PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI · - Prima accoglienza in classe -...

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1 BOZZA del PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI Normativa Aree operative dell'Accoglienza 1 Modulistica 1 Con il termine “accoglienza” ci si riferisce all’insieme degli adempimenti e dei provvedimenti attraverso i quali viene formalizzato il rapporto dell’alunno e della sua famiglia con la realtà scolastica (Linee guida 2014).

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BOZZA del

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

Normativa Aree operative dell'Accoglienza

1

Modulistica

1 Con il termine “accoglienza” ci si riferisce all’insieme degli adempimenti e dei provvedimenti attraverso i quali viene

formalizzato il rapporto dell’alunno e della sua famiglia con la realtà scolastica (Linee guida 2014).

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Commissione per l’integrazione degli alunni stranieri Anno scolastico 2016- 2017

INDICE DEL DOCUMENTO

INDICAZIONI GENERALI SUL DOCUMENTO E NORMATIVA Pagine

1. Premessa: che cos’ è il Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri 3

2. Finalità del Protocollo di Accoglienza 3

3. Organi preposti all’attuazione del piano di accoglienza

4

4. Normativa di riferimento

5

PIANO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI DI RECENTE IMMIGRAZIONE 6

A.1 AREA AMMINISTRATIVO-BUROCRATICA 7

A.2

AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE:

- 6.1: Inserimento provvisorio - 6.2: Inserimento definitivo

8

A.3

AREA EDUCATIVO-DIDATTICA:

- Prima accoglienza in classe - Programmazione degli interventi educativo-didattici

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A.4 AREA SOCIALE E DELL’INTERCULTURA 11

LA VALUTAZIONE

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5 Protocollo di Valutazione: fasi operative della valutazione 13

Allegato sulla normativa riferita alla valutazione 16

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DOCUMENTI ALLEGATI 17

A.1 Criteri per l’inserimento 18

A.2 Scheda di monitoraggio: per gli alunni di recente immigrazione e/o che necessitano di interventi personalizzati (PSP / PDP) 19

A.3 Modulo PSP (Piano di Studio Personalizzato di alfabetizzazione) 21

A.4 Alunni stranieri con BES: Criteri per la segnalazione 25

A.5 Modulo per Progetto didattico di alfabetizzazione (Art. 9 / Art. 28) 26

A.6 Registro per le attività di alfabetizzazione 28

A.7 Modulo per verifica finale del Progetto didattico 29

A.8 Insegnamento e apprendimento dell’italiano L2 - Indicazioni operative 31

A.9 La valutazione e gli esami di fine ciclo: Indicazioni normative 33

A.10 Criteri di valutazione per gli esami di fine ciclo 35

A.11 Schede di raccordo (per il passaggio ad ordini diversi di scuola) 39

A.12 Elenco dei mediatori linguistico-culturali 40

A.13 Tabella uso modulistica “Parlo la tua lingua” 43

BIBLIOGRAFIA, MATERIALI DIDATTICI E SITI INTERNET 46

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1. PREMESSA: che cos’ è il Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri

Il Protocollo di Accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti affinché siano realizzate concretamente le indicazioni normative contenute nel DL 286/1998, art.38, nel DPR 394/1999, art. 45 e nell’art 23 della Lg 13 luglio 2015, n. 107 concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione

dello straniero.

Il presente documento si propone di indicare una modalità pianificata per attuare l’inserimento scolastico dell’alunno straniero, in particolare di recente immigrazione, e per formalizzare il rapporto della sua famiglia con l’istituzione scolastica. A tal fine il documento definisce pratiche per l’iscrizione, lo scambio di informazioni scuola-famiglia, l’inserimento e l’integrazione, quest’ultimo processo composito che comprende l’apprendimento, la padronanza della nuova lingua, la capacità di rapportarsi con i coetanei e gli adulti, la ricchezza degli scambi di tipo culturale, la capacità di pensare al futuro. Indicando criteri normativi, compiti e ruoli degli operatori scolastici nelle diverse fasi di inserimento, il Protocollo vuole essere quindi uno strumento per facilitare i docenti nell’attività didattica finalizzata a rendere effettivo il diritto allo studio per quegli studenti che, svantaggiati, sono soggetti all’obbligo scolastico. Il presente protocollo si propone di delineare le procedure attuative dell’Accoglienza in relazione alle diverse aree d’intervento, come indicato nelle Linee guida del 2006 : A. Area amministrativo – burocratica (iscrizione); B. Area comunicativo – relazionale (inserimento e scambio scuola-famiglia); C. Area educativo – didattico (programmazione didattica e valutazione). A queste tre aree ne è stata aggiunta una quarta, Area sociale, nella quale vengono elencati gli enti e le associazioni del territorio che collaborano con la scuola attraverso convenzioni o progetti di sostegno alla didattica e di Intercultura: D. Area sociale, (rapporti e collaborazione con il territorio).

2. FINALITÀ DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA STRANIERI Mediante il protocollo di accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone di:

Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto, in tema di accoglienza di alunni stranieri;

Facilitare l’ingresso/integrazione a scuola degli alunni di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo contesto;

Entrare in relazione con la famiglia immigrata;

Favorire un clima di accoglienza e attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli e offra pari opportunità;

Prevedere la costituzione di una Commissione Stranieri;

Favorire la personalizzazione dell’apprendimento e l’attuazione delle strategie didattiche ed educative idonee per favorire il successo scolastico in presenza di uno svantaggio linguistico, sociale e culturale;

Individuare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti da inserire nel Piano didattico personalizzato (PDP) che il Consiglio di classe deve predisporre e consegnare alle famiglie;

Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale, nell’ottica di un sistema formativo integrato;

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Individuare nell’educazione interculturale la forma più alta e globale di prevenzione e contrasto del razzismo e di ogni forma di intolleranza (pronuncia del Cons. Naz. Pubbl. Istr. del 24/03/1993); Costruire un contesto favorevole allo scambio interculturale.

3. ORGANI ED ENTI PREPOSTI ALL’ATTUAZIONE DEL PIANO DI ACCOGLIENZA

L’inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione nel sistema scolastico italiano è un percorso articolato che vede coinvolti tutti gli operatori della scuola e del territorio:

Associazioni del territorio CPIA Ente Locale Famiglia Istituzione Scolastica Mediatori linguistico-culturali Provincia Rete integrazione alunni stranieri Ulss 2 UST

Collegio dei Docenti DPR 394/999, art.45. CM n.2 /2010 Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana; punto 3: Criteri organizzativi. Linee guida 2006 e 2014 Lg. 107

“delibera l’iscrizione dell’alunno ad una classe ”, secondo i Criteri per l’inserimento degli alunni stranieri;

“formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi”;

definisce i criteri di assegnazione ad una classe diversa rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica;

la puntuale definizione dei criteri può essere affidata ad un gruppo di docenti;

“definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni…”

“formula proposte in ordine ai criteri e alle modalità per la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli alunni stranieri”.

Valutazione: definisce i criteri per la valutazione formativa.

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4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il presente Protocollo è stato elaborato facendo costante riferimento alla normativa vigente, qui di seguito elencata e raggruppata in ambiti tematici.

Per la tutela del diritto di accesso a scuola del minore straniero: Legge 6 marzo 1998 n. 40 e Dlgs. 25 luglio 1998. Legge Bossi-Fini 30 luglio 2002 n. 189.

Per il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione anche dei minori stranieri presenti nel territorio italiano:

L. 144/99, art.68. D.P.R. 394/99, art.45. Dlgs. 76/2005, art.1. Nove linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri del 2014 (19/02/2014) Lg. 107

Per la realizzazione di strategie e soluzioni operative appropriate al problema dell’immigrazione:

Legge sull’autonomia scolastica D.P.R. n. 275/99. Legge 53/2003. Lg. 107

Per consentire l’iscrizione, anche con riserva, in qualsiasi momento dell’anno agli alunni stranieri e l’inserimento in classe:

L. 40/1998. Dlgs. 286/1998, art.38 (obbligo di accoglienza dello straniero minore a scuola indipendentemente

dalla regolarità del suo soggiorno) D.P.R. 394/99, art. 43, 45. C.M. 24/2006, Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri del 2007. Programmi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, 23 febbraio 2011. Stranieri ed esami di stato. Nota prot. N. 465 del 27 gennaio 2012.

Il Piano del MIUR per l’integrazione nella sicurezza: identità e incontro del 2011. Nuove linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri del 2014.

Per la piena integrazione di tutti nella scuola e per il riconoscimento agli stranieri di nuova immigrazione di Bisogni Educativi Speciali perché con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale:

Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusine scolastica”.

Circolare Ministeriale del 6 marzo 2013 n. 8. L.40/98 art.36 non modificata dalla Legge 189/2002. Circolare Ministeriale 8 gennaio 2010 n.2: “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazioni di

alunni con cittadinanza non italiana”. Lg. 107

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Per esercitare, con tempestività e trasparenza, il diritto-dovere della valutazione formativa nei confronti degli alunni stranieri, in particolare di recente immigrazione:

Legge sull’autonomia scolastica D.P.R. n. 275/99, art.4. D.L. 59/2004 C.M. 24/2006 C.M. 32/2008 D.P.R. 122/2008, art.1. C.M. 49/2010 Nuove linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri del 2014. Lg. 107

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Piano di Accoglienza

per gli alunni di recente immigrazione

Aree operative d’intervento

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Commissione per l’integrazione degli alunni stranieri

Anno scolastico 2016- 2017

A.1 AREA AMMINISTRATIVO-BUROCRATICA

ISCRIZIONE

Organi preposti Funzioni Dirigente scolastico

Ufficio didattica Personale

di segreteria

Accogliere la richiesta di iscrizione da parte della famiglia straniera:

o se l’iscrizione avviene secondo i tempi previsti dal Ministero, la famiglia deve registrarsi al portale www.iscrizioni.istruzione.it e compilare il modello di

domanda predisposto dalla scuola. Nel caso in cui la famiglia non disponga di

collegamento Internet, la scuola darà tutto il supporto necessario per

l’adempimento dell’iscrizione;

o se l’iscrizione dell’alunno straniero avviene in corso d’anno, la scuola accoglie

e compila la domanda d’iscrizione fornendo tutte le informazioni necessarie

affinché la famiglia possa esprimere la propria scelta.

Fornire prime informazioni sul sistema scolastico italiano e, in particolare, sulla scuola

prescelta del nostro IC: orario scolastico, servizio mensa, altri servizi e attività previsti

dal PTOF, cartellini di riconoscimento, assicurazione, libri di testo, libretto scolastico.

Acquisire l’opzione per l’insegnamento della religione cattolica o per l’attività

alternativa.

Raccogliere la documentazione necessaria: codice fiscale.

Raccogliere la documentazione relativa alla scolarità pregressa: attestato di frequenza

dell'ultima classe frequentata all'estero o in Italia dall'alunno straniero ed esito

conseguito, o titolo di studio già conseguito.

Verificare la validità o l’attendibilità dei documenti scolastici2.

Chiedere il supporto di un mediatore linguistico, se vi sono difficoltà di comunicazione

con la famiglia3;

Tenere un elenco aggiornato degli alunni stranieri presenti nell’Istituto.

Strumenti e risorse

Normativa vigente.

Moduli d’iscrizione.

Fascicoli in lingua con informazioni generali sul sistema scolastico italiano

Moduli bilingue pubblicati sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione, sezione “Parlo la tua lingua”.nelle lingue necessarie

PTOF dell’Istituto (versione sintetica per le famiglie) con informazioni specifiche sull’offerta formativa, sull’organizzazione oraria…

Testi scolastici: la segreteria invita la famiglia a concordare con gli insegnanti l’acquisto, o l’uso, dei libri scolastici. Infatti, dopo aver verificato le competenze linguistiche dell’alunno, i docenti valuteranno quali materiali utilizzare per il percorso formativo.

Elenco dei mediatori linguistico-culturali fornito dall’ULSS 2.

NB. I materiali citati si trovano in allegato al Protocollo, tranne quelli in uso esclusivo dalla segreteria scolastica.

A.2 AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE

2 In mancanza dei documenti, la scuola iscrive comunque il minore straniero.

3 Richiesta di mediatore linguistico-culturale: si ricorda che, dall’anno scolastico 2013-2014, la scuola può chiedere direttamente l’intervento

dei mediatori tra quelli in elenco fornito dall’ULSS 2.

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a. INSERIMENTO PROVVISORIO

Organi preposti Funzioni Dirigente Referente Funzione Strumentale Commissione Stranieri Insegnanti di Sezione, di Classe o del Consiglio di Classe NB E’ bene individuare un insegnante di riferimento per la gestione dei

colloqui scuola-famiglia, che curerà la compilazione della Scheda di Monitoraggio e che coordinerà le fasi

successive dell’accoglienza e dell’inserimento.

Assegnare provvisoriamente l'alunno ad una classe in base ai criteri normativi per l'inserimento degli alunni stranieri

(Allegato n. 7.1 del Protocollo di Accoglienza).

Il Dirigente, il Referente della FS, i membri della Commissione Stranieri e gli Insegnanti coinvolti condividono le ipotesi e le motivazioni di scelta rispetto ai nuovi inserimenti.

Prevedere un incontro con la famiglia4 per raccogliere ulteriori informazioni sul percorso scolastico del figlio e per illustrare lo stato dell’inserimento. Le informazioni raccolte possono essere registrate nella Scheda di monitoraggio.

Se necessario, chiedere l’intervento del mediatore5.

Consultare la documentazione scolastica raccolta dalla segreteria per verificarne il percorso scolastico pregresso, quindi valutare se:

o assegnare definitivamente l'alunno alla classe individuata; o assegnare provvisoriamente, per un periodo limitato, l’alunno

alla classe precedente per l’apprendimento della L2; o prolungare i tempi di assegnazione provvisoria6, qualora ci

fosse l’esigenza di verificare, in modo più specifico, i prerequisiti e il livello di apprendimento dell’alunno. E’ opportuno che la motivazione della decisione presa venga verbalizzata nella Scheda di monitoraggio.

Strumenti e risorse

Criteri per l’inserimento degli alunni stranieri nelle classi. Scheda di monitoraggio.

Documentazione scolastica dell’alunno.

Moduli bilingue pubblicati sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione, sezione “Parlo la tua lingua”.nelle lingue necessarie

Elenco dei mediatori linguistico-culturali fornito dall’ULSS 2.

FIS

NB. I moduli citati, tranne la documentazione dell’alunno, sono allegati al Protocollo di Accoglienza, disponibile in ogni plesso dell’IC.

A.2 AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE

4 I colloqui con la famiglia dell’alunno sono molto importanti non solo per raccogliere ulteriori dati ma anche per informare la famiglia, in modo più

diretto, sulle specifiche modalità organizzative dell’attività didattica, sulla gestione dei materiali , nonché sulle modalità di scambio di informazioni scuola-famiglia. Le convocazioni , indicate nel Protocollo, restano a discrezione del team docenti che possono stabilire l’opportuni tà di una

convocazione in base alle necessità del caso. 5 Vedi nota n.4.

6 La normativa vigente non dà indicazioni esplicite sulla durata di un’assegnazione provvisoria. Tuttavia si ritiene opportuno che

l’inserimento dell’alunno venga definito, indicativamente, entro un mese dall’inizio della frequenza scolastica, salvo opportune deroghe.

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b. INSERIMENTO DEFINITIVO

Insegnante di riferimento Insegnanti di Sezione, di Classe o del Consiglio di classe Referente FS Membri Commissione stranieri

Completare, dove possibile, la stesura della Scheda di monitoraggio.

Programmare un colloquio con la famiglia7 per:

- informare sulla definitiva assegnazione del figlio alla classe e

sulle motivazioni educativo-didattiche che hanno portato alla decisione presa;

- raccogliere ulteriori informazioni sulla famiglia, sull'alunno,

sul suo percorso scolastico, sulla sua biografia linguistica;

- precisare ulteriormente le informazioni sugli aspetti

educativo-didattici dell'attività scolastica (servizio mensa, uscita da scuola, autorizzazioni, attività dell’offerta formativa..), sulla gestione dei materiali scolastici e sulle modalità comunicative scuola-famiglia;

- illustrare complessivamente le modalità operative circa un intervento di alfabetizzazione e un percorso formativo personalizzato (PSP) per l’alunno;

- motivare l’uso o l’acquisto di testi facilitatori per l’apprendimento della lingua italiana (se l’alunno frequenta la scuola Primaria, i testi vengono dati in adozione dalla scuola);

- eventualmente, chiedere l'acquisto di alcuni testi in adozione,

che possono essere comunque utilizzati dall’alunno;

- chiedere l’acquisto di materiale di cancelleria.

Strumenti e risorse

Scheda di monitoraggio.

Moduli bilingue autoprodotti o reperiti tramite rete.

Segreteria didattica.

Elenco dei mediatori linguistico-culturali fornito dall’ULSS 2.

NB. I moduli citati sono allegati al Protocollo e disponibili in ogni sede.

A.3 AREA EDUCATIVO-DIDATTICA

7 Qualora fosse necessario, si faccia richiesta del mediatore linguistico-culturale (vedi nota n. 4).

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PRIMA ACCOGLIENZA E INSERIMENTO IN CLASSE

Insegnanti della classe e Insegnante di riferimento

Preparare la classe creando un clima di accoglienza. Favorire l'accoglienza e l'integrazione dell'alunno nella classe con attività di

conoscenza interpersonale e interculturale.

Affidare il nuovo arrivato ad un compagno “tutor” (preferibilmente della stessa lingua) per orientarlo e sostenerlo.

Raccogliere osservazioni sugli aspetti relazionali e comportamentali dell’alunno in classe.

Visitare la scuola per conoscere le disposizione dei diversi locali.

PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI

Insegnanti della classe e Insegnante di riferimento

Somministrare test d’ingresso per rilevare le conoscenze pregresse e per accertare il livello di conoscenza della lingua italiana, secondo il Quadro Comune Europeo (in particolare i livelli elementari A1, A2).

Rilevare i bisogni specifici di alfabetizzazione in L2 che vengono segnalati nella Scheda di monitoraggio (una copia della scheda viene fatta pervenire alla Commissione Stranieri).

Somministrare prove d’ingresso anche in altre discipline.

Elaborare e condividere un Piano di Studio Personalizzato (PSP) programmando obiettivi, contenuti, valutazione, strategie di lavoro e altri interventi didattici opportuni per favorire il processo di apprendimento dell’alunno:

- percorso didattico intensivo di alfabetizzazione in L2; - obiettivi educativo-didattici che favoriscano l’apprendimento del

linguaggio e dei contenuti specifici in ogni disciplina; - disponibilità tra i docenti per progetti di alfabetizzazione; - didattica modulare con momentanea esclusione dal curricolo di

alcune discipline per intensificare l’attività di alfabetizzazione8; - eventuale Piano Didattico Personalizzato per alunni stranieri con

BES9; - condivisione delle modalità e dei criteri di valutazione

formativa10 (si veda il Protocollo di Valutazione); - eventuali accordi in vista degli esami; - organizzazione del gruppo classe; - programmazione di attività interculturali rivolte a tutta la classe.

Contattare la Funzione Strumentale e/o la Commissione Stranieri per segnalare la richiesta di interventi di alfabetizzazione e per verificare la disponibilità di risorse anche da parte di associazioni extrascolastiche per interventi sull’intercultura.

NB. Ogni docente deve allegare al proprio piano disciplinare gli obiettivi, i contenuti e le abilità valutabili programmate per l’alunno straniero.

8 Il DPR 89 del 20/03/2009, art.5, comma 10, precisa che le ore della seconda lingua comunitaria “sono utilizzate anche per potenziare l’insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in

possesso delle necessarie conoscenze e competenze…”. Si deve comunque tener presente che in tutte le discipline deve essere espressa una valutazione (Linee guida 2006 e 2014).

9 Alunni stranieri con BES: vedi tabella con Criteri per l’individuazione di alunni stranieri con bisogni educativi speciali.

10 La valutazione, intermedia e finale, deve essere prevalentemente formativa. Inoltre deve essere coerente con gli obiettivi programmati da ogni docente nel Piano di Studi Personalizzato (PSP). Per

valutare la competenza linguistica si faccia riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti (DPR 394/1999, art.45; DPR 122/2009; Linee guida 2006 e 2014).

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Strumenti e risorse

Materiali autoprodotti o prodotti dalle reti.

Modulistica bilingue relativa alla gestione quotidiana dell'attività scolastica.

Materiale didattico facilitatore e multietnico della biblioteca scolastica.

Scheda di monitoraggio

Scheda di raccordo (passaggio dalla Primaria alla Secondaria; dalla Secondaria I grado alla Secondaria II grado)

Tabella Framework (Quadro Comune Europeo): classificazione europea per il livello di conoscenza della lingua italiana .

Schede per la rilevazione di abilità e competenze extralinguistiche e linguistiche.

Attività interculturali promosse dal CSA nell'ambito della Rete Stranieri.

Tabelle sui criteri di valutazione.

Materiale didattico fornito dal sito della Rete Stranieri (non è ancora stato attivato).

Sitografia: molti materiali didattici possono essere reperiti autonomamente dai siti Internet. FIS e fondi regionali.

A.4 AREA SOCIALE E DELL’INTERCULTURA

Enti e Associazioni

Attività - Progetti

Amministrazione comunale e ULSS 2

Fornire supporto all’IC attraverso un Piano di intervento condiviso in sede di Conferenza dei sindaci e con l’ULSS 2

ULSS 2 Fornire supporto all’IC attraverso un Piano di intervento condiviso con la

Conferenza dei sindaci.

MIUR Stanziare fondi per progetti di supporto alla didattica e contro la dispersione

scolastica.

Cooperativa Centro Servizi Associati (CSA) di Conegliano

Proporre laboratori di supporto alla didattica con operatori esterni.

Rete :

“Tantisguardi”

“Una scuola per tutti”

Condividere progetti e proposte a livello di Rete; Proporre incontri e percorsi di formazione per docenti; Fornire modulistica e materiali di supporto alla didattica; Condividere le esperienze tra gli istituti scolastici.

Mediatori linguistico-culturali Dare disponibilità per colloqui con le famiglie Dare disponibilità per interventi interculturali in classe

CPIA di Conegliano. Organizzare corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana per i cittadini

stranieri che hanno compiuto i sedici (16) anni di età e chiedono di imparare o di perfezionare la conoscenza della lingua e della cultura italiana.

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5. Protocollo di Valutazione con Allegato Normativa

II Collegio dei Docenti individua, coerentemente con i documenti ministeriali e con il protocollo di accoglienza adottato, in continuità con i documenti precedentemente deliberati, le seguenti indicazioni e criteri relativi ai percorsi individualizzati o personalizzati, alla documentazione dei progressi e alla valutazione degli apprendimenti.

Deliberato dal Collegio dei Docenti _______________2017

PROTOCOLLO di

VALUTAZIONE

degli ALUNNI STRANIERI

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Anno scolastico 2016/2017

Commissione per l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri

PROTOCOLLO di VALUTAZIONE degli ALUNNI STRANIERI

A. SCUOLA DELL’INFANZIA

DOCUMENTAZIONE e VALUTAZIONE MODALITÀ’ - STRUMENTI

Gli insegnanti della scuola dell'infanzia:

- valuteranno in itinere, nel corso delle normale attività e/o in quelle personalizzate o individualizzate, i progressi e i livelli raggiunti nell'apprendimento della lingua italiana, anche dei primi apprendimenti della lingua scritta;

- nel compilare la scheda di raccordo per il passaggio - alla scuola primaria: o porranno particolarmente l'accento sui

progressi e sugli apprendimenti della lingua italiana, soprattutto relativamente alle competenze orali e comunicative;

o trasmetteranno inoltre alla scuola primaria come ulteriore raccordo, la scheda di monitoraggio (Protocollo di accoglienza)

- Apertura del "Dossier degli apprendimenti e dei progressi", con la raccolta di materiali ritenuti significativi per la documentazione degli apprendimenti . - Scheda di raccordo per il passaggio alla scuola primaria - Scheda di monitoraggio MODIFICARE ANCHE LE ALTRE TABELLE CON QUESTO FORMATO

B. SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

1. VALUTAZIONE IN INGRESSO

Gli insegnanti e i docenti: 1.raccoglieranno informazioni sul livello di comprensione della lingua italiana, sulle abilità logiche, sui risultati scolastici pregressi, su altri elementi utili a formare la base di partenza del processo formativo.

- Colloqui con alunno e genitori - Raccolta di documentazione scolastica precedente

- Prove di valutazione appositamente scelte11

- Scheda di monitoraggio dell'Istituto e/o

scheda di raccordo dell’Istituto 12

1.2 procederanno alla stesura di un piano di studio personalizzato (PSP) condiviso dai docenti della classe e/o dal consiglio di classe che:

- privilegi l’apprendimento della lingua italiana (per la flessibilità

- Utilizzo della programmazione per l'apprendimento dell'Italiano Lingua 2 - Utilizzo di materiali e testi appositi

11

Per le abilità linguistiche e logiche, gli insegnanti potranno scegliere prove tra i materiali del Centro Come, del Comune di Padova, dell’IC di Montebelluna, ecc. 12 Allegati al Protocollo di Accoglienza.

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oraria e le compensazioni tra le discipline si veda DPR 275/1999, Art. 4, c.2; Art. 12, c.2 );

- preveda obiettivi e attività valutabili anche nelle altre discipline;

- se necessario, pianificare un PDP (cfr alunni con BES)

- Utilizzo di percorsi con testi facilitati

1.3 raccogliere la documentazione dei primi apprendimenti e delle difficoltà in Italiano L2 e/o nelle altre discipline (in particolare per le discipline dell’area linguistica e logico-matematica)

- Cartella apposita in cui raccogliere la principale documentazione ( "Dossier degli apprendimenti e dei progressi")

1.4. Durante il primo periodo di frequenza scolastica si procederà a valutazioni in itinere, facendo riferimento agli obiettivi del piano personalizzato (PSP).

Si valuteranno prevalentemente

- le competenze comunicative, verbali e non verbali;

- le abilità motorie; - le abilità espressive; - la capacità mnemonica; - la capacità attentiva; - la capacità logica; - le competenze relazionali

- Schede di verifica e materiali di lavoro proposti all'alunno; - Schede di rilevazione appositamente preparate da inserire nella cartella personale di documentazione.

2. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE

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2..1 Alla fine del primo periodo scolastico di frequenza, che potrà coincidere con la fine del 1 ° o del 2° quadrimestre, i docenti:

- faranno riferimento agli obiettivi del piano personalizzato (PSP; eventualmente PDP);

- daranno priorità alle competenze acquisite nell'ambito linguistico;

- potranno omettere, solo nel primo quadrimestre e se l’alunno è stato inserito da poco, le valutazioni nelle discipline per le quali non sia stato possibile programmare interventi e rilevare dati;

- di norma concorderanno e

inseriranno nel documento di valutazione formule esplicative come da esempi:

a) "La valutazione non viene espressa in quanto l'alunno

si trova nella prima fase di apprendimento della lingua italiana"

b) "La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l'alunno si trova nella fase di primo apprendimento della lingua italiana".

- Obiettivi del PSP, o del PDP se alunno con BES. - Schede di verifica e valutazione appositamente predisposte. - Cartella di documentazione degli apprendimenti e dei progressi - Documenti di valutazione della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria, con personalizzazione degli indicatori e/o con descrittori appositi.

2.2. In caso di iscrizione nella parte finale

dell'anno, di frequenza ridotta o saltuaria:

- si utilizzeranno tutti i dati utili a disposizione per valutare e motivare l'ammissione o la non ammissione alla classe successiva (valutazione dei dati di partenza, dell'atteggiamento, dell'impegno, previsioni ragionevoli dei progressi a venire, colloqui con la famiglia, ecc…);

- si seguirà il Protocollo come per la parte 2.1., con diverse formule per motivare l l’ammissione o la non ammissione.

2.3. In caso di frequenza annuale, nella valutazione del 2°

quadrimestre:

- si dovrà esprimere un giudizio

- Documenti di valutazione della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria, con personalizzazione degli indicatori

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su ogni disciplina o ambito disciplinare, facendo sempre riferimento agli obiettivi del piano personalizzato (PSP);

- alla valutazione concorreranno anche i giudizi espressi da docenti diversi da quelli di classe che abbiano seguito gli alunni in attività specifiche (corsi di italiano L2, laboratori); - qualora l'alunno venga ammesso al successivo grado dell'istruzione o corso di studi ( dalla scuola primaria alla secondaria o dalla secondaria di 1 ° grado alla secondaria di 2° grado), si procederà a compilare la Scheda di Raccordo, come da Protocollo di Accoglienza.

e/o con descrittori appositi - Verbale del Consiglio di Classe con la determinazione dei criteri applicati nella valutazione finale

- Scheda di Raccordo per il passaggio alla scuola secondaria di 1 ° grado.

3. ESAME DI STATO CONCLUSIVO del PRIMO CICLO di ISTRUZIONE

3.1 Il Consiglio di classe, nel decidere l'ammissione o la non ammissione, valuterà la quantità e la qualità delle competenze, conoscenze e abilità raggiunte in base al percorso formativo: - nella lingua italiana, soprattutto a livello comunicativo (livelli A 1 e A2 del framework europeo delle lingue); – e in tutte le altre discipline.

VEDERE CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA MEDIA: scheda dei criteri e

test predisposti dalla facilitatrice culturale

- Cartella di documentazione dei progressi e degli apprendimenti; - Test CILS A1 e A2 per rilevare le competenze in Italiano L2;

- Verbale del Consiglio di Classe con la determinazione dei criteri applicati nella valutazione finale (vedi Criteri di valutazione nelle prove d’esame per gli alunni stranieri);

3.2 Il Consiglio di classe cercherà di esprimere una - valutazione prevalentemente formativa e criteriale, e, se possibile, di ragionevole previsione sui risultati attesi nel prosieguo del percorso scolastico.

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3.3. La Commissione di esame, nel rispetto delle prescrizioni ministeriali relative alle prove bbligatorie: - considererà la particolare situazione dell'alunno straniero (quantità e qualità del suo percorso scolastico, in patria e in Italia); - procederà a un'opportuna valutazione che tenga conto anche della complessiva maturazione raggiunta e delle potenzialità formative, stabilendone i criteri di valutazione. N.B. Se l’alunno supera le prove d’esame, si

procederà alla compilazione della Scheda di Raccordo per il passaggio alla scuola secondaria di 2° grado. La Scheda verrà fatta pervenire alla Referente della F.S. Alunni Stranieri.

-

PROTOCOLLO di VALUTAZIONE degli ALUNNI STRANIERI

Allegato: Normativa di riferimento – sintesi

La valutazione

Le nuove Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014, paragrafo 4) richiamano alcuni punti saldi della normativa vigente sulla valutazione degli alunni stranieri

DPR 275/1999 Art. 4, autonomia didattica

le istituzioni scolastiche hanno la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni.

DPR 394/99, art. 45 I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani;

Possono essere programmati Interventi individualizzati (PSP).

CM 24/2006 Linee guida, par. 8

privilegiare la valutazione formativa prendendo in considerazione “il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate”.

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Disposizioni previste dal Regolamento sulla valutazione scolastica (DPR 122/2009)

diritto ad una valutazione, periodica e finale, trasparente e tempestiva, sulla base di criteri definiti dal Collegio dei docenti (vedi Allegato 7.8 – criteri di valutazione);

assegnazione dei voti espressi in decimi per tutte le discipline di studio e per il comportamento (per la scuola Primaria tale voto è sostituito da un giudizio);

ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato in presenza di voti non inferiori al sei (6) in tutte le discipline e nel comportamento; rilascio della certificazione delle competenze acquisite al termine della scuola primaria, secondaria di primo grado e dell’obbligo di istruzione;

attribuzione delle tutele specifiche previste dalle norme se lo studente è affetto da disabilità certificata (L.140/1992) o da Disturbo Specifico di Apprendimento (L.170/2010).

Linee guida 2014 la valutazione degli alunni stranieri deve porre attenzione alla loro storia scolastica, al contesto culturale, storico e alle competenze in italiano di ciascun alunno.

Gli esami

Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (febbraio 2014, paragrafo 4.1).

gli alunni stranieri devono svolgere tutte le prove d’esame; gli alunni stranieri non possono sostenere prove d’esame formalmente differenziate; è importante formulare un’adeguata presentazione degli studenti stranieri e delle modalità con cui si sono svolti

i rispettivi percorsi di inserimento scolastico e di apprendimento personalizzato; nel caso di notevoli difficoltà comunicative, è possibile prevedere prove in lingua d’origine e considerare la

presenza di docenti competenti nella lingua d’origine degli studenti; nel colloquio orale possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura e alla lingua del Paese d’origine.

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6. Documenti Allegati

DOCUMENTI ALLEGATI

al

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

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Allegato 1 - Criteri per l’inserimento

CRITERI PER L’INSERIMENTO

degli alunni stranieri nelle classi verificare normativa

1. Verifica del percorso scolastico pregresso dell’alunno per valutare:

- l’ordinamento degli studi del paese di origine; - l’età anagrafica.

(Art.45 del DPR 394/99; CM 2/2010, punto 3)

2. In seguito all’accertamento di cui al punto 1., assegnare l’alunno alla classe immediatamente

precedente se si verificano i seguenti casi:

o scarsa o nulla scolarizzazione, o frequenza scolastica irregolare, o mancanza di prerequisiti linguistici in L2 o difficoltà di tipo cognitivo o pratico-manuale.

(DPR 394/99, art.45, comma 2; CM 2/2010, punto 3, d)

3. Inserimento dell’alunno nella classe successiva se, considerando l’ordinamento degli studi del

Paese di provenienza, il percorso scolastico è stato regolare. (DPR 394/99, art.45, comma 2)

4. Equa distribuzione nelle varie classi, evitando l’alta concentrazione di alunni stranieri o la

formazione di classi monoetniche. (DPR 394/99, art.45, comma 3: “Il Collegio dei Docenti formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi ”; CM 2/2010, punto 3: “il numero degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna classe non potrà superare di norma il 30% del totale degli iscritti”, “Il limite del 30% può essere innalzato …può di contro venire ridotto…”)

5. Complessità della classe: considerare la presenza di alunni con bisogni educativi speciali (BES),

affinché l’inserimento non risulti svantaggioso sia per la classe e che per l’alunno stesso. Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri, 2006 e 2014.

6. Possibile raggruppamento nella stessa classe di alunni appartenenti al medesimo gruppo nazionale

(possibilmente senza superare il numero di 2, massimo 3, alunni della stessa etnia), avendo cura di verificare quanto questo possa favorire l’integrazione e l’apprendimento della lingua italiana.

Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri, 2006 e 2014.

Normativa di riferimento

I criteri definiti fanno riferimento alle seguenti norme e indicazioni ministeriali:

Decreto legislativo n. 286 del 25/07/1998, in particolare art.38; DPR n.394 del 31/08/1999, Regolamento per l'attuazione del DL n. 286, in particolare art.45; DL n.297/94 CM n.31 dell' 8/09/1989 CM n.205 del 6/07/1990 Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri (febbraio 2006) CM n.2 dell’8/01/2010: Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana;

punto 3: Criteri organizzativi. CM n.101/2010: Iscrizioni per l’a.s. 2011-2012

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Allegato 2 - Scheda di Monitoraggio [foglio A, B ]

SCHEDA DI MONITORAGGIO per gli ALUNNI STRANIERI che richiedono PARTICOLARI INTERVENTI educativo-didattici (PSP/PDP)

Anno scolastico ____________ [Foglio A: il solo da far pervenire alla Commissione Stranieri]

SCUOLA

Classe/Sezione

Infanzia _________________________________SEZ.____________ Primaria __________________________________CLASSE_______ Secondaria CLASSE________________

INSERIMENTO Definitivo Provvisorio

INSEGNANTE/I

DI RIFERIMENTO

DATI PERSONALI

DELL’ALUNNA/O

Cognome ………………………………….. Nome………………………….

M F Nazionalità ………………………………………….. Scolarità pregressa:

Scuola nel paese d'origine ANNI…………

Scuola italiana ANNI…………

Frequenza (regolare/saltuaria) ……………………………………………………

Ripetenza/N. anni …………………………………………………………………... Lingue straniere parlate dall'alunno…………………………………………………….

Parla la lingua italiana?

No Poco Abbastanza Sì

In famiglia si parla l'italiano? Genitori Sì No Parenti Sì No

Familiare/i di riferimento per i colloqui ……………………………………………………

L'alunno necessita di … (crocettare le voci di interesse)

MEDIAZIONE CULTURALE

… con l'alunno (prima accoglienza)

… per comunicazioni scuola-famiglia

… per laboratorio interculturale

ASPETTI EDUCATIVI

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Conoscere l'ambiente scolastico e l’organizzazione didattica

Conoscere le regole del comportamento, della convivenza e della collaborazione nel gruppo

Acquisire un metodo di studio -Rinforzare la motivazione all'apprendimento

ASPETTI DIDATTICI

Primo approccio comunicativo Apprendimento del lessico e delle strutture di base nella lingua italiana

Rinforzare l'ortografia e la morfologia Rinforzare l'uso della lingua (orale e scritta) - Esercitare la lettura

Rinforzare la comprensione del testo scritto - Esercitare la composizione del testo scritto Comprendere il linguaggio specifico degli ambiti disciplinari

Altro:

Insegnante/i disponibile/i per attività didattica

DOCENTE POTENZIAMENTO……………………N. ore ……….. DOCENTE IN ORARIO AGGIUNTIVO……………N. ore…….

SCHEDA DI MONITORAGGIO

per gli ALUNNI STRANIERI che richiedono PARTICOLARI INTERVENTI educativo-didattici

Anno scolastico ____________

[Foglio B: da tenere per raccolta informazioni da parte degli insegnanti]

DATI PERSONALI

DELL’ALUNNA/O

Cognome ………………………………….. Nome…………………………. M F Nazionalità …………………………………………..

INSERIMENTO

Classe/ Sez. ………………………

Definitivo Provvisorio

Motivazione ………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………….

INSEGNANTE/I

DI RIFERIMENTO

SCOLARITA’ PREGRESSA (informazioni utili)

COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA

Data………………. Familiare …………………….. (madre/padre/zio…) Insegnante/i

Sintesi colloquio

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……………………… Mediatore sì no

Data………………. Familiare …………………….. (madre/padre/zio…) Insegnante/i ……………………… Mediatore sì no

Data………………. Familiare …………………….. (madre/padre/zio…) Insegnante/i ……………………… Mediatore sì no

N.B. Il foglio B vuole essere uno strumento per facilitare la raccolta di informazioni significative. Non è un modulo rigido, ma adattabile a discrezione degli insegnanti rispetto alle specifiche esigenze di ogni singolo caso.

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Allegato 3 - Modulo Piano di Studio Personalizzato INSERIRE NOSTRO PDP PROGETTO ALFABETIZZAZIONE REGISTRO DI RENDICONTAZIONE

:

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Quadro Comune Europeo (Framework) di riferimento per le lingue. © Council of Europe, 2001 © RCS Scuola, Milano - La Nuova Italia – Oxford, 2002, pag. 32

Tav. 1. Livelli comuni di riferimento: scala globale

Tipo di livello

Livello Descrizione del livello

Livello avanzato

C2

È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.

C1

È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si espri-me in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.

Livello intermedio

B2

È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.

B1

È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

Livello elementare

A2

Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

A1

Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

Allegato 11 – Scheda di Raccordo (non ancora disponibile in formato digitale. Sono presenti nei raccoglitori “Commissione Stranieri” dei singoli plessi.)

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Allegato 13 - Tabella uso modulistica “Parlo la tua lingua”

“Parlo la tua lingua” Per accedere alla modulistica basta entrare nel sito del MIUR, digitando direttamente il nome del progetto: “ Parlo la tua lingua “.

USO DELLA MODULISTICA Sono stati elaborati 36 modelli utili per la comunicazione scuola-famiglia. I 36 modelli sono presentati in lingua italiana e in formato bilingue in: Italiano-Albanese, Italiano-Arabo, Italiano-Cinese, Italiano-Francese, Italiano-Indi, Italiano-Inglese, Italiano-Portoghese, Italiano-Rumeno, Italiano-Russo, Italiano-Spagnolo, Italiano-Tedesco, Italiano-Turco. I modelli sono suddivisi in sette aree di interesse: Accoglienza Iscrizioni Autorizzazioni Richieste della scuola alla famiglia Avvisi Richieste della famiglia alla scuola Varie.

Il testo di ogni modello è protetto, ed è possibile, attraverso il modello, la modifica della sola intestazione, evidenziata in giallo, cosicché ogni scuola potrà personalizzarlo attraverso l’inserimento della propria denominazione e del proprio logo. La protezione è stata inserita perché si è pensato che la modifica o l’inserimento digitale di testo lo rendessero esposto ad errori che potessero compromettere la correttezza della traduzione. Il personale dunque potrà inserire i dati mancanti o barrare le apposite caselle, manualmente, sulla stampa del documento predisposto. Ogni modello è numerato e nominato come nell’indice generale che segue:

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1. Accoglienza

1.1. Presentazione della scuola e del P.O.F.

1.2. Patto educativo di corresponsabilità

1.2.1. Modello 1

1.2.2. Modello 2

2. Iscrizioni

2.1. Scuola infanzia 2.1.1. Iscrizione 1° anno

2.1.2. Iscrizione anno scolastico successivo

2.2. Scuola primaria 2.2.1. Iscrizione 1° anno scuola primaria

2.2.2. Iscrizione classe successiva

2.3. Secondaria I° grado 2.3.1. Iscrizione 1° anno

2.3.2. Iscrizione classe successiva

2.4. Secondaria II° grado

2.4.1. Iscrizione 1° anno secondaria 2° grado

2.4.2. Articolazione della scuola secondaria

2.4.3. Iscrizione classe successiva

2.5. Opzione di avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della Religione Cattolica

2.6. Opzione per chi non si avvale dell'insegnamento della Religione Cattolica

2.7. Sicurezza alimentare

2.8. Presenza di eventuali patologie che potrebbero richiedere particolari interventi d'urgenza o somministrazione di farmaci

3. Autorizzazioni

3.1. Visite culturali

3.2. Liberatoria

3.3. Delega ritiro figlio minore

4. Richieste della scuola alla famiglia

4.1. Richiesta di certificato medico per la pratica sportiva non agonistica

4.2. Richiesta di giustificazione delle assenze

5. Avvisi

5.1. Assemblea sindacale

5.2. Sciopero personale scuola

5.3. Autonomia bambini

5.4. Invito ai genitori

5.5. Sospensione delle lezioni

6. Richieste della famiglia alla scuola

6.1. Richiesta certificato scuola infanzia

6.2. Richiesta certificato scuola primaria

6.3. Richiesta certificato secondaria 1° grado

6.4. Richiesta certificato secondaria 2° grado

6.5. Richiesta di nulla osta al trasferimento ad altra istituzione scolastica

6.6. Richiesta di esonero pagamento tasse scolastiche

6.7. Richiesta di esonero pratica sportiva

7. Varie

7.1. Informativa ai genitori dell'alunno sospetto di pediculosi

7.2. Informativa ai genitori della presenza di pediculosi

7.3. Informativa sospensione del giudizio

7 Bibliografia, materiali didattici e alcuni siti Internet (DA COMPLETARE)

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Bibliografia didattica

Si fa riferimento ai materiali presenti nelle biblioteche di ciascuna scuola dell’Istituto.

Materiali didattici (presenti in ogni plesso - VERIFICARE)

Programmazione per attività di alfabetizzazione Test d’ingresso di italiano L2 (livello A1 e A2) Modelli di portfolio per raccolta informazioni Altri materiali specifici presenti nei singoli plessi (es. carte lessicali bilingue)

Sitografia web

Vengono forniti in elenco alcuni siti indicativi del tantissimo materiale che ognuno può reperire attraverso Internet. www.italianoperlostudio.il Sito a cura di Marco Mezzadri, nel quale si possono trovare materiali semplificati per lo studio delle discipline curricolari. www.centrocome.it Sito ricco di materiali semplificati per la didattica, esperienze di intercultura, normativa… www.matdid.it Materiali e percorsi didattici per l’insegnamento/apprendimento dell’italiano L2 e LS. http://europass.cedefop.europa.eu/it/resources/european-language-levels-cefr Offre interessanti griglie di autovalutazione sulle abilità della lingua.

BIBLIOGRAFIA: materiali didattici e

siti Internet

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Anche la Rete alunni stranieri “Una scuola per tutti” ha creato un sito dove reperire

modulistica e materiale didattico molto utile. Appena sarà attivato, verrà data comunicazione.