PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE - cecchini... · Indirizzi: Informatica e...

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Sede Centrale: Via Scorrano, 6 - 73044 Galatone (LE) - Telefax 0833.865632/862349 Fax 0833.865420 Codice Meccanografico: LETF04000L - C. F. 91001300754 Web: www.itismedi.it E.mail: [email protected] - [email protected] PEC: [email protected] 1 ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Enrico MEDI” GALATONE (LE) Creatività e Tecnologia TECNICO INDUSTRIALE (LETF03701T) LICEO SCIENTIFICO (LEPS03701Q) PROFESSIONALE (LERC037018) Indirizzi: Informatica e Telecomunicazioni Opzione: Scienze applicate Servizi commerciali Elettronica ed Elettrotecnica Grafica e Comunicazione PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE x Liceo Scientifico opzione Scienze applicate Tecnico Tecnologico Indirizzo: Elettronica ed Elettrotecnica Tecnico Tecnologico Indirizzo: Informatica e Telecomunicazioni Professionale Indirizzo: Servizi commerciali CLASSE 3 SEZIONE B DISCIPLINA SCIENZE NATURALI QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 5 ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 DOCENTE CECCHINI Marco

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Web: www.itismedi.it E.mail: [email protected] - [email protected] – PEC: [email protected]

1

ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“Enrico MEDI” GALATONE (LE)

Creatività e Tecnologia

TECNICO INDUSTRIALE (LETF03701T) LICEO SCIENTIFICO (LEPS03701Q) PROFESSIONALE (LERC037018) Indirizzi: Informatica e Telecomunicazioni Opzione: Scienze applicate Servizi commerciali

Elettronica ed Elettrotecnica Grafica e Comunicazione

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

PER COMPETENZE

x Liceo Scientifico opzione Scienze applicate

□Tecnico Tecnologico Indirizzo: Elettronica ed Elettrotecnica

□Tecnico Tecnologico Indirizzo: Informatica e Telecomunicazioni

□Professionale Indirizzo: Servizi commerciali

CLASSE 3 SEZIONE B

DISCIPLINA SCIENZE NATURALI

QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 5

ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016

DOCENTE CECCHINI Marco

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1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

PROFILO GENERALE DELLA CLASSE

La classe è costituita da 16 alunni (9 ragazzi e 7 ragazze), 15 provenienti dalla 2^B dello scorso a.s. e uno proveniente dall' ITC. La

classe si presenta notevolmente ridimensionata nel numero, rispetto allo scorso anno, e per questo abbastanza omogenea per

quanto riguarda le caratteristiche cognitive e l’impegno, buona parte degli studenti dimostra conoscenze superiori alla

sufficienza, competenze abbastanza sicure, e un metodo di lavoro accettabile; un piccolo numero di alunni però conserva un

metodo di lavoro insicuro, conoscenze frammentarie e soprattutto un’applicazione a casa non sempre adeguata. Tutti tengono

un comportamento corretto in classe e mostrano soddisfacente interesse verso le disciplina; la partecipazione al dialogo

educativo risulta attiva e costruttiva per alcuni con interventi miranti a completare la comprensione ed approfondire le

tematiche, mentre per altri risulta solo accettabile, legata a interessi occasionali e il più delle volte finalizzata esc lusivamente

alla valutazione.

LIVELLI DI PARTENZA

LIVELLO MEDIOCRE

(voti Iintorno a 5)

N. Alunni 5 = 31(%)

LIVELLO MEDIO

(voti 6-7)

N.Alunni 8 = 50 (%)

LIVELLO ALTO

( voti 8-9-10)

N. Alunni 3 = 19 (%)

PROVE UTILIZZATE PER LA RILEVAZIONE DEI LIVELLI INIZIALI: Colloqui individuali e aperti atti a valutare le conoscenze acquisite e il livello delle competenze

2. SCHEDA PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA Vengono allegati, in coda alla presente programmazione, n. 18 pagine.

3. METODOLOGIE

L'insegnamento prenderà l’avvio da situazioni concrete e problematiche che richiamano l’esperienza quotidiana; non

mancheranno, accanto alla trattazione teorica, l’osservazione diretta, la sperimentazione, la discussione e la scoperta

guidata. Verranno richieste: relazioni puntuali e precise sulle esperienze di laboratorio; risoluzioni di situazioni

problematiche. Completeranno le attività didattiche ricerche bibliografiche, proiezione video, esercitazioni individuali

e/o di gruppo, visite guidate. Ci saranno verifiche costanti sugli argomenti svolti per seguire il processo di

apprendimento della classe in relazione agli obbiettivi proposti e per intervenire prontamente nei casi di ritardo.

4. STRUMENTI DIDATTICI

a) Libri di testo - Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento b) Attrezzature e spazi didattici che si intende utilizzare: LIM –Laboratorio di Biologia e Chimica

5. MODALITA’ DI VALUTAZIONE

La valutazione sarà formulata sulla base delle conoscenze, competenze e abilità acquisite

PROVE DI VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE

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3

Prove scritte: test semistrutturati. Esercizi

e problemi. Relazioni su esperienze. Prove orali

Prove pratiche

N. verifiche previste: per il trimestre n. ….…. per il pentamestre n. ……..

a fine di ogni modulo.

Galatone, lì ………………. Il Docente Prof.

_______________________________________

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ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“E.Medi” Galatone

Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate

Tecnico Tecnologico Indirizzi: Elettronica ed Elettrotecnica Informatica e Telecomunicazioni

Grafica e Comunicazione

SCHEDA PROGRAMMAZIONE della disciplina di Scienze Naturali del Prof. CECCHINI MARCO

Classe 3° Sez. B INDIRIZZO Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate a.s. 2015 - 2016

N.ore/sett.li 5 (ore annuali 165 x 33 settimane)

Questa materia concorre allo sviluppo delle seguenti competenze: COMPETENZE: A1- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà, riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

A2 - Analizzare fenomeni dal punto di vista qualitativo (e quantitativo) e risolvere problemi

A3 – Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

A4 - Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi, proporre e utilizzare modelli e analogie (ST4)

A5 - Collocare le principali scoperte scientifiche e invenzioni tecniche nel loro contesto storico e sociale (ST6)

COMPETENZE BASE

Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper

applicare regole e procedure fondamentali.

Comprende le informazioni di un messaggio e i contenuti specifici

delle scienze. Comprende ipotesi, schemi, diagrammi tabelle e grafici.

Comprende e conosce i contenuti disciplinari fondamentali

Si esprime utilizzando correttamente semplici termini scientifici

Raccoglie informazioni da fonti diverse anche con osservazioni

dirette della realtà.

È capace di sintetizzare i concetti chiave contenuti nel libro di testo.

Individua analogie e differenze.

Produce soluzioni operative in modo guidato anche mediante

esperienze di laboratorio.

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Utilizza gli strumenti del laboratorio. Se guidato, applica le conoscenze acquisite a situazioni della vita

reale.

UdA

(unità di

apprendimento)

Ore

C

o

mp

Abilità

Conoscenze

Disciplina

Riferimento

(R) o Concorrente

(C)

BIOLOGIA

M1 - LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE

M

O

D

U

L

O

1

La struttura

del materiale

genetico

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

Saper descrivere gli esperimenti di Griffith e di Hershey e

Chase, che hanno permesso di scoprire il ruolo del DNA

come depositario dell’informazione genetica

Alcuni esperimenti hanno dimostrato che il DNA è il

materiale depositario dell’informazione genetica

Saper descrivere la struttura degli acidi nucleici quali

polimeri di nucleotidi

Saper spiegare le differenze strutturali tra le molecole di

DNA e RNA

DNA e RNA sono polimeri di nucleotidi

Saper descrivere i contributi dei diversi scienziati alla

costruzione del modello tridimensionale del DNA

Saper spiegare come la regola di Chargaff è correlata alla

struttura del DNA

Saper rappresentare la struttura tridimensionale di una

molecola di DNA

Alcuni esperimenti

hanno dimostrato che il

DNA è il materiale

depositario

dell’informazione

genetica

DNA e RNA sono

polimeri di nucleotidi

Il DNA ha la struttura di

un’elica a doppio

filamento

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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La

duplicazione

del DNA

A1

A2

A3

A4

A5

Cogliere l’importanza dell’appaiamento specifico delle basi

complementari nel processo di duplicazione del DNA

Saper spiegare perché la duplicazione del DNA è un

processo semiconservativo

Comprendere il meccanismo di duplicazione del DNA,

sapendo motivare l’azione degli enzimi specifici coinvolti

La duplicazione del DNA

dipende

dallo specifico

appaiamento delle basi

azotate

La duplicazione del DNA

ha inizio

simultaneamente in

molti punti e

procede grazie alla DNA

polimerasi

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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7

Il passaggio

dell’informazio

ne genetica

dal DNA

all’RNA alle

proteine

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

Saper spiegare in dettaglio come avviene la replicazione del DNA Saper descrivere i meccanismi che correggono gli errori causati da

fattoriambientali o avvenuti durante la duplicazione del DNA Comprendere la struttura e la funzione dei telomeri Saper descrivere il flusso dell’informazione genetica nella cellula,tramite i processi di trascrizione e traduzione

Saper spiegare il significato della relazione tra un gene e un enzima,tra un gene e una proteina e tra un gene e un polipeptide Saper spiegare come il linguaggio del DNA e dell’RNA viene utilizzato per produrre i polipeptidi

Saper spiegare il significato del processo di traduzione Saper spiegare le regole che stabiliscono la corrispondenza tra i codonidell’RNA e gli amminoacidi delle proteine Saper utilizzare il “dizionario” del codice genetico

Saper descrivere le principali fasi che portano alla produzione Saper spiegare il ruolo dell’mRNA Saper descrivere come negli eucarioti l’RNA viene modificato prima di uscire dalnucleo

Saper spiegare la differenza tra introni ed esoni Comprendere il ruolo di tutte le molecole coinvolte nel processo di trascrizione e traduzione Capire le funzioni dei diversi tipi di RNA

Comprendere la relazione tra codone, anticodone e amminoacido Saper descrivere la struttura e la funzione dei ribosomi I ribosomi assemblano i polipeptidi Saper spiegare come inizia il processo di traduzione

Saper descrivere le tappe che portano all’allungamento della catena polipeptidica Comprendere che cosa provoca la terminazione della traduzione Saper riassumere e schematizzare i principali stadi dei processi di

trascrizione e traduzione Saper descrivere le principali categorie di mutazioni, le relative cause e le possibili conseguenze

La duplicazione del DNA procede in modo discontinuo sul filamento antiparallelo Gli errori di duplicazione

vengono corretti grazie alla DNA polimerasi e ad altri meccanismi di riparazione Le estremità 5’ dei filamenti di DNA non vengono duplicate L’informazione genica

codificata dal DNA viene tradotta nella sequenza delle proteine L’informazione genica è codificata nel DNA in triplette di nucleotidi, ciascuna delle

quali corrisponde a un amminoacido nella proteina corrispondente l codice genetico è la “stele di Rosetta della vita La trascrizione produce

messaggi genetici sotto forma di RNA Prima di uscire dal nucleo della cellula eucariote l’RNA messaggero viene modificato” Le molecole di RNA di

trasporto agiscono da interpreti durante la traduzione L’inizio del messaggio portato dall’mRNA è indicato da uno speciale codone Nella fase di allungamento la

catena polipeptidica si accresce finchè il codone di arresto termina la traduzione

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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Il flusso

dell’informazione

genetica procede dal

DNA all’RNA e dall’RNA

alle proteine

Le mutazioni possono

modificare il significato

dei geni

La genetica

dei virus e dei

batteri

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

Saper descrivere la struttura e le caratteristiche dei virus

Saper confrontare i cicli riproduttivi litico e lisogeno di un

fago

Saper spiegare che cosa sono i virus emergenti e fornire

alcuni esempi delle malattie da essi causate

Saper descrivere tre processi che contribuiscono

all’emergere delle malattie virali

Saper spiegare come il virus HIV entra nella cellula ospite e

si riproduce

Saper spiegare perché il virus HIV è un retrovirus e

descriverne il ciclo riproduttivo

Saper descrivere la struttura dei viroidi e dei prioni

Saper spiegare come viroidi e prioni causano malattie nelle

piante e negli animali

Comprendere come può avvenire lo scambio di materiale

genetico tra i batteri

Saper definire e confrontare i processi di trasformazione,

traduzione e coniugazione

Saper descrivere la funzione del fattore F nei batteri

Saper definire cos’è un plasmide

Saper spiegare come i plasmidi R causano seri problemi alla

salute umana

Il DNA virale può

diventare parte

del cromosoma

dell’ospite

La salute della

popolazione umana è

minacciata dalla

comparsa di nuovi virus

Il virus dell’AIDS

sintetizza il DNA

utilizzando l’RN A come

stampo

Viroidi e prioni sono

agenti patogeni diffusi

nelle piante e negli

animali

I batteri possono

ricombinare i propri geni

in tre modi

I plasmidi batterici

possono essere

impiegati per trasferire

geni

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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M

O

D

U

L

O

2

M2 – I MECCANISMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE DELL’ESPRESSIONE GENICA

Il controllo

dell’espression

e genica

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

Saper spiegare la differenza tra regolazione ed

espressione genica

Saper descrivere e confrontare i diversi meccanismi di

regolazione

Comprendere la relazione tra regolazione e formazione dei

diversi tipi di cellule nei pluricellulari

Saper spiegare come la spiralizzazione del DNA influenza

l’espressione genica

Comprendere come la disattivazione del cromosoma X

nelle femmine porti prevalenza di certi caratteri

Confrontare i meccanismi di controllo dell’espressione

genica tra procarioti e eucarioti

Comprendere la relazione tra DNA codificante per proteine

e di regolazione

Saper descrivere il meccanismo di regolazione ai diversi

livelli

Saper descrivere la funzione dei geni omeotici nello

sviluppo embrionale

Saper spiegare come il processo di trasduzione del

segnale porta alla trascrizione di unn gene nella cellula

bersaglio

I geni procarioti

reagiscono a

modificazioni ambientali

Differenziamento cellulare

Eucromatina e etero

cromatina

Splicing

RNA di controllo

Regolazione a livello di

traduzione

Regolazione dello

sviluppo embrionale

La trasduzione del

segnale trasforma i

messaggi ricevuti dalla

membrana in risposte

all’interno della cellula

Sistemi di trasmissione

dei segnali tra cellule

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

La clonazione

delle piante e

degli animali

A1

A2

A3

A4

A5

Comprendere che il differenziamento delle cellule non

implica cambiamenti irreversibili del genoma

Comprendere come la clonazione sia legata al

trasferimento nucleare

Comprendere le implicazioni etiche legate alla clonazione

Le cellule differenziate

conservano il loro

potenziale genetico

La clonazione

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

LETTERE (C)

FILOSOFIA

(C)

Le basi

genetiche del

cancro

A1

A2

A3

A4

A5

Comprendere le relazioni tra oncogeni, oncosoppressori e

cancro

Saper descrivere le varie fasi dello sviluppo del cancro

Il cancro conseguenza di

mutazioni genetiche

Proteine difettose

possono interferire con i

normali processi di

trasduzione del segnale

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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M

O

D

U

L

O

3

M3 - LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE

La clonazione

genica

A1

A2

A3

A4

A5

Saper definire che cos’è il DNA ricombinante

Saper spiegare il ruolo dei plasmidi

Comprendere come vengono utilizzati gli enzimi di

restrizione

Saper descrivere e spiegare il ruolo dei vettori

Comprendere la funzione delle sonde molecolari

nell’individuazione di specifici geni

Copie multiple di un

gene

Enzimi di restrizione

Librerie genomiche

Sonde nucleotidiche

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

LETTERE (C)

FILOSOFIA

(C)

Gli organismi

geneticament

e modificati

A1

A2

A3

A4

A5

Saper descrivere le applicazioni dell’ingegneria genetica

Comprendere come sono prodotti gli OGM e come vengono

utilizzati

Applicazioni

dell’ingegneria genetica

Gli OGM

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

LETTERE (C)

FILOSOFIA

(C)

I metodi di

analisi del

DNA

A1

A2

A3

A4

A5

Saper descrivere e comprendere il significato delle

principali tecniche di analisi del DNA

Comprendere alcune applicazioni diagnostiche di tali

tecniche

Tecniche di analisi del

DNA

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

La genomica A1

A2

A3

A4

A5

Comprendere l’utilità del sequenziamento del DNA

Saper definire trascrittoma e proteoma

Saper spiegare come è stato mappato il genoma umano

Saper spiegare perché il confronto tra ge nomi di specie

diverse può fornire informazioni sulle loro relazioni evolutive

Lo studi di genomi

Genomica e evoluzione

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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M

O

D

U

L

O

4

M4 – COME EVOLVONO LE POPOLAZIONI: LA MICROEVOLUZIONE

Darwin e la

teoria

dell’evoluzion

e

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

Saper spiegare le tappe che hanno portato alla formulazione

della teoria dell’Evoluzione

Comprendere come il viaggio di Darwin ha permesso di

raccogliere informazioni utili per l’elaborazione della sua

teoria

Rendersi conto che esistono ancora correnti di pensiero che

non accettano ancora la teoria dell’evoluzione

Saper spiegare il ruolo della selezione naturale nel processo

evolutivo

Saper definire la selezione artificiale con esempi concreti

saper spiegare perché i singoli individui

non si possono evolvere e perché l’evoluzione non porta a

organismi perfettamente adattati

La teoria

dell’evoluzione

Prove scientifiche e

resistenze ideoligiche

La selezione naturale

BIOLOGIA

(R)

FILOSOFIA

(C)

L’evoluzione

delle

popolazioni

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

saper definire i termini “popolazione”, “pool genico”e

“microevoluzione”

comprendere che la selezione naturale agisce sui singoli

individui, mentre l’evoluzione avviene nelle popolazioni

saper descrivere come le mutazioni

e la riproduzione sessuata danno luogo

alla variabilità genetica di una popolazione

saper spiegare perché i procarioti si possono evolvere più

rapidamente degli eucarioti

saper spiegare la differenza tra frequenze alleliche

e frequenze genotipiche

saper definire l’equilibrio di Hardy-Weinberg

in termini di frequenze alleliche nel pool genico

saper descrivere le cinque condizioni necessarie per

l’equilibrio di Hardy-Weinberg

L’evoluzione delle

popolazioni

Variabilità genetica e

evoluzione

L’equilibrio di Hardy e

Weinberg

BIOLOGIA

(R)

MATEMATICA

(C)

I meccanismi

della

microevoluzio

ne

A1

-

A2

-

A3

-

comprendere il rapporto tra selezione naturale e frequenza

degli alleli nel pool genico

saper definire la deriva genetica

saper spiegare come l’effetto collo di bottiglia e l’effetto del

fondatore possono alterare le frequenze alleliche in una

popolazione

Selezione naturale,

deriva genetica, e

flusso genico.

La selezione naturale

migliora la fitness

La selezione naturale

BIOLOGIA

(R)

GEOGRAFIA

(C)

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A4

-

A5

saper definire il flusso genico e il suo ruolo nella

microevoluzione

saper definire i termini “evoluzione adattativa”,

“adattamento” e “fitness”

saper spiegare i motivi per cui la selezione naturale non

produce organismi perfettamente adattati

all’ambiente

saper distinguere tra selezione stabilizzante, direzionale e

divergente

saper fornire un esempio dei diversi modi con cui agisce la

selezione naturale

saper definire il dimorfismo sessuale

e la selezione sessuale

saper definire e confrontare la selezione

intrasessuale e intersessuale

saper spiegare il ruolo della diploidia

e della selezione bilanciata nella conservazione della

variabilità genetica in una popolazione

saper spiegare che cos’è una variazione neutrale

altera la variabilità

La selezione sessuale

Diploidia e selezione

bilanciante

M

O

D

U

L

O

5

M5 – L’ORIGINE DELLE SPECIE E LA MACROEVOLUZIONE

Dalla

microevoluz

ione alla

macroevolu

zione: i

meccanismi

della

speciazione

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

saper definire e distinguere tra microevoluzione e

macroevoluzione

comprendere il ruolo della macroevoluzione nell’origine della

biodiversità

capire il ruolo dell’isolamento geografico

(speciazione allopatrica) e di quello riproduttivo (speciazione

simpatrica) nei processi di speciazione

saper spiegare come i processi geologici possono frammentare

una popolazione e portare alla speciazione

saper spiegare il ruolo delle barriere riproduttive nella

speciazione, distinguendo tra prezigotiche e

postzigotiche e fornendo esempi

saper spiegare il ruolo della poliploidia

nell’evoluzione, fornendo esempi

L’origine di nuove specie

Le barriere riproduttive e

geografiche favoriscono

la nascita di nuove specie

Speciazione graduale o

improvvisa

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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saper confrontare il modello gradualista e il modello degli

equilibri punteggiati dell’evoluzione

saper spiegare come ognuno di questi modelli si applica allo

studio della documentazione fossile

La

macroevolu

zione

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

saper spiegare come e perché può verificarsi una radiazione

adattativa

saper descrivere le condizioni che hanno portato alla

radiazione adattativa dei fringuelli delle Galápagos

saper descrivere le cause, la frequenza

e le conseguenze delle estinzioni

di massa degli ultimi 600 milioni di anni

saper spiegare come i geni che controllano lo sviluppo possono

determinare l’evoluzione

della vita

saper definire e descrivere alcuni esempi

di pedomorfosi

comprendere il ruolo dei geni omeotici

nell’evoluzione della forma di un organismo

comprendere il ruolo della duplicazione

e delle mutazioni che interessano la regolazione dei geni

implicati nello sviluppo, fornendo esempi

saper descrivere come si possono evolvere le strutture

complesse fornendo esempi

saper spiegare con esempi perché le tendenze evolutive non

implicano l’orientamento dell’evoluzione verso uno scopo

saper definire il modello della selezione di specie

Radiazione adattativa

Estinzioni di massa

I geni dello sviluppo

Le innovazioni evolutive

possono comparire in modi

diversi

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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M

O

D

U

L

O

6

M6 – LA RESPIRAZIONE CELLULARE E LA FERMENTAZIONE

Energia e

metabolismo

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-conoscere la definizione di metabolismo e di vie

metaboliche

-saper descrivere sinteticamente le funzioni delle vie

cataboliche e di quelle anaboliche

-saper spiegare come la cellula ricava energia dalla

demolizione del glucosio

-saper spiegare il ruolo della respirazione cellulare

-saper confrontare i processi della respirazione cellulare e

della fotosintesi

-saper confrontare i processi della respirazione polmonare e

di quella cellulare

La chimica della vita è

organizzata in vie

metaboliche che

trasformano materia ed

energia

Vie metaboliche

Energia necessaria ai

processi vitali

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

Le tappe della

respirazione

cellulare e la

fermentazione

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-saper spiegare come la cellula trasferisce l’energia dalle

biomolecole, in particolare dagli zuccheri,all’ATP

-saper spiegare come il corpo umano utilizza le molecole di

ATP come fonte di energia per le sue attività

-saper definire il concetto di fabbisogno energetico

giornaliero

-saper spiegare come le reazioni redox sono utilizzate nella

respirazione cellulare

-saper descrivere il ruolo della deidrogenasi, del N AD+ e

del FAD nel processo di ossidazione del glucosio

-saper spiegare la funzione della catena di trasporto degli

elettroni

-saper indicare le regioni cellulari dove si svolgono la

glicolisi, il ciclo di Krebs e la fosforilazione ossidativa

-saper spiegare perché la prima fase della glicolisi consuma

energia mentre la seconda fase la produce

- saper descrivere il processo di fosforilazione a livello del

substrato

-saper spiegare il ruolo e la formazione

dell’acetilCoA

La respirazione cellulare

immagazzina energia

Tutte le attività

utilizzano energia

Le tappe della

respirazione cellulare Le

tre tappe della

respirazione cellulare

avvengono in parti

diverse della cellula La

glicolisi ricava energia

chimica all’ossidazione

del glucosio a piruvato

La fosforilazione

ossidativa produce gran

parte dell’ATP

La fermentazione

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

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15

-saper indicare i reagenti, i prodotti intermedi, i prodotti

finali e il rendimento energetico del ciclo di Krebs

- saper spiegare l’accoppiamento tra la catena di trasporto

degli elettroni e la chemiosmosi

-saper riassumere il bilancio energetico complessivo della

respirazione cellulare

-saper confrontare i reagenti, i prodotti

e il rendimento energetico dei processi

di fermentazione lattica e alcolica

-saper distinguere tra anaerobi facoltativi e anaerobi

obbligati

-saper descrivere la storia evolutiva della glicolisi

Il

metabolismo

della cellula

A1

A2

A3

A4

A5

-saper spiegare come i carboidrati, i lipidi e le proteine sono

utilizzati come carburante dalle cellule per produrre ATP

-comprendere come sono utilizzate le molecole

introdotte con gli alimenti

Gli alimenti forniscono le

materie prime per

l’energia e per la sintesi

di molecole organiche

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

M

O

D

U

L

O

7

M7 – LA FOTOSINTESI

Introduzione

alla fotosintesi

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-comprendere che la fotosintesi è il meccanismo alla base

della maggior parte dei processi biosintetici del nostro

pianeta

-comprendere la struttura della foglia

e del cloroplasto quali siti in cui si svolge

la fotosintesi

-saper descrivere gli esperimenti che hanno permesso di

scoprire che l’ossigeno prodotto durante la fotosintesi

proviene dalla demolizione di molecole d’acqua

-saper descrivere il ruolo delle reazioni redox nella

fotosintesi e nella respirazione cellulare

-saper confrontare i reagenti, i prodotti e il luogo di

svolgimento della fase luminosa e della fase oscura

-saper spiegare il ruolo dell’ATP e nel NADPH nel

collegamento tra le due fasi della fotosintesi

Il ruolo degli autotrofi

nella biosfera

Le molecole della

fotosintesi

Le piante producono

ossigeno gassoso

scindendo le molecole

d’acqua

La fotosintesi è un

processo redox, come la

respirazione cellulare

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

FISICA(C)

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16

Le due fasi

della

fotosintesi

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-acquisire informazioni sulle proprietà fisiche della luce e

sulla composizione della luce visibile

-comprendere l’azione dei pigmenti foto sintetici nella

trasformazione dell’energia luminosa in energia chimica

- capire quali lunghezze d’onda dello spettro

elettromagnetico sono coinvolte nella fotosintesi

-saper spiegare come i fotosistemi catturano l’energia solare

-interpretare le reazioni della fase luminosa come un flusso

di elettroni tra i foto sistemi dei cloroplasti

-saper spiegare la chemiosmosi

e la fotofosforilazione

-saper confrontare la fotofosforilazione

con la fosforilazione ossidativa

-saper descrivere i reagenti, i prodotti intermedi e i prodotti

finali del ciclo di Calvin

-saper spiegare perché le reazioni della fase oscura

dipendono da quelle della fase luminosa

la sintesi degli zuccheri

Fase luminosa della

fotosintesi

Fase oscura della

fotosintesi

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

FISICA(C)

La fotosintesi

e l’ambiente

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-saper costruire uno schema del processo fotosintetico,

indicando i diversi luoghi in cui si svolgono le reazioni della

fase luminosa e della fase oscura

-saper spiegare come gli organismi foto sintetici ed

eterotrofi utilizzano i prodotti della fotosintesi

-saper confrontare i meccanismi che le piante C3, C4 e CAM

utilizzano per ottenere e usare il diossido di carbonio e per

risparmiare acqua

La fotosintesi costruisce

molecole organiche

Le piante C4 e CAM

hanno speciali

adattamenti che

consentono di

risparmiare acqua nei

climi aridi

BIOLOGIA

(R)

CHIMICA (C)

FISICA(C)

TOTALE

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17

CHIMICA

1. LE SOLUZIONI. LA QUANTITA’ DI SOSTANZA

M

O

D

U

L

O

1

Tipi di

soluzione e

solubilità

La

solubilizzazion

e

La

concentrazion

e delle

soluzioni

Le proprietà

colligative

12 A1

A2

A4

-Spiegare cos’è la concentrazione di una soluzione

-Saper calcolare la concentrazione delle soluzioni in

diversi modi.

-Preparare in modo corretto una soluzione.

-Saper diluire una soluzione

-Valutare come la concentrazione del soluto influenzi

alcuni comportamenti di liquidi

-Prevedere come la variazione di concentrazione di una

soluzione influenza il suo comportamento

-Illustrare l’importanza del grado di dissociazione di un

soluto nel determinare le proprietà colligative

Diversi tipi di soluzione

La solubilità.

Elettroliti forti, deboli e non

elettroliti

Soluzioni diluite, concentrate,

sature e soprasature

Colloidi

La concentrazione delle

soluzioni.

Molarità. Normalità, molalità,

concentrazione percentuale

Le proprietà colligative.

Definire il coefficiente di Van’t

Hoff

CHIMICA (R)

FISICA (C)

MATEMATICA

(C)

BIOLOGIA(C)

M2 - L’ATOMO E I MODELLI DEL PASSATO

M

O

D

U

L

O

2

La scoperta

delle particelle

sub-atomiche

I primo

modelli

atomici.

Il modello

atomico di

Bohr

-comprendere come la definitiva struttura dell’atomo è

stata descritta attraverso passi successivi e spesso molto

complessi

-Spiegare i fondamenti della teoria quantistica e il

dualismo onda particella

-Utilizzare il concetto di numero atomico e numero di

massa per determinare il numero di particelle sub-

atomiche

- Calcolare la massa atomica relativa di un elemento

conoscendo la massa atomica degli isotopi che lo formano

-comprendere le ragioni che hanno spinto Bohr a criticare

il modello di Rutherford

-Comprendere la relazione esistente tra lunghezza d’onda,

frequenza e energia di una radiazione elettromagnetica.

-comprendere perché il modello atomico di Bohr riesce a

La radioattività

La scoperta delle

particelle sub-atomica

Il modello di Thomson

L’esperimento di

Rutherford e il modello

planetario

Numero atomico e

numero di massa

Concetto di isotopo

La radiazione

elettromagnetica

Gli spettri atomici

La teoria quantistica

Modello atomico di Bohr

CHIMICA (R)

FISICA (C)

MATEMATICA

(C)

BIOLOGIA(C)

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18

spiegare gli spettri atomici a righe

M3- L’ATOMO: IL MODELLO A ORBITALI

M

O

D

U

L

O

3

Verso una

nuova visione

della realtà

L’equazione

d’onda di

Schrodinger

I numeri

quantici

Il principio di

esclusione di

Pauli

Configurazion

e elettronica

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-Utilizzare i numeri quantici per definire le caratteristiche

dei livelli e dei sottolivelli

-costruire le configurazioni elettroniche degli elementi

- riconoscere gli elementi chimici in base alla loro

configurazione elettronica

La doppia natura

dell’elettrone: ondulatoria

e corpuscolare.

Il principio di

indeterminazione di

Heisenberg

L’equazione d’onda di

Schrodinger e il concetto

di orbitale

I numeri quantici

Il riempimento degli

orbitali

CHIMICA (R)

FISICA (C)

MATEMATICA

(C)

BIOLOGIA(C

)

M4 -. IL SISTEMA PERIODICO E LE PROPRIETÀ PERIODICHE

M

O

D

U

L

O

4

Tavola

periodica e

configurazione

elettronica

Le proprietà

periodiche

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-scrivere la configurazione elettronica di un elemento con

l’ausilio della tavola periodica

-ricavare la configurazione elettronica esterna di un

elemento (e il numero degli elettroni di valenza in base

alla posizione da esso occupata nella tavola periodica

-distinguere, dalla posizione occupata nella tavola

periodica se un elemento è un metallo, un non metallo e

un semimetallo

-comprendere come varia il raggio atomico nei gruppi e nei

periodi

-comprendere l’andamento di affinità elettronica,

elettronegatività e energia di ionizzazione nella tavola

periodica

La tavola di Mendeleev

Conoscere i simboli dei

principali elementi e

saperli individuare nella

tavola periodica

La legge periodica

Costruzione delle formule

elettroniche con l’uso

della tavola periodica

Elettroni di valenza

Raggio atomico, energia

di ionizzazione, affinità

elettronica ed

elettronegatività:

definizione e variazione

periodiche.

Metalli, non metalli e

semimetalli

CHIMICA (R)

FISICA (C)

MATEMATICA

(C)

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19

M5 -. IL LEGAME CHIMICO

M

O

D

U

L

O

5

Che cos’è un

legame

chimico

I vari tipi di

legame

Geometria

molecolare

La teoria del

legame di

valenza

L’ibridazione

degli orbitali

La teoria

dell’orbitale

molecolare

I legami

deboli, o

forze

intermolecolar

i

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-comprendere il motivo per cui si forma un legame chimico

-distinguere un legame covalente puro da uno covalente

polare

-correlare le proprietà fisiche delle sostanze alla loro

polarità

-evidenziare la formazione di un legame per mezzo della

notazione si Lewis

-evidenziare la formazione di un legame indicando gli

orbitali col sistema dei quadrati

-ricavare le formule di struttura dei composti

-comprendere perché per i composti ionici si parla di “unità

formula”

-prevedere il tipo di legame in base alla differenza di

elettronegatività

-utilizzare gli orbitali ibridi per spiegare la geometria delle

molecole

-prevedere la forma delle molecole utilizzando la teoria

VSEPR

Legami primari e legami

secondari

L’energia di legame

La regola dell’ottetto

La notazione di Lewis

La definizione di legame

covalente

Legame semplice, doppio

e triplo

Legame covalente puro e

covalente polare

Le caratteristiche del

legame ionico

Le caratteristiche del

legame metallico

La teoria VSEPR e le

principali forme delle

molecole

La formazione del

legame σ e π secondo la

teoria del legame di

valenza

Gli orbitali ibridi sp, sp2 e

sp3

La teoria dell’orbitale

molecolare

Le caratteristiche dei

legami deboli

CHIMICA (R)

FISICA (C)

MATEMATICA

(C)

BIOLOGIA(C)

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20

M6 - LE CLASSI DEI COMPOSTI INORGANICI E LA LORO NOMENCLATURA

M

OD

ULO

6

La

classificazione

dei composti

inorganici

La

nomenclatura

tradizionale

La

nomenclatura

razionale

IUAPAC

Le formule di

struttura dei

composti

A1

-

A2

-

A3

-

A4

-

A5

-Calcolare le valenze e i numeri di ossidazione degli

elementi nei composti e negli ioni

-Applicare le regole della nomenclatura tradizionale per

scrivere il nome di un composto nota la sua formula e

scrivere la formula a partire dal nome.

-Applicare le regole della nomenclatura IUPAC per

scrivere il nome di un composto nota la sua formula e

scrivere la formula a partire dal nome

-Rappresentare le formule di struttura di composti

inorganici

-

Valenza e numero di

ossidazione

Le principali classi dei

composti inorganici

Reazioni di preparazione

di ossidi, idrossidi, acidi e

sali

Esporre le regole della

nomenclatura tradizionale

Esporre le regole della

nomenclatura IUAPAC

Formule di struttura di

composti binari e ternari

CHIMICA (R)

BIOLOGIA(C)

SCIENZE DELLA TERRA

M

O

D

U

L

O

1

1. Minerali e rocce

I minerali A1A2

A3A4

A5

Distinguere i minerali tra loro e riconoscerli anche come

componenti delle rocce

Associare l’abito cristallino alla struttura interna del cristallo

Saper leggere una formula mineralogica

Classificare i minerali secondo la loro composizione chimica

Valutare empiricamente le proprietà dei minerali

Spiegare la differenza tra minerali e rocce

Struttura dei cristalli

Proprietà dei minerali

Classificazione dei

minerali

Genesi dei minerali

SCIENZE

DELLA TERRA

(R)

CHIMICA (C)

Le rocce A1A2

A3A4

A5

Spiegare cosa s’intende per composizione mineralogica,

struttura e composizione di una roccia

Riconoscere la dinamicità del ciclo litogenico

I processi litogenetici

Il ciclo litogenetico

Come si studiano le

SCIENZE

DELLA TERRA

(R)

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21

Ricostruire la storia delle rocce dall’analisi del territorio

Saper ricondurre le conoscenze geologiche a problematiche

scientifiche e ambientali

Essere consapevole dell’utilizzazione da parte dell’uomo dei

materiali naturali

rocce CHIMICA (C)

Le rocce

magmatiche

A1A2

A3A4

A5

Riconoscere le differenze tra magma e lava

Saper distinguere una roccia ignea intrusiva da una effusiva

Comprendere i meccanismi di cristallizzazione

Comprendere i processi di differenziazione dei magmi

Struttura, composizione

classificazione e genesi

delle rocce magmatiche

SCIENZE

DELLA TERRA

(R)

CHIMICA (C)

Le rocce

sedimentarie

A1A2

A3A4

A5

Riconoscere i diversi tipi di rocce sedimentarie

Comprendere descrivere i diversi processi di formazione

delle rocce sedimentarie

Descrivere i processi chimici del carsismo e riconoscere le

strutture tipiche del paesaggio carsico

Associare l’ambiente di sedimentazione e le condizioni

climatiche

Il processo sedimentario

Struttura e

classificazione delle

rocce sedimentarie

SCIENZE

DELLA TERRA

(R)

CHIMICA (C)

BIOLOGIA

(C)

Le rocce

metramorfic

he

A1A2

A3A4

A5

Comprendere le situazioni che generano i diversi tipi di

metamorfismo

Comprendere come la temperatura e la pressione

modificano la struttura della roccia

Le rocce metamorfiche

Tipo di metamorfismo

Struttura e

composizione delle rocce

metamorfiche

Classificazione delle

rocce metamorfiche

SCIENZE

DELLA TERRA

(R)

CHIMICA (C)

FISICA (C)

Galatone, ………………… Il Docente Prof. Marco Cecchini NOTE: Il docente di ciascuna disciplina definisce il proprio programma in relazione alla classe, individuando le competenze da raggiungere. Il docente riporta nella presente scheda tutte le competenze (con le relative abilità e conoscenze) per le quali è “R”. Analizza, per le competenze per le quali è “C”, le relative abilità e conoscenze, individua il docente “R” ed insieme definisce le abilità e le conoscenze per le quali assume il compito di concorrere alla acquisizione. Riporta anche queste

nelle scheda successiva con le indicazioni della relativa competenza. L’insieme delle abilità e delle conoscenze costituisce il programma che il docente della disciplina intende realizzare.