programma Laboratorio di Progetto II 2008-2009

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UNIVERSITA’ degli STUDI di PALERMO FACOLTA’ di ARCHITETTURA . CORSO di LAUREA in RESTAURO RECUPERO e RIQUALIFICAZIONE dell’ARCHITETTURA Laboratorio II di Progettazione Architettonica A.A. 2008-2009 Prof. Arch. Valentina Acierno . Collaboratore Ignazio Mortellaro Modulo: Caratteri Distributivi e Tipologici . Prof. M. Eliana Madonia [25] . Modulo: Storia della Città . Arch. M. Vesco [25] materiale didattico Programma | Ortofoto | Cartografie storiche | Foto dello stato attuale | Foto a volo d’uccello

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UNIVERSITA’ degli STUDI di PALERMO FACOLTA’ di ARCHITETTURA . CORSO di LAUREA in RESTAURO RECUPERO e RIQUALIFICAZIONE dell’ARCHITETTURALaboratorio II di Progettazione Architettonica A.A. 2008-2009Prof. Arch. Valentina Acierno . Collaboratore Ignazio MortellaroModulo: Caratteri Distributivi e Tipologici . Prof. M. Eliana Madonia [25] . Modulo: Storia della Città . Arch. M. Vesco [25]

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L’intento del Laboratorio II di Progettazione architettonica, seconda e ultima esperienza progettuale/compositiva all’interno del corso di laurea RRR/A, è quello di dare agli studenti gli strumenti necessari all’acquisizione di un proprio metodo di lavoro che possa riguardare sia il progetto di architettura che la modificazione dell’intorno urbano in cui l’edificio oggetto di recupero ( o restauro, riqualificazione) viene a trovarsi. L’acquisizione di un metodo di lavoro per l’elaborazione di un progetto, passa però sia attraverso lo sviluppo del proprio senso critico che la conoscenza di ciò che potremmo definire “dati oggettivi”.

Per quanto riguarda la sperimentazione personale, elemento necessario allo sviluppo del “soggettivo” senso critico, ci riferiamo al processo che porta gradualmente al “rovesciamento” del proprio punto di vista. Cominciare a “guardare” la realtà con gli occhi dell’architetto. Osservazione attenta, conoscenza critica e successiva rielaborazione rappresentano tre momenti necessari sin dalla prima esperienza progettuale. Osservazione- conoscenza-rielaborazione, riguardanti cioè il tema dell’osservazione finalizzata al rilievo (sguardo oggettivo sebbene selettivo) e osservazione finalizzata al progetto (osservazione già orientata).

“L’osservazione” attenta dei dati reali di uno stato di fatto, non è infatti mai puro e solo atto conoscitivo quanto visione orientata, suggestione, scelta…tutti elementi che, se in un primo momento restano alla soglia della piena consapevolezza, ritornano durante il processo elaborativo del progetto come elementi determinanti la modificazione proposta dal singolo soggetto.Sarà compito della docenza aiutare gli studenti a mettere a fuoco queste suggestioni, e svilupparle anche attraverso quelli che abbiamo definito come dati oggettivi: uso di dimensioni appropriate, nozioni tecniche sulle strutture e sui materiali, capacità di astrarre da progetti noti della storia dell’architettura tipologie e principi spaziali pertinenti rispetto anche alla destinazione d’uso.Riteniamo altresì, che sia il restauro che il recupero e la riqualificazione debbano intendersi non solo come atto cosciente di modificazione dello spazio fisico, ma anche necessaria riflessione sull’abitare oggi edifici e spazi urbani.Obbiettivo del corso è anche entrare nel merito di tutte quelle nozioni che concorrono a rendere compiuto il progetto di un manufatto: si parlerà di tipologia edilizia intendendo con questa uno schema di base non ulteriormente riducibile, di rapporti geometrico-spaziali in relazione alle diverse funzioni all’interno di uno spazio abitativo, del rapporto tra esterno e interno attraverso una riflessione sui

1. Programma e contenuti dell’attività didattica

1.1 Obiettivi

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percorsi e sulle vedute, dell’uso dei materiali strutturali o di rivestimento come elementi determinanti la configurazione del carattere di ogni oggetto artificiale. Il supporto fondamentale delle lezioni frontali consiste, infatti, secondo il nostro punto di vista, nell’imparare a riconoscere tutti questi elementi all’interno dei progetti noti che strutturano la storia dell’architettura e che ne costituiscono la nostra letteratura specifica.

1 carta del Marchese di Villabianca 2 carta del Manzoni del 1849 3 foto dello stato attuale

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Il tema specifico di quest’anno riguarda il completamento di un edificio a corte costruito alla metà dell’ottocento in quella che allora rappresentava la parte non ancora urbanizzata nell’area nord-orientale al di fuori del Centro Storico di Palermo e l’eventuale sostituzione e/o trasformazione di alcuni corpi bassi che costituiscono l’attuale fronte sulla via Dante.Si tratta dell’ “ex Ospizio di Beneficenza” per “l’infanzia abbandonata”, progettato nel 1854 dall’architetto Carlo Giachery. Edificio quadrangolare a corte centrale, subì successivamente alcune trasformazioni con l’addizione di corpi bassi adibiti a botteghe d’affitto per sostenere l’economia dell’Ospizio. Successivamente, e in epoca recente, l’area nord e il corpo basso sulla via Dante è divenuta sede dell’Istituto Superiore di Formazione Musicale “Ars Nova”. L’area in cui l’edificio è ubicato, rappresenta un’interessante cerniera tra il tessuto del Centro Storico, la maglia regolare degli isolati ottocenteschi e quella degli edifici in linea della più recente urbanizzazione del primo novecento. La notevole dimensione di alcune strade su cui prospetta dà inoltre la possibilità di lavorare sui percorsi pedonali attualmente pressoché inesistenti.

L’edificio, in muratura continua, risulta in parte crollato anche se la struttura del suo impianto originario è

facilmente rintracciabile attraverso le parti ancora esistenti. Data la notevole dimensione dell’impianto complessivo, gli studenti dovranno affrontare il tema funzionale relativo sia ad abitazioni private che a spazi d’uso collettivo di tipo culturale/ricreativo.

1.2 Il tema progettuale

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4 e 5 foto dello stato attuale 6 piano regolatore di risanamento di Giarrusso del 1885

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2.1 Prima fase

Sarà compito della docenza, fornire agli studenti il materiale di base: le carte storiche e altro materiale bibliografico, la pianta dei piani terra, la pianta delle coperture, le aerofotogrammetrie, il tridimensionale cad del contesto.Il primo esercizio prevede il ridisegno degli spazi dell’intorno che, attraverso una lettura sintetica, ne metta in evidenza le diverse maglie urbane, i sistemi a corte, le piazze.Il secondo esercizio, entrando già nel merito della tipologia “a corte”, prevede il disegno di quelle che sono le parti mancanti dell’edificio attraverso l’attuale configurazione del piano terra esistente. Inoltre, attraverso il rilievo metrico e fotografico dei fronti sulla via Dante e le due strade contigue, lo studente dovrà immaginare una possibile pianta di questi corpi bassi, elementi fondamentali per il progetto degli spazi ad uso collettivo. Tali esercizi saranno svolti individualmente.

La costruzione dei modelli di lavoro, la restituzione grafica dei prospetti rilevati, il ridisegno planimetrico aggiornato e un assonometria generale, saranno tutte operazioni effettuate in aula durante le prime giornate di laboratorio.

Tale prima fase si riterrà conclusa con la giornata di Laboratorio di Giovedì 30 Ottobre, con il completamento

di tutti gli elaborati di rilievo e la consegna degli esercizi Tali elaborati saranno impaginati in tavole di formato UNI A1 e UNI A2.

2.2 Seconda Fase Sarà compito della docenza guidare gli studenti all’individuazione di un chiaro impianto progettuale in accordo con le loro prime impressioni e coerente con la specificità del luogo, operazione questa, ancora una volta, individuale.Si procederà allo sviluppo del progetto secondo scale di lavoro sempre più piccole fino a raggiungere diversi livelli di complessità come l’elaborazione di dettagli architettonici. I temi funzionali ( residenze e sevizi), verranno studiati con l’ausilio di esempi di riferimento (lezioni frontali) e proiezioni di video all’interno delle ore di laboratorio. Gli studenti dovranno concludere l’esperienza producendo disegni, modelli di lavoro, e riferimenti pertinenti presi dalla storia dell’architettura, secondo un’idea di inscindibilità tra sapere e saper fare.

2. Programmazione delle attività di laboratorio e modalità d’esame

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K.Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli Editore, Bologna, 1982 prima ediz.

A.Rossi, L’architettura della città, Clup, Milano

A. Siza Vieira, Immaginare l’evidenza, Città Studi Laterza

Bibliografia di base2.3 Esame finale

Lo studente dovrà produrre:

_tutti gli elaborati, utili a rendere chiaro il percorso formativo del progetto relativo alle modificazioni a scala urbana, rappresentati in scala 1/500 e 1/200;_gli elaborati di rilievo e di progetto dell’organismo edilizio rappresentato a scala 1.100 e 1.50;_un modello di rilievo e un modello di progetto in scala 1.50;_un quaderno redatto in formato A4 in cui saranno raccolti i propri appunti relativi alle lezioni ex-cathedra, gli schizzi di studio e le note, come sintesi dell’esperienza fatta.

7 foto dello stato attuale

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8 sequenza delle ortofotogrammetrie a differenti scale con evidenziate le aree in esame

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9 viste a volo d’uccello da differenti angolazioni dell’area di progetto 10 carta del 1823

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11 concorso 1939 Ajroldi 12 concorso 1939 Caracciolo 13 concorso 1939 Susini 14 concorso 1939 Filippone