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Fin che la barca va, lasciala andare! ... o no ?

Anno XVIII - N. 2311 Luglio 2014Pubblicazione riservata ai Servi della Carità

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Provincia S. Cuore - Opera don Guanella - Via T. Grossi, 18 - 22100 COMO (Italy)tel. (+39) 031.296.711 - fax (+39) 031.302.995Internet: http://www.provinciasacrocuore.it - Email: [email protected]

Agenda di famiglia

San Luigi Guanella23 ottobre 2011

L’amore di Gesù deve bastare a Pietro. Egli non deve cedere alla tentazione della curiosità, dell’invidia, come quando, ve-dendo Giovanni lì vicino, chiede a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?» (Gv 21,21).

Ma Gesù, di fronte a queste tentazioni, risponde: «A te che importa? Tu seguimi» (Gv 21,22). Questa esperienza di Pie-tro costituisce un messaggio importante anche per noi, cari fratelli Arcivescovi. Il Signore oggi ripete a me, a voi, e a tutti i Pastori: Seguimi! Non perdere tempo in domande o in chiacchiere inutili; non soffermarti sulle cose secondarie, ma guarda all’essenziale e seguimi. Seguimi nonostante le difficoltà. Seguimi nella predicazione del Vangelo. Seguimi nella testimonianza di una vita corrispondente al dono di grazia del Battesimo e dell’Ordinazione. Seguimi nel par-lare di me a coloro con i quali vivi, giorno dopo giorno, nella fatica del lavoro, del dialogo e dell’amicizia. Seguimi nell’annuncio del Vangelo a tutti, specialmente agli ultimi, perché a nessuno manchi la Parola di vita, che libera da ogni paura e dona la fiducia nella fedeltà di Dio. Tu segui-mi!

(Papa Francesco, Omelia - Santi Apostoli Pietro e Paolo)

La parola del Papa

in questo numero di "Agenda di Famiglia" troverete un ampio resoconto del Consiglio Provinciale svoltosi a Gualdera dal 23 al 26 giugno scorsi. Sono stati giorni intesi di ve-rifica, ma soprattutto di programmazione, dove lo sguardo è corso al prossimo anno e agli avvenimenti che ne segneranno lo scor-rere. Voglio accennare ai due principali.

Innanzitutto l'Anno Centenario del-la morte del nostro Fondatore, San Luigi Guanella. A settembre, con la ripresa di un nuovo anno di attività, avremo modo di con-dividerne il senso e le iniziative, ma già fin d'ora lo vogliamo sentire come un anno di grazia particolare in cui la memoria si possa fare incontro, per una nuova vita. Il cente-nario: un anno di grazia per rendere grazie, per riscoprire, per riattualizzare il dono fat-

CARI CONFRATELLI

« Il Signore oggi ripete a me, a voi, e a tutti i Pastori: Seguimi! Non perdere tempo in domande o in chiacchiere inutili; non soffermarti sulle cose secondarie, ma guarda all’essenziale ... »

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n. 231 • Anno XVIII • 1 Luglio 2014 • pagina 2Agenda di famiglia

to alla Chiesa e a noi del carisma del Santo Fondatore. Le iniziative a tutto ciò dovranno servire.

E poi, nel clima del centenario, il XV Capitolo Provinciale a gennaio 2015. Un momento straordinario di vita di famiglia e di discernimento, un momento da prepara-re e da vivere insieme, senza atteggiamen-ti di delega e di estraneità. Che tristezza quando nel colloquio personale con più di un confratello sono indicato con un "voi" (si intende la categoria "superiori"), un "voi" che indica distanza ma soprattutto estranei-tà e posizionamento su argini diversi e pa-ralleli. Il Capitolo Provinciale: da preparare e da vivere insieme per discernere il cam-mino della nostra Provincia e orientarne il cammino dei prossimi anni. Dall'incontro di Gualdera ho portato via certamente il senso positivo del tanto bene che le nostre opere continuano a fare nel territorio ove sono col-locate, ma insieme la fatica di tante comu-nità a dare piena e compiuta espressione alla vita consacrata, la sempre più grande difficoltà a garantire un'adeguata e proposi-tiva presenza nelle nostre opere. Il discusso e ansiogeno termine "ridimensionamento" è risuonato più volte. Credo si dovrà corag-giosamente e positivamente affrontarlo in Capitolo, nell'orizzonte e nel clima di grazia del centenario e dell'anno che la Chiesa de-dicherà alla vita consacrata.

Nel 1970, in un’Italia ancora fiducio-sa delle sue potenzialità e dei suoi continui progressi, alla manifestazione “Un disco per l’estate” Orietta Berti cantava spensierata: “Fin che la barca va, lasciala andare, fin che la barca va, tu non remare, fin che la barca va, stai a guardare..”. Non è certo il massimo per una citazione, soprattutto nel nostro ambito ecclesiale dove preferiamo ci-tazioni bibliche, del magistero della Chiesa o del Fondatore, ma mi sembra utile perché rappresenta bene una filosofia di vita ben espressa, appunto, dal "lasciar andare", dal "non remare" e dallo "stare a guardare".......almeno fin quando la barca va! Lasciar an-dare le cose come vanno, tirare avanti in

«Prepariamolo bene il Capitolo, prepariamolo

insieme, non all'insegna del "fin che la barca va"»

qualche modo, rinviare decisioni o deman-darle ad altri o ad un imprecisato futuro, possono essere filosofia pratica di vita sia a livello personale sia a quello istituzionale, un modo con cui ciascuno può decidere di impostare la sua vita ma anche un modo col quale un'istituzione e un organismo posso-no decidere di vivere e di tirare avanti. Una pacifica e rassicurante strategia di vita che fa vivere tutti tranquilli e sereni, senza trop-po preoccuparsi dei segni di decadenza in-cipiente e di tramonto. Per alcuni c'è anche dello spirituale in questa prospettiva: sarebbe un'espressio-ne di fede che lascia alla Provvidenza Divi-na il proprio lavoro, senza sconfinamenti di ruolo. Potrà anche essere, ma a condizione che poi ciascuno faccia la sua di parte e che la fiducia nella Provvidenza non sia la como-da uscita di sicurezza dalle nostre respon-sabilità o la giustificazione al nostro quieto vivere. Opinabile e, comunque, certamente discutibile la logica di fondo che, per quanto riguarda il futuro, si ispira al principio "chi ci sarà vedrà", o che, tanto per citare un'altra canzone, circa il domani afferma "sarà quel che sarà". Prepariamolo bene il Capitolo, prepariamolo insieme, non all'insegna del "fin che la barca va", se non altro perché a volte, non neghiamolo, pare proprio che la barca non va più! O no? Buona estate e buon cammino a tutti. Fraternamente don Marco

Como, 1 luglio 2014



La riunione del Consiglio ha inizio con un breve mo-mento di preghiera con l’invocazione allo Spirito Santo . Dopo l’approvazione del precedente Verbale

di Consiglio (20.05.2014) don Marco ha dato relazione della recente visita in Ghana. La Comunità di Abor, attualmente composta da tre confratelli perpetui, di cui uno distaccato nella residenza di Adidome, e da due tirocinanti (uno ad Abor e uno ad Adidome) avrebbe bisogno di un rinforzo per meglio distribuire il carico di attenzioni che l’attività richiede (scuo-la professionale di Abor, scuola professionale di St. Agnes, residenza ed attività di Adidome, gruppo dei piccoli buoni figli di Abor). Il Superiore Provinciale relaziona poi su al-cune visite alle comunità della Provincia e su particolari situazioni di confratelli, per passare poi alla definizione del quadro dei nuovi avvicendamenti che si prospettano per il prossimo anno. Quest’ultimo punto evidenzia il problema, già emerso in ri-petute occasioni, della difficoltà sempre maggiore a fare fronte alle numerose e diverse esigenze sia per l’oggettivo

calo numerico di confratelli in grado di assu-mersi ruoli e compiti nelle nostre comunità, sia per l’indisponibilità (spesso non moti-vata da valide ragioni) di alcuni confratelli ad assumersi ruoli e compiti e ad accettare serenamente il trasferimento in altra sede. Ancora una volta, in sede di Consiglio, si evidenzia come non sia più possibile ri-spondere adeguatamente a tutte le neces-sità che il numero di Comunità e di Opere richiedono e come sia opportuno che il prossimo Capitolo Provinciale prenda seria-mente in esame il tema del ridimensiona-mento, così come è emerso dagli incontri del Superiore Provinciale con le Comunità nel corso dell’anno. Vengono di seguito prese in esame le richieste per il consenso del Consiglio Provinciale alle varie nomine prospetta-te dal Consiglio di Delegazione e la serie

di domande di ammissione. Vengono ammessi 16 proban-di per il noviziato; 7 novizi alla prima professione religio-sa temporanea; 55 professi temporanei al rinnovo dei voti temporanei. Si rimanda al prossimo Consiglio l’ammissione

GUALDERA, 23-26 GIUGNO 2014

◆ breve resoconto

Consiglio Provinciale

Il Consiglio Provinciale si è radunato a Gualdera dal pomeriggio del 23 al pomeriggio del 26 giugno, con la presenza del Superiore Generale don Alfonso Crippa e del Delegato dell’Africa P. Desmond Uche

lunedì 23 giugno



alla professione perpetua, per consentire una più accurata e approfondita analisi delle relazioni di accompagnamento.Si passa poi alla verifica del lavoro delle commissioni prendendo visione delle relazioni di verifica annuale che i responsabili hanno inviato al Consiglio Provinciale. Si apportano alcune modifiche alla composizione delle commissioni per la Formazione e per la Pastorale Giovanile e Vocazionale mentre si conferma la composizione delle restanti Commissioni. Il lavoro del pomeriggio si conclude con l’illustrazione da parte dell’Economo Provinciale dei lavori di ristrutturazione di Cassago (già approvati in prece-denza) e con la presentazione del preventivo di spesa che sarà superiore a € 800.000,00

Il Superiore Delegato presenta alcune problematiche che già erano state oggetto di confronto con il Consiglio Provinciale a seguito della visita

del Padre Provinciale in Delegazione. Si riflette su quale orientamento si deb-ba assumere per scuola del St Agnes ad Abor. L’ipotesi più plausibile potrebbe consistere nel trasferimento delle ragazze presso la scuola professionale del St. Therese Centre e il passaggoo al St. Agnes dei nostri bambini handicappati, il tutto dovrebbe comportare un contratto di uso gratuito del Centro con la Diocesi locale. Ci si sofferma sui Centri operativi di Lemba condividendo la necessità di una riduzione della complessità gestionale e di un impegnativo percorso di for-mazione degli operatori. A Owerri, dove si sta concludendo nel nuovo terreno la Casa dei Religiosi, è previsto il passaggio dell’attività dell’attuale Centro Diurno per Disabili dall’attuale sede (in affitto presso un edificio della diocesi) al nuovo terreno anche se in forma provvisoria. Il Delegato informa poi come si intende procedere per dotare il Seminario Teologico di Kinshasa della figura del direttore spirituale in modo più stabile e continuativo, individuando la figura di un religioso di altra congregazione che abbia caratteristiche adeguate al compito e che più giorni alla settimana possa essere in seminario. P Uche presenta poi due importanti documenti. Il primo, in modo riassuntivo e schematico, traccia il piano dei progetti triennali delle Comunità. Il secondo, in modo più articolato, consiste nella presentazione delle prospettive principali del progetto triennale della Delegazione (Approfondimento della vita di consacrazio-ne - Consolidamento delle comunità e residenze - Preparazione e creazione delle competenze nei confratelli (Superiori ed Economi) - Armonizzare le espe-

rienze del pre-noviziato - Apertura missionaria verso Provincia madre e altre Province - Lavora-re sulla qualità di servizio e di presenza in mezzo alla gente - L’elenco e priorità di intervento sui patrimoni in Delegazione - L’animazione della Delegazione - Economia della Delegazione e pro-getti di auto-finanziamento). La mattinata si chiude con la presentazione al Consiglio di alcune richieste di finanziamento (acquisto terreno ad Abuja - Necessità di un fon-do liquidazione per i dipendenti di Lemba - Co-struzione dei bagni e servizi per il dormitorio di “Essengo” - Ristrutturazione della “Como House” con descrizione lavori e preventivo di massima.) Il pomeriggio è dedicato principalmente alle

questioni di carattere economico e per questo è presente anche P Gian-carlo, Economo della Delegazione. Si condivide anzitutto l’esigenza di dare centralità e regia all’Economato di Delegazione in ordine alle varie forme di fi-nanziamento e di invio di fondi (Contributo dell’1% di Provincia - Ufficio Missioni

martedì 24 giugno

La giornata è dedicata alla Verifica /Programmazione della Delegazione “N. S. della Speranza” e vede, nel pomeriggio, anche la presenza di P Giancarlo Frigerio, in qualità di Economo della Delegazione.



- ASCI - Adozioni - Procura missionaria in Germania), onde e vitare dispersioni e mancanza di una visione generale. Si conviene anche sulla necessità di una formazione specifica che consenta la costruzione di un piano dei conti e la te-nuta della contabilità in Delegazione in modo univoco e facilmente visibile. Con la presenza di don Adriano e di Silvio Verga si pone attenzione a programmare alcune priorità di interventi in Delegazione per il prossimo triennio individuando quali possano essere sostenute da Asci e quali dovranno essere appoggiate da Provincia. Si comunica l’istituzione dell’Ufficio Fund Raising di Provincia indicando che fra i suoi compiti ci dovrà essere anche la ricerca fondi per progetti in Delegazione. Si conclude il pomeriggio con la riflessione e condivisione di alcuni punti di verifica suggeriti dalla Commissione Mis-sioni.

Innanzitutto si prende in considerazione la cele-brazione del XV Capitolo Provinciale. Il Capitolo

sarà indetto alla fine del mese di luglio e sarà cele-brato a Barza d’Ispra dall’11 al 17 gennaio 2015. In linea con la metodologia già messa in atto nello corso anno attraverso il coinvolgimento delle Comunità di Provincia, si programma un percorso di preparazione immediata che comporti: nel mese di settembre 2014 l’approfondimento nelle Comunità dei principali punti emersi negli incontri di preparazione al Capitolo dello corso anno; nel mese di ottobre 2014 la celebrazione dei capitoli locali; nei mesi di novembre-dicembre la discussione in Comunità dell’Instrumentum Laboris. In ordine alla preparazione dell’Instrumentum Laboris del Capitolo viene costituita una commissione pre-ca-pitolare composta da don Roberto Rossi, don Kelechi Maduforo, don Davide Patuelli. Definizione delle modalità di partecipazione delle

Comunità della Delegazione al Capitolo Provinciale. Si ritiene opportuno ap-plicare anche alle Comunità della Delegazione Nostra Signora della Speranza la stessa modalità di partecipazione delle comunità della Provincia. Nella lettera di indizione del Capitolo Provinciale saranno riportati gli accorpamenti e le modalità previste per la celebrazione dei Capitoli locali. VISITA CANONICA. A partire dal mese di marzo 2015 fino al mese di ottobre 2015 sarà realizzata la visita canonica da parte del Superiore Provinciale. Viene stabilito il calendario annuale delle Riunioni del Consiglio Provinciale.

» settembre 2014 » 27 ottobre 2014 » 24 novembre 2014 » 15 dicembre 2014 » 25 gennaio 2015

» 23 febbraio 2015 » 23 marzo 2015 » 27 aprile 2015 » 25 maggio 2015 » 29 giugno - 1 luglio 2015

MODALITÀ DEGLI INCONTRI DEI SUPERIORI. Riprendendo un pensiero emerso nel corso dell’anno si opta per una distinzione fra incontri dei Superiori [da dedicare ad una specifica formazione al servizio di autorità e alla trattazione di tematiche specifiche di Provincia] in tre date (12 novembre 2014 - 5 marzo 2015 - 7 maggio 2015) e due momenti allargati di incontro per i Confratelli in una forma che favorisca l’incontro e la fraternità su alcuni temi specifici legati al Capitolo Provinciale e all’anno della vita consacrata Capitolo Provinciale e Anno della vita Consacrata. Sono anche programmati quattro Incontri degli Economi nel corso dell’anno:

mercoledì 25 giugno

La giornata è interamente e fruttuosamente dedicata alla programmazione della Provincia per il prossimo anno.



16 ottobre 2014 - 11 dicembre 2014 - 26 febbraio 2015 - 21 maggio 2015.IL TEMA DEL RIDIMENSIONAMENTO. Si condivide l’urgenza di prendere se-riamente e concretamente in considerazione il tema. A motivarlo non devono essere solo gli oggettivi problemi di calo numerico e di sempre maggiore difficoltà a fare fronte in modo adeguato alle esigenze organizzative che l’attuale assetto delle opere e delle comunità della Provincia richiedono. L’occasione del centena-rio della morte del Fondatore può essere positivamente occasione di grazia per una domanda di senso sulla nostra identità, sulla nostra presenza e sulle nostre opere. Luogo privilegiato di discernimento e di scelte dovrà essere il Capitolo Provinciale e in questo senso sarà anche organizzato il lavoro di preparazione immediata al Capitolo. PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE. Don Roberto Rossi presenta alcune linee del progetto di pastorale giovanile e vocazionale che si realizzerà nelle tre Comunità di Nuova Olonio – Barza d’Ispra – Como. CELEBRAZIONE DEL CENTENARIO DELLA MORTE DEL FONDATORE. Si condivide anzitutto una triplice finalità: Rendere grazie e celebrare (dimensio-ne spirituale e liturgica) - Riscoprire e rigustare (dimensione formativa e cultura-le) - Rivivere e attualizzare ( dimensione progettuale).Alla luce di queste finalità vengono poi individuati due strumenti operativi per l’animazione del Centenario:

1. il progetto “Sui passi di don Guanella” da utilizzare come occasione formativa per confratelli, collaboratori laici, nostri ospiti, diverse categorie di persone [don Marco Ma-esani, che il Consiglio ha nominato Respon-sabile del progetto, ha presentato la bozza del progetto e delle iniziative possibili]; 2. Il lavoro animativo delle Commissioni di settore che sono invitate, per il prossimo anno, a dare priorità alla formazione cari-smatica degli operatori. Vengono poi focalizzati un calendario di massima e alcune iniziative. A) Apertura del Centenario: 24 ottobre 2014, S. Messa nel Duomo di Como con gli ospiti delle nostre Case. B) Chiusura del Centenario: 25 ottobre 2015, S. Messa trasmessa dalla RAI da Como San-tuario.

INIZIATIVE NELL’ANNO.

Per la dimensione spirituale/liturgica: 1. adorazione mensile diurna in cui

coinvolgere comunità religiosa/ospiti/operatori/il territorio e la chie-sa locale in date mensili di partico-lare significato guanelliano;

2. pellegrinaggio guanelliano di ogni Casa a Como (Santuario e Museo);

3. messa votiva di San Luigi Guanella il 24 di ogni mese nel corso dell’an-no centenario;

4. pellegrinaggio “sui passi di don Guanella” per categorie di persone.

Per la dimensione formativa e culturale: 1. progetto formativo per ogni settore

da parte delle Commissioni; 2. Convegno di carattere formativo

culturale a Como ad inizio ottobre 2015;

3. esposizione e animazione nel pro-prio territorio della mostra su don Guanella esposta al meeting di Ri-mini.

Per la dimensione progettuale: af-frontare in termini positivi e progettuali il tema del ridimensionamento nel XV



Capitolo Provinciale. Iniziativa di formazione permanente per i confratelli anziani. Sarà program-mata nel corso del prossimo anno una tre giorni a Barza, rivolta ai confratelli over 65, sul tema dell’invecchiamento. Temi/titoli possibili: Come accettare e vivere positivamente i “cambiamenti” che la terza età comporta - La terza età nella Vita Consacrata : potenzialità e limiti - L’anzianità come risorsa nella Vita Consa-crata - La terza età, momento di sapienzialità. Kenosi e perdono. Il momento formativo sarà animato dall’equipe Edi.S.I. (Associazione per la formazione della Vita Consacrata)

Viene anzitutto sottoposta all’at-tenzione del Consiglio Pro-

vinciale una relazione Economica introduttiva con particolare atten-zione e approfondimento di due temi: 1. Ufficio Economico Unico in Ita-lia; 2. Prospettive di organizzazione Economato di Delegazione Afri-ca. Il primo tema richiede ulteriori ap-profondimenti da condividere fra i Consigli Provinciali Italiani e il Con-siglio Generale in ordine alla sua natura e scopo, oltre che la succes-siva definizione di tematiche speci-fiche (collocazione, personale etc..etc..). Il lavoro di approfondimento

continuerà con una prossima riunione fra Superiori (Generale e Provinciali) ed Economi (Generale e Provinciali) il 17 luglio p.v. Il secondo richiederà la defini-zione di uno specifico piano formativo da proporre poi in Delegazione. Si passa quindi alla presentazione della situazione delle singole Case con una griglia riassuntiva del conto economico delle Case (con attenzione e spiega-zione delle situazioni ordinarie più critiche)Alcune focalizzazioni particolari riguardano: Riscossione dei contributi a Congregazione: su evidenzia in linea generale una positiva corresponsione da parte di quasi tutte le Case, proporzionatamente alla capacita contributiva di cia-scuna - Rientri di prestiti per costruzione: anche se in maniera graduale ma progressiva alcune case stanno restituendo, come da accordi, i prestiti finanziati da Provincia. Altre case mostrano maggiore difficoltà al riguardo, per oggettive fatiche economiche. - Fondo Fiduciario e sua evoluzione. Si sta ricostituendo progressivamente (monetizzandolo attraverso investimenti in fondi e titoli) il fon-do fiduciario che le Case hanno accantonato in Provincia. La Situazione Economica della Provincia Sacro Cuore risulta sostanzialmen-te positiva sia per quanto riguarda il conto economico corrente sia per ciò che riguarda lo Stato Patrimoniale. Nel prossimo futuro si prevedono alcuni grossi investimenti per la ristrutturazione di Centri altrimenti non autorizzati al funzio-namento (Cassago, Milano, ecc.) e per la manutenzione straordinaria di alcuni Centri edificati, ormai vent’anni fa, in Delegazione (Nnebukwu).Nel corso dell’ultimo anno, per quanto riguardo le eredità o altre beneficienze straordinarie, non si registrano lasciti di particolare entità come era avvenuto negli anni della canonizzazione (2011-2012). Tuttavia non è mancata a livello di Provincia e di singole case la pioggerella quotidiana della Divina Provvidenza che accompagna e incoraggia sempre il nostro lavoro.

giovedì 26 giugno

La mattinata del 26 giugno è dedicata ai temi di natura economica presentati dall’Economo don Nando.



Esercizi Spirituali Casa Don Guanella - BARZA D'ISPRA

“La nostra condizione di pellegrini e di figli attesi dal Padre ci stimola a profittare del tempo presente. Nella vigilanza e nella preghiera ricerchiamo con sapienza le ma-

nifestazioni della volontà di Dio, che con la novità del suo Spirito creatore continuamente viene a visitarci . Disponi-bili sempre a rinnovare propositi e a scuoterci da inerzie e timori, ci riserviamo tempi opportuni per il ritiro mensile e per gli Esercizi spirituali annuali. (Costituzioni 37)

3-8 agostoCorso rivolto alla Famiglia Guanelliana e animato dai Consigli generali SdC e FSMP

Predicato da DON UMBERTO BRUGNONIVicario Generale SdC

Temi di spiritualità guanelliana

24-30 agostoCorso rivolto a Sacerdoti , Religiosi/e , Consacrati/e

Predicato da P. MICHELE ELLISuperiore Padri Oblati Missionari di Rho

L'esperienza del discepolato nel Vangelo di Giovanni



I NOSTRI AUGURI A ...

10° DI ORDINAZIONE SACERDOTALE

MAKANKA DON YAFU CHARLES ........................ 01-08-2004

COMPLEANNI DI LUGLIO

MORANDI Fr. SERAFINO .......................................................3FRASSON Don AGOSTINO ....................................................5BERETTA Don PIETRO ...........................................................7FOLONARO Don ADRIANO ..................................................7ONYEMA Don BENEDICT EMEKA ......................................18OPRANDI Don REMIGIO LUIGI ...........................................18MAGLIA Don CARLO ..........................................................21GANDOSSINI Don ANSELMO .............................................22

COMPLEANNI DI AGOSTO

BALDINI Don MARIO ..........................................................15GIANNINI Don GIUSEPPE ....................................................16FURLOTTI Fr. NELLO ...........................................................17CASTELNUOVO Don MARIO ..............................................23MAKANKA YAFU Don CHARLES ........................................23POZZOLI Fr. PAOLO ............................................................24POMONI Don ANTONIO .....................................................27

APPUNTAMENTI

INCONTRI DI COMMISSIONE8 luglio: riunione di Commissione Servizi alla Perso-

na a Nuova Olonio.

PASTORALE GIOVANILE20-27 Luglio: Campo Servizio Preadolescenti – Cor-

dignano10-17 Agosto: Cammino sui passi di don Guanella

per adolescenti e giovani - Itinerante4-10 / 18/24 Agosto: Settimana di spiritualità giova-

nile – baita dello scoiattolo Motta (SO)Il Centro resterà chiuso fino al 1 SETTEMBRE

MISSIONI AFRICA e ASCI RIENTRI E PARTENZE

17/07 rientra a Nnebukwu, Nigeria, dopo un periodo di riposo don Giancarlo Frigerio;

29/07 parte per un periodo a Città del Messico la vo-lontaria Guffanti Marta con altre volontarie di ASCI don Guanella;

31/07 partono per un periodo ad Ibadan, Nigeria, i volontari Clelia Pignatta, Simona Scaramella, Luca Pagliuso;

31/07 rientra in Nigeria padre Uche Desmond Ifesi-nachi, superiore delegato per l'Africa;

Per richiedere nuove email guanelliane e per qualsiasi problema ad esse inerente ricordiamo di fare sempre riferimento alla Curia Generalizia che da molti anni è la responsabile della loro gestione.

EMAIL @guanelliani.itIl prossimo numero di Agenda di

Famiglia uscirà a settembre. La Redazione augura a tutti una

SERENA ESTATE.

Arrivederci a Settembre



Casa Don Guanella - Barza d'IspraDomenica 22 giugno 2014Il Superiore generale SdC, P. Alfonso Crippa, con la partecipazione di numerosi Confratelli e Amici dell'Opera, accoglie le spoglie di fratel Giovanni Vaccari.

CARO FRATEL GIOVANNI siamo felici di riaccoglierti

La traslazione del corpo di fratel Giovanni

Vaccari da Como a Casa Don Guanella di Barza d'Ispra (Varese)

NOTIZIE DALLE CASE a cura di don DOMENICO SCIBETTABarza d'Ispra (VA)



siamo tutti felici di riaccoglierti in questa Casa della tua e nostra Congregazione. La Casa Don Guanella di Barza d’Ispra, a te tanto cara, ti apre le sue porte ma soprattutto il suo cuore, accogliendoti non solo come fratel-lo religioso, ma di famiglia. Il tuo desiderio di po-ter riposare qui in attesa della vita in pienezza, è stato finalmente appagato ed è stata pure esau-dita dalla Provvidenza la volontà di tutti noi, tuoi confratelli, di riceverti, invocarti e imitarti. Sì Fr. Giovanni, tu sei un seme prezioso di fecondità, che produrrà per tutti, frutti di grande bene. Dio-Amore, da te scoperto, amato, prega-to nella tua famiglia di origine, nella tua Parroc-chia e specialmente qui nella casa benedetta del tuo Noviziato e della tua Consacrazione, ancora opererà per tuo mezzo, meraviglie di opere e di santità. Caro Fr. Giovanni, meglio di tutti noi sai quanto grande sia il bisogno di vocazioni in quest’Opera di misericordia; vocazioni come la tua allo stato religioso di Fratelli guanelliani e di Sacerdoti secondo il Cuore di Gesù. Certo, …è Dio che fa! E’ Lui che chiama! Sì, potevamo e dovevamo corrispondere con più slancio e con più preghiera per ottenere tale dono. Comunque, caro Fratello, rivolgi al Signore, Padrone della Messe, una tua parola a tale scopo; rivolgiti an-che alla Madonna e a San Giuseppe da Te tanto venerati e pregati. Ma tu sei anche col Fondato-

re santo e con la Beata Sr. Chiara! Che anch’essi con te intercedano per l’avvento di giovani gene-rosi, capaci, con la Grazia di Dio, di dare “Pane e Signore” a tutti, specie ai più poveri, tenendo alta la fiaccola della Carità. Vieni, caro Fr. Giovanni, vieni in mezzo a noi. La Cappella della Madonna della Divina Provvidenza, ove sarai deposto, sarà il luogo da cui sgorgheranno grazie e favori celesti! In attesa del grande incontro, vieni! Com-mossi, onorati e riconoscenti

I Confratelli, i Novizi e le Suore della Comunità di Casa Don Guanella

Barza d’Ispra, 22 giugno 2014

Caro Fr. Giovanni



Il tuo ritorno in questa casa riempie tutti di gioia e com-mozione. La tua vita, fr. Gio-

vanni, di virtù fu pervasa. Ai laici e chierici tu fosti di esemplare dedizione.

Amasti tanto il Fondatore santo, amasti tanto l'Opera sua; servire il povero fu il tuo vanto e la Con-gregazione come famiglia tua.

Per anni a Barza d'Ispra fosti umile cuciniere; in anni di penuria facesti ciò che potevi: il Padre Provvidente ascoltò le tue pre-ghiere: nulla mai mancò ai nume-rosi allievi.

Fosti apostolo di Monteggia, la frazione che non è più; iniziative, giochi, catechesi, rosari; tutto era fatto perchè tutti come te amas-sero Gesù: la Cappella dell'Imma-colata è ricordo dell'anima tua come il mare, vasta.

Per obbedienza raggiungesti la Città eterna ancora per servire, questa volta un eminente uomo della Chiesa: prudenza, docilità e cordialità quasi materna: doni e testimonianza della tua religiosa ascesa.

Fr. Giovanni, e la Spagna? Che missione! Quanti sacrifici! Che cambiamento! Solo la lingua del Vangelo ben conoscevi.La tua seminagione tra orazione e pover-

tà Dio la feconda ove il trenta, il sessanta e il cento: da trasporta-re i monti la fede avevi.

Già maturo per il cielo, ci lasciasti all'improvviso: la chiamata alla gloria ti raggiunse sulla via: termi-nasti la missione senza preavviso e ti trovasti al cospetto di Dio amore: chinasti il capo per dire ancora: sia!

Ora da Como, caro e "santo fra-tello", ritorni alla tua Barza, nella Casa amata: sarai deposto nella chiesa della tua consacrazione, semente di vocazioni desiderata, spinta per una nuova evangeliz-zazione.

Dal "bel Paradiso", fr. Giovanni, prega per noi il Signore, la Vergine santa, S. Giuseppe e Don Guanel-la: la tua vita religiosa, amorosa e fedele sia la nostra. Che tutti riscoprano quanto essa sia bella anche quando non poco costa.

Ai Servi della Carità, maturi e nuovi, alle Consorelle addita gli intramontabili ideali, pure ai laici del nostro tempo. Alla carità i cuori di tutti muovi!

Fr. Giovanni, "Pane e Signore" nella grande Famiglia vi sia in ogni momento. Arrivederci, caro fratello! Ci affidiamo a te; prega Dio per tutti noi, ora che dal cielo molto puoi!

FR. GIOVANNI VACCARI

di DON GIOVANNI CERIOTTI

NOTIZIE DALLE CASE Barza d'Ispra (VA)

RICORDANDO



Quest'opera vuole essere un ulteriore riconoscimento da parte del popolo di Fraci-

scio al suo più illustre concittadino, che ha saputo vivere in pienezza i valori spirituali ed umani della sua gente.

Raffigurato così fedelmente, in que-sta singolare posizione, la statua vuol significare l'af etto che sempre ha accompagnato Don Guanella per il suo paese natale e per i suoi monti: af etto e famigliarità che i suoi com-

«A voi miei compaesani ben amati di Fraciscio, a noi San Rocco ci ricorda la nostra chiesa e il nostro sacerdote.

San Rocco ci rappresenta.

Il nostro paesello, il gruppo dei nostri monti, il nostro piccolo mondo e l'affetto più caro della pietà, della fede, della pace domestica.

Pregate per me che vi sono fratello affezionato.»

San Luigi Guanella

UNO SGUARDO CHE ABBRACCIA il mondo

NOTIZIE DALLE CASESabato 21 giugno 2014

Il Superiore generale ha inaugurato a Fraciscio una nuova scultura di

san Luigi Guanella

a cura di p. ALFONSO CRIPPAFraciscio parrocchia

scultura di NICOLAS VIRY


LA CASA NATALE DI SAN LUIGI, data per esperienze di formazione e di spiritualità a gruppi con presenza guanel-liana (o religioso/a o cooperatore), è libera: - Giugno dall'8 al 24;- Luglio dal 14 al 20;

- Agosto dal 4 in poi;- Settembre dall'1 all'8 e dal 13 al 14;

LA CASA VACANZE (EX-PARROCCHIALE), è data a gruppi per esperienze in autogestione: - Giugno dal 13 al 24;- Luglio dal 7 al 31;

- Agosto dall'1 al 3, dal 16 al 31;- Settembre sempre disponibile;

INFO [email protected] - tel. 031 296 783

paesani desiderano ricambiare e man-tenere vivi nel tempo. AI tempo stesso, vuole esprimere il coraggio del monta-naro e dell'uomo che riceve dall'Alto la forza per imprese che possono sem-brare impossibili ad un uomo.

Lo sguardo di Don Guanella, così afet-tuoso per il suo paesello, sembra voler oltrepassare i suoi monti per abbrac-ciare il mondo intero, come efettiva-mente ha saputo fare con la sua opera di portata universale.

La statua, collocata nel piazzale del-la Chiesa tanto cara a Don Guanella, richiamerà continuamente l'invito del nostro santo ad apprezzare la presen-za di Dio tra gli uomini e ad onorare il caro San Rocco come patrono e pro-tettore del paese.

Certamente Don Guanella gradirà que-sto omaggio e continuerà a benedire gli abitanti di Fraciscio e tutti coloro che l'invocheranno per essere come lui apostoli di carità e pellegrini verso le vette della santità.

Padre Alfonso Grippa, Superiore generale dei Servi della Carità

(Opera Don Guanella).

Per questa estate sono disponibili a Fraciscio la CASA NATALE di san Luigi Guanella e la CASA EX-PARROCCHIA-LE. Si offre così un'occasione per far conoscere San Luigi Guanella e le sue origini e di abitare e animare le nostre strutture.

Abitare in "Casa Guanella" ?



NOTIZIE DALLE CASE

Ad Adidome sono attualmente accolti 15 ragazzi portatori di handicap che vivono in modo molto familiare con i confratelli (P. Emmanuel e il chierico tirocinante Sunday).

Sono quasi conclusi i lavori di costruzione del nuovo edificio nel quale avranno sede la cucina, una sala polifunzionale, alcune aule per i laboratori, e, in una prima fase, le stanze per i confratelli.

Buona parte del terreno è coltivata a mais, cassava e fagioli e la produzione è destinata al consumo dei ragazzi.

È attiva anche una falegnameria, per la preparazione e vendita di legname, come forma di auto-sostentamento del Centro.

Ad Abor continuano la loro esperienza di servizio civile internazionale quattro ragazze italiane ( Arianna, Eva, Federica, Melania).

immagini della visita del Padre Provinciale in Ghana 9 - 15 giugno 2014

Adidome Ghanaa cura di

don MARCO GREGA



Celebriamo la festa del Sacro Cuore che è una festa, come ci è stato ricordato all’inizio, che richiama l’amore di Dio

per noi. Anche nell’orazione con cui abbiamo aperto la nostra assem-blea, abbiamo pregato così: “(…) ri-cordare e ringraziare Dio, il Padre, per tutti i doni che ci ha fatto attra-verso il suo Figlio (…)”.

Mi sembra bello tenere sott’occhio, per entrare dentro spiritualmente in questa dimensione d’amore, cioè di essere amati da Dio, il brano del-la prima lettura, dove si dice che “il Signore vi ha scelti perché vi ama, ed ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri”. I destinatari di queste parole sono gli uomini e le donne del popolo di Israele. Provia-mo a pensare un momentino a que-ste parole: “Il Signore vi ha scelti”. Noi sappiamo cosa vuol dire scegliere, scegliere una persona, con cui con-dividere tutta la vita, a cui giurare fe-deltà per sempre. Qui ci sono tante

persone sposate, e sanno che cosa ha rappresentato per loro fare una scelta, la scelta di questa persona, e presentarsi davanti a Dio per dire: davanti a Te, prometto che que-sto amore per lei, per lui, non verrà meno.

Questo è ciò che Dio ha fatto nei con-fronti di ciascuno di noi: ci ha scelti. Non è stato un caso: a volte possia-mo pensare che se siamo diventati cristiani, battezzati e diventati figli di Dio è perché il caso ci ha fatto nascere qui. Non è un caso, perché nel momento stesso in cui Dio, nei nostri confronti, si volge a chiamar-ci e a renderci figli, fa una scelta. E noi potremmo, in un certo senso, dare a questa scelta di Dio anche un nome, magari più scorrevole nel nostro linguaggio abituale, che è il nome vocazione: Dio ti ha chiamato ad essere suo figlio, e dentro questa chiamata poi ne ha sviluppate altre, proprio come un papà ed una mam-ma che fanno crescere i loro figli: li

CHIAMATI PERCHÉ AMATINOTIZIE DALLE CASEVenerdì 27 giugno 2014

La celebrazione della solennità del Sacro

Cuore nel nostro Santuario di Como

a cura di DON DAVIDE PATUELLISantuario S.Cuore

La solennità del Sacro Cuore, patrono della nostra Congregazio-ne, preparata dal triduo condotto da don Francesco Sposato, ha avuto il suo apice nella celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor DANTE LAFRANCONI, vescovo di Cremona ed ori-ginario della diocesi di Como, a cui ha fatto seguito la processio-ne attraverso le vie perimetrali della Casa Madre. Nella circostan-za, don Dante insieme ad alcuni suoi compagni di ordinazione ha festeggiato il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale. Riportiamo la bella omelia pronunciata dal Vescovo nella circo-stanza.

La bellezza della vocazione cristiana

Celebrare la festa del Sacro Cuore è riandare, innanzitutto, a recuperare questa consapevolezza, questa certezza: essere amati.



hanno chiamati alla vita, ma poi nell’accompagnarli nella loro crescita verso l’età adulta quante altre volte propongono a loro indicazioni, obiettivi, pro-getti. Dio ci ama così, ci ha scelto, ed in questo essere scelti noi possiamo soppesare l’attenzio-ne amorevole che Dio ha per ognuno di noi.

Io credo che se nella vita cristiana dimenti-chiamo quest’aspetto, quello di essere amati, conosciuti personalmente, scelti dal Signore, facciamo fatica poi a vi-vere da cristiani. Magari potremmo anche osservare i comandamenti, osservare le leggi, ma sarebbe un po’ simile al fratello maggiore del-la parabola, il quale dice al padre: Padre, io sono stato sempre con te, ho fatto tutto quello che tu volevi, eppure non sapeva e non si sentiva amato.

Allora, celebrare la festa del S. Cuore è riandare, innan-zitutto, a recuperare questa consapevolezza, questa cer-tezza: essere amati. Proprio perché siamo amati, Dio ha voluto mantenere il giuramen-to fatto ai vostri padri. Giuramento è qualcosa attraverso il quale uno dice di impegnarsi per il futuro. Quando qui Dio dice ad Israele: ho voluto mante-nere il giuramento che ho fatto ai vo-stri padri, in passato, è proprio perché in quel passato io avevo già in mente il futuro, che siete voi, che saranno quelli che verranno dopo di voi. Ed io voglio mantenere per voi e per tutti il mio giuramento di amarvi, di salvarvi. Ed allora la prima lettura continuava dicendo: “Riconosci, dunque, il Signore tuo Dio. Egli è Dio, il Dio fedele che mantiene l’alleanza e la bontà per mille generazioni”. Ritorna due volte, nel testo che abbiamo letto, il verbo mantenere: ho voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri. Questo è un Dio fedele che mantiene l’alleanza, la mantiene senza or-dine di tempo, perché l’espressione “per mille generazioni” significa che non sto a contare.

E dove noi troviamo oggi il segno di quest’alleanza man-tenuta, di questo giuramento mantenuto, dove lo trovia-mo meglio che nell’Eucarestia, che è il Corpo dato per voi, che è il Calice della nuova ed eterna alleanza? Sicché ogni volta che noi celebriamo l’Eucarestia, noi riviviamo l’amore di Dio per noi. Non ci si dovrebbe – perché ci si potrebbe – mai abituarsi all’Eucarestia, sia che la celebriamo come ministri ordinati sia che la celebriamo come popolo bat-tezzato. Mai ci si può abituare, perché lì c’è di mezzo la presenza, c’è di mezzo la fedeltà di un Dio che mantiene,

e ti dà in mano il contenuto di questo suo mante-nere la promessa, che è il Corpo ed il Sangue del suo Figlio.

Mi viene spontaneo a questo punto pensare, visto che mi capita di essere qui a ricordare i 50 anni della mia ordinazione sacerdotale insieme con altri miei compagni, mi capita di dire: 50 anni fa le cose erano un po’ diverse perché dal punto di vista del-la fede, delle manifestazioni almeno della fede, le attitudini, le disposizioni della gente erano diverse. C’era una frequenza maggiore, c’era anche un sot-tofondo di sensibilità cristiana maggiore. Dopo 50 anni le cose sono cambiate: ogni volta che parlo con i preti della mia diocesi – ma suppergiù penso che così sia dappertutto – sento la fatica di essere portatori di un messaggio bello in cui si crede e di trovare spesso anche indifferenza. In questi ulti-mi anni qualcuno ha incominciato a parlare della

La statua del Sacro Cuore voluta da don Guanella e

posta sulla sommità del Santuario Sacro Cuore in Como

Ogni volta che noi celebriamo l’Eucarestia, noi riviviamo l’amore di Dio per noi.



prima generazione di increduli: sono d’accordo che non vanno né esage-rate né generalizzate né esasperate queste parole, però è vero. Lo diceva anche il Papa, in una delle sue ome-lie: guardo avanti e vedo tante teste bianche e poche teste nere, i giovani. La prima generazione incredula: cer-tamente è il segno di un cambiamen-to da 50 anni a questa parte, però è anche vero che questa prima gene-razione incredula è una generazione generata da persone che non erano o non apparivano incredule, forse non erano autenticamente credenti.

Tutte le volte che mi capita di incon-trarmi con quarantenni, con cinquan-tenni, o in occasione di percorsi di iniziazione cristiana ed in altre occa-sioni, ho proprio quest’impressione: di gente che è cresciuta anche fre-quentando la chiesa, ma che non ha assimilato, non abbiamo assimilato lo spirito del vangelo, il senso della fede. Ed allora mi viene da pensare che nella realtà di oggi, per me diven-tato prete 50 anni fa, o per voi adulti, c’è proprio da rimettere in circolazio-ne i dati fondamentali dell’annuncio del Vangelo, della persona di Gesù Cristo, di quello che Egli è, di quello che Egli ha fatto. Questo è l’annuncio primario.

E qui sta proprio il bello di oggi, io dico il bello di essere prete oggi: che ti trovi nella condizione o di crede-re seriamente, davvero, al Signore Gesù, o altrimenti cedi alla tentazio-ne di tirare i remi in barca un giorno sì ed un giorno no. Ma cos’è che rende bello il ministero del prete oggi, cos’è che rende bella la vocazione di tutti noi battezzati, oggi? Che noi possia-mo contare su un Dio che è fedele. Potranno cambiare le situazioni, le

mentalità, il tipo di cultura, gli stili di vita; potremmo trovarci anche di fronte a generazioni sempre meno disposte a credere o a mantenere una religione soltanto un po’ di fac-ciata. Ma questo non ci turba, questo non ci fa paura, perché quello su cui conto non è la risposta più o meno numerosa, ma è la fedeltà di Dio, che ripete a me oggi: io vi ho scelto, ho mantenuto il giuramento fatto ai vostri padri, mantengo l’alleanza e la mia bontà sempre. Questo è il cuore – almeno io così lo sento – del mi-stero dell’Eucarestia, questo è il cuo-re della celebrazione d’amore di Dio che trova la sua espressione emble-matica nel S. Cuore.

Ecco, allora, la nostra celebrazione eucaristica questa sera vuole essere un affondare anima e corpo, senti-menti ed intelligenza, dentro que-sta parola di Dio: io mantengo il mio giuramento. Potrai vedere stagioni diverse, potrai vedere generazioni diverse, ma io continuo ad amarti, io continuo ad amare tutti. Questa è la vera molla di ripresa della cosiddetta nuova evangelizzazione, cioè della voglia di dire con la vita e con le paro-le che davvero Gesù è il Figlio di Dio, il Salvatore, che davvero la sua Parola, il suo Vangelo sono l’indicazione più vera, più bella per comprendere la nostra vita e per operare meraviglie anche dentro il nostro tempo.

Con questi sentimenti noi celebria-mo l’Eucarestia rinnovando il Cor-po sacrificato del Signore Gesù ed il Sangue versato per la nuova ed eter-na alleanza, ritrovando dentro di noi stessi la certezza che, se non viene meno l’alleanza da parte di Dio, non viene meno neanche da parte nostra il desiderio di fare quotidianamente memoria del suo amore e l’impe-gno a tradurlo umilmente, ma deci-samente, in ogni scelta della nostra vita.

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SANTUARIO S. CUORE, COMO: particolari del "Calvario" e del dipinto dell'altare del Sacro Cuore

Cos’è che rende bella la vocazione di tutti noi battezzati, oggi? Che noi possiamo contare su un Dio che è fedele.



Formazione Operatori Casa Divina Provvidenza - Como

FORMAZIONE INTER-CASE SETTORE ANZIANI

di VITTORE MARIANI

« Ogni comunità è chiamata a irradiare il fuoco della carità verso l’ambiente in cui vive. [...] Riceva con affetto i nuovi membrie ne accompagni l’inserimento e la formazione. »(Costituzioni 28)

La Commissione Servizi alla Persona ha promos-so e organizzato giovedì

12 giugno 2014 il primo incon-tro di Formazione Inter-Case del Settore Anziani della Pro-vincia S.Cuore.

Hanno partecipato le Equipe Direttive con in più educatori, animatori e altre figure di coor-dinamento; al gruppo si sono ag-giunte rappresentative delle Case delle Suore. Dopo i saluti iniziali a nome della Commissione di don Remigio Oprandi, Segretario Provinciale, e di don Davide Pa-tuelli, Direttore della Casa ospi-tante, Carlo Gufanti, referente della Commissione per il Settore Anziani, ha introdotto i lavori ri-cordando le normative ultime e la necessità di mantenere l'identità guanelliana.

Il tema dell'incontro, "La rela-zione educativa di aiuto in stile guanelliano. Per una rinnovata

cultura dell'accompagnamento nei Servizi per persone anzia-ne", è stato svolto dal prof. Vit-tore Mariani, Tecnico di Provin-cia e docente presso l'Università Cattolica di Milano. Mariani ha esposto un decalogo di indica-tori guanelliani, tratti per la gran parte dal "Documento base per progetti educativi guanelliani" e anche da "Con fede, amore e competenza. Profilo dell'opera-tore guanelliano", con relative esemplificative buone pratiche.

Un ampio dibattito ha evidenzia-to il grande interesse e ha per-messo l'approfondimento e un proficuo scambio di esperienze, con l'auspicio da parte di tutti di caratterizzare sempre più guanel-lianamente le RSA, la richiesta di ulteriori momenti di apposita for-mazione anche per gli operatori nelle Case e un lavoro sempre più di rete tra le Case anche in connessione a indicatori e buone pratiche.

12 giugno 2014

Provincia S. Cuore Oera don Guanella Via T. Grossi, 1 ... htt.rovinciasacrocuore.it Email...

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