PROGRAMMA DI GRUPPO ANNO SCOUT 2013-2014 · Concentrarsi sul rapporto Vecchio Lupo – lupetto e...

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- 1 - AGESCI Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani Gruppo “Azimut”di Sondrio Branco “Palù” Reparto “Pizzo Scalino” Comunità R/S “Quasar” PROGRAMMA DI GRUPPO ANNO SCOUT 2013-2014 Un nuovo anno di attività si apre davanti a noi. Nel 2014 ricorre il 50° dello scoutismo in Valtellina. Infatti i fratelli scout di Morbegno stanno progettando grandi festeggiamenti perché il gruppo della città del Bitto dal lontano 1964 non ha mai interrotto la proposta educativa. Anche lo scoutismo a Sondrio è nato in quello stesso anno ma purtroppo non ha avuto un cammino continuativo. La comunità dei capi ha salutato e ringraziato alcuni capi e, con gioia, ha accolto Roberta, Giovanni e Rosa che hanno scelto di dedicare tempo, energie e affetto ai ragazzi del nostro gruppo. Per noi questo 2014 sarà l‟ultimo anno del Progetto Educativo di Gruppo. I capi si impegneranno a produrne uno nuovo, attento ai cambiamenti e alla realtà interna ed esterna che circonda il gruppo scout. Gli obiettivi per l‟anno scout 2013/2014 sono stati individuati partendo dalle verifiche delle attività vissute e da un‟analisi dei bisogni dei ragazzi attualmente nel gruppo.

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AGESCI Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani

Gruppo “Azimut”di Sondrio

Branco “Palù” Reparto “Pizzo Scalino” Comunità R/S “Quasar”

PROGRAMMA DI GRUPPO ANNO SCOUT 2013-2014

Un nuovo anno di attività si apre davanti a noi. Nel 2014 ricorre il 50°

dello scoutismo in Valtellina. Infatti i fratelli scout di Morbegno stanno

progettando grandi festeggiamenti perché il gruppo della città del Bitto

dal lontano 1964 non ha mai interrotto la proposta educativa. Anche lo

scoutismo a Sondrio è nato in quello stesso anno ma purtroppo non ha

avuto un cammino continuativo.

La comunità dei capi ha salutato e ringraziato alcuni capi e, con gioia, ha

accolto Roberta, Giovanni e Rosa che hanno scelto di dedicare tempo,

energie e affetto ai ragazzi del nostro gruppo.

Per noi questo 2014 sarà l‟ultimo anno del Progetto Educativo di Gruppo.

I capi si impegneranno a produrne uno nuovo, attento ai cambiamenti e

alla realtà interna ed esterna che circonda il gruppo scout.

Gli obiettivi per l‟anno scout 2013/2014 sono stati individuati partendo

dalle verifiche delle attività vissute e da un‟analisi dei bisogni dei ragazzi

attualmente nel gruppo.

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La Comunità dei capi ha scelto i seguenti

1. RESPONSABILITA‟ verso il mondo, la comunità e il bene comune

2. CRESCERE NELLA PROGETTUALITA‟: progressione personale,

autonomia, assunzione di ruoli, organizzazione

A ciascuna unità è richiesto di portare avanti questi due obiettivi, insieme

a quelli che ciascuno staff ha individuati in modo specifico per quella

fascia d‟età, utilizzando gli strumenti del metodo che L‟A.G.E.S.C.I. ci

mette a disposizione.

La conoscenza da parte di voi genitori di tutti gli obiettivi educativi che i

capi di vostro figlio hanno individuato, darà forza ed efficacia al nostro

impegno educativo.

Chiediamo a tutti voi di partecipare alle attività di gruppo proposte

(veglia di Natale, attività di inizio estate) affinché ciascun ragazzo senta

vicino i propri genitori nel suo essere scout.

Quest‟anno la Comunità dei capi ha deciso di proporre a genitori e amici

la partecipazione al GASS (Genitori Amici Scout Sondrio). Questo gruppo

ha come principale obiettivo supportare in modo pratico le nostre attività

educative affinché i capi possano dedicare le proprie forze ai ragazzi.

Chiediamo a tutti di sentirsi parte attiva di questa avventura perché solo

insieme potremo essere una presenza significativa sul territorio e prezioso

strumento di crescita per i ragazzi a noi affidati.

I nostri santi patroni, San Francesco, San Giorgio, San Paolo, siano la

luce che illumina i nostri passi

Buona caccia e buona strada

La Comunità dei capi

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PROGRAMMA DI BRANCO

PRESENTAZIONE DELLO STAFF: Capi di Co.Ca.

Capo Branco F – AKELA ROBERTA DELLA ROSSA 2° anno in Branco

Capo Branco M - BAGHEERA GIOVANNI BERTALLI 1° anno in Branco

Capo Branco - KAA ROSA CALISE 1° anno in Branco

Aiuto capo Branco di C/F:

WONTOLLA ELENA QUADRIO Al 2° anno di C/F

FERAO ALICE MARELLI Al 2° anno di C/F

CHIL MARIO CALISE Al 1° anno di C/F

MANG ANGELA NARITELLI Al 1° anno di C/F

Assistente ecclesiastico:

BALOO DON ROBERTO SECCHI Assistente di gruppo

PRESENTAZIONE DELL’UNITA’:

30 lupetti forman P e 12 lupette.

6 bambini sono passati in Reparto quest’anno e se ne sono aggiunti quasi in pari numero: cacciano con

il Branco 7 nuovi cuccioli.

I Lupetti s sì s dd v s f s d’ à

4 sono di 1° Media (C.d.A.): 3 lupetti – 1 lupetta; 11 sono di 5° Elementare: 7 lupetti – 4 lupette; 12 sono di 4° Elementare: 7 lupetti – 5 lupette; 3 sono di 3° Elementare: 1 lupetto – 2 lupette.

Cuccioli:

7 cuccioli di cui 3 lupetti, 4 lupette; 1 di 1° Media (M), 3 di 4° Elementare (M, 2F), 3 di 3° Elementare

(M, 2F).

CdA:

4 lupetti, di cui 3 lupetti, 1 lupetta; 1 lupetto è un cucciolo.

Ci sono 2 gruppi di fratelli : (Bertoletti Rita e Giulio, D’Arienzo Anna e Jerome).

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LE SESTIGLIE ranco e composto da sestiglie miste (Bianchi, Neri, Rossi, Bigi, Bruni). Si è scelto, rispetto agli

anni precedenti, di ritornare ad adottare il modello della sestiglia mista per due motivi, equità e

praticità: non sarebbe stato possibile formare due sestiglie femminili distribuendo le bambine in modo

eguale per età ed esperienza, né si sarebbe potuta formare una sestiglia sola di 12 bambine; inoltre le

sestiglie esistono soprattutto per motivi pratici, cioè per avere delle squadre di gioco già pronte e non

hanno quindi la stessa funzione di fondamento che hanno le squadriglie, creando dei gruppi misti

puntiamo su o svi uppare ’interazione e a cooperazione tra bambino e bambina attraverso il gioco,

strumento principale della vita di Branco.

BREVE ANALISI Il Branco 2013 – 2014 si mantiene simi e a ’anno precedente: tra i bambini passati in Reparto (6) e i

nuovi cuccioli (7) si mantiene una parità in numero.

L’equi ibrio totale tra maschi e femmine non e ancora stato raggiunto, c’è una predominanza maschile

piuttosto marcata (18 M, 12 F): tuttavia, prestando attenzione a e singo e fasce d’età, la discrepanza è

minima, non ci sono infatti casi di annate totalmente squilibrate.

Parimenti non c’è equi ibrio

d’età: i upetti di 4° e °

sono il triplo di quelli di 1°

Media e 3° Elementare.

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OBIETTIVI

Fase della scoperta

Scoprire la vita di Branco attraverso il Gi ’ vv d G g

Immergersi nella Giungla

Trasformare la sede in una vera “Tana”: il murales, la Rupe, le Parole

Maestre, la Promessa, il Motto, la Legge, le preghiere del lupetto e di San

Francesco, le BA “ben visibili”

Parlare la Giungla

Scoprire e riscoprire il significato della Parlate Nuova, delle Parole Maestre,

della Promessa, della Legge e del Motto

Recitare la Legge prima di ogni Consiglio della Rupe

Cantare le canzoni e le danze Giungla

Sentirsi parte della Giungla

Cura e rispetto del Totem: è il simbolo del nostro Branco

Attenzione alla “pelliccia”: cura del fazzolettone, del cappellino

Scoprire e “incontrare” i personaggi della Giungla

Giocare nell‟ambientazione Giungla più spesso, non soltanto dopo il Racconto

Posta di Chil

Scoprire e avvicinarsi alla Fede Presentiamo due figure importanti: San Francesco d‟Assisi, uomo di fede del

passato, e Papa Francesco, uomo di fede del presente. Baloo ci seguirà in questo

percorso, prestando attenzione alle esigenze di ciascun lupetto

Giocare la catechesi: 15 grandi appuntamenti con Francesco in cui la

scoperta di queste figure avviene attraverso il gioco

Dare risalto, all‟interno della catechesi, ai momenti forti dell‟anno liturgico

Alla scoperta della Messa: la struttura, i simboli, i gesti

Cercare, quando possibile, di partecipare alla Messa con Baloo

Ogni riunione/caccia si chiude con la preghiera del Lupetto o la preghiera di

San Francesco

Fase della competenza

C m s m z ’ m z d P g

“Cacciare” la Pista – Essere intraprendenti, sentire la necessità di migliorarsi

Il Libro delle Prede, la Rupe per visualizzare (e tenere d‟occhio) la propria

Pista

Fettucina sul Totem per ogni Specialità conquistata: ricordano che le

competenze del singolo sono le competenze del Branco

Darsi delle scadenze per prede e specialità

Il Totem sarà consegnato al lupetto che dimostrerà di aver fatto del proprio

meglio in modo particolare in quella caccia/riunione

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“Solennizzare” le cerimonie per trasmettere l‟importanza della Pista di

ciascuno per la crescita di tutto il Branco

Vivere il Gioco della Pista

Curare i dettagli – Essere originali. Fare cose belle: noi di Staff per primi per

indurre i lupetti a fare altrettanto

Concentrarsi sul rapporto Vecchio Lupo – lupetto e seguire ciascuno nella

realizzazione di prede e attività, stimolarlo a curare i dettagli

Porre attenzione alla presentazione e anche ai più piccoli particolari delle

attività stesse per quanto riguarda l‟ambito espressivo e manuale:

l‟espressione scout e la creatività per trasmettere meglio un messaggio e

“arrivare”

Curare i dettagli – Essere originali. Proporre cose nuove: sforzarsi nel non

cadere nei cliché del “già fatto e collaudato” o “già visto”

Baghy Song: ogni riunione/caccia cantiamo una canzone nuova Giungla con

Bagheera

Danze e bans: ogni riunione/caccia dedichiamo un momento alle danze

Giungla o ai bans normali

Catechesi giocata

Valorizzazione della giungla

Fase della responsabilità

Ess R s s b bb f m d m d

Strumento principale: BA

Introdurre i più grandi all‟autonomia

Invogliare a partecipare alle Piccole Orme

Valorizzare il CdA (che quest‟anno è formato da solo 4 bambini di cui un

cucciolo) principalmente nell‟ultima parte dell‟anno, dedicando dei momenti

preparatori al passaggio in reparto tramite una riunione o una caccia solo

per loro, insieme probabilmente al CdA di Morbegno

Cura della Tana e delle “cose” proprie e del Branco

Servizi di Sestiglia: durante ogni riunione/caccia saranno svolti a turno

Cura del proprio materiale (es. uniforme, vestiario, accessori) attraverso lo

scatolone comune (I Vecchi Lupi raccolgono quello che è stato dimenticato,

dopo un mese tutto quello che c‟è nello scatolone diventa del Branco. Si

riscattano le cose perdute o dimenticate con una penitenza)

Cura e rispetto dell‟ambiente

Attività natura;

Caccia sulla neve;

La raccolta differenziata a partire dalla merenda: decidiamo di non comprare

più bibite confezionate, ma di bere il thè fatto da noi

Cura del territorio

Partecipazione a un‟attività di servizio proposta al Gruppo dalla Comunità

Buona caccia a tutti coloro che rispettano la legge della giungla

Akela – Bagheera – Kaa – Baloo – Wontolla – Ferao – Chil – Mang

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PROGRAMMA DI REPARTO

LA STAFF Capi di Co.Ca.

Capo Reparto ALBERTO LANZA 1° anno in Reparto

Capo Reparto GIULIA NARITELLI 1° anno in Reparto

Aiuti della Comunità di Clan/Fuoco

Al 3° anno di clan FILIPPO DI CAPITA Lo scorso anno a Spartiacque

Al 2° anno di clan ANNALAURA MANDELLI Lo scorso anno al CAV

Al 2° anno di clan SEBASTIANO MIOTTI Lo scorso anno all’Agenzia per la pace

Assistente Ecclesiastico: don Roberto Secchi (Assistente di Gruppo)

PRESENTAZIONE DELL'UNITÀ Il reparto è composto da 27 E/G suddivisi in 4 squadriglie

Le guide sono 13 – 8 già presenti in reparto – 4 provenienti dal branco – 1 nuova

Gli esploratori sono 14 – 9 già presenti in reparto – 4 provenienti dal branco -1 nuovo

Nel totale: 17 già presenti lo scorso anno – 64% - 8 provenienti dal branco – 31% - 2 nuovi 5%

Il reparto si è rinnovato sensibilmente rispetto allo scorso anno ed è aumentato nei numeri

(ragazzi presenti all‟ultimo C.E. 19). Inoltre hanno iniziato a fare attività due ragazzi

provenienti dall‟esterno. Questi elementi di novità, uniti alle difficoltà riscontrate in queste

prime attività (vedi parte obiettivi) portano lo staff e il Con.Ca a proporre un cammino per

questo anno che parte dalle basi della vita di reparto proseguendo sugli quegli aspetti che sono

già patrimonio e stile dei nostri E/G.

OBIETTIVI DI GRUPPO RESPONSA ILITA’ verso il mondo, la comunità e il bene comune: partecipare e vivere la colletta alimentare come

risposta ad una richiesta e ad un bisogno oltre che come servizio, fare i servizi di sqd per il

reparto durante le attività comuni, favorire la ricaduta sulla sqd e sul reparto il progredire sul

sentiero dei singoli E/G

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CRESCERE NELLA PROGETTUALITA’ RILANCIARE IL SENTIERO PERSONALE (quasi tutti gli esploratori e la

maggior parte delle guide sono fermi al rinnovo della promessa da lupetto/a)

AUTONOMIA partendo dalla vita di squadriglia per crescere nell‟essere

autonomi come singoli, imparare a verificare e a verificarsi

ASSUNSIONE DI RUOLI: valorizzare il Con.Ca come motore del reparto, dare

importanza al singolo capo sqd, trapasso di nozioni, potenziare il ruolo del

consiglio di impresa, valorizzare le specialità

OBIETTIVI DI UNITÀ CREARE IL DESIDERIO DI ESSERCI, CRESCERE NELLO SPIRITO

COMUNITARIO AMICIZIA IN SQD E IN REPARTO: aiuto reciproco nel sentiero dei singoli,

rispetto degli altri, servizio agli altri, attenzione ai più piccoli o in difficoltà,

favorire il gioco libero di gruppo, creare un legame costruttivo tra il capo e il

vice di ciascuna sqd.

UNITA‟ TRA RAGAZZI E RAGAZZE – TRA GRANDI E PICCOLI: adoperarsi

per l‟eliminazione dei gruppetti fissi, favorire la conoscenza e la valorizzazione

delle differenze

UNITA‟ TRA LE SQD: aiutare la crescita delle sqd maschili affinché siano allo

stesso livello di quelle femminili, vivere il concorso fiamma come crescita della

sqd e non come competitività esasperata

SVILUPPARE SPIRITO DI APPARTENENZA: essere presenti a tutte le

attività, avvisare in caso di assenza, sentirsi responsabili degli altri

ALLEGRIA, SERENITA‟, VOGLIA DI STARE INSIEME: imparare canti e

giochi nuovi,

TUTTO UN’IMPRESA CRESCERE NELLA COMPETENZA: sviluppare e valorizzare le competenze di

ciascuno, fare le cose bene, portare a termine gli impegni presi,

APPROFONDIRE LE TECNICHE SCOUT: scegliere alcune tecniche e

approfondirle in sqd e in reparto, utilizzare il servizi di reparto (cucinare la

merenda, insegnare un canto nuovo ecc. ecc.)

ESSERE PROTAGONISTI DEL REPARTO

CAMMINO DI FEDE: La catechesi e di conseguenza la preghiera è stata totalmente decisa con il Con.Ca . Durante

l‟anno si svilupperà nel seguente modo:

Ad ogni mese è abbinato un santo

La figura viene presentata al reparto da una persona che ha scelto per la

propria vita i valori testimoniati dal santo oppure da qualcuno che conosce

particolarmente bene sua la vita e le sue opere

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La squadriglia di preghiera analizzerà quanto ha recepito dall‟incontro con

la persona esterna e, nei momenti successivi del mese, sceglierà uno o più

valori da far vivere al reparto attraverso la preghiera e/o un‟attività

ALTA SQUADRIGLIA DARE SPAZIO AI LORO SOGNI: protagonisti nella progettazione e nella

realizzazione delle attività, esperienze forti, crescita di fede, favorire il servizio

verso l‟esterno. Si punterà su alcuni momenti forti durante l‟anno.

CONSIGLIO CAPI Già da ottobre il consiglio capi sta lavorando per la gestione della vita del reparto. Le attività

sono preparate con i capi reparto e gestite dal Con.Ca.

IMPARARE A GESTIRE E AD ESSERE RESPONSABILI DELLA SQD

CONFRONTO SUL SENTIERO DEI CAPI SQD E DEI SINGOLI SQD.RI

PUNTARE A COSE IMPEGNATIVE

IMPARARE A VERIFICARE LE ATTIVITA‟

CREARE UNIONE TRA I CAPI SQD PER FAVORIRE L‟UNITA‟ DEL

REPARTO

Questo PROGRAMMA DI UNITA‟ è stato preparato con lo staff inserendo

quanto deciso dal Con.Ca.

Buona sentiero

Giulia – Alberto Filippo – Annalaura – Sebastiano

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PROGRAMMA DI CLAN

LA STAFF Capi di Co.Ca.

Capo Clan e Maestro dei Novizi FABIO DELLA ROSSA Lo scorso anno Capo Clan

Capo Clan e Maestra dei Novizi CARLA FABANI Lo scorso anno MdN

Assistente Ecclesiastico: don Roberto Secchi (Assistente di Gruppo)

PRESENTAZIONE DELL’UNITA’: La comunità R/S è composta da 5 rover, 9 scolte, 1 novizio rover e 2 novizie

scolte.

In Clan/Fuoco “Quasar”, 4 R/S sono di terzo anno (di cui 2 del ‟94 e 2 del „95), 7

R/S è di secondo anno, 3 R/S sono di primo anno.

La comunità di Clan/Fuoco si riconosce come una comunità che vuole essere

attiva, e ha voglia di lasciare il mondo un po‟ migliore di come l‟ha trovato.

Ciononostante, i singoli Rover e Scolte fanno molta fatica a trovare il tempo da

dedicarle (vogliono fare le cose senza però dedicarci del tempo), e quindi la vita

di comunità risulta difficile, soprattutto per coloro che più ci tengono e sono

presenti che sentono come un peso l‟assenza/la meno voglia e partecipazione

degli altri.

La comunità di Noviziato è un gruppo di ragazzi entusiasta, vivace e con molta

voglia di fare. Ha vissuto inizialmente un periodo travagliato a causa di

incomprensioni all‟interno dello staff R/S, che ha superato in maniera egregia.

Per motivi legati al cammino del gruppo (necessità di effettuare delle partenze

all‟inizio dell‟anno) e per alcune incomprensioni all‟interno dello staff di noviziato,

siamo estremamente in ritardo sulla vita di C/F. Gran parte delle attività (sia per

quanto riguarda il C/F sia per quanto riguarda il noviziato) non sono ancora state

decise. Il programma è quindi più incentrato sugli obiettivi che sui modi concreti che,

assieme ai ragazzi, abbiamo trovato per raggiungerli.

OBIETTIVI DELLA COMUNITÀ DI C/F

Il cammino dell‟anno della comunità RyS è caratterizzato dall‟evento Route Nazionale,

proposto dall‟associazione, a cui il Clan/Fuoco ha deciso di partecipare. Gli obiettivi

che ci siamo dati verranno quindi tradotti in attività concrete all‟interno dal cammino

in preparazione alla Route.

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FEDE:

Vivere dei momenti di crescita di fede che vadano oltre la preghierina, che non

ci basta

Dedicare un tempo più ampio ai momenti di preghiera e di catechesi

Impostare le attività tenendo come paletto la presenza di Don Roberto

Fare durante l'anno un'uscita legata all'ambito della fede

Il tema della catechesi di quest‟anno è legato alla scoperta e l‟analisi del libro

dell‟Apocalisse. La catechesi verrà vissuta in maniera condivisa da tutta la comunità

RyS, verrà iniziata in un‟attività condivisa a Dicembre e sarà portata avanti in

comune durante tutto l‟anno. Rifletteremo principalmente su cinque temi portanti

all‟interno del libro:

la responsabilità assegnata alla comunità dei credenti

la dimensione simbolica

il linguaggio della profezia

la presenza di Dio nella storia

l‟urgenza della testimonianza della rivelazione

Questi temi riemergeranno nelle varie tappe che ci faranno scoprire il libro

dell‟Apocalisse

Dicembre – la scoperta del libro

Route invernale – la rivelazione di Cristo (Ap 1,1-8)

Gennaio – L‟esperienza di Cristo risorto (Ap 1,9-20

Settimana comunitaria – Il messaggio di Cristo alle sette Chiese come

itinerario di conversione (Ap 2 e 3)

Marzo – Le visioni: I fatti che devono accadere (Ap 6 e 7)

Aprile – La storia della salvezza: le trombe (Ap 8,1-14)

Maggio – Lo scontro tra bene e male: i tre segni (Ap 11, 15, e 16)

Giugno – La conclusione della Storia della Salvezza. La condanna della

prostituta e il trionfo della sposa (Ap 16, 17, 22)

La catechesi si concluderà in alla route nazionale, nel momento di route mobile (Amen:

ecco, io vengo! Ap. 22) e al campo fisso, dove a conclusione dell‟Apocalisse riscopriremo

come il Cristo “fa nuove tutte le cose”.

STRADA:

Progettarci la strada, con attenzione e competenza (utilizzando le cartine!!!),

cercando di non ricadere nei soliti giri.

Vivere il Punto della Strada come momento di confronto sincero e correzione

fraterna durante l‟anno.

In particolare, siccome quest‟anno non avremo la possibilità di vivere la Route (come

esperienza di progettazione della strada), avremo una particolare cura alla

progettazione e la realizzazione delle varie uscite di strada. Inoltre, le uscite di strada

saranno anche l‟unico momento di confronto (non potendolo fare in route) per il

cammino di progressione personale dei singoli ragazzi della comunità.

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COMUNITÀ:

Prenderci a cuore le cose, non prendendole alla leggera, dandoci tempi e

scadenze precise che ci impegniamo a rispettare

Fare le cose con cura, non fermandosi al minimo indispensabile. In particolare,

quando ci impegniamo e facciamo un sacco di lavoro, non fermiamoci a 30, ma a

31, pensiamo sempre a quella ciliegina che la torta da buona a eccezionale.

Lavorare sui vizi che rovinano il clima di comunità (sigarette quando c'è da

lavorare, cellulare mentre si parla, ritardi vari...)

Porre una maggiore attenzione per evitare gli sprechi

Ridere e giocare di più

Mantenere alta la condivisione delle cose tramite l‟utilizzo dei mezzi di

comunicazione e dei social network (ad ogni incontro facciamo un resoconto di

quanto ci siamo detti)

Dal punto di vista della vita comunitaria il problema principale è quello della

presenza, anzitutto fisica, ma anche con la testa e con il cuore (esserci e prendersi a

cuore le cose). In questi obiettivi in particolare abbracciamo pienamente l‟obiettivo di

gruppo, in particolare quello di “uscire dal proprio io per andare verso l‟altro”,

imparando a vivere ogni impegno preso per la comunità e a favore di ogni singolo della

comunità.

SERVIZIO:

Vivere con impegno e serietà il servizio personale dell'anno, confrontandoci e

impegnandoci affinchè le varie esperienze personali siano ricchezza per la

comunità

Vivere il servizio non tanto come una cosa da fare, ma come occasione di un

mondo da scoprire, cercando di capire e condividere le motivazioni di coloro che

portano avanti all‟interno della nostra città le realtà associative in cui facciamo

servizio

Sul cammino della Route Nazionale (tema del cammino è il coraggio) abbiamo inoltre

deciso di approfondire, tramite lo strumento del capitolo, caratterizzato dalle tre fasi

del vedere, giudicare ed agire. L‟argomento scelto, tra i vari proposti della route

nazionale, è "Il coraggio di essere Chiesa" sul sentiero " sulla missione e

l'evangelizzazione". In pratica, abbiamo deciso di interrogarci quest'anno sui temi

legati alla nuova comprensione delle istanze della missione come testimonianza e

all'annuncio del Vangelo.

L'idea che sta alla base del percorso è capire e differenti realtà di missione legate al

nostro territorio (quali? verso dove?), e interrogarci sul nostro desiderio di missione,

con l'idea magari l'anno prossimo di vivere un'esperienza missionaria durante l'estate.

Il capitolo che faremo in linea di massima ci chiederà anzitutto di vedere le differenti

realtà missionarie di Sondrio, giudicare e prendere una posizione su quanto queste

esperienze diventino patrimonio della città, e agire facendo un qualcosa di concreto (ad

esempio una raccolta vestiti, alimenti per l'infanzia, materiale scolastico, giocattoli, ...)

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per aiutare una di queste realtà. Ovviamente se durante il capitolo sorgeranno

differenti esigenze (ad esempio ci rendiamo conto di un concetto diverso di missione,

necessario sul nostro territorio), la fase dell'agire cambierà di conseguenza. La fase del

vedere del nostro capitolo comincerà con l'attività invernale.

OBIETTIVI E ATTIVITÀ DELLA COMUNITÀ DI NOVIZIATO L‟anno di noviziato ha come obiettivo l‟analisi dei 4 punti fondamentali su cui si basa

la comunità RyS: Strada, comunità, servizio, fede. È un anno utile per i singoli novizi

per riscoprire ed affinare le proprie capacità e i propri talenti, rileggere il cammino

fatto e prepararsi per la scelta di entrare in C/F.

Abbiamo cominciato l‟anno analizzando il servizio, interrogandoci sulle esigenze della

nostra città e delle varie associazioni che ne fanno parte. Questo motivato da delle

richieste arrivate direttamente al gruppo, in particolare dall‟associazione Sao Mateus,

dall‟associazione ASD runner Sondrio, dal Telefono Azzurro, dall‟associazione Banco

alimentare. Le diverse occasioni di servizio che verranno richieste e proposte durante

l‟anno saranno comunque utile strumento per permettere ai novizi di capire il senso

del dono gratuito verso l‟altro, andando oltre il proprio io. Si cercherà anche di

generare importanti momenti di rilettura di quanto fatto, in modo che l‟anno non

risulti come un‟accozzaglia di esperienze, ma – come è – un cammino in cui cresciamo

e capiamo qualcosa. Verrà proposto ai ragazzi, nella seconda metà dell‟anno (a partire

da Gennaio) anche un servizio vissuto a coppie dai ragazzi presso l‟oratorio San Rocco

all‟interno del progetto doposcuola (fatto dall‟oratorio in collaborazione con il Comune

di Sondrio). I servizi proposti verranno, per quanto possibile, presentati da persone che

si spendono in prima persona su tale servizio; a differenza di quanto vissuto dal

Clan/Fuoco, non chiediamo però ai ragazzi di vivere tale esperienza per comprendere e

condividere i valori dell‟associazione che la porta avanti, ma semplicemente come

momento di tempo regalato al mio prossimo.

Dal punto di vista della comunità (comunità già ben formata e amalgamata, grazie

all‟esperienza di ConCa vissuta lo scorso anno) si punterà sul riscoprire le proprie

potenzialità e capacità, cercando di far emergere il singolo dalla comunità con le sue

caratteristiche. Verrà chiesto, già dall‟inizio dell‟anno, di prendersi un impegno

concreto di rilettura e rielaborazione del proprio io e delle proprie passioni, in modo da

trasformare quelle che sono le capacità acquisite in vere e proprie competenze,

passando dalla passione al mestiere. La comunità sarà anche palestra per questo

esercizio, dove i ragazzi potranno proporre le differenti proprie competenze per

svilupparle e insegnarle agli altri proponendosi in prima persona.

Momento fondamentale di sfida con se stessi e di messa alla prova delle proprie

competenze sarà il challange, al quale i ragazzi si prepareranno verso la fine dell‟anno.

Il challange sarà proposto dal C/F, e la preparazione sarà probabilmente vissuta

insieme al noviziato del Morbegno.

La strada sarà un punto fisso del noviziato, maestra e compagna di vita, luogo in cui il

noviziato vivrà tutte le esperienze dell‟anno. Ragioneremo in maniera particolare sulla

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strada nella seconda parte dell‟anno, proponendo ai ragazzi anche l‟organizzazione di

una mini-route alla fine dell‟anno in modo da metterli effettivamente di fronte alla

difficoltà di inventare la strada e viverla con competenza.

Quest‟anno di noviziato sarà inoltre particolare per il cammino condiviso con il C/F per

la route nazionale. Chiederemo ai novizi di partecipare quanto più sarà possibile

compatibilmente con le esigenze educative dei ragazzi al capitolo nazionale sul

coraggio, e vivremo insieme al C/F il cammino di catechesi.

Buona strada Fabio – Carla

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GASS – Genitori Amici Scout Sondrio

Il GASS (che in questa fase iniziale sarà un semplice gruppo con la possibilità di diventare un’associazione in

futuro) si propone a supporto del gruppo scout AZIMUT di Sondrio

Finalità del GASS: 1. acquisire, organizzare e gestire strutture, mezzi ed attrezzature utili o necessari per lo svolgimento

delle attività scout effettuate dal gruppo scout di Sondrio

2. essere supporto tecnico e logistico alle attività educative di gruppo e delle singole unità

3. favorire lo sviluppo di attività educative secondo il metodo scout e la diffusione dell'AGESCI nel

territorio della città di Sondrio e della media Valtellina

4. affiancarsi alla comunità dei capi per l’organizzazione di incontri, convegni di formazione educativa

da proporre all’esterno e/o ai genitori del gruppo.

5. Conoscere e informare la comunità capi di bandi e qualsivoglia forme di finanziamento e, previa

autorizzazione, seguirne l’iter burocratico.

6. Svolgere attività di formazione, di preghiera e ludiche per gli iscritti al GASS ed eventuali aggregati

Al GASS possono partecipare: • Genitori e famigliari dei ragazzi iscritti

• Ex scout del gruppo

• Amici del gruppo scout di Sondrio che si impegnano nelle finalità previste dal GASS

• I capi censiti in Comunità dei capi

Struttura del GASS: • Due persone, individuate dal gruppo e scelte dalla Comunità dei capi, che svolgono il ruolo di

COORDINATORE. Queste figure potranno partecipare ad alcuni momenti di Comunità Capi dove

si discute di attività inerenti alle finalità del GASS

• Organizzazione interna da definire

Iscrizioni al GASS: All’inizio di ogni anno scout, insieme con il censimento scout, il GASS farà conoscere ai genitori nuovi e

vecchi la possibilità di far parte di questo gruppo per coinvolgere nuove persone. Sarà compito del GASS

attirare persone anche dall’esterno.

Spese e utilizzo del denaro: • Il gruppo scout finanzierà il GASS per tutte le spese relative alle specifiche attività per il gruppo e

per le unità ai punti 1 - 2 – 5 delle finalità.

• Saranno a carico del GASS spese relative ad esperienze previste al punto 6 delle finalità

• Saranno definite di volta in volta la suddivisione delle spese per le attività ai punti 3 – 4 delle finalità