PROGRAMMA DI ATTIVITÀ - Centro Estero
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INVEST IN TORINO PIEMONTEPROGRAMMA DI ATTIVITÀ
2009
Le principali linee di attività del Centro Estero per l’Internazionalizzazione
Sul sito www.centroestero.org sono disponibili informazioni su tutte le linee di attività di Ceipiemonte.
Questa pubblicazione illustra il programma di attività e le modalità operative dell’unità Invest in Torino Piemonte.
Per ulteriori informazioni, potete scrivere a [email protected].
BusinessPromotion
ForeignTrade Training
Investin Torino
AgrifoodMarketing
TourismPromotion
Business Promotion,
dedicata al rafforzamento del sistema produttivo locale sui mercati esteri
Foreign Trade Training,
veicola l’offerta formativa dedicata al personale di enti e imprese,
con particolare attenzione alle tematiche del commercio estero
Agrifood Marketing,
per promuovere oltre confine le eccellenze agroalimentari e i prodotti tipici piemontesi
Tourism Promotion,
per la valorizzazione dell’offerta turistica su alcuni mercati emergenti
Invest in Torino Piemonte,
dedicata all’attrazione di investimenti esteri/esterni
e al rafforzamento delle relazioni tra le aziende estere già presenti e il territorio.
Ceipiemonte
Gli investimenti esteri rappresentano una risorsa fondamentale per l’economia regionale - oltre 650 imprese estere
presenti, più di 105.000 addetti, 30 miliardi di fatturato - ma il loro contributo allo sviluppo locale non è valutabile
solo in termini economici, sono infatti portatori di tecnologia, capacità manageriali, nuovi modelli organizzativi,
nuovi mercati, un patrimonio di conoscenze che arricchisce in modo permanente il sistema economico e sociale.
Il Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte), creato dalla Regione - in accordo con le Camere di
commercio, le rappresentanze delle categorie economiche, le Università, il Politecnico e altri enti territoriali - per
favorire lo sviluppo internazionale del Piemonte, ha un’unità completamente dedicata all’attrazione di investimenti,
Invest in Torino Piemonte.
Gli assi portanti dell’attività dell’area Invest in Torino Piemonte sono prevalentemente due: il primo coincide con le
azioni fi nalizzate al posizionamento competitivo del Piemonte per affermarlo come business destination di qualità
e favorire l’attrazione di investimenti, l’altro si identifi ca con il “core business” dell’area, ossia l’attività di assistenza
tecnica mirata a proporre ai potenziali investitori e alle aziende estere già presenti sul territorio un set di strumenti
volto sia a individuare, condividere e valutare le opportunità offerte dalla regione sia a progettare insieme un
investimento produttivo o di ricerca.
Il 2009 sarà sicuramente un anno diffi cile, segnato da una crisi profonda dell’economia mondiale, ma vedrà la
fi rma dei primi Contratti di insediamento (strumento fi nanziario creato dalla Regione e gestito da Ceipiemonte
per sostenere lo sviluppo e l’internazionalizzazione del Piemonte attraverso la crescita degli investimenti), l’avvio
di azioni di retention ed aftercare nei confronti delle imprese estere già presenti e la defi nizione di “prodotti”
localizzativi sviluppati d’intesa con le singole realtà provinciali, i poli d’innovazione, i soci. ll nostro lavoro deve
continuare e siamo certi che, anche grazie ai rapporti sempre più stretti con tutti gli attori dello sviluppo territoriale,
i risultati saranno comunque signifi cativi.
Camillo VenesioPresidente Centro Estero per l’Internazionalizzazione
Lo scenario competitivoIl contesto internazionale degli Investimenti Diretti Esteri (IDE)
La prospettiva nazionaleIl Piemonte: un territorio particolarmente attrattivo
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Indice
Introduzione
Attività1. La costruzione del prodotto territoriale
›› La metodologia di analisi ›› Poli di innovazione›› Competenze e cluster ›› Offerta localizzativa e incentivi ›› I progetti
1.1 Leverage e Project Finance
2. Comunicazione e marketing per il posizionamento competitivo del Piemonte2.1 Materiali specialistici di promozione, produzione e diffusione contenuti
2.2 Eventi in Piemonte2.3 Prospezione e lead generation: paesi target, settori
2.4 Scouting (internazionale e nazionale)2.5 Candidature
3. Assistenza tecnica ai potenziali investitori3.1 Studi di fattibilità/prefattibilità
3.2 Assistenza nella costruzione di partnership3.3 Ricerca della location, aspetti immobiliari e urbanistici
3.4 Ingegnerizzazione del fund raising e project funding3.5 Aftecare
4. Contratto di Insediamento e sviluppo (CDI)›› Obiettivi ›› Azioni
5. Retention delle imprese estere/multinazionali presenti in Piemonte5.1 Osservatorio/Banca Dati Evolutiva
5.2 Sportello Unico dedicato alle imprese estere/multinazionali5.3 Analisi settoriale e valutazione delle relazioni tra PMI locali,
sistema della R&S e imprese estere presenti sul territorio
Negli ultimi due decenni l’internazionalizza-
zione dei territori è andata sempre più declinandosi
in termini di posizionamento competitivo, associando
all’apertura dei mercati di natura commerciale la
funzione di attrazione di nuovi investimenti, capitali,
risorse. In questo contesto assume un ruolo fonda-
mentale il marketing territoriale inteso come insieme
di azioni fi nalizzate sia ad attrarre investimenti
dall’esterno sia a promuovere il territorio, attraverso
un percorso che faccia emergere le vocazioni e le
specifi cità locali e offra le opportunità per sfruttarle
e potenziarle. Sono infatti le capacità localizzate a
rappresentare quel mix di fattori specifi ci del ter-
ritorio non facilmente riproducibili - come le reti
materiali e immateriali, l’ambiente istituzionale, il
sistema di governance e di coesione sociale, le com-
petenze - che permettono alle imprese di crescere
e affermarsi sui mercati. Si può quindi parlare di un
circolo virtuoso del sistema territoriale in quanto,
se da un lato le imprese guadagnano competitività
dalle risorse specifi che del territorio sul quale si
trovano, dall’altro i territori hanno nella competi-
tività delle imprese localizzate una delle maggiori
leve di attrattività.
Introduzione
Nel contesto internazionale, gli IDE si con-
fermano elementi predominanti nei processi di
globalizzazione. Nonostante la crisi fi nanziaria, nel
2007 il fl usso di IDE nel mondo si è mantenuto
positivo; secondo il World Investment Report 2008
dell’UNCTAD, infatti, il 2007 ha registrato un incre-
mento del 30% rispetto al 2006.
Con un fl usso mondiale di IDE superiore ai 1.800
miliardi di dollari, il record raggiunto nel 2000 è
stato ampiamente superato.
Il contesto internazionale degli Investimenti Diretti Esteri (IDE)
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2007 2006
PAESI ATTRATTORI DI IDE
FLUSSI GLOBALI DI IDE, PRIME 20 ECONOMIE, 2006, 2007(miliardi di dollari)
Lo scenario competitivo
Fonte: World Investment Report 2008
1
FLUSSI GLOBALI DI IDE, PRIME 20 ECONOMIE, 2006, 2007(miliardi di dollari)
La maggior parte degli IDE mondiali viene
assorbita dai Paesi sviluppati soprattutto sotto forma
di M&A (Merger & Acquisitions) e guadagni reinvestiti
delle affiliate estere. Gli Stati Uniti detengono
il primato per fl ussi di IDE in entrata, seguiti da
Francia, Canada e Paesi Bassi. Anche il Giappone ha
registrato incrementi signifi cativi rispetto agli anni
precedenti. Una tendenza recente e di particolare
interesse è costituita dai fl ussi di investimenti diretti
verso i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in transizione
economica: nel 2007 essi hanno assorbito un terzo
dei fl ussi mondiali, con un incremento del 25%
rispetto al 2006. I maggiori attrattori sono stati Cina,
Hong Kong e la Federazione Russa.
Gli Stati Uniti si confermano i maggiori esportatori
di investimenti diretti esteri, seguiti da Regno Unito,
Francia, Germania e Spagna: il gruppo esporta, da
solo, il 64% degli IDE complessivi. Al settimo posto,
dopo l’Italia, si posiziona il Giappone.
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2007 2006
PAESI ESPORTATORI DI IDE
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ll contesto italiano non si dimostra particolar-
mente attrattivo nei confronti degli investimenti diretti
esteri, se confrontato con gli altri Paesi industrializzati.
L’Italia si colloca al 13° posto per volumi di IDE in entra-
ta, intercettando l’1,8% sul totale mondiale. Nel 2007
ha registrato un saldo positivo modesto rispetto al
2006: 40 miliardi di dollari a fronte dei 39 dell’anno
precedente. Lo stock di IDE in entrata rappresenta il
17% del PIL: un valore nettamente inferiore alla media
europea, che si attesta intorno al 40%. I settori mag-
giormente interessati sono i trasporti, il magazzinaggio
e le telecomunicazioni. Il Nord-Ovest si conferma l’area
più ricettiva in termini di fl ussi IDE in entrata e le
regioni più attrattive sono Lombardia, Lazio e Piemonte,
che da sole hanno assorbito oltre il 50% degli inve-
stimenti in entrata nel quinquennio 2003-2007.
L’Italia è al 40° posto per competitività nel mondo,
dopo la Thailandia e la Lettonia, e all’ultimo in Europa
per regime fi scale. Una situazione statica quella
dell’economia italiana, secondo quanto emerge dal
rapporto di Business International “La competiti-
vità del Sistema Italia”, redatto sulla base dei dati
dell’Economist Intelligence Unit. In generale il giudi-
zio sull’Italia è “poco brillante”, si legge nel rapporto, e le
peggiori previsioni per la nostra economia sono attese
nell’ambito macroeconomico e nel mercato del lavoro.
Nel primo caso, è prevista una perdita di quattro
posizioni nella classifi ca europea e di ben 21 in
quella mondiale, a causa di un peggioramento della
valutazione relativa al saldo corrente e al tasso di
cambio. Nel secondo caso, il mercato del lavoro, l’Italia
perderà due posizioni nella classifi ca mondiale e una
sola in quella europea.
Al momento, dunque, l’Italia si posiziona solo a
metà classifi ca mondiale su 82 paesi considerati.
In un’ottica macro-regionale, nel contesto dell’Europa
occidentale, l’Italia risulta sedicesima su 18 Stati,
davanti solo alla Grecia e alla Turchia.
La prospettiva nazionale
Fonte: World Investment Report 2008
2
Il Piemonte assorbe il 14% dei fl ussi di
investimenti esteri in entrata, collocandosi al 3° posto
in Italia. Oltre il 98% degli IDE in ingresso nell’ultimo
quinquennio proviene dagli Stati dell’Unione europea
a 15 Paesi, in particolare dalla Francia (76%) e dai
Paesi Bassi (28,5%).
I principali fl ussi extraeuropei provengono invece da
Svizzera, Stati Uniti e Giappone. Il settore dei mezzi
di trasporto è quello che attira gli investimenti più
cospicui e, nell’ambito dei servizi, il settore fi nanziario
ha un ruolo di rilievo.
Nel quinquennio 2003-2007 la migliore perfor-
mance è stata registrata dalla provincia di Torino,
con una media di 2,7 miliardi di euro l’anno, seguita
dalla provincia di Cuneo.
Facendo riferimento ai recenti dati R&P-Ricerche e
Progetti (2008), tra le oltre 100 imprese francesi
presenti in Piemonte, accanto a Michelin - la più
grande per fatturato e numero di addetti - e Alstom
Ferroviaria, che operano in settori tradizionalmente
consolidati, sono da segnalare anche la presenza
di un’azienda come Fenice - terza per fatturato
con oltre 450 milioni di euro - specializzata nella
gestione di attività energetiche ed ecologiche
espressamente dedicate al comparto industriale e il
recente investimento per il nuovo teleporto satelli-
tare di Eutelsat, che ha aperto proprio in Piemonte
la prima subsidiary estera dopo la privatizzazione.
Di recente ingresso (2008), grazie all’azione di
Ceipiemonte, è Florette, leader europeo del mercato
delle insalate e delle verdure fresche pronte all’uso,
che ha localizzato un impianto produttivo in provincia
di Novara.
Relativamente agli investimenti provenienti dai
Paesi Bassi, le due aziende con il fatturato più
alto appartengono al settore chimico: Akzo Nobel
Coatings localizzata a Novara e Metlac ad Ales-
sandria, entrambe produttrici di vernici speciali.
Tra le principali realtà aziendali emerge Prima
Industrie, leader mondiale nel settore delle macchine
laser per applicazioni industriali, con alto potenziale
innovativo di applicazione nei più diversi settori, che
rappresenta un esempio di IDE fi nanziario.
Di contro, in questi ultimi anni, il Piemonte non
sembra più attrarre capitali di investimento dalla
Germania come in passato. Le maggiori aziende
tedesche sul territorio mantengono però fatturati
che si attestano attorno ai 200 milioni di euro:
Elastogran, azienda chimica tedesca dedicata alla
lavorazione di polimeri sintetici localizzata nell’Asti-
giano e Mahle e Schaeffl er, che operano nel settore
manifatturiero al servizio dell’automotive.
Tra le aziende giapponesi si citano Sumitomo, Denso
e Suzuki, presenti nella provincia di Torino, YKK,
leader nella produzione di cerniere in metallo loca-
lizzata a Vercelli e il Centro ricerche Amada.
Le aziende americane presenti sul territorio con-
fermano l’importanza del settore automotive: Trw
Automotive e Lear Corporation, entrambe con più di
2.000 addetti impiegati nella produzione, e Centri
ricerca di primaria importanza in Europa come quello
di General Motors a Torino (GM Powertrain Europe),
HQ europeo per la progettazione e lo sviluppo di mo-
tori diesel. Ancora grazie all’attività di Ceipiemonte,
Tortona sarà sede del centro ricerca sui biocar-
buranti dell’americana C5.6, grande azienda che
detiene la tecnologia per la creazione e la scoperta
di biomolecole, che consente di convertire biomasse
a zuccheri semplici a 5-6 atomi di carbonio.
Relativamente alle aziende già radicate sul territorio
provenienti dal Regno Unito, le più importanti ope-
rano nel settore metalmeccanico, come M.A.C. e Avio.
Globalmente l’analisi delle imprese partecipate estere,
selezionate per maggiore fatturato e/o numero di
addetti, testimonia da un lato la tenuta di settori
tradizionalmente radicati nella regione, ma anche
l’emergere di una tendenza alla multisettorialità e
a una maggiore distribuzione sull’intero territorio
regionale.
Il Piemonte: un territorio particolarmente attrattivo
3
Attività Estrattive
Attività Manufatturiere
Imprese di Costruzione
Energia elettrica, gas ed acqua
Commercio all’ingrosso
Logistica e Trasporti
Altri servizi professionali
IMPRESE ESTERE IN PIEMONTE PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Fonte: elaborazione Ceipiemonte su banca dati R&P 2008
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Stati Uniti
Svezia
Svizzera
Altri Paesi
IMPRESE ESTERE IN PIEMONTE PER PAESE DI ORIGINE
Fonte banca Dati R&P 2008
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Nella consapevolezza che l’incisività delle
azioni di promozione di un territorio si basa sulla
sua conoscenza condivisa (autodiagnosi), si è av-
viato un percorso di coinvolgimento dei princi-
pali referenti economici territoriali delle singole
province, volto a fare emergere le vocazioni, le pro-
gettualità, i punti di forza, l’offerta di business e
quella localizzativa. Attraverso l’analisi SWOT, la
mappatura delle aree attrezzate, le interviste e i
focus group si è andati oltre la prospettiva “locale”
contingente sviluppando un’analisi comparata di me-
dio periodo volta a identifi care il posizionamento di
mercato e dei segmenti di investitori più interessati.
Attività
1. La costruzione del prodotto territoriale
La metodologia di analisi›› individuazione delle aree territoriali (competitor o leader) da esaminare;
›› analisi desk dei casi di eccellenza selezionati, per delineare il quadro socio-economico dei singoli territori e degli stru-
menti operativi attivati;
›› interviste dirette a interlocutori privilegiati che, grazie alle esperienze sul campo, sono in grado di offrire una panoramica
a tutto tondo della propria realtà, indicando in modo dettagliato i problemi che si sono presentati, le strategie in es-
sere per affrontarli, i sistemi di governance attuati, i risultati conseguiti e le prospettive future. Si tratta di valutazioni
prevalentemente di carattere qualitativo in grado di cogliere elementi fondamentali che sfuggono ad un’analisi condotta
unicamente sull’elaborazione di dati statistici;
›› “Mistery Client” o clienti in incognito, una tecnica che mette alla prova direttamente l’erogazione di servizi del territorio:
dalle informazioni per gli investitori, all’accoglienza, dalla fruibilità delle risorse (ambientali, culturali, di servizio) fi no alla
loro visibilità. Oggetto di verifi ca sono anche il livello di creazione di reti e il livello di conoscenza diffuso nel territorio;
›› realizzazione di mappe di posizionamento a partire dagli elementi emersi sia nell’analisi desk sia durante le interviste dirette.
FASI DI ATTIVITÀ
›› COSTRUZIONE DEL PRODOTTO TERRITORIALE, “MONTAGGIO DELL’OFFERTA”
›› COMUNICAZIONE E MARKETING PER IL POSIZIONAMENTO COMPETITIVO
›› ASSISTENZA TECNICA AI POTENZIALI INVESTITORI E AFTERCARE
›› CONTRATTO DI INSEDIAMENTO
›› CONSOLIDAMENTO DELLA PRESENZA DELLE IMPRESE ESTERE IN PIEMONTE
Il programma di attività 2009 si struttura in
5 assi che ripercorrono idealmente l’iter di azioni
che Ceipiemonte mette in campo per l’attrazione
di investimenti.
Investin Torino
5
Il territorio deve essere interpretato e proposto
come un prodotto integrato di competenze industriali,
tecnologiche e di ricerca, anche in coerenza con gli
indirizzi regionali di sviluppo e quindi con la costitu-
zione dei poli di innovazione, istituiti dalla Regione
Piemonte con DGR del 5 maggio 2008. Ceipiemonte
opera con i diversi attori dello sviluppo locale per
concorrere a defi nire un prodotto territoriale di
sistema che includa competenze ed eccellenze
industriali e nella R&S, servizi ad alto valore aggiunto,
infrastrutture per l’innovazione, reti di supporto
alle imprese e centri di ricerca, con l’obiettivo di
creare condizioni competitive per l’atterraggio di
nuovi investimenti esteri o provenienti da altre
regioni italiane.
Ceipiemonte opera in stretta collaborazione con i
sistemi provinciali attraverso la rete delle Camere
di commercio, le associazioni di impresa, le università
e il mondo della ricerca, con l’obiettivo di defi nire
azioni specifi che di marketing territoriale rivolte agli
operatori economici.
Poli di innovazione Incentrati su ambiti tecnologici specifi ci,
i poli di innovazione in fase di defi nizione saranno
costituiti da raggruppamenti di imprese, organismi
di ricerca e da un ente gestore. I poli, strumenti
di coordinamento sinergico tra i diversi attori del
processo innovativo, hanno lo scopo di rendere
disponibili infrastrutture e servizi ad alto valore
aggiunto e di interpretare le esigenze tecnologiche
delle imprese, per indirizzare le azioni regionali
a sostegno della ricerca e dell’innovazione.
La Regione ha individuato ambiti tecnologici e rispettive aree territoriali di riferimento:
Agroalimentare - Cuneese e Astigiano
Biotecnologie e biomedicale - Canavese e Vercellese
Chimica sostenibile - Novarese
Nuovi materiali - Alessandrino
Creatività digitale e multimedialità - Torinese
Energie rinnovabili, risparmio e sostenibilità energetica - Verbano-Cusio-Ossola, Torinese, Tortonese, Vercellese
Information & Communication Technology - Torinese, Canavese
Meccatronica e sistemi avanzati di produzione - Torinese
Architettura sostenibile e idrogeno - Torinese
Tessile - Biellese
Impiantistica, sistemi e componentistica energie rinnovabili - Verbano-Cusio-Ossola
Energie rinnovabili e Mini hydro - Vercellese
Torino
Cuneo
AstiAlessandria
Vercelli
NovaraBiella
Verbano-Cusio-Ossola
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Competenze e cluster Il ruolo di Ceipiemonte è anche quello di con-
correre a fare emergere, valorizzare e promuovere
le eccellenze del Piemonte, il know-how radicato
nelle università e nelle strutture di ricerca, in par-
ticolare nei settori più innovativi, con l’obiettivo di
accrescere l’attrattività del territorio. I sistemi di
eccellenza, infatti, sono in grado di richiamare inve-
stimenti aggiuntivi di elevata qualità. D’altro canto
è necessario individuare anche i “buchi di fi liera” sui
quali intervenire per intercettare, sui mercati inter-
nazionali, le necessarie e possibili complementarietà
alle imprese esistenti.
In particolare sui settori Energia, Biotecnologie-Life
Sciences e Nanotecnologie, sono stati attivati tre
progetti in collaborazione con la Camera di com-
mercio di Torino, volti a promuovere reti di relazione
internazionali e partnership nel campo della ricerca
e a sviluppare azioni comuni volte all’attrazione
di potenziali investitori e al presidio dei principali
eventi internazionali di settore.
Offerta localizzativa e incentivi Questa area di attività è dedicata a indivi-
duare e valorizzare i “fattori localizzativi” materiali
- aree industriali, Poli Industriali di Sviluppo (PIS) e
Aree Industriali Attrezzate (AIA), siti dismessi, im-
mobili da recuperare, infrastrutture e servizi - che
affi ancano quelli immateriali relativi alle competenze
e ai cluster. L’attività prevede l’aggiornamento e il
completamento di “pacchetti di offerta localizzativa”
e la realizzazione di schede prodotto da inserire nel
catalogo dell’ “offerta localizzativa”. Rientra in questo
ambito anche la partecipazione al tavolo dello Spor-
tello Unico per le imprese della Regione Piemonte re-
lativamente alla collaborazione alle due banche dati
“Incentivi e agevolazioni” e “Opportunità di localiz-
zazione”, dedicate sia alle opportunità offerte dagli
incentivi regionali, nazionali e comunitari, sia all’of-
ferta localizzativa, in particolare quella pubblica.
Le iniziative di leverage e project funding
vengono attivate on demand. Su richiesta e fi nan-
ziamento dei soci vengono individuate eventuali
partnership con gli attori locali istituzionali e del
mondo d’impresa, fi nalizzate al sostegno di progetti
complessi di riconversione territoriale che compor-
tino il ricorso a capitale di debito attraverso fondi
e capitali da attrarre sui mercati internazionali.
Progetti, quindi, di riconversione urbana, ridisegno
complesso di aree o infrastrutturali che garantiscano
un ampio ritorno, sia in termini economici sia di
impatto per il territorio. L’attività prevede una
I progetti Il Progetto Energia, realizzato su incarico della
Camera di commercio di Torino, è fi nalizzato a indi-
viduare e “montare” opportunità di investimento nel
settore delle energie rinnovabili e alternative, nel quale
il Piemonte è la regione europea che investe maggiori
risorse. Le proposte di investimento saranno mirate
sia allo sviluppo di una fi liera nel settore, sia all’attra-
zione di imprese “complementari” alle competenze già
esistenti, sia al completamento di percorsi di ricerca
in ambiti specifi ci.
Il Progetto Biotecnologie e Life Sciences, realiz-
zato su incarico della Camera di commercio di Torino,
ha l’obiettivo di contribuire a promuovere reti inter-
nazionali di relazione e partnership nel campo della
ricerca, sviluppare azioni comuni volte all’attrazione
di potenziali investitori e al presidio dei principali
eventi internazionali di settore. L’attività viene svolta
in collaborazione con i partner di specialità presenti
sul territorio, come Bioindustry Park e Università, per
individuare e comunicare le peculiarità dell’offerta da
proporre su specifi ci mercati internazionali. Al settore
delle Life Sciences verrà affi ancato quello della
“Biomedicina, sanità e salute”, sulla scorta dei risultati
del benchmarking condotto a livello internazionale,
che richiederà un’analisi di posizionamento del mo-
dello di business che la Regione sta affi nando sulla
Cittadella della Salute.
Il Progetto Nanotecnologie, realizzato su in-
carico della Camera di commercio di Torino, punta a
posizionare il Piemonte in questo campo sui mercati
internazionali più interessanti in termini di business
e di sviluppo tecnologico. Nell’ambito del progetto
si intende inoltre sostenere la candidatura di Torino
come sede del Nanoforum per l’edizione 2009.
Le attività verranno programmate e realizzate avvalen-
dosi della collaborazione con il Politecnico e l’Università.
1.1 Leverage e Project Finance
7
Vengono ideati, realizzati, aggiornati e diffusi
materiali promozionali dedicati alla comunicazione
del territorio fi nalizzata all’attrazione di investimenti
(brochure di presentazione del Piemonte e dei settori
economici prevalenti in inglese, cinese e giapponese;
pubblicazioni di settore e su cluster, piattaforme tec-
nologiche, poli di innovazione, settori target; pubbli-
cazioni informative per gli investitori ecc.). Per quanto
riguarda il sito internet, oltre agli aggiornamenti e
alle necessarie integrazioni, si opererà con l’obiet-
tivo di portare www.investintorinopiemonte.org ai
primi posti nelle pagine dei risultati dei principali
motori di ricerca, anche in previsione dell’avvio di
progetti mirati di web marketing.
Verrà avviata la newsletter elettronica Invest in
Torino Piemonte, con l’obiettivo di diffondere infor-
mazioni mirate sulle opportunità di investimento e
testimoniare l’esistenza di un buon clima di business.
La newsletter verrà diffusa alla rete degli intermediari
all’estero, alle imprese estere presenti in Piemonte
e ai nominativi presenti nelle banche dati settoriali
predisposte nei paesi target.
Verranno inoltre prodotti contenuti per i periodici
e i siti web di alcune Camere di commercio italiane
all’estero e per la newsletter trimestrale di Unionca-
mere Piemonte “e-périscope”.
Verranno organizzati uno o più eventi in
Piemonte per presentare alla business community
e al sistema locale le nuove imprese attratte sul
territorio. Gli eventi hanno anche l’obiettivo di
comunicare i risultati dell’attività e il valore aggiunto
per il territorio delle iniziative volte all’attrazione
di investimenti.
Le attività di comunicazione e marketing
concorrono a posizionare il Piemonte sullo scenario
internazionale come business destination di qualità
per IDE produttivi o di ricerca e sono volte a
favorire la generazione di nuovi contatti (leads) con
imprese e investitori, segmentati secondo parametri
settoriali, territoriali, dimensionali e di dinamicità
imprenditoriale.
Hanno l’obiettivo di far conoscere le opportunità di
investimento e insediamento in Piemonte, di pro-
muovere le competenze di ricerca e innovazione, di
distretto e cluster, i poli d’innovazione, le Università,
il Politecnico e i parchi scientifi ci e tecnologici e di
valorizzare i settori-obiettivo e il sistema delle infra-
strutture materiali e immateriali.
prima fase di analisi, con il network di Agenzie
partner, di eventuali casi di successo, metodologie
e settori prevalenti di intervento e, con gli stake-
holder locali, dei bisogni del territorio in termini
progettuali. Dopo la condivisione con gli enti locali
dei progetti su cui effettuare approfondimenti e ana-
lisi di pre-fattibilità, l’attività dovrebbe svilupparsi
con azioni di scouting e comunicazione mirate presso
partner privati selezionati per rilevare l’eventuale
interesse degli investitori nelle operazioni delineate.
2. Comunicazione e marketing per il posizionamento competitivo del Piemonte2. Comunicazione e marketing per il posizionamento
2.1 Materiali specialistici di promozione, produzione e diffusione contenuti2.1 Materiali specialistici di promozione, produzione e diffusione contenuti
2.2 Eventi in Piemonte2.2 Eventi in Piemonte
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Le attività di prospezione e lead generation
sono mirate a valorizzare e promuovere, d’intesa
con le linee guida regionali, l’immagine distintiva del
Piemonte nei paesi leader per fl ussi di IDE in uscita
verso regioni e territori comparabili al Piemonte.
Secondo diverse modalità di approccio, motivate
da parametri economici, settoriali, culturali e storici
distinti, le attività si concentreranno quindi nel
Regno Unito, in Francia, Germania, Belgio, negli Stati
Uniti e in Giappone prioritariamente, ma anche in
Israele, India e Cina.
Le attività di posizionamento e prospezione, delineate
in complementarietà alle competenze individuate
dai poli di innovazione, sono dedicate in particolare
ai settori delle energie rinnovabili e alternative, delle
biotecnologie e del biomedicale, dei trasporti, ITS
e mobilità sostenibile, dell’ICT, della logistica, delle
nanotecnologie e dell’aerospazio.
In ognuno dei paesi target individuati si intende
realizzare eventi specialistici di presentazione del
territorio, che prevedano anche una sessione di incon-
tri b2b per valorizzare il Piemonte sotto il profi lo
delle competenze in R&S e innovazione, promuovere
le vocazioni dei sistemi territoriali locali in base ad
una segmentazione per aree di specialità, settori
di eccellenza, aree provinciali, e fare conoscere le
opportunità legate al Contratto di Insediamento.
A titolo di esempio, per il settore ICT e ITS, vi è forte
sinergia con i distretti Torino Wireless e Infomobility
e con l’Istituto Superiore per le Telecomunicazioni
Mario Boella (ISMB); per le Life Sciences con
Bioindustry Park; per le energie rinnovabili e
alternative con Environment Park, il Parco Scientifi co
Tecnologico di Tortona, il Tecnoparco del Verbano
Cusio Ossola, e in generale con il Politecnico di
Torino, Vercelli e Alessandria, l’Università di Torino,
l’Università del Piemonte Orientale ecc.
Le attività di scouting sono volte a identifi care i
potenziali investitori, stabilire rapporti diretti, attivare
canali di dialogo e di confronto, in particolare nei
paesi e settori target, per generare nuovi leads.
Si tratta di attività di economic intelligence, di ap-
profondimento e analisi di banche dati specializzate,
di report internazionali e di studi specialistici sul
mercato degli IDE cui seguono azioni di marketing
diretto, incontri b2b e con operatori specializzati.
Tali attività verranno svolte sia attraverso gli uffi ci
diretti esteri sia attraverso la rete di intermediari
istituzionali e le rappresentanze di impresa.
Su richiesta e fi nanziamento dei soci possono
essere realizzati dossier di candidatura fi naliz-
zati all’attrazione di grandi eventi e iniziative che
concorrano ad attrarre investimenti e migliorare e
rafforzare il posizionamento competitivo di Torino e
del Piemonte sullo scenario internazionale.
Sulla scorta dell’esperienza realizzata in passato
(dossier di candidatura nazionale per i XX Giochi
Olimpici Invernali, Torino città del Libro, Torino ca-
pitale del Design, Esof 2010 ecc.), Ceipiemonte può
collaborare nell’analisi dei bandi, nella gestione del
tavolo tecnico e scientifi co, fornendo assistenza per
la presentazione, il monitoraggio della candidatura
e lo sviluppo delle fasi successive, dall’eventuale
ingresso nella short list agli altri passi previsti per
la nomina.
2.3 Prospezione e lead generation: paesi target, settori2.3 Prospezione e lead generation: paesi target, settori
2.4 Scouting (internazionale e nazionale)2.4 Scouting (internazionale e nazionale)
2.5 Candidature2.5 Candidature
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Si valuta, insieme all’investitore, la fattibilità
dell’iniziativa imprenditoriale nei suoi diversi aspetti
tecnico-economici, urbanistici, fi nanziari e normativi
e si stabilisce una strategia di accompagnamento
al progetto. Si realizzano studi di fattibilità e pre-
fattibilità sul progetto con il coinvolgimento delle
istituzioni e dei principali soggetti di riferimento sul
territorio.
L’azienda viene messa in relazione con il
territorio perché possa costruire rapporti di colla-
borazione con istituzioni ed enti di riferimento in
ambito economico e imprenditoriale, associazioni di
categoria, accademia e altre imprese locali, nell’ot-
tica di favorire il radicamento degli investimenti
entranti sul territorio. Con questo obiettivo l’inve-
stitore viene coinvolto in iniziative di animazione
economica promosse dal territorio, fornendo un
valore aggiunto in termini di ricerca, cooperazione,
creazione di spillover, trasferimento tecnologico e
favorendo ricadute interne positive.
Si propone un’offerta immobiliare mirata,
rispondente alle esigenze dell’investitore in termini
di localizzazione, fattibilità urbanistica e ambientale,
concorrendo al tempo stesso alla valorizzazione e
allocazione dell’offerta immobiliare del Piemonte,
in coerenza con le politiche promosse dall’ammini-
strazione regionale e dalle amministrazioni locali.
Questa attività richiede il censimento, l’analisi e la
selezione dell’offerta immobiliare complessiva, che
consente anche la creazione di proposte immobiliari
ad hoc o standard attraverso strumenti concordati
con le amministrazioni locali. L’assistenza nella
ricerca della location riguarda anche gli aspetti di
tipo urbanistico, tecnico-economico ed ambientale.
Ceipiemonte fornisce alle imprese estere e
provenienti da altre regioni italiane un servizio di
accompagnamento qualifi cato e personalizzato,
fornendo supporto lungo tutte le fasi di sviluppo
del progetto, da quella iniziale di orientamento sul
mercato e di approccio con le sue peculiarità di tipo
normativo, economico, fi nanziario e giuslavoristico,
fi no alla realizzazione del progetto e alla sua entrata
a regime.
3. Assistenza tecnica ai potenziali investitori
3.1 Studi di fattibilità/prefattibilità3.1 Studi di fattibilità/prefattibilità
3.2 Assistenza nella costruzione di partnership 3.2 Assistenza nella costruzione di partnership
3.3 Ricerca della location, aspetti immobiliari e urbanistici3.3 Ricerca della location, aspetti immobiliari e urbanistici
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Alle imprese estere e provenienti da altre
regioni italiane assistite e insediate attraverso
l’attività di Ceipiemonte viene garantito un servizio
di informazione e assistenza per facilitarne le rela-
zioni con il territorio. Vengono inoltre organizzati
incontri di approfondimento con il management
aziendale e viene aggiornata in modo continuativo la
banca dati delle imprese estere presenti in Piemonte.
Il Contratto di Insediamento è uno stru-
mento negoziale esclusivo della Regione, gestito da
Ceipiemonte, per favorire e assistere l’insediamento
in Piemonte di imprese estere o provenienti da altre
regioni italiane, che realizzino investimenti in grado
di incrementare la competitività del territorio, coe-
rentemente con le linee strategiche della program-
mazione regionale e con le vocazioni dei territori.
Si tratta di uno strumento unico in Italia, che si
inscrive nella cultura della negoziazione tra pubblico
e privato, tipica del nostro paese (contratti di program-
ma, patti territoriali ecc.), volta all’individuazione di
interventi coordinati, fi nalizzati alla promozione dello
sviluppo locale. Pensato per attrarre investimenti,
ma anche per facilitare gli spillover e la messa in
rete dei nuovi investimenti (produttivi o di ricerca),
il Contratto non ha equivalenti in altri paesi europei,
che adottano per lo più la leva fi scale e strumenti di
tipo valutativo.
Obiettivi:›› favorire l’atterraggio e lo sviluppo di investimenti
produttivi (manifatturieri, di servizi, di R&S, di
centri di competenza) di elevato livello innovativo
e ad alto valore aggiunto dall’estero o da altre
regioni italiane, per garantire, nel medio e lungo
periodo, l’incremento della competitività e del
potenziale d’innovazione del sistema economico-
produttivo e della ricerca piemontese, la crescita
di occupazione qualifi cata e di competenze, lo svi-
luppo di spillover sul territorio e di relazioni tra gli
operatori economici locali e i potenziali investitori;
›› rafforzare l’impatto sul territorio degli investimenti
esteri agevolati, favorendo ricadute positive at-
traverso il coinvolgimento e il supporto in termini
fi nanziari di partner locali istituzionali che concor-
rano al progetto, sia esso produttivo (enti locali,
autonomie funzionali) o di ricerca (mondo accade-
mico, organismi di ricerca);
›› sperimentare uno strumento legislativo di incen-
tivazione che, primo in Italia, utilizza una leva di
natura concertativa per favorire le migliori condizioni
di insediamento all’impresa entrante garantendo,
contestualmente, il radicamento e la complemen-
tarietà dell’investimento con il sistema locale.
Le informazioni sulla normativa in vigore o
di prevista operatività nell’ambito del sostegno
fi nanziario all’impresa - regionale, nazionale e comu-
nitario - vengono raccolte e organizzate secondo
criteri di natura tematica, parametri settoriali e
dimensionali, che mettano a fattor comune alcune
macro-tipologie di investimento. Questo consente
di progettare ed elaborare “pacchetti personalizzati
di agevolazione”, sotto forma di schede-prodotto,
in grado di rispondere alle richieste dei potenziali in-
vestitori, classifi cati per caratteristiche tipologiche,
e di fornire alle imprese estere e provenienti da altre
regioni italiane uno strumento di prima informazione
mirata sulle opportunità di sostegno fi nanziario
all’investimento.
3.4 Ingegnerizzazione del fund raising e project funding3.4 Ingegnerizzazione del fund raising e project funding
3.5 Aftecare3.5 Aftecare
4. Contratto di Insediamento e sviluppo (CDI)
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Azioni:1. Attività di raccordo e coordinamento con la
Regione Piemonte
L’attività si riferisce agli incontri operativi, alla
partecipazione nella definizione dei contenuti
tecnici e di interpretazione della misura, nella
predisposizione dei documenti formali per la
gestione della misura e nello studio e applica-
zione delle normative di riferimento per la sua
gestione, di concerto con gli uffici preposti della
Regione Piemonte.
2. Attività di scouting e promozione
L’attività si prefigge di intercettare potenziali in-
vestitori sui mercati esteri e su quello italiano
extra-regionale, attraverso attività di scouting,
anche con campagne stampa mirate alla diffu-
sione della conoscenza del Contratto di Insedia-
mento, di business intelligence, di networking
con partner locali ed esteri e attraverso il network
della struttura, al fine di attrarre investimenti
ammissibili ai benefici del Contratto.
3. Prevalutazione e selezione delle imprese am-
missibili alla Misura e negoziazione informale
delle principali peculiarità del progetto
L’attività si traduce in un primo esame, insieme
all’investitore, delle caratteristiche di massima
dell’idea progettuale, del soggetto proponente
e delle possibilità di accedere ai benefici della
misura attraverso una attività di negoziazione
diretta.
4. Selezione e proposta di possibili localizzazioni
per lo sviluppo dell’investimento
All’investitore interessato ad avviare il progetto
sul territorio regionale vengono prospettate le
diverse ipotesi di localizzazione offerte dal sistema
locale o individuate sulla base delle specifiche
richieste, selezionandole tra quelle più idonee a
soddisfare i requisiti dell’impresa. Vengono inoltre
favorite le relazioni tra gli investitori e i singoli
sistemi territoriali.
5. Supporto all’impresa per la predisposizione del
progetto di insediamento e del programma di
investimento
Insieme all’investitore si avvia la fase di definizione
e costruzione del progetto verificando prelimi-
narmente la sua rispondenza alle caratteristiche
dello strumento, sviluppando e negoziando i
vari aspetti inerenti la cantierabilità, le ricadute
economiche e occupazionali, la sostenibilità
finanziaria, il cronoprogramma, l’iter autoriz-
zativo e le eventuali collaborazioni di soggetti
terzi all’investimento produttivo o all’attività di
ricerca.
6. Individuazione e negoziazione con soggetti terzi
(enti locali, altri enti pubblici, enti strumentali, di
ricerca ecc.) direttamente coinvolti nel programma
di investimento
Prima della formalizzazione del progetto si svi-
luppano le attività di negoziazione e concerta-
zione con gli eventuali soggetti terzi coinvolti
nel progetto, per definirne ambiti di intervento,
tempi e possibilità di ammissione alla misura.
7. Supporto agli altri soggetti coinvolti per la predi-
sposizione del progetto di loro competenza
Nel caso di coinvolgimento di soggetti terzi nel
progetto, l’attività consiste nel supporto alla
elaborazione e formalizzazione della proposta
per ognuno di essi, nel rispetto delle reciproche
competenze.
8. Valutazione del progetto di investimento o del
progetto di ricerca e sviluppo secondo i criteri
indicati al paragrafo 9 della scheda tecnica
Un comitato di valutazione interno, di volta in
volta supportato da specifiche professionalità
relative al settore o alla tecnologia propri dell’in-
vestimento, esamina il progetto, determinan-
done la coerenza con i criteri indicati (per ciascun
regime di aiuto) nella scheda tecnica della
misura e individuandone gli elementi qualificanti
e di criticità.
9. Predisposizione di una relazione istruttoria di
accompagnamento al progetto
I risultati della valutazione vengono formalizzati
in una relazione nella quale viene formulato
anche un parere articolato per ciascuno dei vari
aspetti del progetto, di cui vengono evidenziati
criticità e punti di forza.
10. Predisposizione della bozza di Contratto da pro-
porre alla Regione
Internamente o con l’appoggio di professionisti
esterni viene predisposto e proposto alla Regione
un testo di contratto contenente gli impegni, i
vincoli e gli altri elementi qualificanti dell’accordo,
nonché tutti gli elementi tecnico-economico-
finanziari dell’investimento.
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11. Eventuale supporto alla Regione per la predispo-
sizione delle notifi che di aiuti ad hoc
Nel caso di aiuti di entità superiore ai massimali
previsti dalla disciplina comunitaria per i vincoli
di notifi ca, si supporta la Regione nella defi ni-
zione dei contenuti e degli elementi necessari
per la domanda di notifi ca che la Regione stessa
avanza all’UE.
12. Monitoraggio sull’attuazione del Contratto e
verifi ca del rispetto di vincoli e obblighi
Dopo la stipula del contratto, il personale di
Ceipiemonte (coadiuvato da professionisti di set-
tore quando necessario) effettua un controllo
sulla regolare applicazione dei contenuti dell’ac-
cordo e sull’esecuzione di tutti gli impegni previsti
per le parti.
13. Verifi ca della rendicontazione delle spese sui
progetti ammessi
Nella fase di esecuzione del contratto, Ceipiemonte
svolge l’attività di verifi ca sulla regolare realiz-
zazione dell’investimento ammesso a benefi cio,
sulla rendicontazione delle spese e su tutta la
documentazione formale richiesta.
14. Trasmissione degli ordini di erogazione dei
contributi e (direttamente o tramite banca con-
venzionata) dei fi nanziamenti
Ceipiemonte effettua le dovute operazioni di
monitoraggio dell’avanzamento del programma
di investimento e inoltra richiesta all’ente ero-
gante affi nché assolva gli impegni di spesa
assunti verso i benefi ciari.
15. Attività strumentali connesse a quelle sopra
elencate
Ceipiemonte effettua i dovuti controlli relativi
all’identità del soggetto proponente, alle dichia-
razioni rese dai benefi ciari, all’ammissibilità delle
aree su cui insiste l’investimento, anche attraverso
la consultazione di banche dati, la realizzazione
di studi di fattibilità e la consultazione di esperti
di settore. Inoltre, per favorire la decisione
delle imprese di localizzarsi sul territorio regio-
nale, predispone dossier, organizza sopralluoghi,
workshop, incontri mirati ecc.
16. Attività di rendicontazione dell’attività svolta e
dei costi sostenuti
L’attività si riferisce alla tenuta della contabilità
separata, alla programmazione dei fl ussi fi nan-
ziari, alle attività di rendicontazione delle attività
e dei costi sostenuti, di valutazione dei risultati
della gestione, dei fl ussi di spesa, alla rilevazione
degli indicatori di risultato e di impatto, alla col-
laborazione con eventuali altri soggetti incaricati
del monitoraggio e della valutazione e altre ana-
loghe attività richieste dall’affi dante.
5. Retention delle imprese estere/multinazionali presenti in Piemonte
Uno degli obiettivi strategici di Ceipiemonte
è il consolidamento della presenza delle imprese
estere in Piemonte, per rafforzarne la fi delizzazione,
favorirne una migliore relazione con i sistemi ter-
ritoriali di riferimento e creare le premesse per un
reinvestimento o per l’attrazione di ulteriori funzioni
aziendali dalla casa madre. Questa attività offre,
inoltre, l’opportunità di analizzare la catena del
valore clienti/fornitori/logistica delle imprese già
insediate, creando i presupposti per avvicinare altre
imprese ad esse collegate e sviluppare così azioni
di marketing mirate.
A Torino, con cadenza annuale nel mese di novembre,
verrà organizzato un evento dedicato alle imprese
estere presenti in Piemonte come segno di attenzione
e riconoscimento per il loro contributo allo sviluppo
economico della regione, concorrendo al tempo stesso
a mantenere viva l’attenzione a livello locale sulle
tematiche legate all’attrazione di investimenti.
L’iniziativa sarà occasione per consegnare il Premio
Greenfi eld all’impresa estera che nel corso dell’anno
avrà realizzato l’investimento più signifi cativo in
Piemonte.
Ceipiemonte, in collaborazione con la Provincia
di Torino, la Città di Torino e la Camera di com-
mercio di Torino, ha avviato un progetto volto
13
a rafforzare il posizionamento competitivo e la
capacità di attrazione di investimenti del territorio
attraverso il consolidamento dei rapporti con le im-
prese multinazionali ed estere già presenti a Torino
e provincia. L’obiettivo è quello di approfondire la
conoscenza di tali imprese - più di 400 per un totale
di oltre 80.000 addetti - favorirne sempre più ampie
relazioni con il territorio, il mondo della ricerca, della
formazione, della fornitura, coglierne con tempestività
i segnali di mutamento, anticipare passaggi critici,
percepire le nuove opportunità di attrazione e identi-
fi care gli interventi prioritari per migliorarne il grado di
soddisfazione e di integrazione con il sistema locale.
Si tratta di un progetto sperimentale, il primo di que-
sto genere in Italia, articolato nella realizzazione di
un Osservatorio dinamico evolutivo sulle imprese
multinazionali, dedicato al monitoraggio delle azien-
de estere, alla ricostruzione delle loro strategie di
ingresso e alla analisi della loro evoluzione; di uno
Sportello Unico dedicato alla tipicità delle problema-
tiche delle imprese estere; e di un’analisi settoriale
focalizzata sulle imprese estere presenti nell’area
urbana di Torino, per verifi care il sistema di relazioni
esistente con le PMI locali e con il mondo della ricerca.
Attraverso la conoscenza più approfondita delle
realtà aziendali estere si potrà comprendere quali
potrebbero essere le leve dell’intervento pubblico
a sostegno dei nuovi investimenti, arrivando così a
defi nire azioni in risposta ai bisogni e alle eventuali
criticità individuate.
Verrà creato un osservatorio per il monitorag-
gio delle imprese estere, inizialmente focalizzato sulla
provincia di Torino e successivamente esteso a tutto
il territorio regionale, basato sia sulla creazione di
una banca dati dinamico-evolutiva degli IDE sia
su attività di monitoraggio e di relazione continua
con le imprese multinazionali, strumento di cono-
scenza unico nel suo genere e di supporto alla defi ni-
zione delle strategie di posizionamento competitivo
del nostro territorio.
Il progetto pilota per la creazione di uno spor-
tello unico dedicato alle imprese estere presenti
nella provincia di Torino ha l’obiettivo di rafforzarne
la fi delizzazione e favorirne una migliore relazione
con il sistema territoriale, creando le premesse per
un eventuale reinvestimento.
5.2 Sportello Unico dedicato alle imprese estere/multinazionali su richiesta della Provincia di Torino
5.1 Osservatorio/Banca Dati Evolutivasu richiesta della Camera di commercio di Torino
Attraverso l’analisi verranno acquisiti dati
e informazioni sulle relazioni tra le PMI locali e le
imprese estere/multinazionali per rilevarne il grado di
reciproca relazione o integrazione. Verranno inoltre
analizzate le dinamiche delle reti di collaborazione
e di scambio tra le imprese estere, le PMI, le univer-
sità, i centri di ricerca, i parchi scientifi ci e tecnolo-
gici in ambito urbano.
5.3 Analisi settoriale e valutazione delle relazioni tra PMI locali, sistema della R&S e imprese estere presenti sul territorio su richiesta della Città di TorinoAnalisi settoriale e valutazione delle relazioni tra PMI locali, sistema della
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Soci Promotori
Altri Soci
Centro Estero per l’Internazionalizzazione
Corso Regio Parco 27/29 - 10152 Torino
Tel. +39 011 6700511 - Fax +39 011 6700524
www.centroestero.org
www.investintorinopiemonte.org
Presidente Camillo Venesio
Presidente Onorario Francesco Devalle
Consiglio di Amministrazione Alessandro Barberis, Gianfredo Comazzi, Ferruccio Dardanello,
Mario Giuliano, Giuseppe Goria, Fabio Massimo Grimaldi, Giuseppe
Moroni, Alberto Peyrani, Pierluigi Scampini, Maria Pia Valetto
Direzione Paolo Trapani, Giuliano Lengo
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Ceipiemonte
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