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PROGETTO EDUCATIVO
ASILO NIDO” I BAMBINI DELL’ALBERO AZZURRO2
ANNO EDUCATIVO 2016-2017
Il nostro nido è una struttura che raccoglie i bambini suddivisi in
tre sezioni: piccoli, medi e grandi per una capienza totale di 69
bambini. La struttura del nido si compone di ampie stanze
allestite in laboratori creativi, che stimolano le capacità
manipolative e cognitive dei piccoli utenti.
L’ingresso al Nido rappresenta per molti piccoli utenti la prima
esperienza di distacco nei confronti dei propri genitori o di
figure genitoriali oltre al primo incontro con una “società”
allargata. L’asilo nido si pone come obiettivo quello di favorire
tutte le capacità e competenze che in nuce si trovano all’interno
di ogni bimbino (capacità affettive, emozionali, cognitive e
psicomotorie). Il dispiegamento di tali capacità è sostenuto
anche soprattutto dallo sviluppo dell’autonomia. Sono temi molto
importanti e pregni di significati che necessiterebbero di un
approfondimento, ma che per motivi di spazio non verrà
effettuato in questa sede. In questo contesto uno degli aspetti
importanti da mettere in evidenza è il fatto che tutti gli
obiettivi psico-educativi che si pone il Nido è mediato dal gioco e
dalla socialità, aspetti che saranno omnipresenti per tutti e tre
gli anni di frequenza.
. Le attività si dividono in attività di gruppo (psicomotricità,
canto, narrazione, oltre alla diverse routines) e attività di
piccolo gruppo sviluppati in laboratori col piccolo gruppo (pittura,
manipolazione, espressioni simboliche, gioco euristico, ecc.).
Il nido è uno spazio strutturato, pensato ed organizzato in
maniera tale da favorire al meglio la crescita psico-affettiva dei
bambini. La strutturazione degli spazi è soggetta anche a
cambiamenti in itinere per adattarsi al meglio alle reali esigenze
dei bambini frequentanti il Nido. Mensilmente (o anche
quindicinalmente) l’intero Gruppo delle Educatrici si riunisce con
Il Funzionario Educativo per valutare, monitorare, verificare ed
eventualmente modificare, l’andamento globale del Nido sia dal
punto di vista pedagogico, sia dal punto di vista meramente
organizzativo. In questo contesto in base alle risorse
economiche o umane, si esplicitano i mezzi per concretizzare le
finalità da raggiungere. Anche le Assemblee dei Genitori e gli
incontri di Sezione rientrano in questa ottica di verifica del
lavoro svolto e di nuove proposte fattibili.
Il Gruppo Educativo
NIDO “I BAMBINI DELL’ALBERO AZZURRO”
ANNO EDUCATIVO 2016/2017
PROGETTO EDUCATIVO SEZIONE PICCOLI
Premessa L’obiettivo principale che l’intervento educativo si prefigge è lo
sviluppo psico-fisico ottimale del piccolo.
Il piano di lavoro educativo realizzato per la sezione Piccoli è
frutto di un attenta e sistematica osservazione di ogni singolo
bambino nella quotidianità.
Nella prima età è necessario:
-sviluppare le abilità sensoriali;
-stimolare l’attività motoria per esplorare, scoprire ed
orientarsi nello spazio;
-conquistare l’autonomia;
-favorire le relazioni amichevoli con l’altro, bambino o adulto che
sia.
Il ruolo dell’adulto è fondamentale per stimolare costantemente
la percezione e l’auto identificazione del bambino e far vivere a
lui esperienze formative attraverso la predisposizione di
occasioni idonee e attività ludiche.
La nostra sezione accoglie bambini di età compresa tra i tre e i
dodici mesi.
La peculiarità di questo gruppo di bambini è rappresentata
dall’eterogeneità di esigenze di abilità raggiunte dal bambino e
naturalmente dal vissuto di ogni singolo.
Nel periodo di vita in esame il piccolo:
-conosce;
-sperimenta il proprio corpo;
-inizia ad acquisire una propria identità;
-distingue gli altri da se;
-è molto egocentrico, curioso;
-difficilmente condivide lo spazio, i giochi e l ‘adulto.
I nostri bambini manifestano la loro affettività attraverso il
bisogno di contatto corporeo e di un rapporto individualizzato
con chi si prende cura di loro.
I primi due mesi di permanenza al nido del bambino sono
fondamentali per soddisfare le nostre esigenze di:
-conoscenza con i genitori;
-colloqui individuali;
-scambio di informazioni
Per consentire la costruzione di un rapporto di fiducia reciproco
tra genitore ed educatore, necessario per il benessere del
bambino e la serenità del genitore nell’affidarci il bambino.
Inserimento graduale del bambino
Organizzazione dello spazio
Osservazione mirata del singolo e del gruppo
Strutturazione dello spazio
Nell’ organizzazione dell’ambiente si è cercato e si cerca
continuamente di stimolare l’esplorazione, la sperimentazione
spontanea, la motricità, garantendo nel contempo i bisogni di
affettività e di sicurezza che ognuno di loro manifesta.
Attraverso il riconoscimento del luogo e degli oggetti presenti in
sezione il bambino acquista chiari punti di riferimento che lo
aiutano ad orientarsi in uno spazio nuovo e diverso da quello di
casa.
Gli arredi presenti in sezione sono Polifunzionali, nel senso che
possono soddisfare più esigenze creando cosi spazi ed angoli all’
interno dei quali i piccoli possono muoversi liberamente.
Poniamo l’accento sullo spazio psicomotorio.
Una delle sensazioni che più ama provare il bambino è quella del
superamento degli ostacoli, entrare ed uscire dal tunnel, salire e
scendere da scalette o da piccoli scivoli.
Tutto ciò porta ad una prima forma di autonomia motoria, di
sicurezza, di libertà nei movimenti, di gratificazione e di
percezione dello spazio.
Il materiale ludico, così come gli arredi, sono tutti a dimensione
bambino, sono per lo più posti all’altezza dei loro occhi e delle
loro mani per favorire la libera scelta dei giochi e il loro buon
utilizzo.
Programmazione Il piano di lavoro annuale per la sezione Piccoli si orienta nel
campo di Esperienza della Corporeità.
Tale scelta sta a segnare come la fisicità del bambino è il primo
oggetto di scoperta e strumento di sviluppo di tutti gli altri
ambiti della personalità.
Campo di Esperienza
“Io corpo”
Sviluppo Sviluppo
percettivo relazionale
Sviluppo Sviluppo
motorio espressivo
comunicativo
Obiettivi
1)Sviluppo Percettivo: il bambino raggiunge questo sviluppo
attraverso il proprio corpo gattonando,strisciando,camminando
nella sezione e conosce, sperimenta,esplora l’ambiente in cui si
trova. Afferra,utilizza,lancia,assaggia,manipola,guarda,osserva il
materiale ludico presente in sezione:
-sonagli,pupazzi di gomma,carta che scricchiola;
-oggetti di forma,colore e dimensione diversi;
-cubi,scatole di diversa grandezza da incastrare;
-oggetti con filo da trainare,sacche con piccoli animali di gomma;
-primi libri cartonati,plastificati o di stoffa.
2)Sviluppo motorio: il bambino raggiunge questo sviluppo
attraverso il movimento conosce e sperimenta le parti del
proprio corpo e le sue funzioni.
Acquisisce il controllo parziale e globale degli schemi motori
generali:
-acquisizione dello schema corporeo (giochi allo
specchio,canzoncine,filastrocche);
-padronanza del movimento(vengono organizzati alcuni percorsi
con ostacoli,esercizi psicomotori);
-coordinazione della motricità fine (travasi di materiali da un
recipiente all’altro ed attività di tipo manipolativo con
farina,acqua,colori a dito).
3) Sviluppo espressivo - comunicativo: il bambino raggiunge
questo sviluppo attraverso la percezione di ogni comunicazione
pre-verbale e verbale:
-imitazione di suoni e versi;
-comunicazione attraverso gesti,espressioni del viso(mimica
facciale),espressioni del corpo;
-lettura di immagini,canzoni mimate, ascolto di
audiocassette,giochi allo specchio,travestimenti.
4)Sviluppo relazionale: il bambino raggiunge questo sviluppo
attraverso la prima presa di coscienza del proprio corpo in
relazione agli altri.
Il bambino impara a condividere gli spazi con altri “corpi”
interagendo con gli altri e prende coscienza di se nel gruppo:
-costruzione della propria identità (io corpo-io altri);
-prime forme di socializzazione e superamento del proprio
egocentrismo;
-interazione educatrice-bambino, bambino-bambino.
Tutto ciò porta alla presa di coscienza della realtà che lo
circonda e a modificarla attraverso varie tappe.
Metodologia e strategie operative
Sappiamo che il cervello dei bambini si sviluppa rapidamente e si
sviluppa in risposta a flussi di stimoli provenienti dall’ambiente
attraverso i sensi: tatto, gusto, udito, vista e attraverso il
movimento del corpo.
Sappiamo anche che il cervello autonomamente cerca di
procurarsi gli stimoli. I metodi da noi proposti tenderanno
proprio a questo e quindi useremo:
-materiali naturali(foglie secche, tappi di sughero, carta, farina,
ceci, fagioli, carta colorata, ecc);
-materiali vari(mollette, scatole, sonagli, pennelli, ecc)
-materiali strutturati(giocattoli precostituiti);
-percorsi motori;
-piccoli strumenti musicali;
-costruzione del cestino dei tesori.
Verifica
Ogni momento della giornata al nido è spunto per noi educatrici
per Monitorare e Verificare l’evoluzione delle acquisizioni e la
maturazione delle competenze dei vari campi di sviluppo:
motorio, cognitivo, linguistico e relazionale.
EDUCATRICI:
Isabella Curati
Marilena Urilli
Patrizia Dari
NIDO “I BAMBINI DELL'ALBERO AZZURRO”
ANNO EDUCATIVO 2016-2017
PROGETTO EDUCATIVO SEZIONE MEDI
La sezione è composta da 20 bambini di età compresa tra i 12 e i
24 mesi e da 5 educatrici che si avvicendano nel corso della
giornata.
Il Progetto Educativo che viene seguito da tutto il Gruppo
Educativo si fonda sul percorso verso l’autonomia che il bambino
è stimolato a intraprendere, come persona dinamica e attiva, in
grado di organizzarsi e di interagire con il contesto e con la
realtà, in modo originale e adeguato ai propri bisogni. Grande
importanza viene attribuita alla storia personale di ciascun
bambino e alla presenza dell’adulto che si offre come
riferimento affettivo e di ascolto.
Il nostro intervento pedagogico si attua attraverso scelte di
metodo che definiscono e valorizzano:
l’ambientamento dei bambini al nido, come progressiva
scoperta di una realtà che si arricchisce e che può essere
compresa e vissuta in coerenza con l’ambiente familiare già
sperimentato, attraverso il contributo e la partecipazione
dei genitori;
la relazione con l’adulto, volta ad assicurare, un contesto
di benessere e accoglienza affettiva, di attribuzione di
senso e significato allo svolgersi consapevole delle attività
rituali: favorendo in questo modo la sperimentazione
autonoma delle competenze del bambino;
le relazioni socio-affettive con i coetanei, come
esperienza e percorso di comprensione e di assimilazione
della realtà del nido e del proprio mondo interiore e come
ambito privilegiato di socializzazione, di
sperimentazione/scoperta e di apprendimento;
la dimensione rituale di alcune attività quotidianamente
ripetute, dedicate sia alla sfera soggettiva (l’igiene
personale, l’alimentazione, il sonno, l’entrata e l’uscita, il
saluto), sia alla sfera collettiva (momenti ludici prestabiliti
che collegano fra loro le diverse attività della giornata),
come occasione per la costruzione di un rapporto affettivo
rassicurante che, permetta al bambino di percepire,
assimilare, riconoscere, prevedere e rielaborare l’alternarsi
delle sequenze in cui si scompongono le situazioni e di
giungere così alla comprensione graduale di una realtà
complessa.
Il nostro metodo educativo è teso a:
offrire costantemente una relazione di ascolto, attenta a
rispettare i tempi di ciascun bambino, per far si che
l’intervento educativo si attui come graduale
accompagnamento, lungo i personali percorsi di crescita;
curare il rapporto con la famiglia, fin dai primi contatti,
per renderla parte attiva e integrante del percorso
educativo che il nido offre, attraverso una relazione
collaborativa, dove il bambino venga sempre posto al centro
del dialogo costante;
sostenere e stimolare l’autorganizzazione del bambino,
attraverso la strutturazione non rigida del contesto, dove
l’organizzazione degli spazi (sia interni che esterni), dei
tempi e delle attività e la presenza di oggetti e di arredi, si
caratterizza come sistema di mediazione nell’incontro del
bambino con la realtà;
proporre e realizzare un sistema relazionale fondato
sulla globalità dei linguaggi (corporeo, tonico-gestuale,
psicomotorio, grafico-pittorico, logico-verbale) e
confermato da una modalità della comunicazione stabile e
prevedibile che consenta al bambino di assumere
comportamenti intenzionali e finalizzati;
valorizzare le relazioni spontanee fra coetanei, favorendo
il coinvolgimento emozionale e affettivo dei bambini, la loro
tensione comunicativa spontanea, le loro interazioni
reciproche, i loro processi imitativi e il raggiungimento
graduale di una dimensione collettiva;
curare una scelta e un utilizzo ragionato dei materiali
ludici e didattici, privilegiando l’opportunità di sollecitare
nel bambino comportamenti espressivi e comunicativi,
rielaborazioni fantastico-affettive, funzioni cognitive;
seguire il processo evolutivo dei bambini attraverso una
lettura sistematica dei loro comportamenti, servendosi del
metodo dell’osservazione e di efficaci strumenti di
valutazione e verifica;
prefigurare un insieme di risposte ai bisogni del bambino,
significative per la loro valenza socio-relazionale, in quanto
opportunità di sperimentare la condivisione collettiva,
l’incontro con le regole, il confronto con le esigenze dei
coetanei e l’adattamento positivo alla realtà.
La giornata al nido è scandita da momenti ricorrenti e
prestabiliti detti “routine”. Le routine sono importanti perché
con regolarità e prevedibilità, scandiscono il tempo: per questo
si definiscono “azioni ritualizzate” che con le loro sequenze
significative restituiscono al bambino il senso della stabilità e
della continuità. Momenti di routine sono: l’entrata, l’uscita, il
pranzo, il sonno ma anche l’igiene personale come il cambio, il
lavaggio delle mani
La sezione è stata suddivisa in piccoli angoli attrezzati per poter
stimolare in modo armonico le aree delle funzioni dello sviluppo
psico-fisico-sociale.
AREA COGNITIVA
AREA MOTORIA
AREA DELLA RELAZIONE AFFETTIVA
AREA DELLE AUTONOMIE
AREA DELLA SOCIALITA’
Area Cognitiva
Giochi cognitivi: incastri, costruzioni, , forbici, colori, pannelli
per i travasi
Obiettivi: il bambino attraverso l’utilizzo di giochi specifici, è
stimolato a riconoscere colori, oggetti, materiali, suoni che lo
portano all’acquisizione di conoscenze adeguate alla sua età.
Apprendimento del concetto di prima-dopo-dentro-fuori e
acquisizione della capacità di orientamento nello spazio.
Lettura: libri assortiti di varie misure.
Obiettivi: attraverso la lettura, il racconto il bambino è
stimolato all’ascolto, al ricordo, alla fantasia.
Musica: canzoncine cantate insieme alle educatrici ).
Obiettivi: stimolazione all’acquisizione del ritmo, sviluppo del
linguaggio.
Area motoria
Giochi di grande motricità: percorsi motori, palle, scivoli,
tricicli, altalene, scale.
Obiettivi: accrescimento delle possibilità a delle potenzialità di
movimento del proprio corpo, perfezionamento della
coordinazione dell’equilibrio e della deambulazione.
Area della relazione affettiva
Relazione con l’educatrice nei momenti di cura e socializzazione
nel gruppo dei bambini.
Obiettivi: rilassamento, benessere, piacere dell’interazione,
socializzazione.
Area delle autonomie
Incoraggiamento del bambino da parte delle educatrici a “ fare
da solo”.
Obiettivi: acquisizione delle capacità cognitive-motorie-sociali-
relazionali, affinamento delle abilità motorie, autonomia,
migliore re con il mondo circostante.
Area della socialità
Gioco simbolico: angolo della cucina, , angolo dei travestimenti,
Obiettivi: possibilità di esprimere azioni dandogli significati e
contenuti di azioni già vissute e
osservate in altri momenti e in altri contesti.
TRAGUARDI
Settembre e ottobre:
reinserimento dei bambini al nido, esplorazione della nuova
sezione, sviluppo delle routine,
momenti di ricerca libera.
Obiettivi: favorire l’esplorazione dell’ambiente e la curiosità per
i materiali di gioco, sviluppare,
ampliare, rafforzare progressivamente i rituali nei diversi
momenti della giornata per favorire il senso di appartenenza e
punti di riferimento precisi che daranno al bambino sicurezza e
stabilità
affettiva.
Strumenti prevalenti: l gioco “euristico” (giocare con materiali
di uso comune catalogati per tipo e riposti non più in sacchette
appese al muro, ma in contenitori aperti e visibili), la “scatola
azzurra” (vaschetta contenente farina gialla dove poter creare
un mondo fantastico con piccoli animali, conchiglie, bastoncini di
legno).
Novembre, dicembre, gennaio, febbraio:
socializzazione tra coetanei, interiorizzazione delle routine,
sperimentazione di diversi linguaggi
espressivi, riconoscimento del se e degli altri, esercizio di
strategie motorie e sviluppo della memoria tattile-visiva-
acustica-olfattiva-gustativa.
Obiettivi: rafforzare nel bambino lo spostamento dell’interesse
dai suoi genitori a se stesso, alle educatrici, ai coetanei,
all’ambiente circostante. Favorire il graduale sviluppo socio-
affettivo della relazione-interazione con l’ambiente
Strumenti prevalenti: percorsi motori, percorsi tattili-
gustativi, attività musicali e manipolative, attività grafico-
pittoriche, , filastrocche, canzoncine, , incastri,
travasi.
Marzo:
laboratorio “genitori al nido”. Saranno organizzati incontri
durante i quali, tutti i genitori, (tre per volta), trascorreranno
alcune ore della mattinata in sezione proponendo loro delle
attività da fare tutti insieme. .
Aprile, maggio, giugno:
giochi all’aperto e giochi con l’acqua, creazione di un piccolo orto.
Verifica dei livelli raggiunti dai bambini.
Obiettivi: sperimentazione di attività all’aperto, contatto con la
natura, accrescimento del livello di autonomia raggiunto,
consolidamento delle capacità espressive e motorie
EDUCATRICI:
Cavaliere Maria
Colladel Monica
Dari Patrizia
Gallo Francesca
Scacchi Diana
NIDO “I BAMBINI DELL'ALBERO AZZURRO”
ANNO EDUCATIVO 2016-2017
PROGETTO EDUCATIVO SEZIONE GRANDI
Il nido è uno spazio strutturato, pensato ed organizzato, nel
quale il bambino ha la possibilità di crescere, condividere e fare
attività, sperimentando contesti e relazioni diversificati.
Una giornata tipo al nido è così strutturata:
H. 8.00-9.15 accoglienza dei bambini, un saluto agli
amici-gioco libero.
H. 9.30 spuntino di metà mattinata.
H. 10.00 attività strutturate: ogni bambino con
l’Educatrice, occupa a rotazione
spazi diversi dell’ambiente
H. 11.15 ci prepariamo per il pranzo.
H.11.30 pranzo.
H.12.30 momento del bagno, cambio.
H. 13.00 è l’ora di dormire.
H. 15.00 risveglio e cambio.
H. 15.30 merenda e gioco libero.
H. 15,30 -16.30 uscita.
Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo
formativo determinante per lo sviluppo della sua personalità.
Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad
agire, ad operare sulle cose che lo circondano e ad investire sulle
cose che vorrebbe possedere.
Il gioco è considerato come il modo più naturale per costruire i
propri metodi di conoscenza e di comportamento; quindi tutte le
attività sono espresse in forma ludica.
Il progetto educativo si concretizza in un insieme di interventi
pensati per il bambino, che manifesta bisogni relazionali,
affettivi, cognitivi e psicomotori, ai quali l’educatrice cerca di
rispondere attraverso modalità adeguate alla circostanza, per
far sentire il bambino speciale ed unico.
OBIETTIVI
1. Osservare l’ambiente circostante;
2. rilevare i mutamenti dell’ambiente;
3. riconoscere le caratteristiche delle stagioni;
4. maturare il rispetto per la natura;
5. favorire l’approccio a materiali ed a frutti diversi;
6. scoprire i sapori e discriminarli;
7. scoprire gli odori e riconoscerli;
8. arricchire il linguaggio;
9. conoscere il significato delle festività che vive durante
l’anno;
10. favorire la crescita individuale attraverso la
collaborazione e la condivisione di un’esperienza.
PROGETTO: ALLA SCOPERTA DELLE STAGIONI
Il progetto Educativo per l’anno 2016 - 2017 è dedicato alle
stagioni e presenta gli strumenti per accompagnare i bambini alla
scoperta dei cambiamenti climatici stagionali della natura.
L’osservazione di questi cambiamenti da ai bambini la possibilità
di rapportarsi alla realtà ambientale e naturale e di poter
raccontare ed esprimere, a modo loro, il trascorrere del tempo.
L’ambiente naturale può diventare un inesauribile fonte di
esperienze educative attraverso il quale i bambini potranno
individuare relazioni spazio-temporali. Comprendere termini
relativi a semplici concetti fisici, comunicare le sensazioni e le
esperienze vissute all’interno.
Il progetto verrà attuato dal mese di ottobre al mese di giugno.
I bambini saranno coinvolti in un percorso ricco di diverse
esperienze sensoriali:
dal gioco libero alla sperimentazione di diverse tecniche
pittorico - espressive, alla ricerca delle emozioni suscitate
dall’ambiente. Attraverso la manipolazione, l’osservazione,
l’esplorazione e l’esercizio di semplici attività manuali e
costruttive, si vuole promuovere la coordinazione oculo -
manuale.
FASI DI SVILUPPO
Il progetto prevede il riconoscimento delle stagioni attraverso
l’osservazione e l’esperire dei fenomeni climatici e biologici
caratteristici di ogni stagione. Esso prevede, in oltre,
l’educazione alimentare attraverso la conoscenza dei frutti
propri di ogni periodo, che verranno proposti una volta alla
settimana, l’assaporarli, il conoscerne e riconoscerne il sapore e
gli odori, il discernere le categorie di aspro, dolce, amaro, salato,
comprendere e distinguere le sensazioni tattili: liscio, ruvido,
peloso, pungente attraverso i vari frutti che gli vengono
presentati, rafforzamento della conoscenza dei colori primari.
1. Autunno;
2. Inverno;
3. Primavera;
4. Estate.
1. Autunno
I bambini osservano le peculiarità climatiche ed ambientali
proprie della stagione come il cadere delle foglie, dagli altri.
Successivamente faranno una esperienza attiva con il toccarle,
raccoglierle, farne un collage, dipingerle sul foglio. Viene
proposta ai bambini l’assaggio di alcuni frutti di stagione come
ad es. uva, melograni, zucca, cachi; con relativa rappresentazione
grafica. Rappresentazione iconica della zucca e conoscenza del
frutto “nel piatto”: risotto con la zucca, zucca gratinata al
forno, conoscenza del riccio e della castagna.
1. Inverno
I bambini osservano il mutamento delle stagione attraverso il
mutare della natura: gli alberi spogli, i prati ricoperti di brina, le
mattine nebbiose, pupazzo di neve riprodotto su cartoncino con
l’ovatta (se nevica, si crea in giardino). Ai bambini viene proposta
la conoscenza dei frutti come arancia: intera e spremuta,
mandarino, pere e mele, kiwi.
Durante il periodo natalizio saranno impegnati in lavori a tema e
mangeranno prodotti tipici.
2. Primavera
In questa stagione gli bambini osserveranno il risveglio della
natura ed il nascere di nuovi frutti come fragole, spezie
aromatiche. Assaggeranno albicocche, pesche, pasta al pesto.
Riprenderanno le uscite frequenti in giardino, per favorire il
contatto diretto con gli elementi della natura.
Si costruirà il ramo fiorito: sopra un ramo spoglio i piccoli vi
incolleranno dei fiori e delle foglie in carta crespa. Faranno delle
rondini con il cartoncino che verranno appese nella sezione.
Durante il periodo pasquale saranno impegnati in lavori a tema e
mangeranno prodotti tipici.
4. Estate
I bambini esperiscono la stagione estiva attraverso i giochi
all’aperto. Mangeranno frutti come ciliege, melone, pane con
pomodori, pomodori con mozzarella, insalata. Faranno dei collage
che rappresentano i luoghi in cui andranno in vacanza. Racconto
delle storie, cantare insieme, ai piedi dell’albero azzurro.
Giochi con l’acqua all’aria aperta per rinfrescarsi dalla calura
estiva.
STRUMENTI
Durante l’anno i bambini osserveranno insieme alle educatrici i
cambiamenti climatici attraverso l’evoluzione naturale delle
stagioni:
scoprire ed assaggiare i frutti stagionali,
stimolare i cinque sensi,
approfondire la varietà cromatica della natura,
incoraggiare l’armonia dell’ascolto,
incitare l’entusiasmo del canto.
Esprimere le nuove conoscenze attraverso il metodo della
manipolazione e grafico pittorico.
Durante il susseguirsi delle festività i bambini saranno
accompagnati alla loro conoscenza empirica attraverso lavori
inerenti.
DOCUMENTAZIONE
Affissione dei cartelloni con i lavori dei bambini,
Fotografie,
Album personale di ogni bambino.
VERIFICA
Le educatrici sia in itinere che alla fine del percorso scolastico –
educativo, faranno delle riunioni di verifica per valutare il
percorso svolto da ogni bambino, gli obiettivi raggiunti e le mete
da raggiungere.
La progettazione è un importante strumento operativo –
educativo, che ci permette di non improvvisare; è flessibile, per
questo può cambiare ed essere modificato in corso d’opera in
relazione alle esigenze dei bambini, ai loro tempi di
apprendimento ed alle loro caratteristiche evolutive.
EDUCATRICI:
Rina Figlioli
Fausta Brunelli
Mirella Vacca
Tirolesi Barbara.