Progetto Pastorale Giovanile 2013

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La Parabola dei Talenti Mt 25,14-30 14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. mercoledì 13 febbraio 13

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Linee di progetto per una Pastorale Giovanile Diocesana

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La Parabola dei Talenti Mt 25,14-3014 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due.

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La Parabola dei Talenti Mt 25,14-3023 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

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Ufficio diocesano per la Pastorale GiovanileServizio diocesano degli Oratori

LINEE DI PROGETTOPER UNA PASTORALE DEI GIOVANI

IN DIOCESI

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1. Offrire la collaborazione alle diocesi per la formulazione di un progetto educativo in ordine alla formazione cristiana dei giovani;

2. Stimolare un confronto col mondo giovanile in continuo cambiamento, promuovendo allo scopo ricerche e studi sulla sua condizione nel territorio;

3. Sviluppare una particolare attenzione alla celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù curandone l'opportuna preparazione catechetica e spirituale nonché gli aspetti organizzativi.

CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE

PERCHE’ UNA PASTORALE GIOVANILE ?

Il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, istituito dal Consiglio Episcopale Permanente della C.E.I. nella sessione del 22 -25 marzo 1993, ha le seguenti finalità:

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La pastorale giovanile è essenzialmente una pastorale vocazionale che si vive in un percorso di accompagnamento all’ascolto del Signore.

Un ascolto attivo che aiuta i giovani a fare scelte mature e responsabili senza rimandarle a più tardi.

Il matrimonio come la vita consacrata o il sacerdozio, impegnano per tutta la vita. L’educatore di pastorale giovanile, nell’ascoltare il giovane lo accompagna a scelte definitive e stabili.

Scelte a volte contrarie alla mentalità di questo tempo, dove il “per sempre” viene considerato una limitazione alla libertà e una mortificazione delle possibili potenzialità di ognuno.

La pastorale giovanile è chiamata a mostrare la bellezza e la gioia del Vangelo, la bellezza e la gioia di conoscere il Cristo.

L’attenzione alla bellezza in tutto ciò che la pastorale giovanile propone è importante, perché l’uomo non è fatto di solo intelletto, ma anche di sensi, essendo pienamente immerso nelle realtà terrestri.

L’attenzione quindi a tutti i particolari nella realizzazione di tutte le attività, rende più accessibile l’incontro con il mistero di Dio.

Possiamo fare nostro il pensiero di Dostoevskij, così come più volte lo ha fatto il papa Giovanni Paolo II "La bellezza salverà il mondo”.

LA NATURA DELLA PG: LIBERTA’ E BELLEZZA

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L’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile ha il compito di svolgere attività di formazione, a vari livelli con percorsi differenziati, secondo le attitudini e le capacità di ognuno, di progettazione, di documentazione in ordine alla PG.

Di collaborare, nel rispetto della loro natura specifica, con le parrocchie, movimenti e associazioni in modo da promuovere esperienze concrete di condivisione. Di coordinare le attività della PG nelle zone pastorali e a livello diocesano interagendo con gli altri uffici e centri pastorali diocesani. Di curare la formazione, la spiritualità e la preghiera organizzando incontri con il nostro Arcivescovo e nei luoghi significativi della nostra diocesi.

Tutto al fine di educare, curare, accompagnare nella vita della fede tutti i giovani aiutandoli a trovare il significato della propria vita.

FINALITA’ DELLA PASTORALE GIOVANILE

CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE

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Nella realizzazione degli obiettivi della pastorale giovanile, vengono richieste alcune condizioni fondamentali:

• Educare i giovani affidatici dalla sapienza di Dio, mostrando in semplicità, che tutto ciò che ci muove è l’amore per il Cristo e per il Vangelo.

• Amare le loro vite senza giudizi, ma anche senza compromessi, testimoniando con la vita le verità che professiamo.

• Formare i responsabili e i giovani a vari livelli con percorsi differenziati, secondo le attitudini e le capacità di ognuno, in tempi diversi e in attività comuni. La formazione è essenziale, aiuta a fortificare il cammino nel “rendere ragione della speranza che è in noi” .

• Curare la spiritualità e preghiera attraverso le celebrazioni diocesane, i ritiri nei tempi forti, i momenti di preghiera e riflessione itineranti per tutta la Diocesi.

• Promuovere esperienze concrete di condivisione e di carità sul territorio, nelle missioni diocesane e all’estero.

CONDIZIONI DI FONDO PER LA REALIZZAZIONE

CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE

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LINEE GENERALI DEL CENTRO DI PASTORALE GIOVANILE

La Pastorale Giovanile è il sogno di una Chiesa che, animata dalla fede, si dispone a contemplare il futuro. La lettera del Vescovo ai giovani “con le palme in mano” e la lettera pastorale “Maturi nella fede, testimoni di umanità” di quest’anno delineano i punti fondamentali su cui lavorare per costruire il programma dei prossimi anni.

FORMARE I FORMATORInello spirito, nelle conoscenze, nelle tecniche, nella vita di comunità:

livello “personale” - sicuramente il livello più difficile. Il centro di PG ha per ogni singolo giovane un occhio di riguardo soprattutto nella ricerca della propria vocazione. E’ continuamente alla ricerca di nuove forme di condivisione dove approfondire lo studio e l’ascolto della Parola di Dio, dove concretizzare la vita di comunità, dove progettare e dare valore alla vita della PG diocesana.

CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE

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livello “parrocchiale” - il centro di PG può accompagnare, nelle possibilità, le parrocchie che chiedono un aiuto concreto per la crescita dei gruppi giovanili, offrendo un nuovo modo di approcciarsi ai linguaggi, alla vita, alle prospettive di questo mondo .

livello “zonale” e “area pastorale” - i ritiri zonali mensili sono l’occasione per conoscere potenzialità e difficoltà del proprio territorio, per far nascere sinergie nuove e superare i confini delle singole parrocchie.

livello “diocesano” gli incontri con l’Arcivescovo sono le occasioni più adatte per i giovani di ogni età... Giornata Diocesana della Gioventù... Percorsi formativi a San Michele... Ritiri Spirituali.

livello “consulta” - è sicuramente il livello più alto nei contenuti, per essere responsabili è necessario avere conoscenza e preparazione. Si sviluppa principalmente nelle equipe organizzate nei tempi opportuni, nei tempi forti e per obiettivi particolari. E’ responsabilità del coordinatore trovare anche forze nuove per la creazione e l’organizzazione di queste equipe specifiche.

CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE

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ORGANIGRAMMA DELLA PASTORALE GIOVANILE DIOCESANA

Vescovo

Coordinatore e Responsabili di Zona

Fedeltàe obbedienza

Equipe di Zona

Collaborazione

e dialogo

Annuncioe coinvolgimento

Realtà educative sul territorio... Parrocchie... Associazioni... Movimenti... Società sportive...

CAPACITA’ RESPONSABILITA’

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Tutto questo è pensato per dare valore alle singole realtà parrocchiali, agli oratori presenti e quelli che nasceranno, alle LUCI che brillano nel nostro territorio... conventi, monasteri, abbazie, comunità, fraternità... Per dare valore a quel grande dono che il nostro Arcivescovo ci ha fatto, durante il Pellegrinaggio dei Giovani alla Madonna del Conforto, che è il Centro Giovanile di San Michele.

“A San Michele abbiamo intenzione di costruire insieme non già delle cose, ma delle relazioni. Ai ragazzi non servono le pietre e i mattoni, hanno fame di amicizia e prospettiva d’amore. San Michele sarà dunque, con il vostro aiuto, poco per volta il meeting point: un’ideale crocevia dove l’Arcangelo Michele si incaricherà di tenere acceso il roveto ardente che non si consuma, perché i più giovani figli di questa generazione si tolgano le scarpe e si accorgano che è possibile incontrare Dio.”

dalla Lettera ai Giovani “con le palme in mano” del nostro Arcivescovo - Domenica delle Palme 2011

LE FONTANE DI LUCE DEI GIOVANI

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«Favorire gli oratori è rimettere mano all’aratro con spirito di fede, obbedienza alla Chiesa, sintonia con il tema della nuova evangelizzazione e dell’anno della fede che il Papa ci sta proponendo».

dalla terza Lettera pastorale «Maturi nella fede, testimoni di umanità»

IL SERVIZIO DIOCESANO DEGLI ORATORI

...una catena di relazioni

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• coopera con gli organismi diocesani, zonali, vicariali e parrocchiali, con ogni altro ente e associazione ecclesiastica

• per progettare, realizzare e mettere in rete gli oratori.

• censimento, monitoraggio coordinamento,

• formazione di educatori e animatori

COSA FA?

IL SERVIZIO DIOCESANO DEGLI ORATORI

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NELLO SPECIFICOil Centro di Pastorale Giovanile sta scommettendo su:

Attività e vita a San MicheleCostruzione di percorsi formativi e sussidi

mediaLAB e artLABProgetto Oratori

CSI - Centro Sportivo ItalianoScuola di Partecipazione e Democrazia

Progetto di Nuova EvangelizzazioneVita e mondo della Scuola

NEW ENTRYColonia di Vada - Livorno

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