Psicologia - Guida al corso di laurea magistrale in Psicologia
Psicologia
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Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 1
PsicologiaAnno Accademico 2004-2005
Anna M. Borghi
Sito web: http://gral.ip.rm.cnr.it/borghi
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La memoria
1. I compiti più usati per studiare la memoria2. I processi di memoria
a. Codificab. Ritenzionec. Recuperod. Oblio
3. I sistemi di memoriaLa memoria a breve termine come memoria di lavoroLa Memoria a Lungo Termine Memoria episodica, memoria semantica – conoscenza procedurale e
dichiarativa
Memoria retrospettiva e prospettica
4. Una visione nuova: oltre i sistemi di memoria -> la memoria per agire
5. Memoria e immagini mentali
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Compiti per studiare la memoria: rievocazione e riconoscimento
2 classi di compiti:
a. rievocazione (libera, seriale o guidata)
libera, senza cue (=indizi, stimoli) ; effetti di posizione seriale: effetto di priorità ed effetto di recenza.
seriale: ripetizione di una serie di items dopo la loro presentazione: usata per cogliere lo “span” di memoria (cioè quanti elementi contiene la memoria)
guidata: uso di cues di natura semantica, fonemica ecc. in genere va meglio della rievocazione libera.
b. riconoscimento (a scelta multipla o sì/no). piu’ facile della rievocazione guidata: maggiore sostegno del contesto di recupero.
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Altri compiti e misure per studiare la memoria
Oggi anche altre misure: questionari, diari e altre misure implicite. Esempi:
test sulla conoscenza concettuale (es. categorizzare stimoli), lessicale (es. decisione lessicale) e percettiva (es. riconoscimento di volti, denominazione di figure)
test sulla conoscenza procedurale (es. soluzione di problemi, prove di abilità motoria)
Misure:
primarie: es. accuratezza dell’informazione ricordata. Ma problema: omissione considerata errore, ma non necessariamente vuoto di memoria.
secondarie: es. tempo per fornire la risposta.
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I processi di memoria: le diverse fasiLa memoria non consiste di un singolo processo.Fasi nei processi di memoria:
codifica (registrazione)
ritenzione
recupero
oblio (eventuale)
Analogia con il computer:
Inserire dati tramite la tastiera
Salvare files sul disco fisso
Aprire i files e mostrare i dati sul monitor
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I processi di memoria: la codifica (encoding)
Codifica = processo consistente di un insieme di regole e operazioni che convertono l’informazione proveniente dall’esterno in una traccia che può essere conservata
La ripetizione semplice non aiuta a codificare e mantenere
informazioni nella memoria a lungo termine (reiterazione di mantenimento)
E’ piu’ efficace ripetere l’informazione associandola a qualche forma di significato (reiterazione elaborativa)
Particolarmente utili le associazioni con informazioniche riguardano noi stessiche attivano immagini visive
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I processi di memoria: la codifica e la teoria dei livelli di elaborazione
Teoria dei livelli di elaborazione (Craik & Tulving): distinzione tra codifica superficiale / profonda (semantica):
Codifica superficiale Caratteristiche fisiche dello stimoloCodifica intermedia Caratteristiche foneticheCodifica profonda Caratteristiche semantiche
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La codifica: come migliorarlaModalita’ di organizzazione del materiale che
facilitano la codifica: chunking: gli items si ricordano meglio se in
blocchi; associazione dell’informazione a rime o ritmi; mnemotecniche a carattere immaginativo;
Caratteristiche che facilitano comprensione e codifica, ad es. di un brano:
esempi esplicativi; figure; domande aggiunte; organizzatori anticipati: sommari in forma
verbale o visiva che precedono il brano.
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I processi di memoria: il mantenimento (storage)
La traccia di memoria permane? Punto controverso.
a. La traccia resta se la codifica e’ profonda
b. La memoria è un processo ri-costruttivoElizabeth Loftus, studi sulla testimonianza oculare: se informazioni fuorvianti durante l’intervallo di ritenzione il ricordo viene distorto.
se immaginazione vivida di un evento, difficile ricordare se effettivamente successo o no.
si accettano informazioni fuorvianti se i ricordi dell’evento originale non sono perfetti.
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I processi di memoria: il mantenimento (storage)
Clinico che interpreta un sogno come prova di un evento traumatico prima dei 3 anni. False credenze.
Items critici: perso in un luogo pubblico, abbandonato dai genitori, abbandonato e perso in luogo non familiare.
Confronto tra medie.
Scala 1-3 punti: Quanto sei certo/a di..?
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I processi di memoria: il mantenimento (storage)
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I processi di memoria: il recupero (retrieval) Principio della specificita’ di codifica:
la traccia dell’evento e il cue devono essere compatibili per un recupero migliore.
I soggetti apprendono delle parole sott’acqua o sulla terra. Si ha un ricordo libero (non un riconoscimento) migliore se il contesto di codifica e di recupero e’ lo stesso. Effetto del contesto esterno.
Effetto anche di alcool, droghe, stato d’animo: recupero migliore se stesse condizioni durante la codifica e il recupero. Effetto del contesto interno.
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I processi di memoria: l’oblio - Ebbinghaus
Curva dell’oblio di Ebbinghaus (1885): calo iniziale, poi più ridotto.
Grandi variazioni per forma e quantità dell’oblio: molto dipende dal tipo di informazione che va ritenuta, dal tempo per apprenderla, dalle condizioni di recupero, dalla motivazione ecc.
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I processi di memoria: l’oblio – La legge del disuso1.il tempo deteriora i ricordi: legge del disuso o teoria del decadimento
della traccia. Apprendimento di sillabe senza senso.
Soggetti testati dopo 1, 2, 4, 6, 8 ore.
2 condizioni: veglia, sonno
Se teoria del decadimento, le due condizioni NON dovrebbero differire
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I processi di memoria: l’oblio – La teoria dell’interferenza
2.Competizione tra tracce simili. Teoria dell’interferenza, più recente. La causa dell’oblio non è il tempo ma ciò che intercorre tra apprendimento e recupero.
Interferenza retroattiva: la nuova informazione inibisce il recupero di informazioni vecchie.
Anche interferenza proattiva: le informazioni vecchie inibiscono il recupero di materiale appreso di recente.
Disegni sperimentali per studiare l’interferenza:Retroattiva:Gruppo Interferenza Studio A Studio B Test A Gruppo Controllo Studio A - Test A
Proattiva:Gruppo Interferenza Studio A Studio B Test A Gruppo Controllo - Studio B Test B
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I processi di memoria: l’oblio – La teoria dell’inesistenza dell’oblio3.l’oblio non esiste: traccia non persa ma temporaneamente
inaccessibile. Bahric (84): permastore, sistema di memoria permanente. Informazioni temporaneamente non ricordate possono riemergere con modificazioni del contesto e del compito: es. compagni di classe, lingue straniere.
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I sistemi di memoria. Il registro sensoriale
Detto anche memoria ICONICA
Funzione – trattiene l’informazione finche’ non viene processata
Capacita’ - ampia
Durata – Breve (250-300 msec informazione visiva, 2-3 sec uditiva)
Codifica – copia (pre-categoriale)
Modalita’ – magazzino separato per ogni modalita’ sensoriale
Dimenticanza – decadimento
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I sistemi di memoria. Il registro sensoriale
Gli esperimenti di SperlingResoconto completo
Concentrati sulla "x" al centro dello schermo. La "x" sara’ seguita da un gruppo di lettere. Cerca di ricordarle tutte.
Resoconto parzialeConcentrati sulla "x" al centro dello schermo. La "x" sara’ seguita da un gruppo di lettere e da un suono. Se senti un tono alto devi riportare le lettere nella fila in alto, se un tono intermedio le lettere della fila al centro, se un tono basso le lettere nella fila in basso.
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I sistemi di memoria. Il registro sensoriale
Evidenze a favore del registro sensoriale
M N X LR T S P K Y G B
Matrice di lettere presentata per 50 msec. I soggetti ricordano solo 4-5 lettere. Se stimolo acustico indicante una fila la percentuale di ricordo aumenta. Cala pero’ in funzione dell’intervallo tra stimolo e tono.
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I sistemi. Memoria a breve e lungo termine, MBT e MLT
Memoria a Breve Termine (MBT)
Memoria a Lungo Termine (MLT)
Funzione Elabora l’informazione e la passa alla MLT
Trattiene l’informazione in modo permanente
Capacita’ Limitata (7 +-2) Infinita
Durata Corrisponde al tempo di elaborazione
Illimitata
Codifica Acustico-articolatoria Semantica (per significato)
Modalita’ Magazzino separato per modalita’
Magazzino unico per i 5 sensi
Oblio Decadimento e interferenza
Interferenza o inesistente
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Evidenze a favore della distinzione MBT-MLT
Anni ’60. Capacita’ limitata MBT: studi sullo “span” di memoria e sugli effetti di posizione seriale. Miller (1956): magico numero 7 +-2. Raggruppamento (chunks).
Effetti di recenza (MBT) e di priorita’ (MLT).
Evidenze:
Magico numero 7: presentazione per breve tempo di elementi in numero crescente: quanti se ne ricordano? SPAN (ESTENSIONE) della memoria.
Paradigma di Brown-Peterson: 3 consonanti da rievocare dopo un intervallo variabile (fino a 18 sec.), poi compito distraente (contare all’indietro per tre), poi ripetizione lettere: prestazioni scarse.
Oblio in MBT dovuto al decadimento della traccia e non all’interferenza (numeri diversi dalle lettere).
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Modelli del doppio magazzino: Atkinson e Shiffrin
Un esempio: il Modello di Atkinson e Shiffrin (68):
i. I magazzini sensoriali elaborano l’informazione in parallelo
ii. la mandano nel magazzino a breve termine che la mantiene accessibile temporaneamente - MBT
iii. poi la trasferisce nel magazzino e a lungo termine. Trasferimento nella MLT funzione del tempo trascorso nella MBT. MLT
Attenzione! I 3 magazzini di memoria non sono visti come strutture anatomiche cerebrali ma come tipi di memoria distinti funzionalmente.
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Il modello di Atkinson e Shiffrin
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I sistemi di memoria: oggi
Studi recenti: l’idea dicotomica (MBT/MLT) della memoria viene messa in crisi.
3 direzioni: A. accento sui processi di codifica in MLT e importanza della natura
dell’elaborazione. Es. teoria dei livelli di elaborazione: mantiene la differenza tra MBT e MLT ma si concentra sui processi. Un unico magazzino, memoria primaria parte consapevole, secondaria il resto.
B. non distinzione tra sistemi: immagazzinamento nelle stesse unità
neuronali che hanno codificato l’informazione; il successo del recupero dipende dal fatto che i cues riattivino le tracce formatesi durante la codifica.
C. approccio multicomponenziale (Baddeley; Shiffrin): la MBT include
tanti sottosistemi da non essere più unica.
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La MBT come memoria di lavoro
Memoria di lavoro (working memory) = sistema deputato al mantenimento e elaborazione temporanea dell’informazione durante l’esecuzione di differenti compiti cognitivi.
Baddeley: Compito: apprendere una lista di parole presentate visivamente e
ricordare cifre presentate uditivamente: c’è lieve decadimento ma buona prestazione:
Evidenze: doppio compito: se codifica acustica non interferenza di un compito visivo-spaziale.
Basi neurali. Compito: prestare attenzione solo alla posizione di lettere in un quadrante o solo all’identita’ delle lettere. PET. Informazione spaziale: emisfero destro, verbale: emisfero sinistro.
Quindi: la MBT non e’ un sistema unitario.
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I sistemi della memoria di lavoro
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I sistemi della memoria di lavoroSistema esecutivo centrale (SED):
sistema attentivo piu’ che di memoria, a capacita’ limitata. Controlla diversi sottosistemi:
· Loop articolatorio: 2 sottosistemi: a) magazzino fonologico (circa 2 secondi); b) componente di natura articolatoria: es. ripetizione numero di telefono. Emisfero sinistro.
· Taccuino visuo-spaziale: memoria di lavoro visiva, per spiegare i processi di immaginazione. Componente passiva (magazzino visivo) e processo attivo di ripetizione. Emisfero destro.
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Memoria procedurale, episodica e semantica
Conoscenza dichiarativa (accessibile direttamente):memoria episodica e semantica (Tulving, 1972)
Conoscenza procedurale (accessibile solo svolgendo l’azione):
memoria proceduralees. Andare in bicicletta
Van den Bergh & al. (90): i dattilografi preferiscono scegliere coppie di lettere che si battono con dita differenti: quindi parte della codifica delle lettere è in termini di programmi motori.
La prima a svilupparsi nell’infanzia
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Il sistema biologico della memoria
corteccia prefrontale: codifica e recupera informazione;
Ma codifica emisfero sinistro, recupero emisfero destro
Ippocampo e corteccia temporale: immagazzina ricordi episodici e semantici. Ippocampo: ruolo di consolidamento, connessione con conoscenze precedenti.
cortecce associative e sensoriali: aspetti della memoria percettiva implicita;
altre aree corticali e sottocorticali: apprendimento motorio implicito; memoria procedurale.
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Memorizzazione
Memoria = frutto di qualche modificazione inizialmente temporanea (MBT), poi permanente (MLT) delle sinapsi.
Regola di Hebb, psicologo canadese, 1949: la coincidenza temporale di un neurone presinaptico con
uno postsinaptico ne rafforza la connessione. Es. 2 input deboli, A e B, associati ad uno forte, C. Se A e C
sono temporalmente vicini, si rafforza il nesso tra A e C e non tra B e C. Plasticità sinaptica.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 31
Evidenze a favore dell’esistenza di sottosistemi: amnesia
Amnesia = deficit della memoria in seguito a lesioni cerebrali, traumi psicologici, malattie, alcolismo, elettroshock etc. Danni al sistema limbico (ippocampo)
Studi delle “doppie dissociazioni”: evidenza dell’esistenza di sottosistemi.
L’amnesia può riguardare: conoscenze nuove o precedenti, memoria a lungo o breve termine, memoria episodica, conoscenza procedurale.
Casi di amnesia anterograda: incapacita’ di acquisire informazioni nuove.
Casi di amnesia retrograda: incapacita’ di ricordare quanto avvenuto prima del danno.
Casi di amnesia transiente: scomparsa in 24-48 ore.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 32
Evidenze a favore dell’esistenza di sottosistemi: amnesia
Amnesici: memoria implicita (riconoscimento) ma incapacita’ di far uso della memoria esplicita (ricordo). Ma dati controversi: anche per i controlli il riconoscimento va meglio del ricordo.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 33
Evidenze a favore dell’esistenza di sottosistemi: amnesia
Amnesici: studi con priming. Memoria implicita (riconoscimento) preservata ma incapacita’ di far uso della memoria esplicita (ricordo). Ma dati controversi.
Compiti:
Studio di una lista di parole. Poi radici delle parole: devono completarle (memoria implicita) o dire la prima parola che viene loro in mente che inizia con quella radice (memoria esplicita).
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Memoria episodica e semantica
Memoria episodica: Memoria di episodi di vita di una persona Riferimento al se’ (autobiografia) Organizzata in base a spazio e tempo
Memoria semantica: Memoria di parole, concetti, regole,idee Conoscenza generale (enciclopedia, dizionario) Organizzata per un recupero veloce
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 35
Memoria episodica e semantica: due sistemi distinti?
Visione tradizionale (ma ancora dominante). Sistemi separati nella MLT. Tulving (72): memoria episodica = riferita a esperienze specifiche (memoria autobiografica) con informazioni spazio-temporali su dove è stato l’evento; memoria semantica = trascende dalle condizioni in cui è stata formata. Evidenze: amnesia che intacca la memoria episodica, non quella semantica.
Visione alternativa: non distinzione episodico / semantico:
sistema unico. Es. non ricordiamo dove e quando abbiamo appreso che
Parigi è la capitale francese a causa dell'interferenza di diversi ricordi episodici. Le memorie differiscono per frequenza, contenuto, accessibilità ecc. ma ciò non implica sistemi separati.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 36
Memoria semantica: come studiarla Compiti di associazione
Es. Cane – coda, abbaia, ne ho uno, mi piace - codifica Compiti di generazione di caratteristiche
Es. Uccello – piume, coda, canta, cinguetta, zampe - codifica Verifica di frasi (sentence verification)
Es. Il canarino e’ un uccello? - RT + errori Verifica di categoria (category verification)
Es.canarino-uccello (si’) / canarino-nido (no) - RT + errori Verifica di proprieta’
Es. Canarino-zampe (si`) / canarino-coperchio (no) - RT + errori Decisione lessicale
Parola – non parola - RT + errori
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 37
Alcuni disturbi della memoria: Alzheimer
I Ss affetti da morbo di Alzheimer presentano un deterioramento della memoria semantica.
Hodges, Salmon e Butters (1992): batteria di test di memoria semantica sottoposti a pazienti e soggetti di controllo:
- denominare il maggior numero di membri di una categoria- denominare l’oggetto rappresentato da un disegno - generare definizioni di paroleI pazienti avevano prestazioni peggiori in tutti i test rispetto ai Ss
di controllo. Le prestazioni in un test correlavano con quelle riportate negli altri test.
Ciò suggerisce che l’Alzheimer non comporta l’incapacità di recuperare conoscenze esistenti, ma il deterioramento di conoscenze preesistenti.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 38
Alcuni disturbi della memoria: Alzheimer
Esempi di test di memoria semantica per pazienti con Alzheimer e controlli:
Denominazione
Inclusione in categorie
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 39
I modelli a rete - Hierarchical semantic network – Collins e Quillian, 1969
Assunti sulla modalita’ di rappresentazione Organizzazione gerarchica dei concetti Principio di economia cognitiva: proprieta’ codificate al
livello piu’ alto possibile
Verifiche sperimentali
a) Effetto di grandezza di categoria:
es. un pettirosso e’ un uccello / e’ un animale
b) Economia cognitiva:
es. un uccello ha le piume / ha la pelle
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 40
Come funziona il modello
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 41
Problemi del modello di Collins e Quillian
a) Limiti dell’assunzione gerarchica1) opposto dell’effetto della grandezza di categoria
Un cane e’ un mammifero vs. E’ un animale Un pettirosso vs. Uno struzzo e’ un uccello
b) Limiti dell’economia cognitiva:Esempio Distanza RT Esempio Associazione RT (msec) Banjo-strings 0 1100 goldfish-mouth debole 1210 goose-wings 1 1150 elm-roots media 1110 orange-edible 2 1060 orange-edible alta 1060 RT legati piu’ al tasso di associazione che alla distanza nella gerarchia
c) RT di frasi negative non previsti dal modelloFrasi non plausibili: RT(msec) A leopard is a snail. 1500 Frasi plausibili: RT(msec) A tiger has a mane. 1700
RT piu’ veloci per le frasi non plausibili.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 42
I modelli a rete - Il modello della diffusione dell’attivazione (Collins e
Loftus, 1975)
Assunzioni:1. Non gerarchico: la lunghezza dei legami rappresenta il
grado di relazione. Il tempo di ricerca dipende dalla lunghezza delle connessioni
2. Diffusione dell’attivazione (Spreading Activation): l’attivazione di uno dei legami porta ad attivare parzialmente i nodi connessi. Il grado di attivazione cala con la distanza.
3. L’attivazione decresce con il tempo.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 43
Come funziona il modello
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 44
Previsioni del modello della “spreading activation”
Previsioni:a. Effetti di tipicita’ :
Un pettirosso e’ un uccello vs. Una gallina e’ un uccello.
b. Priming Semantico:Compito di decisione lessicale (parola/non
parola): prime target RT bread butter 600
nurse butter 670
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 45
I modelli a rete – Propositional network models – Anderson, 1983
Assunzioni: La conoscenza e’ rappresentata in reti. Le connessioni
tra reti hanno la forma di proposizioni.
Es.The tall lawyer believed the men were from Mars.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 46
Modelli di confronto tra tratti (feature comparison models)
Assunzione:Concetti rappresentati come insiemi di tratti
Cane Cane da caccia[vivente [vivente
coda coda abbaia .....
.... ottimo fiuto .....] .....]
Tratti definienti vs. Tratti caratteristici:es.
Relazioni tra concetti calcolate in base agli attributi comuni
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 47
Previsioni e problemi dei modelli di confronto tra tratti
Previsioni:1. Effetto dell’ampiezza di categoria: Un pettirosso e’ un uccello vs. E’ un animale.
2. Effetti di tipicita’ Un pettirosso e’ un uccello vs. Un pinguino e’ un uccello.
3. Rifiuto veloce di frasi false: Un pipistrello e’ un uccello vs. Una matita e’ un uccello
Problemi:1. Tratti definitori?
2. Priming semantico (relazioni concettuali)?
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 48
Conclusioni sulla memoria semantica
Due questioni principali: rappresentazione: rete o lista di tratti? elaborazione : intersezione, attivazione di percorsi,
confronto tra tratti?
Modelli attuali: Reti neurali: modellate riprendendo la struttura del
sistema nervoso. Mantengono molti degli assunti dei modelli di
“spreading activation”. Ma livello sub-simbolico, non simbolico.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 49
Macrostrutture della conoscenza: gli schemiAnni ‘70-’80: memoria semantica: Necessita’ di strutture piu’ ampie dei
semplici “nodi concettuali” – schemi, frames, script –
Riscoperta degli studi di Bartlett
Riproduzioni ripetute: “Guerra di fantasmi” (Bartlett, Remebering, 1932) (lettura)
Tendenza ad ogni riproduzione a rievocare peggioRicordo migliore delle proposizioni importanti Omissioni, razionalizzazione, ricerca di un senso:Bartlett introduce il concetto di “schema” “il ricordo non è una rieccitazione di tracce isolate, fisse e senza
vita, ma una costruzione immaginativa costruita dalla relazione del nostro atteggiamento verso un’intera massa attiva di reazioni passate organizzate e verso qualche dettaglio di rilievo che emerge sul resto, apparendo in forma di immagine sensoriale o in forma verbale.”
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 50
Macrostrutture della conoscenza: schemi, frames, scripts
Caratteristiche comuni a schemi/frame/script (Schank e Abelson, Minsky, Rumelhart, Bower)
Strutture con cui la nostra conoscenza e’ organizzata Riguardano oggetti/eventi/situazioni Utili per la comprensione: creano aspettative Sono strutture generali, che incorporano informazioni su
esemplari o eventi specifici Influenzano il modo in cui interpretiamo e ricordiamo oggetti ed
eventi
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 51
Macrostrutture della conoscenza: schemi, frames, scripts
Script per le situazioni sociali: es. Andare al ristorante:
Sedersi, guardare il menu, ordinare, mangiare, pagare, uscire (azioni prodotte dal 73% dei soggetti)
A cosa servono gli script? A formarsi aspettative, a
cogliere deviazioni dallo script. Es. Lascio’ una mancia di 100 Euro.
A non immagazzinare tutta l’informazione nuova: Economia cognitiva.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 52
Macrostrutture della conoscenza: schemi, frames, scripts
Influenza degli script sulla memoria
I soggetti ricordano dettagli non presenti ma conformi allo script: es. ristorante.
Lo script adottato porta a concentrarsi su informazione diversa: es. Ladro vs. agente immobiliare. Ricordo con la stessa o una diversa prospettiva: se cambiamento della prospettiva il ricordo aumenta.
Lo script adottato influenza comprensione e ricordo: es. Processo descritto nella pagina successiva.
Si ricordano piu’ facilmente elementi conformi allo script: es. Studenti di dottorato: ricordo di oggetti in ufficio. Tendenza a inferire la presenza di oggetti non visti (es. Libri) e a dimenticare quella di oggetti poco salienti (es. Ombrello)
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 53
Macrostrutture della conoscenza: schemi, frames, scripts
Indovinare: di cosa si tratta?The procedure is actually quite simple. First, you arrange things
into different groups. Of course one pile might be sufficient depending on how muche there is to do. If you have to go somewhere else due to lack of facilities that is the next step, otherwise you are pretty well set. It is important not to overdo things. That is, it is better to do a few things at once than too many. In the short run this may not seem important but complications can easily arise. At first the whole procedure will seem complicated. Soon, however, it will become just another facet of life. It is difficult to foresee any end to the necessity for this task in the immediate future, but then one can never tell. After the procedure is completed one arranges the materials into groups again. Then they can be put into their appropriate places. Eventually they will be used one more and the whole cycle will have to be repeated. However, this is part of life.
Soluzione: doing laundry, lavare i panni in lavatrice.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 54
Memoria retrospettiva e prospettica
Finora memoria retrospettiva, riferita al passato: ricordare ciò che abbiamo fatto.
Memoria prospettica: la memoria del futuro. Intenzioni: ricordare ciò che dobbiamo fare. Puo’ essere: Basata su eventi (event based): es. quando vedo Giovanna devo dirglielo
Basata sul tempo (time based): es. alle 6 devo prendere la medicina
(basata sul tempo: calo maggiore con l’eta’?)
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 55
Oltre i sistemi di memoria: la memoria per agire
Glenberg (1987). What memory is for. BBS. Domanda: a che serve la memoria? Risposta comune: a memorizzare. Altra risposta: La memoria serve per consentirci di agire nel mondo. La
memoria è incorporata (embodied ) per facilitare l’interazione con l’ambiente.
Nessuna distinzione tra memoria episodica e semantica. Ambiente naturale; per sopravvivere dobbiamo essere capaci di navigarlo:
il sistema percettivo si è evoluto in tal senso: es. capacità di evitare ostacoli.
Spesso occorre differenziare: es. distinguere un percorso, luogo, oggetto particolare: quindi necessità di un sistema di memoria.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 56
Memoria per agireCome percepiamo e concettualizziamo il mondo è influenzato dal
tipo di corpo che abbiamo. SIGNIFICATO di un oggetto o situazione = pattern di azione
possibile, determinato dalle proprietà dell’oggetto condizionate dai vincoli del nostro corpo e modificate dalle memorie di azioni precedenti.
es. significato di una teiera sul mio tavolo: dato da quanto dista da me, dall’orientamento e forma, dalla sua grandezza e materiale.
somiglianza con il concetto di affordance (Gibson) In genere la concettualizzazione è guidata dall’ambiente. Es. rocce, suolo.
Capacità umana = sopprimere il contributo dell’ambiente consentendo alla memoria di guidare la concettualizzazione.
Es. scopi: ‘tornare a casa senza bagnarsi’.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 57
Memoria per agire 2
2 modi in cui la memoria lavora: a) patterns di azioni basati sull’ambiente, mescolati (meshed)
con patterns basati su esperienze precedenti. Uso automatico, corrispondente a quello della memoria implicita o indiretta
b) i patterns dell’ambiente possono essere soppressi così che la
concettualizzazione è guidata dalle esperienze precedenti. Uso conscio e deliberato della memoria. L’abilità di sopprimere i patterns ambientali vale per: previsione, esperienza di ricordare, ecc.
Qui negazione della differenza tra memoria episodica e semantica e tra memoria a breve e lungo termine.
Proposta: il carattere episodico sorge dalla soppressione delle proprietà proiettabili fisse dell’ambiente.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 58
Memoria e immagini mentali: Paivio
Paivio (71, 86): Teoria del doppio codice: 2 sistemi di MLT indipendenti ma interconnessi: l’informazione presente in uno dei 2 sistemi può attivare un processo nell’altro: es. descrizione di un tavolo: immagine poi descrizione e vs. 2 sistemi: verbale (unità: logogens), sequenziale, e non verbale (unità: imagens), sincronico.
Ipotesi della ridondanza dei codici: ricordo favorito se codifica
attraverso entrambi i codici. Dati: parole concrete ricordate meglio delle astratte.
Ipotesi della superiorità del codice per immagini. Dati: ricordo
favorito più con visualizzazione dell’oggetto che ripetizione della parola. Es. prosa letta: ricordo migliore se dopo immagini mentali anziché sintesi mentale.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 59
Mnemotecniche
Elemento centrale delle mnemotecniche: associazione con conoscenze preesistenti
A. Metodo dei loci: ricordo come passeggiata tra i loci della memoria: capacità di ricordare fino a 2000 items di una lista dopo 1 sola presentazione.
B. Metodo della parola chiave: si avvale del vantaggio mnestico delle immagini interattive: es. ‘horse’: orso che cavalca un cavallo, ‘rain’: rana sotto la pioggia.
C. Uso di acronimi: es. Per ricordare i colori dell’arcobaleno in ordine: Red, Orange, Yellow, Green, Blue, Indigo, Violet. Richard Of York Gave Battle In Vain
D. Uso di rime, ritmi: es. 30 giorni ha settembre, etc.
E. Inserimento delle parole in una storia.
F. Ripetizione mentale di un’attivita’ percettivo motoria: per la memoria implicita: es. Atleti.
Anna Borghi - Anno accademico 2003-04 60
Metodi di studioA. PQ4R: preview (scorrere il testo), question (porsi domande), read
(leggere), reread (rileggere), recite (ripetere), review (rivedere nel suo insieme).
B. MURDER (Mood, Understand, Recall, Detect, Elaborate, Review): importanza dell’atteggiamento mentale positivo.
C. REAP: (read, encode, annotate, ponder) importanza della comprensione profonda del materiale.
D. Structured Overview: Importanza di uno schema anticipatorio fornito dall’insegnante (preparation), presentazione e discussione dello schema prima della lettura (presentation), lettura e confronto con lo schema (follow up)
E. RTA (Directed Reading and Thinking Activity) Lettura come processo di pensiero. Previsione del contenuto del materiale che sta per leggere, lettura mentale per trovare conferma delle proprie previsioni, verifica tramite ragionamento
F. ReQuest:Idea sottostante: il porre domande aiuta la comprensione e memorizzazione Prima fase: studenti e insegnanti leggono mentalmente il brano Seconda fase: si pongono domande