PROGETTO DI PROBLEM SOLVING - IC Spinea 1°€œAbbiamo trovato dei numeri non erano uguali ci...

73
PROGETTO DI PROBLEM SOLVING SCUOLA DELL’INFANZIA “ANDERSEN” ANNI 3 E ANNI 4 ANNO SCOLASTICO 2007/2008 INS. QUAGLIETTA MARIA CARMELA MARANGON SERENELLA DOCUMENTAZIONE: MARIA C QUAGLIETTA

Transcript of PROGETTO DI PROBLEM SOLVING - IC Spinea 1°€œAbbiamo trovato dei numeri non erano uguali ci...

PROGETTO DI PROBLEM SOLVINGSCUOLA DELL’INFANZIA “ANDERSEN”

ANNI 3 E ANNI 4

ANNO SCOLASTICO 2007/2008

INS.

QUAGLIETTA MARIA CARMELA

MARANGON SERENELLA

DOCUMENTAZIONE: MARIA C QUAGLIETTA

IL PROGETTO PROBLEM SOLVING VIENE SVOLTO A SETTIMANE ALTERNE DAL LUNEDI’

AL GIOVEDI’

DALLE ORE 9.15 ALLE ORE 10.30

QUEST’

ANNO I BAMBINI DELLE SEZIONI DI TRE E QUATTRO ANNI SVOLGERENNO ALCUNE ATTIVITA’

INSIEME . NELLA PRIMA PARTE

DELL’ANNO VERRANNO SCOLTE ATTIVITA’

DI PERCORSI CON VARI LIVELLI DI DIFFICOLTA’

PER PERMETTERE AI BAMBINI DI TROVARE

DIVERSE SOLUZIONI E STRATEGIE DA CONDIVIDERE.

Alcune attività

sui numeri e sull’abilità

di conteggio verranno svolte solo con il gruppo di 4 anni cercando di dare continuità

ad un lavoro già

iniziato nel

precedente anno scolastico per verificare alcune acquisizione e crearne delle altre.

il progetto problem solving si propone di sviluppare competenze di risoluzione di problemi andando a stimolare il “miglior tipo di pensiero”, il pensiero creativo e produttivo che permette al bambino di non rimanere legato alle esperienze passate ma di trovare sempre soluzioni alternative e nuove. Si punterà

dunque alla verbalizzazione

delle strategie risolutive, alla discussione

in gruppo, alla previsione e ipotizzazione

e alla condivisione delle soluzioni.

“L’abilità

di conteggio è

innata però risulta fondamentale il rapporto con l’ambiente nel processo di costruzione della conoscenza numerica perché essa è

frutto della relazione tra il bambino e il mondo che lo circonda.

Sebbene infatti i semanti

del numero siano sempre gli stessi ( per semante

si intende la quantità

corrispondente al numero) le situazioni in cui essi sono

utilizzati possono essere le più

svariate e pertanto si possono riscontrare differenze sostanziali nei significati e nell’uso dei numeri”( l’intelligenza numerica di Daniela Lucangeli)

L’interrogativo che mi sono posto è

stato : come riconoscere e usare in maniera competente la lingua dei numeri e i suoi sistemi simbolici?

Ho iniziato il percorso chiedendo ai bambini di portarmi un numero …. Per poi andare a vedere la funzione del numero su oggetti diversi perché

i numeri li troviamo un po’

dappertutto e infine abbiamo cercato i numeri nel nostro corpo.

Le attività

sono state svolte in una settimana con i bambini 4 anni.

QUESTA ATTIVITA’ E’ STATA SVOLTA SOLO DAI BAMBINI DI QUATTRO ANNI

L’ins. chiede ai bambini : mi porti una sedia? Mi porti un libro? Mi porti un peluches? Mi porti un numero?

I bambini iniziano a cercare in classe e Ludovica cerca tra un puzzle che ha i numeri in plastica …

Teresa invece mi porta un gioco con i

numeri e le lettere con la lavagnetta su cui si può giocare …

Ins: che differenza c’è

tra questi due? (Indicando una lettera e un numero)

I bambini mi rispondono che uno è

un numero e l’altro è

una lettera e li riconosco dalla forma diversa

Ins: ma se io voglio il numero uno come faccio?

Silvia mi indica il numero 1 con il dito della mano e mi dice: “

questo è

il numero uno come quando il papà

mi dice no!”

Il giorno successivo proviamo a confrontare i numeri che troviamo su oggetti di uso quotidiano e li confrontiamo cercando di capire a cosa ci servono

“Abbiamo trovato dei numeri non erano uguali ci dicevano tante cose …”

Questo è

il gioco di cui parla Teresa

che ha numeri e lettere .. lo

prendiamo per confrontare le lettere con i

numeri

Questo è

il numero uno che mi porta Silvia …

“L’orologio con i numeri ci dice quando svegliarsi e per la notte L’orologio ci dice di guardare i numeri per andare a letto e vedere l’ora per andare al mercato e l’ora di svegliarsi “…

“Il telefono con i numeri è

per chiamare i nonni e gli amici”

…“Sul telefonino i numeri servono per telefonare e poi c’è

il libro

dei numeri per telefonare”…“Il telefonino serve per telefonare agli amici e ai nonni e devi schiacciare i numeri devi fare il numero giusto lo devi sapere”“

È

un libro con le foto e con i numeri ci sono i numeri del

telefono è

il libro dei numeri per guardare dove telefonare”

“Questi sono i crachers

che noi mangiamo ci sono lettere e numeri

il pacco dei crachers

è

il numero che ci dice quanti ce

ne sono dentro”

“I fazzoletti servono per asciugarsi il naso ma ci sono i numeri .. numeri

ci dice quanti pacchetti ci sono dentro”

Abbiamo cercato i numeri per contare, sull’orologio i numeri servono per vedere le ore; sui crachers i numeri ci dicono quanti crachers ci sono; i

numeri dei fazzoletti ci dicono quanti fazzoletti ci sono; i numeri del telefono ci dicono per telefonare

I numeri servono a tante cose e ci sono dappertutto …. I

Ci guardiamo per cercare i numeri del nostro corpo … se dico due quali parti del mio corpo mi vengono in mente ? Provo a cercarle nel mio corpo e in quello del mio compagno … quali altri numeri? Uno … due … cinque … tanti …

Un naso …

Cinque dita del piede …

Tanticapelli …

Sono io che mi sto toccando i capelli sono tantissimi 500

Sono io che mi tocco i capelli sono tantissimi

Ci guardiamo per cercare i numeri del nostro corpo … e i bambini sono colpiti dai tanti capelli che non possiamo quantificare …

Sono io che mi sto toccando la testa per vedere il numero uno perché

ho una testa

gli altri bambini si toccavano il corpo , la pancia il numero due invece ci siamo toccati le guance, i piedi gli occhi …

Due guance …

e due orecchie …

Costruiamo una sagoma e iniziamo ad aggiungere i numeri che abbiamo scoperto nel nostro corpo …

Due occhi …

due mani …

due ginocchia …

due

orecchie …

due occhi …

due guance …

due

gambe …

due braccia …

Una testa …

un collo …

un naso …

una bocca

una pancia

Cinque dita …

•I numeri sono dappertutto

•I numeri hanno funzioni diverse

•I numeri ci dicono qualcosa sui diversi oggetti e il loro uso

• i numeri possono essere rappresentati in diversi modi

“il bambino per apprendere i complessi meccanismi del calcolo, deve essere in grado di avere a che fare con i numeri a tutti i livelli: riconoscerne i semanti

quantitativi e sviluppare tutti i processi di conteggio necessari, utilizzandoli nel codice del loro linguaggio scritto e orale. Ciascun bambino

inizia ad

“Intelligere”il mondo attraverso i numeri ben prima dei 6 anni.

(Daniela Lucangeli)

…. È una strada dove ci sono tanti tondi disegnati sul pavimento e si salta dentro con un piede e ci sono anche i quadrati dove si salta con due piedi …

… ogni casella deve avere un numero diverso perché i numeri sono in fila …

… i numeri non sono tutti uguali perché se no ci incasiniamo se c’è tutto 1 1 1

Ins: possiamo decidere di partire da un altro numero?

no perché il numero 1 è il primo numero è il numero che decide d dove devi partire perché tu dici 1, 2 , 3, 4, ,5…

…dall’uno iniziano tutti i numeri per questo siamo partiti dall’uno

… è questo l’inizio perché c’è il numero uno e poi arrivi fino a dieci

Facciamo in salone il gioco del campanon

…. I bambini decidono di

dargli il nome del salta-

numeri

Sono i cerchi con i numeri

È

il bambino che sta saltando sui numeri con i piedi sui cerchi con 1 piede solo e sul quadrato con due piedi …

era difficile perché

non tenevo l’equilibrio quando saltavo con un piede …

Sono io che sto saltando inizio da qui perché

uno è

l’inizio e poi 2, 3, 4, fino a 10 …

era difficile saltare con un piede , con due piedi era più

facile

perché

non cadevi …

Sono io che sto saltando sui numeri , prima con un piede e poi con due piedi , poi con uno e poi con due …

partivo dal numero uno perché

si inizia sempre dall’uno e poi arrivi al 10 e torni indietro.. Era difficile saltare con un piede però potevi camminare con un piede e diventava più

facile.. Anche i bambini più

piccoli facevano fatica a saltare con un piede perché

era difficile io ci riuscivo un po’

meglio perché

sono più

grande …

Sono io che sto saltando sui numeri dovevo saltare con un piede su 1 e con due piedi sul 2 … era difficile saltare con un piede perché mi sembrava di cadere …

Sono io che devo saltare sopra ai cerchi dove c’erano i numeri.. Dovevo saltare sopra tutti i numeri .. C’erano i numeri fino a 10 e dovevi saltare sopra … prima c’ea il numero 1 e poi 2, 3 4 e dovevi saltare prima con un piede e poi con due piedi si parte da uno perché si inizia da uno a contare …

i due bambini con lo stesso numero di oggetti devono correre per arrivare nel cerchio-casetta …

I bambini hanno in mano uno, due o tre oggetti tutti diversi …

la strega

comanda numeri chiama un numero e ….

Abbiamo fatto il gioco della strega dovevamo correre quando la strega chiamava un numero noi dovevamo correre nella casetta …

correvano

solo quelli che avevano il numero uguale …

io e Ludo non correvamo insieme perché

non avevamo il numero uguale perché

lei aveva il due e io

3 un altro …

io poi ho chiamato il numero 4 per scherzo e nessuno aveva il 4 così

nessuno è

venuto …

Pietro si muoveva quando dicevi due perché

aveva due cerchi io no perché

avevo tre oggetti io mi muovevo quando dicevi tre e insieme a me

correvano…

Abbiamo fatto il gioco della strega che diceva il numero 2 e si muoveva Pietro perché

aveva due cerchio.. Io no perché

avevo tre oggetti , io mi

muovevo quando dicevi tre e insieme a me correvano Marco M e Marco B perché

avevano tre oggetti .. Pietro si è

sbagliato uno volta tu hai

chiamato tre e lui aveva 2 e si è

mosso lo stesso …

Abbiamo fatto il gioco della strega .. la strega chiamava un numero e i bambini andavano nel cerchio solo quelli che tu chiamavi .. Tu chiamavi 1 e andavano solo i bambini che avevano in mano 1 oggetto in mano io correvo quando tu dicevi uno perché

avevo un oggetto in mano io avevo

un legnetto …

io dovevo stare attento per scattare quando chiamavi uno se chiamavi due io non mi muovevo …

È il cerchio rosso dovevi correre veloce quando chiamavi il numero tre correvano i bambini che avevano il numero 3 in mano

Ludovica che aveva i binari del treno aveva due aveva il numero due … io avevo due pupazzi io avevo il numero due anche io avevo il 2 …

Quando la strega comanda numeri diceva il numero tu dovevi andare.La

strega diceva 1 o 2 o 3

se diceva uno si muovevano Sara, Isabella e Lorenzo che avevano il numero uno …

io mi muovevo

quando dicevi due perché

io avevo due oggetti dovevamo arrivare primi nel cerchio io avevo due oggetti in mano due fiori Camilla aveva due pettini, Ludo aveva due ferrovie …

Insieme ai bambini abbiamo dedicato due settimane di lavoro all’invenzione di percorsi in salone.. Percorsi non strutturati e percorsi obbligati con l’inserimento di ostacoli e di differenti consegne per stimolare nei bambini non solo la capacità

di orientamento spaziale, ma anche la

possibilità

di sperimentare situazioni problematiche a cui trovare soluzioni originali e differenti ..

Le consegne si distribuiscono su tre piani:

fase di esplorazione corporea nella quale il bambino esegue il percorso con il proprio corpo dopo aver stabilito insieme ai compagni le regole da

rispettare

fase grafica,nella quale il bambino realizza un elaborato grafico del percorso effettuato

lasciando spazio al proprio punto di vista

fase narrativa nella quale il bambino narra il gioco avvenuto nei suoi diversi

momenti,cogliendone gli aspetti essenziale utilizzando fondamentalmente il linguaggio verbale

Definiamo insieme la partenza e l’arrivo contrassegnandole con lo schoch

di colore diverso …

verde

la partenza e rosso l’arrivo. .poi ogni bambino decide come

svolgere il proprio percorso …

c’è chi cammina …

chi striscia con la

pancia .. Chi striscia con la schiena …

chi cammina come un

cane …

Poi confrontiamo i diversi modi scelti …

“È

la bambina che sta facendo i skips

sono dei passi che ho imparato a danza …

mi muovevo saltellando …

dovevo fare una strada per arrivare all’altra linea …

io c’ho messo poco tempo perchè

se salti arrivi prima .. Se cammino ci metto tanto tempo perché

chi corre va più

veloce e chi cammina va più

lento “

Se corri arrivi prima perché

vai più

veloce marco che ha strisciato è

arrivato dopo perché

ha strisciato all’indietro e ci ha messo più

tempo di me …

Io stavo strisciando e Matilde stava saltando. È

arrivata prima matilde

perché

strisciando ci vuole più

tempo e saltando invece si fa presto perché

chi salta fa più

veloce …

Io sono andata in punta di piedi e ho messo poco tempo Marco è

andato strisciando, ha usato un modo che nessuno aveva fatto e ci volva più

tempo perché

aveva una posizione difficile..

Io sono andato strisciando era un modo difficilissimo perché

dovevi stare con la schiena per terra e trascinavi le gambe e le braccia .. Ero lento perché

il modo che ho usato era lento.. Chi correva faceva

IL GIORNO SUCCESSIVO CHIEDIAMO AI BAMBINI DI EFFETTUARE UN PERCORSO

PARTENDO DA UN PUNTO PER ARRIVARNE AD UN ALTRO DEL SALONE …

MA QUESTA VOLAT

NON DA SOLI MA IN DUE … TROVANDO UN ACCORDO CON IL

COMPAGNO SULLA STRATEGIA DA UTILIZZARE

Questo è

Andrea che camminava piano e io stavo camminando con Andrea .. Dovevamo fare un percorso, dovevamo camminare in modo diverso e noi dovevamo trovare lo stesso modo. Siamo partiti dal materasso e

siamo arrivati al cubo tutti e due siamo arrivati perché

ci siamo tenuti per mano, perché

abbiamo scelto i modi uguali

La Ludo ha corso e io ho rotolato è

arrivata prima la ludo perché

ha corso, io stavo girando e sono arrivata dopo. La ludo ha

corso veloce ed è

arrivata prima

Sono io e la Matilde .. Io ho corso e lei ha camminato .. Dovevamo fare il percorso uno può camminare e uno può correre …

sono arrivato prima io perché

ho corso, Matilde è

arrivata dopo perché

faceva le giravolte e Matilde si deve girare e quindi non può arrivare prima, se corri arrivi prima …

..Abbiamo

fatto un percorso difficile, perché

dovevamo

superare gli ostacoli e poi andare sui materassi. io ho

incontrato la scaletta e sono

salito sopra e l’altro bambino aveva la casetta e dovevi

scegliere un modo per passare: potevi

saltare sopra, potevi andare dentro

oppure potevi andare di fianco.. C’erano tanti modi, dovevi sceglierne uno …

INSERIAMO DEGLI OSTACOLI E CERCHIAMO DEI MODI PER FARE

IL NUOVO PERCORSO

.. Dovevamo fare un percorso.. Io stavo andando avanti e incontravo il gioco su e giù

e Ludo incontrava la

casetta. Io ho passato il gioco rotolandomi. Ludovica è strisciata sotto. C’erano anche altri modi: potevi

andare anche sopra alla casetta saltando o potevi andare fuori e e dentro dagli spazi. Io invece che

avevo il gioco della scala potevo andare correndo su e giù

dalla scala o rotolare come ho fatto io …

…Il

ponte è

la partenza sono io e

Matilde che dovevamo fare un

percorso .. C’era da un lato i cubi e

dall’altra parte le palle e tu dovevi

trovare un modo per superare gli ostacoli e arrivare alla fine

del percorso ..

La strada era bloccata da ostacoli e dovevi trovare un modo per superarli .. Ce n’erano tanti ognuno sceglieva il

suo …

io sono andata intorno ai cubi …

Andrea è

andato di fianco

Realizziamo un percorso in salone utilizziamo il ponte per passare sotto …

i materassi per rotolare con tutto il corpo …

la strada con i

mattoni …

il tunnel per andare all’interno …

chiediamo ai bambini come possiamo realizzare questo percorso e quali difficoltà

possiamo

incontrare …

“Quando camminavo sopra i mattoni avevo le braccia aperte per non cadere …sul materasso rotolavo giravo giravo

con il petto e con la testa e i piedi e le gambe …“

il ponte è

come un tunnel passavo come un treno strisciando aiutandomi con

le mani e i piedi..“Sotto alle scalette andavo di pancia di mani e di piedi strisciando ci voleva tanto tempo”“Mi sto rotolando sul materasso mi rotolavo con la pancia spingendomi arrotolandomi”

Sono i bambini nei cerchi da qui si partiva andavamo sotto al ponte per terra con le mani e il corpo e e le mani e i piedi le mani e i piedi spingevano il corpo.. Era difficile passare sotto perché

con la pancia dovevi tirarti …

poi c’era il materasso dove rotolavi con tutto il corpo .. La strada con i mattoni per andare avanti per ultimi c’erano due tubi dovevi andare dentro con tutto il corpo …

Sono io che sto rotolando sul materasso con la pancia e con

i piedi rotolavo …

Vanessa passa sotto il ponte, con le mani e i piedi si aiuta, strisciava …

era difficile

perché

dovevi camminare

con le mani e dovevi

strisciare

.. Il ponte era per andare sotto con le mani e con i piedi ti spingevi

per andare avanti era un po’difficile perchéera bassino e

allora per passare sotto dovevi stare appiccicata al pavimento ...

Sono io che mi sto spingendo per andare sul materasso a rotolare …

Sono i due ponti dovevamo passare sotto con le mani e la pancia

per terra i piedi andavano avanti con le mani e mi spingevano

Sono io dentro al tunnel

…In salone realizziamo un percorso con i ponti per camminare sopra e con i

cubi morbidi una strada a zig

zag

con le curve …

“Sul ponte per non cadere devi avere i piedi dritti

Non cadevi se avevi le braccia aperte perché

prendevi l’equilibrio “

“Il bambino va a zigzag intorno ai cubi

e dovevi stare attento a non farli

cadere “

“Il bambino sta camminando sul ponte e devi mantenere

l’equilibrio … io aprivo le braccia per stare in equilibrio perché il

ponte aveva i buchi e potevi cadere dentro” …

“Il bambino sta camminando sul ponte con le braccia aperte

per non cadere perché le stecche in

mezzo erano strettine e lisce e se

metti il piede uno vicino all’altro cadi .. I piedi dovevano andare

uno avanti e uno dietro” …

“Questo è il bambino che sta camminando a zig zag in

mezzo ai cubi “

“Questo è il ponte camminavo con

l’equilibrio senza cadere perché

tenevo le braccia aperte”“I bambini stanno andando sul ponte e

poi girare sui cubi ,,, sul ponte camminavi dritto e dovevi stare attento a mantenere l’equilibrio

dovevi stare attento se metti il piede sul buco cadevi giù dovevi mettere i piedi dovevi mettere i piedi dove era

chiuso”

Il percorso si complica i bambini devono camminare in due a mano … devono salire sul

ponte … poi devono passare in mezzo alle panchine e infine saltare nei cerchi …

Il problema è cercare tanti modi tutti diversi per attraversare le panchine insieme

Sono i due bambini che si tengono per

mano per passare sul

ponte …

“sono le panchine abbiamo camminato in piedi con la mano …

era difficile tenere per mano l’altro bambino perché le gambe diventavano stanchine per non cadere insieme dovevamo stare

attenti”

“Sono io con Riccardo che stavamo facendo il percorso, siamo andati in

ginocchio sulle panchine tutte e due le ginocchia piegate e non ci molliamo mai le

mani. Era difficile insieme perché potevi cadere dalle panchine perché bisognava

trovare un modo per rimanere in equilibrio insieme” …

“Noi abbiamo trovato questo modo quello di andare di fianco

sempre per mano .. Di lato tutte e due senza cadere sulle panchine

piano piano ..”

“Io e Nicolas abbiamo fatto il gioco e era difficile perché potevamo cadere

perdendo l’equilibrio perché con una mano tenevo Nicolas e con l’altra mano dovevi cercare l’equilibrio sulle panchine siamo andati con un piede su e un piede

giù”

“Noi invece siamo andate strette strettesulle panchine a mano

insieme”

“Questo è il ponte io sono andato con Angelo per mano abbiamo aperto le braccia e sono … siamo andati in equilibrio”

“Sulle panchine sempre per mano siamo andati uno avanti e uno dietro “…

“Io e Amalia siamo andate a mano sulle panchine ma non era facile perché Amalia si muoveva e

noi dovevamo stare in equilibrio …

Io e Leila andiamo sul ponte ed era facile.. Ma sulle panchine con una gamba su e una gamba giùnon era facile si andava piano per non cadere”

“Sono io con una bambina ci stingiamo la mano per fare il ponte e le panchine …

sulle panchine siamo andate

a pancia in giù

era difficile perché

bisognava spingersi con una mano e l’altra mano la davo alla bambina era difficile perché

usavo una sola mano e poi dovevamo spingerci insieme io ho fatto

fatica

“Nelle panchine potevamo camminare in tanti modi …

un modo era uno davanti e uno dietro, l’altro modo era strisciare sulle

panchine.. I bambini si tenevano per mano ed era difficile perché si doveva camminare insieme

un altro modo era andare uno dietro e uno davanti, noi abbiamo fatto così

uno avanti e uno dietro ..”

Confrontare diversemodalità

risolutive

TrovareSoluzioni personali

e nuove

condividere e Raccontare

L’attività

svolta

Negoziare significati

Cercare un accordoStabilendodelle regole

“ la regina dice i numeri uno, tre, quattro, che erano i passi degli animali per arrivare prima alla regina era la regina che decideva i passi

da fare”

“ sono i bambini che stanno partendo. Noi dicevano:

regina reginella quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello?”

e lei ci diceva i passi. Io ho fatto i passi che ci aveva detto, i passi da elefante sono grandi e arrivi subito,

quelli da formica sono piccoli”

“io sono stata una regina furba perchè li ho fatti tornare indietro con i passi da gamberetto così

non sono arrivati subito al castello. Ho detto prima uno poi due poi 3 poi 4 poi 5 di animali tutti diversi, passi da elefante, da canguro, da

farfalla e decidevo i passi da fargli fare per arrivare al castello”

è

il castello c’è

M. sul castello che fa la regina che sta seduta e aspetta i bambini. La regina decide i passi da fare 4 passi da

elefante che erano grandi. I bambini dicevano: regina reginella

….

La regina decideva i passi da fare per arrivare al castello. Io ho fatto 5 passi da elefante e 3 da leone e 6 da tigre e sono

arrivata se facevo passi da formica arrivavo per ultimo”

“ questa è M che fa la reginella e dice 3 passi di elefante perché lei è la regina e lei decideva i passi, voleva dire che lei decideva i passi dei bambini, se diceva di fare i passi di elefante i bambini facevano presto, se diceva i passi da formica li faceva arrivare dopo. Noi stiamo facendo i passi di elefante e siamo arrivati

subito al castello perché abbiamo fatto i passi da elefante. Abbiamo fatto anche i passi da canguro 4 e poi 2 da rana e 3 da elefante “

“ i bambini arrivano al

castello subito se fanno i passi

grandi se facevano passi

piccoli arrivavano dopo però era la

Regina che decideva …

“ è il castello con la regina che decideva i passi da fare io dicevo quanti passi dovevano fare perché ero la regina, i bambini hanno fatto 8 passi da leone, 4 da

elefante 3 da giraffa”

“ è la regina sul castello”

“Sono i bambini che fanno uno due e tre ”

È il bambino che fa la regina nel castello

Sono io che sto saltando come un topino”

LE RAPPRESENTAZIONI DEI BAMBINI

DI TRE ANNI

PROPONIAMO AI BAMBINI DI CERCARE IL PROPRIO

ASCIUGAMANO IN MEZZO A QUELLO DEI PROPRI

COMPAGNI E …

… Qui c’è la forbice e si vedeva subito …

… Qui c’è l’orsetto intruso era difficile perché c’erano tanti giochi in cui dovevi

cercare …

Sono io che sto cercando l’oggetto con la freccia, ci sono due cerchi con i giochi in un cerchio ci sono tanti lego e nell’altro ci sono tanti lego. M. ha trovato subito l’oggetto intruso subito perché lo ha

cercato nel cerchio con 4 lego …nell’altro cerchio era difficile perché

c’erano tanti lego lo trovo dopo perchénon era tanto facile qui ce n’erano 13 di

lego e non lo trovavi subito …

Dovevamo cercare un oggetto che non c’entrava nei giocattoli

del cerchio. Quando c’erano pochi giocattoli era facile

perché erano pochi e lo cercavi subito il gioco che non c’entrava

invece su tanti giochi si deve cercare di più perché non lo vedi bene e lo devi cercare

tanto

Qui ho trovato una penna ma era

difficile perchéc’erano tanti giochi

Io qui ho cercato anche su quello che aveva

pochi ed è stato facile dove c’erano pochi giochi

perché era facile e si vedeva subito l’intruso

Dovevamo cercare l’intruso in mezzo ai lego. Era facile nel cerchio con pochi lego, tre ce n’erano e trovavi subito l’intruso .. Dove ce n’erano tanti di lego 40. era più difficile e non trovavi subito perché nel cerchio con 3 lego lo vedevi subito con i tuoi occhi … dove ce n’erano tanti di giochi non lo vedevi subito … lo dovevi cercare tanto tempo …

Dovevi cercare qualcosa che non era un lego.. C’era la rana che c’entrava niente e che era dentro ai lego .. L’ho vista subito perché c’erano pochi giochi .. 4 lego Se ce n’erano tanti di giochi 60 non lo trovavi subito perchéla rana era nascosto e non la potevi vedere subito la dovevi cercare di più con la vista..

“Sono i bambini che stanno facendo il gioco acchiappa-asciugamani.

Due bambini devono correre e prendere il

proprio asciugamano. Gli asciugamani erano sul materasso e tu dovevi

cercare il tuo asciugamano in mezzo

agli altri. Se erano pochi gli asciugamani si faceva facile, ma se erano tanti era difficilissimo perché

ce n’erano tanti”

“Sono io che sto correndo a prendere il mio asciugamano che era sul materasso

in mezzo agli altri.

“Era facile quando ce n’erano due e il difficile era quando ce n’erano

tanti perché non riuscivi a trovare subito il tuo. Se ce n’erano due il tuo lo vedevi subito, se ce n’erano tanti invece non lo vedevi subito il

tuo …

“Stiamo facendo una gara. Dovevi prendere gli asciugamani che erano sul materasso. Ce n’erano due il mio e quello di

Erbhan era facile perché ce n’erano solo due”

“abbiamo fatto il gioco dell’asciugamano … sul materasso c’erano tanti asciugamani, ce n’erano

tanti quelli di tutti i bambini ce n’era una montagna 17, perché 17 erano i bambini e 17 gli asciugamani.. Se nel mucchio ce n’erano pochi era facile perché con pochi è sempre facile e

con tanti è difficile … perché è così la natura .. se ce ne sono pochi lo trovo subito il mio, se ce ne sono tanti devi svuotare tutto il materasso”

“ se ce ne sono tanti devi cercare perché il tuo può essere sotto sotto, se ce ne sono pochi lo vedi subito il tuo perché con la vista lo vedi”

“con tanti asciugamani non sapevi più quale era il tuo perché erano tutti mescolati

“tu dicevi VIA e noi siamo partite per andare

a cercare il ostro asciugamano che era sul materasso in mezzo agli altri, mischiato con gli latri. Dovevi trovare il tuo e tornare indietro.

Era difficile quando c’erano tanti bambini e quando ce n’erano tre andavo bene perché

vedevo subito il mio, se ce ne sono tanti non lo

trovavi subito perché era un po’ mischiato con gli

altri e lo dovevi cercare”

“io e M. stiamo prendendo gli asciugamani che sono sul materasso. Era divertente perché

dovevi prendere il tuo. Se ce n’erano tanti non lo trovavi perché

erano tutti in mezzo, uno su uno giù

uno da una parte e uno dall’altra e dovevi cercare non

lo trovavi subito. Se c’erano pochi lo trovavi subito perché

lo vedevo subito perché

riconosco il colore …

se però ci sono tanti ugule

al mio non lo conosco subito

“dovevamo cercare il nostro asciugamano su materasso quando ce n’erano tanti .. Era

facile quando ce n’erano solo 5, quando ce

n’erano 17 era difficile perché

ce n’erano tanti e devi cercare. Quando

sono pochi si cerca meglio e lo trovi subito perché

lo vedi subito”

I ladri si stanno avvicinando

alla gioielleria

….

Le guardie sono pronte a partire per acciuffare i ladri appena sentono

l’allarme …

E una volta presi vengono portati in

prigione

..

“la guardia ha preso il ladro.. Le guardie dovevano prendere i ladri per portarli in prigione. Dovevano

correre e prenderli. Il ladro è stato più furbo, ma la guardia lo ha preso”

La guardia

Il ladro

“ le guardie erano più veloci e hanno preso tutti i ladri”

I ladri dovevano scappare per non farsi prendere dalle guardie. Le guardie hanno

preso tutti i ladri perché erano veloci. Sono stati tutti presi …

Sono i ladri

Le guardie con le fasce alle braccia

“è la guardia perchéha la fascia sul braccio. Io ho preso subito il

ladro che era un bambino piccolo perché correva

piano. Io sono stato più veloce”

“I ladri dovevano rubare e le guardie li dovevano

catturare. I ladri sono stai

catturati tutti perché le guardie

li hanno preso perché èscattato l’allarme”

“abbiamo fatto il gioco di guardie

e ladri

“io mi sono nascosto sopra al gioco del salone e le guardie non

mi potevano prendere “

“abbiamo fatto il gioco di guardie e ladri. Io ero la guardia che dovevo prendere il ladro che era la Ludo. L’ho resa perché

sono stata più

veloce e l’ho portata in prigione nel cerchio. Le guardie sono state sempre più

furbe perché

hanno preso i ladri tutti in un colpo perché

le 4 guardie sono state veloci …

i ladri sono stati meno furbi perché

sono stati meno veloci.. Uno solo è

riuscito a scappare e non si è

fatto prendere

QUANDO TROVANO I LADRI ..

LE DUE GUARDIE STANDO CERCANDO NEI VARI NASCONDIGLI E ….

IL GIORNO SUCCESSIVO PROPONIAMO AI BAMBINI IL GIOCO DI GUARDIA E LADRI

CON UNA DIFFICOLTÀ IN PIÙ… LE GUARDIE SONO IN

COMMISSARIATO E QUANDO SENTONO L’ALLARME

SCATTARE CORRONO A CERCARE I LADRI CHE SI

SONO NASCOSTI NEL SALONE

Dovevamo giocare a guardie e ladri.. I ladri si nascondevano e le guardie dovevano cercarli ..

io ero un ladro e mi sono nascosto dietro al gioco

Oggi era più difficile perché ci dovevamo nascondere, ieri dovevamo solo correre. Le

guardie oggi non sapevano dove eravamo nascosti, dovevano cercali … le guardie ci hanno trovato e ci hanno messo in

prigione…

“ io ero il ladro che mi ero nascosto dietro al materasso. La guardia mi ha trovata subito

perché io sono uscita dal nascondiglio. Non mi aveva visto poi io ho alzato la testa per controllare e sono scappata in un altro

nascondiglio.. Oggi era più difficile ancora perchéoggi c’erano i nascondigli e le guardie non

vedevano i ladri . Era più difficile perché le guardie dovevano cercare i ladri e non li vedevano

Sono le guardie che stanno andando a cercare i ladri.. Le guardie erano in

biblioteca e i ladri si nascondevano.. I ladri si sono nascosti dietro al ponte.. E io ho visto subito Andrea che era nascosto

lì.. Era più difficile di ieri perché i ladri si nascondevano e noi guardie li dovevamo

cercare

Era diverso da ieri perché oggi ci nascondevamo e le guardie ci trovavano. Ieri no era così, era senza

nascondigli.. Con i nascondigli ci trovavano si o no …dipendeva dalla guardia che doveva prenderci perché non sapeva dove ero e doveva cercarmi.. La guardia non mi ha

trovata subito ma dopo perché il mio nascondiglio era tutto coperto …

Io ero un ladro e la guardia mi doveva

prendere .. La guardia è stata furba perchémi ha preso subito .. L’unica velocità che

avevo per correre era quella massima e

quindi mi ha preso perché non avevo

molta velocità, l’ho sentita dal mio corpo perché è il mio corpo che mi ha detto che avevo una velocità

massima e quella della guardia era una

velocità più veloce di e per questo mi ha

presa …

SE NOI NON POTESSIMO VEDERE UN AMICO CI SAREBBE UN MODO DI RICONOSCERLO? NICOLO’: QUANDO SIAMO IN SALONE E DAVIDE MI CHIAMA IO SO CHE E’ LUI … LEILA M.: SE IO SONO IN CLASSE E ALICE MI CHIAMA IO LA RICONOSCO … IN CHE MODO LI RICONOSCETE? DALLA VOCE SI CAPISCE CHI PARLA…

Nicolò : questo sono io e sto ascoltando la voce di Leila M. , l’ho riconosciuta perché è diversa dalle altre.

ATTIVITA’

SVOLTE DAI BAMBINI DI 3 ANNI

Andrea N.Lui ha fascia negli occhi esente con le orecchie …

… la voce del suo amico.

P. Giorgio: lui ha

benda sugli occhi

e lo riconosce perché

lo sente parlare.

TROVIAMO UN ALTRO MODO PER RICONOSCERE UN BAMBINO:

RIUSCIAMO A RICONOSCERLO LO STESSO? CON LE MANI … GLI TOCCHIAMO IL VISO … I CAPELLI … ANCHE I VESTITI … QUALI COSE VI AIUTEREBBERO? SE SONO CORTI (I CAPELLI) SI CAPISCE CHE È UN MASCHIO … SE HA LE MOLLETTE CHE E’ UNA FEMMINA … LA GIULIA HA LE GUANCIOTTE …

Leila M.: io sentivo con le mani chi c’era davanti a me perché Nicolò ha i capelli lunghi e la maglietta con la plastica.

Vittoria: Nicolò aveva la fascia sugli occhi e mi toccava da per tutto …

… mi ha toccato i capelli e ha detto Vittoria.

Marco M.: lui mi toccava con le mani il viso, i capelli, i vesti e capiva che ero io.

Giulia M.: ho la benda e toccavo … lo toccavo con le mani e ho capito che era Irene.

… IO MI RICORDO CHE LA MAGLIETTA DI NICOLO’ HA LA PLASTICA DAVANTI

… E DAVIDE HA LE LETTERE APPICCICATE ….

E’ un peluchse.

Matilde F.: ho trovato un peluches …

la scatola con i buchi.

NASCONDENDO UN GIOCO IN UNA SCATOLA, C’E’ UN MODO PER CAPIRE CHE COSE’? SE SBATTIAMO LA SCATOLA FORSE DAL RUMORE SI CAPISCE … (PROVIAMO CON UN PELUCHES DENTRO.) NON SI SENTE NIENTE … MA CI SONO DEI BUCHI IN QUELLA SCATOLA , ALLORA POSSIAMO VEDERE. OPPURE COSA POTREMMO FARE … SENTIRE CON LE MANI … MA NON SI SENTE CON LE ORECCHIE … SI PUO’ TOCCARE … . . . . TASTARE , SENTIRE CON LE MANI.

C’è una pannocchia.

Hai vistoho

indovinato

Nicola.: trovato pesce.

La scatola.

CI SONO I NUMERI SULLE MAGLIETTE … ANCHE SULLE STRADE. DOVE? SUI CARTELLI … AL SUPERMERCATO … CE NE SONO TANTI … NELLE SCATOLE … NEI SACCHETTI … COSA INDICANO? QUANTA ROBA C’’E … QUANTI BISCOTTI … QUANTO PESA LA ROBA CHE C’E’ DENTRO … QUELLO CHE DICEVA QUANTO COSTANO LE COSE … I SOLDI …

IN OLTRE POSSIAMO TROVARE :

Denis: è Nicola ha tanti capelli, 2 occhii, 2 orecchie, 1 bocca, 2 tettine, 1 pancia, 2 braccia, 2 mani e 2 gambe.

Mamy: questo è Nicola : 2 occhi, 1 naso, 1 bocca, 2 braccia, tante dita, 2 gambe, 1 pancia,2 piedi.

OGGI QUANTI SIAMO ? TANTI … QUANTI SECONDO VOI? IRENE: 17 … DAVIDE 19 … MARCO18 … NICOLO’ 19 … FORSE DI PIU’ …

LEILA M. VAI A PRENDERE POCHI PELUCHES … MARCO P. INVECE NE PRENDERA’ TANTI … QUANTI NE HA PRESI LEILA? SOLO 3 … 3 E’ POCO …

MARCO QUANTI NE HA PERESI? MARCO P. HA LE BRACCIA PIENE .. SONO TANTI … DI PIU’ DI LEILA … LEILA NE AVEVA POCHI E LI TENEVA BENE … MARCO NE HA TANTI, GLI CADONO DALLE BRACCIA … QUANTI SONO? TANTI … FORSE 7 … PROVIAMO A CONTARLI … 1,2,3,4,5,7,9 … SONO 9 PROPRIO TANTI …9 E’ PIU’ DI 3 .

Nicolo’

… e qua tanti si capisce perché Marco P. aveva le braccia piene.

Qui ne ho fatti pochi 3… Jonathan: pochi … tanti.

Mamy : lui ne aveva tanti in mano … … qui “c’è nà”

pochi di peluches.

GIOCHI MATEMATICI

PERCORSI

GIOCHI MOTORI

Per parlare di numeri come quantità, come significati condivisi,come funzioni differenti

Per stabilire insieme un inizio,uno svolgimento e una fine con ostacolivari che spingono a cercare soluzioni

diversificate e personali

Per sperimentare abilità

di movimentoe di espressione, di conoscenza e

padronanza dello spazio corporeo e dello spazio fisico esterno