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PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITÀ 2013 Allegato 10 al Decreto direttoriale n. 104 del 7 novembre 2012

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PPRROOGGRRAAMMMMAA AANNNNUUAALLEE DDEELLLLEE AATTTTIIVVIITTÀÀ

22001133

Allegato 10 al Decreto direttoriale n. 104 del 7 novembre 2012

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Programma annuale delle attività 2013

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SSOOMMMMAARRIIOO

Capitolo I PRESENTAZIONE DELL’ENTE......................................................................................................... 5

Introduzione ....................................................................................................................... 5 Le funzioni.......................................................................................................................... 5 Linee strategiche................................................................................................................. 6 Programmazione e politica di bilancio ................................................................................... 7

Capitolo II ORGANIZZAZIONE E GESTIONE.................................................................................................... 9

Capitolo III

ATTIVITÀ DELLE AREE STRUMENTALI..........................................................................................12

AFFARI GENERALI E GESTIONE RISORSE .....................................................................................12

Affari generali, sicurezza, logistica e trattamento dati sensibili ..............................................12 Organizzazione e gestione risorse umane ............................................................................12

Comunicazione e valutazione delle performance...................................................................13 Assistenza tecnica al POR – FSE 2007/2013.........................................................................13

BILANCIO E AMMINISTRAZIONE ..................................................................................................14

Capitolo IV

ATTIVITÀ DELLE AREE TEMATICHE..............................................................................................16

AREA POLITICHE DEL LAVORO ....................................................................................................16

Attività previste..................................................................................................................16

AREA SISTEMA INFORMATIVO LAVORO (SILV) .............................................................................17

AREA OSSERVATORIO & RICERCA ...............................................................................................19

Attività istituzionale ............................................................................................................20 Attività finalizzate su progetto.............................................................................................20

PROGETTI SPECIALI....................................................................................................................21

UNITÀ CRISI AZIENDALI TERRITORIALI E SETTORIALI.................................................................22

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Programma annuale delle attività 2013

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CCaappiittoolloo II

PPRREESSEENNTTAAZZIIOONNEE DDEELLLL’’EENNTTEE

Introduzione

Veneto Lavoro è stato istituito ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 31/1998 ed è disciplinato

dagli articoli da 13 a 19 (Capo IV) della legge regionale n. 3/2009 “Disposizioni in materia di occupa-

zione e mercato del lavoro”. La norma istitutiva lo qualifica quale Ente strumentale della Regione, con

personalità giuridica di diritto pubblico, dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e

patrimoniale. La legge 3/2009, che ne disciplina le funzioni e l’impianto organizzativo, rafforza rispetto

alla legge istitutiva il suo ruolo di sostegno alle politiche del lavoro, in conformità alla programmazione

regionale ed agli indirizzi della Giunta regionale ed in stretto coordinamento con i servizi per il lavoro.

Veneto Lavoro fornisce un supporto tecnico-progettuale alle istituzioni ed agli altri organismi, assicu-

rando qualificati servizi in tema di progettazione, gestione e valutazione delle politiche del lavoro. Il

suo campo d’azione comprende lo studio e la promozione di azioni di politica attiva del lavoro, il mo-

nitoraggio dell’andamento del mercato del lavoro, l’ implementazione del Sistema Informativo del La-

voro Veneto e lo sviluppo di progetti innovativi, sia nel contesto del mercato comunitario allargato sia

nella direzione di semplificazione e trasparenza dei rapporti con cittadini e imprese.

Le funzioni

Accanto a funzioni generali di monitoraggio ed assistenza tecnico-progettuale, la legge regionale attri-

buisce a Veneto Lavoro competenze specifiche in materia di:

� Sistema Informativo Lavoro Veneto

� Osservatorio del Mercato del lavoro

� Servizi per il lavoro

� Politiche attive del lavoro

Si tratta di competenze molto vaste, che abbracciano sia le funzioni di elaborazione, progetta-

zione, studio e ricerca, sia quelle di natura tecnico-organizzativa, sia quelle di natura più stretta-

mente gestionale.

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A partire dal dicembre 2008, la Regione ha affidato a Veneto Lavoro, in qualità di organismo in house,

anche le funzioni di assistenza tecnica nell’ambito delle attività di programmazione, gestione, sorve-

glianza e controllo del POR FSE 2007/2013.

L’esercizio di funzioni così ampie e complesse richiede una forte interazione con gli organismi di con-

certazione regionale (CRCPS e CCI), nonché con le strutture regionali coinvolte nell’attuazione dei

programmi.

Linee strategiche

Veneto Lavoro sviluppa le proprie linee d’azione, secondo le finalità della legislazione regionale in ma-

teria di occupazione e mercato del lavoro, avendo come riferimento prioritario la programmazione

regionale e gli indirizzi della Giunta regionale.

La sfida, imposta dall’attuale fase della crisi economica ed occupazionale, ha richiesto in questi anni un

rilevante sforzo di natura progettuale, organizzativa e finanziaria.

La Regione, con l’apporto fondamentale delle parti sociali, ha nel corso del 2011 e 2012 progressiva-

mente orientato le politiche del lavoro verso l’obiettivo di incidere sulle dinamiche delle trasformazioni

in atto, senza limitarsi alla semplice difesa dei posti di lavoro. La scarsità di risorse attivabili, a causa

dei problemi generali imposti dalle politiche di bilancio, ha richiesto una chiara definizione degli assi

prioritari su cui concentrare gli sforzi:

� sostegno alle imprese che affrontano i processi di ristrutturazione, rinnovandosi e rilanciandosi

sui mercati;

� sostegno ai lavoratori che subiscono gli effetti negativi delle ristrutturazioni, non limitandosi alla

mera protezione del reddito, ma stimolando processi di riqualificazione professionale e reinse-

rimento lavorativo;

� creazione di migliori opportunità e prospettive per i giovani.

Il fulcro delle politiche regionali del lavoro, a partire dal secondo semestre 2011, si è spostato verso

l’asse delle politiche attive, con l’obiettivo dichiarato di promuovere e incentivare il reinserimento dei

lavoratori nei circuiti produttivi.

Il programma, articolato in cinque linee di intervento, ha visto nel corso del 2012 i primi provvedi-

menti attuativi, per la cui progettazione, messa a punto e gestione si rileva sempre più essenziale il

ruolo di Veneto Lavoro.

L’azione di Veneto Lavoro si caratterizza sempre più quale supporto tecnico progettuale alle strutture

regionali, responsabili dell’attuazione delle linee di intervento deliberate dalla Giunta regionale.

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Programmazione e politica di bilancio

La strategia del management dell’ente (direttore e dirigenza), con il controllo del collegio dei revi-

sori, partendo dalla mission che la legge istitutiva gli affida e dagli obiettivi di lungo termine che

questa comporta, punta a consolidare la struttura organizzativa, ma al tempo stesso a cogliere i

cambiamenti che si verificano nell’ambiente esterno, al fine di mantenere un costante equilibrio tra

obiettivi e risorse.

Sussiste, pertanto, una stretta correlazione della funzione istituzionale che l’Ente è chiamato a svol-

gere - secondo gli indirizzi programmatici periodicamente definiti dalla Regione - con il programma

delle attività annualmente approvato e le risorse assegnate.

Pertanto, il Programma annuale delle attività - vale il dire il documento programmatico che il Di-

rettore predispone e che, ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 3/2009, è sottoposto al controllo della

Giunta regionale, unitamente al bilancio di previsione – costituisce in concreto lo strumento fonda-

mentale su cui si basa il funzionamento di Veneto Lavoro. Gli obiettivi programmatici stabiliti nel citato

documento costituiscono, pertanto, un vincolo istituzionale per l’Ente, di cui lo stesso deve dare conto

in una Relazione annuale conclusiva, anch’essa sottoposta all’approvazione della Giunta regionale,

sentita la competente commissione consiliare. Nell’ambito dei controlli la Giunta regionale verifica la

conformità delle azioni del’ente rispetto agli indirizzi espressi.

Il programma annuale delle attività e il bilancio di previsione, devono tener conto degli indirizzi

espressi dalla Giunta regionale, ma al contempo, al fine di assicurare il principio dell’equilibrio finan-

ziario, devono altresì accertare l’effettiva sussistenza di risorse finanziarie adeguate.

In ragione di ciò la citata legge regionale prevede che l’Ente possa disporre di proprie risorse finanzia-

rie e patrimoniali, che vengono garantite dalla Regione medianti trasferimenti. In particolare l’art. 18

della L.R. n. 3/2009, individua tre modalità di finanziamento:

a. un finanziamento annuale nella misura determinata dal provvedimento di approvazione del

bilancio di previsione;

b. specifici finanziamenti regionali, nazionali e comunitari, riferiti a specifiche attività affidate dalla

Regione;

c. entrate derivanti da cespiti patrimoniali.

Una sana programmazione che assicuri l’equilibrio finanziario dell’ente, pertanto, non può prescindere

dall’assicurare:

� l’adeguata copertura delle funzioni e dei servizi essenziali, direttamente attribuiti dalla legge

(art. 13, comma 2), che l’Ente è tenuto ad assicurare in via ordinaria e permanente;

� l’ulteriore copertura per attività specifiche affidate non in via ordinaria.

In ragione di ciò, mentre con riferimento alle risorse riferite ad attività specifiche possono sussistere

margini di valutazione discrezionale, per quanto attiene le risorse finanziarie necessarie per le funzioni

e i servizi essenziali l’unico parametro di valutazione consiste nella stretta correlazione di pertinenza e

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congruità con quanto approvato nel programma. Pertanto la determinazione dell’ammontare del finan-

ziamento annuale, vale a dire dell’entrata finanziaria che consente all’Ente il rispetto dell’equilibrio di

bilancio, diventa essenziale per la sana gestione dell’Ente.

Il finanziamento annuale della Regione, nella misura determinata dal provvedimento di approvazione

del bilancio di previsione, deve pertanto essere commisurato alle effettive esigenze finanziarie

dell’ente, sulla base dei provvedimenti già approvati dalla Giunta regionale e dei vincoli che l’attuale

normativa nazionale e regionale impongono in termini di contenimento della spesa e patto di stabilità.

La Giunta regionale, con deliberazione n. 22/DDL del 8/10/2012, in sede di assestamento del bilancio

di previsione 2012, ha colto pienamente questa esigenza, prevedendo un incremento del contributo

ordinario regionale per il funzionamento di Veneto Lavoro, che in sede di approvazione del bilancio re-

gionale aveva subito un taglio consistente. La variazione deliberata consentirà di ristabilire, sia per

l’esercizio in corso sia per il 2013, una gestione in equilibrio, con un budget adeguato agli obiettivi

programmatici.

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CCAAPPIITTOOLLOO IIII

OORRGGAANNIIZZZZAAZZIIOONNEE EE GGEESSTTIIOONNEE

La legge istitutiva riconosce a Veneto Lavoro un’ampia autonomia organizzativa, amministrativa, con-

tabile e patrimoniale. Sono organi dell’Ente il Direttore, cui sono demandate le funzioni di ammini-

strazione, gestione e direzione ed il Collegio dei revisori, cui compete il controllo sulla gestione

economico - finanziaria.

La vigilanza è esercitata dalla Giunta Regionale che, oltre a nominare gli organi ed approvare i regola-

menti di organizzazione e di gestione amministrativo-contabile, esercita il riscontro sul bilancio di

previsione, sul programma annuale e sul rendiconto generale annuale.

Per la sua natura di Ente strumentale e per la dinamicità delle funzioni attribuite, si richiede una gestione

molto attenta delle risorse organizzative, in grado di assicurare al contempo stabilità e crescita delle pro-

fessionalità ed una sufficiente flessibilità, anche in coerenza con la tipologia dei mezzi finanziari disponibili.

Sotto questo profilo è prevista una dotazione organica, proposta dal Direttore ed approvata dalla

Giunta, cui possono aggiungersi temporaneamente esperti e collaboratori esterni per l’espletamento di

particolare attività progettuali, di ricerca e di studio.

Il Regolamento di organizzazione e la contrattazione aziendale sono gli strumenti con cui l’Ente opera

per ottenere questi risultati.

L’architettura organizzativa, prevista dal regolamento, è modellata secondo funzioni e obiettivi, avendo

a riferimento la stabilità di lungo periodo della mission istituzionale, ma anche la variabilità di breve

periodo delle specifiche attività affidate di volta in volta dalla Regione.

Ne risulta il seguente organigramma:

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L’attività è organizzata in due Aree strumentali e tre Aree di produzione, che operano con adeguata

autonomia operativa secondo i programmi (obiettivi, risorse, verifiche) definiti ed approvati dalla dire-

zione. Le funzioni strategiche a supporto degli organi statutari sono poste in posizione di staff.

Alle dirette dipendenze della Direzione Generale è incardinato il controllo di gestione, quale funzione

strategica di un organismo che opera per obiettivi.

In posizione di staff alla Direzione opera l’Unità “Progetti Speciali”, che cura la partecipazione dell’Ente

alle Reti internazionali e sviluppa progetti innovativi nel campo delle politiche del lavoro e dei servizi al-

l’impiego. In staff al Direttore inoltre, da fine 2011, secondo quanto disposto dalla DGR n. 1675/2011, è

istituita l’Unità “Crisi aziendali, territoriali e settoriali”, al fine di potenziare il ruolo attivo della Regione

per fronteggiare le crisi occupazionali in una ottica di salvaguardia dei livelli occupazionali.

La dotazione organica dell’Ente, definita con provvedimento direttoriale e approvata dalla Giunta re-

gionale (DGR n. 28CA del 3/2/2009), è la seguente:

CATEGORIE Dotazione organica

Dotazione effettiva

Dirigenti 6 5

Categoria D 12 8

Categoria C 27 19

Categoria B 5 4

Totale 50 36

Il personale è assunto tramite procedure concorsuali, ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001,

n. 165, con rapporto di lavoro subordinato.

Per l’espletamento di particolari attività progettuali, di ricerca e di studio la L.R. n. 3/2009 consente di

stipulare contratti di diritto privato a tempo determinato con esperti, fino ad un massimo di 10 unità.

Sotto questo profilo l’Ente, con riferimento alla spesa per il personale che incide su finanziamenti re-

gionali, è in grado di assicurare nel 2013 sia l’obiettivo della riduzione, sia quello del contenimento

della stessa nei limiti stabiliti dalla legge in materia di contenimento della spesa pubblica.

Sotto il profilo gestionale, l’autonomia che la legge istitutiva riconosce all’Ente, dotandolo di risorse

proprie commisurate agli obiettivi programmatici, richiede un elevato grado di responsabilità. Le stra-

tegie gestionali, pertanto, si sforzano di conciliare i principi pubblicistici della legittimità, dell’efficienza,

dell’efficacia, dell’economicità e della trasparenza dell’azione amministrativa, con logiche di tipo im-

prenditoriale, quali la programmazione del budget, l’analisi costi-benefici, il controllo di gestione e la

soddisfazione del cliente.

Per assicurare le attività di assistenza tecnica e quelle relative ai progetti europei nazionali e regionali,

l’Ente si avvale di personale con rapporto di lavoro a tempo determinato o autonomo, in conformità a

quanto previsto dalle DGR n. 1841/2011 e n. 769/2012 in materia di “Razionalizzazione e riordino de-

gli enti strumentali”.

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Per attività relative a progetti in corso, che proseguono anche nel 2013, ovvero a progetti in via di

attivazione, si prevede di impiegare circa 70 unità, in larga parte di collaboratori con specifiche pro-

fessionalità nell’ambito dell’assistenza tecnica alla gestione dei programmi comunitari.

La flessibilità della struttura organizzativa consente di rispondere con tempestività alle esigenze della

Giunta Regionale e di concretizzare, accanto alle attività ordinarie, specifici progetti o programmi

d’intervento.

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CCaappiittoolloo IIIIII

AATTTTIIVVIITTÀÀ DDEELLLLEE AARREEEE SSTTRRUUMMEENNTTAALLII

AFFARI GENERALI E GESTIONE RISORSE

In capo all’Area rientrano tutte le attività organizzative di carattere trasversale a supporto degli organi

e delle altre Aree dell’Ente, la gestione del personale e la comunicazione interna ed esterna.

Affari generali, sicurezza, logistica e trattamento dati sensibili

L’area rilascia i pareri procedurali sui provvedimenti con valenza esterna e cura l’archivio dei decreti,

delle determinazioni dirigenziali e dei contratti individuali di lavoro e di fornitura. Supporta le Aree

nella redazione di provvedimenti amministrativi, contratti di fornitura di beni e servizi, convenzioni,

bandi di selezione pubblica, bandi di gara e avvisi pubblici e cura con particolare attenzione le verifiche

dei requisiti dei fornitori come richiesto dal codice dei contratti, dalla normativa antimafia e di contra-

sto all’evasione fiscale.

L’area gestisce la logistica, i servizi di posta, protocollo e accoglienza. Definisce e gestisce le procedure

per la tutela della prevenzione e sicurezza, in collaborazione con il responsabile del servizio di preven-

zione e protezione (RSPP) e nella stesura del ‘Documento Valutazione Rischi’ (decreto legge 81/20).

In materia di tutela dei dati personali redige e aggiorna il ‘Documento programmatico sulla sicurezza

dei dati personali’ e ad effettuare le opportune operazioni di trattamento/aggiornamento relativamente

alla gestione delle banche dati dei fornitori, dei dipendenti, dei collaboratori, degli organi dell’Ente,

nonché di tutti coloro che conferiscono i dati all’amministrazione per adempimenti di legge.

Organizzazione e gestione risorse umane

L’attività ordinaria dell’area si concentra sulle seguenti attività: selezione del personale, gestione giuri-

dica ed economica del rapporto di lavoro, comunicazioni previste dalla legge (CO, GEDAP, Anagrafe

delle prestazioni).

L’obiettivo da conseguire per il 2013 è l’aggiornamento del personale a tempo indeterminato, con

priorità alle attività di front-office, con percorsi di aggiornamento su materie informatiche e legislative.

La carenza di risorse finanziarie non consente di attivare programmi di formazione esterna, per cui si

privilegerà l’attività di aggiornamento svolta con personale interno.

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Per quanto riguarda il personale impegnato in particolari attività progettuali, di ricerca e di studio,

l’Ente continuerà ad avvalersi di esperti con contratto di diritto privato a tempo determinato (art. 19,

comma 3. L.R. n. 3/2009).

Comunicazione e valutazione delle performance

La comunicazione esterna contribuisce a costruire la percezione della qualità del servizio e costituisce

un canale permanente di ascolto e verifica del livello di soddisfazione del cliente/utente, tale da con-

sentire all’organizzazione di adeguare di volta in volta il servizio offerto.

Per il 2013 l’attività di comunicazione si concentrerà sulla concreta applicazione di uno degli aspetti

cruciali della riforma, vale a dire la trasparenza della gestione, rendendo accessibili tutte le

informazioni concernenti l’organizzazione, gli andamenti gestionali, l’utilizzo delle risorse, la verifica dei

risultati, la misurazione e valutazione, con l’obiettivo di consentire forme diffuse di controllo interno ed

esterno.

Si continuerà a perseguire l’obiettivo di un tangibile miglioramento della performance dell’Ente, par-

tendo dall’intensificazione delle attività di comunicazione interna. Per il 2013 l’attività di

comunicazione e organizzazione del lavoro a supporto delle aree, pertanto, si concentrerà

sull’informazione in area web su trasparenza, valutazione e merito, sull’avvio e popolamento di contenuti

nel nuovo sito istituzionale, con il supporto tecnologico dell’area SILV, sulla redazione della carta dei

servizi e sulla standardizzazione di procedure per le relazioni esterne con enti, istituzioni e stampa.

Si procederà, inoltre, al monitoraggio dell’attività dei singoli operatori, con particolare riferimento al

personale impiegato in attività di front-office, all’analisi e pianificazione delle attività e al

miglioramento della gestione documentale, attraverso l’adozione di nuove procedure interne;

verranno potenziati i contenuti intranet, con il supporto tecnologico dell’area SILV, e verrà intensificato

l’utilizzo di supporti digitali per la comunicazione ai dipendenti mediante posta elettronica certificata.

Per quanto riguarda la gestione e l’organizzazione di eventi, Veneto Lavoro sarà impegnato

nell’annuale convegno di presentazione del rapporto sul mercato del lavoro e nella presentazione del

Rapporto annuale sull’immigrazione, nonché in ogni altro evento di diffusione dati relativi alla grave

crisi economica che sta attraversando il Veneto.

Assistenza tecnica al POR – FSE 2007/2013

Veneto Lavoro fornisce il servizio di Assistenza Tecnica alla Regione per l’attuazione del Programma

Operativo del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione

C (2007) 5633 del 16 novembre 2007, ai sensi del Reg. (CE)1083/2006.

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Programma annuale delle attività 2013

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Le specifiche attività sono volte a migliorare l’efficacia e l’efficienza delle azioni programmate, nonché

a sostenerne l’esecuzione nelle fasi di programmazione, gestione, sorveglianza e controllo. Esse hanno

la funzione di rafforzare le capacità tecnico-gestionali delle singole Direzioni regionali affiancando il

personale interno direttamente coinvolto nell’attuazione e gestione del Programma, in una logica di

supporto consulenziale e trasferimento di know how.

L’Area “Affari generali e gestione risorse”, oltre all’amministrazione dei rapporti di lavoro dei

collaboratori inseriti nell’A.T., cura il coordinamento operativo con le singole Direzioni, redige i report

periodici delle attività e i rendiconti delle spese.

BILANCIO E AMMINISTRAZIONE

L’Area assolve alla fondamentale funzione di supportare la Direzione nella politica di bilancio e di

gestione delle risorse finanziarie. Come previsto dalla legge istitutiva, Veneto Lavoro acquisisce le

proprie risorse finanziarie attraverso trasferimenti da parte della Regione, dello Stato e dall’Unione

Europea. Pertanto, la politica di bilancio è legata in massima parte alla positiva valutazione dei piani

adottati, alla validità dei progetti presentati ed alla qualità dei servizi prestati.

Veneto Lavoro disciplina il proprio ordinamento di bilancio e di contabilità in conformità ai principi con-

tenuti nel decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76 “Principi fondamentali e norme di coordinamento di

bilancio e di contabilità, in attuazione dell’articolo 1, comma 4 della legge 25 giugno 1999, n. 208”,

come recepiti dalla legge regionale 29 novembre 2001 n. 39 e dal regolamento contabile dell’Ente.

Il bilancio di previsione annuale è il principale strumento di programmazione e sviluppo delle attività,

attraverso il quale la Giunta Regionale esercita i suoi poteri di indirizzo programmatico e di controllo nei

confronti dell’Ente.

L’obiettivo, pertanto, è di assicurare sia in termini preventivi che consuntivi la costruzione di bilanci

trasparenti, chiari e completi, in grado di fornire una visione organica dell’attività dell’Ente.

Particolare attenzione sarà dedicata al monitoraggio degli impegni di spesa, sia in termini di compe-

tenza che di cassa, al fine di assicurare il rispetto dei vincoli del patto di stabilità come disciplinato

dall’art. 32 della Legge n. 183 del 12 novembre 2011 “ Legge di stabilita 2012.

L’Area assicura, inoltre, il coordinamento del processo di pianificazione, imperniato su un sistema di

programmazione e controllo, supportando la Direzione nella definizione delle linee guida e nella

destinazione delle risorse finanziarie. Cura il coordinamento dei processi di pianificazione,

programmazione, approvvigionamento, gestione contabile e controllo delle risorse economiche e

finanziarie dell’Ente; coordina il processo di programmazione degli acquisti e gestisce le procedure di

acquisto di beni mobili e di consumo, l’inventario, il magazzino e la cassa economato; assiste, infine,

le altre Aree dell’Ente nella programmazione e gestione delle risorse e dei budget loro assegnati.

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Le molteplici competenze e le attività dell’Area si possono riassumere sinteticamente nella seguente

tabella:

Attività/processo Descrizione Prodotti

Predisposizione bilancio di previsione annuale e pluriennale

Determinazione delle risorse finanziarie che l’Ente intende reperire e come intende utilizzare queste risorse; previsione, dal punto di vista numerico, di tutte le entrate e di tutte le uscite.

Bilancio di previsione annuale e pluriennale

Predisposizione rendiconto generale

Contabilità dei costi; analisi dei residui attivi e passivi delle singole voci di spesa.

Rendiconto generale

Variazioni di bilancio Predisposizione istruttoria e realizzazione dell’atto con la raccolta delle informazioni necessarie.

Decreto di variazione di bilancio

Controllo rilevazione e gestione processi di entrata e di spesa

Entrata:Previsione,accertamento,riscossione,versamento;

Spesa: Previsione, impegno, liquidazione ordinazione, pagamento.

Accertamento di entrata

Impegno di spesa

Programmazione e gestione dei flussi di cassa

Analisi e verifica della situazione contabile di liquidità presso tesoreria e programmazione dei relativi processi di liquidazione e pagamento.

Documento di verifica di cassa

Rendicontazione progetti regionali, statali e comunitari

Verifica dei documenti giustificativi di spesa: fatture o ricevute, documenti contabili aventi forza probatoria equivalente, scontrini fiscali, ecc.

Verifica dei documenti giustificativi di pagamento, che provano l’effettivo sostenimento della spesa: mandati di pagamento quietanzati, ricevute di bonifici bancari, ecc.

Supporto e affiancamento delle verifiche contabili in sede.

Documento di rendicontazione intermedia o finale dei progetti

Servizio di Economato e Patrimonio dell’Ente

Gestione della fase di programmazione e della fase di esecuzione dei contratti di appalto relativi alla fornitura di beni economali; Gestione della "cassa economo";

Gestione del magazzino.

Magazzino; Inventario dei beni; Conto del patrimonio.

Rapporti con il Collegio dei Revisori dei Conti

Supporto tecnico e amministrativo alle verifiche e ai documenti ufficiali predisposti dall’organo di vigilanza.

Verbalizzazione trimestrali; relazioni sulle attività e sui bilanci dell’Ente

Rapporto con il Tesoriere (verifiche e pagamenti)

Verifica congruità della fatture e registrazione della stesse sul database; Trasmissione flussi telematici dei mandati e dei reversali di incasso e di pagamento;

verifica dell’esistenza dell’impegno di spesa e dei visti di congruità.

Mandati di pagamento e Reversali di incasso; flussi telematici

Produzione note di addebito Realizzazione nota di addebito attraverso l’utilizzo di apposito software.

Nota di addebito

Stipendi Pagamento degli stipendi a dipendenti e collaboratori e versamento dei contributi.

Emissione dei mandati

Aspetti fiscali

Accertamento e controllo versamento tributi Certificazione ritenute di acconto; dichiarazione irap.

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CCaappiittoolloo IIVV

LL’’AATTTTIIVVIITTAA’’ DDEELLLLEE AARREEEE TTEEMMAATTIICCHHEE

AREA POLITICHE DEL LAVORO

L’area Politiche del Lavoro, coerentemente a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 3/2009 (art.13,

comma 2, punti b e c) ha quale funzione principale lo svolgimento delle attività di assistenza tecnica in

materia di Servizi per il lavoro e la gestione di programmi e misure di politica del lavoro. Su questa

base si possono individuare tre linee principali d’intervento:

1. supporto alla Regione del Veneto e agli organismi interistituzionali e di concertazione nella messa

a punto di politiche del lavoro regionali e nel loro coordinamento con gli indirizzi nazionali;

2. sostegno tecnico al sistema dei Servizi per il lavoro, così come delineato dalla L.R. 3/2009, rela-

tivamente all’implementazione e sviluppo dei servizi di informazione, orientamento, accompa-

gnamento al lavoro e incontro fra domanda e offerta, in un’ottica di coerenza generale dei ser-

vizi offerti sul territorio regionale;

3. promozione e realizzazione di programmi sperimentali coerenti agli indirizzi definiti dalla pro-

grammazione regionale e gestione segmenti di intervento di politica del lavoro relativamente al-

le indicazioni definite nelle sedi di coordinamento istituzionale.

Attività previste

L’attività dell’area nel corso del 2013 si svilupperà lungo le seguenti direttrici:

� Supporto per la programmazione delle politiche: saranno assicurate alle strutture regionali e agli

organismi interistituzionali e di concertazione analisi tecniche in relazione alla programmazione

e realizzazione di interventi di politica del lavoro e sviluppo dei servizi a favore di lavoratori e

datori di lavoro. Nel corso del 2013 le attività si focalizzeranno sulle iniziative regionali di politica

attiva e passiva per fronteggiare la crisi occupazionale, sulla implementazione e sviluppo del si-

stema pubblico/privato dei servizi per il lavoro e la predisposizione di nuovi servizi per lavoratori

e datori di lavoro fruibili telematicamente.

� Assistenza tecnica per il sistema dei Servizi per il lavoro: sarà fornita consulenza e supporto

organizzativo al sistema dei Servizi per il lavoro con riferimento particolare al consolidamento di

un sistema di offerta che prevede la cooperazione tra servizi pubblici e privati accreditati; in

particolare nel corso del 2013 l’attività sarà focalizzata nel sostenere lo sviluppo e l’utilizzo di

strumenti standardizzati di scambio e trattamento delle informazioni funzionali alla cooperazione

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Programma annuale delle attività 2013

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tra i soggetti con riferimento all’attuazione delle misure di politica attiva messe in atto dalla Re-

gione per fronteggiare la crisi occupazionale e all’erogazione di servizi diffusi ed efficaci di in-

contro tra domanda ed offerta di lavoro.

� Assistenza agli utenti dei servizi forniti da Borsalavoroveneto_Cliclavoro: l’attività comprende un

servizio di assistenza ai cittadini, imprese e istituzioni che utilizzano i diversi servizi telematici

forniti attraverso il portale Borsalavoroveneto-Cliclavoro, nonché la predisposizione e

l’aggiornamento dei contenuti informativi distribuiti dai suddetti portali.

� Promozione e realizzazione programmi sperimentali – gestione interventi di politica del lavoro:

le attività riguardano la realizzazione di interventi per favorire l’inserimento lavorativo di specifi-

che categorie di lavoratori (lavoratori colpiti dalla crisi occupazionale, erogazione delle agevola-

zioni per l’assunzione di disabili, ricollocazione di dirigenti nelle piccole e medie imprese, lavo-

ratori giovani), lo sviluppo di servizi per facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro

(sviluppo dei servizi di Borsalavoroveneto-Cliclavoro, servizi informativi a supporto dell’orienta-

mento professionale), servizi e attività per lavoratori migranti.

� Gestione integrata dei flussi di mobilità internazionale

In questo ambito, L’Area, come nella precedente annata in collaborazione con l’Unità Progetti

Speciali, gestisce l’operatività dello “Sportello Informativo Rientro” SIR e delle attività ad esso

connesse. Nel 2013 la sperimentazione del SIR si concluderà con il coordinamento delle antenne

territoriali in quattro province. L’Unità gestisce il “Progetto CIVIS: Cittadinanza e Integrazione in

Veneto degli Immigrati Stranieri”. Le attività del 2013 si concentreranno sull’orientamento al la-

voro degli immigrati.

Questa articolazione degli interventi, che copre sia aspetti di programmazione che di attuazione delle

politiche, permette in particolare di garantire alla Regione un efficace sistema di controllo circa l’effi-

cienza delle misure messe in campo per fronteggiare la crisi occupazionale, nonché, tramite i servizi di

assistenza, un rapido feedback ai soggetti che erogano i servizi e all’utenza circa gli adattamenti at-

tuativi che vengono introdotti.

AREA SISTEMA INFORMATIVO LAVORO (SILV)

Due elementi programmatici importanti hanno guidato il processo di riforma e modernizzazione dei

servizi informatici degli ultimi anni:

� l’istituzione della Borsa continua nazionale del lavoro, quale sistema aperto e trasparente di

incontro tra domanda e offerta di lavoro basata su una rete di nodi regionali;

� l’adozione di standard tecnici e di flussi di scambio informativo, realizzata di comune intesa fra il

Ministero del Lavoro e la Conferenza Unificata Stato Regioni Autonomie Locali.

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Programma annuale delle attività 2013

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Veneto Lavoro è stato in questi anni il laboratorio di sviluppo e di sperimentazione delle principali

soluzioni nel campo dei servizi telematici per il lavoro, proponendosi come punto di riferimento in

ambito nazionale ed europeo.

La legge regionale 13 marzo 2009, n. 3 (Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro)

rafforza il ruolo strategico dei servizi telematici, prevedendo l’istituzione del nodo regionale,

Borsalavoroveneto, nel cui ambito si colloca il SILV quale sistema a supporto della programmazione e

gestione delle politiche del lavoro da parte della Regione e dell’esercizio delle funzioni in materia di la-

voro, che la legge stessa attribuisce alle province.

Lo sviluppo del SILV è stata la base delle innovazioni strategiche, in termini di nuove soluzioni organiz-

zative, nuovi assetti e modelli di servizio, che hanno portato alla costruzione di una Rete di servizi e as-

sicurato il raccordo tra pubblico e privato, secondo una logica di cooperazione e non di competizione.

La funzione strategica che la legge regionale e le direttive della Regione affidano ai servizi telematici è

anzitutto quella di garantire una diffusa disponibilità e fruibilità dei servizi per il lavoro e di favorire le

più ampie opportunità occupazionali e la mobilità territoriale del lavoro.

Il programma di sviluppo triennale, definito per il periodo 2008-2010, ha visto un forte sviluppo del

sistema in tre direzioni:

1. l’adeguamento della piattaforma tecnologica ai nuovi standard nazionali;

2. la progressiva integrazione dei sistemi informatici del lavoro con quelli dell’orientamento, della

formazione professionale e del sociale, mediante siti tematici;

3. lo sviluppo di servizi di rete e di servizi di front-end a favore di imprese e cittadini,

imprese, consulenti ed enti accreditati ai servizi per il lavoro e la formazione.

Per il successivo triennio 2011-2013 il programma prevede l’ implementazione di Portali tematici, in

cui cittadini, imprese e operatori possano trovare un punto unico di accesso che li guidi alle

informazioni e ai servizi utili.

Lo sviluppo nel triennio si concretizza nei seguenti obiettivi:

a) rilancio di Borsalavoroveneto, attraverso il Portale Clic Lavoro, quale sistema telematico

integrato per l’istruzione, la formazione professionale, l’orientamento e il lavoro;

b) sviluppo di nuovi servizi on line, rendendo disponibile ai lavoratori, alle imprese, agli

intermediari e alle altre istituzioni l’accesso a sportelli virtuali;

c) l’integrazione e l’omogeneizzazione delle informazioni e delle basi dati.

Nel corso del 2013, pertanto, in prosecuzione con le attività dell’anno in corso, l’obiettivo sarà quello

di potenziare i portali tematici in produzione (Orientamento – ClicLavoro), accrescendo il numero e il

livello dei servizi e delle informazioni, da rendere disponibile, in modo semplice e intuitivo, anche

attraverso tecnologie del tipo web 2.0. La progettazione condivisa e sinergica dell’impianto

comunicativo fornirà gli elementi per lo sviluppo dell’impianto tecnologico; per quest’ultimo, in

particolare, si punterà alla cura della struttura informativa logica, all’erogazione dei servizi, a garantire

e omogeneizzare il sistema di applicativi, sia esistenti che nuovi, coerenti con la normativa e gli

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Programma annuale delle attività 2013

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standard più recenti; sarà garantito il funzionamento del nuovo impianto di sistema informativo

attraverso una corretta conduzione e gestione dello stesso, sia per la parte architetturale fisica e

sistemistica che per la parte portafoglio applicativo e contenutistica.

L’adeguamento e aggiornamento del sistema avverrà attraverso interventi di manutenzione correttiva

(MAC) ed evolutiva (MEV) e un adeguato supporto agli utenti dei servizi pubblici e privati.

Il piano specifico delle attività dell’area punta a mantenere e condurre per il 2013 il Centro Servizi Re-

gionale, gestito in house da Veneto Lavoro in sinergia con la Direzione Sistemi Informativi della Re-

gione. Il Centro Servizi continua ad essere il fulcro per la conduzione del sistema e dovrà garantire un

pieno utilizzo dei vari sottosistemi, attraverso le seguenti azioni/servizi:

� gestione della infrastruttura tecnologica (housing e hosting dei servizi);

� contact center;

� help desk di I livello tecnico;

� help desk di II livello e manutenzione degli applicativi (MAC, MEV);

� attività di analisi per nuove funzionalità;

� attività di controllo e amministrazione;

� attività di progettazione e sviluppo delle infrastrutture e degli applicativi.

AREA OSSERVATORIO & RICERCA

La “mission” costitutiva dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro è fornire alla società veneta

e alle sue articolazioni istituzionali e sociali:

a. le conoscenze di base sull’evoluzione del mercato del lavoro regionale con riferimento agli

aspetti strutturali (economici, demografici, sociali) e congiunturali;

b. le informazioni essenziali sull’impatto delle politiche del lavoro attivate. Tali informazioni sono

finalizzate ad un attento e tempestivo monitoraggio e possono essere propedeutiche anche a

esercizi di valutazione.

Questi obiettivi sono alla base delle attività previste per il 2013, attività per le quali l’Area Osservatorio

curerà la collaborazione sia con l’Area Politiche del lavoro (per il monitoraggio delle politiche) sia con

l’Area Silv (per gli aspetti connessi allo “sfruttamento” delle banche dati).

L’attività dell’Osservatorio è strutturata:

a. principalmente come attività “istituzionale”, svolta per rispondere continuativamente al “man-

dato” specifico dell’Osservatorio;

b. in secondo luogo come attività su commessa o per progetti su tematiche ben definite: si tratta

dunque di attività “a scadenza”, attivate a fronte di richieste e risorse – economiche e di

personale – aggiuntive rispetto a quelle previste per l’attività istituzionale.

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Attività istituzionale

L’Area Osservatorio ha negli ultimi anni continuamente precisato, focalizzato e arricchito i propri “prodotti”.

Per il 2013 l’attività di produzione di informazioni statistiche e di adeguate linee interpretative si arti-

colerà nel modo seguente:

� produzione di informazioni statistiche originali, tempestive e disaggregate, ricavate dai data-

warehouse di dati amministrativi (Silv); tali statistiche supportano l’intera attività di ricerca e di

analisi dell’Osservatorio; è prevista inoltre la realizzazione di un’edizione aggiornata del PUF

(Public use file) denominato Planet ad uso delle Università e Centri di ricerca;

� elaborazioni statistiche di secondo livello (su altre fonti): in particolare Istat per le forze lavoro; Inps

per le prestazioni sociali; Prometeia per gli aspetti previsivi; Regione Veneto-Sogei per i redditi;

� attività di ricerca: l’attività di ricerca istituzionale si concretizza nello sviluppo di analisi congiuntu-

rali di cui si dà conto in due specifiche pubblicazioni (La Bussola: sono previsti otto numeri all’an-

no, quattro di commento ai dati trimestrali Istat e quattro di analisi dei dati amministrativi a ca-

denza trimestrale; il Report sulle crisi aziendali a cadenza mensile); gli approfondimenti trovano

spazio nelle collane Misure eTartufi: il complesso dell’attività di ricerca, con riguardo sia alle dina-

miche congiunturali che all’evoluzione strutturale, confluisce e trova sintesi nel Rapporto annuale,

la cui pubblicazione è prevista entro i primi mesi dell’anno, per assicurarne la tempestività;

� attività trasversale in collaborazione con altre aree di Veneto lavoro: proseguirà la collabora-

zione con le altre aree nelle attività collegate all’utilizzo dei dati Sil e al monitoraggio delle politi-

che del lavoro;

� attività di rete: continuerà nel 2013 la partecipazione a “reti” nazionali di lavoro e approfondi-

mento sulle tematiche di interesse. In particolare proseguirà l’attività, avviata con un gruppo

numeroso di Regioni (tutte quelle del Nord; alcune del Centro e una del Sud), per la produ-

zione, secondo definizioni condivise, di un set di dati comparabili tali da rendere possibile il

confronto dell’evoluzione congiunturale nelle diverse regioni italiane.

Tutti i prodotti realizzati dall’Osservatorio sono messi a disposizione nell’area di competenza nel sito di

Veneto Lavoro.

Attività finalizzate su progetto

All’Osservatorio di Veneto Lavoro, la Regione continua ad affidare l’incarico di gestire l’Osservatorio

Immigrazione. Tale incarico prevede:

� la realizzazione del Rapporto annuale sull’immigrazione in Veneto;

� la pubblicazione di un’ampia ricerca sull’impatto della crisi su due gruppi di immigrati (rumeni e

marocchini);

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� la predisposizione degli aggiornamenti congiunturali;

� la gestione dell’area Osservatorio del sito web “Veneto immigrazione”;

� il proseguimento dell’attività di consulenza legale, ad operatori e ad Enti, nelle forme e modalità

ormai ampiamente collaudate.

PROGETTI SPECIALI

L’Unità Progetti Speciali (UPS) è stata istituita per rispondere alle sfide che i grandi cambiamenti del

mercato del lavoro, con ripercussioni sociali ed economiche, pongono alla capacità della Regione di

pensare ed attuare politiche integrate ed organiche in Europa e nel mondo globalizzato.

La sua funzione primaria è quella di fornire assistenza alle Direzioni regionali per favorire i processi di

accrescimento della conoscenza e lo scambio di buone prassi, ideare e progettare lo sviluppo di azioni

innovative, in linea con le politiche regionali, in particolare per quanto attiene il capitale umano, il

governo del mercato del lavoro e l’inclusione socio-lavorativa.

Le attività dell’UPS mirano inoltre ad offrire una base di conoscenza e di visibilità della Regione nei

confronti dei vari attori coinvolti a livello locale, nazionale ed internazionale, tenendo conto

dell’interazione fra la dimensione locale e quella globale dei temi di competenza dell’Ente.

L’UPS, pertanto, proseguirà anche nel 2013 la sua attività di progettazione, implementazione e

monitoraggio delle attività relative a progetti speciali affidati a Veneto Lavoro. In linea con la sua

natura in house, l’Ente, attraverso l’UPS, darà continuità ai progetti iniziati nelle annualità passate e

svolgerà una funzione di proposta per nuove iniziative progettuali, secondo le esigenze della

programmazione regionale e delle priorità indicate dagli assessorati di riferimento.

La tipologia di progetti in esecuzione per l’anno 2013 si caratterizza con gli elementi che hanno di-

stinto negli ultimi anni il lavoro dei progetti speciali, da una parte il contesto d’azione interregionale o

internazionale e dall’altra la coerenza delle politiche di competenza dei diversi assessorati regionali, in

particolare lavoro e formazione, migrazione e sociale, con un piano specifico di sviluppo di progettua-

lità che andranno ad agire sul perdurare della crisi occupazionale, con un focus sugli aspetti di orien-

tamento e occupazione dei giovani.

Le attività nazionali ed europee previste per l’annualità 2013 seguono i due ambiti d’azione sviluppati

nelle annualità precedenti, concentrandosi su azioni e priorità identificate e concordate di volta in volta

con gli assessorati di riferimento e secondo le competenze di Veneto Lavoro:

� Network Europei per le politiche del Lavoro: gestione dei partenariati ed assistenza tecnica sulle

politiche del mercato del lavoro transnazionale, attività di lobby presso le istituzioni europee per

azioni innovative di politiche attive per le fasce giovanili. In questo ambito si svilupperà il pro-

getto G-FEI, sulle politiche della formazione e lavoro delle nuove generazioni;

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� Si prevedono inoltre attività, all’interno di altre progettualità di orientamento al lavoro in

collaborazione con i centri per l’Impiego e le Agenzie per il Lavoro e di partecipazione a network

europei dei servizi pubblici per l’impiego.

UNITÀ CRISI AZIENDALI, SETTORIALI E TERRITORIALI

L’Unità di Crisi Aziendali, settoriali e territoriali è prevista dalla DGR n. 1675 del 18/10/2011, “Appro-

vazione delle linee di intervento in tema di “Valorizzazione del Capitale Umano. Politiche per

l’occupazione e l’occupabilità” nel quadro della ripresa economica del sistema produttivo veneto.

L’attivazione dell’Unità di Crisi Aziendali, settoriali e territoriali e l’affidamento delle attività a Veneto

Lavoro è avvenuta con Decreto del Dirigente della Direzione Lavoro n. 24 del 24 novembre 2011. Con

successiva DGR n. 2424 del 29 dicembre 2011 la Giunta Regionale ha approvato il progetto esecutivo,

concernente gli obiettivi operativi e il programma delle attività della struttura.

La struttura dell’Unità di Crisi Aziendali, settoriali e territoriali è posta in staff alla Direzione di Veneto

Lavoro.

Le attività dell’Unità di Crisi Aziendali, settoriali e territoriali vengono svolte in raccordo con l’assesso-

rato regionale al lavoro, con il commissario regionale all’istruzione, formazione e lavoro, con la dire-

zione regionale lavoro e in collaborazione con le aree Osservatorio & Ricerca, SILV e Politiche del la-

voro di Veneto Lavoro.

La struttura nell’ambito delle attività affidate, si rapporta con le Direzioni Regionali e gli enti strumen-

tali regionali, con le Amministrazioni Provinciali, con le associazioni di categoria e le organizzazioni sin-

dacali del territorio.

La “mission” richiesta all’Unità di Crisi Aziendali è quella di rafforzare la valutazione delle ricadute a

medio e lungo termine che le crisi aziendali, territoriali e settoriali comportano sull’economia regionale,

sull’occupazione e sull’impiego degli strumenti sia di politica passiva che di politica attiva messi in

campo e coordinati dall’ente regione.

Gli obiettivi operativi, dell’Unità di Crisi Aziendali, settoriali e territoriali, consistono nel supportare la

Direzione Regionale Lavoro e l’Assessorato al Lavoro nel miglioramento delle procedure di concilia-

zione delle controversie; nell’approntare specifici monitoraggi delle crisi territoriali che coinvolgono le

imprese venete e delle relative politiche attive e passive; sperimentare e avviare strumenti innovativi

per favorire azioni di reindustrializzazione e di ricollocazione dei lavoratori coinvolti.

Attività previste

Nel dettaglio le attività saranno articolate come segue.

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Programma annuale delle attività 2013

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� Monitoraggio crisi:

� analisi delle situazioni di crisi aziendali, settoriali e territoriali di particolare rilevanza

occupazionale;

� raccolta notizie e informazioni dalla fonte (azienda, organizzazioni sindacali, enti locali);

� raccolta documenti apertura formale di crisi;

� raccolta accordi sindacali;

� elaborazione proposte per sperimentare accordi innovativi per la gestione e il supera-

mento delle crisi;

� report informativi.

� Monitoraggio servizi outplacement:

� raccolta notizie e informazioni sui servizi di outplacement attivati nelle situazioni di crisi

più rilevanti;

� raccolta e analisi delle buone prassi realizzate in altri contesti regionali;

� report informativi sui risultati dei percorsi di outplacement analizzati.

� Monitoraggio interventi di riconversione e reindustrializzazione:

� analisi dei processi i di ristrutturazione e riconversione attivati i nelle situazioni di crisi più

rilevanti;

� raccolta di informazioni sui piani di reindustrializzazione attivati nelle situazioni di crisi più

rilevanti;

� report informativi sui risultati dei processi di riconversione e reindustrializzazione analizzati.

� Analisi utilizzo ammortizzatori sociali:

� analisi dell’impatto economico e occupazionale degli ammortizzatori sociali nel territorio

regionale;

� report informativo trend impatto sociale, economico e occupazionale ammortizzatori sociali;

� analisi di contesto, previsioni d’impatto e assistenza tecnica alla direzione regionale lavoro

nell’applicazione e gestione degli ammortizzatori sociali che entreranno in vigore nel 2013

a seguito della riforma “Fornero”.

� Misure di politica del lavoro:

� gestione delle misure di politica del lavoro previste dalla DGR n. 1675 - Allegato A - Linea 2

“Strumenti di inserimento/reinserimento lavorativo per lavoratori/trici inoccupati, disoc-

cupati e a rischio di disoccupazione”;

� gestione del progetto sperimentale “Contratto di mobilità” per favorire la ricollocazione

dei lavoratori espulsi dai processi produttivi a seguito della crisi economica, affidato a Ve-

neto Lavoro con DGR 2022 del 08.10.2012.