PROGRAMMA DI GRUPPO ANNO SCOUT 2013-2014 · Concentrarsi sul rapporto Vecchio Lupo – lupetto e...
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AGESCI Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani
Gruppo “Azimut”di Sondrio
Branco “Palù” Reparto “Pizzo Scalino” Comunità R/S “Quasar”
PROGRAMMA DI GRUPPO ANNO SCOUT 2013-2014
Un nuovo anno di attività si apre davanti a noi. Nel 2014 ricorre il 50°
dello scoutismo in Valtellina. Infatti i fratelli scout di Morbegno stanno
progettando grandi festeggiamenti perché il gruppo della città del Bitto
dal lontano 1964 non ha mai interrotto la proposta educativa. Anche lo
scoutismo a Sondrio è nato in quello stesso anno ma purtroppo non ha
avuto un cammino continuativo.
La comunità dei capi ha salutato e ringraziato alcuni capi e, con gioia, ha
accolto Roberta, Giovanni e Rosa che hanno scelto di dedicare tempo,
energie e affetto ai ragazzi del nostro gruppo.
Per noi questo 2014 sarà l‟ultimo anno del Progetto Educativo di Gruppo.
I capi si impegneranno a produrne uno nuovo, attento ai cambiamenti e
alla realtà interna ed esterna che circonda il gruppo scout.
Gli obiettivi per l‟anno scout 2013/2014 sono stati individuati partendo
dalle verifiche delle attività vissute e da un‟analisi dei bisogni dei ragazzi
attualmente nel gruppo.
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La Comunità dei capi ha scelto i seguenti
1. RESPONSABILITA‟ verso il mondo, la comunità e il bene comune
2. CRESCERE NELLA PROGETTUALITA‟: progressione personale,
autonomia, assunzione di ruoli, organizzazione
A ciascuna unità è richiesto di portare avanti questi due obiettivi, insieme
a quelli che ciascuno staff ha individuati in modo specifico per quella
fascia d‟età, utilizzando gli strumenti del metodo che L‟A.G.E.S.C.I. ci
mette a disposizione.
La conoscenza da parte di voi genitori di tutti gli obiettivi educativi che i
capi di vostro figlio hanno individuato, darà forza ed efficacia al nostro
impegno educativo.
Chiediamo a tutti voi di partecipare alle attività di gruppo proposte
(veglia di Natale, attività di inizio estate) affinché ciascun ragazzo senta
vicino i propri genitori nel suo essere scout.
Quest‟anno la Comunità dei capi ha deciso di proporre a genitori e amici
la partecipazione al GASS (Genitori Amici Scout Sondrio). Questo gruppo
ha come principale obiettivo supportare in modo pratico le nostre attività
educative affinché i capi possano dedicare le proprie forze ai ragazzi.
Chiediamo a tutti di sentirsi parte attiva di questa avventura perché solo
insieme potremo essere una presenza significativa sul territorio e prezioso
strumento di crescita per i ragazzi a noi affidati.
I nostri santi patroni, San Francesco, San Giorgio, San Paolo, siano la
luce che illumina i nostri passi
Buona caccia e buona strada
La Comunità dei capi
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PROGRAMMA DI BRANCO
PRESENTAZIONE DELLO STAFF: Capi di Co.Ca.
Capo Branco F – AKELA ROBERTA DELLA ROSSA 2° anno in Branco
Capo Branco M - BAGHEERA GIOVANNI BERTALLI 1° anno in Branco
Capo Branco - KAA ROSA CALISE 1° anno in Branco
Aiuto capo Branco di C/F:
WONTOLLA ELENA QUADRIO Al 2° anno di C/F
FERAO ALICE MARELLI Al 2° anno di C/F
CHIL MARIO CALISE Al 1° anno di C/F
MANG ANGELA NARITELLI Al 1° anno di C/F
Assistente ecclesiastico:
BALOO DON ROBERTO SECCHI Assistente di gruppo
PRESENTAZIONE DELL’UNITA’:
30 lupetti forman P e 12 lupette.
6 bambini sono passati in Reparto quest’anno e se ne sono aggiunti quasi in pari numero: cacciano con
il Branco 7 nuovi cuccioli.
I Lupetti s sì s dd v s f s d’ à
4 sono di 1° Media (C.d.A.): 3 lupetti – 1 lupetta; 11 sono di 5° Elementare: 7 lupetti – 4 lupette; 12 sono di 4° Elementare: 7 lupetti – 5 lupette; 3 sono di 3° Elementare: 1 lupetto – 2 lupette.
Cuccioli:
7 cuccioli di cui 3 lupetti, 4 lupette; 1 di 1° Media (M), 3 di 4° Elementare (M, 2F), 3 di 3° Elementare
(M, 2F).
CdA:
4 lupetti, di cui 3 lupetti, 1 lupetta; 1 lupetto è un cucciolo.
Ci sono 2 gruppi di fratelli : (Bertoletti Rita e Giulio, D’Arienzo Anna e Jerome).
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LE SESTIGLIE ranco e composto da sestiglie miste (Bianchi, Neri, Rossi, Bigi, Bruni). Si è scelto, rispetto agli
anni precedenti, di ritornare ad adottare il modello della sestiglia mista per due motivi, equità e
praticità: non sarebbe stato possibile formare due sestiglie femminili distribuendo le bambine in modo
eguale per età ed esperienza, né si sarebbe potuta formare una sestiglia sola di 12 bambine; inoltre le
sestiglie esistono soprattutto per motivi pratici, cioè per avere delle squadre di gioco già pronte e non
hanno quindi la stessa funzione di fondamento che hanno le squadriglie, creando dei gruppi misti
puntiamo su o svi uppare ’interazione e a cooperazione tra bambino e bambina attraverso il gioco,
strumento principale della vita di Branco.
BREVE ANALISI Il Branco 2013 – 2014 si mantiene simi e a ’anno precedente: tra i bambini passati in Reparto (6) e i
nuovi cuccioli (7) si mantiene una parità in numero.
L’equi ibrio totale tra maschi e femmine non e ancora stato raggiunto, c’è una predominanza maschile
piuttosto marcata (18 M, 12 F): tuttavia, prestando attenzione a e singo e fasce d’età, la discrepanza è
minima, non ci sono infatti casi di annate totalmente squilibrate.
Parimenti non c’è equi ibrio
d’età: i upetti di 4° e °
sono il triplo di quelli di 1°
Media e 3° Elementare.
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OBIETTIVI
Fase della scoperta
Scoprire la vita di Branco attraverso il Gi ’ vv d G g
Immergersi nella Giungla
Trasformare la sede in una vera “Tana”: il murales, la Rupe, le Parole
Maestre, la Promessa, il Motto, la Legge, le preghiere del lupetto e di San
Francesco, le BA “ben visibili”
Parlare la Giungla
Scoprire e riscoprire il significato della Parlate Nuova, delle Parole Maestre,
della Promessa, della Legge e del Motto
Recitare la Legge prima di ogni Consiglio della Rupe
Cantare le canzoni e le danze Giungla
Sentirsi parte della Giungla
Cura e rispetto del Totem: è il simbolo del nostro Branco
Attenzione alla “pelliccia”: cura del fazzolettone, del cappellino
Scoprire e “incontrare” i personaggi della Giungla
Giocare nell‟ambientazione Giungla più spesso, non soltanto dopo il Racconto
Posta di Chil
Scoprire e avvicinarsi alla Fede Presentiamo due figure importanti: San Francesco d‟Assisi, uomo di fede del
passato, e Papa Francesco, uomo di fede del presente. Baloo ci seguirà in questo
percorso, prestando attenzione alle esigenze di ciascun lupetto
Giocare la catechesi: 15 grandi appuntamenti con Francesco in cui la
scoperta di queste figure avviene attraverso il gioco
Dare risalto, all‟interno della catechesi, ai momenti forti dell‟anno liturgico
Alla scoperta della Messa: la struttura, i simboli, i gesti
Cercare, quando possibile, di partecipare alla Messa con Baloo
Ogni riunione/caccia si chiude con la preghiera del Lupetto o la preghiera di
San Francesco
Fase della competenza
C m s m z ’ m z d P g
“Cacciare” la Pista – Essere intraprendenti, sentire la necessità di migliorarsi
Il Libro delle Prede, la Rupe per visualizzare (e tenere d‟occhio) la propria
Pista
Fettucina sul Totem per ogni Specialità conquistata: ricordano che le
competenze del singolo sono le competenze del Branco
Darsi delle scadenze per prede e specialità
Il Totem sarà consegnato al lupetto che dimostrerà di aver fatto del proprio
meglio in modo particolare in quella caccia/riunione
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“Solennizzare” le cerimonie per trasmettere l‟importanza della Pista di
ciascuno per la crescita di tutto il Branco
Vivere il Gioco della Pista
Curare i dettagli – Essere originali. Fare cose belle: noi di Staff per primi per
indurre i lupetti a fare altrettanto
Concentrarsi sul rapporto Vecchio Lupo – lupetto e seguire ciascuno nella
realizzazione di prede e attività, stimolarlo a curare i dettagli
Porre attenzione alla presentazione e anche ai più piccoli particolari delle
attività stesse per quanto riguarda l‟ambito espressivo e manuale:
l‟espressione scout e la creatività per trasmettere meglio un messaggio e
“arrivare”
Curare i dettagli – Essere originali. Proporre cose nuove: sforzarsi nel non
cadere nei cliché del “già fatto e collaudato” o “già visto”
Baghy Song: ogni riunione/caccia cantiamo una canzone nuova Giungla con
Bagheera
Danze e bans: ogni riunione/caccia dedichiamo un momento alle danze
Giungla o ai bans normali
Catechesi giocata
Valorizzazione della giungla
Fase della responsabilità
Ess R s s b bb f m d m d
Strumento principale: BA
Introdurre i più grandi all‟autonomia
Invogliare a partecipare alle Piccole Orme
Valorizzare il CdA (che quest‟anno è formato da solo 4 bambini di cui un
cucciolo) principalmente nell‟ultima parte dell‟anno, dedicando dei momenti
preparatori al passaggio in reparto tramite una riunione o una caccia solo
per loro, insieme probabilmente al CdA di Morbegno
Cura della Tana e delle “cose” proprie e del Branco
Servizi di Sestiglia: durante ogni riunione/caccia saranno svolti a turno
Cura del proprio materiale (es. uniforme, vestiario, accessori) attraverso lo
scatolone comune (I Vecchi Lupi raccolgono quello che è stato dimenticato,
dopo un mese tutto quello che c‟è nello scatolone diventa del Branco. Si
riscattano le cose perdute o dimenticate con una penitenza)
Cura e rispetto dell‟ambiente
Attività natura;
Caccia sulla neve;
La raccolta differenziata a partire dalla merenda: decidiamo di non comprare
più bibite confezionate, ma di bere il thè fatto da noi
Cura del territorio
Partecipazione a un‟attività di servizio proposta al Gruppo dalla Comunità
Buona caccia a tutti coloro che rispettano la legge della giungla
Akela – Bagheera – Kaa – Baloo – Wontolla – Ferao – Chil – Mang
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PROGRAMMA DI REPARTO
LA STAFF Capi di Co.Ca.
Capo Reparto ALBERTO LANZA 1° anno in Reparto
Capo Reparto GIULIA NARITELLI 1° anno in Reparto
Aiuti della Comunità di Clan/Fuoco
Al 3° anno di clan FILIPPO DI CAPITA Lo scorso anno a Spartiacque
Al 2° anno di clan ANNALAURA MANDELLI Lo scorso anno al CAV
Al 2° anno di clan SEBASTIANO MIOTTI Lo scorso anno all’Agenzia per la pace
Assistente Ecclesiastico: don Roberto Secchi (Assistente di Gruppo)
PRESENTAZIONE DELL'UNITÀ Il reparto è composto da 27 E/G suddivisi in 4 squadriglie
Le guide sono 13 – 8 già presenti in reparto – 4 provenienti dal branco – 1 nuova
Gli esploratori sono 14 – 9 già presenti in reparto – 4 provenienti dal branco -1 nuovo
Nel totale: 17 già presenti lo scorso anno – 64% - 8 provenienti dal branco – 31% - 2 nuovi 5%
Il reparto si è rinnovato sensibilmente rispetto allo scorso anno ed è aumentato nei numeri
(ragazzi presenti all‟ultimo C.E. 19). Inoltre hanno iniziato a fare attività due ragazzi
provenienti dall‟esterno. Questi elementi di novità, uniti alle difficoltà riscontrate in queste
prime attività (vedi parte obiettivi) portano lo staff e il Con.Ca a proporre un cammino per
questo anno che parte dalle basi della vita di reparto proseguendo sugli quegli aspetti che sono
già patrimonio e stile dei nostri E/G.
OBIETTIVI DI GRUPPO RESPONSA ILITA’ verso il mondo, la comunità e il bene comune: partecipare e vivere la colletta alimentare come
risposta ad una richiesta e ad un bisogno oltre che come servizio, fare i servizi di sqd per il
reparto durante le attività comuni, favorire la ricaduta sulla sqd e sul reparto il progredire sul
sentiero dei singoli E/G
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CRESCERE NELLA PROGETTUALITA’ RILANCIARE IL SENTIERO PERSONALE (quasi tutti gli esploratori e la
maggior parte delle guide sono fermi al rinnovo della promessa da lupetto/a)
AUTONOMIA partendo dalla vita di squadriglia per crescere nell‟essere
autonomi come singoli, imparare a verificare e a verificarsi
ASSUNSIONE DI RUOLI: valorizzare il Con.Ca come motore del reparto, dare
importanza al singolo capo sqd, trapasso di nozioni, potenziare il ruolo del
consiglio di impresa, valorizzare le specialità
OBIETTIVI DI UNITÀ CREARE IL DESIDERIO DI ESSERCI, CRESCERE NELLO SPIRITO
COMUNITARIO AMICIZIA IN SQD E IN REPARTO: aiuto reciproco nel sentiero dei singoli,
rispetto degli altri, servizio agli altri, attenzione ai più piccoli o in difficoltà,
favorire il gioco libero di gruppo, creare un legame costruttivo tra il capo e il
vice di ciascuna sqd.
UNITA‟ TRA RAGAZZI E RAGAZZE – TRA GRANDI E PICCOLI: adoperarsi
per l‟eliminazione dei gruppetti fissi, favorire la conoscenza e la valorizzazione
delle differenze
UNITA‟ TRA LE SQD: aiutare la crescita delle sqd maschili affinché siano allo
stesso livello di quelle femminili, vivere il concorso fiamma come crescita della
sqd e non come competitività esasperata
SVILUPPARE SPIRITO DI APPARTENENZA: essere presenti a tutte le
attività, avvisare in caso di assenza, sentirsi responsabili degli altri
ALLEGRIA, SERENITA‟, VOGLIA DI STARE INSIEME: imparare canti e
giochi nuovi,
TUTTO UN’IMPRESA CRESCERE NELLA COMPETENZA: sviluppare e valorizzare le competenze di
ciascuno, fare le cose bene, portare a termine gli impegni presi,
APPROFONDIRE LE TECNICHE SCOUT: scegliere alcune tecniche e
approfondirle in sqd e in reparto, utilizzare il servizi di reparto (cucinare la
merenda, insegnare un canto nuovo ecc. ecc.)
ESSERE PROTAGONISTI DEL REPARTO
CAMMINO DI FEDE: La catechesi e di conseguenza la preghiera è stata totalmente decisa con il Con.Ca . Durante
l‟anno si svilupperà nel seguente modo:
Ad ogni mese è abbinato un santo
La figura viene presentata al reparto da una persona che ha scelto per la
propria vita i valori testimoniati dal santo oppure da qualcuno che conosce
particolarmente bene sua la vita e le sue opere
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La squadriglia di preghiera analizzerà quanto ha recepito dall‟incontro con
la persona esterna e, nei momenti successivi del mese, sceglierà uno o più
valori da far vivere al reparto attraverso la preghiera e/o un‟attività
ALTA SQUADRIGLIA DARE SPAZIO AI LORO SOGNI: protagonisti nella progettazione e nella
realizzazione delle attività, esperienze forti, crescita di fede, favorire il servizio
verso l‟esterno. Si punterà su alcuni momenti forti durante l‟anno.
CONSIGLIO CAPI Già da ottobre il consiglio capi sta lavorando per la gestione della vita del reparto. Le attività
sono preparate con i capi reparto e gestite dal Con.Ca.
IMPARARE A GESTIRE E AD ESSERE RESPONSABILI DELLA SQD
CONFRONTO SUL SENTIERO DEI CAPI SQD E DEI SINGOLI SQD.RI
PUNTARE A COSE IMPEGNATIVE
IMPARARE A VERIFICARE LE ATTIVITA‟
CREARE UNIONE TRA I CAPI SQD PER FAVORIRE L‟UNITA‟ DEL
REPARTO
Questo PROGRAMMA DI UNITA‟ è stato preparato con lo staff inserendo
quanto deciso dal Con.Ca.
Buona sentiero
Giulia – Alberto Filippo – Annalaura – Sebastiano
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PROGRAMMA DI CLAN
LA STAFF Capi di Co.Ca.
Capo Clan e Maestro dei Novizi FABIO DELLA ROSSA Lo scorso anno Capo Clan
Capo Clan e Maestra dei Novizi CARLA FABANI Lo scorso anno MdN
Assistente Ecclesiastico: don Roberto Secchi (Assistente di Gruppo)
PRESENTAZIONE DELL’UNITA’: La comunità R/S è composta da 5 rover, 9 scolte, 1 novizio rover e 2 novizie
scolte.
In Clan/Fuoco “Quasar”, 4 R/S sono di terzo anno (di cui 2 del ‟94 e 2 del „95), 7
R/S è di secondo anno, 3 R/S sono di primo anno.
La comunità di Clan/Fuoco si riconosce come una comunità che vuole essere
attiva, e ha voglia di lasciare il mondo un po‟ migliore di come l‟ha trovato.
Ciononostante, i singoli Rover e Scolte fanno molta fatica a trovare il tempo da
dedicarle (vogliono fare le cose senza però dedicarci del tempo), e quindi la vita
di comunità risulta difficile, soprattutto per coloro che più ci tengono e sono
presenti che sentono come un peso l‟assenza/la meno voglia e partecipazione
degli altri.
La comunità di Noviziato è un gruppo di ragazzi entusiasta, vivace e con molta
voglia di fare. Ha vissuto inizialmente un periodo travagliato a causa di
incomprensioni all‟interno dello staff R/S, che ha superato in maniera egregia.
Per motivi legati al cammino del gruppo (necessità di effettuare delle partenze
all‟inizio dell‟anno) e per alcune incomprensioni all‟interno dello staff di noviziato,
siamo estremamente in ritardo sulla vita di C/F. Gran parte delle attività (sia per
quanto riguarda il C/F sia per quanto riguarda il noviziato) non sono ancora state
decise. Il programma è quindi più incentrato sugli obiettivi che sui modi concreti che,
assieme ai ragazzi, abbiamo trovato per raggiungerli.
OBIETTIVI DELLA COMUNITÀ DI C/F
Il cammino dell‟anno della comunità RyS è caratterizzato dall‟evento Route Nazionale,
proposto dall‟associazione, a cui il Clan/Fuoco ha deciso di partecipare. Gli obiettivi
che ci siamo dati verranno quindi tradotti in attività concrete all‟interno dal cammino
in preparazione alla Route.
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FEDE:
Vivere dei momenti di crescita di fede che vadano oltre la preghierina, che non
ci basta
Dedicare un tempo più ampio ai momenti di preghiera e di catechesi
Impostare le attività tenendo come paletto la presenza di Don Roberto
Fare durante l'anno un'uscita legata all'ambito della fede
Il tema della catechesi di quest‟anno è legato alla scoperta e l‟analisi del libro
dell‟Apocalisse. La catechesi verrà vissuta in maniera condivisa da tutta la comunità
RyS, verrà iniziata in un‟attività condivisa a Dicembre e sarà portata avanti in
comune durante tutto l‟anno. Rifletteremo principalmente su cinque temi portanti
all‟interno del libro:
la responsabilità assegnata alla comunità dei credenti
la dimensione simbolica
il linguaggio della profezia
la presenza di Dio nella storia
l‟urgenza della testimonianza della rivelazione
Questi temi riemergeranno nelle varie tappe che ci faranno scoprire il libro
dell‟Apocalisse
Dicembre – la scoperta del libro
Route invernale – la rivelazione di Cristo (Ap 1,1-8)
Gennaio – L‟esperienza di Cristo risorto (Ap 1,9-20
Settimana comunitaria – Il messaggio di Cristo alle sette Chiese come
itinerario di conversione (Ap 2 e 3)
Marzo – Le visioni: I fatti che devono accadere (Ap 6 e 7)
Aprile – La storia della salvezza: le trombe (Ap 8,1-14)
Maggio – Lo scontro tra bene e male: i tre segni (Ap 11, 15, e 16)
Giugno – La conclusione della Storia della Salvezza. La condanna della
prostituta e il trionfo della sposa (Ap 16, 17, 22)
La catechesi si concluderà in alla route nazionale, nel momento di route mobile (Amen:
ecco, io vengo! Ap. 22) e al campo fisso, dove a conclusione dell‟Apocalisse riscopriremo
come il Cristo “fa nuove tutte le cose”.
STRADA:
Progettarci la strada, con attenzione e competenza (utilizzando le cartine!!!),
cercando di non ricadere nei soliti giri.
Vivere il Punto della Strada come momento di confronto sincero e correzione
fraterna durante l‟anno.
In particolare, siccome quest‟anno non avremo la possibilità di vivere la Route (come
esperienza di progettazione della strada), avremo una particolare cura alla
progettazione e la realizzazione delle varie uscite di strada. Inoltre, le uscite di strada
saranno anche l‟unico momento di confronto (non potendolo fare in route) per il
cammino di progressione personale dei singoli ragazzi della comunità.
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COMUNITÀ:
Prenderci a cuore le cose, non prendendole alla leggera, dandoci tempi e
scadenze precise che ci impegniamo a rispettare
Fare le cose con cura, non fermandosi al minimo indispensabile. In particolare,
quando ci impegniamo e facciamo un sacco di lavoro, non fermiamoci a 30, ma a
31, pensiamo sempre a quella ciliegina che la torta da buona a eccezionale.
Lavorare sui vizi che rovinano il clima di comunità (sigarette quando c'è da
lavorare, cellulare mentre si parla, ritardi vari...)
Porre una maggiore attenzione per evitare gli sprechi
Ridere e giocare di più
Mantenere alta la condivisione delle cose tramite l‟utilizzo dei mezzi di
comunicazione e dei social network (ad ogni incontro facciamo un resoconto di
quanto ci siamo detti)
Dal punto di vista della vita comunitaria il problema principale è quello della
presenza, anzitutto fisica, ma anche con la testa e con il cuore (esserci e prendersi a
cuore le cose). In questi obiettivi in particolare abbracciamo pienamente l‟obiettivo di
gruppo, in particolare quello di “uscire dal proprio io per andare verso l‟altro”,
imparando a vivere ogni impegno preso per la comunità e a favore di ogni singolo della
comunità.
SERVIZIO:
Vivere con impegno e serietà il servizio personale dell'anno, confrontandoci e
impegnandoci affinchè le varie esperienze personali siano ricchezza per la
comunità
Vivere il servizio non tanto come una cosa da fare, ma come occasione di un
mondo da scoprire, cercando di capire e condividere le motivazioni di coloro che
portano avanti all‟interno della nostra città le realtà associative in cui facciamo
servizio
Sul cammino della Route Nazionale (tema del cammino è il coraggio) abbiamo inoltre
deciso di approfondire, tramite lo strumento del capitolo, caratterizzato dalle tre fasi
del vedere, giudicare ed agire. L‟argomento scelto, tra i vari proposti della route
nazionale, è "Il coraggio di essere Chiesa" sul sentiero " sulla missione e
l'evangelizzazione". In pratica, abbiamo deciso di interrogarci quest'anno sui temi
legati alla nuova comprensione delle istanze della missione come testimonianza e
all'annuncio del Vangelo.
L'idea che sta alla base del percorso è capire e differenti realtà di missione legate al
nostro territorio (quali? verso dove?), e interrogarci sul nostro desiderio di missione,
con l'idea magari l'anno prossimo di vivere un'esperienza missionaria durante l'estate.
Il capitolo che faremo in linea di massima ci chiederà anzitutto di vedere le differenti
realtà missionarie di Sondrio, giudicare e prendere una posizione su quanto queste
esperienze diventino patrimonio della città, e agire facendo un qualcosa di concreto (ad
esempio una raccolta vestiti, alimenti per l'infanzia, materiale scolastico, giocattoli, ...)
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per aiutare una di queste realtà. Ovviamente se durante il capitolo sorgeranno
differenti esigenze (ad esempio ci rendiamo conto di un concetto diverso di missione,
necessario sul nostro territorio), la fase dell'agire cambierà di conseguenza. La fase del
vedere del nostro capitolo comincerà con l'attività invernale.
OBIETTIVI E ATTIVITÀ DELLA COMUNITÀ DI NOVIZIATO L‟anno di noviziato ha come obiettivo l‟analisi dei 4 punti fondamentali su cui si basa
la comunità RyS: Strada, comunità, servizio, fede. È un anno utile per i singoli novizi
per riscoprire ed affinare le proprie capacità e i propri talenti, rileggere il cammino
fatto e prepararsi per la scelta di entrare in C/F.
Abbiamo cominciato l‟anno analizzando il servizio, interrogandoci sulle esigenze della
nostra città e delle varie associazioni che ne fanno parte. Questo motivato da delle
richieste arrivate direttamente al gruppo, in particolare dall‟associazione Sao Mateus,
dall‟associazione ASD runner Sondrio, dal Telefono Azzurro, dall‟associazione Banco
alimentare. Le diverse occasioni di servizio che verranno richieste e proposte durante
l‟anno saranno comunque utile strumento per permettere ai novizi di capire il senso
del dono gratuito verso l‟altro, andando oltre il proprio io. Si cercherà anche di
generare importanti momenti di rilettura di quanto fatto, in modo che l‟anno non
risulti come un‟accozzaglia di esperienze, ma – come è – un cammino in cui cresciamo
e capiamo qualcosa. Verrà proposto ai ragazzi, nella seconda metà dell‟anno (a partire
da Gennaio) anche un servizio vissuto a coppie dai ragazzi presso l‟oratorio San Rocco
all‟interno del progetto doposcuola (fatto dall‟oratorio in collaborazione con il Comune
di Sondrio). I servizi proposti verranno, per quanto possibile, presentati da persone che
si spendono in prima persona su tale servizio; a differenza di quanto vissuto dal
Clan/Fuoco, non chiediamo però ai ragazzi di vivere tale esperienza per comprendere e
condividere i valori dell‟associazione che la porta avanti, ma semplicemente come
momento di tempo regalato al mio prossimo.
Dal punto di vista della comunità (comunità già ben formata e amalgamata, grazie
all‟esperienza di ConCa vissuta lo scorso anno) si punterà sul riscoprire le proprie
potenzialità e capacità, cercando di far emergere il singolo dalla comunità con le sue
caratteristiche. Verrà chiesto, già dall‟inizio dell‟anno, di prendersi un impegno
concreto di rilettura e rielaborazione del proprio io e delle proprie passioni, in modo da
trasformare quelle che sono le capacità acquisite in vere e proprie competenze,
passando dalla passione al mestiere. La comunità sarà anche palestra per questo
esercizio, dove i ragazzi potranno proporre le differenti proprie competenze per
svilupparle e insegnarle agli altri proponendosi in prima persona.
Momento fondamentale di sfida con se stessi e di messa alla prova delle proprie
competenze sarà il challange, al quale i ragazzi si prepareranno verso la fine dell‟anno.
Il challange sarà proposto dal C/F, e la preparazione sarà probabilmente vissuta
insieme al noviziato del Morbegno.
La strada sarà un punto fisso del noviziato, maestra e compagna di vita, luogo in cui il
noviziato vivrà tutte le esperienze dell‟anno. Ragioneremo in maniera particolare sulla
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strada nella seconda parte dell‟anno, proponendo ai ragazzi anche l‟organizzazione di
una mini-route alla fine dell‟anno in modo da metterli effettivamente di fronte alla
difficoltà di inventare la strada e viverla con competenza.
Quest‟anno di noviziato sarà inoltre particolare per il cammino condiviso con il C/F per
la route nazionale. Chiederemo ai novizi di partecipare quanto più sarà possibile
compatibilmente con le esigenze educative dei ragazzi al capitolo nazionale sul
coraggio, e vivremo insieme al C/F il cammino di catechesi.
Buona strada Fabio – Carla
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GASS – Genitori Amici Scout Sondrio
Il GASS (che in questa fase iniziale sarà un semplice gruppo con la possibilità di diventare un’associazione in
futuro) si propone a supporto del gruppo scout AZIMUT di Sondrio
Finalità del GASS: 1. acquisire, organizzare e gestire strutture, mezzi ed attrezzature utili o necessari per lo svolgimento
delle attività scout effettuate dal gruppo scout di Sondrio
2. essere supporto tecnico e logistico alle attività educative di gruppo e delle singole unità
3. favorire lo sviluppo di attività educative secondo il metodo scout e la diffusione dell'AGESCI nel
territorio della città di Sondrio e della media Valtellina
4. affiancarsi alla comunità dei capi per l’organizzazione di incontri, convegni di formazione educativa
da proporre all’esterno e/o ai genitori del gruppo.
5. Conoscere e informare la comunità capi di bandi e qualsivoglia forme di finanziamento e, previa
autorizzazione, seguirne l’iter burocratico.
6. Svolgere attività di formazione, di preghiera e ludiche per gli iscritti al GASS ed eventuali aggregati
Al GASS possono partecipare: • Genitori e famigliari dei ragazzi iscritti
• Ex scout del gruppo
• Amici del gruppo scout di Sondrio che si impegnano nelle finalità previste dal GASS
• I capi censiti in Comunità dei capi
Struttura del GASS: • Due persone, individuate dal gruppo e scelte dalla Comunità dei capi, che svolgono il ruolo di
COORDINATORE. Queste figure potranno partecipare ad alcuni momenti di Comunità Capi dove
si discute di attività inerenti alle finalità del GASS
• Organizzazione interna da definire
Iscrizioni al GASS: All’inizio di ogni anno scout, insieme con il censimento scout, il GASS farà conoscere ai genitori nuovi e
vecchi la possibilità di far parte di questo gruppo per coinvolgere nuove persone. Sarà compito del GASS
attirare persone anche dall’esterno.
Spese e utilizzo del denaro: • Il gruppo scout finanzierà il GASS per tutte le spese relative alle specifiche attività per il gruppo e
per le unità ai punti 1 - 2 – 5 delle finalità.
• Saranno a carico del GASS spese relative ad esperienze previste al punto 6 delle finalità
• Saranno definite di volta in volta la suddivisione delle spese per le attività ai punti 3 – 4 delle finalità