Convegno diocesano di Pastorale giovanile Sabato 26 gennaio 2013.

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Convegno diocesano di Pastorale giovanile

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Convegno diocesano di

Pastorale giovanile

Sabato 26 gennaio 2013

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Michelangelo, Creazione di Adamo – 1511 ca. Cappella SistinaCittà del Vaticano,

Che cos’è l’uomo? Letteratura, filosofia, religioni, senso comune da sempre si confrontano con l’enigma fondamentale che fa dell’uomo una domanda a se stesso. Ascoltiamo quanto ricorda e celebra il Concilio Vaticano II nel numero 22 di Gaudium et spes: «In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro e cioè di Cristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione. Egli è l'immagine dell'invisibile Iddio, è l'uomo perfetto che ha restituito ai figli di Adamo la somiglianza con Dio, resa deforme già subito agli inizi a causa del peccato. Con l'incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo.

Coro femminile

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,la luna e le stelle che tu hai fissato,che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,il figlio dell'uomo, perché te ne curi?

Coro maschile

Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,di gloria e di onore lo hai coronato.Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,tutto hai posto sotto i suoi piedi:tutte le greggi e gli armentie anche le bestie della campagna,gli uccelli del cielo e i pesci del mare,ogni essere che percorre le vie dei mari.

Coro maschileO Signore, Signore nostro,quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,con la bocca di bambini e di lattanti:hai posto una difesa contro i tuoi avversari,per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Coro femminile

O Signore, Signore nostro,quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

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Leggiamo ancora in Gaudium et spes: «L’uomo molte opinioni egli ha espresso ed esprime sul proprio conto, opinioni varie ed anche contrarie, secondo le quali spesso o si esalta così da fare di sé una regola assoluta, o si abbassa fino alla disperazione, finendo in tal modo nel dubbio e nell'angoscia. Queste difficoltà la Chiesa le sente profondamente e ad esse può dare una risposta che le viene dall'insegnamento della Rivelazione, risposta che descrive la vera condizione dell'uomo, dà una ragione delle sue miserie, ma in cui possono al tempo stesso essere giustamente riconosciute la sua dignità e vocazione. Dio non creò l'uomo lasciandolo solo: fin da principio « uomo e donna li creò» e la loro unione costituisce la prima forma di comunione di persone. L'uomo, infatti, per sua intima natura è un essere sociale, e senza i rapporti con gli altri non può vivere né esplicare le sue doti».

Magritte, Les amants -

1928 Moma museum,

New York

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Coro maschile Beato chi teme il Signoree cammina nelle sue vie.Della fatica delle tue mani ti nutrirai,sarai felice e avrai ogni bene.

Coro femminile Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!Pace su Israele!

Coro femminileLa tua sposa come vite fecondanell'intimità della tua casa;i tuoi figli come virgulti d'ulivointorno alla tua mensa.

Coro maschileEcco com'è benedettol'uomo che teme il Signore.Ti benedica il Signore da Sion.Possa tu vedere il bene di Gerusalemmetutti i giorni della tua vita!

Ascoltiamo ancora il Concilio: «L'autentico amore coniugale è assunto nell'amore divino ed è sostenuto e arricchito dalla forza redentiva del Cristo e dalla azione salvifica della Chiesa, perché i coniugi in maniera efficace siano condotti a Dio e siano aiutati e rafforzati nello svolgimento della sublime missione di padre e madre . Per questo motivo i coniugi cristiani sono fortificati e quasi consacrati da uno speciale sacramento per i doveri e la dignità del loro stato. Ed essi, compiendo con la forza di tale sacramento il loro dovere coniugale e familiare, penetrati dello spirito di Cristo, per mezzo del quale tutta la loro vita è pervasa di fede, speranza e carità, tendono a raggiungere sempre più la propria perfezione e la mutua santificazione, ed assieme rendono gloria a Dio. Con la testimonianza e la preghiera dei genitori, i figli troveranno più facilmente la strada di una formazione veramente umana, della salvezza e della santità. Quanto agli sposi, insigniti della dignità e responsabilità di padre e madre, adempiranno diligentemente il dovere dell'educazione, soprattutto religiosa, che spetta loro prima che a chiunque altro. I figli, come membra vive della famiglia, contribuiscono pure in qualche modo alla santificazione dei genitori. Allora la famiglia cristiana che nasce dal matrimonio, come immagine e partecipazione dell'alleanza d'amore del Cristo e della Chiesa renderà manifesta a tutti la viva presenza del Salvatore nel mondo e la natura della Chiesa».

Michelangelo, Tondo Doni - 1506-1508 Galleria degli Uffizi,Firenze

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Il Concilio aggiunge anche queste parole sulla natura e la condizione dell’uomo: «Mentre l'uomo tanto largamente estende la sua potenza, non sempre riesce a porla a suo servizio. Si sforza di penetrare nel più intimo del suo essere, ma spesso appare più incerto di se stesso. Scopre man mano più chiaramente le leggi della vita sociale, ma resta poi esitante sulla direzione da imprimervi. Mai il genere umano ebbe a disposizione tante ricchezze, possibilità e potenza economica; e tuttavia una grande parte degli abitanti del globo è ancora tormentata dalla fame e dalla miseria, e intere moltitudini non sanno né leggere né scrivere. Mai come oggi gli uomini hanno avuto un senso così acuto della libertà, e intanto sorgono nuove forme di schiavitù sociale e psichica. E mentre il mondo avverte così lucidamente la sua unità e la mutua interdipendenza dei singoli in una necessaria solidarietà, violentemente viene spinto in direzioni opposte da forze che si combattono; infatti, permangono ancora gravi contrasti politici, sociali, economici, razziali e ideologici, né è venuto meno il pericolo di una guerra capace di annientare ogni cosa. Immersi in così contrastanti condizioni, moltissimi nostri contemporanei non sono in grado di identificare realmente i valori perenni e di armonizzarli dovutamente con le scoperte recenti. Per questo sentono il peso della inquietudine, tormentati tra la speranza e l'angoscia, mentre si interrogano sull'attuale andamento del mondo. Questo sfida l'uomo, anzi lo costringe a darsi una risposta».

Munch, L’urlo - 1893

Galleria nazionale,Oslo

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Ancora ci aiuta il Concilio, nella costituzione Gaiudium et spes:«Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire. Questa voce, che lo chiama sempre ad amare, a fare il bene e a fuggire il male, al momento opportuno risuona nell'intimità del cuore: fa questo, evita quest'altro. La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità Tramite la coscienza si fa conoscere in modo mirabile quella legge che trova il suo compimento nell'amore di Dio e del prossimo . l'uomo può volgersi al bene soltanto nella libertà. I nostri contemporanei stimano grandemente e perseguono con ardore tale libertà, e a ragione. Spesso però la coltivano in modo sbagliato quasi sia lecito tutto quel che piace, compreso il male.La vera libertà, invece, è nell'uomo un segno privilegiato dell'immagine divina.La dignità dell'uomo richiede che egli agisca secondo scelte consapevoli e libere, mosso cioè e determinato da convinzioni personali, e non per un cieco impulso istintivo o per mera coazione esterna. L'uomo perviene a tale dignità quando, liberandosi da ogni schiavitù di passioni, tende al suo fine mediante la scelta libera del bene e se ne procura con la sua diligente iniziativa i mezzi appropriati. Ogni singolo uomo, poi, dovrà rendere conto della propria vita davanti al tribunale di Dio, per tutto quel che avrà fatto di bene e di male».

Michelangelo, «Prigione» - 1525-1530 Galleria dell’Accademia,Firenze

Coro maschileSiano stabili le mie vienel custodire i tuoi decreti.Non dovrò allora vergognarmi,se avrò considerato tutti i tuoi comandi.Coro femminile

Ti loderò con cuore sincero,quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.Voglio osservare i tuoi decreti:non abbandonarmi mai.TUTTI

Come potrà un giovane tenere pura la sua via?Osservando la tua parola.Con tutto il mio cuore ti cerco:non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Coro maschileBeato chi è integro nella sua viae cammina nella legge del Signore.Beato chi custodisce i suoi insegnamentie lo cerca con tutto il cuore.Coro femminile

Non commette certo ingiustiziee cammina nelle sue vie.Tu hai promulgato i tuoi precettiperché siano osservati interamente.

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Era un giorno come tanti altri e quel giorno lui passòEra un uomo come tanti altri e passando mi chiamòcome lo sapesse che il mio nome era proprio quellocome mai vedesse proprio me nella sua vita non lo soera un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò.

Tu Dio che conosci il nome miofa che ascoltando la tua voceio ricordi dove porta la mia stradanella vita all’incontro con te.

Era l’alba triste e senza vita e qualcuno mi chiamòera un uomo come tanti altri , ma la voce quella noQuante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamatouna volta sola l’ho sentito pronunciare con amoreEra un uomo come nessun altro e quel giorno mi chiamò

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Pastorale giovanile

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Introduzione pastorale del Vescovo Dante

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Il tema di oggi:Trasmettere l’umano,

Perché?

Pastorale giovanile diocesana

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«La stoffa del futuro»Relazione pedagogica

prof.ssa

Vanna IoriUniversità cattolica

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