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Promuovere l’equità in sanità: dalla programmazione agli strumenti di valutazione Rimini 8 maggio 2013 Azienda Usl di Cesena Azienda Usl di Forlì Azienda Usl di Ravenna Azienda Usl di Rimini

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Promuovere l’equità in sanità:dalla programmazione agli strumenti di valutazione

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Introduzione al tema dell’equità nelle attenzioni del sistema di accreditamento

Sonia Cicero Marcella Fanelli

(Ausl Ravenna)

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“In questa visita si è valutato come le politiche aziendali hanno acquisito il tema dell’equità e del

rispetto delle differenze e come ciò trova riscontro ai diversi livelli organizzativi aziendali”

Verbale dell’intervista sperimentale sul tema dell’equitàVisita di verifica per l’accreditamento DSM DP Ausl Ravenna

15-16 maggio 2012

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Livello Aziendale

Politica

1.1 Nei documenti della politica aziendale, si fa riferimento al tema dell’equità e del rispetto delledifferenze? In che modo viene inteso e declinato?Nell’atto aziendale l’equità è intesa come valore “fondante in cui l’Azienda dovrà garantire, a parità dibisogno e di competenza, parità e tempestività nell’accesso alle prestazioni, ai servizi, alle facilities eagli strumenti messi a disposizione dell’Azienda dal Servizio Sanitario, per assicurare alla popolazionedi riferimento livelli di assistenza adeguati, appropriati e di buona qualità, economicamente sostenibiliper la comunità” (atto del 2007).Principio dell’equità ripreso in altri documenti quali il Bilancio di Missione

1.2 Si possiede evidenza di formazione/coinvolgimento del personale in tema di politiche e iniziativevolte a garantire l’equità e il rispetto delle differenze?Vari dipendenti dell’Ausl di Ravenna hanno partecipato negli ultimi tre anni a diverse iniziativeformative internazionali, regionali e aziendali in tema di equità e rispetto delle differenze.

1.3 Sono state assegnate specifiche responsabilità per la gestione di aspetti che rimandano all’equitàe al rispetto delle differenze?Con una delibera aziendale è stato istituito il “Gruppo Aziendale per l’equità” con l’individuazione di un coordinatore

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Livello Aziendale

Pianificazione

2.1 Si è provveduto alla individuazione di uno o più referenti in tema di equità e rispetto delledifferenze?Sono stati individuati i referenti in ambito di board aziendale

2.3 Si dispone di un piano annuale delle attività in tema di equità e rispetto delle differenze?Non si ha evidenza di un piano annuale che contempli obiettivi in tema di equità anche se sono state pianificate e messe in atto diverse iniziative in tal senso che sarebbe bene valorizzare formalizzandole in un documento di pianificazione.

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Livello Aziendale

Procedure

8.1 Sono state redatte procedure specifiche per garantire equità e rispetto delle differenze almomento dell’accesso? Le procedure per l’accesso alla struttura sono state sottoposte ad una valutazione di impatto di equità?

Pur in assenza di specifiche procedure sono state introdotte delle modalità per la valutazione dispecifiche attività anche se non sono stati forniti riscontri formali di misurazione e/o valutazione diesito e/o di impatto.

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Livello Aziendale

Verifica dei risultati

9.2 Il Piano di verifica periodica aziendale tiene conto dei temi relativi ad equità e rispetto delle differenze?

Viene dichiarato che nel Bilancio di Missione si riafferma il principio dell’equità ed in particolare si fariferimento ad azioni di trasparenza rispetto al personale.

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Livello Aziendale

Sintesi

“L’Azienda non dà sempre evidenza di documentazione delle iniziative intraprese in tema di equità, rispetto delle differenze e contrasto alle disuguaglianze. Tale impegno può essere maggiormente efficace se adeguatamente valorizzato all’interno del quadro delle strategie aziendali (al pari del contenimento dei costi, della gestione del rischio, dell’appropriatezza clinico-organizzativa) e come tale rappresentato nei documenti di politica, pianificazione e rendicontazione dell’Azienda (ad esempio: manuale organizzativo, budget, bilancio di missione, piano della formazione aziendale).In particolare rispetto ai cittadini/utenti, è ben evidente l’attenzione a specifiche categorie di utenti, e quindi a garantire equità e non discriminazione in base a genere, età, nazionalità/lingua parlata, disabilità fisica e psichica, condizioni di dipendenza. Non è stata portata evidenza o citate iniziative di particolare attenzione verso altre categorie di utenti in condizioni di fragilità sociale.Rispetto ai dipendenti, è evidente lo sforzo di garantire pari opportunità di accesso alle funzioni dirigenziali, tramite la definizione di criteri trasparenti per l’attribuzione degli incarichi. E’ inoltre evidente l’attenzione a cogliere le esigenze degli operatori ispirate ad alcune strategie del Diversity Management (forme di flessibilità lavorativa, part-time, telelavoro, flessibilità degli orari; azioni di tutoring per nuovi assunti e nei casi di cambi di ruolo; formazione continua per lo sviluppo di carriera…) verso cui l’azienda è orientata ad investire maggiormente.”

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Livello Dipartimentale/UU.OO.

Pianificazione

2.1 Il Dipartimento/UU.OO. ha affrontato il tema dell’equità? Come?

• Manuale per l’accreditamento DSM DP “Principio dell’equità: garantisce il rispetto dell’equità nell’erogazione delle proprie prestazioni non perpetrando discriminazioni di genere, età, religione, etnia grazie alla formazione trasversale che garantisce omogeneità di trattamento; all’adeguatezza delle piante organiche rispetto al bacino di utenza; alla presenza capillare sul territorio dei punti di erogazione dei prodotti; alla garanzia di libero accesso; alla possibilità di avvalersi di un sevizio di mediazione culturale”

• Deliberazione del Direttore Generale n. 545/2012 “Presa d’atto composizione board equità” Un medico rappresenta il DSMDP al Board Equità

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Livello Dipartimentale/UU.OO.

Pianificazione

2.3 Il tema dell’equità trova riscontro negli obiettivi, nelle caratteristiche qualitative dei prodotti e standard, nei percorsi assistenziali e prevede punti e modalità di verifica?

Protocollo di intervento integrato “Donne tossicodipendenti e/o alcoldipendenti e figli”Percorso condiviso, tra diversi Servizi Territoriali ed Ospedalieri dell’Azienda Sanitaria Locale di

Ravenna (Servizio per le Tossicodipendenze, Pediatria Ospedaliera e Territoriale, Neuropsichiatria Infantile, Ginecologia Ospedaliera, Consultori familiari e Medicina Legale) ed i Servizi Sociali delle tre zone presenti nell’ambito provinciale (Servizio Tutela Minori e Servizi Territoriali) sia ai fini del sostegno alla maternità che ai fini della tutela del bambino figlio di madri tossicodipendenti o alcoldipendenti, pazienti in fase attiva di dipendenza o in situazioni particolarmente instabili per le quali gli operatori ritengono opportuno attivare il percorso.

D.G.R. 2/2010 Assistenza alle persone detenute con dipendenza patologica e Progetto salute mentale in carcere

Si garantisce il diritto alle cure alle persone detenute in carcere favorendo una maggiore appropriatezza diagnostica e farmacologica attraverso:

1. presa in carico tempestiva dei soggetti detenuti con problemi di tossico alcoldipendenza2. distribuzione diretta in carcere della terapia farmacologica appropriata3. aumento delle ore dello psicologo per fronteggiare il rischio suicidario

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Livello Dipartimentale/UU.OO.

Comunicazione

3.2 Le modalità e gli strumenti in uso per l’informazione e l’ascolto degli utenti sono idonei allo scopo (equi e sensibili alle diversità)?

• Guida ai Servizi DSM DP• Questionario soddisfazione utenti tradotto in lingua araba• Deliberazione n. 1147/2002 “Attività di mediazione culturale e predisposizione di strumenti informativi destinati agli utenti stranieri”• Questionario soddisfazione utenti somministrato “da pazienti a pazienti” (esperienza UO Riabilitazione)• Flyer informativi multilingue: alcool, sostanze, malattie sessualmente trasmesse…

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Livello Dipartimentale/UU.OO. – alcuni esempi

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Procedure

8.2 Sono state tenute in considerazione, nell’applicazione delle procedure aziendali per l’accesso, le diversità maggiormente rappresentate nella specifica U.O. o quelle che rischiano maggiormente di essere discriminate?

PD 06 Procedura per la prevenzione e il contrasto della disabilità: accoglienza e presa in cura precocePD 07 Procedura per il sostegno alle persone con disabilità psichiatrica per la permanenza nel loro contesto di vita secondo il concetto di recoveryPD 10 Pazienti con polidiagnosi: lavorare per progetti centrati sulla persona con trattamenti integrati interdisciplinari e multidimensionali

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Livello Dipartimentale/UU.OO.

Verifica dei risultati

9.2 Nella valutazione è possibile rilevare eventuali problemi in merito all’equità in riferimento allo specifico target del Dipartimento/U.O.?

Analisi dei reclami

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Livello Dipartimentale/UU.OO.

Sintesi

“Per quanto riguarda la declinazione del principio di equità e le conseguenti azioni, si ritiene importante sottolineare che nel manuale di dipartimento, fra i principi cui lo stesso si ispira, il 13° è “ il principio di equità” e tutta la riorganizzazione dipartimentale (nell’applicazione del “nuovo metodo”, nell’imponente attività di formazione ma anche nell’agire quotidiano) ne tiene conto e la fa propria nella logica del miglioramento continuo (es. superamento dei sistemi di contenzione, coinvolgimento di diversi attori, anche non sanitari, quali care giver, associazioni nel progetto di cura e reinserimento), deistituzionalizzazione quale obiettivo prioritario del nuovo modello organizzativo in fase di applicazione, ma anche la forte attenzione al rimotivare il personale d’equipe.Occorre ovviamente ricollocare tali attività e tutto ciò che riguarda il tema dell’equità e del diversitymanagement nella documentazione dipartimentale al fine di rendere visibile e valutabile la grandemole di lavoro svolta e in fase di attuazione per perseguire questi obiettivi.”

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Livello Dipartimentale/UU.OO.

Miglioramento

10.2 Esistono processi documentati/progetti che hanno obiettivi di azioni correttive,preventive e di miglioramento dell’equità, che nascono dalla valutazione o da segnalazioniquali reclami o altre fonti (indagini di soddisfazione…)?

Formazione trasversale e congiunta tra le UU.OO. CSM, SPDC, SERT, Riabilitazione Psichiatrica(Budget 2012 Obiettivi DSM DP)

Formazione trasversale e congiunta tra le UU.OO. in cui si affronta lo studio di tre pratichebasate sull’evidenza: illness managment, social skill training, psicoeducazione individuale efamiliare (Budget 2013 Obiettivi DSM DP)

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