino risponde "bagno") Imita parole che ha appena sentite pron unciare dall'adulto? (ad es. se voi dite "Adesso ci mettiamo le scarpe", il bambino ripete "pappe") Non ancora A volte Spesso Come pronuncia le parole che usa? Parla già da "grande" Sostituisce alcuni suoni Lo capiscono soprattutto i familiari Scrivi la frase più lunga che il tu o bambino ha usato spontaneamente in questo periodo ……………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ...
SCHEDA INFORMATIVA
DAT I SUL BAM BINO
C ittà ............................................…………………… ....... Numero di bambini presenti in famiglia...........................gemelli.......................Il bambino frequenta il nido? SI.........… .........NO.......…… ..... Con chi passa il maggior numero di ore durante il giorno? Mamma...........… . ..… ... ......Nonna..............… ...........Babysitter.......… ........… .… ..
Contatto con altre lingue
I l bambino è esposto ad altre lingue oltre all’italiano? SI..........… ........NO......… .......... Se SI: A quale lingua?.................................… ..........Da che età(in mesi)?....… ..........................… ........Chi la usa?… .…… ................................. Quante ore al giorno?.............................................
Notizie sulla salute
I l bambino è nato a termine? SI..........… ........NO..… .............. Il bambino ha avuto o ha qualche problema di sal ute, di udito e/o di linguaggio ? SI............…… ...NO.........… ....... Se SI,per favore descriverlo....................................................................................................... …… .. ..........................…… .................................. Il bambino soffre o ha sofferto di otiti (più di 4 volte in un anno) ? SI...........… ... ....NO..........…… ...
DAT I SUI GENITO RI
MADRE: Nazionalità...................................................… ..........…… ......PADRE:Nazionalità...............…… ........................................… ................ chi compila il questionario?............................................ ............................................………… .............................................................................. Uno o più componenti della vostra famiglia (genitori,zii,nonni) ha avuto problemi di udito, linguaggio e/o apprendimento SI.....… ............NO......…… ....... Se SI quali?.................................................................................................................... ............................…………… ..........................................
Occupazione:
MADRE.............................. ................................…………… ..………… ...PADRE.....… .........……… ...… ... .................................................... .........
Scolarità:
Per favore segnalare il più alto livello di scuola completato: M ADRE : Scuola Elementare/Media Inferiore.. ..........................… ... ....… ..........PADRE : Scuola Elementare/Media Inferiore………………… .… ..
Scuola Media Superiore......... .................................................…… .... Scuola Media Superiore.............… .......……… ..……… .. Università.............................................................................………… Università.................. ..................… .……… ....................
CONSENSO INFORM ATO
Le informazioni qui riportate saranno usate in forma anonima e n el rispetto della legge 675/96 sulla riservatezza dei dati personali.
......................................................... ...............… firma per consenso informato e autorizzazione
Test standardizzato
- prevede l ’uso d i procedure uni formi per l’assegnazione del punteggio. - Consente il confronto tra i risultati di un individuo e quelli di un campione di riferimento. Vantaggio: § da informazioni se la prestazione dell’individuo si
colloca nel range della variabilità dello sviluppo tipico
Test standardizzati
Limiti: § Quanto è in grado prevedere il comportamento della
persona al di fuori del test ? § si basa sul’idea che il comportamento di una persona sia
stabile, mentre invece il comportamento (target del test) può variare a seconda della situazione
§ Sono presenti limiti culturali ? persone di altre culture,
che hanno vissuto esperienze diverse, ripondono in modo diverso dalle persone per cui il test è stato pensato
Un esempio: Test di linguaggio per la prima infanzia
E’ uno strumento di osservazione diretta del linguaggio rivolto a bambini di 2-3 anni Valuta le conoscenze del vocabolario recettivo ed espressivo
Dal punto di vista clinico
Il primo vocabolario è un indicatore e predittore sensibile dell’emergere e dello sviluppo successivo del linguaggio.
La valutazione del lessico (comprensione e produzione; nomi e predicati) costituisce un importante criterio diagnostico e prognostico per differenziare bambini con un ritardo di linguaggio transitorio da quelli con un ritardo che sfocia in un disturbo di linguaggio.
ITEM - Comprensione Nomi
C = Dove è il GATTO? (“mostramelo”; “indica”…); P = Che cos’è? “CANE”
P = E questo che cos’è? “CANE”
ITEM - Produzione Nomi
C =“Qual è il bimbo che” CANTA ?“ ; P = Che cosa fa il bimbo?” “Scrive”
ITEM - Comprensione Predicati
P = E qui che cosa fa il bimbo?” “Scrive”
ITEM - Produzione Predicati
Il campione normativo • Il campione normativo è
costituito da 388 bambini di età compresa tra 19 e 37 mesi, bilanciati per genere (49% femmine, 51% maschi)
• Il campione risulta composto per il 48.4% da famiglie in cui almeno uno dei componenti ha un diploma di scuola superiore; dal 43.1% da famiglie in cui almeno un genitore è laureato
ETA' GENERE
(mesi) M F Totale
19 3 6 9 20 8 2 10 21 4 4 8 22 9 7 16 23 11 10 21 24 18 17 35 25 7 10 17 26 13 15 28 27 26 18 44 28 5 7 12 29 16 12 28 30 12 18 30 31 6 4 10 32 7 10 17 33 15 11 26 34 10 9 19 35 14 12 26 36 9 13 22 37 5 5 10
Totale 198 190 388 % 51 49 100
Disegni di ricerca
§ Sperimentali
§ Correlazionali
§ Descrittivi
Studi sperimentali Vantaggi Si possono determinare le relazioni di causa-effetto Variabile indipendente: è il fattore che viene manipolato. E’ una potenziale causa. Variabile dipendente: è un elemento che può cambiare nel corso di un esperimento.
I soggetti sono assegnati alle condizioni sperimentali in modo causale (random). Gruppo sperimentale: in cui il comportamento è manipolato; Gruppo di controllo: di confronto, con caratteristiche simili.
Ricerche Correlazionali
Obiettivo: Descrive l’intensità della relazione tra due o più variabili-caratteristiche. Più due eventi sono correlati, più si potrà prevedere con precisione cosa succede. Vantaggio: Fornisce una previsione sul comportamento delle persone Limite: Correlazione non significa causalità
Ricerche Descrittive
Obiettivo: Semplice descrizione del fenomeno; rivela importanti informazioni sul comportamento delle persone. Metodo: L’osservazione Lo sperimentatore non deve intervenire modificando il comportamento del soggetto, deve essere assimilato al contesto ambientale o nascosto da specchi unidirezionali Limite: non è in grado di dimostrare le cause di un fenomeno.