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Format Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile delle Città e/o Poli PROPOSTA PRELIMINARE AGENDA URBANA CITTA' DI LAMEZIA TERME

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Format Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile delle Città

e/o Poli

PROPOSTA PRELIMINARE AGENDA URBANA

CITTA' DI LAMEZIA TERME

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Sommario

PREMESSA .................................................................................................................................................................................................... 3

1. SINTESI DEL CONTESTO URBANO DI RIFERIMENTO: PROBLEMATICHE E FABBISOGNI .......................................................... 4

1.1 Aspetti demografici ......................................................................................................................................................... 5

1.2 Dimensione sociale .......................................................................................................................................................... 8

1.3 Dimensione Economica............................................................................................................................................... 12

1.4 Dimensione ambientale .............................................................................................................................................. 16

1.5 Analisi Swot ..................................................................................................................................................................... 17

2. DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI CAMBIAMENTO ................................................................................................................. 20

2.1 Visione strategica e gruppi “Target” ..................................................................................................................... 21

2.2.1 OS1 - Crescita e innovazione sociale, economica ed inclusiva attraverso la messa in valore del

patrimonio pubblico disponibile ............................................................................................................................................. 24

2.2.2 OS2 - Crescita equilibrata e sostenibile per la valorizzazione della vocazione policentrica di

Lamezia Terme, attraverso l’integrazione tra i diversi centri urbani ed i quartieri residenziali. ................ 25

3. DESCRIZIONE DELLE AZIONI DA ATTIVARE .............................................................................................................................. 27

3.1 Azioni da attivare sul POR nell’ambito dell’Obiettivo specifico 1 .............................................................. 28

3.2 Azioni da attivare sul POR nell’ambito dell’Obiettivo specifico 2 .............................................................. 33

4. PRIMA IPOTESI DI AZIONI DA FINANZIARE PER OBIETTIVI STRATEGICI ............................................................................... 35

5. BOZZE SCHEDE INTERVENTI ...................................................................................................................................................... 50

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Premessa

La proposta preliminare “Agenda Urbana” per la Città di Lamezia Terme, si inserisce nell’ambito

del quadro della Strategia Regionale per le Aree Urbane della Regione Calabria, che tiene conto

delle indicazioni contenute nelle Linee-guida di cui alla D.G.R. n. 326/2017, intraprese al fine di

consentire alle città di assumere un ruolo importante nell’elaborazione delle strategie di

sviluppo attraverso la costruzione e l’attuazione di azioni integrate di sviluppo urbano.

L’intervento sulla città pertanto, scaturisce dal riconoscimento di alcune caratteristiche

tendenziali del modello di sviluppo territoriale, che vede sempre più una crescente

concentrazione nelle aree urbane di quote significative della popolazione e del sistema

produttivo.

Le città, come anche quella di Lamezia Terme, spesso inglobano dentro di sé grandi ricchezze ed

opportunità (i.e. attrattori culturali, centri scientifici e produttivi, spazi di aggregazione sociale,

etc.), cosi come ampi spazi di povertà materiale (i.e. quartieri periferici monofunzionali, aree

interstiziali, etc.) e situazioni di precarietà sociale (i.e. marginalità estrema, segregazione

spaziale e culturale delle minoranze sociali, etc.).

Il perseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, attribuisce alle politiche urbane

ulteriori ed ambiziosi compiti: definire politiche che si propongono di contrastare le ricadute

sociali della crisi economica, esplorare con maggiore efficacia il tema del cambiamento climatico,

accompagnare i processi di riforma e riorganizzazione istituzionale che si stanno compiendo

negli Stati membri

Sul piano generale pertanto, la Strategia per l’attuazione dell’Agenda Urbana, costituisce un

elemento centrale della politica di coesione in Calabria per il periodo 2014/2020.In particolare,

Lamezia Terme - città di dimensione intermedia, potrà definire la propria strategia di intervento

coerentemente a quanto definito nel POR Calabria 2014/2020 privilegiando, in funzione delle

carenze in ambito sociale, economico ed ambientale e dagli ambiti di azione previsti dal

programma regionale, un insieme integrato di azioni mirate a:

a. rafforzare e migliorare livello e qualità dei servizi pubblici urbani per i residenti della

città attraverso azioni ed interventi sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili;

b. contrastare il disagio e la povertà espandendo e migliorando i servizi sociali in aree

marginali o per fasce fragili di cittadinanza;

c. potenziare filiere produttive e di servizi anche attraverso l’insediamento di nuove

imprese.

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In tale scenario di riferimento, una particolare rilevanza hanno assunto gli indirizzi di

pianificazione del territorio che sono stati definiti dal PSC (Piano Strutturale Comunale) di

Lamezia Terme, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 79 del 19/2/2015 e

nell’ambito del quale sono state definite alcune sfide territoriali con cui il Programma intende

confrontarsi.

1 Sintesi del contesto urbano di riferimento: problematiche e fabbisogni

Nel contesto urbano calabrese la città di Lamezia Terme è classificata come centro urbano di

livello sub regionale: cioè uno di quei centri che esercita la sua capacità attrattiva in ambito

territoriale provinciale o, per una specifica funzione, su territori che interessano più province.

Lamezia Terme (70.834 abitanti) è il centro più grande della Provincia di Catanzaro, oltre che il

più popoloso del territorio. Il tessuto insediativo è analogo a quello della provincia di Catanzaro,

con un grande centro abitato circondato da piccole località.

Il territorio di cui fa parte Lamezia è situato nella parte centrale della regione Calabria, a nord

della città di Catanzaro, e si estende su una superficie complessiva di 828 kmq. Per la sua

posizione geografica, il territorio è di particolare importanza all’interno degli equilibri della

Regione, poiché nodo di passaggio obbligato per i traffici e gli scambi interni tra la Calabria e le

altre regioni.

Inoltre, la presenza di una zona industriale particolarmente estesa (1.050 ettari) rende l’area di

Lamezia Terme strategica per lo sviluppo regionale. Il territorio inoltre presenta una notevole

ricchezza dal punto di vista idro morfologico, con la presenza di tre sistemi, per un totale di 26

Comuni:

- L’Area Costiera, che comprende cinque comuni lungo il litorale (tra cui Lamezia Terme), è

caratterizzata da terreni pianeggianti, che collegano i centri abitati al mare;

- L’Area Collinare, comprende nove comuni, è situata nella parte più interna del territorio

ed è caratterizzata da piccoli centri di origine rurale;

- L’Area Montana, che comprende dodici comuni, è caratterizzata soprattutto da piccoli

centri di origine tardo medioevale, sorti intorno ad abbazie e cittadelle fortificate.

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Il territorio si sviluppa a partire dalla piana costiera di Santa Eufemia (o anche Piana di Lamezia

Terme), situata al centro della costa tirrenica della regione Calabria, sviluppatasi a seguito della

bonifica delle aree paludose, e prosegue sino alla parte centrale della regione, costituita dalla

parte terminale dell'Appennino Calabro.

Lamezia è il comune principale ed è circa a metà strada tra la costa e l'Appennino, e ha sede in

quel tratto di territorio che è l'istmo di Marcellinara, il più stretto di tutto il territorio italiano (la

distanza tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio è di soli 33 chilometri).

Il territorio si trova nelle vicinanze dei più importanti centri amministrativi della Calabria: 35 km

da Catanzaro, 70 km da Cosenza e 135 km da Reggio Calabria. Attorno alla piana sono situati i

piccoli comuni collinari. Tra i principali corsi d'acqua vi è il fiume Amato, a cui si deve la piana, su

cui confluiscono vari affluenti: il torrente Cantagalli, che attraversa il comune di Sambiase, il

torrente Zinnavo, che è situato al limite del comune di Gizzeria, il torrente Piazza ed il torrente

Bagni, dalle acque sulfuree.

1.1 Aspetti demografici

Il Comune di Lamezia Terme con oltre 70 mila abitanti, è il centro il più grande della provincia

dopo Catanzaro ed il terzo di tutta la Calabria, oltre che il più popoloso del territorio. Il numero

dei residenti dal 2012 è in leggera crescita con un saldo positivo dello 0,3%.

Popolazione Lamezia Terme anni 2002-2016

Anno Residenti Variazione Famiglie Componenti

per Famiglia %Maschi

2001 70.466

2002 70.464 0,00% 49,10%

2003 70.644 0,30% 24.653 2,87 49,00%

2004 70.366 -0,40% 24.600 2,86 48,90%

2005 70.365 0,00% 24.721 2,85 48,80%

2006 70.188 -0,30% 24.721 2,84 48,70%

2007 70.555 0,50% 25.080 2,81 48,60%

2008 70.825 0,40% 25.475 2,78 48,50%

2009 70.961 0,20% 25.927 2,74 48,50%

2010 71.286 0,50% 26.439 2,7 48,50%

2011 70.329 -1,30% 26.539 2,65 48,70%

2012 70.261 -0,10% 26.891 2,61 48,80%

2013 70.452 0,30% 26.632 2,65 48,80%

2014 70.515 0,10% 26.739 2,63 48,80%

2015 70.714 0,30% 26.902 3 48,9

Fonte: Elaborazione su dati Istat (1 gennaio di ciascun anno)

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Come illustrato nella tabella seguente, la dinamica demografica registra negli ultimi 5 anni un

trend lievemente positivo dovuto essenzialmente ai saldi naturale e migratorio positivi.

Bilancio demografico Lamezia Terme – Variazioni anni 2002-2016

Anno Popolazione

Media Natalità Mortalità

Crescita

Naturale

Migratorio

Totale

Crescita

Totale

2002 70.465 9,7 7 2,7 -2,7 0

2003 70.554 10 7,4 2,5 0 2,6

2004 70.505 10 6,8 3,2 -7,1 -3,9

2005 70.366 9,5 7,1 2,4 -2,4 0

2006 70.277 9,9 6,9 3,1 -5,6 -2,5

2007 70.372 10,1 7,6 2,5 2,7 5,2

2008 70.690 9,7 7,6 2,1 1,7 3,8

2009 70.893 9,8 8,6 1,2 0,7 1,9

2010 71.124 9,4 7,7 1,7 2,9 4,6

2011 70.808 9,8 8,3 1,6 -0,9 0,7

2012 70.295 9,9 8,2 1,7 -2,7 -1

2013 70.357 8 8,2 -0,1 2,8 2,7

2014 70.484 9,2 7,9 1,3 -0,4 0,9

2015 70.615 9 8,5 0,5 2,3 2,8

2016 70.803 9 8 1 1,5 2,5

Fonte: Elaborazione su dati Istat (1 gennaio di ciascun anno)

Per quanto riguarda la distribuzione per fasce di età, l’area mostra un generale equilibrio tra

giovani e anziani (per ogni giovane vi sono circa 1,28 anziani), con una età media inferiore a

quella della provincia e della regione e più bassa della media nazionale (in Italia, per ogni

giovane, ci sono 1,38 anziani): il Territorio di Lamezia è dunque definibile come “giovane”.

Figura 1: Trend popolazione 2010-2016

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Nel corso degli ultimi anni è diventata consistente la presenza di stranieri immigrati, al 1°

gennaio 2017 i residenti stranieri a Lamezia Terme (quindi la componente regolare) risultavano

essere 5.133 (concentrati nei centri storici della Città, nelle zone di San Teodoro, nella zona di

Bella, e nella zona del centro storico di Sambiase) e rappresentano il 7,2% della popolazione

residente. Rispetto al 2004, quando la popolazione straniera residente censita era risultata pari a

1.416, si registra un incremento complessivo di 3.717 individui.

Figura 2: Popolazione straniera residente (anni 2004-2017)

Figura 3: Trend popolazione 2010-2016

Tale andamento positivo è dovuto ad una molteplicità di fattori, tra i quali:

- Lamezia, per la sua posizione strategica all’interno della Regione Calabria è un punto di snodo

fondamentale per il passaggio e l’insediamento degli immigrati: la presenza dell’aeroporto,

dello snodo ferroviario, la vicinanza al mare, accrescono la percezione che la stessa Lamezia

ha di sé come città aperta votata all’accoglienza;

- la tendenza da parte di una quota crescente di stranieri a costruire il proprio progetto

migratorio sul territorio regionale, anche in ragione dell’opportunità di inserimento

occupazionale nei settori dell’agricoltura, del commercio, del lavoro domestico e dei servizi;

- la forte spinta all’emersione di rapporti precedentemente irregolari, dovuta anche

all’ingresso nell’UE di paesi esportatori netti di forza lavoro (esempio la Romania).

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Un ulteriore aspetto che caratterizza l’immigrazione a Lamezia è l’incremento delle donne e dei

giovani. Dal punto di vista della struttura per età della popolazione straniera residente a Lamezia, i

giovani da tra 0-14 anni sono pari al 15% dell’intera popolazione.

Popolazione Straniera Residente per macro classi di età (2017

ETA’ %

0-14 anni 15%

15-64 anni 82%

65+ anni 3%

Fonte: elaborazione su dati ISTAT

C’è da dire che la Comunità Marocchina oltre ad essere la più numerosa fra le Comunità degli

Immigrati, è anche la più storica nel territorio lametino, il suo protagonismo inteso ovviamente

nell’accezione positiva non si ha solo dal punto di vista demografico della popolazione straniera

residente a Lamezia, ma anche dal punto di vista imprenditoriale.

Infatti secondo i dati di Unioncamere nel III Trimestre del 2013, il 64% delle Imprese con titolare

Straniero ha nazionalità Marocchina. Dai dati fino ad ora analizzati si evince come il fenomeno

dell’immigrazione a Lamezia sia divenuto strutturale e caratterizzato da un incremento sostanziale

delle donne e dei giovanissimi. Monitorare costantemente le caratteristiche demografiche della

popolazione residente (straniera e non, classi di età, genere e provenienza), ci consente di mettere in

evidenza la necessità di provvedere ad adeguare i servizi pubblici ed assistenziali al fine di rispondere

in maniera efficiente ed efficace all’evoluzione demografica.

Le sfide associate ad un flusso crescente di popolazione straniera e migranti richiedono un’azione

pubblica adeguata volta a promuovere l’inclusione sociale tramite l’offerta di servizi sociali e per

l’occupazione, l’accesso all’abitazione e all’istruzione. Si pone dunque come prioritaria la necessità di

un’azione incisiva rivolta a soddisfare il fabbisogno legato all’abitazione ed ai servizi ad essa

direttamente integrati, in grado di offrire un tetto sulla testa nell’immediato, impiegando il

patrimonio pubblico, abbandonato o parzialmente utilizzato.

1.2 Dimensione sociale

Per quanto riguarda la situazione reddituale a Lamezia Terme, il reddito imponibile IRPEF per

contribuente si assesta su euro 16.208 annui, con il 42,1% di contribuenti che dichiarano meno di

10.000 euro l’anno; a fronte di una media nazionale di euro 20.674 come reddito imponibile IRPEF

per contribuente e il 30,6% di contribuenti che dichiarano meno di 10.000 euro l’anno. (fonte:

Ministero delle Finanze, anno di riferimento 2015).

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E’ comunque evedente che le condizioni socio-economiche delle famiglie hanno risentito della crisi

economica-occupazionale. Questa situazione ha determinato un aumento delle condizioni di disagio

socio-economico anche nei nuclei familiari autoctoni aumentando nel contempo in maniera

considerevole le condizioni di difficoltà, per altro già esistenti, delle famiglie di immigrati comunitari

ed extra comunitari.

La povertà non sembra essere un elemento residuale ma è componente strutturale che amplia le

diseguaglianze. Accanto alle situazioni di povertà classiche, emerge, da qualche anno, una particolare

vulnerabilità delle famiglie con figli, specie se minori, e delle famiglie composte da soli anziani.

In tema di mercato del lavoro, il comune di Lamezia Terme, per ciò che concerne l’attività della

popolazione, mostra il 60,2% di partecipazione al mercato del lavoro maschile a fronte di un dato di

partecipazione femminile del 39,4%, inferiore al dato nazionale che vede la partecipazione al mercato

del lavoro femminile al 41,8 %, ma superiore al medesimo indicatore regionale che si assesta al

36,2%.

Partecipazione al mercato del lavoro Comune di Lamezia Terme (dati 2011)

Indicatore Lamezia Terme Calabria Italia

Partecipazione al mercato del lavoro maschile 60,2 55,3 60,7

Partecipazione al mercato del lavoro femminile 39,4 36,2 41,8

Partecipazione al mercato del lavoro 49,4 45,4 50,8

Incidenza giovani 15-29 anni che non studiano e non

lavorano

27,4 30,3 22,5

Rapporto giovani attivi e non attivi 45 39,3 50,8

La popolazione attiva (forze di lavoro) comprende le persone occupate e quelle in cerca di

occupazione. Queste ultime sono composte dai disoccupati alla ricerca di una nuova occupazione e da

coloro che sono alla ricerca di una prima occupazione.

I giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i c.d. NEET, sono il 27,4%, dato di cinque

punti percentuali superiore a quello nazionale del 22,5%. Vien rappresentato il rapporto percentuale

tra la popolazione residente di 15-29 anni non studente e non occupata e la popolazione residente di

15-29 anni.

L’indicatore mostra la quota percentuale di giovani tra 15 e 29 anni che non sono iscritti ad un corso

di studi, che non frequentano un corso di formazione e che non lavorano. Il valore esprime la quota di

giovani, che usciti da un percorso di studi, non riescono a trovare un’occupazione.

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(Fonte: ottomilacensus.istat.it, anno di riferimento 2011)

Il tasso di disoccupazione è del 21,5%. Particolarmente rilevante è il dato relativo al tasso di

disoccupazione femminile: il 25,4% a fronte di un dato nazionale del 13,6% e regionale del 22,5%.

Nondimeno, il tasso di disoccupazione giovanile è il 47,2%.

L’indicatore rappresenta la quota percentuale di forza lavoro che è alla ricerca di una nuova

occupazione perché ha perso il lavoro oppure è alla ricerca di una prima occupazione. Il rapporto

permette di misurare l’eccesso di offerta di lavoro rispetto alla domanda espressa dal sistema

economico. È uno dei principali indicatori sul ciclo economico del territorio indagato.

CONFRONTI TERRITORIALI AL 2011

Indicatore Lamezia Terme Calabria Italia

Tasso di disoccupazione maschile 18,7 17,3 9,8

Tasso di disoccupazione femminile 25,4 22,6 13,6

Tasso di disoccupazione 21,5 19,5 11,4

Tasso di disoccupazione giovanile 47,2 49,6 34,7

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Le famiglie con potenziale disagio economico sono il 5.3%, quasi il doppio rispetto alla media

nazionale del 2.7% ed in linea con il dato regionale, 5.1%. questo dato indica il rapporto percentuale

tra il numero di famiglie con figli con la persona di riferimento in età fino a 64 anni nelle quali nessun

componente è occupato o ritirato dal lavoro e il totale delle famiglie. Attraverso l’indicatore si

individuano situazioni di potenziali difficoltà economiche per la mancanza di almeno un reddito da

lavoro o da pensione derivante da attività lavorativa.

(Fonte: ottomilacensus.istat.it, anno di riferimento 2011)

La situazione abitativa del comune, al pari di quella regionale, è caratterizzata inoltre da una pesante

contraddizione: a fronte di un numero crescente di abitazioni non occupate e della crescita

dell’invenduto, aumenta la platea degli individui e delle famiglie che sperimentano difficoltà di

accesso alla casa.

L’accesso all’abitazione presenta, in generale, elementi di criticità correlati, in maniera

preponderante, all’alto indice di povertà della popolazione e alla debole funzione del lavoro quale

canale principale di integrazione sociale. Nel loro complesso questi elementi determinano

l’ampliamento di una fascia di popolazione che vive in unacondizione di vera e propria marginalità

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I grafici seguenti si propongono di presentare brevemente alcune informazioni di particolare

interesse a proposito del patrimonio immobiliare del comune di Lamezia Terme. Nel territorio

comunale vi sono 17.658 edifici, di cui il 91.89% risulta utilizzato. Il 66.77% della popolazione

residente vive in abitazioni di proprietà mentre il 17.83% vive in abitazioni in affitto. La maggior

parte del patrimonio immobiliare del comune di Lamezia Terme è stata costruita nel periodo 1966-

1992.

Analizzando infine la percentuale degli alloggi vuoti sul totale degli alloggi occupati rispetto agli altri

comuni calabresi i valori del comune lametino si attestano tra i più bassi insieme a quelli di Cosenza e

Catanzaro.

1.3 Dimensione Economica

Il tessuto produttivo del territorio Lametino è caratterizzato da una presenza percentualmente

importante di aziende del settore commerciale all’ingrosso e al dettaglio rispetto alle altre attività

produttive. Su dieci attività imprenditoriali, quattro sono esercizi commerciali: ciò è sinonimo di un

sistema distributivo piuttosto vivace e strutturato.

Complessivamente nel territorio lametino si riscontra:

- una marcata presenza dell’agricoltura rispetto alla media provinciale (11,2%), che tuttavia è

inferiore rispetto sia al dato regionale (15,9%), del Mezzogiorno (20,5) e dell’intero territorio

nazionale (14,7);

- una presenza del commercio (37,7%) in linea con i dati provinciali (37,9) ma con incidenza

superiore sia al dato regionale (34,7) che meridionale (31,7), nonché rispetto al dato

nazionale (27,2);

- una presenza della manifattura (10,8%) in linea sia con i dati provinciali (10,3%) e della

media del Mezzogiorno, seppur inferiore al dato nazionale (13%);

- una presenza delle aziende del settore delle costruzioni (10,6%) inferiore rispetto al dato

provinciale, regionale e nazionale, ma in linea con i valori medi del Mezzogiorno.

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La struttura produttiva dell’area di Lamezia presenta tuttavia una densità imprenditoriale nelle

attività manifatturiere superiore al valore provinciale in oltre 20 dei 26 Comuni del territorio. Per

quanto riguarda la struttura dimensionale delle imprese, prevalgono quelle di piccole dimensioni, in

linea con la media della provincia di Catanzaro: il numero di ditte individuali (81,4% del totale) è

infatti assai elevato, superiore di 4 punti percentuali rispetto alla media del Mezzogiorno (77,2%) e,

soprattutto, di 15 punti percentuali rispetto alla media nazionale (67,8%).

Le 8 imprese di grandi dimensioni (con oltre 200 dipendenti) sono localizzate tutte a Lamezia Terme,

grazie alla presenza dell’area industriale, una sola a Tiriolo, a conferma dell’importanza che riveste il

centro più popoloso rispetto agli altri Comuni dell’area e della provincia.

Le Imprese con più di 50 dipendenti sono presenti, oltre che a Lamezia, in 5 Comuni: Curinga, Falerna,

Gizzeria, Pianopoli e Tiriolo, tutti dotati di aree PIP. Le imprese di piccola dimensione (da 10 a 50

dipendenti) sono quelle maggiormente diffuse sul territorio e raggiungono cifre significative, oltre

che nei Comuni già citati in precedenza, anche a Decollatura, Maida, Nocera Torinese e Soveria

Mannelli. In relazione al mercato del lavoro, il territorio di Lamezia Terme registra un numero di

abitanti in età lavorativa particolarmente elevato ed una elevata offerta di lavoro non coperta in

modo ottimale dal mercato.

Unità locali e addetti alle unità locali di imprese, istituzioni non profit e istituzioni pubbliche per area geografica – Anno

2011 – LAMEZIA TERME

UNITA’ LOCALI

Totale imprese

Totale imprese

Istituzioni non profit

Istituzioni non profit

Istituzioni pubbliche

Istituzioni pubbliche

Totale Totale

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

4.358 3,7 356 4 107 2,5 4.821 3,7

ADDETTI

Totale imprese

Totale imprese

Istituzioni non profit

Istituzioni non profit

Istituzioni pubbliche

Istituzioni pubbliche

Totale Totale

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %

14.768 4,9 431 4,8 3.827 4 19.026 4,7

Il settore del commercio al dettaglio è il primo in ordine di importanza nel territorio lametino. È

caratterizzato in prevalenza da piccoli esercizi commerciali a gestione familiare o piccole imprese, a

cui si associano ampi Centri Commerciali, con i principali nomi della grande distribuzione alimentare

e le più note marche di abbigliamento, in presenza diretta o tramite la formula del franchising. Ciò

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garantisce, come già evidenziato, una distribuzione ottimale su di un vasto territorio, con evidenti

possibilità di segmentazione della tipologia di attività rispetto a target specifici.

L’industria manifatturiera si caratterizza per una prevalenza del settore del comparto dei prodotti

alimentari e delle bevande, che copre quasi un terzo della produzione totale (29,7%), seguito dai

comparti della fabbricazione e lavorazione del metallo (15%), dall’industria del legno (11, 6%) e dalla

fabbricazione dei prodotti e la lavorazione dei minerali non metalliferi (9%).

Si tratta di industrie di tipo tradizionale, abbastanza diffuse in tutto il territorio italiano. Vanno

segnalate in particolare le concentrazioni di imprese del settore della lavorazione del legno (6.8%)

nei comuni di Decollatura e soprattutto Serrastretta (denominata la“Capitale meridionale della

sedia”) e quelle costituenti il “protodistretto” della rubinetteria, nei comuni compresi fra Lamezia e

Nocera Terinese.

Il settore dell’agricoltura è quello in cui si sono concentrati notevoli sforzi degli investitori e delle

istituzioni. Il comparto agroalimentare, infatti, è stato oggetto di un Patto Territoriale che mira a

potenziarne la produttività in una ottica di sviluppo ecosostenibile, rappresentando tale comparto

una grande opportunità per il territorio. Il comparto presenta prodotti di eccellenza, fra cui:

- l’olio Extravergine d’oliva “Lametia” DOP, dal sapore delicato e fruttato; la zona di

produzione, individuata dal relativo disciplinare (regolamento CE n. 2107/99), comprende

tutto il territorio della Piana di Lamezia ricadente nei Comuni di Curinga, Lamezia Terme,

Maida, S. Pietro a Maida, Gizzeria, Feroleto Antico, Pianopoli.

- il vino “Lamezia DOC”, nelle differenti tipologie di bianco, rosso, rosato e greco, che si produce

a Lamezia Terme ed in altri otto comuni della Piana (tra cui Curinga, Gizzeria e Feroleto

Antico);

- nella zona denominata "Scavigna" (che comprende in parte i territori dei Comuni di Nocera

Terinese e Falerna) si produce l’omonimo vino DOC, nei tipi bianco e rosso.

Vanno inoltre ricordate l’eccellente produzione di fragole e la floricoltura, nei Comuni di Lamezia

Terme e Curinga.Accanto al settore agricolo, si possono considerare di una certa importanza anche la

caccia e la silvicoltura, attività che sono valorizzate da un paesaggio incontaminato, specialmente

nell’area montana.

I boschi ospitano un’ampia varietà di uccelli che, oltre ad essere oggetto di caccia, sono anche

attrazione per un crescente flusso di turisti che si dedicano ad attività quali l’escursionismo ed il “bird

watching”.

Il settore delle costruzioni è, tra le attività nel territorio di Lamezia Terme, il quarto in ordine di

importanza e registra una certa stabilità. Il settore è concentrato sulle ristrutturazioni di abitazioni

pre-esistenti ma anche sulla creazione di nuove unità abitative, sia singole che condominiali.

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Quello alberghiero è il settore che, oltre ad aver registrato una crescita significativa negli ultimi anni,

detiene i più ampi margini di miglioramento, grazie alla possibilità di usufruire di locali che si sono

resi disponibili anche nei piccoli centri, anche a seguito del calo demografico. I pubblici esercizi sono

costituiti, per la maggior parte, da locali caratterizzati da un lungo ciclo di vita, testimone di una bassa

percentuale di nuove iniziative imprenditoriali nel settore, ma anche della stabilità di quelle che –

grazie all’impegno imprenditoriale dei gestori – riescono ad affermarsi. Il turismo vive una stagione

estremamente lunga, che va da maggio ad ottobre, e può contare su una vasta clientela fatta di utenza

locale ma anche di turisti, attratti dagli stabilimenti delle “Terme di Caronte”

Le terme – sorte attorno all’omonima sorgente di acque sulfuree, nota sin dall’antichità sono site nel

Comune di Lamezia, in una valle tra le falde dei monti S. Elia e Muzzari a 240 m. s.l.m. ed a pochi

chilometri dal mare, circondate dalle montagne del parco “Difesa Mitoio Caronte”, in un bosco

secolare di querce, castagni e pini, godono di un clima mite tutto l'anno.

Due vaste aree industriali (Agglomerato gestito dal Consorzio per l’Industrializzazione della Provincia

di Catanzaro oggi CORAP ed Area ex Sir gestita da Lamezia Europa S.p.A.) offrono alle imprese grandi

opportunità di insediamento nel territorio lamentino.

L’Area Industriale “Ex SIR” di Lamezia Terme, per la sua posizione geografica, l’immediata

disponibilità di 1.200.000 mq per l’insediamento di PMI e grandi Imprese, la dotazione

infrastrutturale già esistente (Aeroporto Internazionale) ed in fase di ulteriore potenziamento,

nonché la vicinanza con il porto internazionale di Gioia Tauro (80 km in autostrada), assume una

valenza strategica ai fini dello sviluppo del territorio, della regione Calabria e dell’intero Mezzogiorno.

Nell’area sono già operative le forniture di gas metano, energia elettrica, acqua potabile, la rete

telefonica e servizi wireless per la connettività a banda larga, mentre è in fase di completamento la

rete per l’approvvigionamento di acqua ad uso industriale. Sono inoltre operativi, in attesa del

completamento della rete fognaria, l’impianto di trattamento e depurazione dei reflui industriali e il

servizio di smaltimento rifiuti industriali, a cura della Regione Calabria.

Attualmente all’interno dell’Area ex Sir sono operative o stanno per avviare le loro attività 80 aziende

dei settori manifatturiero (aziende dolciarie ed alimentari, elettroniche, metalmeccaniche, etc.) e dei

servizi (logistica, comunicazioni) che danno impiego a circa un migliaio di addetti.

Quando tutte le imprese saranno avviate, gli addetti totali toccheranno quota 1.500 unità dei

4.200.000 mq. di estensione complessiva nell’area ex Sir sono attualmente ancora disponibili 150 lotti

su 230, per una superficie totale pari a 1.200.000 mq.

L’immediata disponibilità dei suoli per l’insediamento produttivo ad un prezzo di acquisto

particolarmente vantaggioso (circa 16 euro), unitamente alla buona localizzazione geografica, alla

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eccellente accessibilità, la buona dotazione di servizi e alla dotazione infrastrutturale, tempi di

insediamento certi e un ambiente produttivo dinamico e attivo rendono l’Area di particolare interesse

per gli imprenditori, che possono trarre ulteriori vantaggi localizzativi dalle politiche di

incentivazione e di sostegno allo sviluppo attivate dalla Regione Calabria.

1.4 Dimensione ambientale

Il sistema insediativo lametino presenta, fin dalle sue origini, una notevole complessità dovuta

all’interazione tra i tre poli urbani che oggi costituiscono la città: Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia.

Dall’unificazione amministrativa delle tre polarità si è innescato un processo di trasformazione

urbana, all’interno del quale gli strumenti di governo del territorio hanno spesso incontrato diverse

difficoltà, se non fasi di autentica impotenza.

Oggi il sistema urbano si caratterizza per la centralità che i due poli tradizionali di Nicastro e

Sambiase continuano a rivestire, sebbene con modalità di interazione più complesse rispetto al

passato; Sant’Eufemia, invece, ha confermato negli anni il ruolo di centro intermodale per il trasporto,

ruolo confermato dalla centralità che le grandi infrastrutture hanno nell’area. Risulta, però, anche ben

visibile il peso crescente di una fascia di insediamento diffuso, che si sviluppa dentro e fuori le linee di

demarcazione fissate dagli strumenti urbanistici. Questi processi furono innescati con la volontà di

ricucire i centri urbani, ma in realtà hanno dato vita ad un sistema insediativo informe che esercita

pressione sul sistema della mobilità urbana già critico.

Il quadro generale del verde urbano a disposzione dei cittadini di Lamezia si presenta piuttosto

frazionato e dififcilmete fruibile se si considera da un lato l’estensione dell’area comunale e la

distribuzione policentrica del territorio dall’altro l’assenza di superfici di ampiezza rilevante (parchi

urbani ed aree verdi attrezate). Le aree verdi più importanti oggi fruibili sono le seguenti:

- Parco Torrente Piazza (Parco Mastroianni) e le aree situate in prossimità del torrente Piazza,

a Nicastro;

- Pineta di località Comuni;

- Parco Peppino Impastato ex Parco fluviale area nord e Centralità locale area nord;

- Parco XXV Aprile del quartiere Scinà ex Parco fluviale area sud;

- Parco Difesa Mitoio;

- Parco attrezzato del quartiere San Pietro Lametino;

- Parco degli Ulivi;

Altre aree sono quelle relative al quartiere Sambiase di cui una a servizio di un quartiere nato con

abitazioni di edilizia residenziale pubblica ed una fascia verde ubicata nel quartiere Sambiase.

Dal punto di vista ambientale, invece nel complesso il territorio del Comune di Lamezia Terme

presenta diverse criticità: innanzitutto una evidente fragilità sotto il profilo della sicurezza

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ambientale, con riferimento a fattori di grande incidenza, quali la sismicità dell’intera area geografica,

la ricorrente precarietà idrogeologica e geomorfologica, la difficile stabilità dei versanti, ecc.

Vi sono inoltre, vistosi ed estesi fenomeni di abusivismo edilizio, capaci di vanificare in larga misura i

pur ricorrenti tentativi di procedere nel senso di un effettivo governo del territorio. Va però detto che,

il territorio lametino presenta, nel quadro calabrese complessivo, buone – e forse in parte uniche –

potenzialità di sviluppo, in ragione della sua rilevante centralità nella geografia regionale e di una

serie cospicua di dotazioni infrastrutturali.

Per ciò che concerne il settore energetico, ed in particolare la produzione di enregia da fonti

rinnovabili nel Comune di Lamezia Terme risulta istallato l’unico impianto eolico in funzione della

provincia di Catanzaro: si tratta di un impianto ibrido composto da 2 turbine eoliche da 320 kW

ciascuna, accoppiate ad un campo fotovoltaico da 600 kW.

1.5 Analisi Swot

Dall’analisi del contesto, generale e specifico, del sistema urbano dell’area di Lamezia Terme illustrata

nei precedenti paragrafi, la situazione appare indubbiamente caratterizzata da diversi nodi

problematici, capaci di incidere fortemente sulla evoluzione generale del sistema stesso. Tuttavia,

altrettanto indubbiamente la stessa situazione appare caratterizzata da una serie di valenze positive,

anche se solo parzialmente e adeguatamente valorizzate, che ugualmente incidono o possono incidere

su detta evoluzione del sistema urbano. In questa logica si colloca l’analisi SWOT che, sulla base di

quanto emerge dall’analisi e dalla descrizione del contesto socio-economico locale, tende ad

individuare i principali punti di forza e di debolezza della Città di Lamezia e ad evidenziare, in

relazione ad un possibile insieme di interventi stabiliti dalla programmazione, in accordo con le

indicazioni programmatiche europee, nazionali e regionali, opportunità e rischi propri del sistema

urbano, massimizzando così la conoscenza degli elementi che influenzano una più compiuta ed

efficace azione degli interventi stessi: nella fattispecie quelli che saranno oggetto dei finanziamenti a

valere sui Fondi Strutturali Europei. Come è noto, infatti, l’analisi SWOT evidenzia, per ogni categoria

di azioni da svolgere, una coppia di osservazioni, rispettivamente positive e negative, che

caratterizzano - e che permettono di valutare in anticipo - l’insieme degli effetti conseguibili. Tali

osservazioni, in particolare, riguardano, da una parte, le possibilità espresse dall’azione in questione

nei confronti dei vincoli interni (e, quindi, evidenziano i “punti di forza” ed i “punti di debolezza”

connaturati all’azione stessa); dall’altra, i condizionamenti che derivano all’azione dall’ambiente

esterno (e, quindi, le “opportunità” ed i “rischi” che esso determina).

Nel quadro successivo si descrivono i principali elementi emersi dall’analisi, con particolare

attenzione ai punti di forza e debolezza e alle opportunità e minacce connesse al quadro complessivo

di riferimento del presente documento strategico.

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Analisi SWOT

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Posizione geografica vantaggiosa e strategica, apertura al mediterraneo, centrale rispetto agli scambi interni al territorio regionale e tra la regione e le zone circostanti;

Eccellente accessibilità e la buona dotazione infrastrutturale del territorio;

Disponibilità di aree attrezzate ben accessibili per l’insediamento di aziende manifatturiere, artigiane, commerciali (grande distribuzione e commercio all’ingrosso) e dei servizi;

La vasta area industriale di Lamezia Terme (la più estesa del Mezzogiorno d’Italia), che rende immediatamente disponibili 1.200.000 mq per l’insediamento di PMI e Grandi Imprese:

Presenza di infrastrutture per l’istruzione Capitale umano rilevante, alto grado di

istruzione e scolarizzazione della popolazione;

Presenza di una popolazione giovane, che consente di disporre di un’offerta di lavoro stabile e qualificata;

Popolazione straniera sufficientemente integrata;

Presenza di comunità e cultura locale che creano condizioni più accoglienti per donne sole con figli a carico;

Alti tassi di scolarità delle donne correlati a bassi livelli di successo scolastico;

Buon livello di vivibilità dell’ambiente; Proliferazione di iniziative nel campo del

risparmio energetico e dello sviluppo delle fonti rinnovabili;

Scarsa presenza di impianti industriali a rischio di incidenti rilevanti.

Alto tasso di disoccupazione specie giovanile;

Basso reddito pro capite e bassi consumi Basso tasso di apertura e di propensione alle

esportazioni a livello provinciale; Territorio in situazione di marginalità

dovuta alla carenza di servizi di logistica; Elevato livello di lavoro precario e

irregolare, scarsa mobilità sociale e bassa integrazione tra politica del lavoro e il mondo della ricerca;

Livello di infrastrutturazione da completare; Livelli non omogenei di sviluppo

socioeconomico tra i comuni limitrofi; Insufficiente propensione alla costituzione

di reti di cooperazione tra operatori privati e tra questi e gli organismi pubblici.

Assenza di servizi all’infanzia nelle aree di insediamento produttivo;

Inadeguatezza di strutture di assistenza per l’infanzia e gli anziani;

Scarsi servizi di orientamento, formazioni/informazioni rivolte alle donne specie di età media/elevata;

Permanenza di barriere professionali di genere;

Rilevanti vincoli alla crescita professionale delle donne nel mercato del lavoro;

Servizi di urbanizzazione primaria non sufficiente;

Scarsa attenzione alla tutela ambientale e alla valorizzazione dei beni storico-architettonici;

Antropizzazione estensiva del territorio nelle politiche edilizie e territoriali;

Bassa qualità delle abitazioni costruite negli anni;

Mediocre livello della raccolta differenziata; Sovra sfruttamento delle falde per

approvvigionamento idrico; Uso indiscriminato di fertilizzanti e pesticidi

in agricoltura; Vulnerabilità idrogeologica del territorio.

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OPPORTUNITA’ MINACCE

Ricadute turistiche, culturali e di immagine conseguenti la localizzazione strategica del territorio;

Crescente attenzione da parte delle imprese per la possibilità di delocalizzare tessuti o apparati produttivi;

Incremento delle forme di partenariato per la conoscenza e condivisione delle scelte programmatiche e delle azioni di intervento per la città;

Ampi spasi di lavoro per l’inserimento lavorativo di comunità e cultura locale che creano condizioni più accoglienti per donne sole con figli a carico;

Promozione di strategie di inclusione sociale e lavorativa legata alla presenza degli immigrati;

Promozione di nuovi insediamenti in campo energetico per l’ulteriore sviluppo imprese e iniziative per le fonti rinnovabili;

Promozione della città all’interno della cooperazione transazionale e transfrontaliera esterna.

Tendenza alla decrescita demografica. Svuotamento demografico e funzionale del

centro storico Acuirsi dei processi di segregazione sia

reddituali che verso determinate fasce di popolazione

Vincoli ambientali: idrogeologico, paesaggistico, culturale.

Bassa propensione all’innovazione (salvo casi d’eccellenza).

Saldo demografico negativo delle medie imprese, specie in area periurbana e nel settore secondario.

Elevata terziarizzazione dell’economia (con significativa incidenza della PA e del commercio).

Gap nell’efficientamento energetico (inadempimento standard UE) per patrimonio edilizio, mobilità e reti dei pubblici servizi.

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2 Descrizione degli obiettivi di cambiamento

Il programma di Agenda Urbana del Comune di Lamezia Terme è stato impostato nel rispetto dei

criteri indicati dalla Regione Calabria mutuando quelli che sono gli orientamenti europei in materia

che prevedono tra l’altro la riqualificazione della “città diffusa” senza ulteriore consumo di suolo.

In particolare, lo sviluppo del programma urbano sostenibile, coerentemente alle indicazioni

dell’amministrazione regionale, si caratterizza come:

a) stralcio funzionale del più ampio quadro strategico generale di sviluppo della città di Lamezia

definito dal PSC (Piano Strutturale Comunale), approvato con delibera del Consiglio

Comunale n. 79 del 19/2/2015;

b) progetto integrato all’interno del quale le singole azioni si riferiscono a più ambiti tematici

legati agli OT.4/OT.4/OT.9 e OT.10), del programma operativo regionale.

Come anticipato in premessa il Programma Agenda Urbana di Lamezia si pone in continuità e in

coerenza con altri strumenti di programmazione locale. Così, inoltre, come previsto dal PSC, uno degli

obiettivi è quello di fare di Lamezia Terme quella che potrebbe essere definita una città regionale, una

città cioè in grado di svolgere ruoli e funzioni di rango e ampiezza adeguata e di assicurare un proprio

specifico contributo allo sviluppo dell'intera Calabria.

Si tratta di un ruolo urbano di nodo e di porta di accesso all'intera Calabria, di piattaforma logistica, di

territorio aperto ad ospitare funzioni di eccellenza (tra produzione, distribuzione e scambio), di

luogo deputato ad ospitare attività terziarie significative di carattere espositivo, termale, turistico,

ricreativo, di sostegno alla ricerca, di trasporto intermodale , anche nel quadro dell'area vasta,

rappresenta in sintesi dal sistema territoriale più ampio, noto come “Città dei due Mari”.

Grande rilievo, in questo contesto potranno assumere, in proposito, le funzioni logistiche, espositive e

ricettive di S. Eufemia, in suoli strategici collocati tra aeroporto e Stazione AC; le funzioni sportive,

ricettive della cittadella dello sport, nel nodo terminale di via del Progresso, sulla strada dei due Mari;

le funzioni termali di nuovo impianto (Parco termale) a Sambiase; le funzioni produttive di c.da

Rotoli, da riservare alla piccola e media impresa e le nuove funzioni produttive integrate previste su

via del Progresso, a Sambiase ovest ed a S. Eufemia, ed altre ancora che il disegno del PSC , colloca al

meglio nel quadro di un sistema insediativo definibile come di carattere “reticolare”, aperto anche alle

possibili sollecitazioni della dimensione metropolitana della Città dei due Mari.

Un ulteriore obiettivo prioritario del P.S.C. è rappresentato dal riordino insediativo, la tutela

dell'ambiente, l'integrazione territoriale, un ruolo strategico per le funzioni centrali e le reti

infrastrutturali, la messa in sicurezza del territorio e la riqualificazione urbana.

Proprio in tal senso, un’attenzione particolare è rivolta ai centri storici; si tratta di un patrimonio

urbano storico prezioso, diversificato ed essenziale, caratterizzato e peculiare, a cui il PSC guarda con

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sicura attenzione, puntando a garantire con chiarezza, un ruolo strategico anche nell'attualità della

rete urbana storica ed insieme una sua conferma nel tempo, assicurandone una tutela attiva,

attraverso politiche di conservazione e di riuso.

2.1 Visione strategica e gruppi “Target”

La proposta di pianificazione degli interventi di "Agenda Urbana" sul POR 2014/2020, in coerenza

con le Linee-guida approvate dalla Regione Calabria con la D.G.R. n. 326 del 25/7/2017, e in coerenza

altresì con la S3 della Regione (Smart Specialitation Stategy), tiene ovviamente conto dei risultati della

precedente fase di programmazione delle politiche urbane realizzate con il POR FESR e con altri

strumenti finanziari (PSU, PISU, Centri Storici, Patto per la Città, PON Sicurezza, Piani Locali per il

Lavoro e l'Occupazione (PLL) del Lametino e del Reventino, avvisi pubblici “Giovani per il sociale” e

“Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, Contratti Locali di Sicurezza, ecc.) sulla realtà urbana

di Lamezia Terme, e che sono peraltro richiamate sistematicamente nel Documento inviato dalla

Regione Calabria "Le strategie urbane 2000/2006 e 2007/2013 a Lamezia Terme", condivise

dall'Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, e quindi integralmente richiamate.

L’Agenda Urbana del Comune di Lamezia Terme intende dare un segnale di attenzione speciale alla

questione della coesione interna della città, favorendo interventi nella manutenzione

dell’infrastruttura sociale di base soprattutto laddove vi siano forti concentrazioni di discriminazione

e bisogni sociali, promuovendo quindi la diffusione della “Social Innovation” per l’inclusione sociale

con l’idea di coinvolgere il territorio, mettere in movimento sinergie per sviluppare idee e progetti

che apportino benefici concreti alla collettività, ridisegnando e modernizzando i servizi urbani per i

residenti e gli users delle città, sviluppando pratiche per l’inclusione sociale per i segmenti di

popolazione più fragili e per le aree ed i quartieri più disagiati e rafforzando la capacità delle città di

potenziare i segmenti locali più pregiati delle filiere produttive.

Il complesso di tali interventi consentiranno alla Città di Lamezia Terme di recuperare dal punto di

vista strutturale una serie organica di immobili di pregio storico ed urbano (Teatro Grandinetti,

Teatro Umberto, Palazzo Nicotera, Palazzo Blasco, Palazzo Panariti, Abbazia Benedettina e Punto

Informativo nell’Area Archeologica di Terina, Castello Normanno Svevo e Punto Informativo, Museo

Archeologico e Punto Informativo, Complesso Monumentale e Chiostro del San Domenico, Bastione di

Malta, primo piano del Mercato Coperto di Piazza Botticelli, Museo della Memoria), spazi, parchi ed

aree attrezzate (Centro polifunzionale ex Teatro Russo, Centro polifunzionale destinato

all'inserimento sociale e lavorativo degli immigrati extracomunitari ex Casa della Cultura, Parco

Peppino Impastato ex Parco fluviale area nord e Centro Polifunzionale e Centro Sportivo all’interno

del parco, Parco Tramonte e Cristiano ex Gancia e Centro Polifunzionale all’interno del parco, aree PIP

Contrada Rotoli, Centro Servizi Area Ex-Sir, Pineta di località Comuni, Parco Mitoio ed anfiteatro,

Parco Felice Mastroianni ex parco fluviale Torrente Piazza, Parco attrezzato del quartiere San Pietro

Lametino; Parco XXV Aprile) ed immobili e beni confiscati alla mafia (appartamenti turismo sociale di

Ginepri, Spazio Aperto Giovani, Casa della Musica, tutto il patrimonio di edifici recentemente

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assegnati o in fase di assegnazione) di proprietà pubblica comunale, che sono stati o stanno per

essere restituiti alla fruibilità collettiva della comunità, con finalità sociale e di pubblico interesse, ma

che necessitano di ulteriori interventi di dettaglio per l'effettiva funzionalità.

Esse inoltre devono poter essere in grado di poter fornire attività di tipo sociale e comunitario, con la

fornitura di servizi che li rendano effettivamente inseriti in un contesto di funzioni urbane avanzate e

di tipo superiore, in coerenza comunque con le destinazioni d'uso previste nei precedenti programmi,

nel rispetto degli obiettivi perseguiti dal POR 2014/2020 per le politiche territoriali urbane.

A tale disponibilità qualificata di dotazione di immobili di pregio storico ed urbano, fa fronte una

presenza significativa sul territorio comunale lametino di esperienze di terzo settore e di solidarietà

sociale che opera nel campo del welfare comunitario, che rende Lamezia Terme una delle realtà più

vivaci in Calabria per presenza associativa e di non-profit, nonché di componente giovanile di

particolare vivacità e di una crescente presenza protagonista di donne e soggetti svantaggiati

(disabili, disoccupati, migranti, rom).

Tutte queste componenti, che sono diventate negli anni il dato di maggiore protagonismo sociale sul

territorio comunale, esprimono una domanda vocazionale di servizi e di strutture pubbliche da

utilizzare per essere destinate al conseguimento degli obiettivi di coesione e crescita sociale che

queste componenti sociali esprimono, e che è evidente compito delle istituzioni pubbliche comunali

soddisfare.

Da qui l'esigenza di costruire, con "Agenda Urbana", una "matrice" logica che metta in relazione la

disponibilità di immobili ristrutturati ed i bisogni dei gruppi "target" individuati come prioritari dalla

programmazione di "Agenda Urbana".

Il tema strategico è quello di valorizzazione del patrimonio pubblico attraverso il suo riuso,

finalizzato al tema dell’inclusione e dell’innovazione sociale.

In base a tali caratteristiche, la proposta di definire 3 Gruppi "target" per Agenda Urbana, individuati

sulla base dei processi sociali strategici e prioritari individuati sul territorio, e costituti da:

- giovani con riferimento al complesso dei bisogni giovanili: lavoro, cultura, creatività e

promozione sportiva;

- donne con specifico riferimento al tema della prevenzione e del contrasto della violenza,

della promozione delle pari opportunità e della conciliazione lavoro/famiglia);

- soggetti svantaggiati (disabili e svantaggiati in senso più lato, e soggetti in condizione di

povertà economica e sociale, rom, migranti e rifugiati politici) con specifico riferimento al

tema dell’inclusione socio-lavorativa.

L’Obiettivo Operativo e prioritario assunto come “VISION” del comune è quello di “LAMEZIA

INCLUSIVA E SOSTENIBILE “, assunto come manifesto operativo in grado di definire attorno ai

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gruppi target identificati un sistema a rete di offerte di servizi di inclusione e coesione sociale,

attraverso la messa a disposizione di immobili pubblici comunali per la promozione delle politiche di

inclusione sul territorio comunale, con particolare riferimento alla valorizzazione dei centri storici di

Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia Lamezia (costituenti la Città di Lamezia Terme) e le periferie

degradate di Lamezia.

Gli interventi di inclusione sociale si intrecceranno con le altre azioni dell’Agenda urbana creando

punti e momenti di connessione integrata con gli altri Assi del POR con l’obiettivo di non far “perdere

il treno” alle persone emarginate o in difficoltà. Tali interventi saranno programmati per aumentare

l’autonomia di mobilità nelle fasce deboli, contribuire alla rivitalizzazione del centro storico e la

realizzazione di uno o più progetti di utilizzo sociale.

Il disegno strategico “Lamezia Inclusiva e Sostenibile” nel quadro degli orientamenti sopra definiti, dà

vita ai seguenti due obiettivi specifici che racchiudono le differenti azioni integrate attivabili dagli assi

dell’agenda urbana:

OS1 - Crescita e innovazione sociale, economica ed inclusiva attraverso la messa in valore del

patrimonio pubblico disponibile;

OS2 - Crescita equilibrata e sostenibile per la valorizzazione della vocazione policentrica di

Lamezia Terme, attraverso l’integrazione tra i diversi centri urbani ed i quartieri residenziali.

La struttura di intervento del programma di “Agenda Urbana” di Lamezia e declinata nel seguito:

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2.2 Obiettivi Specifici

2.2.1 OS1 - Crescita e innovazione sociale, economica ed inclusiva attraverso la messa in valore del patrimonio pubblico disponibile

Di seguito si presentano le azioni e gli interventi pluriennali che saranno sviluppati con Agenda

Urbana e che, coerentemente con i concetti sopra esposti, hanno come obiettivo quello di crescita

sociale mirata a rafforzare una visione nuova della città, con più funzioni, più accessibilità e inclusione

sociale, meno emissioni di CO2 e meno degrado sociale.

Come detto il sistema di interventi integrati intende coniugare temi di natura diversa, attraverso

azioni intelligenti, mirate e adeguate alle caratteristiche dell’area di contesto, e riguardano:

Azione 1.1 - La finalità dell’azione è quella di trasformare il riuso dei beni pubblici in

un’occasione di sviluppo sociale, economico e occupazionale del territorio, attraverso il

finanziamento di proposte progettuali ad imprese sociali. In particolare si tratta della

realizzazione di progetti destinati a giovani, donne e soggetti svantaggiati finalizzati

all’inclusione socio-occupazionale, con particolare priorità accordata alle azioni di

innovazione sociale nel campo della conoscenza, delle industrie creative e culturali,

dell’ambiente e del turismo, del tempo libero e dell'animazione sociale, del welfare di

comunità, della salute e del benessere, nonché dell'artigianato tipico tradizionale e

dell’agricoltura sociale e dell’innovazione tecnologica delle città intelligenti “smart cities” (es.

digitalizzazione di servizi, soluzioni di mobilità sostenibile) nelle ICT. Per il raggiungimento di

questo obiettivo si ricorrerà alla capacità di progettazione e azione del terzo settore e

dell'associazionismo giovanile operante sul territorio in risposta a bisogni sociali espressi

localmente dalle comunità di riferimento, favorendo l’attivazione di servizi di animazione

territoriale orientati a sviluppare reti e hub di supporto finalizzati alla promozione ed

alla realizzazione di forme di economia sociale e solidale, secondo il paradigma

dell’innovazione sociale.

Azione 1.2 - La finalità dell’azione è quella di aumentare la partecipazione delle donne al

mercato del lavoro, supportandole attraverso servizi di conciliazione lavoro-famiglia; in

particolare verranno sostenuti gli investimenti del settore nonprofit volti al potenziamento

e alla qualificazione delle strutture e dei servizi socio-educativi per la prima infanzia,

l'infanzia e l’adolescenza, e la promozione di servizi innovativi finalizzati a sostenere la

prevenzione ed il contrasto al fenomeno della violenza contro le donne con il supporto a

nuclei familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente svantaggiate o oggetto di

discriminazione, attraverso anche la realizzazione di progetti di diffusione e scambio di best

practices relativi ai servizi per la famiglia ispirati anche al modello della “sussidarietà

circolare”.

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Azione 1.3 - La finalità dell’azione è mirata a ridurre il disagio e la povertà con nuovi

strumenti di welfare. La città di Lamezia si ritrova ad affrontare, oltre alle criticità

strutturali, le conseguenze di una lunga crisi socio economica che investe un'ampia fascia di

popolazione, compresi soggetti che non erano finora stati mai toccati dal rischio povertà. Tale

situazione richiede oggi di costruire una strategia che sia in grado di accrescere il grado di

coesione sociale, offrendo un supporto pubblico differenziato che sperimenti sistemi

innovativi come quello del welfare community che consideri i singoli cittadini e le loro

aggregazioni sociali (famiglie, organismi associativi, ecc.), non solo come potenziali

beneficiari dei servizi ma come risorse della comunità locale che concorrono alla definizione

degli stessi interventi volti a risolvere gli stati di bisogno. Lo stesso obiettivo concerne lo

sviluppo di iniziative, già presenti sul territorio da tempo, finalizzate a sostenere

l'integrazione e l'inclusione sociale di disabili, con azioni che riguarderanno

l’abbattimento delle barriere architettoniche per agevolare l'accesso alle opportunità di vita e

di lavoro, e di soggetti in condizione di povertà economica e sociale (anziani, soggetti in

uscita dai servizi sociali, donne vittime di violenza, adulti in difficoltà, vittime di ludopatie,

minori stranieri non accompagnati, rom, migranti, rifugiati e richiedenti asilo) in particolare

attraverso azioni di inserimento sociale e lavorativo, e la sperimentazione di modelli

innovativi sociali e abitativi (housing sociale e forme di abitare assistito) attraverso

interventi infrastrutturali finalizzati a soddisfare i bisogni abitativi, transitori o temporanei e

interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili e/o dei beni confiscati alle

mafie in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva.

2.2.2 OS2 - Crescita equilibrata e sostenibile per la valorizzazione della vocazione policentrica di Lamezia Terme, attraverso l’integrazione tra i diversi centri urbani ed i quartieri residenziali.

Lamezia Terme è caratterizzata da una struttura insediativa di tipo policentrico, con 3 centri urbani

principali ed una rete di nuclei abitati di dimensione minore, con una notevole varietà di tipologie

urbanistiche dovute anche alla particolare conformazione territoriale: montagna-collina-mare. Alla

varietà insediativa e urbanistica, principalmente di tipo dimensionale, è corrisposta storicamente una

differente caratterizzazione anche di tipo economico-sociale, creando una condizione di disequilibrio

tra aree urbane a maggiore densità di servizi ed altre, al contrario, con sostanziali carenze strutturali.

Azione 2.1 - L’obiettivo di una crescita equilibrata e sostenibile consiste nel potenziamento

qualitativo della rete dei servizi, con particolare attenzione alla mobilità leggera ed

all'efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico; tale obiettivo sarà

realizzato con l’implementazione di soluzioni "Smart" che consentano la valorizzazione delle

diverse aree urbane della Città da interconnettere con un approccio metodologico di "Smart

city” attraverso la valorizzazione degli edifici pubblici, la riqualificazione degli spazi collettivi

(parchi urbani, aree attrezzate), l’implementazione di servizi di mobilità leggera

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(realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità

collettiva, collegamenti centro-nuclei urbani e l’accesso alla rete dei beni culturali,

implementazione della viabilità ciclo-pedonale), la realizzazione di servizi culturali (musei

cittadini, aree archeologiche, teatri, messa in rete del patrimonio culturale-materiale e

immateriale) nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere

processi di sviluppo.

Le azioni chiave di cambiamento saranno pertanto quelle che favoriranno, con interventi mirati,

l’integrazione sociale in ambito urbano, attraverso azioni di contrasto ai fenomeni di emarginazione

sociale nonché la promozione di azioni di integrazione urbana al fine di una riqualificazione

complessiva dei livelli di vivibilità e di sviluppo intelligente.

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3 Descrizione delle azioni da attivare

L’area urbana di Lamezia, in coerenza con quanto espresso a livello regionale, nazionale ed europeo,

intende adottare un modello globale di sviluppo urbano sostenibile, affrontando le sfide con un

approccio integrato e condiviso che combini le strutture formali con altre strutture più flessibili ed

informali.

Per quanto riguarda la parte di strategia che si riferisce al POR 2014-2020, in coerenza ai principi e

obiettivi della Agenda urbana regionale, le azioni da attivare inseriti nel Programma Operativo, sono

riportati di seguito.

La concentrazione degli interventi riguarderà prioritariamente una porzione del territorio comunale

all’interno del quale intervenire sulle diverse dimensioni dello sviluppo urbano con priorità per le

aree o quartieri caratterizzati da situazioni di marginalità ed i target di cittadini individuati tra cui

donne, giovani, soggetti svantaggiati.

Rispetto alla vision “Lamezia Inclusiva e Sostenibile” gli interventi programmati rispondono ad una

logica di integrazione a due livelli:

- il primo è quello della integrazione degli interventi rispetto agli obiettivi del programma;

- il secondo è quello della integrazione di diversi canali finanziari derivanti dalla

programmazione regionale (POR-FESR/FSE).

Nel primo livello di integrazione, gli interventi programmati, ancorché rispondenti agli obiettivi

tematici definiti a livello comunitario e regionale, rispondono ad una logica di reciproca sinergia e di

efficacia intorno ai concetti di comunità, inclusione e sostenibilità, concetti che sintetizzano in

estrema sintesi l’obiettivo generale del programma.

In questo senso gli interventi non rispondono mai ad obiettivi settoriali univoci, bensì ad azioni

strategiche integrate che vedono contemporaneamente sviluppare effetti e benefici su tematiche

differenti (cultura ed industrie creative, società, economia, ambiente) concentrate nell’ambito urbano

del programma e rispondenti all’obiettivo generale sintetizzato nella “vision”. In estrema sintesi i vari

interventi tentano di fornire una risposta al grande obiettivo di sviluppare l’ambito urbano di

Lamezia Terme attorno all’idea di uno sviluppo fondato sulle azioni inclusive e integrate in un’ottica

di sostenibilità ambientale; una sostenibilità che vede lo sviluppo urbano muoversi intorno ad un

miglioramento della qualità sociale, economica e ambientale.

Nel secondo livello di integrazione a cui rispondono gli interventi programmati si riferisce alla

possibilità che gli stessi trovino forme di finanziabilità sulla programmazione regionale, composta da

più programmi, al loro interno integrati tra le diverse azioni, assi, misure. In particolare si è

individuata una forma di sinergia tra i diversi programmi regionali che potrebbero concorrere a

sostenere il programma di sviluppo urbano di Lamezia.

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Gli interventi programmati dovendo rispondere contemporaneamente a obiettivi che intravedono

uno sviluppo dei servizi urbani, un miglioramento delle condizioni ambientali dell’ambito urbano, un

potenziamento della capacità attrattiva dei beni culturali e naturali, una migliore e maggiore

inclusione sociale e una maggiore offerta di opportunità lavorativa nonché una maggiore attrattività

dell’ambito urbano oggetto di programmazione, risultano coerenti anche con altri Assi, azioni e

misure previste dal POR Calabria.

3.1 Azioni da attivare sul POR nell’ambito dell’Obiettivo specifico 1

OS1 - Crescita sociale, economica ed inclusiva attraverso la messa in valore del patrimonio

pubblico disponibile

Azione 1.1 - La finalità dell’azione è quella di trasformare il riuso dei beni pubblici in

un’occasione di sviluppo sociale, economico e occupazionale del territorio, attraverso il

finanziamento di proposte progettuali ad imprese sociali. In particolare si tratta della realizzazione di

progetti destinati a giovani, soggetti svantaggiati, donne e migranti finalizzati all’inclusione

socio-occupazionale, con particolare priorità accordata alle azioni di innovazione sociale nel campo

della conoscenza, delle industrie creative e culturali, dell’ambiente e del turismo, del tempo libero e

dell'animazione sociale, del welfare di comunità, della salute e del benessere, nonché dell'artigianato

tipico tradizionale e dell’agricoltura sociale e dell’innovazione tecnologica delle città intelligenti

“smart cities” (es. digitalizzazione di servizi, soluzioni di mobilità sostenibile) nelle ICT. Per il

raggiungimento di questo obiettivo si ricorrerà alla capacità di progettazione e azione del terzo

settore e dell'associazionismo giovanile operante sul territorio in risposta a bisogni sociali espressi

localmente dalle comunità di riferimento, favorendo l’attivazione di servizi di animazione

territoriale orientati a sviluppare reti e hub di supporto finalizzati alla promozione ed alla

realizzazione di forme di economia sociale e solidale con il ricorso a strumenti di ingegneria

finanziaria, tra i quali il micro-credito e la finanza sociale, secondo il paradigma dell’innovazione

sociale con azioni di networking nazionali ed internazionali.

Per l’avvio degli interventi in questo ambito verranno attivate le seguenti azioni del POR Calabria

FESR/FSE 2014-2020:

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ASSE AZIONE POR

Asse 3 - Competitività ed

attrattività del sistema

produttivo

Azione 3.5.1 Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese

sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia

attraverso interventi di micro-finanza

Azione 3.7.1 Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività

imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e

beni pubblici [si tratta di incentivi rivolti ad una platea di imprese

del privato sociale quali cooperative sociali, imprese non a scopo di

lucro, selezionate in funzione dei benefici sociali che le loro attività

producono, ma salvaguardando il criterio della loro sostenibilità

economica]

Azione 3.7.2 Fornitura di servizi di supporto ed

accompagnamento alla nascita e consolidamento di imprese sociali

[attraverso interventi di formazione, incubazione e azioni di

networking collaborativo fra imprese, operatori del sociale e

soggetti portatori di competenze

Asse 10. Inclusione sociale FSE

Azione 9.1.3 - Sostegno a persone in condizione di temporanea

difficoltà economica anche attraverso il ricorso a strumenti di

ingegneria finanziaria, tra i quali il micro-credito, e strumenti

rimborsabili eventualmente anche attraverso ore di lavoro da

dedicare alla collettività.

Azione 1.2 - La finalità dell’azione è quella di aumentare la partecipazione delle donne al mercato

del lavoro, supportandole attraverso servizi di conciliazione lavoro-famiglia; in particolare

verranno sostenuti gli investimenti del settore nonprofit volti al potenziamento e alla

qualificazione delle strutture e dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, l'infanzia e

l’adolescenza, e la promozione e la realizzazione di servizi innovativi finalizzati a sostenere la

prevenzione, il contrasto al fenomeno della violenza contro le donne e l’empowerment e la

crescita delle donne nel mercato del lavoro con il supporto a nuclei familiari multiproblematici

e/o a donne particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione, attraverso anche la

realizzazione di progetti di diffusione e scambio di best practices relativi ai servizi per la famiglia

ispirati anche al modello della “sussidarietà circolare”.

Per l’avvio degli interventi in questo ambito verranno attivate le seguenti azioni del POR Calabria

FESR/FSE 2014-2020:

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ASSE AZIONE POR

Asse 10. Inclusione sociale FSE

Azione 9.1.2 - Servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei

familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente

svantaggiate o oggetto di discriminazione. Progetti di diffusione e

scambio di best practices relativi ai servizi per la famiglia ispirati

anche al modello della “sussidiarietà circolare”

Asse 9. Inclusione sociale FESR

Azione 9.3.2 Aiuti per sostenere gli investimenti nelle strutture di

servizi socio educativi per la prima infanzia [target preferenziale:

imprese - anche sociali e le organizzazioni del terzo settore, di

piccole dimensioni]

Azione 1.3 - La finalità dell’azione è mirata a ridurre il disagio e la povertà con nuovi strumenti di

welfare. La città di Lamezia si ritrova ad affrontare, oltre alle criticità strutturali, le conseguenze di

una lunga crisi socio economica che investe un'ampia fascia di popolazione, compresi soggetti che non

erano finora stati mai toccati dal rischio povertà. Tale situazione richiede oggi di costruire una

strategia che sia in grado di accrescere il grado di coesione sociale, offrendo un supporto pubblico

differenziato che sperimenti sistemi innovativi come quello del welfare community che consideri i

singoli cittadini e le loro aggregazioni sociali (famiglie, organismi associativi, ecc.), non solo come

potenziali beneficiari dei servizi ma come risorse della comunità locale che concorrono alla

definizione degli stessi interventi volti a risolvere gli stati di bisogno. Lo stesso obiettivo concerne lo

sviluppo di iniziative, già presenti sul territorio da tempo, finalizzate a sostenere l'integrazione e

l'inclusione sociale di disabili, con azioni che riguarderanno l’abbattimento delle barriere

architettoniche per agevolare l'accesso alle opportunità di vita e di lavoro, e di soggetti in

condizione di povertà economica e sociale (anziani, soggetti in uscita dai servizi sociali, donne

vittime di violenza, adulti in difficoltà, vittime di ludopatie, minori stranieri non accompagnati, rom,

migranti, rifugiati e richiedenti asilo) in particolare attraverso azioni di inserimento sociale e

lavorativo, e la sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi (housing sociale e forme

di abitare assistito) attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a soddisfare i bisogni abitativi,

transitori o temporanei e interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili e/o dei

beni confiscati alle mafie in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione

collettiva.

Per l’avvio degli interventi in questo ambito verranno attivate le seguenti azioni del POR Calabria

FESR/FSE 2014-2020:

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ASSE AZIONE POR

Asse 9. Inclusione sociale FESR

Azione 9.4.1 Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico

e privato esistente e di recupero di alloggi di proprietà dei Comuni

e ex IACP per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e

servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e

sociali. Interventi infrastrutturali finalizzati alla sperimentazione

di modelli innovativi sociali e abitativi

Azione 9.4.4 - “Sostegno all’adeguamento infrastrutturale per il

miglioramento dell’abitare a favore di persone con disabilità e

gravi limitazioni nell’autonomia.”

Azione 9.3.5 Piani di investimento in infrastrutture per Comuni

associati e aiuti per sostenere gli investimenti privati [target

preferenziale: imprese, anche sociali e le organizzazioni del terzo

settore, di piccole dimensioni] nelle strutture per anziani e

persone con limitazioni nell'autonomia [residenze sociosanitarie,

centri diurni, co-housing o gruppi appartamento, strutture per il

"dopo di noi"].

Asse 10. Inclusione sociale

FSE

Azione 9.1.2 - Servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei

familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente

svantaggiate o oggetto di discriminazione. Progetti di diffusione e

scambio di best practices relativi ai servizi per la famiglia ispirati

anche al modello della “sussidiarietà circolare.”

Azione 9.1.5 - Alfabetizzazione e inclusione digitale nell’ambito di

percorsi di inserimento lavorativo con particolare riferimento ai

soggetti e cittadini svantaggiati.

Azione 9.2.1 - Interventi di presa in carico multi professionale,

finalizzati all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

attraverso la definizione di progetti personalizzati. Promozione

della diffusione e personalizzazione del modello ICF [International

Classification of Functioning, Disability and Health] su scala

territoriale. Interventi di politica attiva specificamente rivolti alle

persone con disabilità.

Azione 9.2.2 - Interventi di presa in carico multi professionale

finalizzati all’inclusione lavorativa di persone maggiormente

vulnerabili e a rischio di discriminazione e in generale alle persone

che per diversi motivi sono presi in carico dai servizi sociali:

percorsi di empowerment, misure per l’attivazione e

accompagnamento di percorsi imprenditoriali, anche in forma

cooperativa.

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Asse 9. Inclusione sociale FESR

Azione 9.4.2 - Servizi di promozione e accompagnamento

all’abitare assistito nell’ambito della sperimentazione di modelli

innovativi sociali e abitativi, finalizzati a soddisfare i bisogni di

specifici soggetti-target caratterizzati da specifica fragilità socio-

economica.

Azione 9.5.6 - Strategia di inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti

Azioni strutturali per favorire l'accesso all'abitare non segregato.

Azione 9.6.6 - Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi

immobili in collegamento con attività di animazione sociale e

partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la

rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie.

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3.2 Azioni da attivare sul POR nell’ambito dell’Obiettivo specifico 2

OS2 - Crescita equilibrata e sostenibile per la valorizzazione della vocazione policentrica di

Lamezia Terme, attraverso l’integrazione tra i diversi centri urbani ed i quartieri residenziali.

Azione 2.1 - L’azione prevede una una crescita equilibrata e sostenibile attraverso il potenziamento

qualitativo della rete dei servizi per i cittadini, con particolare attenzione alla mobilità leggera

ed all'efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico; l’implementazione di

soluzioni "Smart" che consentano la valorizzazione delle diverse aree urbane della Città da

interconnettere con un approccio metodologico di "Smart city” attraverso la valorizzazione degli

edifici pubblici, la riqualificazione degli spazi collettivi (parchi urbani, aree attrezzate),

l’implementazione di servizi di mobilità leggera (realizzazione di infrastrutture e nodi di

interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva, collegamenti centro-nuclei urbani e

l’accesso alla rete dei beni culturali, implementazione della viabilità ciclo-pedonale), la realizzazione

di servizi culturali (musei cittadini, aree archeologiche, teatri, messa in rete del patrimonio

culturale-materiale e immateriale) nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e

promuovere processi di sviluppo.

Per l’avvio degli interventi in questo ambito verranno attivate le seguenti azioni del POR Calabria

FESR/FSE 2014-2020:

ASSE AZIONE POR

Asse 3 Competitività ed

attrattività del sistema

produttivo

Azione 3.7.3 Messa a disposizione di spazi fisici per lo svolgimento

di attività imprenditoriali di interesse sociale.

Asse 4. Promozione della low

carbon economy nei territori e

nel sistema produttivo

Azione 4.6.1 Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio

finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e alla

distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di

trasporto.

Azione 4.1.1 Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di

consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche:

interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici,

installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione,

gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici

(smartbuildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso

l’utilizzo di mix tecnologici.

Azione 4.1.2 Installazione di sistemi di produzione di energia da

fonte rinnovabile da destinare all'autoconsumo associati a

interventi di efficientamento energetico dando priorità all’utilizzo

di tecnologie ad alta efficienza.

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Azione 4.1.3 Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione

dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica,

promuovendo installazioni di sistemi automatici di regolazione

(sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di telegestione

energetica della rete).

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4 Prima ipotesi di azioni da finanziare per obiettivi strategici CITTA' DI LAMEZIA TERME - AGENDA URBANA REGIONE CALABRIA - POR 2014/2020 AREA URBANA INTERMEDIA

OS1 - Crescita sociale, economica ed inclusiva attraverso la messa in valore del patrimonio pubblico disponibile

Azione 1.1

Area Strategica Interventi: GRUPPI TARGET GIOVANI - DONNE - SVANTAGGIATI

ASSE AZIONE POR INTERVENTO PROPOSTO IMPORTO SPESA NOTE

Asse 3 -

Competitività

ed attrattività

del sistema

produttivo

Azione 3.5.1 - Interventi di supporto alla

nascita di nuove imprese sia attraverso

incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di

servizi, sia attraverso interventi di micro-

finanza

Concessione di incentivi per la creazione di

nuove imprese

Avvisi pubblici per concessione

di incentivi nel limite de minimis,

a seguito concertazione con gli

incubatori individuati

Azione 3.3.1 - Sostegno localizzazione

imprese sul territorio

Supporto alla nascita e al consolidamento

nell’Area PIP di imprese attraverso

interventi di informazione e incubazione e

azioni di networking collaborativo

Finanziamento al Centro Servizi

Ex-Sir per sostegno alla

localizzazione nelle Area PIP

Azione 3.7.1 - Sostegno all’avvio e

rafforzamento di attività imprenditoriali che

producono effetti socialmente desiderabili e

beni pubblici [si tratta di incentivi rivolti ad

Incentivi alle imprese sociali per la

realizzazione di attività progettuali e di

sperimentazione di servizi volti alla

promozione del lavoro; al potenziamento di

Manifestazione di interesse e

avviso pubblico per concessione

di incentivi nel limite de minimis,

a seguito della concertazione con

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una platea di imprese del privato sociale

quali cooperative sociali, imprese non a

scopo di lucro, selezionate in funzione dei

benefici sociali che le loro attività producono,

ma salvaguardando il criterio della loro

sostenibilità economica]

reti di consumo critico e responsabile;

all'attivazione di laboratori urbani

sperimentali con scambi di esperienze a

livello internazionale; alla valorizzazione

dei beni confiscati; alla realizzazione di

iniziative di promozione e animazione delle

attività di social innovation.

il Terzo Settore

Azione 3.7.2 - Fornitura di servizi di

supporto ed accompagnamento alla nascita e

consolidamento di imprese sociali

[attraverso interventi di formazione,

incubazione e azioni di networking

collaborativo fra imprese, operatori del

sociale e soggetti portatori di competenze

Supporto alla nascita e al consolidamento

attraverso interventi di informazione,

animazione, scouting, assistenza,

formazione (accesso al credito,

internazionalizzazione), tutoraggio e

incubazione e azioni di networking

collaborativo fra imprese, operatori del

sociale e soggetti portatori di competenze

Avviso pubblico con la

definizione degli incubatori per i

servizi di supporto allo start up e

al consolidamento di imprese

sociali a seguito concertazione

con Terzo Settore

Asse 10 -

Inclusione

sociale FSE

Azione 9.1.3 - Sostegno a persone in

condizione di temporanea difficoltà

economica anche attraverso il ricorso a

strumenti di ingegneria finanziaria, tra i quali

il micro-credito, e strumenti rimborsabili

eventualmente anche attraverso ore di lavoro

da dedicare alla collettività.

Servizi a sostegno dell’autoimpiego e della

creazione d'impresa e strumenti finanziari

in grado di assicurare sostenibilità (micro-

credito, voucher, banca del tempo) ai

percorsi di inserimento o reinserimento

lavorativo delle categorie maggiormente

vulnerabili

Manifestazione di interesse e

avviso pubblico per concessione

di incentivi (micro-credito,

voucher) a seguito della

concertazione con il Terzo

Settore

TOTALE

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OS1 - Crescita sociale, economica ed inclusiva attraverso la messa in valore del patrimonio pubblico disponibile

Azione 1.2

Area Strategica Interventi: GRUPPI TARGET DONNE

ASSE AZIONE POR INTERVENTO PROPOSTO IMPORTO SPESA NOTE

Asse 10.

Inclusione

sociale FSE

Azione 9.1.2 - Servizi sociali innovativi di

sostegno a nuclei familiari multiproblematici

e/o a persone particolarmente svantaggiate o

oggetto di discriminazione. Progetti di

diffusione e scambio di best practices relativi

ai servizi per la famiglia ispirati anche al

modello della “sussidiarietà circolare”

Rafforzamento dei servizi finalizzati aiuti a

famiglie in difficoltà con particolare

attenzione alla prevenzione

dell'istituzionalizzazione di minori in

contesti familiari disagiati con aiuti a

famiglie in difficoltà con voucher servizi od

organizzazione servizi collettivi di

inclusione sociale e il supporto a persone e

famiglie particolarmente svantaggiate o

oggetto di discriminazione in condizione di

povertà sociale ed educativa.

Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore per Enti pubblici,

Imprese sociali, Organismi non

profit del Terzo settore

Asse 9.

Inclusione

sociale FESR

Azione 9.3.2 - Aiuti per sostenere gli

investimenti nelle strutture di servizi socio

educativi per la prima infanzia [target

preferenziale: imprese - anche sociali e le

organizzazioni del terzo settore, di piccole

dimensioni]

L’azione sostiene:

- realizzazione, ampliamento e

riqualificazione di nidi di infanzia, centri

ludici, servizi integrativi all'infanzia, centri

diurni per minori, comunità socio educative

Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore per Enti pubblici,

Imprese sociali, Organismi non

profit del Terzo settore

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38

per minori;

- realizzazione, ampliamento e

riqualificazione di strutture e servizi (anche

a carattere comunitario) per l'accoglienza,

semiresidenziale e residenziale, di minori a

rischio di esclusione sociale;

- realizzazione, ampliamento e

riqualificazione di strutture e servizi (anche

a carattere comunitario) per il sostegno alla

responsabilità familiare, per l'accoglienza di

persone vittime di abuso;

- adeguamento di strutture e servizi agli

standard normativi di settore per la

qualificazione e l'accessibilità dei servizi.

TOTALE

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OS1 - Crescita sociale, economica ed inclusiva attraverso la messa in valore del patrimonio pubblico disponibile

Azione 1.3

Area Strategica Interventi: GRUPPI TARGET DONNE, GIOVANI e SOGGETTI SVANTAGGIATI

ASSE AZIONE POR INTERVENTO PROPOSTO IMPORTO SPESA NOTE

Asse 9.

Inclusione

sociale FESR

Azione 9.4.1 - Interventi di potenziamento

del patrimonio pubblico e privato esistente e

di recupero di alloggi di proprietà dei Comuni

e ex IACP per incrementare la disponibilità di

alloggi sociali e servizi abitativi per categorie

fragili per ragioni economiche e sociali.

Interventi infrastrutturali finalizzati alla

sperimentazione di modelli innovativi sociali

e abitativi.

Incremento della disponibilità di alloggi

sociali e servizi abitativi per categorie

fragili (anziani, famiglie in difficoltà,

disabili, studenti universitari, immigrati,

adulti in difficoltà) per ragioni economiche

e sociali attraverso interventi di

potenziamento del patrimonio pubblico

esistente;

Sperimentazione di modelli innovativi

sociali e abitativi (housing-first, co-housing

sociale, altre tipologie di abitare assistito)

attraverso la costituzione di un’apposita

“agenzia per l’housing sociale” interventi

infrastrutturali finalizzati a soddisfare i

bisogni abitativi, anche transitori o

temporanei, di specifici soggetti-target

(anziani, soggetti in uscita dai servizi

sociali, donne vittime di violenza, adulti in

Recupero immobili pubblici in

centro storico da patrimonio

comunale per housing sociale

(Ex Teatro Russo - Alloggi

località Ginepri, Alloggi Via del

Progresso, Alloggi Via Garibaldi)

Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore per l’individuazione di

Enti pubblici, Imprese sociali,

Organismi non profit del Terzo

settore per la costruzione di

un’agenzia per l’housing sociale

cui affidare i precedenti immobili

recuparati.

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difficoltà, inclusione degli immigrati, minori

Stranieri Non Accompagnati, rifugiati e

richiedenti asilo).

Azione 9.4.4 - “Sostegno all’adeguamento

infrastrutturale per il miglioramento

dell’abitare a favore di persone con disabilità

e gravi limitazioni nell’autonomia.”

Aiuti per il sostegno all'adeguamento

infrastrutturale e interventi innovativi per

l'introduzione in via sperimentale di

dispositivi AAL (Ambient Assisted Living)

negli edifici residenziali di proprietà

pubblica e privata da destinare a persone a

mobilità ridotta.

Aiuti per l'eliminazione di barriere

architettoniche e introduzione di soluzioni

tecnologiche (domotica) in edifici

residenziali di proprietà privata, che

consentano lo svolgimento della vita

domestica da parte di persone a mobilità

ridotta (PMR).

400.000,00 Avviso pubblico

Azione 9.3.5 Piani di investimento in

infrastrutture per Comuni associati e aiuti

per sostenere gli investimenti privati [target

preferenziale: imprese, anche sociali e le

organizzazioni del terzo settore, di piccole

dimensioni] nelle strutture per anziani e

L'azione sostiene:

- realizzazione, ampliamento,

riqualificazione, adeguamento agli standard

normativi di settore di strutture e servizi

quali comunità alloggio, laboratori protetti,

centri diurni, iniziative di co-housing,

500.000,00

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persone con limitazioni nell'autonomia

[residenze sociosanitarie, centri diurni, co-

housing o gruppi appartamento, strutture

per il "dopo di noi"].

gruppi appartamento, per soggetti adulti

con limitata autonomia;

- realizzazione, ampliamento,

riqualificazione, adeguamento agli standard

normativi di strutture e servizi per il "dopo

di noi"

Asse 10.

Inclusione

sociale FSE

Azione 9.1.2 - Servizi sociali innovativi di

sostegno a nuclei familiari multiproblematici

e/o a persone particolarmente svantaggiate o

oggetto di discriminazione. Progetti di

diffusione e scambio di best practices relativi

ai servizi per la famiglia ispirati anche al

modello della “sussidiarietà circolare.”

L'azione sostiene: aiuti a famiglie in

difficoltà con voucher servizi o

organizzazione servizi collettivi di

inclusione sociale; il rafforzamento dei

servizi finalizzati alla prevenzione

dell'istituzionalizzazione di minori in

contesti familiari disagiati; lo sviluppo di

servizi di assistenza domiciliare innovativi.

Rafforzamento dei servizi finalizzati aiuti a

famiglie in difficoltà con particolare

attenzione alla prevenzione

dell'istituzionalizzazione di minori in

contesti familiari disagiati con aiuti a

famiglie in difficoltà con voucher servizi od

organizzazione servizi collettivi di

inclusione sociale e il supporto a persone e

300.000,00 Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore, per Imprese sociali,

Organismi non profit del Terzo

settore, Enti di Formazione e di

ricerca, Istituti scolastici, Istituti

professionali o Università.

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famiglie particolarmente svantaggiate o

oggetto di discriminazione in condizione di

povertà sociale ed educativa.

Azione 9.1.5 - Alfabetizzazione e inclusione

digitale nell’ambito di percorsi di

inserimento lavorativo con particolare

riferimento ai soggetti e cittadini

svantaggiati.

L'azione sostiene: laboratori di

alfabetizzazione informatica, inclusione

digitale ed accesso ad Internet, nell'ambito

di percorsi di inserimento lavorativo;

percorsi personalizzati, azioni di

affiancamento e tutoraggio, nell'ambito

dell'inclusione attiva.

Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore, per Imprese sociali,

Organismi non profit del Terzo

settore, Enti di Formazione e di

ricerca, Istituti scolastici, Istituti

professionali o Università.

Azione 9.2.1 - Interventi di presa in carico

multi professionale, finalizzati all’inclusione

lavorativa delle persone con disabilità

attraverso la definizione di progetti

personalizzati. Promozione della diffusione e

personalizzazione del modello ICF

[International Classification of Functioning,

Disability and Health] su scala territoriale.

Interventi di politica attiva specificamente

rivolti alle persone con disabilità.

Servizi per l'inclusione attiva delle persone

con disabilità attraverso la presa in carico

multiprofessionale.

Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore, per strutture del terzo

settore che operano per la

disabilità

Azione 9.2.2 - Interventi di presa in carico

multi professionale finalizzati all’inclusione

lavorativa di persone maggiormente

vulnerabili e a rischio di discriminazione e in

Servizi per l'inclusione attiva delle persone

maggiormente vulnerabili e a rischio di

discriminazione attraverso la presa in

carico multiprofessionale (orientamento,

Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore

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generale alle persone che per diversi motivi

sono presi in carico dai servizi sociali:

percorsi di empowerment, misure per

l’attivazione e accompagnamento di percorsi

imprenditoriali, anche in forma cooperativa.

counseling, profiling, recupero delle

competenze di base) e la programmazione

di incentivi, strumenti e forme

organizzative e misure di politica attiva per

l'assunzione (borse lavoro, voucher, micro-

credito) e progetti per l'attivazione e

l'accompagnamento di percorsi

imprenditoriali (promozione impresa

sociale a fini occupazionali).

Asse 10

Inclusione

sociale FSE

Azione 9.4.2 - Servizi di promozione e

accompagnamento all’abitare assistito

nell’ambito della sperimentazione di modelli

innovativi sociali e abitativi, finalizzati a

soddisfare i bisogni di specifici soggetti-

target caratterizzati da specifica fragilità

socio-economica.

Progetti innovativi di contrasto al disagio

abitativo (Housing first, co-housing,

housing-led) e forme di abitare assistito per

particolari categorie (anziani e persone

con limitazioni dell'autonomia, migranti e

titolari di protezione internazionale, la

prima residenzialità di soggetti in uscita dai

servizi sociali, donne vittime di violenza) e

aiuti alle famiglie senza casa per soluzioni

abitative emergenziali.

Avviso pubblico, dopo

concertazione con il Terzo

Settore

Asse 9.

Inclusione

sociale FESR

Azione 9.5.6 - Strategia di inclusione dei

Rom, Sinti e Camminanti Azioni strutturali

per favorire l'accesso all'abitare non

segregato

Progetti di "equa dislocazione" abitativa, in

antitesi ai modelli concentrativi, per il

superamento e la fuoriuscita dai campi rom

esistenti nelle aree urbane.

Sperimentazione alloggi

distribuiti nei quartieri per

famiglie Rom a seguito processo

risanamento campo Rom di

Scordovillo

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Realizzazione di interventi sperimentali di

auto-recupero e auto-costruzione di unità

di edilizia ecosostenibili (anche attraverso

l'utilizzo di beni confiscati), in coerenza con

i principi della strategia nazionale di

inclusione delle comunità Rom, Sinti e

Camminanti.

Edificio Via Paolino Cerra

(Enti pubblici e organizzazioni

no profit)

Azione 9.6.6 - Interventi di recupero

funzionale e riuso di vecchi immobili in

collegamento con attività di animazione

sociale e partecipazione collettiva, inclusi

interventi per il riuso e la

rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle

mafie

Progetti di riconversione dei beni

recuperati per la realizzazione di centri per

l'accoglienza degli immigrati e dei

richiedenti asilo e protezione umanitaria.

Progetti integrati di rigenerazione urbana

attraverso il recupero funzionale e riuso di

immobili in collegamento con interventi di

animazione sociale e partecipazione

collettiva.

Progetto di attivazione di laboratori creativi

e di esperienze di confronto ed educazione.

Immobile Via Cassiodoro

Recupero e ristrutturazione

immobili pubblici per progetti

sullo svantaggio sociale (disabili,

svantaggiati, soggetti in povertà,

Dopo di noi)

Altri immobili proprietà

comunale

Centri per accoglienza immigrati

(animazione e laboratori)

TOTALE

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OS2 - Crescita equilibrata e sostenibile per la valorizzazione della vocazione policentrica di Lamezia Terme, attraverso l’integrazione tra i diversi

centri urbani ed i quartieri residenziali.

Azione 2.1 - Area Strategica Interventi: GRUPPI TARGET

ASSE AZIONE POR INTERVENTO PROPOSTO IMPORTO SPESA NOTE

Asse 3

Competitività

ed attrattività

del sistema

produttivo

Azione 3.7.3 - Messa a disposizione di spazi

fisici per lo svolgimento di attività

imprenditoriali di interesse sociale.

Adeguamento e ristrutturazione spazi e

immobili pubblici da destinare a imprese

sociali e iniziative di competitività locale:

incubatori di idee per la creazione e l'avvio

di imprese sociali; spazi comuni volti

all'animazione ed all’educazione sociale

(teatri, casa della musica); spazi comuni

volti alla commercializzazione ed alla

distribuzione dei prodotti realizzati da

imprese sociali (fair trade); parchi e spazi

per il divertimento e l'apprendimento di

bambini e minori.

Palazzo S. Domenico (II piano

destinazione spazi espositivi)

Mercato Botticelli (I piano)

Museo della Memoria

Aree pertinenze e infopoint

(Abbazia Benedettina,

Castello Normanno Svevo)

Palazzo Blasco

Palazzo Panariti

Parchi Urbani

Asse 4

Efficienza

energetica

Azione 4.1.1 - Promozione dell’eco-efficienza

e riduzione di consumi di energia primaria

negli edifici e strutture pubbliche: interventi

di ristrutturazione di singoli edifici o

Interventi efficienza energetica immobili

comunali

Palazzi Comunali (Uffici

Amministrativi Via A.

Perugini, Sambiase Viale della

Libertà)

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complessi di edifici, installazione di sistemi

intelligenti di telecontrollo, regolazione,

gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei

consumi energetici (smartbuildings) e delle

emissioni inquinanti anche attraverso

l’utilizzo di mix tecnologici.

Teatro Umberto (impianto

elettrico e riscaldamento)

Palazzo Nicotera (impianto

riscaldamento)

Azione 4.1.2 – Installazione di sistemi di

produzione di energia da fonte rinnovabile

da destinare all’autoconsumo associati a

interventi di efficientamento energetico

dando priorità all’utilizzo di tecnologie ad

alta efficienza.

Soluzioni tecnologiche per eco efficienza

immobili pubblici.

Impianto di Cogenerazione

nuovo Palazzetto dello Sport via

del Progresso

Azione 4.1.3 – Adozione di soluzioni

tecnologiche per la riduzione dei consumi

energetici delle reti di illuminazione

pubblica, promuovendo installazioni di

sistemi automatici di regolazione (sensori di

luminosità, sistemi di telecontrollo e di

telegestione energetica della rete).

Completamento impianti di illuminazione

intelligenti (smart) già avviato con la

Convenzione CONSIP EnelSole e sviluppo

funzioni smart city con riqualificazione

sistema illuminazione con soluzioni di app

innovative di informazioni a cittadini e

turisti

Tutto impianto comunale sul

territorio

TOTALE

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Area Strategica Interventi: POTENZIAMENTO DEL SISTEMA URBANO DI ISTRUZIONE DA CONCORDARE CON SCUOLE E REGIONE CALABRIA

ASSE AZIONE POR INTERVENTO PROPOSTO IMPORTO SPESA NOTE

Asse 11

Istruzione e

Formazione

FESR

Azione 10.8.1. - Intervento riqualificazione

edifici scolastici

Adeguamento sismico e riqualificazione

infrastrutturale ed energetico delle Scuole

pubbliche comunali

Scuole che non hanno avuto

interventi di adeguamento:

IC Manzoni Augruso (SMS

Manzoni e Primaria Bella)

IC Borrello Fiorentino

IC Nicotera Costabile (SMS

Nicotera)

Asse 12

Istruzione e

Formazione

FSE

Azione 10.1.1. - Interventi sostegno studenti

fragili e disabili

Progetti di prevenzione e innovazione

educativa, e di recupero dispersione

scolastica nelle Scuole cittadine (definite in

collaborazione con la Regione Calabria e

con l'U.S.R.) sulla base dei fabbisogni

rilevati

Azione 10.6.2. - Azioni formative

professionalizzanti connesse con i fabbisogni

dei sistemi produttivi locali, e in particolare

rafforzamento degli IFTS, e dei Poli tecnico

Azioni formative connesse con i sistemi

produttivi locali IFTS-Poli tecnico-prof

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professionali in una logica di integrazione e

continuità con l’Istruzione e la formazione

professionale iniziale e in stretta connessione

con i fabbisogni espressi dal tessuto

produttivo

TOTALE

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UNIONE

EUROPEA

REGIONE

CALABRIA

REPUBBLICA ITALIANA

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CITTA' DI LAMEZIA TERME

AGENDA URBANA REGIONE CALABRIA - POR 2014/2020 AREA URBANA INTERMEDIA

DETTAGLIO PER ASSI

TOTALE DOTAZIONE FINANZIARIA AREA URBANA: EURO 18.588.100,00

STRATEGIA AGENDA URBANA LAMEZIA TERME: AZIONI DI INTERVENTO

ASSI POR 14/20

GRUPPI TARGET RISORSE

GIOVANI DONNE SOGGETTI

SVANTAGGIATI

ASSE 3 COMPETITIVITÀ

ED ATTRATTIVITÀ DEL

SISTEMA PRODUTTIVO

X X 4.400.000,00

ASSE 4

EFFICENZA

ENERGETICA

X X X 5.500.000,00

ASSE 9

INCLUSIONE SOCIALE

FESR

X X

3.400.000,00

ASSE 9

INCLUSIONE SOCIALE

FSE

X X X 1.118.100,00

ISTRUZIONE

FORMAZIONE

X X X 3.768.000,00

TOTALE 18.588.100,00

TOTALE COMPLESSIVO 18.588.100,00

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UNIONE

EUROPEA

REGIONE

CALABRIA

REPUBBLICA ITALIANA

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5 Bozze Schede Interventi

5.1 ASSE 3 Nuova Creazione di Impresa

A – Anagrafica

OT di

riferimento

Obiettivo

specifico del

POR Calabria

FESR FSE

2014/2020

Azione 3.5.1 Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia

attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro-finanza

Azione 3.3.1 Sostegno localizzazione imprese sul territorio

Azione 3.7.1 Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti

socialmente desiderabili e beni pubblici [si tratta di incentivi rivolti ad una platea di imprese

del privato sociale quali cooperative sociali, imprese non a scopo di lucro, selezionate in

funzione dei benefici sociali che le loro attività producono, ma salvaguardando il criterio della

loro sostenibilità economica]

Azione 3.7.2 Fornitura di servizi di supporto ed accompagnamento alla nascita e consolidamento di

imprese sociali [attraverso interventi di formazione, incubazione e azioni di networking

collaborativo fra imprese, operatori del sociale e soggetti portatori di competenze

B – Dati generali descrittivi dell’intervento

1 Localizzazione intervento Indicare l’area del contesto urbano nella quale si interviene

2 Tipologia intervento

Attività formative e/o di orientamento;

Interventi per la conciliazione;

Incentivi alle imprese e ai lavoratori autonomi;

Interventi per l’occupazione;

Altro (specificare): ______________________________

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UNIONE

EUROPEA

REGIONE

CALABRIA

REPUBBLICA ITALIANA

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3 Descrizione

generale dell’intervento

Testo max 3.000 caratteri (Breve analisi del contesto di riferimento,

denominazione e finalità dell’intervento e contributo all’attuazione della

Strategia di Sviluppo Urbano)

4 Quadro finanziario dell’intervento

Finanziamento richiesto a valere sull’azione …………… del

POR Calabria FESR-FSE 2014/2020 €

Eventuale cofinanziamento pubblico a valere su risorse

di cui al ________________ (indicare il canale

finanziario in caso di cofinanziamento pubblico)

Eventuale cofinanziamento privato : €

Importo totale intervento €

5 Obiettivi e risultati attesi intervento max. 2000 caratteri spazi inclusi

6 Destinatari Numeri e tipologie

7 Attori coinvolti

8 Strutture in cui saranno realizzati gli

interventi (laddove rilevante)