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SAPIENZA UNIVERSIT DI ROMAFACOLT DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria edile - Architettura

CORSO DI ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 1 (II canale)Docente Arch. Fabio Cutroni Collaboratori Ing. Francesco Antinori Ing. Marco Barchesi Ing. Lorenzo De Tuglie Ing. Stefano Marcoccia

PROGRAMMA DEL CORSO (A.A. 2011-12)

Obiettivi formativi (finalit) Il corso si fonda sullassunto teorico che larchitettura ideazione/organizzazione/costruzione dello spazio delluomo in uno specifico contesto fisico, storico, sociale e culturale; pi esattamente, essa configurazione coerente ed organica (composizione) degli elementi che definiscono la forma, la dimensione, ma soprattutto la qualit ed il carattere di una porzione di spazio, o meglio, di un insieme di spazi strutturati tra loro dei quali, cio, si sia intenzionalmente stabilita la natura delle reciproche relazioni di senso, oltre che distributive e morfologiche destinati alla vita e allattivit delle persone. Il progetto di architettura inteso come processo logico-deduttivo, ed insieme artistico-intuitivo, capace di ridurre ad una sintesi equilibrata, armonica e necessaria ma soprattutto espressiva le esigenze spesso divergenti legate alle sue tre componenti (vitruviane) essenziali: la ratio utilitatis, la ratio firmitatis e la ratio venustatis. Daltra parte, esso inteso anche come strumento di conoscenza, di ricerca e sperimentazione paziente, attraverso il quale vagliare e far emergere le potenzialit latenti di un luogo, le sue valenze storico-ambientali, proponendo inoltre una rappresentazione della condizione contemporanea, uninterpretazione dello spirito del proprio tempo. Progettare unopera di architettura, quindi, un atto conoscitivo, critico e artistico allo stesso tempo; significa porsi comunque in rapporto con l'esistente, con il processo di costruzione e trasformazione del territorio. Ogni nuovo edificio, ogni intervento, anche di modesta entit, tende infatti a modificare il contesto, ad offrirne un lettura interpretativa; in sostanza esprime un giudizio, seleziona le tracce, misura lo spazio, restituendone una diversa configurazione una diversa identit ed instaurando relazioni inattese, o recuperando relazioni disattese, con le altre architetture, con la citt e con il paesaggio. Partendo da questi presupposti concettuali, il corso si propone di trasmettere le conoscenze disciplinari e metodologiche utili ad assimilare gli elementi fondativi del progetto architettonico, ponendo gli studenti nelle condizioni di saper analizzare ed interpretare le opere dei pi significativi architetti moderni e contemporanei, ma anche di apprendere il senso e le modalit operative del processo compositivo, per poi potersi applicare in una prima verifica progettuale su un organismo di dimensioni contenute e di controllata complessit. Considerata la centralit ed imprescindibilit del progetto nel percorso formativo dello studente, il tema applicativo da sviluppare durante lanno assume il valore di efficace strumento didattico per sondare aspetti anche generali della disciplina quali, ad esempio: il concetto di scala; il rapporto tra architettura e luogo (in particolare tra architettura e natura); la relazione tra spazio interno e spazio esterno; la composizione dei pieni e dei vuoti; la coerenza tra concezione architettonica e tecniche costruttive; la corrispondenza tra articolazione spaziale, distribuzione funzionale, apparato strutturale e soluzione formale; il riferimento ai modelli tipologici o alle metafore; luso della geometria e della modulazione nella determinazione della forma. Peraltro, lacquisizione delle nozioni di base implica, quale ulteriore finalit del corso, lo sviluppo di quella capacit critica individuale, indispensabile per consentire a ciascun allievo di costruire successivamente un approccio personale allarchitettura. Contenuti disciplinari (cicli di lezioni) I contenuti disciplinari si articolano in cicli di lezioni che intrecciano i principi fondamentali della grammatica e della sintassi del linguaggio architettonico, alla lezione dei Maestri del Novecento, allapprofondimento delle tecniche compositive e di alcune tematiche nodali che intervengono nella strutturazione della forma, fino allesplorazione dei nuovi modi di comporre che caratterizzano la produzione contemporanea. I Maestri del Novecento Le Corbusier Lo spazio definito da volumi. I principi del Purismo dai 5 punti per una nuova architettura ai 4 modi di comporre Frank Lloyd Wright Lesplosione centrifuga dello spazio interno. Dalle Prairie Houses a Fallingwater Ludwig Mies van der Rohe Lo spazio definito da piani e linee. Dalla composizione neoplastica alla poetica del beinahe nichts Adolf Loos Larticolazione altimetrica dello spazio interno: il raumplan Louis Kahn Lo spazio strutturato. Ordine geometrico e distinzione gerarchica delle funzioni Alvar Aalto Lo spazio organico. Tra costruzione logica dellintelletto e dimensione informale della natura Fondamenti Gli elementi della grammatica architettonica elementi strutturali e loro possibile valore figurativo (pilastro, trave, telaio, setto, solaio; uso dello sbalzo e della grande campata); elementi di tamponatura (muro e involucro); elementi di comunicazione visiva e di mediazione interno-esterno (bucature, pan de verre, frangisole, logge, porticati); basamento (attacco a terra e rapporto con il suolo); coronamento; elementi di distribuzione orizzontale e verticale (disimpegni, percorsi, scale, rampe, cordonate) La sintassi del linguaggio architettonico 1 - relazioni planimetriche spazio-funzionali: la pianta geometria come strumento di ordine, controllo, definizione e organizzazione dello spazio (modulo e proporzioni); gerarchie spaziali (spazi serviti e spazi serventi; in between spaces); infrazione occasionale di un principio ordinatore; spazi chiusi, spazi concatenati, spazi fluidi, spazi dinamici (dimensione temporale dello spazio); distribuzione lineare, ad assi ortogonali, a trama; rotazioni, incastri, deformazioni 2 - relazioni altimetriche spazio-funzionali: la sezione dimensioni delle funzioni (dimensioni metriche e dimensioni simbolicopsicologiche degli spazi); sfalsamenti, doppie altezze, luce zenitale

3 - composizione analitica (assemblaggio): esplicitazione della tettonica struttura-involucro; disarticolazione tra elementi linee e superfici che definiscono e costruiscono lo spazio; esaltazione dellidentit e dellautonomia costruttivo-formale delle parti che realizzano il tutto, ma anche scomposizione volumetrica del programma funzionale 4 - composizione sintetica (modellazione): identit a-tettonica tra struttura, involucro e conformazione dello spazio; annullamento delle componenti grammaticali a favore di una definizione unitaria e volumetrica degli ambienti interni, a partire da una prefigurazione imposta a priori generalmente una forma pura o ricavata attraverso la composizione/alterazione di forme pure Modi di comporre (ovvero la struttura della forma) Privilegiando unimmagine volumetrica (approccio sintetico-deduttivo) 1 - Spazio definito da volumi: il volume puro (configurazione a priori, definizione di archetipi formali); la composizione di volumi puri in tensione tra loro (in ragione della distanza e della diversa forma, dimensione e angolazione equilibrio dinamico); la giustapposizione-intersezione di volumi puri (addizione); lo scavo o articolazione geometrica del volume puro (sottrazione); la deformazione dei volumi 2 - Spazio definito da superfici: architettura di piani isolati ortogonali o piani continui piegati (folding) Privilegiando uno schema planimetrico (approccio analitico-induttivo) 1 - Spazio definito dalla struttura distributiva: ambiti funzionali (spazi statici) vs percorsi (spazi dinamici); quando il modo di connettere, di combinare o di organizzare gli spazi riconsiderando la logica delluso e risalendo alle origini del problema diviene la matrice del progetto 2 - Spazio definito dallimpianto tipologico (tipo e modello): la sequenza spaziale lineare la domus; il recinto la corte (aperta o chiusa); la trama pieni-vuoti il patio Temi a contrasto (relazione-opposizione) Nel progetto di architettura lidea di spazio che si intende trasmettere attraverso una specifica elaborazione e caratterizzazione formale pu assumere una connotazione univoca e perentoria, ovvero una identit ambivalente, a volte metaforica, basata sulla calibrata e consapevole tensione generata da due registri espressivi contrapposti (chiuso-aperto, materico-astratto, razionaleorganico, pesante-leggero, compresso-dilatato, continuo-discontinuo, buio-luminoso, unitario-frammentato, intimo-solenne, staticodinamco, denso-rarefatto, ordinato-caotico, ) Esibizione della contraddizione come soluzione espressiva Nodi tematici 1 - Il rapporto interno-esterno pieni e vuoti; volume e spazio (dentro-fuori: ambiti di transizione o mediazione); i prospetti: ritmo, ripetizione, modulazione, densit (regola ed eccezioni); dalla simmetria speculare alla simmetria ponderale (bilanciata); dai tracciati regolatori alle disposizioni caotiche controllate 2 - Struttura e concezione architettonica (ovvero tecniche costruttive ed articolazione spaziale). La scuola di San Paolo in Brasile (Joo Vilanova Artigas, Lina Bo Bardi, Paulo Mendes da Rocha, Marcio Kogan, MMBB) 3 - Il concetto di scala misura degli spazi interni in relazione alluomo, alle funzioni ed al significato loro attribuito; misura dellarchitettura in relazione al suo contesto; il fuori scala. La scuola portoghese (Fernando Tvora, lvaro Siza Vieira, Eduardo Souto de Moura, Francisco e Manuel Aires Mateus, Gonalo Byrne) 4 - Architettura e luogo contesto fisico (principio insediativo del tessuto urbano / altezze / allineamenti / accessi / dimensioni e forma del lotto / orografia / orientamento / vegetazione / panorama / inquadrature / fuochi visivi) e contesto culturale (storia / tipologie / tecnologie e materiali locali). La scuola spagnola (Josep Llus Sert, Jos Antonio Coderch, Alberto Campo Baeza, Francisco Mangado, Eduardo Arroyo) 5 - Luce e materiali nella caratterizzazione dello spazio architettonico 6 - Memoria, metafora e simbolo in architettura Articolazione della didattica (esercitazioni e laboratorio) Nelle prime settimane del corso, gli studenti saranno sollecitati a prendere coscienza dei temi e dei nodi problematici proposti durante le lezioni attraverso la rappresentazione-interpretazione di alcune opere dei Maestri del Novecento; in particolare, le esercitazioni iniziali (da svolgere in aula) prevedono il ridisegno e lanalisi grafica di una casa-modello di Le Corbusier al Weissenhof di Stoccada del 1927, della casa-modello di Ludwig Mies van der Rohe alla Mostra dellabitazione a Berlino del 1931 e della casa Esherick di Louis Kahn a Chestnut Hill (Philadelphia) del 1959-61. Tale lettura interpretativa dovr evidenziare il rapporto con il contesto, lassetto distributivo, larticolazione spaziale, la relazione interno-esterno, lapparato strutturale, i materiali utilizzati, ma soprattutto il carattere, le motivazioni e la logica delle scelte progettuali, lintegrazione tra i diversi sistemi in un organismo unitario, la coerenza di ogni elemento rispetto alldea compositiva di partenza. A partire dal mese di Febbraio, il tema progettuale dellanno una casa unifamiliare sul lago di Sabaudia sar elaborato e sviluppato da ciascuno studente durante le ore di laboratorio, attraverso una serie di elaborati grafici alle opportune scale di rappresentazione, in modo da rendere evidente, da un lato la qualit del rapporto tra edificio e contesto urbano e naturale, dallaltro

la chiara definizione dellorganismo architettonico nei suoi aspetti formali, distributivi e costruttivi, con particolare riferimento alle relazioni tra spazio e programma funzionale, tra spazio e sistema strutturale, tra spazio e configurazione formale. A tale proposito, oltre ad un modello da realizzare in scala 1:100 (con tecniche e materiali a scelta dello studente), le tavole da presentare per sostenere lesame finale dovranno contenere almeno: una planimetria di inquadramento urbano (scala 1:5000); una planimetria in cui siano evidenziati graficamente i dati contesutali (scala 1:1000); analisi, schizzi, schemi e disegni assonometrici che espongano il processo compositivo e le motivazioni delle scelte progettuali; una planimetria che mostri linserimento del progetto nel sito (scala 1:500); un planivolumetrico con sistemazione del lotto (scala 1:200); piante, prospetti (con le ombre) e sezioni delledificio (scala 1:100); piante delle carpenterie che illustrino il ruolo strutturale dei principali elementi costruttivi (scala 1:200); viste tridimensionali (elaborate con tecniche a scelta dello studente). Modalit desame e criteri di valutazione La prova finale riguarder, da un lato la verifica degli elaborati prodotti durante le esercitazioni e dei contenuti teorici impartiti durante le lezioni - pi la lettura di un testo a scelta tra quelli consigliati in bibliografia (gruppi b e c) - dallaltro la valutazione del progetto sviluppato nel corso dellanno e presentato in sede desame attraverso un plastico in scala 1:100 ed un book di tavole formato A3 orizzontale (cm. 29,7 x 42). In particolare, i criteri di tale valutazione saranno: la coerenza e la compiutezza dellidea di architettura, espressa attraverso una configurazione organica dell'insieme e delle sue parti; la capacit di porsi in relazione con il contesto, di stabilire rapporti misurati e significativi con il costruito ed il paesaggio; la qualit e la ricchezza della concezione spaziale, generata dallarticolazione del programma funzionale secondo soluzioni tipologiche anche innovative; il realismo costruttivo delledificio, teso a rendere gli aspetti formali e distributivi congruenti con quelli strutturali, tecnologici ed impiantistici; infine, la qualit e la cura della rappresentazione grafica e della realizzazione del plastico. Bibliografia consigliata a) Per inquadrare la storia dellarchitettura del Novecento K. FRAMPTON, Storia dellarchitettura moderna. Zanichelli, Bologna 1982 L. BENEVOLO, Storia dellarchitettura moderna. Laterza, Roma-Bari 1985 (1a ed. 1960) M. TAFURI, F. DAL CO, Architettura contemporanea. Electa, Milano 1976 B. ZEVI, Storia dellarchitettura moderna. Vol. 1. Einaudi, Torino 2004 (ed. orig. 1950) B. ZEVI, Storia dellarchitettura moderna. Vol. 2. Einaudi, Torino 2004 (ed. orig. 1996) G. FANELLI, R. GARGIANI, Storia dellarchitettura contemporanea. Spazio, struttura, involucro. Laterza, Roma-Bari 1998 b) Per approfondire i contenuti disciplinari della Composizione architettonica (e non solo) L. QUARONI, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Kappa, Roma 2001 (ed. orig. 1977) P.O. ROSSI, La costruzione del progetto architettonico. Laterza, Roma-Bari 1996 F. PURINI, Comporre larchitettura. Laterza, Roma-Bari 2000 C. ROWE, La matematica della villa ideale e altri scritti (a cura di P. Berdini). Zanichelli, Bologna 1990 (ed. orig. 1976) R. VENTURI, Complessit e contraddizione in architettura. Dedalo, Bari 1980 (ed. orig. 1966) R. MONEO, La solitudine degli edifici e altri scritti. Questioni intorno allarchitettura. Allemandi, Torino 1999 B. ZEVI, Architettura in nuce. Sansoni, Firenze 1994 (ed. orig. 1960) V. KANDISKIJ, Punto, linea, superficie. Contributo allanalisi degli elementi pittorici. Adelphi, Milano 1968 (ed. orig. 1926) c) Per conoscere il pensiero di alcuni Maestri del 900 LE CORBUSIER, Verso una architettura. Longanesi, Milano 2005 (ed. orig. 1923) F. NEUMEYER, Mies van der Rohe. Le architetture e gli scritti. Skira, Milano 1997 M. BONAITI (a cura di), Architettura . Louis I. Kahn, gli scritti. Electa, Milano 2002 A. AALTO, Idee di architettura. Scritti scelti 1921-1968. Zanichelli, Bologna 1991 (ed. orig. 1972) G. PONTI, Amate larchitettura. Rizzoli, Milano 2008 (ed. orig. 1957)