Proposta di realizzazione di un Museo del Cioccolato · Associazione Museo del Cioccolato 5 1...

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Associazione Museo del Cioccolato www.museocioccolato.it Proposta di realizzazione di un Museo del Cioccolato Roberto Caraceni

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Associazione

Museo del Cioccolato

www.museocioccolato.it

Proposta di realizzazione di un

Museo del Cioccolato

Roberto Caraceni

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Sommario

1 Sintesi della proposta ............................................................................................................................. 5

2 I musei (aziendali) del cioccolato in Italia ............................................................................................. 6

3 Caratteristiche e potenzialità del Museo proposto ............................................................................... 6

4 L'Italia ed il cioccolato ............................................................................................................................ 8

5 Struttura del Museo ................................................................................................................................. 8

5.1 Ingresso e biglietteria ....................................................................................................................... 10 5.2 Storia del cioccolato ......................................................................................................................... 10 5.3 Cioccolatiere d'epoca e servizi da cioccolata ................................................................................... 11 5.4 Le confezioni di una volta ................................................................................................................. 11 5.5 Le pubblicità ..................................................................................................................................... 12 5.6 La coltivazione del cacao ................................................................................................................. 12 5.7 La lavorazione del cioccolato ........................................................................................................... 13 5.8 Cioccolato e salute ........................................................................................................................... 13 5.9 Commercio ed economia del cacao e del cioccolato ....................................................................... 13 5.10 Curiosità, fatti strani, incredibili e sconosciuti ................................................................................... 14 5.11 Cioccolato e forme d’arte ................................................................................................................. 14 5.12 La degustazione del cioccolato ........................................................................................................ 15 5.13 Aula per didattica e degustazioni ..................................................................................................... 15 5.14 Negozio ............................................................................................................................................ 15

6 Ruoli e responsabilità delle parti ......................................................................................................... 16

6.1 In carico all’Ente Collaboratore ........................................................................................................ 16 6.2 In carico all’Associazione ................................................................................................................. 16 6.3 L’Associazione Museo del Cioccolato .............................................................................................. 17

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1 Sintesi della proposta L’Associazione Museo del Cioccolato (in seguito “l’Associazione”) ha come scopo la realizzazione e la gestione di un Museo del Cioccolato (in seguito “il Museo”). Con il presente documento l’Associazione intende proporre ad un Ente Collaboratore di realizzare in Italia il suddetto Museo mediante reciproca collaborazione. In sintesi, si propone che il Museo venga realizzato in collaborazione tra:

• l’Associazione, che fornirebbe a titolo gratuito l’intero contenuto del Museo (in termini di oggetti da esporre in mostra) ed il relativo “know how” necessario al suo allestimento (organizzazione, testi e immagini per didascalie, pannelli, ricostruzioni, ecc.). L’Associazione si occuperebbe anche della successiva gestione del Museo. Su richiesta può essere fornito il Catalogo del Museo in formato CD, in cui sono descritti ed inventariati tutti gli oggetti attualmente disponibili per il Museo stesso;

• l’Ente Collaboratore che si farebbe carico, secondo modalità ed oneri da definire, delle strutture necessarie alla realizzazione del Museo (principalmente dei locali necessari);

• altri eventuali enti, organizzazioni, aziende, ecc. che intendessero partecipare al progetto.

I dettagli relativi alla collaborazione proposta sono descritti nel paragrafo “Ruoli e responsabilità delle parti”.

Il sito www.museocioccolato.it è dedicato alla presentazione del progetto museale; sulle sue pagine possono essere visionati alcuni degli oggetti disponibili per l’esposizione ed è possibile scaricare il Catalogo del Museo ed altra documentazione.

Il Museo che viene proposto sarebbe unico in Italia, e tra i più completi al mondo nell’ambito del cioccolato. Nel nostro paese sono presenti solo 2 musei aziendali sul cioccolato, dedicati quindi più alla storia della relativa azienda che non all’alimento in oggetto (si trovano entrambi al centro e sono descritti nel paragrafo “I musei (aziendali) del cioccolato in Italia”). Il Museo proposto sarebbe l’unico a trattare tutti gli argomenti legati al cioccolato, l’unico ad offrire al visitatore un ruolo non solo di passivo osservatore ma anche di attivo partecipe, proponendo degustazioni, corsi, incontri culturali, ecc. e l’unico che non sia di proprietà di un’azienda. Non solo un museo, quindi, ma un centro di cultura del cioccolato. Il paragrafo “Caratteristiche e potenzialità del Museo” chiarisce questi concetti.

Oggi tutti hanno la percezione di quanto in questi ultimi anni il cioccolato faccia sempre più parlare di sé, basti pensare solo al vertiginoso aumento di manifestazioni ed esso dedicate ed al crescente numero di articoli e servizi realizzati dai mass media. Ed anche il relativo volume di affari che si muove intorno al cioccolato sta avendo il corrispondente incremento. In poche ed informali parole, il cioccolato “tira” sempre di più. I musei dedicati al Cibo degli Dei vengono visitati da un elevato numero di persone; come esempio, si pensi che il museo di Antica Norba, un piccolo e sperduto centro in provincia di Latina, riceve ogni anno 18.000 visite! Il paragrafo “I musei (aziendali) del cioccolato in Italia” fornisce i dettagli. Un museo sul cioccolato sarebbe uno dei pochi ad offrire al visitatore sia aspetti “leggeri” che culturali allo stesso tempo, compiacendo quindi ogni tipologia di pubblico.

Con queste premesse, si può ipotizzare che il Museo non solo avrebbe un notevole successo di pubblico e di eco mediatico, ma rappresenterebbe anche un ulteriore elemento di richiamo turistico, nonché un’importante leva pubblicitaria.

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2 I musei (aziendali) del cioccolato in Italia Prima di entrare nel merito del Museo che viene proposto, è opportuno un breve cenno sui musei inerenti il cioccolato in Italia, che come detto sono solo di tipo aziendale. Attualmente nel nostro paese ne sono presenti solo 2:

Museo Storico Perugina:

(https://www.perugina.com/it/casa-del-cioccolato/la-casa) questo museo è orientato alle vicende storiche dell'azienda Perugina ed espone soprattutto materiale cartaceo, come vecchie pubblicità, ritagli di giornale, articoli, vecchie confezioni, ecc. e qualche vecchio macchinario. Dispone inoltre di un piccolo cinema dove vengono proiettati filmati sull’azienda, sulla lavorazione del cioccolato e sulle sue pubblicità. Viene visitato da circa 60.000 persone l’anno.

Museo Antica Norba:

(www.anticanorba.it) si tratta di un piccolo museo annesso all’omonima azienda composto da una serie di piccole nicchie in cui vengono mostrati alcuni oggetti riguardanti il cioccolato. E’ un museo dall’aria trascurata, poco professionale, adatto soprattutto ai bambini che infatti rappresentano i principali visitatori. Nonostante si trovi su una sperduta collina laziale in provincia di Latina, lontana dai grandi centri abitati, ottiene circa 18.000 visite annuali!

Per una panoramica sui musei del cioccolato nel mondo si veda:

www.kramsky-cokoobaly.cz/itl/zajimavosti_itl.htm

(viene citato anche un museo Caffarel che in realtà non è un vero museo)

3 Caratteristiche e potenzialità del Museo proposto I musei del cioccolato nel mondo hanno un numero di visitatori molto più elevato di quanto si possa pensare, ed è così anche nel nostro paese. Basti pensare che il museo della Perugina ha 60.000 visitatori l’anno e quello piccolo e sperduto di Antica Norba ne ha quasi 20.000. Se il Museo fosse ben collocato, non sarebbe azzardato supporre di poter superare le 100.000 visite annuali. Senza contare poi che questo Museo avrebbe molto di più da offrire rispetto agli altri sullo stesso tema. Ma, come è noto, i benefici di un museo non si misurano banalmente nel numero di ingressi annuali, quanto nell'indotto turistico, mediatico e quindi economico che crea attorno a se' e di cui beneficia l'intera comunità che lo ospita.

Si tratta inoltre di un genere di museo adatto a tutta la famiglia, anche ai più piccoli, caratteristica raramente riscontrabile in altri generi di musei; ed allo stesso tempo offrirebbe ai visitatori anche molti aspetti culturali: il cioccolato ha molto da raccontare in termini di storia, tradizione, arte, grafica, socialità, letteratura, tecnologia, nutrizione, scienze, gusto.... Il Museo sarà strutturato in modo da presentare anche piccole curiosità legate al cioccolato, fatti storici particolari e poco conosciuti, eventi stravaganti, così come aspetti più "seri" e tradizionali. Insomma, il cioccolato veramente a 360 gradi! Ecco alcuni brevi esempi di singoli argomenti espositivi che troveranno spazio nelle più ampie sezioni descritte più avanti:

• Siamo tutti degustatori: ogni visitatore riceverà all'ingresso una piccola barretta di cioccolato ed una scheda di valutazione da compilare (semplificata), e proverà, quasi per gioco, a degustare il cioccolato ed a riempire la scheda in base alle spiegazioni che via via troverà nella sezione dedicata all'analisi organolettica; in pratica "giocherà", magari con gli amici, a fare il sommelier del cioccolato. Potrà poi confrontare i suoi giudizi con quelli che troverà alla fine della sezione.

• Il cioccolato va in guerra: un racconto, documentato attraverso oggetti e vecchie tavolette di cioccolato, dello stretto rapporto tra cioccolato e militari, nato in tempo azteco e presente ancora oggi.

• Cioccolato e amore: un legame che esiste da sempre. Si racconta che l'imperatore azteco Montezuma bevesse diverse tazze di cioccolata prima di ritirarsi con le sue concubine. Una scatola di cioccolatini rappresenta ancora oggi uno dei più classici regali tra innamorati, come

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ben sanno le molte aziende che hanno spesso fatto leva su questo nel proporre i loro prodotti, i Baci (non solo Perugina) ne sono l'esempio più eclatante. Ed anche la scienza ci propone un legame tra cioccolato e sentimenti: il cacao contiene infatti piccole dosi di feniletilamina, sostanza prodotta anche dal nostro corpo.

• Il cioccolato nella medicina di una volta: fino al '900 si attribuirono a cioccolato e cacao proprietà mediche e curative; spesso venivano prescritti per la cura delle malattie più diverse, come malattie biliari, polmonari, muscolari, ipocondria, emorroidi (!), tisi, reumatismi, dissenteria, e addirittura colera! Ma venivano usati anche come febbrifughi, vermifughi, purgativi. Per questo erano spesso venduti come farmaci. Molte le testimonianze che saranno offerte.

• I bigliettini con le frasi d'amore: solo Baci Perugina?: la storia dei bigliettini con le frasi d'amore nei cioccolatini inizia nei primi decenni del '900, ed i cartigli dei Baci Perugina sono oggi conosciuti in tutto il mondo. Pochi sanno, però, che anche molte altre aziende usavano inserire frasi d'amore nei propri cioccolatini. Verranno esposti oltre 2000 cartigli, a partire dagli anni '20, ed altri oggetti a corredo.

• Cioccolato e clero: il legame tra cioccolato e religione è tanto forte quanto antico; se Maya e Aztechi usavano il cacao nelle loro cerimonie e credevano nell'origine divina del cacao, tra '600 e '700 i grandi digiuni religiosi scatenarono una diatriba secolare per decidere se la cioccolata, come bevanda, rompesse o meno il digiuno.

• Serra del cacao: sono disponibili alcune piante di cacao, attualmente coltivate in apposita serra tropicale, che potrebbero essere ospitate in una serra tropicale all'interno del Museo dove i visitatori possano entrare e vedere dal vivo la Theobroma cacao da cui nasce il prezioso frutto.

• La rivoluzione industriale: nel XIX secolo il cioccolato fu letteralmente travolto dalla rivoluzione industriale, che ne modificò non solo la lavorazione ma anche la qualità e lo rese disponibile in grandi quantità ed a costi più popolari. Prodotti, pubblicità e documentazione commerciale ne fanno da testimoni.

• Il lessico del cioccolato: come è nato il termine cioccolato? Come si dice "cioccolato" nelle diverse lingue? Che termini si usavano una volta per "cioccolato" e "cacao"? Qual'è la differenza tra "cioccolato" e "cioccolata"? Questa sezione risponderà a queste ed altre curiosità linguistiche con informazioni e testimonianze concrete.

• Strano? No, cioccolato! Raccolta di oggetti, notizie ed informazioni stravaganti ed inaspettate sul cioccolato: i Guinness World Record (sarà presente il bicchiere di crema spalmabile al cioccolato più grande del mondo: 1 tonnellata!), oggetti bizzarri, documentazione di fatti curiosi, ecc.

Il cioccolato piace a tutti, incuriosisce ed attira sempre di più. L’indotto economico che il cioccolato muove è in costante e rapida crescita non solo nel nostro paese, ne è dimostrazione anche il vertiginoso aumento di manifestazioni più o meno grandi che vengono dedicate ormai ovunque a questo alimento. Non solo se ne mangia sempre di più, ma se ne parla, se ne scrive, si partecipa sempre più. Il cioccolato sembra affrontare bene anche il periodo di crisi.

Questo Museo vuole essere qualcosa di più di una semplice serie di oggetti in esposizione. Ecco una breve rassegna delle attività che potrebbero essere organizzate dal Museo:

• Seminari, conferenze, incontri ed altro riguardanti l’ampia gamma di rami culturali che il cioccolato abbraccia; come esempio di argomenti trattabili si possono citare gli aspetti nutrizionali, la storia (con agganci alla storia delle popolazioni pre-colombiane, delle conquiste spagnole, del nostro rinascimento, etc.), l’antropologia (la cioccolata ha influenzato in passato usi, costumi e culture), l’archeologia, la religione (la chiesa ha avuto in passato importanti influenze sul cioccolato, primo fra tutti il dibattito durato oltre un secolo per stabilire se la cioccolata rompesse o meno il digiuno religioso), la chimica, gli aspetti economici e commerciali, e molto altro. Questi incontri sarebbero svolti da esperti del settore su invito del Museo.

• Incontri legati direttamente al cioccolato, ad esempio invitando cioccolatieri o fabbricanti che parlino della loro azienda e che facciano assaggiare i propri prodotti, oppure coltivatori di cacao, ecc.

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• Corsi di degustazione del cioccolato (si veda www.corsicioccolato.it), o singoli incontri su uno specifico argomento (coltivazione del cacao, lavorazione del cioccolato, analisi organolettica, ecc.), degustazioni guidate di diverso tipo (raffrontando tavolette con caratteristiche simili ma di produttori diversi, o tavolette diverse dello stesso produttore, tavolette cru, tavolette fatte con cacao dello stesso tipo, ecc.)

• Si potrebbe creare un’associazione o club di appassionati di cioccolato che faccia riferimento al Museo; tale associazione potrebbe svolgere una serie di attività per i suoi soci, ed offrire agevolazioni per partecipare alle attività comunque programmate dal Museo.

• Il Museo potrebbe essere presente con un proprio stand alle principali manifestazioni dedicate al cioccolato in Italia ed all’estero, pubblicizzando il Museo stesso e con l’occasione anche l’offerta turistica della città ospitante. Tra le più importanti manifestazioni: Eurochocolate a Perugia (www.eurochocolate.com), CioccolaTò a Torino (www.cioccola-to.it), Cioccolosità a Monsummano Terme (PT) (www.cioccolosita.it), ed i vari Salon du Chocolat (www.salonduchocolat.fr) a Parigi, New York, Mosca, Madrid, ed altri.

4 L'Italia ed il cioccolato Sono molte le città italiane ad avere un legame storico e culturale con il cioccolato, ed in generale possiamo dire il nostro paese ha fatto la storia del cioccolato.

Si pensi, ad esempio, che dopo il suo arrivo in Spagna dalle nuove terre scoperte da Colombo, la cioccolata prima in Italia che negli altri paesi europei, e proprio in Italia fu sviluppata la sua cultura.

Tra il XVII e il XIX secolo il cioccolato era riservato all’aristocrazia ed al clero, e veniva consumato negli eleganti locali di Firenze, Venezia, Torino e Roma. Era fortemente presente negli alti ambienti ecclesiastici, ed il Vaticano contribuì non poco alla sua diffusione; come esempio, possiamo citare il conclave di 6 mesi del 1740, in cui furono consegnati ai cardinali ben 13 kg di cioccolato! Intanto il Piemonte si affermava come principale area di lavorazione del cioccolato (tradizione viva ancora oggi) in quanto quasi tutto il cacao arrivava dalla Spagna ed entrava nel nostro paese proprio dalla regione piemontese, dalla quale veniva poi indirizzato anche nelle altre regioni.

Tra il ‘600 e ‘700 si dibatté a lungo sulla questione se la cioccolata in tazza fosse un alimento o una bevanda: nel primo caso non avrebbe potuto essere assunta dalle molte persone che all’epoca facevano digiuni a sfondo religioso, mentre nel secondo caso sì, costituendo il più nutriente liquido consumabile in tempo di digiuno. Sulla questione intervennero papi, medici, filosofi, religiosi, politici ed altri personaggi dell’alta aristocrazia, furono scritti interi libri sull’argomento; alcuni testi originali del ‘700 sono presenti in catalogo (LA001, LA002, LA003, LA010, LA011). Tale dibattimento, molto rilevante per l'epoca, ebbe nel nostro paese proprio l'asse portante.

In generale sono molte le connessioni storiche che relazionano l'Italia al cioccolato, che sarebbe troppo lungo esporre in questa sede, e molte sono le tracce giunte fino a giorni nostri di questo legame. E' fuori dubbio, quindi, che proprio nel nostro paese un museo del cioccolato non possa mancare.

5 Struttura del Museo In questo paragrafo viene presentata un’ipotesi di struttura del Museo. Tale ipotesi presuppone di avere a disposizione tutto lo spazio necessario alla realizzazione di quanto proposto; qualora gli spazi e/o le strutture disponibili dovessero essere inferiori a quanto ipotizzato, occorrerà adeguare di conseguenza l’esposizione del materiale a disposizione. Si stima comunque che una superficie adeguata per un allestimento significativo sia di circa 800 mq., incluse le aree tecniche e di accoglienza. Ciò non toglie che l'esposizione possa essere facilmente adattata ad uno spazio inferiore così come superiore.

Su richiesta può essere fornito il Catalogo del Museo, in cui sono descritti ed inventariati tutti gli oggetti che attualmente l’Associazione può mettere a disposizione per il Museo. Ovviamente tale insieme potrà essere ulteriormente arricchito e completato da parte dell’Associazione qualora la proposta venisse

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accettata, in base alle necessità che potranno essere definite in accordo con gli enti collaboranti. Il Catalogo presenta gli oggetti raggruppati per categorie logiche; tali categorie non hanno una corrispondenza diretta con le sezioni espositive di seguito descritte.

Si tenga anche presente che, oltre ai singoli oggetti presentati nel Catalogo, il Museo potrebbe esporre anche altri elementi “coreografici”, da realizzare; per fare un esempio, si potrebbe riprodurre un angolo di una coltivazione di cacao, con del terreno, una pianta, i frutti, e la sagoma di un coltivatore intento ad aprire i frutti.

La struttura del Museo viene presentata divisa in sezioni, senza fare ipotesi sulla grandezza di ognuna di esse, da determinare poi in base allo spazio disponibile; ogni sezione potrà corrispondere ad una stanza del Museo, o ad uno spazio più ampio o più ristretto a seconda delle necessità e della disponibilità. Alcune sezioni potranno essere accorpate o viceversa frazionate in funzione dell'organizzazione espositiva che verrà scelta in fase di realizzazione. Queste le sezioni individuate, ognuna delle quali viene descritta nei successivi paragrafi:

1. Ingresso e biglietteria

2. Storia del cioccolato

3. Cioccolatiere d'epoca e servizi da cioccolata

4. Le confezioni di una volta: antiche scatole, tavolette, incarti, ecc.

5. Le pubblicità su cioccolato e cacao, cartacee, in metallo, filmati, ecc.

6. La coltivazione del cacao: oggetti, immagini, ricostruzioni di coltivazioni

7. La lavorazione del cioccolato: i macchinari, come nasce una tavoletta

8. Cioccolato e salute: a cosa fa bene, a cosa fa male

9. Commercio ed economia del cacao e del cioccolato

10. Tante curiosità sul cioccolato, fatti strani, incredibili e sconosciuti

11. Cioccolato e forme d'arte

12. La degustazione del cioccolato

13. Sala per didattica, seminari, incontri, corsi, degustazioni, ecc.

14. Negozio

Ovviamente non sarebbe opportuno in questo documento descrivere in dettaglio gli oggetti disponibili e presenti in Catalogo; per ogni sezione viene dato solo un accenno a quali categorie di oggetti descritti nel Catalogo potrebbero farvi parte, citando in modo esplicito solo alcuni degli oggetti a titolo di esempio o ritenuti più rappresentativi per la sezione stessa.

E’ noto che in generale solo una minoranza dei visitatori di un museo legge il testo associato agli oggetti in mostra, soprattutto se lungo, mentre la grande maggioranza legge al massimo le prime righe. Si suggerisce pertanto di accompagnare l’esposizione con due livelli di didascalie: una sintetica, 3-4 righe, di veloce lettura, ed una seconda più dettagliata per chi avesse maggiore interesse all’argomento. Per quanto riguarda le lingue, ogni testo dovrebbe essere presente almeno anche in inglese.

Ovviamente il testo avrà lo scopo di informare il visitatore, con maggiore enfasi su aspetti particolari e curiosi inerenti il mondo del cioccolato, e cercherà di mettere in evidenza le peculiarità dei pezzi più significativi. Ad esempio nell’esposizione delle scatole saranno evidenziate particolarità come la scritta “processed with alcali” su alcune scatole americane ad indicare che il cacao è alcalinizzato (spiegando cosa vuol dire), o oppure la scatola di cioccolatini che la regina d’Inghilterra Vittoria inviò per il capodanno del 1900 ad ogni soldato inglese che combatteva la guerra boera in Sudafrica, o la scatola di cacao più grande del mondo, ecc.

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5.1 Ingresso e biglietteria Ovviamente il Museo dovrà avere la sua entrata con la biglietteria, un guardaroba, dei bagni ed altre eventuali strutture del caso.

Con il biglietto d’ingresso, ogni visitatore dovrebbe ricevere una scheda di valutazione del cioccolato (per dettagli si veda il par. “La degustazione”) ed una barretta di cioccolato da utilizzare per una prova di valutazione; potrebbe inoltre ricevere un seme di cacao, un pezzo di burro di cacao, uno di massa ed un volantino che spieghi le loro caratteristiche, come si ottengono e come assaggiarli.

L’entrata potrebbe contenere qualche elemento di attrazione per i passanti; ne vengono proposti alcuni, ma chiaramente si potrà poi decidere congiuntamente se e cosa allestire:

• Sono disponibili incarti di tavolette di cioccolato, quasi tutti diversi tra loro e provenienti da diversi paesi, sufficienti a ricoprire oltre 200 mq di pareti (elemento a Catalogo con codice MC002); potrebbero essere utilizzati come “carta da parati” per l’ingresso, che così offrirebbe un colpo d’occhio sicuramente particolare ed unico nel suo genere.

• Si potrebbe allestire un manichino che inviti ad entrare al Museo, vestito con abbigliamento ed accessori tutti dedicati al cioccolato: maglietta, cappello, orecchini, borsa, ombrello, orologio ed ogni altro particolare avrebbero pubblicità o disegni inerenti il cioccolato. Tali elementi non sono in Catalogo, ma verrebbero comunque aggiunti all’occorrenza.

• Una fontana di cioccolato potrebbe essere esposta all’ingresso, eventualmente dando un biscotto ad ogni visitatore con cui possa prelevarne un assaggio.

• In generale, il tema del cioccolato si presta bene per inserire nell'atrio del Museo diversi elementi architettonici e d'arredamento che fungano da primo richiamo attrattivo per i potenziali visitatori.

5.2 Storia del cioccolato E’ questa una delle sezioni più ricche ed esclusive del Museo. La storia del cioccolato è ricca di affascinanti quanto poco note sfaccettature, e si intreccia strettamente con la storia dei tempi; ad esempio basti pensare che tra il ‘600 e ‘700 si dibatté a lungo sulla questione se la cioccolata in tazza fosse un alimento o una bevanda: nel primo caso non avrebbe potuto essere assunta dalle molte persone che all’epoca facevano digiuni a sfondo religioso, mentre nel secondo caso sì, costituendo il più nutriente liquido consumabile in tempo di digiuno. Sulla questione intervennero papi, medici, filosofi, religiosi, politici ed altri personaggi dell’alta aristocrazia, furono scritti interi libri sull’argomento; alcuni testi originali del ‘700 sono presenti in catalogo (LA001, LA002, LA003, LA010, LA011). Pensiamo poi all’affascinante rapporto che le popolazioni meso-americane precolombiane avevano col cacao, considerato prezioso al punto che i suoi semi erano utilizzati come moneta; o al cioccolato che già dalla fine dell’800 veniva fornito ai soldati impegnati in guerra, e tantissime altre vicende.

Vengono di seguito presentati in sintesi le tipologie di oggetti che potrebbero fare parte di questa sezione:

• Materiale meso-americano precolombiano: si tratta di oltre 30 pezzi di epoca Maya ed Azteca, alcuni originali altri riproduzioni, inerenti l’uso del cacao; tramite essi è possibile descrivere non solo l’uso e la cultura del cacao da parte di quelle popolazioni, ma anche offrire alcuni cenni alla loro cultura. Tra i pezzi disponibili sono presenti alcuni metate, diverso vasellame tra cui due contenitori che recano il glifo del cacao, rappresentazioni del Dio del cacao Quetzalcoatl, ed altro. Questo materiale potrebbe essere arricchito con ricostruzioni di scene di uso del cacao da parte delle popolazioni pre-colombiane, immagini ed altro.

• Antichi libri riguardanti il cioccolato: sono presenti diversi libri autentici del '600 e '700 dedicati al cioccolato ed altri più recenti, tra cui il primo testo pubblicato in Italia sulla fabbricazione del cioccolato scritto da Mario Spagnoli, uno dei rappresentanti della famiglia Buitoni-Spagnoli fondatori della Perugina. A questi testi

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sono legati importanti eventi storico-sociali, che possono essere raccontati al visitatore.

• Vecchia documentazione commerciale: consiste in numerose vecchie fatture, lettere commerciali, assegni, cambiali, certificati azionari, ecc. da metà ‘800 a metà ‘900, di aziende produttrici di cacao e cioccolato, molte delle quali oggi non più esistenti ed altre invece affermate come Perugina, Nestlé, Caffarel, ecc. Disponibili inoltre alcuni documenti più vecchi, come una Notifica del Governo di Venezia del 1824 sui dazi sul cacao, una lettera del 1769, ricevute di acquisto di schiavi del ‘700 (venivano utilizzati anche per coltivare il cacao), editti (disponibile anche un editto napoleonico), ed altro.

• Vecchio materiale per la lavorazione del cioccolato: possono far parte di questa sezione alcuni vecchi stampi in metallo, alcuni vecchi macchinari, vecchie foto in B/N di macchinari a cinghia, alcuni distributori meccanici di cioccolato dei primi del ‘900. In alternativa questo materiale può essere esposto nella sezione dedicata alla lavorazione del cioccolato. I vecchi grandi macchinari sono di difficile reperimento; una volta che il Museo dovesse essere realizzato, è probabile che alcune aziende siano disponibili a cedere qualche loro vecchia macchina da esporre nel Museo con didascalia che menzioni la sua provenienza.

In questa sezione potrebbero inoltre trovare posto alcuni dei temi particolari citati in precedenza, come Cioccolato e clero, La rivoluzione industriale, ed altri.

5.3 Cioccolatiere d'epoca e servizi da cioccolata Saranno esposte numerose vecchie cioccolatiere in porcellana, argento, rame, peltro ed altro dall’800 al ‘900; quelle di maggiore prestigio, in porcellana o argento, appartenevano ai ceti più elevati della società, mentre quelle in materiali più poveri erano usate dalla comune borghesia. Ci saranno anche alcune particolarità come l’Egoiste (cioccolatiera monoporzione) e cioccolatiere per persone mancine; alcune, inoltre, sono dotate di molinillo per mescolare la bevanda che una volta presentava molti residui che sedimentavano sul fondo. A queste si affiancheranno diverse tazze da cioccolata, in particolare trembleuse e mancerine in porcellana finemente dipinta; queste tazze furono appositamente studiate per evitare accidentali versamenti della cioccolata che avrebbero rischiato di rovinare i preziosi vestiti delle dame dell'epoca.

5.4 Le confezioni di una volta Gli oggetti in questa sezione consentono di ripercorrere in modo piacevole ed affascinante la storia e l’evoluzione dei prodotti di cacao e cioccolato dalla fine dell’800 ai giorni nostri. Sono oltre 300 le vecchie scatole disponibili, provenienti da tutto il mondo, tra cui la più grande del mondo (SC008) e quella più piccola (SC070), scatole che ad inizio ‘900 i Re d’Inghilterra regalavano ai loro soldati, alcune dalla forma particolare, le scatole delle creme spalmabili Ferrero predecessori della Nutella, altre con scritte che oggi risulterebbero a dir poco curiose, e tante altre. Le vecchie tavolette sono circa 300, di diversi paesi, tra cui tavolette dei primi ‘900 con la scritta Fabbrica elettrica, oppure tavolette dell’inventore del cioccolato al latte (Peter), tavolette per i militari e così via. In questa sezione potrebbe trovare posto la speciale tematica Il cioccolato va in guerra, precedentemente citata. Inoltre, vi saranno vecchi incarti di tavolette con le loro curiosità ed a volte il loro strano lessico: una volta non erano indicati neanche gli ingredienti!

Materiali, grafica, linguaggio e stile ci raccontano usi e costumi dei corrispondenti periodi. Il modo di rendere accattivante un prodotto tramite la sua confezione cambia nel tempo parallelamente ai cambiamenti sociali e culturali; oggi possiamo quindi curiosare nelle società che furono anche attraverso le scatole e le tavolette che facevano bella mostra di sé nelle vetrine dei negozi.

Gli oggetti inerenti lo specifico tema Cioccolato e amore, sopra descritto, potrebbero essere esposti in questa sezione.

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5.5 Le pubblicità Il materiale disponibile per questa sezione è ampio, ma anche facilmente integrabile con ulteriori pezzi se necessario. Queste in sintesi le tipologie di oggetti utilizzabili in questa sezione:

• Vecchie pubblicità cartacee: numerose vecchie pubblicità sia italiane che estere, anche tratte da riviste, da fine ‘800 agli anni ’70; potranno essere evidenziate caratteristiche particolari o curiose di alcune di esse, come il Cioccolato Topolino prodotto dalla Cirio (PC014), il vecchio formato dei Baci Perugina (PC016, PC036, PC039...), i cartigli della Caffarel (PC051) con le frasi sul tipo di quelli dei Baci Perugina (e forse antecedenti a questi...), la frase di Mussolini sul cioccolato Perugina (PC062), e molto altro.

• Vecchie pubblicità non cartacee: si tratta di vecchia pubblicità su vari supporti, come diverse placche metalliche bombate e smaltate dei primi decenni del ‘900 (es. PN012, PN013, PN014...), quadretti in legno recuperati

da vecchie navi da crociera (PN001PN008), spille da giacca

(PN028PN037), pubblicità su cartone o metallo, ecc.; disponibili anche 3 vecchi Caroselli su DVD (PN024) (altri vecchi filmati pubblicitari possono essere recuperati all’occorrenza).

• Vecchi oggetti sponsorizzati: si tratta di vecchia oggettistica varia recante il nome o la pubblicità di un’azienda di cioccolato o cacao. Gli oggetti sono tra i più disparati, tra cui numerosi portachiavi, posacenere, rendiresto, ventagli, specchi, modellini di auto e TIR, orologi da parete, cartoline, ecc.

• Schede telefoniche, figurine, dischi, ecc.: in questa sezione potrebbero trovare posto anche le numerose schede telefoniche con pubblicità di prodotti al cioccolato, provenienti da diversi paesi, i chiudi-busta pubblicitari, in gran parte tedeschi, qualche francobollo pubblicitario ed alcuni dischi di musica pubblicitaria.

5.6 La coltivazione del cacao La coltivazione del cacao è uno degli aspetti meno noti al grande pubblico, e quindi più attraenti. Il “pezzo forte” di questa sezione sarà la serra con le piante di cacao, dove i visitatori potranno entrare e vedere dal vivo le piante del cacao, i loro fiori e i frutti. Tale serra andrà realizzata con gli accorgimenti necessari a mantenere il clima tropicale adatto alle piante, e prevedendo un percorso al di fuori del quale i visitatori non dovranno/potranno camminare, al fine di salvaguardare le piante.

La descrizione di tutte le fasi relative alla coltivazione, raccolta, fermentazione ed essiccazione potrà essere fatta sia tramite un grande pannello contenente immagini e testo sia in dettaglio dedicando un piccolo spazio ad ogni fase. Al momento di allestire il Museo, si prevede di ricostruire a grandezza naturale i

diversi ambienti in cui si svolgono i vari processi legati alla coltivazione del cacao, ovvero almeno:

• Apertura delle cabosse (frutti del cacao): la ricostruzione dovrebbe mostrare un coltivatore intento ad aprire le cabosse, estraendone i semi per raccoglierli in un contenitore (come esempio si veda la Foto 1.14 del libro La degustazione del cioccolato).

• Fermentazione: si dovrebbe mostrare almeno 3 casse di fermentazione in cascata (come esempio si veda la Foto 1.22 del libro La degustazione del cioccolato).

• Essiccazione: ricostruzione di almeno un letto di essiccazione (come esempio si veda la Foto 1.27 del libro La degustazione del cioccolato)

• Imballaggio: si dovrebbero mostrare alcuni sacchi di iuta contenenti semi di cacao, pronti per essere imbarcati per il viaggio.

In alternativa, tali ambienti potrebbero essere ricostruiti con altrettanti plastici (diorami).

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Alcuni filmati sulla coltivazione sono presenti in Catalogo e, opportunamente montati, potranno essere mostrati a ciclo continuo.

Disponibili anche alcune vecchie fotografie in B/N che fanno capire come in quasi un secolo i metodi di coltivazione siano praticamente rimasti gli stessi.

5.7 La lavorazione del cioccolato Scopo di questa sezione è illustrare come viene prodotto il cioccolato a partire dai semi di cacao. La descrizione di tutte le fasi relative alla lavorazione del cioccolato potrà essere fatta tramite macchinari, veri o riproduzioni funzionanti, attraverso i quali si potrà osservare come il cioccolato subisca le relative modifiche ad ogni passo. Tra un macchinario ed il successivo potrà essere esposto il semi-lavorato che esce dal primo e che entra nel secondo, in modo da rendere esplicita la reale trasformazione del cioccolato.

Saranno anche presenti alcuni vecchi macchinari che hanno fatto la storia industriale del cioccolato, e non solo. Sarà presente una temperatrice in funzione, con la quale sarà possibile mostrare una delle ultime fasi della produzione, e far vedere dal vivo come vengono stampate e formate le tavolette di cioccolato, che potranno quindi essere date in assaggio ai presenti.

Questa sezione includerà anche alcuni vecchi oggetti relativi alla lavorazione, come fotografie dell’interno di fabbriche con macchinari a cinghia, vecchi attrezzi per la lavorazione ed altro. Alcuni filmati sulla lavorazione del cioccolato sono presenti in Catalogo e, opportunamente montati, potranno essere mostrati a ciclo continuo.

Inoltre verranno esposti diversi antichi distributori meccanici di cioccolato, risalenti agli inizi del '900 quando la corrente elettrica non era ancora usata.

5.8 Cioccolato e salute Questa sezione ha lo scopo di informare i visitatori sulle caratteristiche nutrizionali del cioccolato. Sono molte le notizie e le credenze errate che circolano su questo alimento, causate da vecchie tradizioni, influenze religiose ed altro. Le informazioni acquisibili in questa sezione in alcuni casi sorprenderanno il visitatore, come ad esempio scoprire falsa la correlazione diretta fra cioccolato ed acne, o l’idea che il cioccolato crei dipendenza come una droga; così come potrebbe sorprendere sapere che il cioccolato contiene grassi di buona qualità, che il cacao non causa carie, che contiene antiossidanti più potenti di quelli del vino rosso, che è velenoso per i cani, ecc. Ovviamente saranno anche messe in evidenza le controindicazioni che il consumo di cioccolato può avere in alcuni casi.

La sezione sarà suddivisa in due parti: la prima descriverò le principali caratteristiche nutrizionali del cioccolato (calorie, ecc.) e le sostanze in esso contenute (grassi, sali minerali, vitamine, zuccheri, ecc.), mentre la seconda illustrerà gli impatti sul nostro organismo per quanto riguarda le tematiche più significative, come: acne, allergie, circolazione ed antiossidanti, diabete, digestione, dipendenza, sostante eccitanti, emicranie, esofagiti da riflusso, salute dentale, ecc.

Tutto questo sarà ovviamente descritto soprattutto con l’uso di pannelli che oltre al testo avranno grafici, disegni, immagini, ecc.

In questa sezione potrebbe inoltre trovare posto il tema Il cioccolato nella medicina di una volta, citato in precedenza.

5.9 Commercio ed economia del cacao e del cioccolato A prima vista potrebbe sembrare un argomento meno interessante, ma su questa tematica ci sono invece alcuni aspetti degni di attenzione; si cercherà di mettere in evidenza soprattutto informazioni che possano destare l’interesse del visitatore. Si potrebbe pertanto illustrare quali siano i paesi produttori di

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cacao e quali invece lo lavorano e lo consumano, parlare della remunerazione dei coltivatori che spesso hanno un reddito pari a 30 euro al mese, dello sfruttamento dei minori nelle coltivazioni di cacao (spesso ridotti in vera schiavitù, soprattutto in Costa d’Avorio), del mercato Fair Trade, dell’uso di prodotti chimici nelle coltivazioni e dei controlli sanitari nel nostro paese, ecc. Il tutto da realizzare tramite pannelli con immagini e testi, e qualche ricostruzione ambientale.

5.10 Curiosità, fatti strani, incredibili e sconosciuti Ci sono diversi fatti curiosi che riguardano il cioccolato, se non vere e proprie stranezze che sicuramente colpiranno il visitatore. Tra questi, possiamo citare una serie di record da Guinness ed in particolare il bicchiere di spalmabile più grande del mondo (da 1 tonnellata!) che sarà presente nel Museo; ma anche diversi oggetti di uso comune riprodotti in cioccolato (dentiere, scarpe, pane, ecc.), cosmetici al cioccolato, tavolette con lombrichi tostati, cioccolato con marijuana, cioccolato al latte di cocco, capra, pecora, asina, cammella, tavoletta per la fine del mondo che era prevista per il 2012, quelle dedicate a Barack Obama e quelle per le Spice Girls ed altro; si potrebbe inoltre parlare degli incredibili numeri della Nutella (ogni anno ne viene prodotta quanto basterebbe a spalmare l’intera Sicilia!), di come smacchiare una macchia di cioccolato, ecc. .

In questo spazio potrebbe essere diffuso nell’aria il profumo del cioccolato.

5.11 Cioccolato e forme d’arte Nessuno dei molti musei del cioccolato, in Italia ed all’estero, possiede una sezione dedicata all’arte, che in questo caso potrebbe contenere oggetti relativi a:

• Musica: in Catalogo sono presenti molte musiche/canzoni, per lo più in vinile, che in qualche modo coinvolgono il cioccolato; esse potrebbero essere utilizzate anche per creare un mix di canzoni sul cioccolato che faccia da sottofondo musicale ad alcune aree del Museo.

• Cinema: sono presenti diversi DVD, videocassette e poster inerenti film in cui il cioccolato è coinvolto.

• Pittura: è disponibile una copia a grandezza reale del più famoso dipinto in tema di cioccolato: La bella cioccolataia, di J.E.Liotard (1743), utilizzato poi da alcune aziende come proprio logo (sono disponibili anche molti oggetti riportanti tale logo). Disponibile anche un ritratto realizzato utilizzando il cioccolato al posto dei colori.

• Scultura: sarà possibile ospitare nel Museo diverse sculture di cioccolato, attualmente non presenti a Catalogo in quanto verranno richieste ai relativi artisti al momento della messa in opera del Museo (anche causa deperibilità). L’Associazione è già in contatto con alcuni di essi che si sono dichiarati disponibili ad offrire le proprie opere, di cui sono visibili due esempi a Catalogo e molti altri sui relativi siti internet, come ad esempio quello di Piero Ciaramelli: http://spazioinwind.libero.it/piero_ciaramelli/scultura.html. Vi sono inoltre alcuni scultori che potrebbero essere invitati nel Museo per dare vita dal vivo ad una scultura a partire da un cubo di cioccolato.

• Diorama: è facilmente realizzabile un diorama in scala HO simile (ma più grande) a quello presente in Catalogo con codice AR060.

• Abiti: non sono presenti in catalogo, ma è possibile ottenere abiti da donna realizzati o decorati in cioccolato (se ne vedono in molte grandi manifestazioni dedicate al cioccolato).

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5.12 La degustazione del cioccolato E’ questa una delle sezioni più esclusive del Museo. Verrà presentata la tecnica di analisi organolettica del cioccolato basata sul libro La degustazione del cioccolato. L’esposizione sarà organizzata secondo la stessa struttura della scheda di valutazione (si veda il paragrafo La scheda di valutazione del testo citato) che verrà presentata in questa stessa sezione, e descriverà come valutare ogni parametro previsto, spiegando quindi il significato e l’utilizzo di ognuno di essi. Per le valutazioni inerenti la vista (ed eventualmente l’udito) verranno esposti campioni di tavolette esemplificativi con le relative spiegazioni, mentre per gli altri parametri le descrizioni saranno soprattutto testuali (con immagini di “alleggerimento”).

All’entrata ogni visitatore riceverà una scheda di valutazione ed una barretta di cioccolato e sarà invitato a vivere in prima persona l’esperienza di Chocolate Taster (Sommelier del cioccolato) assaggiando il cioccolato ricevuto e provando a riempire la scheda in base alle spiegazioni che via via troverà in quest'area. Al termine della sezione, potrà mettere a confronto i suoi giudizi con quelli “ufficiali” che troverà esposti. Per un comune visitatore si tratterà ovviamente di poco più di un gioco, in grado di renderlo parte attiva e di fargli toccare con mano l’esperienza di degustatore.

Allo stesso modo, alla fine del Museo si potrebbe disporre una breve serie di quiz inerenti le tematiche trattate in cui il visitatore potrebbe cimentarsi, scoprendo poi le risposte esatte con la pressione di un pulsante o in altro modo.

Questa sezione potrebbe inoltre contenere una guida alla lettura delle etichette delle tavolette, sempre secondo quanto descritto nel paragrafo L’etichetta del libro La degustazione del cioccolato; ogni informazione fornita su questo argomento verrebbe affiancata da un’etichetta che ne fornisca un esempio concreto.

5.13 Aula per didattica e degustazioni L’aula per la didattica costituirà uno strumento di fondamentale importanza. Sarà infatti indispensabile per svolgere tutte le attività culturali, didattiche, le conferenze, gli incontri, e non ultime le degustazioni guidate dal Chocolate Taster a cui i visitatori potranno partecipare (per una descrizione delle possibili attività si veda il paragrafo “Caratteristiche e potenzialità del Museo”); si potrebbe infatti offrire ai visitatori la possibilità di effettuare una degustazione guidata (eventualmente pagando un piccolo sovrapprezzo rispetto al biglietto semplice) al termine della visita, durante la quale verrà offerto loro un piatto con diversi assaggi da degustare seguendo le spiegazioni del Chocolate Taster. Le degustazioni potranno essere organizzate e proposte anche indipendentemente dalla visita al Museo (come spunto si veda la parte finale del paragrafo L’organizzazione della degustazione del libro La degustazione del cioccolato).

Non è necessario un grande spazio per l’aula, orientativamente dovrebbe essere in grado di ospitare da un minimo di 20 persone ad un massimo di 100. Ogni posto dovrà essere dotato di un piano di appoggio necessario per svolgere le degustazioni.

5.14 Negozio L’ultimo spazio del Museo, in uscita, sarà dedicato al negozio tematico. Sono molti i prodotti che potrebbero essere messi in vendita, ecco alcuni esempi:

• Ampia selezione di tavolette e prodotti al cioccolato di alta qualità, vale a dire non i classici prodotti generalmente reperibili nella grande distribuzione ma cioccolato di eccellenza; ogni tavoletta potrebbe essere esposta accompagnata da una piccola scheda che ne riassuma le principali caratteristiche (es. tipo di cacao, provenienza, caratteristiche organolettiche, note sul produttore, ecc.). Il personale addetto alla vendita dovrà avere quel minimo di conoscenze necessarie a descrivere ai clienti caratteristiche e differenze dei prodotti.

• Frutti di cacao, semi, vaniglia, massa di cacao, burro di cacao, ed altri semi-lavorati.

• Abbigliamento relativo al cioccolato. Sono molti i capi di abbigliamento ed anche gli accessori che possono essere proposti in questo ambito: T-shirt con disegni sul cioccolato, frasi, ecc., giubbotti, cappellini, orecchini, cravatte, ombrelli, spille, ecc.

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• Cancelleria: penne, blocchetti, calendari, Post-it, ecc.

• Libri, riviste e DVD sul cioccolato.

• Materiale per la preparazione ed il consumo: servizi da cioccolata, cioccolatiere, stampi per cioccolatini e torte, utensili, ecc.

• Gadgets vari, ad esempio portaritratti, orologi da polso e parete, tazze e bicchieri, tovaglie, calcolatrici, portachiavi, calamite, ecc.

6 Ruoli e responsabilità delle parti Si propone che il Museo oggetto del presente documento venga realizzato tramite una collaborazione tra la scrivente Associazione e l’Ente Collaboratore, più l’eventuale contributo di terze parti. Prima di dettagliare la proposta nei paragrafi sottostanti, si sintetizza l’accordo prospettato:

• l’Associazione mette a disposizione a titolo gratuito l’intero contenuto del Museo, in termini di oggetti da esporre, e tutto il know how in tema di cioccolato necessario al suo allestimento. L’Associazione si farebbe altresì carico della successiva gestione del Museo.

• L’Ente Collaboratore, con l’eventuale contributo di terze parti, si farebbe carico degli oneri per la realizzazione di tutto quanto sia necessario per la messa in opera del Museo (location, strutture, espositori, impianti, ecc.) ad eccezione di quanto esposto al punto precedente.

• Eventuali terze parti come associazioni, fondazioni, enti pubblici, aziende private ecc. che intendessero contribuire al progetto potrebbero contribuire in parte alla messa in opera ed alla gestione del Museo.

• L’attuale Presidente dell’Associazione farebbe comunque parte dello staff del Museo con ruoli di responsabilità, da definire.

Seguono nei due paragrafi sottostanti i dettagli dei relativi ruoli ed oneri.

6.1 In carico all’Ente Collaboratore In dettaglio, per la realizzazione e gestione del Museo, l’Ente Collaboratore ed eventuali terze parti dovrebbero:

• Mettere a disposizione i locali necessari ad ospitare il Museo (per i dettagli sui locali si veda il paragrafo “Struttura del Museo”)

• Farsi carico delle spese per l’allestimento del Museo: preparazione degli ambienti, vetrine, strutture, luci, cartellonistica, impiantistica, arredamento, ecc. In altre parole, tutto ciò che serve in un museo, tranne i “pezzi” in mostra e le conoscenze in tema di cioccolato necessarie per organizzare l'esposizione.

• Eventualmente farsi carico di alcune spese di gestione (manutenzione, aggiornamenti, ecc.)

• Effettuare la relativa pubblicità sui diversi “media”, inserendo il Museo anche nel ventaglio delle attività turistiche fruibili nella zona, all’interno dei comuni mezzi di propaganda (brochures, APT, pacchetti turistici, internet, stampa, ecc.)

6.2 In carico all’Associazione L’Associazione si farebbe carico di:

• Mettere a disposizione gratuitamente tutti i “pezzi” da esporre (per i dettagli si veda il paragrafo “Struttura del Museo”).

• Mettere a disposizione, sempre gratuitamente, le proprie conoscenze in materia di cioccolato indispensabili alla messa in opera del Museo, ovvero utili all’organizzazione del materiale, alla realizzazione di cartelli, pannelli, didascalie, riproduzioni di ambienti, strutture, ecc. In altre

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Associazione Museo del Cioccolato

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parole, una volta stabilito quali e quanti di questi elementi si vorrà realizzare, l’Associazione potrà svolgere il lavoro per la loro progettazione insieme al grafico, architetto, o ad altra figura incaricata, e fornire i testi, le fotografie e quant’altro necessario per la loro preparazione; i costi relativi alla realizzazione di questi elementi non saranno comunque a carico dell’Associazione.

Una volta avviato il Museo, il Presidente dell’Associazione, oltre a svolgere le mansioni previste dal proprio ruolo, potrà occuparsi di:

• Relazioni esterne (contatti con aziende, con altri enti, con relatori, coi mass media, ecc.)

• Manutenzione ed aggiornamento dei contenuti del Museo (manutenzione degli oggetti, ricerca ed acquisto di nuovi oggetti da esporre, aggiornamento informazioni e cartellonistica, etc.)

• Organizzazione ed allestimento mostre temporanee su specifici argomenti

• Visite guidate (per gruppi, scolaresche, richieste specifiche, ecc.)

• Organizzazione di eventi all’interno del Museo (svolgimento degustazioni, corsi, incontri, ecc., nonché organizzazione di seminari/incontri tenuti da relatori esterni) ed all’esterno (relazioni, corsi, incontri, ecc. per conto del Museo presso altri enti/organizzazioni)

• Coordinamento del personale (biglietteria, negozio, pulizie, ecc.)

• Partecipazione con uno stand del Museo alle principali manifestazioni dedicate al cioccolato in Italia ed all’estero.

Ovviamente se l’Ente Collaboratore sarà interessato alla presente proposta si potranno poi definire insieme al meglio i rispettivi ruoli e le correlate responsabilità, o comunque trovare un diverso reciproco accordo. L'Associazione è aperta ad ogni altra ragionevole soluzione.

6.3 L’Associazione Museo del Cioccolato L’Associazione è stata costituita in data 8/4/2010; Atto Costitutivo e Statuto sono stati depositati presso l’Agenzia delle Entrate. L’Associazione ha sede legale in Trento, via Giuseppina Bassetti 7, CAP 38123. Il Codice Fiscale è: 93218180235.

Attualmente, il Consiglio Direttivo è composto da:

• Presidente: Roberto Caraceni

• Vice-Presidente: Daniela Ambrosini

• Segretario: Rodolfo Mazzei

Il Presidente può essere contattato telefonicamente al +39-349-4772262, o via email:

[email protected]