PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Enrico Bottero. Enrico Bottero 20132 PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Il...
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PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
Enrico Bottero
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PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
• Il termine psicologia dell’educazione riprende quello in uso nei paesi di lingua inglese(educational psychology). In Germania il termine più in uso è psicologia pedagogica, in Italia si dice anche psicopedagogia.
• La psicologia dell’educazione si occupa di studiare gli aspetti cognitivi relativi all’apprendimento. Essa comprende tutte le correnti di psicologia cognitiva e dell’apprendimento, compresa la psicologia dello sviluppo.Questi studi, a partire dalla fine dell’800, hanno profondamente condizionato le teorie pedagogiche e i metodi di insegnamento.
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ASSOCIAZIONISMO
• Oggetto di studio: la formazione dell’attività psichica
• Concetti base: l’attività psichica è composta di elementi che si legano tra loro per associazione (l’uomo conosce attraverso le sensazioni). Tutte le idee, anche complesse, vengono direttamente o indirettamente dalle sensazioni.
• Autori: empiristi inglesi (Locke, Berkeley, Hume, Stuart Mill, Bain)
• Periodo: 1700 e 1800
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COMPORTAMENTISMO(behaviorismo)
• Oggetto di studio: il comportamento oggettivo degli esseri umani
• Concetti base: l’apprendimento è il comportamento derivato dall’associazione tra uno stimolo esterno (sensazione o evento del mondo esterno) e una risposta (comportamento attivo e osservabile). Uno stimolo neutro, ripetuto più volte, tende a provocare la stessa risposta (condizionamento). Apprendere significa costruire abitudini.
• Conseguenze: tutto ciò che l’uomo fa è frutto di apprendimento. Dunque l’apprendimento precede e favorisce lo sviluppo e non viceversa
• Autori: John B.Watson, Clark L. Hull, Burrhus F. Skinner (condizionamento operante)
• Influenze di teorie precedenti (positivismo, associazionismo),
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COMPORTAMENTISMODeclinazioni pedagogico - didattiche
GENERALIEnfasi sull’organizzazione dell’attività didattica (ingegneria della didattica)
• Programmazione degli obiettivi, delle azioni e dei tempi di insegnamento, delle modalità di valutazione
• Valutazione oggettiva
• Esigenza di continuità nelle esperienze scolastiche
SPECIFICHEPedagogia per obiettivi (Mager,Tyler): insegnare è programmare e valutare obiettivi descrivibili come comportamenti specifici
• Mastery learning (apprendimento per la padronanza; Bloom, Gagné): definizione di standard di risultati non astratti, frazionamento degli apprendimenti, verifica formativa (rinforzo) e sommativa
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FUNZIONALISMO
• Oggetto di studio: lo scopo e le funzioni dei processi mentali nella relazione tra individuo e ambiente
• Concetti base: ogni condotta umana tende ad adattarsi all’ambiente. Apprendimento è la scoperta della risposta che meglio si adatta ad un bisogno. Importanza della motivazione (processo con cui il soggetto ricerca la risposta), dello scopo, dell’interesse.
• Autori: pragmatismo americano (James, Dewey, Kilpatrick). In Europa Binet e Claparède.
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FUNZIONALISMO Declinazioni pedagogico - didattiche
IN AMERICA
Centralità degli scopi nell’azione del soggetto. Perché l’allievo possa apprendere il processo in cui viene coinvolto deve essere finalizzato (motivazione)
• Esempi: metodo dei progetti (project method ideato da W.H. Kilpatrick).
IN EUROPA
• Il punto di partenza dell’attività deve essere un bisogno dell’allievo. Mettere l’allievo in una situazione che risvegli i suoi bisogni
• Esempi: educazione funzionale (Edouard Claparède), metodo dei centri di interesse (Ovide Decroly)
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COGNITIVISMO: CONCETTI GENERALI
• Oggetto di studio:i processi di coscienza, il pensiero e il suo funzionamento (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, ragionamento, induzione, deduzione, soluzione di problemi)
• Concetti base: l’organismo, attraverso il pensiero, esercita un’azione strutturante degli eventi esterni.
Apprendimento = insieme dei processi interni che stanno tra gli stimoli e le risposte
Le correnti del cognitivismo si differenziano a seconda del maggiore accento attribuito a una specifica funzione della mente
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GLI ALBORI DEL COGNITIVISMO: LA PSICOLOGIA DELLA FORMA
• Oggetto di studio: attività percettive, pensiero produttivo (processi psichici superiori)
• Concetti base: il soggetto non percepisce sensazioni ma totalità strutturate
Apprendimento = processo creativo di ristrutturazione del campo percettivo. Apprendere è comprendere (insight) ovvero riorganizzare il campo dell’esperienza
Autori: Max Wertheimer, Kurt Koffka, Wolgang Kohler. Influenze della fenomenologia (Edmund Husserl)
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COGNITIVISMO RAZIONALISTA
• Oggetto di studio: le funzioni intellettuali trasversali (abilità e strategie cognitive, memoria)
• Concetti base: apprendere = collegare (“elaborare”) informazioni.
Strategia = schema per acquisire un concetto o realizzare un compito.
Abilità = competenza specifica con cui si affronta un compito (es. scrivere una lettera)
Autori: Ulric Neisser, John Anderson, Gilbert Ryle, Robert Gagné
Fonti: empirismo logico, filosofia della mente, scienza cognitiva, scienza dei calcolatori (cibernetica)
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COGNITIVISMO RAZIONALISTA: tipologie di conoscenze
• Conoscenze dichiarative: contenuto dell’informazione (concetti, teorie)
• Conoscenze procedurali: processi di elaborazione dell’informazione (strategie, abilità)
• Metaconoscenze: attività di controllo e regolazione dei processi mentali (feedback)
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COGNITIVISMO RAZIONALISTADeclinazioni pedagogico - didattiche
• Didattica metacognitiva
Programma di Arricchimento Sperimentale (Feuerstein)
Didattica delle abilità di studio
Mappe concettuali (Novak e Gowin)
Programma Memoria Transfert (Cornoldi)
• Didattica delle abilità di baseComprensione del testo, strategie di scrittura e di calcolo (Ellen Gagné)
Programmazione curricolare: programmare razionalmente il curricolo. Tassonomie
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TASSONOMIA
• Tassonomia = classificazioni degli apprendimenti secondo il principio della complessità crescente
• Esempio: tassonomia di Bloom
1. Conoscenza
2. Comprensione
3. Applicazione
4. Analisi
5. Sintesi
6. Valutazione
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COGNITIVISMO STORICO - CULTURALE
• Oggetto di studio: la cultura, i linguaggi e il loro ruolo nello sviluppo del pensiero
• Concetti base: la mente non è una facoltà generale e trasversale rispetto ai saperi. Il pensiero è abilità in un medium , dunque costruisce le sue strutture in rapporto ai linguaggi e ai saperi con cui si relaziona. Area di sviluppo prossimale (Vygotskij) = differenza tra compiti che si sanno svolgere e quelli potenzialmente eseguibili
• Autori: Bruner, Vygotskij, Olson
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COGNITIVISMO STORICO – CULTURALE
Declinazioni pedagogico - didattiche• Strutturalismo didattico
(Bruner) Scopo della scuola
è introdurre al pensiero razionale. La struttura della mente si sviluppa attraverso la conoscenza delle discipline nelle loro strutture(anche attraverso al ricerca e la soluzione di problemi)
• Insegnare con i concetti
Insegnare è favorire il passaggio dai concetti spontanei ai concetti scientifici.
Esempi italiani: insegnare i concetti scientifici (Cavallini)
didattica con i concetti (Damiano)
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PSICOLOGIA GENETICA
• Oggetto di studio: evoluzione delle strutture e degli schemi del funzionamento cognitivo
• Concetti base:Lo sviluppo cognitivo mira al pensiero logico razionale. Esso è frutto dell’interazione tra maturazione fisio – psichica, esperienza sociale ed ambiente (assimilazione= incorporazione di nuovi dati ; accomodamento= modifica della struttura cognitiva a seguito dei nuovi oggetti di esperienza).
Autori: Jean Piaget., Bärbel Inhelder, neopiagetiani
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PSICOLOGIA GENETICADeclinazioni pedagogico - didattiche
• L’insegnamento deve adattarsi il più possibile alle fasi dello sviluppo cognitivo
• L’insegnamento deve far compiere all’allievo azioni dirette, anche fisiche, per accompagnare la maturazione del pensiero logico ed operatorio
• L’insegnante deve riprodurre in classe il metodo scientifico – razionale a partire dalla formulazione di problemi
• Autori: Hans Aebli
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COSTRUTTIVISMO
• Il sapere non esiste indipendentemente dall’individuo che conosce ma nasce da una relazione tra il soggetto e l’ambiente. L’ambiente è il luogo dell’esperienza in cui, grazie al linguaggio e alla cultura, si costruisce la conoscenza
• Il costruttivismo fa proprie alcune istanze della psicologia genetica, del cognitivismo culturale e dell’interazionismo simbolico
• Autori: G.Kelly, J. Piaget, G.H.Mead, H.Maturana, F.Varela, P.Watzlawick
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ELABORAZIONE DELL’AGGRESSIVITA’
L’interpretazione psicoanalitica
• Concetti base: il comportamento aggressivo ha un’origine innata su cui agiscono alcune condizioni ambientali. Lo sviluppo del soggetto prevede la graduale sottomissione delle pulsioni istintuali al controllo dell’Io.
• Condizioni per lo sviluppo positivo: buona relazione madre-bambino – altri modelli adulti di identificazione che, grazie ai loro valori impliciti, dirigano l’impulso aggressivo – elaborazione dell’aggressività attraverso forme simboliche (gioco simbolico, fiabe e narrazioni in genere, linguaggio).
• Dell’aggressività si sono occupate anche la psicologia genetica (Piaget), l’etologia e il comportamentismo.
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BIBLIOGRAFIA
Testi generali:Enrico Bottero, Il sapere didattico, Clueb, Bologna (parte 2).
Riccardo Massa (a cura di) Istituzioni di pedagogia e scienze dell’educazione, Laterza, Roma- Bari (parte 4).Testo specifico:
Clotilde Pontecorvo (a cura di), Manuale di psicologia dell’educazione, Il Mulino, Bologna, 1999
Per i singoli autori e le correnti di psicologia dell’educazione v. bibliografia in calce ai volumi suindicati
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SITOGRAFIA
• Sito curato da docenti universitari dedicato alla
didattica, con presentazione delle principali teorie dell’apprendimento :
http://www.lascuolaconvoi.it/nuova-didattica/index.php?i_tree_id=100