Progetto di marketing territoriale per Altavilla Silentina

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LA CORTE DEL GUISCARDO Progetto di “accoglienza diffusa” per Altavilla Silentina (Salerno) Diomira Cennamo, esperta di marketing e giornalista – aprile 2012

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LA CORTE DEL GUISCARDOProgetto di “accoglienza diffusa” per Altavilla Silentina (Salerno)

Diomira Cennamo, esperta di marketing e giornalista – aprile 2012

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LE PREMESSE DI UN’ACCOGLIENZA DI NUOVA GENERAZIONE

Diomira Cennamo, esperta di marketing e giornalista – aprile 2012

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La “Collina degli ulivi” tra Capri e il Cilento

Base ideale per visitare la provincia di Salerno, Altavilla Silentina, in passato "Altavilla nel Cilento", ha il profilo mite della collina a pochi passi dal mare. Prima introduzione ai contorni più aspri del Cilento e punto di partenza ideale per una gita in Costiera amalfitana, da cui rientrare per godersi il meritato riposo del tranquillo borgo medievale immerso nel verde dei suoi uliveti. A farle da contorno il clima indulgente della bassa altura, il panorama del Golfo di Salerno e la calda accoglienza della sua gente

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La “Collina degli ulivi” tra Capri e il CilentoSituata alle porte del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Altavilla Silentina presenta una geografia a cui non manca quasi nulla: i Monti Alburni si ergono alle sue spalle e sono velocemente raggiungibili, i fiumi Sele e Calore ne attraversano la superficie e la piana, che si spinge fino al litorale pestano, rappresenta il suo affaccio sul mareMeno di 50 km la separano dal capoluogo di provincia Salerno, città dalle ambizioni europee. A poco più di 20 km sorge la città greco-romana di Poseidonia-Paestum, con i suoi imponenti templiAnche il clima è invidiabile e la rende godibile in tutte le stagioni. La temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a 6,8 °C, quella del mese più caldo, agosto, è di 24,4 °CI collegamenti per raggiungerla sono diversi: l'aeroporto di Napoli Capodichino, l'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi; l'autostrada A1 (uscita Eboli o Campagna); le FS (Alta Velocità Milano-Salerno)

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Un borgo dalla storia millenariaTracce di vita preistorica (neolitico) e greco-romana (l'attuale territorio comunale sarebbe sorto dalle ceneri della Carilla distrutta da Annibale) fanno da sfondo al borgo collinare (275-424 m s.l.m.) che si vuole fondato nell'XI secolo da Roberto il Guiscardo, signore del casato normanno degli HautevilleAttorno al Castello (nella foto in basso l’aspetto attuale) fu edificata una vera e propria fortezza a pianta triangolare. Le tre torri dello stemma stanno ancora lì a testimoniare le caratteristiche del primo impianto della cittadina

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Un borgo dalla storia millenariaIl medioevo e i secoli successivi furono caratterizzati da un grande fermento culturale fiorito attorno al Convento francescano e alla vita religiosaLa storia moderna vede Altavilla coinvolta nella Rivoluzione napoletana del 1799Nel secolo scorso fu linea di fronte e teatro di un scontro durissimo tra soldati tedeschi e americani alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Per i generali dell’Operazione Avalanche, Altavilla fu semplicemente “Quota 424”

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Risorse storiche, culturali e paesaggistiche inaspettateAltavilla è ricca di beni storici di tipo architettonico (chiesa di Sant'Egidio dell'XI sec., chiesa di San Biagio del XIV sec.) e pittorico-scultoreo (si ricordano le tele del Solimena e il polittico quattrocentesco della Madonna del Carmine nell’omonima Chiesa)La cripta della trecentesca Chiesa di San Biagio custodisce in una teca il corpo mummificato di un crociato romano donato dal Vaticano alla comunità locale nel Settecento e tradizionalmente noto come “San Germano”. Nella cripta è presente anche un piccolo cimitero monastico di epoca medievaleAl Convento di San Francesco, oggi sede di un Noviziato Vocazionista, è annessa la chiesa trecentesca che conserva un soffitto ligneo con splendidi affreschi Il parco naturale "la Foresta“, situato a ridosso del centro abitato, offre la possibilità di lunghe passeggiate nella natura e custodisce un anfiteatro naturale già sede di concerti e rappresentazioni teatrali

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Un assaggio di Cilento

Altavilla Silentina offre la possibilità di immergersi nel Cilento anche dal punto di vista enogastronomicoNei ristoranti e negli agriturismi locali è possibile degustare i sapori autentici delle materie prime di altissima qualità prodotte in zona e le preparazioni della tradizione culinaria localeNel territorio comunale esistono caseifici che producono ogni giorno una eccezionale mozzarella di bufala campana DOP. Alcuni di essi esportano in Italia e nel mondoAltre specialità sono la pasta fatta in casa, l’eccellente olio d’oliva extravergine di produzione locale e le varie preparazioni dei prodotti tipici della dieta mediterranea

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Escursioni

Sia Altavilla che i comuni limitrofi offrono percorsi naturalistici e maneggi per passeggiate a cavallo. E’ ricco inoltre il calendario di eventi culturali ed enogastronomici.

Questi i principali luoghi da visitare nelle vicinanze:

• Grotte di Castelcivita• Gole del Calore (Felitto) per l’escursionismo fluviale• Oasi WWF di Serre-Persano• Casina di caccia reale di Persano, con opere di Vanvitelli. Fu fondata nel

Settecento dai Borbone. Attualmente è sede militare• Paestum (sito archeologico e museo) e il Museo del Grand Tour di Capaccio• Elea-Velia. La patria di Parmenide e della medicina ospitano rappresentazioni

teatrali e il Festival della filosofia in Magna Grecia, che si tiene in più momenti dell’anno

• Parco Nazionale del Cilento. Per escursioni negli altri borghi dell’entroterra e nella natura più selvaggia

• Costiera cilentana. A sud di Paestum, Agropoli, Castellabate, Pollica-Acciaroli, Palinuro offrono incantevoli borghi marini e un litorale segnato da bandiere blu e vele di Legambiente

• Costiera Amalfitana. Facilmente raggiungibile da Salerno e Agropoli per escursioni in giornata

• E ancora: Pompei, Certosa di Padula, Reggia di Caserta…

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“LA CORTE DEL GUISCARDO”

L’idea progettuale

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L’accoglienza diffusa

Un borgo è un ecosistema sociale e culturale, che può offrire al visitatore un’esperienza immersiva e calda, molto diversa da quella spesso superficiale del turismo di massaAltavilla Silentina ha le risorse potenziali per offrire al visitatore non soltanto un punto di partenza per escursioni, ma anche una vera e propria esperienza di vita nel borgo, tra l’ospitalità e le tradizioni degli abitantiIl percorso di un’accoglienza inedita parte dal recupero del centro storico, a cominciare dal Castello normanno. Un recupero non soltanto edilizio, ma anche socio-culturaleQuesta ‘rinascita’ della vita del borgo è la base dell’accoglienza diffusa offerta al turistaDiomira Cennamo, esperta di marketing e giornalista – aprile 2012

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Le fasi dell’accoglienza diffusa

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Fase 1. Il castello, cuore della Corte e dell’accoglienza

Simbolo della cittadina, il Castello Normanno è il concentrato di un millennio di storia locale. L’immobile è stato sempre di proprietà privata, dimora di famiglie notabili come i Colonna e i Solimena. L’ultimo proprietario lo ha pre-ristrutturato a scopi alberghieri. La struttura è attualmente in vendita

Completare la ristrutturazione del Castello e utilizzarne i 30 vani e i locali annessi come struttura alberghiera di pregio è il primo passo proposto per il recupero del borgo e sarà il fulcro della ricettività del borgo stesso e del territorio comunale in toto

Il passo successivo è la valorizzazione del centro storico, che diventerà appendice diffusa e allo stesso tempo sezione fortemente caratterizzante la struttura turistica

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Fase 2. Centro storico e albergo diffuso

Vi sono diverse decine di case private (appartamenti o interi edifici) dislocate nel centro storico e attualmente in condizioni di disuso o rovina, da recuperare e valorizzareGli interventi di ristrutturazione coinvolgeranno l’intera comunità, attraverso una campagna che inviterà gli abitanti a investire nel progetto di Albergo diffuso, ristrutturando direttamente o vendendo le proprietà a soggetti interessati al processo di risistemazioneIl Castello con le sue stanze e le case del borgo andranno a costituire un sistema integrato a proprietà diffusa e gestione unitaria, che si riconoscerà nei criteri e negli standard stabiliti dall’Associazione Nazionale Alberghi DiffusiL’idea è quella di creare ricchezza e valore per la popolazione locale. Oltre a preservare la proprietà locale del centro storico, infatti, il progetto impiegherà giovani e personale del posto nella gestione quotidiana della struttura alberghiera e nelle attività che faranno parte dell’accoglienza diffusa: servizi di gestione alberghiera (reception, pulizie, manutenzione, ecc.), organizzazioni di eventi in collaborazione con le Associazioni locali, visite guidate, servizi navetta per le mete turisticheDiomira Cennamo, esperta di marketing e giornalista – aprile 2012

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Fase 3. C’è vita nel borgo

L’economia tradizionale altavillese era basata sull’agricoltura e sull’artigianato. Le botteghe artigiane ravvivavano fino a pochi decenni fa tutto il centro storicoAncora oggi numerosi sono gli artigiani, anche giovani, che hanno dovuto relegare la loro passione al tempo libero da altri tipi di impiegoL’idea è quella di riaprire i locali del centro storico un tempo destinati al commercio (quando possibile ristrutturando in maniera fedele) e destinarli in maniera esclusiva agli artigiani locali. Delle vere e proprie botteghe che faranno anche da luoghi di formazione delle nuove leve. Come una volta.Le botteghe artigiane offriranno al visitatore la possibilità di uno “shopping autentico”, fatto di oggetti artigianali e specialità enogastronomiche. Tutto realizzato in maniera rigorosamente artigianale e secondo la tradizione e gli operatori locali

Una delle ultime botteghe artigiane nel centro storico di Altavilla

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Fase 4. Un nuovo futuro per l’agricolturaAltavilla Silentina è tradizionalmente definita la “Collina degli ulivi” per gli uliveti che avvolgono in un abbraccio il borgo e ne caratterizzano la campagna e le contrade limitrofeQuasi ogni famiglia altavillese si tramanda da generazioni un pezzo di terra da coltivare per ricavarne un ottimo olio extravergine. Una pratica che, purtroppo, non rende più perché non inserita in un circuito commerciale adeguato e più adatto ai moderni sistemi di commercioLa produzione di olio d’oliva altavillese rientra nell’area DOP “Colline salernitane”, che comprende i comuni della parte settentrionale del CilentoLa possibilità di dare un futuro all’olivicultura e ai terreni agricoli passa per la riarticolazione dei processi di produzione, di etichettatura e corretta distribuzioneL’olio d’oliva altavillese deve diventare un olio DOP da vendere in loco (botteghe artigiane, ristoranti) e nei migliori circuiti di prodotti tipici, accedendo a una clientela di estimatori italiana ed internazionale. Occorre passare da alcuni esempi isolati (foto in alto) a una realtà di ConsorzioOltre all’acquisto, il visitatore potrà fare esperienza diretta della produzione nel periodo della raccolta, ospite di alcuni proprietari fondiari. È una pratica virtuosa già sperimentata con successo da alcuni operatori altavillesi del settore ricettivoDiomira Cennamo, esperta di marketing e giornalista – aprile 2012

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Coordinamento e promozione del progettoIl progetto “La Corte del Guiscardo” sarà seguito sin dall’avvio e durante le fasi successive da un gruppo di giovani esperti locali, con competenze tecniche e di marketing.Le attività implementate saranno: marketing di prodotto per le tipicità artigianali ed enogastronimicheufficio stampa e media relations (per l’inserimento nei circuiti più autorevoli di promozione del turismo sostenibile)web marketing (creazione e gestione del sito internet di presentazione della struttura e del territorio, booking, social media marketing e digital PR, e-commerce)organizzazione di percorsi di visita coordinamento dell’accoglienza diffusa in sinergia con gli attori locali

Un progetto ambizioso, che avrà bisogno dell’appoggio di partner (enti pubblici, investitori, sponsor, promotori), di portata locale e nazionale, a cominciare dal conivolgimento nell’acquisto e/o nella presa in gestione del Castello rigorosamente nell’ottica dello sviluppo sistemico e sostenibile del territorio comunale

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Annexes

Un centro storico da recuperare – immagini del borgo oggetto del progetto di valorizzazione http://www.flickr.com/photos/laltraltavilla/sets/72157629092261400/

Cenni storico-paesaggistici sul comune di Altavilla Silentina http://www.mu-sa.it/articoli/default.php

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