PROTOCOLLO PER IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI riservati... · Lavaggio Preoperatorio 4. Frizione...

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Rev. Descrizione modifica Firma Data Rev. n° 2 Eliminazione indicazioni del tipo di lavaggio a seguito infezioni C. difficile Novembre 2010 Rev. n° 1 Inserimento procedura di frizione delle mani Novembre 2009 Rev. n° 0 Dicembre 2005 Preparato: Servizio Infermieristico Ufficio Accreditamento Controllato: Direzione Sanitaria Aziendale Verificato e approvato: Comitato Infezioni Ospedaliere 21.12.2005 PROTOCOLLO PER IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI

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Rev. n° Descrizione modifica Firma Data Rev. n° 2 Eliminazione indicazioni del tipo di

lavaggio a seguito infezioni C. difficile Novembre 2010

Rev. n° 1 Inserimento procedura di frizione delle mani

Novembre 2009

Rev. n° 0 Dicembre 2005 Preparato: Servizio Infermieristico Ufficio Accreditamento

Controllato: Direzione Sanitaria Aziendale

Verificato e approvato: Comitato Infezioni Ospedaliere 21.12.2005

PROTOCOLLO PER IL CORRETTO

LAVAGGIO DELLE MANI

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SOMMARIO

1. SCOPO ..........................................................................................................................................3

2. CAMPO D’APPLICAZIONE .............................................................................................................3

3. RESPONSABILITÀ............................................................................................................................3

3.1 PRINCIPI PRELIMINARI DA RISPETTARE ...............................................................................................3 3.2 PRODOTTI PER IL LAVAGGIO DELLE MANI ..........................................................................................4 3.3 PRODOTTI PER LA FRIZIONE DELLE MANI ............................................................................................5 3.4 DIFFERENTI TIPI DI LAVAGGIO DELLE MANI.........................................................................................6 3.4.1 Lavaggio sociale ..............................................................................................................6 3.4.2 Lavaggio antisettico.........................................................................................................7 3.4.3 Frizione antisettica con soluzione alcolica .......................................................................8 3.4.4 Lavaggio chirurgico .........................................................................................................9

4. PREVENZIONE DELLE DERMATITI ...................................................................................................10

5. EDUCAZIONE A PAZIENTI E VISITATORI.........................................................................................10

6. ALLEGATI .....................................................................................................................................10

7. BIBLIOGRAFIA .............................................................................................................................10

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1. SCOPO

Il lavaggio delle mani è considerata la misura di prevenzione più importante nel controllo delle infezioni ospedaliere; infatti, i CDC (Centers for Disease Control) ritengono questa misura in grado, da sola, di ridurre il tasso delle infezioni. Le mani degli operatori sanitari sono il veicolo principale di trasferimento di patogeni da un paziente all’altro e dai pazienti agli operatori stessi. Con questo protocollo si vogliono definire e uniformare le modalità di lavaggio delle mani e garantire che tutti gli operatori ne siano a conoscenza e le applichino, al fine di prevenire le infezioni ospedaliere e tutelare pazienti e operatori

2. CAMPO D’APPLICAZIONE

L’applicabilità del presente protocollo è estesa a tutti gli operatori sanitari in servizio presso le UU.OO. ospedaliere e territoriali.

3. RESPONSABILITÀ

RESPONSABILE UNITÀ OPERATIVA

- rende disponibile il protocollo al personale da lui diretto; - promuove la diffusione e la conoscenza del protocollo; - promuove e propone le revisioni; - effettua attività di controllo in merito alla corretta applicazione

del protocollo.

INFERMIERE COORDINATORE

- rende disponibile il protocollo al personale infermieristico; - promuove la diffusione e la conoscenza del protocollo; - promuove e propone le revisioni; - effettua attività di controllo in merito alla corretta applicazione

del protocollo.

OPERATORI SANITARI che si occupano di cura, assistenza, indagini diagnostiche (Medici – Infermieri - Tecnici - OSS - OTA - Ausiliari)

- applicano correttamente le indicazioni fornite dal protocollo.

FREQUENTATORI - applicano correttamente le indicazioni fornite dal protocollo.

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

3.1 Principi preliminari da rispettare

L’operatore deve adottare un diverso lavaggio delle mani in funzione di: a) grado di contaminazione delle mani b) grado di rischio delle attività da svolgere c) recettività del paziente. In relazione alle finalità perseguite ed all’esecuzione se ne distinguono tre principali modalità:

1. Lavaggio Sociale 2. Lavaggio Antisettico 3. Lavaggio Preoperatorio 4. Frizione con soluzione alcolica

che si differenziano in base a:

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• Sostanza utilizzata; • Durata del lavaggio; • Tempo di contatto della sostanza detergente-antisettica utilizzata.

La cute delle mani deve essere sempre mantenuta integra, perciò si consiglia di applicare creme emollienti alla fine della giornata. È vietato indossare unghie artificiali o estensori quando si ha contatto diretto con i pazienti. È vietato indossare anelli, bracciali ed orologi durante il servizio. È consigliato tenere le unghie naturali corte (meno di 0,5 cm di lunghezza). Tenere presente che le creme non sono sterili e la loro azione è esclusivamente meccanica, protettiva e preventiva. Opportuna sarebbe la loro confezione in tubetti monodose. Per un lavaggio accurato bisogna individuare almeno un lavandino di materiale non poroso ed in grado di tollerare la decontaminazione, esclusivo per tutti gli operatori sanitari dell’intero reparto, tenuto ben pulito e possibilmente dotato di rubinetti a gomito o a pedale. Dove esistono i rubinetti tradizionali, l’operatore deve avere l’accortezza di chiuderli utilizzando la salviettina monouso usata per asciugare le mani. Ogni lavandino deve essere dotato di erogatori di detergente e antisettico, oltre ad un distributore di salviette monouso. Gli asciugamani di stoffa sono vietati. Al fine di evitare la contaminazione del sapone, i distributori non devono essere rabboccati e, preferibilmente, vanno utilizzati distributori monouso. In caso di indisponibilità di sistemi monouso, è necessario che i contenitori siano facilmente asportabili, lavabili e autoclavabili. I contenitori multidose devono essere poi riempiti evitando le contaminazioni. Il personale addetto deve essere correttamente addestrato dai Coordinatori Infermieristici. I fattori che influenzano l’efficacia della procedura del lavaggio delle mani sono numerosi, tra cui:

- sostanza chimica, - azione meccanica, - tempo, - temperatura.

Si richiede un tempo sufficientemente lungo (fattore tempo) di strofinamento (fattore meccanico) perché il principio attivo (fattore chimico) agisca efficacemente. L’azione della temperatura sull’efficacia dell’intervento è minima (in quanto non si possono utilizzare temperature elevate) per cui, l’azione meccanica e il tempo dell’applicazione devono compensarne la riduzione.

3.2 Prodotti per il lavaggio delle mani

Genericamente si parla di mezzi detergenti (a) e mezzi antisettici (b), il loro impiego non è indifferente: con i primi (a) si ottiene l’allontanamento meccanico della popolazione microbica transitoria in modo parziale; con i secondi (b) si esercita un effetto antimicrobico su tutta la popolazione microbica presente (Gram positivi, Gram negativi, miceti e virus). In ogni caso l’uso dell’antisettico deve essere preceduto sempre da un’accurata detersione. Più avanti verrà indicato quando usare il detergente e quando il detergente più l’antisettico. Il detergente più comunemente utilizzato è rappresentato dal sapone liquido. Tra i prodotti a disposizione è preferibile la scelta di un buon detergente ortodermico, a pH neutro, contenente sostanze emollienti e protettive per la cute.

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I mezzi antisettici devono avere contemporaneamente effetti antimicrobici particolari, innocuità per la cute delle mani, gradevolezza di formulazione e costo accettabile. I principi attivi di base utilizzati per la procedura del lavaggio antisettico delle mani sono rappresentati da:

- Clorexidina - Polivinil pirrolidone Iodio (Soluzione acquosa) - Irgasan DP 300 (Soluzione acquosa) - Alcoli (vedere prodotti per la frizione delle mani)

il cui spettro d’azione è riportato nella Tabella 1. Gli effetti antimicrobici si riferiscono all’ampiezza dello spettro d’azione dell’antisettico, alla sua rapidità d’azione, al protrarsi della sua azione (effetto residuo) nonché alla possibilità di essere inattivato dalla presenza di materiale organico: in ogni caso l’antisettico deve essere considerato un farmaco ad uso topico e pertanto usato alle dosi prescritte e non a tempo indefinito per il rischio delle resistenze e delle reazioni avverse ad eziopatogenesi fisico-chimica o allergica. Tabella 1. Spettro d’attività dei principi attivi più frequentemente utilizzati nei preparati antisettici per le mani.

Disinfettanti Batteri Gram +

Batteri Gram -

Batteri AAR

Spore Batt.

Miceti

Clorexidina (Lifoscrub) + + - - +/- Iodio-Povidone (PVP-I) (povi-iodine scrub)

+ + + +/- +/-

Irgasan DP 300 (Septoscrub) + + - - +/- (+) = attivo (-) = non attivo (+/-) = scarsamente attivo

3.3 Prodotti per la frizione delle mani

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’uso di soluzioni a base di alcol in base ai seguenti fattori:

• Vantaggi evidence based (basati cioè su prove scientifiche) di velocità di azione ed ampio spettro battericida, con basso rischio di generare resistenze all’agente antimicrobico;

• Capacità di promuovere l’aderenza all’igiene delle mani; • Benefici economici legati alla riduzione dei costi per le infezioni dovute all’assistenza

sanitaria; • Minimizzazione dei rischi da eventi avversi associati ad una migliore accettabilità rispetto ad

altri prodotti. Le soluzioni alcoliche devono essere disponibili o attraverso dispenser, localizzati vicino al punto di erogazione della cura, oppure in flaconi trasportabili ad uso personale. L’agente antimicrobico deve essere rappresentato da alcol isopropilico o alcool etilico e deve contenere anche eccipienti per la protezione della cute. Tabella 2. Spettro d’attività dei principi attivi utilizzati nei preparati per la frizione delle mani

Disinfettanti Batteri Gram +

Batteri Gram -

Batteri AAR

Spore Batt.

Virus Miceti

Alcool Isopropilico + alcool etilico (Septaman alcolico)

+ + + n.d. +/- +

(+) = attivo (+/-) = scarsamente attivo (-) = non attivo n.d. = non dichiarato

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3.4 Differenti tipi di lavaggio delle mani 3.4.1 Lavaggio sociale

Permette di allontanare la flora batterica "TRANSITORIA" o occasionale (quella acquisita tramite il contatto con pazienti ed oggetti) ed è indicata nelle attività assistenziali a basso rischio infettivo.

Tempi: Deve essere effettuato: - Inizio e fine turno di servizio; - prima e dopo il trattamento di ogni paziente che preveda contatti fugaci e non a rischio di contaminazione (visita);

- all'inizio ed alla fine del rifacimento dei letti; - prima/dopo la distribuzione di alimenti; - prima/dopo la somministrazione di farmaci per via orale, i.m., e.v.; - prima e dopo cure igieniche parziali e totali; - dopo ogni operazione di pulizia ambientale routinaria; - prima/dopo aver mangiato; - dopo il contatto con materiale sporco e/o potenzialmente infetto (biancheria, rifiuti, provette ecc.);

- prima del contatto con materiale pulito (ad es. biancheria); - dopo ogni atto assistenziale; - prima/dopo l’uso dei servizi igienici e dopo essersi soffiati o puliti il naso; - prima e dopo l’utilizzo dei guanti; - prima di indossare i DPI per rischio biologico e/o chimico e subito dopo averli smaltiti Durata:

- 1 minuto Materiale:

- Lavandino preferibilmente con rubinetto a gomito o a pedale - Sapone liquido in flaconi oppure monodose - Salviette monouso in cellulosa

Procedura:

a) Rimboccare le maniche al gomito, se necessario; b) Bagnare mani e polsi con acqua corrente; c) Prelevare dall’apposito erogatore una dose di detergente liquido e applicare il sapone nel

cavo delle mani bagnate; d) Insaponare bene; e) Frizionare accuratamente con particolare attenzione agli spazi interdigitali e sottoungheali

per almeno 10 secondi; f) Sciacquare ogni residuo di sapone, mantenendo le mani in posizione più alta rispetto ai

gomiti e lasciare il rubinetto aperto; g) Ripetere ancora l’operazione; h) Asciugare accuratamente tamponando con salviette monouso (lo sfregamento con carta

potrebbe provocare abrasioni); i) Eliminare l’umidità residua la cui presenza favorirebbe nuova crescita di microrganismi; j) Eliminare la salvietta nel contenitore dei rifiuti urbani dopo aver provveduto con essa a

chiudere il rubinetto per non contaminare nuovamente le mani.

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3.4.2 Lavaggio antisettico

Consente di rimuovere la flora batterica transitoria e, anche se in misura inferiore, quella "RESIDENTE" (stafilococchi e gran parte dei Gram) ed è indicato nelle seguenti attività assistenziali: Tempi:

- prima e dopo l’effettuazione di procedure invasive da eseguire con tecnica asettica e sempre prima di indossare i guanti sterili (medicazioni di ferite, cateterismo vescicale, inserimento e medicazione del catetere venoso centrale);

- prima e dopo aver erogato prestazioni a pazienti immunocompromessi; - dopo il contatto (accidentale) con materiale biologico o fonte contaminata da patogeni

ospedalieri; - dopo il contatto con pazienti in isolamento o materiali infetti o presunti tali - dopo aver pulito l’ambiente contaminato da secreti/escreti - prima e dopo aver svolto qualsiasi attività all’interno di unità operative ad alto rischio. Durata:

- 2 minuti per tutta la procedura. Materiale:

- Lavandino preferibilmente con rubinetto a gomito o a pedale - Detergente-antisettico come la soluzione saponosa di PVP-iodio, clorexidina o, comunque il

prodotto fornito dalla farmacia interna. - Leggere in ogni caso le istruzioni per il corretto utilizzo. - Salviette monouso in cellulosa. Procedura:

a) rimboccare le maniche al gomito, se necessario; b) bagnare mani e polsi con acqua corrente; c) distribuire una dose (5ml) di antisettico o di detergente antisettico su mani, polsi e

avambracci; d) frizionare accuratamente, facendo particolare attenzione agli spazi interdigitali al dorso e

al palmo delle mani; e) lasciare la soluzione sulla cute per almeno un minuto f) sciacquare accuratamente con acqua corrente mantenendo le mani il più possibile in

posizione più alta rispetto ai gomiti e lasciare il rubinetto aperto; g) ripetere ancora l’operazione; h) Asciugare accuratamente tamponando con salviette monouso (lo sfregamento con carta

potrebbe provocare abrasioni); i) eliminare l’umidità residua la cui presenza favorirebbe nuova crescita di microrganismi; j) eliminare l’asciugamano nel contenitore dei rifiuti speciali dopo aver provveduto con esso

a chiudere il rubinetto senza contaminare ulteriormente le mani.

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3.4.3 Frizione antisettica con soluzione alcolica

Presenta le stesse indicazioni generali del lavaggio antisettico delle mani, non può essere eseguita nel caso in cui le mani siano visibilmente sporche (inclusi sangue o altri fluidi corporei), dopo aver utilizzato i servizi igienici, in caso di infezioni provocate da agenti sporigeni (es. C. difficile). È preferibile eseguire l'igiene delle mani con soluzione alcolica nei seguenti casi: - prima e dopo il contatto con il paziente - prima di toccare un dispositivo invasivo per la cura del paziente, indipendentemente dal fatto che siano o meno utilizzati i guanti

- dopo il contatto con fluidi corporei o escrezioni, membrane mucose, cute non integra, o medicazioni

- se ci si sposta da un sito del corpo contaminato ad un altro sito del corpo, durante la cura dello stesso paziente

- dopo contatto con superfici, oggetti (comprese le apparecchiature mediche) e mani dei parenti, nelle immediate vicinanze del paziente

- dopo la rimozione di guanti sterili o non sterili Durata:

- 20-30 secondi per tutta la procedura. Materiale:

- Soluzione alcolica fornita dalla farmacia interna. Leggere in ogni caso le istruzioni per il corretto utilizzo

Procedura:

a) rimboccare le maniche al gomito, se necessario; b) distribuire una dose (2-3 ml) di soluzione su mani e polsi (eventualmente avambracci se il

lavaggio precede manovre asettiche); c) frizionare accuratamente, facendo particolare attenzione agli spazi interdigitali al dorso e

al palmo delle mani; d) lasciare asciugare la soluzione sulla cute per almeno un minuto.

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3.4.4 Lavaggio chirurgico

Tale lavaggio permette di ridurre al minimo la flora batterica da unghie, mani e avambracci e mantenere tale livello per diverse ore, è utilizzato prima di ogni intervento chirurgico. L’operatore, prima di effettuare il lavaggio preoperatorio, deve rimuovere tutti i monili dalle mani e dal collo, deve eseguire le fasi di vestizione della cuffia (che deve includere le orecchie e tutti i capelli) e della mascherina. L’intera operazione del lavaggio delle mani deve protrarsi per almeno 5 minuti.

Tempi: - Prima di interventi chirurgici.

Durata: � almeno 5 minuti totali prima del primo intervento; � da 2 a 5 minuti tra interventi consecutivi.

Materiale: - Lavandino con rubinetto a gomito o a pedale (obbligo); - Antisettico - detergente liquido in flaconi con dosatore o monouso; - Kit monouso a base di clorexidina o iodopovidone contenente spazzola e spugna imbevuta

di antisettico; - Asciugamano monouso sterile o telino sterile.

Procedura: a) Le unghie devono essere corte e ben curate; b) Regolare il getto e il termostato dell’acqua ad una temperatura intermedia; c) Inumidire uniformemente le mani e le braccia fino a due dita sopra la piega del gomito;

questa manovra favorisce l’azione detergente, antisettica e l’eliminazione delle sostanze grasse;

d) Prelevare una dose di antisettico e lavare accuratamente le mani (spazi interdigitali) e ogni avambraccio con movimento circolare per circa 2 minuti;

e) Sciacquare attentamente tenendo le mani sopra il livello dei gomiti per evitare che l’acqua dagli avambracci scenda sulle mani;

f) Prendere lo spazzolino sterile monouso, impregnato di soluzione antisettica (iodopovidone o clorexidina) e spazzolare accuratamente le unghie (circa mezzo minuto per mano) ed il palmo, evitando dorso delle mani e avambracci.

g) Lavare le mani, ogni dito ed ogni spazio interdigitale, impiegando circa 1 minuto per mano e ogni avambraccio con movimenti circolari per circa 30 secondi; Sciacquare attentamente mani ed avambracci tenendo le mani sopra il livello dei gomiti per evitare che l’acqua dagli avambracci scenda sulle mani e avendo cura di risciacquare attentamente le dita una alla volta lasciando scorrere l’acqua dalle estremità delle dita stesse fino alla piega del gomito;

h) Tenere le mani discostate dal corpo; i) Asciugare accuratamente partendo da ciascun dito, poi la restante parte della mano e,

da ultimo, l’avambraccio sino alla piega del gomito, con movimento circolare ed avendo cura di non ripassare dall’avambraccio alla mano impiegando una salvietta sterile per ogni braccio;

j) Eliminare le salviette.

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4. PREVENZIONE DELLE DERMATITI Tale prassi deve essere sempre ben presente nella pratica quotidiana di ogni operatore sanitario:

- Scegliere i prodotti, tra quelli consigliati, in base alla sensibilità individuale; - Mantenere l’integrità della cute utilizzando correttamente i guanti; - Curare le mani utilizzando, al di fuori dell’orario di servizio, creme emollienti (le suddette

creme potrebbero essere contaminate specie se in contenitori multiuso); - Asciugare le mani tamponando, evitando di strofinare la cute; - Non utilizzare acqua troppo fredda o troppo calda per il lavaggio.

Come comportarsi in caso di dermatite, presumibilmente da antisettico: Se si tratta di una reazione allergica, occorre sostituire l’antisettico o ricorrere permanentemente all’uso di guanti di protezione (sono da preferire i guanti privi di lattice e di polvere lubrificante). Se si tratta di una reazione alle caratteristiche fisico-chimiche dell’antisettico, bisognerà attenersi scrupolosamente al dosaggio consigliato, sciacquare abbondantemente le mani ed asciugarle con cura, usare creme emollienti solo alla fine del servizio (molte creme possono contaminare, sono preferibili monodose), cambiare più spesso i guanti di protezione e sostituirli al bisogno.

5. EDUCAZIONE A PAZIENTI E VISITATORI Data l’importanza che la corretta igiene delle mani riveste nella prevenzione delle patologie infettive correlate all’assistenza sanitaria, gli operatori sanitari esperti devono educare, appropriatamente, sia i pazienti sia i loro visitatori, sulle corrette prassi igieniche di lavaggio delle mani all’interno della struttura sanitaria:

• Rammentare ai pazienti le fasi in cui è richiesto il lavaggio sociale delle mani (contatto con visitatori, con altri pazienti, con dispositivi ed attrezzature ospedaliere, dopo l’uso dei servizi igienici).

È da prevedere anche una corretta istruzione per quei pazienti che necessiteranno di effettuare manovre asettiche a domicilio (medicazione di ferite, medicazione di cateteri venosi, cateterismi vescicali, ecc...). Durante la degenza, a tali pazienti, andrà mostrato quali sono le manovre per una corretta igiene delle mani, quali le indicazioni per il lavaggio antisettico e l’uso dei guanti, nonchè, andranno fornite indicazioni sul tipo di detergente/antisettico da utilizzare in funzione delle esigenze personali. Per favorire l’aderenza alla corretta igiene delle mani anche al domicilio è consigliabile, inoltre, consegnare copia delle istruzioni operative elaborate dal Ministero della Salute (Allegati 1 e 2 ).

6. ALLEGATI All. 1 Istruzioni operative per il lavaggio sociale delle mani (Ministero della salute, CCM) All. 2 Istruzioni operative per la frizione antisettica delle mani (Ministero della salute, CCM)

7. BIBLIOGRAFIA 1. Linee Guida OMS per l’igiene delle mani nelle strutture sanitarie OMS-WHO 2009 2. Le Infezioni Ospedaliere a cura di Gianfranco Finzi - edizioni Sorbona Milano. 3. Procedure Protocolli e Linee Guida d’Assistenza Infermieristica a cura di Claudio Spairani, Tiziana

Lavalle - edizioni Masson. 4. Orientamenti ANIPIO Numero 5 Marzo 2003 5. Prevenzione delle Infezioni Ospedaliere d’Antonio Pagano e Gaetano Privitera. - Intramed

Communications

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All. 1 Istruzioni operative per il lavaggio sociale delle mani (Ministero della salute, CCM)

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All. 2 Istruzioni operative per la frizione antisettica delle mani (Ministero della salute, CCM)