PROGETTO LEGALITA IO… TU… NOI Ciò che e dannoso nel mondo non sono gli uomini cattivi, ma il...

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PROGETTO LEGALITA’ “IO… TU… NOI” “Ciò che e’ dannoso nel mondo non sono gli uomini cattivi, ma il silenzio di quelli buoni” M.L. King

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PROGETTO LEGALITA’“IO… TU… NOI”

“Ciò che e’ dannoso nel mondo non sono gli uomini cattivi, ma il silenzio di

quelli buoni”

M.L. King

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I CIRCOLO DIDATTICO“San Giovanni Bosco”

Giovinazzo

Classi V A-B-CA.s. 2007/2008

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FASI DEL PROGETTO

•PROGETTAZIONE•REALIZZAZIONE•CONCLUSIONE

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PROGETTAZIONE• OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO : • 1 Favorire la conquista affettiva, da parte di ognuno, dei diritti inalienabili alla vita, alla

salute, all’educazione, all’istruzione • al rispetto dell’identità individuale, etnica, linguistica, culturale e religiosa;• Favorire la conquista e l’attuazione di un sistema di vita e di rapporti interpersonali

basato sulla cooperazione, lo scambio e l’accettazione produttiva delle diversità come valori ed opportunità di crescita democratica.

• Favorire la conquista di comportamenti che portino alla denuncia e sconfitta dell’omertà, e della sopraffazione, come ccoperazione alla Legalità.

• OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO• Identificare se stesso• Conoscere il significato e l’importanza del vivere insieme• Comprendere il significato di una libertà ordinata• Acquisire consapevolezza che ogni individuo ha diritti inviolabili e doveri inderogabili• Conoscere e comprendere alcuni articoli della Costituzione• Conoscere lo stato di diritto e il principio della Legalità• Avere consapevolezza che il primo diritto è la Libertà (di pensiero, parola, stampa,

religione)• Conoscere la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e la Dichiarazione dei diritti

del Fanciullo

Progetto realizzato in collaborazione con l’Amministazione Comunale e

con il finanziamento dell’Assessorato alla Legalità e alla Solidarietà Sociale

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REALIZZAZIONE

PREMESSA

Il laboratorio di Educazione alla Legalità è il risultato di un percorso iniziato già nell’anno precedente in cui gli alunni sono stati condotti alla conoscenza e all’acquisizione di comportamenti atti al rispetto dei diritti inalienabili alla vita, alla salute, all’istruzione, al rispetto dell’identità individuale, etnica, linguistica, culturale e religiosa, nonché alla conquista e attuazione di un sistema di vita e di rapporti interpersonali basato sulla cooperazione, sullo scambio e sull’accettazione produttiva delle diversità come valori di opportunità di crescita democratica.

Quest’anno, in particolare, sono stati affrontati e analizzati i comportamenti che portano alla denuncia e sconfitta dell’omertà e della sopraffazione, come cooperazione alla “Legalità”.

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REALIZZAZIONE

ATTIVITA’ SVOLTE

Inizialmente si è partiti dall’analisi storica della prima scrittura delle leggi e della sua importanza, in quel tempo, fino a giungere all’analisi delle funzioni delle leggi oggi.

Si è continuato il percorso con l’acquisizione, da parte degli alunni, del concetto di Stato e di Patria:

• Percorso storico della nascita della Costituzione e analisi dei principi fondamentali dello Stato.

• Importanza dei diritti e dei doveri di ogni cittadino italiano precisati nella Costituzione.• Analisi di alcuni articoli della Costituzione.• Acquisizione della consapevolezza del diritto alla “Libertà”.• Analisi del termine “Legalità”.• Conoscenza delle finalità dell’’associazione “Libera”• Analisi e discussioni su alcune frasi pronunciate durante i discorsi da Don Luigi Ciotti. • Realizzazione di disegni sul rispetto della Legalità e sulla lotta alle mafie.• Ricerca di notizie su una vittima di mafia: Graziella Campagna uccisa a soli 17 anni.• Realizzazione di un disegno su Graziella Campagna da riprodurre come targa

d’affiggere sull’aula multimediale della scuola San Giovanni Bosco, dedicata alla ragazza.

• Realizzazione e stesura di un copione teatrale, ricavato dalle notizie imparate sulla legalità.

• Realizzazione di striscioni e cartelloni.

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ELABORATI GRAFICI

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STRALCI COPIONE TEATRALE

BATTUTE PER LA MANIFESTAZIONE DEL 6 MARZO

Uffa! Sempre con quelle figurine!...E voi smettetela di litigare…Dai, venite con noi a casa di Anna; abbiamo da completare gli striscioni da portare a Bari il 15 marzo.Ma perché?Ma come, dove eravate quando le maestre ne hanno parlato?Il 15 marzo 2008, si svolgerà a Bari la XIII giornata della memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La

giornata ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova, in nome di quelle vittime, il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata.

Ma che senso ha una giornata cosi?La giornata è dedicata a tutte le vittime delle mafie… proprio tutte! Dai nomi più famosi a quei semplici cittadini, magistrati,

giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici ed amministratori locali morti per mano delle mafie, solo perché con rigore e coerenza hanno compiuto il loro dovere.

Si, ma perché parlarne a scuola?Scusa ma quando ne abbiamo parlato eri proprio nelle nuvole? Perché il ruolo della scuola, già alla nostra età, è centrale per

capire, approfondire e realizzare un’educazione alla LEGALITA’, alla RESPONSABILITA’ e alla CITTADINANZA. (…..)

Amici… ora ricordo di aver sentito dire che la manifestazione di cui state parlando è promossa tra l’altro da LIBERA e da altre associazioni in collaborazione con AVVISO PUBBLICO.

E’ vero… lo abbiamo studiato… ora ricordo!No, io non ricordo… me ne parlate?Da tredici anni LIBERA è l’associazione che riunisce e coordina tutte le associazioni impegnate sui fronti pericolosi della lotta

alla mafia e alla usura, i gruppi di contrasto ai traffici di droga, prostituzione, commercio di esseri umani. Essa si prodiga per la costruzione di percorsi di responsabilità, nel lavorare su territori confiscati alle mafie, stare accanto ai parenti delle vittime, sostenere chi si ribella alla criminalità.

Inoltre si impegna a promuovere una cultura della legalità, responsabilizzando i cittadini, aiutandoli a conoscere i loro diritti e le modalità per garantirli.

Le mafie temono il SAPERE perché la CONOSCENZA RENDE GLI UOMINIO LIBERI E CONSAPEVOLI DEI PROPRI DIRITTI. (…..)

Forse non ricordate che oggi siamo tutti qui per intestare la nostra aula multimediale proprio ad una ragazza di 17 anni morta innocentemente.

Spiegati meglio sei ancora più misterioso.Si, intesteremo l’aula multimediale a Graziella Campagna.Chi è?Graziella Campagna aveva 17 anni quando (…..)

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CONCLUSIONE• Intestazione dell’aula multimediale a “Graziella

Campagna”, vittima di mafia, con la presenza dei fratelli, del sindaco di Giovinazzo prof. Natalicchio, del Vice Presidente nazionale di Avviso Pubblico sig. Stufano, del Presidente del Tribunale per i minori di Bari F. Occhiogrosso, della referente per la legalità dell’ufficio scolastico regionale R. Diana e del Dirigente scolastico 1° Circolo di Giovinazzo A. Panebianco.

• Drammatizzazione finale• Partecipazione alla marcia per la “Giornata della

Memoria e dell’Impegno nel ricordo delle vittime della mafia” tenutasi a Bari il 15 Marzo.

• Realizzazione di un testo su tale marcia.

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INTESTAZIONE DELL’AULA MULTIMEDIALE

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DRAMMATIZZAZIONE FINALE

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CARTELLONISTICA

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MANIFESTAZIONE A BARI:LA MARCIA

15 MARZO 2008

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UN TESTOPromuovere la cultura della legalità sin dalla scuola primaria è

importante perché si riflette sui principi della libertà e della giustizia. Partendo dallo studio che hai affrontato sulla Costituzione, racconta quello che hai studiato e poi esprimi quello che tu pensi anche alla luce della manifestazione a cui parteciperai il 15 marzo prossimo a Bari.

Per i cittadini italiani le regole da rispettare sono tutte nella Costituzione. In essa ci sono tantissimi articoli che dettano le regole di comportamento e che fanno degli italiani buoni cittadini. Un articolo, dei 139 che fanno parte della Costituzione, è: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

La mafia è la negazione del rispetto e della libertà perché colpisce i più deboli: i bambini e le donne. Per questo motivo un prete di nome don Luigi CIOTTI, con l’associazione LIBERA, recupera bambini e donne oggetto di commercio e bersaglio della mafia.

Conoscendo i piccoli don Luigi afferma: “i bambini non hanno nessuna colpa! Non sono cattivi! “.Prima che l’Italia diventasse uno stato unito era divisa nel regno delle due Sicilie e in altri due territori.

Mentre questi ultimi erano controllati dal governo quello delle due Sicilie era completamente abbandonato a se stesso. Così piccoli gruppi di persone cominciarono ad imporre regole a proprio vantaggio. Al sud quindi in base al territorio controllato si formarono diversi gruppi criminali mafiosi con nomi diversi: in Campania c’è la camorra, in Calabria la “ ndrangheta”, in Puglia la sacra corona e in Sicilia “ cosa nostra”.

Tutti questi gruppi concorrono ad affermare il principio dell’illegalità, dell’oppressione e della violenza. Ad alimentare la mafia è l’omertà di quei cittadini che per paura di essere coinvolti fanno finta di non aver visto o sentito nulla. Ci sono però tanti uomini e donne che a questo modo di pensare si oppongono, rischiando la vita, perché credono nei valori della democrazia e del rispetto.

Proprio a scuola stiamo studiando, eroi dei nostro tempo, alcune vittime della mafia come Paolo BORSELLINO, Giovanni FALCONE ,Graziella CAMPAGNA e Peppino IMPASTATO. Proprio quest’ultimo mi ha colpito perché, pure essendo cresciuto ed “educato” da una famiglia mafiosa ha avuto il coraggio di opporsi a questo modo di pensare denunciando pubblicamente attraverso la sua stazione radio, gli atteggiamenti mafiosi, mettendoli in ridicolo.

La manifestazione del 15 marzo ci ricorda che la legalità è alla base della convivenza civile. Se impariamo a rispettare le diverse opinioni avremo la speranza di un mondo migliore. In un mondo in cui il valore della vita sta perdendo di significato, noi piccoli possiamo insegnare agli adulti la convivenza pacifica e il senso dell’altro.

L’illegalità è un diritto inumano. L’educazione porta al rispetto dei diritti dell’uomo. SIMONA B.

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UN GRAZIE • All’Amministrazione Comunale• Al Sindaco e l’Assessorato ai Servizi Sociali• Al Dirigente Scolastico “A. Panebianco”• All’associazione “LIBERA”• All’associazione “AVVISO PUBBLICO”• Alle docenti: Lobasso, Mastropasqua,

Picca, Picerno, Piscitelli, Valente.• Agli alunni delle classi V

Realizzazione ppt: Ditillo Paolina.