Programma Centrosinistra San Canzian d'Isonzo

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IL CENTRO-SINISTRA PER SAN CANZIAN D’ISONZO ELEZIONI COMUNALI 6 - 7 MAGGIO 2012 Programma amministrativo Bullian Sindaco Enrico 2012 - 2017 Solidarietà Commercio Servizi Rinn o vabili Speranza Mobilità Ambiente Beni Pubblici Futuro Sport Democrazia Cultura Innovazione

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Programma Centrosinistra San Canzian d'Isonzo, elezioni amministrative Maggio 2012

Transcript of Programma Centrosinistra San Canzian d'Isonzo

IL CENTRO-SINISTRA PER SAN CANZIAN D’ISONZO

ELEZIONI COMUNALI 6 - 7 MAGGIO 2012

Programma amministrativo

BullianSindacoEnrico

2012 - 2017

SolidarietàCommercioServizi

Rinnovabili

SperanzaMobilità

Ambiente

Beni Pubblici

Futuro

SportDemocrazia

Cultura

Innovazione

Indice:Premessa- A chi ci rivolgiamo

Macrosistema- La partecipazione come modo di rapportarsi del-le istituzioni con i cittadini

Parte prima:- Lavori pubblici - Impianti sportivi- Viabilità - Servizi- Urbanistica- Attività produttive- Ambiente

Parte seconda:- Turismo e Archeologia - Cultura- Scuola, formazione e servizi scolastici- Politiche sociali - Sostegno alle famiglie - Sostegno economico – Fiscalità - Infanzia, minori e giovani- Anziani - Associazionismo e volontariato- Lavoro- Amianto- Pari opportunità e migranti- Sport e tempo libero - Macchina amministrativa

Premessa

Dal dopoguerra ad oggi i valori fondanti che hanno garantito sviluppo e benessere diffuso nel nostro territorio sono quelli di pace, libertà, democrazia, giustizia sociale, solidarietà, rifiuto di ogni discriminazione di razza, di genere e di religione. Partendo dal presupposto della difesa e dell’applicazione della Costituzione repubblica-na, ci presentiamo agli elettori con l’obiettivo di governare la “cosa pubblica” locale e non semplicemente di amministrare la realtà esistente, operando mediante la definizione di un programma che orienti le scelte, indichi le risorse e fissi le priorità di spesa e dei servizi da erogare.Nel nostro agire amministrativo onoreremo i principi etici di solidarietà, onestà, trasparen-za, rispetto delle idee altrui ed attenzione verso la qualità della vita soprattutto dei giovani, degli anziani e delle persone in difficoltà.Proponiamo una politica amministrativa che rappresenti la pluralità degli interessi della collettività trasformandoli in progetti e opere. Rivolgeremo particolare attenzione al mondo della scuola perché solo attraverso una promozione culturale è possibile offrire a tutti pari opportunità e condizioni di maggiore giustizia sociale. In questo percorso sarà indispensabile il contributo dei tanti concittadini che partecipano alla vita del nostro Comune e che si impegnano nelle molte e differenti forme d’aggregazio-ne (associazioni, movimenti, comitati). Siamo convinti che il governo del territorio debba essere condiviso con tutte le componenti cittadine e debba anche relazionarsi con le Ammi-nistrazioni comunali circostanti per operare una politica di più ampio respiro.

A chi ci rivolgiamoAbbiamo dato vita a San Canzian d’Is. a un laboratorio politico-amministrativo, aperto alle idee, competenze e suggerimenti di tutta la cittadinanza. Opereremo con la massima tra-sparenza nell’interesse generale, dediti all’ascolto e al dialogo. Presteremo particolare attenzione alle esigenze di chi è stato più colpito dalla crisi econo-mica e sociale: lavoratori e lavoratrici rimasti senza occupazione, piccoli e medi commer-cianti impoveriti, agricoltori, artigiani e imprenditori in difficoltà, donne che vogliono pari opportunità, anziani bisognosi di servizi e giovani desiderosi di opportunità. A questi grup-pi sociali vogliamo dare delle risposte.

MacrosistemaDa anni assistiamo all’abbandono del progetto originario di Città Mandamento. Servono fin da subito un accorpamento maggiore dei servizi tra Comuni vicini (ove questo sia economi-camente conveniente e funzionalmente più efficiente) e la realizzazione di un piano strut-tura sovracomunale, tanto più necessario dato il proliferare di insediamenti commerciali, uscendo dall’ottica del “coltiviamo il nostro orticello”.Con la crisi economica che stiamo attraversando si rende oltremodo necessaria una rifles-sione su un graduale percorso di unificazione tra comuni: questa appare come l’unica stra-da percorribile per mantenere un buon livello di servizi.Riteniamo essenziale inoltre redigere un unico piano del traffico assieme ai Comuni limitro-fi lavorando in sinergia con Provincia e Regione anche per regolamentare il traffico pesante sulle arterie che attraversano i nostri paesi.

La partecipazione e la trasparenza come modo di rapportarsi delle istituzioni con i cittadini

La pratica del governo locale che intendiamo promuovere ha bisogno di sostenere e moltipli-care le opportunità di una società che voglia-mo più aperta e respon-sabile. Favoriremo quin-di la partecipazione dei cittadini e delle associa-zioni all’attività politico-amministrativa attra-verso assemblee, forum permanenti e Agenda 21, con tavoli di confronto sui temi rilevanti per il futuro del nostro territo-rio che coinvolgano tutti i soggetti che sono por-tatori di interessi e che vogliono concretamente partecipare dando il loro contributo (anche que-sta rappresenta una gra-ve mancanza dell’Am-ministrazione comunale precedente!).Va ripreso il percorso di un autentico bilancio partecipativo, nell’ambi-to di una gestione ocu-lata dei costi, incenti-vando la partecipazione dal basso e la diffusione delle informazioni alla cittadinanza. In questo percorso andranno crea-ti tavoli di lavoro dove le

associazioni propongono progetti in collaborazione su filoni tematici comuni.Si tratta di organizzare un sistema che abbia al centro il cittadino, portatore di diritti. La di-sponibilità delle informazioni è l’elemento che consente ai cittadini di far rispettare i propri diritti: il sito web del Comune e gli accessi pubblici e gratuiti a internet devono assolvere alle necessità di informazione e dialogo con i cittadini. Intendiamo attivare tutte le iniziative volte ad offrire ai cittadini e alle imprese del nostro Comune un servizio internet all’avan-guardia.Il Consiglio comunale potrà essere ripreso tramite web-cam e divulgato via internet, nel rispetto della normativa e sulla base di un regolamento che verrà redatto (i soggetti che intendono svolgere le riprese dovranno effettuarle come servizi a costo zero per l’Ammini-strazione).

Parte primaIn questa parte del programma vogliamo lanciare alcune parole d’ordine chiare: stop a nuo-ve, impattanti e inutili grandi aree di espansione edilizia e commerciale e a faraoniche opere pubbliche costose e devastatrici, sì all’armonico sviluppo del piccolo e medio commercio nel centro dei paesi. Meno grande distribuzione commerciale e più arredo urbano!

Lavori PubbliciL’attività di riqualificazione del patrimonio pubblico deve essere sottoposta ad un’attenta analisi volta a garantire, ove possibile, l’autosufficienza delle strutture per la gestione e la manutenzio-ne ordinaria, prevedendo, ove possibile, collaborazioni con le associazioni e con il privato e ove necessario eventuali alienazioni (tenendo tuttavia in debita considerazione la crisi del mercato immobiliare).Oltre alla manutenzione e gestione delle strutture esistenti – come Villa Settimini, la cui ristrut-turazione è appena stata appena completata e dove verrà avviata l’attività della biblioteca di Pieris – si interverrà su:- nuova cucina scolastica: andrà reso operativo l’accordo con il privato che all’interno di una lottizzazione adiacente la scuola media dovrebbe costruire la nuova cucina pubblica a servizio della scuola; se ciò non si verificherà andranno trovate soluzioni alternative, quali il possibile utiliz-zo dell’attuale Centro Cottura (adiacente al Centro per l’Alzheimer a San Canzian) di proprietà dei Comuni del mandamento;- struttura dell’ex scuola media di fronte al Municipio: dovrà essere o sistemata definitivamente e data in concessione ai privati per uffici e attività commerciali e amministrative o alienata;- edificio di via Verzegnassi, dove c’era la sede della Biblioteca di Pieris: potrebbe diventare ma-gazzino librario, da gestire in accordo con il Sistema Bibiotecario Provinciale con una ripartizione dei costi, e sede della ludoteca e dei laboratori artistici che attualmente vengono organizzati per i bambini. Nel caso ciò non fosse praticabile, verranno studiate soluzioni alternative informando preventivamente la cittadinanza, tenendo in considerazione anche la destinazione finale della vi-cina ex scuola media antistante al Municipio;- Scuola fioristi di Isola Morosini: assieme agli attuali gestori, ci confronteremo con Provincia e Camera di Commercio al fine di trovare finanziamenti certi (e non solo annunciati) per le ristrut-turazioni, anche per rendere fruibile una sala per iniziative pubbliche.Ci proponiamo di intervenire in collaborazione con il privato, con le dovute attenzioni, anche su strutture non di proprietà comunale:- centralina di Isola Morosini: va resa funzionale sotto ogni punto di vista, recuperando l’edificio, considerato il pregio che riveste;- ex Cinema parrocchiale di Begliano: sarà nostro impegno cercare di trovare un accordo con la proprietà (Curia di Gorizia) per recuperare la struttura al fine di renderla fruibile dalla comunità.La manutenzione da garantire ai cimiteri, indispensabile al decoro, riveste un’importanza par-ticolare. Verremo incontro alle piccole esigenze delle persone che qui si recano (migliorando la raccolta dei rifiuti, garantendo l’acqua corrente e la pulizia…).

Impianti sportiviIn seguito alla ristrutturazione della palestra di pattinaggio, con la rimozione della copertura in cemento-amianto, dell’approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione del bocciodro-mo a San Canzian, e degli investimenti sui campi di calcio di Pieris e Begliano (in particolare le tribune), si considera prioritaria la manutenzione ordinaria e straordinaria di tali strutture. Va favorita al massimo la collaborazione fra le varie associazioni per ottimizzare l’uso degli impianti. Sarà necessario invece intervenire sulla palestra scolastica delle scuole medie, usata anche dal-la pallavolo e dal basket, e riqualificare, mantenendo una fruizione pubblica e sportiva, l’area dei campi di tennis di Begliano, in accordo con le associazioni sportive locali.

ViabilitàParticolare cura sarà rivolta all’arredo urbano intervenendo su strade, marciapiedi, giardinetti e aiuole pubbliche.In particolare è urgente:- l’adeguamento del manto stradale e dell’illuminazione di via San Canciano e la costruzione di una pista ciclabile che, connettendosi con l’esistente da Begliano a Pieris, permetterà un’asse tra le frazioni;- il rifacimento del manto stradale fra Begliano e Turriaco (via Oberdan di San Canzan d’Is. – Via Marconi di Turriaco);- la costruzione del marciapiede di collegamento tra via Gorizia e il cimitero di San Canzian;- la realizzazione di un marciapiede sul lato del ponte sul “canale delle Grode” di via Trieste;- l’adeguamento con illuminazione e marciapiedi di via I maggio, riasfaltatura, illuminazione e marciapiedi di via San Pietro, riasfaltatura di via Marco Polo;- il miglioramento dell’area intorno alla chiesa di San Proto con interventi sulla viabilità, creazione di una piccola rotonda ed eliminazione del manufatto in cemento con eventuale recupero del-la parte meccanica della pesa pubblica;- adottare la pressione necessaria nei confronti di FVG Strade per la realizzazione della rotonda di Pieris nel quadro della viabilità mandamentale al fine di garantire un miglior flusso del traffico sulla ex strada statale 14 (ora regionale) e sulla strada provinciale;- l’illuminazione della rotonda di Villa Luisa (va sollecitata la Provincia a realizzarla in tempi brevissimi);- la riasfaltatura della strada provinciale che collega San Canzian a Staranzano (anche in que-sto caso vanno sollecitate IRIS Acqua e la Provincia ad intervenire);- prevedere parcheggi pubblici nelle aree centrali dei paesi.

Un problema di natura temporanea, con il rischio di diventare cronico, è rappresentato dal disse-sto delle asfaltature delle strade urbane, oggetto di continui rifacimenti, causati dal riadattamento alle nuove esigenze residenziali. Sarà nostra cura esercitare la massima solerzia nei confronti delle ditte costruttrici d’opere (fognature, gas, ecc.) al fine di ottenere il ripristino ottimale dei manti stradali e soprattutto sarà nostra cura organizzare i lavori affinché non ci siano continui rifaci-menti del manto stradale.Chiederemo un incontro con Autovie Venete per dirottare il traffico dei mezzi oltre una certa portata (vedi trasporto di laminati) sugli assi autostradali, al fine di evitare il collassamento del-le arterie locali e provinciali. Parimenti è importante – per ridurre il traffico veicolare – sostenere la Regione nelle richieste di miglioramento del servizio ferroviario. Il nostro impegno sarà rivolto a realizzare dei progetti, seguendo i modelli europei, finalizzati a qualificare le zone residenziali (eliminazione barriere architettoniche, velocità ridotta delle auto-mobili attraverso un sistema di traffic calming), nonché formulare dei solleciti nei confronti degli operatori del trasporto pubblico locale per un aumento delle corse degli autobus.Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, ci muoveremo nella direzione di rendere più fruibili e sicuri i percorsi per pedoni e di creare una rete di piste ciclabili.

ServiziCrediamo che il vero obiettivo in questo settore sia il perseguimento della piena soddisfazione del cittadino-utente.Buona parte dei servizi del nostro comune sono appaltati, vedi illuminazione, gas, sfalcio erba, ecc.: vigileremo sulle aziende che gestiscono i nostri servizi.In tema di servizi pubblici deve continuare l’opera di integrazione territoriale, per migliorare la qualità riducendo i costi di gestione.In seguito alla privatizzazione dei rami energia e gas di Iris (quelli che producevano utili!) e alla costituzione di una società pubblica Ambiente NewEco, sarà necessario comprendere se e come la nuova società riuscirà ad essere competitiva. Saranno necessarie nuove sinergie, auspicabil-mente con altre società pubbliche per la gestione del fondamentale settore dei rifiuti.

Pur in presenza di una normativa in evoluzione sulla TARSU e sulla TIA, siamo dell’avviso che si debba insistere sulla raccolta differenziata porta a porta, per arrivare quanto prima a superare il 65% di differenziata a livello comunale (ora siamo attorno al 60%). Per raggiungere risultati mi-gliori dovranno essere realizzate, in accordo con le scuole, delle attività incentrate sul riciclaggio ma soprattutto sulla riduzione dei rifiuti innescando così dei meccanismi di comportamento virtuoso nei cittadini. L’obiettivo a medio periodo – sintetizzato con uno slogan – deve essere “Rifiuti Zero”. Particolari interventi sanzionatori saranno poi rivolti nei confronti di coloro che abbandonano rifiuti in maniera illecita.

UrbanisticaLa fase attuale è contraddistinta da una crisi generale del settore immobiliare, del potere d’ac-quisto dei ceti medi e bassi, da una stagnazione del numero di residenti. È andato in crisi il si-stema di economia fondato sul mattone, incentrato sulle nuove aree di espansione edilizia. In risposta a ciò, si devono intraprendere politiche che favoriscano il recupero delle cubature già esistenti evitando un inutile consumo di suolo agricolo. A tal proposito aderiremo alle cam-pagne – promosse da vari enti e associazioni – per il censimento del territorio e dell’utilizzo degli edifici.Per questo, si intraprenderanno azioni di costante monitoraggio del piano regolatore. Si cercherà una riqualificazione urbana delle varie frazioni approvando recuperi edilizi coerenti con la tra-dizione del territorio, migliorando l’ordine e la cura delle aree pubbliche e prestando attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche. Sarà nostra cura tutelare il “cuore verde” fra le tre frazioni di Begliano, Pieris e San Canzian, tra-sformandolo gradualmente in un parco urbano rurale e potenziando la presenza di percorsi pedo-ciclabili, di alberi ed arbusti (è importante che le siepi tornino a far parte del paesaggio agricolo).È nostra intenzione riproporre, dopo la prima esperienza positiva di fronte al cimitero di San Can-zian, la possibilità degli orti urbani, pubblici e/o privati. Complessivamente si dovrà cercare di ampliare la rete ciclabile con collegamenti tra frazioni e tra Comuni diversi. Ciò darebbe un forte impulso anche al turismo soprattutto estivo. Particolare cura sarà rivolta al verde. Ad esempio l’area del PEEP a San Canzian si presta – se ben mantenuta – a luogo ideale per iniziative all’aperto; andranno anche migliorati gli spazi con giochi per bambini. Sarà importante procedere a un censimento dei boschi presenti nel Comune con lo scopo preci-so di tutelare questo prezioso contenitore di biodiversità. Si dovrà realizzare una piantumazione di nuove essenze arboree autoctone e aderire fattivamente al progetto un albero per ogni nato.

Diciamo stop a nuove, impattanti e inutili grandi aree di espansione edilizia e commerciale e mettiamo in discussione faraoniche opere pubbliche costose e devastatrici, come i progetti della TAV finora presentati che danneggerebbero in particolare il paesaggio carsico (con molti Km di gallerie) e quello della pianura isontina, risultando altamente impattanti sotto il profilo ambien-tale e sociale, quanto pressoché inutili sotto quello dello sviluppo economico. Le grandi opere infrastrutturali necessitano sempre di un confronto con le comunità interessate su caratteristi-che e rischi. Pur in attesa di verificare attentamente i futuri progetti riguardanti l’Alta Velocità e considerata la mancata copertura finanziaria dell’intera opera, già da subito possiamo osservare che serve tutelare il più possibile la collettività nel caso lo Stato e la Regione procedessero con la TAV; possiamo aggiungere che l’opera – tanto più in questo momento – perlomeno non è prioritaria, visto che si stanno tagliando i treni dei pendolari!Va dunque segnalato che la progettazione del centro commerciale va riconsiderata e rivista in maniera sostanziale: ridiscussione complessiva del progetto per consentire l’eventuale am-pliamento delle serre e il recupero dell’ex agriturismo, evitando però la costruzione di strutture inutili e il consumo incontrollato di suolo agricolo (il progetto attuale interessa ben 9 ettari, cioè 90.000 metri quadrati!).In una visione ambientalmente sostenibile diciamo sì all’armonico sviluppo del piccolo e me-

dio commercio nel centro dei paesi promuovendo anche forme di rivendita diretta dal produt-tore al consumatore.

Attività ProduttiveSosterremo il piccolo e medio commercio attraverso il coinvolgimento nelle scelte legate alla viabilità e all’arredo urbano, supportando le iniziative volte al miglioramento della loro attività. In cooperazione con gli agricoltori appoggeremo la promozione di prodotti locali, cercando di inserire le nostre rivendite in un percorso di tipo turistico (es. slow food, via dei formaggi, ecc.). Essendo il nostro territorio a vocazione prevalentemente agricola cercheremo di preservare que-sta caratteristica non prevedendo nei piani di sviluppo insediamenti commerciali della grande distribuzione. Incoraggeremo invece gli insediamenti artigianali nelle aree già esistenti di Pie-ris e Begliano.Sarà necessaria, data la crisi, la ricerca di strategie di intervento finalizzate alla difesa dell’im-prenditoria e dell’occupazione di tipo agricolo. Saranno appoggiate pratiche agricole rispettose dell’ambiente e in linea con le indicazioni europee. Saremo al fianco degli imprenditori agricoli impegnati a coltivare biologico nel rispetto delle diversità ambientali.Ci impegneremo per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali legate al turismo natura-listico e archeologico, incentivando anche associazioni e/o cooperative di guide (considerando le strutture connesse come gli agriturismi e gli alberghi).Complessivamente, data la grave crisi economica in atto, verrà posta una particolare attenzione, insieme alle istituzioni locali (Comuni, Consorzio industriale, Camera di commercio, Provincia, Regione), nei confronti del mantenimento degli attuali livelli occupazionali della grande in-dustria tradizionalmente presente nel monfalconese, territorio a vocazione industriale, ma oggi anche centro di insediamento di nuove realtà produttive a basso impatto ambientale e ad alto livello qualitativo e produttivo.

AmbienteLa tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile sono punti qualificanti del nostro lavoro.In seguito alla bocciatura della legge sul ritorno al nucleare, in tema di approvvigionamento energetico, riteniamo importante la prossima definizione di un Piano Energetico Regionale e Na-zionale che affronti sia l’aspetto del risparmio e dell’efficienza che quello delle fonti energetiche rinnovabili. In generale sulle politiche di tutela ambientale è importante che tutte le realtà interessate alle decisioni siano coinvolte: da qui la collaborazione con ambientalisti, cacciatori, organizzazioni di categoria degli agricoltori e cittadini interessati alla salvaguardia dell’ambiente.Nel definire le future scelte di sviluppo del nostro Comune dovremo prestare una particolare at-tenzione alle politiche di risparmio energetico e di utilizzo delle fonti rinnovabili per favorirle e incentivarle anche attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici. Questa è stata una grave carenza dell’Amministrazione uscente, che non ha mai investito in materia, tanto che gli ultimi impianti fotovoltaici su strutture pubbliche sono stati quelli installati sulla scuola dell’infanzia di Pieris durante il mandato della Giunta Pizzoni (2002-2007). Il fotovol-taico va previsto sugli edifici pubblici (scuole, municipio) e va rafforzata l’adesione alla campagna di Legambiente sulla creazione di gruppi di acquisto di pannelli fotovoltaici da parte di privati.In tema di salvaguardia ambientale è necessario favorire le imprese che sono in grado di garan-tire interventi di qualità puntando sul recupero energetico, sulla bioedilizia e su fonti di energia pulita.Per quanto riguarda il servizio rifiuti va incentivato il senso civico dei cittadini ottimizzando le procedure di raccolta differenziata porta a porta e l’attività delle piazzole ecologiche ma soprat-tutto si deve insistere sulla riduzione dei rifiuti innescando così dei meccanismi di comporta-mento virtuoso nei cittadini. Come già detto, l’obiettivo a medio periodo – sintetizzato con uno slogan – deve essere “Rifiuti Zero”.Dopo la grande vittoria referendaria per l’acqua da concepire come risorsa a gestione pubblica, si potrà pensare all’allestimento delle Casette dell’acqua, dove i cittadini possono rifornirsi di acqua naturale e minerale a costi modici e senza produrre rifiuti plastici.

Va proseguito il bando per la rimozione dell’amianto, favorendo lo smaltimento da parte dei privati cittadini.Per quanto riguarda gli animali, sosterremo tutte le iniziative messe in atto contro il maltratta-mento degli animali. Per evitare problemi di ordine sanitario, il problema del randagismo andrà affrontato in maniera preventiva intervenendo con programmi di sterilizzazione delle colonie. Inoltre, valorizzeremo il Centro per il Recupero della Fauna Selvatica in difficoltà della Pro-vincia di Gorizia sito nel Comune di San Canzian d’Isonzo in località Terranova per il ruolo che ha in questo delicato settore.

È importante curare il territorio circostante il fiume Isonzo. Uno degli obiettivi potrebbe essere quello di istituire, con capofila la Provincia, un vero e proprio “asse ambientale” lungo tutto l’I-sonzo, da Gorizia alla Cona, per favorirne la fruizione da parte dei cittadini nel rispetto di flora e fauna. Sfrutteremo meglio i diversi strumenti di gestione del nostro territorio nell’area dell’Ison-zo (ad es. il Laboratorio Isonzo, ma soprattutto il redigendo Piano di gestione del SIC/ZPS “Foce dell’Isonzo e Isola della Cona”) come un’opportunità per valorizzare il patrimonio naturale, ma anche come elementi fondamentali per ricercare una sintesi tra conservazione del nostro pa-trimonio naturale e tutela delle attività produttive (agricoltura) e ricreative (caccia e pesca). Stimoleremo una maggior attenzione dei consorzi e delle cooperative che gestiscono la Riserva “Foce dell’Isonzo – Isola della Cona” e la relativa SIC/ZPS verso le aree tutelate che interessano il nostro Comune, permettendone una valorizzazione dal punto di vista della conservazione e della fruizione naturalistica. Si potrebbe pensare anche a una rotazione dei Comuni Capofila nella gestione della Riserva, che attualmente vede Staranzano capofila permanente (gli altri enti rappresentati sono, oltre al nostro Comune, Grado e Fiumicello). Vanno inoltre valorizzate le aree contigue e i servizi relativi alla Riserva Naturale della Cona, che possono rappresentare un importante volano, anche in relazione agli ormeggi sull’Isonzato, per la creazione di strutture di rilievo turistico. Il mantenimento e il rafforzamento dell’ambiente naturale, associato al rafforzamento dei vincoli urbanistici su quelle zone, in considerazione delle piene dell’Isonzo verificatesi negli scorsi anni, deve avere anche il fine di prevenire e contenere i danni derivanti da possibili alluvioni.

Vanno sostenute le iniziative di promozione e valorizzazione dei prodotti della filiera corta, di sviluppo dell’eco-turismo collegato alle tipicità locali, anche in collegamento e sinergia con le tipicità offerte dalle comunità limitrofe. Dobbiamo puntare sulla bellezza del nostro territorio e quindi preservare (e recuperare) la bio-diversità. A tal fine si rende necessaria la tutela, anche attraverso interventi specifici, delle carat-teristiche tipiche del nostro territorio, come le zone umide, i corsi d’acqua, le siepi, i filari alberati, i prati, i boschetti, gli alberi isolati e valorizzarne le peculiarità ambientali e paesaggistiche colle-gate. Garantiremo la tutela dell’agricoltura e la conservazione del paesaggio agrario, in quanto beni collettivi e fondamentali per la qualità della nostra vita. Occorre in particolare salvaguardare e va-lorizzare le pratiche agricole tradizionali con adeguate forme di tutela, possibilmente facendone uno strumento di sviluppo per imprese e comunità locali. Questi aspetti sono particolarmente importanti alla luce della futura programmazione comunitaria dei Piani di sviluppo rurale e della PAC 2014 – 2020, evidentemente vocata alla sostenibilità e alla predisposizione di misure agro-ambientali.

Parte secondaLe parole d’ordine di questa seconda parte del programma sono forti e precise: sostegno ai ceti meno abbienti, vecchi e nuovi; garantire il diritto universale al lavoro, all’istruzione, alla cultura e alla salute. Con la crisi non di deve smantellare lo Stato Sociale, ma potenziarlo: è l’unica via d’uscita favorevole per il ceto medio-basso!

Turismo e ArcheologiaCi riferiamo naturalmente ad un turismo sostenibile, scelta politica apparsa da alcuni anni in seno all’Unione Europea per valorizzare territori periferici poco conosciuti, dove le risorse prin-cipali sono di tipo naturalistico e culturale. È nostra intenzione valorizzare il patrimonio archeologico di San Canzian, anche attraverso un più stretto rapporto con Aquileia, finora – di fatto – mai esistito, almeno fra Amministrazioni comunali. Si cercheranno risorse – in collaborazione con la parrocchia di San Canzian e la sezio-ne locale della Società Friulana di Archeologia – per proseguire l’opera di scavo, mantenendo aperte e fruibili alla cittadinanza le parti delle scoperte più significative. Attraverso la ricerca di finanziamenti regionali, provinciali e/o da privati, ci si adopererà per la promozione dei siti archeologici di San Canzian e, in questa prospettiva può essere utile una rete ciclabile di colle-gamento con Aquileia-Grado. Si potranno anche sfruttare le nuove tecnologie multimediali per far nascere – con costi conte-nuti –una sorta di museo virtuale, dove rappresentare l’antico vicus “Ad Aquas Gradatas”, com’e-ra cioè in epoca romana (utile sarebbe trovare dei fondi europei da utilizzare all’uopo elaborando dei progetti in collaborazione con altri Comuni interessati). È importante sensibilizzare i giovani e la popolazione del Comune sull’importanza di questo patrimonio, anche attraverso opuscoli e conferenze. Nel periodo estivo in accordo con la Società archeologica e con la Fondazione Aqui-leia si potranno proiettare all’aperto documentari e filmati di argomento archeologico.Particolare importanza assume la segnaletica turistico-archeologica: la nostra volontà di pro-mozione del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio archeologico impone un’atten-ta mappatura di tali indicazioni, al fine di rendere facilmente accessibili e collegati tra loro i luoghi di interesse storico-artistico-religioso della nostra comunità.

Sempre nell’ottica dello sviluppo turistico va ripensata la fruizione del fiume Isonzo e dell’Isola della Cona: saranno creati dei percorsi naturalistici lungo il fiume e verranno realizzati dei de-pliant che illustrino tutta l’offerta turistica della zona.Per migliorare la promozione del territorio si creerà una più stretta collaborazione con la Pro Loco, con realizzazione di depliant e creazione di pagine web da collegare al sito comunale e da inserire sui social network (Facebook e altri) che illustrino tutta l’offerta turistica del territorio: scavi, passeggiate lungo il fiume Isonzo, biciclettate a Isola Morosini, a Terranova e all’Isola della Cona con attività di bird watching, giri a cavallo… Continuerà l’attività di “Piccole guide” nata in collaborazione con la scuola e verranno organizzate, in collaborazione con le varie associazioni e con il Consorzio Culturale del Monfalconese, delle visite guidate di tipo storico e naturalistico.Naturalmente per attivare un circuito turistico degno di questo nome è necessario coinvolgere la Regione e anche soggetti privati interessati a contribuire all’accoglienza turistica, posti letto e ristorazione. Vogliamo perseguire con determinazione le scelte urbanistiche già presenti sul Piano regolatore vigente, favorendo quindi la realizzazione di bed & breakfast, agriturismi, osterie e rivendite di prodotti locali sulla scia di quanto proposto da Slow food (ad es. strada del vino o del formaggio…) Le scelte politiche che hanno permesso il gemellaggio con St Kanzian om K.see, il patto d’ami-cizia realizzato con Divaca e Kranj sono state importanti per far conoscere anche oltre confine, in Austria e Slovenia, il nostro patrimonio e vanno continuate nell’ottica di una diffusione della nostra offerta turistica.

CulturaAmplieremo le attività culturali esistenti operando in collaborazione con le associazioni pre-senti nel Comune e offrendo loro gli spazi adeguati. Abbiamo una variegata e ricca presenza di associazioni che operano in ambiti diversi: il Comune dovrà coordinare le varie iniziative per evitare doppioni e sovrapposizioni di eventi e per ottimizzare l’uso delle risorse, eventualmente proponendo la Pro loco come soggetto di coordinamento. A tal proposito si creerà nel sito web del Comune uno spazio dedicato a tutte le informazioni sulle associazioni con i rispettivi contat-ti, links ed eventi organizzati. Per quanto riguarda la promozione culturale il Comune curerà da un lato la valorizzazione della storia e delle tradizioni locali (feste patronali, iniziative collegate a ricorrenze storiche), dall’altro la promozione di eventi teatrali ed artistici che dovranno essere proposti nelle varie frazioni. Da-remo spazio ai tanti giovani della Bisiacaria che suonano, fanno teatro e installazioni artisti-che. Un’altra iniziativa, a costo zero, sarà la presentazione in municipio delle Tesi dei laureati: sarà un modo per valorizzare le capacità dei giovani e promuovere i talenti locali.Ci prefiggiamo, in collaborazione con le associazioni, di “rivitalizzare” gli spazi aperti con ini-ziative estive come il Cinema in Piazza. Nei centri della varie frazioni promuoveremo diverse iniziative culturali come presentazioni di libri, recital di poesie, concerti o lezioni concerto da organizzarsi con le Scuole di musica (ad es. Arcadia è una realtà presente da 25 anni sul nostro territorio!), eventi teatrali e artistici. Si vorranno in particolare sviluppare maggiormente le politiche socio-culturali da proporre in ogni frazione, possibilmente creando una rassegna di eventi – legata alle Feste della Repub-blica – da tenersi ogni anno nello stesso periodo. Nelle biblioteche e nel municipio si terranno mostre itineranti (gratuite quelle che propone il Consorzio Culturale del Monfalconese o quelle da realizzare in collaborazione con la scuola), per rendere sempre più accoglienti gli spazi, pro-ponendo arte e cultura a costo praticamente zero.Particolare attenzione verrà riservata a manifestazioni incentrate sulla cultura della pace, della legalità, dell’accettazione dei diversi e dell’integrazione, in sintonia con la tradizione antifascista e antirazzista del nostro Comune. Sarà utile predisporre un calendario di iniziative “della memoria” per avvicinare le giovani generazioni alla storia contemporanea specie quella legata alla lotta di Liberazione e alla nascita della Repubblica. Importante sarà anche organizzare con la scuola delle attività di approfondimento dei contenuti della Costituzione italiana, coinvolgendo i diciot-tenni del Comune, ovvero i “nuovi” cittadini.

Si provvederà all’ulteriore sviluppo dei servizi multimediali e dei corsi di alfabetizzazione in-formatica per il superamento del digital-divide, migliorando allo stesso tempo anche l’informa-tizzazione dell’ente e sviluppando le potenzialità connesse (Wi-Fi libero, possibilità offerte dal software libero…).

Valorizzeremo il dialetto, la cultura locale e le tradizioni, anche in concerto con le scuole del Comune e con il Tavolo provinciale della parlate di derivazione veneta, utilizzando i contributi della Regione. In questo ambito un importante ruolo lo sta già svolgendo la Società archeologica con l’organizzazione degli incontri per adulti sulla cultura locale.Riteniamo vada mantenuto il sostegno finanziario e istituzionale al Consorzio Culturale del Monfalconese (CCM) che va individuato come partner ideale per programmare assieme agli altri Comuni del mandamento un percorso di iniziative sul territorio che dia il senso dell’omogeneità della storia dei nostri luoghi e delle nostre genti. In collaborazione con il CCM va data continuità al progetto “archivio della memoria”, destinato a ricerche storiche attraverso studi, testimo-nianze dirette e fonti orali per ricordare e far conoscere gli avvenimenti del nostro passato più recente, ponendo in evidenza il periodo storico che riguarda la Resistenza e la lotta partigiana al nazifascismo per la conquista della libertà. Tuttavia è necessario iniziare un nuovo filone di studi storico-politici e socio-economici che parta dagli anni della ricostruzione del secondo do-poguerra e arrivi ai giorni nostri. Sosterremo la creazione, coordinata dal CCM, dell’Ecomuseo, “contenitore” che raccoglie molte associazioni e enti del nostro territorio.Il ruolo del CCM va altresì considerato strategico per la funzione di Centro Sistema nel Sistema

Bibliotecario Provinciale, che raccoglie quasi tutte le biblioteche dei Comuni monfalconesi e isontini di cui va prevista la valorizzazione, in particolare nelle nuove forme di comunicazione, multimediale, artistica, musicale perché possano diventare punti di aggregazione per i giovani e di promozione di attività per tutto il territorio. Per questo riteniamo che nel nostro Comune debbano rimanere attive due biblioteche! Si dovrà cercare anche di potenziare il personale a disposizione delle nostre due biblioteche, attraverso il Servizio Civile Nazionale, i Lavoratori So-cialmente Utili, i Lavoratori di Pubblica Utilità (così si potrebbe arrivare ad un ampliamento dell’o-rario di apertura in alcuni periodi e si potrebbe anche avviare un sistema di consegna a domicilio per disabili o anziani magari con l’aiuto del Centro Giovani). Inoltre in accordo con i Comuni del mandamento e con il CCM dovrebbe essere organizzato un “magazzino libri” a disposizione di tutte le biblioteche, di stampo più archivistico legato alla conservazione di volumi non molto richiesti, ma di grande valore culturale. Ci attiveremo per dare gambe all’idea di trasformare la nuova biblioteca in un’ “agorà”, luogo di promozione culturale e di aggregazione sociale tra adulti e bambini.

Sempre nel contesto mandamentale e del CCM, appoggeremo le iniziative in particolare del Comune di Monfalcone volte alla creazione di un Polo museale della cantieristica navale, per riconoscere l’importanza che la navalmeccanica ha avuto per il nostro tessuto economico, te-nendo in considerazione non solo i primati tecnologici raggiunti, ma anche le ricadute sociali che la “grande fabbrica nella piccola città” ha prodotto.

Scuola, formazione e servizi scolasticiIn questi ultimi anni la scuola del nostro territorio è molto cresciuta sia in termini quantitativi che qualitativi. Sono stati attivati nuovi servizi e ristrutturati e messi in sicurezza i fabbricati scolastici. Tuttavia il rapporto dell’Amministrazione uscente con la scuola è stato anche segnato in questi anni da contrasti che devono essere superati. Perciò coopereremo più costantemente e con maggiori progettualità con le scuole locali, al fine di ricercare un rapporto sempre più efficace fra Comune ed Istituto Comprensivo puntando ad un sistema fortemente integrato con il territorio.Alcuni interventi su progetti mirati, ovviamente in accordo con le istituzioni scolastiche, potran-no riguardare: l’apprendimento delle lingue straniere (ad esempio creando attività di conver-sazione o di teatro in lingua straniera con insegnanti di madre lingua), l’educazione alla legalità, alla cittadinanza e al risparmio delle risorse (l’educazione al riciclaggio incomincia con la ri-duzione dei rifiuti e prosegue con la raccolta differenziata da fare a scuola e in tutte le strutture pubbliche, comprese quelle gestite dalle associazioni). In accordo con alcuni volontari delle as-sociazioni ambientaliste si organizzeranno nelle diverse stagioni dell’anno delle visite guidate alla scoperta del nostro territorio, con inviti estesi anche alle famiglie.In questo senso, collaborativo e di confronto, intendiamo impostare il rapporto con la Dirigenza dell’Istituto comprensivo anche per quanto riguarda l’erogazione dei contributi comunali per il finanziamento delle attività extra-didattiche.Riteniamo importante programmare interventi per il diritto allo studio che sostengano gli allievi, le famiglie in difficoltà e contrastino la dispersione scolastica. Si potrebbe pensare a incentivare la formazione di cooperative o associazioni di giovani che seguano i ragazzi che richiedono lezioni individuali; troppi alunni fanno ricorso a lezioni private e, in un momento di crisi economica, ciò diventa estremamente gravoso per il bilancio familiare.L’integrazione scolastica dei ragazzi diversamente abili o in condizione di disagio sociale va so-stenuta e facilitata con interventi volti a superare i possibili stati di discriminazione e di esclusione. Con i centri CISI presenti sul territorio si potranno organizzare delle attività volte a dare maggior visibilità al lavoro svolto e a favorire una maggior integrazione sociale degli utenti CISI. Sostegno verrà dato all’Associazione Nuovo Giorno per l’encomiabile attività di integrazione svolta finora.La scuola costituisce un luogo privilegiato per ascoltare e aiutare i ragazzi che hanno difficoltà o che mostrano sintomi di disagio, prima che questi sintomi inneschino fenomeni di devianza. Proponiamo di lavorare per perfezionare e migliorare la collaborazione tra i diversi soggetti che si occupano dei ragazzi: enti pubblici e privati, scuole, servizi sociali, parrocchie, associazioni dei genitori e associazioni sportive e per questo continueremo a cercare forme di finanziamento per

progettare insieme alla scuola attività volte a contrastare fenomeni di bullismo. Riteniamo importante intraprendere un’azione politica a sostegno e difesa della scuola elemen-tare a tempo pieno, considerandola indispensabile per far fronte alle necessità di molte famiglie. In generale, in seguito ai tagli messi in campo dai Governi in questi ultimi anni, le ore di insegna-mento e il personale a disposizione sono diminuiti: contrasteremo – per quanto ci compete – questa logica di risparmio ottenuta tagliando le risorse della scuola pubblica. Un Paese che non investe nell’istruzione pubblica non ha futuro! Vista la mancanza di un luogo oscurato per proiezioni cinematografiche e rappresentazioni tea-trali, provvederemo all’oscuramento della sala mensa dell’Istituto comprensivo di Pieris.Riproporremo il servizio di pre-accoglienza per le scuole elementari finanziato anche dai ge-nitori che ne usufruiscono.Si deve mantenere il controllo pubblico del servizio mensa con l’appalto ad una ditta specializ-zata (salvo eventuali accordi con altre Municipalità) che proponga un’alta percentuale di biolo-gico e un’ottima qualità dei pasti diversificando i cibi proposti. Va ripensato il ruolo del Comitato mensa e vanno richiesti alla società che gestisce la mensa dei progetti di educazione alimentare anche alla luce dell’aumento considerevole dei disturbi alimentari tra le nuove generazioni.Ci impegneremo affinché il servizio scuolabus diventi una prestazione integrata nel manda-mento e ciò eviterebbe spese di bilancio molto elevate per i singoli Comuni. Sarà utile avere un servizio gestito in maniera omogenea e comunque appare opportuno rendere più flessibile il nostro regolamento per la fruizione del servizio. Si ritiene utile inoltre sperimentare – ove ciò sia possibile – servizi come il Pedibus, al contempo strumento di sensibilizzazione alle tematiche ambientali e corretti stili di vita e di educazione stradale.

Politiche socialiPrendendo atto del cambiamento degli equilibri politici ed economici sui quali si era consolidato lo stato sociale, ci impegniamo a ribadire fortemente la necessità della responsabilità pubblica dell’ente locale in tutti i contesti legati alle politiche sociali, nelle forme e con le collaborazioni che di volta in volta risulteranno più opportune. Elemento di criticità ancora da sviluppare all’interno dell’Ambito Basso Isontino rimane sicura-mente il nodo dell’abitazione. In seguito ad un ventennio in cui si è visto un progressivo disin-vestimento sull’edilizia residenziale pubblica, è necessario un approccio condiviso dai Comuni dell’Ambito per cercare di affermare il diritto alla casa, necessaria premessa per realizzare una politica pubblica della casa. Vanno create le condizioni affinché l’ATER (ex edilizia popolare) in-tervenga sugli appartamenti di sua proprietà ma sfitti o non utilizzati per mancanza di ma-nutenzione o per carenze di piccoli adeguamenti.L’Amministrazione comunale dovrà inoltre mantenere ed implementare il fondo ad abbattimen-to dei canoni di locazione, ad integrazione delle somme erogate dalla Regione e soprattutto a fronte delle sempre maggiori richieste in tal senso.

Sostegno alle famiglieAttualmente nonostante le varie politiche sociali messe in atto, la famiglia, si trova da sola a dover affrontare problematiche complesse: cura dei figli in assenza di aiuti, presenza di anziani non autosufficienti o di persone diversamente abili che richiedono particolare cura. Per questo è indispensabile che le famiglie non vengano lasciate sole ed occorre che vi siano progetti con queste finalità che riguardino i nuclei numerosi, monoreddito o con carichi parentali particolar-mente onerosi. Vanno sostenuti: il CISI, che ha anche una struttura per diversamente abili a Begliano e le case di riposo (es. struttura per malati di Alzheimer) ed è necessario di concerto con l’assistente sociale creare uno sportello e/o realizzare un opuscolo per fornire indicazioni sull’impiego di “badanti”. I nuclei familiari in stato di bisogno vanno inoltre sostenuti nel pagamento dei canoni di locazio-ne o nell’abbattimento delle spese per i servizi pubblici.

Garantiremo la piena risposta alla domanda di servizi per la prima infanzia attivando nuove

convenzioni con i nidi del territorio e eventualmente favorendo le condizioni per la realizzazio-ne di un nido in accordo con i Comuni limitrofi. In ogni caso garantiremo condizioni d’accesso uniformi per i cittadini e che non ne limitino l’utilizzo da parte di famiglie meno abbienti o con numero elevato di figli. In alternativa si potrebbero coinvolgere associazioni e cooperative che si occupano di servizi di babysitteraggio per bambini e favorire la nascita di forme di Tagesmutter (una persona accoglie in casa propria un numero limitato di bambini, di età compresa tra 0 e 3 anni, offrendo un servizio qualificato di assistenza domiciliare all’infanzia).Nel contempo va perseguito il sostegno alle famiglie ed alla genitorialità mettendo a punto solu-zioni innovative o proseguendo nei servizi già svolti che hanno come fulcro il rapporto genitori/bambini: ludoteca e spazi pomeridiani per bambini, centri bambino/genitore, iniziative volte al sostegno della genitorialità, oltre al mantenimento e potenziamento delle attività estive per bambini e ragazzi, curando maggiormente il verde nei giardinetti e proponendo laboratori arti-stici, la cui realizzazione va fatta in sinergia con le varie associazioni presenti sul territorio.

Sostegno economico – FiscalitàI nuclei familiari in stato di bisogno vanno sostenuti nel pagamento dei canoni di locazione o nell’abbattimento delle spese per i servizi pubblici (carta famiglia, bonus energia), integrando al bisogno i fondi regionali a ciò destinati. Inoltre l’Amministrazione potrebbe farsi promotrice presso qualche associazione di volontariato e/o parrocchie per organizzare, in accordo con i vari negozi della zona e con la grande distribuzione, della raccolta del cibo in scadenza che può ancora essere utilizzato ma non venduto. Ciò potrebbe costituire un grande aiuto per le famiglie che si trovano in grave difficoltà economica.In tema di tasse, laddove il contesto lo consenta, ci impegniamo ad articolare la politica tri-butaria in relazione alle fasce di reddito (attuando l’art. 53 della Costituzione che prevede la progressività delle imposte), affermando altresì che le risorse recuperate devono essere utilizzate prontamente a favore della cittadinanza. Il comune dovrà farsi promotore – in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate – della lotta all’evasione, con un recupero di risorse da ridistribuire alla collettività per fini sociali.

Infanzia, minori e giovaniÈ compito della politica promuovere i diritti di bambini e bambine, di ragazzi e di ragazze con interventi che assicurino a ciascuno lo sviluppo completo e armonico della propria identità per-sonale e sociale, garantendo forme e modi di partecipazione attiva alla vita culturale e sociale della comunità. Vanno valorizzate l’autonomia, la capacità creativa, la partecipazione, l’aggregazione dei giova-ni: è quindi indispensabile sostenere progetti e iniziative che essi stessi intenderanno proporre e stimolarne l’elaborazione e la realizzazione. Ciò va fatto necessariamente sostenendo il ruolo del Centro Giovani e delle associazioni che operano nel mondo giovanile, anche con il contributo degli altri enti locali e del Consorzio Culturale del Monfalconese. Il Centro Giovani di Pieris, re-centemente trasferito in una struttura comunale adiacente alla scuola media, è ormai una realtà consolidata che offre molteplici occasioni di attività per giovani del Comune e suscita inoltre l’interesse di molti altri provenienti dal resto della Provincia e della Bassa Friulana: musica, arte, cultura, aggregazione sono le parole d’ordine dalle quali ripartire. Si troveranno gli spazi anche per una nuova serie di murales e di graffiti per far esprimere la creatività e l’arte dei giovani. Si intende inoltre proseguire il sostegno al progetto integrato tra Comuni dell’Ambito Basso Ison-tino per la prevenzione del disagio giovanile, potenziando le esperienze di educativa di strada e rendendole più consone alle esigenze del nostro territorio.È possibile creare delle alternative alla disgregazione del tessuto sociale e dare delle risposte costruttive ai giovani ed alle loro famiglie proseguendo la collaborazione con le istituzioni sco-lastiche e progettando insieme ai ragazzi (e alle famiglie): aree verdi qualificate, percorsi ciclope-donali estesi e sicuri, passaggi pedonali protetti, incentivazione dell’autonomia di spostamento da parte dei ragazzi sul territorio, mobilità sostenibile con possibilità di introdurre Pedibus o Ciclobus. Collaboreremo anche con le scuole e con l’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani

d’Italia, per diffondere i valori della Resistenza e i principi fondamentali della nostra Costituzione. Per le scuole secondarie di secondo grado si presterà attenzione ai fenomeni di bullismo, intenso soprattutto in chiave preventiva, continuando ad appoggiare le attività già avviate con l’Istituto comprensivo.Si proseguirà con i progetti di Piccole Guide e nelle visite agli scavi archeologici che si stanno svolgendo a San Canzian.Si interverrà per integrare al meglio i bambini ed i ragazzi migranti.

AnzianiLa popolazione locale è caratterizzata da un aumento costante dell’età media e questo avrà sem-pre di più riflessi sui servizi sociali necessari alla nostra comunità. Gli strumenti operativi che dovranno essere potenziati per gestire tale cambiamento sono ben chiari: iniziative volte a preservare la salute fisica e psichica (controlli sanitari, centri sociali, attivi-tà manuali, culturali, di svago); il mantenimento dell’anziano il più possibile nel contesto familiare e sociale attraverso il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare attivandosi per include-re in questo strumento il fenomeno delle cosiddette “badanti” con percorsi che portino ad una loro crescita di competenza e professionalità.Va sostenuta l’attività delle Residenze protette (come il Centro ARGO per il trattamento delle demenze che sorge proprio a San Canzian) per ospitare gli anziani che non possono più vivere autonomamente, attraverso l’integrazione delle rette di ricovero e il mantenimento della quota di partecipazione dell’ente, dal momento che questi servizi vanno collocati all’interno di forme di gestione associata che consentano qualità e accessibilità per i costi. Potrebbe essere utile, in collaborazione con l’ASS, fornire alla cittadinanza il servizio offerto dall’in-fermiere di comunità, una figura che potrebbe avere come appoggio l’ambulatorio di Turriaco e che si recherebbe a domicilio per svolgere piccole prestazioni infermieristiche.Vanno anche approntati alcuni servizi che servano da “sollievo” alle famiglie che assistono per-sone non autosufficienti, con posti e servizi dedicati ad ospitare gli assistiti anche per periodi limitati all’interno delle strutture. In riferimento ai servizi che l’ente eroga alle persone anziane in stato di bisogno, come la distri-buzione di pasti e il trasporto verso luoghi di cura e di riabilitazione si intende proseguire secon-do gli standard attuali e verificare le possibilità di ampliarli ad esempio attraverso consegna di spesa e farmaci a domicilio.Troveremo le opportune modalità di valorizzazione della terza età, incentivando le occasioni di impegno e scambio con il resto della società, anche nelle iniziative di manutenzione e/o vigilan-za del territorio. In particolare andrà favorita la creazione di luoghi di aggregazione per la terza età, considerati deficitari nel nostro Comune.Intendiamo proseguire la già avviata collaborazione con l’Associazione AUSER e con i Sindacati dei Pensionati (CGIL, CISL, UIL) per risolvere le necessità di questa fascia debole di cittadini.

Associazionismo e volontariatoLa volontaria aggregazione dei cittadini per lo sviluppo di interessi di tipo sociale, culturale e sportivo rappresenta una risorsa per l’intera comunità. Tale risorsa va valorizzata attraverso for-me di collaborazione tra Amministrazione comunale ed associazioni improntate sul reciproco riconoscimento delle prerogative di ciascuno. Va sostenuto lo strumento della convenzione Amministrazione comunale/Associazione per la gestione di servizi per la cittadinanza o per la programmazione di iniziative di promozione sociale e culturale: sarà quindi importante consolidare le convenzioni già esistenti, creandone di nuove al bisogno e promuovendo occasioni di confronto per progetti capaci di utilizzare le sinergie di tutte le associazioni presenti sul territorio.Sul sito web del Comune inseriremo tutte le informazioni relative alle varie associazioni e agli eventi organizzati.

LavoroVista la drammatica situazione nazionale riguardante gli infortuni sul lavoro (circa 3 al giorno quelli mortali) e le malattie professionali (si pensi solamente alle centinaia di mesoteliomi e car-cinomi cagionati dall’amianto fra i lavoratori del cantiere di Monfalcone), la crescente precarietà del posto di lavoro (i continui attacchi del Governo Monti all’articolo 18 dello Statuto dei Lavora-tori per permettere anche i licenziamenti senza “giusta causa”), il persistere di quote consistenti di lavoro nero e di caporalato (in particolare nell’edilizia e nell’agricoltura, ma anche nella can-tieristica), di evasione e di elusione fiscale, di costante erosione di diritti che sembravano acquisiti stabilmente, va creata un’apposita delega, in seno alla futura Giunta, sulla “Cultura del Lavoro”. Il titolare dell’incarico dovrà promuovere la legalità, i diritti e i doveri di tutti i lavoratori, monitorare la situazione delle nostre attività produttive, contribuire a diffondere una cultura della prevenzio-ne, sensibilizzare e informare la cittadinanza sulle profonde trasformazioni che stanno avvenen-do nel mondo del lavoro e le ricadute che queste creano sul nostro territorio (vedi possibilità di privatizzazione di Fincantieri), stimolare l’iniziativa socio-economica della nostra popolazione al fine di costruire delle risposte utili alle esigenze della collettività, anche attraverso lo strumen-to cooperativo.È necessario che il Comune, in quanto istituzione vicina ai cittadini, si impegni in modo sempre maggiore a fronteggiare la grave crisi di lavoro che ha investito anche il nostro territorio: ampie fasce di disoccupazione soprattutto giovanile, precarizzazione del lavoro, perdita del potere d’ac-quisto dei redditi dei lavoratori, con un conseguente crescente aumento della fascia di povertà.Sarà indispensabile considerare tutti i casi di lavoratori che a causa della crisi economica hanno perso il lavoro o si trovano in cassa integrazione o mobilità, prevedendo per tutta la durata della forzata inattività, specifiche forme di esenzione dei servizi a domanda individuale e dei tributi comunali oltre che attualizzazione dell’Isee. Il Comune aderirà ai bandi per l’assunzione tempo-ranea di Lavoratori Socialmente Utili o di Pubblica Utilità. Vanno migliorati inoltre i rapporti con i Centri per l’Impiego, al fine di contribuire a più incisive politiche attive del lavoro: sarà indispensabile fare rete con la Provincia di Gorizia, attraverso uno scambio reciproco di dati e informazioni inerenti il contesto economico, lavorativo e sociale, anche perché i Centri di Formazione possano così organizzare dei corsi veramente utili per la riconversione professionale.Va ribadito tuttavia, che per uscire dall’attuale precarietà del mercato del lavoro, servono degli ammortizzatori sociali che coprano di più i lavoratori (soprattutto quelli con contratti flessibili), mentre consideriamo fondamentale il mantenimento dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per evitare i licenziamenti senza “giusta causa”.

AmiantoConsiderato il dramma comportato dall’esposizione lavorativa all’amianto, vanno intraprese ini-ziative di sostegno all’operato dell’ Associazione Esposti Amianto e di tutte le organizzazioni sindacali coinvolte, di sensibilizzazione e informazione sulla tematica, richiedendo per lo meno che venga mantenuta la gratuità delle visite mediche riguardanti le patologie asbesto-correlate, tenendo alta l’attenzione sul fronte processuale ed appoggiando i familiari delle vittime di quello che è stato un “crimine di pace”, anche allo scopo di consentire una adeguata divulgazione di notizie in merito (si pensi alla storica sentenza del Tribunale di Torino di condanna a 16 anni di reclusione per i dirigenti della Eternit). È indispensabile garantire inoltre la continuazione della politica comunale di finanziamento dei privati per agevolare la bonifica del minerale ancora presente nelle tettoie e nelle case di civile abitazione, anche al fine di evitare smaltimenti abusivi e pericolosi. Va sollecitata la Provincia affinché prosegua con consistenti interventi contributivi in tal senso. Valuteremo – assieme ai tecnici dell’Azienda Sanitaria – la fattibilità e l’utilità di un Centro per le malattie asbesto correlate, slogan che purtroppo non ha mai avuto alle spalle un progetto serio e strutturato.

Pari opportunità e migrantiLe pari opportunità sono intese nel senso più ampio: combatteremo le discriminazioni di ge-nere, di religione, di nazionalità che ancora esistono. Si devono garantire la tutela della materni-tà e le stesse possibilità di crescita professionale delle donne, fornendo servizi adeguati per i figli (asili nido o soluzioni alternative).Vanno previsti, in collaborazione con altri Comuni del mandamento e con il CCM, dei corsi di italiano e di cittadinanza rivolti ai migranti. Appare inoltre doveroso proseguire sulla strada già tracciata dal Centro Giovani di Pieris, che ha già promosso alcuni progetti multiculturali, ospitan-do artisti extracomunitari e costituendo dei laboratori letterari, artistici, musicali. Potranno anche essere organizzati all’interno delle feste paesane degli stand etnici con cibo ed oggetti dei paesi d’origine dei migranti.

Sport e tempo liberoLo sport deve essere considerato come un’autentica risorsa della comunità. L’Amministrazione deve prevedere per le società sportive strumenti di gestione delle attività sempre più efficienti, assegnando alle stesse la conduzione dei servizi e degli impianti, coinvolgendole, anche con il fine di responsabilizzare sempre più persone nella gestione della “cosa pubblica” e coordinandole per scegliere le soluzioni migliori. Gli impianti affidati in gestione restano peraltro pubblici ed in quanto tali devono essere fruibili, nel rispetto dei regolamenti stipulati, dai cittadini.Si devono inoltre terminare le strutture non ancora completate come il bocciodromo (per il qua-le sono serviti oltre 5 anni di attesa) e manutenere gli impianti pubblici esistenti in concerto con le società che li utilizzano o li gestiscono a fronte di programmi realizzabili e priorità definite. Vanno sostenute in particolare le società e le associazioni che investono e curano il settore gio-vanile, vero patrimonio del dilettantismo sportivo. Incentiveremo le società sportive a partecipare alle manifestazioni delle altre discipline così da “condividere” il proprio pubblico e dare più visibilità agli eventi sportivi della zona, creando forme di collaborazione virtuosa fra le stesse.

Macchina amministrativaOccorre operare per elevare i livelli di efficacia della macchina comunale rafforzando le compe-tenze e l’orientamento al servizio dei cittadini e completando l’informatizzazione e il decentra-mento dei servizi a disposizione dei cittadini. È necessario investire nella formazione permanen-te, motivando il personale, premiando le capacità e creando le condizioni per una impegnata partecipazione dei dipendenti alla realizzazione degli obiettivi amministrativi. In tal modo valo-rizzeremo al massimo le competenze interne riducendo le consulenze esterne, dando servizi più rapidi ed efficienti, nell’ottica della riduzione degli sprechi e di conseguenza del contenimen-to delle tasse comunali.

Riteniamo che l’unificazione dei servizi a livello mandamentale debba coincidere con una razionalizzazione dell’organizzazione del personale volta a garantire efficacia nell’erogazione dei servizi unificati. Inoltre va aggiornato il sito del comune con tutte le informazioni relative alle associazioni e con gli indirizzi di posta elettronica dei vari eletti in seno al Consiglio comunale perché riteniamo che sia giusto che in ogni momento l’elettore possa interloquire con i propri rappresentanti. Va sottolineata l’importanza della collaborazione tra l’Amministrazione e le persone elette nei vari enti provinciali, regionali e nazionali perché solo facendo squadra si può pensare di raggiun-gere dei risultati.