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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA

FACOLTÀ DI ECONOMIA

offerta didatticaorganizzazione

informazioniprogrammi

Facoltà

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Facoltà di Econom

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDIDI FOGGIA

FACOLTÀ DI ECONOMIA

www.economia.unifg.it

Organizzazione e strutture

Programmi dei Corsi

Anno Accademico 2004-2005

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Pubblicazione ufficiale della Facoltà di Economiaa cura di Cristina Viola

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Facoltà di Econom

iaPRESENTAZIONE FACOLTÀ

Care studentesse e cari studenti,

benvenuti nella Facoltà di Economia dell’Università di Foggia. La guidache state per sfogliare vuole offrire una prima bussola per orientarvi in unpercorso ricco di itinerari culturali affascinanti.

La Facoltà non ha ancora compiuto i suoi primi tre lustri. E’ una delle piùgiovani d’Italia e giovane è anche il suo corpo docente; entrambi hanno giàuna storia e si sono guadagnati un apprezzamento fondato non soltanto sullaserietà delle ricerche e sulla qualità degli studi, ma anche sull’attenzione alladidattica, sul rapporto tra docenti e studenti, sui legami con il mondo profes-sionale ed imprenditoriale e sulle relazioni internazionali che permettono ainostri studenti di svolgere cicli di studio in altre Università europee.

Naturalmente, molto si deve ancora fare e in questo confidiamo nel vo-stro aiuto. Il vostro contributo è infatti indispensabile per cogliere appienole opportunità legate al nuovo ordinamento universitario, che prevede duelivelli di studi: innanzi tutto la laurea (triennale); poi la laurea specialistica(biennale) o, in alternativa, il master di primo livello; al termine della lau-rea specialistica (e dunque di un percorso complessivamente quinquennale)si schiude l’opportunità dei master di secondo livello o ancora dei dottoratidi ricerca.

Detto così, sembra complicato; ma, a ben vedere, si tratta semplicementedi percorsi più brevi e scanditi di quelli tradizionali, che vanno affrontati conil giusto ritmo, con lungimiranza e consapevolezza dei traguardi finali. Lapercezione dei percorsi e degli obiettivi contribuirà – speriamo – a sfatarel’abusato proverbio che non consentirebbe di far stare insieme presto e bene,aiutandoci ad affrontare la sfida cruciale che abbiamo di fronte: conservarela tradizionale qualità dell’insegnamento accademico nei più brevi tempi enella maggiore articolazione delle nuove carriere universitarie.

Fatevi coinvolgere in questo impegno, verificando la coerenza dei pro-grammi rispetto agli obiettivi ora indicati e partecipando con protagonismo –anche critico e dialettico – alla vita della Facoltà, che è vostra: usufruite deiservizi esistenti e aiutateci a migliorarli; frequentate le lezioni, i seminari e leesercitazioni; partecipate ai convegni e alle tavole rotonde; utilizzate le bi-blioteche e tutti i supporti didattici e di ricerca, tradizionali e informatici;

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iasfruttate le occasioni di studio all’estero e di tirocinio in azienda. In tal modol’Università diverrà ben presto una porzione del vostro mondo.

Due ultimi auspici. Per quanto rapida sarà la vostra carriera universita-ria, confidiamo che possiate partecipare alle prime lezioni nella nuova sededella Facoltà, una struttura tutta nostra, bella e funzionale. Soprattutto confi-diamo che, sebbene più brevi che nel passato, questi anni conservino l’inten-sità di un periodo fondamentale della vita, nel quale la crescita culturale eprofessionale si accompagna alla maturazione della propria personalità eall’instaurazione di legami destinati a durare nel tempo.

I romani ci hanno trasmesso la bella esortazione “festina lente”, feliceossimoro in quell’affrettarsi lentamente che tempera e rende compiuto il farpresto e bene che vorrei consegnarvi come motto di questi anni: superare conslancio le tappe della carriera universitaria, regalandosi però il tempo neces-sario a metabolizzare gli stimoli ricevuti, a valorizzare le occasioni d’incon-tro, a riflettere sulle materie studiate con la capacità critica che si ha soltantoalla vostra età.

Con il più caloroso augurio del vostro preside.

Niccolò Abriani

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Facoltà di Econom

iaORIGINI E SVILUPPO DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA

DI FOGGIA

Foggia ha da sempre sentito l’esigenza di avere la propria Università. Già nelSettecento vi erano alcune cattedre accademiche: Umanità e Retorica, Filosofia, Leg-ge. Esse furono istituite dal decurionato, in modo da avere in loco una scuola per glistudi superiori ed evitare che i figli della emergente borghesia andassero a Napoli peril completamento dei loro studi. Già da allora vi furono a Foggia grandi avvocati emagistrati a motivo della presenza dello speciale Tribunale doganale e del relativoforo.

I conventi, inoltre, rappresentavano poli culturali considerevoli, custodendo ric-chissime biblioteche con una notevole quantità di testi, non solo religiosi, che passa-rono poi al demanio a seguito della normativa riguardante la confisca dei beni agliordini religiosi all’indomani dell’Unità d’Italia.

All’inizio del secolo scorso altre cattedre furono istituite a Foggia: Fisica ed Agri-coltura, Economia rurale, Filosofia e Matematica, Grammatica, in corrispondenza dellatrasformazione dell’economia pastorale in economia agricola.

Le cattedre di Diritto e Procedura civile, Diritto e Procedura penale, Scienze na-turali e Chimica, Anatomia umana comparata e Fisiologia vennero attivate nel 1858.In seguito all’Unità d’Italia, uno dei primi provvedimenti emanati nel campo dellapubblica istruzione riguardò la soppressione dell’ordine dei Padri Gesuiti (decretatal’11 settembre 1860). Così, in circa due anni, tutte le cattedre foggiane furonodefinitivamente soppresse, vittime anche della politica post-unitaria indirizzata so-prattutto alla laicizzazione dello Stato (da: de LEO CARMINE, Storia dell’ammini-strazione giudiziaria a Foggia ed in Capitanata.., Foggia 1990; de LEO CARMINE,Cattedre accademiche ed universitarie a Foggia nei secoli XVIII-XIX, Foggia, 1991).

Da allora non si è parlato più di una Università a Foggia fino all’anno accademico1988-89, anno in cui il Consorzio per l’Università di Foggia ha organizzato alcuni“seminari” svolti da docenti della Facoltà di Economia di Bari. A questi sono seguiti,nell’anno successivo, alcuni “seminari” di docenti della Facoltà di Giurisprudenza enell’anno accademico 1991-92 quelli di docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Dall’anno accademico 1990-91 a Foggia sono stati attivati i corsi universitari uffi-ciali, relativi alle Facoltà di Economia, Giurisprudenza e Agraria, “gemmate” dellerelative Facoltà di Bari. Nell’anno accademico 1992-93 sono stati attivati il DiplomaUniversitario in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, il Diploma Universitarioin Produzione Vegetale, il Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica, il Diplo-ma Universitario in Scienze Infermieristiche e nel 1993-94 sono stati attivati il primoe il quarto anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia della Facoltà di Medicinae Chirurgia.

Il primo anno accademico ufficiale (1990-91) del Polo Universitario di Foggia è

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iastato inaugurato il 12 gennaio 1991 alla presenza del Ministro dell’Università e dellaRicerca Scientifica e Tecnologica, del Magnifico Rettore e del Senato Accademicodell’Università di Bari, oltre che di varie Autorità, docenti e studenti.

La Facoltà di Economia di Foggia è divenuta autonoma nell’anno accademico1994-95.

Con il Decreto del 5 agosto 1999 il Ministro dell’Università e della Ricerca Scien-tifica e Tecnologica ha istituito l’Università degli Studi di Foggia ampliando il nume-ro delle Facoltà e dei corsi di laurea.

Nell’Anno Accademico 2001/2002 in attuazione del D.M. 509, nella riforma Uni-versitaria, l’Università di Foggia si è apprestata a modificare profondamente l’offertaformativa.

Con il nuovo sistema i corsi di studio sono divisi per livelli e le varie attivitàformative (lezioni, esercitazioni, attività di laboratorio ecc. saranno misurati in “cre-diti”).

I corsi di laurea di primo livello avranno una durata di tre anni.Conseguita la laurea di primo livello gli studenti che intendono continuare gli

studi, potranno scegliere se iscriversi ad una laurea specialistica (altri due anni) o adun master universitario di primo livello (1 anno).

Dopo il conseguimento della laurea specialistica si potrà conseguire un master disecondo livello (1 anno) o con un dottorato di ricerca (tre anni).

La laurea di base ha l’obiettivo di assicurare allo studente un adeguata padronanzadi metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche cono-scenze professionali.

La laurea specialistica, invece, fornisce allo studente una formazione di livelloavanzato per l’esercizio di attività altamente qualificate.

I Masters e i corsi di specializzazione arricchiscono le conoscenze e le abilità dellostudente per svolgere particolare attività professionale in settori specifici.

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Facoltà di Econom

iaNOTIZIE LOGISTICHE

La Facoltà di Economia è situata in Via IV Novembre, 1. L’edificio, costruitoverso la fine del XIX secolo, è costituito da un corpo pentagonale. Inizialmente adibi-to ad Istituto liceale (“V. Lanza”), durante il primo conflitto mondiale fu utilizzatoparzialmente come ospedale per i militari feriti e, dal 4 ottobre 1923, fu inaugurato asede del Tribunale civile e penale. Nel 1931 fu collocato sul fastigio della facciata unorologio elettrico, ancora esistente, vera meraviglia per quei tempi.

Nel 1990, trasferito il Tribunale nella nuova sede, l’edificio è stato dato in comodatodal Comune di Foggia all’Università di Bari ed è divenuto la sede dell’Ateneo foggiano.Lo stabile è stato man mano reso idoneo alle esigenze dell’Università con lavori diristrutturazione.

Le aule di lezione sono prevalentemente situate al primo piano dell’edificio sito invia IV Novembre, 1, dove è collocata anche la Presidenza della Facoltà, mentre glistudi dei docenti, suddivisi secondo le varie aree scientifico-disciplinari, il laboratoriodidattico di informatica, la biblioteca sono situati al piano terra. La segreteria stu-denti si è trasferita presso l’ex I.R.I.P. Via Caggese, 2.

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Università degli Studi

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Facoltà di Econom

iaPIANO TERRA

A = Segreterie

B =Lab. infor. Giurispr.

C = Aule

D = Laboratorio di informatica

E = Laboratorio linguistico

F = Aree scientifico-disciplinari

G = Sale lettura studenti

H = Rappresentanze studentesche

I = Biblioteca

L = Biblioteca

M = Cappella

M

B

D E

A

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iaPRIMO PIANO

A = Presidenza Facoltà di Economia

B = Aule

C = Consorzio per l’Università di Foggia

D = Aula Magna

E = Presidenza Facoltà di Giurisprudenza

F = Aree disciplinari Giurisprudenza

G = Addetti alle aule

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Facoltà di Econom

iaL’ORDINAMENTO DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA

La Facoltà di Economia di Foggia conferisce i seguenti titoli:a) Laurea quadriennale in Economia e Commercio (EC) disattivato;b) Diploma Universitario in Economia e Amministrazione delle Imprese (EAI)

disattivato.c) Diploma Universitario in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (EGST)

disattivato;d) Laurea di I livello in Economia (CLE);e) Laurea di I livello in Economia Aziendale (CLEA);f) Laurea di I livello in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (CLET)g) Laurea di I livello in Economia dell’Ambiente e del Territorio (CLEAT)h) Lauree specialistiche

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iaFACOLTÀ DI

Struttura didattica a.a. 2004-2005

Corso di Laurea in Economia

AnalisiEconomica

Economia delle Istituzioni

e dei Mercati Finanziari

Analisi eValutazione

delle PolitichePubbliche

Corso di Laureain Economia Aziendale

Economia eProfessioni/ConsulenzaAziendale

Economia e Gestionedegli Intermediari

FinanziariSan Severo

Amministrazionedelle Aziende/Management

Percorsi formativi Percorsi formativi

MIFAP - Master Interfacoltàsulle Amministrazioni Pubbliche

Master I Livello

Master in Diritto Tributarioe Consulenza d’Impresa

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Facoltà di Econom

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Corso di Laureain Economia e Gestione

dei Servizi Turistici

Corso di Laureain Economia dell’Ambiente

e del Territorio

Economiae ambiente

(Manfredonia)

EconomiaAgro-Alimentare

Percorsi formativi

ECONOMIA

Nuovo Ordinamento

Lauree specialistiche

Economia AziendaleScienze Economico-Aziendali

Economia eProfessioni/ConsulenzaAziendale

Amministrazionedelle Aziende/Management

Economia, Mercati Globalie Informazioni

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Facoltà di Econom

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RIFORMA UNIVERSITARIAOFFERTA DIDATTICA

CORSI DI STUDIO D.M. 509/99

Corso di Laurea in Economia - classe 28Corso di Laurea in Economia Aziendale - classe 17

Corso di Laurea in Economiae Gestione dei Servizi Turistici - classe 17

Corso di Laurea in Economia dell’Ambientee del Territorio - classe 28

Lauree Specialistiche in:Economia Aziendale - Scienze Economico-Aziendali

Economia, mercati globali e informazione

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iaREGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI

LAUREA IN ECONOMIA

Articolo 1 – Denominazione

Il corso di laurea in “Economia (CLE)”, attivato presso la Facoltà di Economiadell’Università degli Studi di Foggia, appartiene alla classe XXVIII - “Scienze Eco-nomiche” e si articola in 3 anni, per complessivi 180 crediti formativi.

Articolo 2 – Obiettivi formativi qualificanti

Il Corso di laurea in Economia (CLE) ha l’obiettivo di fornire adeguate conoscen-ze metodologiche, culturali, scientifiche e professionali per la formazione di laureatiin economia con particolare preparazione nel funzionamento complessivo del sistemaeconomico e sociale secondo ottiche che possono privilegiare, alternativamente, l’orien-tamento economico, quantitativo, informatico, o storico-culturale.

Lo studente che si iscrive al Corso di Laurea in “Economia” (CLE), può sceglieretra tre diversi percorsi, con programmi di studio rivolti a migliorare la comprensionee la capacità critica delle varie discipline che concretizzano la valenza del percorsoformativo proposto e seguito.

I percorsi formativi in parola sono:a. Analisi Economica;b. Analisi e Valutazione delle Politiche Pubbliche;c. Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari.

I laureati di questo corso di studio devono:• possedere un’adeguata conoscenza delle discipline economiche ed essere dotati

di una adeguata padronanza dei principali strumenti matematico-statistici non-ché dei fondamentali principi ed istituti dell’ordinamento giuridico;

• possedere le competenze necessarie per la raccolta, l’elaborazione e l’interpreta-zione dei dati riguardanti l’analisi economica, l’analisi finanziaria e la valutazio-ne dell’azione amministrativa;

• possedere conoscenze specifiche ai metodi e alle tecniche del controllo di gestio-ne, dell’analisi dei progetti e della valutazione delle politiche pubbliche (analisicosti-benefici, analisi multi-criteri, analisi costi-efficienza e costi-efficacia);

• possedere conoscenze specifiche relative all’analisi del sistema economico nelsuo complesso, con particolare riferimento ai rapporti tra imprese ed ai settoriproduttivi in ambito sia nazionale che internazionale;

• essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno due

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ialingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenzae per lo scambio di informazioni generali;

• possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestionedell’informazione;

• essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia edi inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

I curricula attivati all’interno di questo corso di studio prevedono:• l’acquisizione di conoscenze fondamentali relative ai vari campi delle scienze

economiche e dei metodi matematico-statistici propri dell’economia nel suo com-plesso;

• l’acquisizione di conoscenze specifiche ed approfondimenti di attività formativefinalizzate all’acquisizione di competenze in uno dei tre percorsi formativi sug-geriti.

In tutti i curricula, il tempo riservato allo studio personale o ad altre attivitàformative di tipo individuale è pari almeno al 60 per cento dell’impegno orario com-plessivo, con possibilità di percentuali minori per singole attività formative ad elevatocontenuto sperimentale o pratico.

I laureati in questo corso di studio potranno svolgere attività professionali neisettori economici del pubblico e del privato. Tra i possibili sbocchi professionali dellaureato si segnalano:• l’inserimento nelle Amministrazioni pubbliche e nelle aziende private presso gli

uffici di controllo di gestione e di valutazione delle attività (ad esempio, nel cam-po della sanità, della formazione, dell’ambiente e della ricerca);

• l’inserimento in imprese ed istituzioni finanziarie con compiti di analista micro emacroeconomico;

• l’inserimento presso uffici studi di enti di ricerca nazionali ed internazionali;• l’inserimento presso società di consulenza nel campo della analisi economica,

finanziaria e della valutazione di progetti, di programmi e di politiche pubbliche;• la libera professione.

Articolo 3 – Conoscenze richieste per l’accesso al corso di studio

L’accesso al corso di laurea in “Economia” è subordinato al possesso di un diplo-ma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conse-guito all’estero.

Inoltre, per l’accesso al corso di studio è richiesta un’adeguata preparazione nellematerie di base, nonché una buona capacità di elaborazione scritta e di esposizioneorale. Tali conoscenze saranno verificate ai sensi dell’art. 6 comma 1 del D.M. 509/99.

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iaArticolo 4 – Crediti acquisiti nel presente corso di studio e riconosciuti per laprosecuzione degli studi in altri corsi di studio attivati presso l’ateneo di Foggia

I crediti acquisiti dallo studente per il conseguimento della laurea in “Economia”saranno riconosciuti ai fini dell’ammissione ai Master di Primo Livello, ai corsi dispecializzazione e ai Corsi di Laurea Specialistica nell’ambito delle classi : 64/S (Scien-ze Economiche “Economia, Mercati Globali ed Informazione”) e 19/S (Finanza).

In particolare, saranno riconosciuti:- tutti i 180 crediti conseguiti ai fini dell’accesso alla Laurea Specialistica denomi-

nata 64/S Scienze dell’Economia - “Economia, Mercati Globali ed Informazio-ne” ai laureati che avranno seguito il percorso formativo: Analisi Economica;

- tutti i 180 crediti conseguiti ai fini dell’accesso alla Laurea Specialistica denomi-nata 19/S -Finanza ai laureati che avranno seguito il percorso formativo: Econo-mia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari.

Articolo 5 – Quadro generale delle attivitá formative

L’offerta formativa proposta dal Corso di laurea in Economia, in coerenza con gliobiettivi formativi del Corso, è orientata all’approfondimento delle conoscenze inambito economico e finanziario, ma è anche adeguatamente multidisciplinare.

Come detto, lo studente che si iscrive al Corso di Laurea triennale in “Economia”(CLE), può scegliere tra tre diversi percorsi, con programmi di studio rivolti a miglio-rare la comprensione e la capacità critica delle varie discipline che concretizzano lavalenza del percorso formativo proposto e seguito. In tal modo, da un lato, lo studenteasseconda i propri interessi e le proprie aspirazioni professionali, dall’altro, si assicu-ra l’uniformità e l’omogeneità dell’intero Corso di Laurea. La scelta libera di alcunediscipline da parte dello studente (12 crediti) completa il percorso, nella consapevo-lezza di voler dare un ancor più evidente significato all’iter formativo che si intendeperseguire con il corso di laurea in “Economia”.

I percorsi formativi in parola, si ripete, sono:a) Analisi Economica;b) Analisi e Valutazione delle Politiche pubbliche;c) Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari.

Articolo 6 – Insegnamenti, tipologie delle forme didattiche, propedeuticità etutorato

Gli insegnamenti previsti per il corso di laurea in “Economia” sono elencati nelletabelle 1-3. Nelle tabelle 4-6 è riportata la dislocazione temporale degli insegnamenti.

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Facoltà di Econom

iaPer quanto riguarda gli insegnamenti a scelta, lo studente potrà scegliere autonoma-mente le materie da inserire nel proprio curriculum.

Per ciascun insegnamento sono indicati i crediti, i settori scientifico discipli-nari, gli obiettivi formativi, le propedeuticità, le modalità della prova d’esame,nonché le tipologie d’insegnamento, quali lezioni ex cathedra, esercitazioni, atti-vità di gruppo assistita, seminari e visite guidate. Inoltre sono previste attività ditutorato durante lo svolgimento del tirocinio e per la preparazione dell’elaboratofinale.

Le lezioni in aula saranno effettuate con supporti audiovisivi, strumenti informati-ci e telematici.

Ogni matricola sarà affidata ad un tutore appartenente al corpo docente, al qualepotrà rivolgersi per l’orientamento di tipo organizzativo e culturale.

Articolo 7 – Studio individuale dello studente

In ottemperanza al D.M. del 4/08/2000, per ciascuna tipologia di forma didatticaun credito formativo, corrispondente a 25 ore di attività per lo studente, è così artico-lato:

8 ore di lezione ex cathedra + 17 ore di studio individuale.Ai fini della valorizzazione del processo formativo, le attività didattiche po-

tranno comprendere seminari, esercitazioni pratiche, visite guidate, laboratori etirocini.

Articolo 8 – Conoscenza della lingua straniera ed abilità informatiche

Durante il corso di studio lo studente dovrà sostenere gli esami di idoneità o diprofitto per l’accertamento delle conoscenze delle lingue e dell’informatica. Agli stu-denti che all’atto dell’iscrizione fossero in possesso di certificazioni standard ricono-sciute a livello internazionale saranno attribuiti automaticamente i crediti previsti dal-l’ordinamento didattico per le relative attività formative.Nel caso dell’ECDL - EuropeanComputer Driving License per l’informatica, i crediti verranno riconosciuti soltantoqualora gli esami siano stati sostenuti presso Istituzioni Pubbliche attraverso l’Asso-ciazione Italiana per il Calcolo Automatico (AICA).

Articolo 9 – Piano degli studi

Gli insegnamenti sono distribuiti nei tre anni secondo quanto previsto dal piano distudi riportato nelle tabelle 4-6_CLE. L’articolazione della didattica in semestri saràfatta in modo da concentrare i corsi, lasciando più spazio per la preparazione degliesami finali di ogni corso d’insegnamento.

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iaIl primo semestre di ogni anno inizierà il 1 Ottobre e il secondo semestre avrà

inizio il 1 Marzo.

Articolo 10 – Obblighi di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata per tutte le attività formative. Nell’ambi-to del Corso di studio, l’attività didattica potrà essere svolta anche a distanza, invideoconferenza o su supporto magnetico o informatico.

Articolo 11 – Esami di profitto

Lo studente per accedere all’esame di profitto deve aver seguito il corso d’inse-gnamento, ottemperando agli obblighi previsti dall’art. 10.

L’esame di profitto consiste in una prova, come riportato nelle tabelle 1-3 dell’art.6, predisposta da un’apposita commissione.

La valutazione della commissione sarà espressa in trentesimi e risulterà positivase superiore a diciotto. Il superamento dell’esame prevede l’attestazione della vota-zione e dei crediti acquisiti.

Articolo 12 – Esame di Laurea

La laurea in “Economia” si consegue con il superamento della prova finale (esamedi laurea), che consiste nella discussione pubblica, di fronte ad una commissione didocenti, di un elaborato scritto, preparato dallo studente. La valutazione della com-missione sarà espressa in centodecimi.

Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente deve:• aver superato gli esami di profitto per l’acquisizione di tutti i crediti previsti dal

corso di studio;• aver preparato un elaborato scritto che costituirà l’argomento dell’esame di lau-

rea.La richiesta per sostenere l’esame di laurea deve essere presentata al Preside della

Facoltà almeno sei mesi prima della data presunta.

Articolo 13 – Certificato supplementare

Ad integrazione dell’attestazione della laurea in “Economia”, viene rilasciato uncertificato supplementare detto “diploma supplement”, redatto in italiano ed inglese,che riporta le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dallo stu-dente per conseguire il titolo. Il rilascio del diploma supplement è affidato alle struttu-re di Ateneo preposte alla certificazione delle carriere studentesche.

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iaArticolo 14 – Immatricolazione di nuovi laureati, trasferimenti da altri corsi distudio e criteri per il riconoscimento dei crediti formativi già acquisiti

Agli studenti che su richiesta si trasferiscano da altro corso di studio o a nuovilaureati che intendano immatricolarsi al presente corso di studio sono riconosciuti - informa parziale o totale - i crediti didattici posseduti e relativi alle attività formative,che presentino tipologie di impegno e obiettivi analoghi a quelli previsti dal corso dilaurea in “Economia”.

Alla richiesta di immatricolazione o trasferimento farà seguito una proposta diriconoscimento dei crediti, formulata da un’apposita Commissione Didattica e taleproposta, se accettata dal richiedente, sarà successivamente ratificata dal Consigliodel corso di studio o da altro Organo preposto a tale compito.

La medesima procedura viene applicata per i crediti relativi ad attività formativeed abilità professionali certificate ed acquisite in corsi post-secondari, per i quali l’Uni-versità di Foggia risulti tra i soggetti attuatori.

Articolo 15 – Immatricolazione di laureati e diplomati del vecchio ordinamentoal nuovo corso di studio

Su richiesta, a tutti i laureati o diplomati del vecchio ordinamento che intendanoimmatricolarsi al presente corso di studio, la Commissione di cui all’art.14, comma 2,provvederà a commutare in crediti la carriera didattica, utilizzando il criterio di con-versione che tiene conto del rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente, cosìcome indicato nell’articolo 7 del presente regolamento.

La Commissione riconoscerà, quindi, tutti i crediti relativi ad attività formative,incluse quelle diverse dagli insegnamenti (esame finale e svolgimento della tesi), chepresentino tipologie di impegno ed obiettivi analoghi a quelli previsti dal presentecorso di laurea in “Economia”.

Articolo 16 – Norme Transitorie

A partire dall’a.a. 2001-2002 verranno attivati i tre anni del nuovo corso di laureain “Economia”.

L’attivazione del nuovo corso di laurea in “Economia” coinciderà con ladisattivazione del primo anno dell’attuale corso di studio quadriennale.

Gli studenti che negli anni accademici dal 2000-2001 al 2003-2004 risultinoregolarmente iscritti ai vecchi corsi di studio, su richiesta, potranno optare per ilnuovo corso di laurea in “Economia”. Alla richiesta di trasferimento farà seguitouna proposta di riconoscimento dei crediti, formulata dalla Commissione di cuiall’art.14. Tale proposta, se accettata dal richiedente, sarà successivamente ratifica-

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iata dal Consiglio del corso di studio o da altro Organo preposto a tale compito.

La Commissione commuterà in crediti la carriera dello studente che ha fatto do-manda, utilizzando, per ciascun esame superato, il criterio di conversione che tieneconto di un rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente così come riportatonell’articolo 7 del presente regolamento. La Commissione riconoscerà, quindi, i cre-diti maturati dallo studente adottando livelli diversi di flessibilità, in considerazione,sia del grado di continuità tra il corso di provenienza dello studente ed il presentecorso di studio sia dell’affinità riscontrabile tra i vecchi corsi di studio ed il nuovo, intermini di discipline e settori scientifico disciplinari.

In linea di principio, le soluzioni adottate tenderanno alla massimizzazione dellaquota dei crediti riconoscibili nel trasferimento, soprattutto nel caso di passaggio dalvecchio corso di studio.

I crediti saranno trasferiti a livello di settori scientifico disciplinari o gruppi disettori affini e nel caso di esami sostenuti nell’ambito di discipline i cui settori nonsono contemplati nel presente corso di studio, i relativi crediti saranno riconosciuticome attività formative a scelta dello studente.

Ferma restando l’indicazione nel diploma supplement di tutte le attività formativesvolte, gli ulteriori crediti residui maturati dallo studente, a richiesta, potranno esserericonosciuti in sede di eventuale iscrizione alla laurea specialistica.

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Facoltà di Econom

iaPIANO DI STUDIO

A.A. 2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA

Percorso Formativo “Analisi Economica”

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra

Esercitazioni Prova oraleECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaAZIENDALE P/07 cathedra

Esercitazioni Prova oraleDiscussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

STATISTICA I SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra

Esercitazioni Prova oraleMATEMATICA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaGENERALE S/06 cathedra

Esercitazioni Prova oraleISTITUZIONI DI IUS/01 6 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaDIRITTO PRIVATO cathedra

Esercitazioni Prova oraleISTITUZIONI DI IUS/09 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaDIRITTO PUBBLICO cathedra

Esercitazioni Prova oraleLINGUA INGLESE 7INFORMATICA 8

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Faco

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iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra

Esercitazioni Prova orale

METODOLOGIE SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaE DETERMINA- P/07 aziendale cathedraZIONI D’AZIEN- Esercitazioni Prova oraleDA: CONTABILITÁ DiscussioneE BILANCIO di casi aziendali

Testimonianzeesterne

ECONOMIA SECS- 4 Economia Attività Prova scrittaDEGLI INTERME- P/11 aziendale didatticheDIARI FINANZIARI Lezioni, Prova orale

esercitazioni,testimonianzeaziendali,modelli disimulazionegestionale

ECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaINDUSTRIALE P/01 Politica I cathedra

Esercitazioni Prova orale

MATEMATICA SECS- 8 Matematica Lezioni ex Prova scrittaPER L’ECONOMIA S/06 generale cathedraE LA FINANZA Esercitazioni Prova orale

STATISTICA II SECS- 6 Statistica I Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra

Esercitazioni Prova orale

STORIA SECS- 8 Nessuna Lezioni frontali Prova scrittaECONOMICA P/12 Seminari Prova orale

Esercitazioni

POLITICA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaECONOMICA P/02 Politica II cathedra

Esercitazioni Prova oraleLINGUA 5STRANIERA

SISTEMI MAT/09 2 InformaticaINFORMATICI PERIL SUPPORTOALLE DECISIONI

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Facoltà di Econom

iaTERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SCIENZA DELLE SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaFINANZE P/03 Politica I cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaMONETARIA P/01 Politica II cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaINTERNAZIONALE P/01 Politica II cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA AGR/01 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaE POLITICA Politica II cathedraAGRARIA Esercitazioni Prova orale

STORIA DELLA SECS- 4 Storia Lezioni Prova scrittaMONETA E P/12 Economica frontaliDELLA BANCA Seminari Prova orale

Esercitazionipratiche

GEOGRAFIA M- 6 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaECONOMICA GGR//02 cathedra

Esercitazioni Prova oralepratiche,Seminari

TECNOLOGIA SECS- 4 Nessuna 26 ore di Prova scrittaDEI CICLI P/13 lezioni ex-PRODUTTIVI cathedra: 26 Prova orale

ore. 6 ore diesercitazioni

DIRITTO IUS/10 4 Istituzioni di Lezioni ex Prova scrittaAMMINISTRATIVO diritto pubblico cathedra

Esercitazioni Prova orale

A SCELTA DELLO 12STUDENTE

PROVA 2FINALE

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ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando inoltre, le propedeuticità.

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Facoltà di Econom

iaPIANO DI STUDI

A.A. 2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA

Percorso Formativo“Analisi e Valutazione delle Politiche Pubbliche”

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaAZIENDALE P/07 cathedra

Esercitazioni Prova oraleDiscussionedi casi aziendaliTestimonianzeesterne

STATISTICA I SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra

Esercitazioni Prova orale

MATEMATICA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaGENERALE S/06 cathedra

Esercitazioni Prova orale

ISTITUZIONI IUS/O1 6 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaDI DIRITTO cathedraPRIVATO Esercitazioni Prova orale

ISTITUZIONI IUS/O9 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaDI DIRITTO cathedraPUBBLICO Esercitazioni Prova orale

LINGUA 7INGLESE

INFORMATICA 8

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iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra

Esercitazioni Prova orale

METODOLOGIE E SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaDETERMINA- P/07 aziendale cathedraZIONI D’AZIENDA: Esercitazioni Prova oraleCONTABILITÁ DiscussioneE BILANCIO di casi aziendali

Testimonianzeesterne

ECONOMIA SECS- 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaDELLE AZIENDE P/07 aziendale cathedraE DELLE AMMINI- Esercitazioni Prova oraleSTRAZIONI DiscussionePUBBLICHE di casi aziendali

MATEMATICA SECS- 8 Matematica Lezioni ex Prova scrittaPER L’ECONOMIA S/06 generale cathedraE LA FINANZA Esercitazioni Prova orale

STATISTICA SECS- 6 Nessuna Lezioni Prova scrittaECONOMICA P/12 frontali

Seminari Prova oraleEsercitazionipratiche

POLITICA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaECONOMICA P/02 Politica II cathedra

Esercitazioni Prova oraleLINGUA 5

STRANIERA

SISTEMI MAT/09 2 InformaticaINFORMATICIPER IL SUPPOR-TO ALLEDECISIONI

MICROECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaDELLE POLITICHE S/06 Politica I cathedraPUBBLICHE Esercitazioni Prova orale

STORIA SECS- 6 Lezioni Prova scrittaECONOMICA P/12 frontali

SeminarIEsercitazionI Prova oralepratiche

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Facoltà di Econom

iaTERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SCIENZA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaDELLE FINANZE P/03 Politica I cathedra

Esercitazioni Prova orale

ANALISI SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaCOSTI- P/02 Politica I cathedraBENEFICI Esercitazioni Prova orale

ECONOMETRIA SECS- 6 Statistica I Lezioni ex Prova scrittaP/05 cathedra

Esercitazioni Prova orale

FINANZA SECS- 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaAZIENDALE P/09 aziendale cathedra

Esercitazioni Prova orale

METODI SECS- 4 Matematica Lezioni ex Prova scrittaMATEMATICI S/06 generale cathedraPER LE SCELTE Matematica Esercitazioni Prova oraleECONOMICHE E per l’economiaFINANZIARIE e la finanza

GEOGRAFIA M- 6 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaECONOMICA GGR/02 cathedra

Esercitazioni Prova oralepratiche,seminari

ANALISI E SECS- 4 Nessuna 26 ore di lezioni Prova scrittaVALUTAZIONE P/13 ex cathedra.DELLA 6 ore di Prova oraleTECNOLOGIA esercitazioni

DIRITTO IUS/10 8 Istituzioni di Lezioni ex Prova scrittaAMMINISTRATIVO diritto pubblico cathedra

ore di Prova oraleesercitazioni

A SCELTA DELLO 12STUDENTE

PROVA 2FINALE

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Faco

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ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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Facoltà di Econom

iaPIANO DI STUDI

A.A. 2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA

Percorso Formativo “Economia delle Istituzioni e dei mercati Finanziari”

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaAZIENDALE P/07 cathedra

Esercitazioni Prova oraleDiscussionedi casi aziendaliTestimonianzeesterne

STATISTICA I SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra

Esercitazioni Prova orale

MATEMATICA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaGENERALE S/06 cathedra

Esercitazioni Prova orale

ISTITUZIONI IUS/O1 6 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaDI DIRITTO cathedraPRIVATO Esercitazioni Prova orale

ISTITUZIONI IUS/O9 6 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaDI DIRITTO cathedraPUBBLICO Esercitazioni Prova orale

LINGUA 7INGLESE

INFORMATICA 8

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Faco

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iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra

METODOLOGIE E SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaDETERMINA- P/07 aziendale cathedraZIONI D’AZIENDA: Esercitazioni Prova oraleCONTABILITÁ DiscussioneE BILANCIO di casi aziendali

Testimonianzeesterne

DIRITTO IUS/04 6 Istituzioni di Lezioni ex Prova scrittaCOMMERCIALE diritto privato cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA SECS- 8 Economia Attività didattiche Prova scrittaDEGLI INTERME- S/06 aziendale Lezioni,DIARI FINANZIARI esercitazioni Prova orale

testimonianzeaziendali,modelli disimulazione

MATEMATICA SECS- 8 Matematica Lezioni ex Prova scrittaFINANZIARIA S/06 generale cathedra

Esercitazioni Prova orale

STATISTICA II SECS- 6 Statistica I Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra

Esercitazioni Prova orale

STATISTICA DEI SECS- 4 Statistica I Lezioni ex Prova scrittaMERCATI S/01 cathedraFINANZIARI Esercitazioni Prova orale

POLITICA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaECONOMICA P/02 Politica II cathedra

Esercitazioni Prova oraleLINGUA 5STRANIERA

SISTEMI MAT/09 2 InformaticaINFORMATICIPER IL SUPPOR-TO ALLEDECISIONI

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Facoltà di Econom

iaTERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SCIENZA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaDELLE FINANZE P/03 Politica I cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaMONETARIA P/01 Politica II cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMETRIA SECS- 4 Statistica I Lezioni ex Prova scrittaP/05 cathedra

Esercitazioni Prova orale

ECONOMIA E SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaTECNICA DEI P/11 degli intermediari cathedraMERCATI finanziari Esercitazioni Prova oraleFINANZIARI

METODI SECS- 6 Matematica Lezioni ex Prova scrittaMATEMATICI S/06 generale cathedraPER LE SCELTE Matematica Esercitazioni Prova oraleECONOMICHE E finanziariaFINANZIARIE

ECONOMIA SECS- 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaINTERNAZIONALE P/01 Politica II cathedra

Esercitazioni Prova orale

STORIA DELLA SECS- 4 Lezioni Prova scrittaMONETA E P/12 frontaliDELLA BANCA Seminari Prova orale

Esercitazionipratiche

DIRITTO DELLA IUS/04 4 Diritto Lezioni Prova scrittaBANCA E DEI commerciale ex cathedra.MERCATI Esercitazioni Prova oraleFINANZIARI

MODELLI SECS- 6 Matematica Lezioni ex Prova scrittaMATEMATICI PER S/06 generale cathedraI MERCATI Matematica Esercitazioni Prova oraleFINANZIARI finanziaria

Metodimatematiciper le scelteeconomichee finanziarie

A SCELTA DELLO 12STUDENTE

PROVA 2FINALE

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ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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Facoltà di Econom

iaREGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN

ECONOMIA AZIENDALE

Articolo 1 – Denominazione

Il corso di laurea in “Economia aziendale”, attivato presso la Facoltà di Economiadell’Università degli Studi di Foggia, appartiene alla classe XVII - “Scienze dell’Eco-nomia e della Gestione Aziendale ” e si articola in 3 anni, per complessivi 180 creditiformativi.

Articolo 2 – Obiettivi formativi qualificanti

Il Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA) di durata triennale è progetta-to con la logica di ampliare, quanto più possibile, le opportunità di acquisire le fonda-mentali conoscenze di base, con la finalità ultima di garantire la necessaria flessibilitàe adattabilità delle competenze maturate alle mutevoli condizioni dell’ambiente in cuisono chiamate ad operare le aziende. Di conseguenza, il triennio del Corso di Laureain Economia Aziendale (CLEA) vuole fornire gli strumenti fondamentali per com-prendere il fenomeno aziendale, non solo sotto l’aspetto prettamente economico equantitativo, ma anche sotto il profilo della cornice giuridica e socio-culturale di riferi-mento.

Lo studente che si iscrive al Corso di Laurea in “Economia Aziendale” (CLEA),può scegliere tra tre diversi percorsi, con programmi di studio rivolti a migliorare lacomprensione e la capacità critica delle varie discipline che concretizzano la valenzadel percorso formativo proposto e seguito.

I percorsi formativi in parola sono:d. Economia e Professioni/ Consulenza Aziendale (CLEAP);e. Amministrazione delle Aziende/ Management (CLEAM);f. Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari – San Severo (CLEA/

EGIF).

I laureati del Corso di Laurea in “Economia Aziendale” (CLEA) che hanno segui-to i percorsi formativi in Economia e Professioni / Consulenza Aziendale (CLEAP) edi Economia delle Aziende / Management (CLEAM) devono:√ possedere adeguate conoscenze di base nelle materie economiche e aziendali,

essere capaci di impiegare gli strumenti quantitativi (matematico-statistico) e in-formatici ed essere dotati di adeguata padronanza dei principi e istituti dell’ordi-namento giuridico;

√ possedere, nel campo delle discipline aziendali, conoscenze di base dell’azienda,

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iaprivata e pubblica, profit e non profit, delle nozioni di reddito e di capitale e deiprofili attinenti alle aree direzionali (programmazione, organizzazione, controlloe leadership) e alle aree operative (produzione, marketing e vendite, amministra-zione e finanza);

√ possedere adeguate conoscenze nel campo dell’amministrazione, della finanza edel controllo delle aziende con particolare riguardo alla formazione, all’analisi ealla revisione dei bilanci nei loro profili contabili, economici, civilistici e fiscali;

√ essere preparati ad affrontare e gestire le nuove sfide al governo delle aziende: iprocessi di terziarizzazione dell’economia, le nuove dinamiche competitive, lanet economy, le emergenti tendenze del reporting aziendale, i nuovi modelli or-ganizzativi delle imprese;

√ essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno duelingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano.Il Corso di laurea in Economia Aziendale, nei percorsi formativi “Economia e

Professioni / Consulenza Aziendale” (CLEAP) e “Amministrazione delle Aziende /Management” (CLEAM), si propone di far acquisire le seguenti capacità professionali:• capacità di utilizzare conoscenze, metodi e strumenti, quantitativi e qualitativi,

che permettano di comprendere la dinamica della gestione aziendale;• capacità di impiegare tecniche di base di programmazione e controllo della gestio-

ne;• capacità di impiegare tecniche di base della misurazione della performance

aziendale;• capacità di interpretare e gestire gli effetti della rivoluzione tecnologica in atto

sulle strategie, sull’organizzazione, sul management delle aziende e sulle dinami-che di creazione e diffusione del valore;

• capacità di contribuire ad analizzare, valutare e risolvere problemi inerenti laformazione, l’analisi e la revisione dei bilanci.I laureati del Corso di laurea potranno esercitare attività professionali nelle azien-

de, nelle pubbliche amministrazioni e nelle libere professioni dell’area economica.Il Corso di laurea in Economia Aziendale si propone di formare studenti che pos-

sano operare nel campo delle libere professioni dell’area economica e nelle aziende,private e pubbliche, profit e non profit, tradizionali e innovative, con competenzeparticolari nelle aree funzionali dell’amministrazione, della finanza e del controllo.

I laureati del Corso di laurea in Economia Aziendale – percorso formativo Econo-mia e Gestione degli Intermediari Finanziari – San Severo (CLEA/EGIF) devono:√ possedere un’adeguata conoscenza di base delle discipline aziendali, con riferi-

mento sia alle aree funzionali (gestione, organizzazione, rilevazione), sia ai setto-ri nei quali le aziende operano ed in particolare al settore bancario, finanziario eassicurativo;

√ possedere gli strumenti operativi di analisi e valutazione dell’infrastruttura finan-

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Facoltà di Econom

iaziaria articolata nelle sue singole componenti attraverso i metodi e le tecnichedella matematica finanziaria, della matematica per le applicazioni economiche edella statistica;

√ possedere le conoscenze di base sulle singole aree di attività degli intermediarifinanziari, con particolare riferimento alle imprese bancarie ed alla loro operatività;

√ possedere le conoscenze di base relative all’analisi e alle funzioni degli strumentifinanziari, alla struttura dei mercati finanziari ed al comportamento e alle dinami-che gestionali degli intermediari;

√ possedere conoscenze giuridiche sulla regolamentazione del sistema finanziario,sugli organi di controllo e sugli aspetti di vigilanza cui sono soggetti i diversiintermediari finanziari;

√ essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, almeno due lingue dell’UnioneEuropea, oltre l’italiano;

√ svolgere attività esterne presso aziende operanti nel settore bancario e finanzia-rio.I laureati che hanno seguito il percorso formativo Economia e Gestione degli

Intermediari Finanziari – San Severo (CLEA/EGIF) potranno svolgere attività pro-fessionali nel comparto bancario, finanziario e assicurativo. Rientrano nelle compe-tenze e possibili impieghi del laureato differenti tipologie di figure professionali, inparticolare:• analisti finanziari;• consulenti e promotori finanziari;• operatori, con differenti competenze, nel comparto finanziario (banche, interme-

diari finanziari, assicurazioni, istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali,società finanziarie captive partecipate da imprese non finanziarie);

• figure operanti in attività di ricerca e di consulenza in ambito finanziario.I laureati dovrebbero possedere competenze generali facilmente integrabili/

aggiornabili tramite l’esperienza operativa o la prosecuzione degli studi con la fre-quenza dei Corso di Laurea Specialistica, di corsi di specializzazione o di master diprimo livello.

Articolo 3 – Conoscenze richieste per l’accesso al corso di studio

L’accesso al corso di laurea in “ Economia Aziendale” è subordinato al possessodi un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipol-lente, conseguito all’estero.

Inoltre, per l’accesso al corso di studio è richiesta un’adeguata preparazione nel-le materie di base, nonché una buona capacità di elaborazione scritta e di esposizio-ne orale. Tali conoscenze potranno essere verificate ai sensi dell’art. 6 comma 1 delD.M. 509/99.

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iaArticolo 4 – Crediti acquisiti nel presente corso di studio e riconosciuti per laprosecuzione degli studi in altri corsi di studio attivati presso l’ateneo di Foggia

I crediti acquisiti dallo studente per il conseguimento della laurea triennale inEconomia Aziendale saranno riconosciuti ai fini dell’ammissione ai Master di PrimoLivello, ai corsi di specializzazione e ai Corsi di Laurea Specialistica nell’ambitodelle classi : 84/S - Scienze Economico- Aziendali, 71/S - Scienze delle PubblicheAmministrazioni, 19/S - Finanza.

In particolare, saranno riconosciuti:- tutti i 180 crediti conseguiti ai fini dell’accesso alla Laurea Specialistica denomi-

nata 84/S – (Scienze Economico – Aziendali - Management) ai laureati che avrannoseguito il percorso formativo: Amministrazione delle Aziende / Management;

- tutti i 180 crediti conseguiti ai fini dell’accesso alla Laurea Specialistica denomi-nata 84/S – (Scienze Economico – Aziendali- Consulenza Aziendale) ai laureatiche avranno seguito il percorso formativo: Economia e Professioni / ConsulenzaAziendale;

- tutti i 180 crediti conseguiti ai fini dell’accesso alla Laurea Specialistica denomi-nata 19/S – (Finanza) ai laureati che avranno seguito il percorso formativo: Eco-nomia e Gestione degli Intermediari Finanziari.

Articolo 5 – Quadro generale delle attività formative

L’offerta formativa proposta dal Corso di laurea in Economia Aziendale, in coe-renza con gli obiettivi formativi del Corso, è orientata all’approfondimento delle co-noscenze in ambito aziendale, ma è anche adeguatamente multidisciplinare.

Come detto, lo studente che si iscrive al Corso di Laurea in “Economia Aziendale”(CLEA), può scegliere tra tre diversi percorsi, con programmi di studio rivolti a mi-gliorare la comprensione e la capacità critica delle varie discipline che concretizzanola valenza del percorso formativo proposto e seguito. In tal modo, da un lato, lo stu-dente asseconda i propri interessi e le proprie aspirazioni professionali, dall’altro, siassicura l’uniformità e l’omogeneità dell’intero Corso di Laurea. La scelta libera dialcune discipline da parte dello studente (12 crediti) completa il percorso, nella consa-pevolezza di voler dare un ancor più evidente significato all’iter formativo che siintende perseguire con il corso di laurea in Economia Aziendale.

I percorsi formativi in parola, si ripete, sono:• Economia e Professioni/ Consulenza Aziendale (CLEAP);• Amministrazione delle Aziende/ Management (CLEAM);• Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari – San Severo (CLEA/

EGIF).

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Facoltà di Econom

iaArticolo 6 – Insegnamenti, tipologie delle forme didattiche, propedeuticità etutorato

Gli insegnamenti previsti per il corso di laurea in “Economia Aziendale” sonoindicati nelle tabelle 1- CLEAP, 1 - CLEAM e 1- CLEA/EGIF, suddivisi per percorsoformativo. Nelle tabelle 2 - CLEAP; 2 - CLEAM e 2 - CLEA/EGIF è riportata ladislocazione temporale degli insegnamenti. Per quanto riguarda gli insegnamenti ascelta, lo studente potrà scegliere autonomamente le materie da inserire nel propriocurriculum.

Per ciascun insegnamento sono indicati i crediti, i settori scientifico-disciplinari,gli obiettivi formativi, le propedeuticità, le modalità della prova d’esame, nonché letipologie d’insegnamento, quali lezioni ex cathedra, esercitazioni numeriche, eserci-tazioni di laboratorio, attività di gruppo assistita, seminari e visite guidate. Inoltresono previste attività di tutorato durante lo svolgimento del tirocinio e per la prepara-zione dell’elaborato finale.

Le lezioni in aula saranno effettuate con supporti audiovisivi, strumenti informa-tici e telematici.

Ogni matricola sarà affidata ad un tutore appartenente al corpo docente, al qualepotrà rivolgersi per l’orientamento di tipo organizzativo e culturale.

Articolo 7 – Studio individuale dello studente e attività di tirocinio

In ottemperanza al D.M. del 4/08/2000, per ciascuna tipologia di forma didatticaun credito formativo, corrispondente a 25 ore di attività per lo studente, è così artico-lato:

8 ore di lezione ex cathedra + 17 ore di studio individuale.Ai fini della valorizzazione del processo formativo, le attività didattiche potranno

comprendere seminari, esercitazioni pratiche, visite guidate, laboratori e tirocini.

Articolo 8 – Conoscenza della lingua straniera ed abilità informatiche

Durante il corso di studio lo studente dovrà sostenere gli esami di idoneità o diprofitto per l’accertamento delle conoscenze delle lingue e dell’informatica. Agli stu-denti che all’atto dell’iscrizione fossero in possesso di certificazioni standard ricono-sciute a livello internazionale saranno attribuiti automaticamente i crediti previsti dal-l’ordinamento didattico per le relative attività formative. Nel caso dell’ECDL -European Computer Driving License - per l’informatica, i crediti verranno ricono-sciuti soltanto qualora gli esami siano stati sostenuti presso Istituzioni Pubbliche oattraverso l’Associazione Italiana per il Calcolo Automatico (AICA).

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Faco

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i Eco

nom

iaArticolo 9 – Piano degli studi

Gli insegnamenti sono distribuiti nei tre anni secondo quanto previsto dal piano distudi riportato nelle tabelle 2 - CLEAP; 2 - CLEAM e 2 - CLEA/EGIF. L’articolazio-ne della didattica in semestri sarà fatta in modo da concentrare i corsi, lasciando piùspazio per la preparazione degli esami finali di ogni corso d’insegnamento.

Il primo semestre di ogni anno inizierà il 1 Ottobre e il secondo semestre avràinizio il 1 Marzo.

Articolo 10 – Obblighi di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata per tutte le attività formative.Nell’ambito del Corso di Studio, l’attività didattica potrà essere svolta anche

a distanza, in videoconferenza o su supporto magnetico o informatico.

Articolo 11 – Esami di profitto

Lo studente per accedere all’esame di profitto deve aver seguito il corso d’inse-gnamento, ottemperando agli obblighi previsti dall’art. 10. L’esame di profitto consi-ste in una prova, come riportato nelle tabelle 1 - CLEAP; 1 - CLEAM e 1 - CLEA/EGIF dell’art. 6, predisposta da un’apposita commissione. La valutazione della com-missione sarà espressa in trentesimi e risulterà positiva se superiore a diciotto. Ilsuperamento dell’esame prevede l’attestazione della votazione e dei crediti acquisiti.

Articolo 12 – Esame di Laurea

La laurea in “Economia Aziendale” si consegue con il superamento della prova finale(esame di laurea), che consiste nella discussione pubblica, di fronte ad una commis-sione di docenti, di un elaborato scritto, preparato dallo studente. La valutazione dellacommissione sarà espressa in centodecimi.Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente deve:• aver superato gli esami di profitto per l’acquisizione di tutti i crediti previsti dal

corso di studio;• aver preparato un elaborato scritto che costituirà l’argomento dell’esame di laurea.

La richiesta per sostenere l’esame di laurea deve essere presentata al Preside dellaFacoltà almeno sei mesi prima della data presunta.

Articolo 13 – Certificato supplementare

Ad integrazione dell’attestazione della laurea in “Economia Aziendale”, viene

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Facoltà di Econom

iarilasciato un certificato supplementare detto “diploma supplement”, redatto in italianoed inglese, che riporta le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguitodallo studente per conseguire il titolo. Il rilascio del diploma supplement è affidato allestrutture di Ateneo preposte alla certificazione delle carriere studentesche.

Articolo 14 – Immatricolazione di nuovi laureati, trasferimenti da altri corsi distudio e criteri per il riconoscimento dei crediti formativi già acquisiti

Agli studenti che su richiesta si trasferiscano da altro corso di studio o a nuovilaureati che intendano immatricolarsi al presente corso di studio sono riconosciuti - informa parziale o totale - i crediti didattici posseduti e relativi alle attività formative,che presentino tipologie di impegno e obiettivi analoghi a quelli previsti dal corso dilaurea in “Economia Aziendale”.

Alla richiesta di immatricolazione o trasferimento farà seguito una proposta diriconoscimento dei crediti, formulata da un’apposita Commissione Didattica e taleproposta, se accettata dal richiedente, sarà successivamente ratificata dal Consigliodel corso di studio o da altro Organo preposto a tale compito.

La medesima procedura viene applicata per i crediti relativi ad attività formativeed abilità professionali certificate ed acquisite in corsi post-secondari, per i quali l’Uni-versità di Foggia risulti tra i soggetti attuatori.

Articolo 15 – Immatricolazione di laureati e diplomati del vecchio ordinamentoal nuovo corso di studio

Su richiesta, a tutti i laureati o diplomati del vecchio ordinamento che intendano im-matricolarsi al presente corso di studio, la Commissione di cui all’art.14 comma 2, prov-vederà a commutare in crediti la carriera didattica, utilizzando il criterio di conversioneche tiene conto del rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente, così come indicatonell’articolo 7 del presente regolamento.

La Commissione riconoscerà, quindi, tutti i crediti relativi ad attività formative,incluse quelle diverse dagli insegnamenti (esame finale e svolgimento della tesi), chepresentino tipologie di impegno ed obiettivi analoghi a quelli previsti dal presentecorso di laurea in “Economia Aziendale”.

Articolo 16 – Norme Transitorie

A partire dall’a.a. 2001-2002 verranno attivati i tre anni del nuovo corso di laureain “Economia Aziendale”.

L’attivazione del nuovo corso di laurea in “Economia Aziendale” coinciderà conla disattivazione del primo anno dell’attuale corso di studio quadriennale.

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Faco

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i Eco

nom

iaGli studenti che negli anni accademici dal 2000-2001 al 2003-2004 risultino iscritti

ai vecchi corsi di studio, su richiesta, potranno optare per il nuovo corso di laurea in“Economia Aziendale”. Alla richiesta di trasferimento farà seguito una proposta diriconoscimento dei crediti, formulata dalla Commissione di cui all’art.14. Tale pro-posta, se accettata dal richiedente, sarà successivamente ratificata dal Consiglio delcorso di studio o da altro Organo preposto a tale compito.

La Commissione commuterà in crediti la carriera dello studente che ha fatto do-manda, utilizzando, per ciascun esame superato, il criterio di conversione che tieneconto di un rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente così come riportatonell’articolo 7 del presente regolamento. La Commissione riconoscerà, quindi, i cre-diti maturati dallo studente adottando livelli diversi di flessibilità, in considerazione,sia del grado di continuità tra il corso di provenienza dello studente ed il presentecorso di studio sia dell’affinità riscontrabile tra i vecchi corsi di studio ed il nuovo, intermini di discipline e settori scientifico disciplinari.

In linea di principio, le soluzioni adottate tenderanno alla massimizzazione dellaquota dei crediti riconoscibili nel trasferimento, soprattutto nel caso di passaggio dalvecchio corso di studi.

I crediti saranno trasferiti a livello di settori scientifico disciplinari o gruppi disettori affini e nel caso di esami sostenuti nell’ambito di discipline i cui settori nonsono contemplati nel presente corso di studio, i relativi crediti saranno riconosciuticome attività formative a scelta dello studente.

Ferma restando l’indicazione nel diploma supplement di tutte le attività formativesvolte, gli ulteriori crediti residui maturati dallo studente, a richiesta, potranno esserericonosciuti in sede di eventuale iscrizione alla Laurea Specialistica.

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Facoltà di Econom

iaPIANO DI STUDI

A.A. 2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

Percorso Formativo “Amministrazione delle Aziende/Management”

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra e/o orale

EsercitazioniECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaAZIENDALE P/07 cathedra e/o orale

EsercitazioniDiscussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

MATEMATICA SECS- 8 Nessuna Prova scrittaGENERALE S/06 e/o orale

ISTITUZIONI DI IUS/09 6 Nessuna Prova scrittaDIRITTO e/o oralePUBBLICO

STATISTICA I SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra e/o prova orale

Esercitazioni

ISTITUZIONI DI IUS/01 8 Nessuna Prova scrittaDIRITTO PRIVATO e/o orale

LINGUA INGLESE 7

INFORMATICA 8

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Faco

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i Eco

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iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

METODOLOGIE SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaE DETERMINAZIO- P/01 aziendale cathedra e/o oraleNI QUANTITATIVE EsercitazioniD’AZIENDA 1: DiscussioneCONTABILITÁ di casi aziendaliE BILANCIO Testimonianze

esterne

ECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra e/o orale

Esercitazioni

DIRITTO IUS/04 8 Istituzioni Prova scrittaCOMMERCIALE diritto privato e/o orale

ECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni Prova scrittaDELLE AZIENDE P/07 aziendale ex cathedra e/o oraleE DELLE AMMINI- EsercitazioniSTRAZIONI TestimonianzePUBBLICHE esterne

MATEMATICA SECS- 6 Matematica Prova scrittaFINANZIARIA S/06 generale e/o orale

MERCEOLOGIA SECS- 6 Prova scrittaP/13 e/o orale

DIRITTO IUS/12 6 Istituzioni di Prova scrittaTRIBUTARIO diritto privato e/o orale

Istituzioni didiritto pubblico

ECONOMIA DEI SECS- 6 Metodologie e Lezioni ex Prova scrittaGRUPPI E DELLE P/07 determinazioni cathedra e/o oraleCONCENTRA- quantitative 1: EsercitazioniZIONI AZIENDALI contabilità e Discussione di

bilancio casi aziendaliTestimonianzeesterne

LINGUA 5STRANIERA

SISTEMI INFOR- MAT/09 2 InformaticaMATICI PER ILSUPPORTO AL-LE DECISIONI

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Facoltà di Econom

ia

FINANZA SECS- 4 Economia Prova scrittaAZIENDALE P/09 Aziendale e/o orale

MARKETING SECS- 4 Economia Prova scrittaP/08 aziendale e/o orale

PROGRAMMA- SECS- 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaZIONE E CON- P/07 aziendale cathedra e/o oraleTROLLO DELLE EsercitazioniPMI-CONTABILITÁPER L’ALTADIREZIONE

ORGANIZZAZIONE SECS- 4 Economia Prova scrittaAZIENDALE P/10 aziendale e/o orale

GEOGRAFIA M- 4 Prova scrittaDELL’IMPRESA GGR/02 e/o orale

ECONOMIA E SECS- 6 Economia Prova scrittaGESTIONE P/08 aziendale e/o oraleDELLE IMPRESE

ECONOMIA DEGLI SECS- 8 Economia Prova scrittaINTERMEDIARI P/11 aziendale e/o oraleFINANZIARI

METODOLOGIE E SECS- 4 Metodologie e Lezioni ex Prova scrittaDETERMINAZIONI P/07 determinazioni cathedra e/o oraleQUANTITATIVE quantitative 1: EsercitazioniD’AZIENDA 2. contabilità e Discussione diANALISI DI bilancio casi aziendaliBILANCIO E TestimonianzeINFORMATIVA esterneESTERNA

STRATEGIE E SECS- 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaPOLITICHE P/07 aziendale cathedra e/o oraleAZIENDALI Discussione di

casi aziendaliTestimonianzeesterne

ECONOMIA SECS- 4 Economia Prova scrittaINDUSTRIALE P/02 Politica I e/o orale

Economiaaziendale

A SCELTA 12

PROVA 2FINALE

TERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

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Faco

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i Eco

nom

ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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Facoltà di Econom

iaPIANO DI STUDI

A.A. 2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

Percorso Formativo “Economia e Professioni/ Consulenza Aziendale”

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra e/o orale

EsercitazioniECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaAZIENDALE P/07 cathedra e/o orale

EsercitazioniDiscussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

MATEMATICA SECS- 8 Nessuna Prova scrittaGENERALE S/06 e/o orale

ISTITUZIONI DI IUS/09 6 Nessuna Prova scrittaDIRITTO e/o oralePUBBLICO

STATISTICA I SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra prova orale

Esercitazioni

ISTITUZIONI DI IUS/01 8 Nessuna Prova scrittaDIRITTO PRIVATO e/o orale

LINGUA INGLESE 7

INFORMATICA 8

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Faco

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i Eco

nom

iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

METODOLOGIE SECS- 8 Economia Lezioni ex Prova scrittaE DETERMINAZIO- P/01 aziendale cathedra e/o oraleNI QUANTITATIVE EsercitazioniD’AZIENDA 1: DiscussioneCONTABILITÁ di casi aziendaliE BILANCIO Testimonianze

esterne

ECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra e/o orale

Esercitazioni

DIRITTO IUS/04 8 Istituzioni Prova scrittaCOMMERCIALE diritto privato e/o orale

ECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni Prova scrittaDELLE AZIENDE P/07 aziendale ex cathedra e/o oraleE DELLE AMMINI- EsercitazioniSTRAZIONI TestimonianzePUBBLICHE esterne

MATEMATICA SECS- 6 Matematica Prova scrittaFINANZIARIA S/06 generale e/o orale

MERCEOLOGIA SECS- 6 Prova scrittaP/13 e/o orale

DIRITTO IUS/12 6 Istituzioni di Prova scrittaTRIBUTARIO diritto privato e/o orale

Istituzioni didiritto pubblico

RAGIONERIA SECS- 6 Metodologie e Lezioni ex Prova scrittaPROFESSIONALE P/07 determinazioni cathedra e/o orale

quantitative 1: Esercitazionicontabilità e Discussione dibilancio casi

Testimonianzeesterne

LINGUA 5STRANIERA

SISTEMI INFOR- MAT/09 2 InformaticaMATICI PER ILSUPPORTO AL-LE DECISIONI

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Facoltà di Econom

ia

SCIENZA DELLE SECS- 4 Economia Prove scritteFINANZE P/03 Politica I e/o orali

FINANZA SECS- 4 Economia Prova scrittaAZIENDALE P/09 Aziendale e/o orale

MARKETING SECS- 4 Economia Prova scrittaP/08 aziendale e/o orale

ANALISI E SECS- 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaCONTABILITÁ P/07 aziendale cathedra e/o oraleDEI COSTI Esercitazioni

Discussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

DIRITTO IUS/04 4 Diritto Prova scrittaFALLIMENTARE Commerciale e/o orale

ECONOMIA E SECS- 6 Economia Prova scrittaGESTIONE P/08 aziendale e/o oraleDELLE IMPRESE

ECONOMIA DEGLI SECS- 8 Economia Prova scrittaINTERMEDIARI P/11 aziendale e/o oraleFINANZIARI

METODOLOGIE E SECS- 4 Metodologie e Lezioni ex Prova scrittaDETERMINAZIONI P/07 determinazioni cathedra e/o oraleQUANTITATIVE quantitative 1: EsercitazioniD’AZIENDA 2. contabilità e Discussione diANALISI DI bilancio casi aziendaliBILANCIO E TestimonianzeINFORMATIVA esterneESTERNA

REVISIONE SECS- 4 Metodologie e Lezioni ex Prova scrittaAZIENDALE P/07 determinazioni cathedra e/o orale

quantitative 1: Esercitazionicontabilità e Discussione dibilancio casi aziendali

Testimonianzeesterne

ORGANIZZAZIONE SECS- 4 Economia Prova scrittaAZIENDALE P/10 Aziendale e/o orale

A SCELTA 12

PROVA 2FINALE

TERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

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Faco

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i Eco

nom

ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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Facoltà di Econom

iaPIANO DI STUDI

A.A. 2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

Percorso Formativo “Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari”(S. Severo)

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra e/o orale

EsercitazioniECONOMIA SECS- 8 NessunaAZIENDALE P/07

MATEMATICA SECS- 8 Nessuna Prova scrittaGENERALE S/06 e/o orale

ISTITUZIONI DI IUS/09 6 Nessuna Prova scrittaDIRITTO e/o oralePUBBLICO

STATISTICA I SECS- 8 Nessuna Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra prova orale

Esercitazioni

ISTITUZIONI DI IUS/01 8 Nessuna Prova scrittaDIRITTO PRIVATO e/o orale

LINGUA INGLESE 7

INFORMATICA 8

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Faco

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nom

iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra e/o orale

Esercitazioni

DIRITTO IUS/04 8 Istituzioni di Prova scrittaCOMMERCIALE diritto privato e/o orale

METODOLOGIE SECS- 8 Economia Prova scrittaE DETERMINAZIO- P/01 aziendale e/o oraleNI QUANTITATIVED’AZIENDA 1:CONTABILITÁE BILANCIO

ECONOMIA SECS- 8 Economia Prova scrittaDEGLI INTERME- P/11 aziendale e/o oraleDIARI FINANZIARI

CONTABILITÁ SECS- 6 Economia Prova scrittaE BILANCIO P/07 aziendale e/o oraleDELLE BANCHEE DEGLI ENTIFINANZIARI

MATEMATICA SECS- 6 Matematica Prova scrittaFINANZIARIA S/06 generale e/o orale

STATISTICA SECS- 4 Statistica Lezioni frontali Prova scrittaECONOMICA S/03 e/o orale

DIRITTO DELLE IUS/04 6 Diritto Prova scrittaBANCHE E commerciale e/o oraleDELLA BORSA

LINGUA 5STRANIERA

SISTEMI INFOR- MAT/09 2 InformaticaMATICI PER ILSUPPORTO AL-LE DECISIONI

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Facoltà di Econom

ia

FINANZA SECS- 4 Economia Prove scritteAZIENDALE P/09 Aziendale e/o orali

ECONOMIA SECS- 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaMONETARIA P/03 Politica II cathedra e/o orale

EsercitazioniECONOMIA DEL- SECS- 4 Economia Prova scrittaLE IMPRESE DI P/11 aziendale e/o oraleASSICURAZIONE

ORGANIZZAZIONE SECS- 4 Economia Prova scrittaAZIENDALE P/10 Aziendale e/o orale

METODOLOGIE E SECS- 4 Economia Prova scrittaDETERMINAZIONI P/07 Aziendale e/o oraleQUANTITATIVED’AZIENDA 2.ANALISI DIBILANCIO EINFORMATIVAESTERNA

ECONOMIA E SECS- 6 Economia Prova scrittaGESTIONE P/08 aziendale e/o oraleDELLE IMPRESE

TECNICA SECS- 4 Economia Prova scrittaBANCARIA P/11 Aziendale e/o orale

STORIA DELLA SECS- 4 Storia Lezioni Prova scrittaMONETA E P/12 Economica frontaliDELLA BANCA Seminari Prova orale

Esercitazionipratiche

METODOLOGIE E SECS- 4 Economia Prova scrittaDETERMINAZIONI P/07 Aziendale e/o oraleQUANTITATIVED’AZIENDA 3:VALUTAZIONED’AZIENDAECONOMIA DEL SECS- 4 Economia degli Prova scrittaMERCATO P/11 intermediari e/o oraleMOBILIARE finanziariDIRITTO IUS/12 4 Istituzioni di Prova scrittaTRIBUTARIO Diritto Pubblico e/o orale

e Istituzioni diDiritto Privato

A SCELTA 12PROVA 2FINALE

TERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

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Faco

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ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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Facoltà di Econom

iaREGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI TURISTICI (CLET)

Articolo 1 – Denominazione

Il corso di laurea in “Economia e gestione dei servizi turistici”, attivato presso laFacoltà di Economia dell’Università degli Studi di Foggia, appartiene alla classe XVII- “Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale ” e si articola in 3 anni, percomplessivi 180 crediti formativi.

Articolo 2 – Obiettivi formativi qualificanti

Il Corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (CLET) di duratatriennale si propone di formare studenti che possano operare nel settore dei servizituristici, con competenze particolari nella gestione delle imprese operanti nel settore enella valorizzazione e sviluppo del territorio in un’ottica competitiva.

I laureati del Corso di Laurea in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici” (CLET)devono:

√ possedere adeguate conoscenze di base nelle materie economiche e aziendali,essere capaci di impiegare gli strumenti quantitativi (matematico-statistico) einformatici ed essere dotati di adeguata padronanza dei principi e istituti del-l’ordinamento giuridico;

√ possedere, nel campo delle discipline aziendali, conoscenze di base dell’azien-da, privata e pubblica, profit e non profit, delle nozioni di reddito e di capitalee dei profili attinenti alle aree direzionali (programmazione, organizzazione,controllo e leadership) e alle aree operative (produzione, marketing e vendi-te, amministrazione e finanza), con particolare riferimento alle aziende ope-ranti nel settore dei servizi turistici;

√ possedere adeguate conoscenze delle caratteristiche, delle dinamichecompetitive e degli attori che operano nel settore dei servizi turistici, in un’ot-tica orientata al marketing e allo sviluppo sostenibile del territorio;

√ essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almenodue lingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano.

Il Corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici si propone di faracquisire le seguenti capacità professionali:• capacità di utilizzare conoscenze, metodi e strumenti, quantitativi e qualitativi,

che permettano di comprendere la dinamica della gestione delle aziende operantinel settore dei servizi turistici;

• capacità di impiegare tecniche di base di programmazione e controllo della gestione;

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ia• capacità di impiegare tecniche di base di analisi dei punti di forza e di debolezza,

delle minacce e delle opportunità delle aziende operanti nel settore dei servizituristici;

• capacità di applicare le metodologie del benchmarking territoriale per lo svilup-po delle aziende turistiche in un’ottica integrata con le altre forze, pubbliche eprivate, economiche e sociali, operanti nel territorio;

• capacità di contribuire ad analizzare, valutare e risolvere problemi inerenti lalogistica, l’informativa contabile, la programmazione e il controllo, la pianifica-zione e le scelte strategiche delle aziende operanti nel settore dei servizi turistici.I laureati del Corso di laurea potranno esercitare attività professionali nelle azien-

de, nelle pubbliche amministrazioni e nelle libere professioni dell’area economica.I laureati dovrebbero possedere competenze generali facilmente integrabili/

aggiornabili tramite l’esperienza operativa o la prosecuzione degli studi con la fre-quenza di corsi di laurea specialistica, di corsi di specializzazione o di master di primolivello.

Articolo 3 – Conoscenze richieste per l’accesso al corso di studio

L’accesso al corso di laurea in “ Economia e Gestione dei Servizi Turistici” èsubordinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altrotitolo di studio equipollente, conseguito all’estero.

Inoltre, per l’accesso al corso di studio è richiesta un’adeguata preparazione nellematerie di base, nonché una buona capacità di elaborazione scritta e di esposizione orale.Tali conoscenze potranno essere verificate ai sensi dell’art. 6 comma 1 del D.M. 509/99.

Articolo 4 – Crediti acquisiti nel presente corso di studio e riconosciuti per laprosecuzione degli studi in altri corsi di studio attivati presso l’ateneo di Foggia

I crediti acquisiti dallo studente per il conseguimento della laurea triennale inEconomia e Gestione dei Servizi Turistici saranno riconosciuti ai fini dell’ammissio-ne ai Master di Primo Livello, ai corsi di specializzazione e ai Corsi di Laurea Specia-listica nell’ambito delle classi : 84/S - Scienze Economico- Aziendali, 64/S - Scienzedell’Economia.

Articolo 5 – Quadro generale delle attività formative

L’offerta formativa proposta dal Corso di laurea in Economia e Gestione dei Ser-vizi Turistici, in coerenza con gli obiettivi formativi del Corso, è orientata all’appro-fondimento delle conoscenze in ambito aziendale, ma è anche adeguatamentemultidisciplinare.

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Facoltà di Econom

iaCome detto, lo studente che si iscrive al Corso di Laurea in “Economia e Gestione

dei Servizi Turistici” (CLET), può scegliere un percorso caratterizzato da programmidi studio rivolti a migliorare la comprensione e la capacità critica delle varie discipli-ne che concretizzano la valenza del corso di studi proposto e seguito.

La scelta libera di alcune discipline da parte dello studente (12 crediti), ovverol’espletamento di un periodo di tirocinio, completa il percorso, nella consapevolezzadi voler dare un ancor più evidente significato all’iter formativo che si intende perse-guire con il corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici.

Articolo 6 – Insegnamenti, tipologie delle forme didattiche, propedeuticità etutorato

Gli insegnamenti previsti per il corso di laurea in “ Economia e Gestione deiServizi Turistici ” sono indicati nella tabella 1_CLET.. Nella tabella 2_CLET è ripor-tata la dislocazione temporale degli insegnamenti.

Per ciascun insegnamento sono indicati i crediti, i settori scientifico disciplinari,gli obiettivi formativi, le propedeuticità, le modalità della prova d’esame, nonché letipologie d’insegnamento, quali lezioni ex cathedra, esercitazioni numeriche, eserci-tazioni di laboratorio, attività di gruppo assistita, seminari e visite guidate. Inoltresono previste attività di tutorato durante lo svolgimento del tirocinio e per la prepara-zione dell’elaborato finale.

Le lezioni in aula saranno effettuate con supporti audiovisivi, strumenti informa-tici e telematici.

Ogni matricola sarà affidata ad un tutore appartenente al corpo docente, al qualepotrà rivolgersi per l’orientamento di tipo organizzativo e culturale.

Articolo 7 – Studio individuale dello studente e attività di tirocinio

In ottemperanza al D.M. del 4/08/2000, per ciascuna tipologia di forma didattica uncredito formativo, corrispondente a 25 ore di attività per lo studente, è così articolato:

8 ore di lezione ex cathedra + 17 ore di studio individuale;Ai fini della valorizzazione del processo formativo, le attività didattiche potranno

comprendere seminari, esercitazioni pratiche, visite guidate, laboratori e tirocini.Il tirocinio pratico-applicativo consente allo studente di verificare quanto appreso

in un ambiente reale ed apre gli spazi per possibili inserimenti lavorativi. Il tirocinioha una durata di 300 ore, corrispondenti a 12 crediti (sostitutivi dei 12 crediti a sceltadello studente), che, al massimo, devono essere svolte nell’arco di un semestre, salvosituazioni particolari; durante tale periodo lo studente è coperto da assicurazione.

Sedi del tirocinio possono essere la struttura Universitaria o altri enti pubblici oprivati convenzionati

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iaI rapporti con le strutture extra-universitarie saranno regolati da convenzioni, se-

condo quanto disposto dall’art. 27 del D.P.R. 11.7.80, n. 382 e dalle norme vigenti inmateria approvate da codesta Università.

La richiesta per il tirocinio, opportunamente concordata con il docente responsa-bile, può essere presentata presso la Segreteria Didattica di Facoltà durante tutto l’an-no ad esclusione del mese di Agosto.

Lo studente può iniziare l’attività di tirocinio, a condizione che abbia acquisitoalmeno tutti i crediti relativi ai primi cinque semestri.

Articolo 8 – Conoscenza della lingua straniera ed abilità informatiche

Durante il corso di studio lo studente dovrà sostenere gli esami di idoneità o diprofitto per l’accertamento delle conoscenze delle lingue e dell’informatica. Agli stu-denti che all’atto dell’iscrizione fossero in possesso di certificazioni standard ricono-sciute a livello internazionale saranno attribuiti automaticamente i crediti previsti dal-l’ordinamento didattico per le relative attività formative. Nel caso dell’ECDL -European Computer Driving License - per l’informatica, i crediti verranno ricono-sciuti soltanto qualora gli esami siano stati sostenuti presso Istituzioni Pubbliche oattraverso l’Associazione Italiana per il Calcolo Automatico (AICA).

Articolo 9 – Piano degli studi

Gli insegnamenti sono distribuiti nei tre anni secondo quanto previsto dal piano distudi riportato nella tabella 2–CLET. L’articolazione della didattica in semestri saràfatta in modo da concentrare i corsi, lasciando più spazio per la preparazione degliesami finali di ogni corso d’insegnamento.

Il primo semestre di ogni anno inizierà il 1 Ottobre e il secondo semestre avràinizio il 1 Marzo.

Articolo 10 – Obblighi di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata per tutte le attività formative.Nell’ambito del Corso di Studio, l’attività didattica potrà essere svolta anche a

distanza, in videoconferenza o su supporto magnetico o informatico.

Articolo 11 – Esami di profitto

Lo studente per accedere all’esame di profitto deve aver seguito il corso d’inse-gnamento, ottemperando agli obblighi previsti dall’art. 10. L’esame di profitto consi-ste in una prova, come riportato nella tabella 1– CLET dell’art. 6, predisposta da

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Facoltà di Econom

iaun’apposita commissione. La valutazione della commissione sarà espressa in trente-simi e risulterà positiva se superiore a diciotto. Il superamento dell’esame prevedel’attestazione della votazione e dei crediti acquisiti.

Articolo 12 – Esame di Laurea

La laurea in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici” si consegue con ilsuperamento della prova finale (esame di laurea), che consiste nella discussione pub-blica, di fronte ad una commissione di docenti, di un elaborato scritto, preparato dallostudente. La valutazione della commissione sarà espressa in centodecimi.

Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente deve:• aver superato gli esami di profitto per l’acquisizione di tutti i crediti previsti dal

corso di studio;• aver preparato un elaborato scritto che costituirà l’argomento dell’esame di lau-

rea.La richiesta per sostenere l’esame di laurea deve essere presentata al Preside della

Facoltà almeno sei mesi prima della data presunta.

Articolo 13 – Certificato supplementare

Ad integrazione dell’attestazione della laurea in “Economia e Gestione dei Servi-zi Turistici”, viene rilasciato un certificato supplementare detto “diploma supplement”,redatto in italiano ed inglese, che riporta le principali indicazioni relative al curriculumspecifico seguito dallo studente per conseguire il titolo. Il rilascio del diplomasupplement è affidato alle strutture di Ateneo preposte alla certificazione delle carrie-re studentesche.

Articolo 14 – Immatricolazione di nuovi laureati, trasferimenti da altri corsi distudio e criteri per il riconoscimento dei crediti formativi già acquisiti

Agli studenti che su richiesta si trasferiscano da altro corso di studio o a nuovilaureati che intendano immatricolarsi al presente corso di studio sono riconosciuti - informa parziale o totale - i crediti didattici posseduti e relativi alle attività formative,che presentino tipologie di impegno e obiettivi analoghi a quelli previsti dal corso dilaurea in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici”.

Alla richiesta di immatricolazione o trasferimento farà seguito una proposta diriconoscimento dei crediti, formulata da un’apposita Commissione Didattica e taleproposta, se accettata dal richiedente, sarà successivamente ratificata dal Consigliodel corso di studio o da altro Organo preposto a tale compito.

La medesima procedura viene applicata per i crediti relativi ad attività formative

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iaed abilità professionali certificate ed acquisite in corsi post-secondari, per i quali l’Uni-versità di Foggia risulti tra i soggetti attuatori.

Articolo 15 – Immatricolazione di laureati e diplomati del vecchio ordinamentoal nuovo corso di studio

Su richiesta, a tutti i laureati o diplomati del vecchio ordinamento che intendanoimmatricolarsi al presente corso di studio, la Commissione di cui all’art.14, comma 2,provvederà a commutare in crediti la carriera didattica, utilizzando il criterio di con-versione che tiene conto del rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente, cosìcome indicato nell’articolo 7 del presente regolamento.

La Commissione riconoscerà, quindi, tutti i crediti relativi ad attività formative,incluse quelle diverse dagli insegnamenti (esame finale e svolgimento della tesi), chepresentino tipologie di impegno ed obiettivi analoghi a quelli previsti dal presentecorso di laurea in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici”.

Articolo 16 – Norme Transitorie

A partire dall’a.a. 2001-2002 sono stati attivati i tre anni del nuovo corso di laureain “ Economia e Gestione dei Servizi Turistici”.

L’attivazione del nuovo corso di laurea in “Economia e Gestione dei Servizi Turi-stici” coinciderà con la disattivazione del primo anno dell’attuale corso di DiplomaUniversitario in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici”.

Gli studenti che negli anni accademici dal 2000-2001 al 2002-2003 risultino iscrittiai vecchi corsi di studio, su richiesta, potranno optare per il nuovo corso di laurea in“Economia e Gestione dei Servizi Turistici”. Alla richiesta di trasferimento farà se-guito una proposta di riconoscimento dei crediti, formulata dalla Commissione di cuiall’art.14. Tale proposta, se accettata dal richiedente, sarà successivamente ratificatadal Consiglio del corso di studio o da altro Organo preposto a tale compito.

La Commissione commuterà in crediti la carriera dello studente che ha fatto do-manda, utilizzando, per ciascun esame superato, il criterio di conversione che tieneconto di un rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente così come riportatonell’articolo 7 del presente regolamento. La Commissione riconoscerà, quindi, i cre-diti maturati dallo studente adottando livelli diversi di flessibilità, in considerazione,sia del grado di continuità tra il corso di provenienza dello studente ed il presentecorso di studio sia dell’affinità riscontrabile tra i vecchi corsi di studio ed il nuovo, intermini di discipline e settori scientifico disciplinari.

In linea di principio, le soluzioni adottate tenderanno alla massimizzazione dellaquota dei crediti riconoscibili nel trasferimento, soprattutto nel caso di passaggio dalvecchio corso di Diploma Universitario in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici”.

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Facoltà di Econom

iaI crediti saranno trasferiti a livello di settori scientifico disciplinari o gruppi di

settori affini e nel caso di esami sostenuti nell’ambito di discipline i cui settori nonsono contemplati nel presente corso di studio, i relativi crediti saranno riconosciuticome attività formative a scelta dello studente.

Ferma restando l’indicazione nel diploma supplement di tutte le attività formativesvolte, gli ulteriori crediti residui maturati dallo studente, a richiesta, potranno esserericonosciuti in sede di eventuale iscrizione alla laurea specialistica.

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iaPIANO DI STUDIO

A.A.2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E GESTIONE

DEI SERVIZI TURISTICI

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Prova scrittaPOLITICA I P/01 e/o orale

ECONOMIA SECS- 8 Lezioni ex Prova scritta AZIENDALE P/07 cathedra e/o orale

EsercitazioniDiscussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

MATEMATICA SECS- 8 Prova scrittaGENERALE S/06 e/o orale

ISTITUZIONI DI IUS/09 6 Prova scrittaDIRITTO e/o oralePUBBLICO

STATISTICA SECS- 8 Lezioni ex Prova scrittaS/01 cathedra prova orale

Esercitazioni

ISTITUZIONI DI IUS/01 6 Prova scrittaDIRITTO PRIVATO e/o orale

LINGUA INGLESE 7

INFORMATICA 8

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Facoltà di Econom

iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

GEOGRAFIA M- 6 Prova scrittaDEL TURISMO GGR/02 e/o orale

DIRITTO IUS/04 6 Istituzioni di Prova scrittaCOMMERCIALE diritto privato e/o orale

ECONOMIA SECS 4 Economia Lezioni ex Prova scrittaDELLE AZIENDE P/07 aziendale cathedra e/o oraleE DELLE AMMINI- EsercitazioniSTRAZIONI TestimonianzePUBBLICHE esterne

MATEMATICA SECS- 6 Matematica Prova scrittaFINANZIARIA S/06 generale e/o orale

MERCEOLOGIA SECS- 4 Prova scrittaDELLE RISORSE P/13 e/o oraleNATURALI

LEGISLAZIONE IUS/09 4 Istituzioni di Prova scrittaDEL TURISMO Diritto Pubblico e/o orale

METODOLOGIE SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaE DETERMINAZIO- P/01 aziendale cathedra e/o oraleNI QUANTITATIVE EsercitazioniD’AZIENDA 1: Discussioni diCONTABILITÁ casi aziendaliE BILANCIO Testimonianze

esterne

DEMOGRAFIA SECS- 4 Statistica Prova scrittaS/04 e/o orale

ECONOMIA DEI SECS- 6 Economia Prova scrittaBENI CULTURALI P/02 Politica 1 e/o orale

ANALISI E AGR/01 4 Economia Prova scrittaPIANIFICAZIONE Politica I e/o oraleDEI SISTEMIAGRICOLI EFORESTALI

STORIA SECS- 4 Prova scrittaECONOMICA P/12 e/o orale

LINGUA 5STRANIERA

SISTEMI INFOR- MAT/09 2 Informatica PE: prova scrittaMATICI PER IL e/o oraleSUPPORTO AL-LE DECISIONI

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STATISTICA DEL SECS- 6 Statistica Prova scrittaTURISMO S/01 e/o oraleECONOMIA DEL SECS- 4 Economia Prova scrittaTURISMO P/06 Politica I e/o oraleFINANZA SECS- 4 Economia Lezioni ex Prove scritteAZIENDALE P/09 Aziendale cathedra e/o orali

Discussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

MARKETING SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaP/08 Aziendale cathedra e/o orale

EsercitazioniTestimonianzeesterne

ECONOMIA SECS- 6 Economia Lezioni ex Prova scrittaE GESTIONE P/08 aziendale cathedra e/o oraleDELLE IMPRESE Esercitazioni

Testimonianzeesterne

DIRITTO IUS 10 4 Istituzioni di Prova scrittaAMMINISTRATIVO Diritto Pubblico e/o oraleSISTEMI DI SECS- 4 Merceologia Prova scrittaGESTIONE E P/13 delle risorse e/o oraleCERTIFICAZIONE umaneAMBIENTALEECONOMIA E SECS- 4 Economia e Lezioni ex Prova scrittaGESTIONE P/08 Gestione delle cathedra e/o oraleDELLE IMPRESE Imprese EsercitazioniTURISTICHE Testimonianze

esterneSTRATEGIE E SECS- 4 Economia Prova scrittaPOLITICHE P/07 aziendale e/o oraleDELL’AZIENDATURISTICASTRATEGIE SECS- 4 Economia e Lezioni ex Prova scrittaD’IMPRESA E P/08 Gestione delle cathedra e/o oralePROCESSI Imprese EsercitazioniDECISIONALI Testimonianze

esterneTIROCINIO A 12SCELTA DELLOSTUDENTEPROVA 2FINALE

TERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

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Facoltà di Econom

ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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iaREGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN

ECONOMIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO (CLEAT)

Articolo 1 – Denominazione

Il corso di laurea in “Economia dell’ambiente e del territorio”, attivato presso laFacoltà di Economia dell’Università degli Studi di Foggia, appartiene alla classeXXVIII - “Scienze dell’Economia” e si articola in 3 anni, per complessivi 180 creditiformativi.

Articolo 2 – Obiettivi formativi qualificanti

Il Corso di Laurea in Economia dell’ambiente e del territorio (CLEAT) è proget-tato con la logica di ampliare, quanto più possibile, le opportunità di acquisire lefondamentali conoscenze di base, con la finalità ultima di garantire la necessaria fles-sibilità e adattabilità delle competenze maturate alle mutevoli condizioni dell’am-biente in cui sono chiamate ad operare le aziende e la pubblica amministrazione. Diconseguenza, il triennio del Corso di Laurea in Economia dell’ambiente e del territo-rio (CLEAT) vuole fornire gli strumenti fondamentali per comprendere le relazioniche insorgono tra lo svolgimento delle attività economiche e l’ambiente, sia a livellolocale e sia regionale e globale, sia sotto l’aspetto prettamente economico e quantitativo,e sia sotto il profilo della cornice giuridica e socio-culturale e tecnica di riferimento.

Lo studente che si iscrive al Corso di Laurea in “Economia dell’ambiente e delterritorio” (CLEAT), può scegliere tra due diversi percorsi, con programmi di studiorivolti a migliorare la comprensione e la capacità critica delle varie discipline checoncretizzano la valenza del percorso formativo proposto e seguito.

I percorsi formativi in parola sono:g. Economia e Ambiente (CLEA) - Manfredonia;h. Economia Agro-Alimentare (CLEAGR).

I laureati del Corso di Laurea in “Economia dell’ambiente e del territorio” (CLEAT)che hanno seguito i percorsi formativi in Economia e Ambiente (CLEA) – Manfredonia,ovvero di Economia Agro-Alimentare (CLEAGR) devono:√ possedere adeguate conoscenze di base nelle materie economiche e aziendali,

essere in grado di impiegare gli strumenti quantitativi (matematico-statistico) einformatici ed essere dotati di adeguata padronanza dei principi e istituti dell’or-dinamento giuridico riguardanti, in particolare, la tutela della persona umana, delconsumatore, dell’ambiente e del territorio;

√ possedere le competenze necessarie per la raccolta, l’elaborazione e l’interpreta-

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Facoltà di Econom

iazione dei dati relativi all’analisi economica, e la valutazione dell’impatto am-bientale dell’attività ptoduttiva e dell’azione amministrativa;

√ possedere conoscenze specifiche ai metodi e alle tecniche del controllo di gestio-ne, dell’analisi dei progetti e della valutazione delle innovazioni tecnologiche edelle politiche pubbliche (analisi costi-benefici, analisi multi-criteri, analisi co-sti-efficienza e costi-efficacia, analisi della tecnologia);

√ possedere conoscenze di base e delle problematiche proprie dell’azienda operan-te nel settore agro-alimentare;

√ possedere adeguate conoscenze nel campo dell’amministrazione, della finanza edel controllo delle aziende del comparto agro-alimentare;

√ possedere conoscenze specifiche relative all’utilizzo produttivo delle risorse na-turali, in particolare nel settore agro-alimentare;

√ essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno duelingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano;

√ conoscere le responsabilità professionali ed etiche;√ possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle pro-

prie conoscenze;√ possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione

dell’informazione.Il Corso di laurea in Economia dell’ambiente e del territorio, nei percorsi forma-

tivi “ Economia e Ambiente (CLEAT) – Manfredonia e Economia Agro-Alimentare(CLEAGR) si propone di far acquisire le seguenti capacità professionali:• capacità di utilizzare conoscenze, metodi e strumenti, quantitativi e qualitativi, che

permettano di comprendere la dinamica della gestione aziendale in relazione alleproblematiche di salvaguardia e tutela dell’ambiente, del territorio e del consumatore;

• capacità di impiegare tecniche di base di programmazione e controllo della ge-stione, al fine di minimizzare l’impatto delle attività economiche sull’ambiente esulla qualità e disponibilità delle risorse naturali;

• capacità di impiegare tecniche di base della misurazione della performance am-bientale delle attività aziendali e dei progetti pubblici di sviluppo;

• capacità di interpretare e gestire gli effetti della rivoluzione tecnologica in attosulle interrelazioni tra attività d’impresa, o progetti pubblici di pianificazione esviluppo, e ambiente;

• capacità di contribuire ad analizzare, valutare e risolvere problemi inerenti glieffetti ambientali e la salute umana derivanti dallo sviluppo di nuovi prodotti, odall’adozione di nuove tecnologia di produzione;

• capacità di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e diinserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

In tutti i curricula, il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività

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iaformative di tipo individuale è pari almeno al 60 per cento dell’impegno orario com-plessivo, con possibilità di percentuali minori per singole attività formative ad elevatocontenuto sperimentale o pratico

I laureati di questo Corso di studio potranno svolgere attività professionali in tuttii settori economici del pubblico e del privato. Tra i possibili sbocchi professionali dellaureato si segnalano:• l’inserimento nelle Amministrazioni pubbliche e nelle aziende private presso gli

uffici di controllo di gestione e di valutazione delle attività;• l’inserimento in imprese ed istituzioni finanziarie con compiti di analista micro e

macroeconomico, con competenze specifiche sugli aspetti della valutazione emitigazione dell’impatto ambientale dei programmi di investimento;

• l’inserimento presso uffici studi di enti di ricerca nazionali ed internazionali;• l’inserimento presso società di consulenza nel campo dell’analisi economica del-

l’ambiente e del settore agro-alimentare e della valutazione dei progetti, di pro-grammi e di politiche pubbliche;

• la libera professione.

I laureati di questo Corso di studio devono possedere competenze generali facil-mente integrabili/aggiornabili tramite l’esperienza operativa o la prosecuzione deglistudi con la frequenza del corso di laurea specialistica, di corsi di specializzazione odi master di primo livello.

Articolo 3 – Conoscenze richieste per l’accesso al corso di studio

L’accesso al corso di laurea in “Economia dell’ambiente e del territorio” è subor-dinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolodi studio equipollente, conseguito all’estero.

Inoltre, per l’accesso al corso di studio è richiesta un’adeguata preparazione nel-le materie di base, nonché una buona capacità di elaborazione scritta e di esposizio-ne orale. Tali conoscenze potranno essere verificate ai sensi dell’art. 6 comma 1 delD.M. 509/99.

Articolo 4 – Crediti acquisiti nel presente corso di studio e riconosciuti per laprosecuzione degli studi in altri corsi di studio attivati presso l’ateneo di Foggia

I crediti acquisiti dallo studente per il conseguimento della laurea triennale inEconomia dell’ambiente e del territorio saranno riconosciuti ai fini dell’ammissioneai Master di Primo Livello, ai corsi di specializzazione e ai Corsi di Laurea Speciali-stica nell’ambito della classe 64/S - Scienze dell’Economia.

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iaIn particolare, saranno riconosciuti:

- tutti i 180 crediti conseguiti ai fini dell’accesso alla Laurea Specialistica denomi-nata 64/S – Scienze dell’Economia (Economia e Ambiente).

Articolo 5 – Quadro generale delle attivitá formative

L’offerta formativa proposta dal Corso di laurea in Economia dell’ambiente e delterritorio, in coerenza con gli obiettivi formativi del Corso, è orientata all’approfondi-mento delle conoscenze in ambito economico-aziendale, ma è anche adeguatamentemultidisciplinare.

Come detto, lo studente che si iscrive al Corso di Laurea in “Economia dell’am-biente e del territorio” (CLEAT), può scegliere tra due diversi percorsi, con program-mi di studio rivolti a migliorare la comprensione e la capacità critica delle varie disci-pline che concretizzano la valenza del percorso formativo proposto e seguito. In talmodo, da un lato, lo studente asseconda i propri interessi e le proprie aspirazioniprofessionali, dall’altro si assicura l’uniformità e l’omogeneità dell’intero Corso diLaurea. La scelta libera di alcune discipline da parte dello studente (12 crediti) com-pleta il percorso, nella consapevolezza di voler dare un ancor più evidente significatoall’iter formativo che si intende perseguire con il corso di laurea in Economia del-l’ambiente e del territorio.

I percorsi formativi in parola, si ripete, sono:Economia e Ambiente (CLEA) - Manfredonia;Economia Agro-Alimentare (CLEAGR).

Articolo 6 – Insegnamenti, tipologie delle forme didattiche, propedeuticità etutorato

Gli insegnamenti previsti per il corso di studio in “Economia dell’ambiente e delterritorio” sono indicati nelle tabelle 1–AMB, 1–AGR suddivisi per percorso formativo.Nelle tabelle 2–AMB e 2–AGR è riportata la dislocazione temporale degli insegna-menti. Per quanto riguarda gli insegnamenti a scelta, lo studente potrà scegliere auto-nomamente le materie da inserire nel proprio curriculum.

Per ciascun insegnamento sono indicati i crediti, i settori scientifico-disciplinari,gli obiettivi formativi, le propedeuticità, le modalità della prova d’esame, nonché letipologie d’insegnamento, quali lezioni ex cathedra, esercitazioni numeriche, eserci-tazioni di laboratorio, attività di gruppo assistita, seminari e visite guidate. Inoltresono previste attività di tutorato durante lo svolgimento del tirocinio e per la prepara-zione dell’elaborato finale.

Le lezioni in aula saranno effettuate con supporti audiovisivi, strumenti informa-tici e telematici.

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iaOgni matricola sarà affidata ad un tutore appartenente al corpo docente, al quale

potrà rivolgersi per l’orientamento di tipo organizzativo e culturale.

Articolo 7 – Studio individuale dello studente

In ottemperanza al D.M. del 4/08/2000, per ciascuna tipologia di forma didattica uncredito formativo, corrispondente a 25 ore di attività per lo studente, è così articolato:

8 ore di lezione ex cathedra + 17 ore di studio individuale.Ai fini della valorizzazione del processo formativo, le attività didattiche potranno

comprendere seminari, esercitazioni pratiche, visite guidate, laboratori e tirocini.

Articolo 8 – Conoscenza della lingua straniera ed abilità informatiche

Durante il corso di studio lo studente dovrà sostenere gli esami di idoneità o diprofitto per l’accertamento delle conoscenze delle lingue e dell’informatica. Agli stu-denti che all’atto dell’iscrizione fossero in possesso di certificazioni standard ricono-sciute a livello internazionale saranno attribuiti automaticamente i crediti previsti dal-l’ordinamento didattico per le relative attività formative. Nel caso dell’ECDL -European Computer Driving License - per l’informatica, i crediti verranno ricono-sciuti soltanto qualora gli esami siano stati sostenuti presso Istituzioni Pubbliche oattraverso l’Associazione Italiana per il Calcolo Automatico (AICA).

Articolo 9 – Piano degli studi

Gli insegnamenti sono distribuiti nei tre anni secondo quanto previsto dal piano distudi riportato nelle tabelle 2_AMB e 2_AGR. L’articolazione della didattica in seme-stri sarà fatta in modo da concentrare i corsi, lasciando più spazio per la preparazionedegli esami finali di ogni corso d’insegnamento.

Il primo semestre di ogni anno inizierà il 1 Ottobre e il secondo semestre avràinizio il 1 Marzo.

Articolo 10 – Obblighi di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata per tutte le attività formative.Nell’ambito del Corso di Studio, l’attività didattica potrà essere svolta anche a

distanza, in videoconferenza o su supporto magnetico o informatico.

Articolo 11 – Esami di profitto

Lo studente per accedere all’esame di profitto deve aver seguito il corso d’inse-

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Facoltà di Econom

iagnamento, ottemperando agli obblighi previsti dall’art. 10. L’esame di profitto consi-ste in una prova, come riportato nelle tabelle 1–AMB e 1–AGR dell’art. 6, predispo-sta da un’apposita commissione. La valutazione della commissione sarà espressa intrentesimi e risulterà positiva se superiore a diciotto. Il superamento dell’esame pre-vede l’attestazione della votazione e dei crediti acquisiti.

Articolo 12 – Esame di Laurea

La laurea in “Economia dell’ambiente e del territorio” si consegue con ilsuperamento della prova finale (esame di laurea), che consiste nella discussione pub-blica, di fronte ad una commissione di docenti, di un elaborato scritto, preparato dallostudente. La valutazione della commissione sarà espressa in centodecimi.

Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente deve:• aver superato gli esami di profitto per l’acquisizione di tutti i crediti previsti dal

corso di studio;• aver preparato un elaborato scritto che costituirà l’argomento dell’esame di laurea.

La richiesta per sostenere l’esame di laurea deve essere presentata al Preside dellaFacoltà almeno sei mesi prima della data presunta.

Articolo 13 – Certificato supplementare

Ad integrazione dell’attestazione della laurea in “Economia dell’ambiente e delterritorio”, viene rilasciato un certificato supplementare detto “diploma supplement”,redatto in italiano ed inglese, che riporta le principali indicazioni relative al curriculumspecifico seguito dallo studente per conseguire il titolo. Il rilascio del diplomasupplement è affidato alle strutture di Ateneo preposte alla certificazione delle carrie-re studentesche.

Articolo 14 – Immatricolazione di nuovi laureati, trasferimenti da altri corsi distudio e criteri per il riconoscimento dei crediti formativi già acquisiti

Agli studenti che su richiesta si trasferiscano da altro corso di studio o a nuovilaureati che intendano immatricolarsi al presente corso di studio sono riconosciuti - informa parziale o totale - i crediti didattici posseduti e relativi alle attività formative,che presentino tipologie di impegno e obiettivi analoghi a quelli previsti dal corso dilaurea in “Economia dell’ambiente e del territorio”.

Alla richiesta di immatricolazione o trasferimento farà seguito una proposta diriconoscimento dei crediti, formulata da un’apposita Commissione Didattica e taleproposta, se accettata dal richiedente, sarà successivamente ratificata dal Consigliodel corso di studio o da altro Organo preposto a tale compito.

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Faco

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iaLa medesima procedura viene applicata per i crediti relativi ad attività formative

ed abilità professionali certificate ed acquisite in corsi post-secondari, per i quali l’Uni-versità di Foggia risulti tra i soggetti attuatori.

Articolo 15 – Immatricolazione di laureati e diplomati del vecchio ordinamentoal nuovo corso di studio

Su richiesta, a tutti i laureati o diplomati del vecchio ordinamento che intendanoimmatricolarsi al presente corso di studio, la Commissione di cui all’art.14, comma 2,provvederà a commutare in crediti la carriera didattica, utilizzando il criterio di con-versione che tiene conto del rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente, cosìcome indicato nell’articolo 7 del presente regolamento.

La Commissione riconoscerà, quindi, tutti i crediti relativi ad attività formative,incluse quelle diverse dagli insegnamenti (esame finale e svolgimento della tesi), chepresentino tipologie di impegno ed obiettivi analoghi a quelli previsti dal presentecorso di laurea in “Economia dell’ambiente e del territorio”.

Articolo 16 – Norme Transitorie

A partire dall’a.a. 2001-2002 sono attivati i tre anni del nuovo corso di laurea“Economia dell’ambiente e del territorio”.

L’attivazione del nuovo corso di studio in “Economia dell’ambiente e del territo-rio” coinciderà con la disattivazione del primo anno dell’attuale corso di studioquadriennale.

Gli studenti che negli anni accademici dal 2000-2001 al 2003-2004 risultino rego-larmente iscritti ai vecchi corsi di studio, su richiesta, potranno optare per il nuovocorso di laurea in Economia dell’ambiente e del territorio”. Alla richiesta di trasfe-rimento farà seguito una proposta di riconoscimento dei crediti, formulata dalla Com-missione di cui all’art.14. Tale proposta, se accettata dal richiedente, sarà successiva-mente ratificata dal Consiglio del corso di studio o da altro Organo preposto a talecompito.

La Commissione commuterà in crediti la carriera dello studente che ha fatto do-manda, utilizzando, per ciascun esame superato, il criterio di conversione che tieneconto di un rapporto tra lezioni frontali e lavoro dello studente così come riportatonell’articolo 7 del presente regolamento. La Commissione riconoscerà, quindi, i cre-diti maturati dallo studente adottando livelli diversi di flessibilità, in considerazione,sia del grado di continuità tra il corso di provenienza dello studente ed il presentecorso di studio sia dell’affinità riscontrabile tra i vecchi corsi di studio ed il nuovo, intermini di discipline e settori scientifico disciplinari.

In linea di principio, le soluzioni adottate tenderanno alla massimizzazione della

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Facoltà di Econom

iaquota dei crediti riconoscibili nel trasferimento, soprattutto nel caso di passaggio dalvecchio corso di studio.

I crediti saranno trasferiti a livello di settori scientifico disciplinari o gruppi disettori affini e nel caso di esami sostenuti nell’ambito di discipline i cui settori nonsono contemplati nel presente corso di studio, i relativi crediti saranno riconosciuticome attività formative a scelta dello studente.

Ferma restando l’indicazione nel diploma supplement di tutte le attività formativesvolte, gli ulteriori crediti residui maturati dallo studente, a richiesta, potranno esserericonosciuti in sede di eventuale iscrizione alla laurea specialistica.

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iaPIANI DI STUDIO

A.A. 2004/2005CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DELL’AMBIENTE

E DEL TERRITORIOPercorso formativo “Economia e Ambiente” (Manfredonia)

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra e/o orale

Esercitazioni

ECONOMIA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaAZIENDALE P/07 cathedra e/o orale

EsercitazioniDiscussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

STATISTICA I SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaS/01 cathedra prova orale

Esercitazioni

MATEMATICA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaGENERALE S/06 cathedra e/o orale

Esercitazioni

ISTITUZIONI DI IUS/01 6 Lezioni ex PE: Prova scrittaDIRITTO cathedra e/o oralePRIVATO

ISTITUZIONI DI IUS/09 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaDIRITTO cathedra e/o oralePUBBLICO Esercitazioni

LINGUA INGLESE 7 PE: Prova scrittae/o orale

INFORMATICA 8 PE: Prova scrittae/o orale

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Facoltà di Econom

iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

METODOLOGIE SECS- 6 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaE DETERMINAZIO- P/07 aziendale cathedra e/o oraleNI QUANTITATIVE EsercitazioniD’AZIENDA 1: Discussioni diCONTABILITÁ casi aziendaliE BILANCIO Testimonianze

esterne

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra e/o orale

Esercitazioni

STATISTICA II SECS- 6 Statistica I Lezioni ex PE: Prova scrittaS/01 cathedra prova orale

Esercitazioni

METODI E SECS 8 Matematica Lezioni ex PE: Prova scrittaMODELLI MATE- S/06 generale cathedra e/o oraleMATICI PER EsercitazioniL’ECONOMIA EL’AMBIENTE

POLITICA SECS- 6 Economia PE: Prova scrittaECONOMICA P/02 politica II e/o orale

ECONOMIA AGR/01 6 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaE POLITICA Politica I cathedra e/o oraleAGRARIA Economia Esercitazioni

Politica II

GEOGRAFIA MGG- 4 Lezioni ex PE: Prova scrittaECONOMICA R/02 cathedra e/o orale

Esercitazioni

MERCEOLOGIA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaDELLE RISORSE P/13 cathedra e/o oraleNATURALI Esercitazioni

LINGUA 5 PE: prova scrittaSTRANIERA e/o orale

SISTEMI INFOR- MAT/09 2 Informatica PE: prova scrittaMATICI PER IL e/o oraleSUPPORTO AL-LE DECISIONI

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Faco

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iaTERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 4 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaINDUSTRIALE P/01 Politica I cathedra e/o orale

ECONOMIA SECS 8 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaAMBIENTALE P/02 Politica I cathedra e/o orale

EconomiaPolitica II

SCIENZA SECS- 6 Economia PE: Prova scrittaDELLE FINANZE P/03 Politica I e/o orale

EconomiaPolitica II

STORIA SECS- 4 Lezioni frontali PE: Prova scrittaECONOMICA P/12 Esercitazioni e/o orale

praticheSeminari

DIRITTO DEL- IUS/10 6 Istituzioni di Lezioni ex PE: Prova scrittaL’AMBIENTE diritto pubblico cathedra e/o orale

Esercitazioni

ANALISI E AGR/01 4 Economia e Lezioni ex PE: Prova scrittaPIANIFICAZIONE politica agraria cathedra e/o oraleDI SISTEMI EsercitazioniAGRICOLI EFORESTALI

POLITICA DEL- MGG- 6 Geografia Lezioni ex PE: Prova scrittaL’AMBIENTE R/02 economica cathedra e/o orale

Esercitazioni

SISTEMI DI SECS- 4 Merceologia Lezioni ex PE: Prova scrittaGESTIONE E P/13 delle risorse cathedra e/o oraleCERTIFICAZIONE naturali EsercitazioniAMBIENTALE Discussione di

casi aziendaliTestimonianzeesterne

ECONOMIA E SECS- 4 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaGESTIONE P/08 aziendale cathedra e/o oraleDELLE IMPRESE Esercitazioni

A SCELTA 12DELLOSTUDENTE

PROVAFINALE 2

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Facoltà di Econom

ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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Faco

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iaPIANO STUDIOA.A. 2004/2005

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DELL’AMBIENTEE DEL TERRITORIO

Percorso Formativo “Agro-alimentare” (Foggia)

PRIMO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaPOLITICA I P/01 cathedra e/o orale

Esercitazioni

ECONOMIA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaAZIENDALE P/07 cathedra e/o orale

EsercitazioniDiscussione dicasi aziendaliTestimonianzeesterne

MATEMATICA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaGENERALE S/06 cathedra e/o orale

Esercitazioni

STATISTICA SECS- 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaS/01 cathedra prova orale

Esercitazioni

ISTITUZIONI DI IUS/01 8 Lezioni ex PE: Prova scrittaDIRITTO cathedra e/o oralePRIVATO

ISTITUZIONI DI IUS/09 6 Lezioni ex PE: Prova scrittaDIRITTO cathedra e/o oralePUBBLICO Esercitazioni

LINGUA INGLESE 7 PE: Prova scrittae/o orale

INFORMATICA 8 PE: Prova scrittae/o orale

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Facoltà di Econom

iaSECONDO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

METODOLOGIE SECS- 6 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaE DETERMINAZIO- P/07 aziendale cathedra e/o oraleNI QUANTITATIVE EsercitazioniD’AZIENDA 1: Discussioni diCONTABILITÁ casi aziendaliE BILANCIO Testimonianze

esterne

ECONOMIA SECS- 8 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaPOLITICA II P/01 Politica I cathedra e/o orale

Esercitazioni

STATISTICA II SECS- 6 Statistica I Lezioni ex PE: Prova scrittaS/01 cathedra prova orale

Esercitazioni

ECONOMIA E SECS- 6 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaGESTIONE P/08 aziendale cathedra prova oraleDELLE EsercitazioniIMPRESE

MERCEOLOGIA SECS- 6 Lezioni ex PE: Prova scrittaDEI PRODOTTI P/13 cathedra e/o oraleALIMENTARI Esercitazioni

MATEMATICA SECS 6 Matematica Lezioni ex PE: Prova scrittaFINANZIARIA S/06 generale cathedra e/o orale

Esercitazioni

ECONOMIA AGR/01 6 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaE POLITICA Politica I cathedra e/o oraleAGRARIA Economia Esercitazioni

Politica II

GEOGRAFIA MGG- 4 Lezioni ex PE: Prova scrittaECONOMICA R/02 cathedra e/o orale

Esercitazioni

GEOGRAFIA MGG- 4 Geografia Lezioni ex PE: Prova scrittaDELL’IMPRESA R/02 economica cathedra e/o oraleAGROALIMENTARE Esercitazioni

LINGUA 5 PE: prova scrittaSTRANIERA e/o orale

SISTEMI INFOR- MAT/09 2 Informatica PE: prova scrittaMATICI PER IL e/o oraleSUPPORTO AL-LE DECISIONI

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Faco

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i Eco

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iaTERZO ANNO

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

ECONOMIA SECS- 4 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaAGRO-ALIMENTARE P/06 Politica I cathedra e/o orale

STORIA SECS 4 Lezioni frontali PE: Prova scrittaECONOMICA P/12 Esercitazioni e/o orale

praticheSeminari

POLITICA SECS- 8 Economia PE: Prova scrittaECONOMICA P/02 Politica I e/o orale

EconomiaPolitica II

SCIENZA DELLE SECS- 6 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaFINANZE P/03 Politica I cathedra e/o orale

ECONOMIA DEI AGR/01 6 Economia e Lezioni ex PE: Prova scrittaMERCATI AGRICOLI politica agraria cathedra e/o orale E FORESTALI Esercitazioni

DIRITTO IUS/14 4 Istituzioni di Lezioni ex PE: Prova scrittaDELL’UNIONE diritto pubblico cathedra e/o oraleEUROPEA

TECNOLOGIA SECS 6 Merceologia Lezioni ex PE: Prova scrittaDELLE PRODU- P/13 dei prodotti cathedra e/o oraleZIONI ALIMENTARI alimentari Esercitazioni

FINANZA SECS- 4 Economia Lezioni ex PE: Prova scrittaAZIENDALE P/09 aziendale cathedra e/o orale

MARKETING SECS- 4 Economia e Lezioni ex PE: Prova scrittaP/08 gestione delle cathedra e/o orale

imprese Esercitazioni

A SCELTA 12DELLO STUDENTE

PROVA FINALE 2

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Facoltà di Econom

ia* Insegnamenti attivati a libera scelta dalla Facoltà

Denominazione Settore CFU Propedeuticità Attività provadidattiche d’esame

SOCIOLOGIA SPS/10 4 Prova scrittaDEL TURISMO e orale

RUOLO DELLA SECS- 2 Prova oraleDONNA NEL P/12MEDITERRANEO

FINANZIAMENTI SECS- 2 Lezioni Prova scrittaPER P/9 simulazioniL’IMPRENDITORIA operativeFEMMINILE

* Lo studente può optare per un insegnamento a libera scelta diverso da quelli di cui al presente elenco, rispettando le propedeuticità.

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Faco

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i Eco

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iaLauree di secondo livello

Dall’anno accademico 2004-2005 è attivato il primo anno delle seguenti laureespecialistiche:

Laurea Specialistica in Economia, mercati globali e informazione.

Laurea Specialistica in Economia Aziendale – Scienze Economico-Aziendali cheprevede due percorsi:

• Economia e professioni / consulenza aziendale;

• Amministrazione delle aziende / management

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Facoltà di Econom

ia

4° anno

SECS-P/01 Economia della globalizzazione 6SECS-P/01 New-economy 6SECS-P/07 Ragioneria intemazionale 6SECS-P/08 Approccio sistemico al governo dell’impresa 6SECS-S/03 Metodi statistici per le analisi di mercato 6INF/01 ING-INF/05 Sistemi informatici e tecnologie di rete 6INF/01 ING-INF/05 Gestione e programmazione di sistemi informativi 6IUS/04 Diritto della società dell’informazione 10IUS/12 Diritto tributario dell’impresa 4

Lingua inglese tecnica 4Totale 4° Anno 60

5° anno

SECS-P/05 Econometria 6SECS-P/08SECS-P/11 E-business ed e-banking 8SECS-P/13M-GGR/02 Qualità delle merci e mercati globali 8SECS-S/06 Modelli matematici 6INF/01 ING-INF/05 Sistemi informativi per l’é-commerce 6

A scelta dello studente 6Prova finale 20Totale 5° Anno 60

Settore scientifico Disciplina Creditidisciplinare

Laurea Specialistica in Economia, mercati globali e informazione

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Faco

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i Eco

nom

ia

Settore scientifico Disciplina Creditidisciplinare

Laurea Specialistica in Economia Aziendale – Scienze Economico-AziendaliPercorso Economia e professioni / Consulenza aziendale

4° anno

SECS-P/02SECS-P/12 Politica economica / Storia dell’impresa 8SECS-P/01 Economia dell’impresa e new economy 8SECS-P/07 Economia Aziendale • Corso avanzato 10SECS-P/07SECS-P08 Crisi d’impresa e strategie di superamento 8INF/01ING.INF/05 Informatica aziendale 6IUS/04 Diritto societario italiano e europeo 10IUS/12 Diritto tributario dell’impresa 6

Lingua inglese tecnica 4Totale 4° Anno 60

5° anno

SECS-P/11 Corporate banking 6SECS-P/13 Produzione di merci e mercati 6SECS-S/06 Matematica finanziaria e attuariale 6SECS-S/01 Statistica inferenziale 6IUS/05 IUS/07 Diritto dell’economia e del lavoro 10IUS/01 Diritto dei contratti 6

A scelta dello studente 4Prova finale 16Totale 5° Anno 60

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Facoltà di Econom

ia

Settore scientifico Disciplina Creditidisciplinare

Laurea Specialistica in Economia Aziendale – Scienze Economico-AziendaliPercorso Amministrazione delle aziende / Management

4° anno

SECS-P/01SECS-P/12 Economica manageriale e Storia dell’impresa 8SECS-P/03SECS-P/02 Economia pubblica e politica dell’integrazione economica 8SECS-P/07 Programmazione e controllo delle amministrazioni pubbliche 6SECS-P/08 Management» strategie e innovazione d’impresa 8SECS-S/03 Controllo e valutazione statistica della qualità dei

prodotti e servizi 6MAT/09 Ricerca operativa 6IUS/04 E-Law 6IUS/04 IUS/12 Diritto societario e tributario dell’impresa 8

Lingua inglese tecnica 4Totale 4° Anno 60

5° anno

SECS-P/07 Contabilità direzionale 4SECS-P/U Strategie e organizzazione degli intermediari finanziari 6SECS-P/08 E-business e web-marketing 8SECS-P/13 Produzione di merci e innovazione 8SECS-S/06 Metodi matematici per le decisioni aziendali 6IUS/01 IUS/07 Diritto dei contratti e del lavoro 8

A scelta dello studente 4Prova finale 16Totale 5° Anno 60

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Faco

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ia

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Facoltà di Econom

ia

ORGANIZZAZIONE - INFORMAZIONI

ORGANIZZAZIONE E STRUTTURE

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Faco

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iaCONSIGLIO DI FACOLTÀ

Il Consiglio di Facoltà (CF), ai sensi dell’art. 46 dello Statuto dell’Università degliStudi di Foggia, è l’organo collegiale responsabile dell’organizzazione e della gestio-ne complessiva della Facoltà. In particolare esso elabora il Manifesto degli Studi (nelquale sono contenute tutte le indicazioni relative alle iscrizioni degli studenti, all’or-dine degli studi ed ai programmi dei corsi), propone le modifiche all’ordinamentodidattico, delibera e/o esprime pareri su qualunque argomento il Rettore o il Presideritenga di sottoporre al suo esame, esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandatedalle norme generali dell’ordinamento universitario.

Al 1 novembre 2004 il CF della Facoltà di Economia di Foggia è così composto:Professori di ruolo di I fascia: Niccolò ABRIANI (Preside), Pietro BORIA, Eu-

genio D’AMICO, Stefano DELL’ATTI, Andrea DI LIDDO, Lucia MADDALENA,Piero MASTROBERARDINO, Michele MILONE, Salvatore MONTICELLI, Giu-seppe Martino NICOLETTI, Valeria SPADA, Antonio TROISI.

Professori di ruolo di II fascia: Nunzio ANGIOLA, Anna CHIMENTI, CorradoCROCETTA, Umberto de GIROLAMO, Inigo MECCARIELLO, GiorgioPELAGATTI, Assunta PINTO, Filippo REGANATI, Maria TARTAGLIA, CaterinaTRICASE, Isabella VARRASO, Vincenzo VECCHIONE.

Ricercatori: Barbara CAFARELLI, Giulio Mario CAPPELLETTI, MarioCARDILLO, Antonio COLAVECCHIO, Annamaria DENTAMARO, AlessandraGIANNELLI, Luca GRILLI, Giampiero MACI, Flaviano MOSCARINI, SilvanaMUSTI, Massimo PARADISO, Giacomo PORCELLI, Roberto RANA, Maria Ga-briella RIENZO, Mauro ROMANO, Massimo Alfonso RUSSO, Roberta SISTO, MarcoTALIENTO.

Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo: Sirio TADDEI, Cristi-na VIOLA.

Rappresentanti degli studenti: Pietro CANTELMO, Stefano CORSI, AntoniettaFICARELLI, Fabio FRANCO, Lorenzo LA PICCIRELLA, Giuseppe MORRA, Vin-cenzo ROSIELLO, Alba TATAJ.

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Facoltà di Econom

iaPRESIDENZA DELLA FACOLTÀ

(1° piano)

Preside: prof. Niccolò Abriani- tel. 0881/ 72.72.67.Segreteria di Presidenza: tel. 0881/727267, fax 0881/72.05.66.Posta elettronica: [email protected]: http://www.economia.unifg.itResponsabile: dott.ssa Maria VALENTECollaboratori: Fabio LORUSSO, Anna DE FILIPPIS, Ivana MAIOCCOPosta elettronica: [email protected]

[email protected]; [email protected] generali: responsabile Antonio POLLICECollaboratori: Sirio TADDEI, Lucia PEZZUTO - tel. 0881 772698

Segreteria Contabile

Responsabile: Mariangela TUDISCOCollaboratori: Giovanna MAGGIULLIPosta elettronica: [email protected]

Segreteria Didattica

Responsabile: Cristina VIOLA.Collaboratori: Domenico LA BELLA, Antonella CONSALES.Segreteria: tel. 0881/72.47.54 fax 0881/ 72.05.66.Posta elettronica: [email protected]

[email protected]@[email protected]

La Segreteria didattica è aperta al pubblicodal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,00

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iaPROGETTO CAMPUS ONE

Che cos’è Campus One

Campus One è un progetto della durata di tre anni, finanziato dal MIUR, attraver-so la CRUI, il cui scopo è di sostenere le università nel processo di attuazione dellariforma didattica e, in particolare, incentivare la sperimentazione di azioni di sistema(a livello nazionale e di singolo ateneo) e di attività formative innovative nei corsi dilaurea triennale. L’attenzione è particolarmente concentrata sulla formazioneprofessionalizzante, in stretto raccordo col mercato del lavoro, con particolare riguar-do alle tecnologie informatiche e di comunicazione.

Gli obiettivi sono i seguenti:

a) adeguamento dell’offerta didattica universitaria alla riforma dell’autonomia didat-tica mediante la progettazione e sperimentazione di nuovi curricula o lariprogettazione degli esistenti, con particolare attenzione alla formazioneinterdisciplinare e alla domanda di competenze, di capacità innovative e di flessibi-lità proprie della ICT;

b) adozione nei corsi di laurea di metodologie di valutazione della qualità dei processie dei prodotti delle attività universitarie,

c) diffusione di metodologie e di azioni di orientamento;d) raccordo col mondo del lavoro;

Il progetto prevede azioni a livello di sistema universitario nazionale, di sistema diateneo e di corso di laurea. Le azioni, relativamente a tutte e tre i livelli, riguardano leseguenti attività:

• attività formative professionalizzanti: realizzazione di corsi o moduli innova-tivi a forte valenza professionalizzante (formazione interdisciplinare, culture dicontesto, cultura informatica, tirocini lavorativi e professionali; professori a con-tratto provenienti dal mondo applicativo; assistenza e auto-apprendimento per laverifica linguistica ed informatica);

• servizi ICT: e-learning, servizi telematici, produzione di supporti multimediali;accesso degli studenti a servizi amministrativi e didattici su intranet universita-ria e su internet;

• certificazione delle abilità linguistiche e informatiche: messa a punto di siste-mi di certificazione – su standard internazionali – della capacità di usare unalingua straniera e gli strumenti informatici di base;

• management didattico: introduzione di modelli organizzativi e di personale

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Facoltà di Econom

iaspecializzato per la gestione operativa delle attività formative dei corsi di laureatriennale in attuazione delle scelte effettuate dagli organi di governo del corso dilaurea; pianificazione, organizzazione dei tirocini lavorativi durante il corso dilaurea; orientamento e sostegno dei laureati per il loro ingresso nel mondo dellavoro e monitoraggio dei risultati; introduzione di modelli organizzativi per unrapporto stabile con gli enti territoriali e le parti sociali;

• tirocini e collocamento nel mondo del lavoro: pianificazione, diffusione e rea-lizzazione delle attività formative collegate con l’effettuazione di tirocini lavora-tivi durante il corso di laurea; orientamento e sostegno dei laureati per il loroingresso nel mondo del lavoro e monitoraggio dei risultati e della customersatisfaction (dei laureati e dei datori di lavoro).

• valutazione/accreditamento: adozione da parte dell’ateneo di un proprio mo-dello/metodologia convalidati, di valutazione della qualità delle attività didatti-che universitarie e diffusione della relativa cultura tra docenti, studenti e perso-nale tecnicoamministrativo; sperimentazione del modello/metodologia presceltiin alcuni corsi di laurea.

• rapporti con il territorio: introduzione di modelli organizzativi per un rapportostabile con gli enti territoriali e le parti sociali (associazioni delle imprese, orga-nizzazioni sindacali, ordini professionali, ecc.) attraverso la costituzione di unComitato di Indirizzo.

Tra i vari progetti che sono stati avviati al fine di migliorare la comunicazionedocenti-studenti, particolare menzione merita la costruzione del sito web del Corso diStudio in Economia Aziendale, finanziata tramite fondi CampusOne.

Si tratta di una iniziativa-pilota estremamente innovativa, per certi versi unica nelpanorama universitario nazionale, da allargare gradualmente anche agli altri Corsi diLaurea della nostra Facoltà.

Tra gli aspetti di maggiore interesse si segnalano i seguenti:1. disponibilità di una pagina web dedicata a ciascun neolaureato in Economia

Aziendale, un’autentica “vetrina” tramite la quale presentarsi alle aziende che ope-rano in Capitanata, ma anche sul territorio nazionale o all’estero. Al laureato vienedata, infatti, la possibilità di presentare un proprio curriculum vitae, un sunto dellatesi di laurea, oltre che sintetici dati personali;

2. disponibilità di una pagina web dedicata a ciascun docente del Corso di Laurea,con possibilità di esporre un breve curriculum, gli interessi di ricerca, le principalipubblicazioni, i link a siti di rilevante interesse per le materie insegnate e il mate-riale didattico fruibile on line;

3. attivazione di una sezione Community, provvista di un’area forum e di una sezionenewsletter. Nell’area forum abbiamo programmato di aprire un “tavolo di confron-to” tra studenti e docenti su tematiche di comune interesse, tra cui si citano le

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Faco

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i Eco

nom

iaprofessioni emergenti, la sperimentazione didattica (role playing, case studies, casehistory, ecc.), il grado di soddisfazione degli studenti iscritti, ecc.;

4. una sezione riservata alle aziende che hanno dato la disponibilità ad accoglierestudenti per brevi periodi di stage prima della laurea, che potrà essere utilizzataanche per registrare le loro impressioni sulle competenze, conoscenze e abilitàpossedute dai laureati in Economia Aziendale;

5. una sezione dedicata a consigli e suggerimenti da sottoporre all’attenzione delGruppo di Autovalutazione del Clea, attraverso la quale tutti gli studenti potrannodare in modo riservato il proprio contributo al miglioramento di tutte le attivitàsvolte;

6. un’area ricca di link ai siti di interesse per le materie del Corso di studio e di utilityper il reperimento di dati e informazioni (agenzie di stampa, numeri telefonici,codici di avviamento postali, codici cab e abi, ecc.);

7. una sezione dedicata agli “eventi” che coinvolgono gli studenti del Clea (es. con-vegni, dibattiti, laboratori, tavole rotonde, conferimento di lauree honoris causa,ecc.), che costituiscono importanti momenti di confronto e approfondimento suargomenti di comune interesse.Sperando che l’iniziativa possa riscuotere il consenso di tutti gli interessati al Cor-

so di Studio in Economia Aziendale e soprattutto degli studenti, vi auguro una buonanavigazione.

Prof. Eugenio D’Amico(Presidente del Corso di Studio in Economia Aziendale)

Coordinatore didattico di Facoltà: prof. Nunzio Angiola tel. 0881 727149;Controller didattico di Facoltà: sig. Domenico La Bella tel. 0881 724754 -fax 0881 720566.

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Facoltà di Econom

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AREA AZIENDALE

AREE SCIENTIFICO-DISCIPLINARIDELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA

Gli insegnamenti sono ripartiti per aree come di seguito:

Angelo Mongiò (contratto)Valeria SpadaMauro Buscicchio (contratto)

Michele MiloneMauro RomanoEugenio D’AmicoRoberto Formiglio (contratto)Marco TalientoStefano Dell’Atti Stefano Dell’Atti

Eugenio D’Amico

Nunzio Angiola

Gozzetti (San Severo)Piero MastroberardinoAssunta PintoBiagio Merola (contratto)Assunta PintoGiampiero MaciCarmen Gallucci (supplente)G. Di Giovanni (contratto)Alessandra GiannelliAssunta PintoValeria SpadaCaterina TricaseCaterina TricaseRoberto Rana

Analisi e contabilità dei costiAnalisi e valutazione della tecnologiaContabilità e bilancio delle banche e deglienti finanziari (San Severo)Economia aziendale (M-Z)Economia aziendaleEconomia aziendale (A-L)Economia aziendale (Manfredonia)Economia aziendale (San Severo)Economia degli intermediari finanziariEconomia degli intermediari finanziari (SanSevero)Economia dei gruppi, delle concentrazioni edelle cooperazioni aziendaliEconomia delle aziende e delle amministra-zioni pubblicheEconomia delle imprese di assicurazioniEconomia e gestione delle impreseEconomia e gestione delle imprese (Manfredonia)Economia e gestione delle imprese (San Severo)Economia e gestione delle imprese turisticheEconomia e tecnica dei mercati finanziariFinanza aziendaleFinanza aziendale (San Severo)Geografia dell’impresaMarketingMerceologiaMerceologia dei prodotti alimentariMerceologia delle risorse naturaliMerceologia delle risorse naturali(Manfredonia)

Disciplina Docente

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Faco

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iaMetodologie e determinazioni quantitatived’azienda I: contabilità e bilancio (A-L)Metodologie e determinazioni quantitatived’azienda I: contabilità e bilancio (M-Z)Metodologie e determinazioni quantitatived’azienda I: contabilità e bilancioMetodologie e determinazioni quantitatived’azienda I: contabilità e bilancio (San Severo)Metodologie e determinazioni quantitatived’azienda I: contabilità e bilancio(Manfredonia)Metodologie e determinazioni quantitatived’azienda II: analisi di bilancio e informativaesternaMetodologie e determinazioni quantitatived’azienda II: analisi di bilancio e informativaesterna (San Severo)Metodologie e determinazioni quantitatived’azienda III: valutazione d’azienda(San Severo)Organizzazione aziendaleOrganizzazione aziendale (San Severo)Programmazione e controllo delle piccolee medie imprese: contabilità per l’alta dire-zioneRagioneria professionaleRevisione aziendale (2 cfu)Revisione aziendale (2 cfu)Sistemi di gestione e certificazioneambientaleStrategia d’impresa e processi decisionaliStrategie e politiche aziendaliStrategie e politiche dell’aziendaturisticaTecnologia dei cicli produttiviTecnologia delle produzioni alimentariTecnica Bancaria (S. Severo)Economia del mercato mobiliare(San Severo)Economia delle imprese di assicurazioni(San Severo)

Tiziano Onesti (Supplente)

Nunzio Angiola

Michele Milone

Marco Taliento

Massimo Gentile (contratto)

Flaviano Moscarini

Fanelli (contratto)

Nunzio Angiola

Piero MastroberardinoPrimiano Di NautaFlaviano Moscarini

Marco TalientoMarco F. Capitanio (contratto)De Monte (contratto)Giuseppe Nicoletti

Piero MastroberardinoMichele Papeo (contratto)M. Patano (contratto)

Giuseppe NicolettiGiulio M. CappellettiGiampiero MaciV. Roncone (contratto)

T. Gozzetti (contratto)

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Facoltà di Econom

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Economia e politica agrariaEconomia e politica agraria (Manfredonia)Economia industrialeEconomia industriale (Manfredonia)Economia internazionaleEconomia monetariaEconomia monetaria (S. Severo)Economia politica IEconomia politica IEconomia politica I (Manfredonia)Economia politica I (San Severo)Economia politica IIEconomia politica II (San Severo)Economia politica II (Manfredonia)Geografia del turismoGeografia della impresa agro-alimentareGeografia economicaGeografia economica (Manfredonia)Microeconomia delle politiche pubblichePolitica economicaPolitica economica ( Manfredonia)Scienza delle finanzeScienza delle finanze ( Manfredonia)Storia della moneta e della bancaStoria della moneta e della banca(San Severo)

Michele Distaso (supplente)Roberta SistoCesare Pozzi (contratto)A. Sarra (contratto)Filippo ReganatiUmberto A. de GirolamoDe Marco (contratto)Filippo ReganatiMarco Rossi (supplente)Filippo ReganatiUmberto A. de GirolamoUmberto A. de GirolamoUmberto A. de GirolamoFilippo ReganatiIsabella VarrasoAlessandra GiannelliIsabella VarrasoAlessandra GiannelliAntonio TroisiVincenzo VecchioneVincenzo VecchioneAntonio TroisiAntonio TroisiMaria G. RienzoMaria G. Rienzo

AREA ECONOMICA

Vincenzo VecchioneRoberta Sisto

Roberta Sisto

Marco Rossi (supplente)Francesco Contò (supplente)Vincenzo VecchioneMichela Mantovani (contratto)Roberta SistoAntonio Troisi

Analisi costi e beneficiAnalisi e pianificazione dei sistemiagricoli e forestaliAnalisi e pianificazione dei sistemiagricoli e forestali (Manfredonia)EconometriaEconomia agro-alimentareEconomia ambientale (Manfredonia)Economia dei beni culturaliEconomia dei mercati agricoli e forestaliEconomia del turismo

Disciplina Docente

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Faco

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AREA GIURIDICA

Antonio ColavecchioNiccolò AbrianiAnnamaria DentamaroGiuseppina Pellegrino (supplente)

Annamaria Dentamaro

Eda Lofoco (Supplente)Pietro BoriaMario CardilloF. Sacco (contratto)Anna ChimentiSalvatore MonticelliGiacomo PorcelliMongillo (contratto)Marco Galli (contratto)Anna ChimentiGiorgio PelagattiAnna Maria Latilla (supplente)Giampaolo Fontana (contratto)Antonio Colavecchio

Diritto amministrativoDiritto commercialeDiritto commerciale ( San Severo)Diritto della banca e dei mercatifinanziariDiritto delle banche e della borsa(San Severo)Diritto fallimentareDiritto tributarioDiritto Tributario (S. Severo)Diritto dell’ambiente ( Manfredonia)Diritto dell’Unione EuropeaIstituzioni di diritto privatoIstituzioni di diritto privatoIstituzioni di diritto privato (Manfredonia)Istituzioni di diritto privato (San Severo)Istituzioni di diritto pubblicoIstituzioni di diritto pubblicoIstituzioni di diritto pubblico (Manfredonia)Istituzioni di diritto pubblico (San Severo)Legislazione del turismo

Disciplina Docente

Storia economicaStoria economica ( Manfredonia)

Maria G. RienzoMaria G. Rienzo

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Facoltà di Econom

iaAREA MATEMATICO-STATISTICA

DemografiaElaborazione automatica dei dati per ledecisioni economiche e finanziarieElaborazione automatica dei dati per le deci-sioni economiche e finanziarieElaborazione automatica dei dati per le deci-sioni economiche e finanziarie (Manfredonia)Elaborazione automatica dei dati per ledecisioni economiche e finanziarie (S. Severo)Matematica finanziariaMatematica finanziaria ( San Severo)Matematica generale (A-L)Matematica generale (San Severo)Matematica generale (M-Z)Matematica generaleMatematica generale (Manfredonia)Matematica per l’economia e la finanzaMetodi e modelli matematici per l’economiae l’ambiente (Manfredonia)Metodi matematici per le scelte economichee finanziarieModelli matematici per i mercati finanziariSistemi informatici per il supporto alle deci-sioniSistemi informatici per il supporto alle deci-sioniSistemi informatici per il supporto alle deci-sioni ( San Severo)Sistemi informatici per il supporto alle deci-sioni (Manfredonia)Statistica IStatistica IStatistica I (Manfredonia)Statistica I (S. Severo)Statistica IIStatistica II (Manfredonia)Statistica dei mercati finanziari

Disciplina Docente

Gabriele Di Comite (supplente)Maria Tartaglia

Luigi De Cesare (supplente)

Luca GrilliCrescenzio Gallo

Andrea Di LiddoSilvana MustiLucia MaddalenaLucia MaddalenaLuca GrilliMaria TartagliaAndrea Di Liddo Lucia MaddalenaAndrea Di Liddo

Silvana Musti

Andrea Di LiddoC. Meloni (supplente)

da assegnare

Leonardo Trombacco (contratto)

da assegnare

Corrado CrocettaInigo MeccarielloInigo MeccarielloBarbara CafarelliCorrado CocettaMassimo RussoBarbara Cafarelli

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Lingua franceseLingua francese (Manfredonia)Lingua francese (San Severo)Lingua ingleseLingua ingleseLingua inglese (Manfredonia)Lingua inglese (S. Severo)Lingua spagnolaLingua spagnola (Manfredonia)Lingua spagnola (San Severo)Lingua tedesca ( San Severo)Lingua tedesca ( Manfredonia)Lingua tedesca

Statistica del turismoStatistica economicaStatistica economica (San Severo)

Concetta Cavallini (supplente)Valeria Zotti (contratto)Anna Mazzarella (contratto)Denise Milizia (contratto)Annarita Taronna (contratto)Giacinta Spinzi (contratto)Gaetano Zenga (contratto)Gennaro Loiotine (supplente)Gennaro Loiotine (supplente)Anna Maria Capone (contratto)Bernard Osterkorn (contratto)Amelia Destefano (contratto)Mario Regina (contratto)

AREA LINGUISTICA

Esperti linguistici: Christine Morel, Michael Pascucci.Recapito telefonico: 0881/ 70.92.35.

Roberto Gismondi (contratto)Rodolfo Roseto (contratto)Corrado Crocetta

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Facoltà di Econom

iaDIPARTIMENTI DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA

In data 8 ottobre 2002 il Senato accademico ha approvato la costituzione del Di-partimento di Scienze Economiche, Matematiche e Statistiche e del Dipartimento diScienze Economico-Aziendali, Giuridiche, Merceologiche e Geografiche.

DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECOMONICHE,MATEMATICHE E STATISTICHE

Direttore: prof.ssa Lucia MADDALENASegretario Amministrativo: dott. Antonio CHECCHIA

Tel. 0881 776197 fax 0881 775616

Collaboratori: dott.ssa Maria Pia DI GIUSEPPE dott. Giuseppe MARINACCIO

I docenti afferenti:

Lucia Maddalena ( Direttore) Barbara CafarelliAntonio Troisi Luca GrilliCorrado Crocetta Silvana MustiUmberto A. de Girolamo Massimo ParadisoAndrea Di Liddo Maria Gabriella RienzoInigo Meccariello Massimo RussoFilippo Reganati Vincenzo VecchioneMaria Tartaglia

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iaDIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI,

GIURIDICHE, MERCEOLOGICHE E GEOGRAFICHE

Direttore: prof. Piero MASTROBERARDINOSegretario Amministrativo: dott. Antonio CHECCHIA

Collaboratori: dott.ssa Michela FIORELLA dott.ssa Carmen CLEMENTE

I docenti afferenti:

Piero Mastroberardino (direttore)Valeria Spada Caterina TricaseNiccolò Abriani Isabella VarrasoPietro Boria Giulio M. CappellettiSalvatore Monticelli Mario CardilloNunzio Angiola Christian CavazzoniAnna Chimenti Antonio ColavecchioEugenio D’Amico Annamaria DentamaroStefano Dell’Atti Alessandra GiannelliMichele Milone Giampiero MaciGiuseppe Nicoletti Flaviano MoscariniGiorgio Pelagatti Giacomo PorcelliAssunta Pinto Roberto RanaMarco Taliento Mauro Romano

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Facoltà di Econom

iaConsigli di corso di laurea

Dall’ a.a. 2002-2003 sono operativi i consigli di corso di laurea, ai quali i docentie gli studenti delle rappresentanze afferiscono come di seguito indicato.

Segretario amministrativo: Cristina Viola

Corso di laurea in Economia aziendale (classe 17)

Docenti:

Eugenio D’Amico (presidente)Valeria Spada Inigo MeccarielloNiccolò Abriani Christian CavazzoniPietro Boria Annamaria DentamaroNunzio Angiola Alessandra GiannelliAnna Chimenti Mauro RomanoStefano Dell’Atti Marco F. CapitanioAndrea Di Liddo Primiano Di NautaFlaviano Moscarini Denise MiliziaMarco Taliento Angelo Mongiò

Studenti:

Marco Luigi Bonpensiero Angela MelchiorreGennaro Grallo Cristiana MelusoGiovanni Iasottile Antonio MongeluzzoVincenza Marseglia Adriana Tancredi

Corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici (classe 17)Segretario amministrativo: Cristina Viola

Docenti:

Piero Mastroberardino Silvana MustiSalvatore Monticelli Gabriella RienzoGiuseppe Nicoletti Massimo RussoAssunta Pinto Roberta SistoCaterina Tricase Gabriele Di ComiteArianna Di Vittorio

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iaStudenti:

Tamara Biancardino Michele MastropieriPasquale CapanoMichele D’Orazio Luca PiemonteseRuggiera Farano Vincenzo Vasciaveo

Corso di laurea in Economia classe 28Segretario amministrativo: Domenico La Bella

Docenti:

Antonio Troisi (presidente) Giacomo PorcelliLucia Maddalena Vincenzo VecchioneCorrado Crocetta Michele MiloneFrancesco Contò Giorgio PelagattiMichele Distaso Filippo ReganatiGennaro Loiotine Isabella VarrasoGiuseppina Pellegrino Antonio ColavecchioMarco Rossi Luca GrilliGiuseppe Massimo Paradiso Umberto A. De Girolamo

Studenti:

Roberto Abate Angela PistilloCostantino De Cillis Vincenzo RosielloFabio Franco Alba TatajMichele La Torre Angelo VigilanteMaria Meliota

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Facoltà di Econom

iaLABORATORIO DIDATTICO DI INFORMATICA

Responsabile: dott. Giuseppe MainardiTecnici informatici: Luca Gigli, Carmine Malice.

È a disposizione degli studenti della Facoltà un laboratorio didattico di informati-ca dotato di 20 postazioni di lavoro, 12 connesse via terminale a un server windows e8 autonome dotate di windows XP. Al laboratorio informatico possono accedere glistudenti che partecipano ai corsi ufficiali della Facoltà o ai corsi di alfabetizzazioneinformatica che prevedano l’uso del PC.

Il laboratorio consente anche l’accesso, per uso didattico, alla “rete delle reti”: Internet.Su Internet sono messe a disposizione, all’indirizzo http:// www.economia.unifg.it,

tutte le notizie ed informazioni riguardanti la Facoltà (programmi dei corsi, orari diricevimento, appelli di esami, orario di lezioni, la stessa guida dello studente, ecc.).Inoltre è attivata la prenotazione degli esami mediante lo statino elettronico. Ciò con-sente agli studenti di iscriversi ad un esame, senza doversi recare in Facoltà a conse-gnare lo statino, o comunque utilizzando le postazioni di lavoro del laboratorio.

È attivo anche il laboratorio linguistico multimediale che consente l’approfondi-mento e l’esercitazione, assistita dal computer, della lingua inglese, nonchè degli ap-plicativi MS Office secondo gli standard della Patente Europea del Computer me-diante dei corsi multimediali su CD-ROM.

LABORATORIO DIDATTICO DI INFORMATICA (Manfredonia)

Responsabile: dott. Giuseppe MainardiCollaboratore: Vincenzo Quero

Il laboratorio consta di 8 postazioni terminali connesse a un server Windows e di 2Personal Computer. I due PC sono usati per l’apprendimento della lingua inglese edegli applicativi Microsoft Office mediante corsi multimediali in autoistruzione. Tut-te le postazioni sono abilitate a navigare su Internet per ricerca di materiale didatticoe usate per le lezioni di materie informatiche del corso di laurea in Economia e Am-biente.

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iaSERVIZIO PER L’ORIENTAMENTO

Responsabile: Domenico La BellaCollaboratore: Anna De FilippisRecapito telefonico: 0881/ 709235/727267/724754

La Facoltà di Economia ha costituito una commissione per l’Orientamento, alloscopo di migliorare il servizio delle informazioni a favore degli studenti. In particola-re la Commissione si propone:

a) di rivolgersi agli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie superiori dellaprovincia di Foggia, per presentare adeguatamente la Facoltà di Economia.

b) di facilitare l’accesso ai servizi della Facoltà per gli studenti iscritti alla Facoltàdi Economia, fornendo indicazioni quanto più ampie possibili (iscrizioni, piani distudio, biblioteca, EDISU, ecc.).

c) di collegarsi con il mondo del lavoro - non solo della provincia di Foggia - inmodo da assicurare la massima diffusione di ogni informazione ed iniziativa possibilein merito, ivi compresa la partecipazione a stages ed esperienze aziendali.

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Facoltà di Econom

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BIBLIOTECA INTERFACOLTÀ

Via IV novembre, 1 - 71100 FoggiaTel. 0881.709261 - 725165 Fax 0881.709261/725165

e.mail: [email protected]

Direttore scientifico: prof.ssa Isabella VarrasoDirettore tecnico: dott.ssa Isabella TammoneComponenti della Giunta di Biblioteca: prof. Mario Fuiano, prof. Marco Miletti,prof.ssa Lucia Bozzi, prof.ssa Caterina Tricase, dott. Mauro Romano, dott. Luca GrilliUfficio catalogazioni e prestiti: informazioni tel. 0881 709261Ufficio ordini monografie e periodici: dott.ssa Maria Sollecito, sig.ra Rita Ieronimotel. 0881 709261

La struttura, situata al piano terra del Palazzo Ateneo, dispone di una sala letturacon 90 posti a sedere. La Biblioteca Interfacoltà (Economia e Giurisprudenza) è spe-cializzata nelle discipline giuridiche, storico-sociali, aziendali, economiche, e statisti-co-matematiche. Il patrimonio bibliografico si compone di circa 30.000 monografie,in costante incremento, e di 874 titoli di periodici.

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iaSERVIZI DELLA BIBLIOTECA

Sono disponibili al pubblico i seguenti servizi:

• Catalogo on line (http://biblioteca.unifg.it/sebina/opac/ase)

Tramite il catalogo on line, gli utenti registrati (quelli cioè che dispongono del codiceutente fornito dalla biblioteca al momento dell’iscrizione al prestito) possono usufru-ire di vari servizi quali richiedere un prestito, prenotare un libro o suggerirne l’acqui-sto, memorizzare le ricerche effettuate ecc.• Cataloghi a schede per titoli, autori, soggetto e classe• Sala lettura con volumi collocati a scaffale aperto• Prestito ai laureandi• Ricerche bibliografiche on line e su cd-rom• Document delivery• Servizio fotocopie self-service con schede prepagate

Il servizio prestiti osserva i seguenti orari:

Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13,00.Il pomeriggio da lunedì a venerdì dalle ore 15.30 alle 17.30.Le ricerche bibliografiche per tesisti su banche dati e on-line si effettuano il martedìdalle 11,00 alle 13,00 ed il venerdì dalle 11,00 alle 13,00

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Facoltà di Econom

iaRAPPRESENTANZE STUDENTESCHE

Le rappresentanze studentesche presenti in Facoltà: Area Nuova, A.S.U. (Asso-ciazione Studenti Universitari), Rinascita Universitaria, S.U.D. (Studenti UniversitariDemocratici), svolgono attività di informazione e consulenza per gli studenti, integra-tive di quelle fornite dalle strutture della Facoltà.

SEGRETERIA STUDENTI DELLA FACOLTÀ

Responsabile: dott.ssa Silvia MinerviniCollaboratori: dott.ssa L. Filoni; Costantino Vinella

Orario di sportello: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 (nei periodi di imma-tricolazione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00)

Orario di ricevimento: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Tel. 0881/56.82.44/56.85.62/56.85.54

ALCUNI NUMERI UTILI

Direttore amministrativo (dott. Guido Croci) tel. 0881 / 338444

Ufficio staff di Direzione Amm. tel. 0881 / 338445

Presidenza Facoltà di Giurisprudenza tel. 0881 / 723.794

Segreteria di Lettere (dott. Ferdinando Gosciola) tel. 0881 / 568.244

Segreteria di Giurisprudenza (Berardino D’Apote) tel. 0881 / 772.958

Segreteria di Medicina e Chirurgia tel. 0881 / 582.229

Segreteria di Agraria tel. 0881 / 582.230

Rappresentanti studenti Area Nuova tel. 0881 / 778.804

Rappresentanti studenti A.S.U. tel. 0881 / 725.263

Rappresentanti studenti Rinascita universitaria tel. 0881 / 708.857

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iaCALENDARIO DIDATTICO

a.a. 2004-2005

Vacanze di Natale

II appello sessione invernale

III appello sessione invernale

Lauree sessione straordinaria (I seduta)

Inizio II semestre 2004-2005

Vacanze pasquali

I appello fuori corso *

Lauree sessione straordinaria (II seduta)

Chiusura II semestre 2004-2005I appello sessione estiva

II appello sessione estiva

Lauree sessione estiva

IIII appello sessione estiva

Appello settembre

Inizio I semestre 2005-2006

Lauree sessione autunnale

II appello fuori corso **

Chiusura I semestre 2005-2006I appello sessione invernale

da giovedì 23 dicembre 2004 a venerdì 7gennaio 2005(*)

da lunedì 10 gennaio a mercoledì 26 gen-naio 2005da mercoledì 2 febbraio a sabato 12 febbra-io 2005da martedì 22 febbraio a giovedì 24 febbra-io 2005martedì 1 marzo 2005da giovedì 24 marzo a mercoledì 30 marzo2005(*)

da lunedì 29 marzo a mercoledì 7 aprile 2005

da mercoledì 27 aprile a venerdì 29 aprile2005sabato 28 maggio 2005da venerdì 3 giugno a sabato 11 giugno 2005da lunedì 20 giugno a giovedì 30 giugno2005da lunedì 11 luglio a mercoledì 13 luglio 2005da mercoledì 14 luglio a mercoledì 27 luglio2005da mercoledì 14 settembre a sabato 24 set-tembre 2005lunedì 26 settembre 2005da martedì 11 ottobre a giovedì 13 ottobre 2005da lunedì 5 a mercoledì 7 dicembre 2005

da lunedì 7 novembre a martedì 15 novem-bre 2005

sabato 10 dicembre 2005da lunedì 12 dicembre a mercoledì 21 di-cembre 2005

(*) estremi inclusi

La commissione propone, inoltre, di conservare le seguenti regole:- tra due appelli della medesima disciplina devono trascorrere almeno 15 gg.;

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Facoltà di Econom

ia- è vietato fissare esami nelle ore in cui è prevista la riunione degli organi collegiali

di appartenenza dei Presidenti delle commissioini d’esame ( Consiglio di Facoltà;Consiglio di corso di studio; Consiglio di Dipartimento ...);

- * sono ammessi al I appello (APRILE) per i fuori corso anche studenti del:2° anno i quali possono sostenere esami:del 2° anno, II semestre, solo quelli i cui corsi sono iniziati a marzo e terminatiad aprile.3° anno i quali possono sostenere esami:del 1 ° e 2° anno;del 3° anno, I semestre;del 3° anno, II semestre, solo quelli i cui corsi sono iniziati a marzo e terminatiad aprile.

- ** sono ammessi al II appello (NOVEMBRE) per i fuori corso anche studenti del:2° anno i quali possono sostenere esami:del 2° anno, I semestre, solo quelli i cui corsi sono iniziati a settembre e termi-nati a novembre;3° anno i quali possono sostenere esami:del 1° e 2° anno;del 3° anno, I semestre, solo quelli i cui corsi sono iniziati a settembre e termi-nati a novembre;

- si raccomanda di dare la possibilità ad ogni studente di sostenere tutte le provepreviste per l’esame all’interno di un unico appello.

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Faco

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iaELENCO INSEGNAMENTI CON LA SUDDIVISIONE IN SEMESTRI

Corso di Laurea in ECONOMIA AZIENDALEPercorsi - Amministrazione delle aziende/Management

- Economia e professioni/Consulenza aziendale

classe XVII - a.a. 2004-2005

ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI DOTT. MONGIO’ 1°DIRITTO COMMERCIALE PROF. ABRIANI 2°DIRITTO FALLIMENTARE PROF.SSA LOFOCO 1°DIRITTO TRIBUTARIO PROF. BORIA 2°ECONOMIA AZIENDALE (A-L) PROF. D’AMICO 1°ECONOMIA AZIENDALE (M-Z) PROF. MILONE 1°ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI PROF. DELL’ATTI 2°ECONOMIA DEI GRUPPI, DELLE CONCENTRAZ. E DELLECOOP. AZIEND. PROF. D’AMICO 1°ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZ.PUBBLICHE PROF. ANGIOLA 2°ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PROF. MASTROBERARDINO 1°ECONOMIA INDUSTRIALE PROF. POZZI 1°ECONOMIA POLITICA I PROF. REGANATI 2°ECONOMIA POLITICA II PROF. DE GIROLAMO 1°ELABORAZ. AUTOM. DEI DATI PER LE DECISIONI ECON.E FINANZ. PROF. DE CESARE 2°FINANZA AZIENDALE DOTT. SSA GALLUCCI 2°GEOGRAFIA DELL’IMPRESA PROF.SSA GIANNELLI 1°ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO PROF. MONTICELLI 2°ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO PROF.SSA CHIMENTI 2°LINGUA FRANCESE PROF.SSA CAVALLINI 2°LINGUA INGLESE PROF.SSA MILIZIA 2°LINGUA SPAGNOLA PROF. LOIOTINE 2°LINGUA TEDESCA PROF. REGINA 2°MARKETING PROF.SSA PINTO 1°MATEMATICA FINANZIARIA PROF. DI LIDDO 1°MATEMATICA GENERALE (A-L) PROF.SSA MADDALENA 1°MATEMATICA GENERALE (M-Z) DOTT. GRILLI 1°MERCEOLOGIA PROF.SSA SPADA 1°METODOLOGIE E DETERMINAZ. QUANTITATIVE D’AZ. I:CONTABILITA’ E BILANCIO (A-L) PROF. ONESTI 1°METODOLOGIE E DETERMINAZ. QUANTITATIVE D’AZ. I:CONTABILITA’ E BILANCIO (M-Z) PROF. ANGIOLA 1°

MATERIA DOCENTE sem.

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Facoltà di Econom

iaMATERIA DOCENTE sem.

METODOLOGIE E DETERMINAZ. QUANTITATIVED’AZIENDA II: ANALISI DI BILANCIO E INFORMATIVAESTERNA DOTT. MOSCARINI 1°ORGANIZZAZIONE AZIENDALE PROF. MASTROBERARDINO 2°PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE PMI –CONTABILITA’ PER L’ALTA DIREZIONE DOTT. MOSCARINI 1°RAGIONERIA PROFESSIONALE DOTT. TALIENTO 1°REVISIONE AZIENDALE DOTT. CAPITANIO (2 cfu)

DOTT. DE MONTE (2 cfu) 2°SCIENZA DELLE FINANZE PROF. TROISI 1°SISTEMI INFORMATICI PER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI DOTT. MELONI 2°STATISTICA I PROF. MECCARIELLO 1°STRATEGIE E POLITICHE AZIENDALI DOTT. PAPEO 1°

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MATERIA DOCENTE sem.

ELENCO INSEGNAMENTI CON LA SUDDIVISIONE IN SEMESTRI

Corso di Laurea inECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI TURISTICI

classe XVII - a.a. 2004-2005

ANALISI E PIANIFICAZIONE DI SISTEMI AGRICOLI DOTT.SSA SISTO 2°E FORESTALIDEMOGRAFIA PROF. DI COMITE 1°DIRITTO AMMINISTRATIVO DOTT. COLAVECCHIO 1°DIRITTO COMMERCIALE PROF. ABRIANI 2°ECONOMIA AZIENDALE (A-L) PROF. D’AMICO 1°ECONOMIA AZIENDALE (M-Z) PROF. MILONE 1°ECONOMIA DEI BENI CULTURALI PROF.SSA MANTOVANI 1°ECONOMIA DEL TURISMO PROF. TROISI 1°ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZ. PROF. ANGIOLA 2°PUBBLICHEECONOMIA E GESIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE PROF.SSA PINTO 2°ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PROF. MASTROBERARDINO 1°ECONOMIA POLITICA I PROF. REGANATI 2°ELABORAZ. AUTOM. DEI DATI PER LE DECISIONI ECON. PROF. DE CESARE 2°E FINANZ.FINANZA AZIENDALE DOTT.SSA GALLUCCI 2°GEOGRAFIA DEL TURISMO PROF.SSA VARRASO 2°ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO PROF. MONTICELLI 2°ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO PROF.SSA CHIMENTI 2°LEGISLAZIONE DEL TURISMO DOTT. COLAVECCHIO 1°LINGUA FRANCESE PROF.SSA CAVALLINI 2°LINGUA INGLESE PROF.SSA MILIZIA 2°LINGUA SPAGNOLA PROF. LOIOTINE 2°LINGUA TEDESCA PROF. REGINA 2°MARKETING PROF.SSA PINTO 1°MATEMATICA FINANZIARIA PROF. DI LIDDO 1°MATEMATICA GENERALE (A-L) PROF.SSA MADDALENA 1°MATEMATICA GENERALE (M-Z) DOTT. GRILLI 1°MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI PROF.SSA TRICASE 1°METODOLOGIE E DETERMINAZ. QUANTITATIVE D’AZ. I: PROF. ONESTI 1°CONTABILITA’ E BILANCIO (A-L)METODOLOGIE E DETERMINAZ. QUANTITATIVE D’AZ. I: PROF. ANGIOLA 1°CONTABILITA’ E BILANCIO (M-Z)SISTEMI DI GESTIONE E CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PROF. NICOLETTI 1°

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Facoltà di Econom

iaMATERIA DOCENTE sem.

SISTEMI INFORMATICI PER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI DOTT. MELONI 2°STATISTICA DEL TURISMO DOTT. GISMONDI 1°STATISTICA I PROF. MECCARIELLO 1°STORIA ECONOMICA PROF.SSA RIENZO 2°STRATEGIE DI IMPRESA E PROCESSI DECISIONALI PROF. MASTROBERARDINO 2°STRATEGIE E POLITICHE DELL’AZIENDA TURISTICA DOTT. PATANO 2°

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Faco

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ANALISI COSTI BENEFICI PROF. VECCHIONE 2°ANALISI E VALUTAZIONE DELLA TECNOLOGIA PROF.SSA SPADA 2°DIRITTO AMMINISTRATIVO DOTT. COLAVECCHIO 1°DIRITTO COMMERCIALE PROF. ABRIANI 2°DIRITTO DELLA BANCA E DEI MERCATI FINANZIARI PROF.SSA PELLEGRINO 2°ECONOMETRIA DOTT. ROSSI 2°ECONOMIA AZIENDALE DOTT. ROMANO 1°ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI PROF. DELL’ATTI 2°ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONIPUBBLICHE PROF. ANGIOLA 2°ECONOMIA E POLITICA AGRARIA PROF. DISTASO 2°ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI DOTT. MACI 1°ECONOMIA INDUSTRIALE PROF. POZZI 1°ECONOMIA INTERNAZIONALE PROF. REGANATI 2°ECONOMIA MONETARIA PROF. DE GIROLAMO 1°ECONOMIA POLITICA I PROF. ROSSI 2°ECONOMIA POLITICA II PROF. DE GIROLAMO 1°ELABORAZ. AUTOMATICA DEI DATI PER LE DECISIONIECONOM. e FINAZIAR. PROF.SSA TARTAGLIA 1°FINANZA AZIENDALE DOTT.SSA GALLUCCI 2°GEOGRAFIA ECONOMICA PROF.SSA VARRASO 1°ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO PROF. PORCELLI 2°ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO PROF. PELAGATTI 1°LINGUA FRANCESE PROF.SSA CAVALLINI 2°LINGUA INGLESE DOTT.SSA TARONNA 2°LINGUA SPAGNOLA PROF. LOIOTINE 2°LINGUA TEDESCA PROF. REGINA 2°MATEMATICA FINANZIARIA PROF. DI LIDDO 1°MATEMATICA GENERALE PROF.SSA TARTAGLIA 1°MATEMATICA PER L’ECONOMIA E LA FINANZA PROF.SSA MADDALENA 1°METODI MATEMATICI PER LE SCELTE ECONOMICHEE FINANZIARIE DOTT.SSA MUSTI 1°

ELENCO INSEGNAMENTI CON LA SUDDIVISIONE IN SEMESTRI

Corso di Laurea in ECONOMIA Percorsi - Analisi economica

- Analisi e valutazione delle politiche pubbliche- Economia delle istituz. e dei mercati finanziari

classe XXVIII - a.a. 2004-2005

MATERIA DOCENTE sem.

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Facoltà di Econom

iaMATERIA DOCENTE sem.

METOD. E DETERMINAZ. QUANTITATIVE D’AZ. I:CONTABILITA’ e BILANCIO PROF. MILONE 1°MICROECONOMIA DELLE POLITICHE PUBBLICHE PROF. TROISI 1°MODELLI MATEMATICI PER I MERCATI FINANZIARI PROF. DI LIDDO 2°POLITICA ECONOMICA PROF. VECCHIONE 2°SCIENZA DELLE FINANZE PROF. TROISI 1°SISTEMI INFORMATICI PER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI 1°STATISTICA DEI MERCATI FINANZIARI DOTT.SSA CAFARELLI 1°STATISTICA ECONOMICA DOTT. ROSETO 2°STATISTICA I PROF. CROCETTA 2°STATISTICA II PROF. CROCETTA 2°STORIA DELLA MONETA E DELLA BANCA PROF.SSA RIENZO 2°STORIA ECONOMICA PROF.SSA RIENZO 2°TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI PROF. NICOLETTI 2°

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iaELENCO INSEGNAMENTI

Corso di Laurea in ECONOMIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Percorso - Economia agro-alimentare

classe XXVIII - a.a. 2004-2005

MATERIA DOCENTE sem.

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA PROF.SSA CHIMENTI 1°ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE PROF. CONTO’ 1°ECONOMIA AZIENDALE PROF. ROMANO 1°ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI E FORESTALI DOTT.SSA SISTO 2°ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PROF. MASTROBERARDINO 1°ECONOMIA E POLITICA AGRARIA PROF. DISTASO 2°ECONOMIA POLITICA I PROF. ROSSI 2°ECONOMIA POLITICA II PROF. DE GIROLAMO 1°ELABORAZIONE AUTOMATICA DEI DATI PER LEDECISIONI ECONOMICHE E FINAZIARIE PROF.SSA TARTAGLIA 1°FINANZA AZIENDALE DOTT.SSA GALLUCCI 2°GEOGRAFIA DELL’IMPRESA AGRO-ALIMENTARE PROF.SSA GIANNELLI 2°GEOGRAFIA ECONOMICA PROF.SSA VARRASO 1°ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO PROF. PORCELLI 2°ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO PROF. PELAGATTI 1°LINGUA FRANCESE PROF.SSA CAVALLINI 2°LINGUA INGLESE DOTT.SSA TARONNA 2°LINGUA SPAGNOLA PROF. LOIOTINE 2°LINGUA TEDESCA PROF. REGINA 2°MARKETING PROF.SSA PINTO 1°MATEMATICA FINANZIARIA PROF. DI LIDDO 1°MATEMATICA GENERALE PROF.SSA TARTAGLIA 1°MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI PROF.SSA TRICASE 2°METODOLOGIE E DETERMINAZ. QUANTITATIVE D’AZ. I:CONTABILITA’ E BILANCIO PROF. MILONE 1°POLITICA ECONOMICA PROF. VECCHIONE 2°SCIENZA DELLE FINANZE PROF. TROISI 1°SISTEMI INFORMATICI PER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI 1°STATISTICA I PROF. CROCETTA 2°STATISTICA II PROF. CROCETTA 2°STORIA ECONOMICA PROF.SSA RIENZO 2°TECNOLOGIA DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI PROF. CAPPELLETTI 1°

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Facoltà di Econom

iaELENCO INSEGNAMENTI

Corso di Laurea inECONOMIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Percorso - Economia e Ambiente

classe XXVIIIsede di MANFREDONIA - a.a. 2004-2005

MATERIA sem.DOCENTE

ECONOMIA AZIENDALE DOTT. FORMIGLIO 1°ECONOMIA POLITICA I PROF. REGANATI 2°IST. DI DIRITTO PRIVATO DOTT. MONGILLO 2°IST. DI DIRITTO PUBBLICO PROF.SSA LATILLA 1°MATEMATICA GENERALE PROF. DI LIDDO 1°STATISTICA I PROF. MECCARIELLO 1°ELABORAZIONE AUTOMATICA dei DATI per leDECISIONI ECONOMICHE e FINANZIARIE DOTT. GRILLI 2°LINGUA INGLESE PROF.SSA SPINZI 2°ECONOMIA E POLITICA AGRARIA PROF. SSA SISTO 2°ECONOMIA POLITICA II PROF. REGANATI 2°GEOGRAFIA ECONOMICA PROF.SSA GIANNELLI 2°MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI DOTT. RANA 1°METODI E MODELLI MATEMATICI PER L’ECONOMIAE L’AMBIENTE PROF. DI LIDDO 1°METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVED’AZIENDA I: CONTABILITA’ E BILANCIO DOTT. GENTILE 1°POLITICA ECONOMICA PROF. VECCHIONE 2°SISTEMI INFORMATICI PER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI 2°STATISTICA II PROF. M. RUSSO 1°LINGUA FRANCESE DOTT.SSA ZENGA 2°LINGUA TEDESCA DOTT.SSA DE STEFANO 2°LINGUA SPAGNOLA PROF. LOIOTINE 2°ANALISI E PIANIFICAZ. DEI SIST. AGRICOLI E FORESTALI PROF.SSA SISTO 2°DIRITTO DELL’AMBIENTE DOTT. SACCO 1°ECONOMIA AMBIENTALE PROF. VECCHIONE 2°ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PROF.SSA PINTO 2°ECONOMIA INDUSTRIALE DOTT. SARRA 2°POLITICA DELL’AMBIENTE PROF.SSA VARRASO 1°SCIENZA DELLE FINANZE PROF. TROISI 1°SISTEMI DI GESTIONE E CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PROF. NICOLETTI 1°STORIA ECONOMICA PROF.SSA RIENZO 1°

anno

1°anno

2°anno

3°anno

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ECONOMIA AZIENDALE DOTT. TALIENTO 1°ECONOMIA POLITICA I PROF. DE GIROLAMO 2°IST. DI DIRITTO PRIVATO DOTT. GALLI 2°IST. DI DIRITTO PUBBLICO DOTT. FONTANA 1°MATEMATICA GENERALE PROF.SSA MADDALENA 2°STATISTICA I DOTT.SSA CAFARELLI 2°ELABORAZIONE AUTOMATICA dei DATI per leDECISIONI ECONOMICHE e FINANZIARIE PROF. GALLO 1°LINGUA INGLESE PROF. ZENGA 1°CONTABILITA’ e BILANCIO delle BANCHE e degliENTI FINANZIARI DOTT. BUSCICCHIO 2°DIRITTO COMMERCIALE DOTT.SSA DENTAMARO 1°DIRITTO delle BANCHE e della BORSA DOTT.SSA DENTAMARO 2°ECONOMIA degli INTERMEDIARI FINANZIARI PROF. DELL’ATTI 2°ECONOMIA POLITICA II PROF. DE GIROLAMO 1°MATEMATICA FINANZIARIA DOTT.SSA MUSTI 1°METODOLOGIE E DETERMONAZIONI QUANTITATIVED’AZIENDA I: CONTABILITA’ e BILANCIO DOTT. TALIENTO 1°SISTEMI INFORMATICI per il SUPPORTO alle DECISIONI DOTT. TROMBACCO 1°STATISTICA ECONOMICA PROF. CROCETTA 2°LINGUA FRANCESE DOTT.SSA MAZZARELLA 2°LINGUA TEDESCA PROF. OSTERKORN 2°LINGUA SPAGNOLA 2°DIRITTO TRIBUTARIO DOTT. CARDILLO 1°ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE DOTT. RONCONE 2°ECONOMIA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE DOTT. GOZZETTI 2°ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DOTT. MEROLA 1°ECONOMIA MONETARIA PROF. DE MARCO 1°FINANZA AZIENDALE DOTT. DI GIOVANNI 2°METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTIT. D’AZIEN-DA 2: ANALISI DI BILANCIO E INFORMATIVA ESTERNA PROF. ANGIOLA 1°METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVED’AZIENDA 3: VALUTAZIONE D’AZIENDA PROF. ANGIOLA 1°ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DOTT. DI NAUTA 2°STORIA DELLA MONETA E DELLA BANCA PROF.SSA RIENZO 2°TECNICA BANCARIA DOTT. MACI 1°

MATERIA sem.DOCENTE anno

1°anno

2°anno

3°anno

ELENCO INSEGNAMENTI

Corso di Laurea inECONOMIA AZIENDALE (classe XVII)

Percorso - Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari

sede di SAN SEVERO - a.a. 2004-2005

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Facoltà di Econom

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PROGRAMMA DEI CORSI(nuovo ordinamento)

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Facoltà di Econom

iaANALISI COSTI-BENEFICI

6 CFU - Classe 28Vincenzo VECCHIONE

[email protected]

Le principali teorie delle decisioni pubbliche: utilità e utilitarismo; concezionidello Stato e teorie delle scelte pubbliche; conflitto sociale e Scuola di Public Choice,fallimenti del mercato e beni pubblici; fallimenti dello Stato e principio di sussidiarietà.

Le principali teorie del Benessere collettivo: benessere individuale e benesserecollettivo; misurazione del benessere e teorie del First e Second Best; teorema del-l’impossibilità di Arrow; benessere economico e sostenibilità ambientale; indicatoridi crescita socioeconomica e di sostenibilità ambientale.

I modelli decisionali: individuazione delle alternative; preferenze del decisore;analisi marginale e indivisibilità; modelli descrittivi e modelli prescrittivi; modellideterministici e modelli probabilistici.

Analisi costi-benefici: base teorica dell’analisi costi-benefici; la regola fondamen-tale dell’analisi costi-benefici; stima dei costi e dei benefici; il procedimento per l’ap-plicazione (previsione, valutazione, disponibilità a pagare, misurazione dei costi di unprogetto, prezzi ombra); analisi costi-efficacia; analisi costi-benefici e obiettiviredistributivi; valutazione delle conseguenze future e metodo dello sconto.

Testi consigliati:TURCHI F. (2002), Elementi di economia per l’analisi costi benefici, Franco Angeli,

MilanooppureNUTI F. (2001), La valutazione economica delle decisioni pubbliche, Giappichelli,

TorinooppureROSTIROLLA P. (1998), La fattibilità economico-finanziaria: metodi e applicazioni, Parte

I, Liguori Editore, Napoli.

Gli studenti, appartenenti alla classe 17, che intendono sostenere l’esame comeinsegnamento a libera scelta possono concordare un programma specifico con iltitolare della materia.

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iaANALISI E CONTABILITÁ DEI COSTI

4 CFU - Classe 17Angelo MONGIÓ

Il corso si propone di fornire agli studenti le basi conoscitive e gli strumenti appli-cativi riguardanti l’elaborazione e l’utilizzo delle informazioni sui costi in ambitoaziendale, a supporto sia dei processi decisionali, sia dei sistemi di programmazione econtrollo della gestione.

Il corso intende altresì presentare l’evoluzione in atto nei sistemi di Cost Accounting,dalla tradizionale impostazione per centri di costo a quella più recente incentrata sulleattività, fino al passaggio verso approcci più evoluti di Cost Management.

Il corso sarà strutturato in due moduli. Il primo modulo è dedicato agli strumenti“tradizionali” di Cost Accounting; il secondo si focalizza sugli strumenti “evoluti” diCost Management.

I MODULO: Gli strumenti “tradizionali” di Cost Accounting1. Il problema dei costi aziendali nell’ambito del sistema delle decisioni aziendali. I

modelli aziendali di riferimento per le decisioni2. La contabilità analitica

• Il concetto di costo• La classificazione dei costi e le configurazioni di costo

3. L’analisi Costi-Volumi-Risultati• Il margine di contribuzione• Il punto di pareggio• L’analisi di sensitività• L’analisi C-V-R nelle aziende multiprodotto• Limiti dell’analisi C-V-R

4. I sistemi di calcolo del costo di prodotto a costo pieno• Il full costing a base unica e a base multipla• La contabilità per centri di costo

5. Il direct costing e l’impiego del margine di contribuzione nelle decisioni• I fondamenti economici del direct costing• Direct costing semplice ed evoluto: il loro impiego nelle decisioni aziendali

II MODULO: Gli strumenti “evoluti” di Cost Management6. Cambiamenti nelle architetture organizzative e gestionali e analisi dei costi

• Le variabili emergenti nei moderni sistemi aziendali• Il ruolo dell’analisi dei costi nel nuovo contesto operativo aziendale• Verso la “gestione dei costi”: il cost management

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Facoltà di Econom

ia7. Il calcolo dei costi a partire dalle “attività” aziendali: l’Activity-Based Costing

• Il funzionamento di un sistema ABC• La misurazione del consumo di risorse nelle attività aziendali come output infor-

mativo dell’ABC e la sua utilità per le decisioni Aspetti di continuità e di innova-zione dei sistemi ABC

8. L’Activity Based Management• I principali strumenti per il Cost Management basato sulle attività

Testi consigliati:per il MODULO I: Gli strumenti “tradizionali” di Cost Accounting

L. CINQUINI, Strumenti per l’analisi dei costi. Elementi introduttivi, vol. I, Giappichelli,Torino, 1997.per il MODULO II: Gli strumenti “evoluti” di Cost Management

P. MIOLO VITALI, Strumenti per l’analisi dei costi. Il costing moderno per la comunica-zione interna, vol. II, Giappichelli, Torino, 1997 (parti I, II e III).

ANALISI E PIANIFICAZIONE DEI SISTEMIAGRICOLI E FORESTALI

4 CFU - Classi 17 e 28 (Manfredonia)Roberta [email protected]

1. Rapporti tra agricoltura-ambiente-territorio- Caratteri dell’attività agricola- Interazioni agricoltura-ambiente- Forme patologiche della proprietà fondiaria

2. Il concetto di rurale- Definizione di rurale- Indici di ruralità- Dimensione economica dell’attività agricola (RLS, specializzazione produttiva)

3. La Politica Agricola Comunitaria e la sua evoluzione- Evoluzione della PAC dal suo avvio alla riforma Mac Sharry- Le Misure agro-ambientali

4. La Politica delle strutture e di Sviluppo Rurale dell’Unione Europea- Il Piano Mansholt e le tre direttive- La Politica delle strutture- I Fondi Strutturali- Le Regioni Obiettivo- La Politica di Sviluppo Rurale

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ia- POR e PSR Puglia

5. La programmazione negoziata e i relativi strumenti- L’intesa istituzionale di programma- L’accordo di programma quadro- Il contratto d’area- Il contratto di programma- I Patti Territoriali

6. L’agriturismo- Il quadro normativo- La politica comunitaria per l’agriturismo- La normativa italiana- La normativa regionale pugliese

7. Il marketing territoriale- Definizione- Obiettivi strategici e operativi- Attori- Strategie di marketing territoriale- Casi applicativi

Testi Consigliati:Dispense fornite dal docente;Indicazioni bibliografiche fornite nel corso delle lezioni.

ANALISI E VALUTAZIONE DELLA TECNOLOGIA4 CFU - Classe 28 Valeria SPADA

[email protected]

L’obiettivo del corso consiste nel far accrescere negli studenti di una facoltà eco-nomica la consapevolezza della stretta interazione tra le attività produttive e il consu-mo di beni (merci e servizi) e le problematiche ambientali. Tali presupposti consento-no di comprendere le ragioni per le quali saper “valutare” dal punto di vista ambienta-le la tecnologia sia un’esigenza sempre più sentita sia dalle imprese sia dalla pubblicaamministrazione.

Il programma si divide in 2 moduli da 2 CFU ciascuno.1 - Produzione industriale e inquinamento.

Il fabbisogno di risorse naturali e di materie prime. L’inquinamento di aria, acqua,suolo.La produzione di rifiuti. I costi dell’inquinamento. I profitti del non-inquina-mento.

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Facoltà di Econom

iaI concetti dalla “crescita economica” allo “sviluppo sostenibile”.I fattori che determinano la crisi ambientale. I limiti dello sviluppo. La Conferen-za ONU di Stoccolma del 1972. La Commissione Brundtland. Il “Vertice dellaTerra” di Rio de Janeiro del 1992. La Conferenza di Johannesburg del 2002.

2 - L’Unione Europea e la questione ambientale.Dal Trattato di Roma al Trattato di Amsterdam. I Programmi di Azione Ambienta-le. La Direttiva sul Controllo e Prevenzione Integrati dell’Inquinamento. La Poli-tica Integrata di Prodotto.Gli strumenti per la valutazione ambientale della tecnologia.

Testi consigliati:Appunti delle lezioni.M. CARLEY E P. SPAPENS, Condividere il mondo. Equità e sviluppo sostenibili delventunesimo secolo, Edizioni Ambiente, Milano, 1999.

CONTABILITÁ E BILANCIO DELLE BANCHEE DEGLI ENTI FINANZIARI6 CFU- Classe 17 ( San Severo)

Mauro BUSCICCHIO

1) NORMATIVA1.1 Direttiva 78/660 CEE 25/07/78 (IV Direttiva)1.2 Direttiva 83/349 CEE 13/06/83 (VII Direttiva)1.3 Direttiva 86/635 CEE 08/12/861.4 Relazione allo schema di decreto legislativo per l’attuazione della IV e VII

direttiva1.5 Legge 29/12/90, n. 4281.6 Decreto Legislativo 27/01/92, n. 87

1.6.1 Disposizioni comuni1.6.2 Stato patrimoniale e conto economico1.6.3 Criteri per la redazione dei conti del bialncio1.6.4 Disposizioni relative allo stato patrimoniale1.6.5 Disposizioni relative al conto economico1.6.6 Criteri di valutazione1.6.7 Disposizioni relative alla nota integrativa1.6.8 Bilancio consolidato1.6.9 Disposizioni transitorie e finali

1.7 Decreto Ministro del Tesoro 24/06/921.8 Istruzioni applicative della Banca d’Italia

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ia1.8.1 Provvedimento 15/07/921.8.2 Provvedimento 31/07/92

2) CONTABILITA’ GENERALE2.1 Principi generali2.2 Piano dei conti2.3 Contabilità settoriale2.4 Inventari2.5 Procedure contabili2.6 Conti transitori, debitori e creditori diversi2.7 Cassa e Vettori2.8 Depositi e conti correnti interbancari2.9 Prestiti a clientela:

2.9.1 Conti correnti2.9.2 Mutui e prestiti personali2.9.3 Portafoglio finanziario e commerciale2.9.4 Anticipi sbf2.9.5 Effetti al dopo incasso2.9.6 Altre sovvenzioni2.9.7 Sofferenze2.9.8 Incagli

2.10 Titoli e operazioni fuori bilancio2.11 Fondi comuni d’investimento2.12 Partecipazioni2.13 Altre attività2.14 Immobilizzazioni materiali2.15 Immobilizzazioni immateriali2.16 Debiti verso banche2.17 Raccolta da clientela:

2.17.1 Depositi a risparmio2.17.2 Conti correnti2.17.3 Certificati di deposito2.17.4 Obbligazioni ordinarie, subordinate e strutturate

2.18 Fondi rettificativi dell’attivo

3) IL BILANCIO D’ESERCIZIO3.1 Principi di redazione3.2 Criteri di valutazione3.3 Gli schemi patrimoniali ed economico3.4 La nota integrativa

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Facoltà di Econom

ia3.5 Il rendiconto finanziario

4) APPROFONDIMENTI SU VOCI DEL BILANCIO4.1 Crediti

4.1.1 Valutazione4.1.2 Rappresentazione4.1.3 Informativa dei crediti dubbi4.1.4 Indicazioni del Comitato di Basilea

4.2 Titoli4.2.1 Classificazione4.2.2 Valutazione4.2.3 Rappresentazione4.2.4 Scarti di emissione e di negoziazione4.2.5 Titoli strutturati4.2.6 Operazioni coupon stripping4.2.7 Titoli zero coupon4.2.8 Titoli reverse convertible4.2.9 Titoli A.B.S. derivanti da operazioni di cartolarizzazione ex Legge 130/99

4.3 Derivati4.3.1 Fonti normative e regolamentari4.3.2 Definizioni4.3.3 Rilevazione e valutazione4.3.4 Esposizione in bilancio4.3.5 Contratti standard disponibili4.3.6 Informativa di bilancio (raccomandazioni Comitato di Basilea e IOSCO)

4.4 Riserve patrimoniali4.4.1 Fondo rischi bancari generali4.4.2 Riserve di rivalutazione4.4.3 Riserve Legge 218/904.4.4 Altre

4.5 Fondi rischi ed oneri4.5.1 Fondo rischi su crediti4.5.2 Fondo rischi ed oneri4.5.3 Fondo imposte e tasse

4.6 Rettifiche e riprese di valore4.6.1 Rettifiche e riprese analitiche su crediti4.6.2 Rettifiche e riprese forfetarie su crediti4.6.3 Rettifiche e riprese su crediti per rischio fisiologico4.6.4 Rettifiche e riprese su immobilizzazioni4.6.5 Rettifiche e riprese altre

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ia4.7 Fiscalità differita

4.7.1 Fiscalità differita attiva e passiva: trattamento in bilancio4.7.2 Calcolo4.7.3 Rilevazione nello stato patrimoniale4.7.4 Rilevazione nel conto economico4.7.5 Informativa nella nota integrativa4.7.6 Disposizioni transitorie4.7.7 Modifiche dei criteri contabili

4.8 Immobilizzazioni4.8.1 Immobilizzazioni materiali4.8.2 Immobilizzazioni immateriali4.8.3 Immobilizzazioni finanziarie

4.9 Raccolta da clientela4.9.1 Raccolta diretta4.9.2 Raccolta indiretta

4.10 Oneri e proventi straordinari4.10.1 Sopravvenienze attive4.10.2 Sopravvenienze passive4.10.3 Plus/minus su beni materiali4.10.4 Plus/minus su immobilizzazioni finanziarie

5) ALLEGATI AL BILANCIO5.1 Principali allegati5.2 Ulteriori allegati5.3 Indici di bilancio

6) BILANCIO CONSOLIDATO6.1 Condizioni per la redazione6.2 Metodi di consolidamento

6.2.1 Consolidamento integrale6.2.2 Valutazione al patrimonio netto6.2.3 Rapporti infra gruppo6.2.4 Consolidamento proporzionale

7) OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE7.1 Disciplina normativa e contabile7.2 Struttura delle operazioni7.3 Società veicolo e patrimoni separati7.4 Contabilità e bilancio dei patrimoni separati

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Facoltà di Econom

ia7) I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

7.1 Quadro normativo7.2 I principi riferibili alle banche e agli enti finanziari7.3 Gli IAS 32 e 39 E.D.7.4 La First Time Application7.4 Gli impatti sui bilanci

In base all’evoluzione normativa in atto, il programma potrà essere revisionato con unconsistente ampliamento degli argomenti sui principi contabili internazionali.

Documentazione da utilizzare:D.Lgs. 87/92;Provvedimento Banca d’Italia del 30 luglio 2002 “Istruzioni per la redazione del

bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato delle banche e delle società fi-nanziarie capogruppo di gruppi bancari”;

Principi contabili internazionali IAS 32, 39 e IFRS 1;M. BUSICCHIO “Contabilità e bilancio degli enti creditizi – il passaggio ai principi

contabili internazionali, in corso di pubblicazione.

DEMOGRAFIA4 CFU - Classe 17

Gabriele DI COMITE

I: Elementi di demografiaDefinizione e schema di Lexis. Le rilevazioni demografiche. Le caratteristiche strut-

turali della popolazione. La mortalità. Le tavole di Mortalità. La fecondità. La mortalitàinfantile. La nuzialità. I fenomeni migratori. Teorie sullo sviluppo della popolazione.Popolazione stazionaria e popolazione stabile. Proiezioni e previsioni demografiche.

Testo consigliato:L. DI COMITE, G. CHIASSINO, Elementi di Demografia, Cacucci Editore, Bari, 2001.

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iaDIRITTO AMMINISTRATIVO

8 CFU - Classe 28Antonio COLAVECCHIO

[email protected]

Argomenti principali del corso:1° Modulo (2 CFU):

- La pubblica Amministrazione- I soggetti e gli oggetti del diritto amministrativo- Le situazioni giuridiche soggettive ed i rapporti del diritto amministrativo

2° Modulo (2 CFU):- Gli atti amministrativi- Il procedimento amministrativo- L’organizzazione amministrativa

3° Modulo (2 CFU):- La giustizia amministrativa

4° Modulo (2 CFU):- Diritto amministrativo dell’economia

Testi consigliati :Parte generale:V. ITALIA – G. LANDI – G. POTENZA, Manuale di diritto amministrativo, XIII edizione,

Giuffrè, Milano, 2002, con particolare riferimento alle seguenti parti: pagg. 3-16;pagg. 55-152; pagg. 177-233; pagg. 237-260; pagg. 292-422; pagg. 479-491; pagg.520-532; pagg. 535-751.

Parte speciale:F. GABRIELE – G. BUCCI – C.P. GUARINI (a cura di), Il mercato: le imprese, le istituzioni,

i consumatori, Cacucci editore, Bari, 2003, con particolare riferimento alle pagg.3-183;

oppure, in alternativaF. MERUSI – M. PASSARO, Le autorità indipendenti, Il Mulino, Bologna, 2003.

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iaDIRITTO AMMINISTRATIVO

4 CFU - Classe 17Antonio COLAVECCHIO

[email protected]

Argomenti principali del corso:1° Modulo (2 CFU):

- La pubblica Amministrazione- I soggetti e gli oggetti del diritto amministrativo- Le situazioni giuridiche soggettive ed i rapporti del diritto amministrativo

2° Modulo (2 CFU):- Gli atti amministrativi- Il procedimento amministrativo- L’organizzazione amministrativa

Testo consigliato:V. ITALIA – G. LANDI – G. POTENZA, Manuale di diritto amministrativo, XIII edizione,

Giuffrè, Milano, 2002, con particolare riferimento alle seguenti parti: pagg. 3-16;pagg. 55-152; pagg. 177-233; pagg. 237-260; pagg. 292-422; pagg. 479-491; pagg.520-532.

DIRITTO COMMERCIALE6 CFU - Classe 28

6 e 8 CFU - Classe 17Niccolò [email protected]

Il programma si articola in quattro moduli.1. Il primo modulo è incentrato sull’analisi delle diverse figure di impresa e lo studio

degli istituti che concorrono a formare lo statuto dell’imprenditore, ed in partico-lare dell’imprenditore commerciale:- l’imprenditore: nozione, categorie e relativo statuto;- l’azienda e il suo trasferimento.

2. Il secondo modulo esamina le forme di esercizio collettivo dell’attività di impresa:- le società in generale;- le società di persone.

3. Il terzo modulo esamina:- le società per azioni, le società quotate in mercati regolamentati;- le società a responsabilità limitata;- i gruppi di società;

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ia4. Il quarto modulo esamina:

- società con scopo mutualistico;- trasformazioni, fusioni e scissioni.

Testi consigliati:Moduli 2,3,4 N. ABRIANI (e altri), Diritto delle società. Manuale breve, Giuffré, 2004.Primo modulo:Per gli studenti del corso di laurea in Economia aziendale: G. COTTINO, Diritto

commerciale, L’imprenditore I, 1, Cedam Padova, 2000 (esclusa l’introduzione stori-ca, la parte relativa ai segni distintivi, ai brevetti, alla concorrenza sleale e all’antitrust)o, in alternativa, G. F. CAMPOBASSO, Diritto commerciale, 1, Diritto dell’impresa, Utet,Torino, ult. ed. (esclusa la parte relativa ai segni distintivi, ai brevetti, alla concorren-za sleale, all’antitrust e al diritto d’autore).

Per gli studenti dei corsi di laurea in Economia e in Economia e gestione dei servi-zi turistici è richiesta la conoscenza dei lineamenti essenziali della disciplina dell’im-prenditore, dell’impresa e dell’azienda, acquisibile con lo studio della relativa tratta-zione in un manuale aggiornato di istituzioni di diritto privato.

DIRITTO COMMERCIALE8 CFU- Classe 17 ( San Severo)

Annamaria [email protected]

Il programma si articola in quattro moduli.1. Il primo modulo è incentrato sull’analisi delle diverse figure di impresa e lo studio

degli istituti che concorrono a formare lo statuto dell’imprenditore, ed in particola-re dell’imprenditore commerciale:- l’imprenditore: nozione, categorie e relativo statuto;- l’azienda e il suo trasferimento.

2. Il secondo modulo esamina le forme di esercizio collettivo dell’attività di impresa:- le società in generale;- le società di persone.

3. Il terzo modulo esamina:- le società per azioni, le società quotate in mercati regolamentati;- le società a responsabilità limitata;- i gruppi di società;

4. Il quarto modulo esamina:- società con scopo mutualistico;- trasformazioni, fusioni e scissioni.

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iaTesti consigliati:N. ABRIANI (e Altri), Diritto delle società. Manuale breve, Giuffré, 2004.G. F. CAMPOBASSO, Diritto commerciale, I, Diritto dell’impresa, Utet, Torino, 2003.

DIRITTO DELLA BANCA E DELLA BORSA6 CFU-Classe 17 ( San Severo)

Annamaria [email protected]

Il programma si articola in tre moduli.1. Nel primo modulo si esaminerà:

- la disciplina delle società quotate;- l’appello al pubblico risparmio: le fattispecie. La sollecitazione all’investimento:

il prospetto informativo; lo svolgimento dell’operazione; i controlli; gli annuncipubblicitari. Le offerte pubbliche di acquisto o di scambio: il documento di offer-ta; lo svolgimento dell’operazione; le offerte pubbliche di acquisto obbligatorie.La responsabilità da prospetto. Le offerte fuori sede e a distanza.

2. Nel secondo modulo si esamineranno gli intermediari finanziari non bancari e inparticolare:- la borsa e il suo funzionamento;- gli organismi di investimento collettivo;- le imprese di investimento;- gli altri intermediari;- la crisi degli intermediari mobiliari.

3. Nel terzo modulo verranno esaminati specifici argomenti quali:- l’attività bancaria;- le banche;- la Banca d’Italia;- la crisi delle banche.- banche, intermediari finanziari e partecipazioni;- la vigilanza sulle banche e sugli intermediari finanziari;- gruppi bancari e finanziari;- trasformazioni, fusioni e scissioni.

Testo consigliato:R. COSTI, Il mercato mobiliare, Giappichelli, ult. ed. Il testo dovrà essere integrato

secondo le indicazioni fornite dal docente.

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iaDIRITTO DELL’AMBIENTE

6 CFU - Classe 28 (Manfredonia)Francesco SACCO

[email protected]

Parte prima: i principi.Nozione e significato dell’ambiente nel sistema costituzionale italiano; l’ambien-te e i suoi confini: urbanistica, paesaggio, sanità, biotecnologie.

Parte seconda: le fonti ed i soggetti.diritto internazionale e diritto comunitario dell’ambiente; la ripartizione delle com-petenze tra Stato ed enti territoriali dopo la riforma del Titolo V° della Costituzione;la molteplicità dei livelli di governo in materia ambientale: organizzazioni inter-nazionali, Comunità europea, Stato, Regioni, Enti locali.

Parte terza: le materie. l’inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico; la tutela delle acque dal-l’inquinamento;la gestione dei rifiuti; la disciplina dei rischi di incidenti industriali;regime delle acque e difesa del suolo; protezione della natura: la disciplina deiparchi e delle riserve naturali.

Parte quarta: gli strumenti di tutela.le forme di partecipazione nella tutela ambientale: le associazioni ambientaliste ei referendum locali;tutela amministrativa e tutela penale dell’ambiente; la valutazione di impatto am-bientale; la nozione di danno ambientale.

Testi consigliati:B. CARAVITA, Diritto dell’ambiente, Il Mulino, 2001. Ulteriore materiale didattico ver-

rà fornito durante lo svolgimento del corso.

DIRITTO DELLA BANCADEI MERCATI FINANZIARI

4 CFU - Classe 28Giuseppina PELLEGRINO

L’intermediazione bancaria e finanziaria:Profili di diritto pubblico e di diritto privatoI controlli. I soggetti: Banca centrale, Organi di vigilanzaAtti del controllo: la procedura costitutiva, l’apertura di sportelli, modificazionistatutarie.

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iaGruppi creditizi e gli intermediari finanziari.I documenti bancari: assegno bancario e assegno circolare.Le operazioni bancarie ordinarie.Le operazioni finanziarie.

Testi consigliati:G. MOLLE - L. DESIDERI, Manuale di diritto bancario dell’intermediazione finanzia-

ria, Milano, ultima edizione;AA. VV., Diritto della banca e del mercato finanziario, Bologna, 2000.

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA4 CFU-Classe 28Anna CHIMENTI

Argomenti principali del corso: Evoluzione storica e obiettivo dell’Unione europea- Le competenze delle Comunità europee Le Istituzioni comunitarie- L’impatto in Italia dell’ordinamento comunitario Fonti comunitarie e fonti italiane- Regione e Unione europea La tutela dei diritti fondamentali in Europa- La c.d. “Costituzione europea”

Testi consigliati:Per la preparazione dell’esame, oltre alla frequenza delle lezioni, lo studente potràscegliere, alternativamente, fra uno dei testi indicati a seguire, in maniera da appro-fondire specificamente un profilo del sistema comunitario in relazione all’ordinamen-to italiano:A) M. CARTABIA – J.H.H. WEILER, L’Italia in Europa. Profili istituzionali e costituzio-

nali, Il Mulino, Bologna, 2000;B) F. GABRIELE – A. CELOTTO, Fonti comunitarie e ordinamento nazionale, Cacucci

editore, Bari, 2000;C) R. BIFULCO – M. CARTABIA – A. CELOTTO (a cura di), L’Europa dei diritti. Commen-

tario alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Il Mulino, Bologna,2001.

A supporto della preparazione è indispensabile la consultazione dei Trattati comunita-ri, disponibili sul sito Internet www.europa.eu.int

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iaDIRITTO FALLIMENTARE

4 CFU - Classe 17Eda LOFOCO

[email protected]

Parte seconda: “Il fallimento autonomo (procedimento ordinario)”. I presuppostidella dichiarazione di fallimento. I mezzi per evitare la dichiarazione di fallimento.Cap. VIII, IX.

Parte terza: “La dichiarazione di fallimento ed i suoi effetti”. La dichiarazione difallimento. Gli organi preposti al fallimento. Gli effetti di diritto privato nei confrontidel debitore. Gli effetti nei confronti dei creditori. Effetti sui contratti pendenti. Effettinei confronti dei terzi: la revoca degli atti pregiudizievoli ai creditori. Effetti di dirittoprocessuale. Cap. X, XI, XIII, XIV, XV, XVI, XVII.

Parte quarta: “Il procedimento”. L’accertamento del passivo ai fini del concorsoe dei crediti di restituzione di cose mobili in possesso del fallito. La liquidazionedell’attivo. La ripartizione dell’attivo. La cessazione degli effetti della sentenzadichiarativa: la chiusura del fallimento. Il concordato fallimentare. Cap. XIX, XX,XXI, XXII, XXIII.

Parte quinta: “Le figure speciali di fallimento”. Il fallimento del socio illimitata-mente responsabile dipendente dal fallimento delle società. Cap. XXVI.

Testo consigliato:F. FERRARA JR. - A. BORGIOLI, Il Fallimento, Milano, 1995.

DIRITTO TRIBUTARIO6 CFU - Classe 17

Pietro [email protected]

– L’evoluzione del sistema tributario nazionale– Principi costituzionali: la capacità contributiva e l’interesse fiscale; la riserva di

legge; il diritto tributario comunitario– La norma tributaria e le fattispecie impositive. Le fonti del diritto tributario: la nor-

mativa statale primaria, la normativa secondaria, la legge regionale, le fonti deglienti locali; le fonti comunitarie primarie, le fonti comunitarie secondarie.

– I soggetti: l’amministrazione finanziaria; i soggetti passivi; il sostituto ed il respon-sabile di imposta; la solidarietà tributaria.

– L’accertamento: atti, procedure, metodi.– La riscossione ed il rimborso.

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ia– Le sanzioni amministrative e penali.– Il contenzioso.– Le imposte dirette: l’IRPEF– L’Ires e l’Irap.– L’iva– I tributi locali ed il federalismo.

Testi consigliati:L’esame può essere preparato studiando la materia su uno a scelta dei seguenti testiistituzionali:A. FANTOZZI, Il diritto tributario, Torino, Utet. 2004;A. FEDELE, Lezioni di diritto tributario, Torino, 2003 (parte generale);P. RUSSO, Manuale di diritto tributario, Milano, Giuffrè, 2002 Parte generale e SpecialeN. D’AMATI, Diritto tributario, Bari, 2000;F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, I e il, Torino, Utet, 1999;G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario, Parte generale e speciale, Padova, Cedam.

2004;R. LUPI, Diritto tributario, I e II, Milano, Giuffrè, 1998.

Per un approfondimento dei temi riguardanti i profili comunitari di diritto tributario siconsiglia;P. BORIA, Diritto tributario europeo, Milano 2005.

Corso di lezioni: il corso di lezioni di diritto tributario verrà svolto nel secondo seme-stre dell’anno accademico 2004-2005; le lezioni si terranno ordinariamente il merco-ledì, il giovedì ed il venerdì.Esercitazioni e seminari: durante il corso di lezioni saranno organizzati seminari edesercitazioni su temi specifici del diritto tributario.

Ricevimenti: gli studenti potranno essere ricevuti per fornire delucidazioni e chiarimentiin merito ai temi affrontati nel corso di studi o comunque oggetto di esame nel giornodi mercoledì ore 16 Assistenza on line: il Prof. Pietro Boria potrà essere contattatotramite posta elettronica all’ indirizzo [email protected]

Tesi: la tesi in diritto tributario verrà assegnata a ciascuno studente che la richieda nelrispetto delle seguenti condizioni:• sostenimento dell’esame di diritto tributario;• mancanza di non più di tre esami alla conclusione del corso di laurea;• predisposizione di uno schema analitico del lavoro con indicazione di adeguatabibliografia.

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iaDIRITTO TRIBUTARIO

6 CFU - Classe 17 (San Severo)Mario CARDILLO

Introduzione

1. Il diritto tributario 2. Le entrate tributarie 3. I principi fondamentali

Sezione I - Le norme dell’ordinamento internoSezione II - Le norme dell’ordinamento comunitario

4. Le fonti di produzione delle norme tributarieSezione I - La tipologiaSezione II - L’applicazioneSezione III - L’efficacia

5. La natura della forma impositiva 6. La fattispecie impositiva

Sezione I - Gli elementi costitutiviSezione II - Gli effettiSezione III - I soggetti

7. L’attuazione del rapporto obbligatorio d’impostaSezione I - L’inquadramentoSezione II - I principi

8. La determinazione dell’imponibile e la liquidazione dell’imposta. I controlliSezione I - Articolazione, funzione ed effetti della procedura di accertamento e deirelativi attiSezione II - Gli obblighi formalli e strumentali. La dichiarazione tributariaSezione III - I controlli in tema di determinazione dell’imponibile e di liquidazio-ne dell’impostaSezione IV - Le procedure e gli atti di accertamentoSezione V - Gli atti di liquidazione

9. La riscossione e i rimborsi dell’impostaSezione I - L’adempimento spontaneo delle prestazioni tributarieSezione II - La riscossa coattivaSezione III - Le garanzie del credito d’impostaSezione IV - I rimborsi e la cessione del credito d’imposta

10. Le sanzioniSezione I - Le sanzioni amministrativeSezione II - Le sanzioni penali

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iaTesti consigliati:L’esame può essere preparato studiando la materia su uno a scelta dei seguenti testiistituzionali:A. FANTOZZI, Manuale di diritto tributario, Torino, 2003;P. RUSSO, Manuale di diritto tributario, Milano, 2001;N. D’AMATI, Diritto tributario, I e II, Bari, 2002;F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, I e II, Torino, 2002;G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario, I e II, Padova, 1998;R. LUPI, Diritto tributario, I e II, Milano, 2000;DE MITA, Principi di diritto tributario, Milano, 2000.

ECONOMETRIA4 e 6 CFU - Classe 28

Marco [email protected]

Modulo I (4 cfu)Richiami di statistica descrittiva ed inferenziale. Nozioni di Algebra Matriciale. I

modelli di regressione. Specificazione ed identificazione. Il metodo dei minimi qua-drati ordinari: rappresentazione scalare e matriciale. Fondamenti e proprietà degli sti-matori. Il teorema di Gauss-Markov. Violazioni alle assunzioni di base del modellogaussiano. Il metodo dei minimi quadrati generalizzati. Autocorrelazione dei residui:misura e specificazione. Simultaneous equation bias e metodo dei minimi quadrati adue stadi. Metodo delle variabili strumentali. Fondamenti dell’inferenza e test delleipotesi. Test sulla normalità ed omoschedastiticità dei residui. Test sui singoli parame-tri e su gruppi di coefficienti. Test sulla stabilità strutturale e capacità previsiva delmodello.

Modulo II (2 cfu)Il programma comprende, infine, l’applicazione delle suddette tecniche di analisi

quantitativa tramite l’utilizzo di software econometrici quale il G7 (o la sua versioneanteriore PDG), liberamente scaricabile dal sito www. informuweb.umd.edu/

Testi consigliati:“Economic Statistics”, di CLOPPER ALMON, Working Paper # 98-005 .“The craft of econometric modelling”, di Clopper Almon, Working Paper # 98-004 .Entrambi i testi sono liberamente scaricabili (in PDF format) da:www.inforumweb.umd.edu/M. FALIVA MGZOIA: “Introduzione all’Econometria” Giappichelli Editore

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iaECONOMIA AGRO-ALIMENTARE

4 CFU - Classe 28Francesco CONTÒ

1. Il sistema agro-alimentare2. Produzione e consumo agro-alimentare3. Caratteristiche e forme del mercato agro-alimentare4. La gestione delle imprese del settore agro-alimentare5. Integrazione europea ed effetti sul mercatoTesti consigliati:MALASSIS L., GHERSI G. Introduzione all’economia agroalimentare, Il Mulino, Bolo-

gna 1995

ECONOMIA AMBIENTALE8 CFU - Classe 28

Vincenzo VECCHIONE

L’economia dell’ambiente. Il quadro di riferimento: ambiente ed etica; ambiente esistema economico; risorse naturali e beni economici: le risorse rinnovabili e le risor-se non rinnovabili; il processo decisionale e l’ambiente; allocazione delle risorse e iltasso ottimale di utilizzo; l’interesse per la natura: valutazione e criteri di misurazio-ne; allocazione delle risorse in presenza di rischio e incertezza.

Le cause del degrado ambientale e il controllo economico dell’ambiente. Il fun-zionamento dei mercati e le cause del loro fallimento; il fallimento dell’interventopubblico; il ricorso al mercato per proteggere l’ambiente; intervento pubblico e am-biente.

Lo sviluppo sostenibile. Livelli di sviluppo e ambiente: l’ambiente nei paesi indu-strializzati e nei paesi in via di sviluppo; la gestione del suolo e conservazione dellebiodiversità; mutamenti climatici: l’effetto serra e il buco dell’ozono; teorie economi-che dello sviluppo; lo sviluppo sostenibile e le politiche ambientali; la sostenibilitàdei centri urbani: la congestione del traffico; la gestione delle risorse idriche e i serviziidrici; la gestione dei rifiuti solidi;.

Strumenti di intervento per le politiche ambientali. La definizione delle politicheambientali; le norme amministrative e gli strumenti economici; l’istituto della respon-sabilità civile; le assicurazioni ambientali e i fondi di indennizzo collettivi; gli stru-menti volontari; le procedure di valutazione degli investimenti nel settore ambientale;la scelta degli strumenti e la compatibilità tra le politiche ambientali e le politicheeconomiche.

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Facoltà di Econom

iaTesti consigliati:

TURNER R.K., PEARCE D.W., BATEMAN I. (1996), Economia ambientale, Il Mulino,Bologna.oppure

PANELLA G. (2002), Economia e politica per l’ambiente: per uno sviluppo sosteni-bile, Carocci, Roma.oppure

PIREDDU G. (2002), Economia dell’ambiente, APOGEO Education, Milano.

ECONOMIA AZIENDALE8 CFU- Classe 17

Eugenio D’AMICO ( Corso A-L)[email protected]

1) Modulo I. L’Economia dell’azienda (2 crediti)L’Economia aziendale e la Ragioneria. Lo studio delle condizioni di esistenza dell’orga-nismo aziendale; la componente personale e la componente reale (i mezzi operanti nel-l’azienda). Classificazione delle aziende. L’istituzione dell’azienda, la sua localizzazio-ne e la sua dimensione. Lo studio delle manifestazioni di vita dell’azienda.Soggetti aziendali: “Soggetto giuridico” e “soggetto economico”. L’autonomia del-l’impresa e i poteri decisionali.L’azienda di erogazione: caratteristiche generali e schemi di gestione. I valori connessialle varie classi di operazioni. Il processo erogativo-patrimoniale e tecnico-produttivo.Le aggregazioni di impresa: caratteristiche principali, natura, struttura, operazioni in-terne di scambio e di produzione.

2) Modulo II. L’azienda e il sistema competitivo. Modelli di impresa e modelli dicorporate governance (2 crediti)Le connotazioni sistemiche dell’azienda. L’azienda come sistema sociale, teleologi-co, aperto, dinamico e articolato in sub-sistemi.Le forze esogene che influenzano le aziende. L’impresa come sistema aperto e l’ambientedi riferimento L’impresa e il mercato. I vari modelli di impresa e di corporate governance.Il modello di corporate governance più diffuso in Italia: l’impresa familiare.La catena del valore. La formulazione della strategia aziendale. Il posizionamentocompetitivo. Il vantaggio competitivo e le strategie di focalizzazione, differenziazio-ne e leadership di costo.Elementi di Web Economy. Le nuove fonti del vantaggio competitivo. Le sfide algoverno delle aziende: terziarizzazione e rivoluzione ICT.

3) Modulo III. Finalismo aziendale e processi funzionali (economici, finanziari,tecnico – produttivi) (2 crediti)

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Faco

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i Eco

nom

iaI fini dell’impresa. L’equilibrio economico come fondamentale condizione di vita dell’im-presa. Equilibrio economico ed economicità. Le possibili modalità di remunerazione deifattori produttivi utilizzati dall’impresa. Il rischio d’impresa e i soggetti su cui grava.Il processo di formazione del reddito dell’impresa. L’impresa come campo di scelteeconomiche di elezione per l’uomo. L’efficienza aziendale e suoi rapporti con l’eco-nomicità. Il controllo di gestione.Il finanziamento dell’impresa. Il fabbisogno di capitale e la sua determinazione. Ilfinanziamento dell’impresa: capitale proprio e capitale di credito; l’autofinanziamen-to d’impresa; la scelta della forma di finanziamento conveniente; la dinamica relazio-ne che si stabilisce tra capitale proprio e capitale di credito.Le aree funzionali aziendali: il ruolo e l’ordinamento.Le strutture organizzative. I rapporti tra capitale e lavoro.

4) Modulo IV. Metodologia contabile e determinazioni quantitative d’azienda (2crediti)Gli obiettivi della contabilità generale. Dalle rilevazioni elementari alle scritture com-plesse.L’ordinamento e il funzionamento della contabilità generale. La tecnica delle scrittu-razioni e le sintesi contabili: il bilancio di esercizio.Gli obblighi contabili secondo la vigente legislazione.Elementi di calcolo commerciale.

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.

Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).L’esame consiste in una prova scritta e in una prova orale.

Testi consigliati:1) Per il modulo I: L’Economia dell’Azienda e per il modulo III: Finalismo aziendalee processi funzionali (economici, finanziari, tecnico – produttivi):a) P. ONIDA, Economia d’azienda, Utet, Torino, 2001 (ristampa);b) T. ONESTI (a cura di), Appunti delle lezioni di Ragioneria Generale tenute presso

l’Università degli Studi di Roma – La Sapienza dal Prof. Gianfranco Zanda, Adria-tica Salentina, Lecce, 1997 (la nuova edizione è in corso di pubblicazione);

2) Per il modulo II: L’azienda e il sistema competitivo – Dispense a cura del docente.3) Per il modulo IV: Metodologia contabile e determinazioni quantitative d’azienda

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Facoltà di Econom

iaa) N. DI CAGNO, T. ONESTI (a cura di), Le rilevazioni di funzionamento delle imprese,

Adriatica Salentina, Lecce, 1998 o, in alternativa, P. ONIDA, La logica e il sistemadelle rilevazioni quantitative d’azienda, Giuffrè, Milano, 1970;

b) T. ONESTI (a cura di), Esercitazioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002;c) Dispense di calcolo commerciale.

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.

ECONOMIA AZIENDALE8 CFU – Classe 17 (M-Z)

Michele [email protected]

Obiettivi: Il corso di Economia Aziendale si propone di introdurre lo studente allo studiodelle caratteristiche strutturali e delle condizioni di funzionamento e di crescita dell’impresa.

Allo scopo, dopo una parte preventivamente rivolta alla comprensione degli ele-menti strutturali e dinamici del sistema aziendale, viene affrontato il tema della meto-dologia delle rilevazioni contabili funzionali alla redazione della sintesi di bilanciononché delle modalità attraverso le quali si accerta la sussistenza degli equilibri da cuidipende il fisiologico operare d’azienda.

Parte prima. Le aziende e lo studio dell’amministrazione economica.L’attività economica e le aziende. L’azienda come istituzione economica. La conce-zione sistemica dell’azienda.

Parte seconda. La struttura delle aziende e le relative condizioni di equilibrio.La dinamica dei mezzi e le condizioni di equilibrio patrimoniale ed economico

finanziario.La gestione aziendale ed i relativi valori. Il controllo della gestione.Parte terza. Le rilevazioni di esercizio e le sintesi di bilancio.La contabilità generale e il piano dei conti. I libri obbligatori e le modalità di

redazione.Le rilevazioni in contabilità generale: sistema e metodo. La rilevazione contabile

delle principali operazioni di funzionamento. Le rilevazioni di chiusura in contabilitàgenerale e la redazione del bilancio di esercizio. Le rilevazioni di apertura della con-tabilità generale.

Parte quarta. Calcolo commercialeI calcoli percentuali. L’interesse, il montante e lo sconto. Problemi in applicazione

dei calcoli di interesse e sconto (unificazione di tassi, capitali e scadenze). Il contocorrente bancario.

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Faco

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i Eco

nom

iaL’assegno, la ricevuta bancaria e la cambiale. I valori mobiliari. Cenni sui cambi.

I testi consigliati saranno indicati prima dell’inizio delle lezioni.

ECONOMIA AZIENDALE8 CFU – Classe 28Mauro ROMANO

[email protected]

1) Modulo I. L’Economia dell’azienda (2 crediti)L’Economia aziendale e la Ragioneria. Lo studio delle condizioni di esistenza dell’or-ganismo aziendale; la componente personale e la componente reale (i mezzi operantinell’azienda). Classificazione delle aziende. L’istituzione dell’azienda, la sua localiz-zazione e la sua dimensione. Lo studio delle manifestazioni di vita dell’azienda.Soggetti aziendali: “Soggetto giuridico” e “soggetto economico”. L’autonomia del-l’impresa e i poteri decisionali.L’azienda di erogazione: caratteristiche generali e schemi di gestione. I valori connessialle varie classi di operazioni. Il processo erogativo-patrimoniale e tecnico-produttivo.Le aggregazioni di impresa: caratteristiche principali, natura, struttura, operazioni in-terne di scambio e di produzione.

2) Modulo II. L’azienda e il sistema competitivo. Modelli di impresa e modelli dicorporate governance (2 crediti)

Le connotazioni sistemiche dell’azienda. L’azienda come sistema sociale, teleologico,aperto, dinamico e articolato in sub-sistemi.Le forze esogene che influenzano le aziende. L’impresa come sistema aperto e l’am-biente di riferimento L’impresa e il mercato. I vari modelli di impresa e di corporategovernance. Il modello di corporate governance più diffuso in Italia: l’impresa fami-liare.La catena del valore. La formulazione della strategia aziendale. Il posizionamentocompetitivo. Il vantaggio competitivo e le strategie di focalizzazione, differenziazionee leadership di costo.Elementi di Web Economy. Le nuove fonti del vantaggio competitivo. Le sfide algoverno delle aziende: terziarizzazione e rivoluzione ICT.

3) Modulo III. Finalismo aziendale e processi funzionali (economici, finanziari,tecnico – produttivi) (2 crediti)

I fini dell’impresa. L’equilibrio economico come fondamentale condizione di vitadell’impresa. Equilibrio economico ed economicità. Le possibili modalità diremunerazione dei fattori produttivi utilizzati dall’impresa. Il rischio d’impresa e isoggetti su cui grava.

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Facoltà di Econom

iaIl processo di formazione del reddito dell’impresa. L’impresa come campo di scelteeconomiche di elezione per l’uomo. L’efficienza aziendale e suoi rapporti conl’economicità. Il controllo di gestione.Il finanziamento dell’impresa. Il fabbisogno di capitale e la sua determinazione. Ilfinanziamento dell’impresa: capitale proprio e capitale di credito; l’autofinanziamentod’impresa; la scelta della forma di finanziamento conveniente; la dinamica relazioneche si stabilisce tra capitale proprio e capitale di credito.Le aree funzionali aziendali: il ruolo e l’ordinamento.Le strutture organizzative. I rapporti tra capitale e lavoro.

4) Modulo IV. Metodologia contabile e determinazioni quantitative d’azienda (2crediti)

Gli obiettivi della contabilità generale. Dalle rilevazioni elementari alle scritture com-plesse.L’ordinamento e il funzionamento della contabilità generale. La tecnica dellescritturazioni e le sintesi contabili: il bilancio di esercizio.Gli obblighi contabili secondo la vigente legislazione.Elementi di calcolo commerciale.

Testi consigliati:Per il modulo I: L’Economia dell’Azienda e per il modulo III: Finalismo aziendale eprocessi funzionali (economici, finanziari, tecnico – produttivi):P. ONIDA, Economia d’azienda, Utet, Torino, 2001 (ristampa);T. ONESTI (a cura di), Appunti delle lezioni di Ragioneria Generale tenute presso l’Uni-

versità degli Studi di Roma – La Sapienza dal Prof. Gianfranco Zanda, AdriaticaSalentina, Lecce, 1997 (la nuova edizione è in corso di pubblicazione);

Per il modulo II: L’azienda e il sistema competitivo – Dispense a cura del docente.

Per il modulo IV: Metodologia contabile e determinazioni quantitative d’azienda –N. DI CAGNO, T. ONESTI (a cura di), Le rilevazioni di funzionamento delle imprese,

Adriatica Salentina, Lecce, 1998 o, in alternativa, P. ONIDA, La logica e il sistemadelle rilevazioni quantitative d’azienda, Giuffrè, Milano, 1970;

T. ONESTI (a cura di), Esercitazioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002;Dispense di calcolo commerciale.

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.

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Faco

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i Eco

nom

iaModalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).L’esame consiste in una prova scritta e in una prova orale.Ricevimento studenti:Il docente è a disposizione degli studenti subito dopo le lezioni. È possibile comuni-care col docente anche tramite posta elettronica, al seguente e-mail: [email protected]

ECONOMIA AZIENDALE8 CFU - classe 28 (Manfredonia)

Roberto [email protected]

1) L’azienda ed il suo funzionamento (2 crediti)L’organismo aziendale e le sue componenti;I soggetti aziendali: “soggetti giuridici” e “soggetto economico”.I vari tipi di azienda.Le decisioni di impresa.I gruppi di impresa.

2) L’azienda e la competizione (2 crediti)L’ambiente di impresa;L’azienda nel tessuto economico nazionale;L’impresa nel mercato.

3) I processi dell’impresa (economici, finanziari, tecnico – produttivi) (2 crediti)L’equilibrio economico come condizione di vita dell’impresa;La remunerazione dei fattori produttivi utilizzati dall’impresa;Il rischio d’impresa;Il controllo della gestione;La formazione del reddito dell’impresa;Le fonti di finanziamento dell’impresa;L’organizzazione dell’impresa.

4) Metodologia contabile e determinazioni quantitative d’azienda (2 crediti)L’obiettivo della contabilità generale;Metodi di scritturazione: dalle rilevazioni elementari alle scritture complesse;Tecnica delle scritturazioni per pervenire alle sintesi contabili: il bilancio di esercizio;Elementi di fiscalità: la formazione del reddito imponibile

Testi consigliati:P. ONIDA, Economia d’azienda, Utet, Torino, 1989;T. ONESTI (a cura di), Appunti delle lezioni di Ragioneria Generale tenute presso l’Uni-

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Facoltà di Econom

iaversità degli Studi di Roma – La Sapienza dal Prof. Gianfranco Zanda, AdriaticaSalentina, Lecce, 1998.

T. ONESTI (a cura di), Esercitazioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002.

ECONOMIA AZIENDALE8 CFU - classe 17 (S. Severo)

Marco [email protected]

1) Modulo I. L’Economia dell’azienda (2 crediti)L’Economia aziendale e la Ragioneria. Lo studio delle condizioni di esistenza dell’or-ganismo aziendale; la componente personale e la componente reale (i mezzi operantinell’azienda). Classificazione delle aziende. L’istituzione dell’azienda, la sua localiz-zazione e la sua dimensione. Lo studio delle manifestazioni di vita dell’azienda.Soggetti aziendali: “Soggetto giuridico” e “soggetto economico”. L’autonomia del-l’impresa e i poteri decisionali.L’azienda di erogazione: caratteristiche generali e schemi di gestione. I valori connes-si alle varie classi di operazioni. Il processo erogativo-patrimoniale e tecnico-produt-tivo.Le aggregazioni di impresa: caratteristiche principali, natura, struttura, operazioni in-terne di scambio e di produzione.

2) Modulo II. L’azienda e il sistema competitivo. Modelli di impresa e modelli dicorporate governance (2 crediti)

Le connotazioni sistemiche dell’azienda. L’azienda come sistema sociale, teleologico,aperto, dinamico e articolato in sub-sistemi.Le forze esogene che influenzano le aziende. L’impresa come sistema aperto e l’ambientedi riferimento L’impresa e il mercato. I vari modelli di impresa e di corporate governance.Il modello di corporate governance più diffuso in Italia: l’impresa familiare.La catena del valore. La formulazione della strategia aziendale. Il posizionamentocompetitivo. Il vantaggio competitivo e le strategie di focalizzazione, differenziazionee leadership di costo.Elementi di Web Economy. Le nuove fonti del vantaggio competitivo. Le sfide algoverno delle aziende: terziarizzazione e rivoluzione ICT.

3) Modulo III. Finalismo aziendale e processi funzionali (economici, finanziari,tecnico – produttivi) (2 crediti)

I fini dell’impresa. L’equilibrio economico come fondamentale condizione di vitadell’impresa. Equilibrio economico ed economicità. Le possibili modalità diremunerazione dei fattori produttivi utilizzati dall’impresa. Il rischio d’impresa e isoggetti su cui grava.

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Faco

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i Eco

nom

iaIl processo di formazione del reddito dell’impresa. L’impresa come campo di scelteeconomiche di elezione per l’uomo. L’efficienza aziendale e suoi rapporti conl’economicità. Il controllo di gestione.Il finanziamento dell’impresa. Il fabbisogno di capitale e la sua determinazione. Ilfinanziamento dell’impresa: capitale proprio e capitale di credito; l’autofinanziamentod’impresa; la scelta della forma di finanziamento conveniente; la dinamica relazioneche si stabilisce tra capitale proprio e capitale di credito.Le aree funzionali aziendali: il ruolo e l’ordinamento.Le strutture organizzative. I rapporti tra capitale e lavoro.

4) Modulo IV. Metodologia contabile e determinazioni quantitative d’azienda (2crediti)

Gli obiettivi della contabilità generale. Dalle rilevazioni elementari alle scritture com-plesse.L’ordinamento e il funzionamento della contabilità generale. La tecnica dellescritturazioni e le sintesi contabili: il bilancio di esercizio.Gli obblighi contabili secondo la vigente legislazione.Elementi di calcolo commerciale.

Testi consigliati:1) Per il modulo I: L’Economia dell’Azienda e per il modulo III: Finalismo aziendalee processi funzionali (economici, finanziari, tecnico – produttivi):a) P. ONIDA, Economia d’azienda, Utet, Torino, 2001 (ristampa);b) T. Onesti (a cura di), Appunti delle lezioni di Ragioneria Generale tenute presso

l’Università degli Studi di Roma – La Sapienza dal Prof. Gianfranco Zanda, Adria-tica Salentina, Lecce, 1997 (la nuova edizione è in corso di pubblicazione);

2) Per il modulo II: L’azienda e il sistema competitivo – Dispense a cura del docente.3) Per il modulo IV: Metodologia contabile e determinazioni quantitative d’azienda –a) N. DI CAGNO, T. ONESTI (a cura di), Le rilevazioni di funzionamento delle imprese,

Adriatica Salentina, Lecce, 1998 o, in alternativa, P. ONIDA, La logica e il sistemadelle rilevazioni quantitative d’azienda, Giuffrè, Milano, 1970;

b) T. ONESTI (a cura di), Esercitazioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002;c) Dispense di calcolo commerciale.

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.

La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.

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Facoltà di Econom

iaModalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).L’esame consiste in una prova scritta e in una prova orale.

Ricevimento studenti:Il docente è a disposizione degli studenti subito dopo le lezioni. E’ possibile comuni-care col docente anche tramite posta elettronica, al seguente e-mail: [email protected]

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIClasse di laurea 17 - Economia Aziendale

Amministrazione delle Aziende/Management: CFU (I e II modulo)Economia e Professioni/Consulenza Aziendale: CFU 8 (I e II modulo)

Classe di laurea 28 - EconomiaEconomia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari: CFU 8 (I e II modulo)

Analisi Economica: CFU 4 (I Modulo)

Stefano DELL’[email protected]

I ModuloSistema finanziario, regolamentazione e vigilanzaIl sistema finanziario: struttura e funzioni. La struttura finanziaria dell’economia: isaldi finanziari e i canali d’intermediazione.Regolamentazione, vigilanza e politiche di controllo sul sistema finanziario.Il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia e il Testo Unico della Finan-za. La vigilanza bancaria.

II ModuloAttività bancaria e trasferimento delle risorseL’attività bancaria e la banca. L’organizzazione dell’attività bancaria.Il trasferimento delle risorse finanziarie, gli obiettivi dei soggetti e gli strumenti fi-nanziari. Le attività finanziarie: rischio e rendimento di un’attività finanziaria. Glistrumenti finanziari: cenni. I mercati finanziari: classificazione e funzioni. Gli inter-mediari finanziari. L’attività bancaria e la banca.

Testi consigliati:G. FORESTIERI – P. MOTTURA, Il sistema finanziario. Istituzioni, mercati e modelli di

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Faco

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i Eco

nom

iaintermediazione, Terza Edizione, Egea, Milano, 2002 (Capitoli 1, 2, 3, 4, 5 e 7).

R. RUOZI, Economia e gestione della banca, Terza Edizione, Egea, 2002 (Capitoli 1, 2 e 3).III Modulo

Strumenti finanziariGli strumenti dell’attività di intermediazione creditizia. Gli strumenti dell’attività diintermediazione mobiliare. I prodotti assicurazione vita. Gli strumenti del sistema deipagamenti.

IV ModuloTeoria dell’intermediazione finanziaria e dinamiche gestionali degli intermediariI processi di intermediazione finanziaria: elementi di teoria, analisi della domanda esegmentazione dell’offerta. L’equilibrio reddituale e finanziario degli intermediari fi-nanziari. I rischi caratteristici degli intermediari finanziari e loro gestione. Le dinami-che gestionali delle banche.

Testi consigliati:G. FORESTIERI – P. MOTTURA, Il sistema finanziario. Istituzioni, mercati e modelli di

intermediazione, Terza Edizione, Egea, Milano, 2002 (Capitoli 6, 8 e 9).R. RUOZI, Economia e gestione della banca, Terza Edizione, Egea, 2002 (Capitolo 27).P.L. FABRIZI – G. FORESTIERI – P. MOTTURA (a cura di), Gli strumenti e i servizi finan-

ziari, Egea, Milano, 2000 (con esclusione dei paragrafi 4.2, 4.3., 4.4 della parte IVe dei paragrafi 1 e 2 dell’appendice).

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI8 CFU – Classe 17 (San Severo)

Stefano DELL’[email protected]

I ModuloSistema finanziario, regolamentazione e vigilanzaIl sistema finanziario: struttura e funzioni. La struttura finanziaria dell’economia: isaldi finanziari e i canali d’intermediazione.Regolamentazione, vigilanza e politiche di controllo sul sistema finanziario.Il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia e il Testo Unico della Fi-nanza. La vigilanza bancaria.

II ModuloAttività bancaria e trasferimento delle risorseL’attività bancaria e la banca. L’organizzazione dell’attività bancaria.Il trasferimento delle risorse finanziarie, gli obiettivi dei soggetti e gli strumenti fi-nanziari. Le attività finanziarie: rischio e rendimento di un’attività finanziaria. Gli

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Facoltà di Econom

iastrumenti finanziari: cenni. I mercati finanziari: classificazione e funzioni. Gli inter-mediari finanziari. L’attività bancaria e la banca.Testi consigliati:G. FORESTIERI – P. MOTTURA, Il sistema finanziario. Istituzioni, mercati e modelli di

intermediazione, Terza Edizione, Egea, Milano, 2002 (Capitoli 1, 2, 3, 4, 5 e 7).R. RUOZI, Economia e gestione della banca, Terza Edizione, Egea, 2002 (Capitoli 1,

2 e 3).III Modulo

Strumenti finanziariGli strumenti dell’attività di intermediazione creditizia. Gli strumenti dell’attività diintermediazione mobiliare. I prodotti assicurazione vita. Gli strumenti del sistema deipagamenti.

IV ModuloTeoria dell’intermediazione finanziaria e dinamiche gestionali degli intermediariI processi di intermediazione finanziaria: elementi di teoria, analisi della domanda esegmentazione dell’offerta. L’equilibrio reddituale e finanziario degli intermediari fi-nanziari. I rischi caratteristici degli intermediari finanziari e loro gestione. Le dinami-che gestionali delle banche.

Testi Consigliati:G. FORESTIERI – P. MOTTURA, Il sistema finanziario. Istituzioni, mercati e modelli di

intermediazione, Terza Edizione, Egea, Milano, 2002 (Capitoli 6, 8 e 9).R. RUOZI, Economia e gestione della banca, Terza Edizione, Egea, 2002 (Capitolo

20).P.L. FABRIZI – G. FORESTIERI – P. MOTTURA (a cura di), Gli strumenti e i servizi finan-

ziari, Egea, Milano, 2003 (Parte I e parte II).

ECONOMIA DEI BENI CULTURALI6 CFU Classe 17

Michela MANTOVANI

Classificazione dei beni artistico–culturali. p. 7- 37 (30)L’offerta e la domanda dei beni artistici e culturali: equilibri e squilibri di mercato

p. 123-152. (29)La regolamentazione della circolazione e degli scambi internazionali dei beni arti-

stici e culturali P. 173-206 (33)Metodi di valutazione economica dei beni delle arti figurative p. 603-638 (35)Le variazioni plurisecolari dei valori di mercato dei beni delle arti figurative e il

rendimento dell’investimento. P.639-697 (56)

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Faco

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i Eco

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iaMetodi di valutazione economica dei beni delle arti figurative p. 603-638 (35)Le variazioni plurisecolari dei valori di mercato dei beni delle arti figurative e il

rendimento dell’investimento. P. 639-697 (56)Le variazioni plurisecolari dei valori di mercato dei beni delle arti figurative e il

rendimento dell’investimento. P. 639-697 (56)La convenienza finanziaria dell’ investimento nelle arti figurative P. 681-697 (16)Il decentramento dei poteri, la struttura e i compiti degli Enti Locali. P. 459-485 (26)Le pubbliche utilità artistiche e culturali musei, siti e parchi archeologici p. 489-538 (49)I beni storici artistici immobili : problematiche riguardanti il restauro, la tutela, la

valorizzazione, il marketing e l’ uso compatibile. Le pubbliche utilità culturali dimorestoriche, ville, borghi. P. 539- 603 (64)

Il turismo culturale P. 767-800 (33)

Lo studente può scegliere tra:1) svolgere un ricerca economica su un sito artistico- culturale (dagli stessi studentiproposto) con relativa discussione a conclusione del corso.2) Studio di 3 capitoli del manuale FORTE- MANTOVANI Economia e politica dei Beniculturali :2a “La regolamentazione della circolazione e degli scambi internazionali dei beniartistici e culturali P. 173-2062b I volumi di vendita e i valori dei vari paesi dirigisti eliberisti dei beni delle artifigurative. Dipinti, disegni e stampe 207-2752c Valorizzazione e investimento negli immobili di interesse artistico e storico 699-729 (29)Durante l’anno si svolgeranno due test di verifica facoltativi.

Testi consigliati:F. FORTE- M. MANTOVANI (2004) Manuale di economia e politica dei beni culturali,Rubbettino

ECONOMIA DEI GRUPPI, DELLE CONCENTRAZIONIE DELLE COOPERAZIONI AZIENDALI

6 CFU - Classe 17Eugenio D’[email protected]

L’insegnamento si propone principalmente di:– esaminare il fenomeno della costituzione dei gruppi e le connesse problematiche

economico-aziendali (Parte Prima);

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Facoltà di Econom

ia– approfondire l’ampia e complessa tematica delle concentrazioni aziendali, dei network

e dello sviluppo multinazionale delle imprese (Parte Seconda);– definire e applicare le regole tecnico-ragionieristiche per la predisposizione del bi-

lancio consolidato sulla base delle norme di legge e dei principi contabili (ParteTerza).

Tre cfu per le Parti I e II; tre cfu per la Parte III.

Testi consigliati:Gruppi di imprese, bilancio consolidato e aspetti contabili delle operazioni di concen-trazione aziendale:E. D’AMICO, Teorie di Gruppo e tecniche contabili di formazione dei bilanci consoli-

dati, Cedam, Padova, 1999.

Per l’approfondimento della parte concernente il fenomeno dei gruppi d’imprese edelle concentrazioni aziendali (costituzione gruppi, economie conseguibili, creazionedel valore, sviluppo multinazionale delle imprese, network, ecc.), nonché della parteriguardante le teorie di gruppo e la contabilizzazione delle differenze di consolida-mento positive e negative:S. SARCONE, I gruppi aziendali. Strutture e bilanci consolidati, Giappichelli, Torino,

1999.N. ANGIOLA, L’avviamento negativo. Problematiche economiche e contabili, Giappi-

chelli, Torino, 1997.Saranno forniti ulteriori riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati, unitamente adispense predisposte dal docente.Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra.L’esame consiste in una prova orale.

ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI E FORESTALI6 CFU - Classe 28

Roberta [email protected]

1. Il sistema agro-alimentare.Caratteristiche. Evoluzione• La grande distribuzione• L’analisi dei rapporti impresa agricola-mercato-ambiente

2. Caratteri strutturali e forme organizzative del sistema agroalimentare• Analisi di filiera

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ia• Integrazione orizzontale e verticale• L’economia dei costi di transazione e il problema del “make or buy”• L’approccio evolutivo e strategico• I distretti

3. Il Commercio internazionale dei prodotti agricoli• GATT e WTO• L’accordo sull’Agricoltura

4. Qualità e sicurezza alimentare• Il significato del termine qualità• La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare• Prodotti tipici• Certificazione di prodotto e di sistema• La sicurezza alimentare• Rintracciabilità di filiera

Testi Consigliati:G.P. CESARETTI, A.C. MARIANI, V. SODANO (a cura di): “Sistema agroalimentare e

mercati agricoli”, Il Mulino, Bologna; capp. I, II, VI, VII par. 3 e 4, VIII, IX,XIV.

F. DE STEFANO (a cura di): “Qualità e valorizzazione nel mercato dei prodotti agroali-mentari tipici”, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli; pagg. 39-59; 145-162.

A. MARIANI, E. VIGANÒ (a cura di): “Il sistema agroalimentare dell’Unione Europea”,Carocci editore, Roma; capp. 4, 6 par. 1, cap. 7.

Per ogni argomento trattato, verranno fornite nel corso delle lezioni ulteriori indica-zioni bibliografiche.

ECONOMIA DELLE AZIENDEE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

4-6 CFU - Classi 17 e 28Nunzio [email protected]

Il corso di Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche si soffermasu tre fondamentali problematiche, che vengono affrontate in moduli distinti ma stret-tamente collegati: l’economia aziendale pubblica, la ragioneria pubblica, la program-mazione e il controllo dell’azienda pubblica (cenni).

Il primo modulo (2 CFU) si apre con l’analisi della definizione di azienda pubblicaalla luce del recente dibattito sulla corporate governance e, successivamente, affronta

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Facoltà di Econom

iaalcune problematiche gestionali tra le quali si cita il reperimento delle fonti di finan-ziamento, le modalità di prestazione dei servizi pubblici, ecc.

Il secondo modulo (2 CFU) si propone di fornire gli strumenti concettuali e opera-tivi per la comprensione e l’analisi della contabilità e del bilancio degli enti pubblici(il comune, la provincia, la regione, l’università, l’azienda sanitaria ed ospedaliera,ecc.).

Il terzo modulo (2 CFU) polarizza l’attenzione sul sistema di programmazione econtrollo dell’azienda pubblica.

Primo modulo - Assetti istituzionali dell’azienda pubblica (2 crediti)Definizione di azienda pubblica. Assetti istituzionali e problematiche di public

governance. Processi decisionali, modelli organizzativi e specificità gestionali. Effi-cacia, efficienza ed economicità. New Public Management.

Secondo modulo - Le determinazioni e le rilevazioni quantitative delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche (2 crediti)

Sistema contabile delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Contabilitàfinanziaria e la contabilità economica. Il Testo Unico degli Enti Locali. I documenticontabili di previsione e di rendicontazione delle amministrazioni pubbliche. Casi eapplicazioni.

Terzo modulo - Programmazione e controllo dell’azienda pubblica (2 crediti)La programmazione e i sistemi dei controlli interni nella pubblica amministrazio-

ne locale. Il controllo di gestione. Il controllo di regolarità amministrativo-contabile.La valutazione dei dirigenti. Il controllo strategico. Casi e applicazioni.

Testi consigliati:Per i modulo I (Assetti istituzionali dell’azienda pubblica)-2 crediti e per il modulo II(Le determinazioni e le rilevazioni quantitative delle Aziende e delle Amministrazio-ni Pubbliche)-2 crediti:E. BORGONOVI, Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche. Egea,

Milano, 2002Dispense a cura del docenteFonti normative: Testo Unico degli Enti Locali (d.lgs 267/00).

Per il modulo III: Programmazione e controllo dell’azienda pubblica- 2 crediti)Dispense a cura del docente.Fonti normative: D. Lgs. 286/1999.

Saranno forniti ulteriori riferimenti per l’utilizzo delle fonti normative e verranno

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iamesse a disposizione degli studenti apposite dispense a cura del docente.Il corso si articola in lezioni ex cathedra ed esercitazioni pratiche. L’esame consiste inuna prova orale.Per dialogare con il docente in via remota scrivere all’indirizzo e.mail:[email protected]

ECONOMIA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE4 CFU - Classe 17 (San Severo)

Tommaso GOZZETTI

La gestione delle imprese di assicurazione; aspetti organizzativi, economici e finanziari.I rischi dell’attività di intermediazione nell’impresa di assicurazione.Il bilancio delle imprese di assicurazione: cenni.Le assicurazioni contro i danni e le assicurazioni del ramo vita.I prodotti assicurativi: cenni.La vigilanza sulle imprese di assicurazione: cenni.L’integrazione dei canali distributivi: la bancassicurazione.

Testi consigliati:M. VINCENZINI (a cura di), Manuale di Gestione assicurativa, Seconda Edizione, CE-

DAM, Padova, 2003 (limitatamente ai Cap. I; Cap. II; Cap. III, par. 4; Cap. VIII,par. 2.4 e 2.5).

Durante il corso saranno distribuite delle dispense a cura del docente.

ECONOMIA DEL TURISMO4 CFU - Classe 17Antonio [email protected]

I Modulo: la rendita turistica, teoria economica del turismo, il turismo fattore diproduzione ,turismo e sviluppo equilibrato

II Modulo: Riflessi del turismo sulla finanza statale e locale, turismo e spesa pub-blica, analisi della domanda di servizi turistici, analisi economica del turismo religio-so analisi della spesa del turista, metodi per la rilevazione del fenomeno turistico.

Testi consigliati:CANDELA G. E P. FIGINI, Economia del Turismo, Bologna, McGraw-Hill, 2003GRASSELLI P. Economia e politica del Turismo F. Angeli, Milano, 2003

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Facoltà di Econom

iaCANALI C. Elementi di economia e marketing del turismo, Parma Uni. Nova, 2003Si consiglia agli studenti per un corretto approccio metodologico lo studio del I capi-

tolo del testo M.TROISI, Teoria economica del turismo e della rendita turisticaCacucci, Bari 1955.Nel corso delle lezioni verranno svolti alcuni seminari sul turismo religioso,sulle

interrelazioni tra agricoltura (agriturismo) e sui beni culturali.Le lezioni verranno svolte nel I semestre nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì

dalle ore 10,15 alle ore 12. Orario di ricevimento studenti e laureandi: lunedì, merco-ledì e venerdi dalle 9 alle ore 10,15.

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE6 CFU - Classi 17 e 28

Piero [email protected]

I modulo (base) 2 crediti• Il pensiero sistemico. (A.I)• L’impresa nella concezione sistemica. (A.II)• Verso un’interpretazione dell’impresa come sistema vitale. (A.III)• L’impresa sistema vitale e la complessità. (A.IV)• I rapporti intersistemici. (A.V)

II modulo 2 creditiEconomia e governo dell’impresa

• Cenni all’evoluzione delle teorie d’impresa. (A.II)• L’organo di governo. (A.VI)• L’orientamento strategico. (B.VI – VII)• Le strategie complessive. (B.VIII)• Le strategie competitive. (B.IX)• Il ciclo di direzione e l’organizzazione dell’impresa. (B.X)• Il processo di programmazione nell’impresa. (B.XI)• Il processo di conduzione del personale. (B.XII)• Il sistema di controllo della gestione. (B.XIII)• Il sistema informativo direzionale. (B.XIV)

III moduloLa gestione dell’impresa

• La struttura operativa. (A.VII)• Le funzioni di gestione nell’impresa industriale. (B.XV)

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ia• La gestione commerciale e le politiche di marketing. (B.XVI)• La gestione della produzione. (B.XVII)• La gestione finanziaria. (B.XVIII)• La logistica industriale e la gestione degli approvvigionamenti. (B.XIX)• La gestione dell’innovazione. (B.XX)• La gestione delle risorse umane. (B.XXI)

Testi consigliati:A) GOLINELLI G.M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa. L’impresa siste-

ma vitale, vol. I, CEDAMB) SCIARELLI S., Economia e Gestione dell’Impresa, CEDAM

Riepilogo del programma:A) GOLINELLI G.M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa. L’impresa siste-

ma vitale, vol. I, CEDAM Capitoli I, II, III, IV, V, VI, VIIB) SCIARELLI S., Economia e Gestione dell’Impresa, CEDAM Capitoli VI, VII, VIII,

IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII, XIX, XX, XXI

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE4 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

Assunta [email protected]

Obiettivi formativi: il corso intende fornire agli studenti gli strumenti teorici ed ope-rativi per la gestione delle imprese.

I Modulo (2 CFU)• Il pensiero sistemico.• L’impresa nella concezione sistemica.• Verso un’interpretazione dell’impresa come sistema vitale.• Impresa, ambiente e mercato.• I rapporti tra l’impresa e il mercato.

II Modulo (2 CFU)La gestione dell’impresa

• Cenni evolutivi sui profili di gestione e sui ruoli di governo nell’impresa.• L’orientamento strategico della gestione.• Le strategie complessive.• Le strategie competitive.

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Facoltà di Econom

ia• Le funzioni di gestione nell’impresa industriale.• La gestione commerciale e le politiche di marketing.• La gestione della produzione.• La gestione finanziaria.• La logistica industriale e la gestione degli approvvigionamenti.• La gestione dell’innovazione.• La gestione delle risorse umane.

Testi consigliati:GOLINELLI G. M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa. L’impresa sistema

vitale, vol. I, CEDAM (cap. I, II, III).SCIARELLI S., Economia e Gestione dell’Impresa, CEDAM (cap. I – III, VI – IX, XV

– XXI).

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE6 CFU - Classe 17 (San Severo)

Biagio [email protected]

I modulo 2 creditiL’approccio sistemico al governo dell’impresa

• Il pensiero sistemico (A.I)• L’impresa nella concezione sistemica (A.II)• Verso un’interpretazione dell’impresa come sistema vitale (A.III)• L’impresa sistema vitale e la complessità (A.IV)• I rapporti intersistemici (A.V)

II modulo 2 creditiEconomia e governo dell’impresa

• L’organo di governo (A.VI)• L’orientamento strategico della gestione (B.XII)• Lo sviluppo aziendale e il ruolo delle risorse immateriali (B.XIII)• Le strategie e i percorsi alternativi di sviluppo aziendale (B.XIV)• Le strategie competitive. (B.XV)• Il ciclo di direzione e l’organizzazione dell’impresa. (B.VI)• Il processo di programmazione della gestione (B.VII)• Il processo di conduzione del personale e la leadership (B.VIII)• Il controllo direzionale della gestione. (B.IX)

III modulo 2 creditiLa gestione dell’impresa

• La struttura operativa (A.VII)

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ia• La gestione commerciale e le politiche di marketing (B.XVII)• La gestione finanziaria (B.XIX)• La gestione delle risorse umane (BXXII)• Il “business plan” per una nuova impresa (App. 1)• Programmazione e controllo delle scelte finanziarie d’impresa (App.4)• Analisi di settore e definizione dell’area d’affari (App.5)• Le tecniche di estrapolazione e di correlazione per la previsione delle vendite

(App.6)• La potenzialità economico-strutturale: punto di pareggio, leva operativa e analisi

della struttura delle vendite (App.7)

Testi consigliati:A) GOLINELLI G.M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa. L’impresa siste-

ma vitale, CEDAM, 2000, vol. I°B) SCIARELLI S., Economia e Gestione dell’Impresa, CEDAM, 2002, vol. 1° e 2°

Riepilogo del programma:A) GOLINELLI G.M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa. L’impresa siste-

ma vitale, vol. I, CEDAMCapitoli I, II, III, IV, V, VI, VIIB) SCIARELLI S., Economia e Gestione dell’Impresa, CEDAMCapitoli VI, VII, VIII, IX, XII, XIII, XIV, XV, XVII, XIX, XXII, App. 1, App. 4, App.

5, App. 6, App. 7

ECONOMIA E GESTIONEDELLE IMPRESE TURISTICHE

4 CFU - Classe 17Assunta [email protected]

Obiettivi formativi:Il corso si propone di inquadrare gli attori del sistema turisti-co, partendo dalla logica di gestione delle imprese di servizi.

Il corso si compone di due moduli.Il primo modulo (2 CFU) si propone l’obiettivo di descrivere i problemi della

gestione delle imprese di servizi. In particolare inquadra le imprese turistiche e le lorocaratteristiche. L’evoluzione del turismo. Il marketing del turismo.

Il secondo modulo (2 CFU) affronta le tematiche inerenti alla gestione delle im-prese alberghiere. Il processo di produzione ed erogazione alberghiera. Contenuti emodalità di attuazione delle strategie.

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Facoltà di Econom

iaTesti consigliati:A. PINTO, Tendenze evolutive e strategiche nei servizi e nella distribuzione commer-

ciale, CEDAM, Padova 1996 (Parte Prima, da pag. 7 a pag. 22, Parte Terza, dapag. 93 a pag. 103, Parte Quarta, da pag. 129 a pag. 184)

A. PINTO, Marketing e sviluppo del turismo. Il caso del Gargano, Claudio GrenziEditore, Foggia 2000 (da pag. 1 a pag. 80).

M. RISPOLI, M. TAMMA, Le imprese alberghiere nell’industria dei viaggi e del turismo,CEDAM, Padova 1996 (Parte Terza, da pag. 245 a pag. 451)

ECONOMIA E POLITICA AGRARIA6 CFU - Classe 28Michele DISTASO

Parte primaLa domanda e l’offerta di mercatoI caratteri dell’economica del mercato dei prodotti agricoli- Funzioni di mercato ed organizzazione delle modalità di utilizzazione della pro-

duzione agricola- L’analisi economica di un sistema di agrimarketing- L’analisi economica dell’attività di scambio- L’impresa agricola nel mercato alla produzione- L’evoluzione e le caratteristiche delle principali componenti del sistema di

agrimarketingGli strumenti fondamentali di gestione del mercato agricolo alla produzione- La formazione dei prezzi sul mercato agricolo alla produzione- Il controllo pubblico dei prezzi agricoli- L’integrazione verticale in agricoltura e l’analisi economica dell’impresa cooperativa

Testo consigliato:SACCOMANDI V., Istituzioni di economia del mercato dei prodotti agricoli, Edizioni

REDA, Roma, 1991 (pp. 23-84 e da p. 197 a p. 460).Parte seconda- Le specificità dell’agricoltura e le caratteristiche delle politiche agricole- Politiche agricole nazionali e PAC: analisi comparata delle dimensioni evolutive

e delle recenti riforme- L’intervento pubblico in agricoltura dall’Unità d’Italia ai giorni nostri- Contenuti e processi della politica agricola italiana- Le riforme possibili della politica agricola italiana dopo il 2000.

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iaTesto consigliato:LIZZI R., La politica agricola, Il Mulino, Bologna, 2002

ECONOMIA E POLITICA AGRARIA6 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

Roberta [email protected]

Parte I• Richiami di teoria dell’impresa• Azienda e impresa agraria• I fattori della produzione dell’azienda agraria• La struttura dell’azienda agraria• La determinazione dei risultati economici• La classificazione delle imprese agricole• Metodi di analisi consuntiva• Metodi di analisi preventiva

Parte II• Rapporti tra imprese e forme organizzative• Rapporti tra agricoltura e ambiente• Il sistema agro-alimentare: caratteri distintivi e strutturali• Obiettivi, strumenti e soggetti di politica agraria• Sviluppo e consolidamento della CEE• Funzionamento e risorse della Comunità• Lineamenti e sviluppo della Politica agricola comunitaria• La Politica dei prezzi e dei mercati agricoli• La riforma della Politica agricola comunitaria negli anni ‘90• La revisione di metà percorso della PAC• La politica commerciale internazionale: GATT-WTO, l’Accordo sull’Agricoltura

Testi consigliati:L. IACOPONI, R. ROMITI: “Economia e Politica Agraria”, Edagricole, Bologna.R. FANFANI: “Lo sviluppo della Politica Agricola Comunitaria”, Carocci Editore, Roma.A. MARIANI, E. VIGANÒ: “Il sistema agro-alimentare dell’Unione Europea”, Cap. 4,

Carocci Editore, Roma.Appunti dalle lezioni.Ulteriori indicazioni bibliografiche di approfondimento saranno fornite nel corso del-le lezioni.

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Facoltà di Econom

iaECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI

6 CFU - Classe 28Giampiero [email protected]

I ModuloStruttura, organizzazione e disciplina dei mercati finanziari: l’evoluzione degli assettidei mercati: il quadro internazionale; la domanda e l’offerta di valori mobiliari inItalia; la regolamentazione europea dei mercati borsistici; la disciplina italianadell’intermediazione finanziaria e dei mercati. Gli strumenti finanziari: gli strumentidi debito; gli strumenti di capitale; gli strumenti derivati.

II ModuloI mercati e le loro modalità operative: i mercati a contante; i mercati degli strumentifinanziari derivati; le emissioni di azioni e le offerte al pubblico di strumenti finanzia-ri; la recente evoluzione della borsa italiana e delle principali borse internazionali.

III ModuloGli intermediari e la vigilanza: Gli intermediari in strumenti finanziari; gli investitoriistituzionali e la gestione del risparmio; la vigilanza sugli intermediari e sui mercati.

Testi consigliati:A. BANFI (a cura di), I mercati e gli strumenti finanziari, UTET, Torino, 2001.M. DAMILANO-P. DE VINCENTIIS-E. ISAIA-P. PIA, Il mercato azionario, Giappichelli ,To-rino, 2002.

ECONOMIA INDUSTRIALE4 e 6 CFU - Classi 17 e 28

Cesare [email protected]

1. La teoria della struttura industriale:• il paradigma della concorrenza perfetta;• il monopolio e le teorie dell‘oligopolio;• la teoria dei mercati contendibili;• il caso dei prodotti differenziati;• il progresso tecnologico.

2. Richiami di economia dell’impresa:• natura e dimensione dell’impresa;• funzioni di produzione e funzioni di costo;• la razionalità;

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ia• l’incertezza ed il rischio;• la nascita delle istituzioni - problemi legati al coordinamento ed ai costi di transa-

zione;• Schumpeter;• la teoria evoluzionistica.

3. Il paradigma struttura – condotta – performance:• il potere di mercato e la collusione, la discriminazione dei prezzi, le relazioni

verticali e la pubblicità;• l’entrata e l’uscita dal mercato, i comportamenti strategici, la crescita esterna e le

politiche per lo sviluppo;• valutazioni critiche sull’approccio struttura – condotta – performance.

4. L’analisi di settore:• inquadramento teorico;• strumento per le istituzioni• tutela e garanzia della concorrenza• regolazione e servizi pubblici• sviluppo del territorio• analisi finanziarie;• strumento per le scelte strategiche d’impresa.

5. Elementi di tutela della concorrenza:• natura e funzioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato;• intese restrittive della concorrenza, abuso di posizione dominante e concentrazioni;• mercato rilevante;• il contesto comunitario;• le esperienze di tutela della concorrenza: casi italiani.

Gli argomenti indicati al punto 5 sono obbligatori per il corso da 6 crediti

Manuali di riferimento:L. BARBARITO, L’analisi di settore. Metodologia ed applicazioni, Franco Angeli, Mila-

no, 2000.L. CABRAL, Economia Industriale, Carocci, Roma, 2002.F. GOBBO, Il mercato e la tutela della concorrenza, Il Mulino, Bologna, II ed., 2001.M. GRILLO E F. SILVA , Impresa concorrenza e organizzazione, Carocci, Roma, 1998.

Durante le lezioni il docente indicherà le parti dei manuali cui fare riferimento per lapreparazione dell’esame.

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Facoltà di Econom

iaECONOMIA INDUSTRIALE

4 CFU - Classe 28 ( Manfredonia)Alessandro SARRA

Sezione IRichiami di economia dell’impresa:

– natura e dimensione dell’impresa;– funzioni di produzione e funzioni di costo;– la razionalità;– l’incertezza ed il rischio;– la nascita delle istituzioni: problemi legati al coordinamento ed ai costi di transa-

zione;– Schumpeter;– la teoria evoluzionistica.

Sezione IILa teoria della struttura industriale:

– il paradigma della concorrenza perfetta;– il monopolio e le teorie dell‘oligopolio;– la teoria dei mercati contendibili;– il caso dei prodotti differenziati;– il progresso tecnologico.

Il paradigma struttura – condotta – performance:– la concentrazione economica il potere di mercato e la collusione, la discrimina-

zione dei prezzi, le relazioni verticali e la pubblicità;– l’entrata e l’uscita dal mercato, i comportamenti strategici, la crescita esterna– le politiche per lo sviluppo;– valutazioni critiche sull’approccio struttura – condotta – performance.

L’analisi di settore:– inquadramento teorico: equilibri parziali e visione normativa;– l’analisi di settore come strumento per le istituzioni– tutela e garanzia della concorrenza– regolazione e servizi pubblici– sviluppo del territorio;– l’analisi di settore come strumento per le scelte strategiche d’impresa.

Sezione IIIEconomia industriale e ambiente:

– ambiente economia e territorio;– la regolazione ambientale;– la regolazione dei servizi pubblici locali.

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iaManuali di riferimento:BARBARITO L. L’analisi di settore. Metodologia ed applicazioni, Franco Angeli, Mila-no, 2000.CABRAL L., Economia Industriale, Carocci, Roma, 2002.

Durante le lezioni sarà distribuito a cura del docente materiale di riferimento sui con-tenuti della sezione III.

ECONOMIA INTERNAZIONALE4 e 8 CFU - Classe 28Filippo [email protected]

Modulo Primo (4 CFU): Teoria pura del commercio internazionale e politiche com-merciali.

La teoria ortodossa del commercio internazionale: il modello Ricardiano dei costicomparati; il modello neoclassico; il modello Hecksher-Ohlin-Samuelson. Le ve-rifiche empiriche della teoria ortodossa e il paradosso di Leontief. Estensioni dellateoria ortodossa: il modello neo-fattoriale e le teorie tecnologiche. Modelli di con-correnza imperfetta con economie di scala e prodotti differenziati. Gli strumentidella politica commerciale. L’economia globale: fatti stilizzati ed indicatori. Lateoria degli investimenti diretti esteri e dell’impresa multinazionale. Le determi-nanti degli investimenti esteri e della produzione internazionale.

Modulo Secondo (4 CFU): Economia monetaria internazionale.Contabilità nazionale e bilancia dei pagamenti. Il ruolo del tasso di cambio nelprocesso di aggiustamento della bilancia dei pagamenti. L’approccio monetarioalla bilancia dei pagamenti. Il modello di Mundell-Fleming. Parità dei poteri diacquisto e legge del prezzo unico. L’approccio monetario al tasso di cambio. Ildibattito cambi fissi-cambi flessibili.

Testi consigliati:D. SALVATORE, Economia Internazionale, teorie e politiche del commercio internazio-

nale Etas, 2002D. SALVATORE, Economia Monetaria Internazionale Etas, 2002F. REGANATI, L’impresa multinazionale: teorie, determinanti ed effetti, Cedam, 2003

(Capitoli: 1, 2, 3)

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Facoltà di Econom

iaECONOMIA MONETARIA

8 CFU - Classe 28 (Foggia)Umberto Antonio de GIROLAMO

[email protected]

1. La moneta e le sue funzioni. 2. La moneta e le attività finanziarie nel sistema eco-nomico italiano. 3. Il mercato dei depositi e del credito. 4. Mercato dei depositi e delcredito ed offerta di moneta. 5. La domanda di moneta. 6. La domanda di monetaquale fondo di valore. 7. La sintesi di Hicks e gli approfondimenti della teoria macro-economica della moneta. 8. Aspetti complementari della reinterpretazione di Keynesda parte di H. Minsky, A. Roe e P. Davidson. 9. Teoria monetarista e teoria keynesia-na. 10. La politica monetaria nel monetarismo. 11. Regole, discrezionalità, reputazio-ne ed autonomia della Banca Centrale Europea.

Testo base di riferimento:M. ARCELLI, L’economia monetaria e la politica monetaria dell’Unione Europea. Bo-

logna, Cedam, 2000.Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio del corso.

ECONOMIA MONETARIA4 CFU - Classe 17 (San Severo)

Salvatore M. DE MARCO

1. La moneta e le sue funzioni.2. Il mercato dei depositi, il mercato del credito e l’offerta di moneta.3. La teoria quantitativa della moneta.4. La domanda di moneta quale fondo di valore.5. La sintesi di Hicks e la teoria macroeconomica della moneta.6. La domanda di moneta in Tobin e la teoria delle scelte di portafoglio.7. La domanda di moneta in Friedman e l’approccio di portafoglio.8. La Nuova Macroeconomia Classica e l’efficacia della politica economica.9. Il SEBC.10. Obbiettivi, strumenti e regole della politica monetaria europea.11. Conti pubblici nazionali e politica monetaria.

Testo base di riferimento:M. ARCELLI, L’economia monetaria e la politica monetaria dell’Unione Europea,Cedam, Padova 2002.

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Faco

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i Eco

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iaECONOMIA POLITICA I

8 CFU - Classe 17Filippo [email protected] CFU - Classe 28

Marco [email protected]

Modulo I: MicroeconomiaL’equilibrio del consumatore. Le curve di indifferenza. La retta del bilancio. La curvadi domanda. L’equilibrio del produttore. La funzione di produzione. I costi. I ricavi Lamassimizzazione del profitto. Mercati perfettamente concorrenziali. Monopolio. Con-correnza monopolistica. Duopolio. Il mercato del lavoro.

Modulo II : MacroeconomiaIl sistema di contabilità nazionale. La funzione del consumo. La funzione del rispar-mio. La funzione dell’investimento. Il moltiplicatore. Spesa pubblica e tassazione. Ilfinanziamento del debito. L’equilibrio nel settore reale. Il mercato della moneta. Ladomanda di moneta. L’equilibrio nel settore monetario. La domanda aggregata in eco-nomia chiusa. L’economia aperta. La bilancia dei pagamenti. I regimi di cambio. Ladomanda aggregata in economia aperta. Le teorie dell’offerta aggregata. Cenni sullapolitica economica.

Testi consigliati:R. PINDYCK E D. RUBINFELD, Microeconomia, Zanichelli, 1996, Cap 1, 2 (par. 1, 2, 3,

4), 3 (par. 1, 2, 3, 5), 4 (par. 1, 2, 3, 4), 6 (par. 1, 2, 3, 4, 5), 7 (par. 1, 2, 3, 4), 8(par.1, 2, 3, 4, 5, 6, 7), 10 (par. 1, 2, 3, 5), 12 (par. 1, 2, 3),1 3, 14 (par 1, 2, 3).

O. BLANCHARD, Macroeconomia, Il Mulino, 2002 Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 14, 15.

ECONOMIA POLITICA I8 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

Filippo [email protected]

Modulo I: Microeconomia baseL’equilibrio del consumatore. Le curve di indifferenza. La retta del bilancio. La curvadi domanda. L’equilibrio del produttore. La funzione di produzione. I costi. I ricavi Lamassimizzazione del profitto. Mercati perfettamente concorrenziali. Monopolio. Con-correnza monopolistica. Duopolio. Il mercato del lavoro.

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Facoltà di Econom

iaModulo II: Microeconomia avanzato

Le scelte in condizioni di incertezza. L’equilibrio economico generale. I mercati coninformazioni asimmetriche. Esternalità e beni pubblici

Testi consigliati:R. PINDYCK E D. RUBINFELD, Microeconomia, Zanichelli, 1996, Cap 1, 2 (par. 1, 2, 3,

4), 3 (par. 1, 2, 3, 5), 4 (par. 1, 2, 3, 4), 5 (1, 2, 3, 4) 6 (par. 1, 2, 3, 4, 5), 7 (par. 1,2, 3, 4), 8 (par.1, 2, 3, 4, 5, 6, 7), 10 (par. 1, 2, 3, 5), 12 (par. 1, 2, 3),13, 14 (par 1,2, 3). 16 ( 1, 2, 3, 4, 7), 17 (1, 2, 3, 4, 5, 6), 18 (1, 2, 3, 4, 5, 6).

ECONOMIA POLITICA I8 CFU - Classe 17 (San Severo)

Umberto Antonio de [email protected]

Nozioni introduttive sull’Economia politica. L’evoluzione storica della scienzaeconomica. La teoria dell’utilità. La teoria della domanda individuale. La teoria dellaproduzione. La teoria del costo. L’equilibrio del mercato. L’equilibrio del mercato inregime di concorrenza pura. L’equilibrio nelle altre forme di mercato.

La moderna impresa industriale. Diverse teorie della determinazione dei prezzi. Ilreddito nazionale e la sua struttura. Le diverse categorie di reddito: rendita, interesse,salario, profitto. Concetti generali sulla moneta. La domanda di moneta.

L’offerta di moneta e le banche. La politica monetaria: obiettivi e strumenti. Le banchee il sistema bancario italiano. Il mercato finanziario e le borse valori. L’inflazione.

La teoria del commercio internazionale. La bilancia dei pagamenti e il cambio. Imeccanismi di aggiustamento delle bilance dei pagamenti. L’evoluzione nelle rela-zioni monetarie internazionali dopo gli accordi di Bretton Woodss. Le fluttuazionicicliche. I problemi del sottosviluppo.

Testo base di riferimento:G. PALMERIO, Elementi di Economia politica , Bari, Cacucci Editore, 2002. Capitoli da

studiare: dall’1 al 12, 14 (cenni), 15 (cenni), dal 16 al 20, 22, 24, 25 (cenni), 27(cenni), dal 28 al 31, 34 (cenni), 36 (cenni).

Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio del corso.

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Faco

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iaECONOMIA POLITICA II

6 CFU - Classe 17 - 17 ( San Severo)Umberto Antonio de GIROLAMO

[email protected]

1. Definizione e misurazione delle principali grandezze macroeconomiche. La te-oria pre-keynesiana. Moneta-merce, moneta segno e mercato reale. Mercato moneta-rio, mercato finanziario e mercato valutario. Base monetaria e moneta bancaria. Ilruolo della Banca Centrale. La grande crisi, Keynes e la riformulazione della teoriadell’occupazione.

2. La riformulazione completa del modello di economia chiusa (moneta, tasso d’in-teresse e tasso di cambio). Il caso di un’economia aperta (tasso d’interesse e tasso dicambio). La sintesi neoclassica di Hicks. Modello classico ed equilibrio di mercatomonetario. La nuova macroeconomia classica. Funzione del consumo keynesiana, teo-ria del ciclo vitale di Ando-Modigliani e ipotesi del reddito permanente di Friedman.

3.Il finanziamento dell’attività del settore pubblico. Cambio, bilancia dei paga-menti e reddito nazionale. I sistemi monetari internazionali nei secoli XIX e XX.

Testo base di riferimento:A. PEDALINO, S. VINCI., Lezioni di macroeconomia, Napoli, Liguori Editori, 2001.Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio del corso.

ECONOMIA POLITICA II8 CFU - Classe 28 (Foggia)

Umberto Antonio de [email protected]

1) Definizione e misurazione delle principali grandezze macroeconomiche. Lateoria pre-keynesiana. Moneta-merce, moneta segno e mercato reale. Mercato mone-tario, mercato finanziario e mercato valutario. Base monetaria e moneta bancaria. Ilruolo della Banca Centrale. La grande crisi, Keynes e la riformulazione della teoriadell’occupazione.

2) La riformulazione completa del modello di economia chiusa (moneta, tasso d’in-teresse e tasso di cambio). Il caso di un’economia aperta (tasso d’interesse e tasso dicambio). La sintesi neoclassica di Hicks. Modello classico ed equilibrio di mercatomonetario. La nuova macroeconomia classica. Funzione del consumo keynesiana, teo-ria del ciclo vitale di Ando-Modigliani e ipotesi del reddito permanente di Friedman.

3) Il finanziamento dell’attività del settore pubblico. Cambio, bilancia dei paga-menti e reddito nazionale. I sistemi monetari internazionali nei secoli XIX e XX.

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Facoltà di Econom

ia4) Il passaggio dall’economia politica classica all’economia politica moderna. La

formazione dell’economia marginalista: L. Walras. Il consolidamento dell’economiamarginalista. A. Marshall e il paradigma neoclassico. K. Wicksell e la teoria del sag-gio d’interesse. J.A. Schumpeter e la teoria dello sviluppo economico. Gli sviluppidella macroeconomia keynesiana dal 1945 al 1965. La teoria monetarista. La NuovaMacroeconomia Classica.

Testo base di riferimento:PEDALINO A., VINCI S., Lezioni di macroeconomia, Napoli, Liguori Editori, ultima edi-

zione.Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio del corso.

ECONOMIA POLITICA II8 CFU - Classe 28 - (Manfredonia)

Filippo [email protected]

Il sistema di contabilità nazionale. La funzione del consumo. La funzione del ri-sparmio. La funzione dell’investimento. Il moltiplicatore. Spesa pubblica e tassazio-ne. Il finanziamento del debito. L’equilibrio nel settore reale. Il mercato della moneta.L’equilibrio nel settore monetario. L’economia aperta. La bilancia dei pagamenti. Iregimi di cambio. Il modello domanda/offerta aggregata. La Teoria della crescita.

Testi consigliati:O. BLANCHARD, Macroeconomia, Il Mulino, 2002 Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10,

11, 12, 13, 14, 15

ELABORAZIONE AUTOMATICA DEI DATIPER LE DECISIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE

8 CFU - Classe 17Luigi DECESARE

1. Informatica di BaseInternet e il World Wide WebSistemi di elaborazioneHardware e SoftwareFunzionamento di un elaboratorePeriferiche di Input/output

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Faco

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iaIl sistema operativoIntroduzione al softwareEditori di testo; I fogli elettroniciReti di comunicazione; Multimedialità2. Esercitazioni praticheIl S.O. Windows; Microsoft Word; Microsoft Excel

Testi Consigliati:CURTIN, D. P. “Informatica di base”, McGraw-Hill, 1999MERTENS, P. ET AL. “Informatica aziendale”, McGraw-Hill, 1999GALLO, C. “Informatica generale ed applicazioni”, Lupus, 1995ITALIANI ET AL. “Elementi di Informatica”, Etas

ELABORAZIONE AUTOMATICA DEI DATIPER LE DECISIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE

8 CFU - Classe 28Maria [email protected]

Presentazione del Corso:Il corso cerca di rispondere all’esigenza, maturata negli ultimi anni, di estendere le

competenze informatiche anche al di fuori di facoltà ad orientamento spiccatamentescientifico-tecnologico come, ad esempio, la facoltà di economia. Il corso ha comeobiettivo primario l’alfabetizzazione informatica, e successivamente, si propone diapprofondire alcune delle più importante applicazioni delle tecnologie informatichein campo economico e finanziario. Il corso sarà diviso in lezioni teoriche ed esercita-zioni pratiche presso i laboratori di informatica.

Programma del Corso:1. Informatica di Base

• Internet e il Word Wide Web• Sistemi di elaborazione• Hardware e Software• Funzionamento di un elaboratore• Periferiche di Input/output• Il sistema operativo• Introduzione al software• Editori di testo; I fogli elettronici• Reti di comunicazione; Multimedialità

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Facoltà di Econom

ia2. Esercitazioni pratiche

• Il S.O. Windows; Microsoft Word; Microsoft Excel

Testi Consigliati:CURTIN, D. P. Informatica di base, McGraw-Hill, Milano, 1999ITALIANI ET AL. Elementi di Informatica, Etas, Milano, 1994MERTENS, P. ET AL. Informatica aziendale, McGraw-Hill, Milano, 1999CORAZZO, F. E CANDIOTTO, R. Laboratorio di Excel 2000, Apogeo, Milano, 2001

ELABORAZIONE AUTOMATICA DEI DATIPER LE DECISIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE

8 CFU - Classe 28 (Manfredonia)Luca GRILLI

[email protected]

Presentazione del Corso:Il corso cerca di rispondere all’ esigenza, maturata negli ultimi anni, di estendere

le competenze informatiche anche al di fuori di facoltà ad orientamento spiccatamen-te scientifico-tecnologico come, ad esempio, la facoltà di economia. Il corso ha comeobiettivo primario l’alfabetizzazione informatica, e successivamente, si propone diapprofondire alcune delle più importante applicazioni delle tecnologie informatichein campo economico e finanziario. Il corso sarà diviso in lezioni teoriche ed esercita-zioni pratiche presso i laboratori di informatica.

Programma del Corso:I modulo (2 cfu)

Internet e il World Wide Web: Nascita di Internet, servizi Internet. La nascita del Web.Il protocollo TCP/IP; il protocollo HTTP. Il server HTTP: funzione e struttura. Tecno-logia Push e Pull. I Browser, creazione di un sito Web. Accesso a Internet, architetturadi Internet a livello mondiale. Client/Server. “Navigare” in rete. I motori di ricerca.Intranet e Extranet. Il problema della sicurezza. Schema di una intranet aziendale.Sistemi informativi e sistemi informatici. Informatica: definizione e funzioni. Hardwaree Software, classificazione del Software. Dati e informazione. Il ciclo di elaborazionedell’informazione.

II modulo (2 cfu)Il computer. Definizione di sistema. Applicazioni dell’elaboratore in campo economi-co e commerciale; uso domestico e altre applicazioni. I tipi di elaboratore. La schedamadre. Le componenti di un elaboratore. La CPU. Il processore: ALU e unità di con-trollo; i registri e il decodificatore. La “velocità della CPU”. Il CISC, RISC e MMX.Coprocessori e processori paralleli. Digitale e analogico. I segnali analogici e i segna-

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Faco

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iali digitali. Sistema binario e sue caratteristiche. Bit, byte e unità di misura superiori albyte. Il codice ASCII. La memoria centrale: RAM e ROM. Struttura della RAM. Lamemoria virtuale, la cache ed i buffer. I bus locali e di sistema, gli slot di espansionee le schede degli adattatori. Le porte del computer.Dispositivi di Input e Output. La tastiera standard, gli strumenti di puntamento. Inputdi grafica, gli scanner e la risoluzione ottica e massima. Lo schermo, gli standard dellarisoluzione. Le stampanti.Le memorie secondarie. Caratteristiche: velocità, densità di bit, rimovibilità.Il dischetto,il disco fisso, i dischi ottici, i dispositivi ad accesso sequenziale. La compressione, lagestione gerarchica della memoria.Il backup.

III modulo (2 cfu)Sistema operativo. L’interfaccia GUI, a caratteri, touchscreen, conversazionale. Lefunzioni del sistema operativo, il BIOS, il multitasking, il multithreading. Sistemimultiutenti e multiprocessori.I principali S.O. e le loro caratteristiche. La gestione deifile: nome, cartelle, le unità di memoria, la gerarchia ad albero, il percorso. Principalioperazioni di gestione file e cartelle. Il desktop, la barra delle applicazioni, la gestionedelle finestre, i menu contestuali. Il pannello di controllo. Esplora risorse, la gestionedi file e cartelle. La gestione delle unità di memoria. Gli accessori. Le utilità di siste-ma. La ricerca di file e cartelle: i vari criteri. La stampa e la gestione delle stampanti.La rete elettronica. Il fax. La posta elettronica, newsgroup e mailing list. File ASCII efile binari. La larghezza e la frequenza di banda. Risorse, utenza e amministratori direte. Componenti e architetture principali di una rete locale. Le schede di interfacciadi rete. I diversi cavi. MAC, ethernet e token ring. Reti MAN e WAN. I dispositivi direte, ripetitori, ponti, gateway e router. I collegamenti via cavo, etere e misti. Le reti acommutazione di circuito e a commutazione di pacchetto. I modem analogici. Latecnologia ISDN e ADSL.La multimedialità: applicazioni. Le immagini bitmap. La grafica vettoriale. L’anima-zione, l’ombreggiatura, l’anti-aliasing e il Morphing. I dati audio, campionatori e sin-tetizzatori. Il problema della dimensione dei file. La compressione lossless e lossy. Lacompressione interframe e intraframe. La multimedialità in rete.

IV modulo (2 cfu)Microsoft Word: funzioni di base. Aprire un documento, spostarsi in un documento,salvare, rinominare e selezionare il testo. Ortografia e grammatica. Aggiornare undocumento. La funzione “inserisci”. I tipi di visualizzazione, la stampa dei docu-menti. La formattazione del carattere, dei paragrafi e del documento. Tabulazioni erientri. Elenchi puntati e numerati. Le tabelle, lavorare con le tabelle, formattare latabella, orientare il testo. Le formule e utilizzo delle funzioni base. La scheda “Tro-va/Sostituisci”. La stampa unione: lettere tipo, etichette, buste e cataloghi.Microsoft Excel: i fogli di lavoro, insiemi di celle. Le formule e le funzioni. Copiare espostare. I riferimenti relativi e assoluti. La stampa, formattare i numeri e il testo.

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Facoltà di Econom

iaGestire le righe e le colonne. La formattazione condizionale, la funzione incolla spe-ciale. Le serie, funzioni logiche e funzioni logiche nidificate. La visualizzazione. Igrafici. Applicazioni a problemi economico-aziendali.

Esercitazioni pratiche:S.O. Windows; Microsoft Word; Microsoft Excel.

Testi Consigliati:Appunti delle lezioni http://www.dsems.unifg.it/newsmat/CURTIN, D. P. “Informatica di base”, McGraw-Hill, Milano, 2002CORAZZO, F E CANDIOTTO, R. “Laboratorio di Excel 2000”, Apogeo, Milano, 2001Appunti delle lezioni (alcuni lucidi sono in rete nella pagina

ELABORAZIONE AUTOMATICA DEI DATIPER LE DECISIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE

8 CFU - Classe 17 (San Severo)Crescenzio GALLO

[email protected]

Modulo 1 (2 CFU):Internet e il World Wide WebSistemi di elaborazioneReti locali e geografiche

Modulo 2 (2 CFU):Hardware e softwareFunzionamento di un elaboratorePeriferiche di input/output

Modulo 3 (2 CFU):Il sistema operativoMultimedialità

Modulo 4 (2 CFU):Il software applicativoEditor di testoFoglio elettronico

Esercitazioni di laboratorioIl sistema operativo WindowsMicrosoft WordMicrosoft Excel

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Faco

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iaTesti consigliati:- Dispense e lucidi del corsoArgomenti generali (un testo a scelta):MEO R. et al.: “PC e Internet”, UTET – Torino, 2000TENZONI N., GUIDI A.: “Informatica di Base”, Apogeo – Milano, 2004Internet:CALVO M.: “Internet 2004 – Manuale per l’uso della Rete”, Laterza – Bari, 2004COMI L.: “Internet visto da vicino”, McGraw-Hill – Milano, 2001Sistemi Operativi:Qualunque manuale WindowsSoftware applicativo:CANDIOTTO R.: “Laboratorio di Word 2000”, Apogeo – Milano, 2001CORAZZO F., CANDIOTTO R.: “Laboratorio di Excel 2000”, Apogeo – Milano, 2001

FINANZA AZIENDALE4 CFU - Classi 17 e 28Carmen GALLUCCI

Obiettivi: Il corso si propone di sviluppare le conoscenze e le competenze neces-sarie per affrontare efficacemente le problematiche finanziarie tipiche della gestioned’impresa.

Introduzione allo studio della finanza d’impresaConcetto di valore e scelte di Capital BudgetingIl profilo rischio/rendimento: il Capital–Asset–Pricing model (C.A.P.M.)Strumenti di valutazione degli investimentiLa struttura finanziaria ottimaleDecisioni di finanziamento: analisi delle fontiConcetto e strumenti di pianificazione finanziaria

Testo consigliato:METALLO G., Finanza sistemica, Giappichelli, Torino, 2002 Modulo II e III

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Facoltà di Econom

iaFINANZA AZIENDALE

4 CFU - Classi 17 e 28 (San Severo)G. Di Giovanni

Gli strumenti di analisi finanziaria per il check up aziendale- Natura, ruolo ed evoluzione della finanza d’impresa- Il ruolo delle informazioni nelle decisioni finanziarie- Le analisi di bilancio per indici e per flussi- Strumenti integrativi di analisi finanziaria

Le decisioni di investimento in ottica rischio-rendimento- Concetto e ruolo degli investimenti aziendali- Elementi informativi per la valutazione degli investimenti

Strumenti di valutazione dei progetti di investimento

Testo consigliato:METALLO G., Finanza sistemica, Giappichelli, Torino, 2002

GEOGRAFIA DELL’IMPRESA4 CFU - Classe 17

Alessandra [email protected]

Obiettivi principali: il corso si propone di far acquisire una prima comprensionedei legami esistenti fra struttura organizzativa dell’impresa e comportamenti nellospazio dell’impresa stessa. Livello: soprattutto esplicativo-scientifico e critico-applicativo.

Contenuti sintetici del programma: lo sviluppo economico nello spazio e nel tem-po; il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismocompetitivo; il comportamento strategico delle grandi imprese: un’interpretazione ge-ografica; il contributo dei geografi radicali (lettura critica); i rapporti sociali e la geo-grafia della produzione (lettura critica).

Valutazione degli studenti: prove in itinere, relazione scritta (facoltativa) ed esa-me di profitto. Lo studente deve dimostrare capacità di: utilizzare criticamente infor-mazioni; analisi, sintesi e valutazione dei processi economico-territoriali; chiarezzaed efficacia espositiva e capacità di approfondimento interpretativo. Va sottolineatoche, in sede d’esame, la commissione non si proporrà (a meno che ciò non risultinecessario) la verifica dello studio effettuato dallo studente, poiché tale studio vienedato per scontato. Si proporrà invece di verificare le capacità di saper vedere, saperragionare e saper applicare con chiavi di lettura e logica geografico-economiche. Re-

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ialazione scritta (facoltativa): lo studente può portare, in sede d’esame, una relazione,finalizzata essenzialmente al consolidamento e alla verifica delle sue capacità analiti-che, sintetiche, applicative e valutative. Egli dovrà infatti dimostrare di saper utilizza-re abilità, concetti, modelli e chiavi di lettura, acquisiti e/o consolidati durante la pre-parazione all’esame di “Geografia dell’impresa”: nella lettura e interpretazione criti-ca d’una specifica realtà economico-territoriale, d’un problema o d’un evento del mondoeconomico contemporaneo osservato indirettamente tramite un articolo pubblicatorecentemente (non più d’un mese prima della data dell’esame), anche in inglese o infrancese, da un quotidiano o settimanale (anche non economico). Non vi sono limitidi carattere tematico o spaziale. Si può, quindi, “leggere” qualunque realtà territoria-le, problema o evento a qualunque scala (dal mondo intero a un’area urbana), purché‘lontano’, ossia non rientrante nel proprio spazio vissuto. Standard dell’elaborato: vascritto al computer o a macchina, con interlinea minima, su di una sola facciata d’unfoglio di formato A4 (max 2 facciate). Lo studente può senz’altro utilizzare il linguag-gio grafico e cartografico. Nel primo rigo vanno indicati: a sinistra, la data (giorno incui si sostiene l’esame); a destra, in caratteri tutti maiuscoli, il riferimento tematico(ad es.: razionalizzazione spaziale, ecc.) e quello topografico, cioè l’ambito spazialeosservato (ad es.: Puglia, Mondo, Russia, Amazzonia, California, Lombardia, Parigiecc.). Nel secondo e terzo rigo vanno indicati: nome e cognome dello studente, indi-rizzo (completo di CAP), n° di telefono (con prefisso) e n° di matricola. Nel quartorigo va riportata l’indicazione bibliografica dell’articolo letto, il quale va comunqueallegato in fotocopia. Sul retro dei fogli, possono essere riprodotti eventuali grafici,piante e/o carte. La prova scritta va consegnata al momento di sostenere l’esame di“Geografia dell’impresa”. Argomento iniziale dell’esame sarà uno di quelli trattatinella relazione.

Testo consigliato:P. DICKEN E P. E. LLOYD, Nuove prospettive su spazio e localizzazione. Le più recenti

interpretazioni geografiche dell’economia, Milano, F. Angeli, 1997, pp. 7-222.

GEOGRAFIA DELL’IMPRESA AGRO-ALIMENTARE4 CFU - Classe 28

Alessandra [email protected]

Obiettivi principali: conoscere, comprendere le principali strategie spaziali delleimprese agro-alimentari; acquisire metodologie di analisi geografica per l’esame deifenomeni agrari e rurali.

Contenuti sintetici del programma: principali forme di agricoltura; problemi di

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Facoltà di Econom

iacommercializzazione agricola, politica delle strutture fondiarie; analisi dei carat-

teri economici dell’agricoltura, studio dei processi evolutivi dell’agricoltura.

Testi consigliati:C. FORMICA, Geografia dell’agricoltura, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1996, pp.

139-200, 257-277;M. G. GRILLOTTI DI GIACOMO, Una Geografia per l’agricoltura, Roma, REDA, 1992 pp.

243-279, 310-338.

GEOGRAFIA DEL TURISMO6 CFU Classe 17

Isabella [email protected]

Obiettivi principali: conoscere, comprendere e saper applicare ai fenomeni turisti-ci i concetti di base e le linee essenziali della logica geografica; conoscere, compren-dere e applicare almeno allo spazio vicino, i riferimenti teorici della Geografia delturismo.

Contenuti sintetici del programma: i luoghi turistici; il processo di sviluppo turi-stico; conseguenze ed effetti indotti dal processo di sviluppo turistico. Tipi e forme dispazi turistici; mete turistiche e immagini soggettive; mete turistiche e conoscenza delterritorio: carte topografiche e altre fonti di documentazione cartografica e statistica.

Valutazione degli studenti: A) Lo studente deve preparare autonomamente unarelazione individuale (max 2 cartelle dattiloscritte, comprensive di eventuale materia-le documentario, quale carte, foto, grafici, disegni, tabelle ecc.), da consegnare almomento dell’esame, nella quale dimostri di saper applicare al proprio spazio vicinoe vissuto concetti, modelli, metodi e quant’altro costituisca oggetto del programma, edi saper utilizzare in modo corretto la terminologia geografica. Sono assolutamenteda evitare descrizioni stereotipate, dunque non geografiche. L’esame inizierà con ladiscussione di tale prova scritta.

B) I corsisti devono preparare, in gruppo e individualmente, secondo modalità etemi che verranno via via precisati, un elaborato finalizzato a dimostrare l’acquisizio-ne di concetti e contenuti del corso.

Testi consigliati:(uno a scelta):J. M. DEWAILLY E E. FLAMENT, Geografia del turismo e delle attività ricreative, Bolo-

gna, Clueb, 1996, pp. 328;P. INNOCENTI, Geografia del turismo, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992, pp. 219.

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iaPer gli studenti che provengono dal corso di laurea in E.C.:Valutazione degli studenti: È consigliata un’applicazione secondo le indicazioni delpunto: valutazione degli studenti: A).

Testi consigliati:P. INNOCENTI, Geografia del turismo, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992, pp. 19-

44, 73-132;F. PAGETTI (a cura di), Tipologie e mete del turismo. Materiali di studio - contributi di

ricerca, Milano, I.S.U. Università Cattolica, 1998.

GEOGRAFIA ECONOMICA4 e 6 CFU - Classe 28

4 CFU classe 28 (Manfredonia)Alessandra GIANNELLI

[email protected]

Obiettivi principali: comprendere che le attività economiche sono inserite in unsistema economico-territoriale nel quale la diversa organizzazione (anche spaziale)degli elementi è causa delle diversità dello spazio geoeconomico; comprendere chetali diversità influiscono sui comportamenti spaziali dei soggetti economici e sullaloro capacità di reazione ai mutamenti dell’ambiente esterno.

Contenuti sintetici del programma: I modulo (4 crediti) geografia economica ge-nerale: come “funziona” il sistema economico-territoriale; considerazioni generali in-troduttive; la localizzazione in un paesaggio economico semplificato; evidenza empi-rica dell’ordine spaziale; una superficie territoriale eterogenea; differenziazione spa-ziale dei costi di trasporto; differenziazione spaziale dei costi di produzione; doman-da, scala e agglomerazione.

II modulo (2 crediti) il processo decisionale dal punto di vista comportamentisti-co; lo sviluppo economico nel tempo e nello spazio.

Valutazione degli studenti:prove in itinere, relazione scritta (facoltativa) ed esame di profitto. Relazione scritta

(facoltativa): lo studente può portare, in sede d’esame, una relazione, finalizzata es-senzialmente al consolidamento e alla verifica delle capacità analitiche, sintetiche,applicative e valutative del candidato. Egli dovrà infatti dimostrare di saper utilizzareabilità, concetti, modelli e chiavi di lettura, acquisiti e/o consolidati durante il corso di“Geografia economica”: nell’interpretazione d’una specifica realtà economico-terri-toriale da lui direttamente e/o quotidianamente vissuta. Ad esempio: di saper “legge-re” gerarchie urbane nella propria regione (o provincia o subregione); di saper “vede-re” tipi diversi di distanza e loro effetti; di saper ipotizzare conseguenze a catena di

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Facoltà di Econom

iacambiamenti verificatisi in singoli elementi d’un sistema economico-territoriale. Nonvi sono limite di carattere tematico o spaziale. Si può, quindi, utilizzare qualunqueargomento studiato in “Geografia economica”, applicandolo a qualunque scala, pur-chè si tratti d’una realtà direttamente conosciuta. La relazione, che deve seguire stan-dard stabiliti indicati nel programma più dettagliato, va consegnato, in duplice copia,al momento di sostenere l’esame.

Argomento iniziale dell’esame sarà uno di quelli trattati nella relazione.

Testi consigliati (uno a scelta):P. E. LLOYD E P. DICKEN, Spazio e localizzazione. Un’interpretazione geografica del-

l’economia, Milano, F. Angeli, 1994, pp. 11-244;S. CONTI, Geografia economica. Teoria e metodi, Torino, Utet, 1996.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO8 CFU - Classe 17

Salvatore [email protected]

Il diritto privato: la norma giuridica. Diritto privato e diritto pubblico. Diritto og-gettivo e diritti soggettivi. Fatti, atti e negozi giuridici.

Le fonti del diritto e l’interpretazione della legge: il sistema delle fonti del diritto.L’efficacia della legge nel tempo. L’interpretazione della legge. Il diritto internazio-nale privato.

Le persone: condizione giuridica della persona: la capacità giuridica, il nome, la sede.La capacità di agire: condizione dei minori, degli interdetti, degli inabilitati. La

persona fisica e la persona giuridica. Classificazione delle persone giuridiche: entipubblici e privati. Associazioni e fondazioni. I diritti della personalità.

I beni e la proprietà: i beni. I diritti sulle cose: la proprietà e gli altri diritti reali. Lecose oggetto di diritti. La classificazione dei beni. La proprietà fondiaria. Le distanzelegali.

Le immissioni. Le azioni a difesa della proprietà.I modi di acquisto della proprietà: acquisto a titolo originario e a titolo derivativo.

L’occupazione e l’invenzione. L’accessione, l’unione, la commistione e la specifica-zione. Il possesso di buona fede dei beni mobili. L’usucapione.

Il possesso: concetto di possesso. Diritti del possessore nella restituzione al pro-prietario.

Le azioni possessorie. Le azioni di nunciazione.I diritti reali su cose altrui: concetto di diritto reale su cosa altrui. Il diritto di

superficie.

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iaL’usufrutto, l’uso, l’abitazione. L’enfiteusi. Le servitù prediali.La comunione: la comunione in generale. Il condominio negli edifici. L’obbliga-

zione: fonti delle obbligazioni. Struttura e caratteri dell’obbligazione. Vicende delleobbligazioni.

Specie tipiche di obbligazioni.Responsabilità del debitore e garanzia del creditore: la responsabilità patrimonia-

le. Le garanzie reali. Le garanzie personali. Il concorso dei creditori e le cause diprelazione. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Altri mezzi di tutelapreventiva del credito.

Il contratto: il contratto e l’autonomia contrattuale. I requisiti del contratto: a)l’accordo delle parti; b) la causa; c) l’oggetto; d) la forma. Il contratto preliminare.

La patologia del contratto: le cause e la disciplina della nullità del contratto. Lepeculiarità della nullità per illiceità. Le cause di annullabilità: a) l’incapacità di con-trattare; b) l’errore motivo e l’errore ostativo; c) il dolo; d) la violenza morale. Ladisciplina dell’annullabilità. Le conseguenze della nullità e della annullabilità. La re-scissione del contratto.

Efficacia e inefficacia del contratto: la invalidità e inefficacia del contratto. Il ter-mine e la condizione del contratto. Simulazione del contratto. Il contratto fiduciario eil contratto indiretto.

La rappresentanza: il contratto in nome altrui. Rappresentanza e ambasceria. Man-dato con e senza rappresentanza.

Gli effetti del contratto: gli effetti del contratto fra le parti. Contratti con effettiobbligatori e con effetti reali. Contratti consensuali e contratti reali. Gli effetti delcontratto rispetto ai terzi.

Risoluzione del contratto. La risoluzione del contratto. Risoluzione per inadempimento.Risoluzione per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Risoluzione per ec-

cessiva onerosità sopravvenuta.Criteri di comportamento dei contraenti e di interpretazione del contratto: la buo-

na fede contrattuale: l’interpretazione del contratto.Singoli contratti: a) contratti relativi al trasferimento di beni e servizi; b) contratti

relativi al godimento ed utilizzazione di beni; c) contratti relativi all’esecuzione diopere e servizi; d) contratti di garanzia e finanziamento; e) contratti diretti a comporree prevenire liti.

I fatti illeciti: la responsabilità da fatto illecito. La responsabilità indiretta. La re-sponsabilità oggettiva. Il risarcimento danno. Il danno da prodotti.

Responsabilità del debitore e garanzia del creditore: la responsabilità patrimonia-le. Le garanzie reali. Le garanzie personali. Il concorso dei creditori e le cause diprelazione. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Altri mezzi di tutelapreventiva del credito.

Prescrizione e decadenza.

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Facoltà di Econom

iaLa famiglia: cenni.Le successioni a causa di morte: le successioni in generale. Apertura della succes-

sione e delazione dell’eredità. La successione necessaria. La successione testamenta-ria. Il contenuto del testamento. La successione legittima.

L’acquisto dell’eredità e dei legati. Le donazioni: l’accettazione. La comunioneereditaria e la divisione. La donazione.

La tutela dei diritti: la giurisdizione civile. Le prove. La pubblicità dei fatti giuri-dici. La trascrizione immobiliare. La trascrizione mobiliare.

Testi consigliati:Si consiglia l’uso di un qualunque manuale universitario. A titolo meramente esemplifi-cativo (l’ordine è soltanto alfabetico) si indicano le ultime edizioni dei seguenti testi:A cura di MARIO BESSONE, Lineamenti di Diritto Privato, Giappichelli, Torino; A.GALASSO, Manuale ipertestuale del diritto privato, Utet, Torino; F. GALGANO, Istitu-zioni di diritto privato, Cedam, Padova; P. PERLINGIERI, Istituzioni di diritto civile,Esi, Napoli;LettureS. MONTICELLI, La forma dei patti aggiunti al contratto, Esi, Napoli, 1999.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO6 CFU - Classe 28

Giacomo [email protected]

Il diritto privato: Il diritto. La norma giuridica. Diritto privato e diritto pubblico.Diritto oggettivo e diritti soggettivi. Fatti, atti e negozi giuridici.

Le fonti del diritto e l’interpretazione della legge: Il sistema delle fonti del diritto.L’efficacia della legge nel tempo L’interpretazione della legge. Il diritto internaziona-le privato.

Le persone: Condizione giuridica della persona: la capacità giuridica, il nome, lasede. La capacità di agire: condizione dei minori, degli interdetti, degli inabilitati. Lapersona fisica e la persona giuridica. Classificazione delle persone giuridiche: entipubblici e privati. Associazioni e fondazioni. I diritti della personalità.

I beni e la proprietà: I beni. I diritti sulle cose: la proprietà e gli altri diritti reali. Lecose oggetto di diritti: la classificazione dei beni. La proprietà fondiaria. Le distanzelegali. Muri, fossi, siepi, alberi di confine Le immissioni. Le acque private. Le azionia difesa della proprietà.

Il possesso: Concetto di possesso. Diritti del possessore nella restituzione al pro-prietario. Le azioni possessorie. Le azioni di nunciazione.

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iaI modi di acquisto della proprietà: Acquisto a titolo originario e a titolo derivativo.

L’occupazione e l’invenzione. L’accessione, l’unione, la commistione e la specifica-zione. Il possesso di buona fede dei beni mobili. L’usucapione.

I diritti reali su cose altrui: Concetto di diritto reale su cosa altrui. Il diritto disuperficie. L’usufrutto, l’uso, l’abitazione. L’enfiteusi. Le servitù prediali. Le servitùcoattive.

La comunione: La comunione in generale. Il condominio negli edifici L’obbliga-zione: Diritto reale e diritto di obbligazione. Il rapporto obbligatorio. Obbligazionicon pluralità di soggetti o di oggetti. Fonti delle obbligazioni.

L’adempimento e l’inadempimento: L’adempimento delle obbligazioni. Le obbli-gazioni pecuniarie. L’inadempimento dell’obbligazione. Mora del debitore e moradel creditore. Estinzione dell’obbligazione per cause diverse dall’adempimento.

Il contratto: Il contratto e l’autonomia contrattuale. I requisiti del contratto: a)l’accordo delle parti. b) la causa. c) l’oggetto. d) la forma. Il contratto preliminare. Icontratti con il consumatore.

Validità e invalidità del contratto: Le cause di nullità del contratto Il contrattoillecito. Le cause di annullabilità: a) l’incapacità di contrattare. b) l’errore motivo el’errore ostativo. c) il dolo. d) la violenza morale. Le conseguenze della nullità e dellaannullabilità.

Efficacia e inefficacia del contratto: Invalidità e inefficacia del contratto. Il termi-ne e la condizione del contratto. La simulazione del contratto. Il contratto fiduciario eil contratto indiretto.

La rappresentanza: Il contratto in nome altrui. Rappresentanza e ambasceria.Mandato con e senza rappresentanza.

Gli effetti del contratto: Gli effetti del contratto fra le parti. Contratti con effettiobbligatori e con effetti reali. Contratti consensuali e contratti reali. Gli effetti delcontratto rispetto ai terzi.

Risoluzione e rescissione del contratto. La risoluzione del contratto. Risoluzioneper inadempimento. Risoluzione per impossibilità sopravvenuta della prestazione.Risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta. La rescissione del contratto Lapresupposizione.

Criteri di comportamento dei contraenti e di interpretazione del contratto: La buo-na fede contrattuale: L’interpretazione del contratto.

Singoli contratti: La vendita. La vendita obbligatoria. La locazione. La locazionedi immobili urbani. Il mandato. Contratti di prestito: comodato e mutuo. Altri contrat-ti (cenni).

I fatti illeciti: La responsabilità da fatto illecito. La responsabilità indiretta. Laresponsabilità oggettiva. Il risarcimento danno. Il danno da prodotti

Altri atti o fatti fonte di obbligazioni: Altri atti: le promesse unilaterali; la gestionedi affari altrui, il pagamento di indebito, l’arricchimento senza causa.

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Facoltà di Econom

iaResponsabilità del debitore e garanzia del creditore: La responsabilità patrimoniale.

Le garanzie reali: il pegno e l’ipoteca. Le garanzie personali: la fideiussione. Il con-corso dei creditori e le cause di prelazione. I mezzi di conservazione della garanziapatrimoniale. Altri mezzi di tutela preventiva del credito.

Circolazione e altre vicende del credito e del contratto: La cessione del credito. Ladelegazione. La cessione del contratto.

Prescrizione e decadenza: La prescrizione. La decadenza.La famiglia: Famiglia in senso stretto e famiglia in senso ampio. Il matrimonio

(generalità). La separazione personale dei coniugi. Lo scioglimento del matrimonio. Irapporti patrimoniali nella famiglia.

Le successioni a causa di morte. Le donazioni Le successioni in generale. Apertu-ra della successione, delazione ed acquisto dell’eredità. La successione necessaria. Lasuccessione testamentaria. La successione legittima. La donazione.

La tutela dei diritti: La giurisdizione civile. Le prove. La pubblicità dei fatti giu-ridici. La trascrizione immobiliare. La trascrizione mobiliare.

Testi consigliati:Si consiglia l’uso di un qualunque manuale universitario. A titolo meramente esem-

plificativo (l’ordine è soltanto alfabetico) si indicano i seguenti testi, da acquistarenell’ultima edizione disponibile:

G. ALPA, Istituzioni di Diritto Privato, Utet, Torino; F. GALGANO, Istituzioni didiritto privato, Cedam, Padova; F. GAZZONI, Manuale di diritto privato, Esi, Napoli; P.PERLINGIERI, Manuale di diritto civile, Esi, Napoli; P. RESCIGNO, Manuale di dirittoprivato italiano, Jovene, Napoli; ROPPO, Istituzioni di diritto Privato, Monduzzi, Bo-logna; A. TORRENTE E P. SCHLESINGER, Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano; A.TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova; P. TRIMARCHI, Istituzioni didiritto privato, Giuffrè, Milano.

Letture:AA.VV., Dal tipo sociale all’atipico. Dialoghi con gli studenti, a cura di R.

Perchinunno, Cacucci, Bari, II ed., 2001o, in alternativa,S. MONTICELLI, La forma dei patti aggiunti, Esi, Napoli, 2000.

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iaISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO

8 CFU - Classe 28 (Manfredonia)Roberta MONGILLO

Programma del corso:Realtà sociale e ordinamento giuridico. Fonti del diritto. Principi. Fatto ed effetto

giuridico. Situazione soggettiva e rapporto giuridico. Dinamica delle situazioni sog-gettive. Metodo giuridico e interpretazione. Cenni di diritto internazionale privato.Persone fisiche. Persone giuridiche. Situazioni esistenziali. Situazioni reali di godi-mento. Situazioni possessorie. Situazioni di credito e di debito. Situazioni di garanzia.Prescrizione e decadenza. Autonomia negoziale ed autonomia contrattuale. Autono-mia negoziale a contenuto non patrimoniale. Principali contratti tipici: compravendi-ta, mutuo, mandato, donazioni, fideiussione. Promesse unilaterali. Pubblicità e tra-scrizione. Responsabilità e illecito. Famiglia e rapporti parentali. Successioni per cau-sa di morte. Tutela giurisdizionale e prove.

Testi consigliati:P. PERLINGIERI, Istituzioni di diritto civile, ESI, Napoli, ultima edizione (escluse: parte

quarta, §§ 75 – 104, fatta eccezione dei §§ 76 – 79, 83, 90, 95 - 96, 109-115; partesesta).

Per lo studio del testo indicato è indispensabile la costante consultazione di uncodice civile aggiornato.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO8 CFU - Classe 17 (San Severo)

Marco [email protected]

Le nozioni introduttive e i principi fondamentali. Le situazioni giuridiche e lefonti del diritto. L’interpretazione della legge. Le persone fisiche e le persone giuridi-che. Le situazioni esistenziali. Le situazioni reali di godimento e le situazionipossessorie. Prescrizione e decadenza. Pubblicità e trascrizione. Il rapporto obbliga-torio e le sue vicende. L’autonomia negoziale e l’autonomia contrattuale. I singolicontratti. Le promesse unilaterali. La responsabilità civile e l’illecito. La famiglia e irapporti parentali. Le successioni per causa di morte. La tutela giurisdizionale deidiritti e le prove.

Testi consigliati:PIETRO PERLINGIERI, Istituzioni di diritto civile, ESI, Napoli, ultima edizione

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Facoltà di Econom

iaPIETRO PERLINGIERI E BRUNO TROISI, Codice civile e leggi collegate, ESI, Napoli, ulti-ma edizione.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO6 CFU - Classe 17Anna CHIMENTI

[email protected]

1° Modulo (2 CFU): Storia costituzionale e trasformazioni delle istituzioni pub-bliche, dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana; le caratteristiche delfenomeno giuridico; il concetto di ordinamento giuridico; lo Stato; le forme di Stato ele forme di governo; La Costituzione e la sua interpretazione; le situazioni giuridichesoggettive; le fonti del diritto; i rapporti tra ordinamento nazionale e ordinamentocomunitario.

2° Modulo (2 CFU): Il corpo elettorale; il Parlamento; il Governo; Il Presidentedella Repubblica; la Corte costituzionale; le Regioni e gli enti locali; la Pubblica Am-ministrazione; i diritti di libertà; i diritti sociali e i doveri pubblici.

3° Modulo (2 CFU): Diritto pubblico dell’informazione, con particolare riguardoalla disciplina radio-televisiva e alla tutela giuridica di Internet.

Testi consigliati.Parte generale:A. BARBERA – C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, Bologna 2004 (con

esclusione del capitolo XIV “Le garanzie giurisdizionali”), o in alternativa, P. CARETTI

– U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli Editore, Torino 2004 (conesclusione del capitolo XIII “Il potere giudiziario”).

Parte speciale:A. CHIMENTI, Informazione e televisione. La libertà vigilata, Laterza, Roma, 2000,

o in alternativa, F. Gabriele – A. Celotto, Fonti comunitarie e ordinamento nazionale,Cacucci Editore, Bari, 2001.

N.B.: Si consiglia vivamente, ai fini della preparazione dell’esame, la consultazio-ne del testo della Costituzione italiana, reperibile sul sito internetwww.cortecostituzionale.it, oppure www.parlamento.it

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iaISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

8 CFU - Classe 28Giorgio [email protected]

1° ModuloIl diritto e la società. Il fenomeno giuridico.Le norme giuridiche.L’ordinamento giuridico.I soggetti giuridici.Lo Stato. Forme di Stato e forme di governo.L’Italia e l’Unione europea.

2° ModuloIl Corpo elettorale.Il Parlamento.Il Governo.Il Presidente della Repubblica.La Corte costituzionale.

3° ModuloL’organizzazione degli apparati amministrativi statali.L’attività amministrativa.Le Regioni.

4° ModuloFonti comunitarie e ordinamento nazionale.

Testi consigliati:Parte generale (mod. 1°, 2°, 3°):A. MELONCELLI, Manuale di diritto pubblico. I. Nozioni generali di diritto, Milano,

Giuffrè, 2000;A. MELONCELLI, Manuale di diritto pubblico. II. Diritto pubblico italiano, Milano,

Giuffrè, 2003.Parte speciale (Mod.4°):a scelta dello studente, uno dei seguenti testi:A. CELOTTO – F. GABRIELE, Fonti comunitarie e ordinamento nazionale, Bari, Cacucci,

2001G. DI GASPAARE, Diritto dell’economia e dinamiche istituzionali, Padova, Cedam, 2003.

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Facoltà di Econom

iaISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

8 CFU - Classe 28 (Manfredonia)Annamaria LATILLA

1) Diritto e società. Il concetto di ordinamento giuridico e la pluralità degli ordina-menti. Lo Stato e le sue componenti essenziali.

2) La Costituzione e le Carte costituzionali: valore assoluto e dimensione storica delfenomeno. I principi ispiratori l’assetto ordinamentale dello Stato: le forme distato e le forme di governo nell’evoluzione storica. I caratteri fondamentali dellaforma di stato italiana.

3) Le forme di produzione del diritto. Definizione di fonte. Le fonti-fatto e le fonti-atto. La tipologia delle fonti nell’ordinamento italiano. I criteri di composizionedelle fonti. L’interpretazione.

4) L’organizzazione costituzionale. Le forme di governo e la disciplina del rapportofiduciario. La sovranità popolare: principio democratico e principio rappresenta-tivo. Gli organi costituzionali: dottrina e funzioni. Il corpo elettorale. Il parla-mento. Il governo. Il presidente della Repubblica. La Corte costituzionale.

5) Gli apparati amministrativi. Principi costituzionali sull’amministrazione. Princi-pio di legalità e di buon andamento. L’attività amministrativa. I procedimentiamministrativi. Atti e provvedimenti amministrativi: efficacia e validità. Tutelaamministrativa e giurisdizionale.

6) Le garanzie giurisdizionali. Il principio del giusto processo. L’organizzazionegiudiziaria. L’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Il Consiglio supe-riore della magistratura. La responsabilità dei magistrati.

7) I diritti fondamentali. Le libertà costituzionalmente garantite. Le formazioni so-ciali: i sindacati e i partiti politici.

8) Il decentramento politico regionale: le fonti del diritto regionale. L’organizzazio-ne pubblico-amministrativa.

9) Stato, comunità internazionali e organizzazioni sopranazionali.

Testi consigliati:(a scelta dello studente)P. CARETTI - U. De Siervo: “Istituzioni di Diritto Pubblico”, Giappichelli editore,

Torino, 2001.F. CUOCOLO: “Istituzioni di Diritto Pubblico”, Giuffrè, Milano, 2000.Parte integrativa obbligatoria:F. GABRIELE - A. CELOTTO: “Fonti comunitarie e ordinamento nazionale”, Cacuccieditore, Bari, 2001.

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iaISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

6 CFU - Classe 17 (San Severo)G. FONTANA

Finalità e caratteri del corso

Il corso prevede una serie di lezioni introduttive allo scopo di facilitare l’appren-dimento delle nozioni istituzionali, riguardanti in particolare la storia costituzionale ele trasformazioni delle istituzioni pubbliche dallo Statuto Albertino alla Costituzionerepubblicana.

Saranno esaminati i concetti base del diritto pubblico (Stato, Costituzione, ordina-mento giuridico, interpretazione costituzionale, situazioni soggettive, etc.) per illu-strare, successivamente, i seguenti argomenti: forme di Stato e forme di governo:elementi, nozioni e tipologie; procedimenti formativi del nostro assetto costituziona-le e quello della Unione europea; sintesi dei caratteri fondamentali e tipici della Co-stituzione italiana e dell’ordinamento comunitario; fonti del diritto – comunitarie, sta-tali, regionali e locali – nei loro rapporti, nei loro procedimenti formativi, nei loroeffetti; criteri di risoluzione delle antinomie normative; struttura ed organizzazionecostituzionale, di cui verranno illustrati processi di formazione, dinamiche e funzio-ni: Corpo elettorale, Parlamento, Governo, Magistratura, Presidente della Repubbli-ca, Corte Costituzionale, Regioni ed enti locali; disciplina dei diritti di libertà e relati-ve garanzie, doveri, diritti sociali.

Una parte del corso (II modulo) sarà dedicata al diritto dell’informazione ed alletematiche della tutela del pluralismo, con particolare riguardo alla disciplinaradiotelevisiva ed alla giurisprudenza costituzionale sul tema.

EsercitazioniIl corso sarà affiancato da esercitazioni pratiche sul testo della Costituzione e di

approfondimento sulle riforme costituzionali più recenti.

Testi consigliatiA) Per la preparazione della parte generale si consiglia uno a scelta tra i seguenti

manuali: R. BIN – G. PITRUZZELLA, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima edi-zione.; P. CARETTI – U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino,ultima edizione.

B) Per la preparazione della parte speciale: A. CHIMENTI, Informazione e televisio-ne. La libertà vigilata, Laterza, Bari, 2000.

Per quanti fossero interessati all’approfondimento della materia si consigliano iseguenti testi; sulle fonti del diritto F. MODUGNO, Appunti dalle lezioni sulle fonti deldiritto, Giappichelli,Torino, 2002; sui diritti fondamentali P. CARETTI, I diritti fonda-

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Facoltà di Econom

iamentali. Libertà e diritti sociali, Giappichelli, Torino, 2002; sui rapporti Stato- Regio-ni A. ANZON, I poteri delle Regioni nella transizione dal modello originario al nuovoassetto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2003.

E’ comunque necessario consultare ai fini della preparazione dell’esame il testodella Costituzione italiana e le leggi fondamentali del diritto pubblico per la consulta-zione delle quali si consiglia: M. BASSANI -V. ITALIA- C. TRAVERSO, Leggi fondamenta-li del diritto pubblico e costituzionale, Giuffrè, Milano, ultima edizione.

FrequentantiAi frequentanti verrà riconosciuta la possibilità di avvalersi durante il corso delle

lezioni di una verifica scritta su una parte limitata del programma; il superamentodella verifica scritta consentirà di sostenere l’esame orale in via esclusiva sulla restan-te parte del programma.

Gli studenti frequentanti interessati potranno, inoltre, concordare con il docenteun particolare percorso di approfondimento su uno dei temi oggetto del corso.

LEGISLAZIONE DEL TURISMO4 CFU - Classe 17

Antonio [email protected]

Argomenti principali del corso:Le fonti e le istituzioni del turismoL’attività turisticaI soggetti e l’impresa turisticaI contratti dell’attività turisticaLa legislazione del turismo della Regione Puglia

Testi consigliati:A) V. FRANCESCHELLI - F. MORANDI, Manuale di diritto del turismo, Giappichelli, Bolo-

gna, 2003, ad esclusione dei capitoli IX, XIII, XIV, XV, XVIII, XXII, XXIII;B) per la consultazione dei testi normativi inerenti la materia si consiglia di valersi di

F. GABRIELE - A. CELOTTO, Codice del turismo della Regione Puglia, Cacucci, Bari,2000.

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iaLINGUA FRANCESE5 CFU - Classi 17 e 28Concetta CAVALLINI

([email protected])

Il corso di Lingua Francese avrà i seguenti obiettivi:- acquisire la capacità di leggere e comprendere i messaggi scritti in lingua francese- acquisire la capacità di esprimersi oralmente e per iscritto in lingua francese- acquisire la capacità di utilizzare un glossario socio-economico-commerciale.

Il Corso avrà struttura seminariale e comprenderà i seguenti argomenti:- Dans le monde des technologies: le cas de la langue française- La France contemporaine: géographie, économie, institutions, travail.

Testi consigliati:P. SALERNI, Le français dans les nouvelles technologies, Fasano-Paris, Schena-Didier

Erudition, 2000.Materiali per il secondo seminario saranno forniti nel corso dell’anno.

Grammatiche consigliate:BEVILACQUA, Le bon français, Ladisa ed.DUBOIS-GREVISSE, Le bon usage, Paris, Duculot, 1993.

Dizionari bilingui consigliati:Il nuovo Dizionario GARZANTI di FranceseFERRANTE/CASSIANI, Dizionario Franc-Ital/Ital-Franc.BOCH, Dizionario Franc.-It/It.-Franc.

LINGUA FRANCESE5 CFU - Classe 17 (San Severo)

Anna Maria MAZZARELLA

Obiettivi formativi:Il Corso di Lingua Francese avrà i seguenti obiettivi:

– acquisire la capacità di leggere e comprendere un testo scritto di carattere generalee specifico in lingua francese;– acquisire la capacità di recepire il senso di un messaggio orale e di esprimersi siaoralmente sia per iscritto in lingua francese;– acquisire la capacità di utilizzare un glossario francese a carattere economico, tecni-co e finanziario.

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Facoltà di Econom

iaPer il conseguimento di tali obiettivi, l’insegnamento sarà basato sulla lettura di testi

autentici, di manuali stranieri, di articoli di stampa e di riviste specialistiche (Alternativeséconomiques, L’Expansion, etc…), sull’ascolto di documenti orali autentici e sul com-mento di brani di argomento economico-finanziario, privilegiando lo studio delle fon-damentali strutture morfo-sintattiche, lessicali e fonologiche della lingua francese ne-cessarie allo sviluppo delle capacità di comprensione ed espressione sia orali che scritte.

Contenuto del Corso:La Bourse et son histoire: les origines de la Bourse; les produits de la Bourse; qui

organise et agit sur le marché? Comment agir en Bourse? La crise des marchés boursiersde la fin du XX° siècle au début du XXI° siècle.

Il Corso, inoltre, sarà rivolto allo studio del quadro storico, geografico e istituzio-nale della Francia; nonché, degli aspetti economici e sociali della multietnica societàtransalpina.

A tale riguardo, nel corso dell’anno accademico, verranno forniti documenti eindicazioni bibliografiche dettagliate.

Testi consigliati:ALAIN GÉLÉDAN, La Bourse marché financier ou casino? Editions Sirey, Paris, 1991.GENEVIÈVE ALBET – MICHÈLE SAJOUS, Débats actuels en France, Firenze, Le Monnier, 1992.

Grammatica consigliata:VINCENZO FERRANTE, Mon livre de grammaire, Torino, Sei, 1999.

Dizionari consigliati:FERRANTE F./CASSIANI E., Il nuovo Dizionario GARZANTI, Francese-Italiano/ Italia-

no-Francese.BOCH R., Il Nuovo Boch, Dizionario Francese-Italiano / Italiano-Francese, Bologna,

Zanichelli.Oltre ai testi consigliati, gli studenti disporranno anche di materiale integrativo

fornito dalla docente durante il corso.

LINGUA FRANCESE5 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

Valeria ZOTTI

1) Finalità del corsoIl Corso di Lingua Francese è finalizzato ad acquisire capacità di comprensione e

di produzione scritta e orale nella lingua straniera, attraverso lo studio degli elementidi base e delle strutture morfo-sintattiche. Il corso si propone inoltre di fornire i fon-

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iadamenti della civiltà francese. Particolare attenzione sarà rivolta all’acquisizione dellessico specialistico economico attraverso l’analisi di articoli della stampa franceseattuale (Le Monde, Le Figaro, Les Echos, Le Monde diplomatique, etc.) e l’interazionecon supporti informatici (siti web tematici e cd-rom).

2) Contenuti del corsoIl corso avrà una struttura seminariale e comprenderà i seguenti argomenti:- La France contemporaine: économie, urbanisme et société.- Les enjeux des nouvelles technologies.- Le marché et l’environnement.3) Bibliografia essenziale

Testi consigliati:G. DOTOLI - M. T. JACQUET, Face à l’autre, vol. 1, Fasano, Schena, 1995.P. SALERNI, La langue française par les nouvelles technologies, Fasano-Paris, Schena-

Didier, 2000.Materiali per il terzo seminario saranno forniti nel corso dell’anno.

Grammatiche consigliate:M. BEVILACQUA, Le bon français, Ladisa Editore, 1993.M. GREVISSE, Le bon usage. Grammaire française, Paris, Duculot, 1993.

Dizionari bilingui consigliati:Il Nuovo Dizionario Garzanti di Francese, Milano, Garzanti.Il Nuovo Boch Dizionario Francese Italiano / Italiano Francese, Bologna, Zanichelli.DIF Dizionario Francese-Italiano Italiano-Francese, Torino, Paravia.

LINGUA INGLESE7 CFU - Classe 17Denise MILIZIA

[email protected]

Il corso si propone un duplice obiettivo:

– acquisire la capacità di esprimersi oralmente e comprendere i messaggi scritti inlingua Inglese in modo autonomo; le attività saranno tali da esercitare le quattromacroabilità: lettura, ascolto, produzione scritta, produzione orale);

– acquisire la capacità di utilizzare un lessico economico-commerciale.

Il programma si articola in tre moduli.

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Facoltà di Econom

iaIl primo modulo comprende lo studio della grammatica generale a livello

fonologico, morfologico e lessicale. Sarà privilegiato lo studio della grammatica con-trastiva al fine di evidenziare le principali differenze fra L1 e L2 per un apprendimen-to migliore della lingua di arrivo.

Il secondo modulo prevede lo studio di elementi linguistici quali cliché, phrasalverbs, idioms ed eufemismi tipici della lingua Inglese, così come illustrati da GorgeOrwell nel suo saggio “Politics and the English Language”. Saranno inoltre prese inesame le due principali varietà inglesi British English e American English e confron-tate a livello grammaticale, fonologico e lessicale.

Il terzo modulo prenderà in considerazione lo studio dei linguaggi settoriali, conparticolare riferimento al mondo commerciale, finanziario, bancario e azionario delRegno Unito e degli Stati Uniti.

Sarà analizzata altresì la lettera commerciale nei suoi cinque stili con la relativafraseologia.

Inoltre, si prenderà in considerazione il linguaggio inerente il settore turistico, conparticolare riferimento all’ecoturismo.

L’obiettivo finale è quello di portare gli studenti verso il raggiungimento del livel-lo di competenza previsto per il livello B2-C1 del Consiglio d’Europa (CommonEuropean Framework, Council of Europe).

Il corso si avvarrà dell’ausilio di mezzi informatici, audiocassette, videocassette,CD ROM e DVD. Ulteriore materiale didattico su supporto magnetico sarà fornitoagli studenti nel corso delle lezioni.

Testi consigliati:TRICIA ASPINAL & GEORGE BETHEL, Business Vocabulary in Use, Cambridge University

Press, 2003COLLINS COBUILD English Grammar, Harper Collins Publisher, London, 2004IAN MACKENZIE, Financial English, Thomson Heinle, 1995DENISE MILIZIA, Usi della Lingua Inglese, Bari, Edizioni B.A., Graphis, 2002RAYMOND MURPHY, English Grammar in Use, Cambridge University Press, 2003

LINGUA INGLESE7 CFU - Classe 28

Anna Rita [email protected]

Il corso prevede l’insegnamento delle strutture fondamentali della lingua inglesee, in particolare, dei livelli morfosintattico, semantico-lessicale e fonetico-intonativo.Oggetto privilegiato di studio, sarà, inoltre, una parte della grammatica contrastiva

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iache si propone di localizzare le principali differenze tra source language e targetlanguage attraverso percorsi di lettura guidata.

In particolare, si affronteranno testi dell’inglese per scopi speciali (ESPs)- politi-ca, economia, scienze sociali- di carattere argomentativo e tratti da riviste inglesi eamericane (The Economist, Time, etc...) per un’analisi particolare della terminologia edell’organizzazione testuale.

Ai fini dello sviluppo delle competenze ricettive e produttive orali e scritte dellalingua, gli studenti verranno guidati nell’uso del laboratorio linguistico e sensibilizzatiall’uso di programmi radiofonici , televisivi e multimediali.

Il corso comprende una parte dedicata all’esame del quadro storico e geo-politicosia della Gran Bretagna che degli USA, della loro posizione nell’ambito delle relazio-ni internazionali e, quindi, delle attuali strategie di economia interna ed estera. A talriguardo, nel corso dell’anno accademico, verranno forniti documenti e indicazionibibliografiche dettagliate.

Libri di testo:MURPHY, R. English Grammar in Use, Cambridge University Press, 1994.DUCKWORTH, M. Oxford Business English, Grammar & Practice, Oxford, UniversityPress, Last edtion.

Testi consigliati:SIMONE, P. E NICASSIO, G. Business in words, Europe in mind, Cacucci, Bari, 1998.G. BARBIERI E L. CODELUPPI, How to tackle readings in business and economics, ed.

Led, 1993, Milano.L. CLEGG E S. GARTON, Reading for research in economics and business, Led, Milano,

1998

Dizionari:Dictionary of Business, PETER COLLIN, (last edition)Dizionario encicopledico economico e commerciale di F. PICCHI, Zanichelli, 2003Materiale didattico integrativo verrà messo a disposizione durante il corso.

LINGUA INGLESE7 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

Giacinta SPINZI

Il corso comprende una parte di grammatica generale e una parte di grammaticacontrastiva, per mirare ad assimilare la grammatica della lingua 2 in relazione a quelladella lingua 1. Il confronto sarà effettuato con letture di giornali e periodici americani

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Facoltà di Econom

iae inglesi, in particolare The Economist. Il corso sarà altresì integrato dall’ascolto diaudiocassette e dalla visione di videocassette in classe e in laboratorio. La secondaparte del corso comprende lo studio dell’alfabetico fonetico internazionale, IPA (In-ternational Phonetical Alphabet).

La parte di civiltà comprende uno studio dettagliato della lettera commerciale,nelle sue dieci parti, nei suoi cinque stili e nei suoi diversi tipi di punteggiatura. Sianalizzano inoltre delle lettere tipo, con le relative frasi idiomatiche.

Sarà trattata la lingua inglese nelle sue diverse sfaccettature, con riferimento afrasi idiomatiche, phrasal verbs, cliché ed eufemismi tipici britannici e americani, esarà studiata in particolare la degradazione della lingua secondo il punto di vista diGeorge Orwell, trattata nel saggio “Politics and the English Language”. Un esameattento sarà rivolto anche allo studio delle differenze tra British English e AmericanEnglish.

Sarà approfondito lo studio della posizione geografica, storica, economica e poli-tica della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.

La parte politica e storica comprende lo studio dell’ONU e della NATO, soprattut-to in seguito agli ultimi eventi, dopo l’entrata nell’organizzazione della Russia nel-l’aprile 2002, e la posizione del Regno unito rispetto all’Unione Europea (MargaretThatcher e Tony Blair a confronto).

Saranno affrontate infine alcune tematiche economiche dell’industria turistica conparticolare riferimento all’ecoturismo.

Oltre ai libri di testo, gli studenti faranno riferimento anche ad alcune dispensefornite dal docente stesso durante il corso.

Libri di testo:RAYMOND MURPHY, English Grammar in Use, Cambridge University PressDENISE MILIZIA, Usi della Lingua Inglese, Bari, Edizioni B.A., Graphis 2003MARGARET THACHER, Statecraft, Strategies for a Changing World, Harper Collins, 2002DAVID COTTON, DAVID FALVEY, SIMON KENT, Market Leader, Longman, 2002

LINGUA INGLESE7 CFU - Classe 17 (San Severo)

Gaetano ZENGA

Il corso prevede lo studio delle strutture fondamentali della lingua straniera e, in

particolare dei livelli morfosintattico, semantico-lessicale e fonetico-intonativo. Sarà

oggetto di studio anche una parte della grammatica contrastiva, al fine di mettere in

risalto le principali differenze tra lingua 2 (L2) e lingua 1 (L1),attraverso percorsi di

lettura guidata. Saranno presentati testi dei liguaggi specialistici- economia, politica,

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iascienze sociali- di carattere argomentativo, tratti da giornali e da periodici inglesi e

americani, come The Economist,Time, etc...,che permetteranno un’analisi puntuale e

approfondita della terminologia e dell’organizzazione testuale. Parte del corso com-

prende lo studio dell’alfabeto fonetico internazionale IPA (International Phonetic

Alphabet), che consentirà agli studenti una conoscenza autonoma della pronuncia dei

termini nuovi, anche per il futuro.

La parte di civiltà comprende uno studio della lettera commerciale, nelle sue parti,

nei suoi principali stili e tipi di punteggiatura. Saranno presentate delle lettere tipo,

con la relativa fraseologia.

Il corso comprende una parte dedicata allo studio della politica della Gran Bretagna,

della sua Posizione nell’ambito delle relazioni internazionali e delle sue strategie econo-

miche. Sarà studiato anche il saggio di George Orwell “Politics and the English Language”

per esaminare la degradazione della lingua secondo il punto di vista dell’autore.

Oltre ai libri di testo, gli studenti disporranno anche di materiale integrativo forni-

ta dal docente durante il corso.

Libri di testo:

RAYMOND MURPHY, English Grammar in Use, Cambridge University Press

DENISE MILIZIA, Usi della Lingua Inglese, Bari, EdizioniB.A., Graphis 2003

MARGARET THATCHER, Statecraft, Strategies for a Chanching World, Harper Collins, 2002

DAVID COTTON, DAVID FALVEY, SIMON KENT, Market Leader, Longman, 2002

LINGUA SPAGNOLA5 CFU - Classi 17, 28 e 28 (Manfredonia)

Gennaro LOIOTINE

Lingua spagnola: Grammatica – Sintassi – Lettura – Conversazione – Traduzione– Acquisizione del vocabolario specifico della lingua economico-commerciale.La lettera commerciale.

Cultura spagnola: Península Ibérica: Territorio y población – Clima – Industria -La Constitución de 1978 – Organización política y administrativa – Lenguas y religión– Andorra – Peñón de Gibraltar – Realidad económica – Unificación de la Península– España bajo la dictadura – La Monarquía: Don Juan Carlos de Borbón.

Geografia: Hispanoamerica: América del Norte, América Central, América delSur.

Commercio spagnolo: El comercio y los comerciantes – Los auxiliares delcomerciante – La compraventa mercantil – Los documentos mercantiles – El créditoy los documentos de crédito – Sociedades mercantiles – Los bancos – Bolsa de comercio– Los libros de comercio – Insolvencia y quiebra.

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Facoltà di Econom

iaNel corso delle lezioni sarà distribuito ulteriore materiale per approfondire alcuni

aspetti della parte commerciale.

Testi consigliati:G. FORMICHI, M. NUZZO, M.A. LUQUE, Gramática Esencial de Español para Italianos,

Liguori Editore.Curso Básico de Español “SOCIOS – 1”, Ed. DIFUSIÓN-BARCELONA, Libro del

alumno.Dizionario consigliato: “ITALIANO-SPAGNOLO, SPAGNOLO-ITALIANO”, Ed.

Hoepli, Laura Tam.

LINGUA SPAGNOLA5 CFU - Classe 17 (San Severo)

Annamaria CAPONE

Alla luce dei descrittori di competenze linguistiche definti nel Quadro ComuneEuropeo di Riferimento del Consiglio d’Europa, l’obiettivo del presente corso è assi-milabile a quanto stabilito per il livello B1 e si traduce nell’acquisizione di una capa-cità sia pragmatico-comunicativa sia metalinguistica grazie al quale l’allievo potràdecodificare gli elementi più salienti di interventi linguistici riguardanti temi perti-nenti il proprio indirizzo di studi e la realtà spagnola, in particolare, e prendere parteagli scambi dialogici servendosi di lessico e strutture appropriate. Dunque, quanto cisi prefigge è il raggiungimento di un’interazione fondata sullo sviluppo tanto delleabilità orali quanto di quelle scritte e contraddistinta da una discreta accuratezza gram-maticale, un buon controllo lessicale, fonologico ed ortografico.

In ragione di quanto detto, nella definizione del materiale didattico, si darà prece-denza ad articoli di carattere socio-economico estratti da quotidiani in lingua origina-le. Il materiale scelto sarà inserito in un percorso volto a contemperare l’apprendi-mento delle macrofunzioni linguistiche con il trattamento di tematiche affini agli inte-ressi degli allievi ed alle finalità del corso, sopra descritte.

LINGUA TEDESCA5 CFU - Classe 17 ( San Severo)

Bernard OSTERKORN

Per il corso di lingua tedesca è prevista l’introduzione di una scelta di regolemorfologiche e sintattiche, che permettano di comprendere testi autentici di contenu-to generale e specialisitico con l’ausilio del vocabolario. La comprensione dei testi

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iaverrà conseguita attraverso riassunti in italiano e/o traduzioni dal tedesco. L’approc-cio di linguistica contrastiva darà la possibilità di sviluppare durante il corso una com-petenza ricettiva che metterà lo studente in grado

• di ricavare informazioni specifiche da brani in lingua• di comprendere messaggi scritti di contenuto professionale• di leggere testi autentici con l’ausilio del vocabolario.Per fornire una panoramica del contesto storico, sociale, economico e politico si

propone oltre al corso di lettura e traduzione un ciclo di lezioni sul Novecento tedescoin cui verranno esposte a grandi linee gli sviluppi del secolo scorso come presuppostiper la comprensione dell’attuale situazione.

Testi consigliati:Per il corso di lingua:A. COLOMBO: Saper leggere il tedesco, Mondadori, Milano 1983

Dizionario consigliato:Ted./Ital./Ital.-Ted. Sansoni, FirenzePer il ciclo di lezioni sulla civiltà tedesca:RAYMOND POIDEVIN, SILVAIN SCHIRMANN: Storia della Germania dal medioevo alla ca-

duta del muro, Bompiani, Milano

LINGUA TEDESCA5 CFU – Classi 17 e 28

Mario [email protected]

[email protected]

Il corso è finalizzato all’acquisizione e utilizzo delle strutture morfosintattiche ne-cessarie allo sviluppo delle capacità di comprensione e produzione sia orale che scritta.

A tal fine vengono affrontati temi e funzioni linguistiche attraverso situazioni co-municative di progressiva complessità differenziate per contesto, elementi referenziali,modalità argomentative e registro di lingua. Esse riguardano attività sociali fonda-mentali, situazioni quotidiane di tipo personale e interpersonale, problematiche del-l’attualità, quelle relative alla civiltà del paese ed in particolare all’ambito economico– aziendale e gestionale.

Vengono esaminate le caratteristiche della lingua in relazione ai diversi mezzi:parlato, scritto, forme multimediali, la sua varietà in dimensione sociale (registro) e lasua spendibilità anche nel rapporto col territorio.

In questa fase, privilegiando attraverso un approccio contrastivo la nozione di

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Facoltà di Econom

iacampo semantico, di connotazione e denotazione e l’analisi dei meccanismi di gene-razione delle parole, vengono approfondite le lingue settoriali.

Documenti relativi agli ambiti trattati, grafici, articoli da quotidiani, riviste e gior-nali economici, clausole di contratti, strategie pubblicitarie e di marketing anche informa multimediale, rappresenteranno il materiale autentico di riferimento.

L’obbiettivo finale del corso sintetizza quanto stabilito dal Consiglio d’Europa peri livelli A1–A2 - B1 (Elementare- Pre-intermedio - Intermedio)

Parte speciale

Lingua e multimedialitàIn questa prospettiva si svolgeranno i seguenti moduli:

1. La Germania dopo il 1945 – Politica, economia, cultura –2. L’immagine della Puglia in Germania attraverso le cronache di viaggio e le guide

turistiche

Testi consigliati:A. VANNI, Grundgrammatik-Deutsch Italien, Valmartina,Torino 2000 (Compendio

consigliato)D. SCHULZ – H.GRIESBACH, Deutsche Sprachlehre für Italiener, Mursia, 1997 (Lez. 1-

14, 16,18, 20, 22)E. - M. THÜNE, A. VANNI, Euro- Handel, Sansoni, Milano 1995S. DOHMEN, Wirtschaftsdeutsch, La Spiga, Milano 1995Vocabolario: Sansoni (Vol. unico)

Parte speciale:U. MATECKI, Dreimal Deutsch, CIDEB, Genova 2000M. REGINA, Risonanze, Feuilleton di Fine Secolo, Levante Editori, Bari, 1999

(Scelta di recensioni relative a fenomeni culturali, sociali e politici nella Germaniadel II Dopoguerra – Uso contrastivo del testo in L1)

K. ADAMZIK, Textsorten. Tübingen 2004.(scelta di testi adeguata ai livelli che vengono raggiunti)

Per gli studenti del II anno che appartengono al vecchio ordinamento lo scritto èpropedeutico dell’orale e la scelta dei testi relativi al corso sarà integrata con specificiapprofondimenti di microlingua.

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iaLINGUA TEDESCA

5 CFU – Classe 28 (Manfredonia)Amelia DE STEFANO

Il corso è indirizzato agli studenti con tedesco come prima o seconda lingua e sipropone innanzitutto di fornire i concetti base della descrizione sintattica (analisi incostituenti), necessari per passare poi all’analisi della struttura della frase tedesca.L’analisi condotta sarà di tipo contrastivo, mettendo a confronto il tedesco con l’ita-liano. In particolare, sarà oggetto d’analisi la sintassi della frase dichiarativa sempli-ce, con particolare riguardo agli aspetti semantico-sintattici (il verbo e i suoi argo-menti, gli elementi circostanziali). Infine si metteranno a fuoco le possibili strutturedell’informazione a livello sintattico.

Parte speciale:Durante il corso delle lezioni si affronteranno, con letture pertinenti, argomenti

relativi alla Germania e al suo territorio, all’economia, alla politica, alla cultura.

Bibliografia di base:ALBANO LEONI, FEDERICO/MORLICCHIO, Elda (1988): Introduzione allo studio della lin-

gua tedesca, Bologna (il Mulino), cap. 1; 2.3; 6.BLASCO FERRER, EDOARDO (1999): Italiano e Tedesco. Un confronto linguistico, Torino

(Paravia).CARDINALETTI, ANNA/GIUSTI, GIULIANA (1996), Problemi di sintassi tedesca, Padova

(Unipress), cap. 1-3.Appunti delle lezioniDizionario: Ted./Ital – Ital/Ted. Sansoni, Firenze

Gli studenti verranno valutati a fine corso su tutti gli argomenti trattati in classe perquel che riguarda la competenza linguistica, con modalità da definirsi.

MARKETING6 CFU - Classe 28Assunta [email protected]

Obiettivi formativi:L’obiettivo del corso è quello di acquisire le competenze necessarie in materia dipianificazione ed implementazione delle attività di relazione con il mercato.

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Facoltà di Econom

iaTipologia delle forme didattiche:

Il corso si articolerà in lezioni frontali ed esercitazioni sui diversi argomenti trattati; esi concluderà con visite aziendali e seminari con esperti del mondo imprenditoriale.Struttura del programma:

Modulo 1: Marketing strategico (3 CFU)L’ambiente d’impresa: macro-ambiente e micro-ambiente. Analisi SWOT. Le matriciper la gestione: Abell, BCG, GE. Le strategie di marketing: strategie di costi, strategiedi differenziazione, strategie di focalizzazione. Il comportamento d’acquisto delconsumatore:bisogni, esigenze e desideri. La segmentazione. Il ciclo di vita del pro-dotto. Il posizionamento. Il controllo di marketing.

Modulo 2: Marketing operativo (3 CFU)Il concetto di marketing mix. La leva prodotto: beni, attributi, servizi. La leva prezzo:break-even analysis, mark-up e margine di contribuzione. La leva comunicazione:pubblicità, direct marketing e web marketing. La leva distribuzione: canale diretto eindiretto; canale corto e lungo; il commercio elettronico. L’evoluzione del marketingmix: personal selling, customer care e CRM (Customer Relationship Management).

Testi consigliati:KOTLER P., ARMSTRONG G., SAUNTERS J., WONG V., Principi di marketing, ISEDI, Torino

2001.

MARKETING4 CFU - Classe 17

Assunta [email protected]

Obiettivi formativi:L’obiettivo del corso è quello di acquisire le competenze necessarie in materia dipianificazione ed implementazione delle attività di relazione con il mercato.

Tipologia delle forme didattiche:Il corso si articolerà in lezioni frontali ed esercitazioni sui diversi argomenti trattati; esi concluderà con visite aziendali e seminari con esperti del mondo imprenditoriale.Struttura del programma:

Modulo 1: Marketing strategico (3 CFU)L’ambiente d’impresa: macro-ambiente e micro-ambiente. Analisi SWOT. Le matriciper la gestione: Abell, BCG, GE. Le strategie di marketing: strategie di costi, strategiedi differenziazione, strategie di focalizzazione. Il comportamento d’acquisto delconsumatore:bisogni, esigenze e desideri. La segmentazione. Il ciclo di vita del pro-dotto. Il posizionamento. Il controllo di marketing.

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iaModulo 2: Marketing operativo (1 CFU)

Il concetto di marketing mix. La leva prodotto: beni, attributi e servizi. La leva prez-zo: break-even analysis, mark-up e margine di contribuzione. La leva comunicazione:pubblicità, direct marketing e web marketing. La leva distribuzione: canale diretto eindiretto; canale corto e lungo;

Testi consigliati:KOTLER P., ARMSTRONG G., SAUNTERS J., WONG V., Principi di marketing, ISEDI, Torino

2001 (escluso: il mercato globale da pag. 136 a pag. 171, il marketing diretto e inrete da pag. 739 a pag. 776)

MATEMATICA FINANZIARIA6 e 8 CFU - Classi 17 e 28

Andrea DI [email protected]

I principali regimi finanziari.Teoria delle leggi finanziarie.Rendite certe. L’ammortamento dei prestiti.La valutazione delle operazioni finanziarie in condizioni di certezza.La struttura a termine dei tassi di interesse.L’immunizzazione finanziaria.Elementi di calcolo delle probabilità.La valutazione delle operazioni finanziarie in condizioni di incertezza.Elementi di teoria del portafoglio.Introduzione ai future, option, swap.

Testi consigliati:FABRIZIO CACCIAFESTA, Lezioni di Matematica Finanziaria classica e moderna, G.

Giappichelli Editore – TorinoFRANCO MORICONI, Matematica Finanziaria, il Mulino, Bologna

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iaMATEMATICA FINANZIARIA

6 CFU - Classe 17 (San Severo)Silvana [email protected]

Operazioni finanziarie elementariL’equivalenza finanziaria. Leggi e Regimi finanziari. Leggi uniformi e leggi scindibili.Regime dell’Interessse Semplice. Regime dell’Interesse Anticipato. Regime dell’In-teresse Composto. Regime di capitalizzazione mista. Tassi Equivalenti. Forza d’inte-resse. Scindibilità. Tassi Nominali.

RenditeRendite in regime semplice e rendite in regime composto. Valore di una rendita. Ren-dite frazionate. Rendite perpetue.

Costituzione di capitaleCostituzione di capitale con versamenti periodici costanti. Ricerca dell’importo deiversamenti. Ricerca del numero dei versamenti e del saldo.

Ammortamento dei prestiti indivisiAmmortamento di un prestito in regime di capitalizzazione composta. Ammortamen-to a rimborso unico. Ammortamento a quote periodiche: ammortamento con quotecapitale costanti, ammortamento con rate costanti, di ammortamento a due tassi.Preammortamento. Debito residuo. Nuda proprieta’, usufrutto e valore del prestito.Formula di Makeham.

Indici temporali ed indici di variabilitàScadenza media aritmetica. Scadenza media finanziaria. Duration. Duration piatta.Duration Modificata.

Scelta tra investimenti (certi)Risultato economico attualizzato. Tasso interno di rendimento. Criterio del saldo fina-le a due tassi.

Prestiti divisiTitoli obbligazionari o obbligazioni. Titoli con cedole costanti (BTP). Prestitiobbligazionari con estrazione a sorte.Ammortamento dei prestiti obbligazionari

La struttura per scadenza dei tassi di interesseIpotesi di coerenza del mercato. Tassi Spot. Tassi Forward.

Testi consigliati:Saranno a disposizione degli studenti i lucidi delle lezioni.RITA LAURA D’ECCLESIA – LAURA GARDINI, Appunti di Matematica Finanziaria I, G.Giappichelli Editore – TorinoFABRIZIO CACCIAFESTA, Lezioni di Matematica Finanziaria classica e moderna, G.Giappichelli Editore – TorinoFRANCO MORICONI, Matematica Finanziaria, Il Mulino.

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iaMATEMATICA GENERALE

8 CFU - Classe 17 A-LLucia [email protected]

Elementi di teoria degli insiemi. Simboli logici. Nozioni di uguaglianza, inclusio-ne. Insieme delle parti di un insieme. Operazione di unione, intersezione e differenza.Partizione di un insieme. Prodotto cartesiano. Funzioni. Immagine diretta e immaginereciproca. Funzioni iniettive, suriettive, invertibili. Restrizione e prolungamento.Funzione ridotta. Funzione composta.

Insiemi numerici. Numeri naturali, interi, razionali, reali con relative proprietàalgebriche e di ordine. Riferimento cartesiano su una retta orientata. Valoreassoluto.Distanza tra due numeri. Intervalli. Intorni di un punto. Insiemi aperti e chiu-si. Punti di accumulazione. Maggioranti e minoranti. Estremo superiore, estremo in-feriore, massimo e minimo di un sottoinsieme di R. Sottinsiemi contigui. Il principiodi induzione. Potenza di un binomio. Insiemi numerabili

Elementi di geometria analitica. Coordinate cartesiane nel piano. Punto medio.Distanza tra due punti. Equazione di una retta. Intersezione e parallelismo. Perpendi-colarità. Equazione della circonferenza.

Elementi di algebra lineare. Matrici e relative operazioni. Determinante e rango diuna matrice. Matrice aggiunta e inversa. Sistemi lineari. Regola di Cramer. Teoremadi Rouchè-Capelli. Sistemi lineari dipendenti da un parametro.

Funzioni reali di una variabile reale. Rappresentazione cartesiana. Funzioni limi-tate. Massimo, minimo locali e globali. Funzione monotona. Funzioni concave, con-vesse. Flessi. Operazioni tra funzioni. Funzione pari, funzione dispari e periodiche.Successioni. Successioni estratte. Successioni monotone. Progressioni aritmetiche egeometriche. Funzioni elementari: Potenza con esponente intero, frazionario e reale,Esponenziale, Logaritmo.Funzioni trigonometriche e inverse. Equazioni e disequa-zioni con le funzioni elementari.

Limiti di successioni e di funzioni. Definizione di limite. Unicità del limite. Teo-rema sul limite della restrizione. I e II teorema del confronto. Teorema sulla perma-nenza del segno. Teorema della convergenza obbligata. Teorema sulla locale limita-tezza. Teorema sul limite di una funzione composta. Teorema sul limite della somma,del prodotto, della funzione reciproca, del quoziente. Teorema sul limite per la formaindeterminata 1/0. Teorema sul limite di una funzione monotona.. Limiti delle funzio-ni elementari. Limiti notevoli. Asintoti. Limiti di successioni. Teoremi sui limiti dellesuccessioni. Limite delle successioni monotone. Numero di Nepero. Criterio di con-vergenza di Cauchy. Teorema fondamentale per il calcolo di limiti.

Funzioni continue. Continuità. Continuità delle funzioni monotone. Continuitàdelle funzioni elementari. Operazioni sulle funzioni continue. Continuità delle fun-

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Facoltà di Econom

iazioni composte. Discontinuità. Il teorema di Weierstrass. Teorema di esistenza deglizeri. Il teorema di Bolzano. Teorema del punto fisso.

Calcolo differenziale. Derivata e suo significato geometrico. Operazioni sulle fun-zioni derivabili: somma, prodotto, quoziente. Teorema di derivazione delle funzionicomposte. Teorema di derivazione delle funzioni inverse. Derivata delle funzioni ele-mentari. Continuità delle funzioni derivabili. Derivate di ordine superiore. Punti an-golosi e punti cuspidali. Massimi e minimi relativi. Teorema di Fermat. Teorema diRolle. Teorema di Lagrange e sue conseguenze. Funzioni con derivata nulla. Condi-zioni necessarie e sufficienti per la crescenza e per la stretta crescenza. Formula diTaylor e applicazioni.. I teoremi di L’Hospital. Funzioni convesse (concave) in unintervallo. Funzioni convesse derivabili. Punti di flesso. Studio del grafico di unafunzione. Ricerca del minimo e del massimo assoluto di una funzione. Differenziale.

Calcolo integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti. Integrazione di fun-zioni razionali.Formula di Hermitè Integrazione per sostituzione. Misura secondoPeano- Jordan. Integrali di Riemann e proprietà. Significato geometrico. Integrabilitàdelle funzioni continue. Integrabilità delle funzioni monotone. Teorema della media.Teorema di esistenza delle primitive. Il teorema fondamentale del calcolo integrale.Integrali di funzioni generalmente continue. Integrale di una funzione continua estesoad un intervallo illimitato. Calcolo di aree.

Serie numeriche. Nozione di serie, regolarità e somma di una serie. Operazionicon le serie. Criteri di convergenza di Cauchy .Serie geometrica. Serie armonica.Serie a termini non negativi. Serie a termini di segno alterno e criterio di Leibnitz.Serie armonica alternata. Serie assolutamente convergenti. Criteri di convergenza perserie a termini positivi: confronto, rapporto, radice, con l’ordine di infinitesimo,diRaabe. Serie armonica generalizzata.

Testi consigliati:Appunti delle lezioni di Matematica Generale – http://www.dsems.unifg.it/personale/

maddalena.htmlL. ALBANO, Appunti di Matematica per l’Economia – www.dse.uniba.itG. C. BAROZZI, C. CORRADI, Matematica Generale per le Scienze Economiche - il

Mulino – Bologna, 1999.L. DE CESARE, L. MADDALENA, Esercizi di Matematica Generale - Cacucci – Bari,1997.L. DE CESARE, L. MADDALENA, Prove scritte di Matematica Generale - Grenzi Editore

Foggia, 2000.

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Faco

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i Eco

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iaMATEMATICA GENERALE

8 CFU - Classe 17 M - ZLuca GRILLI

[email protected]

I MODULO (2 CFU)0. Prerequisiti minimi.

Calcolo letterale. Espressioni letterali e semplificazioni.1. Elementi di algebra lineare.

Vettori: definizione, esempio di una attività produttiva, rappresentazione graficaper n=1,2,3. Vettore riga, colonna, somma e differenza tra vettori. Prodotto di unvettore per uno scalare. Combinazione lineare tra vettori. Matrici: quadrate, trian-golari, diagonali, identità, nulla, simmetrica, trasposta. Somma tra matrici e pro-prietà. Moltiplicazione di un numero per una matrice. Prodotto scalare tra vettori.Prodotto righe per colonne. Traccia. Matrice inversa. Determinante di una matricequadrata: definizione per ricorrenza. Proprietà del determinante. Matrice aggiun-ta. Calcolo della matrice inversa. Rango di una matrice. Teorema di Kronecker.Rango e vettori linearmente indipendenti. Matrici dipendenti da un parametro.Sistemi lineari. Intersezione tra due rette nel piano (parallele, secanti e coinciden-ti). Sistemi di n equazioni in n incognite. Regola di Cramer. Sistemi di m equazio-ni in n incognite. Teorema di Rouchè-Capelli. Sistemi lineari dipendenti da unparametro.

II MODULO (2 CFU)2. Insiemi, funzioni, insiemi numerici, elementi di geometria analitica.

Elementi di Teoria degli Insiemi. Definizioni principali. Inclusione tra insiemi:proprietà. L’insieme delle parti. Unione e intersezione tra insiemi. Il complemen-tare di un insieme. Differenza tra due insiemi. Partizione di un insieme. Prodottocartesiano. Funzioni, dominio e codominio. Funzioni iniettiva, suriettiva e bietti-va. Funzione inversa. Funzione composta. Funzione restrizione. Successioni. Suc-cessioni definite per ricorrenza. Progressioni aritmetiche, geometriche e armoni-che.Insiemi numerici: N, Z, Q, R. Rappresentazione geometrica di R. Intervalli. Valo-re assoluto. Insiemi limitati di R. Maggiorante, minorante, massimo e minimo.Estremo superiore e estremo inferiore, proprietà caratteristiche. Insiemi illimitati.Insiemi separati e insiemi contigui, completezza di R.Funzioni limitate. Massimo e minimo di una funzione. Estremo superiore e estre-mo inferiore di una funzione, proprietà caratteristiche. Funzioni illimitate.Principio di induzione. Somma dei primi n interi naturali. Applicazioni alle pro-gressioni geometriche e aritmetiche. Prodotto cartesiano. Riferimento cartesiano

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Facoltà di Econom

iasul piano. Grafico di una funzione. Funzione lineare. Equazione della retta pas-sante per un punto di coefficiente angolare assegnato. Equazione della retta pas-sante per due punti. Condizioni di parallelismo, di perpendicolarità. Intersezionitra due rette.Distanza tra due punti. Equazione di una circonferenza.Funzioni monotone. Funzione concave. Funzioni pari, dispari e periodiche. Fun-zione potenza con eponente n, -n 1/n. Funzione esponenziale, logaritmo. Funzio-ni trigonometriche seno e coseno. Proprietà del seno e del coseno. Funzione tan-gente e cotangente. Funzioni trigonometriche inverse.Operazioni tra funzioni.Disequazioni irrazionali, disequazioni con il valore assoluto. Proprietà della funzionelogaritmo ed esponenziale. Equazioni e disequazioni logaritmiche ed esponenziali.

3. Limiti di successioni e di funzioni.Intorno di un punto. Insiemi aperti e insiemi chiusi. Punti di accumulazione. Defi-nizione di limite. Esame dei diversi casi. Teorema sull’unicità del limite. Teoremasul limite della restrizione. Teorema della permanenza del segno. Teoremi di con-fronto. Teorema della convergenza obbligata. Teorema sulla locale limitatezza.Teorema sul limite delle funzioni composte.Limite da destra e da sinistra. Successioni, definizione di limite, esempi notevoli.Limiti notevoli.Operazioni sui limiti. Limite della somma. Limite del prodotto. Limite del quo-ziente. Forme indeterminate. Teorema sul limite della funzione composta. Teore-ma sul limite delle funzioni monotone. Teorema sul limite delle successioni mono-tone. Teorema fondamentale per il calcolo dei limiti.

III MODULO (2 CFU)4. Funzioni Continue

Continuità e discontinuità. Continuità della composizione di funzioni continue.Classificazione delle discontinuità. Teorema di Weierstrass. Teorema degli zeri,metodo delle bisezioni. Teorema di Bolzano. Teorema sulla locale limitatezza. Te-orema della permanenza del segno. Continuità di una classe di funzioni monotone(Inverso del teorema di Bolzano).

5. Calcolo differenziale per le funzioni di una variabile.Derivata. Significato geometrico della derivata. Funzioni derivabili. Regole diderivazioni. Derivazione delle funzioni composte, della funzione inversa. Puntiangolosi. Punti cuspidali, di flesso a tangente verticale. Derivate di ordine succes-sivo.Derivabilità e continuità. Minimi e massimi relativi. Teorema di Fermat (condi-zione necessaria per punti di min. o max) (idea della dimostrazione). Teorema diRollè. Teorema di Cauchy. Teorema di Lagrange e conseguenze. Minimi e massi-

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Faco

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iami assoluti. Teoremi di De L’Hopital. Formula di Taylor. Funzioni convesse, con-vessità e punti di minimo. Asintoti. Studio del grafico di una funzione.

IV MODULO (2 CFU)6. Serie numeriche.

Serie, definizione ed esempi. Serie regolare. Operazioni con le serie. Condizione ne-cessaria per la convergenza. Serie a termini positivi. Teorema del confronto e delconfronto asintotico. Serie geometrica. Serie armonica. Serie armonica generalizzata.Criterio del rapporto. Criterio della radice. Serie a segni alterni. Criterio di Leibnitz.

7. Calcolo integrale.Integrale di Riemann (cenni). Proprietà e significato geometrico. Integrabilità del-le funzioni monotone e delle funzioni continue. Proprietà dell’integrale definito.La funzione integrale. Integrali “quasi immediati”. Integrazione per parti. Integra-zione per sostituzione. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo diaree.

Nota: E’ richiesta la dimostrazione degli argomenti in corsivo

Testi consigliati:Appunti delle lezioni http://www.dsems.unifg.it/newsmat/L. ALBANO, Lezioni di Matematica Generale, Cacucci Editore, Bari, 1998.G. C. BAROZZI E C. CORRADI, Matematica Generale per le Scienze Economiche, Il

Mulino, Bologna, 1999.G. C. BAROZZI E C. CORRADI, Esercizi per il corso di Matematica Generale per le

Scienze Economiche, Il Mulino, Bologna, 1999.L. DE CESARE E L. MADDALENA, Esercizi di Matematica Generale, Cacucci Editore,

Bari, 1997.L. DE CESARE E L. MADDALENA, Prove Scritte di Matematica Generale, Grenzi Edito-

re, Foggia, 2000.E. GIUSTI, Analisi Matematica 1, Bollati Boringhieri, Torino, 2002.

MATEMATICA GENERALE8 CFU - Classe 28

Maria [email protected]

Prerequisiti: equazioni e disequazioni di primo e secondo grado.Elementi di teoria degli insiemi.Insiemi numerici.

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Facoltà di Econom

iaElementi di geometria analitica.Elementi di algebra lineare.Funzioni reali di una variabile e cenni sulle funzioni di più variabili.Limiti di successioni e di funzioni.Funzioni continue.Calcolo differenzialeCalcolo integrale.Serie numeriche.

Testi consigliati:L. ALBANO, Lezioni di Matematica generale, Cacucci - Bari,1998L. DE CESARE, L. MADDALENA, Esercizi di Matematica Generale, Cacucci-Bari, 1997L. DE CESARE, L. MADDALENA, Prove scritte di Matematica Generale, Grenzi Editore

Foggia, 2000V. AVERSA, Metodi Quantitativi delle Decisioni , Liguori-Napoli. 2003

MATEMATICA GENERALE8 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

Andrea DI [email protected]

Preliminari. Insiemi, funzioni.Elementi di algebra lineare. Matrici e determinanti. Sistemi di equazioni lineari.Funzioni e limiti. Lo spazio dei numeri reali. Lo spazio R2. Funzioni reali di una o

due variabili reali. Limiti delle funzioni di una variabile. Successioni e loro limiti.Funzioni continue di una o due variabili reali.

Calcolo differenziale. Derivate in R. Teoremi fondamentali del calcolo differen-ziale in R. Massimi e minimi di una funzione di una variabile. Studio di funzione.Calcolo differenziale in R2. Massimi e minimi liberi e vincolati in R2.

Integrali. Integrale definito. Integrale indefinito. Integrali generalizzati.Serie numeriche.

Testi consigliati:L. ALBANO, Lezioni di Matematica Generale, Cacucci Editore, Bari, 1998.L. DE CESARE E L. MADDALENA, Esercizi di Matematica Generale, Cacucci Editore,

Bari, 1997.L. DE CESARE E L. MADDALENA, Prove Scritte di Matematica Generale, Grenzi Edito-

re, Foggia, 2000.L. SCAGLIANTI E A. TORRIERO, MATEMATICA. Metodi e applicazioni. CEDAM, Padova, 2000.

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Faco

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i Eco

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iaM. SCOVENNA E R. GRASSI, MATEMATICA. Esercizi e temi d’esame completamente

risolti. CEDAM, Padova, 2000.

MATEMATICA GENERALE8 CFU - Classe 17 (San Severo)

Lucia MADDALENA

Elementi di teoria degli insiemi. Simboli logici. Nozioni di uguaglianza, inclusio-ne. Insieme delle parti di un insieme. Operazione di unione, intersezione e differenza.Partizione di un insieme. Prodotto cartesiano. Funzioni. Immagine diretta e immaginereciproca.Funzioni iniettive, suriettive, invertibili. Restrizione e prolungamento. Fun-zione ridotta. Funzione composta.

Insiemi numerici. Numeri naturali, interi, razionali, reali con relative proprietàalgebriche e di ordine. Riferimento cartesiano su una retta orientata. Valoreassoluto.Distanza tra due numeri. Intervalli. Intorni di un punto. Insiemi aperti echiusi. Punti di accumulazione. Maggioranti e minoranti. Estremo superiore, estremoinferiore, massimo e minimo di un sottoinsieme di R. Sottinsiemi contigui. Il princi-pio di induzione. Potenza di un binomio. Insiemi numerabili

Elementi di geometria analitica. Coordinate cartesiane nel piano. Punto medio.Distanza tra due punti. Equazione di una retta. Intersezione e parallelismo.Perpendicolarità. Equazione della circonferenza.

Elementi di algebra lineare. Matrici e relative operazioni. Determinante e rangodi una matrice. Matrice aggiunta e inversa. Sistemi lineari. Regola di Cramer. Teore-ma di Rouchè-Capelli. Sistemi lineari dipendenti da un parametro.

Funzioni reali di una variabile reale. Rappresentazione cartesiana. Funzioni limi-tate. Massimo, minimo locali e globali. Funzione monotona. Funzioniconcave,convesse. Flessi. Operazioni tra funzioni. Funzione pari, funzione dispari eperiodiche. Successioni. Successioni estratte. Successioni monotone. Progressioni arit-metiche e geometriche. Funzioni elementari: Potenza con esponente intero, frazionarioe reale, Esponenziale, Logaritmo.Funzioni trigonometriche e inverse. Equazioni edisequazioni con le funzioni elementari.

Limiti di successioni e di funzioni. Definizione di limite. Unicità del limite. Teo-rema sul limite della restrizione. I e II teorema del confronto. Teorema sulla perma-nenza del segno. Teorema della convergenza obbligata. Teorema sulla locale limita-tezza. Teorema sul limite di una funzione composta. Teorema sul limite della somma,del prodotto, della funzione reciproca, del quoziente. Teorema sul limite per la formaindeterminata 1/0. Teorema sul limite di una funzione monotona.. Limiti delle funzio-ni elementari. Limiti notevoli. Asintoti. Limiti di successioni. Teoremi sui limiti dellesuccessioni. Limite delle successioni monotone. Numero di Nepero. Criterio di con-

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Facoltà di Econom

iavergenza di Cauchy. Teorema fondamentale per il calcolo di limiti.

Funzioni continue. Continuità. Continuità delle funzioni monotone. Continuitàdelle funzioni elementari. Operazioni sulle funzioni continue. Continuità delle fun-zioni composte. Discontinuità. Il teorema di Weierstrass. Teorema di esistenza deglizeri. Il teorema di Bolzano. Teorema del punto fisso.

Calcolo differenziale. Derivata e suo significato geometrico. Operazioni sulle fun-zioni derivabili: somma, prodotto, quoziente. Teorema di derivazione delle funzionicomposte. Teorema di derivazione delle funzioni inverse. Derivata delle funzioni ele-mentari. Continuità delle funzioni derivabili. Derivate di ordine superiore. Puntiangolosi e punti cuspidali. Massimi e minimi relativi. Teorema di Fermat. Teorema diRolle. Teorema di Lagrange e sue conseguenze. Funzioni con derivata nulla. Condi-zioni necessarie e sufficienti per la crescenza e per la stretta crescenza. Formula diTaylor e applicazioni.. I teoremi di L’Hospital. Funzioni convesse (concave) in unintervallo. Funzioni convesse derivabili. Punti di flesso. Studio del grafico di unafunzione. Ricerca del minimo e del massimo assoluto di una funzione. Differenziale.

Calcolo integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti. Integrazione di fun-zioni razionali.Formula di Hermitè Integrazione per sostituzione. Misura secondoPeano- Jordan. Integrali di Riemann e proprietà. Significato geometrico. Integrabilitàdelle funzioni continue. Integrabilità delle funzioni monotone. Teorema della media.Teorema di esistenza delle primitive. Il teorema fondamentale del calcolo integrale.Integrali di funzioni generalmente continue. Integrale di una funzione continua estesoad un intervallo illimitato. Calcolo di aree.

Serie numeriche. Nozione di serie, regolarità e somma di una serie. Operazionicon le serie. Criteri di convergenza di Cauchy .Serie geometrica. Serie armonica.Serie a termini non negativi. Serie a termini di segno alterno e criterio di Leibnitz.Serie armonica alternata. Serie assolutamente convergenti. Criteri di convergenza perserie a termini positivi: confronto, rapporto, radice, con l’ordine di infinitesimo,diRaabe. Serie armonica generalizzata.

Testi consigliati:Appunti delle lezioni di Matematica Generale – http://www.dsems.unifg.it/personale/

maddalena.htmlL. ALBANO, Appunti di Matematica per l’Economia – www.dse.uniba.itG. C. BAROZZI, C. CORRADI, Matematica Generale per le Scienze Economiche - il

Mulino – Bologna, 1999.L. DE CESARE, L. MADDALENA, Esercizi di Matematica Generale - Cacucci – Bari,1997.L. DE CESARE, L. MADDALENA, Prove scritte di Matematica Generale - Grenzi Editore

– Foggia, 2000.

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Faco

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iaMATEMATICA PER L’ECONOMIA E LA FINANZA

8 CFU - Classe 28Lucia [email protected]

I modulo (4 CFU)Elementi di algebra lineareSpazi vettoriali. Sottospazi. Dipendenza ed indipendendenza lineare. Base e dimen-sione. Autovalori e autovettori. Similitudine e diagonalizzazione. Forme quadratiche.Prodotto scalare. Norma. Distanza. Applicazioni.Programmazione lineareFormulazione del problema e costruzione di un modello matematico di programma-zione lineare. Limitazioni. Il metodo geometrico. Applicazioni.Ottimizzazione staticaFunzioni di n variabili. Curve di livello. Continuità, derivabilità e differenziabilità.Massimi e minimi liberi e vincolati. Funzioni concave. Teorema di Kuhn-Tucker.Applicazioni economiche.

II modulo (4 CFU)Elementi di Matematica finanziariaOperazioni finanziarie. Regime finanziario di capitalizzazione e di attualizzazione.Regime dell’interesse semplice. Regime dell’interesse anticipato. Regime dell’inte-resse composto. Confronto tra i tre regimi finanziari. Tassi equivalenti.Rendite certe e costituzioni di capitale. Rendite posticipate e anticipate. Piani di am-mortamento. Ammortamento francese. Ammortamento a quote di capitale costante.Ammortamento tedesco. Ammortamento americano.

Testi consigliati:Saranno a disposizione degli studenti le fotocopie dei lucidi utilizzati durante le lezioni.A. GUERRAGGIO, S. SALSA: Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali.

G.Giappichelli. Torino.R.L. D’ECCLESIA, L. GARDINI: Appunti di Matematica Finanziaria. G. Giappichelli.

Torino.

MERCEOLOGIA6 CFU - Classe 17

Valeria [email protected]

L’obiettivo del corso consiste nel far accrescere negli studenti di una facoltà eco-nomica la consapevolezza del rapporto natura-merci-natura, della limitatezza delle

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Facoltà di Econom

iarisorse naturali e degli effetti ambientali dei processi di produzione delle merci e deiservizi. Tali presupposti consentono di comprendere le ragioni per le quali qualsiasiscelta relativa alle materie prime da utilizzare in un processo produttivo, alla tecnolo-gia da adottare, all’impiego o smaltimento dei sottoprodotti e dei rifiuti finali debbaessere supportata da valutazioni sia tecniche sia monetarie.

Il programma si divide in 3 moduli da 2 CFU ciascuno.1 - Natura, origine e sviluppo della merceologia.

Lo scenario degli eventi della biosfera e della tecnosfera (esclusi i paragrafi 1.11,1.12, 1.13).Natura e caratteri dell’energia. I combustibili fossili. Il carbone. Il petrolio e i suoiderivati. I combustibili gassosi. L’energia elettrica. L’energia nucleare. Le fonti dienergia rinnovabili. Energia e ambiente. Usi dell’energia.

2 - Le merci prodotte dall’industria chimica. I prodotti inorganici di base (esclusi iparagrafi 17.4, 17.5, 17.6, 17.7). I concimi.Il problema alimentare. La fame nel mondo.

3 - Merci dalla biomassa.Il problema dell’acqua.Le merci ottenibili dal mare.I sistemi di gestione aziendale.

Testi consigliati:G. NEBBIA, Lezioni di merceologia, Bari, Laterza, ultima edizione.L. CIRAOLO, M. GIACCIO, A, MORGANTE, V. RIGANTI, Merceologia, Bologna, Monduzzi,

ultima edizione.I sistemi di gestione aziendale, Appunti delle lezioni

MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI6 CFU - Classe 28Caterina [email protected]

Il programma si divide in 3 moduli da 2 CFU ciascuno1 - Il problema alimentare

L’evoluzione alimentareDefinizione di alimentoValore alimentare e prezzoI fabbisogni alimentariI componenti degli alimentiIl valore nutritivo e il valore d’uso degli alimenti

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Faco

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ia2 - Le frodi alimentari

La genuinità degli alimentiLa qualità di un prodotto alimentareGli additivi alimentariI coloranti alimentariL’imballaggio e l’etichettatura dei prodotti alimentari

3 - Ripartizione degli alimenti in gruppi:carne, pesce, uova; latte e derivati; cereali e tuberi, legumi; oli e grassi; ortaggi efrutta

Testi consigliati:Appunti delle lezioni

MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI46 CFU - Classe 17Caterina [email protected]

Il programma si divide in 2 moduli da 2 CFU ciascuno1 - Definizione di risorse naturali: beni e risorse.

Classificazione delle risorse e delle riserve.Cicli naturali (Ciclo dell’azoto, ciclo del carbonio, ciclo dell’acqua).Risorsa acqua.Risorse marine ed oceaniche.

2 - Risorse naturali del mondo inorganico e i prodotti della relativa trasformazione.Risorse naturali del mondo organico e i prodotti della relativa trasformazione

Attività antropiche e il problema dell’ inquinamento.

Testi consigliati:G. SANTOPRETE, Ambiente e risorse naturali. Attività antropiche e inquinamento. Pisa,

Edizioni ETS, 2003

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Facoltà di Econom

iaMERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI

8 CFU - Classe 28 (Manfredonia)Roberto [email protected]

Primo modulo 4 creditiIl rapporto tra risorse, merci e ambiente;Le risorse naturali: definizioni e classificazioni;Caratteristiche salienti dei grandi “serbatoi naturali” (atmosfera, pedosfera, litosfera,idrosfera);I più importanti cicli naturali (ciclo dell’azoto, ciclo del carbonio, ciclo dell’acqua);Ambiente e sviluppo economico. I limiti alla crescita del sistema economico. Lacarrying capacity. Lo sviluppo sostenibile: dalla conferenza di Stoccolma a quella diJohannesburg.I rifiuti come risorsa;

Secondo modulo 4 creditiLe risorse energetiche: classificazione e caratteristiche fondamentali. L’impattoambientale derivante dal consumo energetico (piogge acide ed effetto serra)Le risorse minerarie: definizione e caratteristiche. Gli impatti ambientali delle attivitàminerarie;Le risorse del suolo: la biomassa. Gli effetti dell’agricoltura sull’ambiente;La risorsa acqua. Le diverse fonti di inquinamento idrico;Le risorse marine e oceaniche;

Testi consigliati:Appunti delle lezioni;CIRAOLO L., GIACCIO M., MORGANTE A., RIGANTI V., Merceologia, Bologna,

Monduzzi, 1998;SANTOPRETE G., Ambiente e risorse naturali. Attività antropiche e inquinamento, Pisa,

Edizioni ETS, 2003.

Testi per approfondimenti:BRESSO M., Economia Ecologica, Milano, Jaca Book, 1997;JAZZETTI A., Manuale sui rifiuti, Milano, Il Sole 24Ore – Pirola, 2001MEADOWS D.H., MEADOWS D.L., RANDERS, Oltre i limiti dello sviluppo, Milano, il

Saggiatore, 1993;NEBBIA G., Lo sviluppo sostenibile, Firenze/Fiesole, Cultura della Pace, 1991;NEBBIA G., Risorse, merci ambiente, Bari, Progedit, 2002.

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iaMETODI E MODELLI MATEMATICIPER L’ECONOMIA E L’AMBIENTE

8 CFU - Classe 28 (Manfredonia)Andrea DI [email protected]

Parte A - Elementi di Matematica Finanziaria. I principali regimi finanziari. Teo-ria delle leggi finanziarie. Rendite certe. L’ammortamento dei prestiti. La valutazionedelle operazioni finanziarie in condizioni di certezza. La struttura a termine dei tassidi interesse.

Parte B - Metodi e Modelli Matematici per l’Ambiente. Introduzione ai sistemidinamici: equazioni alle differenze ed equazioni differenziali. Elementi diottimizzazione statica e dinamica. Elementi di ecologia matematica: modelli di cre-scita di popolazioni; sistemi preda-predatore, competizione e cooperazione. Alcunimodelli matematici per problemi di inquinamento ambientale e di management dirisorse rinnovabili.

Testi consigliati:Parte A:FABRIZIO CACCIAFESTA, Lezioni Di Matematica Finanziaria Classica E Moderna, G.

Giappichelli Editore – TorinoFRANCO MORICONI, Matematica Finanziaria, Il Mulino, BolognaParte B:COLIN W. CLARK, Mathematical Bioeconomics, The Optimal Management Of Renew-

able Resources, John Wiley & Sons, New York.VALERIANO COMINCIOLI, Problemi E Modelli Matematici Nelle Scienze Applicate - Cea- Milano.JOHN MAYNARD SMITH, L’ecologia E I Suoi Modelli - Mondadori - Milano

METODI MATEMATICIPER LE SCELTE ECONOMICHE E FINANZIARIE

4 e 6 CFU - Classe 28Silvana MUSTI

I modulo (4 CFU)Elementi di algebra lineareSpazi vettoriali. Sottospazi. Dipendenza ed indipendendenza lineare. Base e dimen-sione. Autovalori e autovettori. Similitudine e diagonalizzazione. Forme quadratiche.Prodotto scalare. Norma. Distanza. Applicazioni.

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Facoltà di Econom

iaProgrammazione lineareFormulazione del problema e costruzione di un modello matematico di programma-zione lineare. Limitazioni. Il metodo geometrico. Applicazioni.Ottimizzazione staticaFunzioni di n variabili. Curve di livello. Continuità, derivabilità e differenziabilità.Massimi e minimi liberi e vincolati. Funzioni concave. Teorema di Kuhn-Tucker.Applicazioni economiche.

II modulo (2 CFU)Sistemi dinamiciEquazioni alle differenze e differenziali. Stabilità. Applicazioni.

Testi consigliati:Saranno a disposizione degli studenti le fotocopie dei lucidi utilizzati durante le lezio-

ni.A.GUERRAGGIO, S. SALSA: Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali. G.

Giappichelli. Torino.G. GANDOLFO, Economic Dynamics, Springer Verlag.R.L. D’ECCLESIA, L.GARDINI, Appunti di Matematica Finanziaria II. G. Giappichelli,

seconda edizione 1999.

METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA I:CONTABILITÁ E BILANCIO

8 CFU - Classe 17 (A-L)Tiziano ONESTI

Modulo I. Il bilancio di esercizio. (4 crediti)Impresa, informazione e ambiente. Il quadro motivazionale del governo dell’impresa.Gli stakeholder. Il quadro ambientale di riferimento. Il quadro concettuale o conceptualframework. La natura delle informazioni del bilancio, del reddito di esercizio e delcapitale di funzionamento.Introduzione allo studio delle finalità del bilancio. La specificazione del quadro con-cettuale di riferimento.Il quadro normativo di riferimento. Cenni sulla normativa previgente: il codice civiledel 1942. La normativa attuale: il D.Lgs. n. 127/91. La clausola generale, i postulati dibilancio, le deroghe per casi eccezionali. I criteri particolari di valutazione.Le modalità di rappresentazione del bilancio. Forma e struttura dei documenti di bi-lancio. Lo Stato Patrimoniale. Il Conto Economico. La Nota Integrativa. La relazionesulla gestione. Il bilancio in forma abbreviata. Pubblicità di bilancio e allegati. Il ren-diconto finanziario.

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iaRiflessi in materia di bilancio di esercizio della riforma del diritto societario (D. Lgs6/2003). Il raccordo tra normativa civilistica e normativa fiscale: il modello del dop-pio binario.La funzione integrativa ed interpretativa dei principi contabili nazionali. L’introdu-zione dei Principi Contabili Internazionali (International Financial Reporting Standard)nei bilanci delle imprese. L’adozione del fair value nella valutazione di alcune postedel bilancio.

Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomeno societario (2 crediti).Le società e le loro caratteristiche generali. I modelli di amministrazione e controlloalla luce della riforma del diritto societario. Costituzione di società: conferimento didenaro; conferimento di beni in natura e crediti; conferimento di azienda in funziona-mento ed emersione dell’avviamento derivativo; la revisione di stima ex art. 2343 c.c.Il conferimento di prestazioni d’opera e servizi nelle s.r.l. Il leasing. Il factoring. Icontributi agevolati in conto capitale e in conto esercizio.Le operazioni sul capitale. Variazioni di capitale nei diversi tipi di società. Variazionidi capitale sociale reali (o a pagamento) e fittizie (o gratuite). Variazioni aumentativedi capitale sociale. Categorie di azioni e nuovi strumenti finanziari. Il diritto di opzio-ne. Aumenti gratuiti di capitale sociale. Riduzioni di capitale sociale. Il recesso delsocio dissenziente. Operazioni su azioni proprie.I prestiti obbligazionari: emissione, sottoscrizione e rimborso. Il pagamento degli in-teressi sul prestito obbligazionario. Il prestito obbligazionario convertibile: emissionee conversione.Le rivalutazioni monetarie e le rivalutazioni economiche. Distribuzione di utili ai soci:condizioni di distribuzione e ipotesi di esistenza di perdite.

Modulo III. A scelta tra:a) Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ragioneria Internazio-nale Comparata. (2 crediti)La standardizzazione del bilancio di esercizio. Le esperienze di alcuni Paesi occiden-tali in materia di emanazione di principi contabili. La definizione della cornice con-cettuale (“conceptual framework”). La classificazione dei sistemi contabili: fattoriambientali e informativa esterna.b) La valutazione delle aziende. (2 crediti)Le valutazioni del capitale economico delle aziende: fini e posizioni soggettive nellavalutazione delle aziende. Nozione di capitale economico. I metodi di valutazionediretti e indiretti. I metodi di valutazione indiretti: flussi e stock. La valutazione con ilmetodo patrimoniale complesso. I metodi misti di valutazione. L’Economic Value Added(EVA).

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Facoltà di Econom

iaTesti consigliati:1) Per il Modulo I. Il bilancio di esercizio.T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-

bilità e Bilancio, Grenzi Editore, Foggia, 2002;CNDC, CNR, Principi contabili, Giuffrè, Milano, 2000;Regolamento (CE) N. 1725/2003 della Commissione del 29 settembre 2003 (adozio-

ne dei principi contabili internazionali), Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea,13.10.2003.

2) Per il Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomenosocietario.T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-

bilità e Bilancio, volume II, in corso di pubblicazione;3) Per il Modulo III. A scelta tra:a) Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ragioneria Internazio-nale Comparata.T. ONESTI, Fattori ambientali e comportamenti contabili, Giappichelli, Torino, 1995

(Cap. 1, Cap. 2: prefazione, paragrafi 2.1.1, 2.2.1 e 2.3.1; Cap. 3: prefazione, para-grafi 3.1.1, 3.2.1 e 3.3.1; Cap. 4: paragrafo 4.1; Cap. 5, 6 e 7).

b) La valutazione delle aziende.G. ZANDA, M. LACCHINI, T. ONESTI, La valutazione delle aziende, IV edizione,

Giappichelli, Torino, 2001 (capitoli da 1 a 14; da 22 a 24; da 27 a 28; 33).

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.

La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.

Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale.

Ricevimento studenti:Il docente è a disposizione degli studenti subito dopo le lezioni. E’ possibile comuni-care col docente anche tramite posta elettronica, al seguente e-mail: [email protected]

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iaMETODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA I:

CONTABILITÁ E BILANCIO8 CFU - Classe 17 (M-Z)

Nunzio [email protected]

Modulo I. Il bilancio di esercizio. (4 crediti)Impresa, informazione e ambiente. Il quadro motivazionale del governo dell’impresa.Gli stakeholder. Il quadro ambientale di riferimento. Il quadro concettuale o conceptualframework. La natura delle informazioni del bilancio, del reddito di esercizio e delcapitale di funzionamento.Introduzione allo studio delle finalità del bilancio. La specificazione del quadro con-cettuale di riferimento.Il quadro normativo di riferimento. Cenni sulla normativa previgente: il codice civiledel 1942. La normativa attuale: il D.Lgs. n. 127/91. La clausola generale, i postulati dibilancio, le deroghe. Il principio di prevalenza della sostanza sulla forma. I criteriparticolari di valutazione.Le modalità di rappresentazione del bilancio. Forma e struttura dei documenti di bi-lancio. Lo Stato Patrimoniale. Il Conto Economico. La Nota Integrativa. La relazionesulla gestione. Il bilancio in forma abbreviata. Pubblicità di bilancio e allegati. Il ren-diconto finanziario.Riflessi in materia di bilancio di esercizio della riforma del diritto societario (D. Lgs6/2003). Il raccordo tra normativa civilistica e normativa fiscale: il modello del dop-pio binario.La funzione integrativa ed interpretativa dei principi contabili nazionali. L’introdu-zione dei Principi Contabili Internazionali (International Financial Reporting Standard)nei bilanci delle imprese. L’adozione del fair value nella valutazione di alcune postedel bilancio.

Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomenosocietario (2 crediti).Le società e le loro caratteristiche generali. I modelli di amministrazione e controlloalla luce della riforma del diritto societario. Costituzione di società: conferimento didenaro; conferimento di beni in natura e crediti; conferimento di azienda in funziona-mento ed emersione dell’avviamento derivativo; la revisione di stima ex art. 2343 c.c.Il conferimento di prestazioni d’opera e servizi nelle s.r.l. Il leasing. Il factoring. Icontributi agevolati in conto capitale e in conto esercizio.Le operazioni sul capitale. Variazioni di capitale nei diversi tipi di società. Variazionidi capitale sociale reali (o a pagamento) e fittizie (o gratuite). Variazioni aumentativedi capitale sociale. Categorie di azioni e nuovi strumenti finanziari. Il diritto di opzio-

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Facoltà di Econom

iane. Aumenti gratuiti di capitale sociale. Riduzioni di capitale sociale. Il recesso delsocio dissenziente. Operazioni su azioni proprie.I prestiti obbligazionari: emissione, sottoscrizione e rimborso. Il pagamento degli in-teressi sul prestito obbligazionario. Il prestito obbligazionario convertibile: emissionee conversione.Le rivalutazioni monetarie e le rivalutazioni economiche. Distribuzione di utili ai soci:condizioni di distribuzione e ipotesi di esistenza di perdite.

Modulo III. A scelta tra:a) Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ragioneria In-

ternazionale Comparata. (2 crediti)La standardizzazione del bilancio di esercizio. Le esperienze di alcuni Paesi occiden-tali in materia di emanazione di principi contabili. La definizione della cornice con-cettuale (“conceptual framework”). La classificazione dei sistemi contabili: fattoriambientali e informativa esterna.

b) La valutazione delle aziende. (2 crediti)Le valutazioni del capitale economico delle aziende: fini e posizioni soggettive nellavalutazione delle aziende. Nozione di capitale economico. I metodi di valutazionediretti e indiretti. I metodi di valutazione indiretti: flussi e stock. La valutazione con ilmetodo patrimoniale complesso. I metodi misti di valutazione. L’Economic Value Added(EVA).

Testi consigliati:1) Per il Modulo I. Il bilancio di esercizio.T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-

bilità e Bilancio, Grenzi Editore, Foggia, 2002;CNDC, CNR, Principi contabili, Giuffrè, Milano, 2000;IASB, Principi Contabili Internazionali 2001, Il Sole 24 Ore, Milano, 2002.

2) Per il Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomenosocietario.T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-

bilità e Bilancio, volume II, in corso di pubblicazione;

3) Per il Modulo III. A scelta tra:a) Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ragioneria Inter-

nazionale Comparata.T. ONESTI, Fattori ambientali e comportamenti contabili, Giappichelli, Torino, 1995

(Cap. 1, Cap. 2: prefazione, paragrafi 2.1.1, 2.2.1 e 2.3.1; Cap. 3: prefazione, para-

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iagrafi 3.1.1, 3.2.1 e 3.3.1; Cap. 4: paragrafo 4.1; Cap. 5, 6 e 7).

b) La valutazione delle aziende.G. ZANDA, M. LACCHINII, T. ONESTI, La valutazione delle aziende, IV edizione,

Giappichelli, Torino, 2001 (capitoli da 1 a 14; da 22 a 24; da 27 a 28; 33).

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.

La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).Durante il semestre si svolgeranno i seguenti seminari di approfondimento: 1. Il trattamento della fiscalità differita nel bilancio d’esercizio. La nuova disciplina

introdotta con la riforma del diritto societario ed analisi comparativa con la prassicontabile internazionale.

2. Patrimoni dedicati: aspetti civilistici, contabili e fiscali 3. Sistemi innovativi di corporate governance alla luce della riforma del diritto

societario 4. La nuova disciplina delle società cooperative 5. La nuova disciplina del falso in bilancio: la determinazione delle soglie di non

punibilità 6. Il valore degli intangibles nel bilancio di esercizio 7. Valore contabile delle attività aziendali: la rivoluzione dell’impairment test 8. Il rendiconto finanziario come sintesi della dinamica finanziaria d’impresa 9. La comunicazione sociale ed ambientale come strumento di soddisfacimento delle

istanze informative degli stakeholders aziendali10. Tendenze evolutive dei sistemi contabili internazionali: la contabilità a valori

correnti11. La valutazione delle opzioni reali e delle sinergie nella determinazione del capitale

economico di un’azienda12. Processi di creazione e misurazione del valore nell’ambito delle società sportive

L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale.

Ricevimento studenti:Il docente è a disposizione degli studenti subito dopo le lezioni. E’ possibile comunicarecol docente anche tramite posta elettronica, al seguente e-mail: [email protected]

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iaMETODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA I:

CONTABILITÁ E BILANCIO8 CFU - Classe 17 (San Severo)

Marco [email protected]

Modulo I. Il bilancio di esercizio. (4 crediti)Impresa, informazione e ambiente. Il quadro motivazionale del governo dell’impresa.Gli stakeholder. Il quadro ambientale di riferimento. Il quadro concettuale o conceptualframework. La natura delle informazioni del bilancio, del reddito di esercizio e delcapitale di funzionamento.Introduzione allo studio delle finalità del bilancio. La specificazione del quadro con-cettuale di riferimento.Il quadro normativo di riferimento. Cenni sulla normativa previgente: il codice civiledel 1942. La normativa attuale: il D.Lgs. n. 127/91. La clausola generale, i postulati dibilancio, le deroghe per casi eccezionali. I criteri particolari di valutazione.Le modalità di rappresentazione del bilancio. Forma e struttura dei documenti di bi-lancio. Lo Stato Patrimoniale. Il Conto Economico. La Nota Integrativa. La relazionesulla gestione. Il bilancio in forma abbreviata. Pubblicità di bilancio e allegati. Il ren-diconto finanziario.Riflessi in materia di bilancio di esercizio della riforma del diritto societario (D. Lgs6/2003). Il raccordo tra normativa civilistica e normativa fiscale: il modello del dop-pio binario.La funzione integrativa ed interpretativa dei principi contabili nazionali. L’introdu-zione dei Principi Contabili Internazionali (International Financial Reporting Standard)nei bilanci delle imprese. L’adozione del fair value nella valutazione di alcune postedel bilancio.

Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomeno societario (2 crediti).Le società e le loro caratteristiche generali. I modelli di amministrazione e controlloalla luce della riforma del diritto societario. Costituzione di società: conferimento didenaro; conferimento di beni in natura e crediti; conferimento di azienda in funziona-mento ed emersione dell’avviamento derivativo; la revisione di stima ex art. 2343 c.c.Il conferimento di prestazioni d’opera e servizi nelle s.r.l. Il leasing. Il factoring. Icontributi agevolati in conto capitale e in conto esercizio.Le operazioni sul capitale. Variazioni di capitale nei diversi tipi di società. Variazio-ni di capitale sociale reali (o a pagamento) e fittizie (o gratuite). Variazioniaumentative di capitale sociale. Categorie di azioni e nuovi strumenti finanziari. Ildiritto di opzione. Aumenti gratuiti di capitale sociale. Riduzioni di capitale sociale.

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iaIl recesso del socio dissenziente. Operazioni su azioni proprie.I prestiti obbligazionari: emissione, sottoscrizione e rimborso. Il pagamento degli in-teressi sul prestito obbligazionario. Il prestito obbligazionario convertibile: emissionee conversione.Le rivalutazioni monetarie e le rivalutazioni economiche. Distribuzione di utili ai soci:condizioni di distribuzione e ipotesi di esistenza di perdite.Modulo III. Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ragioneria

Internazionale Comparata. (2 crediti)La standardizzazione del bilancio di esercizio. Le esperienze di alcuni Paesi occiden-tali in materia di emanazione di principi contabili. La definizione della cornice con-cettuale (“conceptual framework”). La classificazione dei sistemi contabili: fattoriambientali e informativa esterna.

Testi consigliati:1) Per il Modulo I. Il bilancio di esercizio.T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-

bilità e Bilancio, Grenzi Editore, Foggia, 2002;CNDC, CNR, Principi contabili, Giuffrè, Milano, 2000;Regolamento (CE) N. 1725/2003 della Commissione del 29 settembre 2003 (adozio-

ne dei principi contabili internazionali), Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea,13.10.2003.

2) Per il Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomenosocietario.T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-

bilità e Bilancio, volume II, in corso di pubblicazione;3) Per il Modulo III. Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ra-gioneria Internazionale Comparata.T. ONESTI, Fattori ambientali e comportamenti contabili, Giappichelli, Torino, 1995

(Cap. 1, Cap. 2: prefazione, paragrafi 2.1.1, 2.2.1 e 2.3.1; Cap. 3: prefazione, para-grafi 3.1.1, 3.2.1 e 3.3.1; Cap. 4: paragrafo 4.1; Cap. 5, 6 e 7).

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.

La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.

Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale.

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iaRicevimento studenti:Il docente è a disposizione degli studenti subito dopo le lezioni. E’ possibile comuni-care col docente anche tramite posta elettronica, al seguente e-mail:[email protected].

METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA I:CONTABILITÁ E BILANCIO

6 CFU - Classe 28Michele [email protected]

Modulo I. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomeno societario.(2 crediti)Le società e le loro caratteristiche generali. Modelli di governo delle società. Opera-zioni tipiche e rilevazioni quantitative corrispondenti. Le operazioni sul capitale. Iprestiti obbligazionari. Le cessazioni aziendali. La crisi d’impresa.

Modulo II. Il bilancio di esercizio. (2 crediti)Il quadro normativo di riferimento. La clausola generale, i postulati di bilancio, lederoghe. I criteri particolari di valutazione. La funzione dei principi contabili nazio-nali e internazionali. Le modalità di rappresentazione del bilancio. Forma e strutturadei documenti di bilancio. La relazione sulla gestione. Analisi per indici e per flussi.

Modulo III. La valutazione del capitale economico d’azienda. (2 crediti)Le valutazioni del capitale economico delle aziende: fini e posizioni soggettive nellavalutazione delle aziende. Nozione di capitale economico. I metodi di valutazionediretti e indiretti. I metodi di valutazione indiretti: flussi e stock. I metodi misti divalutazione. L’EVA.

I testi consigliati saranno resi noti prima dell’inizio delle lezioni.

METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA I:CONTABILITÁ E BILANCIO6 CFU - Classe 28 ( Manfredonia)

GENTILE

Modulo I. Il bilancio di esercizio. (4 crediti)Impresa, informazione e ambiente. Il quadro motivazionale del governo dell’im-presa. Gli stakeholder. Il quadro ambientale di riferimento. Il quadro concettualeo conceptual framework. La natura delle informazioni del bilancio, del reddito di

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nom

iaesercizio e del capitale di funzionamento.Introduzione allo studio delle finalità del bilancio. la specificazione del quadro con-cettuale di riferimento.Il quadro normativo di riferimento. cenni sulla normativa previgente: il codice civiledel 1942. la normativa attuale: il d.lgs. n. 127/91. La clausola generale, i postulati dibilancio, le deroghe. Il principio di prevalenza della sostanza sulla forma. I criteriparticolari di valutazione.Le modalità di rappresentazione del bilancio. Forma e struttura dei documenti di bi-lancio. Lo stato patrimoniale. Il conto economico. La nota integrativa. La relazionesulla gestione. I bilancio in forma abbreviata. Pubblicità di bilancio e allegati. Il ren-diconto finanziario.Riflessi in materia di bilancio di esercizio della riforma del diritto societario (d. lgs 6/2003). Il raccordo tra normativa civilistica e normativa fiscale: il modello del doppiobinario.La funzione integrativa ed interpretativa dei principi contabili nazionali. L’introduzionedei principi contabili internazionali (international financial reporting standard) nei bilan-ci delle imprese. L’adozione del fair value nella valutazione di alcune poste del bilancio.

Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomeno societario(2 crediti).Le società e le loro caratteristiche generali. I modelli di amministrazione e controlloalla luce della riforma del diritto societario. Costituzione di società: conferimento didenaro; conferimento di beni in natura e crediti; conferimento di azienda in funziona-mento ed emersione dell’avviamento derivativo; la revisione di stima ex art. 2343 c.c.Il conferimento di prestazioni d’opera e servizi nelle s.r.l. Il leasing. Il factoring. Icontributi agevolati in conto capitale e in conto esercizio.Le operazioni sul capitale. Variazioni di capitale nei diversi tipi di società. Variazionidi capitale sociale reali (o a pagamento) e fittizie (o gratuite). Variazioni aumentativedi capitale sociale. Categorie di azioni e nuovi strumenti finanziari. Il diritto di opzio-ne. aumenti gratuiti di capitale sociale. Riduzioni di capitale sociale. Il recesso delsocio dissenziente. Operazioni su azioni proprie.I prestiti obbligazionari: emissione, sottoscrizione e rimborso. Il pagamento degli in-teressi sul prestito obbligazionario. Il prestito obbligazionario convertibile: emissionee conversione.Le rivalutazioni monetarie e le rivalutazioni economiche. Distribuzione di utili ai soci:condizioni di distribuzione e ipotesi di esistenza di perdite.

Modulo III. A scelta tra:a) Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ragioneria Internaziona-

le Comparata. (2 crediti)La standardizzazione del bilancio di esercizio. Le esperienze di alcuni Paesi occi-dentali in materia di emanazione di principi contabili. La definizione della cornice

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Facoltà di Econom

iaconcettuale (“conceptual framework”). La classificazione dei sistemi contabili: fat-tori ambientali e informativa esterna.

b) La valutazione delle aziende. (2 crediti)Le valutazioni del capitale economico delle aziende: fini e posizioni soggettivenella valutazione delle aziende. Nozione di capitale economico. I metodi di valuta-zione diretti e indiretti. I metodi di valutazione indiretti: flussi e stock. La valuta-zione con il metodo patrimoniale complesso. I metodi misti di valutazione. L’Eco-nomic Value Added (EVA).

Testi consigliati:Per il Modulo I. Il bilancio di esercizio.

T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-bilità e Bilancio, Grenzi Editore, Foggia, 2002;

CNDC, CNR, Principi contabili, Giuffrè, Milano, 2000;IASB, Principi Contabili Internazionali 2001, Il Sole 24 Ore, Milano, 2002.

Per il Modulo II. Gestioni societarie. Struttura e organizzazione del fenomenosocietario.T. ONESTI (a cura di), Lezioni di Metodologie e Determinazioni Quantitative I: Conta-

bilità e Bilancio, volume II, in corso di pubblicazione;Per il Modulo III. A scelta tra:

Fattori ambientali e comportamenti contabili. Elementi di Ragioneria InternazionaleComparata.T. ONESTI, Fattori ambientali e comportamenti contabili, Giappichelli, Torino, 1995

(Cap. 1, Cap. 2: prefazione, paragrafi 2.1.1, 2.2.1 e 2.3.1; Cap. 3: prefazione, para-grafi 3.1.1, 3.2.1 e 3.3.1; Cap. 4: paragrafo 4.1; Cap. 5, 6 e 7).

La valutazione delle aziende.G. ZANDA, M. LACCHINI, T. ONESTI, La valutazione delle aziende, IV edizione, Giappi-

chelli, Torino, 2001 (capitoli da 1 a 14; da 22 a 24; da 27 a 28; 33).Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.

Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).Durante il semestre si svolgeranno i seguenti seminari di approfondimento:

1. Il trattamento della fiscalità differita nel bilancio d’esercizio. La nuova disciplinaintrodotta con la riforma del diritto societario ed analisi comparativa con la prassicontabile internazionale.

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ia 2. Patrimoni dedicati: aspetti civilistici, contabili e fiscali 3. Sistemi innovativi di corporate governance alla luce della riforma del diritto so-

cietario 4. La nuova disciplina delle società cooperative 5. La nuova disciplina del falso in bilancio: la determinazione delle soglie di non

punibilità 6. Il valore degli intangibles nel bilancio di esercizio 7. Valore contabile delle attività aziendali: la rivoluzione dell’impairment test 8. Il rendiconto finanziario come sintesi della dinamica finanziaria d’impresa 9. La comunicazione sociale ed ambientale come strumento di soddisfacimento del-

le istanze informative degli stakeholders aziendali10. Tendenze evolutive dei sistemi contabili internazionali: la contabilità a valori correnti11. La valutazione delle opzioni reali e delle sinergie nella determinazione del capita-

le economico di un’azienda12. Processi di creazione e misurazione del valore nell’ambito delle società sportive.

METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA 2:ANALISI DI BILANCIO E INFORMATIVA ESTERNA

4 CFU - Classe 17Flaviano [email protected]

Modulo I (2 crediti): le analisi di bilancio.Gli schemi di classificazione dello stato patrimoniale e del conto economico. La

riclassificazione degli schemi di CE e SP civilistici. Metodologie di analisi di bilan-cio: indici, margini e flussi. La struttura finanziaria e patrimoniale: l’analisi della so-lidità patrimoniale e della liquidità dell’impresa. Lo studio della leva finanziaria. L’ana-lisi della redditività dell’impresa. L’analisi dei flussi finanziari: il rendiconto finan-ziario. Modelli per la previsione delle crisi d’impresa. L’analisi dei bilanci consolida-ti: cenni.

Modulo II (2 crediti): modelli teorico-contabili, best practices e regole contabiliinternazionali; introduzione all’earnings management.

Il processo di armonizzazione contabile internazionale: la convergenza tra IFRS eUS GAAP. Significato, utilizzo e limiti dei conceptual frameworks. Modelli teorico –contabili e standards. Trattamento contabile e informativa di bilancio relativa a: im-poste sul reddito (correnti, differite e anticipate); operazioni di leasing; attività mate-riali, immateriali e goodwill; share-based payments; strumenti finanziari.

Earnings management: cause e conseguenze. Elementi di statistica Bayesiana. Leasimmetrie informative e gli agency costs.

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Facoltà di Econom

iaRiferimenti bibliografici per il modulo I:G. FERRERO, F. DEZZANI, P. PISONI, L. PUDDU, Le analisi di bilancio. Indici e flussi,

Giuffrè, Milano, 2003.Riferimenti bibliografici per il modulo II:Principi contabili internazionali (IAS/IFRS) aggiornati: www.iasb.orgPrincipi contabili americani (FAS) aggiornati: www.fasb.orgDispense a cura del docente.

METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA 2:ANALISI DI BILANCIO E INFORMATIVA ESTERNA

4 CFU - Classe 17 (San Severo)Romeo FANELLI

OBIETTIVI DEL CORSOL’insegnamento si propone lo scopo di riprendere e approfondire le conoscenze

acquisite dallo studente nell’ambito dei corsi di Economia Aziendale e di Contabilità& bilancio.

Il corso di Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda è suddiviso indue moduli:

– il primo modulo si propone come finalità quella di approfondire le metodiche chepermettono una rielaborazione dei dati di bilancio e degli altri documenti di reportingaziendale onde poter formulare, insieme ad altri strumenti, gradi di giudizio sulle pro-spettive di profitto aziendale, sulle scelte gestionali e sul controllo di gestione;

– il secondo modulo ha come obiettivo quello di far acquisire allo studente attra-verso lo studio della struttura dei principi contabili internazionali l’impatto sull’infor-mativa esterna. Pertanto, saranno trattati altri aspetti del reporting aziendale sia conriferimento alle società quotate che a quelle non quotate.

PROGRAMMA DEL CORSOModulo I. L’analisi di bilancio per indici e per flussi. (2 crediti)Le analisi di bilancio: finalità, contenuto, potenzialità informative. I destinatari delle

analisi di bilancio. La portata e i limiti delle analisi per indici e per flussi. La riclassifica-zione dello Stato Patrimoniale: il criterio della pertinenza gestionale e il criteriotemporale-finanziario. La riclassificazione del Conto Economico: a valore della produzio-ne effettuata, a valore della produzione venduta, a ricavi e costi variabili. I risultati opera-tivi. L’analisi per indici: gli indici di struttura, di liquidità, di rotazione e di durata, diredditività; il tasso di onerosità del capitale di terzi. La leva finanziaria. La leva operativa el’analisi Costi -Volumi-Risultati. L’analisi per flussi: i flussi di capitale circolante netto, iflussi di cassa, i flussi operativi e complessivi. Il rendiconto finanziario nei principi contabili.

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iaModulo II. L’informativa esterna d’azienda. (2 crediti)I principi contabili nazionali ed internazionali: regole a confronto. L’analisi di alcuni

principi contabili internazionali: la struttura del bilancio, i principi generali di redazione, leimmobilizzazioni materiali ed immateriali, l’impairment test, il patrimonio netto, le impo-ste, i componenti straordinari di reddito. Schemi analitici di confronto e principali diffe-renze valutative e di informatica. Il fair value: esempi e principali applicazioni. I bilanciintermedi. Il bilancio sociale: cenni. Il reporting dei beni intangibili: principali tendenzeevolutive. L’informativa periodica prevista dalla Consob per le società quotate in Borsa.

Testi consigliati:1) Per il Modulo I. L’analisi di bilancio per indici e per flussi. (2 crediti)PAOLONE G. - D’AMICO L. - PALUMBO R., Le analisi di bilancio, Cacucci, Bari, 20012) Per il Modulo II. L’informativa esterna d’azienda. (2 crediti)- Materiale didattico -fornito dal docente durante il corso.Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati. Eventuali variazioniriguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comunicate agli studenti.Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra.L’esame consiste in una prova orale.

METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA 3:VALUTAZIONE D’AZIENDA4 CFU - Classe 17 (San Severo)

Nunzio [email protected]

OBIETTIVI DEL CORSOIl corso di Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda 3 si articola in

due moduli:Il primo modulo focalizza l’attenzione sui principi della Teoria del valore e sui

metodi di valutazione delle aziende. In particolare, si analizzano i metodi diretti e imetodi indiretti. Il modulo evidenzia, infine, gli aspetti di maggiore criticità dellavalutazione d’azienda.

Il secondo modulo affronta la tematica della valutazione dei beni immateriali – che,oggigiorno, si pongono alla base del successo competitivo delle imprese – e della stimadel valore in un’ottica strategica. In questa sede, si sofferma inoltre l’attenzione sullaproblematica della valutazione delle aziende in disequilibrio (going concern value).

PROGRAMMA DEL CORSO

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Facoltà di Econom

iaModulo I. La nozione di capitale economico e i metodi di valutazione d’azienda

(2 Cfu)Le configurazioni del capitale di impresa.Il capitale di trasferimento. Fini e posizioni soggettive nella valutazione del capitaledi trasferimento.Nozione di capitale economico.I metodi diretti di valutazione.I metodi indiretti di valutazione.Le metodologie reddituali.I metodi finanziari.I metodi patrimoniali semplici e complessi.I metodi misti patrimoniali-reddituali.L’Economic Value Added (EVA).Le “zone d’ombra” della valutazione delle aziende: tasso di sconto, saggio di crescitae terminal value.

Modulo II. La valutazione dei beni immateriali, il capitale strategico e le aziendein disequilibrio (2 Cfu)La valutazione dei marchi.La valutazione della tecnologia.La valutazione del capitale umano.Il Risultato Economico Integrato (REI).Il Capitale strategico: il valore delle sinergie e delle opportunità incrementali.Il valore delle aziende Internet. Il metodo delle opzioni reali.La valutazione delle aziende in disequilibrio economico.Strategie d’impresa e leve del valore.

Testi consigliati:G. ZANDA, M. LACCHINI, T. ONESTI, La valutazione delle aziende, IV Edizione riveduta

ed ampliata, Giappichelli, Torino, 2001.

MICROECONOMIA DELLE POLITICHE PUBBLICHE6 CFU - Classe 28Antonio [email protected]

Il corso si divide in tre moduli:Modulo 1: Il riflesso delle teorie economiche nella finanza pubblica, la scuola

classica inglese, Adamo Smith, D. Ricardo, J.Stuart Mill.Modulo 2: effetti delle imposte a livello microeconomico, traslazione, incidenza,

rimozione ammortamento dell’imposta.

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iaModulo 3: incidenza dell’ imposte generale sul profitto, incidenza delle imposte

sulle società, traslazione ed incidenza della frode fiscale, beni privati e beni pubblici.

Testi consigliati:G. BROSIO, Economia e Finanza Pubblica, La Nuova Italia, Roma,1993R. ARTONI, Elementi di Scienza delle Finanze, il Mulino, Bologna, 2003Le lezioni si svolgeranno nel III Semestre nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdidalle ore 9,30 alle ore 11. Ricevimento studenti dalle ore 11,30 alle 12,30

MODELLI MATEMATICI PER I MERCATI FINANZIARI6 CFU - Classe 28Andrea DI [email protected]

Teoria delle decisioni finanziarie in condizioni di incertezza. Teoria dell’utilità.Teoria del portafoglio. Modello media-varianza. Capital Asset Pricing Model.L’immunizzazione finanziaria.Strumenti derivati: forward e future. Opzioni finanziarie. Pricing di strumenti deriva-ti: il modello di Black e Scholes.

Testi consigliati:FABRIZIO CACCIAFESTA, Lezioni di Matematica Finanziaria classica e moderna, G.

Giappichelli Editore – TorinoUMBERTO CHERUBINI, GIOVANNI DELLA LUNGA - Matematica Finanziaria. Applicazioni

con Visual Basic per Excel -McGraw-Hill – Milano.ALISON ETHERIDGE, A course in Financial Calculus, Cambridge University Press,

CambridgeJOHN HULL, Options, Futures and other Derivative Securitities, Prentice-Hall.PAOLO PIANCA, Elementi di teoria delle opzioni finanziarie, Giappichelli Editore.

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE4 CFU - Classe 17 (San Severo)

Primiano DI [email protected]

Programma sintetico:Alcune metafore organizzativeLa meccanizzazione va in cattedra: ovvero le organizzazioni come macchine

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Facoltà di Econom

iaL’intervento della natura: le organizzazioni in quanto organismiVerso l’automazione: ovvero le organizzazioni come cervelliLa creazione della realtà sociale: ovvero le organizzazioni in quanto sistemi culturaliInteressi, conflitti e potere: ovvero le organizzazioni in quanto sistemi politiciLa caverna di Platone: ovvero le organizzazioni come prigioni psichicheIl Logos del cambiamento: ovvero l’organizzazione come flusso e come divenireIl lato negativo: le organizzazioni come strumenti di potere

Quali lezioni trarre per la praticaLa sfida della metaforaCapire e dar forma alla fenomenologia organizzativa

Testi consigliati:MORGAN GARETH: Images. Le metafore dell’organizzazione, Milano, Franco Angeli, 2002Appunti delle Lezioni

Letture consigliate:GOLINELLI GAETANO MARIA: L’approccio sistemico al governo dell’impresa, vol. I, Pa-

dova, Cedam, 2000

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE4 CFU - Classe 17

Piero [email protected]

Le organizzazioni possono indifferentemente essere viste sotto la luce di diversemetafore: macchine, organismi, cervelli, sistemi culturali, sistemi politici, flusso edivenire, etc. La scelta dipende dall’osservatore, dai suoi obiettivi conoscitivi e dal-l’istante in cui osserva l’organizzazione. Questa ultima inoltre impatta in un ambientecaratterizzato da elevata complessità, in cui la finalità generale della sopravvivenza èperseguibile nella misura in cui l’organizzazione mantiene condizioni di adeguatezzarispetto al contesto competitivo. Lo studio del fenomeno organizzativo e le modalitàattraverso le quali costruire una struttura organizzativa efficace sono elementi fonda-mentali per acquisire metodologie e tecniche di analisi utili alla comprensione dellerelazioni che il sistema impresa ha al suo interno e con le entità sistemiche esterne conle quali interagisce. Il corso si sviluppa lungo un percorso di apprendimento caratte-rizzato da momenti teorici ed applicativi orientati a fornire allo studente un bagagliodi conoscenze idoneo ad affrontare le problematiche organizzative in termini sia con-cettuali che operativi.I. La meccanizzazione va in cattedra: ovvero le organizzazioni come macchine

1. Macchine, macchinismo culturale e lo sviluppo delle organizzazioni burocratiche

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ia2. Potenzialità e limiti nella metafora della macchina

II. L’intervento della natura: le organizzazioni in quanto organismi1. La scoperta dei bisogni organizzativi2. L’importanza dell’ambiente: le organizzazioni intese come sistemi aperti3. L’approccio situazionale: l’adeguamento dell’organizzazione all’ambiente4. La varietà della specie5. L’approccio situazionale: promuovere la salute e lo sviluppo dell’organizzazione6. La selezione naturale: la prospettiva ecologica e demografica7. L’ecologia organizzativa: la creazione di futuri comuni8. Potenzialità e limiti della metafora dell’organismo

III. Verso l’automazione: ovvero le organizzazioni come cervelli1. Rappresentazioni del cervello2. Le organizzazioni come cervelli che processano informazioni3. Dar vita a delle learning organizations4. Le organizzazioni e la metafora del cervello olografico5. Potenzialità e limiti della metafora del cervello

IV. La creazione della realtà sociale: ovvero le organizzazioni in quanto sistemi culturali1. Cultura e organizzazione2. La creazione della realtà organizzativa3. Potenzialità e limiti della metafora della cultura

V. Interessi, conflitti e potere: ovvero le organizzazioni in quanto sistemi politici1. Le organizzazioni in quanto sistemi di governo2. Le organizzazioni come arene politiche3. La gestione delle organizzazioni pluraliste4. Potenzialità e limiti della metafora politica

VI. Il Logos del cambiamento: ovvero l’organizzazione come flusso e come divenire1. L’autopoiesi: ripensare le relazioni con l’ambiente2. Da un polo all’altro: la logica del caos e della complessità3. Cerchi, non rette: la logica della casualità reciproca4. Contraddizione e crisi: il cambiamento dialettico5. Potenzialità e limiti della metafora del cambiamento e del divenire

Testi consigliati:MORGAN GARETH: Images. Le metafore dell’organizzazione, Milano, Franco Angeli,

2002Appunti delle Lezioni

Letture consigliate:GOLINELLI GAETANO MARIA: L’approccio sistemico al governo dell’impresa, vol. I,Padova, Cedam, 2000

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Facoltà di Econom

iaPOLITICA ECONOMICA

6-8 CFU - Classe 28 e 28 (Manfredonia)Vincenzo VECCHIONE

[email protected]

Parte generaleElementi costitutivi della politica economica. Preferenze individuali e preferenze so-ciali; economia del benessere e ottimo sociale; le scelte pubbliche nella democraziarappresentativa.Stato, mercato e le “ragioni” della politica economica. Il ruolo del mercato e delloStato e i teoremi fondamentali dell’economia del benessere; i fallimenti del mercato:aspetti micro e macroeconomici.; le ragioni dell’intervento pubblico; i fallimenti del-l’intervento dello Stato: le funzioni dei bureau.Gli strumenti e i modi della politica economica. Politiche fiscali; politiche monetarie;la regolamentazione normativa; l’inflazione e le politiche disinflazionistiche; la di-soccupazione e le politiche per l’occupazione; politiche a favore della concorrenza eregolazione dei mercati.

Testi consigliati:BALDUCCI R. – CANDELA G. – scorcu a. e. (2001), Introduzione alla politica economi-

ca, Zanichelli, Bolognaoppure:ACOCELLA N. (2002), Economia del benessere. La logica della politica economica,

Carocci, RomaParte Speciale

Teorie e politiche per lo sviluppo economico. L’economia dello sviluppo; crescita,convergenza dei sistemi economici e mercati globali.

Testi consigliati:D’ANTONIO M. (2002), Economia dello sviluppo, Zanichelli, Bologna

POLITICA DELL’AMBIENTE6 CFU – Classe 28 ( Manfredonia)

Isabella [email protected]

Obiettivi principali: comprendere che le attività economiche, proprio in quantoinserite in un sistema territoriale, provocano impatti ambientali diversi di cui cittadi-ni, operatori economici e amministratori devono essere coscienti e consapevolmente

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iaguidare con opportune strategie di intervento; comprendere che l’ambiente nella suapluralità di emergenze si presenta come un problema culturale.

Contenuti sintetici del programma: Oggetto e soggetti delle politiche per l’am-biente. – La questione ambientale: una lettura in chiave ecosistemica.- L’evoluzionedel rapporto ambiente-sviluppo. – Concetti e strumenti delle politiche ambientali. –Gli indicatori ambientali. – La pianificazione degli spazi naturali. – La valutazione diimpatto ambientale. – Italie a rischio.

Valutazione degli studenti: prove in itinere ed esame di profitto.

Testo consigliato:A. SEGRE E E. DANSERO, Politiche per l’ambiente. Dalla natura al territorio, Torino,

Utet Libreria, 1996, pp. 263.

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE PMI –CONTABILITÀ PER L’ALTA DIREZIONE

4 CFU - Classe 17Flaviano [email protected]

Modulo I (2 crediti): fondamenti di direzione aziendale.L’evoluzione degli studi sul management. L’impresa come sistema aperto. Le for-

ze opponenti interne ed esterne.I sistemi decisionali nelle moderne organizzazioni. La struttura decisionale e il

potere di controllo nelle grandi imprese. L’integrazione del comportamento degli or-gani costituenti il sistema aziendale. L’organizzazione come strumento di manage-ment. Le altre funzioni direzionali: la pianificazione, il controllo e la leadership. Lapianificazione strategica.

Direzione per obiettivi, stili di direzione e valutazione delle capacità di conseguireobiettivi. La valutazione delle capacità manageriali e delle capacità tecniche.

Modulo II (2 crediti): pianificazione, sistemi di controllo e lineamenti di contabi-lità direzionale.

Lo studio della gestione aziendale nei suoi diversi aspetti. L’aspetto qualitativodella gestione: le funzioni operative e direzionali. La pianificazione come presuppo-sto della funzione direzionale di controllo: l’individuazione degli obiettivi, la sceltadelle politiche, l’elaborazione dei budget e la formulazione dei programmi. Il proces-so di budgeting e gli aspetti motivazionali. L’organizzazione del controllo. Il control-lo delle funzioni di direzione.

Sistema di controllo interno e Internal Auditing.Elementi di contabilità direzionale: classificazione e analisi del comportamento dei

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Facoltà di Econom

iacosti. I sistemi tradizionali di contabilità analitica: aspetti critici. I sistemi di contabilitàanalitica basati sul controllo dei processi e delle attività: l’Activity-Based Costing.

Riferimenti bibliografici per il modulo I:G. ZANDA, La grande impresa. Caratteristiche strutturali e di comportamento, Giuffrè,

Milano, 1974 (capitoli VI, VII VIII, IX e X).G. ZANDA, La valutazione dei dirigenti, Cedam, Padova, 1984.

Riferimenti bibliografici per il modulo II:G. ZANDA, La funzione direzionale di controllo, S.T.E.F., Cagliari, 1968.G. ZANDA, Sistema di controllo interno e Internal Auditing. Problemi di struttura e di

funzionamento, in Rivista Italiana di Economia Aziendale, n. 1/2, 2002.Dispense a cura del docente.

RAGIONERIA PROFESSIONALE6 CFU - Classe 17Marco [email protected].

1) Modulo I. Le operazioni di gestione straordinaria (3 crediti)La cessione d’azienda: descrizione e finalità della cessione; i lineamenti civilistici; gliaspetti di valutazione economica e di rappresentazione contabile; la valutazione delcomplesso aziendale oggetto di cessione. Il conferimento d’azienda: descrizione e fina-lità dell’operazione; i lineamenti civilistici; la conferibilità dell’avviamento; la stima deiconferimenti ex-art. 2343 c.c.; gli aspetti di valutazione economica e di rappresentazio-ne contabile. L’affitto d’azienda: descrizione e finalità dell’operazione; i riferimentinormativi; gli aspetti di valutazione economica e di rappresentazione contabile. La fu-sione societaria: descrizione e finalità della fusione societaria; la natura giuridica e l’ambitodi applicazione dell’operazione; i lineamenti civilistici; la determinazione del rapportodi cambio; le differenze di fusione; i profili fiscali. La scissione: natura giuridica e line-amenti civilistici della scissione; le tipologie di scissione; la valutazione del capitaleeconomico ex art. 2504-novies; le differenze contabili originate dalla scissione. La tra-sformazione: descrizione e finalità della trasformazione; le tipologie di trasformazione;la relazione di stima del patrimonio sociale; la chiusura e la riapertura dei conti; i profilifiscali. La liquidazione: le cause di scioglimento; gli effetti dello scioglimento; i poteri egli obblighi del liquidatore; il realizzo dell’attivo e il pagamento dei debiti; i bilanci diesercizio delle società in liquidazione; il bilancio finale di liquidazione; i profili fiscali.Effetti della riforma del diritto societario (D. Lgs 6/2003) sulle operazioni di gestionestraordinaria. Le operazioni di gestione straordinaria in ambito internazionale.

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ia2) Modulo II. La valutazione delle aziende (3 crediti)Le valutazioni del capitale economico delle aziende: fini e posizioni soggettive nellavalutazione delle aziende. Nozione di capitale economico. I metodi diretti di valuta-zione. I metodi indiretti di valutazione. Le metodologie reddituali. I metodi finanziari.I metodi patrimoniali semplici e complessi. I metodi misti patrimoniali-reddituali.L’Economic Value Added (EVA). La valutazione dei beni immateriali. La valutazionedei marchi. La valutazione della tecnologia. La valutazione del capitale umano. IlRisultato Economico Integrato (REI). Il capitale strategico: il valore delle sinergie edelle opportunità incrementali. Il valore delle aziende Internet. Il metodo delle opzio-ni reali. Strategie d’impresa e leve del valore. Le “zone d’ombra” della valutazionedelle aziende: tasso di sconto, saggio di crescita e terminal value. La valutazione delleaziende in disequilibrio economico. La valutazione delle banche. La valutazione delleaziende editoriali.

Testi consigliati:1) Per il Modulo I. Le operazioni di gestione straordinaria.PAOLONI M., CESARONI F.M., I bilanci straordinari, Cedam, Padova, 1999 o, in alter-

nativa, PEROTTA R., GAREGNANI G.M., Le operazioni di gestione straordinaria,Giuffrè, Milano, 1999.

2) Per il Modulo II. La valutazione delle aziende.G. ZANDA A, M. LACCHINI, T. ONESTI, La valutazione delle aziende, IV edizione rivedu-

ta e ampliata, Giappichelli, Torino, 2001 (capitoli da 1 a 15; da 22 a 24; da 27 a 28;33, 35, 37).

Saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.Eventuali variazioni riguardanti i testi di riferimento saranno tempestivamente comu-nicate agli studenti.

La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una re-golare e costante frequenza del corso.

Modalità didattiche e modalità di accertamento:Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).L’esame consiste in una prova orale.Ricevimento studenti:Il docente è a disposizione degli studenti subito dopo le lezioni. E’ possibile comuni-care col docente anche tramite posta elettronica, al seguente e-mail:[email protected].

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Facoltà di Econom

iaREVISIONE AZIENDALE

2 CFU - Classe 17Marco Fabio CAPITANIO

[email protected]

L’insegnamento si propone di esaminare il ruolo e le finalità della revisione conta-bile, le norme etico-professionali del revisore, le tecniche di svolgimento della revi-sione del bilancio d’esercizio di imprese industriali, commerciali e bancarie e i criteriper la stesura della relazione della società di revisione. Durante lo svolgimento dellelezioni è, inoltre, prevista la discussione di casi di studio.

Modulo 1: Aspetti Normativi e principi di revisione.I principi, i metodi e le procedure della revisione aziendale.

Le funzioni di revisione aziendale. La revisione interna ed esterna. L’oggetto e ilmetodo della revisione aziendale. Le procedure della revisione aziendale. La revisio-ne ed i principi generalmente accettati. I principi contabili nazionali ed internazionali.I principi di revisione nazionali ed internazionali. La gerarchia delle fonti di riferi-mento per la revisione aziendale.

La revisione aziendale nell’ambito dei modelli di Corporate Governance.Corporate Governance: orientamenti internazionali e realtà italiana. La funzione direvisione nel quadro della Corporate Governance delle società quotate in borsa: De-creto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58. La CO.N.SO.B e le società di revisione. Lafigura del revisore contabile: Decreto Legislativo 27 gennaio 1992 n. 88. Il CollegioSindacale e la revisione nelle società non quotate. I rapporti tra società di revisione eCollegio Sindacale.

Modulo 2: Il processo di revisione contabile.Il processo di revisione contabile e di bilancio.

Il processo di revisione fondato sul binomio rischio – significatività. La natura e lecomponenti il rischio di revisione: rischio intrinseco, rischio di controllo e rischio diaccertamento. L’approccio revisionale: dal rischio aziendale al rischio di revisione.L’apprezzamento del rischio intrinseco: l’analisi aziendale. L’apprezzamento del ri-schio di controllo: studio e valutazione del sistema di controllo interno amministrati-vo – contabile. L’apprezzamento del rischio di accertamento: scelta delle procedure direvisione. L’esecuzione delle procedure di revisione, la documentazione del lavoro direvisione e l’apprezzamento delle evidenze probative. La sintesi del lavoro di revisio-ne e l’espressione del giudizio professionale.

Problematiche specifiche di revisione.Il giudizio di due-diligence nella revisione finalizzata all’acquisizione di azienda enell’ambito del processo di ammissione alla quotazione in borsa. Le funzioni specialidi revisione: l’espressione del parere di congruità sul rapporto di concambio nelleoperazioni di fusione e scissione; l’espressione del parere di congruità sul prezzo di

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iaemissione negli aumenti di capitale con esclusione o limitazione del diritto di opzio-ne; i controlli nei casi di conferimenti in natura e di acconti sui dividendi.

Testi di riferimento:I Principi di Revisione emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti edal Consiglio Nazionale dei RagionieriPrincipi di revisione internazionali (ISA)Documenti OIC (Organismo italiano di contabilità)

REVISIONE AZIENDALE2 CFU - Classe 17

DE MONTE

La revisione del bilancio. L’evoluzione del quadro di riferimento giuridico. La leggen. 58/98 (TUIF) e la riforma del diritto societario.Le norme etico-professionali. L’indipendenza legale e professionale del revisore. Lacompetenza e la diligenza professionale. La responsabilità civile, penale e professio-nale. Il conferimento e la revoca dell’incarico di revisione.Oggetto e finalità della revisione.La revisione diretta e quella indiretta. La revisione dell’area contabile.I principi di revisione. Le fasi del processo e il rischio di revisione. Il ruolo dell’inda-gine campionaria.I principi contabili alla base della revisione.La normativa civilistico-fiscale. L’interpretazione tecnico-contabile delle norme di legge.La pianificazione della revisione.La conoscenza della attività aziendale. L’analisi preliminare di bilancio ai fini revisionali.L’analisi e la valutazione del quadro ambientale.L’ambiente generale. Il mercato e la concorrenza.L’analisi e la valutazione dei tratti significativi della imprenditorialità.L’analisi e la valutazione dei cicli gestionali.L’analisi e la valutazione del sistema di controllo gestionale.La struttura organizzativa. Il monitoraggio delle singole funzioni aziendali.Le caratteristiche di efficacia delle informazioni.L’analisi e la valutazione del sistema di controllo interno: l’aspetto contabile-ammi-nistrativo.L’organizzazione della funzione contabile. La protezione dei beni materiali eimmateriali.Gli strumenti per l’analisi e la valutazione del sistema di controllo interno.Il questionario sul controllo interno. Tipologia dei controlli. I diagrammi di flusso. Ilprogramma delle verifiche di conformità.

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Facoltà di Econom

iaLe tecniche della revisione contabile delle aree di bilancio, con particolare approfon-dimento di alcune delle seguenti:

• Cassa e banche;• Crediti;• Debiti;• Giacenze di magazzino;• Immobilizzazioni materiali e immateriali.

Le carte di lavoro.Il concetto di significatività.Il programma delle verifiche sostanziali.Il ricorso alle tecniche di campionamento.

Testi consigliati:MARCHI L., Principi di revisione aziendale, Bologna, Clueb, 1999MARCHI L., PAOLINI A., PINI M., Casi di revisione aziendale, Bologna, Clueb, 1999

Lo studente, inoltre, può scegliere i testi e le riviste specializzate su cui approfon-dire i principi contabili, di revisione e la riforma del diritto societario.

Ulteriori indicazioni sugli argomenti e sui testi di riferimento saranno fornite nelcorso delle lezioni.

SCIENZA DELLE FINANZE4-6-8 CFU - Classi 17 e 28 e 28 ( Manfredonia)

Antonio [email protected]

A) CORSO DI LAUREA IN ECONOMIAAa) Percorso formativo: Analisi Economica

Crediti formativi 6Programma:I Modulo: Teoria economica delle scelte pubbliche, Beni pubblici,Esternalità, Falli-menti del mercato, regolamentazione, Effetti economici delle imposte:II Modulo: Impresa pubblica, privatizzazioni Effetti microeconomici e macroeconomicidelle imposte, Economia della transizioneIII Modulo: Finanza Locale, Federalismo Fiscale, Struttura del sistema tributario italiano.

Testi consigliati:F. REVIGLIO, Istituzioni di Economia pubblica,G. Giappichelli Editore, Torino, 2003MARIO LECCISOTTI, ANTONIO PEDONE, Istituzioni di Scienza delle Finanze, Giappichelli,

Torino, 2004MARIO LECCISOTTI, Lezioni di scienza delle finanze, Giappchelli Torino, 2000 (per gli

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iastudenti del vecchio ordinamento)

P. BOSI /C. GUERRA, I tributi nell’economia italiana, Il Mulino, Bologna, 2004

Si consiglia agli studenti del percorso formativo Analisi Economica l’approfondi-mento di uno dei capitoli più recenti della teoria economica, l’analisi teorica dell’eco-nomica di transizione, attraverso lo studio di uno dei seguenti testi (attualmente incorso di stampa su Riviste scientifiche, verranno forniti gratuitamente agli studentiche ne fanno richiesta):A. TROISI, Le istituzioni fiscali della transizione: uno schema teorico Estratto da Econo-

mia Impresa e mercati finanziari, 2004; Idem, Introduzione all’economia civile dellaFinanza publica, 2004; Idem Finanza pubblica e Riforme strutturali nella federazioneRussa e nella repubblica Argentina: un’analsi del ruolo delle istituzioni fiscali dellatransizione, 2004; Idem Debito pubblico locale e privatizzazione delle public utilities. ilcaso dell’Acquedotto Pugliese , 2004; Idem Le tipologie fiscali della transizione delSud Est dei Balcani, 2004 Idem, Il ruolo della fiscal policy nel processo di riconversionee crescita delle economie di transizione: il caso dell’Albania, Cacucci, Bari, 2003.

A. TROISI, Introduzione, all’ edizione in lingua albanese del manuale di M. Leccisotti,Lezioni di Scienza delle Finanze, Giappichelli,Torino 1999 ( LEKSIONE TE:SHKENCES SEFINANCAVE, Botimi I pare, ELITE /SHTEPI BOTUESE &LI-BRARI TIRANE 00, pag. 3/4 :

OLIVEIR BLANCHARD, The Economics of transition in Eastern Europe,Oxford ClarendonPress,1997

Fiscal Policies in economies in transition, edited by Vito Tanzi F.M.I. 1992;Le lezioni verranno svolte nel I semestre nei giorni di lunedì,mercoledì e venerdi

dalle ore 12 alleore 13,45; orario di ricevimento studenti e laureandi: lunedì, mercole-dì e venerdi dalle 9 alle 10,15 .

A b) Percorso formativo: Analisi e valutazione politiche pubbliche . Crediti formativi 8

I Modulo: Teoria economica delle scelte pubbliche, beni pubblici, esternalità ,falli-menti del mercato, regolamentazione bilancio, impresa pubblica, debito pubblico, rap-porti tra diversi livelli territoriali di governo, rapporti tra diversi tipi di stato.II Modulo: Finanza locale, federalismo fiscale, armonizzazione dei sistemi fiscali CEE,regime fiscale della società europea.III Modulo: analisi economica degli investimenti dello stato, modelli per misurare l’effi-cienza degli investimenti pubblici, analisi degli strumenti finanziari alternativi,cartolarizzazione dei crediti, contratto di swap, project financing ed applicazione dellalegge Merloni.IV Modulo: Finanza Locale, Federalismo Fiscale, le condizioni dell’indebitamento

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Facoltà di Econom

iadegli enti locali, gli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, emissioniobbligazionarie (BOC), comparazione degli strumenti di reperimento delle risorseStruttura del sistema tributario italiano.

Testi consigliati:F. REVIGLIO, Istituzioni di Economia Pubblica, G. Giappichelli, Editore Torino,2003MARIO LECCISOTTI, ANTONIO PEDONE, Istituzioni di Scienza delle Finanze, Giappichelli,

Torino, 2004MARIO LECCISOTTI, Lezioni di scienza delle finanze, Giappichelli Torino, 2000 (per gli

studenti del vecchio ordinamento)P. BOSI /C. GUERRA, I tributi nell’economia italiana, Il Mulino, Bologna, 2004 .– Gli studenti del percorso formativo Analisi e valutazioni politiche pubbliche devonointegrare i testi consigliati scegliendo uno dei seguenti manuali:F. BOCCIA, Economia e Finanza delle amministrazioni pubbliche, Guerini e Associati,

Milano, 2002KETTLE D.F., The Global Public Management Revolution: a report on the trasformation

of Governance. Brooking Istitution Press, Washington D.C. 2000Le lezioni verranno svolte nel I semestre nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdi

dalle ore 12 alle ore 13,45; orario di ricevimento studenti e laureandi: lunedì, mercoledie venerdi dalle 9 alle ore 10,15.

A c) Percorso formativo : Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari.Crediti formativi: 6

Programma:I Modulo: Teoria economica delle scelte pubbliche esternalità, fallimento delmercato,esenzione del risparmio, rapporti tra sistema creditizio e politica fiscale, effettodi piazzamento, regolamentazione mercato del credito, debito pubblico edintermediazione creditizia , Buoni obbligazionari comunali, effetti economici imposte.II Modulo: regime fiscale del risparmio, interrelazioni tra attività finanziaria ed attivi-tà creditizia, rapporto tra strutture creditizie e sviluppo economico regionale nel qua-dro dell’intervento finanziario pubblico, il divario dei tassi e l’interrelazione tra atti-vità finanziaria ed attività creditizia il rapporto debito pubblico/prodotto e la produtti-vità delle risorse locali intermediazione creditizia e squilibri produttivi a livello terri-toriale Finanza locale, federalismo fiscale, armonizzazione dei sistemi fiscali CEE,regime fiscale della società europeaIII Modulo: struttura del sistema tributario italiano, il regime fiscale dell’intermedia-zione creditizia

Testi consigliati:F. REVIGLIO, Istituzioni di Economia Pubblica, G. Giappichelli, Editore Torino, 2003

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Faco

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iaMARIO LECCISOTTI, ANTONIO PEDONE, Istituzioni di Scienza delle Finanze, Giappichelli,

Torino, 2004MARIO LECCISOTTI, Lezioni di scienza delle finanze, Giappichelli Torino, 2000 (per gli

studenti del vecchio ordinamento)P. BOSI /C. GUERRA, I tributi nell’economia italiana, Il Mulino, Bologna, 2004.

– Gli studenti del percorso formativo Economia delle istituzioni e dei mercati finan-ziari devono approfondire l’analisi teorica dei rapporti tra fenomeno finanziario ed atti-vità d’intermediazioni creditizia, attraverso lo studio di uno dei seguenti manuali:

Banca d’Italia ( 2002 ): relazione annuale, Roma B: ItaliaIl sistema finanziario italiano tra globalizzazione e localismo, a cura di pietro

Alessandrini, il Mulino, Bologna 2001;MASON C.M. E HARRISON, R.T. (1999) Financing entrepreneurship: venture capital

and regional development , in R. Martin (a cura di), Money and the space economy,Chichester e New Yprk, J. Wiley and Sons 2000

Le lezioni verranno svolte nel I semestre nei giorni di lunedì,mercoledì e venerdidalle ore 12 alle ore 13,45 orario di ricevimento studenti e laureandi : lunedì, mercoledie venerdi dalle 9 alle ore 10,15.

B) Corso di Laurea in economia ed ambiente del territorioB a) percorso formativo: economia ed ambiente (Manfredonia )

Crediti formativi 6Programma:I Modulo: Teoria economica delle scelte pubbliche esternalità, fallimenti del mercato,economia e tutela dell’ambiente, intervento pubblico ed unità territoriale dello sviluppo.II Modulo: attività finanziaria ed effettivi collegamento tra settori economici e territo-rio l’integrazione della gestione dell’ambiente nella sfera dell’economia pubblica,valutazione dell’impatto ambientale ed analisi economica, spesa pubblica ed effettiesterni nella conservazione della natura teoria di d’Arges, Dalmin, Baumol, Ooatres eMishan, effetti economici imposte.III Modulo: struttura del sistema tributari, Tobin tax

Testi consigliati:F. REVIGLIO, Istituzioni di Economia Pubblica, G. Giappichelli, Editore Torino, 2003MARIO LECCISOTTI, ANTONIO PEDONE, Istituzioni di Scienza delle Finanze, Giappichelli,

Torino, 2004MARIO LECCISOTTI, Lezioni di scienza delle finanze,Giappichelli Torino, 2000 (per gli

studenti del vecchio ordinamento)P. BOSI /C. GUERRA, I tributi nell’economia italiana, Il Mulino, Bologna, 2004.Per gli studenti del percorso formativo è consigliabile approfondire i legami teoricirelativi all’integrazione della gestione dell’ambiente nella sfera dell’economia pub-

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Facoltà di Econom

iablica attraverso lo studio di uno dei seguenti testi:MINISTERO DELL’AMBIENTE, Roma, Relazione sullo stato dell’ambiente, Roma 2001BJORNO LOMBORG, The Skeptical environmentalist –mesasuring the real state ofthe

Wordl, Cambridge University Press, Cambridge U.K. , 2001Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, programma per la lotta all’in-

quinamento atmosferico e programma di interventi e di proposte per la lottaall’inquinamente atmosferico, Roma 2002

E. GERELLI, Società postindustriale ed ambiente, Laterza ,Bari, 1995Le lezioni pe il corso di Manfredonia verranno svolte nel I semestre nei giorni di

lunedì, ore 15/18 e venerdi ore 15/16,15; orario di ricevimento studenti e laureandi:lunedì dalle ore 18 venerdi dalle 17.

B b) Percorso Formativo AgroalimentareCrediti formativi 6

I Modulo: Teoria economica delle scelte pubblicheEsternalità, fallimenti del mercato, spesa pubblica analisi costi/benefici, analisi degli effet-ti economici degli investimenti pubblici in agricoltura, spesa pubblica in agricoltura.II Modulo: la politica di sostegno dei prezzi dei beni agricoli, la privatizzazione del-l’agricoltura nei sistemi economici ex collettivistici la politica della Cee in agricolturaIII Modulo: struttura del sistema tributario italiano, regime tributario delle impreseagricole il regime di neutralità impositiva dei produttori agricoli.

Testi consigliati:F. REVIGLIO, Istituzioni di Economia Pubblica, G. Giappichelli, Editore Torino, 2003MARIO LECCISOTTI, ANTONIO PEDONE, Istituzioni di Scienza delle Finanze, Giappichelli,

Torino, 2004MARIO LECCISOTTI, Lezioni di scienza delle finanze, Giappichelli Torino, 2000 (per gli

studenti del vecchio ordinamento)P. BOSI /C. GUERRA, I tributi nell’economia italiana, Il Mulino, Bologna, 2004 .Per gli studenti del percorso formativo Agroalimentare è consigliabile l’approfondi-mento della tematica relativa alla spesa pubblica in agricoltura attraverso lo studio diuno dei seguenti saggi: RAFFAELE ZANOLI, Impatto economico e ambientale e sociale dell’agricoltura biolo-gica: problemi teorici e metodologici, in Rivista di Politica Agraria novembre dicem-bre 2000MICHELE DI STASO, Esercizio dell’attività agricola e qualità ambientale, un approccio

secondo la teoria dei costi sociali, in Rivista di Politica Agraria maggio giugno 2000ROBERTO PASCA DI MAGLIANO E PASQUALE SCANDIZZO, Modelli di sviluppo dell’agricol-

tura moderna in Rivista di Politica Agraria gennaio aprile 2000

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iaPOLO GATTO MAURIZIO MERLO, Le politiche agricole ambientali nell’Unione Europea:

risultati di un’indagine in Rivista di Politica Agraria gennaio aprile 2000CARLO MAGNI, La posizione competitiva dell’agricoltura italiana fra riduzione del

sostegno e globalizzazione, in Rivista di Politica Agraria gennaio aprile 2000FRANCESCO CONTO (a cura) La dimensione rurale dello sviluppo, Franco Angeli, Mila-

no, 2001Le lezioni verranno svolte nel I semestre nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdi

dalle ore 12 alle ore 13,4; orario di ricevimento studenti e laureandi: lunedì, mercoledie venerdi dalle 9 alle ore 10,15.

SISTEMI DI GESTIONE E CERTIFICAZIONE AMBIENTALE4 CFU - Classe 17

Giuseppe Martino [email protected]

Obiettivo del corso è far accrescere negli studenti di una Facoltà di studi economicila consapevolezza della stretta relazione tra le attività di produzione e consumo di beni(merci e servizi) e le problematiche ambientali, dato che l’eco-efficienza dell’impresaturistica e la qualità dell’ambiente nell’ambito della quale essa opera sono essenziali peril successo delle attività turistiche. Tali presupposti consentono di comprendere le ragio-ni per le quali la conoscenza e l’applicazione dei Sistemi di Gestione Ambientale e diCertificazione della qualità ambientale – ecolabels – da parte delle imprese turistiche siadiventata una esigenza strategica per affermarsi sul mercato turistico.

I Modulo:Attività economiche e degrado ambientale. Dalla “crescita” economica allo “svilup-po” sostenibile. L’Unione europea e la questione ambientale.

II Modulo:Turismo e ambiente. Turismo sostenibile. Implementazione del Sistema di gestioneAmbientale: Norma ISO 14001, Regolamento Emas CE 761/2001. Marchi di qualitàambientale: Regolamento CE 1980/2000, Decisione della Commissione del 14 aprile2003.

Testi consigliati:Appunti delle lezione.ENVIRONMENT PARK, “Turismo sostenibile: esperienze nazionali e internazionali”,

Dossier 1.ENVIRONMENT PARK, “Gestione ambientale per le attività alberghiere”, Dossier 2.

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Facoltà di Econom

iaSISTEMI DI GESTIONE E CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

4 CFU - Classe 28 ( Manfredonia)Giuseppe Martino NICOLETTI

[email protected]

Obiettivo del corso è far accrescere negli studenti di una Facoltà di studi economicila consapevolezza della stretta relazione tra le attività di produzione e consumo di beni(merci e servizi) e le problematiche ambientali, dato che l’eco-efficienza dell’impresa,la qualità ambientale del sistema di produzione e del prodotto, nonché dell’ambientenell’ambito della quale essa opera sono essenziali per il successo delle attività d’impre-sa. Tali presupposti consentono di comprendere le ragioni per le quali la conoscenza el’applicazione dei Sistemi di Gestione Ambientale e di Certificazione della qualità am-bientale dei prodotti e/o servizi – ecolabels, Dichiarazione Ambientale di Prodotto – daparte delle imprese sia diventata una esigenza strategica per affermarsi sul mercato.

I Modulo:Attività economiche e degrado ambientale. Dalla “crescita” economica allo “svilup-po” sostenibile. L’Unione europea e la questione ambientale.

II Modulo:Sistema produttivo e ambiente. Implementazione del Sistema di gestione Ambientale:Norma ISO 14001, Regolamento CE 761/2001. Schemi di certificazione e marchi diqualità ambientale. Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Regolamento CE 1980/2000.

Testi consigliati:Appunti delle lezione.EUROPEAN ENVIRONMENT AGENCY, “Guida agli strumenti di gestione ambientale per le

Piccole e Medie Imprese”, Environment Park, Dossier n. 5.AA.VV., 2001. “Quaderni per lo sviluppo sostenibile. Sistemi di gestione ambienta-

le”, L.E.A. Foggia.

SISTEMI INFORMATICIPER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI

2 CFU - Classe 17Carlo MELONI

[email protected] formativiIl corso si prefigge di fornire agli studenti una introduzione ai modelli ed ai metodi

per il supporto alle decisoni in ambito gestionale. Seguendo un approccio basato sulletecniche proprie della ricerca operativa, vengono illustrati gli strumenti informaticiper affrontare la modellizzazione e la soluzione di tipici problemi di decisione.

Programma:

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ia1 Introduzione all’ottimizzazione e alla programmazione matematicaFormulazione di tipici problemi di ottimizzazione. Variabili di decisione, vincoli e

obiettivi. Classificazione dei problemi di ottimizzazione e di decisione.2 Programmazione lineare e lineare interaCaratteristiche e applicazioni. Strumenti informatici per la modellazione e la solu-

zione di problemi di PL e di PLI.

SISTEMI INFORMATICIPER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI

2 CFU - Classe 17 (San Severo)Leonardo TROMBACCO

[email protected]

Presentazione del CorsoNel corso vengono fornite competenze informatiche specifiche per la gestione dei

dati, utilizzando come ambiente di riferimento il DBMS Microsoft Access.Programma del Corso- Memorizzazione dei record ed organizzazione dei file- Database ed utenti- Architettura di un sistema di gestione di database (DBMS)- DBMS relazionali (RDBMS): tabelle, relazioni ed operatori- Introduzione al linguaggio SQL (Structured Query Language) per RDBMS- Esempi di sistemi di gestione di database relazionali

Testi base consigliati:Appunti delle lezioniM. FERRERO Laboratorio Access 2002, Apogeo, Milano, 2003Ulteriori testi (di approfondimento)A.E. RAMEZ ET AL. Sistemi di basi di dati - Fondamenti, Addison-Wesley, Milano,2001P.J. PRATT Guida a SQL, Apogeo, Milano, 2001F. CAPOZZA ET AL. Database, Ed.Quattro Stelle, Bari, 1997

SISTEMI INFORMATICIPER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI

2 CFU - Classe 28(da assegnare)

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Facoltà di Econom

iaSISTEMI INFORMATICI

PER IL SUPPORTO ALLE DECISIONI2 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

(da assegnare)

STATISTICA I8 CFU - Classe 28

Corrado [email protected]

Introduzione alla statistica.La rilevazione e la classificazione dei dati.I vari tipi di tabelle statistiche.Rappresentazioni grafiche.I rapporti statistici.Le medie.La variabilità, misure di dispersione e di disuguaglianza.Asimmetria, curva normale e disnormalità.Rappresentazione analitica delle distribuzioniDivergenza fra due variabili statistiche.Concetti generali sulle relazioni interne fra le componenti di una variabile statisticadoppia.Analisi della dipendenza.Analisi della interdipendenza.Regressione e correlazioni parziali e multipleAnalisi delle mutabili statisticheAnalisi delle serie storicheAnalisi delle serie territoriali

Testi consigliati:G. GIRONE T. SALVEMINI, lezioni di statistica, Cacucci editore, anno 2000, parte prima.G. GIRONE G. SALLUSTIO, Esercizi di statistica, Cacucci editore, anno 2000.

Prova d’esame: l’esame si articola in una prova scritta ed in un colloquio cui si accedesolo se si è superata la prova scritta.

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iaSTATISTICA I

8 CFU - Classi 17 e 28Inigo [email protected]

MODULO A (4 cfu)Introduzione alla statistica - I fenomeni collettivi. Aspetti della statistica moderna. Pia-no di rilevazione. Raccolta, spoglio e tabulazione dei dati. Le rilevazioni campionarie.Le distribuzioni statistiche - Variabile e mutabile, Serie storiche e territoriali, Variabilie mutabili doppie e multiple, Distribuzione statistica derivata e mista, Frequenze eintensità, Funzione di ripartizione.Rappresentazioni grafiche - Scopo delle rappresentazioni grafiche, Metodo cartesiano,Metodo areale (ortogramma, istogramma, ecc...), Rappresentazione grafica della va-riabili doppie, Cartogramma, Coordinate polari.Valori medi - Medie di potenze, Medie esponenziali, Medie lasche, Proprietà dellemedie, Abbreviazione del calcolo della media aritmetica, Media delle variabili dop-pie, Valori medi delle mutabili statistiche.Variabilità - Concetto di dispersione e di disuguaglianza, Campo di variazione e dif-ferenza interquartilica, Scarti dalla media, Devianza e varianza, Differenza semplicemedia e differenza quadratica media, Variabilità relativa, Massimo della variabilità,Rapporto di concentrazione, Variabilità delle serie storiche e delle serie territoriali.Rapporti statistici - Frequenze percentuali. Saggi di variazione. Rapporti di composi-zione, coesistenza, derivazione e durata. Numeri Indici.Curva normale, asimmetria e disnormalità - Distribuzioni empiriche e curve conti-nue. Curva normale. Diseguaglianza di Chebiceff. Misure del grado di asimmetria.Misura della disnormalità.

MODULO B (4 cfu)Rappresentazione analitica - Scopi e fasi della rappresentazione analitica. Metodo delleordinate fisse. Metodo dei minimi quadrati. Metodo delle somme. Metodo delle aree o diCantelli. Metodo dei momenti. Determinazione del grado di accostamento e conformità.Analisi della dipendenza - Concetto di dipendenza e di indipendenza. Relazione tra duevariabili statistiche. Dipendenza in media. Linee di regressione. Rette di regressione.Varianza di regressione. Rapporto di correlazione. Linearità della regressione.Analisi della interdipendenza - Coefficiente di correlazione, Correlazione spuria. In-dici di cograduazione.Analisi delle mutabili statistiche - Medie. Dispersione. Eterogeneità. Diseguaglianza.Connessione e Associazione.Introduzione alla logica inferenziale - Generalità. Popolazione e campione. Campio-ne casuale e sua dimensione. Tipi di estrazione e relativi universi campionari. Distri-

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Facoltà di Econom

iabuzioni campionarie. Cenni sul calcolo probabilistico. Variabili casuali e loro distri-buzioni. Brevi cenni su problemi di inferenza: su medie; su percentuali; su varianze;sui coefficienti di regressione e di correlazione

Testi consigliati:G. GIRONE, T. SALVEMINI, Lezioni di Statistica, Cacucci editore, (Capitoli 1-2-3-4-5-

6-7-8-9-11-12-13-15-18-19-20-21-22-23-24)ESERCITAZIONI G. Girone G. Sallustio, Esercizi di statistica, Cacucci editore -Bari.I. MECCARIELLO, Appunti di Statistica, Lupus Editore.PARTE MONOGRAFICA C. CECCHI, I Numeri Indici, Cacucci Editore, Bari.

STATISTICA I8 CFU – Classe 28 (Manfredonia)

Inigo MECCARIELLO

MODULO A (4 cfu)Introduzione alla statistica - I fenomeni collettivi. Aspetti della statistica moderna.Piano di rilevazione. Raccolta, spoglio e tabulazione dei dati. Le rilevazioni campio-narie.Le distribuzioni statistiche - Variabile e mutabile, Serie storiche e territoriali, Variabilie mutabili doppie e multiple, Distribuzione statistica derivata e mista, Frequenze eintensità, Funzione di ripartizione.Rappresentazioni grafiche - Scopo delle rappresentazioni grafiche, Metodo cartesiano,Metodo areale (ortogramma, istogramma, ecc...), Rappresentrazione grafica della va-riabili doppie, Cartogramma, Coordinate polari.Valori medi - Medie di potenze, Medie esponenziali, Medie lasche, Proprietà dellemedie, Abbreviazione del calcolo della media aritmetica, Media delle variabili dop-pie, Valori medi delle mutabili statistiche.Variabilità - Concetto di dispersione e di disuguaglianza, Campo di variazione e dif-ferenza interquartilica, Scarti dalla media, Devianza e varianza, Differenza semplicemedia e differenza quadratica media, Variabilità relativa, Massimo della variabilità,Rapporto di concentrazione, Variabilità delle serie storiche e delle serie territoriali.Rapporti statistici - Frequenze percentuali. Saggi di variazione. Rapporti di composi-zione, coesistenza, derivazione e durata. Numeri Indici.

MODULO B (4 cfu)Curva normale, asimmetria e disnormalita - Distribuzioni empiriche e curve conti-nue. Curva normale. Diseguaglianza di Chebiceff. Misure del grado di asimmetria.Misura della disnormalità.

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iaRappresentazione analitica - Scopi e fasi della rappresentazione analitica. Metodo delleordinate fisse. Metodo dei minimi quadrati. Metodo delle somme. Metodo delle aree o diCantelli. Metodo dei momenti. Determinazione del grado di accostamento e conformità.Analisi della dipendenza - Concetto di dipendenza e di indipendenza. Relazione tra duevariabili statistiche. Dipendenza in media. Linee di regressione. Rette di regressione.Varianza di regressione. Rapporto di correlazione. Linearità della regressione.Analisi della interdipendenza - Coefficiente di correlazione, Correlazione spuria. In-dici di cograduazione.Analisi delle mutabili statistiche - Medie. Dispersione. Eterogeneità. Diseguaglianza.Connessione e Associazione.

Testi consigliati:G. GIRONE, T. SALVEMINI, Lezioni di Statistica, Cacucci editore, (cap.dal 1 al 9; da 10

a 15; cap.18)

ESERCITAZIONIG. GIRONE G. SALLUSTIO, Esercizi di statistica, Cacucci editore -Bari.I. MECCARIELLO, Appunti di Statistica, Lupus Editore.PARTE MONOGRAFICAC. CECCHI, I Numeri Indici, Cacucci Editore, Bari.

STATISTICA I8 CFU - Classe 17 (San Severo)

Barbara [email protected]

Introduzione alla statistica.Rilevazione e classificazione di dati.Tabelle statistiche.Rappresentazioni grafiche.Rapporti statistici.Medie.Variabilità, misure di dispersione e di disuguaglianza.Asimmetria, curva normale e disnormalità.Rappresentazione analitica delle distribuzioniDivergenza fra due variabili statistiche.Concetti generali sulle relazioni interne fra le componenti di una variabile statisticadoppia.Analisi della dipendenza.

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Facoltà di Econom

iaAnalisi della interdipendenza.Regressione e correlazioni parziali e multipleAnalisi delle mutabili statisticheIntroduzione all’inferenza statistica.

Testi consigliati:G. GIRONE T. SALVEMINI, lezioni di statistica, Cacucci editore, anno 2000.G. GIRONE G. SALLUSTIO, Esercizi di statistica, Cacucci editore, anno 2000.

STATISTICA II6 CFU - Classe 28

Corrado [email protected]

Probabilità e teoremi più importantiConcetto e definizione di probabilità. Probabilità classica. Probabilità frequentista.Definizione assiomatica di probabilità. Definizione di spazio campionario e di even-to. Probabilità condizionata ed indipendenza. Probabilità totali e probabilità compo-ste. Il teorema di Bayes.Variabili casuali e loro distribuzioniVariabile casuale e variabile statistica. Funzione di densità e di ripartizione di unavariabile casuale. Media, varianza e momenti di una variabile casuale. Valore atteso diuna funzione di una variabile casuale. Momenti e funzione generatrice dei momenti.Distribuzione uniforme discreta. Distribuzione di Bernoulli e distribuzione binomiale.Distribuzione di Poisson. Distribuzione uniforme o rettangolare. Distribuzione norma-le. Distribuzione esponenziale. Distribuzione chi quadrato. Distribuzione T di Student.Distribuzione F di Fisher. Relazioni fra variabili casuali. Il teorema del limite centrale. Ilteorema di Demoivre Laplace. Distribuzioni di funzioni di variabili casuali.Logica e tecniche dell’inferenzaPopolazione e campione. Il campione casuale. Il piano di campionamento. La dimen-sione del campione. Parametri e statistiche Distribuzione campionaria delle statisti-che. Metodi di ricerca degli stimatori. Proprietà degli stimatori puntuali. Intervalli diconfidenza. Verifica delle ipotesi.Inferenza su medieStima puntuale della media di una popolazione. Intervalli di confidenza per la media diuna popolazione. Numerosità del campione per la stima della media. Verifica dell’ipote-si sul valore della media di una popolazione. Confronto fra le medie di due campioni.Inferenza su percentualiStima puntuale della frequenza. Intervalli di confidenza per la frequenza. Numerosità

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iadel campione per la stima di una frequenza. Verifica dell’ipotesi sul valore di unafrequenza. Verifica della differenza fra due frequenze.Inferenza su varianze e su coefficienti di regressione e correlazioneStima puntuale della varianza. Intervalli di confidenza per la varianza di una popola-zione. Verifica dell’ipotesi sul valore della varianza della popolazione. Confronto frale varianze di due popolazioni. Analisi della varianza (ANOVA). Stima puntuale deicoefficienti di regressione e correlazione. Intervalli di confidenza per i coefficienti diregressione e correlazioneAnalisi del modello lineareIntroduzione ai modelli lineari. Specificazione del modello. Stima dei parametri. Pre-visione puntuale del modello di regressione. Verifica della capacità previsiva del mo-dello.Metodi non parametriciMetodi svincolati dalla forma della distribuzione. Test di Kolmogorov. Test chi – qua-dro. Test di Smirnov. Verifica dell’indipendenza per mezzo del chi-quadro e degliindici di cograduazione.Cenni di statistica multivariata

Testi consigliati:G. GIRONE, T. SALVEMINI, Lezioni di statistica, volume secondo, Cacucci Editore, 1999G. GIRONE, G. SALLUSTIO, Esercizi di statistica, Cacucci Editore, 1999

STATISTICA II6 CFU - Classe 28 (Manfredonia)

Massimo [email protected]

Probabilità e teoremi più importanti - Concetto e definizioni di probabilità. Prin-cipali teoremi.

Variabili casuali e loro distribuzioni - Variabile casuale e variabile statistica. Mo-menti e funzione generatrice dei momenti. Principali distribuzioni discrete. Principalidistribuzioni continue. Alcuni teoremi sulle Variabili casuali.

Logica e tecniche dell’inferenza - Popolazione e campione. Il piano di campiona-mento. Parametri e statistiche. Distribuzione campionaria delle statistiche. Metodi diricerca degli stimatori. Proprietà degli stimatori puntuali. Intervalli di confidenza. Ve-rifica delle ipotesi.

Inferenza su medie - Stima puntuale e intervalli di confidenza per la media di unapopolazione. Problema della numerosità del campione. Verifica di ipotesi a uno e duecampioni.

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Facoltà di Econom

iaInferenza su percentuali - Stima puntuale e intervalli di confidenza per la percen-

tuale di una popolazione. Problema della numerosità del campione. Verifica di ipotesia uno e due campioni.

Inferenza su varianze - Stima puntuale e intervalli di confidenza per la varianza diuna popolazione. Problema della numerosità del campione. Verifica di ipotesi a uno edue campioni. Analisi della varianza.

Analisi del modello lineare - Introduzione ai modelli lineari. Specificazione delmodello. Problemi inferenziali su coefficienti di regressione e di correlazione. Capa-cità previsiva del modello.

Metodi non parametrici - Metodi svincolati dalla forma della distribuzione. Testdi Kolmogorov. Test chi-quadro. Test di Smirnov. Verifica dell’indipendenza per mezzodel chi-quadro e degli indici di cograduazione.Cenni di statistica multivariata.Testi consigliati:G. GIRONE, T. SALVEMINI, Lezioni di statistica, Cacucci Editore, Bari, 2000 (da capito-

lo 18 a capitolo 25).G. GIRONE, G. SALLUSTIO, Esercizi di statistica, Cacucci Editore, Bari, 1999.

STATISTICA DEI MERCATI FINANZIARI4 CFU - Classe 28

Barbara [email protected]

Analisi classica delle serie storiche.Componenti delle serie storiche. Analisi della periodicità. Correlogramma espettrogramma.Analisi moderna delle serie storiche.Processi stocastici. Stazionarietà. Funzione di autocorrelazione globale e parziale.Modelli AR, MA, ARMA. Serie storiche evolutive: differenziazione delle serie stori-che e modelli ARIMA.Analisi tecnica.Principi generali: la teoria di Dow. Trend line, supporti e resitenze. Rappresentazionigrafiche (lineare, punto e figura, a barre e a candela) Figure d’inversione e di conti-nuazione. Analisi algoritmica: i principali indicatori (Medie Mobili, RSI, MACD,Stocastico, Momentum o ROC).

Testi consigliati:G. GIRONE T. SALVEMINI, lezioni di statistica, Cacucci editore, Bari, 2000, parte prima.

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iaPICCOLO VITALE, Metodi statistici per l’analisi economica, Il Mulino, Bologna 1981.FORNASINI, Analisi tecnica e fondamentale di borsa, Etas libri, 1991.Dispense del docente

STATISTICA DEL TURISMO6 CFU - Classe 17

Roberto GISMONDI

Parte Prima - Richiami di statistica di baseRapporti statistici e numeri indici - Rapporti di composizione; Rapporti di coesistenza;Rapporti di derivazione; Rapporti di densità; Rapporti di incremento; Rapporti di par-ticolare interesse nel campo delle statistiche del turismo: Indicatori della propensio-ne turistica, Indicatori dell’offerta turistica, Indicatori dei flussi turistici; I numeriindici: semplici e complessi, i principali numeri indici esistenti in Italia.Indicatori di posizione e Misure di variabilità - Valori medi: medie analitiche, media-na, quartili, percentili, moda; Confronti tra gli indicatori; Campo di variazione; Diffe-renza interquartile; Scarto semplice medio e quadratico medio; Coefficiente di varia-zione; Indicatori di omogeneità ed eterogeneità.Relazioni statistiche tra variabili - Relazione tra due o più variabili quantitative:regressione e correlazione lineare, metodo dei minimi quadrati, i coefficienti di corre-lazione e di determinazione, Cenni sulle relazioni non lineari; Cenni sulle relazioni tradue o più variabili qualitative.Introduzione all’inferenza statistica - Il piano degli esperimenti; Il concetto di proba-bilità; Le variabili aleatorie: la funzione di densità, le principali funzioni di densità;Campionamento e stimatori; Distorsione e media quadratica dell’errore di unostimatore; Intervalli di confidenza; Il test di ipotesi.Metodologie di rilevazione statistica - Le fasi di una rilevazione statistica; I fattori chedeterminano la qualità dei dati; Indagini censuarie e campionarie: pregi e limiti; Sche-mi di campionamento: campione ragionato, campione casuale semplice, campionestratificato, campione sistematico, campione bilanciato, campionamento a grappolo,campionamento a più stadi; principali indagini censuarie in Italia; Principali indaginicampionarie in ItaliaAnalisi elementare delle serie storiche - Modelli di analisi delle serie storiche; Com-ponenti di una serie storica; Stima delle componenti: metodo decompositivo, metodoanalitico, altri metodi; Cenni sui modelli ARIMA, il livellamento esponenziale e ladestagionalizzazione.

Parte Seconda - Statistica del turismoDefinizioni e misurazioni statistiche del turismo - Viaggiatori, visitatori, turisti ed escur-sionisti; Turismo incoming, outgoing, domestico, nazionale, internazionale, interno; Le

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Facoltà di Econom

iamotivazioni dello spostamento turistico od escursionistico; Il tipo di alloggio ed il pro-blema degli alloggi privati; Azioni turistiche ed azioni non turistiche; Le imprese turisti-che, di ristorazione e di assistenza al turista; Normative e legislazione: il programmaStatistico Nazionale, La legislazione turistica italiana, la Direttiva comunitaria sulle sta-tistiche del turismo, regolamenti comunitari sulle imprese turistiche.Le fonti statistiche italiane sul turismo - Il sistema informativo “ufficiale”: obiettivi emetodi; Le fonti statistiche sulle infrastrutture turistiche, sulla struttura ed i risultati econo-mici delle imprese turistico-ricettive, sulla domanda turistica, sull’offerta turistica; Le fon-ti statistiche “non ufficiali”; Confronto tra le fonti e valutazione della qualità e della tempe-stività dell’informazione; Le fonti statistiche sulla spesa turistica: stime dirette ed indiret-te; Applicazioni pratiche sul tema dell’utilizzo dei dati statistici sul turismo.Le fonti statistiche internazionali - Organizzazione Mondiale del Turismo; EUROSTAT;OECD; Altre fonti; Confronto tra le fonti e valutazione della qualità e della tempesti-vità dell’informazione.Misure indirette dei fenomeni turistici - La stima dei flussi e della spese degli escur-sionisti: aspetti teorici e tecniche di stima; La stima delle presenze turistiche effettive;L’economia non osservata: sommerso economico e sommerso statistico, metodi sistima.Statistiche del turismo e territorio - Indicatori territoriali (provinciali e comunali) sul turi-smo interno: dotazione di infrastrutture ricettive; attrattori naturali ed ambientali; attrattoristorico-culturali; altri attrattori; Indicatori di domanda finale; Definizione del concetto di“attrattività turistica”; Metodi per il calcolo di un indice di attrattività turistica.Il conto satellite del turismo - Il turismo in un quadro di contabilità nazionale; Defini-zione ed obiettivi del conto satellite; Le connessioni tra il fenomeno turistico e gli altrisettori produttivi; Le informazioni statistiche di base; I principali manuali metodologicidi riferimento; Esperienze italiane ed internazionali.Le previsioni in campo turistico - Le variabili che influenzano le scelte dei turisti; Isondaggi d’opinione: i metodi d’indagine e le principali esperienze; Le previsionibasate su modelli statistici: analisi delle serie storiche senza l’utilizzo di variabili au-siliarie, altri metodi basati sull’utilizzo di variabili ausiliarie, le stime anticipate basa-te su un panel di rispondenti “rapidi”.

Testi consigliati:Per la Parte Prima:G. GIRONE - T. SALVEMINI, Lezioni di statistica, Cacucci Ed., Bari 2000 (in particolareCapitoli 14, 15, 16, 18, 19, 20);

Per la Parte Seconda:P. PASETTI, Statistica del Turismo, Carocci Editore, Roma 2002 (Tutti i capitoli).

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iaSTATISTICA ECONOMICA6 CFU - Classe 17 (San Severo)

Corrado [email protected]

Analisi classica delle serie storicheScomposizione delle serie storiche nelle varie componenti. Analisi della periodicità.Correlogramma e spettrogramma.Analisi moderna delle serie storicheProcessi stocastici e serie storiche. Le funzioni di autocorrelazione globali e parziali.Modelli AR, MA, ARMA ed ARIMA.Gli operatori economiciLe famiglie. Le imprese. La pubblica amministrazione. Le persone fisiche e giuridi-che residenti all’estero.Gli aggregati economiciI presupposti di base del sistema europeo di conti economici integrati. La formazionedel Prodotto Interno Lordo (PIL). L’utilizzazione del reddito nazionale lordo disponi-bile. La finanza pubblica. I flussi monetari e finanziari. Le transazioni internazionali.La bilancia dei pagamenti.Analisi delle interdipendenze economicheLe interdipendenze in un sistema chiuso ed in uno aperto. Tecniche fondamentali dianalisi input – output.La produttivitàConcetti e misure della produttività. Le produttività parziali. La produttività globa-le. Il surplus di produttività.I capitali umaniIl concetto economico di capitale umano. I metodi di calcolo.

Testo consigliato:G. ALVARO, Contabilità nazionale e statistica economica, Cacucci Editore, 1999.

Testi di approfondimento:A. MASTRODONATO, I capitali umani, Cedam.G. GIRONE, T. SALVEMINI, Lezioni di statistica, volume secondo, Cacucci Editore, 1999.

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iaSTATISTICA ECONOMICA

4 CFU - Classe 28Rodolfo ROSETO

Analisi classica delle serie storicheScomposizione delle sene storiche nelle varie componenti. Analisi della periodicità.Correlogramma e spettrogramma.

Analisi moderna delle serie storicheProcessi stocastici e serie storiche. Le funzioni di autocorrelazione globali e parziali.Modelli AR, MA, ARMA ed ARIMA.

Analisi della congiuntura economicaCaratteristiche dell’analisi congiunturale. Misurare il ciclo economico. Analisi causa-le della congiuntura.

Il lavoroRilevazione della popolazione attiva. La rilevazione delle forze lavoro. Struttura edinamica delle forze lavoro.

Gli operatori economiciLe famiglie. Le imprese. La pubblica amministrazione. Le persone fisiche e giuridi-che residenti all’estero.

Gli aggregati economiciI presupposti di base del sistema europeo di conti economici integrati. La formazionedel Prodotto Interno Lordo (PIL). L’utilizzazione del reddito nazionale lordo disponi-bile. La finanza pubblica. I flussi monetari e finanziari. Le transazioni internazionali.La bilancia dei pagamenti.

Analisi delle interdipendenze economicheLe interdipendenze in un sistema chiuso ed in uno aperto. Tecniche fondamentali dianalisi input - output.

La produttivitàConcetti e misure della produttività. Le produttività parziali. La produttività globale.Il surplus di produttività.

I capitali umaniIl concetto economico di capitale umano. I metodi di calcolo.

Testi consigliati:G. ALVARO, Contabilità nazionale e statistica economica, Bari, Cacucci Editore, 1999.

Testi di approfondimento:G. GIRONE, T. SALVEMINI, Lezioni di Statistica, vol. II, Bari, Cacucci Editore, 1999;A. MASTRODONATO, I capitali umani, Padova, Cedam, ult. ediz.;O. VITALI, Statistica economica, Bari, Cacucci Editore, 1999.

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iaSTORIA DELLA MONETA E DELLA BANCA

4 CFU - Classe 28Maria Gabriella RIENZO

[email protected]

Obiettivi formativiLa banca è collegata a due aspetti-chiave del funzionamento di un sistema econo-

mico: la circolazione della moneta e l’accumulazione del capitale. Le analisi sullosviluppo economico hanno evidenziato il ruolo cruciale svolto dall’intermediazionefinanziaria e dalle diverse categorie di intermediari nella formazione dei sistemi eco-nomici, mettendo in risalto, allo stesso tempo, i condizionamenti politici e istituziona-li esercitati dai sistemi economici sull’organizzazione bancaria nei processi di indu-strializzazione. Nell’evoluzione delle realtà produttive locali l’importanza delle ban-che risiede soprattutto nella loro capacità di stimolare sul territorio forze imprendito-riali in grado di mobilitare risparmio. Nella banca, quindi, possono concentrarsi di-versi approcci di ricerca storico-economica che colgano gli aspetti sociali, economici,aziendali e giuridico-istituzionali del fenomeno creditizio.

Il corso si propone, in primo luogo, di illustrare le principali tappe dell’evoluzionestorica della banca, evidenziandone funzioni e caratteristiche fondamentali, e, in se-condo luogo, di considerare il ruolo svolto dal sistema bancario nel processo di svi-luppo economico nazionale e i suoi effetti sull’evoluzione dei sistemi produttivi loca-li, con particolare riferimento al caso meridionale e pugliese.

Testi consigliati:Saggi scelti dai seguenti testi:Banche e reti di banche nell’Italia postunitaria, a cura di S. LA FRANCESCA E G. CONTI,

Bologna, Il Mulino, 2000.M. GANGEMI, M. OTTOLINO, M.G. RIENZO, E. RITROVATO, La cooperazione nel credito

in Puglia dalle origini alla vigilia della seconda guerra mondiale, Bari, Cacucci,2000.

Testi di riferimento:C.M. CIPOLLA, Le avventure della lira, Bologna, Il Mulino, 2002;M. DE CECCO, Moneta e Impero, Torino, Einaudi, 1979;E. DE SIMONE, Moneta e banche attraverso i secoli, Milano, Franco Angeli, 2002;B. EICHENGREEN, La globalizzazione del capitale. Storia del sistema monetario inter-

nazionale, Milano, Baldini&Castoldi, 1998;A.M. GALLI (a cura di), La formazione e lo sviluppo del sistema bancario in Europa,

Milano, Vita e pensiero, 1993;C.P. KINDLEBERGER, Storia finanziaria dell’Europa occidentale, Roma-Bari, Laterza, 1992.

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Facoltà di Econom

iaProgramma di storia dell’impresa:F. BARCA, Storia del capitalismo italiano dal dopoguerra a oggi, Roma, Donzelli,

1997;F. AMATORI, Impresa e mercato. Lancia 1906-1969, Bologna, Il Mulino, 1996.

Programma di Politica economica / Storia dell’impresa:F. BARCA, Storia del capitalismo italiano dal dopoguerra a oggi, Roma, Donzelli,

1997;N. CREPAX, Storia dell’industria in Italia. Uomini, imprese e prodotti, Bologna, Il

Mulino, 2002

STORIA ECONOMICA4-6-8 CFU - Classi 17 e 28 e 28 ( Manfredonia)

Maria Gabriella [email protected]

Obiettivi formativiLa Storia economica si configura come disciplina introduttiva ai contenuti della Fa-coltà di Economia e, come tale, si propone di fornire agli studenti le nozioni storichedi base, indispensabili per affrontare con cognizione lo studio delle principali tematicheeconomiche e le metodologie necessarie per ricostruire e collocare nel contesto stori-co problemi ed eventi di rilevanza economica. Questa prospettiva consente di aiutarea comprendere la storia, l’economia e la politica in un unico contesto comparativo nelquale tematiche generali come crescita economica, innovazione tecnologica, affer-mazione del mercato capitalistico, “mano visibile” dello stato, globalizzazione, trove-ranno una naturale contestualizzazione e storicizzazione.

ContenutiPrimo modulo: La prima parte del corso analizza l’impatto dell’industrializ-

zazione sull’espansione dell’economia mondiale e i cambiamenti intervenuti nel-l’equilibrio internazionale delle potenze, nel corso del XX secolo. S’intende pro-porre un approccio temporale e tematico allo studio dello sviluppo economicoche metta in risalto la specificità e la continuità dei diversi processi di sviluppo,legando i casi nazionali allo scenario internazionale e alla particolarità delle variefasi storiche.

Secondo modulo: La seconda parte del corso si collega alle origini dello svilup-po economico in età moderna e contemporanea passando in rassegna le vicendedell’economia mondiale nella transizione dal regime economico preindustriale aquello industriale. L’attenzione si soffermerà soprattutto sull’economia europea,assumendo come punto di partenza la rivoluzione industriale in Inghilterra, per poi

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iaesaminare i diversi casi europei ed extra-europei di sviluppo industriale. Particolareattenzione sarà riservata in questa parte all’evoluzione dell’economia regionale e allariconversione del modello industriale tradizionale nelle attuali logiche delmicrosviluppo locale ecosostenibile, nel tentativo di ricostruire un modello pugliesedi sviluppo economico decentrato. Nell’ambito di tale modulo alcuni temi particolar-mente significativi saranno affrontati attraverso ricerche sul campo svolte in gruppodagli studenti.

Testi consigliati:1. AA.VV., Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino,

Giappichelli, 2002.2. P. MATHIAS, J. A. DAVIS, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995.

Testi di riferimento:di carattere generale:F. BRAUDEL, La dinamica del capitalismo , Bologna, Il Mulino, 2002;V. CASTRONOVO, Storia dell’economia mondiale, Roma-Bari, Laterza, 2000;M. CATTINI, Introduzione alla storia economica moderna e contemporanea, Modena,

2000;P. CIOCCA, L’economia mondiale nel Novecento, Bologna, Il Mulino, 2002;J. COHEN, G. FEDERICO, Lo sviluppo economico italiano 1820-1960, Bologna, Il Muli-

no, 2002;J. FOREMAN-PECK, Storia dell’economia internazionale dal 1850 a oggi, Bologna, Il

Mulino, 2002;R. PETRI, Storia economica d’Italia. Dalla grande guerra al miracolo economico,

Bologna, Il Mulino, 2002;S. POLLARD, Storia economica del Novecento, Bologna, Il Mulino, 1999;D. PRETI, Storia economica contemporanea, Padova, Cedam, 2001;P.A. TONINELLI (a cura di), Lo sviluppo economico moderno dalla rivoluzione indu-

striale alla crisi energetica (1750-1973), Venezia, Marsilio, 1997;V. ZAMAGNI, Dalla rivoluzione industriale all’integrazione europea, Bologna, Il Mu-

lino, 2000.

sullo sviluppo locale e la storia dell’impresa:F. AMATORI, Impresa e mercato. Lancia 1906-1969, Bologna, Il Mulino, 2002;A. ARRIGHETTI, G. SERAVALLI (a cura di), Istituzioni intermedie e sviluppo locale, Roma,

Donzelli, 2000;G. BECATTINI, Il distretto Industriale, Torino, Rosenberg & Sellier, 2000;G. BECATTINI, F. SFORZI (a cura di), Lezioni sullo sviluppo locale, Torino, Rosenberg &

Sellier, 2002;

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Facoltà di Econom

iaG. BERTA, Conflitto industriale e struttura d’impresa, Bologna, Il Mulino, 2002;G. BERTA, L’Italia delle fabbriche, Bologna, Il Mulino, 2002;N. CREPAX, Storia dell’industria in Italia. Uomini, imprese e prodotti, Bologna, Il

Mulino, 2002;R. GIANNETTI, Tecnologia e sviluppo economico italiano 1870-1990, Bologna, Il Mu-

lino, 2002; Grande impresa e sviluppo italiano, a cura di C. ANNIBALDI E G. BERTA, Bologna, Il

Mulino, 2002;

sulla rivoluzione industriale inglese:P. Deane, La prima rivoluzione industriale, Bologna, Il Mulino, 2002;J. Mokyr, Leggere la rivoluzione industriale, Bologna, Il Mulino, 2002.

Per l’indirizzo di laurea in Economia aziendale, Economia e gestione dei servizituristici, il programma consiste nello studio della parte sesta del manuale AA.VV.,Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino, Giappichelli,2002: A. CARRERAS, Il XX secolo tra rottura e prosperità e in saggi scelti dai seguentitesti da concordare con il docente:P. BATTILANI, Vacanze di pochi, vacanze di tutti, Bologna, Il Mulino, 2002;E. J. LEED, La mente del viaggiatore. Dall’Odissea al turismo globale, Bologna, Il

Mulino, 2002;E.J. LEED, Per mare e per terra, Bologna, Il Mulino, 2002;J. PEMBLE, La passione del Sud. Viaggi mediterranei nell’Ottocento, Bologna, Il Mu-

lino, 2002;Per una storia del turismo nel Mezzogiorno d’Italia, a cura di A. BERRINO, primo e

secondo seminario, Napoli, 2000.

Per il Corso di laurea in Economia dell’ambiente e del territorio, percorso formativoEconomia e ambiente e percorso formativo economia agroalimentare, il corso di Sto-ria economica, oltre allo studio dello sviluppo economico nel XX secolo, sarà voltoad approfondire le relazioni tra la storia e l’uso dello spazio geografico e delle risorsenaturali nella prospettiva dell’ecosostenibilità. L’attenzione sarà incentrata sulle poli-tiche di gestione dell’ambiente e del territorio da parte dei governi e sulle trasforma-zioni economiche, sociali, urbanistiche da queste derivate. La legittimazione storicadi tali tematiche è indispensabile per ricostruire l’identità delle regioni meridionalinel contesto europeo e mediterraneo.

Testi consigliati:parte sesta del manuale AA.VV., Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economicad’Europa, Torino, Giappichelli, 2002: A. CARRERAS, Il XX secolo tra rottura e prosperità

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iae saggi scelti dai seguenti testi, da concordare con il docente:Ambiente e risorse nel Mezzogiorno, a cura di PIERO BEVILACQUA E GABRIELLA CORO-

NA, Roma, Donzelli, 2000;P. BEVILACQUA, Demetra e Clio. Uomini e ambiente nella storia, Roma, Donzelli,

2001;J. R. MCNEILL, Qualcosa di nuovo sotto il sole, Torino, Einaudi, 2001;C. PAVONE, Il Novecento, Roma, Donzelli, 2002;C. PONTINg, Storia verde del mondo, Società ed. internazionale, 1996;V. SMIL, Storia dell’energia, Bologna, Il Mulino, 2002;- Storia dell’ambiente in Italia tra Ottocento e Novecento, a cura di A. VARNI, Bolo-

gna, Il Mulino, 2002;E. TIEZZI, N. MARCHETTINI, Che cos’è lo sviluppo sostenibile, Roma, Donzelli, 2000.

STRATEGIE D’IMPRESA E PROCESSI DECISIONALI4 CFU - Classe 17

Piero [email protected]

Modulo IIntroduzione alla strategia di impresa: il concetto di strategia.I concetti di base della direzione strategica: obiettivi, valori e risultati.L’analisi di settore; dall’analisi di settore all’analisi dei concorrenti.Le risorse e le competenze come base della strategia.Forme organizzative e sistemi direzionali.Modulo IIL’analisi del vantaggio competitivo: la natura e le fonti del vantaggio competitivo.Il vantaggio di costo.Il vantaggio della differenziazione.Le strategie di business in diversi contesti competitivi: l’evoluzione del settore.Tecnologia e gestione dell’innovazione.Il vantaggio competitivo nei settori maturi.

Testi consigliati:GRANT R.M., L’analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino

Riepilogo del programma:GRANT R.M., L’analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Capitoli I, II,

III, IV, V, VI, VII, VIII, IX

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iaSTRATEGIE E POLITICHE AZIENDALI

4 CFU - Classe 17Michele PAPEO

[email protected]

Il corso disciplinare concorre a formare il profilo previsto dall’ordinamento di-dattico, integrando le competenze proprie dell’area strategica, volta a promuovere egovernare l’azienda del terzo millennio.

Esso si articola in due moduli, per 4 crediti formativi universitari.I Modulo: I fondamenti delle strategie e politiche aziendali. 2 Cfu Il problema di fondo. Concetto di strategia.

Il paradigma della strategia. Tipologie di strategie.

Business plan. Casi, problemi, soluzioni.II Modulo: Evoluzione delle strategie e politiche aziendali. Strategie e Internet. Strategie e Globalizzazione. Strategie e Sviluppo sostenibile. Valutazione della strategia. Le nuove frontiere delle strategie e politiche aziendali. Casi, problemi, soluzioni.

Il testo di riferimento e le altre fonti di studio saranno, rispettivamente, indicatoall’inizio e fornite durante il corso.

Il metodo didattico è essenzialmente quello dei casi.L’esame di profitto si svolgerà in forma orale e comprenderà la discussione di un

elaborato concernente strategie e politiche di un’azienda del territorio.Propedeuticità: economia aziendale.Il corso avrà inizio il 7 ottobre, giovedì, e proseguirà nelle giornate di martedì e

giovedì, fino al 30 ottobre 2004: dalle ore 8.30 alle ore 10.15.Il ricevimento, anche in forma collettiva, sarà effettuato negli stessi giorni delle

lezioni, dalle ore 10.30 alle ore 12.00.

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iaSTRATEGIE E POLITICHE DELL’AZIENDA TURISTICA

4 CFU - Classe 17Michele PATANO

Modulo I: Introduzione allo studio della strategia aziendale: vantaggio competiti-vo e catena del valore. (2 crediti)

Introduzione alla strategia aziendale. Gli studi sulla strategia aziendale. Crea-zione del valore e strategia d’impresa. L’analisi di settore: dall’analisi dell’ambien-te all’analisi di settore; i fattori che determinano la redditività del settore; l’analisidell’attrattività dei settori; le applicazioni dell’analisi competitiva; i limiti del mo-dello delle cinque forze competitive. Dall’analisi di settore all’analisi dei concor-renti. Le risorse e le competenze come base della strategia: lo sviluppo e l’acquisi-zione di nuove risorse. Forme organizzative e sistemi direzionali. La natura e lefonti del vantaggio competitivo: tipologia di vantaggio competitivo; creazione edifesa del vantaggio competitivo. Il vantaggio di costo. Il vantaggio della differen-ziazione. Catena del valore e vantaggio competitivo.

Modulo II: Strategie e politiche dell’azienda turistica. (2 crediti)L’analisi del contesto turistico e l’attuale evoluzione del settore. Il contesto turi-

stico quale piattaforma di risorse per le imprese del settore. Strategie turistiche alivello aziendale: integrazione con le strategie di marketing del territorio. Prodottituristici evoluti: definizione e evoluzione sul mercato. Attori, relazioni e tecnologieinnovative nella gestione delle risorse turistiche. Casi ed esperienze di alcune stra-tegie aziendali di successo. Il contesto turistico pugliese: strategie aziendali e stra-tegie del territorio.

Testi consigliati:Dispense distribuite a cura del docente. Materiale didattico relativo a casi ed esperien-ze di successo. Lavori di gruppo e di approfondimento.

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iaTECNICA BANCARIA

4 CFU - Classe 17 (San Severo)Giampiero [email protected]

Il corso intende approfondire i seguenti argomenti:I contratti bancari: le caratteristiche generali e gli archetipi; L’attività di

intermediazione creditizia: le operazione passive al dettaglio e all’ingrosso; l’attivitàdi intermediazione creditizia: i crediti monetari e non monetari; I servizi bancari.

Gli strumenti di capitalizzazione delle banche; I finanziamenti in valori mobiliari; icrediti di firma; gli strumenti di finanziamento in valori mobiliari; la cartolarizzazionedei crediti; i servizi agli emittenti; i servizi di gestione del risparmio; i servizi dinegoziazione; i prodotti assicurativi vita; i circuiti interbancari; le operazioni in cambi.

Testi consigliati:M. BORRONI, M. ORIANI (a cura di), Le operazioni bancarie, Il Mulino, Bologna, 2002.

TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI4 CFU - Classe 28

Giuseppe Martino [email protected]

L’obiettivo del corso consiste nel far accrescere negli studenti di una facoltàeconomica la consapevolezza della stretta interazione tra le attività di produzione econsumo e le problematiche dell’inquinamento. Con tali basi diventa possibile com-prendere le ragioni degli sforzi, condotti a diversi livelli, intesi a modificare i modiconsolidati di produrre merci e a favorire l’affermazione di approcci (sistemi orga-nizzativi, tecnologie) in grado di salvaguardare la qualità dell’ambiente e la salutedell’uomo.1 - Produzione industriale e inquinamento2 - I concetti: dalla “crescita economica” allo “sviluppo sostenibile”3 - L’Unione Europea e la questione ambientale4 - Gli strumenti per reindirizzare i processi produttivi

Dal sistema “comando e controllo” all’“adesione volontaria” agli “accordi vo-lontari”.

Gli strumenti economici e di mercato. Il Bilancio ambientale d’impresa. La valu-tazione del ciclo di vita. La sicurezza sui luoghi di lavoro. Le norme ISO 9000 e ISO14000, il sistema EMAS.

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iaTesti consigliati:Appunti delle lezioni;BARTOLOMEO, MALAMAN E ALTRI. Il bilancio Ambientale d’Impresa, Pirola, Milano,

1995.L. BROWN, Eco Economia, Editori Riuniti (2002).

TECNOLOGIA DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI6 CFU - Classe 28

Giulio Mario [email protected]

1) Definizione di materie prime, processo produttivo, prodotto, co-prodotto, resi-duo, rifiuto.

2) Tecnologie degli alimenti di origine vegetale:filiera cereali;filiera degli oli e grassi;filiera delle conserve vegetali;filiera del vino e delle bevande alcoliche.

3) Tecnologie degli alimenti di origine animale:filiera latte.

4) Tecnologie di conservazione degli alimenti.5) Concetto di qualità, ISO 9000, ISO 14000, HACCP (Hazard Analysis Critical

Control Point).

Testi consigliati:P. ROCCARO, Sicurezza alimentare, Il Sole24 Ore, Milano, 2001Appunti delle lezioni

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Facoltà di Econom

iaINDICE

PRESENTAZIONE FACOLTÁ pag. 3La Facoltà: origini e sviluppo della Facoltà di Economia ....................................................... » 5Notizie logistiche ..................................................................................................................... » 7Ordinamento e struttura della Facoltà di Economia ................................................................ » 11Struttura Accademica 2004-2005 ............................................................................................ » 12Struttura Accademica 2004-2005 ........................................................................................... » 13

RIFORMA UNIVERSITARIA - OFFERTA DIDATTICACorso di Laurea in Economia .................................................................................................. » 16Corso di Laurea in Economia Aziendale ................................................................................. » 35Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici ............................................... » 55Corso di Laurea in Economia dell’Ambiente e del Territorio ................................................. » 66Lauree specialistiche ............................................................................................................... » 82

ORGANIZZAZIONE - INFORMAZIONIOrganizzazione e struttura ....................................................................................................... » 87Consiglio di Facoltà ................................................................................................................. » 88Presidenza della Facoltà .......................................................................................................... » 89Segreteria Contabile ................................................................................................................ » 89Segreteria didattica .................................................................................................................. » 89Progetto Campus One .............................................................................................................. » 90Aree Scientifico-Disciplinari della Facoltà di Economia ........................................................ » 93Dipartimenti della Facoltà di Economia .................................................................................. » 99Laboratorio didattico di informatica ........................................................................................ » 103Laboratorio didattico di informatica (Manfredonia) ............................................................... » 103Servizio per l’orientamento ..................................................................................................... » 104Biblioteca Interfacoltà ............................................................................................................. » 105Servizi della Biblioteca ........................................................................................................... » 106Rappresentanze studentesche .................................................................................................. » 107Segreteria studenti della Facoltà .............................................................................................. » 107Alcuni numeri utili .................................................................................................................. » 107Calendario didattico ................................................................................................................ » 108Elenco insegnamenti con la suddivisione in semestri ............................................................. » 110Corso di Laurea in Economia Aziendale ................................................................................. » 110Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici ............................................... » 112Corso di Laurea in Economia ................................................................................................. » 114Corso di Laurea in Economia dell’Ambiente e del Terr. (percorso Economia agro-alim.) .... » 116Corso di Laurea in Economia dell’Ambiente e del Terr. (percorso Economia e Amb.) .......... » 117Corso di Laurea in Economia Aziendale (percorso Econ. e Gest. degli Interm. Fin.) ........... » 118

PROGRAMMIProgramma dei corsi (nuovo ordinamento) ............................................................................. » 119

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Finito di stamparenel mese di ottobre 2004

presso l’Industria Grafica EditorialeLeone Editrice - Foggia

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FACOLTÀ DI ECONOMIA