PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE - Istituto … aspetti del processo formativo sui quali la scuola applica...

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I.C. “Fra Felice da Sambuca” Unione Europea Repubblica Italiana Regione Sicilia ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUCA” ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE Viale E. Berlinguer, 40 - 92017 SAMBUCA DI SICILIA (AG) Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009 P.E.O. [email protected] - P.E.C. [email protected] - Sito Web www.icfrafelice.gov.it ______________________________________ PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE

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I.C. “Fra Felice da Sambuca” Unione Europea Repubblica Italiana Regione Sicilia

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUC A”

ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE Viale E. Berlinguer, 40 - 92017 SAMBUCA DI SICILIA (AG)

Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009 P.E.O. [email protected] - P.E.C. [email protected] - Sito Web www.icfrafelice.gov.it

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PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE

Qualunque attività che scaturisca da un progetto e che proceda mediante una programmazione necessita di un continuo e costante

monitoraggio per verificarne l’efficacia. La Verifica e la Valutazione degli apprendimenti costituiscono una tappa rilevante dell’intero processo di formazione dell’alunno, perché servono a stabilire, in modo preciso e sistematico, i percorsi didattici rispondenti alle effettive capacità di ogni bambino. Solo in questo senso si può parlare di flessibilità del progetto educativo (regolare gli interventi e adeguarli alle reali esigenze degli alunni). Dal 2009 è in vigore un nuovo regolamento di coordinamento di tutte le norme vigenti per la valutazione degli alunni a partire dalla Scuola primaria (DPR 122 del 22 Giugno 2009) che ha spinto tutte le scuole italiane a riflettere criticamente sui criteri adottati per la stima degli apprendimenti e ad adeguare ad essi le proprie modalità e procedure di valutazione. Essendo un’attività umana, la valutazione non è una scienza esatta e, sebbene le tante teorie docimologiche pretendano di fornire gli strumenti per una stima esatta delle competenze dei nostri alunni, in essa hanno un ruolo importante tanto la perizia tecnica quanto l’esperienza professionale e la capacità di comprensione del mondo del bambino. Dal momento che si tratta di un’attività formativa , la valutazione deve essere

equa, trasparente, coerente con gli obiettivi del Piano dell’offerta formativa, tempestiva.

Il DPR 122/2009 ribadisce inoltre che la valutazione è espressione dell’autonomia professionale della funzione docente, sia nella sua dimensione individuale che collegiale, e dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Perciò le sue

modalità sono definite dal Collegio dei docenti. “ La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e

attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo …”

Premessa

Perché si valuta

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Gli aspetti del processo formativo sui quali la scuola applica i suoi criteri di valutazione sono:

Naturalmente, si tratta di voci molto complesse che risentono di una molteplicità di fattori relativi, come la volontà di apprendimento, i progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza o eventuali problematiche specifiche degli alunni.

Le nostre modalità di lavoro prevedono diverse forme di valutazione, ognuna orientata ad un diverso scopo o legata ad

un differente momento dell’anno scolastico. Nelle prime settimane dell’anno scolastico, al fine di condurre un’analisi della situazione

iniziale e dei requisiti di base degli alunni, vengono loro somministrate delle “prove d’ingresso”, test opportunamente preparati dagli insegnanti di classe e da tutti i docenti di una stessa disciplina delle classi parallele, sulla base della progettazione svolta nell’anno precedente. Nelle classi prime le prove d’ingresso sono finalizzate all’accertamento dei prerequisiti. I test prevedono:

osservazioni (sistematiche e non); prove strutturate (domande a scelta multipla, Vero/Falso, domande a risposta multipla, domande a corrispondenza, domande a completamento, domande di sequenza logica); prove semi-strutturate (domande a risposta aperta); elaborazioni libere.

Le prove sono proposte secondo livelli di difficoltà progressivi per dare a tutti gli allievi la possibilità di fornire un adeguato numero di risposte. I risultati di tale monitoraggio sono fondamentali per la progettazione annuale nelle varie discipline, educazioni e attività curricolari ed extracurricolari dell’intero anno scolastico.

Durante il percorso didattico i docenti procedono ad un continuo “monitoraggio” dell’andamento del processo di

apprendimento per verificare la validità dei percorsi formativi, in vista della definizione dei passi successivi dell’intervento didattico. Tale “verifica in itinere” comporta una continua e sistematica raccolta di informazioni sugli apprendimenti conseguiti dagli alunni, attraverso prove oggettive strutturate e non strutturate.

1.Cosa si valuta

2.Quale valutazione

3.Valutazione diagnostica o iniziale

Valutazione formativa

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Alla fine del primo quadrimestre e dell’anno scolastico i docenti

effettuano la valutazione globale del processo didattico-educativo sulla base dei progressi dell’alunno nell’apprendimento e nel suo sviluppo personale e sociale. Le modalità con cui si realizza la conoscenza della situazione intermedia e finale sono: l’ osservazione dell’alunno; l’ accertamento dei livelli di padronanza delle conoscenze, abilità e competenze attraverso la somministrazione di prove di verifica (elaborate sulla base della programmazione svolta e con gli stessi criteri espressi al punto 2a). I criteri di misurazione e di valutazione delle prove oggettive di verifica, intermedia e finale, sono concordati all’interno dell’équipe pedagogica. Attraverso incontri programmati (a conclusione del primo e del secondo quadrimestre) la scuola comunica la valutazione alle famiglie. Tale valutazione viene effettuata attraverso l’attribuzione alle discipline di voti numerici, espressi in decimi, e attraverso la formulazione di un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno (art.3 L.169/08)

Ha lo scopo di aiutare l’alunno a conoscere meglio se stesso, così da consentirgli di effettuare scelte sempre più

consapevoli sul proprio futuro.

Consente di verificare l’efficienza e l’efficacia della formazione scolastica, mettendo in relazione i risultati in

uscita con i dati in ingresso.

Le attività di valutazione sono periodiche e si svolgono: all’inizio dell’anno scolastico;

al termine delle attività relative ad ogni micro-unità di apprendimento; al termine del bimestre; al termine del primo quadrimestre; al termine dell’anno scolastico.

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Valutazione periodica (quadrimestrale e finale)

Valutazione orientativa

Valutazione sommativa

Quando si valuta

La valutazione formativa è effettuata dall’insegnante della disciplina o dell’ambito disciplinare, mentre la valutazione quadrimestrale e

finale è condotta “dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe” (DPR 122/2009), siano essi per la scuola primaria insegnanti di posto comune o specialisti. L’insegnante di Religione Cattolica partecipa alla valutazione degli alunni che si avvalgono dell’insegnamento

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Chi valuta

Modalità di valutazione degli apprendimenti e delle competenze nella Scuola Primaria Per la valutazione degli apprendimenti si utilizzano, come da vigente normativa (DL 137 del 01 Settembre 2008), i voti in decimali secondo i seguenti parametri: Prime, seconde e terze classi 10 (DIECI) L’alunno sa leggere correttamente testi, mostrando di saperne cogliere il

senso globale. Sa comunicare, sia oralmente che per iscritto, attraverso messaggi chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Sa applicare, in modo autonomo e sicuro, le nozioni matematiche. Ha capacità di sintesi e rielaborazione personale. Organizza autonomamente e in modo originale le conoscenze interdisciplinari acquisite, esponendole in modo chiaro e ben articolato.

9 (NOVE) L’alunno sa leggere testi correttamente, mostrando di cogliere le informazioni essenziali di chi scrive. Sa comunicare, sia oralmente che per iscritto, attraverso messaggi chiari che rispettano le fondamentali convenzioni ortografiche. Sa applicare in modo autonomo le nozioni matematiche. Sa organizzare con sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari. Ha capacità di sintesi appropriata.

8 (OTTO) L’alunno sa leggere correttamente testi, cogliendo gli elementi principali. Sa comunicare, sia oralmente che per iscritto, attraverso messaggi semplici che rispettano le convenzioni ortografiche. Sa applicare le nozioni matematiche in situazioni che vanno dal semplice al complesso. Ha capacità di sintesi con apporti personali. Sa organizzare le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari esponendole in maniera abbastanza appropriata.

7 (SETTE) L’alunno sa leggere e comprendere semplici testi. Sa comunicare sia oralmente che per iscritto senza gravi errori. Sa applicare le nozioni matematiche in situazioni semplici. Ha capacità di sintesi parziale. Sa organizzare le conoscenze acquisite nei ambiti disciplinari esponendole in maniera chiara.

6 (SEI) L’alunno sa leggere e comprendere testi cogliendo gli elementi essenziali. Sa

comunicare sia oralmente che per iscritto in una forma sostanzialmente ordinata, anche se talvolta guidata. Sa applicare in modo elementare le nozioni matematiche. Sa organizzare le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari in forma sostanzialmente ordinata, seppur guidata

5 (CINQUE) L’alunno sa leggere e comprendere i testi in modo poco espressivo, non rispettando la punteggiatura e cogliendone i contenuti minimi. Sa comunicare sia oralmente che per iscritto in modo improprio e con errori. Sa applicare in modo scorretto le nozioni matematiche. Ha una conoscenza parziale e frammentaria dei contenuti disciplinari, ma tale da consentire un possibile e graduale recupero.

I voti inferiori al CINQUE (QUATTRO, TRE, DUE, UNO), pur previsti, non vengono utilizzati.

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Quarte e Quinte classi: 10 (DIECI)

L’alunno partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti. Legge testi di vario genere in modo espressivo, comprendendone il senso globale e le informazioni specifiche esplicite. Produce testi scritti in modo pertinente, completo e corretto, usando un lessico appropriato ed esprimendo opinioni personali. Applica in modo autonomo nozioni matematiche in situazioni diverse. Organizza con sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari, esponendole in modo completo e ben articolato.

9 (NOVE)

L’alunno partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici e chiari. Legge testi di vario genere rispettando la punteggiatura e comprendendone il senso globale e alcune informazioni specifiche. Produce testi scritti completi e corretti, usando un lessico appropriato. Applica in modo autonomo nozioni matematiche in situazioni note. Organizza con sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari in modo chiaro e preciso,autonomo nozioni matematiche in situazioni note. Organizza con sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari in modo chiaro e preciso.

8 (OTTO)

L’alunno partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici. Legge testi di vario genere rispettando la punteggiatura e comprendendone il senso globale. Produce testi completi, ma non del tutto corretti, usando un linguaggio semplice e chiaro. Applica nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici. Organizza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari con una esposizione chiara e semplice. .

7 (SETTE)

L’alunno partecipa a scambi comunicativi in modo non sempre pertinente. Legge testi di vario genere comprendendone le informazioni principali. Produce semplici testi scritti non sempre corretti. Applica nozioni matematiche in modo incerto e talvolta scorretto in situazioni semplici. Espone le conoscenze relative ai vari ambiti disciplinari in modo semplice ed elementare

6 (SEX)

L’alunno partecipa a scambi comunicativi solo se sollecitato e in modo non sempre pertinente. Legge testi di vario genere con scarsa espressività, non rispettando la punteggiatura e con difficoltà di comprensione. Produce semplici testi solo e guidato o sollecitato, in cui speso si riscontrano errori e incoerenze. Applica nozioni matematiche in modo inadeguato. Espone i contenuti delle varie discipline in modo ripetitivo e impreciso, usando un lessico povero

5 (CINQUE)

L’alunno sa leggere e comprendere i testi in modo poco espressivo, non rispettando la punteggiatura e cogliendone i contenuti minimi. Sa comunicare sia oralmente che per iscritto in modo improprio e con errori. Sa applicare in modo scorretto le nozioni matematiche. Ha una conoscenza parziale e frammentaria dei contenuti disciplinari, ma tale da consentire un possibile e graduale recupero.

I voti inferiori al CINQUE (QUATTRO, TRE, DUE, UNO), pur previsti, non vengono utilizzati.

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Gli strumenti certificativi della valutazione sono: Scheda di valutazione; Certificazione delle competenze. Gli indicatori in base ai quali viene attribuito il voto nelle singole discipline sono quelli individuati nella progettazione annuale e vengono sintetizzati nello spazio

apposito del documento di valutazione. Il voto di comportamento è previsto in base al DL 59/2004 e prevede una valutazione relativa ai

seguenti aspetti della vita scolastica dell’alunno: impegno, partecipazione, interesse, relazione con gli altri.

La valutazione viene espressa con un giudizio sintetico (Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente) in base ai seguenti criteri di giudizio : 1. Rispetto delle regole della scuola 2. Disponibilità alle relazioni sociali 3. Partecipazione alla vita scolastica 4. Responsabilità scolastica ottimo Completo rispetto delle regole della scuola. Relazioni

corrette, rispettose e collaborative in ogni contesto. Partecipazione attiva e propositiva. Atteggiamento di costante responsabilità.

distinto Rispetto delle regole della scuola. Relazioni corrette, rispettose e collaborative. Partecipazione attiva. Atteggiamento di responsabilità

buono Parziale rispetto delle regole della scuola. Relazioni non sempre corrette. Partecipazione discontinua. Atteggiamento non sempre responsabile.

sufficiente Saltuario rispetto delle regole della scuola. Relazioni non sempre corrette e rispettose in ogni contesto. Partecipazione discontinua. Atteggiamento poco responsabile.

Elementi considerati per redigere i giudizi - Relazionalità - Rispetto delle regole - Attenzione - Interesse - Partecipazione - Impegno - Metodo di studio (autonomia e organizzazione del lavoro) -Livello di strumentalità o competenza. 8

Valutazione del comportamento

8. Modalità di valutazione degli apprendimenti e delle competenze nella Scuola Secondaria di I grado Per la valutazione degli apprendimenti si utilizzano, come da vigente normativa (DPR 122/ 2009), i voti in decimali secondo i seguenti parametri:

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10 (DIECI)

Conoscenze complete, approfondite e spendibili in situazioni diverse. Comprensione efficace, uso appropriato dei linguaggi specifici e produzione testuale di tipologie diverse espressi in forma chiara e scorrevole, con ricchezza lessicale. Rielaborare testi in modo personale, dimostrando significative capacità critiche. Ottima capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, stabilendo strategie e risorse necessarie per la loro soluzione. Metodo produttivo ed efficace.

9 (NOVE)

Conoscenze complete, comprensione efficace e produzione testuale di tipologie diverse espressi in forma chiara e scorrevole. Sicura capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, stabilendo strategie e risorse necessarie per la loro soluzione. Metodo produttivo ed autonomo.

8 (OTTO)

Completa conoscenza degli argomenti. Comprensione agevole ed uso pertinente e preciso dei linguaggi specifici, con produzione di testi espressi in forma chiara. Buona capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie risolutive in situazioni conosciute già strutturate. Metodo autonomo e razionale nell’organizzazione.

7 (SETTE)

Conoscenze disciplinari chiare e ordinate. Comprensione complessiva ed uso generalmente corretto del linguaggio, con produzione di testi espressi in modo adeguato. Capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie risolutive in situazioni semplici e già strutturate. Metodo di studio parzialmente autonomo.

6 (SEX)

Conoscenze disciplinari essenziali, con presenza di elementi ripetitivi e mnemonici; uso non sempre corretto del linguaggio specifico e produzione elementare di testi. Capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie risolutive in situazioni semplici e già strutturate, necessitando spesso di una guida. Metodo di studio approssimativo.

5 (CINQUE)

Conoscenze disciplinari generiche, con preparazione superficiale negli elementi conoscitivi Comprensione difficoltosa senza precise capacità di autocorrezione; uso di una terminologia ridotta. Capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche riconoscendole, ma necessitando di una guida continua. Metodo di studio approssimativo e lento.

I voti inferiori al CINQUE (QUATTRO, TRE, DUE, UNO), pur previsti, non vengono utilizzati.

La valutazione viene espressa con un voto numerico in base ai seguenti indicatori di comportamento: Rispetto delle regole scolastiche Interesse e partecipazione Impegno Relazione con gli altri 10 (Dieci

Rispetta perennemente le regole scolastiche, adempiendo in modo completo e puntuale ai doveri scolastici. Mostra attenzione e disponibilità verso gli altri e ne è anche di supporto nei vari momenti della vita scolastica. Interviene nella discussione con interventi attinenti e personali esponendo il suo punto di vista. Esegue le consegne costantemente.

9 (Nove)

Rispetta sempre le regole scolastiche. Interviene nella discussione e propone il suo punto di vista. Esegue i compiti in modo regolare e accurato. E’ inserito nella classe e ha buoni rapporti con tutti.

8 (Otto)

Rispetta sempre le regole scolastiche. Interviene nella discussione e propone il suo punto di vista. Esegue i compiti in modo regolare e accurato. E’ inserito nella classe e ha buoni rapporti con tutti.

7 (SETTE)

Non sempre rispetta le regole scolastiche. Interviene solo su problemi di facile soluzione, mostrando un sufficiente interesse per le varie attività. Esegue i compiti regolarmente ma in modo affrettato. Stabilisce rapporti solo con alcuni compagni.

6 (SEX)

Rispetta quasi mai le regole scolastiche. Interviene solo se sollecitato e messo a suo agio, mostrando interesse solo s richiamato. Discontinuo nell’esecuzione dei compiti. Tende ad isolarsi e non collabora.

Valutazione del comportamento

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5 (CINQUE)

Nonostante i continui richiami e gli avvisi alla famiglia, l’alunno ha continuato a: non rispettare le regole scolastiche. Anche se sollecitato verbalmente e/o con misure disciplinari non partecipa e non mostra interesse. Non frequenta regolarmente le attività. Non esegue i compiti, nonostante i continui richiami e gli avvisi alla famiglia. Attua comportamenti che violano la dignità e il rispetto della persona (atti di bullismo, prevaricazioni, intolleranza, ecc.). offende con parole, gesti o azioni il capo d’Istituto, i docenti, il personale scolastico o i compagni. Sporca intenzionalmente, danneggia i locali, gli arredi o gli oggetti personali altrui. costituisce un pericolo per l’incolumità sua e delle persone vicine.

Gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica vengono valutati dall’insegnante della disciplina e ricevono, insieme al documento di valutazione, un documento separato, in cui è espressa la valutazione senza attribuzione di voto numerico.

La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al profitto nelle discipline, alla

partecipazione alle attività proposte dalla scuola e al comportamento globale, ma va attribuita in base al Piano Educativo Individualizzato. Nel caso in cui un alunno sia affidato a più di un insegnante di sostegno, costoro dovranno esprimersi con un unico voto.

Nel valutare gli alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) il DPR 112/2009

stabilisce che si tenga conto della condizione specifica di ciascun alunno. Così come per le attività didattiche sono adottati strumenti metodologico – didattici compensativi e dispensativi, adatti alla situazione dell’alunno e al suo particolare disturbo, anche la valutazione, periodica e finale, deve essere coerente con gli interventi pedagogico – didattici adottati (D.M. 12/07/2011). Agli alunni con DSA, pertanto, sono garantite “...adeguate forme di verifica e valutazione..”(L.170/2010)

Gli alunni che frequentano per periodi temporalmente rilevanti corsi di istruzione

in ospedale o in luoghi di cura, i docenti che impartiscono le lezioni trasmetteranno alla scuola gli elementi di conoscenza in ordine al percorso formativo effettuato ai fini della valutazione periodica e finale effettuata. Se i corsi hanno durata maggiore

Valutazione degli alunni con disabilità

Valutazione degli alunni con DSA

Valutazione degli alunni in ospedale

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Valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica

rispetto al periodo trascorso a scuola la valutazione sarà effettuata dai docenti che hanno tenuto i corsi, previa intesa con la scuola di riferimento.

La comunicazione alle famiglie degli esiti della valutazione deve essere tempestiva e viene effettuata

nell’ambito di colloqui periodici scuola-famiglia (con cadenza bimestrale); all’atto della consegna del documento di valutazione, al termine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico.

In casi particolari, quando si verificano circostanze problematiche che necessitano di una comunicazione urgente, i familiari degli alunni interessati vengono opportunamente contattati dalla scuola per essere messi al corrente della situazione.

Al fine di condurre un’analisi della situazione iniziale e dei requisiti di base degli alunni, vengono loro somministrate delle “prove d’ingresso” , test opportunamente preparati dagli insegnanti di classe e da tutti i docenti di una stessa disciplina delle classi parallele. Le prove d’ingresso sono finalizzate all’accertamento dei prerequisiti. La valutazione viene effettuata in decimi, fatta eccezione per la classe prima, dove viene espressa secondo la seguente formulazione: prerequisito posseduto/parzialmente posseduto/ non posseduto. I risultati delle verifiche bimestrali sono frutto di una continua e sistematica raccolta di informazioni sugli apprendimenti conseguiti dagli alunni, attraverso: prove oggettive strutturate e non strutturate, prove scritte, orali o pratiche. Alla fine del primo quadrimestre e dell’anno scolastico i docenti effettuano la valutazione globale del processo didattico-educativo sulla base dei progressi dell’alunno nell’apprendimento e nel suo sviluppo personale e sociale. La valutazione, intermedia e finale, è affidata al gruppo dei docenti di classe presieduto dal Dirigente scolastico o da suo delegato. Al gruppo docente di classe è affidata la valutazione degli alunni dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo. Gli stessi, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva, all'interno del periodo biennale, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. Il gruppo docente all’unanimità può decidere l’ammissione alla classe successiva anche in presenza di carenze relative al raggiungimento degli obiettivi d’apprendimento. In questo caso viene inserita una nota specifica nel documento di valutazione.

La valutazione e la famiglia

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

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Il giudizio sul comportamento viene espresso in modo sintetico per la scuola primaria e con voto numerico per la scuola secondaria di I grado, tenendo presente le tabelle di valutazione precedentemente stilate La valutazione degli apprendimenti viene espressa in decimi. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica viene espressa con giudizio sintetico.

La valutazione degli alunni con disabilità va attribuita in base al Piano Educativo Individualizzato e dovrà sempre riferirsi sia ai processi che alle performance. Nel caso in cui un alunno sia affidato a più di un insegnante di sostegno, costoro dovranno esprimersi con un unico voto. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. Nel valutare gli alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) la valutazione, periodica e finale, deve essere coerente con gli interventi pedagogico – didattici adottati. Pertanto, sono garantite “...adeguate forme di verifica e valutazione..” La rilevazione dei progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale dell’alunno viene effettuata su un modello denominato scheda di valutazione.

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Valutazione degli alunni della scuola dell'infanzia

Nella scuola dell’infanzia la valutazione è funzionale alla conoscenza e alla comprensione dei livelli raggiunti da ciascun bambino per poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione. La valutazione si modula in tre fasi fondamentali: una fase iniziale per delineare un quadro delle capacità con cui ogni bambino entra nella scuola dell’infanzia; durante il percorso viene, poi, verificata l'adeguatezza delle proposte in modo da aggiustarle in relazione ai ritmi, tempi e stili di apprendimento di ogni bambino; infine, viene presa in considerazione la qualità dei percorsi didattici per verificare gli esiti formativi. La scuola dell'infanzia opera una valutazione basata su due elementi:

l’osservazione, libera e sistematica, del processo di apprendimento; la documentazione, intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.

Valutare l’alunno significa ricavare elementi di riflessione sul contesto e l’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risulta così orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino. Valutazione delle competenze e relativi livelli raggiunti

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUC A”

ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009

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SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Il Dirigente Scolastico Tenuto conto del percorso triennale della Scuola dell’Infanzia;

CERTIFICA

che il bambino/a ………………………………………………...………………………………….......,

nato/a ………………………………………………….…………….… il………………..………, -ha frequentato la sez. …, con orario settimanale di ….. ore;

-ha sviluppato le seguenti competenze di base :

B

I

E

B

I

E

Il sé e l’altro

il bambino interagisce positivamente con coetanei e adulti di riferimento

il bambino agisce in modo autonomo e responsabile interpreta informazioni riconosce la diversità il bambino rispetta le norme che regolano i vari aspetti della vita sociale

il bambino valuta criticamente un’azione o un comportamento proprio o altrui

il bambino collabora e partecipa Il bambino stabilisce collegamenti e relazioni di significato

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Il corpo e il movimento Il bambino controlla gli schemi dinamici generali (correre, saltare, salire, scendere,….)

Imita posizioni globali in maniera intenzionale Riconosce e denomina le parti del corpo su di sé e sulle immagini Si muove liberamente e consapevolmente nello spazio scuola Controlla schemi dinamici generali e segmentari e li adatta all’ambiente

È autonomo nell’uso dei servizi igienici Vive senza ansia il momento del pasto Ha cura della propria persona, dei propri oggetti e dell’ambiente I discorsi e le parole

Il bambino usa il linguaggio per esprimere i propri bisogni Il bambino partecipa alle conversazioni apportando il proprio contributo

Mantiene l’attenzione all’ascolto ed attende il proprio turno Sviluppa le capacità attentive e osservative Acquisisce , interpreta e utilizza informazioni È consapevole dell’importanza dell’espressione creativa Rappresenta le sue esperienze con varietà di tecniche e di strumenti

Si esprime in maniera creativa usando il linguaggio grafico-pittorico, teatrale, sonoro musicale

Individua collegamenti e relazioni Pone domande, discute e confronta spiegazioni Mantiene un atteggiamento positivo, collaborativo e solidale Immagini, suoni, colori

il bambino sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte

inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di drammatizzazione e rappresentazione

si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive

è preciso, sa mantenersi concentrato, si appassiona e sa portare al termine il proprio lavoro

La conoscenza del mondo

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Il bambino sa collocare se stesso o un oggetto dentro, fuori , sopra, ….

Sa rappresentare un oggetto dentro, fuori, …. Riconosce consistenze Distingue raggruppamenti Rappresenta raggruppamenti Costruisce raggruppamenti Distingue il giorno dalla notte Sa orientarsi nella giornata scolastica Il bambino ripensa alle proprie azioni e ricostruisce il proprio pensiero

Acquisisce e interpreta informazioni Attiva gradualmente un atteggiamento riflessivo Riflette e problematizza esperienze Sviluppa l’attitudine a valutare Comprende e rispetta i codici di comportamento

*Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun campo di esperienza: B Livello Base: il bambino svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata la sigla N.R. (livello base non raggiunto), con l’indicazione della relativa motivazione. I Livello Intermedio: il bambino svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite. E Livello Esperto: il bambino svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

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I presupposti della certificazione

Ai sensi del Regolamento della valutazione (DPR n. 122/09) gli insegnanti

sono chiamati a valutare gli apprendimenti, in termini di conoscenze e abilità, il comportamento e a certificare le competenze. L’operazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale, presuppone il possesso di una serie di informazioni da cui far discendere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta di accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del compito. Tale capacità non può prescindere dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni.

Per questi motivi la certificazione delle competenze assume come sue caratteristiche peculiari la complessità e la processualità. Complessità in quanto prende in considerazione i diversi aspetti della valutazione: conoscenze, abilità, traguardi per lo sviluppo delle competenze, atteggiamenti da utilizzare in un contesto problematico e più articolato rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti appresi. Processualità in quanto tale operazione non può essere confinata nell’ultimo anno della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti che documentino, attraverso strumenti che le singole scuole nella loro autonomia possono costruirsi, il grado di avvicinamento degli alunni ai traguardi fissati per ciascuna disciplina e alle competenze delineate nel Profilo dello studente. Gli esiti delle verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiscono, legittimandola, nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.

Gli strumenti per valutare le competenze

L’apprezzamento di una competenza, in uno studente come in un qualsiasi

soggetto, non è impresa facile. Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.

I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli

Certificato delle Competenze

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resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante. Tali tipologie di prove non risultano completamente estranee alla pratica valutativa degli insegnanti in quanto venivano in parte già utilizzate nel passato. È da considerare oltretutto che i vari progetti presenti nelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalità, intercultura, ecc.) rappresentano significativi percorsi di realtà con prove autentiche aventi caratteristiche di complessità e di trasversalità. I progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche e le prestazioni e i comportamenti (ad es. più o meno collaborativi) degli alunni al loro interno sono elementi su cui basare la valutazione delle competenze.

Compiti di realtà e progetti però hanno dei limiti in quanto per il loro tramite noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della competenza, ossia la capacità dell’allievo di portare a termine il compito assegnato, ma veniamo ad ignorare tutto il processo che compie l’alunno per arrivare a dare prova della sua competenza. Per questi motivi, per verificare il possesso di una competenza è necessario fare ricorso anche ad osservazioni sistematiche che permettono agli insegnanti di rilevare il processo, ossia le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamente il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei compagni). Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) quali: - autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli

in modo efficace; - relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare

un clima propositivo; - partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; - responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a

termine la consegna ricevuta; - flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti,

con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.; - consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

Le osservazioni sistematiche, in quanto condotte dall’insegnante, non consentono di cogliere interamente altri aspetti che caratterizzano il processo: il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore può essere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del percorso cognitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state le difficoltà che ha

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incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato. La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene l’apprendimento.

Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione delle competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso di studio si potrà procedere alla loro certificazione mediante l’apposita scheda.

Con riferimento a quanto previsto a conclusione

dell’obbligo di istruzione ed in continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, la certificazione pone attenzione non solo alla dimensione educativa, ma anche a quella orientativa della scuola del primo ciclo. Pertanto nella redazione del documento sono assunti quali principi di riferimento: la prospettiva orientativa (cfr. Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita, di cui alla CM n. 43/09, e Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, di cui alla nota 19/2/2014, prot. 4232), da cui deriva la scelta di certificare le competenze previste dal Profilo che, nell’ottica della valutazione autentica basata sul criterio dell’attendibilità, ovvero su prestazioni reali ed adeguate, considerano implicitamente ed esplicitamente l’apprendimento disciplinare, l’apprendimento formale, informale, non formale; la prospettiva di continuità, da cui consegue la scelta di mantenere la stessa struttura all’interno del primo ciclo, creando una connessione anche con le prescrizioni in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, come previsto dal DM n. 139/07. La certificazione delle competenze a conclusione della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione rappresenta dunque: per gli alunni e le loro famiglie un documento leggibile e comparabile per la sua trasparenza; una descrizione degli esiti del percorso formativo; un insieme di elementi espliciti sulla base dei quali gli alunni stessi si possano orientare ed effettuare scelte adeguate; per le istituzioni scolastiche che certificano la descrizione di risultati coerenti con un quadro comune nazionale ed europeo, riferiti ai livelli internazionali ISCED 1 (scuola primaria) e ISCED 2 (scuola secondaria di primo grado) nel rispetto dell’autonoma progettazione delle singole scuole; la qualificazione finale del primo ciclo che corrisponde al primo livello EQF; la formulazione di giudizi basati su esiti comprensibili e spendibili anche in altri contesti educativi; una risposta alla domanda di qualità, di trasparenza e di rendicontazione dei risultati di apprendimento e dell’offerta formativa; un maggiore riconoscimento sul territorio;

Finalità della certificazione

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per le istituzioni scolastiche che accolgono l’alunno un elemento utile per un’efficace azione di accompagnamento dell’alunno in ingresso; un elemento per favorire la continuità dell’offerta formativa, attraverso la condivisione di criteri/metodologie tra i diversi gradi di scuola.

La scheda di certificazione, proposta a livello

sperimentale e in attesa di un modello nazionale definitivo, è coerente con il Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione delineato nelle Indicazioni nazionali, in quanto esplicita, in relazione più o meno diretta alle discipline del curricolo, la traduzione delle singole competenze chiave fissate dalla Raccomandazione europea del 2006 in esperienza concreta dello studente.

La scheda di certificazione, proprio per la sua natura sperimentale, viene sottoposta nell’anno scolastico 2014-15 ad una prima applicazione da parte delle scuole. Al termine dell’anno scolastico sarà possibile raccogliere suggerimenti per giungere ad una stesura definitiva di un modello nazionale che tenga conto delle osservazioni pervenute e che superi eventuali incongruenze o difficoltà operative.

La scheda di certificazione è proposta in due versioni: una per la scuola primaria e una per la secondaria di primo grado. Entrambe fanno riferimento alle competenze previste dal Profilo, ma alcune di esse sono state leggermente semplificate per la scuola primaria al fine di renderle più adeguate all’età degli alunni. In entrambi i casi la scheda è articolata in una prima parte (frontespizio), che descrive i dati dell’alunno, la classe frequentata e i livelli da attribuire alle singole competenze, e una seconda parte suddivisa in quattro colonne per la descrizione analitica delle competenze:

- la prima colonna riporta le competenze indicate dal Profilo finale dello studente con lievi modifiche riguardanti l’aspetto meramente linguistico e con lievi aggregazioni e suddivisioni di alcune di esse. Tali modifiche hanno lo scopo di rendere il testo più adeguato ad una scheda di certificazione, di evitare sovrapposizioni di competenze riferibili ad una stessa disciplina (es. Lingua inglese) e di rendere più visibile il riferimento alle discipline coinvolte (es. Arte, Musica, Educazione fisica). La scelta di partire dal Profilo è derivata da quanto in merito affermano le Indicazioni nazionali poiché esso «descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano» (p. 15). Le competenze riportate dal Profilo, pur rimanendo identiche, sono state leggermente semplificate e “alleggerite” nella scheda per la scuola primaria al fine di renderle maggiormente adeguate all’età degli alunni e più comprensibili a loro stessi e ai loro genitori. Uno spazio vuoto (il tredicesimo) consente ai docenti di segnalare eventuali competenze significative che l’alunno ha avuto modo di evidenziare, anche in situazioni di apprendimento non formale e informale;

Struttura del documento

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- la seconda colonna mette in relazione le competenze del Profilo con le competenze chiave europee, assumendo le ragioni indicate ancora una volta dalle Indicazioni nazionali: «Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)[…]. Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato» (pp. 13-15) e costituiscono l’«orizzonte di riferimento verso cui tendere», nel rispetto della «diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento» (p. 15) di ogni Paese;

- la terza colonna indica le discipline che concorrono a sviluppare e a raggiungere le competenze del Profilo. Per ogni competenza viene utilizzata la dicitura «Tutte le discipline, con particolare riferimento a…», in quanto si vuole rispettare il principio dell’integrazione delle discipline, più volte richiamato dalle Indicazioni nazionali: «Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma. Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni». (Per ogni competenza, dunque, tutte le discipline sono necessariamente coinvolte, ma dovranno essere indicate dai docenti quelle che maggiormente hanno apportato il loro contributo o perché chiamate in causa dalla preponderanza della specificità disciplinare o perché coinvolte maggiormente nella realizzazione di alcuni progetti formativi realizzati. Le discipline, però, non intervengono in modo generico bensì con i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni per ciascuna di esse. Non è stato possibile, per ragioni di spazio, riportare in tale colonna tutti i traguardi di competenza, ma ad essi i docenti dovranno fare esplicito riferimento in quanto «essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati» .

- la quarta colonna riporta infine i livelli da attribuire a ciascuna competenza. La scelta dei tre livelli con l’aggiunta di “livello base non raggiunto”, effettuata per il secondo ciclo dal DM n. 9/2010, non è sembrata pienamente rispondente al primo

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ciclo e in modo particolare alla scuola primaria. Per tale motivo viene proposta l’opzione di quattro livelli, accogliendo la dimensione promozionale e proattiva che la certificazione assume nel primo ciclo. Per la scuola secondaria di primo grado viene proposta, proprio per la sua natura sperimentale, l’attribuzione del solo livello tralasciando di riportare, come richiesto dal DPR n. 122/09, il voto.

I livelli sono descritti nel modo seguente:

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B-Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Per la sola scuola secondaria di primo grado, in calce al documento è prevista l’indicazione del consiglio orientativo proposto dal consiglio di classe, che dovrà essere espresso tenendo conto di quanto osservato rispetto alle caratteristiche degli alunni manifestate nelle diverse situazioni e contesti d’azione che i compiti significativi e i percorsi di apprendimento avranno permesso di rilevare.

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La nozione di competenza, insieme alla procedura

della sua certificazione, entra a far parte del lessico scolastico italiano verso la fine degli scorsi anni ’90. Di competenze si parla, infatti, per la prima volta – ma al di

fuori del primo ciclo – nella legge 425/97, che istituisce il nuovo esame di Stato

conclusivo dei corsi di istruzione secondaria superiore. Per il primo ciclo, e per tutto il sistema educativo di istruzione e di formazione, i primi riferimenti si trovano invece nel Regolamento dell’autonomia scolastica di cui al Dpr 275/99. In estrema sintesi si può ripercorrere la genesi della certificazione delle competenze richiesta alle scuole attraverso alcune tappe principali della più recente produzione normativa. 1. DPR 275/99: certificazione e qualità L’art. 21 della legge 59/97, istitutiva dell’autonomia, fissa per le scuole «l’obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi», dato che un sistema fondato sull’autonoma progettualità delle scuole deve rendere conto della qualità del proprio servizio. Per assicurare tale verifica il Regolamento dell’autonomia, Dpr 275/99, prevede fin dall’inizio l’istituzione di una procedura di rilevazione (art. 10), al cui interno si colloca anche la previsione di «nuovi modelli per le certificazioni, le quali indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili». Con la modulistica proposta in allegato alle presenti Linee guida si soddisfa oggi quella richiesta. 2. DLgs 59/04: certificazione e primo ciclo La legge 53/03, istituendo l’attuale sistema educativo di istruzione e formazione, si fa carico dell’esigenza di certificazione, limitandola però alle sole competenze (art. 3, c. 1, lett. a). Il regolamento attuativo per il primo ciclo, DLgs 59/04, conferma tale obiettivo con distinte forme di certificazione delle competenze nella scuola primaria (art. 8, c. 1) e nella scuola secondaria di primo grado (art. 11, c. 2). In entrambi i casi, in attesa della modulistica nazionale, è temporaneamente rimessa alle singole scuole l’elaborazione dei rispettivi modelli di certificazione. 3. DM 139/07: certificazione e obbligo di istruzione Con il nuovo obbligo di istruzione, introdotto dalla legge 296/06, art. 1, c. 622, e attuato dal DM 139/07, si estende la procedura di certificazione anche al termine del percorso decennale di istruzione obbligatoria. Stante la natura della proposta didattica formulata per le competenze e le competenze chiave di cittadinanza nel documento tecnico allegato al Regolamento, la certificazione è relativa ai saperi e alle competenze che assicurano l’equivalenza formativa dei diversi percorsi frequentati. Con il DM 9/10 è emanato un modello di certificazione che prevede la valutazione

IL QUADRO NORMATIVO

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dei livelli acquisiti nelle diverse competenze relative agli assi culturali individuati dal citato documento tecnico. In tale occasione le competenze chiave di cittadinanza non sono oggetto di certificazione diretta, ma costituiscono il quadro di riferimento per la certificazione delle competenze di base. 4. Legge 169/08: certificazione e voto numerico La legge 169/08, art. 3, nel quadro di un intervento complessivo sulle modalità di valutazione scolastica dà nuovo rilievo alla procedura di certificazione delle competenze estendendo anche ad essa l’uso del voto numerico in decimi al termine della scuola primaria e al termine della secondaria di primo grado. La medesima legge prevede l’emanazione di un Regolamento che coordini le norme vigenti in materia di valutazione degli studenti. 5. DPR 122/09: modalità di certificazione Il Regolamento della valutazione, richiesto dalla legge 169/08, è emanato con Dpr 122/09. Esso dedica l’intero articolo 8 alla certificazione delle competenze, prevedendo che le competenze al termine della scuola primaria siano «descritte e certificate», e che al termine della scuola secondaria di primo grado siano «accompagnate anche da valutazione in decimi». Più in generale, le certificazioni delle competenze relative ai diversi ordini e gradi di istruzione devono tenere conto anche delle indicazioni fornite dall’INVALSI e dalle principali rilevazioni internazionali. 6. DM 254/12: certificazione e Indicazioni La certificazione delle competenze trova ampio riscontro nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. In esse viene ribadito l’impegno ad emanare una modulistica nazionale, sollecitando le scuole a «progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze». 7. DLgs 13/13: sistema nazionale di certificazione Si deve infine ricordare la costituzione di uno specifico Sistema nazionale di certificazione delle competenze, regolamentato dal DLgs 13/13, che riconosce anche alle scuole, insieme ad altri enti pubblici titolari o enti titolati, il compito di certificare «le competenze acquisite dalla persona in contesti formali, non formali o informali, il cui possesso risulti comprovabile attraverso riscontri e prove» (art. 3, c. 1). Queste disposizioni riguardano direttamente solo le scuole del secondo ciclo, ma sono citate per ricordare la prospettiva in cui si inseriscono le prime certificazioni delle competenze effettuate nel corso del primo ciclo.

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUC A” ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE

Viale E. Berlinguer, 40 - 92017 SAMBUCA DI SICILIA (AG) Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009

P.E.O. [email protected] - P.E.C. [email protected] - Sito Web www.icfrafelice.gov.it

_____________________________________

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,

nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………, ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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I.C. “Fra Felice da Sambuca” Unione Europea Repubblica Italiana Regione Sicilia

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Italiano-Arte e Immagine-Musica

2 È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Inglese

3

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Matematica-Scienze-Tecnologia

4

Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Informatica-Tecnologia-Matematica

5 Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Geografia-Arte e immagine

6 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.

Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Storia-Scienze -Tecnologia

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Storia-Geografia

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Arte e Immagine- Musica-Educazione fisica

9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Arte e Immagine-Tecnologia

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Educazione fisica

Informatica-Tecnologia

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.

Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Cittadinanza e Costituzione

Educazione fisica

12

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

Educazione fisica- Scienze-Geografia

13

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………...

……………………………………………………………………………………………………………………………………..

Data …………………….. Il Dirigente Scolastico ……………………………………………

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUC A”

ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE Viale E. Berlinguer, 40 - 92017 SAMBUCA DI SICILIA (AG)

Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009 P.E.O. [email protected] - P.E.C. [email protected] - Sito Web www.icfrafelice.gov.it

_____________________________________

SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;

CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat … a……….…………………………………………………... il ……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Italiano - Musica -Arte e Immagine

2

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Inglese-Francese-Tecnologia-Informatica

3

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Matematica-Scienze-Tecnologia

4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere

Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Informatica-Tecnologia-

I.C. “Fra Felice da Sambuca” Unione Europea Repubblica Italiana Regione Sicilia

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informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Matematica

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Geografia-Storia-Arte-Scienze

6

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Italiano-Matematica-Scienze-

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Arte-Musica-Storia-Geografia

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Educazione fisica - Arte-Musica

9

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Arte e Immagine-Educazione fisica

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Italiano-Storia- Educazione fisica (Teatro-Musica-Arte)

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Cittadinanza e Costituzione-Educazione fisica-Musica (Coro-giochi sportivi-Teatro)

12

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Cittadinanza e Costituzione –Educazione fisica (Legalità.: Concorsi-volontariato presso associazioni-mostre-manifestazioni a tema- incontri sportivi a scopo sociale)

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..…………………………………………………………………………… Data. ………………. Il Dirigente Scolastico

…………………………………..

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LINGUA ITALIANA CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE COMPETENZE DESCRITTORI 10/9 8 7 6 5 < 5

ESPRESSIONE

Si esprime con linguaggio

Specifico ricco

fluido convincente

Corretto e approfondito

Quasi sempre adeguato

all’argomento trattato

Non sempre corretto e adeguato

all’argomento trattato

Poco corretta Scorretta

ESPOSIZIONE

Articola il testo in modo

Funzionale ricco

organico

Organico e coerente

Quasi sempre chiaro e coerente

Semplice e quasi sempre

coerente. Lessico

essenziale

Poco coerente Disorganica e scorretta

CONOSCENZA Conosce i temi proposti in modo

Ampio e approfondito

Appropriato Quasi sempre appropriato

Essenziale Parziale Non conosce i temi

proposti USO DELLE FUNZIONI DELLA LINGUA

Sa usare gli strumenti in

modo

Sicuro appropriato e

autonomo

Pertinente appropriato autonomo

soddisfacente Quasi sempre sicuro e

autonomo

Non sempre sa usare gli strumenti in

modo autonomo

Non sa usare gli strumenti

CAPACITÀ DI ANALISI E SINTESI

Sa analizzare individuare

Tutti i concetti

chiave di una tematica

Aspetti importanti e i

concetti chiave di una

tematica

Gli aspetti evidenti e

alcuni concetti

chiave di una tematica

In maniera essenziale gli aspetti di una

tematica

Individua in modo incerto

gli aspetti essenziali e i

concetti chiave di una

tematica

Non sa individuare gli aspetti

essenziali di una tematica

CAPACITÀ DI STABILIRE COLLEGAMENTI

Sa stabilire Efficaci collegamenti

Collegamenti validi

Quasi sempre collegamenti

Alcuni collegamenti

Non sa stabilire

collegamenti

Non sa stabilire

collegamenti neppure se

guidato CAPACITÀ DI RIELABORA -ZIONE

Riesce a rielaborare i

contenuti in modo

Personale originale

costruttivo critico

Personale e coerente

In modo semplice

A volte autonomo

Non riesce a rielaborare i

contenuti

Non riesce a rielaborare i

contenuti neppure se

guidato

30

MATEMATICA CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE COMPETENZE 10 9 8 7 6 5 < 5 Capacità di calcolo e di numerazione

Precisa e certa

Appropriata e sicura

Sicura Abbastanza sicura

Accettabile Incerta Confusa

Conoscenza e applicazione di proprietà e regole

Precisa e certa

Appropriata e sicura

Sicura Abbastanza sicura

Accettabile Incerta Confusa

Conoscenza e applicazione delle fasi risolutive di un problema

Razionale e corretta

Funzionale e corretta

Corretta Quasi corretta Parzialmente corretta

Poco razionale

Confusa

Uso di rappresentazioni grafiche

Sicuro, appropriato e autonomo

Sicuro e appropriato

Appropriato e pertinente

Abbastanza accurato

Accettabile Poco accurato

Insicuro

Presentazione dell’elaborato

Precisa, ordinata e

ben strutturata

Ordinata e ben

strutturata

Ben strutturata

Ordinata Poco accurata

Non accurata

Disordinata

31

SCIENZE CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE

PRODUZIONE ORALE COMPETENZE DESCRITTORI 10 9 8 7 6 5 < 5

ESPRESSIONE

Si esprime con linguaggio

Specifico ricco

Specifico fluido

Corretto e approfondito

Quasi sempre adeguato

all’argomento trattato

Non sempre corretto e adeguato

all’argomento trattato

Poco corretto Scorretto

ESPOSIZIONE

Articola il testo in modo

Funzionale ricco organico

Funzionale organico

Organico e coerente

Quasi sempre chiaro e coerente

Semplice e quasi sempre

coerente. Lessico

essenziale

Poco coerente Disorganico e scorretto

CONOSCENZA Conosce i temi proposti in modo

Ampio e approfondito

Completo Appropriato Quasi sempre appropriato

Essenziale Parziale Non conosce i temi proposti

CAPACITÀ DI OSSERVARE ANALIZZARE E DESCRIVERE

Sa osservare, analizzare e descrivere

Tutti i fenomeni

studiati e ne ricava

informazioni complete

Tutti i fenomeni

studiati e ne ricava

informazioni

Fenomeni importanti e le informazioni

chiave

I fenomeni evidenti e

alcune informazioni

chiave

In maniera essenziale i

vari fenomeni studiati

In modo incerto gli

aspetti essenziali e i

fenomeni

Non sa descrivere fenomeni

CAPACITÀ DI STABILIRE COLLEGAMENTI

Sa stabilire Efficaci collegamenti

Collegamenti validi

Collegamenti Quasi sempre collegamenti

Alcuni collegamenti

Non sa stabilire

collegamenti

Non sa stabilire collegamenti

neppure se guidato

32

LINGUE STRANIERE CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE COMPETENZE DESCRITTORI 10 9 8 7 6 5 < 5

Ascolto e comprensione orale

Ascolta e comprende

messaggi orali in modo

Completo e approfondito

Chiaro e completo Chiaro Globale Essenziale Parziale Confuso

Produzione scritta e uso delle funzioni

della lingua

Produca messaggi scritti utilizzando

gli strumenti linguistici e le

strutture grammaticali in

modo

Completo, corretto, appropriato ed

autonomo

Corretto, pertinente e autonomo

Appropriato e autonomo

Abbastanza appropriato

soddisfacente

Sufficientemente corretto. Quasi sempre sicuro e

autonomo

Parziale e poco corretto. Non

sempre utilizza gli strumenti in modo

autonomo

Scorretto. Non sa usare gli strumenti

Produzione orale

Produce messaggi orali interagendo in

modo

Esauriente, approfondito e con

un linguaggio appropriato

Sicuro, chiaro, completo e con un

linguaggio appropriato

Sicuro, chiaro e corretto

Generalmente corretto

Comprensibile ma non corretto

Poco comprensibile e poco corretto

Incomprensibile e scorretto

Conoscenza della cultura e della

civiltà

Sa operare confronti tra

culture e civiltà diverse in modo

Efficace e sicuro Efficace Valido Abbastanza valido Essenziale Non sa operare confronti

Non sa operare confronti anche se opportunamente

guidato

33