Progetto di una vita 45/020... · 2010. 5. 3. · morel con i marchi Koali, oga, lightec e...

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in primo piano Vega di arnaldo benedetti Vincenzo Cinque contrasta la convinzione di oscar Wilde (secondo cui “nulla può invecchiare come la felicità”) con i comportamenti che rovesciano l’assunto. Verbania, sua ter- ra d’origine, lo può consentire se un processo di integrazione con il territorio si realizza lungo direttrici autonomamente de- finite per proporsi come attori positivi sui percorsi di crescita e sviluppo del territorio. impegno non da poco per chiunque, soprattutto quando si voglia contribuire ad allargare il respiro internazionale della provincia. Cinque ci è riuscito e, sincera- mente, fatico non poco a dar credito alla possibilità di coniu- gare una pressante frequentazione di clienti e fornitori con una partecipazione attiva sul territorio. ma tant’è, sono solo i fatti a valere e un’azienda come Vega, che in poco più di 20 anni ha saputo raggiungere i traguardi attuali, ne è la più fa- cile testimonianza. per contro, poi, la città riconosce a lui la qualità dell’apporto facendone bandiera di attività che ne pro- muovano crescita, immagine, riconoscimento esterno. ri- cordo, solo a titolo esemplificativo, la presidenza del Verbania Calcio, quella della squadra di pallavolo femminile, la Vega rosa altiora, la contribuzione e la partecipazione alle attività culturali e sociali della città, in particolare per quanto attiene al teatro ed alla formazione. Vega poi, con gli oltre trenta col- laboratori che danno contenuto all’organizzazione centrale e alla vita dei prodotti, è un altro contributo all’economia com- plessiva. peraltro stiamo parlando di apporti professionali modello marius morel 1880 Progetto di una vita di livello adeguato al rapporto quotidiano con professionisti come gli ottici optometristi e, soprattutto, con partner indu- striali di notorietà internazionale. Tra questi Vuillet Véga (de- stino di un nome), un’azienda orafa nata in Francia nel 1843, oggi insignita dal riconoscimento di “azienda patrimonio del- lo stato”. anche gli altri partner non sono meno adeguati: parlo di società come Flair, o Façonnable, o seiko, o Gruppo morel con i marchi Koali, oga, lightec e l’ultima nata marius morel 1880, collezione esclusiva, replica li mitata di una linea del 1929. si capi sce così l’orgoglio di un professionista che è stato capace di patrimonializzare un’esperienza accumulata sul campo quale responsabile commerciale, realizzando il progetto di una vita. e come l’abbia realizzato è facilmente deducibile non solo dalle qualità del personaggio: è anche la visione del business e delle sue ricadute etiche che determi- nano le sue strategie commerciali. nei rapporti commerciali, si sa, le politiche scontistiche sono un vincolo ma sono anche una misura della capacità di un’azienda di porsi sul mercato in termini di credibilità ed equilibrio. la gestione di Vega di un fattore così delicato è volta al più grande rispetto dell’ottico cliente: a lui si chiede rigore professionale, ma a lui si offre sicurezza di trattamenti omogenei. per Vega non esistono figli e figliastri. Come si danno certezze per le riparazioni: i pezzi necessari sono sempre disponibili e ogni giorno vengo- no soddisfatte richieste di componenti di occhiali fuori pro- modello della linea Koali

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in primo piano

Vega

di arnaldo benedetti

Vincenzo Cinque contrasta la convinzione di oscar Wilde (secondo cui “nulla può invecchiare come la felicità”) con i comportamenti che rovesciano l’assunto. Verbania, sua ter-ra d’origine, lo può consentire se un processo di integrazione con il territorio si realizza lungo direttrici autonomamente de-finite per proporsi come attori positivi sui percorsi di crescita e sviluppo del territorio. impegno non da poco per chiunque, soprattutto quando si voglia contribuire ad allargare il respiro internazionale della provincia. Cinque ci è riuscito e, sincera-mente, fatico non poco a dar credito alla possibilità di coniu-gare una pressante frequentazione di clienti e fornitori con una partecipazione attiva sul territorio. ma tant’è, sono solo i fatti a valere e un’azienda come Vega, che in poco più di 20 anni ha saputo raggiungere i traguardi attuali, ne è la più fa-cile testimonianza. per contro, poi, la città riconosce a lui la qualità dell’apporto facendone bandiera di attività che ne pro-muovano crescita, immagine, riconoscimento esterno. ri-cordo, solo a titolo esemplificativo, la presidenza del Verbania Calcio, quella della squadra di pallavolo femminile, la Vega rosa altiora, la contribuzione e la partecipazione alle attività culturali e sociali della città, in particolare per quanto attiene al teatro ed alla formazione. Vega poi, con gli oltre trenta col-laboratori che danno contenuto all’organizzazione centrale e alla vita dei prodotti, è un altro contributo all’economia com-plessiva. peraltro stiamo parlando di apporti professionali

modello marius morel 1880

Progetto di una vitadi livello adeguato al rapporto quotidiano con professionisti come gli ottici optometristi e, soprattutto, con partner indu-striali di notorietà internazionale. Tra questi Vuillet Véga (de-stino di un nome), un’azienda orafa nata in Francia nel 1843, oggi insignita dal riconoscimento di “azienda patrimonio del-lo stato”. anche gli altri partner non sono meno adeguati: parlo di società come Flair, o Façonnable, o seiko, o Gruppo morel con i marchi Koali, oga, lightec e l’ultima nata marius morel 1880, collezione esclusiva, replica limitata di una linea del 1929. si capisce così l’orgoglio di un professionista che è stato capace di patrimonializzare un’esperienza accumulata sul campo quale responsabile commerciale, realizzando il progetto di una vita. e come l’abbia realizzato è facilmente deducibile non solo dalle qualità del personaggio: è anche la visione del business e delle sue ricadute etiche che determi-nano le sue strategie commerciali. nei rapporti commerciali, si sa, le politiche scontistiche sono un vincolo ma sono anche una misura della capacità di un’azienda di porsi sul mercato in termini di credibilità ed equilibrio. la gestione di Vega di un fattore così delicato è volta al più grande rispetto dell’ottico cliente: a lui si chiede rigore professionale, ma a lui si offre sicurezza di trattamenti omogenei. per Vega non esistono figli e figliastri. Come si danno certezze per le riparazioni: i pezzi necessari sono sempre disponibili e ogni giorno vengo-no soddisfatte richieste di componenti di occhiali fuori pro-

modello della linea Koali

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Vega nasce a Verbania una ventina di anni fa. È la realizzazione di un progetto di Vincenzo Cinque, uno dei più noti protagonisti dell’ottica, che ha voluto creare un ponte tra le migliori produzioni internazionali e il mercato nazionale dell’ottica

due monTaTure da VisTa della Collezione liGhTeC

Progetto di una vita

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duzione da anni. il rigore commerciale è un valore per Vega così come viene chiesto all’ottico optometrista partner: nes-suna imposizione da parte di Vega, ma rispetto degli impegni e convinzione nel valore degli acquisti da parte del partner. le risposte di Vincenzo Cinque che seguono rispecchiano in via diretta la filosofia commerciale di Vega.la sua è una storia esemplare: dal coordinamento com-merciale all’imprenditorialità. Quando è avvenuto il salto e perché ha preso questa decisione?mi resi conto che le potenzialità e le idee che avevo non erano compatibili con le politiche delle aziende con le quali collabo-ravo. erano statiche e lente, mentre mi accorgevo che gli ot-tici di allora si muovevano già scoprendo prodotti all’estero e richiedendomi sempre più insistentemente di occuparmene di persona. ecco il salto e la decisione di creare un’azienda: oggi Vega è sempre più richiesta dai produttori di tutto il mon-do per penetrare in italia con le loro collezioni.Glocal: internazionalità e territorio. il nostro incontro ha subito richiamato questa definizione della sua attivi-tà. Forte attaccamento alla propria terra ma operatività globale. Siamo nell’era della comunicazione, è vero, ma Verbania non è un po’ defilata per una professione che richiede ubiquità?

Verbania è la mia città, capoluogo di provincia (molti ancora non lo sanno) ed è innanzitutto ben servita da infrastrutture, come autostrade e strumenti di comunicazione. È inoltre una meta turistica molto apprezzata da un pubblico selezionato per qualità e gusto culturale.Capisco. e sinceramente capisco anche che cosa significhi dal punto di vista culturale. la sua identità lì non si smar-risce e può essere coltivata a vantaggio dei rapporti con clienti e fornitori. tuttavia il decentramento non crea pro-blemi logistici per la prontezza delle risposte che deve dare ai suoi clienti ottici?no, anzi sono sempre più frequenti i clienti che vengono a Verbania in sede, dove abbiamo uno showroom per visionare i campionari e gli strumenti per le presentazioni promozionali (espositori e banner). aggiungo anche che è preoccupazio-ne del nostro personale mettere a disposizione strutture di accoglienza che vanno dall’hotel al tour delle isole del lago maggiore: una felice coincidenza consente poi di ospitare i clienti in uno dei ristoranti dell’isola pescatori di proprietà di mio fratello. È un’opportunità che noi utilizziamo per dare sensazioni di esclusiva e familiarità a incontri che non faccia-no sentire il peso di intere giornate di lavoro. la prossimità dell’aeroporto di milano malpensa semplifica inoltre il pro-cesso organizzativo per chi viene dal Centro-sud italia.Siamo nella patria dell’occhialeria e lei si pone sul mercato con marchi internazionali. trova difficoltà a superare tali barriere?siamo in europa, il mercato si deve intendere ormai a livello continentale. È chiaro che noi proponiamo prodotti che richie-dono criteri di logiche produttive che in italia si sono ormai estinte: oggi noi troviamo in Francia, in Germania e in altri paesi aziende che producono a livello artigianale e si occupa-no di vera costruzione “occhiale”. sarei ben lieto di commer-cializzare prodotti italiani con la nostra azienda, ma nessuno si fa avanti. Guardi, approfitto della sua rivista per chiedere ai produttori italiani di contattarmi: se i loro processi possono corrispondere ai nostri standard, Vega è a disposizione.lei ha dichiarato che la qualità sta al primo posto del pro-dotto occhiale: per ciò che attiene all’adeguatezza del ser-vizio dipende dalla sua organizzazione. Per quanto riguar-da i materiali deve invece fidarsi dell’industria. È così?penso che la risposta sia contenuta nella precedente. l’af-fidabilità qualitativa è uno dei presupposti fondamentali: le maggiori case che ci hanno affidato i loro prodotti per la di-

qui sopra: deTTaGli delle asTine di alCune monTaTure Che Fanno parTe della Collezione yVes CoGan.in basso: un modello seiKo.

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stribuzione sul mercato italiano sono produttori che rispon-dono in prima persona del loro materiale. Come Vega, sono a loro volta certificati e soprattutto imprenditori seri.ormai il numero dei produttori che hanno affidato a Vega la fortuna dei loro marchi è più che considerevo-le. il presupposto è sicuramente l’efficacia dei risultati commerciali: come ha disposto la sua struttura opera-tiva?Con forti investimenti sul personale, motivando gli stessi a partecipare al successo del gruppo. la partecipazione alla vita dell’azienda è la linea guida per ottenere effi-cienza e soddisfazione nel lavoro e per i risultati che ne derivano. io parlo molto con loro, la condivisione è la no-stra linea guida: nella nostra azienda non ci sono pareti divisorie, è tutto aperto, tutti devono ascoltare, riflettere, contribuire. ognuno è protagonista, sia esso magazzinie-re sia esso direttore: nel ruolo che ciascuno svolge, tutti sono uguali. Sono costretto a tornare a lei: una rete di vendita tanto articolata sul territorio esige un coordinamento attento e puntuale. Quali sono i criteri da lei stabiliti nella sele-zione dei punti vendita?la scelta è del responsabile di zona. mi piace tuttavia sottoli-neare che da tempo siamo noi ad essere scelti: sono sempre più frequenti le telefonate di ottici che ci chiamano per iniziare un rapporto nuovo. Tra le qualità che ci vengono riconosciute, credo che la pazienza e il rigore siano stati i fattori che han-no e stanno portando i frutti aspettati. inoltre, mi permetta di poter affermare che i nostri prodotti per un vero ottico siano proprio necessari.Un’ultima domanda sul business: in questo periodo di crisi globale soprattutto dei consumi, come sta rispondendo a

Vega il mercato domestico? e quali le previsioni per l’ulti-mo scorcio d’anno?Fatto riferimento allo stesso periodo, il primo quadrime-stre, siamo al 20 per cento in più dello scorso anno. sono molte le ipotesi che potremmo valutare ma, una per tutte, come dicevo prima, credo che le collezioni che oggi Vega propone siano le più belle del mercato. non è presunzione, è realtà. Chi le conosce le ha ampliate e riordinate. date le premesse, per il futuro aspetto le chiamate dei prossimi nuovi clienti. Voi. lo faremo.

in alTo: una preziosa monTaTura da VisTa di Flair CouTure. qui sopra: la sChermaTa della home paGe del siTo VeGa. soTTo: modello masChile FaÇonnable.