Progetto scientif ico della mostra a cura di Vittorio Sgarbi Museo della Follia 201… · La mostra...
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Progetto scientif ico della mostra a cura di Vittorio Sgarbi
«Un repertorio, senza proclami, senza manifesti, senza denunce.
Uomini e donne come noi, sfortunati, umiliati, isolati.
E ancora vivi nella incredula disperazione dei loro sguardi.
Condannati senza colpa, incriminati senza reati per il solo destino di essere diversi, cioè individui.
Nella storia dell'arte, anche prima dei casi clamorosi di Van Gogh e di Ligabue, molti sono gli artisti la
cui mente è attraversata dal turbamento,
che si esprimono in una lingua visionaria e allucinata.
Ognuno di loro ha una storia, una dimensione che non si misura con la realtà, ma con il sogno.
E quel sogno, con piena soddisfazione, oltre ogni tormento, rappresenta».
Vittorio Sgarbi
L U C C A · 2 6 F E B B R A I O 2 0 1 8 > 1 8 A G O S T O 2 0 1 9 Il Museo della Follia itinerante© è una mostra a cura di Vittorio Sgarbi.
Autori: Cesare Inzerillo, Sara Pallavicini, Giovanni C. Lettini e Stefano Morelli.
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ARTE E FOLLIA: I GRANDI MAESTRI SILVESTRO LEGA • JUANA ROMANI • ANTONIO MANCINI
ANTONIO LIGABUE • FRANCIS BACON • FAUSTO PIRANDELLO
Il Museo della Follia ospita alcuni capolavori dei grandi della storia dell’arte internazionale, come
Antonio Mancini, Fausto Pirandello e Francis Bacon, provenienti da prestigiose collezioni private e da
importanti musei italiani e internazionali. La selezione delle opere e degli artisti varia a ogni tappa,
garantendo così l’unicità dell’esposizione.
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ARTISTI ESPOSTI NELLE PRECEDENTI EDIZIONI
Lorenzo Alessandri Attilio Andreoli
Agostino Arrivabene Natale Attanasio Francis Bacon
Vincenzo Baldini Renato Bertelli Sandro Bettin
Michele Cammarano Claudio Centimeri
Filippo Antonio Cifariello Tranquillo Cremona
Luca Crocicchi Ulderica Da Pozzo
De Regis Fortunato Duranti Gaetano Esposito
Giovanni Gasparro Vincenzo Gemito Pietro Ghizzardi Gaetano Giuffrè Francisco Goya Cesare Inzerillo
Ernesto Lamagna Silvestro Lega
Antonio Ligabue Raimondo Lorenzetti
Gianni Lucchesi Giovanni Macciotta
Antonio Mancini Marilena Manzella
Diego Armando Maradona Ottavio Mazzonis Tarcisio Merati
Gaspare Palazzolo Alessandro Papetti
Tancredi Parmeggiani Fausto Pirandello
Mario Puccini Enrico Robusti
Gino Fabrizio Sclocchini
Luigi Serafini Nicola Sferruzza
Telemaco Signorini Studio Azzurro Cesare Tallone
Venturino Venturi Lorenzo Viani Adolfo Wildt Carlo Zinelli
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LA GRIGLIA: FOTOGRAFIE, DIPINTI E NEON
Novanta ritratti di pazienti selezionati tra le diverse cartelle cliniche negli ex-manicomi d’Italia
compongono una griglia di oltre 20 metri dove un neon luminoso, seguendo il contorno di ciascun
ritratto, dona luce e rumore ai pensieri di ciascun volto.
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SALA DEI RICORDI: OGGETTI ABBANDONATI
Immagini, documenti, oggetti raccontano le condizioni umilianti e dolenti dell’alienazione.
Nulla di strano o di originale, nulla di specifico; tutto di doloroso.
Decine e decine di teche contengono: libri di letteratura in lingua originale che hanno trattato il
tema della follia nel corso dei secoli; farmaci originali ritrovati nei manicomi abbandonati; oggetti
per le terapie (come elettroshock, apribocca, camicie di forza); affetti personali dei pazienti,
letterine, giocattoli e disegni.
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DA MARIO TOBINO A FRANCO BASAGLIA
Due documentari di Rai Teche: Linea Diretta - Discussione su Legge 180, X Day - I grandi della
Scienza Mario Tobino e Franco Basaglia; danno voce alle diverse scuole di pensiero sulle tematiche
della psichiatria e dei manicomi italiani.
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GRANDI VOCI RACCONTANO LA FOLLIA: VITTORIO SGARBI e RAFFAELE MORELLI
«La follia è depressione, l’arte è entusiasmo.
Dalla follia si esce con l’entusiasmo dell’arte»
Vittorio Sgarbi
«La follia ci difende dal diventare aridi»
Raffaele Morelli
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LIBERTÀ ARTE FOLLIA DOLORE INTERVISTA A PAOLO CREPET
Dice Paolo Crepet: «Una volta mi fu chiesto se fosse stato un mio paziente avrei dato dei farmaci a
Van Gogh, ovvio che no. Forse avrei stemperato il suo dolore, la sua follia, le sue visioni di morte, ma
avrebbe dipinto tele bianche. Dentro quegli uccelli neri c’è il genio, la morte, l’infinito rincorrere di un
qualche cosa che non arriverà mai: la liberazione dalla follia.»
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OPG - OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI
“DOVE VIVE L'UOMO?”
Video-inchiesta sugli ospedali psichiatrici giudiziari eseguita dal Senato della Repubblica a favore della
battaglia contro il degrado di queste strutture ancora oggi aperte.
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I LUOGHI DI GINO SANDRI (Ex-ospedale psichiatrico di Mombello)
Il disagio psichico causa inevitabilmente una distanza. L’installazione stereoscopica tridimensionale gioca
sul principio opposto: l’inclusione, il coinvolgimento, l’avvicinamento.
Il viaggio negli spazi dell’ex-ospedale psichiatrico di Mombello – dove Sandri ha vissuto e ha eseguito
molti dei suoi disegni – avviene attraverso le fotografie di Vincenzo Aragozzini digitalizzate da Giacomo
Doni e convertite in immagini tridimensionali da Claudio Centimeri, quest’ultimo autore della raccolta di
fotografie titolata "Malinconia con furore". Con l’ausilio degli stereoscopi, i visitatori potranno
immergersi nella realtà di uno spazio di incredibile suggestione.
Nelle immagini superiori: Gino Sandri, disegno a matita su carta; Vincenzo Aragozzini (Milano, 1891 – 1975) nella prima metà del
Novecento documentò per l’ospedale di Garbagnate la vita nel manicomio di Mombello. Le sue fotografie sono oggi una assoluta rarità; Claudio Centimeri "Malinconia con furore"
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APRIBOCCA
«Domattina, all’ora della visita, quando senza alcun lessico tenterete di comunicare con questi uomini,
possiate voi ricordare che nei loro confronti avrete una sola superiorità: la forza.» Revolution Surrealiste
Un colossale Apribocca, realizzato su modello del vero presente in mostra,
è posto in relazione al celebre dipinto L’adolescente di Silvestro Lega.
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ENRICO ROBUSTI In questo bar non si fa credito
La mostra è un crescendo di emozioni che trovano culmine in un grande affresco dipinto a olio su una
lunghezza di oltre 10 metri. L’opera più grande mai realizzata da Enrico Robusti. Una imbarcazione in
preda a una tempesta, a bordo della quale i visitatori vivranno la vertigine psicologica tipica del
virtuosismo pittorico di Robusti.
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LETTERE MAI SPEDITE
Alcune delle innumerevoli lettere scritte dai pazienti in manicomio e mai spedite ai loro cari costituiscono
la sezione più intima e struggente del Museo della Follia.
Qui si affronta la tematica dell’isolamento e della totale perdita dei diritti dell’uomo.
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TUTTI SANTI: LE SCULTURE DI CESARE INZERILLO
L'installazione Tutti Santi, è il disperato tentativo di porre rimedio al malessere psichico di cui
soffrono i pazienti dell'ospedale psichiatrico immaginato da Cesare Inzerillo. Durante la loro
rivolta, i pazienti, si mescolano e si confondono con i dottori, con gli infermieri, e con il direttore, che
ruota solitario nella betoniera. Varcando la soglia di questa stanza buia, incontriamo le angosce e le
paure più recondite, capaci di segnare irreparabilmente la vita di ognuno.
Tutte mummie, perché ridotti all’osso della propria umanità, tutti santi perché uniti dall’improba lotta
contro la sofferenza e la morte.
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STUDIO AZZURRO
Omaggio a Nannetti Oreste Fernando
Studio Azzurro in questa mostra propone un ambiente per luce, voce e scrittura.
L’inizio del film L’Osservatorio Nucleare del Signor Nanof (realizzato nel 1985) è una composizione di
testi scritti da Oreste Fernando Nannetti su cartoline che, in quindici anni, l’Ospedale Psichiatrico di
Volterra non inviò mai. Nel cortile del Padiglione ancora oggi si possono vedere alcuni frammenti delle
scritture e dei disegni incisi sull’intonaco da Nannetti con la fibbia del panciotto. La balaustra di cemento,
visibile nel video, è invece andata perduta per sempre, come i quaderni che Nannetti costellava di disegni.
All’ingegnere astronautico minerario nel sistema mentale Studio Azzurro ha dedicato un film.
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PROGRAMMA DI FORMAZIONE PER LE SCUOLE
Le scuole interessate all’iniziativa potranno visitare la mostra a condizioni agevolate, e potranno usufruire
delle visite guidate a cura del nostro personale specializzato.
A ciascuno studente di ogni ordine e grado sarà consegnato l’attestato
di Vittorio Sgarbi con il fregio di: “Esploratore dell’arte in nome della follia”.
ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELL’ARTE,
I RAGAZZI POTRANNO SCOPRIRE E COMPRENDERE
I TESORI DEL NOSTRO IMMENSO PATRIMONIO ARTISTICO.
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Mostra a cura di Vittorio Sgarbi
Autori
Cesare Inzerillo • Sara Pallavicini Stefano Morelli • Giovanni C. Lettini
Comitato Scientifico Giorgio Bedoni • Giordano Bruno Guerri
Paolo Crepet • Raffaele Morelli Fabrizio Sclocchini • Andrea Viliani
Amministrazione Giuseppe Lettini
Relazioni esterne Franca Severini
Un progetto di
Contemplazioni s.r.l. www.contemplazioni.it
Sito ufficiale della mostra MUSEODELLAFOLLIA.IT