- Proprietà della Sezione di Piacenza dell’Associazione ... · E’arrivato il nuovo scarponcino...

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ANNO 41 - N.3 - 2° semestre 2006- Pubblicazione Quadrimestrale - Spediz. in A.P. - Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - TAXE PARCUÈ - TASSA PAGATA - PT - PC - F Direttore Responsabile Dino Lombardi - Proprietà della Sezione di Piacenza dell’Associazione Nazionale Alpini. Iscritto al n. 125 del Registro Periodici presso il Tribunale di Piacenza - Stampa e comp.: Off. Foto Grafica (PC) IL RIMPATRIO DEI CADUTI DELL'ARMIR 1 E’NATALE, ANCORA UNA VOLTA. E’ ancora Natale, quanti ne abbiamo passati, ma non basta. Per fortuna ci siamo ancora! Per tanti motivi ci capita di fare tante cose e di non avere più il tempo per pen- sare a quelle importanti; il lavoro, la famiglia, l’associazione ci assorbono e ci fanno a volte sembrare delle macchine che fanno le cose in modo automatico. Per fortuna il calendario ci obbliga a fermarci e ci fa pensare. Natale: il Signore viene ancora nella nostra vita, nella nostra storia, viene per darci coraggio, fiducia, forza. Dio si fa uomo, non ci guarda da lontano, ma viene dentro ognuno di noi per indicarci la via della vita. Fa parte della nostra vita. E chiede che ognuno di noi si faccia partecipe della vita dell’altro. L’altro, ogni persona che incontro è parte della mia vita è parte di me. Se non sta bene, io non posso far finta di niente, io sto male per lui e con lui. Natale a noi alpini dice ancora una volta come dobbiamo sentirci vicini a chi soffre, a chi ha bisogno. Lo facciamo per fortuna spesso, ma non dobbiamo mai dimenticarlo nemmeno dopo le delusioni o dopo i momenti negativi. Il Signore è venuto per aiutarmi per aiutarci e per indicarci la via dell’Amore. Viviamo questo Natale con questa preghiera e con questo desiderio: ricomincia- re a vivere la nostra alpinità sempre e sempre più profondamente. Dimentichiamo il negativo accaduto e zaino in spalla ripartiamo nella via della solidarietà, nella via dell’amore. Che il Dio che si fa uomo dia a tutti voi alpini e alle vostre famiglie gioia e sere- nità, e la forza necessaria a superare le difficoltà della vita. Auguri di un Bel Natale Don Stefano Il nostro cappellano Il saluto del Presidente Ancora una volta è Natale. Si dice sempre che “a Natale si è tutti più buoni”, ma credo che la nostra associazione possa smentire questo luogo comune. Sono certo infatti che per l'associazione nazionale Alpini sia sempre Natale. Posso dire senza ombra di dubbio che la Sezione di Piacenza opera ed è vicino a chi ha più bisogno tutto l'anno, non solo nel periodo natalizio. Il nostro agire non è “buonismo”, ma è l'impegno concreto a favore del prossimo senza pretendere nien- te in cambio. Il nostro operare è il concretizzarsi di quei valori che le nostre fami- glie, il periodo del servizio militare, i nostri predecessori, ci hanno trasmesso. E i nostri 45 gruppi operano tutti in questa direzione proprio tutto l'anno grazie al loro spirito di solidarietà, al loro sentimento di amicizia e di fraternità nei confronti di tutti, in particolare di chi è più disagiato. Grazie quindi a tutti voi Alpini e amici degli alpini per il lavoro che state portando avanti e che, sono sicuro, continuerà nel tempo. In questo periodo di festa colgo anche l'occasione per invitare voi ed i vostri fami- liari a visitare e frequentare la nostra nuova sede sezionale (che l'amministrazione comunale ci ha concesso) situata in viale Risorgimento a Piacenza in un bel conte- sto storico. Il trovarci in sede sarà occasione per rinsaldare i già concreti legami di amicizia alpina stretti tra ciascuno di noi. Auguro a voi e alle vostre famiglie un sereno Natale e un Felice Anno Nuovo! Bruno Plucani 380 salme di soldati del- l'ARMIR sono rientrate in patria dopo oltre 60 anni. Venerdì 27 ottobre alle ore 10, tra il silenzio e la profonda commozione tra i presenti, un C 130 è atterrato alla base aerea di Rivolto (Udine): tra- sportava i resti degli alpini delle Divisioni Julia e Cu- neense caduti durante la loro ultima disperata battaglia a Waluiki in terra di Russia, avvenuta a fine gen- naio 1943. Ad onorare le salme italiane numerose autorità e rappresentanti di Associa- zioni d'arma tra cui una delegazione della nostra Sezione scortata dal Vessillo portato dall'alfiere Christian Colombi, e composta da Carlo Rancati del gruppo di Settima e Sandro Botti di Agazzano. Da sin. L'alpino Rancati Carlo del gruppo di Settima, il direttore del Tempio di Carnagnacco e l'alpino Colombi Christian con il vessillo sezionale, insieme a Sandro Botti del gruppo di Agazzano (non presente nella foto) Atteggiamento di profondo rispetto tra i presenti. L'unica bara, avvolta nella bandiera tricolore, è stata scaricata e portata da sei alpini fino al luogo della cerimonia. I 380 alpini riposeranno nel ASSEMBLEA dei DELEGATI 17 FEBBRAIO 2007 ore 14,30 Tempio nazionale di Cargnacco insie- me alle altre migliaia di Caduti e Dispersi in Russia. Rammarico per l'as- senza dei rappresentanti del Governo e delle istituzioni parlamentari. Il Consiglio Direttivo Sezionale Augura a tutti gli Alpini e ai loro familiari BUON NATALE e un sereno 2007

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ANNO 41 - N.3 - 2° semestre 2006- Pubblicazione Quadrimestrale - Spediz. in A.P. - Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - TAXE PARCUÈ - TASSA PAGATA - PT - PC - FDirettore Responsabile Dino Lombardi - Proprietà della Sezione di Piacenza dell’Associazione Nazionale Alpini. Iscritto al n. 125 del Registro Periodici presso il Tribunale di Piacenza - Stampa e comp.: Off. Foto Grafica (PC)

IL RIMPATRIO DEI CADUTIDELL'ARMIR

1

E’ NATALE, ANCORA UNA VOLTA.

E’ancora Natale, quanti ne abbiamo passati, ma non basta. Per fortuna ci siamoancora!Per tanti motivi ci capita di fare tante cose e di non avere più il tempo per pen-sare a quelle importanti; il lavoro, la famiglia, l’associazione ci assorbono e cifanno a volte sembrare delle macchine che fanno le cose in modo automatico.Per fortuna il calendario ci obbliga a fermarci e ci fa pensare.Natale: il Signore viene ancora nella nostra vita, nella nostra storia, viene perdarci coraggio, fiducia, forza.Dio si fa uomo, non ci guarda da lontano, ma viene dentro ognuno di noi perindicarci la via della vita. Fa parte della nostra vita. E chiede che ognuno di noisi faccia partecipe della vita dell’altro.L’altro, ogni persona che incontro è parte della mia vita è parte di me. Se nonsta bene, io non posso far finta di niente, io sto male per lui e con lui. Natale a noi alpini dice ancora una volta come dobbiamo sentirci vicini a chisoffre, a chi ha bisogno. Lo facciamo per fortuna spesso, ma non dobbiamo maidimenticarlo nemmeno dopo le delusioni o dopo i momenti negativi.Il Signore è venuto per aiutarmi per aiutarci e per indicarci la via dell’Amore.Viviamo questo Natale con questa preghiera e con questo desiderio: ricomincia-re a vivere la nostra alpinità sempre e sempre più profondamente.Dimentichiamo il negativo accaduto e zaino in spalla ripartiamo nella via dellasolidarietà, nella via dell’amore.Che il Dio che si fa uomo dia a tutti voi alpini e alle vostre famiglie gioia e sere-nità, e la forza necessaria a superare le difficoltà della vita.

Auguri di un Bel NataleDon Stefano

Il nostro cappellano

Il saluto del PresidenteAncora una volta è Natale. Si dice sempre che “a Natale si è tutti più buoni”, macredo che la nostra associazione possa smentire questo luogo comune. Sono certoinfatti che per l'associazione nazionale Alpini sia sempre Natale. Posso dire senza ombra di dubbio che la Sezione di Piacenza opera ed è vicino a chiha più bisogno tutto l'anno, non solo nel periodo natalizio. Il nostro agire non è“buonismo”, ma è l'impegno concreto a favore del prossimo senza pretendere nien-te in cambio. Il nostro operare è il concretizzarsi di quei valori che le nostre fami-glie, il periodo del servizio militare, i nostri predecessori, ci hanno trasmesso. E inostri 45 gruppi operano tutti in questa direzione proprio tutto l'anno grazie al lorospirito di solidarietà, al loro sentimento di amicizia e di fraternità nei confronti ditutti, in particolare di chi è più disagiato.Grazie quindi a tutti voi Alpini e amici degli alpini per il lavoro che state portandoavanti e che, sono sicuro, continuerà nel tempo.In questo periodo di festa colgo anche l'occasione per invitare voi ed i vostri fami-liari a visitare e frequentare la nostra nuova sede sezionale (che l'amministrazionecomunale ci ha concesso) situata in viale Risorgimento a Piacenza in un bel conte-sto storico. Il trovarci in sede sarà occasione per rinsaldare i già concreti legami diamicizia alpina stretti tra ciascuno di noi.Auguro a voi e alle vostre famiglie un sereno Natale e un Felice Anno Nuovo!

Bruno Plucani

380 salme di soldati del-l'ARMIR sono rientrate inpatria dopo oltre 60 anni.Venerdì 27 ottobre alle ore 10,tra il silenzio e la profondacommozione tra i presenti, unC 130 è atterrato alla baseaerea di Rivolto (Udine): tra-sportava i resti degli alpinidelle Divisioni Julia e Cu-neense caduti durante la loroultima disperata battaglia a Waluiki interra di Russia, avvenuta a fine gen-naio 1943.Ad onorare le salme italiane numeroseautorità e rappresentanti di Associa-zioni d'arma tra cui una delegazionedella nostra Sezione scortata dalVessillo portato dall'alfiere ChristianColombi, e composta da Carlo Rancatidel gruppo di Settima e Sandro Botti diAgazzano.

Da sin. L'alpino Rancati Carlo del gruppo di Settima, il direttore del Tempio diCarnagnacco e l'alpino Colombi Christian con il vessillo sezionale, insieme aSandro Botti del gruppo di Agazzano (non presente nella foto)

Atteggiamento di profondo rispetto trai presenti. L'unica bara, avvolta nellabandiera tricolore, è stata scaricata eportata da sei alpini fino al luogo dellacerimonia. I 380 alpini riposeranno nel

ASSEMBLEA dei DELEGATI17 FEBBRAIO 2007 ore 14,30

Tempio nazionale di Cargnacco insie-me alle altre migliaia di Caduti eDispersi in Russia. Rammarico per l'as-senza dei rappresentanti del Governoe delle istituzioni parlamentari.

Il Consiglio Direttivo SezionaleAugura a tutti gli Alpini

e ai loro familiariBUON NATALE e un sereno 2007

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ASSEMBLEA DEI CAPIGRUPPO

ATTIVITA’ SPORTIVA

Finalmente ci siamo anche noi.La nostra Sezione ha iniziato a fareattività sportiva all’interno deiCampionati Nazionali ANA.Per quest’anno abbiamo partecipa-to alla sola gara della corsa inmontagna, ma per gli anni a veniresi vorrebbe partecipare anche allealtre discipline. Se qualcuno aves-se interesse a tenere alto il nomedella nostra Sezione nello sci,corsa, marcia in montagna, tiro,etc. può prendere già da ora con-

Campionato Nazionale ANA di corsa in montagna

tatto con i propri referenti seziona-li. Nel Campionato Nazionale ANAdi corsa in montagna abbiamo por-tato due nostri rappresentanti,Claudio Tanzi e Manuel Uselli, chesi sono comportati in manieraeccezionale. Hanno sì sputato san-gue sulle colline di Caravate nelVaresotto, superando salite sco-scese, derapando in discese for-mato dirupo, sfidando la concor-renza, agguerritissima e sicura-mente più esperta, per le assidue

partecipazioni, ma alla fine irisultati si sono visti. ClaudioTanzi, arrivato 25° assoluto sucentinaia di partecipanti, e ilconsiderevole piazzamento diUselli ci hanno regalato un’o-norevolissima posizione su tuttele sezioni partecipanti.Finalmente il nome della sezio-ne di Piacenza apparirà sull’al-bo d’Oro dei CampionatiNazionali ANA. L’importantecomunque era esserci. I duevalenti alpini partecipanti sonostati presentati all’assemblea inoccasione dell’ultima riunionedei capigruppo ed è stato con-segnato loro il guidoncinosezionale in segno della gratitu-dine degli alpini piacentini.L’augurio ai due partecipanti eda tutto il movimento sportivodella Sezione è: “Ad maiora”.

G. Gazzola

Si è svolta lo scorso 24 ottobre, gra-diti ospiti del gruppo di Podenzano,l’ordinaria Assemblea dei Capigrup-po.Presente all’appello la grande mag-gioranza dei gruppi, segno della con-sapevolezza dell’importanza di que-sto appuntamento nella vita associa-tiva sezionale.Numerosi i temi dibattuti dall’assem-blea e che i capigruppo avranno giàportato a conoscenza degli iscritti inqueste settimane che hanno portatoall’uscita di Radio Scarpa.Ci preme sottolineare e ricordare, perchi non ne fosse ancora a conoscen-za, l’argomento che ha occupatogran parte dei lavori: la quota asso-ciativa.Dopo sei anni nei quali la quota da

versare alla Sede Nazionale era rima-sta fissa 7,5 e, per il 2007 c’è stato unpiccolo incremento di un euro. Inseguito a votazione con una percen-tuale leggermente superiore alla metàdei partecipanti, l’assemblea ha stabi-lito di mantenere invariata la quotadestinata alla sezione (7,5 e). Lo sfor-zo per la Sezione risulta tanto piùgrande per il fatto che l’anno in corsoha coinciso con il trasferimento dellasede nella nuova e accogliente strut-tura presso il parco Daturi, per il qualela sezione ha affrontato e continua adaffrontare ingenti spese.Questo sforzo speriamo vengaapprezzato dalle penne nere piacenti-ne, soprattutto attraverso una fre-quentazione assidua della sede stes-sa.

Gli alpini Claudio Tanzi e Manuel Uselli con il Presidente sezionale

SOLIDARIETA’ ALPINALa Direttrice della Casa del Fanciullo, signora Lidia Speroni, per ringra-ziare la sezione A.N.A. di Piacenza, del contributo (corrispondenteall’intero incasso) ricevuto in occasione della serata benefica organiz-zata presso l’Università Cattolica con la presenza dei Cori A.N.A. VAL-NURE e A.N.A. MILANO, ha donato al presidente e al vice presidentedella Sezione il libro scritto da Padre Gherardo “Un saio nella steppa”.

Assegno Famiglie caduti e dispersi e 250

Come referente per il Banco Alimentareintendo ringraziare tutti gli Alpini chesabato 25 novembre hanno partecipatoalla raccolta di generi alimentari alunga conservazione destinati a perso-ne bisognose. In totale sono stati rac-colti 57.140 kg di prodotti, l'1% in piùrispetto allo scorso anno. Gli alpiniimpegnati sono stati 310 e questo fa onore alla nostra Sezione. Una testi-monianza di amicizia e solidarietà alpina. Ancora grazie anche a nome ditutto il Consiglio direttivo.

Sesto Marazzi

BANCO ALIMENTARE

VITA SEZIONALE

GRUPPO ALPINI DI BETTOLAFrancesco BergonziGRUPPO ALPINI DI CASTELSANGIOVANNICarlo SchiaviUgo CassinelliAngelo Erminio PozziGRUPPO ALPINI DI VIGOLZONELuigi GhioniAlbano FerrariGRUPPO ALPINI DI SETTIMAProbo Braceschi

GRUPPO ALPINI DI PIANELLODiego MerliTildo MontaniPrimo MasochLuigi CariniCarlo FulliniGRUPPO ALPINI DI ZIANOFrancesco PradoveraGRUPPO ALPINI DI PODENZANOGiuseppe Tagliaferrifondatore del gruppo

Sezione in gramaglieE’ arrivato il nuovo scarponcino Mattia che ha portato tanta gioianella famiglia dell’alpino Elia Passafonti del gruppo diPodenzano, della mamma Michela Palisto, al nonno RobertoPalisto del gruppo di Vigolzone. Auguri e felicitazioni.Sono nati: Elia Guarnieri di Emanuele e Stefania Villa,Gianmaria Morosoli pronipote di Gaetano, Nicolas Ballerininipote di Francesco Poggi, Irene Vazzuler nipote di Gian FrancoBonvini del gruppo di Castel San Giovanni.Ai nuovi scarponcini e alle famiglie auguri e felicitazioni da tuttigli alpini piacentini.

Scarponcini

OSSIGENO PER RADIO SCARPA

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Un Diacono con la penna nera RADUNO ALPINI DI MELBOURNE

PIACENZA - Il 2 dicembre 2000il nostro amico alpino EmidioBoledi è stato ordinato Diaconoda parte del Vescovo dellaDiocesi di Piacenza-Bobbio,monsignor Luciano Monari nellacattedrale di Piacenza. Ora hala cura pastorale delle piccolecomunità di Pigazzano,Scrivellano e Statto. “L’obiettivodi questa scelta – aveva dettomonsignor Monari - è che que-ste piccole comunità, che nonpossono più avere un prete resi-dente, continuino però a viverecome comunità cristiane. C’è unprete responsabile e quindi ilservizio sarà fatto in pienacomunione con il prete; sonoinserite in un’unità pastorale equindi la programmazione nonsi farà in quelle parrocchie, madovrà essere fatta insieme contutte le altre parrocchie; così lefamiglie che abitano in questefrazioni si sentiranno cercatedalla Chiesa, avranno deimomenti d’incontro e tesseran-no tra loro legami di comunionee di carità”.Emidio Boledi, nati-vo di Sarmato, ultimo di quattrofratelli, vive a Gragnano.Sposato con due figli, ha lavora-to come operaio alla Telecom,ora è in pensione. Il padre èstato l'ultimo sacrestano dellaparrocchia di Sarmato; uno ziomaterno, morto in giovane età,fu sacerdote e il suo ricordo èstato sempre molto vivo nellafamiglia. “Il mio cammino versoil diaconato, spiega, è iniziato inospedale al capezzale di un gio-

Si è svolto a Melbourne il 30 set-tembre e 1 ottobre il 24° radunointersezionale degli alpini d’Au-stralia. All’interno del complessopolivalente denominato FurlanClub sabato 30 ottobre è avvenu-ta l’inaugurazione che è iniziatacon la presentazione delle sezio-ni Australiane e quelle italianeospiti: Genova e Pia-cenza, que-st’ultima rappresentata dall’alpi-no trombettiere Luca De Antoni, ilquale dopo i rispettivi inni nazio-nali, ha intonato il silenzio d’ordi-nanza in memoria di tutti gli alpi-ni e in particolare per i due giova-ni alpini morti pochi giorni primain Afganistan.Durante il trattenimento del 30settembre il trombettiere si è esi-bito con brani quali il 33, il silen-zio fuori ordinanza, l’Ave Maria diSchubert, O sole mio, Va Pen-siero, momento della seratamolto gradito dagli invitati cheerano più di 600. Domenica mat-tina primo ottobre è stata depo-sta dai reduci di guerra, accom-pagnati dal presidente degli alpi-ni Corrado Perona e da OrnelloCapannolo, una corona in memo-ria di tutti gli alpini caduti in guer-ra, e anche in questa occasione iltrombettiere è intervenuto suo-nando il silenzio. Dopo il consoleFrancesco De Como ha fatto dueconsiderazioni importanti: laprima è che gli Alpini hanno “unagrandissima storia fatta di sacrifi-ci, tributo di sangue e partecipa-zione alle missioni di pace in tuttoil mondo, dove pagano anchecon la vita la propria disponibilitàal servizio degli altri, come èavvenuto di recente in Afga-

vane di Gragnano, gravementeferito in seguito ad un incidentestradale: da qui ha inizio la miachiamata, precisa Boledi, al ser-vizio dei sofferenti”. Come mini-stro straordinario della comunio-ne il diacono Boledi distribuiscel'Eucaristia agli infermi dellaparrocchia e, per due mezzegiornate alla settimana ai rico-verati dell'ospedale di Piacenza.“Grazie ai Parroci incontrati nelmio cammino - aggiunge Boledi- sono giunto nella famiglia dia-conale, con alle spalle un perio-do di preparazione che ha arric-chito questa mia chiamata rivol-ta non solo al servizio per glialtri ma anche alla proclamazio-ne e allo studio della Parola. Dadiacono spero di proseguire ilmio servizio sia in ospedale chein parrocchia”. Nell'agosto diquest'anno Emidio ha ricevuto ilpremio “San Rocco” che tutti glianni, nella ricorrenza di SanRocco, patrono della parrocchiadi Sarmato, viene assegnato adun sarmatese che abbia onora-to il paese, in patria o all’estero,con un impegno di serviziovolontario e gratuito. “Comespiega il Vangelo - si legge nellemotivazioni - diacono significaletteralmente 'servo', e l'impe-gno di Emidio non è di pura atti-vità del tempo libero, ma di aiutoconcreto nel servizio della paro-la e della carità alle parrocchieche mancano di un pastore onegli ambienti che lo richiedo-no”

n.p.

VITA SEZIONALE

Dalla Sezione: ALPINI CHE SI FANNO ONORE

L'alpino Fabrizio Dallavalle del gruppo di Piacenza è stato eletto nel corsodel consiglio nazionale dell'AIBES (associazione italiana Barman eSostenitori), tenutosi a Milano nel mese di novembre, Tesoriere nazionalee, per la seconda volta, consigliere regionale della Lombardia.Un incarico molto importante perché riguarda una professione, riconosciu-ta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che opera in rinomati alber-ghi e locali di grande prestigio.Le più vive congratulazioni da parte di tutti gli alpini piacentini per l'altoruolo che andrà ad assumere!!!

B.P.

Aldo Zanatta presidente dellasezione diMelbourne-Australiamentre consegna ilguidoncino sezionale all’alpinoLuca De Antoni cheha fatto da trombettiere nellacerimonia rappresentando lasezione di Piacenza

Il trombettiere LucaDe Antoni del grup-po di Piacenza conil presidente nazio-nale Perona, il con-sigliere NazionaleOrnello Capannolo,e i presidenti dellesezioni australiane

nistan”. La seconda è rivolta allapace e all’amicizia; “Gli Alpini, hadetto il console, risvegliano in noiil ricordo delle nostre belle mon-tagne italiane, dalle Dolomiti aquelle dell’Abruzzo e di altreregioni italiane; le montagnesono luoghi di riflessioni serene,di aspirazioni alla pace e alla fra-ternità dei popoli”. L’ultimo inter-vento è stato quello del presiden-te nazionale Corrado perona.“Non sono venuto a fare il turista,ha esordito, ma per incontraredegli uomini, Alpini, gente di ine-stimabile valore che emigrandoin Australia ha scelto di fare la“seconda naja”, e come durantela naja obbedisce ad un vecchiodetto di caserma: “tasi e tira”, tacie va avanti. Vi siete fatti onore eavete la grande soddisfazione dinon aver dimenticato l’Italia enello stesso tempo di aver osser-vato scrupolosamente le leggi diquesta seconda patria che aveteaiutato a far crescere. Quandonelle adunate nazionali in Italia,sento annunciare il nome Aus-tralia tra le nazioni che partecipa-no alla sfilata, capisco come nonvi siano alpini “stranieri” ma soloalpini italiani che vivono all’este-ro”.Un caloroso applauso ha saluta-to queste parole di Perona, cheha concluso: “Continuate adessere ambasciatori d’Italia...equando sarò di ritorno tra gliamici in patria potrò dire di voi,con gioiosa certezza: “Sonosempre quelli, non cambianomai...splendidi alpini e splendidiitaliani”.

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Il diacono Emidio Boledi dopo la consegna del premio “San Rocco”

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La 55a Festa Granda a CarpanetoHanno fatto le cose in grande aCarpaneto quest’anno gli amicidel gruppo onorando l’impegno,assuntosi un anno prima, sotto laguida del capogruppo PinoBrenni, di organizzare la FestaGranda, tradizionale radunoannuale degli alpini piacentini.La kermesse, durata tre giorni, èiniziata il venerdì con un grandeconcerto del coro Montenerodonato alla cittadinanza e bissatoil Sabato sera dal Coro ANAValnure che hanno introdotto laricorrenza portando, tramite leloro voci, un ambiente carico dialpinità.Già il Sabato pomeriggio però,erano partite alcune cerimonie, ilSindaco alpino Pierluigi Caminatiaveva dato accoglienza agli ospitinelle sale comunali e successiva-mente erano state inaugurate lestele commemorative del VialeRimembranze, dedicate ad altret-tanti caduti Carpanetesi, per l’oc-casione restaurate dal GruppoAlpini.Il tutto è avvenuto alla presenzadella Bandiera di guerra della 5°batteria del Gruppo Aosta, allaquale sono stati resi gli onoridovuti. La Bandiera, salvata dallacattura dall’artigliere G.M. Perotti,scucendola e conservando gliscampoli fino alla ricomposizionenel dopoguerra, di ritorno dallaprigionia, viene ora conservatanel castello di Zena. All’arrivonella sala consiliare gli onori allaBandiera sono stati resi niente-meno che dalla fanfara dellaBrigata alpina Julia, diretta dalmaresciallo Cangelosi, che con lealtre due “Dei Laghi” di Trento e lanostra ANA di Pontedell’Olio, haanimato poi la sfilata dellaDomenica.L’ Alzabandiera, con l’inno cantatoda tutti in coro, è stato emozio-nante. Alla deposizione dellacorona al monumento ai Cadutierano presenti numerosissimiVessilli delle sezioni viciniori enon, ancora più numerosi iGagliardetti, provenienti da tuttala provincia, da quelle più vicineed anche da più lontano; alla fineabbiamo contato circa 20 Vessillie più di cento gagliardetti. Il cor-teo, aperto da numerosissimigonfaloni comunali (primo fra tuttiquello della città di Piacenza,decorato di Medaglia d’Oro alValor Militare), ha sfilato per lestradine del paese, tutte pavesatedi Tricolori, fino a giungere nellapiazza del paese, dove tutto erapronto per la S. Messa, officiataper l’occasione dal cappellanodella sezione Don Stefano Garillie dal Parroco Don PietroDacrema.Numerosissime inoltre erano leautorità presenti alla cerimonia.Tra tutte scorgevamo i sindaci deicomuni viciniori, oltre a quellonaturalmente di Carpaneto, alpi-no Pierluigi Caminati. Il sindaco diPiacenza di scorta al Gonfalone,il presidente della provincia

La deposizione della corona

La Santa Messa

Saluto al monumento ai caduti

Boiardi fiero del padre Alpino. Perl’Associazione c’erano invece, ilvice presidente vicario IvanoGentili, il consigliere naz.Formaggioni e l’amicoGiambattista Lazzari, speaker ditante adunate e grande istrioneanche di questa Festa Granda.Al termine della cerimonia i dis-corsi ufficiali hanno, come d’abitu-dine, sottolineato la grande soli-darietà che contraddistingue l’atti-vità degli Alpini, anche se il Vicepresidente Gentili ha dovuto darcila cattiva notizia dell’assegnazio-ne dell’Adunata Nazionale 2008 aBassano invece che a Piacenza,notizia comunque accolta congrande compostezza dalle Pennenere piacentine. Infine il passag-gio della stecca ha visto coinvolti igruppi di Carpaneto, cedente, eCaorso subentrante; a questogruppo lo zaino pesante dell’orga-nizzazione della Festa Granda delprossimo anno. L’assegno dellafondazione Arturo Govoni, chepremia usualmente personalità odassociazioni del luogo che opera-

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no nella solidarietà sociale, que-st’anno è andato all’alpino GiorgioCatoni del gruppo di Carpaneto,già da anni missionario laico inChiapas.Il pomeriggio è trascorso tra l’ec-cezionale concerto della fanfara

della Julia (quando la rivedremo?)ed i cori improvvisati degli Alpinifino al momento dell’ammaina-bandiera, col sole al tramonto sulridente paese di Carpaneto.

G. Gazzola

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Quarantaduesimo di fondazionedel gruppo alpini di Sarmato che siè celebrato con semplicità ed alle-gria con le rappresentanze deglialtri gruppi della sezione diPiacenza e con il presidente sezio-nale Bruno Plucani in testa.Preceduta nel pomeriggio di saba-to 7 ottobre dalla storica cammina-ta FIASP per le campagne sarma-tesi che ha visto quasi duecentopartecipanti, ed accompagnatadalla tradizionale castagnata dibeneficenza, il culmine della mani-festazione si è avuto domenica 8ottobre.Dopo la sfilata degli alpini per levie del paese con la Banda DonOrione, la S. Messa nella chiesaparrocchiale è stata concelebratadal parroco Don GuerrinoBarbattini e da Don FedericoTagliaferri, ricordando gli amiciandati avanti e pregando perquanti ancora operano nelle sva-riate situazioni di pericolo nelmondo intero.Poi il ritrovo uniti alla popolazioneche numerosa ha presenziato allacerimonia di consegna dei premia: SARA FINARDI, VALENTINASOLENGHI, JESSICA TRESPIDI,PAOLO BOTTANI, FEDERICOCASELLA. ragazzi della localescuola media che hanno ottenutola licenza con il massimo dei voti,a cui sono andate le borse di stu-

SARMATOAnnuale ritrovo del gruppo Commemorazione ai Caduti

Domenica 29 Ottobre il gruppo diPerino, in collaborazione con l’am-ministrazione comunale, ha comme-morato tutti i Caduti ed onorato lafestività del 4 Novembre con unacerimonia che si è svolta in paesecon la partecipazione di tutta lacomunità.La cerimonia è iniziata con l’am-massamento presso il Comune e lasfilata per giungere al monumentoai Caduti, dove sono stati resi glionori alla Bandiera. Erano presentidavanti al Vessillo Sezionale nume-rosi gagliardetti dei gruppi , il vessil-lo dell’associazione dei Carabinieri,alcune crocerossine ed i gonfalonidei comune di Coli e delle associa-zioni del luogo. La cerimonia è pro-seguita quindi in Chiesa, dove il par-roco di Perino, Don Pietro Testa, haofficiato la S. Messa, al terminedella quale il corteo ha sfilato nuo-vamente fino al monumento.Al cospetto delle Autorità (eranopresenti il presidente sezionaleBruno Plucani, il sindaco alpinoSeverino Armani, il vicesindacoProf. Bertuzzi, il Maresciallo coman-dante la stazione dei Carabinieri diBobbio) una corona di alloro è statadeposta da due reduci del Gruppo

PERINO

VITA NEI GRUPPI

dio alla memoria dell’alpinoFranco Braghieri.Erano presenti tutte le autoritàcivili e militari del paese, salutatedal capo gruppo Pier Angelo Arati,insieme alle rappresentanze delleassociazioni sarmatesi con i lorostendardi, per fare degna coronaal merito dei ragazzi premiati edanche dei “veci” che hanno ricevu-to un doveroso riconoscimento peril servizio prestato per la Patria.

Quest’anno, infatti, si è aggiuntoun altro riconoscimento, attribuitodal Ministero della Difesa, cioè lacroce di guerra a quattro alpinisarmatesi che avevano combattu-to durante la seconda guerra mon-diale: Ettore Poggi, Luigi Cattivelli,Erminio Raggi e Stefano Golzi(consegnata a casa per motivi disalute). Le decorazioni sono stateconsegnate dal presidentePlucani dopo un breve e sentitodiscorso nel quale non ha manca-to di richiamare gli alpini agli impe-gni che la Sezione di Piacenza siè assunta, cioè la manutenzione egestione della nuova sede alcampo Daturi e la partecipazionedi nuovi volontari per il nucleo diProtezione Civile.Come al solito la festa è prosegui-ta per tutta la giornata e conclusacon uno spettacolo pirotecnico.

al monumento in onore di tutti iCaduti. Nelle allocuzioni, il capo-gruppo di Perino, Luigi Fugazza, haringraziato tutti gli intervenuti, il pre-sidente sezionale ha ricordato chetutta l’attività sezionale deve svol-gersi all’interno dei dettami associa-tivi ed il Prof. Bertuzzi, oratore uffi-ciale, nel discorso ha ricordato ilsacrificio dei Caduti di tutte le Armied ha ringraziato Alpini eCarabinieri per la loro opera anchenel sociale.A seguire, a coronamento dellagiornata il reduce Pietro Gazzoladel gruppo di Perino, è stato deco-rato dal Presidente sezionale dellaMedaglia Commemorativa della 2°Guerra mondiale, assegnata dalMinistero della Difesa per la suapartecipazione al conflitto sui frontidelle Alpi occidentali e dei Balcani.Le altre autorità hanno consegnatoagli altri reduci del gruppo, GuidoPattarini, Ernesto Gazzola e PietroGallinari, un quadretto ricordo dellaconsegna della pergamena di rin-graziamento assegnata dall’ANA loscorso anno. La cerimonia si è con-clusa con un apprezzato aperitivonei locali dell’ex Chiesa, adibita oraa Centro culturale. GLG

Si chiama Eremias Tesfaye il bambino etiope che ilgruppo alpini di Perino ha adottato in questo anno.Vivecon la nonna poverissima, essendo stato abbandona-to da entrambi i genitori. Ci viene riferito dalle suoredella Provvidenza per l’Infanzia di Via Torta Piacenza,che il bambino ha tanta voglia di studiare ed è moltointelligente. Ci siamo fatti carico di farle da papà puta-tivi e portarlo a compiere le scuole superiori. In segui-to se il gruppo sarà ancora in efficienza lo porteremosino al conseguimento della laurea, nella speranza cheun giorno diventi un buon cittadino del suo paese e siadi aiuto concreto per la società in cui vive e diventi luistesso promotore di solidarietà

Luigi Fugazza

LUGAGNANO

ADOZIONE A DISTANZA

In occasione del pellegrinaggio aLourdes gli Alpini di Lugagnano diVerona e di Lugagnano Val d’Ardahanno pensato di visitare unpaese in Francia nei Pirenei che sichiama Lugagnan. Si sono scam-biati saluti con i compaesani e ilsindaco Jean-Pierre Souverbielleche li ha ospitati nel suo ristoran-te. Si notano nella foto gli alpini diLugagnano Val d’Arda: SaccardiPaolo, Livardi Romano, CariniGiuseppe, Migliorini Gianni.

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Il Presidente della Sezione di Piacenza durante la premiazione

Il Gruppo degli studenti premiati con le autorità

Un momento della cerimonia

Il bambino etiopeEremias Tesfaye

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re di farlo con degli amici con gliAlpini. Ora l’edificio e l’area cir-costante a disposizione dellacomunità si presenta in modoadeguato alle varie esigenze;feste,commemorazioni, riunio-ni,assemblee.Il gruppo ha già in progetto ulte-riori opere di sistemazione chevedranno gli Alpini impegnati nelprossimo futuro. Inoltre comeogni anno il Gruppo Alpini diSettima l’ultima domenica dinovembre ha organizzato conl’Amministrazione Comunale laconsueta manifestazione inonore dei caduti. Presenti 30gagliardetti, le autorità civili emilitari, e un foltissimo gruppo diPenne Nere che hanno parteci-pato al corteo, alla S. Messacelebrata dal nostro ex cappella-no don Giacomo, consideratosocio onorario del gruppo diSettima e alla cerimonia di depo-sizione della corona al monu-mento ai caduti.

IL CAPOGRUPPORoberto Ronda

SETTIMA

PODENZANO

VITA NEI GRUPPI

Podenzano: Domenica 29 ottobre, ilgruppo alpini e l'associazione com-battenti e reduci locale, in collabo-razione con l'amministrazione co-munale ha celebrato il 4 Novembre.Data che commemora i caduti ditutte le guerre; ricorrenza che per laperdita di diversi nostri militari impe-gnati all'estero per portare pace,democrazia e aiuti umanitari è piùimportante e più attuale, verso colo-ro che hanno perso la vita. E' impor-tante per chi ha vissuto certi periodicome il reduce Nereo Gramigna, 91anni, al quale è stato consegnato ildiploma di fedeltà della federazioneprovinciale combattenti e reduci.Alla cerimonia hanno partecipato

Il gruppo alpini di Settima,continua nell’opera di risa-namento dell’edificio ex asi-lo parrocchiale che ospitaanche la loro sede.Nel corso degli anni si èprovveduto alla collocazionenel giardino, del monumentoai caduti, il ripristino dellecucine la pulizia di cantine elocali vari, l’adeguamentodel grande salone adibito asala riunione e banchettocon lavori che hanno riguar-dato rifacimento del tetto eimpianto di riscaldamento, ilgruppo ora ha provveduto allatinteggiatura di tutta la facciataesterna dell’edificio circa 2.400mq. Il lavoro ha riguardato ancheil risanamento delle pareti ester-ne attaccate dalle muffe e dalripristino di intonaci caduti.L’opera è stata portata a terminenel giro di poche settimane gra-zie alla disponibilità di tanti soci eamici degli Alpini. Tanti hanno

RIVERGARO«Su le nude rocce, sui perennighiacciai», sono le parole scrittesul cippo, fortemente voluto daglialpini del paese della Valtrebbia incollaborazione con alcune impreselocali che ne hanno sostenuto laspesa. Ventiquattro i gruppi pre-senti arrivati da tutta la provinciaper il taglio del nastro, con il presi-dente provinciale Bruno Plucani.«Questo monumento -ha dettoPlucani- è per ringraziare gli alpinidi Rivergaro per l’impegno svolto inpassato e per quello che continuaoggi». Con Plucani è intervenuto aRivergaro Roberto Formaggioni,consigliere nazionale per l’EmiliaRomagna delle penne nere, insie-me alle autorità locali, in testa ilsindaco di Rivergaro Pietro Martinie il gonfalone del Comune sorrettidai vigili in alta uniforme. E nutrita èstata anche la schiera di associa-zioni locali presenti e che, con glialpini, lavorano ogni giorno fiancoa fianco a favore della comunità: ivolontari della Pubblica AssistenzaSant’Agata, quelli dell’AVIS, una

l'onorevole Maurizio Migliavacca, illuogotenente dei carabinieri di SanGiorgio Alberto Dessolis, il tenenteMichele Iacobuono dell'aeronauticamilitare, il consigliere provincialeAntonio Maestri, il parroco DonGiuseppe Ferrari e il sindacoAlessandro Ghisoni.Dovrebbe essere importante per igiovani che oltre a commemorare iloro nonni in questa ricorrenza rice-vono delle borse di studio istituitedal comune, dalle associazioni loca-li, tra cui il gruppo alpini, enti eaziende del territorio.Tutto questo per unire il passato, ilpresente, il futuro.

messo a disposizione ore sottrat-te alla famiglia, capacità lavorati-ve frutto delle loro varie esperien-ze, la vera forza che spinge ilvolontariato, oltre la consapevo-lezza di fare del bene, è il piace-

delegazione di crocerossine dellaCRI provinciale e le insegne delleassociazioni combattentistiche ed’arma. Gli echi di quelle aroichegesta compiute dagli alpini al frontearrivano fin sul Trebbia, e la bandamusicale Vignola di Agazzano liraccoglie, traducendoli in note: lacanzone del Piave, e poi il commo-vente “silenzio” che scandisce ladeposizione di un cesto di rose e diuna corona di alloro al cippo appe-na svelato dal tricolore.«Solidarietà e sacrificio -ha detto ilparroco di Rivergaro don GiovanniCordani al momento della benedi-zione- questi sono i doni elargitidagli alpini, in guerra e in pace,durante il servizio militare e per lasocietà civile». E prima che il cor-teo in riva al fiume riprenda la stra-da per assistere alla celebrazionedi una santa messa in Sant’Agataseguono i ringraziamenti del capo-gruppo rivrgsarese Luigi Mercori, diAldo Ricci e di Renato Albasi ed ilcaloroso saluto del sindaco PietroMartini.

Il saluto ai caduti

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Il 6 agosto si è svolto il consueto raduno del Gruppo alla quale hanno presoparte ben 18 Gruppi con i relativi gagliardetti e una rappresentanza della sezio-ne di Piacenza. Dopo l’alzabandiera il corteo si è diretto verso la chiesa par-rocchiale dove il nostro cappellano don Stefano Garilli ha celebrato la S. messacon la partecipazionedel “Coro Montenero”. Altemine si è svolta la sfila-ta per le vie del paeseche si è conclusa con ladeposizione di una coro-na al Monumento aicaduti e la consegna diuna targa ricordo all’alpi-no benemerito GiorgioZancani.

PIOZZANO

Il saluto del Sindaco

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Nel giugno 2006 li abbiamo visti sultetto del Sacello di S. Rocco, aSeminò, come nel 1990, quandos’impegnarono in una radicale azio-ne di restauro del secolare monu-mento dove riposano le salme deicaduti in guerra. Questa volta era darifare il tetto, e gli Alpini di Ziano nonsi sono fatti pregare. Breve riunionedel Consiglio Direttivo: con l’appro-vazione unanime dei tanti Alpini pre-senti si decide di iniziare i lavori enel giro di poche settimane, sotto ladirezione del Capo Mastro ArtigliereSergio Cassinelli, i lavori sono ulti-mati. Vale la pena, per l’occasione,di ripercorrere la storia del Sacello diS. Rocco attraverso i dati cheGiuliano Zaffignani, appassionatocultore di memorie, raccolse nel1990 grazie all’opera di ricerca delParroco don GiambattistaLanfranchi. È tradizione che S.Rocco, quando si trattenne a lungonel Piacentino per curare gli appe-stati, agli inizi del 1300, si fermassea dormire lungo le strade per nonessere di peso ad alcuno. E là doveil Santo aveva pernottato i fedeli eri-gevano poi oratori in suo onore. InItalia gliene furono dedicati più ditremila, ed è significativo che ilSacello di S. Rocco a Seminò sorgaproprio su terreno comunale, quasicertamente là dove il Santo avevapernottato.Dal 1600 si ha notizia del sacellonell’archivio parrocchiale di Seminò,ma solo dal 1775 si conserva unregistro apposito del “Priore degliAffari di S. Rocco”. Nel 1865 ilPrevosto di Seminò Luigi Bruschi, ilPriore di S. Rocco Felice Lucchini, ilSottopriore Carlo Maserati eGiacomo Ferrari stipularono un con-

ZIANOGiugno 2006 – Rifacimento del tetto del Sacello di S.Rocco nella frazione di Seminò

Per onorare i morti, aiutare i viviCome nel 1990, gli Alpini di Ziano restaurano

il Sacello di S. Rocco a Seminò

VITA NEI GRUPPI

tratto con il muratore Giulio Curtonidi Borgonovo per “fare costruirel’Oratorio di S. Rocco nel luogo pre-ciso ove si trovava l’antico sacelloruinato dalla vetustà, a foggia diquello della Madonna di Caravaggiodi Sarmato”.L’Oratorio fu sempre gestito dallaChiesa di Seminò attraverso laConfraternita di S. Rocco.Nel 1923 il Comune di Ziano stipulòuna convenzione col Parroco al finedi porre nel Sacello le salme deiCaduti della Grande Guerra.Nel 1990 gli Alpini di Ziano, comes’è detto sopra, con una dedizione eun lavoro encomiabili, tolsero le infil-trazioni d’acqua che rovinavanomuri e pavimento, rinforzarono lefondamenta e rinnovarono la pavi-mentazione, ritinteggiando e abbel-lendo esternamente il tutto con l’aiu-to dell’Amministrazione Comunale,che fornì il materiale occorrente.Il restauro di quest’anno ha permes-so alla devozione a S. Rocco, moltoviva, di continuare ad esprimere glionori alle care salme dei Caduti inun locale decoroso e nitido.

Il Gruppo Alpini , in collaborazionecon l'Amministrazione Comunale diPianello, ha celebrato con una solen-ne manifestazione, la ricorrenza del4 novembre, anniversario della vitto-ria, giornata delle forze armate e deicaduti. Si è iniziato con l'alzabandie-ra, a cui è seguita la sfilata attraver-so le vie del paese; successivamen-te la Santa Messa, durante la qualesi è data lettura della "Preghiera delCombattente". Si è poi tornati almonumento per onorare i caduti edeporre una corona di alloro; si èconclusa quindi la cerimonia dandolettura dei bollettino della vittoria.Erano presenti molti pianellesi, iragazzi delle scuole elementari emedie, oltre a vari esponentidell'Amministrazione Comunale eProvinciale: il Sindaco Sig. FrancoCarlappi e l'Assessore provincialePaola Gazzolo, il Comandante dellalocale stazione dei Carabinieri

PIANELLO

Antonino Lauria, rappresentanti deiComuni limitrofi, tra cui il vicesindacodi Nibbiano, Paolo Nume, e delleAssociazioni d'arme e dei volontaria-to della vallata. La cerimonia è stataofficiata dal parroco di Pianello,Mons. Mario Dacrema e organizzatadal Capogruppo, Cav. Marchetti,coadiuvato da tutto il ConsiglioDirettivo. Anche in questa occasioneil Gruppo Alpini ha voluto distinguer-si per l'attenzione alla cultura ed alsociale, con l'assegnazione di 3 -borse di studio agli studenti chehanno conseguito la licenza mediacon l'ottimo. I premiati, Sara Dal-lospedale, Caterina Nume, ValerioVitali, hanno ricevuto una pergame-na ed una somma in denaro. Il Sig.Alfredo Scrocchi di Agazzano, mae-stro nella lavorazione dei metalli, hadonato una corona in ferro battutoche è stata deposta ai piedi deimonumento.

Il Gruppo Alpini di Pianello e Alta Val Tidone ha organizzato dueserate, il 5 ed il 6 agosto scorso in collaborazione con la Pro Locodi Pianello, chiamate: la "Veglia Verde", per contribuire con il ricava-to, ad incrementare il fondo di solidarietà “Arturo Govoni”.

FONDAZIONE BENEFICA "CAPITANO ARTURO GOVONI"

IL GRUPPO ALPINI DI PIANELLO E ALTA VAL TIDONEPROTAGONISTI DELLE CELEBRAZIONI DEL 4 NOMEMBRE

BORSE DI STUDIO AGLI STUDENTI MERITEVOLI

11 novembre 2006. Ilnostro Gruppo ha scel-to, come iniziativa uma-nitaria di sostenere adistanza due bimbibisognosi di Paesi lon-tani. Queste adozionìcontinuano e continue-ranno nel tempo ad aiu-tare i due piccoli adandare a scuola ed ilnostro contributo aiutaanche le rispettive fami-glie. Il nostro primobimbo, si chiama PAU-LO RICARDO, vive adHORTOLANDIA in Bra-sile, ci e stato segnalato da Sr. AntidaConti, nostra concittadina e missio-naria "Dell'Immacolata Regina dellaPace". L'adozione a distanza diPaulo, da 5 anni, durante i qualiabbiamo ricevuto notizie confortantisulla vita del bambino e della suafamiglia, le foto ci mostrano un visinofelice; sono le Suore che ci scrivono.Il secondo bimbo ci è stato segnalatoda Don Franceschini, anch'egli no-stro concittadino e responsabileDiocesano del Centro Missionario. Sichiama PETER GOMES frequenta la

2a Elementare vive a DHAKKA inBANGLADESH. Il sostegno a Peterdura da 2 anni; anche per lui il con-tatto è con una Missionaria, Sr. Luisaed un Sacerdote Don Dominic. Petere la sua famiglia vivono meglio colnostro aiuto e le testimonianze chericeviamo ce lo mostrano. Siamo lietidella strada intrapresa e felici dìvedere dalle loro foto che questi“NOSTRI FIGLI" crescono nel decoroe con dignità. Questa scelta confer-ma il motto degli Alpini:Aiutare i vivi ricordando i morti.

CASTELSANGIOVANNIADOZIONE A DISTANZA

I due bimbi adottati

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REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONEViale Risorgimento, 18 - Piacenza - Tel. 0523 322980 - www.anapiacenza.it - [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEDino Lombardi

COMITATO DI REDAZIONEPresidente: Bruno Plucani

Membri: A. Gemelli, R. Migli, G. Gazzola, G. GhittoniAddetto alla spedizione: G. Manfredi

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Ecco un bellissimo libro, che nonpuò mancare nella biblioteca diogni pena nera.L’autore è Gaetano Paolo Agnini,vincitore di numerosi premi lettera-ri, e soprattutto ufficiale degliAlpini (31° corso Auc).In quest’opera appassionanteAgnini ricostruisce la vita di DonCarlo fondendo in modo impecca-bile la sua alpinità e la sua spiri-tualità.Si parte dall’infanzia, dal carismadella madre che cresce il giovaneCarlo, orfano di padre, formandolocome soldato e come sacerdote.Si passa per la scelta di Don Carlodi partire per il fronte per starevicino ai suoi ragazzi del Gonzagae si giunge fino al miracolo dellafondazione da lui creata per acco-gliere i mutilatini e riparare al“dolore innocente” nato dalla guer-ra.Numerosi gli aneddoti e le testi-monianze… citiamo quella in cui sinarra come padre Gemelli lo chia-masse continuamente per averlocon sé in università, ma Don Carlo

Don Carlo Gnocchi, alpino cappellano

Rapporto sui progionieridi guerra I.T. in Russia

gli rispondesse che non avrebbeavuto tempo fino a quando nonavesse consegnato a tutti i familia-ri dei caduti le “reliquie” a lui affi-date dagli alpini in punto di morte.I proventi del volume finanziano larealizzazione di un ospedale inSierra Leone, costruito per ospita-re i bambini vittime delle mine.

ed. Arterigere, 172 pp., 12 euro

Presentato in anteprima nelle scorsesettimane da Bruno Pizzul alla presenzadel presidente nazionale dell’AnaCorrado Perona nella splendida cornicedi Palazzo Marino a Milano, ecco unvolume che è una vera miniera di storiee di aneddoti, corredati da bellissimeimmagini e disegni.Qualcuno penserà che sia “solo” l’enne-simo libro sulla Smalp. In realtà, cucitedal marchio della Scuola, ecco tante sto-rie caratterizzate dal profondo dna alpi-no del titolo. Dna dei 65 autori, ma

Dna alpinoScuola Militare Alpina di Aosta, laStoria si fa Leggenda

Racconti e immagini dal 1938 al 2006

soprattutto delle storie che dagli annitrenta arrivano fino all’attuale presenzadelle Truppe Alpine in Afganistan e inIraq.La prima parte si apre con i “Ragazzi diAosta 41” Cenci, Pes e Vicentini e soloqueste piccole gemme valgono il prezzodel volume. Lo scorrere dei racconti ciaccompagna poi nel dopoguerra e neglianni Sessanta, Settanta e Ottanta ed èbello vedere come cambino la società, icostumi e la politica, ma non quel fanta-

Gli alpini piacentini ben ricorde-ranno la visita avvenuta lo scorsoanno da parte di Carlo Vicentini,presidente nazionale dell’UNIRR(Unione Nazionale Italiana Reducidi Russia).Quella cha andiamo brevementea recensire è la seconda edizionedel “Rapporto sui prigionieri diguerra italiani in Russia”, scritto aquattro mani dallo stesso Vicentinie da Paolo Resta.Il volume è graficamente sparta-no, non accattivante rispetto atante altre pubblicazioni multicolo-ri, ma quale sorpresa nel leggerloattentamente: una miniera di infor-mazioni e testimonianze su pagi-ne drammatiche e troppo spessotralasciate dalla moderna storio-grafia. E’ la storia di novantacin-quemila italiani, inghiottiti dallasteppa russa. Vasta è la bibliogra-fia sul calvario della ritirata, ma glistorici spesso han taciuto quandosi è trattato di parlare dei prigio-nieri catturati dai sovietici, morti adecine di migliaia nei lager russi.I capitoli si snodano snelli nel lorosusseguirsi, ma il lettore più voltesi soffermerà a rileggere le testi-monianze pazientemente raccoltedagli autori. Racconti tratti non

solo da altre opere che compon-gono la ricca bibliografia, masoprattutto dalle parole di sempli-ci alpini che mai potranno dimen-ticare quell’inferno contornato daun filo spinato. Parole la cui dram-maticità supera ogni immagina-zione e che Vicentini e Restahanno fedelmente riportato al ter-mine di una ricerca faticosissima,spinti da una promessa fatta a chiè ancora laggiù in una fossacomune.

Un doveroso spazio è dedicato dalla redazione di Radio Scarpa auna manifestazione non prettamente alpina, ma che è stretta-mente legata ad una delle tradizioni alpine, ossia il canto corale.Stiamo parlando della rassegna “Venendo giù dai monti”, organiz-zata dal 1980 dal coro Montenero e che ogni anno annovera com-plessi specializzati in un repertorio tanto vasto quanto affascinan-te. Quest’anno tra i partecipanti c’era il coro dei congedati dellaBrigata Alpina Julia. Mai la sala del conservatorio Nicolini era statacosì affollata e gran parte del pubblico era tutta per loro.Assolutamente fantastici nell’esecuzione di un programma che hacommosso ed esaltato la platea. Speriamo di rivederli a Piacenza,per la delizia delle nostre orecchie e per aiutarli nelle tante inizia-tive benefiche che accompagnano ogni loro rappresentazione eregistrazione.

In punta di penna a cura di Giuseppe Ghittoni

Tutti i volumi recensiti sono acquistabili attraverso laSezione. Per informazioni contattare Rovati o Ghittoni.

Sono arrivate in Sede le pubblicazioni “I Canti degli Alpini”editi direttamente in ristampa anastatica dalla SedeNazionale. Affrettatevi a ritirare la vostra copia.

Il Coro Baj a Piacenza

stico soldato che è l’alpino.In chiusura c’è un bellissimo ricordo delTen. Manuel Fiorito, ultima “pennamozza” andata tragicamente avanti loscorso maggio nelle inospitali terreafgane.Un ultimo motivo per acquistare il libro èche l’intero ricavato andràall’Associazione Nazionale Alpini per laristrutturazione del Rifugio Contrin in Valdi Fassa.

Ed.Bellavite, pp.350, euro 18