PROGETTO EDUCATIVO - Arcobaleno dei Bambini

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1 PROGETTO EDUCATIVO Della Scuola dell’Infanzia “ARCOBALENO DEI BAMBINI” San Giorgio su Legnano

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PROGETTO EDUCATIVO

Della Scuola dell’Infanzia

“ARCOBALENO DEI BAMBINI”

San Giorgio su Legnano

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PREMESSA

La Scuola dell’Infanzia “ARCOBALENO DEI BAMBINI” di San

Giorgio su Legnano (MI) nella formulazione del suo progetto

Educativo fa riferimento:

Alla Costituzione Italiana:

Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale …, senza distinzione

di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona.

Art.30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli”.

Art. 34: “La scuola è aperta a tutti…”

Alla Dichiarazione del Concilio Vaticano II

Gravissimum Educationes n° 1

“Tutti gli uomini, di qualunque razza, condizione ed età in forza della

loro dignità di persona hanno diritto inalienabile ad una educazione che risponda alla loro vocazione propria e sia conforme al loro temperamento, alla differenza di sesso, alla cultura e alle tradizioni del

loro paese, ed aperta alla fraterna convivenza con gli altri popoli, al fine di garantire la vera unità e la vera pace sulla terra.

La vera educazione deve promuovere la formazione della persona umana sia in vista del suo fine ultimo, sia per il bene dei vari gruppi di cui l’uomo è membro ed in cui, divenuto adulto, avrà mansione da

svolgere”.

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Il P.E (Progetto Educativo) è il documento fondamentale che espone

l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico

dell’istituzione scolastica, e la nostra “Carta d’Identità”.

Il progetto educativo nasce come risposta ai bisogni dei destinatari e ai

fini dell’educazione.

Ci spinge ad adottare criteri di lungimiranza, prende in esame tutti i

documenti della scuola dell’Infanzia fino ad arrivare alle Indicazioni

Nazionali del Curricolo del 2012, e le motivazioni dell’educazione

educativa presenti nel contesto socio culturale.

Inoltre ci impegna a far si che la nostra scuola evidenzi la sua identità

ispirata ai valori umani, cristiani e costituzionali.

Per realizzare un processo di sviluppo che consideri la personalità

infantile nel suo essere nel suo divenire, in cui si fondano in armonia e

complementarietà la vita, la cultura e la fede.

Alla luce del nuovo scenario socio- culturale, della normativa

scolastica in continua evoluzione e della riflessione ecclesiale, in

quanto gestori, coordinatori, insegnanti ed educatori delle scuole

dell’Infanzia cattoliche e di ispirazione cristiana siamo chiamati a

ripensare, rielaborare e condividere per e con le famiglie il P.E,

consapevoli che i cambiamenti in atto- e la velocità con cui si

concretizzano – non contradicono il nostro precedente impegno

testimoniale, ma ci chiedono di essere sempre pronti a ricollocarci

nella realtà, in continuità con la finalità dell’educare cristiano.

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STATUTO

DELLA SCUOLA

La scuola dell’infanzia arcobaleno dei bambini ha sede nel comune di

San Giorgio su Legnano in via Visconti di Modrone ,4. Ebbe origine

per opera di un comitato locale costituitosi nelle persone dei signori

BIANCHI DOMENICO, DON GIULIO GALLI, MAGGIONI DR.

VIRGILIO, MALINVERNI ING. ETTORE, ORSI ING. GUIDO,

PRANDONI CAV. ERNESTO, RESTELLI GIOVANNI, TOIA

FRANCESCO e col concorso di pubbliche e private sottoscrizioni.

ANALISI DEL CONTESTO

La scuola dell’infanzia opera nel territorio abitato da circa 6000

abitanti. Il livello occupazionale è notevolmente differenziato: una

parte impegnata nel terziario commerciale e una parte nell’industria e

una parte nel settore impiegatizio.

SOTTOLINEATURA CARISMATICA

La scuola dell’infanzia cattolica di ispirazione cristiana, paritaria è

frutto della sensibilità educativa di coloro che vi operano. Lo spirito

dell’educazione della nostra scuola dell’infanzia si gioca nella

quotidianità dei gesti e delle scelte entrando in relazione in modo

amabile, affabile, allegro, semplice stando attenti alla totalità di ogni

bambino senza lasciarci sfuggire nulla del suo vissuto, così che

l’attività didattica diventi solo uno strumento attraverso il quale il

bambino può crescere e diventare persona libera e responsabile.

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IDENTITA’ DELLA SCUOLA

La nostra scuola : ✓ è nata come espressione dell’identità religiosa e ideale della

comunità locale, che ha inteso assumersi spontaneamente

l’impegno di soddisfare un’esigenza sociale quale l’educazione prescolare.

✓ Non persegue fini di lucro. ✓ Intende, nel rispetto dei primari diritti e doveri dei genitori di

educare i figli, radicare la propria proposta educativa aperta a

tutti nella concezione cattolica della vita che genitori e insegnanti si impegnano a rispettare in spirito di vicendevole

collaborazione. ✓ Riconosce pari dignità a tutti i bambini senza distinzione di

sesso, razza, lingua, religione condizione psico-fisica e socio-

economica.

PRESENZA RELIGIOSA DELLE NOSTRE SUORE

MISSIONARIE DEL SACRO CUORE

Dal carisma della sua fondatrice emergono i principi fondamentali che caratterizzano la loro missione religiosa: L’accoglienza: ai bambini e alle loro famiglie dal momento dal loro

ingresso nella nostra scuola. La cura della dignità e unicità della persona: si valorizza l’unicità di

ogni bambino dando importanza alle esperienze di vita quotidiana. Questo orientamento educativo favorirà nel bambino la capacità di autovalutarsi, cioè conoscere se stesso, autodeterminarsi e decidersi

per il bene riuscendo così a scoprire, grazie ad una visione cristiana della vita, la missione che sarà chiamato a compiere nella società.

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La gratuità’: mette al primo posto il bambino, favorisce il pieno sviluppo delle sue doti personali affinché scopra di poter essere a sua volta dono per gli altri. La gratuità porta alla costruzione di un’armonia

nel corpo docente e nella comunità educativa all’interno della scuola. La collaborazione: con gli altri soggetti educativi, quali la parrocchia

e soprattutto la famiglia, intesi come luogo di condivisione dei valori, di crescita e di educazione. La cooperazione è fondamentale perché l’educazione non si può esaurire nell’ambiente scolastico.

APPARTENENZA AL SISTEMA SCOLASTICO NAZIONALE

D’ ISTRUZIONE

TRADIZONE NOVITA’, CONTINUITA’

Le scuole dell’infanzia paritarie di ispirazione cristiana si collocano nel solco della tradizione sviluppando insieme novità e continuità di una cultura pedagogica che si confronta costantemente con il dibattito

attuale. Gli elementi costanti di questa tradizione sono così identificabili:

• LA COMUNITA’ intesa come luogo di cultura e di risorse che ha generato e continua ad alimentare la vita della scuola dell’infanzia paritaria e di ispirazione cristiana; ad essa la scuola è legata dall’appartenenza spirituale e dalla solidarietà

del servizio.

• LA FAMIGLIA intesa come soggetto cui compete il dovere primario dell’educazione dei figli.

• IL BAMBINO inteso come soggetto che deve crescere nella conquista dell’autonomia e nella realizzazione di sé.

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• L’EDUCAZIONE intesa come azione volta a promuovere il pieno sviluppo della persona.

Appartenere al sistema nazionale di istruzione significa essere scuola paritaria e inserirsi nella storia della scuola italiana, questo comporta:

❖ Far riferimento ai principi della costituzione italiana. ❖ Far proprie le finalità generali e specifiche delineate dal

Ministero dell’istruzione presentate nelle indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione 2012.

❖ Osservare il panorama legislativo e le direttive dell’amministrazione scolastica.

❖ Assumere gli IRC disciplinato dagli accordi concordatari e i requisiti per chi insegna tale disciplina dell’insegnante di religione cattolica.

❖ Essere espressione della libertà di insegnamento e di educazione in ordine all’autonomia scolastica.

❖ Essere consapevoli del ruolo pubblico e del significato sociale e civile della scuola cattolica.

APPARTENENZA ALLA FISM

Nel perseguire le proprie finalità, questa scuola intende anche beneficiare di un collegamento organico e stabile con le altre scuole cattoliche presenti nel territorio partecipando ad iniziative di

coordinamento realizzate dalla FISM alla quale essa aderisce.

ISPIRAZIONE CULTURALE E PRINCIPI DI RIFERIMENTO

I VALORI DI RIFERIMENTO

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I valori di riferimento che ispirano l’attività educativa della scuola sono anzitutto quelli del Vangelo, perché ciò che definisce la scuola cattolica è il suo riferirsi alla vera concezione cristiana della realtà.

Di tale concezione Gesù Cristo è il centro… è proprio nel riferimento esplicito e condiviso da tutti i membri della comunità scolastica, la

scuola cattolica in tal modo è consapevole di impegnarsi a promuovere l’uomo integrale, perché nel Cristo, l’Uomo perfetto, tutti i valori umani trovano la loro realizzazione piena e quindi la loro unità. Oltre

ad un chiaro riferimento ai valori evangelici questa scuola cattolica ispira la sua azione educativa anche ai valori espressi nella

Costituzione italiana e nei documenti sui Diritti dell’uomo e del bambino.

FINALITA’ DELLA SCUOLA

La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo

culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei

documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla

cittadinanza. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012). Essa si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità,

dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.

• Consolidare l’IDENTITÀ significa vivere serenamente tutte le dimensione del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente

sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio

o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo,

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appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.

• Sviluppare l’AUTONOMIA significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando

progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando

ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

• Acquisire COMPETENZE significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza

attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere,

narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di

ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

• Vivere le prime esperienze di CITTADINANZA significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai

loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e

alla diversità in genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento

eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente

di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le

famiglie e con la comunità.

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LO STILE EDUCATIVO

La nostra scuola dell'infanzia dal suo sorgere ad ora, è stata

caratterizzata ed ha goduto della presenza delle suore: del Cottolengo fino al 1993 e delle nostre suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù fino ad oggi. La loro presenza caratterizza l'impegno nell'educazione secondo lo spirito di famiglia, uno stile che pone al centro la persona e che

impronta i rapporti interpersonali con semplicità, libertà, lealtà, rispetto e collaborazione. Ciò si realizza attraverso la vita insieme, una presenza vigile ed

affettuosa, ferma ed empatica che, attraverso la preparazione qualificata nell'insegnamento e l'esempio del proprio modo di vivere,

accompagna la crescita del bambino verso la sua piena realizzazione. Ciò si realizza anche attraverso la cura della relazione educativa, che significa esercizio nell’ascolto attento di ciascun fanciullo e della

famiglia per renderlo attivo e consapevole della propria maturazione culturale, spirituale e umana. Il nostro metodo educativo vede una stretta collaborazione con la famiglia che riveste un ruolo

primario nella formazione del bambino, qualunque sia la sua cultura, religione e lingua.

“L’amore di Cristo Regnerà”

METODO EDUCATIVO

L’osservazione costante è il punto di partenza per conoscere la modalità d’interazione e comportamento del bambino con i coetanei e gli adulti. L’osservazione sistematica e la verifica poi, sono strumenti

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importanti per valutare il processo educativo di ogni alunno e per riequilibrare le proposte educative.

• L’osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale, in modo specifico dovrà essere curata l’attenzione verso gli alunni con BES.

• La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi

dell’apprendimento individuale e di gruppo.

L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le

prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Analogamente, per l’istituzione

scolastica, le pratiche dell’autovalutazione, della valutazione esterna, della rendicontazione sociale, sono volte al miglioramento continuo della qualità educativa.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze vengono effettuati per mezzo di attività didattiche, dialoghi, disegni.

SCUOLA INCLUSIVA E SCELTE EDUCATIVE

Bisogni Educativi Speciali

Le linee guida dell’UNESCO (2009) affermano che “la scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti”

Un sistema scolastico “incluso può essere creato solamente se le scuole comuni diventano più inclusive. In altre parole, se diventano migliori

nell’educazione di tutti i bambini della loro comunità”.

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L’idea non è differenziare per ogni singolo bambino, sarebbe impossibile ma trovare modalità che, utilizzando le risorse presenti( bambini compresi), per ottenere il massimo per ognuno.

L’inclusione è un processo di conversione del sistema verso l’ottimizzazione delle risorse disponibili, in primis attraverso la

riorganizzazione e la rifinalizzazione della “normalità” del fare scuola. E’ necessario, quindi riorganizzare e valorizzare le risorse presenti: compagni, insegnanti, curriculi, collaboratori scolastici, famiglia e

continuità.

L’integrazione di qualsiasi alunno con BES (Bisogni Educativi

Speciali) richiede un percorso progettuale e un clima relazionale adeguato, per diventare vera opportunità per il minore e la comunità.

Al fine di attuare e migliorare l’inclusione scolastica viene redatto il Piano Annuale dell’Inclusività (PAI allegato 2). Con la Nota

Ministeriale prot.1551 del 27 giugno 2013 il Miur fornisce indicazioni sul Piano Annuale per l’Inclusività, richiamando nello specifico la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la C.M. n.8 del 2013

prot.561 “Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, da

redigere entro il mese di giugno, con delibera del Collegio Docenti.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Il bambino La famiglia si impegna

a La scuola si impegna a

Ogni bambino è una vita

e ha diritto all’amore,

anche nelle situazioni più

difficili!

Sostenere con amore i

passi del bambino

all’interno della scuola,

fornendo a lui sostegno

nelle tappe della crescita.

Riconoscere nell’amore il valore

fondamentale della cura educativa

e si impegna a viverlo e a

praticarlo. Riconoscere le

competenze affettive fondamentali

della famiglia e le valorizza e si

impegna a costruire un clima

affettivo in continuità con gli

ambienti famigliari.

Ogni bambino deve

essere accolto, con la sua

specificità e le sue

caratteristiche e per

vivere le relazioni come

opportunità di crescita.

Favorire le relazioni tra

loro figlio e gli altri

bambini. Intesse inoltre

un livello profondo di

relazioni e di fiducia con

gli insegnanti che si

prendono cura del proprio

bambino e accoglie i

suggerimenti di

interazione con altre

agenzie educative o

servizi specialistici del

territorio.

Essere luogo di relazioni, dove

ogni persona possa sperimentare

la bellezza e la necessità di

costruire legami: favorisce

l’apprendimento cooperativo, si

apre al confronto tra esperienze

diverse, coinvolge le famiglie,

tesse una rete con altri servizi.

Il bambino deve avere la

possibilità di scoprire

quali sono le sue capacità

e le sue caratteristiche,

per esprimere se stesso e

credere nelle sue

potenzialità.

Valorizzare le

potenzialità del bambino,

mettendosi in ascolto

delle sue esigenze e delle

osservazioni che la scuola

fornisce, per aiutarlo a

esprimere se stesso con

fiducia.

Esprimere con chiarezza i valori

che la caratterizzano, in

particolare in riferimento

all’identità cristiana intesa come

punto di partenza per un dialogo

chiaro anche con posizioni

diverse, che vengono sempre

rispettate e accolte.

Per insegnare ad un

bambino a rispettare un

comportamento non

bastano le parole: ci

Rispettare le regole della

buona convivenza civile e

le regole specifiche che la

scuola propone dal punto

Promuovere regole che

garantiscano l’accesso per

rispettare tutti a scuola: bambini,

famiglie, personale educativo.

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vogliono buoni esempi e

coerenza.

di vista educativo,

relazionale,

organizzativo. Si impegna

inoltre a farle rispettare al

proprio bambino.

Imparare a imparare!

Scuola e famiglia si

trovano a condividere

l’educazione del

bambino.

Prestare interesse al

percorso educativo della

scuola per condividere

l’educazione del

bambino, partecipando

agli incontri individuali e

di gruppo, leggendo la

documentazione e gli

avvisi redatti,

partecipando agli incontri

di condivisione e

formazione proposti dalla

scuola.

Documentare con attenzione i

percorsi educativi dei bambini e a

comunicarli con chiarezza alle

famiglie, per condividere il

percorso educativo del bambino.

L’educazione è un

processo avviato dalla

famiglia in cui la scuola

si integra. Grazie al

bambino scuola e

famiglia possono

crescere insieme!

Essere aperti al confronto

per accogliere e donare,

perché anche la comunità

scolastica possa crescere

grazie all’esperienza

unica di ogni famiglia.

Crescere: si lascia toccare

dall’esperienza di ogni bambino e

di ogni famiglia per poter offrire

un servizio di sempre migliore

qualità e umanità, in quanto

arricchito dalla novità di ognuno.

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PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

Il Progetto Educativo ed il Piano Triennale dell’Offerta Formativa

della Scuola dell’Infanzia Paritaria di San Giorgio su Legnano vogliono rispondere alla domanda formativa della Comunità Educativa

di cui sono espressione. Nel rispetto della Carta Costituzionale, della Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e della Dichiarazione dei diritti delle bambine e dei

bambini, la Comunità Educativa chiede che la scuola sappia riconoscere e si impegni a promuovere una cultura in cui vengano

rispettati: ➢ il diritto alla vita, alla salute, all’educazione e istruzione, al

rispetto dell’identità personale, di genere, etnica, linguistica e

religiosa del singolo individuo, su cui si fonda la garanzia di una positiva qualità della vita;

➢ il diritto ad una famiglia, alla privacy, all’accoglienza ed alla protezione di ogni bambino;

➢ il diritto al riposo, allo svago, a dedicarsi al gioco e ad altre

attività ricreative appropriate all’età; ➢ il diritto allo sviluppo armonico della personalità in ogni fase

dell’età evolutiva, ed alla ricerca di significato della propria esistenza.

Il Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. n. 235/20017) è una

forma di “contratto formativo” sottoscritto tra scuola e famiglia, sulla base di reciproci impegni assunti in vista di un miglioramento della qualità della vita della scuola.

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LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

Le risorse Le risorse di cui la nostra Scuola dell’Infanzia si avvale sono costituite

fondamentalmente dalla Comunità e dalle strutture di cui dispone, dalla formazione continua, in servizio e di stage, dagli educatori, dalla

valutazione dei processi e dei risultati a cui vengono sottoposti il Progetto Educativo e il Piano Triennale dell’Offerta Formativa ed ogni programmazione specifica.

La Comunità educativa

La Comunità educativa è costituita dalla Comunità educante strettamente detta, di cui fanno parte il personale docente e non docente ed i genitori dei piccoli utenti, e da tutti coloro che in qualche

modo partecipano alla vita della scuola e direttamente o indirettamente incidono sulla formazione del bambino.

Accomunate dalla partecipazione al progetto comune, presenze e funzioni diversificate si pongono in relazione fra loro, interagendo secondo ruoli specifici e con compiti definiti in base al principio della

sussidiarietà, convinti della positività del confronto e dello scambio. Gli Organismi di partecipazione assicurano la partecipazione di tutte le

componenti e la democraticità delle scelte. Nella Comunità educante possiamo distinguere i diversi ruoli:

✓ Genitori, titolari del diritto-dovere dell’educazione dei figli;

✓ Bambini, piccoli utenti impegnati nell’apprendimento e nella crescita;

✓ Gestore, rappresentante legale dell’Ente con personalità giuridica, titolare della scuola;

✓ Collegio docenti, primo responsabile dell’attuazione della

programmazione educativo-didattica; ✓ Personale ausiliario, coinvolto nell’attuazione del Progetto

soprattutto per quanto riguarda la qualità del servizio;

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✓ Personale volontario, in appoggio al personale della scuola e in collaborazione con esso, è coinvolto in alcuni compiti di assistenza (assistenza alla nanna e pranzo).

Nel cammino formativo acquistano grande rilevanza anche le relazioni con la comunità ecclesiale e con il territorio, in uno scambio reciproco

di contributi che, mentre per un verso favoriscono l’educazione infantile, per l’altro contribuiscono all’evoluzione culturale della zona in cui è inserita la scuola.

Perché scuola e famiglia, insieme, diventino sempre più luogo dove

coltivare radici solide per prendersi cura del bambino, abbiamo costruito insieme un Patto Educativo di Corresponsabilità, per condividere una sorta di “mappa dei valori”, un modo interessante per

assumere orizzonti di impegno educativo e di responsabilità comuni per l’oggi e il domani.

All’interno della Comunità educante sono attivate le seguenti strutture di partecipazione:

• Assemblea dei genitori: è costituita da tutti i genitori della scuola, dalle docenti ed è presieduta dalla coordinatrice della scuola. L’incontro è programmato all’inizio di ogni anno

scolastico per la presentazione della programmazione annuale.

• Assemblea di sezione: è formata dall’insegnante di sezione, dai genitori dei bambini di ciascuna sezione ed elegge un genitore per il consiglio di intersezione. Per la condivisione della

programmazione attuale e la discussione dell’andamento generale della sezione. Programma un incontro all’inizio

dell’anno scolastico e a febbraio.

• Consiglio di intersezione: è composto dalle educatrici di sezione, da una rappresentante dei genitori per sezione, dalla coordinatrice didattica. E’ strumento di analisi dei problemi

della scuola e di ricerca di soluzioni adeguate. Collabora alla

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stesura, alla realizzazione ed alla verifica del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il nominativo dei componenti del Consiglio di intersezione è esposto alla bacheca degli avvisi.

Gli incontri sono programmati a novembre, e ad aprile. Viene redatto verbale da consegnare alle famiglie.

• Collegio dei docenti: è composto dalle insegnanti della scuola ed è presieduto dalla coordinatrice; gli compete, dal punto di

vista professionale, la programmazione delle attività educative e didattiche nei loro momenti di proposta, discussione, proposta al gestore e verifica. In genere si raduna una volta alla

settimana .

• Incontro di formazione: per il confronto e lo scambio in merito a tematiche educative con la presenza anche di esperti.

• Incontri extra con la coordinatrice. Nel modello comunitario di scuola ogni componente dà il suo

apporto specifico non solo all’elaborazione del Progetto Educativo e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa ma

anche alla loro attuazione e alla verifica e revisione critica degli stessi.

Il personale della scuola

La comunità educante è il fulcro della nostra organizzazione scolastica, spazio di condivisione e di convergenza educativa attorno ai valori esplicitati nel Progetto Educativo della nostra scuola.

All’ingresso della scuola è esposto l’organico con i nomi e le cariche del personale docente e non docente.

Nello specifico, è composta da:

✓ LEGALE RAPPRESENTANTE

✓ COORDINATRICE DIDATTICA ✓ 6 INSEGNANTI

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✓ 1 JOLLY ✓ 1 ASSISTENTE ✓ 1 CUOCA

✓ 4 PERSONALE AUSILIARIO ✓ PERSONALE VOLONTARIO

✓ 1 SEGRETARIA Ci avvaliamo inoltre della collaborazione di:

✓ INSEGNANTE SPECIALIZZATO PSICOMOTRICISTA ✓ INSEGNANTE SPECIALIZZATO IN MUSICA

✓ INSEGNANTE SPECIALIZZATO IN INGLESE ✓ UNA RELIGIOSA PER L’INSEGNAMENTO DELLA

RELIGIONE CATTOLICA

RISORSE MATERIALI

❖ Direzione - segreteria

❖ 6 sezioni (con angoli strutturati)

❖ Ampio corridoio (con armadietti per riporre gli indumenti e gli oggetti personali)

❖ Salone – gioco e Sala psicomotricità

❖ Sala da pranzo

❖ Sala della nanna

❖ 2 Spazi laboratorio

❖ Cucina e Dispensa

❖ Angolo della preghiera (CAPPELLA)

❖ Servizi igienici per bambini

❖ Servizi igienici per il personale

❖ Servizi igienici per disabili

❖ Lavanderia

❖ Grande giardino alberato con giochi

❖ Angolo gioco con pavimentazione anti-trauma.

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La scuola, in merito alla sicurezza delle persone e degli ambienti, si attiene alle disposizioni del D. Lgs 81/2008.

La giornata scolastica

“Le attività libere e strutturate, le esperienze socializzate e quelle

individuali, i momenti di accoglienza e le attività ricorrenti esigono una attenta considerazione dei tempi necessari per realizzare un sereno alternarsi di proposte che richiedono una diversa intensità di impegno”.

Inoltre, “in una prospettiva di valorizzazione ed integrazione di tutte le esperienze formative, le attività ricorrenti di vita quotidiana rivestono

un ruolo di grande rilievo, dal momento che il bambino sviluppa la sua autonomia e potenzia la sua abilità anche mediante comportamenti

usuali ed azioni consuete”.

GLI SPAZI DELLA SCUOLA

Spazi della

scuola

Si soddisfa il bisogno... Le attività

Nella sezione ...di sicurezza, di continuità e stabilità delle relazioni e dei ritmi.

Attività di gruppo e di gioco

Nei laboratori ....di conoscenza, di sperimentazione, di ricerca e soddisfazione di interessi e curiosità.

Attività specifiche e percorsi di piccolo gruppo

Nei saloni ... di gioco autonomo e guidato, in grande gruppo con l’allargamento delle relazioni, di crescere attraverso le autonomie, di comunicare e rielaborare le esperienze

Attività di gioco motorio, simbolico, ricreative. Attività collegate alla programmazione

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LA GIORNATA SCOLASTICA

TEMPI ORARI indicativi ATTIVITÀ

Accoglienza in piccolo gruppo - PRESCUOLA

7.30 – 9.00 Interazione affettiva e verbale. Gioco negli spazi del salone

INGRESSO 9.00 – 9.15 Gioco negli angoli della sezione

Preparazione delle attività 9.15 – 9.45

Canzoni, calendario, appello, incarichi. Il momento del cerchio e la presentazione delle attività della giornata

Attività strutturate 9.45 – 11.00

Attività in sezione. Laboratorio in classe Gioco autonomamente gestito. Giochi di movimento guidato

Igiene personale, preparazione al pranzo

11.00 – 11.45

Distribuzione degli incarichi, igiene personale, preparazione al pranzo

Pranzo 11.45 – 12.45 Pranzo

Gioco 12.45 – 14.00 Ricreazione, giochi liberi e/o organizzati, canti

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Riposo per i piccoli 13.15 – 15.30 Cure igieniche, preparazione al sonno, ritualità

Cure igieniche 14.00 – 14.15 Cure igieniche per i mezzani e i grandi, per i piccoli che non riposano

Attività strutturate 14.15 – 15.30

Attività didattica per i grandi, i mezzani, i piccoli che non riposano, attività di recupero, giochi liberi e/o organizzati, riordino

uscita 15.45 – 16.00 Il saluto

Prolungamento di orario - DOPOSCUOLA

16.00 – 17.45

Gioco motorio nel salone della psicomotricità, ascolto di racconti, attività grafica

CURRICOLO DIDATTICO

Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di

apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per

tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di

esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e

linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di

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evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. (dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012)

❖ IL SÉ E L’ALTRO. I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle

trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Nella scuola hanno

molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le

prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni

❖ IL CORPO E IL MOVIMENTO. I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come

strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico.

❖ IMMAGINI, SUONI, COLORI. L’esplorazione dei materiali

a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il

gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico pittoriche, i mass-media, vanno scoperti

ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.

❖ I DISCORSI E LE PAROLE. La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e

conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È il mezzo per esprimersi in

modi personali, creativi e sempre più articolati.

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❖ LA CONOSCENZA DEL MONDO. I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri.

Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro

idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per

rappresentare significati.

Il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di

vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso,

il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a

promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.

Il sé e l’altro

• Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

• Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre

più adeguato.

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• Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto

con altre.

• Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione

tra chi parla e chi ascolta.

• Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

• Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli

spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

• Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento

delle piccole comunità e della città.

Il corpo e il movimento

• Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

• Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di

igiene e di sana alimentazione.

• Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con

l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

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• Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza,

nella comunicazione espressiva.

• Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

Immagini, suoni, colori

• Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

• Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

• Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione

• Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

• Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

• Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I discorsi e le parole

• Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio

lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

• Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in

differenti situazioni comunicative.

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• Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i

significati.

• Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare

attività e per definirne regole.

• Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

• Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

La conoscenza del mondo

• Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta

quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

• Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

• Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

• Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

• Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

• Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

• Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc;

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segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

IL REGOLAMENTO INTERNO DELLA SCUOLA

Art.1

La Scuola dell' Infanzia "ARCOBALENO DEI BAMBINI":

a) è nata come espressione della identità religiosa e culturale della

Comunità locale, che ha inteso assumersi spontaneamente l'impegno

di soddisfare un'esigenza sociale quale l'educazione prescolare;

b ) non persegue fini di lucro;

c) intende, nel rispetto dei primari diritti e doveri dei genitori di

educare i loro figli, attuare la sua proposta educativa (cfr. lettera a)

collaborando con i genitori e le insegnanti;

d) considera la qualificazione e l'aggiornamento del proprio

personale, condizione fondamentale dell'impegno educativo.

Art 2

a) La scuola accoglie i bambini dai tre ai sei anni di età e attua ogni

anno un piano didattico-educativo secondo gli orientamenti

ministeriali.

La scuola funziona dal 05 settembre al 30 giugno di ogni anno con il

seguente orario:

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❖ INGRESSO: dalle ore 9.00 alle ore 9.15

❖ USCITA: dalle ore 15.45 alle ore 16.00

❖ Per bisogno occasionale giornaliero

b) organizza il servizio del pre e post scuola sia prima che dopo

l'orario scolastico (ore 7:30 - 9:00 ore 16:00 -17:45) affidandone il

compito a personale appositamente incaricato.

❖ Per periodi continuativi

❖ Per bisogno occasionale giornaliero.

Si prega vivamente di attenersi all'orario stabilito.

Il sabato è vacanza; le altre vacanze dell'anno sono regolate dal

calendario scolastico.

c) Ai fini della regolamentazione delle richieste di entrata/uscita

anticipata/posticipata dei bambini della scuola dell'infanzia, si precisa

quanto segue:

i genitori sono tenuti ad osservare scrupolosamente gli orari di entrata

e di uscita dei bambini dalla scuola; tuttavia in presenza di particolari

situazioni di necessità, il genitore potrà presentare richiesta di

modifica dell'orario utilizzando un apposito modulo.

Si specifica inoltre che per particolari situazioni di necessità si

intendono, di norma: le visite mediche, terapie fisiche o vaccinazioni.

USCITA PER VISITA MEDICA

Per motivi di salute (visita medica, esami clinici comprovati da

certificato), il bambino può entrare o uscire con orari modificati. Il

bambino può entrare in ritardo dopo la visita medica, previo

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preavviso, entro l'orario del pasto (ore 11,30) o tra le 13,00 e le 13,15

avendo già consumato il pranzo. Oppure per lo stesso motivo può

uscire dalle ore 13,00 alle ore 13,15.

USCITE PER TERAPIA

Per quanto riguarda i bambini per i quali è richiesta una terapia

(logopedia, fisioterapia, psicomotricità, ecc.); i bambini potranno

uscire dalla scuola e rientrare a seguito di una richiesta scritta della

famiglia, corredata da una attestazione in cui siano specificati giorni e

orari della terapia, redatta dalla struttura in cui viene effettuata.

d) La scuola accoglie i bambini diversamente abili i cui genitori ne

facciano richiesta, previ accordi con i competenti Organi ed Enti

Pubblici al fine di ottenere il personale specializzato di appoggio ed i

mezzi per un reale e positivo inserimento.

e) I bambini potranno lasciare la scuola dell'Infanzia solamente con le

persone maggiorenni espressamente elencate nel modulo d'iscrizione.

In casi eccezionali potranno essere affidati anche a persone minorenni

ma, solo se espressamente autorizzate da entrambi i genitori.

f) La scuola è sottoposta alla vigilanza igienico sanitaria della

competente autorità sanitaria.

Art. 3

La domanda di iscrizione:

a) si effettua presso la segreteria durante il mese di Gennaio. Sono

ammessi alla scuola dell'infanzia i bambini di ambo i sessi che abbiano

compiuto tre anni o che li compiranno entro il 31 dicembre dell'anno in

corso e che non abbiano ancora raggiunto l'età per l'iscrizione alla

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scuola elementare.

b) verrà accettata seguendo l'ordine di presentazione delle domande di

iscrizione e secondo le seguenti priorità:

❖ bambini residenti nel comune e/o nella parrocchia di San

Giorgio su Legnano.

❖ Bambini diversamente abili (con diagnosi funzionale).

❖ bambini che abbiano un fratello o una sorella frequentante la

scuola dell'infanzia

❖ bambini di cinque anni d'età

❖ bambini i cui genitori lavorano entrambi

❖ bambini non residenti ma che hanno i nonni residenti a San

Giorgio su Legnano

c) richiede il versamento di un importo a parziale copertura del

materiale didattico. Per i nuovi iscritti è richiesto il pagamento

anticipato della retta di settembre.

d) impegna i genitori a versare la retta mensile secondo le modalità

fissate di anno in anno dall'Amministrazione della Scuola. La retta va

versata anticipatamente entro il 10 del mese di riferimento, anche in

caso di assenza del bambino, col pagamento tramite R.I.D

(riscossione automatizzata della retta mediante addebito pre-

autorizzato sul contro corrente).

In caso di mancato pagamento entro il termine sopra indicato, la scuola

provvederà a mettere in mora i genitori del bambino a mezzo di lettera

raccomandata. Ove la morosità persista anche dopo la comunicazione

di cui sopra, la Scuola avrà facoltà di interrompere immediatamente la

frequenza del bambino da ogni attività riservandosi di richiedere le

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rette maturate non pagate. Il mancato pagamento di una sola retta

comporterà l’annullamento dell’ iscrizione effettuata per l'anno

scolastico successivo.

Art. 4

Le famiglie sono tenute ad assicurare la regolare frequenza degli

alunni.

Le assenze per malattia superiori a 5 giorni consecutivi (compreso

sabato e domenica) devono essere giustificate con autocertificazione.

All’insorgere di una malattia infettiva o di altri episodi trasmissibili per

contatto, è dovere della famiglia darne immediato avviso alla direzione

affinché siano messe in atto misure profilattiche a vantaggio dei

bambini frequentanti. Si ricorda che per le comuni forme epidemiche

proprie dell’età infantile, si dovranno osservare, salvo diverso parere

del medico, i seguenti giorni di assenza: Rosolia 5gg. - Parotite 15gg.

- Morbillo 7gg. - Varicella 7gg. – Scarlattina 10 gg. - Pertosse 10 gg. –

Epatite 10 gg.

Nel caso in cui il bambino si assenti per un mese intero oppure le sue

presenze in un mese non superino i 10 giorni, l’importo della retta del

mese successivo subirà una riduzione come deliberato dal Consiglio di

Amministrazione.

Un eventuale ritiro del bambino dalla scuola materna dovrà essere

comunicato tempestivamente alla Direttrice ed il pagamento della retta

sarà sospeso dal mese successivo.

Art. 5

Per la somministrazione dei farmaci si rimanda al protocollo

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dell'ATS presente in segretaria.

Art. 6

La responsabilità civile connessa al servizio scolastico, è coperta

dall'assicurazione regionale e da assicurazioni complementari

appositamente stipulate dall'Amministrazione della Scuola.

In caso di infortunio l'insegnante o la Direttrice chiamerà

immediatamente la famiglia a cui affida l'alunno e contestualmente

denuncerà l'evento. La famiglia, se necessario, accompagnerà il

bambino al Pronto Soccorso o dal medico curante e consegnerà alla

Scuola la documentazione clinica in cui compaiano diagnosi e

prognosi, entro e non oltre il terzo giorno dall'evento.

Art. 7

La Scuola dell’Infanzia fornisce la refezione conformemente alla

tabella dietetica suggerita dalla competente autorità sanitaria e gli

utenti sono tenuti a conformarsi al menù stabilito. Deroghe e diete

particolari sono ammesse solo per motivi di salute (intolleranze

alimentari, allergie ecc.) dietro presentazione del certificato medico. In

caso di esigenze temporanee e motivate, è possibile richiedere una

variazione del menù del giorno comunicandolo al mattino al

personale addetto all'ordinazione dei pasti.

Nel rispetto di altre religioni è vigente un menù alternativo al quale

adeguarsi.

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Art. 8

Dolciumi

In occasione di feste e compleanni non si possono portare alimenti

confezionati in casa ma solo prodotti acquistati che portino l'etichetta

con tutti gli ingredienti in essi contenuti.

Art. 9

Festa di compleanno

La Scuola concede alle famiglie interessate l’utilizzo del salone per le

feste di compleanno dei bambini iscritti (vedi Regolamento “Area

Feste”).

Art. 10

Operatori scolastici:

a) Principi generali.

Il personale è assunto secondo le leggi vigenti in materia. Nella scuola

operano la Direttrice, il personale docente e non docente.

Il rapporto di lavoro del personale è regolato dal Contratto Collettivo

Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle Scuole dell'Infanzia

aderenti alla FISM.

All'atto dell'assunzione il personale direttivo, docente e non docente

dichiara di accettare, senza riserve, di cooperare al raggiungimento

delle finalità educative specificate nel Progetto Educativo e nel Pof e

di essere a conoscenza di quanto previsto dal CCNL citato.

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La Scuola dell'Infanzia dispone di personale provvisto dei requisiti

necessari per le attività che svolge.

Alcune mansioni o le saltuarie attività didattiche destinate a cooperare

pedagogicamente possono essere compiute anche da personale

volontario in possesso dei necessari requisiti.

Poiché ogni attività della scuola è finalizzata allo scopo educativo,

l'operatore scolastico, pur nel rispetto dei suoi compiti specifici, non

può esimersi da un servizio necessario all'alunno stesso.

b) La Direttrice:

❖ è responsabile del funzionamento della Scuola per quanto

riguarda l'ordinamento interno ed il buon andamento generale.

❖ coordina l'attività didattica e provvede alle spese genericamente

indicate dall'amministrazione della scuola, alla conservazione

del materiale didattico e di arredamento;

❖ controlla la regolarità dei documenti relativi agli alunni;

❖ cura i rapporti con il personale docente e non docente e segnala

all'amministrazione della scuola ogni necessità;

❖ Convoca le riunioni del Consiglio d'Interclasse, del Collegio

dei Docenti e della Commissione Mensa.

c) Il Personale Docente:

❖ deve essere in possesso dei requisiti di idoneità

all'insegnamento nelle Scuole dell'Infanzia;

❖ garantisce la didattica, fermi gli indirizzi programmatici della

Scuola;

❖ non può lasciare incustoditi gli alunni né attendere ad

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occupazioni estranee ai propri doveri né interrompere o

abbandonare il servizio o far riportare a casa gli alunni senza

autorizzazione della Direttrice;

❖ deve tempestivamente avvertire la Direttrice della sua assenza

per malattia, per impreviste cause di forza maggiore, per

partecipazione a eventuali scioperi;

❖ è responsabile dell'integrità morale e fisica degli alunni della

sezione affidata;

❖ non deve far partecipare gli alunni e le loro famiglie a

sottoscrizioni, contribuzioni, manifestazioni di qualsiasi genere,

senza la preventiva autorizzazione della Direttrice;

❖ deve compilare il registro degli alunni, e redigere la opportune

note di cronaca scolastica;

❖ deve partecipare alle riunioni degli organi collegiali della

scuola, previsti dal presente regolamento;

❖ collabora con i competenti organi sanitari per quanto riguarda

la vigilanza sullo stato di salute degli alunni.

d) Il personale non docente:

❖ deve cooperare all'azione educativa coadiuvando il personale

docente;

❖ Ha cura dell’igiene personale dell’alunno;

❖ predispone l'occorrente per la refezione, per il riposo degli

alunni, per le attività libere e programmate, provvedendo al

riordino dell'ambiente;

❖ cura l'ordine, la pulizia, il decoro ed il riordino generale senza

differenziare il proprio lavoro, seguendo scrupolosamente le

norme fissate dall'Autorità Sanitaria e dalla Direttrice;

❖ deve tempestivamente avvertire la Direttrice della sua assenza,

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per malattia, per imprevista cause di forza maggiore, per

partecipazione a eventuali scioperi.

e) Il personale di cucina

❖ cura l'ordine e la pulizia della cucina e dei locali annessi

seguendo le norme fissate dall'Autorità Sanitaria e dalla

Direttrice;

❖ deve tempestivamente avvertire la Direttrice della sua assenza

per malattia, per impreviste causa di forza maggiore, per

partecipazione a eventuali scioperi.

Art. 11

Gli organi Collegiali della Scuola sono i seguenti:

- IL CONSIGLIO DI INTERCLASSE

- L'ASSEMBLEA DI SEZIONE

- IL COLLEGIO DEI DOCENTI

- LA COMMISSIONE MENSA

Art. 12

IL CONSIGLIO DI INTERCLASSE si compone:

a) di un rappresentante dei genitori degli alunni iscritti ad ogni sezione

eletto tra i genitori della stessa classe;

❖ dalla Direttrice della Scuola dell’Infanzia;

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❖ dai docenti della Scuola dell’Infanzia;

b) è presieduto dalla Direttrice.

c) dura in carica un anno;

d) ammette alle proprie riunioni la presenza soltanto dei suoi

componenti;

f) formula proposte in merito alle attività all'interno della Scuola

dell’Infanzia.

Art. 13

L'Assemblea di Sezione

a) è composta dall'insegnante della Sezione e dai genitori degli alunni

della stessa Sezione;

b) è convocata dalla Direttrice o dal rappresentante di classe previ

accordi con la Direzione.

c) si riunisce per trattare problemi inerenti la Sezione, presentare e

discutere il programma dell'anno;

d) determinare i momenti e gli spazi della collaborazione diretta

docente genitori.

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Art. 14

Il Collegio dei Docenti

a) è costituito dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia e dalla

Direttrice;

b) si riunisce all’inizio di ogni anno scolastico per scegliere un tema

per cui vengono fissati degli obiettivi e un metodo di lavoro.

❖ Almeno una volta al mese per condividere la modalità per il

raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal progetto educativo.

❖ confrontare i metodi e gli esiti del lavoro svolto;

❖ studiare momenti e modi di collaborazione tra i docenti;

❖ approfondire ed aggiornare la propria preparazione

professionale, e scambiare esperienze.

Art. 15

Tutte le riunioni degli Organi Collegiali si svolgono in orario non

coincidente con l'attività didattica. La Scuola dell'Infanzia resta a

disposizione per tutte quelle riunioni che le diverse componenti

decidono di realizzare nel rispetto di quanto contenuto nello Statuto

della Scuola dell'Infanzia e nel presente Regolamento.

Art. 16

Il presente regolamento interno della Scuola è stato revisionato e

approvato dal Consiglio di Amministrazione. Maggio 2019.

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