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1 Prot. N. 0005083/IV.1 DEL 16/11/2017 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015 aa.ss. 2016/2017 , 2076/18, 2018/2019 ISTITUTO AUTONOMO COMPRENSIVO "R. UCCELLA" SCUOLA DELL’INFANZIA - ELEMENTARE - MEDIA Via Lussemburgo, 1 - Tel./Fax 0823799213 81055 - S. Maria Capua Vetere(CE) [email protected] sito web: www.istitutouccella.gov.it ELABORATO dal collegio docenti con delibera n. 6 del 13/01/2016 sulla scorta dell’atto d’indirizzo del dirigente scolastico emanato con nota prot.n. 4160 del 24/09/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori; APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera n. 7 del 13/01/2016; TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del collegio docenti n. 2 del 10/09/2015; TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, PROT. N. 113 B/12 DEL 14/01/2016 di cui alla delibera del collegio docenti n. 6 del 13/01/2016; PREVIA ACQUISIZIONE del parere favorevole dell’USR della Campania in merito alla compatibilità con i limiti di organico assegnato; PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola. AI SENSI del: Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015;

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Prot. N. 0005083/IV.1 DEL 16/11/2017

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015

aa.ss. 2016/2017 , 2076/18, 2018/2019 ISTITUTO AUTONOMO COMPRENSIVO

"R. UCCELLA"

SCUOLA DELL’INFANZIA - ELEMENTARE - MEDIA

Via Lussemburgo, 1 - Tel./Fax 0823799213 –

81055 - S. Maria Capua Vetere(CE)

[email protected]

sito web: www.istitutouccella.gov.it

ELABORATO dal collegio docenti con delibera n. 6 del 13/01/2016 sulla scorta dell’atto

d’indirizzo del dirigente scolastico emanato con nota prot.n. 4160 del 24/09/2015, dopo le

interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri

formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed

economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori;

APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera n. 7 del 13/01/2016;

TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui

alla delibera del collegio docenti n. 2 del 10/09/2015;

TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, PROT. N. 113 B/12 DEL

14/01/2016 di cui alla delibera del collegio docenti n. 6 del 13/01/2016;

PREVIA ACQUISIZIONE del parere favorevole dell’USR della Campania in merito alla

compatibilità con i limiti di organico assegnato;

PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola.

AI SENSI del:

Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative

vigenti”;

Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli

nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107

del 13.07.2015;

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Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2,

lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;

Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;

Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;

AGGIORNAMENTO DEL P.T.O.F. Anno Scolastico 2016-17, approvato dal Collegio dei

Docenti in data 09.09.2016 e dal Consiglio d’Istituto in data 11.10.2016

AGGIORNAMENTO P.T.O.F.

Anno Scolastico 2017-2018

Visto il piano elaborato dal collegio dei docenti in data 16.10.2017 protocollo n.4283/II.3 e

approvato dal Consiglio d’istituto in data13.11.2017 prot.4922 II.1, considerati gli

obiettivi regionali in aggiunta a quelli nazionali e a quelli individuali desunti dal RAV e

dal Piano di Miglioramento , preso atto che gli indirizzi individuati l’anno precedente

sono stati riconfermati dal D.S. e sono stati condivisi e discussi nel Collegio Docenti

considerato che:

l’assetto strutturale, prodotto dalla legge107, si avvia ad un nuovo anno scolastico,

il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA è stato in alcune parti

revisionato ,per poter incamerare le nuove modalità organizzative e formative rispondenti

a:

-utilizzo delle risorse umane

-attività progettuali (vedi RAV, PdM)

-aggiornamento piano formazione docenti e PDSN

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(Triennio 2016 - 2019)

L’ Istituto Comprensivo “ R. Uccella” raggruppa i diversi gradi di istruzione del primo ciclo in

un unico istituto con un plesso staccato nel Rione S. Agostino: scuola dell'infanzia, scuola

primaria e scuola secondaria di primo grado.

La struttura principale è costituita da due ali di due piani separate da un auditorium visibile

esternamente per la caratteristica forma a “piramide” di acciaio e vetro, è circondata da tutti i

lati da un ampio spazio in buona parte adibito a giardino con prato e piante. All’interno ci sono

le aule distribuite su due piani in numero di 18 per la primaria e 11 per le medie, i locali di

segreteria e presidenza, un laboratorio di informatica con 12 postazioni provviste di pc in

aggiunta alla postazione del docente e un videoproiettore, un laboratorio scientifico, un

laboratorio linguistico, uno musicale e uno di educazione artistica. Il plesso staccato di Via

Giotto ospita la scuola dell’infanzia, esso è costituito da 6 aule di cui una adibita a refettorio, e

una sala docenti più il plesso “Matarazzo” con 2 sezioni per l’infanzia e un corso completo per

la scuola primaria (1-5) e il refettorio per la mensa scolastica

Gli strumenti musicali in possesso dell’istituto sono :

un pianoforte verticale, una tastiera elettronica, una chitarra elettrica, un basso elettrico, una

batteria, un vibrafono, un pianoforte a mezza coda elettrico.

In quasi tutte le aule sono state installate le lavagne multimediali.

Nell’auditorium, messo in sicurezza per l’attività motoria, è presente un palcoscenico

attrezzato , uno schermo per videoproiezioni e un impianto di amplificazione .

L’istituto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni disabili,

favorendo la socializzazione, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di sé e il

miglioramento nella sfera cognitiva secondo le possibilità di ciascun individuo.

Nella scuola non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono

accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture. Gli organismi interni che orientano gli

interventi individualizzati e supportano il lavoro dei Consigli di Classe sono la Commissione

Handicap formata da tutti gli insegnanti di sostegno, e il Gruppo di Lavoro Handicap (GLH).

Tutti i docenti sono esperti e qualificati per il loro lavoro, tra essi ci sono esperti in psicologia,

in arte, informatica, lingua inglese e francese, ambiente e salute, sicurezza, educazione stradale

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legalità, musica e spettacolo. Il personale amministrativo e il personale ausiliario è composto da

persone esperte e qualificate per lo svolgimento del loro lavoro

La scuola secondaria di primo grado è anche “a indirizzo Musicale”, per cui gli alunni dotati e

desiderosi di imparare a suonare uno strumento (pianoforte, clarinetto, chitarra, percussioni)

possono chiedere l’iscrizione a questo corso e, a seguito del superamento di un provino, essere

ammessi alla frequenza con rientro pomeridiano.

L’Istituto comprensivo opera in una zona in espansione urbanistica in cui convivono diverse

realtà sociali, infatti accanto alla piccola e media borghesia costituita da professionisti ed

impiegati del terziario, si pongono fasce di popolazione afflitte da disoccupazione e

sottoccupazione. Gli allievi, pertanto,risultano eterogenei per motivazioni personali e

competenze culturali, ciò determina la presenza di punte di eccellenza accanto a situazioni di

ritardo e insuccesso formativo, con casi di irregolarità nella frequenza scolastica. L’offerta

formativa ha quindi l’obiettivo di soddisfare le diverse esigenze degli allievi e delle loro

famiglie, impegnandosi a risolvere le problematiche presenti, sostenendo e aiutando gli alunni

in difficoltà e contemporaneamente valorizzando le capacità individuali e le eccellenze.

L’Istituto Uccella è situato alla periferia di S. Maria C.V., molto simile alle ben note periferie

del tessuto conurbativo di Napoli. Anche a S. Maria C.V., infatti, l’espansione urbanistica ha

finito per relegare alla periferia i “quartieri dormitorio” popolati da disoccupati e da famiglie a

rischio di degrado sociale e diventati luoghi a forte tasso di criminalità. Lo stesso istituto è

sovente vittima di furti ( quest’anno scolastico se ne sono contati ben 3) e di atti vandalici,

segnale di assenza totale di qualsiasi forma di rispetto anche nei confronti di luoghi che cercano

di essere ospitali ed accoglienti, in particolar modo per i bambini più piccoli. Una parte

consistente dei nostri alunni si trova a vivere in situazione di rischio socio-economico, con un

numero rilevante di genitori disoccupati, nuclei familiari divisi, intervento dei servizio socio-

assistenziali, minori affidati alla cura di terzi. Il dato della disoccupazione e la povertà culturale

rendono vulnerabili un sempre maggior numero di famiglie, riflettendosi sulle condizioni di vita

di un gran numero di minori della nostra platea scolastica. Ciò determina negli alunni forti

disagi, che emergono nel “quotidiano scolastico”, attraverso difficoltà di relazione, scarsa

autostima, demotivazione alla frequenza scolastica, deprivazione culturale e, in molti casi,

anche delle primarie forme di sostentamento e di cura, cui ogni minore ha diritto. Inoltre il

territorio di incidenza dell’IC comprende anche le IACP(case popolari), dove emerge, una sorta

di chiusura della piccola comunità “all’altro, alla relazione, allo scambio aperto e condiviso con

chi non è del luogo”, che si riflette sugli atteggiamenti dei giovani tra di loro e nel loro vissuto

extra-scuola. Dal 2016/17 è stato accorpato all’Istituto il Plesso Matarazzo, sito in Via

Matarazzo S. Maria C. V., composto da due sezioni di scuola dell’infanzia e di un corso

completo di scuola primaria(1-2-3-4-5) L'eterogeneità sociale che caratterizza il contesto in cui

opera il nostro IC, rappresenta un parametro di confronto e di crescita culturale per la scuola

che si adopera a svolgere la propria funzione con uno sguardo aperto sul mondo circostante ed

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attenzione all’accoglienza e all’integrazione delle varie forme di diversità, di alterità e di

disagio.

Le famiglie dei nostri alunni si aspettano che la nostra scuola dia ai ragazzi una solida

preparazione culturale e sia luogo in cui essi possano sviluppare relazioni sociali con i propri

compagni improntate al rispetto reciproco e alla convivenza civile, possano superare

serenamente eventuali disagi, in modo da poter affrontare scelte consapevoli riguardanti il loro

futuro.

La realtà socio - economica e culturale del territorio è alquanto eterogenea e caratterizzata da:

recente espansione edilizia e assenza di infrastrutture di tipo sociale (teatro, cinema)

presenza di fasce di popolazione non inserite pienamente nel contesto socio-culturale

della città.

limitata abitudine alla lettura di libri e giornali;

presenza rilevante del mezzo televisivo nell'esperienza quotidiana;

diffusione delle nuove tecnologie informatiche;

richiesta di una scuola che miri a sviluppare le competenze e conoscenze necessarie per

proseguire con successo nella formazione e nell’apprendimento.

Per rispondere alla domanda formativa esplicita ed implicita posta dai genitori e dai

ragazzi è necessario che la scuola si attivi per:

promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura, intesa come stimolo e

supporto alla scolarizzazione e alla formazione della persona;

pianificare e controllare l'assegnazione dei compiti e dello studio;

proporre un modello di tempo scuola rispondente alle reali esigenze dell'utenza;

lavorare sul recupero della memoria storica, della cultura e delle tradizioni locali ed

ancora di più sulla creazione di rapporti col territorio e le sue agenzie culturali;

favorire un uso consapevole della TV attraverso lo sviluppo di abilità cognitive e

critiche;

fornire ai ragazzi le competenze necessarie per un uso funzionale e consapevole delle

nuove tecnologie multimediali;

Facilitare l’integrazione attraverso l'apprendimento linguistico e progetti interculturali;

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leggere i bisogni e i disagi, soprattutto nei preadolescenti, e predisporre, in

collaborazione con le famiglie e con i soggetti educativi dell’extrascuola, progetti

d’intervento e percorsi formativi finalizzati al recupero dello svantaggio e alla

prevenzione.

Per rendere possibile tutto ciò la scuola si attiverà con l’apertura pomeridiana con

progetti P.O.N. e quelli afferenti al P.T.O.F.

Considerate le caratteristiche dell’Istituto il Dirigente Scolastico ha emanato il seguente

atto di indirizzo:

Prot. N. 4160 del 24/09/2015

Al Collegio dei docenti

Oggetto : Atto di indirizzo al Collegio docenti riguardante la definizione e la predisposizione

del Piano triennale dell’offerta formativa per il triennio 2016/2019.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la leggen.59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle Istituzioni scolastiche e

la dirigenza ;

VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica ;

VISTA la legge n.107 del 2015 , Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e

Formazione ;

Visto l’art. 3, comma 4, del DPR 275/99, come modificato dall’art. 1, comma 14, della

Legge 107/2015;

VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e succ. modificazioni ed integrazioni ;

CONSIDERATO CHE

1) Le innovazioni introdotte dalla legge n.107/2015 mirano alla valorizzazione

dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione

e attuazione del Piano dell’Offerta Formativa triennale ;

2) Le innovazioni introdotte dalla legge n.107/2015, prevedono che le Istituzioni

scolastiche, con la partecipazione di tutti gli Organi di Governo , dovranno

provvedere alla definizione del Piano triennale dell’Offerta Formativa per il

triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19;

3) La scuola deve garantire una partecipazione consapevole di tutte le componenti la

comunità scolastica, allo scopo di costituire percorsi educativi che realizzino il successo

formativo di ciascun alunno. Partecipazione, quindi, come condivisione educativa per il

successo formativo: la comunità condivide un’idea di formazione e le scelte per

realizzarla con successo. E’ necessario dunque rafforzare e implementare le

connessioni scuola-territorio(rete esterna) per consentire l’offerta formativa, le risorse,

l’integrazione del sistema della formazione, ma anche una rete provinciale in cui gli

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attori del processo formativo possano trovare aiuto, sostegno, informazione,

formazione;

Pertanto si delineano i seguenti obiettivi specifici:

Valorizzare le esperienze didattiche pregresse integrandole e migliorandole .

Ottimizzare e valorizzare le risorse professionali attraverso attività di

formazione mirate .

Favorire il dialogo, la comunicazione tra le diverse componenti della comunità

scolastica .

Incrementare l’interazione con le altre istituzioni scolastiche, enti, agenzie

educative del territorio mediante la realizzazione di reti .

Diffondere la cultura della valutazione del servizio .

TENUTO CONTO

di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale

interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche

operanti sul territorio .

DEFINISCE

I seguenti indirizzi generali per le attività della scuola sulla base dei quali il collegio dei

docenti elaborerà il Piano dell’Offerta Formativa relativo al triennio 2015/16- 2016/2017 –

2017/2018 --

L’attività dell’I.C. “ R. Uccella” si sostanzia nel Piano dell’Offerta Formativa che la

scuola elabora per il triennio 2015-2018 al fine di indicare, in coerenza con gli obiettivi di

miglioramento individuati nel RAV, le attività, le strategie, le risorse necessarie al

raggiungimento degli obiettivi generali previsti dalle Indicazioni Nazionali allegate agli

Ordinamenti Nazionali e degli obiettivi prioritari fissati dalla Legge 107/2015.

in apprendimento:

Particolare attenzione sarà rivolta all’acquisizione e/o al potenziamento :

dei saperi di base quali l’apprendimento del linguaggio scritto e simbolico, aiutando

l’alunno a sistemare criticamente il proprio sapere.

della competenza del linguaggio informatico come fonte di informazione e di

Attraverso il Piano dell’Offerta Formativa, l’Istituto Comprensivo “Raffaele

Uccella” di S. Maria C. V., garantisce l’esercizio del diritto degli studenti al successo

scolastico ed alla migliore realizzazione di se in relazione alle caratteristiche

individuali, secondo principi di equita’ e di pari opportunità, in vista della

formazione dei futuri cittadini d’Europa.

All’interno di un processo di apprendimento che copre l’intero arco della vita, l’offerta

formativa dell’Istituto, inserendosi in una significativa fase della crescita degli studenti,

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ricca di trasformazioni e carica di problematicità, apporta il proprio contributo al sereno

sviluppo e al miglioramento della loro preparazione culturale di base, rafforzando la

padronanza degli alfabeti di base, dei linguaggi, dei sistemi simbolici, ampliando il

bagaglio di esperienze, conoscenze, abilità e competenze:

favorendo un atteggiamento di ricerca attiva nell’apprendimento.

sviluppando la partecipazione consapevole alle attività della scuola.

preparando i futuri cittadini anche rendendoli consapevoli delle radici storiche

della nostra società.

Superando la didattica tradizionale con la ricerca di metodi innovativi centrati sul

soggetto comunicazione e come sostegno al processo di

insegnamento/apprendimento .

della conoscenza dei linguaggi e l’uso critico degli strumenti.

della conoscenza delle lingue straniere e delle culture dei paesi europei anche

attraverso la promozione di scambi culturali e progetti di partenariato.

La scuola sarà attenta al territorio:

Studiando il territorio dal punto di vista storico, artistico, economico e sociale.

Raccordandosi con Enti , Istituzioni e Associazioni presenti sul territorio per

realizzare forme di collaborazione, prevedendo l’organizzazione di attività nella

Biblioteca comunale, nel Museo, approfondendo la conoscenza dei beni

architettonici e delle aree archeologiche della città.

Sensibilizzando gli studenti alle problematiche del territorio per accrescere la

consapevolezza dell’essere cittadino.

Educherà gli studenti ad una cittadinanza attiva, consapevole, democratica:

Rafforzando negli studenti il rispetto di se stessi, degli altri e delle disabilità,

attraverso un percorso di legalità , allo scopo di promuovere anche la parità tra i

sessi, la prevenzione della violenza di genere e tutte le discriminazioni

derivanti(comma 16 legge 107).

Stimolando il rispetto dell’ambiente attraverso attività svolte in collaborazione con

le agenzie ambientaliste presenti sul territorio.

Sviluppando la conoscenza del proprio corpo e dei principi che regolano una vita

sana attraverso la collaborazione degli Enti territoriali preposti all’Educazione alla

salute ed alla corretta alimentazione.

Si aprirà all’Europa ed al contesto internazionale:

Ponendo attenzione alla persona, con lo scopo di favorire nei futuri cittadini

d’Europa un apprendimento attivo, critico ed efficace.

Assicurando agli studenti aperture verso il contesto internazionale .

Riconoscendo valore e dignità alle diverse culture e tradizioni.

La scuola verificherà l’efficacia delle proprie azioni:

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Attraverso il monitoraggio degli esiti degli studenti si tenderà a ridurre la differenza

esistente tra gli studenti di una stessa classe e di classi diverse, promuovendo anche

iniziative atte a prevenire l’abbandono scolastico.

Inoltre sarà:

sostenuta e rinnovata , attraverso percorsi formativi , la professionalità dei docenti

quali professionisti deputati a promuovere l’apprendimento e a svolgere un’azione

valutativa efficace .

potenziata la capacità di gestione autonoma della scuola nel concorrere alla

realizzazione delle finalità del sistema educativo pubblico.

garantito un nuovo rapporto con il mondo del lavoro, attraverso il riconoscimento,

all’interno dei curricolo, delle dimensioni dell’operatività e della cultura del lavoro.

Per rispondere a queste finalità il POF triennale dovrà comprendere:

Analisi dei bisogni del territorio.

Descrizione dell’utenza dell’istituto.

Azioni della scuola in relazione ai bisogni individuati .

Descrizione degli obiettivi generali della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

di I grado come anche degli obiettivi specifici di apprendimento descritti nel

curricolo verticale elaborato dalla scuola .

Progetti per l’integrazione degli alunni stranieri.

Piano di miglioramento scaturito dall’analisi attenta dei punti di forza e di criticità,

i traguardi a breve e a lungo termine presenti nel RAV.

Attività progettuali curriculari ed extracurriculari che abbiano come obiettivo il

recupero delle abilità di base, il potenziamento con la valorizzazione delle

eccellenze, il recupero di alunni con bisogni educativi speciali, il potenziamento

della conoscenza delle lingue straniere, attività con linguaggi non verbali quali

musica, drammatizzazione, grafica .

La programmazione didattica di tutte le classi dovrà prevedere, oltre alle attività previste

nel

curricolo:

percorsi di recupero e/o di potenziamento, con valorizzazione delle eccellenze,

integrati nell’attività curricolare.

Percorsi per l’integrazione degli alunni stranieri, per l’apprendimento della lingua

italiana

attività di sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali eventualmente presenti,

con piani individualizzati per alunni con DSA e altri disturbi o ritardi

nell’apprendimento (legge 104) .

criteri di valutazione orientati alla valutazione formativa e all’autovalutazione .

programmazione di attività extrascolastiche coerenti con la programmazione

didattica della classe scaturita dall’analisi dei bisogni formativi.

Attività di orientamento per la prosecuzione del percorso formativo .

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa indicherà, inoltre, il piano di formazione del

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personale docente e ATA, il fabbisogno di risorse professionali (docenti ed ATA),

strumentali,

materiali ed infrastrutturali, prevedendo quindi una stretta sinergia con i servizi generali

e amministrativi , per i quali il dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 25 comma 5del D.

Lgs. n.

165/2001, fornisce al DSGA le direttive di massima che costituiscono linee di guida, di

condotta e di orientamento preventivo sullo svolgimento delle specifiche attività previste

dai servizi.

Sul versante metodologico-organizzativo, la didattica dovrà sviluppare percorsi di

insegnamento-apprendimento efficaci nell’ottica della personalizzazione, fondati non solo

sulla lezione frontale, ma sull’apprendimento cooperativo, la didattica per problemi,

lavori di ricerca nel piccolo gruppo, didattica laboratoriale ( da inserire nella

programmazione per i tre ordini di scuola), linguaggi multimediali.

Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti, i Collaboratori del Dirigente

Scolastico, i Coordinatori di classe, i Responsabili dei laboratori, i Responsabili dei

progetti di ampliamento dell’offerta formativa, costituiranno i nodi di raccordo tra

l’ambito gestionale e l’ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano

Triennale dell’Offerta Formativa.

Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola, reso noto

agli altri organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web della scuola.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott. Francesco Paolo Casale

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La mission racchiude le caratteristiche della specificità educativa dell’Istituto

Comprensivo Raffaele Uccella di S. Maria Capua Vetere

Per compierla l’Istituto :

ASSUME QUALE

PRINCIPIO

ISPIRATORE

L’ATTENZIONE ALLO

STUDENTE COME PERSONA

NELLE SUE PECULIARITA’ E

SPECIFICITA’

PONE

LA PERSONA STUDENTE

AL CENTRO DELL’AZIONE

EDUCATIVA

Si caratterizza

Come luogo DI INCONTRO E DI

CRESCITA DI

PERSONE, DI

TRASMISSIONE DI

VALORI

IN CUI OGNI ALUNNO VIENE

ACCOLTO CON RISPETTO E

DISPONIBILITA’,TROVA

EDUCATORI CHE LO AIUTANO

A SCOPRIRE LE PROPRIE

POTENZIALITA’ E A

VALORIZZARLE

SI

IMPEGNA

A

promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,

della competenza, della cittadinanza nella scuola

dell’infanzia · All’acquisizione degli apprendimenti di

base nella scuola primaria · A realizzare l’accesso alle

discipline come punti di vista sulle realtà e come

modalità di interpretazione, simbolizzazione e

rappresentazione del mondo nella scuola secondaria di

primo grado.

12

Cultura della persona: la scuola del primo ciclo

Dalle ‘Indicazioni per il curricolo’, Ministero della Pubblica Istruzione, Roma settembre 2007, i

compiti, le impostazioni metodologiche e le finalità specifiche del primo ciclo di istruzione.

SVILUPPARE UNA IDENTITA’

CONSAPEVOLE E APERTA,

INTERIORIZZARE LE REGOLE

DEL VIVERE E DEL CONVIVERE COMPITI

PROMUOVERE

L’ALFABETIZZAZIONE

DI BASE,

L’APPRENDIMENTO

COOPERATIVO,

L’EDUCAZIONE ALLA

CITTADINANZA

FORMARE LA PERSONALITA’ DEGLI STUDENTI SUL PIANO COGNITIVO E CULTURALE.

PROMUOVERE LA PRATICA CONSAPEVOLE DELLA CITTADINANZA ATTIVA

IMPOSTAZIONI

METODOLOGICHE

VALORIZZARE

L’ESPERIENZA E LE

CONOSCENZE DEGLI

ALUNNI

Favorire l’esplorazione e

la scoperta realizzando

percorsi laboratoriali

Attuare interventi

adeguati nei

riguardi delle

diversità

PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO MODO DI

APPRENDERE. INCORAGGIARE FORME DI APPRENDIMENTO

COLLABORATIVO

13

Finalità specifiche

OFFRIRE AGLI STUDENTI

OCCASIONI DI APPRENDIMENTO

DEI SAPERI E DEI LINGUAGGI

CULTURALI DI BASE

PROMUOVERE NEGLI

STUDENTI LA

CAPACITA’ DI

ELABORARE METODI

E CATEGORIE CHE

SIANO IN GRADO DI

GUIDARE NEGLI

ITINERARI PERSONALI

METTERE IN GRADO

GLI STUDENTI DI

ACQUISIRE GLI

STRUMENTI DI

PENSIERO NECESSARI

PER APPRENDERE E

SELEZIONARE LE

INFORMAZIONI

FAVORIRE L’AUTONOMIA DI PENSIERO DEGLI STUDENTI

ORIENTANDO LA PROPRIA DIDATTICA ALLA COSTRUZIONE DI

SAPERI A PARTIRE DA CONCRETI BISOGNI FORMATIVI

14

DIRIGENTE ISTITUTO

DOTT. SILVANA

VALLETTA

1° collaboratore

Prof. ANNA DEL

MASTRO

II° collaboratore

INS. ROSINA

MERCONE

D. S. G. A.

ROSETTA DE GIGLIO

PERSONALE

AMMINISTRATIVO

PERSONALE

A. T. A.

CONSIGLIO D’ISTITUTO

PRESIDENTE :

SIG. CALABRITTO F. (fino

a prox elezioni)

GIUNTA ESECUTIVA

PRES :

DIRIGENTE

SCOLASTICO

COMMISSIONI E REFERENTI

COMMISSIONE RAV-PDM:

SODANO, PASTORE

CATTANEO, DEL MASTRO

REF. SITO WEB: PASTORE G.

GITE E VISITE GUIDATE: ,

PAPALE A. , RUBINETTO B.

COMMISSIONEVALUTAZIONE

DOCENTI, ANNO DI PROVA:

DEL MASTRO A., SODANO M. C.,

MERCONE R., DOTT.

CALABRITTO F., TONDI S(fino a

prox elezioni), MEMBRO ESTERNO

NOMINATO DAL MIUR

COMM. ELETTORALE:

VINCIGUERRA A., MIGLIOZZI C.,

G. L. H.

REF. CIMINO R., DEL MASTRO A.,

MERCONE R. NIGRO G. DI RAUSO

G.

COMM. ORG. DID.:

SODANO M.C , DEL MASTRO A.,

MERCONE R.

REFERENTE LEGALITA’: SODANO

M.C.

REFERENTE AMBIENTE SALUTE:

PASTORE G.

R. S. P. P. : ING.MASIELLO A.

COMMISSIONE CONTINUITA:,

NIGRO G., NATALE A., PAPALE A.,

VIRGILIO R., MERCONE ROSINA

COLLEGIO DOCENTI

FIGURE STRUMENTALI

AREA 1 GESTIONE PTOF:

PROF. SODANO MARIA CARMELA

AREA 2 SOSTEGNO LAVORO DOCENTI:

INS. LEDDA ADRIANA

AREA 3 INTERVENTI E SERVIZIPER GLI

STUDENTI:

PROF. CIMINO ROSA

AREA 4 RAPPORTI CON ENTI E

ISTITUZIONI:

PROF. PASTORE GIOVANNI

AREA 5 ASS. CONSUL. COORD. NUOVE

TECNOLOGIE:

PROF. LEGGIERO DOMENICO

CONSIGLI DI CLASSE

CONSIGLI DI

INTERCLASSE

CONSIGLIO DI

INTERSEZIONE

ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

15

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

Sulla base dei bisogni evidenziati dagli utenti e delle esigenze di formazione definite dai

docenti, l’Istituto Comprensivo, in collaborazione con le famiglie, attraverso una proposta

culturale graduale e diversificata che valorizzi interessi e doti individuali, opera per:

PROMUOVERE

RESPONSABILITA’

-CAPICITA’ DI COMUNICARE, COMPRENDERE

ED ESPRIMERSI CON LINGUAGGI VERBALI E

NON VERBALI DELL’ESPRESSIONE ARTISTICA

(MUSICALI, CORPOREI…)

-CAPACITA’ DI ELABORAZIONE LOGICA, DI

ARGOMENTAZIONE E DI ELABORAZIONE

OPERATIVA.

-PADRONANZA DELLE TECNOLOGIE

INFORMATICHE NELLA DIDATTICA COME

NELL’USO QUOTIDIANO

COMPETENZE DIGITALI

TRASVERSALI

-RISPETTO DI SE’, DEGLI ALTRI

E DELL’AMBIENTE

-COMPRENSIONE E RISPETTO

DELLE REGOLE DEL VIVERE

CIVILE

-ATTEGGIAMENTO MATURO E

CONSAPEVOLE NEI CONFRONTI

DELLO STUDIO

-DISPONIBILITA’ VERSO GLI

ALTRI

-ACCETAZIONE DI MODELLI

CULTURALI DIVERSI

-COMPRENSIONE E RISPETTO

DELLE DIVERSITA’

RESPONSABILITA’

CONOSCENZA DI

SE’

COMPETENZA

RELAZIONE

-PRESA DI COSCIENZA

DELLE PROPRIE CAPACITA’

E DEL LIVELLO DELLE

PROPRIE PRESTAZIONI.

-CONSAPEVOLEZZA NELLE

SCELTE

-ELABORAZIONE DI UN

PERSONALE PROGETTO DI

VITA

-AUTONOMIA

NELL’ORGANIZZAZIONE

-DEL LAVORO

METODO DI STUDIO

16

INTEGRAZIONE E INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L’istituto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni disabili, favorendo la

socializzazione, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di sé e il miglioramento nella

sfera cognitiva secondo le possibilità di ciascun individuo

Finalità

Concretamente, nei confronti degli alunni diversamente abili, l’Istituto cerca di perseguire le

finalità sottoelencate:

Favorire l’integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei

fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto

all’educazione e all’istruzione.

Soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente abili con

particolare attenzione al servizio scolastico per favorire il diritto di crescere con i loro

pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Obiettivi formativi

L’azione formativa è coerente con quella dell’intero istituto. Essa si qualifica negli interventi

di didattica orientativa e curricolare, che si caratterizzano per l’attenzione particolare

all’autonomia, alla comunicazione, all’area cognitiva e a quella affettivo-relazionale, ambiti

relativamente ai quali lo studente viene guidato a sviluppare una vera e propria motivazione

Progetto didattico individualizzato

Per i ragazzi che non possono seguire le stesse attività dei compagni si definisce una

programmazione educativa individualizzata (PEI) basata sull’analisi del profilo didattico

funzionale dell’alunno (PDF). Tale programmazione rielabora quella specifica delle singole

discipline previste nei corsi attivati dell’istituto dopo un’attenta riconsiderazione dell’alunno

sotto gli aspetti neuropsicologico e cognitivo. La valutazione è sempre

bimestrale/quadrimestrale. In itinere verranno poi consegnate anche da ogni insegnante le

relazione appropriate.

17

Il Curricolo Verticale di Istituto per competenze.

Il curricolo di Istituto è stato elaborato sulla base delle Indicazioni nazionali per il curricolo

della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Rappresenta il risultato di un’attività di

studio effettuata collegialmente dai docenti dell’istituto ed è stato realizzato secondo il

principio della verticalità e continuità tra ordini di scuola. Il curricolo verticale, a partire

dall’analisi dei bisogni degli alunni, promuove una didattica per competenze disciplinari e

trasversali ponendo particolare attenzione alle competenze chiave di cittadinanza, all’inclusione

sociale, alla valorizzazione e maturazione di ciascuna persona.

Le conoscenze e le abilità rappresentano le necessarie componenti delle competenze e, se

opportunamente “amalgamate” e armoniosamente “orchestrate”, traducono il sapere in saper

essere, saper fare e saper agire. Per facilitarne l’acquisizione e lo sviluppo, i docenti elaborano

una progettazione educativo – didattica con il concorso ed il contributo di tutte le discipline e

adottano differenti attività, metodologie e strategie.

Nello sviluppo delle competenze assumono un ruolo decisamente importante anche gli stili di

apprendimento, la motivazione, la volontà, gli aspetti intrinseci della personalità di ciascun

alunno.

La relazione educativa, il clima della classe improntato al bene – stare e al bene – essere

dell’alunno e la programmazione di percorsi individualizzati o personalizzati facilitano e

promuovono lo sviluppo di competenze. Lavorando in quest'ottica i docenti dell'Istituto

Comprensivo “R. Uccella” hanno determinato, per gli alunni, un percorso formativo unitario

che si sviluppa dalla Campi d'esperienza della scuola dell'Infanzia, alle Aree Disciplinari della

Scuola Primaria, sino alle discipline della Scuola Secondaria di Primo grado.

In questo percorso viene seguito un graduale approfondimento degli elementi caratterizzanti,

fondendo e intrecciando processi cognitivi, relazionali e organizzativi dell'alunno, indicando

obiettivi strategici per lo sviluppo delle competenze e traguardi che aiutano a finalizzare

l'azione educativa.

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CORPO,

MOVIMENTO

E SALUTE

FRUIZIONE E

PRODUZIONE

DI

MESSAGGI

ESPLORARE,

CONOSCERE E

PROGETTARE

IL SE’

E

L’ALTRO

• Rappresentare, conoscere lo schema corporeo

• Maturare competenze di motricità fine

• Muoversi nell’ambiente e nel gioco controllando e coordinando

i movimenti

• Muoversi spontaneamente ed in modo guidato, da soli o in

gruppo esprimendosi in conformità a suoni, rumori, musica

• Curare in autonomia la propria persona, oggetti personali e

materiali comuni

• Comprendere l’importanza di una corretta alimentazione

• Condividere stati emotivi con i compagni

• Parlare, raccontare e dialogare con adulti e compagni

• Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni, fiabe,

favole,storie

• Individuare le caratteristiche che differenziano il disegno

dalla scrittura

• Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua

scritta

• Avere fiducia nelle proprie capacità espressive

• Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare

suoni

• Sperimentare diverse tecniche di espressione artistica

• Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica

• Contare, ordinare, raggruppare e valutare

• Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo

• Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone nello

spazio;eseguire percorsi

• Formulare previsioni e prime ipotesi

• Utilizzare diversi strumenti di rappresentazioni

• Riconoscere i problemi, affrontarli e risolverli

• Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di

documentazione le esperienze vissute

• Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità

• Rispettare e aiutare gli altri

• Lavorare in gruppo

• Conoscere la propria realtà territoriale e quella degli altri

• Riconoscere momenti e situazioni che suscitano

emozioni

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN USCITA

SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN USCITA

Scuola dell’infanzia

19

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN USCITA

SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

INGLESE

STORIA

Riconoscere e descrivere quadri di società sulla base di indicatori:rapporti

sociali ed economici, rapporto uomo–ambiente, potere e istituzioni, religione,

cultura.

• Conoscere ed usare termini specifici del linguaggio storiografico.

• Collocare nello spazio gli eventi, individuando i possibili nessi tra eventi

storici e caratteristiche geografiche di un territorio.

• Saper costruire e leggere una linea del tempo.

• Leggere e ricavare informazioni da fonti di diverso tipo.

• Utilizzare schemi o mappe per riferire fatti storici.

• Saper formulare proposte e partecipare ad una ricerca e/o ad un percorso

di approfondimento.

L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi

scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua

straniera dall'insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e

culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera.

• Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di

gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l'altro;individua differenze culturali

veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di

rifiuto.

• Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad

esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia

locale, lavoro).

• Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi

memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.

• Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e bisogni immediati

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E

L'alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti(conversazione,

discussione, scambi epistolari...) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti,

formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

• Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o

svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza

strategie di lettura funzionali agli scopi.

• Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell'infanzia, sia a

voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma,

riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.

• Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse

occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli,

parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura).

• Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti

informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione,

acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni

personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui.

• Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si

ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e

le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.

20

GEOGRAFIA

• L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche,

utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

• Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale,costituito

da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di

interdipendenza.

• Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi

(di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare

attenzione a quelli italiani.

• È in grado di conoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici

fisici (monti, fiumi, laghi,...) e antropici (città, porti e

aeroporti,infrastrutture...) dell'Italia.

• Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e

per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche.

• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche

e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie

MATEMATICA

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N

E • L'alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica,

anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno

fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili

per operare nella realtà.

• Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri

naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

• Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in

natura o che sono state create dall'uomo, utilizzando in particolare

strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più

comuni strumenti di misura.

• Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni

significative per ricavare informazioni.

• Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti

vista.

• Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e

utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i

suoi compagni.

• Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che molti casi

possono ammettere più soluzioni.

• Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un

unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui

risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.

• Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere

le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e

alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

• Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni

iniziando usare le espressioni "è più probabile", "è meno probabile" e,

dando una prima qualificazione.

21

TECNOLOGIA

• L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall'uomo, individua le

funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e

strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i

fondamentali principi di sicurezza.

• Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale

cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione

dell'impiego.

• Esamina oggetti e processi in relazione all'impatto con l'ambiente e

rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti

commerciali.

• Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra

nelle tappe più significative della storia della umanità, osservando

oggetti del passato.

• È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali

per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i

risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative

RELIGIONE

• L’alunno coglie la dimensione religiosa /nella esistenza Dell’uomo.

• Conosce i linguaggi religiosi: miti, segni, simboli, riti.

• Conosce la persona e il messaggio di Cristo.

• Conosce il contenuto essenziale della Bibbia.

• Apprezza la ricchezza dei valori cristiani

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E

SCIENZE

• L’ alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in

contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai

fenomeni.

• Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all' esperienza che

fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto

alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.

• Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in

gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.

• Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a

partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di

comunicazione e dai testi letti.

• Con la guida dell'insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da

solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza,

identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici

relazioni con altri concetti, argomenta,deduce, prospetta soluzioni e

interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e

schemi di livello adeguato.

• Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. • Ha

atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l'ambiente scolastico in

quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto vers o

l'ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore.

• Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di

abitudini alimentari

22

SCIENZE

MOTORIE

• L'alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l'ascolto e

L'osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e

posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

• Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere

i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le

esperienze ritmico-musicali.

• Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e

apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma

semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche.

• Si muove nell'ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di

sicurezza per sé e per gli altri.

• Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere

psicofisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime

alimentare.

• Comprende all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore

delle regole e l'importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la

correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto

di ogni esperienza ludico-sportiva.

MUSICA

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E

• L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista

qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.

• Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e

strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di

forme di notazione analogiche o codificate.

• Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando

schemi Elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, le

trasforma in brevi forme rappresentative.

ARTE

E

IMMAGINE

• L'alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio

visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali

fotografie, manifesti, opere d'arte) e messaggi in movimento (quali

spot,brevi filmati, videoclip, ecc.).

• Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare

in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali

e di strumenti diversificati (grafico-espressivi ), pittorici e plastici, ma

anche audiovisivi e multimediali).

• Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d'arte e

oggetti

di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio.

• Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio

territorio, e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia

23

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN USCITA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

«Le competenze sviluppate nell'ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla

promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione

essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita

sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene

comune.

Le competenze per l'esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente

nell'ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando

opportunamente i nuclei fondanti delle discipline

Il profilo delle competenze – disciplinari

(esempi) - dimostra una padronanza della LINGUA ITALIANA tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di

adattare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni - nell’incontro con

persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in LINGUA

INGLESE e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita

quotidiana, in una SECONDA LINGUA

- le sue CONOSCENZE MULTIMEDIALI E SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE gli

consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi

quantitative e statistiche proposte da altri

- si orienta nello SPAZIO E NEL TEMPO dando espressione a curiosità e ricerca di

senso; osserva ed interpreta AMBIENTI, FATTI, FENOMENI E PRODUZIONI

ARTISTICHE

Esercizio della cittadinanza

- Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.

-Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui

questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del

proprio lavoro; occasioni rituali nella comunità che frequenta, azioni di solidarietà,

manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

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ITALIANO

• L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni

comunicative, sostenendole proprie idee con testi orali e scritti, che sono

sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che

il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande

valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su

problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

• Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli

altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e

nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.

• Nelle diverse attività di studio, personali e collaborativi, usa i manuali

delle discipline o altri testi di studio al fine di ricercare raccogliere e

rielaborare i dati, la informazioni, i concetti e le esperienze necessarie,

anche con l’utilizzo di strumenti informatici.

• Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo comincia a

manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi

letterati, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti.

• Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei

compagni semplici ipertesti,utilizzando in modo efficace l’accostamento

dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

• Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può

esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista

personali

LINGUE

STRANIERE

• L’alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture

e conoscenze apprese per elaborare il propri messaggi; individua

analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti;

rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni,

eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni

valutandone l’attendibilità e l’utilità.

• Individua e spiega le differenze culturali veicolare dalla lingua materna e

dalle lingue straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto

STORIA

• L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato, si

informa in modo autonomo su fatti e problemi storici.

• Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di

insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario,

alla formazione della Repubblica. Conosce i processi fondamentali della

storia europea medievale, moderna e contemporanea.

• Conosce i processi fondamentali della storia mondiale. Dalla

civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

• Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente.

• Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale. Italiano e

dell’umanità.

• Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici,

ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare

in testi.

• Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa

argomentare le proprie riflessioni.

• Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del

presente, comprende opinioni culture diverse, capire i problemi

fondamentali del mondo contemporaneo

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GEOGRAFIA

• L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e

lontani.

• Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio:

ubicazione,localizzazione, regione, paesaggio, ambiente,

territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e

immagini dallo spazio,grafici, dati statistici per comunicare

efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo

circonda.

• È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti”

geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e

aeroporti,infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo.

• Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte

mentali, che implementa in modo significativo attingendo

all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze.

• Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei

diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi

e pregiudizi.

• Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le

emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come

patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

• Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo

sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

MATEMATICA

• L’alunno ha rafforzato un atteggiamento posto rispetto alla

matematica e,attraverso esperienze in contesti significativi, ha

capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte

situazione per operare nella realtà.

• Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse,

relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create

dall’uomo.

• Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare

grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla

manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

• Rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le

proprie convinzioni portando esempi e controesempi adeguati e

argomentando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di

cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una

argomentazione corretta.

• Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro

coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze che ha del

contesto, sviluppando senso critico

• Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la

situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in

forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia

sul processo risolutivo , sia sui risultati.

• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli

consentono di passare da un problema specifico a una classe di

problemi.

• Usa correttamente i connettivi e i quantificatori nel linguaggio

naturale,nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è

impossibile

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SCIENZE

• L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di

analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in

situazioni controllate di laboratorio.

• Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o

informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto.

• Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito

scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di

fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di

decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi,

relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e

interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali

• Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni

logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti

della vita quotidiana.

• È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento

compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe

in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere.

• Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra

permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra

potenzialità e limiti.

• Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema

dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i

vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il

ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse,

nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta atteggiamenti

responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse.

• Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo

dello sviluppo tecnologico e è disposto a confrontarsi con curiosità e

interesse

TECNOLOGIA

• L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda principali sistemi tecnologici e le

molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi

naturali

-conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e

riconosce le diverse forme di energia coinvolte

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di

tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi

-conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di

classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai

materiali

-utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e

la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale

-progetta e realizza rappresentazioni grafiche utilizzando elementi del disegno

tecnico o linguaggi multimediali

ARTE

E

IMMAGINE

• L’alunno riconosce e usa la prospettiva applicandola nei propri

elaborati.

• Utilizza consapevolmente vaie tecniche espressive.

• Riconosce i codici e le regole compositive.

• Analizza forma e funzione e sa progettare un oggetto di uso comune.

• Conosce la produzione storico-artistica di epoche diverse

27

SCIENZE

MOTORIE

• L’alunno è capace di integrarsi nel gruppo di cui condivide e rispetta le

regole.

• L’alunno è in grado di gestire in modo consapevole gli eventi della

gara con autocontrollo.

• L’alunno utilizza le conoscenze tecniche per svolgere funzioni di

giuria e arbitraggio.

• Sperimenta i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma

di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in

contesti diversificati

RELIGIONE

• Conosce il periodo storico in cui visse Gesù.

• Riconosce i documenti che parlano dell’esistenza di Gesù.

• Confronta la struttura del testo del Decalogo con quello del

comandamento dell’Amore e ne coglie uguaglianze e differenze.

• Coglie il valore della risposta cristiana di fronte ai diversi problemi della

società odierna

MUSICA

• L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze

musicali attraverso l’esecuzione l’interpretazione di brani strumentali e

vocali appartenenti a generi e culture diverse, fa uso di diversi sistemi di

notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione

di brani musicali, è in grado di ideare e realizzare messaggi musicali e

multimediali.

• Sa dare significato alle proprie esperienze musicali dimostrando la

capacità di comprensione di eventi, materiali opere musicali

riconoscendone i significati. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali

insiti negli eventi e nei materiali musicali facendo uso di un lessico

appropriato.

• Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce ad

accordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità

culturali contemporanee.

• Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze

musicali.

• Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali.

D

I

S

C

I

P

L

I

N

E

28

PERCORSO FORMATIVO COMUNE

Scopo dell’azione educativa è

CRESCERE, FORMARSI E ARRICCHIRSI CULTURALMENTE

ATTRAVERSO

ACCOGLIENZA

INCONTRI TRA GENITORI, DOCENTI E ALUNNI

CON ILLUSTRAZIONE DEL POF DA PARTE DEL

DIRIGENTE SCOLASTICO.

VISITA ALLA SCUOLA.

RILEVAZIONE INIZIALE DEI PREREQUISITI

ATTIITA’ E GIOCHI PER CONOSCERE E FARSI

CONOSCERE.

CONTINUITA’ ORIENTAMENTO

PROMOZIONE DI INIZIATIVE INTESE AD

ASSICURARE IL RACCORDO TRA I DIVERSI

ORDINI DI SCUOLA NELLE FASI DI PASSAGGIO.

FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME CON

CRITERI DI ETEROGENEITA’.

PERCORSI E ATTIVITA’ PER SVILUPPARE

CONSAPEVOLEZZA E CAPACITA’ DI SCELTA.

PERCORSO

EDUCATIVO

PREDISPOSIZIONE DEL CURRICOLO NEL

RISPETTO DELLE FINALITA’,DEI TRAGUARDI

PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE,

DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E DELLE

COMPETENZE DIGITALI TRASVERSALI

29

INTEGRAZIONE

DEGLI ALUNNI

ATTUAZIONE DI PERCORSI DI ACCOGLIENZA E

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI.

ATTIVITA’ DI SUPPORTO EDUCATIVO E

DIDATTICO PER PROMUOVERE IL SUCCESSO

FORMATIVO.

PREVENZIONE E RIDUZIONE DEL DISAGIO

ATTRAVERSO ATTIVAZIONE DI SERVIZI

MIRATI.

FLESSIBILITA’

ORGANIZZATIVA

ORGANIZZAZIONE DEI LABORATORI

ORGANIZZAZIONE DEI PROGETTI

EXTRACURRICULARI

ADATTAMENTO DEL CALENDARIO

SCOLASTICO

PERSONALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

DIDATTICO

INTERAZIONE

CON IL

TERRITORIO

RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE

COMUNALE .

INCONTRI TRA DOCENTI DELLE ALTRE

SCUOLE.

PARTECIPAZIONE A INIZIATIVE DI

EDUCAZIONE AMBIENTALE E EDUCAZIONE

ALLA LEGALITA’

30

AMPLIAMENTO

DELL’OFFERTA

PROGETTI

CURRICULARI

E

EXTRACURRICULARI

LABORATORI

VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO EROGATO

VALUTAZIONE E E AUTOVALUTAZIONE DEL

PROCESSO DI INSEGNAMENTO E

APPRENDIMENTO

31

La scuola si

impegna a

FORNIRE INFORMAZIONI SUL TEMPO SCUOLA E SUL CONTRATTO

FORMATIVO

OFFRIRE UN AMBIENTE SANO , SERENO E STIMOLANTE PER

L’APPRENDIMENTO

CREARE ADEGUATE MOTIVAZIONI PER L’APPRENDIMENTO CON

STRUMENTI E METODOLOGIECHE FAVORISCANO UNA CORRETTA E

COMPLETA ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI PER IL RAGGIUNGIMENTO

DEI TRAGUARDI FORMATIVI.

FAVORIRE L’ADEGUATO INSERIMENTO DELL’ALLIEVO FORNENDOI

IDONEI STRUMENTI E CORRETTE INFORMAZIONI.

FAVORIRE LA CONOSCENZA DI SE STESSI E LA SOCIALIZZAZIONE CON I

COMPAGNI

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE EVIDENZIARE E

FORNIRE I PREREQUISITI RICHIESTI DALLE SCUOLE SUPERIORI.

L’alunno/a

si impegna

e impara a

FREQUENTARE CON ASSIDUITA’ E PUNTUALITA’ LE LEZIONI E

PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’ PROPOSTE DALLA SCUOLA.

RISPETTARE L’AMBIENTE SCOLASTICO, LE PERSONE CHE VI OPERANO E

IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO.

ASSOLVERE GLI IMPEGNI PRESI (COMPITI ASSEGNATI) NEI TEMPI E NEI

MODI RICHIESTI

FORNIRSI DEL MATERIALE SCOLASTICO RICHIESTO E UTILIZZARLO

ADEGUATAMENTE.

CONOSCERE SE STESSO, IMPARARE AD AUTOVALUTARSI.

ASCOLTARE E RISPETTARE I COMPAGNI E GLI ADULTI

CONTROLLARE GLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

GIUSTIFICANDO TEMPESTIVAMENTE LE ASSENZE E I RITARDI,

FIRMANDO, QUANDO RICHIESTO, LE COMUNICAZIONI DELLA SCUOLA.

DIALOGARE CON I RAGAZZI PER CONOSCERE LE ESPERIENZE CHE ESSI

VIVONO A SCUOLA.

COLLABORARE AFFINCHE’ ESSI RISPETTINO GLI ORARI SCOLASTICI,

AIUTANDOLI AD ESSERE PUNTUALI ALL’INIZIO DELLE LEZIONI.

CONTROLLARE E COLLABORARE AFFINCHE’ I RAGAZZI SVOLGANO AL

MEGLIO IL LAVORO ASSEGNATO

CONTROLLARE E COLLABORARE AFFINCHE’ I RAGAZZI SIANO DILIGENTI

NEL PORTARE A SCUOLA IL MATERIALE SCOLASTICO RICHIESTO.

AIUTARLI A CAPIRE QUALI SIANO I COMPORTAMENTI ADEGUATI ALLA

CONVIVENZA CIVILE E AL RISPETTO DELLE PERSONE E DELLE COSE.

AIUTARE I RAGAZZI A CONOSCERE LA SCUOLA PUNTANDO SUGLI

ASPETTI FORMATIVI E SUI VALORI CHE ESSA TRASMETTE.

AIUTARLI A VALUTARE LE PROPRIE ATTITUDINI IN VISTA DELLA SCELTA

DELLA SCUOLA SUPERIORE

La

famiglia si

impegna a

32

SEZIONE 5 DEL RAV – INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

PRIORITA’ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI

STUDENTI

PRIORITA’ (Obiettivi generali

che la scuola si prefigge)

TRAGUARDI (Obiettivi a lungo termine - 3

anni)

RISULTATI

SCOLASTICI

Migliorare i risultati degli

esiti degli studenti

appartenenti alle fasce socio-

economiche più deboli.

Ridurre la differenza esistente negli esiti

delle classi terminali tra le varie fasce.

Creare una rete con le scuole

del territorio al fine di

acquisire informazioni sugli

esiti degli studenti in uscita

attraverso una banca-dati.

Monitorare nel tempo gli studenti in uscita

in modo da verificare l'efficacia e

l'efficienza dei percorsi formativi.

RISULTATI NELLE

PROVE

STANDARDIZZATE

NAZIONALI

Progettare percorsi formativi

per migliorare l'acquisizione

di conoscenze e competenze

nelle prove standardizzate per

gli studenti in difficoltà.

Ridurre il divario tra le classi nei risultati

delle prove standardizzate.

Potenziare attraverso una

progettazione mirata le

capacità di comprensione del

testo, dei processi logici e di

interpretazione di tabelle e

grafici.

Adeguare i risultati delle prove

standardizzate alla media regionale e

nazionale.

COMPETENZE

CHIAVE EUROPEE

Ampliare i protocolli d'intesa

con enti, associazioni,

istituzioni presenti sul

territorio per promuovere una

coscienza civica e

cittadinanza attiva.

Preparare gli studenti ad essere cittadini

consapevoli e partecipi alla vita sociale.

RISULTATI A

DISTANZA

Programmare attività in

continuità tra la scuola

dell'infanzia, primaria e

sec.1° grado con percorsi

laboratoriali e attività

trasversali.

Ottenere la permanenza degli alunni nello

stesso istituto nel passaggio tra i vari

ordini scolastici.

Creare una rete con le scuole

del territorio al fine di

Strutturare una banca-dati attraverso cui

monitorare il percorso formativo degli

33

acquisire informazioni sul

successo formativo dei propri

studenti.

studenti.

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO

OBIETTIVO DI PROCESSO (Obiettivi operativi

da raggiungere nel breve periodo - un anno scolastico)

CURRICOLO, PROGETTAZIONE

VALUTAZIONE

Utilizzare criteri di valutazione omogenei e

condivisi per gli ambiti disciplinari nei vari

ordini scolastici.

Rendere più efficiente la progettazione di

interventi specifici a seguito della valutazione.

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

Potenziamento dell'utilizzo degli spazi

laboratoriali e delle nuove tecnologie per tutte le

classi dell'istituto (lingue straniere, logico-

matematica)

Promozione delle competenze trasversali

attraverso le attività relazionali e sociali.

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

Miglioramento delle attività didattiche per gli

studenti con difficoltà di apprendimento.

Prevedere la realizzazione di un progetto

interculturale che promuova la valorizzazione

delle diversità.

CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

Promuovere attività condivise per tutto l'anno

scolastico tra i vari ordini di scuola.

Incrementare gli incontri fra i docenti dei vari

ordini di scuola per avere un monitoraggio più

efficace sulla crescita formativa degli studenti.

Prevedere incontri di orientamento che

coinvolgono le famiglie e strutturare un

monitoraggio per verificare l'attendibilità del

consiglio orientativo.

ORIENTAMENTO STRATEGICO E

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

Si prevede di incrementare le visualizzazioni del

sito web con un processo di restyling continuo

per renderlo ancora più interattivo.

34

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE

RISORSE UMANE

Incrementare e valorizzare le competenze

specifiche del personale attraverso corsi di

formazione on-line (FAD, oltre quelli in

presenza nella scuola.

Promuovere lo scambio di informazioni e

materiali tra i docenti coinvolti in diversi

percorsi di formazione attraverso report

periodici.

Potenziare e migliorare i materiali e i dispositivi

tecnologici a disposizione della scuola.

INTEGRAZIONE COL TERRITORIO E

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

La scuola prevede di organizzare

attività/seminario con il coinvolgimento dei

genitori.

La scuola cercherà di incrementare la

comunicazione con le famiglie anche grazie al

registro elettronico, attualmente in uso.

35

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTI

EXTRACURRICULARI

ARCHITETTURA E

TERRITORIO

PROGETTI PON SCHERMA-TIRO CON ARCO-INSIEME SI PUO’- IL

TEATRO SIAMO NOI-COSTRUIAMO L’ECOCITTA’-

FAI MATEMATICA E NON LO SAI-DALL’ITALIANO

PARLATO ALLA COMPRENSIONE DEL TESTO

SCRITTO- CITTA’ A MISURA DI BAMBINO.

CORO

STABILE

PRIMARIA

-POTENZIAMENTO

LINGUA INGLESE

PRIMARIA E SEC .

CERT. TRINITY

-POTENZIAMENTO

LINGUA INGLESE

1 E 2 PRIMARIA

GRUPPO

SPORTIVO

MEDIE

PROGETTI

CURRICULARI

EDUCAZIONE

ALLA

LEGALITA’

EDUCAZIONE

AMBIENTE E

SALUTE

GIOCHI

MATEMATICI

D’AUTUNNO

PRISTEM-BOCCONI

CONCORSO MERAVIGLIOSAMENTE

MATEMATICA

LICEO GAROFANO DI CAPUA

POTENZIAMENTO

TENNIS DA

TAVOLO

EDUCAZIONE

STRADALE-

CONTINUITA’ 5-1 LEGGERE INSIEME

GIORNALINO

-LABORATORIO DI

ARTE E

COMUNICAZIONE

-LAB. INTER. MAN. DI

STORIA E GEOG.

DRAMMATIZZAZIONE

“CHI E’DI SCENA”

PROGETTO

UNICEF

36

I PROGETTI EXTRACURRICULARI

PROGETTO

OBIETTIVI

MODALITA’ E

TEMPI

ORDINE DI

SCUOLA

CORO STABILE

PRIMARIA

Cembalo, Vinciguerra

Alfabetizzazione

musicale,

orientamento

melodico, ritmica,

finalizzati a

rappresentazione

musicale

Lezioni tematiche

miranti a sviluppare

la conoscenza e

l’uso di strumenti

musicali,esecuzione

di brani musicali.

Scuola primaria

TRINITY

Potenziamento della

lingua inglese

Potenziare il

listening e lo

speaking della

lingua inglese.

Conseguire la

certificazione

“Trinity” .

Le lezioni

prevedono l’ascolto

e il dialogo in lingua

inglese con

insegnante

madrelingua

supportata dalle

docenti curriculari.

Esame finale per il

conseguimento della

certificazione

Scuola primaria

Classi quinte

Scuola

secondaria 1°

grado classi 1-2-3

POTENZIAMENTO

LINGUA INGLESE

Introduzione al

listening e lo

speaking della

lingua inglese

Le lezioni

prevedono l’ascolto

e il dialogo in lingua

inglese con

insegnante

madrelingua

supportata dalla

docente curriculare.

Scuola primaria

classi 1 e 2

GRUPPO SPORTIVO

Casale, Pellegrino, Calia

Avviamento alla

pratica sportiva

agonistica.

Imparare a

gareggiare

Allenamenti

finalizzati alla

partecipazione a

giochi studenteschi

disputando gare con

Scuola

secondaria 1°

37

rispettando le

regole

le scuole del

territorio per le

seguenti discipline:

tennis da tavolo,

pallavolo, calcetto

ARCHITETTURA E

TERRITORIO

Riscoprire il

territorio

attraverso le

immagini

raccordando

presente con

passato

Lezioni tematiche

con l’uso di

strumenti

tecnologici

fotografici e digitali

Scuola primaria

Classi 5° -Scuola

sec 1°

PROGETTO DI

DRAMMATIZZAZIONE

“ CHI E’ DI SCENA”

Potenziamento la

lettura espressiva

,memorizzazione e

socializzazione

attraverso la

drammatizzazione

Incontri a cadenza

quindicinali per 2

ore con

realizzazione finale

di un saggio

Scuola primaria

ARTE E

COMUNICAZIONE

sviluppo delle

capacita’ di

autovalutazione

individuale e

collettiva;

potenziamento delle

capacità operative e

creative

Incontri a cadenza

quindicinali per 2

ore con

realizzazione di una

mostra finale

Scuola primaria

e secondaria di

primo grado

LABORATORIO

INTERATTIVO

MANUALE DI STORIA

E GEOGRAFIA

Costruzione di

mappe concettuali e

modellini per

migliorare le

capcità di

orientamento

spazio temporali

Incontri periodici

pomeridiani

Classi quarte

scuola primaria

Per quanto riguarda i progetti extra curriculari l’I.C. in base alla delibera del Collegio

docenti del 11-10-2016 e successivo Consiglio d’istituto del 11-10-2016 approva la

partecipazione della scuola a: AOODGEFID/prot.n.10862 Fondi Strutturali Europei-

Programma- Operativo- Nazionale ”Per la scuola ,competenze e ambienti per l’

apprendimento”2014-2020 Avviso pubblico ”Progetti di inclusione sociale e lotta al

disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto

nelle aree a rischio e in quelle periferiche” Asse I_-Istruzione-Fondo Sociale Europei

(FSE). La scuola partecipa con la presentazione di 8 moduli, inerenti alle tematiche dei

P.O.N. e già strettamente collegati con i progetti curriculari ed extracurriculari triennali

inseriti nel P.T.O.F (come richiesto dalla legge 107) da svolgere nel corso dell’ anno

scolastico fino al 31-8-2017 in caso di approvazione.

38

Il progetto, che è stato deliberato dal nostro istituto, dal titolo “Scuola, territorio e cultura

per l’integrazione” prevede i seguenti moduli:

1. DALL’ITALIANO PARLATO ALLA COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO (sec. di I

grado)

2.“FAI MATEMATICA E NON LO SAI”(primaria)

3.“CITTÀ AMICA DEI BAMBINI “ UNICEF (Primaria)

4. COSTRUIAMO L’ECOCITTÀ (sec. di I grado)

5. IL TEATRO SIAMO NOI (sec. di I grado)

6. INSIEME SI PUO’(primaria)

7. SCHERMA A SCUOLA (primaria)

8. L’ARCO A SCUOLA (sec. di I grado)

I PROGETTI CURRICOLARI

PROGETTI

OBIETTIVI

MODALITA’

ORDINE

DI

SCUOLA

EDUCAZIONE

ALLA

LEGALITA’

SODANO

Educare alla convivenza

civile.

Educare al rispetto della

propria e delle altre

persone

Educare al rispetto delle

regole.

Cineforum,

incontri con esperti

del settore.

Concorso interno

alla scuola

Scuola primaria

Scuola sec. di I

grado

39

GIOCHI

MATEMATICI

D’AUTUNNO

PRISTEM-

BOCCONI

CONCORSO

MERAVIGLIOSA

MENTE

MATEMATICA

Liceo Garofano di

Capua

DEL MASTRO

Mettere alla prova le

proprie capacità logiche

Essere consapevoli delle

diverse forme del

pensiero logico-

matematico

Esercitazioni di

logica

Partecipazione a

una gara di giochi

matematici

Classi quinte

Scuola primaria

Scuola sec. di I

grado

Scuola secondaria

(classi 3)

PROGETTO

UNICEF

Tutelare i diritti dei

bambini

Incontri con esperti

,attività incentrate

sui diritti e pari

opportunità

Scuola primaria e

sec1°

PROGETTO

“CONTINUITA’

PRIMARIA-SEC.

DI I GRADO”

Promuovere attività

condivise tra i due ordini

di scuola

Incontri settimanali

in sinergia per un

periodo dell’anno

Scuola primaria e

secondaria di I

grado

PROGETTO

”CONTINUITA’

“Col WWF-CLASSI

PANDA

Promuovere attività

condivise tra i due ordini

di scuola

Incontri durante

l’anno con uscite in

comune

Scuola primaria e

secondaria di I

grado

PROGETTO

TRIENNALE

SCUOLA

DIGITALE

AZIONE PDSN

Promuove la formazione

del personale per una

conoscenza didattica

innovativa

Incontri cadenzati

durante l’anno

scolastico

Scuola primaria e

secondaria di I

grado

EDUCAZIONE

STRADALE

Educare alla convivenza

civile.

Educare al rispetto della

propria e delle altre

persone

Educare al rispetto delle

regole

Incontri con la

Polizia Stradale di

Caserta

Scuola primaria

classi 5 e secondaria

di I grado

PROGETTO

DI LETTURA

Educare alla lettura Lettura di libri e

partecipazione al

concorso di

letteratura

5 C

GIORNALINO Educare alla lettura e alla

scrittura

Produzione di un

giornalino

5 B

40

LABORATORI

LABORATORI DI

INFORMATICA

2

LABORATORIO

LINGUISTICO

LABORATORIO

SCIENTIFICO

LABORATORIO

MUSICALE

LABORATORIO

ARTISTICO

41

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;

VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;

VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;

ORGANI COLLEGIALI

Art. 1: Convocazione

L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo

Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.

L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo

rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni

d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.

La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione

e deve essere affissa all'albo.

Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.

Art. 2: Validità sedute

La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti

con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non

ancora sostituiti.

Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della

votazione.

Art. 3: Discussione ordine del giorno

Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta.

E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in

cui compaiono nell'avviso di convocazione.

Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi

componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.

Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.d.I. che devono essere

adottate su proposta della G.E.

L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente

42

l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta

dovrà essere mantenuto lo stesso o.d.g.

Art. 4: Mozione d'ordine

Prima della discussione di un argomento all'o.d.g , ogni membro presente alla seduta può

presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione

pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione

sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione.

Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.

Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione

palese.

L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione

dell'argomento all'O. d. G. al quale si riferisce.

Art. 5: Diritto di intervento

Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di

intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli

argomenti in discussione.

Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato

quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.

Art. 6: Dichiarazione di voto

Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni

di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a

favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di

voto deve essere riportata nel verbale della seduta.

Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la

parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.

Art. 7: Votazioni

Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad

alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.

Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle

schede segrete.

La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.

I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a

rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che

disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni

palesi, prevale il voto del Presidente.

La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e

43

non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è

diverso da quello dei votanti.

Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà

infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.

Art. 8: Risoluzioni

I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare

orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti.

Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni cui all'art. 4.

Art. 9: Processo verbale

Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della

riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale

dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati

o no, l'odg).

Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il

dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti,

numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).

Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.

Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da

ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione.

I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da

trascrivere a cura del segretario sul verbale.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine

numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati

progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:

essere redatti direttamente sul registro;

se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi

timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina;

se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine

dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico.

Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con la

convocazione della seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine

della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio

della seduta immediatamente successiva.

Art. 10: Surroga di membri cessati

Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il

disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.

Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono

quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di

ogni anno scolastico.

44

I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del

Consiglio.

Art. 11: Programmazione

Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle

proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento

delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di

argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte

o pareri.

Art. 12: Decadenza

I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti

per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi.

Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.

Art. 13: Dimissioni

I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le

dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono

date dinanzi all’Organo Collegiale.

L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.

In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.

Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono

definitive ed irrevocabili.

Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno

titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo

Collegiale medesimo.

Art. 14: Norme di funzionamento del Consiglio d’Istituto

1. La prima convocazione del C.d.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi

membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.

2. Nella prima seduta, il C.d.I.. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i

rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione

ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Cd.I.. E'

considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti

rapportata al numero dei componenti del C.d.I.

3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto

a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei

componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finchè non si determini una

maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).

45

4. Il C.d.I. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori

componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del

Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il

vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.

5. Il C.d.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.1.

6. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente

della Giunta Esecutiva.

7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.d.I. su proposta del Presidente della

Giunta Esecutiva.

8. A conclusione di ogni seduta, singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire

nell'ordine del giorno della riunione successiva.

9. Il C.d.I. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può

inoltre costituire commissioni.

10. Il C.d.I., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le

nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.

11. Delle commissioni nominate possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri

rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni

alla scuola.

12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.d.I..; svolgono

la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso

sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed

alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle

sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale.

13. Le sedute del C.d.I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti

singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del

locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti

per legge.

14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia

corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua

prosecuzione in forma non pubblica.

15. La pubblicità degli atti avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della

copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni

adottate dal Consiglio.

16. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta

del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non

inferiore a 10 giorni.

17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria

dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro

due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale

per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi.

18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone,

salvo contraria richiesta dell'interessato.

19. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare

per iscritto le giustificazioni dell'assenza.

Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.d.I. con

votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal

Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del

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Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze

attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.d.I.

Art. 15: Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione

Scolastica

1. Il C.d.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente

le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un

componente degli ATA, due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e

con voto segreto.

2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la

rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della

Giunta stessa.

3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.d.I.., predisponendo tutto il materiale

necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della

seduta del Consiglio.

Art. 16: Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti

1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano

Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.

2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo

calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la

necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine

di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.

4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri

rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni

alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare

proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.

Art. 17: Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli

insegnanti

1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal DS:

a. in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del

servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94,

per un periodo non superiore all'ultimo triennio;

b. alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di

prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;

c. ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 18: Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione

1. Il Consiglio di Classe/ di Interclasse/ di Intersezione è presieduto dal DS o da un docente,

suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali

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deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei

docenti.

2. Il Consiglio si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano

delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.

VITA DELLA SCUOLA

Orari di ingresso e di uscita

Ingresso scuola primaria : ore 8.20

Uscita scuola primaria : ore 13.20 il lunedì un rientro pomeridiano di due ore

(salvo diverse disposizioni )

Ingresso scuola media ore : 8.30

Uscita scuola media ore : 13.30

Ingresso scuola materna ore : 8.20

Uscita scuola materna ore :16.20

Entrata

1. La responsabilità della Scuola coincide con gli orari di ingresso e di uscita dei plessi, dove

per uscita si intende il varco del cancello esterno. Per questo motivo il cortile deve essere libero

da estranei all’uscita degli alunni.

2. I Docenti devono essere presenti a scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni per

l’accoglienza degli alunni.

3. All’ingresso, dopo il suono della prima campana, gli alunni accederanno all’atrio o alle aule,

accolti dai propri docenti.

4. Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto degli orari stabiliti.

5. Il Collaboratore Scolastico incaricato apre i cancelli o gli ingressi 5 minuti prima dell’inizio

delle lezioni, sia al mattino sia al rientro pomeridiano e sorveglia l’ingresso degli alunni in

posizione visibile.

6. Gli ingressi sono chiusi in concomitanza con l’orario di inizio delle lezioni.

7. Gli alunni entrano negli edifici scolastici dagli accessi prestabiliti, secondo modalità

specificatamente definite annualmente nella regolamentazione di Plesso: contestualmente

all’organizzazione oraria annuale, ogni plesso dovrà dotarsi di un piano di sorveglianza degli

spazi comuni per l’ingresso, l’uscita, gli intervalli.

* Uscita(in fase di definizione e in attesa di comunicazione da parte del MIUR)

1. L’uscita degli alunni deve avvenire ordinatamente, sotto la sorveglianza degli insegnanti e

dei collaboratori scolastici, fino all’uscita.

2. Il Collaboratore Scolastico incaricato apre i cancelli o gli ingressi 5 minuti prima della fine

delle lezioni,e sorveglia l’uscita degli alunni in posizione visibile.

3. Specificamente per la scuola primaria: Qualora un alunno non autorizzato dai genitori a

rientrare autonomamente a casa non trovi qualcuno ad accoglierlo all’uscita della scuola, si

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potrà chiedere ad un collaboratore scolastico, in servizio nel plesso, la disponibilità a vigilare

sull’alunno fino all’arrivo dei genitori,ed eventualmente a contattare la famiglia

telefonicamente tramite la segreteria. I genitori saranno convocati quindi in presidenza per

discutere e risolvere il problema

4. La sorveglianza dell’alunno sarà garantita fino all’arrivo delle persone rintracciate a cura del

Collaboratore Scolastico in servizio.

5. Dopo l’uscita degli alunni l’accesso all'edificio scolastico è consentito, salvo diversa

autorizzazione,ai soli operatori scolastici.

Indicazioni sui compiti dei docenti

1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima

dell'inizio delle lezioni.

2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti,

controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la

mancata giustificazione giorni. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro

continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.

3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la

richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.

4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente,

occorre chiedere l'autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. Dopo

l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l'ora in cui l'alunno è

uscito e la persona che è venuta a prelevarlo.

5. I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo da inserire nel

registro di classe e sul registro personale gli indirizzi ed i numeri telefonici ai quali

saranno sempre reperibili i familiari durante le attività didattiche.

6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.

7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.

8. Al cambio dell’ora il docente deve sorvegliare la classe fino all’arrivo del docente

dell’ora successiva, facendo così prevalere il dovere di non abbandonare gli alunni a lui

affidati.

9. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe .

10. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per

volta(un maschio e una femmina), fatta eccezione per i casi seriamente motivati.

11. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi

un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.

12. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono

lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse.

13. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in

ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.

14. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita.

15. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e

devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.

49

16. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano

rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche,

vernici, vernidas, solventi, etc… Prima di proporre agli alunni attività che richiedono

l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite

comunicazione scritta alle famiglie che non vi siano casi di allergie specifiche o

intolleranze ai prodotti.

17. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie

di fuga e le uscite di sicurezza.

18. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e

finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell' edifìcio scolastico accessibile agli

alunni.

19. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in

Presidenza.

20. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni provocati

vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti

della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento

sarà effettuato in modo collettivo.

21. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le

famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.

22. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In

ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito

registro si intendono regolarmente notificati.

23. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.

24. I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari, che

saranno svolte .

25. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in

quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza,

dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte

dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte

errate in situazioni di difficoltà.

26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto

personale a disposizione della presidenza.

27. Specificamente per la scuola materna: gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno

gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani.ecc..) e, durante il pranzo,

controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento.

28. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e, nella scuola dell’infanzia e

primaria, vigilano affinchè gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.

CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

I criteri adottati per l’assegnazione dei docenti alle classi sono i seguenti :

1. continuità didattica

2. anzianità di servizio nella scuola , nel plesso, nella sezione

3. saranno tenute nel debito conto le richieste del docente

4. competenze disciplinari

5. continuità didattica di almeno tre anni per l’assegnazione alle classi prime

50

6. Tener conto dell’anzianità complessiva di servizio dei docenti.

7. Alle classi dovrà essere garantita, per quanto possibile, pari opportunità di fruire di

personale stabile, con particolare attenzione per la scuola primaria.

8. Le comprovate attitudini professionali saranno anche criterio di assegnazione a classi che

richiedano strategie specifiche.

9. I docenti in ingresso saranno assegnati ai posti liberi per prepensionamenti e

trasferimenti.

10. Valutazioni del Dirigente Scolastico.

ORARIO DOCENTI E FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA

PREMESSA

L’orario di insegnamento dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I

grado è articolato su cinque giorni a settimana e per il numero di ore previsto nel CCNL.

Sono fatte salve le attività collegiali e quelle funzionali all’insegnamento o di

insegnamento a carico del fondo di istituto.

L’autonomia organizzativa delle singole istituzioni scolastiche permette di organizzare le

attività dei singoli docenti nell’ambito della realizzazione della flessibilità, dell’efficienza

e dell’efficacia del servizio scolastico. Essa si esplica liberamente anche mediante il

superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione, dell’unitarietà del

gruppo classe e delle modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità

di ottimizzazione delle risorse umane,finanziarie,tecnologiche, materiali e temporali,

fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale,, la

distribuzione dell’attività didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto

degli obblighi complessivi annuali di servizio dei docenti previsti dai CCNL.

In ciascuna istituzione scolastica le modalità di impiego dei docenti possono essere

diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali scelte metodologiche

e organizzative adottate nel PTOF.

Ottimizzare le risorse significa trarre il meglio da ogni soggetto e da ogni contesto

operativo, riducendo al massimo i rischi e rimanendo all’interno di un budget stabilito di

investimento al fine di raggiungere il più alto livello di qualità e di efficienza.

I capi d’istituto sono autorizzati a ricorrere alle supplenze brevi e saltuarie solo per i

tempi strettamente necessari ad assicurare il servizio scolastico e dopo aver provveduto,

eventualmente utilizzando spazi di flessibilità nell’organizzazione dell’orario didattico,

alla sostituzione del personale assente con docenti già in servizio nella medesima

istituzione scolastica.

51

CRITERI DI SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI

La sostituzione dei docenti assenti, nei limiti delle vigenti normative, sarà effettuata secondo i

criteri di seguito indicati in ordine di priorità:

1. docenti che devono recuperare permessi brevi fruiti;

2. docenti tenuti al completamento dell’orario di cattedra (scuola primaria);

3. docenti che avranno dichiarato la propria disponibilità ad effettuare ore aggiuntive

retribuite; in caso di concorrenza le supplenze saranno conferite al docente secondo

turnazione sulla fascia oraria. Per contezza dell’attribuzione l’Ufficio del Dirigente

Scolastico, attraverso i responsabili di plesso,aggiornerà mensilmente una tabella, le

suindicate ore saranno retribuite con i fondi assegnati per le ore eccedenti.

La disponibilità alla prima e alla quinta ora sarà retribuita con compenso forfettario, la

presenza sarà verificata con firma su apposito registro, il compenso forfettario sarà decurtato

di 10 euro per ogni ora di assenza, dopo 5 assenze si perde il diritto al compenso;

4. disponibilità del docente ad ore aggiuntive che recupererà, a richiesta, tenuto conto delle

esigenze di servizio;

5. in caso di necessità, il docente sul posto di sostegno che non abbia l’alunno; le assenze

degli alunni diversamente abili vanno quindi comunicate tempestivamente al D.S.;

6. dove ricorra la necessità, per ragioni di sicurezza ed al fine di evitare la distribuzione

degli alunni in altre classi con grave nocumento per la didattica, i docenti in contitolarità

con il docente di sostegno, in presenza dell’alunno diversamente abile(non grave),

oppure, tenuto conto del lavoro programmato, lo stesso docente di sostegno, previo

accordo con il docente in contitolarità ;

7. Collaboratori del Dirigente Scolastico nelle ore di disponibilità;

8. Collaboratori scolastici (secondo il piano di lavoro disposto dal DSGA);

9. Distribuzione degli alunni nelle altre classi con trasferimento delle stesse in auditorium

qualora non siano rispettate le norme riguardanti la capienza della classe disposte

dall’ASL.

Per quanto riguarda il punto 6:

sarà opportuno applicare forme di flessibilità didattica che evidenzino nella

programmazione:

a) unità didattiche condivise riguardanti tematiche trasversali quali per esempio Educazione

alla legalità, Educazione all’ambiente e alla salute, Educazione stradale, Valorizzazione

del patrimonio storico – culturale;

b) attività di recupero o di potenziamento delle abilità di base, attuabili con esercitazioni,

ripasso, rilettura di argomenti oggetto di studio delle varie discipline, ricerche e

approfondimento in laboratorio informatico.

Per quanto riguarda il punto 9 :

Si potrà utilizzare la struttura di videoproiezione presente nell’auditorium per fare attività di

cineforum o per approfondire gli argomenti della didattica con sussidi audiovisivi.

52

Compiti del personale amministrativo

1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione

didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia

del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento

per l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione

Scolastica e il loro nome.

3. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di

accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.

4. Collabora con i docenti.

5. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in

quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il

processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si

muovono.

6. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della

presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale

Compiti dei collaboratori scolastici

1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella

zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà

fede la firma sul registro di presenza del personale.

2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei

dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.

3. I collaboratori scolastici:

a. indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di

lavoro;

b. devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;

c. sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;

d. collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;

e. comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori

l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti

incustodita;

f. favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;

g. vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli

intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in

altri locali;

h. possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i

viaggi e le visite d'istruzione;

i. riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza

seri motivi, sostano nei corridoi;

j. sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o

allontanamento momentaneo dell'insegnante;

53

k. impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere

azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e

intelligenza alle loro classi;

l. sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la

funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno

più bisogno;

m. evitano di parlare ad alta voce;

n. tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;

o. nelle situazioni in cui non dovesse risultare adeguata la pulizia fatta dai L. S. U , i

collaboratori scolastici provvederanno all’eliminazione delle relative carenze

igieniche;

p. non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal

Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;

q. invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal

Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati

sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da

insegnamento;

r. prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei

docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del

necessario servizio;

s. sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle

pulizie.

4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono

prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale

rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.

5. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione

all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un

docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente

dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché

l'alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.

6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi

spazio addetti dovranno controllare, quanto segue:

a. che tutte le luci siano spente;

b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;

c. che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della

scuola;

d. che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;

e. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;

f. gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli

uffici.

7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni

caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli

avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.

8. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione

dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

54

ALUNNI

NORME DI COMPORTAMENTO

INFRAZIONI E SANZIONI

Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei

compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile

TIPO DI INFRAZIONE SANZIONE

Ritardo -Per i primi due ritardi: richiamo

verbale

- Al terzo ritardo: annotazione sul

diario per la firma dei genitori

- Dal quarto ritardo: convocazione dei

genitori per discutere del problema.

- Nel caso in cui i genitori non si

presentino: convocazione da parte del

dirigente

Trattenersi nei corridoi, correre e urlare

nei corridoi all’entrata, all’uscita e

durante le lezioni.

Andare da un piano all’altro senza

permesso, correre per le scale.

All’uscita non mettersi correttamente in

fila, spintonare i compagni, urlare,

cantare, fare sgambetti e non eseguire le

disposizioni dei docenti riguardanti

l’uscita ordinata e in sicurezza.

- Al primo e secondo evento:

richiamo verbale.

- Al terzo evento: rapporto sul

registro di classe e avviso a casa

sul diario, per la firma dei genitori.

- Dal quarto evento(II rapporto) in

poi: convocazione dei genitori per

discutere del problema.

- Se dopo la convocazione dei

genitori, si verificano altri episodi:

1 giorno di sospensione.*

- Se dopo la sospensione il

problema non si risolve: voto di

condotta insufficiente su decisione

del c.d.c.

Uscire dalla classe senza permesso - Al primo episodio rapporto sul

registro di classe e avviso sul

diario per la firma dei genitori

- Al secondo episodio(con

rapporto): convocazione dei

genitori

- Dal terzo episodio(rapporto) in

poi: 1 giorno di sospensione.*

- Se dopo la sospensione il

problema non si risolve: voto di

condotta insufficiente su decisione

del c.d.c.

55

TIPO DI INFRAZIONE SANZIONE

Mancata giustifica assenze - Se non si giustifica entro 3 giorni

si dovrà essere accompagnati dai

genitori

- Se non si è accompagnati si

convocano i genitori con avviso

della scuola.

Comportamento scorretto durante le

lezioni o la ricreazione e al cambio

dell’ora(disturbare la lezione parlando di

continuo,correre per i banchi, urlare,

spintonare i compagni, lanciare oggetti ,

uscire dalla classe e sostare o correre nei

corridoi o qualsiasi comportamento

pericoloso per l’incolumità degli altri,

buttare carte o avanzi a terra, lanciare

oggetti e carte dalla finestra, rispondere

in modo indisponente ai docenti o ai

bidelli, non eseguire le disposizioni dei

docenti.)

- Al primo episodio: richiamo

verbale

- Ai successivi 3 episodi: rapporto

sul registro di classe e sul diario

per la firma dei genitori

- Se dopo le misure precedenti(3

rapporti) gli episodi continuano: 1

giorno di sospensione.*

- Se, nonostante la sospensione, gli

episodi continuano: voto di

condotta insufficiente su decisione

del c.d.c.

Uso dei servizi igienici

(sosta senza motivo nei servizi,

importunare i compagni nei servizi, uso

improprio con inosservanza delle norme

di igiene e pulizia)

- Al primo episodio richiamo

verbale

- Ai successivi tre episodi :

rapporto sul registro di classe e sul

diario per la firma dei genitori

- Se dopo 3 rapporti gli episodi

continuano: 1 giorno di

sospensione.*

- Se, nonostante la sospensione, gli

episodi continuano: voto di

condotta insufficiente su decisione

del c.d.c.

Uso di telefonini e altri oggetti non

pertinenti all’attività didattica

- Gli oggetti non pertinenti saranno

ritirati dal docente e consegnati al

vicario o coordinatore di plesso,

che li riconsegnerà alle famiglie

appositamente convocate(non si

risponde di danni agli oggetti)

- Se si oppone rifiuto alla consegna

degli oggetti al docente, l’allievo

sarà accompagnato in presidenza

per chiarire la situazione,quindi

saranno convocati i genitori.

56

TIPO DI INFRAZIONE

SANZIONE

Danni alle cose - Gli alunni responsabili di eventuali

danni dovranno risarcire la scuola.

- Qualora non venisse identificato

un responsabile, sarà l’intera

classe a risarcire il danno.

- Scritte sui muri o sui banchi

saranno ripulite dai responsabili,

dopo aver avvisato la famiglia.

Linguaggio scorretto e offensivo

(turpiloquio, bestemmie, espressioni di

tipo, razzista, sessista, omofobo)

- Al primo caso rapporto sul registro

di classe e sul diario per la firma

dei genitori.

- Al secondo caso rapporto sul

registro di classe, convocazione

dei genitori

- Se l’episodio si ripete nonostante

le misure precedenti(2 rapporti) : 3

giorni di sospensione*

- Se si dovesse ancora ripetere: voto

di condotta insufficiente su

decisione del c.d.c.

Atteggiamenti scorretti e offensivi

(prepotenza, derisione,minacce,

denigrazione dei compagni di classe,

Minacce nei confronti dei docenti o di

altro personale della scuola).

- Al primo episodio : rapporto sul

registro di classe e sul diario per la

firma dei genitori.

- Al secondo caso: rapporto sul

registro di classe e convocazione

dei genitori.

- Se l’episodio si ripete nonostante

le misure precedenti(2 rapporti) : 3

giorni di sospensione*

- Se si dovesse ancora ripetere: voto

di condotta insufficiente su

decisione del c.d.c.

Zuffe o aggressioni improvvise e

violente che si verifichino in qualsiasi

ambiente della scuola(aula, scale, bagni,

corridoi, auditorium, cortile interno della

scuola, laboratori ecc.)

- Al primo episodio: rapporto sul

diario di classe , 3 giorni di

sospensione* e convocazione dei

genitori

- Se si dovesse ancora ripetere: voto

di condotta insufficiente su

decisione del c.d.c.

*a seguito di sospensione saranno precluse una o più visite guidate , gite o viaggi d’istruzione

su decisione del C.d.c.

57

Si sottolinea che le sanzioni hanno lo scopo di condurre l’alunno a comportamenti in linea con

le regole della convivenza civile e il loro scopo è quello di educarlo al rispetto delle regole e

delle persone, per questo motivo tutte seguono il principio della gradualità, e si basano sul

coinvolgimento dei genitori che sono i principali responsabili dell’educazione dei loro figli e,

come tali, non devono sottrarsi a tale ruolo delegando la scuola, ma devono da subito(leggendo

e firmando le annotazioni sul diario) farsi carico di disfunzioni riguardanti il comportamento

dei figli, intervenendo in prima persona nel problema e attivamente risolverlo collaborando con

i docenti nell’azione educativa.

C’è solo un caso “zuffe e aggressioni improvvise e violente” in cui non viene applicato il

principio della gradualità, ma da subito scatta la sanzione più dura, in quanto in questo caso si

evidenzia la mancanza totale di autocontrollo ed è a rischio l’incolumità e la sicurezza delle

persone coinvolte, tali episodi devono essere da subito fermati per dare all’alunno il senso della

gravità e pericolosità dell’evento(come tanti tristi episodi di cronaca ci ricordano).

Infine, nel caso in cui ci siano dei dubbi sull’efficacia dell’azione educativa della sanzione

comminata, i genitori possono rivolgersi per chiarimenti ulteriori al

“Comitato di garanzia” composto dal preside, dal presidente del consiglio d’istituto e da un

docente non appartenente allo stesso consiglio di classe.

Macchinette erogatrici di bevande e snack : E’ consigliato agli alunni l’uso delle

macchinette erogatrici di bevande e snack solo in caso di necessità, in attesa di nuove

disposizioni organizzative. I docenti che ne avessero necessità possono richiedere la

collaborazione del personale ATA.

Differenziazione dei rifiuti : Nei corridoi ci sono appositi contenitori per la raccolta della

carta e della plastica, è necessario utilizzarli correttamente:

Cestino ( in ogni aula ) in cui mettere il secco indifferenziato e l’eventuale umido

Contenitore con scritta “carta” ( nel corridoio ) in cui mettere carta, scritta e

disegnata, non sporca e unta e cartone.

Contenitore con scritta “plastica” ( nel corridoio ) in cui mettere bottiglie di plastica,

buste di plastica, lattine metalliche, carta stagnola.

Contenitore per pile esauste e per piccoli elettrodomestici

Contenitore per oli esausti.

Si ricorda che nel comune di S. Maria Capua Vetere è in vigore la raccolta differenziata

dei rifiuti, per cui è un obbligo, ma anche un esempio di civiltà effettuare la raccolta

differenziata a scuola.

Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno

presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a

certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.

Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e

l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La

scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.

58

Diritto di trasparenza nella didattica

L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Il coordinatore/Tutor si farà carico di illustrare alla classe ed alle famiglie il POF e recepirà

osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di

classe/interclasse/intersezione.

I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i

criteri di valutazione.

La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli

alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di

debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

GENITORI

1. Indicazioni :I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei

propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante

compito.

Compiti dei genitori

a. trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il

loro futuro e la loro formazione culturale;

b. stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di

reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

c. controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto

personale e sul diario;

d. partecipare con regolarità alle riunioni previste;

e. favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;

f. osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite

anticipate;

g. sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa;

h. educare ad un comportamento corretto e improntato al rispetto delle persone e

delle cose.

i. Rispettare e far rispettare ai figli gli orari di entrata e uscita dalla scuola.

j. I genitori sono tenuti a comunicare alla scuola un numero telefonico presso il quale

essi siano sempre reperibili durante la permanenza a scuola dei propri figli.

k. Nel caso di alunni non autorizzati a recarsi a casa da soli all’uscita, i genitori sono

tenuti a rispettare l’orario, in caso contrario gli alunni saranno affidati al personale

ATA in servizio che provvederà ad avvertire telefonicamente i genitori e, in caso

di irreperibilità, i vigili urbani affinché vengano reperiti i genitori.

2. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’orario e/o i giorni

previsti per i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso

59

dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di

ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari,comunicherà

telefonicamente o invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.

3. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato

e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle

lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e

affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In

situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.

4. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i

genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle

assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di

ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di

riunioni suggerite dai genitori stessi.

Diritto di Assemblea

1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola

secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994,

n.297.

2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.

3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola,

dell'Istituzione Scolastica.

Assemblea di classe, sezione

1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse,

Intersezione, Classe.

2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può

essere richiesta:

3. dagli insegnanti;

4. da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.

5. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche

tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del

giorno, alle famiglie.

6. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

7. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.

8. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.

9. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli

insegnanti di classe.

Assemblea di plesso, scuola

1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di

Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea.

2. L'Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque giorni.

3. La convocazione può essere richiesta:

4. da un terzo dei genitori componenti i Cons. di Interclasse, Intersezione, Classe;

60

5. dalla metà degli insegnanti di plesso/scuola;

6. da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola.

7. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche

tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno,

alle famiglie.

8. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

9. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti

eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea.

10. Copia del verbale viene inviata alla Scuola.

11. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d'Istituto e gli insegnanti del

plesso.

Assemblea dell'Istituzione Scolastica

1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio

dell'Istituzione, Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea.

2. L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.

3. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta:

4. da 50 genitori;

5. da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse, Intersezione, Classe;

6. dal Consiglio d'Istituto;

7. dal Dirigente Scolastico.

8. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche

tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno,

alle famiglie.

9. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene

redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente.

10. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza

Accesso dei genitori nei locali scolastici

1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi

all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola

Materna.

2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito

esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si

asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui

individuali riguardanti l'alunno.

3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento

settimanale dei docenti.

61

STRUMENTI DI COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

Per favorire il passaggio delle informazioni tra scuola e famiglie sono previste le seguenti

modalità:

INCONTRI CON LE FAMIGLIE

ASSEMBLEE DI CLASSE : incontri tra docenti e genitori

CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE :incontri tra docenti del

consiglio di classe e rappresentanti dei genitori

RICEVIMENTO INDIVIDUALE :un’ora settimanale, nell’ora di ricevimento dei

docenti previo appuntamento.

RICEVIMENTO GENERALE : un incontro a dicembre, uno alla consegna dei

risultati del primo quadrimestre, uno ad aprile.

ACCOGLIENZA : un incontro tra dirigente, docenti e genitori degli alunni in entrata ,

a settembre, nei diversi ordini di istruzione

OPEN DAY: prima delle iscrizioni , un incontro con l’utenza per la presentazione della

scuola

DIARIO

Scuola primaria : il diario è necessario per:

Orario lezioni

Assegnazione compiti

Comunicazioni scuola-famiglia e viceversa

Giustificazione assenze.

Scuola media : il diario è necessario per:

Orario lezioni

Assegnazione compiti

Comunicazioni scuola-famiglia e viceversa

LIBRETTO ASSENZE

Nella scuola media il libretto va ritirato dal genitore in segreteria e serve per giustificare le

assenze.

62

VALUTAZIONE

Il Collegio dei docenti, ha stabilito un'esigenza di monitoraggio, valutazione e autovalutazione

come possibilità di disporre di un sistema di riferimenti che sia capace di:

_ comprendere al meglio il senso del proprio operare

_ cogliere le modalità peculiari della propria azione educativa nei suoi punti forti e deboli

_ ripensare il proprio modo di realizzare le attività

_ riflettere sull’assetto organizzativo della comunità scolastica.

Monitoraggio del processo formativo con:

_ rilevazione dell'andamento

_ osservazioni sistematiche

_ correttivi in itinere

Valutazione e autovalutazione

_ iniziale: rilevazione situazioni di partenza e bisogni

_ in itinere del progetto e dei singoli progetti di attività, volta a:

- monitorare l'efficacia dell’azione

- accertare le caratteristiche, le qualità del progetto e il raggiungimento degli obiettivi

-intermedia: rilevazione della ricaduta delle attività in itinere

-finale: (valutazione del prodotto) volta ad accertare la natura e l’entità degli esiti

Valutazione e autovalutazione d’istituto

CHE COSA VALUTARE

_ i risultati

_ la soddisfazione degli utenti

_ l’efficacia e l’effettiva ricaduta

_ l’aderenza e l’adeguatezza

_ l’efficienza

PERCHÈ VALUTARE

_ per il controllo dei processi gestionali e organizzativi , di apprendimento e di insegnamento

_ per l’individuazione dei punti di forza e di debolezza dell’organizzazione scolastica e

dell’attività didattica

_ per la rilevazione della qualità percepita

QUANDO VALUTARE

_ durante l’anno scolastico

_ alla fine dell’anno scolastico

CON CHE COSA VALUTARE

_ con griglie di osservazione e raccolta dati

_ con la raccolta di dati sull’andamento scolastico degli ex alunni frequentanti il primo anno

degli Istituti Superiori

_ con questionari rivolti ai genitori, agli alunni, ai docenti ed al personale ATA

_ con schede di valutazione dei progetti e dei laboratori

63

Valutazione didattica

La valutazione degli alunni riveste un ruolo dominante nello sviluppo dell'azione educativa

della scuola in funzione della continua regolazione dei processi di insegnamento -

apprendimento, in rapporto alla promozione di tutte le opportunità educative.

Analisi della situazione iniziale Indicatori comuni a tutte le discipline concordati a livello collegiale:

_ per l'area relazionale: i rapporti personali e l'atteggiamento verso la scuola

_ per l'area cognitiva: la comprensione dei messaggi, le capacità logiche e le abilità operative.

Per ogni indicatore sono stati individuati dei descrittori relativi al grado di socializzazione,

all'interesse, alla partecipazione, all'impegno, alle capacità e alle abilità possedute da ciascun

alunno.

I bisogni emersi nella situazione di partenza condurranno alla programmazione di interventi di

recupero, consolidamento e potenziamento, i cui tempi e modi di attuazione verranno definiti

nei progetti e nelle programmazioni disciplinari

Rilevazione degli apprendimenti

Nella scuola secondaria di primo grado, al fine di garantire oggettività e trasparenza alla

valutazione gli insegnanti si sono accordati su quanto segue:

_ sulle verifiche scritte saranno riportati i descrittori che si intendono valutare;

_ per rendere più chiaro il risultato della prova, si ritiene opportuno formulare un giudizio

motivato,discorsivo e comprensibile dall'utenza che evidenzi i progressi e le difficoltà

dell'alunno, e un giudizio sintetico complessivo;

_ le prove orali saranno valutate secondo modalità e parametri concordati nelle riunioni per

materie parallele;

_ sul registro saranno riportate soltanto le valutazioni sintetiche relative agli obiettivi specifici

di apprendimento con i voti : 4- 5 - 6- 7 -8 - 9 – 10. A discrezione del docente eventuali

integrazioni discorsive .

Le verifiche scritte corrette saranno consegnate agli alunni e gli esiti comunicati alla famiglia.

Per quanto riguarda la scuola primaria le prove orali e gli elaborati saranno valutati secondo

modalità e parametri concordati con i colleghi del team docenti durante gli incontri di classe

parallele.

sul registro saranno riportate soltanto le valutazioni sintetiche relative agli obiettivi specifici di

apprendimento con i voti : 4- 5 - 6- 7 -8 - 9 – 10. A discrezione del docente eventuali

integrazioni discorsive

Le verifiche scritte saranno consegnate agli alunni: i genitori ne prenderanno visione e le

firmeranno.

Profilo generale

Le voci considerate per la stesura del profilo generale di ogni alunno sono: comportamento,

partecipazione, interesse, autonomia ed impegno;

Indicatori comuni a tutte le discipline concordati a livello collegiale e in sintonia con quanto

dichiarato nel P.T.O.F:

_ area relazionale: comportamento

_ area comportamentale: interesse, impegno, partecipazione, autonomia

_ con un piccolo spazio per indicazioni personali.

Le osservazioni sistematiche saranno effettuate mediante le griglie di rilevazione appositamente

predisposte ed approvate dal Collegio Docenti

64

FORMAZIONE DELLE CLASSI

La formazione delle classi prime è da effettuare secondo i seguenti criteri :

- Costituire classi eterogenee per livello di preparazione, ed omogenee fra loro, mediante

un attento esame delle informazioni a disposizione della scuola.

- Mantenere, per quanto possibile, anche in rapporto alle richieste dei genitori, piccoli

gruppi di allievi di provenienza dalla stessa sezione.

- Assicurare la stessa sezione agli alunni nuovi iscritti che hanno avuto fratelli o sorelle già

iscritti nella sezione richiesta.

- Confermare i ripetenti nella classe di appartenenza.

- La formazione delle classi successive avviene secondo il criterio del mantenimento della

stessa sezione di provenienza, salvo situazioni particolari, da vagliarsi a cura del

Dirigente Scolastico

- La presente intesa ha la validità per l’ anno scolastico 2011/12, e comunque sino a

stipula di nuova intesa, e potrà essere oggetto di riesame in presenza di eventuali

problemi che dovessero presentarsi in fase di attuazione.

- Tener conto delle richiesta delle famiglie, fatti salvi i criteri

SICUREZZA

Norme di comportamento

Tenere un contegno corretto e responsabile, astenendosi dal compiere atti che possano distrarre

o arrecare danno ai compagni di lavoro;

Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;

Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da

specifici cartelli o indicate dai propri superiori;

Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;

Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta

conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;Osservare scrupolosamente

tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate

dai propri superiori;

Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;

Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta

conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;

Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E'

opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in

tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle

quando su di esse vi sono delle persone;

65

Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;

Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare,

ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito

sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad

intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione;

Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto;

Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle

vuote sul posto di lavoro;

Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di

pericolo rilevata;

In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze

dell'evento;

Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;

Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di gravidanza;

Non circolare né sostare nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa

autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di

ingresso ai non autorizzati;

Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;

Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;

Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando

l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi

modifiche di qualsiasi genere;

Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle

norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere

concordata con il proprio responsabile;

In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la

schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle

gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile

presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.

Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;

Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;

Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare

nella scuola;

Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;

Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso;

L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.

Prove di evacuazione e lezioni sulla sicurezza

La scuola programma ed effettua almeno due prove di evacuazione nel corso dell’anno

scolastico. Tali esercitazioni sono di norma precedute da lezioni sulla sicurezza e sui

comportamenti da osservare in caso di eventi sismici , incendi o altri eventi che richiedano

l’evacuazione degli ambienti scolastici. Le lezioni comunque riguardano le norme di sicurezza

ed i comportamenti virtuosi da tenere sia in ambiente scolastico che domestico e hanno

l’obiettivo di istruire gli alunni sui comportamenti sicuri, ma anche lo scopo di rendere gli

allievi capaci di fare da tramite tra la scuola e la famiglia nella trasmissione di informazioni

riguardanti la sicurezza.

66

Per l’ a. s.2017-2018 secondo la normativa vigente, vengono designate le seguenti Figure

Sensibili per la Sicurezza della Scuola: R.S.P.P. : Ing. Masiello A..

Addetti antincendio Addetti al primo soccorso

Uccella –

sede

centrale

primaria e

sec. di I

grado

Cattaneo– Mercone

Rosina- Sodano, Orsi,

Ledda,Raucci,

Del Mastro, Leggiero,

Cembalo,Natale,Pastore

Cimino,Mercone Rosina

Migliozzi

,Orsi,Papale,Gennaro,Sodano,Leggiero

Ienco Anna ATA

Piccirillo Maria ATA

Astuto Olimpia(personale

Amministrativo)

Uccella - Giotto MerconeMaria Rosaria Mercone Maria Rosaria

Uccella

Matarazzo

Pianese,Virgilio,Del

Vecchio,Martone

Mennillo,Pianese,Zeno,Merola

Medico Competente : * inoltrata richiesta all’ASL di appartenenza

67

ASSEGNAZIONE DISCIPLINE/CLASSI AI DOCENTI DELLA SCUOLA

PRIMARIA A.S.2017/2018

ASSEGNAZIONE SEZIONI/DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA

A.S. 2017/2018

INSEGNANTI DISCIPLINE / CLASSI TOTALE

ORE

ANTONUCCI

MARIA

3°B

ITALIANO(7h) STORIA(2h) ARTE(1h)MUSICA(1h)

2°C

ITALIANO(7h)ARTE(1h)MUSICA(1h)

20h(+2)

BORRELLI

AMINTA

1°B-1°C

MATEMATICA(6h)

GEOGRAFIA(2h)TECNOLOGIA(1h)

SCIENZE(2h)

22h

CATTANEO

ERSILIA

2°A-2°B

ITALIANO(7h) ARTE(1h)

MOTORIA(1h)MUSICA(1h)

2°A

STORIA(2h)

22h

CEMBALO

VINCENZA

3°C

ITALIANO(7h) MUSICA(1h)

ARTE(1h)STORIA(2h)GEOGRAFIA(2h)MOTORIA(1h)

INGLESE(3h)

17h(+5)

COSTABILE

FRANCA

1°B-1°C

ITALIANO(7h) ARTE(2h)

MUSICA(1h) MOTORIA(1h)

22h

68

DATTILO

ANNAMARIA

INGLESE

1° A-B-C(1h)--- 2°A(2h) --- 3°A(3h)- 4°A(3h)

5°A-B(3h) ---

17h(+5)

SAUTARIELLO

MARIA

5°B

ITALIANO(7h) ARTE(1h)MATEMATICA(5h)

STORIA(2h)GEOGRAFIA(2h)MUSICA(1h)

MOTORIA(1h)SCIENZE(2h)TECNOLOGIA(1h)

22h

FABIANO

MARIA GIUSEPPA

2°C-D…. 4°C-D… 1°A-C… 3°B

PLESSO MATARAZZO

2°A -3°A

14h+4DISP.

4h

22h

GUGLIELMO

CLEMENTINA

3°B

MATEMATICA(5h) SCIENZE(2h)

MOTORIA(1h)GEOGRAFIA(2h)TECNOLOGIA(1h)

3°C

MATEMATICA(5h)SCIENZE(2h)TECNOLOGIA(1h)

19h(+3)

LESO

CARLA

2°A-2°B

MATEMATICA(6h) SCIENZE(2h)

GEOGRAFIA(2h)

TECNOLOGIA(1h)

22h

MACCARIELLO TEODORA

4°A-B-C-D

STORIA(2h) GEOGRAFIA(2h) 4°B

MUSICA (1h) MOTORIA(1h)ARTE (1h)

19(+3)

MARZULLO

GIUSEPPINA

2°D

ITALIANO(7h)ARTE(1h)STORIA(2h)

GEOGRAFIA(2h) MOTORIA(1h)MUSICA(1h)

2°C

STORIA(2h)GEOGRAFIA(2h)

18h(+4)

69

MERCONE

ROSINA

3°A

GEOGRAFIA(2h) MOTORIA(1h)

1°A

MATEMATICA(6h)SCIENZE(2h)TECNOLOGIA(1h)

12h

MOZZI

MARIA PIA

RELIGIONE

2°A-B-----3°A-C

4°A-B----5°A-B-C-D---1°B

22h

MINGIONE

MARIA GRAZIA

5°C

ITALIANO (7h) MATEMATICA(5h)MOTORIA(1h)

STORIA(2h) MUSICA(1h)INGLESE(3h)

19h

LEDDA

ADRIANA

5°A

ITALIANO(7h) ARTE(1h)MATEMATICA(5h)

STORIA(2h)GEOGRAFIA(2h) MUSICA(1h)

SCIENZE(2h)MOTORIA(1h)TECNOLOGIA(1h)

22h

DI LILLO

CARMELA

2°C-D

MATEMATICA(6h)SCIENZE(2h)TECNOLOGIA(1h)

MOTORIA(1h)

19 h(+3)

PETRELLA

VINCENZA

3°A

ITALIANO(7h)-MATEMATICA(5h)ARTE(1h)

STORIA(2h) SCIENZE(2h) MUSICA(1h)TECNOLOGIA(1h)

19h(+3)

POLI

ANNA

4°D

ITALIANO (7h) MATEMATICA(5h)ARTE(1h)

SCIENZE(2h)MUSICA(1h)MOTORIA(1h)

TECNOLOGIA(1h)

18h(4h)

70

PASCALE

ANNAGRAZIA

5°D

ITALIAN0(7h) MATEMATICA(5h)ARTE(1h)

STORIA(2h) GEOGRAFIA(2h) MUSICA(1h)

MOTORIA(1h)SCIENZE(2h)TECNOLOGIA(1h)

22h

RUBINETTO

BAMBINA

4°C

ITALIANO(7h)MATEMATICA(5h)ARTE(1h)

SCIENZE(2h) MUSICA(1h) MOTORIA(1h)TECNOLOGIA(1h)

18h(+4)

VENTRIGLIA

ESTER

1°A

ITALIANO(7h)ARTE(2h)STORIA(2h)

GEOGRAFIA(2h)MUSICA(1h)MOTORIA(1h)

15h(+7)

VINCIGUERRA

ANTONELLA

4°A

ITALIANO(7h)MATEMATICA(5h)ARTE(1h)

SCIENZE(2h)MUSICA(1h)MOTORIA(1h)

TECNOLOGIA(1h)

18h(+4)

RAUCCI

ASSUNTA

4°B

ITALIANO(7h) MATEMATICA(5h)

SCIENZE(2h)

TECNOLOGIA(1h)

INGLESE(3h)

18h(+4)

ORSI

LIDIA

2°B

STORIA(2h) INGLESE(2h)

3°B

INGLESE(3h) 4°C-D-5°D

INGLESE(3h)

20h (+2)

71

2°C-2°D

INGLESE (2h)

DI GIACOMO

MARIA ROSARIA

5°C

GEOGRAFIA(2h)SCIENZE(2h)ARTE(1h)

INFORMATICA(1h)

1°B-1°C

STORIA(2h)

10h(12)

ALTERIO

RAFFAELLA

PLESSO MATARAZZO

2°A

MATEMATICA(6h) SCIENZE (2h) TECNOLOGIA(1h)

STORIA(2h) GEOGRAFIA(2h) MOTORIA(1h) INGLESE (2h)

3°A

INGLESE(3h) STORIA(2h)

21h(+1)

DI MONACO

NATASCIA

PLESSO MATARAZZO

5°A

INGLESE(3h)

1°A

ITALIANO(7h)ARTE(2h) STORIA(2h) GEOGRAFIA(2h)

MUSICA(1h) MOTORIA(1h) INGLESE(1h)TECNOLOGIA(1h)

3°A

MUSICA(1h)

21(+1)

DE GENNARO

LUISA

PLESSO MATARAZZO

RELIGIONE

4°A --5°A

4h

NACCA

GIOVANNA

PLESSO MATARAZZO

3°A

MATEMATICA(5h) SCIENZE(2h)TECNOLOGIA(1h)

GEOGRAFIA(2h)

5°A

MATEMATICA(5h) SCIENZE(2h)TECNOLOGIA(1h)

MUSICA(1h) MOTORIA(1h)

20(+2)

MARTONE

PATRIZIA

PLESSO MATARAZZO

4°A

MATEMATICA(5h) MUSICA(1h) MOTORIA(1h)

INGLESE(3h)SCIENZE(2h) TECNOLOGIA(1h)

1°A

MATEMATICA(6h) SCIENZE(2h)

21h(+1)

72

MEROLA MARIA

GIUSEPPA

PLESSO MATARAZZO

2°A

ITALIANO(7h)ARTE(1h)MUSICA(1h)

4°A

ITALIANO(7h) STORIA(2h)GEOGRAFIA(2h)ARTE(1h)

21(+1)

ZENO ROSA

PLESSO MATARAZZO

3°A

ITALIANO(7h) ARTE (1h) MOTORIA(1h)

5°A

ITALIANO (7h) ARTE (1h) STORIA(2h)

GEOGRAFIA(2h)

21(+1)

PALMA

CATERINA

PLESSO MATARAZZO

3°A

RELIGIONE

2(h)

INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO SANT’AGOSTINO

TOTALE

ORE MERCONE MARIA

ROSARIA

DI

GIOVANNANTONIO

GIOVANNA

SEZIONE UNICA

25h

25h

INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO MATARAZZO

TOTALE

ORE VIRGILIO RITA

MENNILLO RITA

PIANESE

GENOVEFFA

AMBROSINO

GEPPINA

PRIMA SEZIONE

SECONDA SEZIONE

25h

25h

25h

25h

Insegnanti di sostegno:

Cimino Rosa

Migliozzi Carmine

Nigro Gerarda

Catone Marina

Maisto Concetta

Criscione Rossella

Campopiano Giulia

73

DOCENTI DELLA SCUOLA MEDIA

CLASSE INSEGNANTE MATERIE

I A Rauso Rosalia

Di Lorenzo Carolina

Italiano, storia,

geografia

Sodano M.Carmela Matematica e scienze

Mastroianni Caterina Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Penta Guglielmo

Musica

Adelini Vincenzo Chitarra

Natale Antonio Clarinetto

Marcoccio Carmina M. Pianoforte

Di Iorio Guido Percussioni

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

II A

Letizia Annamaria

Italiano, storia,geografia

Sodano M.Carmela Matematica e scienze

Mastroianni Caterina Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna

Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Di Iorio Guido Percussioni

Marcoccio Carmina M. Pianoforte

Natale Antonio Clarinetto

Adelini Vincenzo Chitarra

Borrasso Gennaro Sostegno

III A Russo Rosalia Italiano, storia, geografia

Vrola Stefania Matematica e scienze

Mastroianni Caterina Inglese

Petruolo Assunta Francese

74

De Vivo Vincenzo Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Gennaro Clara Sostegno

Marcoccio Carmina M. Pianoforte

Natale Antonio Clarinetto

Di Iorio Guido Percussioni

CLASSE INSEGNANTE MATERIA

I B Ferraro Carmela

Di Lorenzo Carolina

Italiano, storia,

geografia

De Paris A.Maria Matematica e scienze

Mastroianni Caterina Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Natale Antonio Clarinetto

Adelini Vincenzo Chitarra

Di Iorio Guido Percussioni

Marcoccio Carmina M. Pianoforte

II B Masullo Carla

Ferraro Carmela

Italiano, storia,

geografia

De Paris A. Maria Matematica e scienze

Mastroianni Caterina Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Di Iorio Guido Percussioni

Natale Antonio Clarinetto

Adelini Vincenzo Chitarra

III B Masullo Carla Italiano, storia,geografia

De Paris A.Maria Matematica e scienze

Rauso M.Pia Inglese

Petruolo Assunta Francese

75

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Calia Giuseppe Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Marcoccio Carmina M. Pianoforte

Adelini Vincenzo Chitarra

Di Iorio Guido Percussioni

Natale Antonio Clarinetto

CLASSE INSEGNANTE MATERIE

I C Di Lorenzo Carolina Italiano, storia, geografia

Del Mastro Anna Matematica e scienze

Rauso Maria Pia Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Di Nuzzo Vincenza Sostegno

Di Iorio Guido Percussioni

II C Garofalo Marisa

Di Lorenzo Carolina

Italiano, storia

geografia

Del Mastro Anna Matematica e scienze

Rauso Maria Pia Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Natale Antonio Clarinetto

Marcoccio Carmina M. Pianoforte

Leggiero Domenico Sostegno

76

III C Garofalo Marisa Italiano, storia ,geografia

Del Mastro Anna Matematica e scienze

Rauso Maria Pia Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Papale Assunta Religione

Di Nuzzo Vincenza Sostegno

Di Iorio Guido Percussioni

Marcoccio Carmina M. Pianoforte

III D Ferraro Carmela

Italiano, storia ,geografia

Sodano M. Carmela Matematica e scienze

Mastroianni Caterina Inglese

Petruolo Assunta Francese

Pastore Giovanni Tecnologia

Bruno Gerarda Arte e immagine

Renga Giovanna Musica

Casale Bruno Scienze Motorie

Chitarra

Pianoforte

Percussioni

Religione

Sostegno

Insegnanti di sostegno :

Borrasso Gennaro IIA

Di Nuzzo Vincenza IC- IIIC

Pellegrino Roberto III D

Leggiero Domenico II C

Gennaro Clara IIIA

77

FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO

DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

FABBISOGNO TRIENNIO

ORGANICO

SCUOLA

PRIMARIA

CEEE83701Q

A.S.

2015/16

POSTI

COMUN:

21+

1LINGUA

INGLESE

22

POSTI

DI

SOSTEG

N

05

POSTI

ORGA

NICO

POTEN

ZIAT: 2

CLASSE

DI

CONCO

RSO

MOTIVAZIONI

16/17

22

COMUNI+

1 LINGUA

INGLESE=

23

SALVO

CAMBI

AMENT

I :

05

3

Recupero e

potenziamento

italiano,

matematica,

inglese

17/18

22

COMUNI+

1 LINGUA

INGLESE

SALVO

CAMBI

AMENT

I :

05

3 Recupero e

potenziamento

italiano,

matematica,

inglese

18/19

22

COMUNI+

1 LINGUA

INGLESE

SALVO

CAMBI

AMENT

I:

05

3 Recupero e

potenziamento

italiano,

matematica,

inglese

FABBISOGNO TRIENNIO

ORGANIC

O

SCUOLA

SEC.I

GRADO

CEMM837

01P

A.S.20

15/16

POSTI

COMUNI

22 +

SPEZZONI

ORARIO

POSTI DI

SOSTEGNO

06+

SPEZZONI

ORARIO

POS

TI

ORG

ANI

CO

POT

ENZI

ATO

CLASSE

DI

CONCO

RSO

(eventual

e)

MOTIVAZI

ONI

Recupero e

potenziament

o italiano,

matematica,

inglese

78

(*)

01

16/17

22+

SPEZZONI

ORARIO

06+

SPEZZONI

ORARIO

SALVO

VARIAZIONI

03

A059

A047

A345

Recupero e

potenziament

o italiano,

matematica,

inglese

17/18

22+

SPEZZONI

ORARIO

06+

SPEZZONI

ORARIO

SALVO

VARIAZIONI

03

A059

A047

A345

Recupero e

potenziament

o italiano,

matematica,

inglese

18/19

22+

SPEZZONI

ORARIO

06+

SPEZZONI

ORARIO

SALVO

VARIAZIONI

03

A059

A047

A345

Recupero e

potenziament

o italiano,

matematica,

inglese

79

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

La legge 107/2015, prevede che nel corso del triennio 2016/2017; 2017/18 ,2018/2019;

2018/2019, nella prospettiva di una piena attuazione dell’autonomia delle istituzione

scolastiche, ogni scuola è chiamata a progettare azioni formative per il personale in

servizio. Pertanto, il nostro istituto si propone l’organizzazione delle seguenti

attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella

programmazione dettagliata per anno scolastico:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

L’INCLUSIONE ,LA

DISABILITA’

L’INTEGRAZIONE,LE

COMPETENZEDI

CITTADINANZA

GLOBALE.

PERSONALE

DOCENTE

LA NORMATIVA SUGLI

ALUNNI CON BISOGNI

EDUCATIVI SPECIALI HA

POSTO LE BASI PER UNA

NUOVA ORGANIZZAZIONE

INTERISTITUZIONALE CON

IL COMPITO DI ATTIVARE

INTERVENTI DI

INTEGRAZIONE ED

INCLUSIONE SCOLASTICA

LA VALUTAZIONE

PERSONALE

DOCENTI

LA VALUTAZIONE E’

FINALIZZATA ALLA

RIDUZIONE DELLA

DISPERSIONE SCOLASTICA

ALLA RIDUZIONE DELLA

DIFFERENZATRA SCUOLE E

AREE GEOGRAFICHE

AL RAFFORZAMENTO

DELLE COMPETENZE DI

BASE DEGLI STUDENTI

LA COMPETENZA

DIGITALE E’ RITENUTA

COMPETENZA CHIAVE ,

PER LA SUA IMPORTAZA

80

LE COMPETENZE

DIGITALI PER

L’INNOVAZIONE

DIDATTICA E

METODOLOGICA

PERSONALE

DOCENTE

NEL MONDO D’ OGGI .

UTIZZARE CON

DIMESTICHEZZA LE PIU’

COMUNI TECNOLOGIE

DELL’INFORMAZIONE E

DELLA COMUNICAZIONE ,

INDIVIDUANDO LE

SOLUZIONI

POTENZIALMENTE UTILI

AD UN DATO CONTESTO

APPLICATIVO,A PARTIRE

DALL’ATTIVITA’ DI STUDIO

.

ESSERE CONSAPEVOLI DEI

RISCHI E DEI LIMITI DELLE

TECNOLOGIE

DELL’INFORMAZIONE E

DELLA COMUNICAZIONE

INTEGRAZIONE AL PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI

TRIENNIO 2016-2019

I nuovi bisogni formativi dal RAV, evidenziano la necessità di una formazione incentrata sulle

competenze: potenziamento, certificazione, valutazione autentica e i suoi strumenti ,e sulla

conoscenza dei processi e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di

potenziamento: didattica laboratoriale e uso sistematico di pratiche innovative, anche basate

,sulle nuove Tecnologie, e idonee a promuovere apprendimenti significativi. Nel corso del

triennio, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative per un

numero di 33 docenti

- Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base.

- Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento

- Competenze di lingua straniera

- Inclusione e disabilità

I docenti facenti parte dello staff dirigenziale hanno già concluso un primo corso di

aggiornamento “FIGURE DI SISTEMA” e stanno seguendo nuovi corsi di formazione,

organizzati sempre nell’ambito CE10 presso la scuola polo “LICEO GAROFANO” a seconda

delle competenze da sviluppare ulteriormente su indicazione e suggerimento del D.S.

Tale formazione, inserita nel piano triennale di organizzazione, diventa altamente coadiuvante

al Piano di Miglioramento dell’istituto.

81

PROGETTO VISITE GUIDATE E GITE D’ISTRUZIONE

ANNO SCOLASTICO 2017/18

Nel corso dell’anno saranno effettuate visite guidate in orario scolastico e viaggi d’Istruzione

della durata di uno e più giorni. La spesa di tali iniziative sarà a totale carico delle famiglie

degli alunni.

Le gite e i viaggi possono durare uno o più giorni: sono deliberati dal Collegio dei Docenti e

dal Consiglio di Istituto, rispettando i criteri forniti dal Consiglio di Istituto stesso.

Le visite di istruzione si svolgono durante l’orario scolastico e vengono deliberate dai consigli

di classe, interclasse o intersezione. Esse costituiscono un importante strumento per una

efficace conoscenza, sperimentazione od integrazione degli argomenti affrontati nel

programma.

Finalità

- Stimolare interessi e curiosità

- Far scoprire il patrimonio naturale e artistico delle località oggetto della visita

- Arricchire il bagaglio di esperienze e conoscenze

- Favorire la socializzazione e la costruzione di relazioni costruttive.

Per il corrente anno scolastico sono state approvate le seguenti visite di istruzione:

82

83

VISITE GUIDATE secondaria1° ANNO SCOLASTICO 2017-2018

CLASSE META LOCALITA’ DURATA PERIODO

Classi 1^ Giardino inglese Reggia di Caserta

(o) Baia citta’ sommersa

CASERTA

NAPOLI

8,30-13,30

APRILE

Classi 1^ Museo di paleontologia e

zoologia (o)

Acquario di Napoli

NAPOLI

8,30-13,30

GENNAIO

Classi 2^ Castel San’ Elmo e Certosa di San

Martino

NAPOLI 8,30-13,30

GENNAIO

Classi2^ Classi 2^

CITTA’DELLA SCIENZA

(o) STABILIMENTO

Ferrarelle

BAGNOLI (NA)

RIARDO (CE)

8,30-13,30

MARZO

APRILE

Classi 3^ NAPOLI : Museo di Capodimonte

NAPOLI 8,30-13,30 GENNAIO

Classi 3^ Museo ferroviario di Pietrarsa (o) Centrale di Presenzano

NAPOLI

PRESENZANO (CE)

8,30-13,30

APRILE

Classi 1^ ZOOMARINE TORVAIANICA (RM)

Intera giornata MAGGIO

Classi 5° (primaria) +

1° media

Casa di campagna San

Bartolomeo (progetto di continuità)

CAIAZZO(CE)

8,30-13,30

APRILE

Classi 3° /2° Progetto legalità ROMA (udienza papale)

Intera giornata DICEMBRE

Classi 3°/2° Progetto legalità ROMA (Camera dei Deputati)

Intera giornata FEBBRAIO

84

VIAGGI D’ISTRUZIONE SECONDARIA 1° ANNO SCOLASTICO 2017-2018

PERIODO META CLASSI DURATA

APRILE-MAGGIO SALENTO (BARI e dintorni)

2° A-B-C-D TRE GIORNI

MAGGIO TORINO E DINTORNI (regge

sabaude)

3° A-B-C-D QUATTRO GIORNI

In caso di problematiche, legate ai costi o alle mete, i viaggi potrebbero subire delle

variazioni

VISITE GUIDATE SCUOLA PRIMARIA

ANNO SCOLASTICO 2017-18

PERIODO META CLASSI DURATA

MARZO Fabbrica del cioccolato

“Pieretti” Sessa Aurunca

1°A-B-C- e

Infanzia

8,00-13,30

META’ APRILE Fattoria “Albatros”

2°A-B-C-D 8,00-13,30

APRILE Reggia di Caserta 3°A-B-C Intera

giornata

MARZO/APRILE Visita guidata all’archeologia

sommersa dei Campi Flegrei a

bordo del battello “CYMBA”

e al Museo del Castello

Aragonese di Baia

4°A-B-C-D +

VA

8,00-13,30

MARZO-APRILE Agriturismo “Giò Sole” Capua 1°-2°-3°-4°-5°

+ Infanzia,

Plesso

Matarazzo

8,00-13,30

APRILE/MAGGIO Pompei 5° B-C-D Intera

giornata con

pranzo

85

Si allegano, quale parte integrante del seguente documento:

- Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

- RAV (Rapporto di Autovalutazione)

- PDM (Piano di Miglioramento)

Santa Maria Capua Vetere, 16.11.2017

Il Dirigente Scolastico

DOTT. SILVANA VALLETTA