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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE: “ COSIMO CARUSO” DI ALTAVILLA IRPINA e Sezioni Associate Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria del Comune di GROTTOLELLA e Scuola dell’Infanzia e Primaria del Comune di TORRIONI Presidenza Tel. 0825/991090 - Segreteria e Fax 0825/991090 Codice mecc.AVIC 848007 E-mail [email protected] P.T.O.F. 2015/2016 2016/2017 2017/2018

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE:

“ COSIMO CARUSO”

DI ALTAVILLA IRPINA

e Sezioni Associate Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria

del Comune di GROTTOLELLA e Scuola dell’Infanzia e Primaria del Comune di TORRIONI

Presidenza Tel. 0825/991090 - Segreteria e Fax 0825/991090

Codice mecc.AVIC 848007 E-mail –[email protected]

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INDICE

PREMESSA ........................................................................................................................................................................... 5-6

DATI GENERALI DELLA SCUOLA ......................................................................................................................................... 7

CAP. I: LETTURA DEL TERRITORIO ............................................................................................................................... 8-14

Analisi del contesto naturale e storico-ambientale. Analisi del contesto socio- economico. Il contesto sociale dell'istituzione

scolastica . Sintesi della domanda formativa oggettiva : i bisogni del territorio. Sintesi della domanda formativa soggettiva: i

bisogni formativi degli alunni e le richieste delle famiglie. Risposta ai bisogni formativi utenza e alle esigenze del territorio.

CAP. II: I FONDAMENTI DELL’ASSETTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO ................................................................... 15-17

Il tempo scuola del curricolo obbligatorio. Ricognizione di spazi , attrezzature, risorse strumentali. Risorse professionali e umane. Risorse istituzionali. Risorse legislative. Risorse economiche e finanziarie.

CAP. III: ORGANI E MODALITÀ DI GESTIONE DELL'ASSETTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO ............................... 18-35

Organizzazione gestionale dell'istituto. Articolazione funzionale del collegio docenti: componenti e loro funzioni. Docenti coordinatori di sezione e di classe e loro competenze. Compiti dei responsabili dei laboratori e del materiale tecnico-scientifico. Piano delle attività funzionali all'insegnamento. Docenti in organico: classi, discipline e monte ore per l'a.s. 2015/2016. Organizzazione dei servizi amministrativi e paradidattici. CAP. IV: CRITERI DI GESTIONE ..................................................................................................................................... 36-44

Iscrizioni e anticipi. Formazione delle classi: criteri. Criteri di assegnazione dei docenti alle classi. Criteri di sostituzione dei colleghi assenti fino a 5 giorni o oltre , per la scuola dell'infanzia e primaria. Criteri di sostituzione dei colleghi assenti fino a 15 giorni o oltre per la scuola secondaria di I grado. Il tempo scuola: proposte e scelte. Formulazione dell' orario delle lezioni: criteri generali. Quadri orari delle sezioni di scuola dell'infanzia e dei plessi della scuola primaria e secondaria di Altavilla Irpina, Grottolella e Torrioni. Attività alternative all'insegnamento di religione cattolica. Flessibilità organizzativa, didattica e didattico-organizzativa. Interazione Scuola-Famiglia: modalità e strumenti - IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ in adozione per l'A.S. 2015-2016.

CAP. V: AREA DELLA DIDATTICA: Il MODELLO EDUCATIVO- DIDATTICO .............................................................. 45-86

Il profilo dello studente. Finalità'. La costruzione del processo formativo:rilevazione e individuazione dei bisogni formativi, la risposta formativa. la mission educativa. Individuazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi formativi. La costruzione del progetto formativo unitario per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria e secondaria. Dagli obiettivi formativi alle unità di apprendimento. Verifica e valutazione : criteri e modalità, strategìe personalizzate e mediazione didattica. Controllo degli apprendimenti, valutazione e riprogettazione: criteri e modalità. Indicatori e descrittori metacognitivi, di comportamento. di apprendimento, e standard di valutazione, livelli minimi educativi, criteri di correzione delle prove scritte e per la valutazione del colloquio pluridisciplinare per l'esame conclusivo della Scuola Secondaria di l Grado. Dagli obiettivi formativi alle competenze. CAP. VI: AREA DELL'INTEGRAZIONE ......................................................................................................................... 87-116

Protocolli di Accoglienza, e Progetti Didattici Personalizzati per l'integrazione degli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, DEGLI ALUNNI CON DSA E DEGLI ALUNNI STRANIERI

CAP. VII: AREA DELL'ARRICCHIMENTO DELL' OFFERTA FORMATIVA ................................................................ 117-126

Premessa, percorsi formativi delle educazioni: ambientale, salute e alimentazione, legalità. Il progetto accoglienza, continuità e orientamento della scuola dell'lnfanzia. Continuità educativa. Orientamento. Visite guidate e viaggi di istruzione. CAP. VIII: AREA DELL'AMPLIAMENTO DELL' OFFERTA FORMATIVA .................................................................. 127-128

Progetto di Area. Sintesi dei progetti proposti per l'A.S. 2015-16, la cui versione integrale è acclusa nelI'Allegato1 al PTOF. CAP. IX: DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO28-130 ...................................................................................... 129-130

CAP. X: ORGANICO DI POTENZIAMENTO ............................................................................................................... 131-132

CAP. XI: ATTIVITA’ DI FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO133 .................................................................. 133

CAP. XII: AREA DELLA VALUTAZIONE .................................................................................................................... 134-137

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NOTIZIE SULLA SCUOLA DENOMINAZIONE E SEDE:

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “COSIMO CARUSO” di Altavilla Irpina e Sezioni Associate

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado del Comune di Grottolella Scuola dell’Infanzia e Primaria del Comune di Torrioni

Codice mecc.AVIC 848007 e-mail [email protected]

Distretto Scolastico 004

Telefono Dirigenza: 0825 991090

Uffici di segreteriaTel./Fax: 0825 991090 ALTAVILLA IRPINA Scuola dell’Infanzia,Scuola Primaria 0825 991090 e Scuola Secondaria di I° grado 0825 991090 GROTTOLELLA Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria 0825 671057

e Scuola Secondaria di I° grado 0825 671057 TORRIONI Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria 329 4987849

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SUPERVISIONE

Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Siciliano

GESTIONE DEL PTOF

Funzioni strumentali al Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Scuola Secondaria di I grado di Altavilla Irpina e Grottolella:

prof.ssa Maria Maddalena De Vito

prof.ssa Lucia Galdo

prof.ssa AnnaTomasetta

prof.ssa Liliana Aufiero

prof.ssa Gaetana Ricciardi

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PREMESSA La legge 107 “La Buona scuola”, ha dato una nuova formulazione al vecchio POF. La legge richiama quanto già previsto dal decreto 275 del 1999, l’elemento innovativo è costituito dall’istituzione di un “organico dell’autonomia”. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è” il documento base che definisce l’identità culturale e progettuale della scuola e chiarisce la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa”. Viene aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica ed extrascolastica. La nuova offerta formativa così come delineata dalla legge 107, sarà caratterizzata da attività di consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il raggiungimento degli obiettivi formativi ,tenendo conto di quelli forniti dal comma 7 nelle lettere:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano e all’inglese, mediante l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, teatrale e artistica, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale e all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali

s) definizione di un sistema di orientamento

PUNTI NODALI DELLA RIFORMA

La professionalità e la responsabilità caratterizzano da sempre tutto il personale che opera in questo Istituto. Questo innalza i livelli di istruzione e le competenze, contrasta le disuguaglianze socio- culturali e territoriali e mette in atto tutte le strategie che permettono di sanare le piaghe dell’abbandono e della dispersione scolastica.

Dalla legge 107 l’Istituto ha determinato dei precisi punti nel progettare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa:

preparazione di base unitaria con specificità professionalizzanti: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte...”sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale della pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri educazione all’auto-imprenditorialità”(comma 7);

sviluppo delle competenze digitali ( commi 56-59);

individualizzazione e valorizzazione sia dell’intervento formativo (programmabile in funzione dei bisogni

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individuali), sia degli interventi di supporto e sostegno, con modalità proprie per gli studenti di origine straniera;

attuare percorsi progettuali in materia di tutela alla salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro (comma 38);

promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso ( comma 10);

programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare (comma 12).

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DATI GENERALI DELLA SCUOLA

L’Istituto Comprensivo “ Cosimo Caruso” di Altavilla Irpina è costituito: dalla scuola dell’Infanzia, dalla scuola Primaria e dalla scuola Secondaria di primo grado nei Comuni di Altavilla Irpina e Grottolella, mentre nel comune di Torrioni opera solo la scuola dell’Infanzia e Primaria. Ospita una popolazione scolastica totale di 548 alunni. Come risorse umane destinate al settore dell’istruzione operano 84 ( di cui 4 docenti organico di potenziamento) docenti, mentre per il settore amministrativo-gestionale, ATA, sono presenti 18 operatori. Nello schema che segue vengono illustrate nello specifico la ripartizione degli alunni e delle risorse umane per sedi e plessi.

UNITA’ SCOLASTICA

DOCENTI

A .T .A.

CLASSI

NUMERO ALUNNI

SCUOLA DELL’INFANZIA 8 2 Sost. 1 IRC *

2 C.S.* 4 89

SCUOLA PRIMARIA

15 6 SOST.

1IRC*

2 C.S.

10 175

SCUOLA SECONDARIA

DI I° GRADO

18

4 SOST.

4 STRUM.TO.

1IRC*( 7h)

2 C.S.

7 133

UNITA’ SCOLASTICA

DOCENTI

A .T .A.

CLASSI

NUMERO ALUNNI

SCUOLA DELL’INFANZIA

2 1IRC*(6h)

2 C.S.

2

35

SCUOLA PRIMARIA

4 1 (11h) 1 (13h)

1 IRC( 8h)

2 C.S.

3

1 pluriclasse

52

LA SECONDARIA DI I° GRADO

1(18+3h) 1(18h) 2(9h) 3(6h) 4(2h) 2 sost.

1IRC(3h)

2 C. S. 3 43

UNITA’ SCOLASTICA

DOCENTI

A .T .A.

CLASSI

NUMERO ALUNNI

SCUOLA DELL’INFANZIA

2 1 IRC (1,30h)

1 C. S. 1 9

SCUOLA PRIMARIA

1 1 (11) 1IRC* (2h)

1 C. S. 1 pluriclasse 9

* Legenda: IRC: Insegnante di Religione Cattolica / C.S. : Collaboratore Scolasti

GROTTOLELLA

TORRIONI

ALTAVILLA IRPINA

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CAPITOLO I LETTURA DEL TERRITORIO

1.ANALISI DEL CONTESTO NATURALE E STORICO-AMBIENTALE L’istituzione in oggetto opera su un territorio piuttosto esteso, che include tre paesi : Altavilla Irpina, Grottolella e Torrioni

1.1 ALTAVILLA IRPINA II Comune di Altavilla Irpina ricade nella provincia di Avellino e confina con Grottolella, Prata P.U., Tufo, Petruro Irpino, Pietrastornina e S. Angelo a Scala. Esso è ubicato nelle tavolette I N-W del foglio 185 e II S-W del foglio 173 dei tipi IGM, fa parte del nella regione agraria VIII "Colline dì Avellino" e della Comunità Montana del Partenio. La sua estensione è di 14,10 Kmq con una giacitura prevalentemente collinare. Il territorio comunale è lambito dalla ex Strada Statale 88 dei Due Principati che rappresenta il principale collegamento con il capoluogo e con le altre province. Il centro abitato è posto ad un’altitudine media di circa mt. 334 s.l.m. e presenta massimi relativi di 566 mt. s.l.m.e minimi di 205 mt. s.l.m., corrispondenti al Monte Toro ed all’impluvio regionale rappresentato dal fiume Sabato e dal vicino Vellola. Il clima, sostanzialmente salubre, lo rende un luogo adatto allo sviluppo come zona residenziale. Protetto alle spalle dalla cresta di monte Toro, è circondata da folti boschi, vigneti e campi coltivati. Lungo i confini con Tufo scorre il fiume Sabato, lungo la cui riva destra spiccano le Miniere di zolfo, resti di archeologia industriale incastonati nella vegetazione fluviale. La porzione "antropizzata" del territorio comunale si divide in due zone nettamente differenziate tra loro sia sul piano orografico che sul piano funzionale. Da un parte il centro urbano, dall'altra la valle,la piana caratterizzata da una molteplicità di usi e di impianti, che fanno di Altavilla Irpina un Comune dalle vocazioni urbanistiche complesse. Il centro urbano del paese si è andato sviluppando lungo l’asse Sud-Est,costituendosi dapprima attorno al Palazzo Comitale e organizzandosi successivamente in senso longitudinale, prima lungo Sud e,quindi, lungo Est. Lo sviluppo recente del paese è sempre rimasto vincolato a tali direttrici originarie definendone così l'attuale configurazione.

Paesaggio di Altavilla Irpina

Negli ultimi anni, vuoi per la saturazione delle aree edificabili, vuoi per l’assenza di un nuovo strumento urbanistico che sostituisse il vecchio Programma di Fabbricazione, si è registrato una stasi del mercato edilizio che potrebbe essere, oggi,superata dall’entrata in vigore del nuovo P.R.G.. Per quanto riguarda i servizi di interesse generale a scala sovracomunale, il Comune di Altavilla Irpina rientra nella giurisdizione del Tribunale di Avellino e nel mandamento della Pretura di Avellino,dipende dalla Tenenza dei Carabinieri di Mirabella Eclano dall'Ufficio distrettuale delle II.DD. di Avellino e dall'Ufficio del Registro di Avellino.L'Ispettorato Agrario è in Avellino, l'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste e la Guardia di Finanza di Avellino, dal primo settembre 1994 è entrato a far parte della Comunità Montana del Partenio che ha sede a Pietrastornina.

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Altavilla Irpina rientra nell'ambito socio-sanitario n. 4 di Avellino, l'ambito è servito dagli ospedali di Avellino e Mercogliano, la sede amministrativa della U.S.L. è di Avellino, mentre Altavilla è sede di distretto, con un consultorio sanitario. In relazione all’ambito istruzione e formazione, ad Altavilla è presente un Istituto Comprensivo di scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e Secondaria di I grado e la sezione associata del Liceo Scientifico “ De Caprariis” con sede centrale in Atripalda. Altre tipologie di Istituti superiori si trovano nella vicina città di Avellino.

LUOGHI DI INTERESSE ARTISTICO

-MONASTERO VIRGINIANO L'ampio complesso monumentale, realizzato per volontà del cardinale Orsini, si estende all'ingresso del paese. L'edificio si innalza su pianta quadrangolare ed accoglie un ampio cortile dotato di cisterna decorata da lastre in pietra. Durante gli anni l'ex-monastero ospitò una caserma, un tribunale ed oggi ospita gli uffici comunali.

-COLLEGIATA DI SAN PELLEGRINO Risalente alla fine del XVI secolo, la chiesa subì diversi rifacimenti e restauri. Mostra una facciata decorata da lesene con capitelli corinzi ed una nicchia contenente la statua del Santo a cui è intitolata. Gli interni custodiscono un altare marmoreo policromo.

-PALAZZO CARUSO Lo storico palazzo Caruso si affaccia su via San Francesco d’Assisi e mostra forme ottocentesche. Ospita oggi la biblioteca comunale ed il Museo civico, a cui si accede tramite un portale in pietra che conduce verso il cortile interno, abbellito da numerose varietà di piante. GROTTOLELLA Il comune è costituito da quattro frazioni: Pozzo del Sale, Tropeani,

Spinelli e Taverna del Monaco. Il territorio, tra boschi, campi coltivati, noccioleti e vigneti, si estende sulla direttrice Avellino-Benevento nella media valle del Sabato, ai piedi del Massiccio del Partenio sotto la protezione del Monte Toro. Le frazioni si differenziano per l'altitudine e la morfologia: Taverna del

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Monaco è sita su un altopiano che è il più alto dei territori della media Valle del Sabato, Pozzo del Sale è una zona pianeggiante che si unisce alla piana di Pianodardine. Il paese comprende due nuclei urbani: quello medievale che sorge su uno dei colli della Valle San Giulio, intorno al Castello Carafa-Caracciolo; un secondo, settecentesco, in prosieguo del primo, in direzione Est-Ovest. In relazione all’ambito istruzione e formazione, a Grottolella operano la sezione associata di scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “C. Caruso” di Altavilla Irpina, per l’istruzione superiore i ragazzi si rivolgono agli istituti superiori presenti in Avellino.

Paesaggio di Grottolella

Piazza Maglio Chiesetta Di San Giovanni ( 1150)

TORRIONI Ai confini con la provincia di Benevento, a 645 metri d'altezza, si trova Torrioni (da Turris Aionis). Piccolo centro rurale su di un colle alla destra del fiume Sabato, è collocato sul punto più alto della Montagna Cancello, adiacente al Monte S. Felice di Santa Paolina. Le sue originali costruzioni formate da ciottoli e sassi, provenienti dal territorio comunale e non da ciottoli di fiume, creano gradevoli assonanze con i rocciosi fianchi della montagna. In relazione all’ambito istruzione e formazione, a Torrioni operano la sezione associata di scuola dell’Infanzia, scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “C. Caruso” di Altavilla Irpina, per l’istruzione secondaria di I e II grado la maggior dei ragazzi si rivolge agli istituti secondari di primo e secondo grado superiori presenti in Avellino o Benevento.

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Paesaggio di Torrioni 2.ANALISI DEL CONTESTO SOCIO- ECONOMICO La superficie di questo territorio è occupata per lo più da boschi, castagneti, noccioleti, vigneti e colture promiscue che producono cereali, foraggio, nocciole, castagne, mele, ortaggi, uva, ad uso familiare e del mercato interno. Il frazionamento della proprietà fondiaria non consente, però, l’affermarsi di una agricoltura di mercato. Ad Altavilla Irpina l’agricoltura da sempre ha rappresentato uno dei principali settori produttivi e occupazionali che, oggi, si affianca al settore industriale e commerciale il cui sviluppo, però, ha subito negli ultimi tempi una battuta di arresto. Principale risorsa anche del Comune di Grottolella risulta l’agricoltura che si integra con l’allevamento di bovini, ovini a pascolo e suini e negli ultimi tempi con l’apicoltura. Si va sempre più sviluppando la viticoltura, che fornisce uve pregiate ad aziende vitivinicole locali, infatti il Comune in questione è stato compreso nell’area di produzione del vino a denominazione di origine controllata “Fiano”. In calo, invece, è la produzione della tipica “mela champagne” e delle castagne, un tempo vanto e fonte di sostentamento della popolazione locale. Anche la realtà produttiva del Comune di Torrioni si caratterizza in maniera determinante per la vocazione agricola: sono presenti ben molte aziende agricole a conduzione familiare su una popolazione di poco superiore ai 670 abitanti. L’industria non è presente in maniera consistente sul territorio, fatta eccezione per il Comune di Altavilla Irpina dove un tempo era prospera l’attività mineraria legata allo zolfo, ma oggi sono attive solo piccole e medie aziende. A Grottolella sono state individuate aree di sviluppo industriale inerenti ai Piani di insediamento produttivo. L’artigianato, florido in passato su tutto il territorio, va scomparendo lasciando sparute figure a memoria dei mestieri di un tempo che andrebbero ripresi e valorizzati come risorsa economica e culturale. La maggior parte delle famiglie può contare su redditi medio-bassi derivanti da attività del settore edile, agricolo, industriale e impiegatizio; sono pochi coloro che svolgono libere professioni. Diversamente avviene a Torrioni dove l’attività primaria è costituita essenzialmente dall’agricoltura. Il livello di disoccupazione, che fino a qualche anno fa si registrava per lo più fra i giovani, oggi sta aumentando colpendo anche le fasce più adulte, sono diverse le famiglie che non hanno più un reddito fisso o vivono il dramma della cassa-integrazione. Il grado di istruzione generale è su livelli intermedi e l’analfabetismo è quasi del tutto scomparso. In tutto il territorio dell’Istituto, inoltre, nell’ultimo triennio si è registrato un incremento dell’immigrazione dai paesi dell’Est europeo, che ha avuto ripercussioni sulla popolazione scolastica, determinando sia un aumento del numero degli alunni sia un contesto culturalmente diversificato. 3.RISORSE CULTURALI E SERVIZI PRESENTI SUL TERRITORIO

Su tutti e tre i Comuni afferenti all’Istituto Comprensivo opera il PSZ A4 . Nel Comune di Altavilla Irpina, inoltre, sono presenti servizi culturali quali Pro Loco, associazioni sportive, musicali, centro sociale e parrocchiale, biblioteca, associazioni a carattere assistenziale e di volontariato, museo e strutture varie che consentono attività culturali e sportive. Il Comune di Grottolella non dispone di impianti sportivi validi, a parte il Palazzetto dello sport in via di ultimazione, ma offre una biblioteca, un centro sociale polivalente diurno per gli anziani e una casa di

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riposo, un centro sociale parrocchiale. Si avvale inoltre dell’ azione della Pro Loco e di due associazioni di volontariato. I servizi presenti sul territorio di Torrioni sono più limitati in quanto si riducono alla parrocchia, alla Pro Loco e alla biblioteca. Le amministrazioni comunali dei tre paesi interagiscono con l’istituzione scolastica in maniera collaborativa garantendo i servizi essenziali di competenza quali: trasporto, mensa e manutenzione degli edifici scolastici. 4.IL CONTESTO SOCIALE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA L’utenza scolastica diretta è eterogenea in relazione alla provenienza socio-culturale, infatti risulta costituita da figli di operai, di addetti all’agricoltura e al terziario, e solo alcuni sono figli di professionisti. Dall’indagine socio-economica effettuata emerge che in questo territorio se da una parte si è assistito ad un generale miglioramento delle condizioni di vita , in seguito al potenziamento dell’imprenditoria locale soprattutto nel campo della viticoltura e della vinificazione, e allo sviluppo dell’ area industriale di Pianodardine, per alcune famiglie permane un livello economico-culturale molto modesto. Un buon numero di alunni, che frequenta il polo centrale e le sezioni associate, proviene dalle campagne limitrofe e dalle varie frazioni, di cui si compongono i tre paesi. Per questi ultimi alunni le possibilità di aggregazione sociale, per una crescita relazionale più armonica,diminuiscono, come pure non tutti riescono a prendere parte alle attività aggiuntive dell’offerta formativa che la scuola organizza, o ad attività culturali promosse da agenzie educative alternative presenti sul territorio. Inoltre, è da tenere in giusta considerazione la presenza di alcune famiglie di immigrati provenienti da paesi dell’est Europa o dalla Cina, fenomeno che, in questi ultimi anni, si sta implementando. Per quest’ultima tipologia di nuclei familiari, che vivono quotidianamente situazioni di disagio o anche di emarginazione, è necessario attivare nell’ambito delle politiche sociali programmi di integrazione culturale e sociale, come pure è necessario stipulare intese e/o accordi di programma più armonici tra Piano di Zona, Enti locali, ASL e Istituzione Scolastica volti a favorire l’accoglienza e l’integrazione non solo degli alunni stranieri e delle rispettive famiglie, ma anche dei diversamente abili, alcuni dei quali con diagnosi funzionale di una certa gravità, degli alunni affetti da disturbi specifici di apprendimento e di quelli a rischio di devianza e/o di emarginazione. Proprio in relazione a quest’ultima tipologia di alunni, è da tenere in giusta considerazione il divario esistente tra realtà sociale e realtà interiore di molti ragazzi, che, in mancanza di stimoli culturali positivi, nel tempo libero si ritrovano “soli”, legati al mezzo televisivo o al computer o, quel che è peggio, per strada o nei bar, per cui risultano potenzialmente a rischio. Un buon numero di alunni si esprime con cadenze e forme dialettali, partecipano all’attività scolastica con interesse ed impegno alterno, e non sempre sono capaci di impegno autonomo e responsabile; qualche alunno della scuola secondaria, inoltre, non frequenta con regolarità , spesso manifesta segni di insofferenza nei confronti dell’ambiente scolastico, che si traducono in atteggiamenti poco rispettosi nei confronti di persone e cose. Per questi ragazzi, quindi, la poca motivazione e il limitato interesse si traducono in uno scarso impegno, causa principale dell’insuccesso scolastico. Per quanto attiene la dispersione scolastica, va detto che l’Istituto ha sempre monitorato i processi e ha messo in essere percorsi e strategie funzionali a contrastare tale fenomeno quali: attività di recupero degli apprendimenti in orario curriculare ,utilizzando le ore di compresenza o di completamento nella scuola primaria o il 20% del monte ore delle singole discipline nella scuola secondaria, attività di drammatizzazione, laboratori di musica, e attività di pratica sportiva in orario aggiuntivo. Col medesimo fine, nell’ambito della Programmazione dei Fondi Strutturali Europei dal 2007 al 2012/13, sono stati attuati Piani integrati in ambito PON-FSE Obiettivo C az.C1 per il recupero di conoscenze e abilità in lingua madre e in matematica e sono state stipulate intese e accordi di programma con istituzioni e associazioni del territorio che a vario titolo si occupano della persona e del suo stato di benessere. Pertanto, anche se nell’arco degli ultimi cinque anni si sono registrati sensibili miglioramenti sul versante dispersione, tale fenomeno non è del tutto scomparso e quei pochissimi casi che ancora si registrano creano problemi alle strutture sociali e alle famiglie, soprattutto quando degenerano in episodi di devianza. Le famiglie, in genere, chiedono una scuola sempre più ricca di servizi, docenti qualificati e disponibili, spazi idonei alla realizzazione di attività laboratoriali curricolari ed extracurricolari, però buona parte di queste ancora stenta a collaborare in maniera propositiva e fattiva con l’istituzione nel processo educativo e formativo dei propri figli.

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SINTESI DELLA DOMANDA FORMATIVA Dall’analisi di cui sopra si rilevano, dunque, varie emergenze a carattere sociale aggravate dalla poca eterogeneità di servizi, di strutture o di agenzie formative alternative alla scuola. Risultano scarse,infatti, le occasioni di aggregazione sociale e culturale, come pure sono molto limitati gli spazi utili alla comunicazione, al confronto, allo scambio di idee e informazione. Inoltre,l’ azione sinergica tra scuola, famiglie, enti locali ed istituzionali necessita di intese ulteriori e più efficaci. In tale scenario, dunque, sono vari i condizionamenti socio-ambientali che sono di ostacolo alla promozione sociale e culturale dei ragazzi e l’ opera di prevenzione/educazione al vivere civile e di sensibilizzazione delle famiglie nei confronti dell’azione formativa risulta ancora poco efficace . In breve le esigenze del territorio, delle famiglie e degli alunni si possono scalettare come segue:

domanda formativa oggettiva: ambiente sociale e territorio

Stimoli culturali

Occasioni di incontri mirati

Senso di appartenenza alle comunità locali

Accoglienza, inclusione, integrazione

Sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie

Intese per organici raccordi scuola-territorio

Impegno per promuovere le potenzialità insite nel territorio

domanda formativa soggettiva: alunni

Identità consapevole, aperta e plurale

Valori fondamentali della convivenza civile

Sicurezza

Autonomia di pensiero , di giudizio, di azione

Competenze relazionali

Competenze comunicative e operativo-progettuali Conoscenza della realtà locale e, in prospettiva, di quella globale

RISPOSTA AI BISOGNI FORMATIVI ED ALLE ESIGENZE DEL TERRITORIO Le nostre giovani generazioni, mutevoli e con sempre maggiori esigenze , vanno aiutate a crescere alla luce della cultura del vivere civile e della cittadinanza attiva e ad acquisire competenze sempre più specifiche e spendibili nella società contemporanea complessa, globalizzata, multiculturale, tecnologicamente avanzata, in cui professioni e lavori si usurano a gran velocità e i processi di cambiamento sociale, istituzionale e territoriale sono altrettanto repentini. La Scuola, in contesti alquanto poveri di sollecitazioni, quali sono i nostri, resta la fondamentale agenzia di formazione e promozione culturale, sociale e civile che deve mediare la pluralità di situazioni, condizioni, bisogni e istanze qui presenti. Da qui la necessità di un maggior impegno professionale per i docenti che, senza perdere di vista il riferimento a una realtà esterna alla Scuola sempre più complessa, devono: cercare di rendere sempre più efficace il loro insegnamento, modulandolo sulle capacità cognitive e di apprendimento dei bambini, delle bambine e dei giovani studenti che frequentano le nostre scuole, orientare le giovani generazioni per la realizzazione di un proprio progetto di vita futura, valorizzare tutte le risorse e le potenzialità insite in questo territorio, coinvolgere le famiglie nel processo formativo e operare in sinergia con tutte le altre istituzioni e agenzie educative qui presenti.

Nello specifico, la Scuola dovrà:

orientare la propria azione formativa considerando i bisogni e le attese degli studenti, delle famiglie e del territorio, monitorando costantemente i processi e valutandone i risultati , al fine di trarne indicazioni razionali per il miglioramento continuo e costante;

orientarsi costantemente agli obiettivi di apprendimento e ai traguardi delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali e alle Indicazioni per il curriculum al fine di promuovere il reale raggiungimento del successo formativo da parte di ogni alunno dell’istituto;

progettare e realizzare le condizioni per promuovere il coinvolgimento degli operatori scolastici e la piena valorizzazione dell’ esperienza e della competenza professionale per garantire l’efficienza e l’efficacia del servizio scolastico;

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riservare attenzione costante alla qualità della nostra offerta formativa, definendo in modo chiaro i compiti e le responsabilità interne all’Istituto, descrivendo le caratteristiche salienti dei servizi erogati e le modalità con cui assicurare la loro effettiva realizzazione ed il necessario controllo;

riconoscere, nei rapporti col territorio, un ambito privilegiato per raccordi e sinergie formative, considerando il confronto, con altre scuole o con il mondo del lavoro, una modalità per il miglioramento continuo del servizio scolastico;

al fine di poter conseguire i traguardi fondamentali della sua missione educativa, come di seguito illustrati:

Rimuovere i condizionamenti socio-culturali e qualsiasi altra forma di svantaggio

Favorire la massima integrazione attraverso il sostegno delle varie forme di diversita’, di disabilità o di svantaggio

Favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti offrendo occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base

Promuovere i valori per una nuova cittadinanza unitaria e plurale allo stesso tempo

Promuovere la motivazione all’apprendimento

Promuovere un nuovo umanesimo culturale attraverso una reale alleanza fra scienze, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia e, quindi tramite l’acquisizione della pluralità dei linguaggi come modalità diversificate di comunicazione

Promuovere l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per imparare a selezionare le informazioni

Stimolare lo sviluppo di una coscienza ambientale.

Favorire lo sviluppo di una mente scientifica e critica .

Promuovere attitudini e interessi positivi: musica, arte, multimedialità, lingue straniere, attività sportive

Favorire lo sviluppo dell’autonomia di pensiero, di giudizio e di azione

Fornire gli strumenti di giudizio per l’autovalutazione delle attitudini e competenze personali al fine di delineare il proprio percorso di vita futura

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CAPITOLO II I FONDAMENTI DELL’ASSETTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa prevede un modello didattico-organizzativo che, in risposta alla domanda formativa soggettiva e oggettiva ,si basa su scelte di campo in relazione al tempo scuola obbligatorio e al tempo dedicato alle attività aggiuntive extracurriculari , e su un’esatta ricognizione delle risorse strutturali, strumentali, istituzionali, legislative, professionali e umane di cui la scuola e/o il territorio dispongono.

IL TEMPO SCUOLA DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO:

SCUOLE

ALTAVILLA IRPINA

CORSI SEZIONI o

CLASSI

ORGANIZZAZIONE del

TEMPO SCUOLA (DPR. 89 del 20 Marzo,2009)

INFANZIA 4 A-B-C-D

Monte ore annuale obbligatorio: 1400 ore 45 ore per settimana Dal lunedì al sabato

PRIMARIA

2

I-II-III A I-II-III B

IV-V A IV-V B

Monte ore annuale obbligatorio:891( 29 ore sett.)

Dal lunedì al sabato

SECONDARIA

3

I-II- III A I-II- III B

III C

--------------

II-III A,II-III B e III C ad

indirizzo musicale

Monte ore annuale obbligatorio:990 30 ore per settimana Dal lunedì al sabato -------------------------------- Monte ore annuale: 66 ore per ogni corso di strumento musicale

SCUOLE GROTTOLELLA

INFANZIA

2

A-B

Monte ore annuale obbligatorio: 1400 ore 45 ore per settimana Dal lunedì al sabato

PRIMARIA

1

(I-II) Pluriclasse

III A-IV A-V A

Monte ore annuale obbligatorio:891 (29 ore sett.)

Dal lunedì al sabato

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SECONDARIA

1

I-II- III A

Monte ore annuale obbligatorio:990 30 ore per settimana Dal lunedì al sabato

SCUOLE

TORRIONI

INFANZIA

1

A

Monte ore annuale obbligatorio:1400 ore 40 ore per settimana Dal lunedì al venerdì ( Chiusura del sabato)

PRIMARIA Pluriclasse II-III IV-V

A

Monte ore annuale obbligatorio:891 Dal lunedì al venerdì

RICOGNIZIONE SPAZI, ATTREZZATURE, RISORSE STRUMENTALI

AULE LABORATORI ALTRI LOCALI

SCUOLA DELL’INFANZIA

PIANO TERRA

e PRIMO PIANO

3

2

AULA POLIFUNZIONALE LABORATORI

(pittura, manipolazione, canto e musica, movimento e danza, drammatizzazione)

CUCINA

SALA MENSA SALA GIOCHI

SCUOLA PRIMARIA

PIANO TERRA

PRIMO PIANO

5

5

INFORMATICO

SALA RIUNIONI SALA INSEGNANTI

PALESTRA UFF. AMMINISTRATIVI

PRESIDENZA ARCHIVIO

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

PIANO TERRA

PRIMO PIANO

3

4

INFORMATICO LINGUISTICO SCIENTIFICO ARTISTICO TECNICO

MUSICALE

SALA INSEGNANTI

PALESTRA

AULE LABORATORI ALTRI LOCALI

SCUOLA DELL’INFANZIA

2

SALA MENSA SALA GIOCHI

SCUOLA PRIMARIA

PRIMO PIANO

4

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

PIANO TERRA

3

LINGUISTICO

E INFORMATICO

SALA INSEGNANTI

ALTAVILLA IRPINA

GROTTOLELLA

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RISORSE PROFESSIONALI E UMANE Il corpo docente in servizio, risulta piuttosto stabile, si registrano nei tre ordini di scuola anche presenze ultra decennali. Nel complesso, il livello professionale è attestato su esperienze di insegnamento collaudate e sostenute da una attività di aggiornamento e autoaggiornamento al passo con le esigenze dettate dalla necessità di sperimentare nuove metodologie didattiche e le nuove tecnologie.Tra i docenti sono presenti anche professionalità specifiche la cui competenza va ben oltre l’insegnamento della disciplina. Tutte le risorse professionali disponibili sono valorizzate; tanto il singolo soggetto quanto i gruppi di persone: collaboratori, referenti di gruppi di lavoro, commissioni, OO.CC. secondo il modello della leadership diffusa. Comunque il Piano Triennale dell’ Offerta Formativa presuppone il coinvolgimento di tutti gli operatori della scuola, docenti e personale ATA, ognuno dei quali deve condividere pienamente e partecipare attivamente alle scelte compiute collegialmente. Necessita, dunque, che tutti i componenti siano disponibili al cambiamento per un’efficace attuazione del processo di ricerca-azione legato all’ Autonomia Scolastica (DPR.275) e condividano responsabilmente le finalità e gli obiettivi del Piano. Si possono rilevare quali fattori di qualità :

Un clima generalmente sereno nei rapporti interpersonali tra tutte le componenti della scuola

Una buona disponibilità alla collaborazione progettuale per la costruzione e realizzazione dell’identità culturale ed organizzativa della scuola

La generale disponibilità all’autoaggiornamento e aggiornamento/formazione qualitativo e proficuo per un’ulteriore crescita professionale.

RISORSE ISTITUZIONALI -Miur e Direzione Scolastica Regionale;

-USP di Avellino; -USR Campania -Provincia -Comuni di Altavilla Irpina, Grottolella e Torrioni -Pro Loco locali -Forum giovanili locali -ASL -Piano di Zona 4

RISORSE LEGISLATIVE -Leggi nazionali a sostegno dell’Autonomia, CCNL e CCNI -Leggi europee a favore della dimensione europea dell’Educazione -Leggi Regionali per il diritto allo studio e alle attività culturali -Legge 107/2015

RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE

Finanziamenti assegnati per la realizzazione dell’autonomia scolastica (l. 440 ) Fondo dell’istituzione scolastica Finanziamenti eventuali per sponsorizzazioni e / o interventi da parte dei Comuni; Fondi Europei Finanziamenti regionali

AULE LABORATORI ALTRI LOCALI

SCUOLA DELL’INFANZIA

1

SALA MENSA SALA GIOCHI

SCUOLA PRIMARIA

1

TORRIONI

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CAPITOLO III ORGANI E MODALITÀ DI GESTIONE DELL’ASSETTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO

ORGANIZZAZIONE GESTIONALE DELL’ISTITUTO

Al fine di gestire e realizzare il processo formativo delineato nel presente Piano , l’istituto, oltre a far ricorso agli Organi Collegiali istituzionali di cui all’organigramma che segue:

baserà l’organizzazione gestionale sia dei servizi sia della didattica su unità strutturali o micro organizzazioni per promuovere decisionalità diffusa, garantire l’esercizio di responsabilità condivise, nonché la coerenza dell’impianto organizzativo, la trasparenza e la correttezza delle procedure.Tali figure, che assumono, all’interno del sistema, delle responsabilità ben precise sono interdipendenti tra loro, così come esemplificato nello schema che segue:

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Maria Rosaria Siciliano

COLLEGIO DEI DOCENTI

CONSIGLIO D’ ISTITUTO

GIUNTA ESECUTIVA

CONSIGLI DI CLASSE

D.S.G.A.

VICARIO STAFF DIRIGENZIALE

FUNZIONI STRUMENTALI

ATA

Dipartimenti-

Gruppi

R.S.U.

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Articolazione Funzionale

STAFF DI PRESIDENZA:

Fanno parte dello Staff di presidenza :

Dirigente Scolastico

Vicario

Funzioni strumentali responsabili delle Aree funzionali al PTOF

Responsabili di plesso RISORSE PROFESSIONALI DELLO STAFF :

Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Siciliano

Il vicario: Ins.te Maddalena D’Alessio

Il segretario del Collegio dei Docenti: Maddalena D’Alessio

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Maria Rosaria Siciliano

COLLEGIO

DEI DOCENTI

COORDINATORI DI

CLASSE

RESPONSABILI dei

LABORATORI

CONSIGLI

DI CLASSE

RESPONSABILI

SICUREZZA

VICARIO Direttore SGA e Personale

Amministrativo

STAFF

INCARICHI AGGIUNTIVI DEI CC.SS.

FUNZIONI STRUMENTALI

GRUPPI di LAVORO

REFERENTI di ATTIVITA’

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FUNZIONI STRUMENTALI AL PTOF:

prof.ssa Maria Maddalena De Vito

prof.ssa Lucia Galdo

prof.ssa Gaetana Ricciardi

prof.ssa Anna Tomasetta

prof.ssa Liliana Aufiero

STAFF:

SCUOLA DELL’INFANZIA

ALTAVILLA IRPINA: ins.te Pellegrino Camerlengo GROTTOLELLA : ins.te Giuseppe Marino TORRIONI: ins. te Rosaria Ferrara

SCUOLA PRIMARIA ALTAVILLA IRPINA: ins.te Maria Pia Aufiero GROTTOLELLA : ins. te Francesca Argenio TORRIONI: ins. te Rosaria Ferrara

SCUOLA SECONDARIA

GROTTOLELLA : prof. Matteo Caramico

FUNZIONI DEI MEMBRI DELLO STAFF :

Il vicario - Collaborazione col D.S nei processi decisionali riguardanti l’organizzazione, coordinamento e gestione di: - relazione e comunicazione con e tra i docenti,con le famiglie e con gli enti esterni - vigilanza e controllo della disciplina

- didattica, valutazione dei processi formativi e controllo dei relativi strumenti:quadri orari delle lezioni,quadri per la sostituzione dei docenti assenti,verbali, cronoprogramma attività aggiuntive, calendarizzazione attività funzionali all’insegnamento,verbali,circolari - scelte di carattere operativo nella gestione economica e finanziaria dell’Istituto - Sostituzione del D.S. nelle sue funzioni in caso di assenza - Partecipazione agli incontri di staff

STAFF- Collaborazione col D.S nei processi decisionali 1) riguardanti la gestione di:

- verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti - relazione e comunicazione con e tra i docenti e con le famiglie - vigilanza e controllo della disciplina - controllo degli strumenti relativi alla didattica:quadri orari delle lezioni, quadri per la sostituzione

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dei docenti assenti, crono programma attività aggiuntive, verbali,calendari - comunicazione esterna, controllo, comunicazione e presa visione di circolari, raccolta di documentazioni

2) attinenti a: - organizzazione, coordinamento e gestione - vigilanza - custodia delle attrezzature

- Sostituzione del D.S. nelle sue funzioni in caso di assenza - Partecipazione agli incontri di staff

FUNZIONE STRUMENTALE AL PTOF-Collaborazione col D.S e con le altre funzioni nei processi decisionali riguardanti il coordinamento progettazione, verifica e valutazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa: - coordinatore di classe - rapporti con gli altri docenti del consiglio di classe - rapporti con i genitori degli alunni della classe - rapporti con i responsabili di plesso e gli altri docenti - funzioni strumentali al PTOF - rapporti con i docente vicario - rapporti con il Dirigente Scolastico, il DSGA e il personale di Segreteria - revisione PTOF d’Istituto in collaborazione con il docente Vicario e responsabili di plesso - compilazione PM e PTOF in collaborazione con la dirigenza Partecipazione agli incontri di staff

DOCENTI COORDINATORI di CLASSE

SCUOLA PRIMARIA

ALTAVILLA IRPINA COORDINATORI di CLASSE

Classe I A Ins.te Crescitelli Assunta

Classe I B Ins.te Forte Antonietta

Classe II A Ins.te Zarro Antonia Classe II B Ins.te Aufiero Maria Pia Classe III A Ins.te Camerlengo Rosa Classe III B Ins.te Di Bianco Carmela Classe IV A Ins.te Ruotolo Antonietta Classe IV B Ins.te Iuliano Carmelina Classe V A Ins.te Troisi Sabino Classe V B

Ins.te Giordano Carmela

SCUOLA PRIMARIA

GROTTOLELLA COORDINATORI di CLASSE Classe III A Ins.te Visconti Lucia Classe V A Ins.te Medugno Marina Classe IV A Ins.te Argenio Francesca Classe I-II A SCUOLA PRIMARIA

Ins.te De Masi Alga

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TORRIONI COORDINATORI di CLASSE Classe II, III, IV e V A Ins.te Giovanniello Luigina

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO ALTAVILLA IRPINA

Classe IA Prof.ssa Aufiero Liliana Classe IIA Prof.re Conte Felice Classe IIIA Prof.ssa Galdo Lucia Classe I B Prof.ssa Repole Paola Classe IIB Prof.ssa Sasso Paola Classe IIIB Prof.ssa Petrillo Annina Classe IIIC Prof.ssa Criscitiello Ersilia

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO GROTTOLELLA

Classe IA Prof.ssa De Vito Marta Maddalena Classe IIA Prof.ssa Ricciardi Gaetana Classe IIIA Prof.ssa Tomasetta Anna Ulteriori commissioni possono essere costituite, sulla base di sopraggiunte esigenze , utilizzando i referenti (uno per ciascun ordine di scuola), che possono trattare la tematica individuata in maniera unitaria. I docenti incaricati di funzione strumentale avranno il compito di coordinare il lavoro dei referenti e delle commissioni. Inoltre, viene stabilito che i docenti che parteciperanno ad attività di formazione e ad incontri in qualità di referenti, sono tenuti a relazionare al Collegio nella prima seduta utile e a fornire alla Scuola eventuale documentazione acquisita.

COMPETENZE DEI COORDINATORI DI SEZIONE O DI CLASSE

I docenti con funzione di Coordinatori di sezione o di classe : · sono responsabili degli esiti del lavoro del consiglio · facilitano i rapporti fra i docenti e promuovono l’assunzione di responsabilità progettuali In rapporto agli alunni: · si informano sulle situazioni a rischio e cercano soluzioni adeguate in collaborazione con il CdC · controllano che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola/famiglia, · tengono i rapporti con i rappresentanti di classe diventando il tramite di questi con il CdC e la Dirigenza in rapporto ai colleghi della classe · controllano il registro di classe ( assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.) · ritirano e controllano le pagelle e le note informative interperiodali in rapporto ai genitori · informano e convocano i genitori degli alunni in difficoltà · tengono rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e ne chiedono e promuovono il contributo in rapporto al consiglio di classe · guidano e coordinano i consigli di classe · relazionano in merito all’andamento generale della classe · illustrano obiettivi/competenze, metodologie, tipologie di verifica per predisporre il piano di studio unitario, inclusivo delle attività di arricchimento o ampliamento · coordinano interventi di recupero e valorizzazione delle eccellenze · verificano il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di programmazione della classe · propongono riunioni straordinarie del CdC · coordinano la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale e per l’esame conclusivo, se coordinatore delle classi terze - sono responsabili della tenuta dei verbali del consiglio

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in rapporto alla Direzione della scuola e alle norme di Sicurezza - condividono la visione dell’Istituto che è espressa nel PTOFRelativamente alle pro- - per l'evacuazione di emergenza, individuano gli alunni aprifila e chiudifila, tengono aggiornato il relativo prospetto affisso in ogni aula, verificano l'efficienza delle segnalazioni di emergenza poste all'interno dell'aula e curano l'informazione sulle procedure medesime.

COMPETENZE DEI REFERENTI DEI PROGETTI

I docenti con funzioni di coordinamento dei progetti:

a. predispongono la documentazione utile per facilitare la realizzazione dei progetti, raccogliendo informazioni e proposte

b. coordinano i lavori c. richiedono ad ogni docente coinvolto nel progetto l’espletamento del compito assunto nonché

la massima collaborazione per la riuscita del progetto stesso d. controllano il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto e. relazionano al Capo di Istituto su tutto lo svolgimento del progetto stesso (obiettivi, contenuti,

problemi emersi, difficoltà, proposte per il futuro)

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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO CALENDARIO INCONTRI DOCENTI – A.S. 2015/2016

SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO 2015/2016

PRIMO QUADRIMESTRE dal 14/09/14 al 31/01/15 SECONDO QUADRIMESTRE dall’ 1/02/15 al 10/06/15 VACANZE DI NATALE 23/12/2015 ­ 5/1/2016 VACANZE PASQUALI 23-29/03/2016 CARNEVALE 08-09/02/2016 ALTRO 02/11/2015;07/12/2015;

10/02/2016;26/04/2016;21/05/2016

COLLEGIO DOCENTI Totale ore 10

GIORNO ORE 10 settembre 2015 2 Ottobre-Novembre 2 Marzo 2 Maggio 2 Giugno 2

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI (d’inizio e fine anno) Scuola Secondaria di I grado

Totale ore 20

GIORNO ORE N. ore Mercoledì 2 settembre 2015 9,30-12,00 2,30

Venerdì 4 settembre 9,30-12,00 2,30 Martedì 8 settembre 9,30-12,30 3

Giovedì 10 settembre 9,30-12,30 3

Venerdì 11 settembre 9,30-12,30 3

dal 9 giugno 3

PROGRAMMAZIONE D’INTERPLESSO E DI PLESSO (d’inizio e fine anno) Scuola dell’infanzia e primaria

Totale ore 20

GIORNO Orario ORE Martedì 2 settembre 2015 9,30-12 2,30

Venerdì 4 settembre 9,30-12 2,30 Lunedì 7 settembre 9,30-12,30 3

Martedì 8 settembre 9,30-12,30 3

Giovedì 10 settembre 9,30-12,30 3

Venerdì 11 settembre 9,30-12,30 3

dal 9 giugno 3

INCONTRI SCUOLA- FAMIGLIA SCUOLA DELL’INFANZIA e SCUOLA PRIMARIA ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA-TORRIONI

Totale ore 6

MESE DATA Giorno Sett. ORDINE DEL GIORNO N. ore

OTTOBRE 26 Lunedì Elezioni dei rappresentanti d’intersezione e d’interclasse Illustrazione POF

2

DICEMBRE 21 Lunedì Valutazione in itinere del I quadrimestre 2 APRILE 18 Lunedì Valutazione in itinere del II quadrimestre 2

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INCONTRI SCUOLA- FAMIGLIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA

Totale ore 6

MESE DATA Giorno Sett. ORDINE DEL GIORNO N. ore

OTTOBRE

26

Lunedì Elezioni dei rappresentanti d’intersezione e d’interclasse Illustrazione POF

2

DICEMBRE 15 Martedì Valutazione in itinere del I quadrimestre 2 APRILE 15 Venerdì Valutazione in itinere del II quadrimestre 2

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA

Totale ore 4

MESE DATA Giorno Sett.

ORDINE DEL GIORNO N. ore

FEBBRAIO 18 Giovedì Visione documento di valutazione del I quadrimestre

2

GIUGNO 24 Venerdì Consegna documento di valutazione II quadrimestre

2

ATTIVITÀ COLLEGIALI

CONSIGLI DI INTERSEZIONE –INTERCLASSE di ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA-TORRIONI

Totale ore per classi parallele 10

MESE e ANNO DATA Giorno Settimana N. ore NOVEMBRE 2015 09 Lunedì 2

MARZO 2016 31 Giovedì 2 MAGGIO 2016 06 Giovedì 2 Adozione libri

CONSIGLI DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA

Totale ore per classe 7

MESE e ANNO DATA Giorno Settimana N. ore NOVEMBRE 2015 10-11-13 Martedì-Mercoledì-Giovedì 1

MARZO/APRILE 2016 30-31-01 Mercoledì-Giovedì-Venerdì 1 MAGGIO 2016 02-03-04 Lunedì-Martedì-Mercoledì 1 Adozione libri

SCRUTINI SCUOLA PRIMARIA ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA-TORRIONI

MESE e ANNO DATA Giorno Settimana Ore FEBBRAIO 2016 01 Lunedì GIUGNO 09 Giovedì

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA-TORRIONI

Totale ore 4

MESE DATA Giorno Sett.

ORDINE DEL GIORNO N. ore

FEBBRAIO 15 Lunedì Visione documento di valutazione del I quadrimestre

2

GIUGNO 24 Venerdì Consegna documento di valutazione II quadrimestre

2

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SCRUTINI SCUOLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA

MESE e ANNO DATA Giorno Settimana Ore FEBBRAIO 2015 11-12-15 Giovedì-Venerdì-Lunedì GIUGNO 09-10-11 Giovedì-Venerdì-Sabato

Gli Ordini del Giorno saranno comunicati di volta in volta

PROGETTAZIONE SCUOLA PRIMARIA Per decisione del Collegio dei Docenti le ore di progettazione sono svolte su base bisettimanale in incontri collegiali a partire dalle 14,00 in orario non coincidente con le lezioni e nei limiti delle ore d’obbligo di servizio come appresso specificato:

RIUNIONI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SCUOLA PRIMARIA

ALTAVILLA IRPINA-GROTTOLELLA-TORRIONI

orario: 14-18

Totale ore 68

N. Giorno Data N. ore

1. Lunedì 21 settembre 2015 4

2. Lunedì 05 ottobre 2015 4

3. Lunedì 19 ottobre 2015 4

4. Mercoledì 04 novembre 2015 4

5. Lunedì 16 novembre 2015 4

6. Lunedì 30 novembre 2015 4 d’interplesso

7. Lunedì 14 dicembre 2015 4

8. Lunedì 11 gennaio 2016 4

9. Lunedì 25 gennaio 2016 4

10. Giovedì 11 febbraio 2016 4

11. Lunedì 22 febbraio 2016 4

12. Lunedì 07 marzo 2016 4

13. Lunedì 21 marzo 2016 4 d’interplesso

14. Lunedì 04 aprile 2016 4

15. Lunedì 16 aprile 2016 4

16. Lunedì 02 maggio 2016 4

17. Lunedì 16 maggio 2016 4

18. Lunedì 30 maggio 2016 4

NOTE FINALI

1. Alle riunioni per la Valutazione degli alunni parteciperanno solo i Docenti.

2. Il Calendario delle riunioni può essere modificato in relazione ad esigenze di natura didattica ed organizzativa, attualmente non prevedibili; per analoghe esigenze, possono essere apportate variazioni e/o integrazioni agli ORDINI del giorno di ciascun ordine di scuola.

3. I docenti di Scuola Secondaria, impegnati in più di sei classi o con orario inferiore a quello

previsto dall’Ordinamento di ciascun ordine di scuola, potranno essere esonerati, a richiesta, da talune riunioni previa valutazione del Dirigente Scolastico.

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DOCENTI IN ORGANICO: CLASSI, DISCIPLINE e MONTE ORE DOCENTI INFANZIA

ALTAVILLA IRPINA DISCIPLINE CLASSI

Ins.ti Carbone R. - Peluso S. Sez. A ( bambini 3 1/2 -5 anni)

Ins.ti Camerlengo P.- Cecere M. Sez. B (bambini 2 1/2 -3 anni)

Ins.ti De Guglielmo A. - Iuliano M. Sez. C (bambini 3 1/2 - 4 1/2- 5 anni)

Ins.ti Napolitano M. C.- Asfaldo M.R. Sez. D (bambini 3 1/2 - 4 1/2- 5 anni)

Ins.te Di Troia M. IRC Sez. A-B-C-D

De Nisco Giuseppina Camarca Salverina

Sostegno Sostegno

Sez.A ( bambini 3 1/2 -5 anni) Sez.D (bambini 3 1/2 - 4 1/2- 5 anni)

GROTTOLELLA

Ins.te Bruno R.M - Marino G. Sez. A ( alunni 3-4-5 anni )

Ins.te Nunziato S.- Piantadosi A. Sez. B ( alunni 3-4-5 anni ) Ins.te Damiano L. Religione Sez. A-B

TORRIONI

Ins.te Ferrara M./ Ins.te Ferrara R. Sez.A ( alunni 3 -4-5 anni )

Ins.te Di Troia M.(Altavilla Irpina+Torrioni) Religione Sez.A

DOCENTI PRIMARIA

ALTAVILLA IRPINA DISCIPLINE CLASSI

Aufiero Maria Pia (Classi II B –II A)

Camerlengo Rosa (Classi IIIA e III B)

Crescitelli Assunta (Classi I A-I B)

D’Alessio Maddalena (Classi II A-II B-III A )

DI Bianco Carmela (Classi III A e III B)

Forte Antonietta (Classi I A- I B)

Franzese Edda (Classi I A - I B- III B- IV A )

Giordano Carmela (Classe V B)

Iuliano Carmelina (Classi IV B)

Muto Antonella Religione (Tutte le 10 classi)

Ruotolo Antonietta (Classi IV A)

Siano Aida (Classi IIIA – IIIB- IVB – VA e V B)

Troisi Sabino (Classe VA)

Zarro Atonia (Classi II A-II B)

Alfieri Sara Sostegno EH (Classe III A)

Vargiu Loredana Sostegno EH ( Classe IIIB)

LombardiLaura Sostegno EH ( Classe IIA -VB)

Lombardi Maria Sostegno EH (Classe II A- III A)

Nappi Teresa Sostegno EH (Classe IV A)

Preziosi Monica Sostegno EH (Classe IIB)

Feleppa Giuseppina Inglese (Classi IV B-V A-V B)+GROTTOLELLA

DOCENTI PRIMARIA GROTTOLELLA

DISCIPLINE CLASSI

Ins.te Argenio Francesca Classe I-II A-III A-IV A

Ins.te Damiano Lorella Religione Classe I–IIA –III A – IV A – V A

Ins.te De Masi Alga Classe I- II A – IV A

Ins.te Medugno Marina Classe IV A-V A

Ins.te Visconti Lucia Classe III A-V A

Ins.te Feleppa Giuseppina Inglese Classe I-IIA –III A –IV A- V A + ALTAVILLA

DOCENTI PRIMARIA TORRIONI

Ins.te Giovanniello Luigina Classe II - III - IV -V A

Ins.te Lepore Marilisa Classe II - III - IV -V A

Ins. te Di Troia Mery Religione Classe II - III - IV -V A + ALTAVILLA

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO (30 ore) Plesso di Altavilla Irpina DOCENTI DISCIPLINA CLASSI

Aufiero Liliana Religione Corso A-B + 3^C

Biondi Amalia Arte e immagine Corso A-B + 3^C

Cannizaro Stefania Inglese 3^C

Caramico Giulia Ampliamento 1^B + 3^C

Celentano Loredana Ampliamento 2^A + 3^A+2^B + 3^B

Ciaraldi Mirella Musica Corso A-B + 3^C

Colamarco Yvonne Francese Corso A-B + 3^C

Conte Felice Matematica e scienze Corso A

Criscitiello Ersilia Lettere+Ampliamento 3^C+1^A

Criscitiello Giovanna Inglese Corso A-B

Di Bonaventura Eugenia Strumento (violoncello) Alunni 2^A + 3^A+2^B +3^C

Errico Margherita Sostegno 2^A

Fierro Rossella Sostegno 2^B-3^B

Galdo Lucia Lettere 1^A + 3^A

Giso Angelo Strumento (fisarmonica) Alunni 2^A +2^B + 3^B

Iandoli Laerte Sostegno 1^B

Magliacane Giuseppe Tecnologia Corso A-B + 3^C

Maglio Brigida Matematica e scienze Corso B

Pasquale Giuseppe Matematica e scienze 3^C

Petrillo Annina Lettere 2^A + 3^B

Ruggiero Cinzia Strumento (flauto) Alunni 3^A +2^B + 3^B

Sasso Paola Scienze motorie Corso A-B + 3^C

Siragusa Patrizia Sostegno 3^A

Solimene Giuseppina Strumento (pianoforte) Alunni 2^A +2^B + 3^B+3^C

Plesso di Grottolella Arminio Claudia Religione 3 h Corso A

Biondi Amalia Arte e immagine Corso A

Bruno Sergio 9 h (Storia + Geografia) Corso A (3+3+3)

Caramico Matteo Sostegno 1^A + 3^A

Casale Pasquale Scienze motorie 1^A

Ciaraldi Mirella Musica Corso A

Colamarco Yvonne Francese 1^A + 3^A

De Vito Maria Maddalena Inglese 9 h Corso A

De Vito Ivana Lettere +Ampliamento(3h) Corso A

Magliacane Giuseppe Tecnologia Corso A

Perillo Barbara Francese 2^A

Ricciardi Gaetana Sostegno 2^A

Sasso Paola Scienze Motorie 2^A + 3^A

Tomasetta Anna Matematica e scienze

Corso A

ORGANIZZAZIONE ORARIO ATTIVITÀ DIDATTICHE La Scuola dell’Infanzia viene così organizzata: la Scuola dell’Infanzia di Altavilla Irpina, fino all’inizio della mensa, osserverà il seguente orario: l’entrata sarà alle ore 08,30 e l’uscita alle ore 13,30 (dal lunedì al sabato), con l’inizio della mensa, dal lunedì al venerdì e con i turni per gli insegnanti,l’entrata sarà alle ore 08,30 e l’uscita alle ore 16,30, mentre il sabato l’entrata sarà alle ore 8,30 e l’uscita alle ore 13,30 (con i turni per gli insegnanti); la Scuola dell’Infanzia di Grottolella, fino all’inizio della mensa, osserverà il seguente orario: l’entrata sarà alle ore 08,00 e l’uscita alle ore 13,00 (dal lunedì al sabato); con l’inizio della mensa, dal lunedì al venerdì e con i turni per gli insegnanti, l’entrata sarà alle ore 08,00 e l’uscita alle ore 16,00, mentre il sabato l’entrata sarà alle ore 8,00 e l’uscita alle 13,00; la Scuola dell’Infanzia di Torrioni, fino all’inizio della mensa, osserverà il seguente orario: l’entrata sarà alle ore 8,15 e l’uscita sarà alle ore 13,15 (dal lunedì al venerdì con la presenza di entrambi gli insegnanti), con l’inizio della mensa, dal lunedì al venerdì e con i turni per gli insegnanti, l’entrata sarà alle ore 8,15 e l’uscita alle ore 16,15.

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La Scuola Primaria viene organizzata con una attività didattica che si realizza: la Scuola Primaria di Altavilla Irpina osserverà il seguente orario l’entrata sarà alle ore 08,30 e l’uscita alle ore 13,30 dal lunedì al venerdì,mentre il sabato l’entrata sarà alle ore 08,30 e l’uscita alle ore 12,30; la Scuola Primaria di Grottolella osserverà il seguente orario: l’entrata sarà alle ore 08,20 e l’uscita alle ore 13,20 dal lunedì al venerdì,mentre il sabato l’entrata sarà alle ore 08,20 e l’uscita alle ore 12,20; la Scuola Primaria di Torrioni funzionerà a 31 ore in cinque giorni (dal lunedì al venerdì) con due rientri pomeridiani e osserverà il seguente orario per tutte le due pluriclasse: il lunedì, martedì e giovedì l’entrata sarà alle ore 08,15 e l’uscita alle ore 13,15 mentre il mercoledì e venerdì l’entrata sarà alle ore 08,15 (la mensa dalle 13,15 alle 14,15) e l’uscita alle ore 16,15. La Scuola Secondaria di 1° grado viene organizzata con una attività didattica che si realizza: la Scuola Secondaria di 1° Grado di Altavilla osserverà il seguente orario: l’entrata sarà alle ore 08.30 e l’uscita alle ore 13.30 distribuito in 6 giorni per tutte le classi; i corsi di strumento musicale (Flauto, Fisarmonica, Pianoforte e Violoncello) funzioneranno in orario pomeridiano; la Scuola Secondaria di 1° Grado di Grottolella osserverà il seguente orario: l’entrata sarà alle ore 08.20 e l’uscita alle ore 13.20 distribuito in 6 giorni per tutte le classi. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI E PARADIDATTICI Proposta piano di lavoro per l’A.S. 2015/2016, inerente le prestazioni dell’orario di lavoro, l’attribuzione degli incarichi di natura organizzativa, l’attribuzione degli incarichi specifici, l’intensificazione delle prestazioni lavorative e quelle eccedenti l’orario d’obbligo, nonché la formazione del personale. PIANO DI LAVORO DEL PERSONALE ATA Il Dirigente Scolastico, sentito il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi ha convocato l’assemblea programmatica d’inizio di anno scolastico, per illustrare i vari tipi di organizzazione scolastica e le esigenze di personale che ne derivano, tenuto conto delle richieste dell’utenza. Nell’occasione tutto il personale ha espresso le osservazioni, pareri, proposte ed eventuali esigenze in merito a: organizzazione e funzionamento dei servizi scolastici; criteri per la distribuzione dei carichi di lavoro; articolazione dell’orario del personale ATA; disponibilità per articolazione del lavoro su turni; utilizzazione del personale ATA in relazione al PTOF; attività aggiuntive da retribuire con il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa; assegnazione del personale alle sedi di servizio; adattamento del calendario scolastico e chiusure prefestive. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi a seguito dell’assemblea programmatica presenta, al Dirigente Scolastico una proposta del piano delle attività relativo all’organizzazione dei servizi del Personale A.T.A, nonché l’individuazione dei criteri per l’assegnazione degli incarichi specifici e delle posizioni organizzative di cui si allegano copie. L’organico ATA per l’A.S. 2015/2016 è formato da 3 Assistenti Amministrativi e 14 Collaboratori scolastici. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Il numero di Assistenti Amministrativi in Organico è stabilito in 3 unità intere: IZZO Maria Grazia (contratto a tempo determinato 30/06/2016) ANNECCHINO PISANIELLO Costanza (contratto a tempo indeterminato) DE BLASIO Angelina (contratto a tempo indeterminato) PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO Il numero di Collaboratori Scolastici in Organico è stabilito in 14 unità intere L’unità di personale (organico di fatto) è così articolato: n. 12 unità di personale con contratto a tempo indeterminato n. 2 unità di personale con contratto a tempo determinato (30 GIUGNO 2016). Il personale in servizio è il seguente: AUFIERO AGOSTINO BARILE ANNA MARIA CIULLO IDA (AL 30 GIUGNO 2016) DELLA CROCE DOROTEO DI TROIA PELLEGRINO

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GRECO LUISA GUERRIERO CARMINA LUONGO ANNA MACCANICO SILVANA PARENTE IDA POLVERE NICOLINA SIGNORIELLO PATRIZIA TADDEO LUCIANA (AL 30 GIUGNO 2016) TUCCIA SILVANA L’organizzazione del lavoro del personale, con effetto immediato, è stabilita secondo le modalità e istruzioni di seguito specificati. Per ciascuna unità di personale in servizio vengono definiti i criteri e le modalità di svolgimento del servizio, l’orario di servizio e la ripartizione dei compiti. Per quanto concerne l’orario di servizio si precisa che in coerenza con le disposizioni del CCNL, per il soddisfacimento delle esigenze e delle specifiche necessità dell’istituzione vengono adottate le sotto indicate tipologie di orario di servizio: Orario di lavoro straordinario Orario di lavoro flessibile Intensificazione attività lavorativa. L’articolazione dell’orario di lavoro viene disciplinata con apposito ordine di servizio,formulato sulla base delle richieste del personale e delle effettive esigenze di servizio e varrà per l’intero anno scolastico.Le risorse destinate a retribuire l’intensificazione saranno indicate nella ripartizione del fondo lo stesso conterrà anche il monte ore per lo straordinario e la flessibilità come per sostituzione dei colleghi assenti (nello stesso comune o nei plessi) e per orari diversi secondo il turno settimanale. L’effettuazione delle prestazioni aggiuntive degli assistenti amministrativi saranno remunerate per esigenze derivanti dal funzionamento della scuola, l’intensificazione dell’attività lavorativa per l’assolvimento delle mansioni dei colleghi assenti nel proprio ufficio e per periodi di lavoro in concomitanza a particolari scadenze e per la collaborazione tra il personale volta a migliorare il funzionamento dell’Ufficio e la qualità del servizio. La flessibilità dell’attività lavorativa riguarda i turni pomeridiani in concomitanza a riunioni collegiali assemblee genitori, ricevimenti generali ecc. Anche queste risorse destinate al lavoro straordinario, all’intensificazione e alla flessibilità delle attività lavorative degli assistenti amministrativi vengono indicate nella ripartizione del fondo. L’organigramma del lavoro è stato predisposto tenendo conto delle direttive impartite in materia dal Dirigente Scolastico, delle esigenze rappresentate dall’utenza e dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa per l’a. s. 2015/2016.

ISTRUZIONI DI CARATTERE GENERALI Area A: Collaboratore scolastico Esegue, nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. È addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall’art. 47.” I ragazzi non devono sostare seduti sui davanzali o nei corridoi durante l’orario delle lezioni Tutti gli atti vandalici dovranno essere segnalati al Dirigente Scolastico Il servizio dovrà essere svolto dagli ausiliari mediante una attenta sorveglianza nelle aree loro assegnate Il servizio deve essere prestato nel turno e nella mansione stabiliti Non è consentito allontanarsi dal posto occupato lasciando il piano privo di personale

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SCUOLA INFANZIA ALTAVILLA IRPINA ANTICIPO IN CASO DI SOSTITUZIONE COLLEGA ASSENTE CHI EFFETTUA TURNO DI POMERIGGIO

Collaboratore Scolastico GUERRIERO CARMINA orario posto lavoro funzioni Compiti

Turno mattina

08-14.00

Turno pomeriggio

Lunedì-giovedì

09.45-17.00

Venerdì

10.00-17.00

Sabato libero

Scuola

dell’Infanzia

Altavilla Irpina

Ausiliarie

Servizio

LSU

1° piano

Apertura, pulizia degli Uffici di Segreteria e Presidenza a turno chi fa la mattina Apertura, pulizia dei locali della scuola dell’infanzia con pulizia bagni - sala medica (quotidianamente) pausa a turno dalle ore: 12.15 – 12.45 oppure 13.00 alle 13.30 sorveglianza alunni e assistenza mensa - pulizia degli spazi esterni . Pulizia scale - Sala Informatica– Sala Convegni – settimanalmente o quando necessita a turnazione

Collaboratore Scolastico PARENTE IDA orario posto lavoro funzioni Compiti

Turno mattina 08-14.00

Turno pomeriggio Lunedì-giovedì

09.45-17.00

Venerdì

10.00-17.00

Sabato libero

Scuola Infanzia

Altavilla Irpina

Ausiliarie

Servizio

LSU

1° piano

Apertura degli Uffici di Segreteria e Presidenza Apertura, pulizia dei locali della scuola dell’infanzia con pulizia bagni sala medica (quotidianamente) pausa a turno dalle ore 12.15 –12.45 oppure 13.00 alle 13.30 sorveglianza alunni e assistenza mensa -pulizia degli spazi esterni . Pulizia scale Sala Informatica– Sala Convegni – settimanalmente o quando necessita a turnazione

Collaboratrice Scolastica GRECO LUISA orario posto lavoro funzioni Compiti

Turno mattina

08-14.00

Turno pomeriggio

Lunedì-giovedì

09.45-17.00

Venerdì

10.00-17.00

Sabato libero

Scuola

dell’Infanzia

Altavilla Irpina

Ausiliarie

Servizio

LSU

1° piano

Apertura degli Uffici di Segreteria e Presidenza Apertura, pulizia dei locali della scuola dell’infanzia con pulizia bagni sala medica (quotidianamente) pausa a turno dalle ore 12.15 –12.45 oppure 13.00 alle 13.30 sorveglianza alunni e assistenza mensa- pulizia degli spazi esterni . Pulizia scale Sala Informatica– Sala Convegni – settimanalmente o quando necessita a turnazione

SCUOLA PRIMARIA ALTAVILLA IRPINA SUPPORTO SCUOLA SECONDARIA ALTAVILLA IRPINA

Collaboratore Scolastico DI TROIA PELLEGRINO orario posto lavoro funzioni Compiti

08.00-14.00

Scuola Primaria

Altavilla Irpina

Ausiliarie Servizio

LSU 1° piano

pulizia aule, spazi esterni, piccola manutenzione -

sorveglianza alunni - pulizia palestra scuola

Primaria/Secondaria di Altavilla Irpina a turnazione

Collaboratore Scolastico LUONGO ANNA orario posto lavoro funzioni Compiti

08.00 14.00

08.00-12.00

Scuola Primaria

Altavilla Irpina Piano terra

supporto Scuola

Secondaria 1°grado A turnazione

Ausiliarie

Servizio LSU

1° piano

Pulizia delle aule, bagni, scale e salone, spazi esterni –

sorveglianza alunni –

pulizia palestra scuola Primaria/Secondaria di

Altavilla Irpina a turnazione

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Collaboratore Scolastico BARILE ANNA MARIA

orario posto lavoro funzioni Compiti

08.00–

14,00

08.00-12.00

Scuola Primaria

Altavilla Irpina

1° piano

supporto Scuola

Secondaria 1° grado

A turnazione

Ausiliarie

Servizio

LSU

1° piano

Pulizia delle aule, bagni, scale e salone, spazi esterni

- sorveglianza alunni

- pulizia palestra scuola Primaria/Secondaria di Altavilla

Irpina a turnazione

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO ALTAVILLA IRPINA Collaboratore Scolastico TADDEO LUCIANA

orario posto lavoro funzioni Compiti

LUN-VEN-SAB

08-14.00

MAR-MER-GIOV

12.30-18.30

Scuola

Secondaria

di 1°grado

PIANOTERRA

Ausiliarie

Servizio LSU

pulizia aule, bagni laboratorio informatico

-inglese laboratorio scientifico e di arte sala professori;

bagni docenti, corridoio e salone

Vigilanza alunni aule piano terra, apertura e pulizia della

palestra, pulizia spazi esterni. Nei giorni lun-ven supporto

alla Scuola Infanzia dalle 8.00 alle 10.00

MAR-MER-GIOV 12.30-18.30 – strumento musicale

Collaboratore Scolastico POLVERE NICOLINA orario posto lavoro funzioni Compiti

LUN-VEN-SAB

08-14.00

MAR-MER-GIOV

10.30-18.30

Scuola

Secondaria

di 1° grado

1° PIANO

Ausiliarie

Servizio LSU

pulizia aule bagni laboratorio musicale laboratorio

scientifico e di arte sala presidenza; bagni docenti,

corridoio e salone

Vigilanza alunni aule 1° piano, apertura e pulizia della

palestra, pulizia spazi esterni. Nei giorni lun-ven supporto

alla Scuola Infanzia dalle 8.00 alle 10.00 –

MAR-MER-GIOV 10.30-18.30 – strumento musicale

La palestra della Scuola Primaria/Secondaria di Altavilla Irpina, verrà pulita a turnazione dai collaboratori scolastici: BARILE A.M. - DI TROIA P. - LUONGO A. -TADDEO L. - POLVERE N. IN ORARIO DI COMPRESENZA

SCUOLA INFANZIA GROTTOLELLA SUPPORTO SCUOLA INFANZIA ALTAVILLA IRPINA CHI EFFETTUA TURNO DI POMERIGGIO

Collaboratore Scolastico SIGNORIELLO PATRIZIA orario posto lavoro funzioni Compiti

Turno mattina

7.50-13.50

Turno

pomeriggio

09.45-16.4

Scuola Infanzia

Grottolella

ausiliarie

Pulizia intero piano della Scuola dell’Infanzia di Grottolella e degli spazi esterni con allestimento locale adibito a mensa (assistenza) e ripristino della sezione per lo svolgimento delle attività didattiche Pausa pranzo ore 12.00-12.30

Collaboratore Scolastico TUCCIA SILVANA orario posto lavoro funzioni Compiti

Turno mattina

7.50-13.50

Turno

pomeriggio

09.45-16.45

Scuola Infanzia

Grottolella

ausiliarie

Pulizia intero piano della Scuola dell’Infanzia di

Grottolella e degli spazi esterni con allestimento locale

adibito a mensa (assistenza) e ripristino della sezione per

lo svolgimento delle attività didattiche.

Pausa pranzo ore 12.00-12.30

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SCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA GROTTOLELLA Collaboratore Scolastico AUFIERO AGOSTINO

orario posto lavoro funzioni Compiti

08.00-14.00

dal lunedì

al Sabato

Grottolella

Scuola Primaria

2° piano

Ausiliarie

Servizio LSU

pulizia aule bagni alunni, corridoio, scale

sorveglianza ALUNNI

pulizia spazi esterni

Collaboratore Scolastico MACCANICO SILVANA

orario posto lavoro funzioni Compiti

08.00-14.00

dal lunedì

al Sabato

Grottolella

Scuola

Secondaria1°grado

1° piano

Ausiliarie

Servizio LSU

pulizia aule, bagni e corridoio, aula docenti, aula

informatica e pulizia degli spazi esterni

sorveglianza ALUNNI

SCUOLA INFANZIA/PRIMARIA TORRIONI Collaboratore Scolastico DELLA CROCE DOROTEO

orario posto lavoro funzioni Compiti

08.00-14.00

dal lunedì

al sabato

09.45-17.00

Turno

pomeridiano

Sabato libero

Scuola infanzia

primaria

Ausiliarie

sorveglianza alunni, pulizia aule, bagni e corridoio,

aula docenti, e pulizia degli spazi esterni

Collaboratore Scolastico CIULLO IDA

orario posto lavoro funzioni Compiti

08.00-14.00

dal lunedì

al sabato

09.45-17.00

Turno

pomeridiano

Sabato libero

Scuola infanzia

primaria

Ausiliarie

sorveglianza alunni, pulizia aule, bagni e

corridoio, aula docenti, e pulizia degli spazi

esterni

L’organizzazione del lavoro del personale Assistente Amministrativo, con effetto dal 1/09/2015 è stabilita secondo le modalità e istruzioni di seguito specificati. Per ciascuna unità di personale in servizio vengono definiti i criteri e le modalità di svolgimento del servizio, l’orario di servizio e la ripartizione dei compiti specificati. L’organigramma del lavoro è stato predisposto tenendo conto dei criteri fissati dalle direttive impartite in materia dal Dirigente Scolastico, sulla base dei criteri fissati dalla contrattazione decentrata a livello provinciale e delle esigenze rappresentate dal personale in sede di assemblea ATA.

ISTRUZIONI DI CARATTERE GENERALE

Tutti i documenti elaborati, prima di essere sottoposti alla firma, devono essere siglati e verificati nei contenuti;

Tutte le certificazioni devono essere predisposte per la consegna all’utenza entro il termine massimo di cinque giorni;

Qualsiasi documento ritirato allo sportello dovrà essere datato, timbrato e siglato dall’operatore previo controllo di regolarità.

ASSEGNAZIONE DEI COMPITI - ASSISTENTI AMMINISTRATIVI All’ Assistente Amm.vo IZZO MARIA GRAZIA

orario posto lavoro funzioni Compiti

8/14 Segreteria del

personale Gestione personale

Rapporti e pratiche relative ai docenti in anno di prova

Certificazioni (servizio, disoccupazione, TFR, ricostruzioni della carriera. dichiarazioni varie, ecc.)

Gestione-graduatoriesupplenze-individuazione

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convocazione- contratti

gestione assenze (dalla registrazione dell’assenza al controllo della giustificazione alla redazione del decreto)

Gestione statistiche

Gestione supplenze e pratiche nuovi assunti (documenti di rito, dichiarazione servizi riscatto ecc)

Rapporti e pratiche relative ai L. S. U.

Collaborazione con D.S.G.A. e D. S.

All’assistente amm.vo ANNECCHINO PISANIELLO COSTANZA

orario posto lavoro funzioni Compiti

8/14

Segreteria del personale

Gestione Affari

Generali

Gestione protocollo

Gestione alunni

Gestione infortuni (dalla registrazione sul registro infortuni alla denuncia INAIL assicurazione)

Gestione archivio

Gestione ingresso ed uscita del personale ATA con la costituzione e il riordino del fascicolo personale:

Gestione ingresso ed uscita del personale con la costituzione e il riordino del fascicolo:

Gestione statistiche

Posta elettronica – intranet –

scioperi – ritardi – permessi brevi

Collaborazione con D. S.G. A. e D. S.

All’assistente amm.vo DE BLASIO ANGELINA

orario posto lavoro

funzioni Compiti

8/14

Segreteria didattica

Gestione

alunni

Gestione ingresso ed uscita allievi (dalle informazioni all’iscrizione agli esami finali) con la registrazione del percorso educativo sui registri obbligatori e verifica della documentazione;

Gestione archivio alunni

Gestione pagelle, diplomi e certificazioni relativi alle competenze degli allievi, carico e scarico diplomi, gestione elenchi per elezioni OO. CC.

Certificazioni (iscrizione, frequenza, esami, ecc.)

gestione assenze, verifica obbligo scolastico,

Gestione uscite didattiche e viaggi di istruzione

Gestione statistiche e monitoraggi

Gestione buoni libri/mensa attività extra- curriculari

Aggiornamento dati alunni su sistema informatico

Tenuta e aggiornamento fascicolo dello studente

Trasferimenti alunni, comunicazioni interne/esterne

Collaborazione con D.S.G.A. e con D.S.

CHIUSURA PREFESTIVI Il personale interessato usufruirà delle suddette giornate con recupero di ore prestate in eccedenza al normale orario di servizio o con ferie

A. giovedì 24 dicembre 2015 (Vigilia di Natale); B. giovedì 31 dicembre 2015 (Vigilia di Capodanno); C. sabato 02 gennaio 2015; D. martedi 05 gennaio; E. sabato 26 marzo 2016 (Vigilia della Pasqua); F. luglio 2016 02 - 09 -16 -23 - 30 - agosto 2016 06 – 13 - 20 – 27 (sabati estivi del mese di

luglio e agosto 2016) INDIVIDUAZIONE DEGLI INCARICHI SPECIFICI E DELLE POSIZIONI ECONOMICHE L’art. 47 del CCNL 24/7/2003 stabilisce che al personale ATA possono essere assegnati incarichi specifici che comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori per lo svolgimento di compiti di particolare responsabilità necessari per la realizzazione del POF.

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L’attribuzione è effettuata dal D.S. secondo le modalità, i criteri ed i compensi definiti dalla contrattazione d’Istituto. Si propongono i seguenti incarichi specifici, le cui disponibilità sono le seguenti: ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Non in possesso dell’Art. 7 n° 03 Ass.te Amm.vo IZZO MARIA GRAZIA 1) Area Gestione amministrativa – – Gestione informatizzata dei contratti, graduatorie, stato giuridico, Assistenza progetti POF - Attività di interfaccia con la didattica Diretta collaborazione con il D.S.G.A Ass.te Amm.vo ANNECCHINO PISANIELLO COSTANZA 2) Area protocollo - Gestione informatizzata dei contratti, graduatorie, stato giuridico, Assistenza progetti POF - Attività di interfaccia con la didattica Diretta collaborazione con il D.S.G.A

Ass.te Amm.vo De BLASIO ANGELINA 3) Area alunni – Assistenza progetti POF – Gestione informatizzata dei contratti, graduatorie, stato

giuridico,Gestione alunni con la didattica - Diretta collaborazione con il D.S.G.A. COLLABORATORI SCOLASTICI n. 7 coll. Scol.ci in possesso Art. 7 : Barile A. – Di Troia P.- Greco L.- Guerriero C.- Luongo A. – Parente I. – Polvere N. n° 5 coll. Scol.ci Non in possesso dell’Art. 7: Tuccia Silvana, Aufiero Agostino, Maccanico Silvana, Della Croce Doroteo, e Signoriello Patrizia 1) Compiti di coordinamento e assistenza agli alunni diversamente abili: C.S. Greco Luisa,

C.S. Parente Ida, C.S. Polvere Nicolina, C.S. Guerriero Carmina, C.S. Luongo Anna 2) Attività di appoggio alla segreteria e pulizie: collaboratori scolastici scuola Infanzia. 3) Vigilanza temporanea attività motoria palestra: collaboratori scolastici Scuola Primaria/Secondaria

Altavilla Irpina 4) Esecuzione di interventi di piccola manutenzione delle attrezzature e servizi con enti esterni (Ufficio

Postale, Banca): C.S. Di Troia Pellegrino Assegnazione Incarichi specifici ai Collaboratori Scolastici

Tutti i Collaboratori Scolastici soggetti beneficiari dell’art. 7 sono tenuti alla diramazione delle circolari con eventuale raccolta delle firme, quando ciò è richiesto, ed a fotocopiare i documenti di interesse scolastico e funzionali all’insegnamento.

ELENCO GENERALE PERSONALE ATA A.S. 2015/2016

N. Cognome/Nome profili

1. BARTOLINI ANNUNZIATA DSGA

2. ANNECCHINO PISANIELLO COSTANZA ASS.TE AMM.VO

3. IZZO MARIA GRAZIA ASS.TE AMM.VO

4. DE BLASIO ANGELINA ASS. TE AMM. VO

5. AUFIERO AGOSTINO COLLAB. SCOL. T.I.

6. BARILE ANNA MARIA COLLAB. SCOL. T. I.

7. CIULLO IDA COLLAB. SCOL. T. I.

8. DELLA CROCE DOROTEO COLLAB. SCOL. T. I

9. DI TROIA PELLEGRINO COLLAB. SCOL. T. I

10. GRECO LUISA COLLAB. SCOL. T. I

11. GUERRIERO CARMINA COLLAB. SCOL. T. I.

12. LUONGO ANNA COLLAB. SCOL. T. I

13. MACCANICO SILVANA COLLAB. SCOL. T. I

14. PARENTE IDA COLLAB. SCOL. T. I

15. POLVERE NICOLINA COLLAB. SCOL. T. I.

16. SIGNORIELLO PATRIZIA COLLAB. SCOL. T. I

17. TADDEO LUCIANA COLLAB. SCOL. T. I.

18. TUCCIA SILVANA COLLAB. SCOL. T. I

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CAPITOLO IV CRITERI DI GESTIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA: ISCRIZIONI E ANTICIPI “Hanno diritto a frequentare la scuola dell’infanzia i bambini e le bambine che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Possono altresì essere iscritti, a conferma della consolidata prassi amministrativa, i bambini e le bambine che compiano i tre anni di età entro il 30 Aprile dell’anno successivo , subordinatamente all’esistenza delle seguenti condizioni: Esaurimento delle liste di attesa; Disponibilità dei posti nelle scuole interessate, con riferimento sia agli aspetti logistici che a quelli della dotazione organica dei docenti; Assenso da parte del comune a fornire, con riguardo all’attuazione degli anticipi, servizi strumentali aggiuntivi:trasporti, mense, attrezzature (C.M. n.2 del 13 gennaio 2004 ai sensi dell’art.7,comma 5 Legge 53/2003) Le sezioni della scuola dell’infanzia possono accogliere un numero di alunni non superiore a 26 e non inferiore a 18, salvo quanto detto in presenza di handicap; Per gli scolari in lista di attesa si individuano i seguenti criteri di precedenza: età; fratelli già frequentanti; bacino di utenza; entrambi i genitori impegnati in attività lavorativa. SCUOLA PRIMARIA: ISCRIZIONI E ANTICIPI Hanno l’obbligo di iscrizione alla prima classe della scuola primaria i bambini e le bambine che compiono sei anni di età entro il 31 agosto dell’anno di riferimento; possono iscriversi, altresì, quelli che li compiono entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, per anticipo , coloro che li compiono entro il 30 aprile dell’anno successivo Le sezioni della scuola primaria possono accogliere non meno di 15 e non più di 26 bambini, elevabili a 27 in presenza di resti, salvo quanto detto in presenza di handicap FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Criterio fondamentale per la costituzione delle classi è l’equieterogeneità delle stesse ovvero omogenee tra di loro ed eterogenee al loro interno, e a tal fine si procederà nel seguente modo: lettura e analisi delle singole schede di valutazione del ciclo in uscita di tutti gli alunni iscritti per la prima volta; incontro-colloquio con gli insegnanti del ciclo di studi precedente, equa suddivisione degli alunni iscritti nelle fasce di livello relative ai criteri di valutazione cognitivi e non cognitivi; costituzione delle classi nel rispetto del limite numerico come da normativa vigente anche in relazione alla presenza di alunni diversamente abili; assegnazione delle classi per sorteggio alle sezioni o corsi. Le sezioni della scuola secondaria possono accogliere 27 alunni e non meno di 18 salvo quanto detto in presenza di handicap. Il sorteggio è limitato dalle seguenti deroghe: -incompatibilità parentale tra alunno e docente entro il quarto grado; -contemporanea iscrizione di fratelli che hanno diritto ad essere iscritti nella stessa classe salvo espressa richiesta contraria; -i fratelli di alunni che ancora frequentano la scuola hanno diritto ad essere iscritti nella stessa sezione o corso salvo espressa richiesta contraria; -equa distribuzione tra maschi e femmine e fra alunni diversamente abili. L’alunno diversamente abile viene iscritto nella classe per la quale è stata espressa la preferenza dal genitore ed ha inoltre il diritto di poter stare nella stessa classe degli alunni con i quali ha stabilito un particolare rapporto affettivo-relazionale; -alunni ripetenti che potranno rimanere nella stessa sezione o essere assegnati ad altre nel caso si sia creata incompatibilità. Tutto quanto di cui sopra, fatto salvo il diritto di discrezionalita’ del dirigente scolastico.

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In caso di richiesta di scambi concordati tra i genitori degli alunni sorteggiati in classi diverse, sarà il Dirigente Scolastico a valutare i motivi e l’opportunità di accoglienza dei desiderata. Le richieste sottoscritte da entrambi i genitori dovranno pervenire in segreteria entro le ore 10:00 del giorno successivo a quello in cui è stato effettuato il sorteggio. Al termine dell’anno scolastico gli alunni possono – a domanda motivata – chiedere il passaggio ad altre sezioni, tenuto conto del limite numerico di 27 alunni per classe. In caso di trasferimenti di alunni da altra scuola, questi saranno inseriti nella classe con minor numero di allievi. In caso di pari numero, verrà concessa facoltà di scelta. CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI I docenti vengono assegnati alle classi in base ai seguenti criteri: -espressa opzione per un modulo strutturale; -anzianità di servizio; -particolare esperienza maturata in un determinato modulo; -continuità didattica; -nel caso un docente abbia parenti entro il quarto grado in una classe, può chiedere,ove possibile,l’assegnazione a classi di un’altro corso; in caso contrario è l’alunno ad essere inserito in altra classe, obbligatoriamente se tale alunno è figlio. Agli esami è obbligatorio per il docente in tali situazioni astenersi dalle proposte delle prove scritte e dalla valutazione di tutte le prove. CRITERI DI SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI FINO A 5 GIORNI O OLTRE , PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA -docente di sostegno nella classe di appartenenza dell’allievo diversamente abile su cui opera -docenti di sostegno su qualunque classe, in assenza dell’allievo diversamente abile su cui opera -i docenti che hanno ore a disposizione per il completamento cattedra -uno dei due docenti impegnati nelle attività di compresenza -predisporre l’orario di servizio in modo tale da distribuire le ore di completamento soprattutto sulle pri- me e ultime ore onde assicurare la presenza di docenti per le sostituzioni ( supplenze brevi ). -è possibile ricorrere, ove necessario per assicurare l’ordinato svolgimento delle attività, alle ore eccedenti, ovvero si chiede all’insegnante già in servizio e titolare della classe di ampliare il tempo di attività didattica, recuperando la prestazione nelle ore di completamento, ove lo consentano le esigen- ze di servizio. Per assenze dei docenti superiori a 5 giorni si procede a nomina del supplente a tempo determinato sulla base della graduatoria d’istituto e nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia. CRITERI DI SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI FINO A 15 GIORNI O OLTRE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Per assenze del personale docente inferiori a 15 , si eviterà la nomina del supplente, nel caso si verifichino le seguenti condizioni: -presenza in quella classe dell’insegnante di sostegno -utilizzo di docenti di sostegno su qualunque classe, in assenza dell’allievo diversamente abile su cui operano -utilizzo di docenti che hanno ore a disposizione per il completamento cattedra -disponibilità dell’’insegnante già in servizio e titolare della classe di ampliare il tempo di attività didattica, recuperando la prestazione nelle eventuali ore di completamento, ove lo consentano le esigenze di servizio -utilizzo dei docenti che abbiano dato per iscritto la propria disponibilità alle sostituzioni a pagamento dei colleghi assenti -utilizzo di docenti che, pur non avendo dato la disponibilità, siano al momento liberi e disponibili a so- stituire a pagamento Nel caso non fosse possibile applicare i suddetti criteri, si procederà alla suddivisione del gruppo classe e ogni gruppetto sarà affidato alla sorveglianza dei docenti presenti in altre classi, i quali non potranno esimersi da tale compito in quanto tenuti alla sorveglianza e tutela dei minori anche se non alunni propri. Per assenze dei docenti superiori a 15 giorni si procede a nomina del supplente a tempo determinato sulla base della graduatoria d’istituto e nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia.

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IL TEMPO SCUOLA a) LE PROPOSTE L’Istituto, dopo un’attenta analisi dei bisogni formativi degli alunni e del territorio,delle risorse professionali, umane, strutturali e strumentali di cui dispone, ha proposto un’ipotesi di modello didattico-organizzativo, vale a dire quale monte ore destinare ad ogni insegnamento e attività All’atto dell’iscrizione, quindi, per i tre segmenti dell’istituzione, è stato presentato agli alunni e alle loro famiglie un modello didattico-organizzativo secondo quanto previsto dalla normativa vigente così come segue: SCUOLA DELL’INFANZIA:da un minimo di 875 ore, quale quota obbligatoria ( media settimanale di 26 ore), ad un massimo di 1575, se si opta per l’apertura per 5 ore del sabato,o 1400, se si opta per la chiusura del sabato ( media settimanale di 8 o 9 ore) ; SCUOLA PRIMARIA: I opzione: un tempo scuola strutturato di 792 ore, vale a dire una media settimanale di 24 ore di quota obbligatoria, dedicata a insegnamenti e attività; II opzione: un tempo scuola strutturato di 891 ore,vale a dire una media settimanale di 27 ore di quota obbligatoria, dedicata a insegnamenti e attività SCUOLA SECONDARIA: un tempo scuola strutturato di 957 ore,vale a dire una media settimanale di 30 ore, di cui 29 di quota obbligatoria dedicata ai 12 insegnamenti più 1 ora di approfondimento di italiano LE SCELTE DEL TEMPO SCUOLA In seguito alle operazioni di scelta da parte delle famiglie, il modello didattico-educativo e organizzativo per l’anno scolastico 2015-2016 risulta il seguente:

TIPOLOGIA DI SCUOLA

TEMPO SCUOLA

SCUOLA DELL’INFANZIA di Altavilla

40 ore settimanali

Dalle 08.30 alle 16.30 __________________ Dalle 8,30 alle 13.30

Dal lunedì al venerdì ________________________ al sabato

Con refezione

SCUOLA DELL’INFANZIA di Grottolella

40 ore settimanali

Dalle 08.00 alle 16.00 __________________ Dalle 8,00 alle 13,00

Dal lunedì al venerdì ________________________ al sabato

Con refezione

SCUOLA DELL’INFANZIA di Torrioni

40 ore settimanali

Dalle 08.15 alle 16.15

Dal lunedì al venerdì

Con refezione

SCUOLA PRIMARIA di Altavilla

CLASSI I-II-III_IV-V 29 ore sett.

Dalle 08.30 alle 13.30 ------------------------------ Dalle 08.30 alle 12.30

Dal lunedì al venerdì ------------------------------------- sabato

SCUOLA PRIMARIA di Grottolella

CLASSI I-II-III IV-V 29 ore sett.

Dalle 08.20 alle 13.20 ----------------------------- Dalle 08.20 alle 12.20

Dal lunedì al venerdì ------------------------------------- sabato

SCUOLA PRIMARIA di Torrioni

Pluriclasse II-III-IV-V 31 ore sett.

Dalle 08.15 alle 13.15 ------------------------------- Dalle 08.15 alle 16.15

Nei giorni: lunedì,martedì e giovedì ---------------------------------- Nei giorni: mercoledì e venerdì

N.2 rientri pomeridiani con refezione e chiusura del sabato

SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO

30 ore settimanali

Dalle 08.30 alle 13.30

Dal lunedì al sabato

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di Altavilla

SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO di Altavilla

Corsi ad indirizzo musicale 2A-3A-2B-3B-3C

Dalle 14.30 alle 18.30 14.30 alle 16.30

Dal martedì al giovedì

SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO di Grottolella

30 ore settimanali

Dalle 08.20 alle 13.20

Dal lunedì al sabato

FORMULAZIONE DELL’ ORARIO DELLE LEZIONI: Criteri generali L’orario delle lezioni deve essere improntato a rigorosi criteri didattici fissati di massima dal C.M. 10/8/66 n.328. Si terrà conto di:

esigenze didattico-educative

rotazione del giorno libero

ore di completamento distribuite, possibilmente, una per ogni ora

ore di disponibilità distribuite secondo le necessità della scuola(prime ed ultime)

equa distribuzione delle ore buca e delle prime ed ultime ore tenendo conto di quanto impartito dalla precitata C.M.

evitare cinque ore consecutive di lezione

evitare l’abbinamento di classi non parallele in palestra e il contemporaneo utilizzo della stessa da parte dei docenti ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DI RELIGIONE CATTOLICA Per gli alunni che hanno fatto richiesta di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è previsto un servizio didattico alternativo. All’inizio dell’anno scolastico i rispettivi genitori sono stati interpellati dal dirigente scolastico al fine di:

dare assicurazione circa il rispetto del credo religioso praticato dalle famiglie;

prospettare le diverse soluzioni alternative che la scuola può offrire quali: 1. attività di studio individuale con garanzia di vigilanza; 2. entrata posticipata o uscita anticipata,quando l’orario di lezione lo consente; 3. attività alternative sotto la guida di docenti individuati dal Collegio dei Docenti negli insegnanti con ore a

disposizione per completamento di orario d’insegnamento qualora essi non siano impegnati nella sostituzione dei colleghi assenti;

4. permanenza in classe durante l’ora di religione;

recepire le richieste degli utenti e farle confluire nel complesso organizzativo delle attività didattiche. E’ emersa da parte dei genitori la richiesta delle seguenti attività alternative:

attività di studio individuale con garanzia di vigilanza;

attività alternative sotto la guida di docenti individuati dal Collegio dei Docenti negli insegnanti con ore a disposizione per completamento di orario d’insegnamento qualora essi non siano impegnati nella sostituzione dei colleghi assenti;

permanenza in classe durante l’ora di religione se richiesta dall’alunno e autorizzata dai genitori o da che ne fa le veci.

FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA, DIDATTICA E DIDATTICO- ORGANIZZATIVA

CRITERI APPLICATIVI

La flessibilità, consente di organizzare gli orari e le attività formative nel modo ritenuto più efficace al fine di poter rispondere alle esigenze dei processi di insegnamento/apprendimento e/o ad eventuali richieste delle famiglie e degli enti locali.

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La scuola dell’Infanzia, per la realizzazione delle attività di ampliamento e/o di arricchimento progettate e approvate, ricorrerà in alcuni momenti dell’anno a forme di flessibilità didattico-organizzativo, pianificando in orario pomeridiano curriculare attività con gruppi di alunni, eterogenei e provenienti da sezioni diverse. In relazione agli insegnanti, questi presteranno, a turnazione, ore aggiuntive pomeridiane, oltre il proprio orario di servizio. In relazione ad altre esigenze progettuali che potrebbero presentarsi in itinere si chiarisce che: la flessibilità si potrebbe concretizzare con una diversa organizzazione dei gruppi degli alunni e in una diversificazione dei compiti da svolgere da parte degli insegnanti, secondo le modalità organizzativo-progettuali delle attività da svolgere. La flessibilità didattico / organizzativa, quindi, si può tradurre in incremento o decremento delle ore di contemporaneità, ove presenti, utilizzando queste ultime eventualmente anche in orario pomeridiano, qualora non si riesca a far fronte a costi aggiuntivi. La flessibilità dei tempi, quindi, si può sempre e comunque intercalare a quella degli spazi e dei gruppi di alunni. INTERAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA: MODALITÀ E STRUMENTI La famiglia, a prescindere dall’ambiente di provenienza, dall’etnia, dal credo religioso, è la prima agenzia educativa e pertanto deve essere l’interlocutore più influente e la risorsa strategica fondamentale della relazione educativa che la Scuola instaura con i discenti. La scuola, al fine di perseguire la sua finalità fondamentale: l’insegnare ad apprendere e, contestualmente, l’insegnare ad essere, deve costruire una rete educativa con le famiglie basata sul dialogo, sullo scambio e contributo di idee, sulla collaborazione fattiva e sulle responsabilità condivise. Lo sfondo integratore di questa alleanza educativa tra dirigente scolastico, corpo docente, alunni e genitori è rappresentato dal Patto di Corresponsabilità Educativa (art. 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235), attraverso il quale tutti gli attori del processo formativo prendono atto della responsabilità educativa a cui sono chiamati, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, e le famiglie, già al momento dell’iscrizione si impegnano a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“C. CARUSO” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Second. di I Grado

Sezioni Associate: Grottolella e Torrioni – 83011 ALTAVILLA IRPINA (AV) –

– Tel. / Fax 0825/991090 – Codice Fiscale: 92046570641 – Cod. min.AVIC848007 – e-mail : [email protected]

Protocollo n. Altavilla Irpina

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi

elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità de i genitori e dei docenti” Visto il D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria IL DIRIGENTE SCOLASTICO Vista la Delibera N°--- del Collegio Docenti del

EMANA

IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA

finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e studenti , per cui : l’istituzione scolastica si impegna a:

Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso il dialogo e la collaborazione educativa, finalizzata al pieno sviluppo dello studente

Rafforzare il senso di responsabilità verso le istituzioni, la società, le singole persone

Realizzare il mandato educativo per favorire la crescita della persona nel rispetto dell’identità culturale e religiosa di ciascuno;

Favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali

Stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;

Garantire il rispetto della privacy di studenti e famiglie

Educare al confronto, nel rispetto dei valori democratici, per realizzare una cittadinanza attiva e responsabile

Favorire la libera espressione di opinioni, purché manifestate correttamente nel rispetto della dignità della persona

Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento

Predisporre offerte formative integrative, finalizzate anche al recupero e al potenziamento di conoscenze, abilità e competenze

Informare sul funzionamento della scuola, sulle attività organizzate e sugli obiettivi didattici e formativi

Comunicare, nei tempi previsti dal regolamento di istituto, le valutazioni delle prove scritte, orali e grafiche, nonché i criteri e le motivazioni che le hanno determinate

Comunicare i debiti formativi nelle modalità e tempi previsti dal Regolamento di Istituto

Mantenere un costante rapporto con le famiglie

Far conoscere all’utenza diretta e indiretta il Regolamento di Istituto e lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti

Applicare le sanzioni previste dal Regolamento di Istituto e dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti nell’ottica di una finalità educativa

Lo studente si impegna a :

Accettare, rispettare e aiutare gli altri, evitando ogni forma di pregiudizio, di violenza e di comportamenti lesivi della dignità e della privacy della persona.

Non portare il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica

Rispettare e utilizzare correttamente gli ambienti scolastici, le attrezzature e i laboratori

Tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni

Usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera

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Considerare la scuola come un impegno importante e prioritario

Indossare un abbigliamento decoroso

Presentarsi puntuale alle lezioni

Partecipare alle attività scolastiche, sia di mattino che di pomeriggio, con regolarità

Essere presenti alle verifiche prefissate ed avere un atteggiamento collaborativo nel lavoro in classe, che si evidenzia anche portando il materiale richiesto per le attività didattiche

Prendere regolarmente nota dei compiti assegnati, pianificarli e svolgerli con ordine e diligenza

Considerare l’errore occasione di miglioramento

Ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti e i consigli degli insegnanti, sia sul piano degli apprendimenti, sia su quello del comportamento

Riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti come occasione di crescita.

Informare i genitori del proprio andamento scolastico e far firmare gli avvisi

Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità. Non è consentito utilizzare i servizi igienici né alla prima né all’ultima ora e per non più di una volta al mattino. Gli alunni che hanno necessità dei servizi igienici in modo più frequente sono tenuti alla presentazione di certificato medico accompagnato da richiesta firmata dal genitore .

Presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero, firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia sul modulo A.S.L., per conto degli alunni che, per motivi di salute, non possono seguire le attività pratiche di Educazione Motoria, mentre per la partecipazione alla pratica dell'attività sportiva integrativa e ai Giochi della Gioventù presentare il certificato di stato di buona salute;

Nella richiesta di esonero da parte dei genitori, va specificato se si tratta di un esonero totale da tutte le attività in modo permanente o temporaneo o di un esonero parziale, solo per alcune attività, in modo permanente o temporaneo.

Prendere coscienza dei propri diritti e doveri, rispettando leggi e regolamenti al fine di realizzare una civile convivenza;

Conoscere il Regolamento di Istituto e lo Statuto delle studentesse e degli studenti

Conoscere le sanzioni disciplinari previste dal Regolamento d’Istituto e dallo Statuto delle studentesse e degli studenti. La famiglia si impegna a:

Leggere, capire e condividere il Piano dell’Offerta Formativa, il Regolamento d’Istituto ed a sostenere l’Istituto nell’attuazione del progetto educativo

Considerare la funzione formativa della Scuola e dare ad essa, la giusta importanza in confronto ad altri impegni extrascolastici.

Riconoscere il ruolo professionale dei docenti in rapporto alla responsabilità educativa dei genitori.

Impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti

Firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione facendo riflettere il figlio, ove opportuno, sulla finalità educativa delle comunicazioni

Partecipare alle riunioni previste

Collaborare per favorire lo sviluppo formativo dei propri figli, rispettando la libertà d’insegnamento di ogni docente

Non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei bambini, per non creare in loro insicurezze.

Scambiare qualsiasi opinione nel tempo e nella sede opportuna

Informare la scuola di eventuali problematiche che possano avere ripercussioni sull’andamento scolastico.

Informare la scuola di ogni problema di salute del figlio, in modo da permettere all’istituto di adempiere con cognizione di causa ai suoi doveri di custodia e di vigilanza durante le attività scolastiche.

Favorire la partecipazione del figlio alle proposte del Piano dell’Offerta Formativa

Limitare i contatti telefonici con il figlio a casi di effettiva urgenza e solamente attraverso gli uffici di segreteria, ricordandogli di non far uso a scuola del telefono cellulare o di altri dispositivi audiovisivi

Fare proposte e collaborare alla loro realizzazione.

Prendere contatti periodici con gli insegnanti

Tenere in debita considerazione le comunicazioni inerenti i debiti formativi

Garantire la regolarità della frequenza scolastica sia di mattino che di pomeriggio disincentivando ritardi, uscite anticipate o assenze ingiustificate

Giustificare le eventuali assenze e i ritardi, inclusi quelli pomeridiani. Per assenze superiori a 5 gg. è necessario presentare il certificato medico

Evitare di sostituirsi ai bambini nell’esecuzione dei compiti e nell’assolvimento degli impegni

Aiutare i figli a pianificare e ad organizzarsi: orario, ambiente tranquillo, televisione spenta,controllo del diario, preparazione della cartella

Richiedere ai propri figli di portare a termine ogni lavoro intrapreso

Verificare l’esecuzione dei compiti e lo studio delle lezioni, seguendo le indicazioni metodologiche degli insegnanti

Adottare un atteggiamento nei confronti degli errori dei propri figli,uguale a quello degli insegnanti

Collaborare per potenziare nel figlio una coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti

Conoscere il Regolamento d’Istituto , lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti e le sanzioni disciplinari previste

Risarcire eventuali danni involontari e/o volontari provocati a persone o cose dal proprio figlio

Discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica. Il presente patto educativo integra le disposizioni di legge e il Regolamento di Istituto e NON si sostituisce ad essi; pertanto i firmatari sono consapevoli che dovranno comunque attenersi al rispetto delle leggi e dei regolamenti.

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STRALCIO DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO IN MATERIA DI INFRAZIONI E SANZIONI

INFRAZIONI SANZIONI

-Ritardo frequente -Assenze frequenti e non giustificate -Assenze alle attività extracurriculari non giustificate

-Convocazione dei Genitori da parte del Dirigente -Penalizzazione sulla valutazione del comportamento

-Disturbare il regolare svolgimento delle attività didattiche con atteggiamenti e/o osservazioni fuori luogo; -Usare un linguaggio non consono all’ambiente educativo; -Usare un linguaggio offensivo,volgare e/o blasfemo -Assumere atteggiamenti contrari al buon costume

-Ammonimento privato in classe - Ammonimento scritto: dopo la terza ammonizione scritta sul registro di classe,si riunisce il consiglio di classe in seduta straordinaria e con la famiglia conviene sulla misura disciplinare da adottare o sulla sanzione da irrogare, che, nella fattispecie ultima e a seconda della gravità della mancanza, può prevedere: a) sospensione da 1 a 5 giorni b) penalizzazione sulla valutazione del comportamento

Possesso di oggetti non richiesti dall'attività didattica Utilizzo di oggetti pericolosi di vario genere.

-Sequestro senza resa -Convocazione genitori e allontanamento dalle lezioni: -fino a 15 gg. ( Art.), misura adottata dal C.d C. -superiore a 15 gg.( Art. 4) ,misura adottata dal C.d I. in situazione di recidiva In caso di reiterazione e/o di concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone: -obbligo di segnalazione all’ autorità giudiziale penale ( Art.361 c.p.)

1. -Penalizzazione sulla valutazione del comportamento

- Atti di vandalismo: danneggiamento di strutture,arredamenti,oggetti incendio, allagamento -Atti di bullismo: Violenza privata, minaccia,percosse, ingiurie,reati di natura sessuale, foto o registrazione di immagini e voci, violazione della privacy.

-Obbligo di segnalazione all’ autorità giudiziale penale ( Art.361 c.p.), che accerterà le responsabilità individuali o collettive.

2. (Trattandosi di minori, le famiglie provvederanno a ripristinare o a risarcire l’istituzione o la persona danneggiata in relazione all'entità del danno stabilita dal giudice). In seguito all’accertamento di colpevolezza da parte dell’autorità giudiziale penale, o contestualmente alla denuncia, nel caso in cui sia stato, sin da subito, individuato/i l’autore/i del dolo: -Convocazione genitori e, a seconda della gravità degli atti, il C. d I. disporrà : -allontanamento dalle lezioni superiore a 15 gg. ( Art.4) -allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico ( Art.4), in situazioni di recidiva -Penalizzazione sulla valutazione della condotta

3. – Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo( Art.4, comma 9 bis e 9 ter)

Assentarsi nei giorni delle verifiche

Le verifiche verranno recuperate al rientro, anche senza preavviso

Utilizzo del cellulare non autorizzato

Requisizione del cellulare e convocazione dei genitori. Alla reiterazione dell'infrazione: il consiglio di classe, in seduta straordinaria, con la famiglia convengono sulla misura disciplinare da adottare ovvero sulla sanzione da irrogare, che, nella fattispecie ultima e a seconda della gravità della mancanza, può prevedere: a) sospensione da 1 a 5 giorni b) penalizzazione sulla valutazione del comportamento

Utilizzo di abbigliamento indecoroso e inadeguato all'ambiente scolastico

Dopo il 2° richiamo, convocazione dei genitori

- I provvedimenti disciplinari di natura educativa devono essere mirati anche al recupero degli studenti

manchevoli attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità

scolastica.

-I ricorsi contro le sanzioni disciplinari, secondo quanto stabilito dal DPR 275/2007, potranno essere

presentati all’Organo di Garanzia dell’Istituzione in epigrafe o all’Organo di Garanzia Regionale da chiunque

ne abbia interesse, e non solo da parte dei genitori, entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione

della sanzione.

Il Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Siciliano

Per l’I.C.” Cosimo Caruso ” :

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canali di comunicazione con le famiglie sono:

Colloqui individuali, programmati e/o informali.

Incontri per la redazione del PEI, per alunni diversamente abili, dei PDP, per alunni affetti da Disturbi Specifici di apprendimento, o per alunni normodotati ,ma con varie e gravi lacune nella preparazione pregressa, dei Piani Transitori di Prima o Seconda Alfabetizzazione per gli alunni stranieri

i colloqui individuali istituzionali per la valutazione a metà quadrimestre

incontri periodici di valutazione: fine I e II Quadrimestre

la comunicazione istituzionale e pubblica. Firme ( per accettazione)

Per la *Famiglia o per chi ne fa le veci…………………………………………………………………Timbro e FirmA

( grado di parentela o altro )………………………………………………………………………………….

(*In caso di separazione dei coniugi è necessaria la firma di entrambi i genitori)

Inoltre, il coinvolgimento delle famiglie nel discorso educativo si concretizza attraverso:

assemblee di plesso di inizio anno scolastico per concordare l’organizzazione della scuola, delle attività laboratoriali e dei progetti di arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa

partecipazione agli organi collegiali: Consigli d'Intersezione, di Interclasse e Consigli di classe con i rappresentanti eletti dai genitori, Consiglio di Istituto

partecipazione al Progetto Qualità proposto nell’ambito del processo di Autoanalisi e Valutazione d’Istituto

e i canali di comunicazione con le famiglie sono:

Colloqui individuali, programmati e/o informali.

Incontri per la redazione del PEI, per alunni diversamente abili, dei PDP, per alunni affetti da Disturbi Specifici di apprendimento, o per alunni normodotati ,ma con varie e gravi lacune nella preparazione pregressa, dei Piani Transitori di Prima o Seconda Alfabetizzazione per gli alunni stranieri

i colloqui individuali istituzionali per la valutazione a metà quadrimestre

incontri periodici di valutazione: fine I e II Quadrimestre

la comunicazione istituzionale e pubblica

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CAPITOLO V AREA DELLA DIDATTICA: Il MODELLO EDUCATIVO- DIDATTICO

IL PROFILO DELLO STUDENTE Come richiamato dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012, alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, è assegnato un ruolo preminente in considerazione della grande rilevanza di tale periodo nella formazione di ciascun essere umano. La relazione educativa e i metodi didattici assumono, quindi, un ruolo fondamentale, in quanto capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. La scuola ha imparato a riconoscere ed armonizzare i saperi tradizionali con quelli provenienti da un mondo in continua ed incessante evoluzione e, per ciò stesso, ricco di stimoli. La stessa struttura degli istituti comprensivi, che accolgono bambini di tre anni lasciandoli adolescenti quattordicenni, permette di riportare i molti apprendimenti, che il mondo d’oggi offre, entro un unico percorso strutturante. Il profilo che segue descrive in forma essenziale le competenze disciplinari e il pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione.

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Lo studente, al termine del primo ciclo, attraverso le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, gli apprendimenti sviluppati a scuola e lo studio personale, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune, esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Si impegna a portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme agli altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è, allo stesso tempo, capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi formali e non, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

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In relazione alle proprie potenzialità e la proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Il MODELLO EDUCATIVO- DIDATTICO FINALITA’

Premesse fondamentali per garantire il successo formativo di tutti gli alunni ( L.53/’03-D.Lgs.59/’04), considerato quale contributo sostanziale del più vasto sviluppo personale del soggetto in età evolutiva, sono: a) il riconoscimento e la condivisione dei principi fondamentali a cui si ispira il servizio scolastico:-Uguaglianza -Accoglienza e integrazione -Educazione alla cittadinanza attiva e al rispetto della Costituzione -Imparzialità e regolarità del servizio scolastico -Trasparenza del servizio scolastico b) la progettazione e realizzazione di interventi di educazione,formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, inteso come valorizzazione strategica delle potenzialità di ogni alunno e traduzione di esse in concrete competenze, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di

istruzione (D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, si legge all’art 1 co. 2) L’ITER DEL SUCCESSO FORMATIVO La scuola, in quanto affidataria della funzione istituzionale di garante del diritto allo studio e del successo formativo,svolge un’attività a carattere “intenzionale ed esclusivo” , che non può nascere dall’improvvisazione bensì dalla progettazione di un processo formativo coerente,concreto e sostenibile che si basi su elementi imprescindibili quali: 1) analisi della domanda formativa soggettiva, intesa quale conoscenza dei bisogni formativi degli alunni e delle esigenze delle famiglie 2) analisi della domanda oggettiva, intesa come analisi delle esigenze socio-ambientali del contesto territoriale 3) strategie finalizzate alla conciliazione della domanda formativa intrinseca con quella estrinseca per favorire la motivazione ad apprendere; 4) intese educative e accordi interistituzionali di programma rispettivamente con le famiglie e con le altre agenzie sociali e/o formative presenti sul territorio per azioni sinergiche che possano incidere positivamente sullo sviluppo dell’alunno; 5) rilevazione dei livelli cognitivi di partenza degli alunni 6) definizione di obiettivi formativi adatti e significativi da far perseguire agli alunni 7) definizione dei livelli di competenze da poter far capitalizzare agli alunni e quindi il livello reale di successo formativo da poter raggiungere, tenendo presenti: a) le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione ( D.P.R. 275) b) gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze così come previsti dalle INDICAZIONI PER IL CURRICULO 2012 –D.P.R. 20 marzo 2009,n.89 " c) i rapporti internazionali OCSE-PISA d) gli Obiettivi Europei per l’Istruzione e Formazione di Lisbona 2000-2010 e Le Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio 2002, 2006,2008 8. predisposizione di percorsi formativi adatti e rispondenti alle esigenze formative emergenti al fine della costruzione dei Piani di studio Personalizzati; 9) elaborazione di un sistema di controllo e valutazione dell’efficienza/efficacia del Piano dell’Offerta Formativa ( valutazione di sistema) 10) adesione al Sistema Nazionale di Valutazione per la rilevazione dei livelli di apprendimento degli alunni in italiano e matematica 11. misurazione e valutazione dei risultati di successo formativo raggiunti in itinere (valutazione formativa) e in uscita (valutazione sommativa) 12.Riprogettazione dei percorsi formativi (riprogettazione di sistema).

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LA COSTRUZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO Dall’analisi dei questionari somministrati all’utenza alunni mirati a rilevare: il profilo socio-affettivo-relazionale e metacognitivo, dalle osservazioni sistematiche delle dinamiche relazionali e dell’atteggiamento nei confronti della scuola e dello studio, e dai colloqui con le famiglie è emersa la seguente domanda formativa: BISOGNI FORMATIVI SOGGETTIVI

IDENTITA’ CONSAPEVOLE, APERTA E PLURALE

VALORI FONDAMENTALI DELLA CONVIVENZA CIVILE

SICUREZZA

AUTONOMIA E AUTOCONTROLLO

AUTONOMIA DI PENSIERO , DI GIUDIZIO, DI AZIONE

SVILUPPO DEL PENSIERO DIVERGENTE

COMPETENZE RELAZIONALI

COMPETENZE COMUNICATIVE E OPERATIVO-PROGETTUALI CONOSCENZA DELLA REALTA’ LOCALE E, IN PROSPETTIVA, DI QUELLA GLOBALE

ORIENTAMENTO

Dai questionari somministrati per l’autoanalisi di istituto, dai colloqui con le famiglie e dagli incontri interistituzionali sono emerse le seguenti esigenze: BISOGNI DEL CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE

STIMOLI CULTURALI

OCCASIONI DI INCONTRI MIRATI

INTEGRAZIONE

COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

PROTOCOLI DI INTESA e ACCORDI DI PROGRAMMA TRA SCUOLA E ISTITUZIONI PER INTERVENTI SUL TERRITORIO

LA RISPOSTA FORMATIVA

La risposta alle esigenze di cui sopra è data dal Piano Triennale dell’ Offerta Formativa e dal Curricolo d’Istituto, che è parte integrante e fondante del Piano. Attraverso detti documenti la Scuola, ottimizzando tutte le risorse strutturali, strumentali, professionali, umane, organizzative e legislative di cui dispone, e operando in sinergia con le famiglie e con le istituzioni presenti sul territorio, ha compiuto scelte educative e didattiche significative e ha individuato le strategie più idonee al fine di :

RIMUOVERE I CONDIZIONAMENTI SOCIO.CULTURALI E QUALSIASI ALTRA FORMA DI SVANTAGGIO

FAVORIRE LA MASSIMA INTEGRAZIONE ATTRAVERSO IL SOSTEGNO DELLE VARIE FORME DI DIVERSITA’, DI DISABILITA’ O DI SVANTAGGIO

PROMUOVERE I VALORI PER UNA NUOVA CITTADINANZA UNITARIA E PLURALE ALLO STESSO TEMPO

SVILUPPARE DINAMICHE RELAZIONALI POSITIVE

FAVORIRE L’AUTONOMIA E L’AUTOCONTROLLO

PROMUOVERE LA MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO

FAVORIRE IL MASSIMO SVILUPPO DI CIASCUNO E DI TUTTI OFFENDO OCCASIONI DI APPRENDI MENTO DEI SAPERI E DEI LINGUAGGI CULTURALI DI BASE

PROMUOVERE UN NUOVO UMANESIMO CULTURALE ATTRAVERSO UNA REALE ALLEANZA TRA SCIENZE, STORIA, DISCIPLINE UMANISTICHE, ARTI E TECNOLOGIA E, QUINDI, TRAMITE L’ACQUISIZIONE DELLA PLURALITA’ DEI LINGUAGGI COME MODALITA’ DIVERSIFICATE DI COMUNICAZIONE

PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DEGLI STRUMENTI DI PENSIERO NECESSARI PER IMPARARE A SELEZIONARE LE INFORMAZIONI

STIMOLARE LO SVILUPPO DI UNA COSCIENZA AMBIENTALE

FAVORIRE LO SVILUPPO DI UNA MENTE SCIENTIFICA E CRITICA

PROMUOVERE ATTITUDINI E INTERESSI POSITIVI: MUSICA, ARTE, MULTIMEDIALITA’, LINGUE STRANIERE, ATTIVITA’ SPORTIVE

FAVORIRE LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA DI PENSIERO, DI GIUDIZIO E DI AZIONE

FORNIRE GLI STRUMENTI DI GIUDIZIO PER L’AUTOVALUTAZIONE DELLE ATTITUDINI E COMPETENZE PERSONALI, AL FINE DI DELIEARE IL PROPRIO PERCORSO DI VITA FUTURO

FAVORIRE IL COINVOLGIMENTO E LA PARTECIPAZIONE FATTIVA DELLE FAMIGLIE

PROMUOVERE LA SINERGIA E LA COLLABORAZIONE CON LE ISTITUZIONI E LE ALTRE AGENZIE EDUCATIVE E/O SOCIALI DEL TERRITORIO

per conseguire IL FINE ULTIMO DEL PROCESSO EDUCATIVO

“LO SVILUPPO ARMONICO E INTEGRALE DELLA PERSONA, ALL’INTERNO DEI PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E DELLA TRADIZIONE CULTURALE EUROPEA, NELLA PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA E NEL RISPETTO E NELLA VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITA’ INDIVIDUALI”

e perseguire LA MISSIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA che abbiamo voluto esprimere con una citazione tratta dal Rapporto all’UNESCO:” Nell’educazione un tesoro” di J.Delors ”ORIENTARE E GUIDARE I RAGAZZI A : ”IMPARARE A VIVERE INSIEME”, “IMPARARE A CONOSCERE”, “ IMPARARE A FARE E AD AGIRE”,“ IMPARARE AD ESSERE “ “ IMPARARE AD APPRENDERE”

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FASE 2: LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO D’ISTITUTO PREMESSA La costruzione del curricolo è un processo dinamico, ma nel contempo unitario: dinamico in quanto le scelte pedagogico-didattiche operate sono progressive e graduali nel rispetto dell’età e/o della singolarità e complessità della persona, e dei ritmi di apprendimento degli alunni dai 3 ai 14 anni, e unitario in quanto attraverso il suo sviluppo orizzontale mira a superare l’autoreferenzialità e la settorializzazione dell’azione didattica, cercando di individuare contenuti, metodi e strategie comuni non solo all’interno della Scuola, ma anche all’interno del contesto ambientale: famiglie e Istituzioni Locali INDIVIDUAZIONE DELLE FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

Il cuore dell’azione educativa delineata dal curricolo è lo studente in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi, per cui, incrociando lo stile cognitivo del bambino prima e del ragazzo poi, e coniugando i saperi delle scienze, della storia, delle discipline umanistiche, delle arti e della tecnologia si perseguiranno progressivamente le finalità generali previste per:

SCUOLA DELL’INFANZIA LA SCUOLA DEL I CICLO: PRIMARIA e SECONDARIA I grado

a)SVILUPPO DELL’IDENTITA’ b)CONQUISTA DELL’AUTONOMIA; c)ACQUISIRE COMPETENZE d) VIVERE LE PRIME ESPERIENZE DI CITTADINANZA

-SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DELL’IDENTITÀ -ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE E DELLE ABILITÀ FONDAMENTALI PER SVILUPPARE LE COMPETENZE CULTURALI DI BASE NELLA PROSPETTIVA DEL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA ATTRAVERSO: a) rimozione degli ostacoli alla frequenza b) accesso facilitato per gli alunni con disabilità c) prevenzione all’evasione e alla dispersione scolastica d)valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno

-ACQUISIZIONE GRADUALE DELLE COMPETENZE

INDISPENSABILI PER APPRENDERE A SCUOLA E LUNGO L’INTERO ARCO DELLA VITA.

- PROMUOVERE L’ORIENTAMENTO VERSO GLI STUDI

SUCCESSIVI -PROMUOVERE L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE, SOCIALE E STRUMENTALE ATTRAVERSO I SAPERI E I LINGUAGGI DELLE VARIE DISCIPLINE.

-COSTRUZIONE DEL SENSO DI LEGALITÀ E SVILUPPO DI

UN’ETICA DELLA RESPONSABILITÀ

- ADESIONE E RISPETTO DEI VALORI SANCITI NELLA

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PER L’ESERCIZIO CONSAPEVOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE E DELLA CITTADINANZA ATTIVA

FASE 2:INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI Il collegio dei docenti tenendo presente: - il fine ultimo del processo formativo :“LA PROMOZIONE DEL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA” - la prescrittività degli OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO,di cui sopra - l’esperienza socio-affettivo-relazionale e culturale di cui i nostri alunni sono portatori e le dissonanze cognitive e metacognitive individuali rilevate,

HA FORMULATO OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI RISPONDENTI ALLE INCLINAZIONI PERSONALI DEGLI STUDENTI , NELLA PROSPETTIVA DI VALORIZZARE GLI ASPETTI PECULIARI DELLA PERSONALITÀ DI OGNUNO, E IMPORTANTI E SIGNIFICATIVI PER LA REALTÀ CULTURALE E SOCIO-AMBIENTALE IN CUI VIVONO.

OBIETTIVI FORMATIVI SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALI : -Essere cosciente della propria identità -Essere protagonista delle proprie esperienze e dei propri problemi -Risolvere problemi in autonomia -Saper controllare la propria emotività -Saper riflettere sulle esperienze altrui -Mostrare sicurezza e fiducia nelle proprie capacità -Saper assolvere agli impegni presi e cercare soluzioni a problemi di ordine intellettuale, operativo, morale e sociale -Essere responsabile verso persone e cose -Saper interagire con coetanei e adulti -Saper ascoltare le ragioni altrui, essere tollerante e solidale; -Essere disponibile alla critica, al dialogo e alla cooperazione -Saper riflettere sulle proprie capacità, attitudini e interessi per delineare il proprio futuro scolastico

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e professionale OBIETTIVI FORMATIVI PER UNA CITTADINANZA CONSAPEVOLE E ATTIVA -Essere consapevole dei diritti e dei doveri nella società civile così come previsti dalla norme costituzionali -Saper affrontare con responsabilità e autonomia i problemi personali, e della comunità sociale e civile -Saper rispettare gli impegni presi in un gruppo e le regole comuni del vivere insieme -Conoscere e attivare comportamenti atti a promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale per sé e per gli altri -Sapersi comportare in diversi luoghi e situazioni in relazione a codici e regolamenti garantendo, quindi,la sicurezza propria e altrui -Saper rispettare l’ambiente attivando norme e comportamenti per la sua salvaguardia, tutela e valorizzazione NUCLEI FONDANTI -NUCLEI FONDANTI E RISPETTIVI OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO PER LA SCUOLA DELL’ INFANZIA IL SE’ E L’ALTRO

-conoscere se stesso -conoscere se stesso in relazione alla famiglia -conoscere se stesso in relazione agli altri IL CORPO E IL MOVIMENTO (Identità, autonomia, salute) -conoscere il proprio corpo e le funzioni senso-percettive -prendere coscienza del movimento del corpo in relazione allo spazio e al tempo IMMAGINI, SUONI, COLORI (Gestualità, arte, musica, multimedialità) -ascoltare e comprendere - conoscere e applicare semplici funzioni e strumenti dei linguaggi non verbali -produrre e interagire in forma orale

-percepire produrre e rielaborare I DISCORSI E LE PAROLE (Comunicazione, lingua, cultura)- -ascoltare e comprendere -produrre e interagire in forma orale -conoscere e applicare semplici funzioni e strutture dei linguaggi verbali -produrre in forma scritta LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) -classificare, ordinare,confrontare,valutare -conoscere e applicare simboli, linguaggio e strumenti appropriati -orientarsi nel tempo e nello spazio -osservare e comprendere -individuare problemi, fare ipotesi , trovare soluzioni. -OBIETTIVI FORMATIVI DELLE DISCIPLINE PER LA SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINE DELL’AREA LINGUISTICO- ARTISTICO- ESPRESSIVA

-ascoltare, comprendere e/o interpretare -leggere, comprendere e/o interpretare -produrre, interagire e/o rielaborare in forma orale -produrre, interagire e/o rielaborare in forma scritta -conoscere e applicare registri,funzioni,strutture,regole, schemi,codici, elementi, materiali e strumenti dei linguaggi verbali e non verbali -conoscere,organizzare, produrre e rielaborare contenuti -produrre e rielaborare messaggi informatici,visivi,musicali, ritmico-gestuali -conoscere il proprio corpo e attivare le funzioni senso-percettive -essere consapevole del movimento del corpo in relazione allo spazio e al tempo DISCIPLINE DELL’AREA STORICO-GEOGRAFICA

-leggere comprendere e ricavare informazioni -organizzare le informazioni -possedere concetti chiave e conoscenze e metterli in relazione tra loro -orientarsi e localizzare facendo ricorso a carte mentali, ragionamento spaziale, immaginazione geografica,metodi, tecniche e strumenti propri della disciplina. DISCIPLINE DELL’AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

-conoscere gli elementi specifici della disciplina -individuare ed applicare relazioni, proprietà e procedimenti -osservare,identificare e comprendere problemi, formulare ipotesi, soluzioni e verifiche -comprendere ed usare elementi, linguaggi specifici e strumenti propri delle discipline -conoscere se stessi in rapporto alla realtà -applicare le conoscenze e gli strumenti matematici, scientifici e tecnici per interagire con gli altri e con la realtà -assumere atteggiamenti consapevoli e responsabili per il rispetto di se stessi,della natura e per l’utilizzo delle sue risorse

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-NUCLEI FONDANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DISCIPLINE DELL’AREA LINGUISTICO- ARTISTICO- ESPRESSIVA

-ascolto e parlato -lettura -scrittura -acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo -elementi di grammatica esplicita e riflessioni sulla lingua -esprimersi e comunicare attraverso immagini e suoni -osservare e leggere immagini -comprendere ed apprezzare le opere d’arte visiva e musicale -il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo -il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva -il gioco, lo sport, le regole e il fair play -salute e benessere, prevenzione e sicurezza DISCIPLINE DELL’AREA STORICO-GEOGRAFICA

-uso delle fonti -organizzazione delle informazioni -strumenti concettuali -produzione scritta ed orale

-orientamento -linguaggio della geo-graficità -paesaggio -regione e sistema territoriale

DISCIPLINE DELL’AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA -numeri -spazio e figure -relazioni, dati e previsioni -fisica e chimica -Astronomia e Scienze della Terra -Biologia -vedere, osservare e sperimentare -prevedere, immaginare e progettare -intervenire, trasformare e produrre I nuclei fondanti di cui sopra avranno carattere graduale e verticale, in quanto comuni alla Scuola dell’Infanzia e a quella del primo ciclo, e valenza mono, inter e transdisciplinare in quanto in relazione ad essi saranno declinati: -GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DEI CAMPI DI ESPERIENZE, DELLE DISCIPLINE E DELL’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E

COSTITUZIONE -I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CULTURALI E SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALI PREVISTI AL

TERMINE DEL PERCORSO FORMATIVO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO (INDICAZIONI PER IL

CURRICULO - 16 NOVEMBRE 2012). GLI OBIETTIVI FORMATIVI DI CUI SOPRA COSTITUIRANNO , INOLTRE, GLI INDICATORI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL

COMPORTAMENTO E DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI IN ITINERE E FINALI FASE 3: LA COSTRUZIONE DEL PROGETTO FORMATIVO UNITARIO DAGLI OBIETTIVI FORMATIVI ALLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO Dalla scelta unitaria di OO.FF e di Obiettivi di Apprendimento ad essi corrispondenti è nata la progettazione di MACRO UNITÀ’ di APPRENDIMENTO ANNUALI a carattere trasversale e interdisciplinare , che rappresentano le cornici progettuali unitarie per il conseguimento degli obiettivi formativi, come sopra scalettati, e la loro trasformazione in reali competenze spendibili, così come previsto dai Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze contenuti nelle Indicazioni per il Curricolo (Profumo- D.M. 16 novembre 2012).

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SCUOLA DELL'INFANZIA C. CARUSO

P R O G E T T A Z I O N E A N N O S C O L A S T I C O 2015 /2016

PRESENTAZIONE La Scuola dell’Infanzia opera in vista dello sviluppo dell’identità personale, dell’autonomia e delle competenze di bambine e bambini; è luogo di narrazione, di relazione, di gioco e di approccio a diverse forme culturali, dove, partendo dall’esperienza di ciascuno si formano soggetti liberi e responsabili, attivamente partecipi alla vita della comunità. Obiettivo primario di tutto il team docente della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Altavilla sarà rafforzare sempre meglio l’identità, intesa come costruzione di una immagine positiva di sé, l’autonomia, intesa come apertura alle relazioni con gli altri, comprensione delle proprie potenzialità ed espressione dei propri sentimenti, la competenza, intesa come desiderio di scoprire, di conoscere, di progettare, di inventare, di sperimentare, la cittadinanza, intesa come scoperta degli altri, dei loro bisogni, come primo riconoscimento dei diritti e dei doveri, ed infine come necessità di gestire i contrasti attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero e l’attenzione al punto di vista dell’altro, affinché la crescita, la cultura, la socialità, il senso etico divengano fondamentali per la realizzazione dell’uguaglianza delle opportunità educative e dell’accoglienza del diverso. Tale impostazione educativa non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei genitori nelle scelte didattiche per creare una proficua e fattiva collaborazione tra scuola e famiglia.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

La progettazione che accompagnerà i nostri percorsi educativi nell’anno scolastico 2015/2016 sarà improntata alla tematica “CONOSCERSI PER DIVENTARE AMICI”. La scelta di tale tematica nasce dalla consapevolezza che gli uomini sono tutti uguali, anche se il colore della pelle è diverso. Il compito educativo della nostra scuola è quello di formare alla logica della convivenza costruttiva in un tessuto sociale e culturale multiforme. Questo significa che è indispensabile orientare alla reciprocità, all’accettazione e al rispetto delle diverse identità culturali, in prospettiva di un effettivo inserimento sociale, per prevenire, con una formazione costante che inizia già nella scuola dell’infanzia, il sorgere, purtroppo, di mentalità etno-centriche intolleranti nei riguardi di altre culture. Educare all’integrazione significa educare alla pace. E questo significa promuovere una visione della persona come parte di un tutto, della famiglia umana e di un cosmo: occorre favorire un atteggiamento fuori dall’individualismo, dall’autosufficienza e dal localismo esasperati del singolo o del gruppo per avviarsi ad un’autentica fratellanza. “Chi non vede il fratello nella notte, nella notte non può vedere se stesso” (R. Tagore) I “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” previsti dalle “Indicazioni per il curricolo” individuano e declinano gli “Indicatori di competenza” che rappresentano “i luoghi del fare e dell’agire del bambino ed introducono ai sistemi simbolico-culturali” ed hanno, quindi, la funzione di organizzare ed ispirare la nostra azione didattica al fine di consentire a bambine e bambini la conquista degli apprendimenti ed il conseguimento delle competenze attese. IL SE’ E L’ALTRO: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL CORPO E IL MOVIMENTO: identità, autonomia, salute IMMAGINI, SUONI E COLORI : gestualità, arte, musica, multimedialità I DISCORSI E LE PAROLE : comunicazione, lingua, cultura LA CONOSCENZA DEL MONDO: ordine, misura, spazio, tempo, natura. Il percorso didattico-educativo sarà attuato durante l’intero anno scolastico, oltre che nelle rispettive sezioni anche con l’attivazione di laboratori e con la formazione di gruppi di lavoro eterogenei. L’organizzazione dei laboratori sarà flessibile e potrà vedere la formazione di gruppi con bambini appartenenti a sezioni diverse, che in particolari momenti della giornata si troveranno a condividere le medesime proposte operative.

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Le attività laboratoriali saranno concretizzate sia in orario curricolare che in orario aggiuntivo (extracurricolare) dai docenti impegnati, anticipando, posticipando l’ingresso e/o l’uscita o effettuando rientri. Il team docente, inoltre, si avvale anche del supporto di due docenti di sostegno, assegnate alle Sezioni A e D frequentate da due bambini diversamente abili.

USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE

Affinché i bambini possano cogliere tutte le opportunità educative fornite da una didattica operativa sempre più aperta agli stimoli del mondo esterno, nel corso dell’anno scolastico saranno realizzate uscite sul territorio e visite guidate presso:

azienda dolciaria in provincia

spettacolo teatrale –Teatro “Carlo Gesualdo”

concerto (in orario antimeridiano) Conservatorio di Avellino o di Benevento

fattoria didattica

proiezione di film per bambini Cineplex di Mercogliano NOTA: Le attività di cui sopra richiedono una particolare vigilanza per garantire l’incolumità dei piccoli alunni. Esse sono dunque subordinate alla compresenza dei docenti durante la loro realizzazione, riducendo in tal modo il tempo scuola al solo turno antimeridiano. Tali uscite prevedono uscite l’uso dello Scuolabus.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione dei traguardi raggiunti da parte di bambine e bambini sarà realizzata sia in itinere, a conclusione di ogni unità di apprendimento, sia alla fine di ogni quadrimestre, e mirerà ad osservare: 1) il comportamento dei bimbi sia in situazione spontanea che indotta; 2) le competenze acquisite mediante la somministrazione di schede strutturate di verifica e la conseguente compilazione, da parte dei docenti di sezione, di una scheda sintetica di rilevazione degli obiettivi conseguiti da ciascun bambino, alla fine del percorso di apprendimento.

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LABORATORI, ATTIVITA’ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI

Insegnanti NAPOLITANO MARIA CARMELA

DE GUGLIELMO ANNA CAMERLENGO PELLEGRINO

Insegnanti CECERE MARIA

PELUSO SILVANA CAMARCA SALVERINA

Insegnanti ASFALDO MARIA RITA

IULIANO MIRELLA PELUSO SILVANA E CECERE MARIA

Insegnanti CARBONE RITA

DE GUGLIELMO ANNA IULIANO MIRELLA

Insegnanti CAMERLENGO PELLEGRINO

DE NISCO GIUSEPPINA PELUSO SILVANA

MOVIMENTO

PITTURA

DRAMMATIZZAZIONE

MULTIMEDIALE

Insegnanti NAPOLITANO MARIA CARMELA

DE NISCO GIUSEPPINA CAMARCA SALVERINA

ALIMENTARE

MANIPOLAZIONE

CREATIVITÀ

Insegnanti CARBONE RITA

ASFALDO MARIA RITA IULIANO MIRELLA

MUSICA E CANTO

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“Trova il tempo di essere amico: è la strada della felicità” (Madre Teresa di Calcutta)

Progetto di educazione all’integrazione Nel mondo occidentale sempre più si va configurando una società multiculturale, con tutte le problematiche religiose, sociali ed economiche; quindi è quanto mai attuale il richiamo ai valori dell’integrazione, dell’accettazione dell’altro, della solidarietà. Trattare nei percorsi formativi scolastici temi interculturali, consente a tutti i bambini, stranieri e non, di sentirsi maggiormente riconosciuti nella loro unicità, al fine di costruire insieme a coetanei, adulti e insegnanti, giorno dopo giorno, una scuola veramente e consapevolmente accogliente, integrativa e interculturale. In tal senso la scuola dell’infanzia, inserita in un grande mondo globalizzato, in quanto comunità educativa, ha il compito di valorizzare, da un lato, la singolarità dell’identità culturale di ciascun bambino. E, dall’altro, l’appartenenza ad una collettività ampia e composta con l’intento di formare i futuri cittadini del mondo. DESTINATARI Il progetto è rivolto a tutti i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia. OBIETTIVI GENERALI - Assumere atteggiamenti di apertura, di accoglienza, di curiosità verso tutto ciò che è nuovo e diverso - Considerare l’appartenenza ad altre culture una ricchezza da conoscere, condividere e valorizzare - Costruire validi e positivi rapporti interpersonali OBIETTIVI SPECIFICI Anni 3

Il bambino coglie il concetto di amico

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ALTAVILLA IRPINA SCUOLA DELL’INFANZIA

ANNO SCOLASTICO 2015-2016 “CONOSCERSI PER DIVENTARE AMICI”

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Inizia a definire la propria identità

Inizia a sentirsi parte di un tutto

Apprende le prime regole di convivenza, conosce semplici storie

Anni 4

Il bambino apprezza e valorizza il concetto di condivisione

Ha già una propria identità in evoluzione e in crescita

Sa di essere parte di un tutto, apprende ed applica la maggior parte delle regole di aiuto reciproco

Conosce e segue regole di comportamento

Anni 5

Il bambino conosce il suo ruolo all’interno della famiglia, della comunità, della scuola

Matura l’identità, seppur in evoluzione

Il bambino assume la capacità di riconoscersi in una subcultura nel ruolo più definito nell’ambito scolastico

Apprende e diventa modello per i più piccoli nel rispettare le principali regole di convivenza

Matura e assume la responsabilità adottando comportamenti corretti

Auto-appropriazione delle regole per valutare ed accettare l’altro diverso da lui

Conosce i principali diritti e doveri IL SE’ E L’ALTRO

Sviluppare la propria identità e rafforzare la propria autostima

Riuscire ad esprimere le proprie esigenze e i propri sentimenti controllandoli in modo adeguato

Rispettare ed aiutare gli altri rendendosi conto che esistono punti di vista diversi e accettarli

Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità in cui vive e alla famiglia, conoscendo le tradizioni ad esse collegate

Osservare le regole di comportamento ed assumersi responsabilità

Accettare la diversità e considerarla come fonte di ricchezza

Riporre fiducia negli adulti e riconoscerne l’autorità. IL CORPO E IL MOVIMENTO

Curare il proprio corpo attraverso l’igiene personale e conoscere le regole da seguire per una sana alimentazione

Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco

Sviluppare la capacità visuo-motorio,la motricità fine e la lateralità

Conoscere le diverse parti del corpo e rappresentare la figura umana

Conoscere e sperimentare le capacità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del proprio corpo e saperle esercitare.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività espressive, riuscendo a utilizzare e a variare diverse tecniche artistiche

Commentare ed apprezzare opere d’arte, riconoscere i colori e impiegarli in maniera opportuna

Provare piacere all’ascolto della musica

Inventare storie ed esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. I DISCORSI E LE PAROLE

Dialogare con gli altri e i compagni, scambiando con loro domande, informazioni

Acquisire la padronanza d’uso della lingua italiana

Arricchire il proprio lessico e sviluppare fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione

Ascoltare e comprendere la narrazione di storie, poesie e filastrocche

Utilizzare la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni e rumori anche in modo coordinato con il gruppo

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Conoscere i vocaboli di base della lingua inglese

Sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura anche utilizzando le tecnologie.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Osservare i fenomeni naturali e cogliere i mutamenti della natura legati alla stagionalità

Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi: confrontare e valutare quantità

Sviluppare la capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione attraverso l’impiego di tutti i sensi

Riferire eventi del proprio vissuto

Rispettare tutti gli esseri viventi ed avere curiosità per il mondo circostante

Scoprire la propria nazione e la sua storia

Provare interesse per la tecnologia e scoprirne i possibili usi.

Conoscersi per diventare amici... OBIETTIVI FORMATIVI Superare le difficoltà e le paure del distacco. Esprimere ed elaborare contenuti emotivi. Orientarsi nell’ambiente scolastico.

UNITÀ DI APPRENDIMENTO U.A.1 La gioia di incontrarsi Amici si diventa Insieme si gioca meglio

BISOGNI Bisogno di sentirsi accolto, di vivere serenamente il distacco, di rafforzare la stima di sé, l’autonomia e l’identità.

Cogliere il concetto di ciclicità temporal ein riferimento ad eventi e festività legate anche ad altri popoli. Conoscere le tradizioni e ricorrenze legate al territorio, rispettare e aiutare gli altri. Incrementare la creatività a livello personale e interpersonale, conoscere e partecipare alle tradizioni del proprio ambiente culturale e altrui. Dimostrare curiosità e interesse per il territorio. Riconoscere e comprendere l’importanza di un ambiente adeguato alle proprie necessità. Rafforzare la fiducia in sé e negli altri. Sviluppare la capacità di ascolto e di attenzione. Comprendere il contenuto di un racconto. Usare i linguaggi espressivi per esprimersi e rappresentare. Sperimentare materiali e tecniche diverse. Esprimersi con i segni nel linguaggio grafico, pittorico, sonoro, musicale, corporeo.

U.A.2 Trasmettere sens-azioni festive (progetto Natale in continuità col territorio) U.A.3 Imparare tanti ritmi Sentire sicurezza Aspetto interculturale del carnevale Provare contenimento e conoscere i confini U.A.4 ... E tu dove vivi? Utilizzare e conoscere l’ambiente in modo adeguato U.A.5 Avere parole per condividere Esprimere e comunicare emozioni e sentimenti U.A.6 Conoscersi per diventare amici... La pace viene da dentro, non cercarla fuori

Bisogno di scoprire il susseguirsi degli eventi e la ciclicità delle stagioni. Bisogno di interagire, scoprire, esprimere il proprio vissuto. Bisogno di scoprire la propria identità, di un reciproco scambio di conoscenze. E della proprio cultura d’origine. Bisogno di agire, di fare e di essere solidali.

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Educare alla sicurezza, alla convivenza pacifica. Auto-appropriazione delle regole comportamentali.

Progetto curriculare ed extracurriculare di educazione all’integrazione

Bisogno di approfondire il senso di responsabilità, autovalutazione per un appropriarsi di un benessere fisico e avere un inserimento attivo nella scuola in modo ludico.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA RELATIVA AL PROGETTO Tale progetto verrà attuato nel corso di tutto l’anno scolastico 2015-2016 (ottobre-giugno) con attività intensive nel corso del secondo quadrimestre ed in prossimità della manifestazione finale da parte dei bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’Infanzia. Le attività si svolgeranno nelle rispettive sezioni e nei laboratori con la formazione di gruppi di lavoro omogenei ed eterogenei. L’organizzazione dei laboratori sarà flessibile e potrà vedere la formazione di gruppi con bambini appartenenti a sezioni diverse, che in particolari momenti della giornata si troveranno a condividere le medesime proposte operative. L’attività di tutoraggio, con i bambini più grandi, può estendersi non solo alle semplici attività di routine, ma anche alle più articolate esperienze didattiche. Le attività laboratoriali saranno concretizzate sia in orario curriculare ( extracurriculare) dai docenti impegnati ,anticipando, posticipando l’ingresso e\o l’uscita o effettuando rientri. Il team docenti, inoltre si avvale anche del supporto di docenti di sostegno. Per ottenere una collaborazione continua ed efficace è opportuno che i tempi delle due sezioni interessate alla Manifestazione finale siano gli stessi per cui si ritiene importante che il turno della mensa scolastica sia lo stesso. Il Progetto prevedrà inoltre l’apertura al territorio creando sinergie e collegamenti con le famiglie, gli enti locali, istituzioni, associazioni di volontariato, che operano per L’INTEGRAZIONE E L’ACCOGLIENZA. METODOLOGIA Gli interventi didattici saranno trasversali a tutte le aree di apprendimento.

Organizzazione di lavori collettivi atti a favorire l’autocontrollo, l’aiuto reciproco e la responsabilità personale.

Utilizzo della routine come educazione alla consapevolezza della propria identità personale e di gruppo.

Utilizzo del gioco come strumento di apprendimento di valori civili e sociali, gioco libero, giochi di ruolo e giochi popolari

Laboratori espressivi a piccoli gruppi per favorire la creatività, la collaborazione nel gruppo e la socialità

Laboratori manipolativi, artistici, musicali, teatrali

Partecipazione a Concorsi

Visite guidate ATTIVITA’

Racconti, racconti sonori, fiabe animate, attività drammatiche, canzoni, poesie, filastrocche, schede grafico-operative, disegni liberi ed interpretativi delle esperienze svolte, letture di immagini da libri e giornali, visione di filmati, conversazioni libere e guidate, giochi a piccolo e grande gruppo.

MATERIALI Risma di carta, cartoncino, colla, colori di vario tipo, fotografie, immagini tratte da riviste, libri, attrezzature e materiale audiovisivo. SPAZI Tutti gli ambienti scolastici che possono rendersi utili per le attività o le esperienze, ed eventualmente anche alcuni luoghi del nostro territorio come il Comune, la Caritas parrocchiale, la parrocchia stessa e le associazioni di volontariato. VERIFICA

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Osservazione sistematica e occasionale. Documentazione delle attività anche attraverso la realizzazione di opuscoli a tema. Manifestazione finale. VALUTAZIONE La valutazione mirerà alla rilevazione dei traguardi formativi raggiunti in itinere e a conclusione di ogni unità di apprendimento e alla fine di ogni quadrimestre. La compilazione di una scheda sintetica da parte dei docenti tenderà all’osservazione mirata di ogni alunno in riferimento alla partecipazione, alla capacità attentiva, l’interazione con i compagni, alla rielaborazione e alla capacità di apprendimento.

IL PROGETTO FORMATIVO UNITARIO DELLA SCUOLA PRIMARIA (Allegato.1 Progettazione curricolare Scuola Primaria) IL PROGETTO FORMATIVO UNITARIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Avrà come filo conduttore

la Macro Unità di Apprendimento inter e transdisciplinari :

” SVILUPPARE I LINGUAGGI PER COMUNICARE “

e afferenti alla suddetta macro unità saranno realizzate sui gruppi classe:

-UNITÀ’ di APPRENDIMENTO BIMESTRALI mono disciplinari -le eventuali UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURIDISCIPLINARI realizzate nell’ambito dei PIANI

PERSONALIZZATI per alunni normodotati, ma con carenze disciplinari da recuperare -le eventuali UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURI DISCIPLINARI realizzate nell’ambito dei PIANI

PERSONALIZZATI finalizzate alla promozione dell’eccellenza -l Piani Educativi Individualizzati elaborati per gli alunni diversamente abili e PIANI DIDATTICI PERSONALIZZATI per gli alunni con bisogni formativi speciali: alunni DSA e alunni stranieri. LA VERIFICA-VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO E DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO

La scuola Secondaria verificherà e valuterà il comportamento, gli obiettivi di apprendimento e i contenuti delle Unità di Apprendimento disciplinari bimestralmente, all’interno dei consigli di classe, e alla fine di ogni quadrimestre. La verifica e valutazione permetterà di registrare le differenziazioni nell’apprendimento venutosi a creare all’interno del gruppo classe,ed eventualmente la rimodulazione degli obiettivi di apprendimento con conseguente progettazione e realizzazione di UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURIDISCIPLINARI realizzate nell’ambito dei piani personalizzati per alunni normodotati, ma con carenze disciplinari da recuperare e/o consolidare, e UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURI DISCIPLINARI realizzate nell’ambito dei piani personalizzati finalizzate alla promozione delle eccellenze.

LE STRATEGIE PERSONALIZZATE Per lo sviluppo delle capacità relazionali, dell’autostima , della motivazione e del senso di responsabilità si utilizzeranno le seguenti strategie :

SVILUPPO DELLE CAPACITÀ RELAZIONALI, DELL’AUTOSTIMA ,

DELLA MOTIVAZIONE E DEL SENSO DI RESPONSABILITÀ

SVILUPPO DEL METODO DI STUDIO

Clima sociale positivo all’interno della classe Organizzazione dei tempi di consegna

Guida ad un comportamento responsabile ed equilibrato Esercizi di concentrazione, analisi e riflessione

Attivita’ laboratoriali per gruppi omogenei su compito

Leggere attentamente le istruzioni di un compito

Inserimento in gruppi motivati di lavoro

Attività di brainstorming e/o discussione di gruppo

Cura della relazione col docente

Utilizzare simboli o schemi o spidergram o mappe per ricordare e/o riassumere quanto letto o ascoltato

Cogliere e stimolare le potenzialità personali

Rendere evidenti i concetti principali e le parole chiave sottolineando o usando evidenziatori colorati per sollecitare la memoria visiva

Attività e compiti scolastici quanto più vicini possibili alle esigenze e/o interessi e/o obiettivi personali del discente

Servirsi di esempi o modelli concreti di come deve essere svolto un compito

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Attività e compiti adeguati alle conoscenze e abilità in modo da consentire ai discenti di svolgerli con successo

Prendere appunti mentre si ascolta una lezione o si studia per evitare di distrarsi

Partecipazione ad attività aggiuntive finalizzate a sviluppare competenze trasversali: attività teatrali e/o artistiche e/o musicali

Proporre delle pause durante lo studio

Assunzione di compiti e impegni di responsabilità Evitare la ricorsività frequente e variare la tipologia di esercizi e le attività per evitare di annoiarsi

Stimolare la collaborazione e cooperazione Dividere un compito lungo in parti più piccole per favorire l’apprendimento

Per l’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previste dalle UU.AA di cui sopra si ricorrerà alle STRATEGIE PERSONALIZZATE di seguito illustrate.

RECUPERO SVILUPPO POTENZIAMENTO Adattamento dei contenuti disciplinari Esercitazioni guidate e/o strutturate a

crescente livello di difficoltà Stimolare lo spirito critico e la creatività

Attività e/o esercitazioni guidate in classe e a graduale livello di difficoltà

Esercitazioni di automatizzazione e reimpiego di funzioni, strutture, regole, procedimenti

Esercizio costante dell’abilità di problem solving in situazioni di apprendimento complesse

Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti

Controllo sistematico dei compiti svolti a casa

Approfondimento,rielaborazione,sintesi e problematizzazione dei contenuti

Inserimento in gruppi di lavoro motivati e ricorso a situazioni concrete di lavoro

Inserimento in gruppi di lavoro eterogenei su compito

Attività di ricerca individuale e/o di gruppo

Assiduo controllo dell’apprendimento

Assiduo controllo dell’apprendimento

Partecipazione ai Corsi integrativi di potenziamento , in ambito PON-FSE ob. C.C1

-DALLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO ai PIANI delle ATTIVITA’ EDUCATIVE L’insieme delle UNITA’ di APPRENDIMENTO, con le eventuali differenziazioni che si renderanno nel tempo necessarie, costituirà il PIANO delle ATTIVITA’ FORMATIVE, che resterà a disposizione delle famiglie e per tutti gli altri adempimenti di legge.

MEDIAZIONE DIDATTICA Al fine di conseguire una formazione unitaria e quindi il successo formativo , si dovranno tener presenti: i bisogni formativi, le potenzialità,lo stile e i ritmi di apprendimento dei singoli allievi,e le difficoltà delle varie attività e contenuti dei campi di esperienza e delle discipline, per cui sarà’ necessario adottare metodologie diversificate quali:

valorizzazione del gioco, esplorazione e ricerca,vita di relazione,mediazione didattica, osservazione progettazione,verifica quali metodologie fondamentali della scuola dell’infanzia (D.M. 3 giugno 1991)

il metodo attivo ed esattamente di tipo globale, analitico-percettivo, induttivo-deduttivo per favorire lo sviluppo del pensiero logico

il metodo situazionale comunicativo per favorire lo sviluppo dei linguaggi verbali e non verbali;

il metodo interdisciplinare, affinché il frazionamento delle conoscenze venga ridotto al minimo; la ricerca, dunque, all’interno dei vari contenuti e metodi, di analogie di struttura ,che permetteranno di conseguire agevolmente gli obiettivi trasversali;

il metodo della ricerca e ricerca-azione , intesa come attività operativa volta alla soluzione di problemi;

il metodo scientifico/sperimentale

il metodo storiografico

l’attivazione di percorsi didattici individualizzati , nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap (Legge 5 febbraio 1992, n.104)

l’attivazione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati e l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative per gli alunni affetti da Disturbi Specifici di Apprendimento (Legge 170,8 ottobre 2010 e D.M.5669, 12 luglio 2011)

l’attivazione di percorsi didattici personalizzati Decreto per gli alunni stranieri (Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286; D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 e Linee guida per l’accoglienza e integrazione degli alunni stranieri)

l’attivazione di percorsi didattici volti a promuovere le eccellenze la progettazione e realizzazione di percorsi didattici volti a promuovere attitudini

la promozione di attività per un coinvolgimento collaborativo e responsabile di altri soggetti educativi e dei genitori nel dialogo educativo.

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In relazione alle metodologie si ricorrerà anche alle strategie più confacenti ai bisogni formativi emergenti : -strategie ludiche,esplorative,manipolative,comunicative,psicomotorie e di relazione, per la scuola dell’infanzia; -lezioni frontali,lezioni partecipate, attività di cooperative learning, mastery learning, strategie di didattica -attiva e laboratoriale quali: brainstorming, role-playing, role taking e role making, conversazione clinica, studio di casi, problem solving, - attività singole di apprendimento:esercizi, questionari di vario tipo, ricerche,relazioni…. Le strategie di cui sopra saranno applicate alle attività realizzate su gruppi classe, su gruppi di livello, su gruppi di compito, su gruppi elettivi e/o di interesse/attitudine. Le uscite sul territorio e i viaggi d’istruzione costituiranno altri momenti altamente educativi. Saranno utilizzati i sussidi in dotazione agli allievi e alla scuola e gli spazi disponibili per l’esercizio fisico e per le attività di laboratorio. Infine,è importante che tutti i docenti tengano un atteggiamento univoco nei confronti della classe:

accogliere interamente l’umanità dei ragazzi;

dialogo aperto e franco con gli stessi;

rispetto delle loro opinioni;

attenzione a che non si comportino in modo diverso nelle diverse ore;

correggere l’errore , ma sfruttarlo come occasione di intervento positivo;

coerenza nelle richieste;

disponibilità all’autocritica e al cambiamento;

collaborazione con le famiglie;

capacità di lavorare con tutti i colleghi in funzione di un’azione educativa coerente e unitaria.

- CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI, VALUTAZIONE E RIPROGETTAZIONE: CRITERI E MODALITA’

La valutazione svolge una funzione specifica all’interno del progetto educativo come momento di valorizzazione di ogni potenziale risorsa, come atto formativo ed orientativo. Essa si propone il duplice scopo di adattare il processo di formazione alle risultanze rilevate in itinere, di guidare l’alunno a conoscere e sviluppare le proprie abilità e il docente a controllare sistematicamente l’efficienza e l'efficacia della sua azione educativa onde riprogettare i percorsi formativi e ricalibrare le strategie di apprendimento La valutazione è un’azione continua, che si snoda per l’intero anno scolastico. Il primo momento dell’iter valutativo sarà quello diagnostico: rilevazione del profilo socio-affettivo-relazionale e meta cognitivo, e dei livelli di conoscenze abilità e competenze pregresse. Per quanto riguarda gli alunni che accedono alle prime classi della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, come pure gli alunni già frequentanti, la verifica dei prerequisiti in ingresso sarà fatta attraverso:

1. Prove informali:

Schede di conoscenza, fascicolo personale, documento di valutazione, certificato delle competenze;

Osservazione dell’alunno durante le normali attività scolastiche;

Colloquio con le famiglie. 2. Prove formali:

Schede-gioco strutturate

Questionario a carattere socio-affettivo-relazionale;

Prove cognitive mono e/o pluridisciplinari I risultati delle verifiche della situazione in ingresso verranno raccolte in apposite griglie di rilevazione e opportunamente vagliati dai Consigli di intersezione, per la scuola dell’infanzia, o di Classe,per la scuola primaria e secondaria, i cui coordinatori, in base alle osservazioni e alle proposte didattiche dei componenti del consiglio, redigeranno il piano unitario delle attività formative, di cui faranno parte integrante le unità di apprendimento per i campi di esperienza o per disciplina , le eventuali unità di apprendimento di recupero e/o sviluppo e/o potenziamento progettate e realizzate in itinere; per le altre attività di consolidamento e potenziamento si farà riferimento ai progetti allegati al POF .Momenti successivi saranno la valutazione formativa, in itinere, e sommativa, finale quale controllo sistematico dei processi di apprendimento e di sviluppo nel loro divenire e a conclusione. Le verifiche sul processo formativo serviranno sia agli alunni sia alle famiglie, che potranno rendersi oggettivamente conto dei livelli formativi conseguiti, delle abilità e delle competenze acquisite, sia agli

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insegnanti, che potranno riprogettare i percorsi formativi e ricalibrare le strategie di apprendimento in relazione ai risultati emersi in itinere e finali di ogni singolo allievo. Ci si servirà di osservazioni sistematiche sul comportamento socio-affettivo-relazionale in situazioni spontanee o in momenti di apprendimento indotto o di gioco guidato, e sull’ atteggiamento psicologico nei confronti dell’apprendimento in genere; inoltre si utilizzeranno quali momenti di osservazione le libere discussioni, il racconto di esperienze personali, i colloqui, le interrogazioni, i lavori di gruppo. Inoltre,per gli alunni della scuola primaria e secondaria saranno somministrate prove scritte a carattere strutturato, semi-strutturato o soggettivo, prove grafiche e pratiche con cadenza bimestrale, ovvero in corrispondenza della conclusione di ognuna delle due fasi in cui sono scandite le due Macro Unità d’Istituto: “ Il mondo dentro di me “ e “ Il mondo fuori di me” per un totale di due prove scritte o tecnico-pratiche per quadrimestre, come deliberato dal collegio dei docenti. Il Consiglio di classe si riunirà con cadenza bimestrale e al termine dei due quadrimestri, e in sede di consiglio il gruppo docente procederà ad una verifica degli aspetti meta cognitivi,del comportamento, del lavoro didattico svolto e ad una valutazione ex-post del livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze rispetto a quanto previsto in termini di : obiettivi formativi generali e obiettivi specifici delle discipline, percorsi personalizzati, attività di arricchimento e ampliamento. Inoltre, sempre in sede di consiglio, si potrà procederà alla valutazione dell’efficacia-efficienza delle attività formative realizzate nei percorsi PON e della loro ricaduta sugli apprendimenti curriculari. I risultati della valutazione in ingresso, in itinere (I quadrimestre) e finali (II quadrimestre) per ogni singolo alunno saranno registrati dal consiglio su apposite griglie interne di raccolta dei risultati formativi, mentre i risultati della valutazione sommativa saranno registrati sui documenti di valutazione al termine dei due quadrimestri. Altri strumenti di riferimento per la valutazione saranno, naturalmente: il registro personale, l’agenda di programmazione, per la scuola primaria,il registro dei verbali del consiglio e il registro generale agli atti del dirigente. L’ammissione alle classi successive dovrà tener conto del conseguimento degli obiettivi imprescindibili per i livelli della Scuola Primaria e Secondaria di Primo grado, per cui l’istituto della ripetenza rappresenterà uno strumento formativo a cui si farà ricorso anche al fine di non danneggiare o vanificare apprendimenti successivi. In relazione alla normativa vigente, legge 1 settembre 2008, n. 137, gli alunni potranno essere ammessi alle classi successive solo se hanno riportato in tutte le discipline una valutazione non inferiore a sei decimi. Inoltre per la scuola secondaria,in attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, viene regolamentata anche la valutazione del comportamento “ La valutazione inferiore alla sufficienza, ovvero inferiore a 6/10, sia riferita al comportamento sia agli apprendimenti, , riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.” In ogni caso, il consiglio a maggioranza può decidere l’ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del I ciclo, anche in presenza di insufficienze, fino ad un massimo di TRE. In quest’ultimo caso, il consiglio scriverà sul documento il voto sei/ decimi e contrassegnandolo con un asterisco , che rimanda alla legenda che definirà quel voto quale: voto di consiglio La valutazione degli apprendimenti sarà comunicata alle famiglie al termine dei due quadrimestri, attraverso il documento di valutazione, e per la scuola secondaria, come da delibera collegiale, in itinere, esattamente nei mesi di dicembre e aprile, attraverso una nota alla famiglia per comunicare le carenze disciplinari rilevate. La valutazione sia formativa che sommativa, relativa al comportamento e agli obiettivi formativi disciplinari, si baserà su indicatori, descrittori e standard valutativi espressi in decimi, così come da tabella che segue:

INDICATORI E DESCRITTORI

METACOGNITIVI INDICATORI E DESCRITTORI DI

COMPORTAMENTO: Capacità relazionale e Rispetto delle regole

INDICATORI E DESCRITTORI COGNITIVI

STANDARD VALUTATIVI

- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: costante,propositiva, fattiva - IMPEGNO: serio, puntuale e preciso -METODO DI STUDIO: autonomo, consapevole ed efficace

COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: sicura -Comportamento: esemplare - Rispetto puntuale delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: costante e assidua

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: complete e approfondite -Comprensione dei linguaggi: pronta, corretta, analitica -Produzione dei linguaggi: pertinente, analitica e personale -Organizzazione e rielaborazione: razionale, proficua e critica COMPETENZA OPERATIVO-

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PROGETTUALE -Uso strumenti operativi autonomo e accurato -Uso linguaggi specifici: autonomo, accurato e ricco -Applicazione e o reimpiego: accurata, funzionale alle procedure e conoscenze in ambiti complessi

- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: attiva, propositiva, collaborativa - IMPEGNO serio e preciso -METODO DI STUDIO: autonomo, consapevole e proficuo

COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: sicura -Comportamento: responsabile e corretto - Rispetto delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: regolare

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: ordinate e precise -Comprensione dei linguaggi: attenta, corretta, esaustiva -Produzione dei linguaggi: coerente, esaustiva, personale -Organizzazione e rielaborazione: ordinata, precisa e personale COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e preciso -Uso linguaggi specifici: autonomo e ampio Applicazione e/o reimpiego: precisa , funzionale alle procedure e conoscenze anche in ambiti complessi

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- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: positiva, collaborativa -IMPEGNO: adeguato alle richieste -METODO DI STUDIO: autonomo e razionale

COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: apprezzabile -Comportamento: corretto e controllato - Adeguata osservanza delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: abbastanza regolare. Qualche ritardo.

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: complete e sicure -Comprensione dei linguaggi: agevole e corretta -Produzione dei linguaggi: corretta e piuttosto personale -Organizzazione e rielaborazione: ordinata, razionale, piuttosto personale COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e funzionale -Uso linguaggi specifici: autonomo e coerente Applicazione e/o reimpiego: razionale , funzionale alle procedure e conoscenze

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-ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE: alquanto costante e costruttiva -IMPEGNO: alquanto puntuale, strategico -METODO DI STUDIO: alquanto sistematico

-COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: buona Comportamento: non sempre corretto -Infrazioni non gravi al Regolamento con ammonizioni verbali -Frequenza: non sempre regolare, diversi ritardi.

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: alquanto complete -Comprensione dei linguaggi: globalmente corretta -Produzione dei linguaggi: sostanzialmente corretta -Organizzazione e rielaborazione: essenzialmente ordinata e razionale COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e sostanzialmente funzionale -Uso linguaggi specifici: chiaro e piuttosto appropriato Applicazione e/o reimpiego: sostanzialmente logica/o e funzionale alle procedure e conoscenze

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-ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: alterna, per cui parzialmente favorevole all’azione formativa -IMPEGNO: superficiale e occasionale -METODO DI STUDIO:

-COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: poco sicura -Comportamento: poco corretto -Numerose Infrazioni al Regolamento con ammonizioni verbali e/o scritte di disturbo al regolare svolgimento delle lezioni

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: essenziali -Comprensione dei linguaggi: globale e parzialmente corretta in condizioni semplici -Produzione dei linguaggi: essenzialmente corretta in condizioni semplici

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dispersivo/ meccanico / mnemonico

-Sospensione fino a 15 giorni, in seguito alla quale ci sia stato ravvedimento (l. 169/2008 e D.M.5 2009) -Frequenza: irregolare, sistematici ritardi.

-Organizzazione e rielaborazione: generica COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: approssimativo -Uso linguaggi specifici: incerto -Applicazione e/o reimpiego: parziale anche in contesti semplici

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-ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: modesta, per cui di ostacolo all’azione formativa -IMPEGNO: inadeguato -METODO DI STUDIO: caotico/ meccanico / mnemonico

-COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: incerta -Comportamento: scorretto -Gravi infrazioni al Regolamento con sanzioni erogate fino a 15 gg. o superiori, in seguito alle quali non ci sia stato ravvedimento, (l. 169/2008 e D.M.5 2009) -Frequenza: poco assidua.

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: frammentarie -Comprensione dei linguaggi: minima e poco corretta -Produzione dei linguaggi: incerta anche in condizioni semplici -Organizzazione e rielaborazione: impacciata COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: impacciato -Uso linguaggi specifici: confuso -Applicazione e/o reimpiego: incerta e poco autonoma anche in contesti semplici

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-ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: scarsa e passiva, per cui di ostacolo all’azione formativa -IMPEGNO: pressoché inesistente -METODO DI STUDIO: inefficace

-COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: negativa -Comportamento: gravemente scorretto - Gravi e reiterate infrazioni al Regolamento con sanzioni erogate superiori a 15 gg,in seguito alle quali non ci sia stato ravvedimento (l. 169/2008 e D.M.5 2009) -Frequenza: molto irregolare.

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: inadeguate -Comprensione dei linguaggi: difficoltosa e lenta -Produzione dei linguaggi: imprecisa anche in condizioni semplici -Organizzazione e rielaborazione: caotica COMPETENZA OPERATIVO-PROGETTUALE -Uso strumenti operativi: disordinato -Uso linguaggi specifici: incoerente -Applicazione e/o reimpiego: difficoltosa anche se guidata

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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE

ITALIANO. LINGUA STRANIERA MATEMATICA

A) Aspetti contenutistici : • pertinenza dei contenuti rispetto alla traccia;

• coerenza logica; • ricchezza ed originalità di idee; • completezza ed esaustività; • capacità di analisi e di sintesi; • capacità di formulare giudizi motivati; • capacità critica.

A) Livello della comprensione:

comprensione globale del testo;

comprensione analitica del testo;

capacità di inferire informazioni principali e secondarie

Comprensione del testo;

Padronanza del procedimento di calcolo;

Individuazione del procedimento operativo e applicazione di formule;

Lettura e/ o uso di grafici e tabelle;

Uso del lessico specifico;

Formulazione di soluzioni adeguate

B)Aspetti formali:

• ortografia; • correttezza sintattica; • uso appropriato dei termini; • ricchezza lessicale; • utilizzo dei linguaggi specifici.

B) Livello della produzione scritta: • aderenza alla traccia;

• ricchezza e consequenzialità espositiva; • adeguatezza della tecnica e/o del registro; • padronanza lessicale e correttezza ortografica; • corretto utilizzo delle funzioni e delle strutture della lingua; • capacità di rielaborazione personale.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE dell’Esame di Stato a conclusione del I Ciclo di Istruzione

- Capire adeguatamente le richieste fatte dalla commissione;

- Esprimersi in lingua orale in modo chiaro e corretto; - Possedere contenuti, concetti e competenze relative alle varie discipline; - Utilizzare il lessico specifico a seconda degli argomenti trattati;

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- Esporre criticamente opinioni personali rispetto ai problemi proposti dalla commissione; - Correlare i vari argomenti in modo non artificioso o forzato; - Applicare e generalizzare le conoscenze acquisite.

OBIETTIVI MINIMI FORMATIVI

GLI OBIETTIVI TRASVERSALI E DI APPRENDIMENTO DI SEGUITO RIPORTATI POSSONO ESSERE DI RIFERIMENTO PER L’ELABORAZIONE DEI PIANI DIDATTICI PERSONALIZZATI E DI CONSEGUENZA PER LA VALUTAZIONE DI:

a) Alunni normodotati ma con carenze disciplinari da recuperare b) Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento adeguatamente certificati c) Alunni stranieri

GLI OBIETTIVI CHE SEGUONO POSSONO, INOLTRE, ESSERE DI RIFERIMENTO E/ O AD ESSI RICONDUCIBILI PER L’ELABORAZIONE DEI PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PER I QUALI SI SIANO PROGRAMMATI OBIETTIVI FORMATIVI E DI APPRENDIMENTO IN LINEA O COMUNI A QUELLI PREVISTI PER LA CLASSE

FORMATIVI TRASVERSALI

Rispetto adeguato delle persone, delle regole, del materiale;

Disponibilità alla tolleranza, al dialogo e alla collaborazione;

Attenzione ed esecuzione delle attività scolastiche in modo sufficientemente adeguato;

Organizzazione guidata del lavoro. DISCIPLINARI CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA Italiano:

saper ascoltare una comunicazione, comprenderla e ripeterla nelle linee essenziali

saper leggere con sufficiente chiarezza e comprendere l’idea centrale di un testo

saper comunicare un’esperienza personale in modo semplice e sequenziale

saper produrre testi semplici nel rispetto delle essenziali strutture grammaticali Storia ed Educazione alla Cittadinanza (per i tre anni):

conoscere gli avvenimenti principali di un’epoca storica

saper collocare in successione cronologica gli eventi fondamentali di un’ epoca storica

comprendere semplici relazioni in maniera autonoma e/o guidata

saper esporre le conoscenze acquisite in modo semplice, ma chiaro

rispettare le norme di civile convivenza

essere solidale con gli altri. Geografia (per i tre anni):

sapersi orientare nello spazio e sulla carta geografica

saper riconoscere gli elementi essenziali del territorio studiato

saper distinguere ambienti diversi

comprendere i principali rapporti di interrelazione tra uomo e ambiente

esporre le conoscenze acquisite con un linguaggio semplice, ma chiaro Scienze matematiche:

conoscenza ed uso delle quattro operazioni e del minimo comune multiplo;

applicazione di regole e tecniche per la risoluzione di problemi molto semplici;

conoscenza degli enti geometrici fondamentali e riconoscimento delle figure piane;

conoscenza ed uso delle unità di misura e dei relativi strumenti di misurazione;

conoscenza della struttura della materia e distinzione tra viventi e non viventi;

consapevolezza delle problematiche scientifiche che investono il rapporto uomo -ambiente. Lingua straniera:

conoscenza della fonetica essenziale;

comprensione globale di semplici messaggi orali o scritti a carattere personale rispondere a comandi essenziali;

riconoscere gli elementi essenziali di una struttura linguistica.

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Musica:

conoscenza di semplici elementi teorici;

saper riprodurre correttamente semplici suoni in modo autonomo e/o guidato;

saper riconoscere i suoni e descriverne alcune caratteristiche. Arte (per prima e seconda):

saper eseguire in modo autonomo e/o guidato semplici elaborati;

conoscenza dei colori;

utilizzo in modo autonomo e/o guidato di semplici tecniche grafico-espressive;

copia di semplici rappresentazioni grafiche;

saper riconoscere attraverso famose opere d’arte un periodo storico. Tecnica:

saper individuare gli oggetti in funzione della forma e/o dei materiali;

uso autonomo e/o guidato di strumenti di misura e attrezzi per il disegno;

riconoscere semplici dati e concetti tecnici e tecnologici;

riconoscere e riprodurre le principali figure geometriche piane e disegni simbolici. Educazione fisica:

capacità di organizzazione spazio-temporale e oculo-manuale;

acquisizione degli schemi motori di base;

adattamento alle regole di comportamento durante il gioco e alle regole di gioco; CLASSE SECONDA Italiano:

saper cogliere l’idea centrale e la sequenza logica di un discorso di tipo lineare;

saper produrre in forma orale e/o scritta attivando conoscenze lessicali ed ortografiche essenziali;

saper rielaborare e produrre in forma semplice, ma essenzialmente corretta, contenuti ed esperienze.

Scienze matematiche:

conoscere le procedure del calcolo aritmetico nell’insieme Q, le figure piane con proprietà fondamentali, il teorema di Pitagora;

applicare correttamente le tecniche fondamentali del calcolo aritmetico e saper risolvere semplici problemi già schematizzati;

usare un linguaggio specifico, anche se con poca rigorosità ed autonomia;

analizzare fatti e fenomeni, cogliendone almeno gli elementi essenziali;

acquisire le norme fondamentali di igiene, sanità e sicurezza. Lingua straniera:

comprensione globale di messaggi orali o scritti a carattere personale e/o familiare;

produzione, anche guidata, di testi essenziali nel contenuto , semplici nella forma, ma comprensibili

conoscenza di strutture linguistiche basilari ai fini della comunicazione;

percezione delle diversità tra gli usi e costumi della civiltà italiana e quella straniera. Musica:

corretta lettura e trascrizione su dettatura di semplici partiture;

uso dello strumento musicale per l’esecuzione di semplici frasi melodiche. Tecnica:

saper individuare le cause e le esigenze fondamentali che spingono l’uomo a trasformare l’ambiente;

rappresentazione guidata in scala di semplici oggetti in proiezioni ortogonali quotate;

distinguere e riconoscere i principali cicli di produzione dei materiali

saper usare strumenti audiovisivi e le funzioni fondamentali del computer Educazione fisica:

capacità coordinativa generale;

maneggio piccoli attrezzi;

conoscenza e applicazione degli elementi base dei giochi di squadra.

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CLASSE TERZA Italiano:

saper comprendere globalmente una comunicazione;

leggere con espressività e comprendere il significato di un semplice testo scritto;

saper produrre testi semplici mostrando di conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammaticali e sintattiche;

saper individuare evidenti relazioni tra gli argomenti studiati. in modo autonomo e/o guidato Scienze matematiche:

conoscere gli elementi basilari del calcolo algebrico e le figure geometriche solide fondamentali;

applicare correttamente semplici procedure algebriche;

risolvere problemi di geometria solida già schematizzati;

usare un linguaggio specifico anche se non in maniera rigorosa ed autonoma;

analizzare fatti e fenomeni cogliendone gli elementi essenziali;

acquisire consapevolezza della necessità del rispetto per la natura e di una corretta gestione delle sue risorse.

Lingua straniera:

comprensione di messaggi e/o semplici testi di tipo personale, familiare e/o culturale

produzioni di testi strutturati semplici nei contenuti, ma essenzialmente corretti;

capacità di rispondere brevemente, ma in modo comprensibile a domande in lingua su argomenti di vita quotidiana;

conoscenza di strutture linguistiche essenziali e loro utilizzo guidato;

conoscenza essenziale di alcuni aspetti caratteristici e qualificanti del Paese straniero. Musica:

saper accennare con uno strumento o con la voce i più semplici brani studiati nel triennio;

saper indicare i principali tratti distintivi di alcuni generi e stili;

riconoscimento storico di alcuni prodotti musicali. Arte:

saper realizzare, anche in apprendistato, semplici elaborati;

conoscenza ed uso dei colori primari, secondari, complementari, effetto luce-ombra;

utilizzo autonomo o guidato di varie, ma semplici tecniche grafico-espressive;

saper riconoscere e descrivere un’opera d’arte nei suoi tratti essenziali. Tecnica:

conoscere le principali tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente;

saper rappresentare i fondamentali solidi geometrici ;

individuare i principali metodi, strumenti e procedimenti relativi ai basilari settori produttivi;

saper utilizzare semplici sistemi di rappresentazione e comunicazione basati su simboli convenzionali.

Educazione fisica:

adeguamento degli schemi motori di base;

conoscenza dei fondamenti dei giochi di squadra;

atletica leggera: conoscenze ed esperienze di base. DAGLI OBIETTIVI FORMATIVI ALLE COMPETENZE

Alla luce delle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008, in combinazione col dettato delle Indicazioni Nazionali (D.lgs. 59/’04) e delle Indicazioni per il curricolo

di cui al D.M. 16.11.2012 e al DPR 89/2009,attraverso gli obiettivi formativi, verranno perseguiti i traguardi di competenza, così come proposto dal Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008:

1. Comunicazione nella madrelingua La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,

sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero

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2. Comunicazione in lingue straniere La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la

comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta – comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta – in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali – istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero – a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi

3. Competenza matematica La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una

serie di problemi di situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero ( pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte).

4. Competenza in campo scientifico La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle

conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.

5. Competenza in campo tecnologico La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza delle responsabilità di ciascun cittadino.

6. Competenza digitale La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

7. Imparare a imparare Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.

8. Competenze sociali e civiche Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare a pieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.A decorrere dall’anno scolastico 2009-2010, ai sensi della

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L.169/2008, si avvia l’integrazione del curricolo ordinario con la nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione” che consentirà un concreto vettore dell’innovazione dell’istituto, in tale direzione.

9. Consapevolezza ed espressione culturali Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. In relazione allo sviluppo di tale competenza saranno realizzate nell’ambito dell’arricchimento e/o ampliamento dell’ offerta formative attività mirate e spettacoli che vedranno il coinvolgimento di discipline come arte, musica, movimento e sport.

10. Competenze strumento musicale Capacità di lettura allo strumento, intesa come capacità di correlazione segno-gesto-suono. Uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva. Capacità organizzativa dei materiali sonori. Capacità di esecuzione, ascolto e interpretazione.

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STRUMENTI DIDATTICI DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA

PER LA PROGRAMMAZIONE E LA VALUTAZIONE

SCHEMA DI UNITA’ DI APPRENDIMENTO TRASVERSALE AI CAMPI DI ESPERIENZA DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA

UNITA’ DI APPRENDIMENTO N……. TITOLO “ ……………………………………………………………………………….” ANNO SCOLASTICO ………….. SCUOLA DELL’INFANZIA DI …………………………….. SEZ………… DESTINATARI :…………………………………….. - DOCENTI COINVOLTI …………………………………………

ARTICOLAZIONE DELL’ APPRENDIMENTO

RIFERIMENTO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI D. M. 16 novembre 2012

Indicazioni Nazionali (D.lgs. 59/’04)

I CAMPI DI ESPERIENZA ………………………………..

MOTIVAZIONE

……………………………..

OBIETTIVI TRASVERSALI ……………………………………….

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

……………………………………………...

AMBITI DI RIFERIMENTO ………………………………………

MEDIAZIONE DIDATTICA: SPAZI:………………………….. GRUPPI DI APPRENDIMENTO:………………………… ………………………………………………… TEMPI:………………………………………..

METODOLOGIE …………………………………..

ATTIVITÀ …………………………………

COMPETENZE ATTESE

COMPETENZE RELATIVE AI CONTENUTI E

ATTIVITÀ DELL’U.A

CONSEGUITE

SI NO IN PARTE

SI NO IN PARTE

SI NO IN PARTE

COMPETENZE RELATIVE AI CONTENUTI E

ATTIVITÀ DELL’U.A

CONSEGUITE

SI NO IN PARTE

SI NO IN PARTE

SI NO IN PARTE

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STRUMENTI DIDATTICI DELLA SCUOLA PRIMARIA PER LA PROGRAMMAZIONE E LA VALUTAZIONE (Allegato 1 )

STRUMENTI DIDATTICI DELLA SCUOLA SECONDARIA

PER LA PROGRAMMAZIONE E LA VALUTAZIONE

SCHEMA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI STUDIO UNITARIO DELLA CLASSE

CLASSE ………… SEZ………………… SCUOLA (grado)………………………………..…………………………SEDE……………………………….

A.S. …………

Numero Totale Alunni:

Numero Alunni Ripetenti:

Numero Alunni Diversamente Abili:

Numero Alunni DSA:

Numero Alunni Stranieri: LA CLASSE NELLA SUA GLOBALITÀ FA RILEVARE: LIVELLO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE

ELEVATO MEDIO/ ALTO

MEDIO

MEDIO/ BASSO

MODESTO

LIVELLO SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE

MOLTO POSITIVO

POSITIVO

PARZIALMENTE POSITIVO

PROBLEMATICO

LIVELLO METACOGNITIVO, riferito ad indicatori quali: motivazione, autonomia, impegno, partecipazione spontanea, interazione formativa e metodo studio

MOLTO FAVOREVOLE all’azione formativa

FAVOREVOLE all’azione formativa

PARZIALMENTE FAVOREVOLE all’azione formativa

POCO FAVOREVOLE ALL’AZIONE FORMATIVA

Nello specifico, gli alunni che presentano problemi di tipo affettivo-relazionale-comunicativo, per cui fanno registrare problemi di socializzazione, una scarsa autostima e una grande insicurezza operativa risultano: Gli alunni che presentano atteggiamenti e comportamenti poco rispettosi delle norme della Civile Convivenza e del Regolamento di Istituto, e/o di disturbo al regolare svolgimento delle attività didattiche risultano:

PROFILO COGNITIVO

Il livello cognitivo della classe è stato rilevato attraverso test d’ingresso disciplinari a carattere oggettivo e soggett ivo e in forma orale, scritta, pratica, grafica, e osservazioni sistematiche realizzati nell’ambito delle singole discipline. I risultati dei test sono stati raccolti nella griglia raccolta dati del profilo cognitivo in ingresso, e qui allegata. Dall’analisi dei risultat i di cui sopra, il gruppo classe presenta prerequisiti eterogenei in relazione alla capacità di autonomia , alle conoscenze, abilità e competenze pregresse, per cui si possono enucleare quattro/cinque fasce di livello più due casi particolari

Fascia A: Alunni che mostrano una buona motivazione e partecipano in maniera attiva alle attività formative, hanno maturato le abilità di astrazione, concettualizzazione e applicazione, come pure sono in possesso di un metodo di lavoro autonomo , per cui il livello di conoscenze e abilità risulta………………………….. ( per le classi I:per cui i prerequisiti formativi risultano:…………….

.(nomi)

Fascia B: Alunni che, per quanto mostrino una certa motivazione e partecipino in maniera cooperativa alle attività formative, non

hanno ancora ben maturato quelle abilità di astrazione, concettualizzazione e applicazione, come pure non sono ancora in possesso di

un metodo di lavoro razionale, per cui il livello di conoscenze e abilità risulta ( per le classi I:per cui i prerequisiti formativi risultano:…………….) sufficiente:

(nomi)

Fascia C: Alunni che risultano alquanto superficiali , non sempre partecipano alle attività didattiche con la dovuta attenzione,

l’impegno domestico è alterno, se non completamente assente per qualche caso, non sono ancora in grado di dare concretezza ai

ritmi conoscitivi ed incisività alla fase operativa ed espositiva, per cui il livello di conoscenze e abilità risulta ( per le classi I:per cui i prerequisiti formativi risultano:…………….) insufficiente :

(nomi)

CASI PARTICOLARI –

SINTESI DELLA DOMANDA FORMATIVA DOMANDA FORMATIVA OGGETTIVA

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In base all’analisi del contesto socio-ambientale, così come emerso dai questionari somministrati per l’autoanalisi di istituto al termine dello scorso anno scolastico, dai colloqui con le famiglie e dagli incontri interistituzionali, le esigenze del territorio si possono riassumere come segue: • Stimoli culturali • Occasioni di incontri mirati • Integrazione / inclusione • Sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie • Intese per organici raccordi scuola-territorio • Impegno per interventi sul territorio

DOMANDA FORMATIVA SOGGETTIVA In base alle dissonanze di tipo socio-affettivo relazionale , metacognitivo e cognitivo rilevate, i bisogni formativi emersi da parte degli alunni si possono sintetizzare come segue: • Identita’ consapevole, aperta e plurale • Valori fondamentali della convivenza civile • Sicurezza • Autonomia di pensiero , di giudizio, di azione • Competenze relazionali • Competenze comunicative e operativo-progettuali • Conoscenza della realta’ locale e, in prospettiva, di quella globale

RISPOSTA FORMATIVA Vista la domanda formativa di cui sopra, e nel rispetto di quanto previsto dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa e dal Curricolo per le classi…. della Scuola Secondaria di I GRADO, in riferimento a:

Mission Educativa della Scuola Finalità Generale del Processo Educativo così come previsto dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo (DPR

del 20 marzo 2009, n.89) Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione (DPR del 20 marzo 2009, n.89) Traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi formativi trasversali , nuclei fondanti e rispettivi obiettivi di

apprendimento, individuati dal collegio dei docenti a seguito della rilevazione delle dissonanze socio-affettivo-relazionali, metacognitive e cognitive di cui i nostri alunni risultano portatori

Legge 107/2015

i docenti del consiglio di classe, tenendo presente tutte le risorse strutturali, strumentali, professionali, umane,

organizzative e legislative disponibili nella scuola, e in vista di una cooperazione sinergica con le famiglie e con le istituzioni presenti sul territorio, hanno elaborato il piano di studio annuale della classe il cui filo conduttore sarà:

” SVILUPPARE I LINGUAGGI PER COMUNICARE “.

PIANO DI STUDIO ANNUALE LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO

Il presente Piano è costituito :

a) dalle UNITÀ’ di APPRENDIMENTO BIMESTRALI mono disciplinari, e qui allegate, la cui verifica e

valutazione permetterà di registrare le differenziazioni nell’apprendimento venutosi a creare

all’interno del gruppo classe ed, eventualmente, la rimodulazione degli obiettivi di apprendimento .

a) dalle Unità di Apprendimento previste dal PEI per l’/gli alunno/i D.A., i cui obiettivi di apprendimento

sono riconducibili agli OBIETTIVI IRRINUNCIABILI DELLE DISCIPLINE FORMULATI PER LA CLASSE …… , così

come acclusi al PTOF e al presente Piano , e i cui nuclei tematici sono gli stessi di quelli previsti dal

curricolo della classe , ma opportunamente ridotti e semplificati nei contenuti e nelle attività. Inoltre,

sono previste strategie di insegnamento/apprendimento, prove e strumenti di verifica adeguati alle

capacità di detti alunni.

b) dal PDP per l’/gli alunno/i con D.S.A.:………….., in cui, sulla base delle esigenze formative emerse,

sono stati previsti gli strumenti compensativi e le misure dispensative, la tipologia di prove di verifica e

quant’altro possa facilitare i processi di apprendimento, come da normativa vigente in materia ( Legge

170 del 2010). Inoltre, gli obiettivi di apprendimento previsti corrispondono a quelli IRRINUNCIABILI

DELLE DISCIPLINE , così come acclusi al PTOF e al presente Piano , e i nuclei tematici risultano gli

stessi di quelli previsti dal curricolo della classe, ma proposti attraverso testi guidati , esercizi strutturati

e strategie di insegnamento/apprendimento personalizzate come previste dal PDP .

c) dalle eventuali UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURIDISCIPLINARI nell’ambito dei piani

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personalizzati per alunni normodotati, ma con carenze disciplinari da recuperare e/o consolidare che potranno essere

realizzate e allegate in itinere. Gli obiettivi di apprendimento di dette Unità Personalizzate saranno quelli IRRINUNCIABILI DELLE DISCIPLINE DI STUDIO PREVISTI PER LA CLASSE …. , così come acclusi al PTOF e al presente Piano, e i nuclei tematici saranno gli stessi di quelli previsti dal curricolo della classe, ma proposti attraverso testi di facile comprensione, esercizi e/o attività strutturate , come pure si adotteranno strategie di insegnamento/apprendimento, prove e strumenti di verifica rispondenti alle esigenze formative di detti alunni. Le Unità di Apprendimento di cui sopra saranno realizzate su gruppi di livello e competenza nel normale orario curriculare , ovvero nel 20% del monte ore della disciplina . d) dalle eventuali UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURI DISCIPLINARI finalizzate alla promozione

delle eccellenze che potranno essere realizzate e allegate in itinere

LE STRATEGIE PERSONALIZZATE Per lo sviluppo delle capacità relazionali, dell’autostima , della motivazione e del senso di responsabilità si utilizzeranno le seguenti strategie :

SVILUPPO DELLE CAPACITÀ RELAZIONALI, DELL’AUTOSTIMA ,

DELLA MOTIVAZIONE E DEL SENSO DI RESPONSABILITÀ

SVILUPPO DEL METODO DI STUDIO

Clima sociale positivo all’interno della classe Organizzazione dei tempi di consegna

Guida ad un comportamento responsabile ed equilibrato

Esercizi di concentrazione, analisi e riflessione

Attivita’ laboratoriali per gruppi omogenei su compito

Leggere attentamente le istruzioni di un compito

Inserimento in gruppi motivati di lavoro

Attività di brainstorming e/o discussione di gruppo

Cura della relazione col docente

Utilizzare simboli o schemi o spidergram o mappe per ricordare e/o riassumere quanto letto o ascoltato

Cogliere e stimolare le potenzialità personali

Rendere evidenti i concetti principali e le parole chiave sottolineando o usando evidenziatori colorati per sollecitare la memoria visiva

Attività e compiti scolastici quanto più vicini possibili alle esigenze e/o interessi e/o obiettivi personali del discente

Servirsi di esempi o modelli concreti di come deve essere svolto un compito

Attività e compiti adeguati alle conoscenze e abilità in modo da consentire ai discenti di svolgerli con successo

Prendere appunti mentre si ascolta una lezione o si studia per evitare di distrarsi

Partecipazione ad attività aggiuntive finalizzate a sviluppare competenze trasversali: attività teatrali

Proporre delle pause durante lo studio

Assunzione di compiti e impegni di responsabilità Evitare la ricorsività frequente e variare la tipologia di esercizi e le attività per evitare di annoiarsi

Stimolare la collaborazione e cooperazione Dividere un compito lungo in parti più piccole per favorire l’apprendimento

Per l’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previste dalle UU.AA di cui sopra si ricorrerà alle STRATEGIE PERSONALIZZATE di seguito illustrate.

RECUPERO SVILUPPO POTENZIAMENTO Adattamento dei contenuti disciplinari Esercitazioni guidate e/o strutturate a

crescente livello di difficoltà Stimolare lo spirito critico e la creatività

Attività e/o esercitazioni guidate in classe e a graduale livello di difficoltà

Esercitazioni di automatizzazione e reimpiego di funzioni, strutture, regole, procedimenti

Esercizio costante dell’abilità di problem solving in situazioni di apprendimento complesse

Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti

Controllo sistematico dei compiti svolti a casa

Approfondimento,rielaborazione,sintesi e problematizzazione dei contenuti

Inserimento in gruppi di lavoro motivati e ricorso a situazioni concrete di lavoro

Inserimento in gruppi di lavoro eterogenei su compito

Attività di ricerca individuale e/o di gruppo

Assiduo controllo dell’apprendimento

Assiduo controllo dell’apprendimento

Eventuale partecipazione ai Corsi integrativi di potenziamento

PIANO DEGLI INTERVENTI FORMATIVI DI ARRICCHIMENTO AMBITO DI INTERVENTO TITOLO DEL PROGETTO MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

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PIANO DEGLI INTERVENTI FORMATIVI DI AMPLIAMENTO AMBITO DI INTERVENTO TITOLO DEL PROGETTO MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IRRINUNCIABILI TRASVERSALI E DISCIPLINARI

GLI OBIETTIVI TRASVERSALI E DI APPRENDIMENTO DI SEGUITO RIPORTATI POSSONO ESSERE DI RIFERIMENTO PER L’ELABORAZIONE DEI PIANI DIDATTICI PERSONALIZZATI E/O di UU.AA. PERSONALIZZATE E DI CONSEGUENZA PER LA VALUTAZIONE DI:

d) Alunni normodotati ma con carenze disciplinari da recuperare e) Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento adeguatamente certificati f) Alunni stranieri

GLI OBIETTIVI CHE SEGUONO POSSONO, INOLTRE, ESSERE DI RIFERIMENTO E/ O AD ESSI RICONDUCIBILI PER L’ELABORAZIONE DEI PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PER I QUALI SI SIANO PROGRAMMATI OBIETTIVI FORMATIVI E DI APPRENDIMENTO IN LINEA O COMUNI A QUELLI PREVISTI PER LA CLASSE FORMATIVI TRASVERSALI

Rispetto adeguato delle persone, delle regole, del materiale

Disponibilità alla tolleranza, al dialogo e alla collaborazione

Attenzione ed esecuzione delle attività scolastiche in modo sufficientemente adeguato

Organizzazione guidata del lavoro DISCIPLINARI CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA Italiano:

saper ascoltare una comunicazione, comprenderla e ripeterla nelle linee essenziali

saper leggere con sufficiente chiarezza e comprendere l’idea centrale di un testo

saper comunicare un’esperienza personale in modo semplice e sequenziale

saper produrre testi semplici nel rispetto delle essenziali strutture grammaticali Storia ed Educazione alla Cittadinanza (per i tre anni):

conoscere gli avvenimenti principali di un’epoca storica

saper collocare in successione cronologica gli eventi fondamentali di un’ epoca storica

comprendere semplici relazioni in maniera autonoma e/o guidata

saper esporre le conoscenze acquisite in modo semplice, ma chiaro

rispettare le norme di civile convivenza

essere solidale con gli altri Geografia (per i tre anni):

sapersi orientare nello spazio e sulla carta geografica

saper riconoscere gli elementi essenziali del territorio studiato

saper distinguere ambienti diversi

comprendere i principali rapporti di interrelazione tra uomo e ambiente

esporre le conoscenze acquisite con un linguaggio semplice, ma chiaro Scienze matematiche:

conoscenza ed uso delle quattro operazioni e del minimo comune multiplo

applicazione di regole e tecniche per la risoluzione di problemi molto semplici

conoscenza degli enti geometrici fondamentali e riconoscimento delle figure piane

conoscenza ed uso delle unità di misura e dei relativi strumenti di misurazione

conoscenza della struttura della materia e distinzione tra viventi e non viventi

consapevolezza delle problematiche scientifiche che investono il rapporto uomo-ambiente Lingua straniera:

conoscenza della fonetica essenziale

comprensione globale di semplici messaggi orali o scritti a carattere personale rispondere a comandi essenziali

riconoscere gli elementi essenziali di una struttura linguistica Musica:

conoscenza di semplici elementi teorici;

saper riprodurre correttamente semplici suoni in modo autonomo e/o guidato;

saper riconoscere i suoni e descriverne alcune caratteristiche. Arte (per prima e seconda):

saper eseguire in modo autonomo e/o guidato semplici elaborati

conoscenza dei colori

utilizzo in modo autonomo e/o guidato di semplici tecniche grafico-espressive

copia di semplici rappresentazioni grafiche

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saper riconoscere attraverso famose opere d’arte un periodo storico Tecnica:

saper individuare gli oggetti in funzione della forma e/o dei materiali

uso autonomo e/o guidato di strumenti di misura e attrezzi per il disegno

riconoscere semplici dati e concetti tecnici e tecnologici

riconoscere e riprodurre le principali figure geometriche piane e disegni simbolici Educazione fisica:

capacità di organizzazione spazio-temporale e oculo-manuale

acquisizione degli schemi motori di base

adattamento alle regole di comportamento durante il gioco e alle regole di gioco CLASSE SECONDA Italiano:

saper cogliere l’idea centrale e la sequenza logica di un discorso di tipo lineare

saper produrre in forma orale e/o scritta attivando conoscenze lessicali ed ortografiche essenziali

saper rielaborare e produrre in forma semplice, ma essenzialmente corretta, contenuti ed esperienze Scienze matematiche:

conoscere le procedure del calcolo aritmetico nell’insieme Q, le figure piane con proprietà fondamentali, il teorema di Pitagora

applicare correttamente le tecniche fondamentali del calcolo aritmetico e saper risolvere semplici problemi già schematizzati

usare un linguaggio specifico, anche se con poca rigorosità ed autonomia

analizzare fatti e fenomeni, cogliendone almeno gli elementi essenziali

acquisire le norme fondamentali di igiene, sanità e sicurezza Lingua straniera:

comprensione globale di messaggi orali o scritti a carattere personale e/o familiare

produzione, anche guidata, di testi essenziali nel contenuto , semplici nella forma, ma comprensibili

conoscenza di strutture linguistiche basilari ai fini della comunicazione

percezione delle diversità tra gli usi e costumi della civiltà italiana e quella straniera Musica:

corretta lettura e trascrizione su dettatura di semplici partiture

uso dello strumento musicale per l’esecuzione di semplici frasi melodiche Tecnica:

saper individuare le cause e le esigenze fondamentali che spingono l’uomo a trasformare l’ambiente

rappresentazione guidata in scala di semplici oggetti in proiezioni ortogonali quotate

distinguere e riconoscere i principali cicli di produzione dei materiali

saper usare strumenti audiovisivi e le funzioni fondamentali del computer Educazione fisica:

capacità coordinativa generale

maneggio piccoli attrezzi

conoscenza e applicazione degli elementi base dei giochi di squadra

CLASSE TERZA

Italiano:

saper comprendere globalmente una comunicazione

leggere con espressività e comprendere il significato di un semplice testo scritto

saper produrre testi semplici mostrando di conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammaticali e sintattiche

saper individuare evidenti relazioni tra gli argomenti studiati. in modo autonomo e/o guidato Scienze matematiche:

conoscere gli elementi basilari del calcolo algebrico e le figure geometriche solide fondamentali

applicare correttamente semplici procedure algebriche

risolvere problemi di geometria solida già schematizzati

usare un linguaggio specifico anche se non in maniera rigorosa ed autonoma

analizzare fatti e fenomeni cogliendone gli elementi essenziali

acquisire consapevolezza della necessità del rispetto per la natura e di una corretta gestione delle sue risorse Lingua straniera:

comprensione di messaggi e/o semplici testi di tipo personale, familiare e/o culturale

produzioni di testi strutturati semplici nei contenuti, ma essenzialmente corretti

capacità di rispondere brevemente, ma in modo comprensibile a domande in lingua su argomenti di vita quotidiana

conoscenza di strutture linguistiche essenziali e loro utilizzo guidato

conoscenza essenziale di alcuni aspetti caratteristici e qualificanti del Paese straniero Musica:

saper accennare con uno strumento o con la voce i più semplici brani studiati nel triennio

saper indicare i principali tratti distintivi di alcuni generi e stili

riconoscimento storico di alcuni prodotti musicali

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Arte:

saper realizzare, anche in apprendistato, semplici elaborati

conoscenza ed uso dei colori primari, secondari, complementari, effetto luce-ombra

utilizzo autonomo o guidato di varie, ma semplici tecniche grafico-espressive

saper riconoscere e descrivere un’opera d’arte nei suoi tratti essenziali Tecnica:

conoscere le principali tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente

saper rappresentare i fondamentali solidi geometrici

individuare i principali metodi, strumenti e procedimenti relativi ai basilari settori produttivi

saper utilizzare semplici sistemi di rappresentazione e comunicazione basati su simboli convenzionali Educazione fisica:

adeguamento degli schemi motori di base

conoscenza dei fondamenti dei giochi di squadra

atletica leggera: conoscenze ed esperienze di base MEDIAZIONE DIDATTICA

METODOLOGIA STRATEGIE DIDATTICHE SPAZI E STRUMENTI

Protagonismo del soggetto apprendente

Lezione frontale ridotta all’indispensabile Aula Spazi laboratoriali Laboratori:

multimediale

linguistico

scientifico

artistico

tecnico

musicale

Partecipazione attiva alla costruzione della conoscenza: la cooperazione e, come modalità il “fare” e quanto più possibile il “fare insieme”

Lezione partecipata attraverso attività di :

cooperative learning,

mastery learning

peer tutoring

STRUMENTI

Libri di testo

Sussidi,stumentazioni, attrezzature e materiali specifici delle discipline

Prodotti multimediali Software didattici specifici Lavagne interattive multimediali

Attiva di tipo globale, analitico-percettivo, induttivo-deduttivo per favorire lo sviluppo del pensiero logico

Attività di tutoring e/ o coaching e coordinamento delle dinamiche di gruppo

Approccio situazionale comunicativo e funzionale-nozionale

Didattica attiva e laboratoriale attraverso attività di :

brainstorming

conversazione clinica

role-playing,

studio di casi

problem solving

Interdisciplinare

Ricerca e ricerca-azione

Scientifico/sperimentale

Metodo storiografico

Comportamentista o del rinforzo cognitivo Attività singole di apprendimento

Individualizzazione per alunni con bisogni formativi speciali

Personalizzazione

VERIFICA e VALUTAZIONE La verifica/valutazione del processo formativo messo in essere, sia per quanto riguarda l’aspetto strettamente curriculare s ia quello riferito alle attività di arricchimento e ampliamento, servirà agli alunni e alle famiglie, che potranno rendersi oggettivamente conto dei livelli formativi conseguiti, delle abilità e delle competenze acquisite, e agli insegnanti, che potranno riprogettare i percorsi formativi e ricalibrare le strategie di apprendimento in relazione ai risultati emersi in itinere e f inali di ogni singolo allievo.

TIPOLOGIA DI

VERIFICA

MODALITA’ di VERIFICA

STRUMENTI di VALUTAZIONE

TEMPI della

VALUTAZIONE

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE

FORMATIVA IN

ITINERE

SOMMATIVA AL TERMINE DEI DUE QUADRIMESTRI

Rilevazioni sul comportamento socio-affettivo-relazionale e sull’ atteggiamento psicologico nei confronti dell’apprendimento.

•Colloqui,interrogazioni, discussioni, lavori di gruppo, prove orali •Prove scritte a carattere strutturato, semi-strutturato o soggettivo, prove grafiche e pratiche

Registro personale del docente

Registri delle attività aggiuntive

Registro dei verbali del consiglio di classe

Griglie interne di raccolta risultati formativi in ingresso, in itinere e finali

Documenti di valutazione al termine dei due quadrimestri

Note alle famiglie per comunicare le carenze disciplinari in itinere – mesi di dicembre e aprile

Note alle famiglie per comunicare i debiti scolastici al termine del I e II quadrimestre

IN INGRESSO:

settembre/ottobre

IN ITINERE:

dicembre , fine I

Quadrimestre, aprile

FINALE: fine II

Quadrimestre

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INDICATORI, DESCRITTORI E RISULTATI DELLA VALUTAZIONE, CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE e CRITERI PER LA CONDUZIONE E VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO D’ ESAME RICAVARLI DAL PTOF, CAP.V - AREA DELLA DIDATTICA

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Attraverso incontri periodici, programmati dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico, le famiglie saranno informate

sull’andamento didattico-disciplinare in ingresso, in itinere e finale dei propri figli. Al di fuori degli incontri programmati, le

famiglie saranno sempre tempestivamente convocate allorché esigenze di carattere disciplinare, didattico o organizzativo lo

richiedessero.

Data:

Il Coordinatore di Classe Il D.S.

Il Consiglio di classe

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SCHEMA PER LA REDAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO UNITARIO DELLE DISCIPLINE

CLASSE ………… SEZ…………………………………………… SCUOLA ( grado) ………………………………..SEDE DI ……………………………….

A.S. …………

DALLE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE IN INGRESSO SI E’ RILEVATO: LIVELLO SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE

MOLTO POSITIVO

POSITIVO

PARZIALMENTE POSITIVO

PROBLEMATICO

LIVELLO METACOGNITIVO, riferito ad indicatori quali: motivazione, autonomia, impegno, partecipazione spontanea, interazione formativa e metodo studio

MOLTO FAVOREVOLE all’azione formativa

FAVOREVOLE all’azione formativa

PARZIALMENTE FAVOREVOLE all’azione formativa

POCO FAVOREVOLE all’azione formativa

Nello specifico, gli alunni che presentano problemi di tipo affettivo-relazionale-comunicativo, per cui fanno registrare problemi di socializzazione, una scarsa autostima e una grande insicurezza operativa risultano:

Gli alunni che presentano atteggiamenti e comportamenti poco rispettosi delle norme della Civile Convivenza e del Regolamento di Istituto, e/o di disturbo al regolare svolgimento delle attività didattiche risultano:

PROFILO COGNITIVO

Il livello cognitivo della classe è stato rilevato attraverso la somministrazione di test d’ingresso specifici della disciplina a carattere oggettivo e/o soggettivo e in forma orale e scritta. Dall’analisi dei risultati , il gruppo classe presenta prerequisiti eterogenei in relazione alla capacità di autonomia , alle conoscenze, abilità e competenze pregresse, per cui si possono enucleare quattro fasce di livello più due casi particolari:

Fascia A: Alunni che evidenziano fiducia in sé, autonomia e disponibilità, consapevolezza degli impegni, ritmi di apprendimento intuitivi e sistematici, per cui il livello di conoscenze e abilità risulta completo e approfondito : ( nomi)

Fascia B: Alunni che mostrano una buona motivazione e partecipano in maniera attiva e propositiva alle attività formative, hanno ben

maturato le abilità di astrazione, concettualizzazione e applicazione, come pure sono in possesso di un metodo di lavoro autonomo e

razionale , per cui il livello di conoscenze e abilità risulta ampio e sicuro : ( nomi)

Fascia C: Alunni che, per quanto mostrino una certa motivazione e partecipino in maniera cooperativa alle attività formative, non hanno

ancora ben maturato quelle abilità di astrazione, concettualizzazione e applicazione, come pure non sono ancora in possesso di un

metodo di lavoro razionale, per cui il livello di conoscenze e abilità risulta pienamente sufficiente: ( nomi)

Fascia D: Alunni che risultano alquanto superficiali , non sempre partecipano alle attività didattiche con la dovuta attenzione,

l’impegno domestico è alterno, non sono ancora in grado di dare concretezza ai ritmi conoscitivi ed incisività alla fase operativa ed

espositiva, per cui il livello di conoscenze e abilità risulta generico ed essenziale : ( nomi)

Fascia E Alunni che stentano ad inserirsi proficuamente nel dialogo educativo perché in possesso di tempi brevi di attenzione, ritmi di

apprendimento alquanto lenti per alcuni o scarso senso di responsabilità nell’assolvere ai propri doveri, per qualche altro alunno, per una preparazione di base molto carente o per condizionamenti di natura culturale e linguistica ,nel caso dell’alunno straniero, per cui i

prerequisiti formativi registrati risultano insufficienti: ( nomi)

CASI PARTICOLARI: ( Alunni H, DSA, STRANIERI: nomi e loro caratteristiche affettivo-relazionali, metacognitive e cognitive)

RISPOSTA FORMATIVA Viste le esigenze formative di cui sopra, e nel rispetto di quanto previsto dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa e dal Curricolo di …… previsto per le classi ….della Scuola Secondaria di I GRADO, in riferimento a:

Mission Educativa della Scuola Finalità Generale del Processo Educativo così come previsto dal Regolamento recante Indicazioni Nazionali per

il Curricolo (DPR del 20 marzo 2009, n.89 ) Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione così come previsto dal Regolamento recante

Indicazioni Nazionali per il Curricolo (DPR del 20 marzo 2009, n.89 ) Competenze per le lingue straniere a livello A2, così come previsto dal CEFR Traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi formativi trasversali , nuclei fondanti e rispettivi obiettivi di apprendimento e nuclei tematici Legge 107/2015

è stato elaborato il piano di studio annuale della classe, il cui filo conduttore è : ” SVILUPPARE I LINGUAGGI PER COMUNICARE “.

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ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI

I contenuti previsti per il curricolo di ……….. per le classi … saranno sviluppati attraverso :

c) N. 4 UNITÀ’ di APPRENDIMENTO BIMESTRALI mono disciplinari, la cui verifica e valutazione permetterà

di registrare le differenziazioni nell’apprendimento venutosi a creare all’interno del gruppo classe, ed

eventualmente la rimodulazione degli obiettivi di apprendimento.

d) le Unità di Apprendimento previste dal PEI per gli alunni D.A., i cui obiettivi di apprendimento sono

riconducibili agli OBIETTIVI IRRINUNCIABILI DI ………………………. PREVISTI PER LA CLASSE … , così come

acclusi al PTOF e al Piano di Studio Unitario della classe, e i cui nuclei tematici sono gli stessi di quelli

previsti dal curricolo della classe , ma opportunamente ridotti e semplificati nei contenuti e nelle attività.

Inoltre, sono previste strategie di insegnamento/apprendimento, prove e strumenti di verifica adeguati alle

capacità di detti alunni .

e) quanto previsto dal PDP per gli alunni D.S.A., in cui, sulla base delle esigenze formative emerse, sono

stati previsti gli strumenti compensativi e le misure dispensative, la tipologia di prove di verifica e

quant’altro possa facilitare i processi di apprendimento, come da normativa vigente in materia ( Legge

170 del 2010). Inoltre, gli obiettivi di apprendimento previsti corrispondono a quelli IRRINUNCIABILI

DI…………….. FORMULATI PER LA CLASSE …, così come acclusi al PTOF e al Piano di Studio Unitario della

Classe, e i nuclei tematici risultano gli stessi di quelli previsti dal curricolo della classe, ma proposti

attraverso testi guidati , esercizi strutturati. e le strategie di insegnamento/apprendimento personalizzate

previste.

f) EVENTUALI UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURIDISCIPLINARI nell’ambito dei piani

personalizzati per alunni normodotati, ma con carenze disciplinari da recuperare e/o consolidare che potranno essere

realizzate e allegate in itinere. Gli obiettivi di apprendimento di dette Unità Personalizzate saranno quelli IRRINUNCIABILI DI ……………………… PREVISTI PER LA CLASSE … , così come acclusi al PTOF e al Piano di Studio Unitario della classe, mentre i nuclei tematici saranno gli stessi di quelli previsti dal curricolo di ……………….. previsto per la classe … , ma proposti attraverso testi di facile comprensione, esercizi e/o attività strutturate , come pure si adotteranno strategie di insegnamento/apprendimento personalizzate, così come previste dal PTOF, e prove e strumenti di verifica rispondenti alle esigenze formative di detti alunni. Le Unità di Apprendimento di cui sopra saranno realizzate su gruppi di livello e competenza nel normale orario curriculare , ovvero nel 20% del monte ore della disciplina .

EVENTUALI UNITÀ’ di APPRENDIMENTO MONO E/O PLURI DISCIPLINARI finalizzate alla promozione delle

eccellenze che potranno essere realizzate e allegate in itinere.

DESCRIZIONE DEI CONTENUTI

GLI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI, I NUCLEI FONDANTI, GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO, I NUCLEI TEMATICI E I TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE COMPETENZE SONO QUELLI DECLINATI ALL’INTERNO DEL CURRICOLO D’ISTITUTO .

U.A.N.1: TEMPI: OTTOBRE/ NOVEMBRE

U.A.N.2: “

TEMPI: DICEMBRE/GENNAIO

NUCLEI TEMATICI declinati in abilità , funzioni

e conoscenze

NUCLEI TEMATICI declinati in abilità , funzioni e conoscenze

.

U.A.N.3:” TEMPI: FEBBRAIO / MARZO

U.A.N.4: “ “ TEMPI: APRILE/ MAGGIO

NUCLEI TEMATICI declinati in abilità , funzioni e conoscenze

NUCLEI TEMATICI declinati in abilità , funzioni e conoscenze

ATTIVITÀ’:

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LE STRATEGIE PERSONALIZZATE

Per lo sviluppo delle capacità relazionali, dell’autostima , della motivazione e del senso di responsabilità si utilizzeranno le strategie riportate nel piano di studio unitario della classe.

Per l’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previste dalle UU.AA di cui sopra si ricorrerà alle strategie personalizzate riportate nel piano di studio unitario della classe.

CONTRIBUTI DELLA DISCIPLINA ALLE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE DEL PIANO DI STUDIO UNITARIO ANNUALE

La disciplina in questione contribuirà con lo sviluppo di contenuti propri della disciplina alla realizzazione delle seguenti attività di arricchimento e di ampliamento formativo

ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA AMBITO DI INTERVENTO

TITOLO DEL PROGETTO

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA AMBITO DI INTERVENTO TITOLO DEL PROGETTO MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

MEDIAZIONE DIDATTICA METODOLOGIA STRATEGIE DIDATTICHE SPAZI E STRUMENTI

Protagonismo del soggetto apprendente

Lezione frontale ridotta all’indispensabile Aula Spazi laboratoriali Laboratori:

multimediale

linguistico

scientifico

artistico

tecnico

musicale

Partecipazione attiva alla costruzione della conoscenza: la cooperazione e, come modalità il “fare” e quanto più possibile il “fare insieme”

Lezione partecipata attraverso attività di :

cooperative learning,

mastery learning

peer tutoring

STRUMENTI

Libri di testo

Sussidi,stumentazioni, attrezzature e materiali specifici delle discipline

Prodotti multimediali Software didattici specifici Lavagne interattive multimediali

Attiva di tipo globale, analitico-percettivo, induttivo-deduttivo per favorire lo sviluppo del pensiero logico

Attività di tutoring e/ o coaching e coordinamento delle dinamiche di gruppo

Approccio situazionale comunicativo e funzionale-nozionale

Didattica attiva e laboratoriale attraverso attività di :

brainstorming

conversazione clinica

role-playing,

studio di casi

problem solving

Interdisciplinare

Ricerca e ricerca-azione

Scientifico/sperimentale

Metodo storiografico

Comportamentista o del rinforzo cognitivo Attività singole di apprendimento

Individualizzazione per alunni con bisogni formativi speciali

Personalizzazione

VERIFICA e VALUTAZIONE

TIPOLOGIA DI VERIFICA

MODALITA’ di VERIFICA TEMPI della VALUTAZIONE

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE

FORMATIVA IN ITINERE

SOMMATIVA AL TERMINE DEI DUE QUADRIMESTRI

Rilevazioni sul comportamento socio-affettivo-relazionale e sull’ atteggiamento psicologico nei confronti della disciplina.

•Colloqui, interrogazioni, discussioni, lavori di gruppo, prove orali •Prove scritte/ grafiche / pratiche Prove scritte a carattere strutturato, semi-strutturato o soggettivo

IN INGRESSO: settembre/ottobre

IN ITINERE: dicembre , fine I

Quadrimestre, aprile

FINALE: fine II Quadrimestre

Per quanto riguarda la valutazione ci si atterrà agli standard metacognitivi, di comportamento e cognitivi acclusi al PTOF, Cap.V- Area della Didattica e riportati nel Piano di studio Annuale della classe.

DATA IL DOCENTE DELLA DISCIPLINA

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80

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

”COSIMO CARUSO ”

di ALTAVILLA IRPINA

e sezioni associate Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Grottolella e Scuola

dell’Infanzia e Primaria di Torrioni

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

rilasciata al termine della Scuola Secondaria di primo grado

ai sensi dell’art. 10. del DPR 275/1999,dell’art.3, comma 3-bis della legge n. 169 del 30 ottobre 2008 e delle

CC.MM. n. 50 e 51 del 20 maggio 2009 e del DPR n.122 del 22 giugno 2009.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

• Visto il DPR n.122 del 22 giugno 2009

• Visto la C.M. n. 49 del 20 maggio 2010

• Vista la Legge 8 ottobre 2010, n. 170

• Vista la C.M. n.46 del 26 maggio 2011

• Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dai docenti, ai giudizi definiti dal consiglio

di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di Esame di Stato

CERTIFICANO

L’alunno/a ………………………………………………………………………...

nato/a a ………………………………………. (prov. …….) il ……/……/……….

ha superato l’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione con la valutazione

finale di …………………………./ decimi …… /10. (1)

(1) Utilizzare: dieci, nove, otto, sette, sei.

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Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, i livelli (2) di competenza maturati dall’alunno/a nelle discipline di studio risultano i seguenti:

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DELL’ AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

COMPETENZE VALUTAZIONE

LIVELLI (2)

Competenze in lingua italiana

Riconosce le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi ascoltati o letti di vario tipo e genere e ne comprende le informazioni esplicite e/o implicite. Utilizza la lingua orale e scritta in modo funzionale allo scopo e ai destinatari in vari contesti sociali e/o culturali. E’ consapevole delle regole grafiche e interpuntive e delle strutture morfo-sintattiche e testuali della lingua.

……….../decimi

I lingua

comunitaria:

inglese

Comprende frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza. Comunica in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. (Rif. A2 CEFR)

……….../decimi

Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola, nel tempo libero, ecc. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

(Rif. B1 CEFR)

……….../decimi

II lingua

comunitaria:

francese

Comprende frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza. Comunica in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. ( Rif. Livello A2 CEFR).

……….../decimi

Competenze

musicali

Ascolta e comprende il significato di eventi, materiali e opere musicali,anche in relazione al contesto storico-culturale, di cui sa riferire usando un linguaggio specifico. Conosce i sistemi di notazione funzionali alla lettura e comprensione di brani musicali. Sa riprodurre opere del panorama musicale classico e moderno attraverso la pratica vocale e/o strumentale in situazioni e contesti diversi di musica d’insieme, individuale o di studio.

……….../decimi

Competenze

artistiche

Legge e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e in movimento, utilizzando il linguaggio specifico. Individua e colloca un’opera d’arte nel suo contesto storico-culturale e conosce le problematiche inerenti la sua tutela e conservazione. Conosce e applica gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati per riprodurre e/o rielaborare immagini.

……….../decimi

Competenze

Motorie

Attiva le proprie capacità coordinative e abilità tecniche e tattiche nel rispetto delle regole durante le esperienze motorie e sportive . Esercita i corretti valori dello sport (fair play), norme di prevenzione e corretti stili di vita in contesti diversificati. Riconosce e utilizza le regole come strumento di convivenza civile.

……….../decimi

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE STORICO-GEOGRAFICHE

Competenze

storico-

geografiche

Legge e ricava informazioni da documenti e fonti di vario genere per conoscere e comprendere realtà storiche e geografiche. Si orienta tra le diverse realtà spaziali, temporali e culturali. Identifica, descrive e raffronta caratteristiche fisico-antropico-culturali utilizzando i linguaggi, i metodi e gli strumenti propri della storia e della geografia.

……….../decimi

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DELL’ AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Competenze

matematiche

Conosce e applica concetti,linguaggi , simboli, algoritmi e procedure della matematica .Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici. Utilizza gli strumenti della matematica per operare nella realtà risolvendo problemi concreti e significativi. Raccoglie,organizza, rappresenta e interpreta dati.

……….../decimi

Competenze

scientifiche

Osserva la realtà e ne riconosce relazioni, modificazioni e rapporti causali. Descrive e rappresenta fenomeni riferiti all’ambiente naturale e antropico, verso il quale evidenzia atteggiamenti di attenzione e rispetto. Sa formulare ipotesi su fatti e fenomeni, verificarle, applicando tecniche di sperimentazione, e trarre conclusioni.

……….../decimi

Competenze

tecnologiche

Utilizza gli strumenti, i sistemi di rappresentazione e il linguaggio specifico per analizzare i processi e rappresentarli attraverso modelli o grafici. Predispone procedure allo scopo di ideare, progettare e realizzare oggetti fisici,grafici o virtuali, secondo una specifica metodologia. Decodifica l’impatto tecnologico su vari contesti socio- ambientali ed avanza possibili ipotesi di soluzione.

……….../decimi

( 2) DESCRITTORI DEI LIVELLI DI COMPETENZA

Valutazione Dieci/10

Valutazione Nove/10

Valutazione

Otto/10 Valutazione

Sette/10 Valutazione

Sei /10

Competenza rilevante,

espressa con completa

autonomia e originalità,

esercitata anche in ambiti

di varia complessità

facendo ricorso a

conoscenze e abilità

approfondite, frutto anche

di sintesi e rielaborazione

delle informazioni, e ad

una integrazione critica

dei diversi saperi.

Competenza significa-

tiva, espressa con

complessiva autonomia

e responsabilità, eserci-

tata anche in ambiti

complessi facendo ricor-

so a conoscenze,abilità e

procedure precise , e ad

una globale integrazione

dei diversi saperi .

Competenza consa-

pevole, espressa con

buona autonomia ,

esercitata in situazioni

anche complesse

facendo ricorso a

procedure,conoscenze

e abilità consolidate e

a fonti informative di

vario tipo .

Competenza so-

stanziale, espressa

con discreta autono-

mia, ed esercitata

in situazioni usuali

con il ricorso a

conoscenze e abilità

funzionali.

Competenza es-

senziale, espressa

con relativa autono-

mia, ed esercitata

in condizioni e

contesti semplici

facendo ricorso a

conoscenze e

abilità basilari.

Anche con riferimento a prove d’esame sostenute con esito molto positivo, ha mostrato specifiche

capacità e potenzialità nelle seguenti aree disciplinari e/o singole discipline:

a)...............................................................................................................

b)...............................................................................................................

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c)...............................................................................................................

Il piano di studio seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a:

- tempo scuola curriculare : TRENTA ( 30) ore settimanali

- attività di ampliamento dell’offerta formativa (quali e quante ore):

1) ………………………………….……............................................................................per…….ore annuali

2) ...................................................................................................................................per…….ore annuali

3) ...................................................................................................................................per…….ore annuali

4) ...................................................................................................................................per…….ore annuali

- altre attività significative

- …………………………………………………………………........................................................................

- ………………………………………………………………………………………………………………………

Altavilla Irpina ,li………..giugno, 2016 IL PRESIDENTE DI COMMISSIONE

Timbro ……………………………………………………………

Altavilla Irpina ,li………..giugno, 2016

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Timbro ………………………………………………………….

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“C. CARUSO” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Second. di I Grado

Sezioni Associate: Grottolella e Torrioni

– 83011 ALTAVILLA IRPINA (AV) – – Tel. / Fax 0825/991090 –

Codice Fiscale: 92046570641 – Cod. min.AVIC848007 – e-mail : [email protected]

Prot. n. Altavilla Irpina, __ giugno

Ai Signori Genitori

dell’Alunno______________________________

Classe _________ di Altavilla Irpina / di Grottolella

OGGETTO: Comunicazione Debiti Scolastici

Visti gli atti relativi alla valutazione degli apprendimenti,

il Dirigente Scolastico, Prof. ssa Maria Rosaria Siciliano, COMUNICA ai sig.ri

genitori che l’ alunno : …………………………………………………………….

è stato AMMESSO alla classe successiva con mozione a maggioranza

per le carenze rilevate nelle seguenti discipline:

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- Al fine di poter affrontare gli apprendimenti previsti nella classe successiva per l’A. S. 2016 -2017 e conseguire gli obiettivi formativi ad essi afferenti, è opportuno che l’alunno recuperi nel periodo estivo le carenze nelle discipline di cui sopra .

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“C. CARUSO” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Second. di I Grado

Sezioni Associate: Grottolella e Torrioni

– 83011 ALTAVILLA IRPINA (AV) – – Tel. / Fax 0825/991090 –

Codice Fiscale: 92046570641 – Cod. min.AVIC848007 – e-mail : [email protected]

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE rilasciata al termine della Scuola Primaria

ai sensi dell’art. 10. del DPR 275/1999, dell’art.3, comma 3-bis della legge n. 169 del 30 ottobre 2008 e delle CC. MM. n. 50 e 51 del 20 maggio 2009 e del DPR n.122 del 22 giugno 2009.

Alunno/a………………………………………………………………………………………

Nato/a a ……………………………….. (prov. ….) il ……………………………………..

Classe ……………… sezione ……………………..

In caso di mancato conseguimento minimo della competenza prevista, non si procede alla relativa certificazione e lo spazio viene barrato.

COMPETENZE Livello (1)

TR

AG

UA

RD

I P

ER

LO

SV

ILU

PP

O D

EL

LE

CO

MP

ET

EN

ZE

DE

LL

’AR

EA

LIN

GU

IST

ICO

-AR

TIS

TIC

O-E

SP

RE

SS

IVA

Linguistiche

-Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un contesto il più possibile adeguato alla situazione. -Comprende testi di diverso tipo in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o di svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. -Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.

-Produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura.

…….../decimi

In lingue comunitarie: Inglese -Riconosce messaggi verbali orali e semplici testi scritti, svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera. -Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari. -Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

…….../decimi

Musicali

-Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte.

-Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

…….../decimi

Artistiche

-Utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini di vario tipo.

-Conosce i principali beni artistico-culturali del la propria città e del proprio

Paese.

…….../decimi

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Motorie e sportive

-Acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. -Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. -Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

…….../decimi

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AG

UA

RD

I P

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LO

SV

ILU

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O D

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LE

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ST

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ICO

-

GE

OG

RA

FIC

HE

Storiche e Geografiche -Si orienta nel tempo e nello spazio circostante e sulle carte geografiche. -Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi. -E’ in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici e antropici dell’Italia (monti, mari, laghi, città, …) -Identifica le peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; usa la documentazione e l’osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche.

…….../decimi

TR

AG

UA

RD

I P

ER

LO

SV

ILU

PP

O D

EL

LE

CO

MP

ET

EN

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DE

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EA

MA

TE

MA

TIC

O-S

CIE

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IFIC

O-T

EC

NO

LO

GIC

A Matematiche

- Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. - Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. - Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista. - Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche. - Riesce a risolvere facili problemi.

…….../decimi

Scientifiche - Fa riferimento in modo pertinente alla realtà e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco e in famiglia. - Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. - Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali.

…….../decimi Tecnologiche

- Esplora ed interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza. - Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego. - Rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali. - E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro.

…….../decimi

Il piano di studi seguito si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a:

- tempo scuola (settimanale complessivo) 29 h - attività di ampliamento dell’offerta formativa (quali e quante or

............................................................................................................................ per ……. ore annuali

................................................................................................................................ per ……. ore annuali

................................................................................................................................ per ……. ore annual

Altavilla Irpina ,li ... giugno 2016 Docenti Il Dirigente Scolastico

(1)

(2) DESCRITTORI DEI LIVELLI DI COMPETENZA

VALUTAZIONE Dieci/10

VALUTAZIONE Nove/10

VALUTAZIONE Otto/10

VALUTAZIONE Sette/10

VALUTAZIONE Sei /10

Competenza rilevante, espressa con completa autonomia e originalità, facendo ricorso a cono- scenze e abilità approfon- dite

Competenza significativa, espressa con complessiva autonomiae responsabilità, facendo ricorso a conoscen- ze, abilità precise

Competenza consapevo le, espressa con buona autonomia,facendo ricorso a procedure, conoscenze e abilità consolidate

Competenza sostanziale, espressa con discreta autonomia con il ricorso a conoscenze e abilità funzionali.

Competenza es-senziale, espressa con relativa autonomia facendo ricorso a conoscenze e abilità basilari.

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CAPITOLO VI AREA DELL’INTEGRAZIONE

L’Istituto in oggetto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di sé e il miglioramento nella sfera cognitiva secondo le possibilità di ciascuno. L’azione psicopedagogica, riguardante gli alunni in situazione di handicap, si pone, quindi, come obiettivo generale quello di ottimizzare il potenziale educativo di ciascun bambino, tenendo presenti le caratteristiche peculiari individuali. Da tale obiettivo generale derivano mete più specifiche, che consentono di pervenire ad un’educazione personalizzata che evolve positivamente la condizione iniziale degli alunni diversamente abili.

L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Nella nostra realtà scolastica sono presenti alunni con diverse tipologie di disabilità: lievi, medie, gravi e molto gravi, in totale 16 alunni così distribuiti :

SEDI INFANZIA ALTAVILLA

PRIMARIA ALTAVILLA

PRIMARIA GROTTOLELLA

SECONDARIA ALTAVILLA

SECONDARIA GROTTOLELLA

N.ALUNNI H 2 8 0 6 3 Docenti sostegno

2 6 0 4 2

LE STRUTTURE Nell’istituto non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti e fruire di tutti servizi e delle strumentazioni didattiche sia specifiche che generiche in dotazione alla scuola. SOLUZIONI ORGANIZZATIVE Si cercherà di creare una rete integrata di risorse di sostegno, un’organizzazione basata su stili collaborativi, dando particolare spazio alla risorsa alunno (tramite forme di apprendimento cooperativo, aiuto reciproco, tutoring e così via), alla collaborazione tra insegnanti e operatori della A.S.L. e al coinvolgimento della famiglia. Ciò favorirà un percorso di accettazione della diversità, vista come stimolo, positiva differenza, risorsa, che per ogni componente della comunità scolastica rappresenta un importante momento di crescita personale ed umana. PERSONALE PREPOSTO ALLA REALIZZAZIONE

Dirigente scolastico: Il Dirigente Scolastico è garante del risultato dell’integrazione ed a tal fine mette in atto tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente e la facilita, attivando relazioni positive ed efficaci tra tutti i protagonisti e le Istituzioni interessate. In particolare, assegna i docenti di sostegno, attiva i Gruppi di studio e di lavoro di Istituto previsti dalla legge quadro 104. Insegnanti di Sostegno: Svolgono il ruolo di mediatori dei contenuti programmatici, relazionali e didattici. Curano gli aspetti metodologici e didattici e partecipano alla programmazione e alla valutazione. Mantengono rapporti con famiglia, esperti ASL, operatori comunali. Insegnanti Curricolari: Programmano le azioni necessarie per accogliere in modo adeguato l’alunno nel gruppo Classe/sezione favorendone l’integrazione. Partecipano alla stesura della documentazione specifica (PDF- PEI) e concorrono alla verifica e alla valutazione collegiale del Piano Educativo Individualizzato.

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Assistente educativo- scolastico: Coopera con gli insegnanti per favorire la partecipazione dell’alunno a tutte le attività scolastiche e formative, opera per il potenziamento dell’autonomia personale, sociale, della comunicazione e della relazione dell’alunno. Collaboratori scolastici: Il collaboratore scolastico nell’ambito delle mansioni presta ausilio materiale agli alunni disabili nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall’art. 47.(Norma CCNL 26/05/1999 e CCNL b.e. 2004/2005 Dalla norma si evince che le attività del collaboratore sono ordinarie (sorveglianza e accompagnamento) e aggiuntive ( di assistenza alla persona, di cura dell’igiene personale e di accompagnamento ai servizi igienici degli alunni h e di pronto soccorso). Famiglia: La famiglia rappresenta un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità tra educazione formale e educazione informale. La partecipazione delle suddette famiglie avviene mediante una serie di adempimenti previsti dalla legge. Infatti ai sensi dell’Art. 12 comma 5 della L. n. 104/92, la famiglia ha diritto di partecipare alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del PEI, nonché alle loro verifiche (GLHO). FASI DELL’INTEGRAZIONE ISCRIZIONE Viene effettuata entro il mese di Gennaio La famiglia presenta la domanda di iscrizione dell’alunno alla scuola di appartenenza. Inoltre la famiglia dovrà, entro breve tempo, far pervenire la documentazione attestante la certificazione e la relativa diagnosi funzionale direttamente alla scuola. ACCOGLIENZA e CONDIVISIONE Settembre (Incontri di GLH prima dell’inizio delle lezioni) Presentazione dei singoli casi a tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe/Sezione da parte dell’equipè socio-psico –pedagogica dell’ASL e/o analisi della documentazione specifica individuale Settembre/Ottobre Incontro con i genitori, per individuare eventuali necessità o accogliere indicazioni di carattere specifico. Con l’occasione i genitori possono visitare la scuola e prendere visione delle attività svolte. Incontro con gli operatori delle Asl competenti per territorio per le indicazioni medico terapeutiche e assistenziali a favore degli alunni. Incontro con gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia o Primaria al fine di acquisire informazioni sull’alunno e sull’azione educativa svolta nel precedente ordine di scuola. INTEGRAZIONE/PARTECIPAZIONE Da Ottobre in poi, fino al termine dell’anno scolastico Vengono messe in atto tutte le attività per l’integrazione dell’alunno all’interno della classe secondo le indicazioni del PEI CRITERI E PROCEDURE PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ALLE CLASSI

L'inserimento dell'alunno nella nuova classe e la formazione della medesima tengono conto dell'eventuale presenza di compagni conosciuti e delle esperienze pregresse dei docenti che, insieme all'insegnante di sostegno, possono garantire un'efficace integrazione del soggetto disabile nella classe.Il Dirigente Scolastico individua il Consiglio di Classe e il gruppo classe idonei ad accogliere l'alunno H sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo (numero di alunni, non troppi ripetenti, ecc.) sulla base:

delle informazioni raccolte dal Gruppo di Lavoro Handicap delle esigenze emerse dall'analisi che il GLH fa per ciascun singolo caso individuale.

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dalle indicazioni della Commissione Handicap, che li indirizza nell'attività annuale allo spirito di collaborazione e allo scambio di esperienze che emergono dagli incontri del Gruppo

di Lavoro Handicap. INIZIATIVE DI CONTINUITÀ FRA CICLI SCOLASTICI In collaborazione con le scuole di provenienza si attuano progetti di continuità, allo scopo di esplicitare la tipologia e le aree di intervento possibili. L’istituto comprensivo, per sua natura, favorisce l’interscambio tra gli insegnanti dei diversi livelli di studio, sia nel far conoscere per tempo il numero esatto degli alunni diversamente abili che passano da una scuola all’altra, sia il curriculum studi e le mete educative per essi programmate, nonché le metodologie applicate e i risultati ottenuti. La continuità educativa non sarà limitata esclusivamente ad uno scambio di informazioni didattico/educative tra i docenti dei diversi gradi di scuola, ma nelle situazioni di maggiore gravità, per rendere meno traumatico il passaggio dell’alunno nel grado superiore di scuola e per favorire l’integrazione completa, si potrebbe prevedere la presenza per alcune ore settimanali degli insegnanti che abbiano seguito l’allievo nel precedente grado di scuola. Inoltre, si potrebbero prevedere organici accordi di programma e di azioni di continuità con gli istituti superiori. ORIENTAMENTO L'orientamento per gli alunni della scuola media, tiene conto delle caratteristiche del singolo alunno, sulla base delle quali vengono presi accordi con le famiglie e con i medici neuropsichiatri. Tutto il percorso scolastico si sviluppa sotto l'osservazione degli insegnanti di sostegno, in funzione del futuro inserimento nel mondo del lavoro e in taluni casi si stipulano accordi con centri professionali per attività di orientamento extra scolastico RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA -TERRITORIO Il rapporto tra scuola e famiglia è fondamentale per un sereno approccio ed una proficua collaborazione tale da facilitare, in particolare, il loro ingresso a scuola o da consentire la continuazione di un sereno rapporto negli anni successivi. Il dialogo si baserà quindi, su una chiarezza comunicativa, un accordo di base, una scelta di comuni strategie in modo che la scuola e la famiglia perseguano i medesimi obiettivi formativi. Inoltre, si cercherà di andare incontro alle particolari esigenze degli alunni, favorendo un raccordo fra l’azione formativa della scuola e le strutture e organizzazioni o persone fisiche che nel territorio si occupano di integrazione. Quest’ultima potrà essere facilitata e rafforzata da incontri e collaborazioni in rete: scuola, famiglia, territorio. SOLUZIONI OPERATIVE E STRUMENTI DELL’INTEGRAZIONE Per realizzare una reale integrazione degli alunni portatori di handicap ai sensi dell’articolo 12 della L. 104/92 e per assicurare agli interventi la necessaria continuità funzionale, i docenti sono tenuti ad utilizzare un itinerario organico. Tale itinerario è scandito da una serie di impegni di importanza basilare e precisamente: 1.acquisizione delle documentazioni risultanti dalla Diagnosi Funzionale dell’alunno portatore di handicap, redatta dall’ASL di provenienza

DIAGNOSI FUNZIONALE Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di possibile evoluzione dell’alunno certificato

REDATTO DA: Operatori ASL o specialisti privati con opportuna vidimazione dell’ASL

TEMPI All’atto della prima segnalazione. Deve essere aggiornata ad ogni passaggio da un ordine all’altro di scuola

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2.elaborazione del P.D.F., sulla base della Diagnosi Funzionale

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo-didattico e socioaffettivo in base alle linee guida degli accordi di programma

REDATTO DA: Operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno(art. 12, commi 5° e 6°della L.104/92).

TEMPI Viene aggiornato alla fine della Scuola d’infanzia, Elementare, Media e durante

3.formulazione del Piano Educativo Individualizzato sulla base del P.D.F., profilo dinamico funzionale, ossia un progetto di programmazione didattica obbligatorio, ai sensi della Legge 104 /92,

PEI E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie. Deve essere valutato in itinere almeno a cadenza quadrimestrale, ed eventualmente modificato

REDATTO DA: -Operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno(art. 12, commi 5° e 6°della L.104/92), sulla scorta del PDF e in base alla rilevazione della situazione di partenza. -Il dirigente scolastico verifica la congruenza del PEI con i criteri stabiliti nel POF.

TEMPI Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico e verificato ed eventualmente aggiornato almeno a cadenza quadrimestrale

Il PEI, a seconda del caso, può mantenere una sostanziale uniformità oppure differenziarsi completamente da quello seguito per la classe in base al grado di gravità del soggetto diversamente abile. Nello specifico, la Scuola utilizza tre modelli:

1. Programmazione educativo-didattica individuale (o differenziata), per alunni disabili gravi 2. Programmazione comune alla classe (o individualizzata), per alunni con lieve disabilità 3. Programmazione mista (in parte individuale ed in parte comune alla classe). Il PEI approvato viene inserito nel registro dell'insegnante di sostegno, oltre che agli atti della scuola.

CRITERI GENERALI PER LA STESURA DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Il Piano Educativo Individualizzato (indicato in seguito con il termine PEI), è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione.(comma 1 dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992.) La scuola indicando i criteri per la stesura di questo documento non dimentica che la formulazione del piano educativo individualizzato, per essere sempre coerente con i bisogni degli alunni in situazione di handicap, deve adottare una particolare duttilità. Il criterio della flessibilità riveste una fondamentale importanza perché rende questo documento un efficace strumento di programmazione e fa diventare concreto e realmente perseguibile il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni in situazione di handicap. Il piano educativo individualizzato è l’insieme degli interventi educativi e didattici pensati e articolati in funzione della crescita armonica della personalità dell’alunno in situazione di handicap.

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CONTENUTI DEL PEI A. PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO La presentazione dell’alunno,fatta in modo discorsivo, è una sintesi delle notizie raccolte precedentemente riguardo gli aspetti peculiari dell’alunno che possono essere: dati anagrafici,diagnosi clinica o informazioni tratte dalla diagnosi funzionale;Terapie e riabilitazione e situazione sanitaria; Anamnesi scolastica; brevi notizie sulla classe in cui è inserito; notizie rilevanti sulla storia del bambino (situazione del bambino alla nascita, malattie iniziali,ricoveri ospedalieri,traumi, incidenti,interventi ecc.); notizie relative alla famiglia (composizione chi si occupa dell’alunno ecc.); notizie relative a situazione extrascolastiche (tempo libero, passioni particolari e altro) B. SITUAZIONE DI PARTENZA La situazione di partenza, fatta in modo discorsivo, deve essere una chiara sintesi della rivelazione della situazione di partenza che descrive come “funziona” e quali sono i comportamenti problematici o rilevanti dell’alunno nell’area senso percettiva motoria; nell’area socio affettivo relazionale; nell’area dell’autonomia e nell’area cognitiva. C. ORARIO SETTIMANALE Orario delle lezioni della classe. Orario attività dell’alunno (specificare l’attività). Orario attività dell’alunno con l’insegnante di sostegno e/o con l’assistente educatrice. D. MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELL’INTERVENTO In questa parte si spiegherà come saranno organizzate le modalità dell’intervento educativo. Si esporranno le modalità organizzative intese come situazioni di lavoro: Attività con il gruppo classe (interventi in classe )

Attività svolte in piccoli gruppi. (interventi in piccoli gruppi)

Attività didattiche individuali. (interventi Individuali)

Attività individuali da svolgere esternamente alla scuola

Nei diversi tipi di modalità organizzativa si potrà indicare: con chi, quando, per quanto tempo,per fare che cosa… E. PROGRAMMAZIONE GENERALE In questa parte si devono esplicitare gli obiettivi generali educativi e didattici trasversali. Sulla scorta dei bisogni prioritari dell’alunno specificare gli obiettivi educativi quali possono essere: l’autonomia personale e sociale, la partecipazione, l’impegno, l’attenzione, la collaborazione, il rapporto con l’ambiente con la scuola con i compagni (socializzazione), il comportamento, l’autocontrollo, la responsabilità… Per quanto riguarda gli obiettivi didattici generali possono essere: il metodo di lavoro, la produzione orale e scritta), il lessico, la comprensione, l’ascolto, la comunicazione,l’uso dei linguaggi, abilità logiche, operative, motorie… F. PROGRAMMAZIONE PERCORSI DIFFERENZIATI Per ciascuna delle discipline/ambiti o aree del percorso individualizzato vanno declinate le finalità, gli obiettivi, la metodologia e gli strumenti. Dove è possibile indicare pure:contenuti,organizzazione, tempi, spazi e sussidi. G. PROGRAMMAZIONE PERCORSI COMUNI ALLA CLASSE. In questa parte vanno inserite le parti di programmazione comuni a quella della classe in cui è inserito l’alunno. In particolare concerne la programmazione degli obiettivi didattici di singole discipline (alcuni alunni seguono la programmazione comune alla classe solo per alcune discipline.) H. PROGETTO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO – LAVORATIVO Il processo di orientamento degli alunni disabili è finalizzato alla individuazione ed alla progressiva costruzione del Progetto di vita della persona in situazione di Handicap. Si basa pertanto su ipotesi formulate sulla scorta delle rilevazioni e delle osservazioni effettuate durante tutto il percorso scolastico. Le ipotesi sono formulate congiuntamente dalla famiglia, dal servizio scolastico, istituzionalmente

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orientativo, dagli operatori dei servizi sociali e sanitari che seguono l’alunno. Il progetto di orientamento va elaborato il più precocemente possibile e comunque NON OLTRE IL 1° QUADRIMESTRE DELLA PENULTIMA CLASSE (generalmente 2° media) del percorso scolastico. La scuola: Definisce gli obiettivi generali.

Elabora delle linee di orientamento attraverso l’esplorazione di ipotesi possibili e praticabili.

Verifica le aspettative della famiglia

Promuove incontri con enti e servizi esterni alla scuola. (ASL, Neuropsichiatria, Comune;…)

Effettua la ricognizione delle risorse territoriali (cooperative, istituti superiori, C.S.E., centri di

formazione

professionale…)

Promuove e stipula progetti di tirocini, progetti ponte, pre-inserimenti, convenzioni…

Organizza le attività di orientamento formativo (conoscenza di se’, delle professioni,attitudini

specifiche)

I. VERIFICHE E VALUTAZIONE Per le verifiche indicare: di quali strumenti si intende in particolar modo avvalersi: osservazioni,interrogazioni, prove di tipo oggettivo, di tipo soggettivo, ecc., i tempi delle verifiche e se si intende avvalersi di ausili particolari: computer, ecc. La valutazione serve per regolare il processo di formazione e per orientare l’alunno nella conoscenza e nello sviluppo delle proprie potenzialità. In questa parte del PEI la scala di valutazione che si vuole adottare (giudizi sintetici) e il loro corrispettivo livello di comportamento cognitivo. Il documento che si userà per esprimere la valutazione: una relazione,il documento di valutazione ministeriale (preferibilmente), ecc. vanno allegati tutti i documenti di valutazione. ORGANISMI DI GESTIONE E SUPPORTO COMMISSIONE HANDICAP La COMPOSIZIONE della Commissione H è la seguente:

Dirigente Scolastico o un suo delegato Referente Integrazione e Handicap Un docente della classe, preferibilmente coordinatore, per ciascun alunno portatore di handicap Insegnanti di sostegno operanti nell’istituto Assistenti educatori.

Gli OBIETTIVI della Commissione sono così riassunti: Creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni diversamente abili Orientare gli interventi individualizzati Creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione

Le FUNZIONI sono:

Gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni in situazione di handicap

Formulare proposte al Dirigente Scolastico sul calendario delle attività della Commissione

Handicap e dei Consigli di intersezione, interclasse e classe, che concernono gli alunni in

situazione di handicap;

Analizzare le risorse del territorio.

Individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo

l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario

Seguire l’attività dei Consigli di intersezione, interclasse e classe e degli Insegnanti di sostegno,

verificando che siano seguite le procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo

vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa

definire i criteri generali per la redazione del PDF e del PEI, approvare la documentazione

relativa ai singoli alunni approntata dai Consigli di intersezione, interclasse e classe e verificarne

l'attuazione

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Proporre convenzioni con enti esterni, occupandosi anche dell'orientamento degli alunni al

termine del percorso scolastico

Approntare la modulistica necessaria

L'AUTOVALUTAZIONE : Le riunioni della Commissione si svolgeranno mediamente tre volte all’anno. A inizio anno per definire l’assegnazione delle ore e la programmazione; a metà anno per affrontare eventuali problemi e a fine anno, prima del 15 giugno, per fare un bilancio e redigere il piano di lavoro per l’anno successivo (richiesta ore, continuità alunno con handicap, progetti per l’integrazione, richiesta materiali). GLHI - GRUPPO DI LAVORO HANDICAP di ISTITUTO (Art.15 L. 104/92) Compongono il GLHI:

rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curricolari

rappresentanti degli Enti Locali

rappresentanti delle ASL

rappresentanti dei genitori di tutti gli alunni

rappresentanti delle Associazioni e/o di familiari dei ragazzi con disabilità Ha compiti di organizzazione e di indirizzo individuando i criteri e verificando le procedure per la realizzazione del PDF e del PEI. E’ organo deputato a creare rapporti con il territorio per una mappatura e programmazione delle risorse, e di “collaborare alle iniziative educative d’integrazione predisposte dal piano educativo”.(Legge 104/92, art. 15, comma 2) Il GLHI può avanzare delle proposte al Collegio Docenti, il quale ne dovrà tener conto nell’elaborazione del PTOF.

FUNZIONI

Attraverso periodici incontri, il GLHI:

Raccoglie informazioni sull'alunno diversamente abile presso le agenzie del territorio:

scuola di provenienza

obiettivi fissati, raggiunti e non

stile cognitivo dell'alunno

abilità

modalità relazionali

ufficio H del Provveditorato agli Studi

istituzioni sanitario - assistenziali (ASL)

diagnosi funzionale

famiglia

situazione socio - economica e culturale

atteggiamento educativo dei genitori e rapporti affettivi

aspirazioni e aspettative scolastiche

Effettua l'analisi di ciascun singolo caso.

Supporta il lavoro dei Consigli di Classe con alunni H durante l'intero corso dell'anno scolastico, effettuandone il monitoraggio.

Propone, in collaborazione con la Commissione H, l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni portatori di handicap o ai docenti che se ne occupano

Avanza proposte di tipo organizzativo: - gestione delle risorse personali - formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola - progetti specifici per l’handicap - progetti per formazione e aggiornamento di tutto il personale docente

Promuovere una RETE di SOSTEGNO GLHO: Gruppo di Lavoro Handicap Operativo .(Art.12 L. 104/92, commi 5 e 6 + Atto d'Indirizzo D.P.R. del 24/02/94 Art. 4 e 5 Compongono il GLHO:

Il Dirigente scolastico o un suo delegato per l’intero anno scolastico

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Tutti i docenti curricolari dell’alunno diversamente abile

Il docente di sostegno

I genitori dell’alunno diversamente abile

Gli operatori dell’équipe territoriale multidisciplinare (neuropsichiatra, psicologa, logopedista, psicomotricista, terapista della riabilitazione, ecc.)

Operatori dei Servizi Sociali (assistente sociale, educatore), solo nei casi in cui si rende necessario il loro intervento

FUNZIONI Attraverso periodici incontri, il GLHO:

opera in favore del singolo alunno diversamente abile

elabora il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)

individua linee di fondo per l’elaborazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI)

verifica in itinere PDF e PEI ed apporta le necessarie modifiche

ha facoltà di formulare proposte al GLHI (ad es. in merito alla formulazione di eventuali Progetti di continuità didattica nei momenti di passaggio dell’alunno diversamente abile da un ordine di scuola ad un altro).

RAPPORTI CON L'ESTERNO: organi interistituzionali Durante l’anno scolastico vi sono regolari incontri con le famiglie, che possono essere intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie. Inoltre, come attività programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con neuropsichiatri, ASL, Ufficio Scolastico Provinciale e Gruppo di Coordinamento Provinciale. CHI FA COSA La competenza scolastica si riferisce a: - cosa vedo del bambino dal mio specifico e ricco punto di osservazione - cosa ritengo che sia realistico progettare dentro la scuola per contribuire al processo di crescita della persona - come questa ipotesi di lavoro possa integrarsi entro un progetto globale che preveda contributi e apporti di altri soggetti L’ A.S.L. concorre alla definizione del progetto globale attraverso a) la stesura della diagnosi funzionale b) la disponibilità ad incontrare gli insegnanti secondo le modalità previste dal Protocollo di Intesa stipulato col ex-Provveditorato agli Studi: per la nostra provincia si tratta di 3 incontri annuali. Risulta tuttavia verificata la disponibilità dell’A.S.L. a usare con flessibilità i termini di questa Intesa e ad incontrare gli insegnanti ogni volta che se ne presenti la necessità. Il consiglio di classe/team docente deve provvedere a contattare il referente A.S.L. almeno due volte all’anno. - All’inizio dell’anno - Alla fine dell’anno. Per quanto riguarda l’incontro d’inizio anno è bene che avvenga prima della presentazione del P.E.I e quindi allegare la relazione dell’incontro al P.E.I. Se l’incontro non avviene nei tempi consigliati o non avviene affatto spiegare per iscritto i motivi. Il nostro istituto scolastico fa riferimento al polo territoriale di: Neuropsichiatria Infantile di Avellino nella figura della dott.ssa Sarno GLI INDIRIZZI GENERALI FORMULATI DAGLI ORGANI PREPOSTI ALL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI BISOGNI FORMATIVI DEI SINGOLI ALUNNI IN CONDIZIONI DI HANDICAP: La scuola sarà chiamata a trasmettere cultura intesa non solo come acquisizione di abilità fondamentali e competenze specifiche, ma soprattutto come mezzo di formazione dell’alunno. In particolare, gli allievi diversamente abili necessitano di una piena integrazione attraverso la costruzione di un percorso formativo e didattico mirato che superi la didattica centrata sul deficit e tenga piuttosto conto dei loro reali bisogni al fine di sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

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Questi allievi necessitano di:

autostima e rispetto reciproco

sviluppo di abilità metacognitive e meta emozionali per iniziare a prendere consapevolezza del proprio se e del proprio agire in relazione al mondo circostante

capacità di lavorare in gruppo

capacità di comunicare attraverso linguaggi diversi

percorsi atti a superare di superare difficoltà personali ed ostacoli presenti nell’ambiente

Essi hanno bisogno inoltre, che la scuola individui preliminarmente le difficoltà di apprendimento e di relazione attraverso appositi strumenti di osservazione e di rilevazione, che promuovano la loro integrazione e favoriscano, mediante progetti in sintonia con le linee generali del PTOF, la realizzazione di un percorso che miri all’uguaglianza valorizzando le diversità. Il processo educativo, specie in presenza di alunni disabili gravi, non può muovere da programmi e percorsi predefiniti a priori a tavolino, ma deve nascere in situazione e coinvolgere le dimensioni affettive, emozionali, sociali e cognitive degli adulti e dei fanciulli. Si tratta di costruire un percorso personalizzato che non è una diversa direzione dell’apprendimento rispetto alla classe, ma solo una strada più agevole più consona alle potenzialità del discente in termini di tempi e di modalità dell’offerta didattica. In coerenza con il principio secondo cui l’individualizzazione dell’insegnamento/apprendimento e l’integrazione rappresentano due esigenze ugualmente irrinunciabili da conciliare, il curricolo differenziato rappresenta la sintesi equilibrata tra la progettazione didattica/educativa rivolta a tutti gli alunni e quella rivolta agli allievi diversamente abili.

IN SINTESI

FINALITÀ Concretamente, nei confronti degli alunni disabili, l'Istituto persegue le finalità sotto elencate:

Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione (artt. 3, 34 della Costituzione)

Soddisfare al meglio le esigenze degli alunni diversamente abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità

Soddisfare i bisogni di apprendimento dello studente, adottando un PEI di classe con obiettivi meta cognitivi e di apprendimento riconducibili a quelli previsti per la classe, o anche attraverso un programma didattico del tutto diverso da quello della classe

Aiutare l’alunno a sentirsi accettato e a proprio agio, promuovendo la collaborazione e l’amicizia con i compagni

Adattare le caratteristiche strutturali e organizzative della classe in modo da renderle funzionali al soddisfacimento dei bisogni emersi

Soddisfare i bisogni di apprendimento dello studente, adottando un PEI di classe con obiettivi meta cognitivi e di apprendimento riconducibili a quelli previsti per la classe, o anche attraverso un programma didattico del tutto diverso da quello della classe

Aiutare l’alunno a sentirsi accettato e a proprio agio, promuovendo la collaborazione e l’amicizia con i compagni

Adattare le caratteristiche strutturali e organizzative della classe in modo da renderle funzionali al soddisfacimento dei bisogni emersi

Sostenere l’alunno con metodi, strumenti e materiali in grado di favorire l’apprendimento e l’integrazione

OBIETTIVI FORMATIVI L'azione formativa, coerentemente con quanto previsto dal POF, si qualifica negli interventi di didattica orientativa e curricolare, che si caratterizzano per l'attenzione particolare verso la promozione dello sviluppo dei 7 assi :

asse cognitivo: schema corporeo, orientamento spazio temporale, discriminazione-associazione-

seriazione, attenzione, comprensione, esecuzione, applicazione, utilizzo degli strumenti,

operatività, progettualità, propositività, adattabilità

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asse affettivo - relazionale: atteggiamento verso l’ambiente, i compagni, gli adulti

asse sensoriale: percezione visiva, uditiva, tattile

asse della comunicazione: modalità e mezzi di comunicazione e comprensione

asse motorio-prassico: coordinazione globale

asse dell’apprendimento: codici espressivi, scrittura e lettura, capacità di riproduzione

asse dell’autonomia: igiene e controllo igienico, abbigliamento, alimentazione, spostamenti, uso

del telefono, modalità comportamentali.

Inoltre,l’offerta formativa è potenziata da percorsi laboratoriali specifici, in relazione ai bisogni individuali emergenti,o di orientamento per gli alunni disabili che frequentano l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado. PROGETTO DIDATTICO Per gli alunni con disabilità a livello motorio-sensoriale generalmente si prevede un PEI che perseguirà gli stessi obiettivi didattici previsti per la classe, ma si avvarrà di strumenti di verifica adeguati, oppure predisporrà delle piccole variazioni o riduzioni. Al termine del ciclo di studi, questi studenti potranno ottenere un titolo di studi del tutto conforme a quello degli altri alunni. Gli alunni con disabilità a livello psichico non possono seguire le stesse attività dei compagni, quindi il Consiglio di classe propone alla famiglia un PEI differenziato. Si definisce, quindi, una programmazione educativa individualizzata (PEI) basata sull'analisi del profilo dinamico funzionale dell'alunno (PDF), in seguito, quindi , ad un'attenta riconsiderazione dell'alunno sotto gli aspetti neuropsicologico e cognitivo. La valutazione è sempre bimestrale / quadrimestrale. Valutazione degli alunni con disabilita' a norma del DPR.122 del 2009, art. 9 I principi chiave per la valutazione degli alunni con disabilità sono: La valutazione è un diritto La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEI La valutazione è compito di tutti gli insegnanti La valutazione è un diritto Ogni alunno, anche con disabilità grave, e la sua famiglia hanno diritto a veder seriamente valutati i risultati dell’azione educativa e didattica svolta a scuola. La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEI La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili standard ma a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. La valutazione avrà cadenza bimestrale / quadrimestrale. Stralcio dell’ art. 9 del DPR.122 del 2009 La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché' di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall'articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove.

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Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. Comma 11: “Nel quadro delle finalità della scuola media, gli alunni in situazione di handicap che vengano ammessi a sostenere gli esami di licenza, possono svolgere prove differenziate,in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del percorso formativo individualizzato (…) Tali prove dovranno essere idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di apprendimento iniziali. Comma 12: “ (…) Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI, il Consiglio di Classe può decidere che l’alunno ripeta la classe o che sia comunque ammesso agli esami di licenza, al solo fine del rilascio di un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo perla iscrizione e la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi da valere anche per percorsi integrati. E’ opportuno che i Consigli di Classe e le Commissioni d’esame valorizzino le potenzialità già emerse e quelle non ancora emerse durante il percorso scolastico precedente per consentire ai disabili di ottenere il diploma di licenza media, come da nota 9384 del 21 maggio 2004.

ALUNNI con DSA Frequentano l’ Istituto 11 alunni affetti da disturbi specifici di apprendimento, DSA, così distribuiti: SEDI INFANZIA

ALTAVILLA PRIMARIA ALTAVILLA

PRIMARIA GROTTOLELLA

SECONDARIA ALTAVILLA

SECONDARIA GROTTOLELLA

N.ALUNNI DSA 3 5

PREMESSA: Esperienza della scuola L’istituto non ha un’esperienza consolidata in materia, è solo da quest’anno che si registra la presenza di alunni affetti da disturbi specifici di apprendimento certificati. Ma la scuola si è sempre prodigata sul versante dell’integrazione degli alunni diversamente abili e di tutti quegli alunni che vivono situazioni di disagio ambientale, sociale o cognitivo attribuibile non solo a patologie invalidanti. In tale direzione una delle finalità fondamentali del POF di Istituto è: “GARANTIRE INTERVENTI MIRATI PER FAVORIRE LA MASSIMA INTEGRAZIONE ATTRAVERSO IL SOSTEGNO DELLE VARIE FORME DI DIVERSITÀ, DI DISABILITÀ O DI SVANTAGGIO” in vista della quale sono stati attivati progetti curriculari o extra-curriculari e i consigli di classe, in presenza di alunni con bisogni educativi speciali , hanno sempre proceduto all’adeguamento degli obiettivi di apprendimento e all’attivazione di strategie a misura dei bisogni formativi emergenti.

FINALITÀ’ Alla luce di quanto precedentemente detto e ai sensi della normativa generale:

Legge 517/77 art.2 e 7: integrazione scolastica, individualizzazione degli interventi

Legge 59/97 : autonomia scolastica

DPR 275/99 art.4: autonomia didattica

Legge 59/03: personalizzazione del percorso scolastico

Legge 107/2015 e della normativa di riferimento specifica

Nota MIUR del 5.10.04: iniziative relative alla dislessia strumenti compensativi e dispensativi

Nota MIUR del 5.01.2005: iniziative relative alla dislessia, utilizzo degli strumenti dispensativi e compensativi in presenza di

diagnosi

Nota MIUR del 1.03.2005: esami di Stato 2004/2005

Nota MIUR del 27.07.05: integrazione scolastica

C.M. 10.05.2007: disturbi di apprendimento compensazione orale della lingua/e non materna

DPR n.122 del 22.05.09: Valutazione degli alunni con DSA

L.R. del Veneto n.16 del 4.03.2010: Interventi a favore di persone con disturbi dell’apprendimento scolastico

L. n.170 dell’8.10.2010: Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico

Linee Guida- Nota MIUR del 26.05.11: Diagnosi alunni con DSA

O.M. N.42 del 6 maggio 2011(art.12 comma 8):istruzioni e modalità organizzative per gli esami di stato

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l’ Istituto perseguirà le finalità della Legge n. 170 del 8.10.2010 ( Nuove norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento,

denominati DSA), come di seguito illustrate: Garantire il diritto all’istruzione e l’assicurazione delle pari opportunità di sviluppo Favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto Ridurre i disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti Promuovere la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari Sensibilizzare al problema e promuovere la formazione adeguata per gli insegnanti

OBIETTIVI EDUCATIVI E DISCIPLINARI: individuazione di eventuali modifiche Per gli alunni con DSA sono previsti gli stessi obiettivi educativi formulati per gli alunni normodotati, ma sarà necessario attivare per loro maggiori e più opportune strategie per sollecitare l’aspetto motivazionale, affettivo-relazionale e metacognitivo, per cui si dovranno creare ambienti di apprendimento capaci di promuovere:

fiducia in se stessi e nelle proprie capacità rapporto di fiducia tra docente-alunno con DSA e tra alunno con DSA-compagni di classe disponibilità all’apprendimento

Per quanto attiene l’aspetto didattico va detto che le eventuali modifiche potranno riguardare aspetti marginali degli obiettivi disciplinari, ovvero perseguire gli obiettivi essenziali, minimi irrinunciabili delle discipline, ma senza intaccare il macro obiettivo dell’apprendimento, cioè l’acquisizione delle competenze. A tal fine, per l’alunno con DSA potranno essere modificati tutti quegli obiettivi che riguardano:

nozionismo memorizzazione di regole correttezza ortografica esposizione di contenuti immagazzinati

mentre dovranno essere sollecitati: il coinvolgimento cognitivo degli alunni con DSA processi cognitivi e metacognitivi significativi

METODOLOGIE E STRATEGIE Al fine di garantire il successo scolastico di questo tipo di alunni, la scuola si avvarrà di tutte le misure didattiche ed educative di supporto previste dalla normativa vigente in materia e di seguito riportate:

provvedimenti dispensativi e compensativi strumenti e tecnologie specifiche strategie didattiche personalizzate forme flessibili di lavoro scolastico

MODALITÀ ORGANIZZATIVE: IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA e PDP In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa (Legge n. 170 del 8.10.2010) sono state individuate le linee guida condivise, parti integranti del POF, al fine di : Definire pratiche comuni all’interno dell’istituto Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con D.S.A. Accompagnare gli studenti con D.S.A. agli esami di stato FASI DEL PROTOCOLLO

ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA, COMUNICAZIONI

STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P.( Piano Didattico Personalizzato)

VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE

PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’ RIFERIBILE A DSA

INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO

ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA, COMUNICAZIONI

1.A. ISCRIZIONE La famiglia insieme al normale modulo d’iscrizione, consegnerà la diagnosi del medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell’alunno.

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1.B. ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale per l’elaborazione del Piano Didattico Personalizzato. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale documento, è necessario che la famiglia presenti tale documentazione al momento dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare l’integrazione alla programmazione del C.d.C. e del singolo docente, almeno per il secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore, il C.d.C., ma la formulazione del P.D.P. sarà effettuata nell’anno scolastico successivo. 1.C. COMUNICAZIONI L’ufficio di segreteria , acquisite le diagnosi di D.S.A. al momento della normale iscrizione o in corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe e al referente D.S.A. Il referente D.S.A. avrà cura di controllare che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia e l’alunno, se maggiorenne, per chiarimenti e/o integrazioni. 2.STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P. In seguito all’inserimento in una classe dell’alunno con DSA. il referente D.S.A. e il coordinatore di classe informano il Consiglio di classe in merito:

dando informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la patologia specifica così come risulta

dalla certificazione specialistica

dando eventuali riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato

presentando le eventuali strategie didattiche e le misure compensative e/o dispensative da poter

applicare

Il coordinatore (coadiuvato dal referente DSA, se lo ritiene opportuno), in occasione del primo C.d.C. (settembre-ottobre-novembre), mette a conoscenza l’intero C.d.C. del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente D.S.A.) il PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.), del C.d.C.. Esso verrà approvato nella seduta successiva: costituirà un allegato riservato della programmazione e del fascicolo personale dell’alunno. In relazione al P.D.P. del C.d.C.. ogni singolo docente stilerà, il P.D.P. relativo alla propria disciplina, nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l’intera classe. Il P.D.P. del C.d.C., una volta redatto, va presentato dal coordinatore di classe alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto dalla famiglia . Il coordinatore di classe lo farà poi controfirmare da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico, rendendolo così esecutivo. Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato (entro novembre) il coordinatore convocherà un C.d.C. straordinario e seguirà la procedura sopra illustrata. IL P.D.P. DEL C.D.C. verrà stilato seguendo il FORMAT predisposto dal MIUR e deve contenere e sviluppare i seguenti punti: 1. dati relativi all’alunno 2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali 3. caratteristiche comportamentali 4. modalità del processo di apprendimento 5. misure dispensative 6. strumenti compensativi 7. modalità di verifica e criteri di valutazione 8. accordi con la famiglia/studente

9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori)

3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE Nel corso dell’attuazione il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie e finali così come prevede la normativa di riferimento: art. 3 comma 2: “ per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia”).

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Pertanto, al documento di valutazione del primo quadrimestre, alla “nota interquadrimestrale” del secondo quadrimestre, al documento di valutazione del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”. 4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’ RIFERIBILE A DSA Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza del referente D.S.A.), il quale riferirà al D.S. il caso ed entrambi convocheranno i genitori, invitandoli a recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale diagnosi del disturbo rilevato. 4. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DELL’ ESAME DI STATO Nella Relazione Concordata finale di presentazione della classe all’Esame di Stato il coordinatore si farà carico di presentare l’alunno/i con DSA e di fornire : tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle verifiche, ai

tempi e al sistema valutativo utilizzati nel percorso di studio

La Commissione d’esame per la predisposizione della prova nazionale e per tutte le altre prove e per la loro valutazione prenderà in considerazione: tempi più lunghi

utilizzo di strumenti e di misure compensative ed eventuali strumenti informatici, se già utilizzati nel

corso del triennio

possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la lettura dei testi delle prove

scritte

valutazioni più attente al contenuto che alla forma, eventuale integrazione orale della prova scritta

Per l’espletamento della prova INVALSI, gli alunni con Diagnosi Specialistica di Disturbo Specifico di Apprendimento sosterranno la prova con l’ausilio degli strumenti compensativi da loro usati nel corso dell’anno ( tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura, con correttore ortografico e sintesi vocale), oltre all’assegnazione di maggior tempo per lo svolgimento della prova stabilito dalla commissione( di norma 20 minuti) NEL DIPLOMA FINALE RILASCIATO AL TERMINE DELL’ESAME NON VIENE FATTA MENZIONE DELLE MODALITA’ DI SVOLGIMENTO NÈ DI EVENTUALI DIFFERENZIAZIONI O MISURE COMPENSATIVE ( DPR 122 /09) NORMATIVA IN RIFERIMENTO A DISPENSE o ESONERI DALLE PRESTAZIONI SCRITTE O DALL’ INSEGNAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE Benchè l’art.6, comma 4 del DECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010 reciti : “ le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA”, si può concedere la dispensa temporanea o permanente dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esame di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica In sede di esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali – sostitutive delle prove scritte – sono stabiliti dalla Commissione, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe. I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado.

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In base all’art. 6 , comma 6 del DECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010, l’alunno può anche essere esonerato dell’insegnamento delle lingue straniere nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: - casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico -richiesta di esonero delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe -essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998”

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MODELLO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “C. CARUSO”

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Second. di I Grado Sezioni Associate: Grottolella e Torrioni

– 83011 ALTAVILLA IRPINA (AV) – – Tel. / Fax 0825/991090 –

Codice Fiscale: 92046570641 – Cod. min.AVIC848007 – e-mail : [email protected]

Protocollo n. Altavilla Irpina

ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………………………… ALUNNO: ……………………………………………………………………………

1) DATI GENERALI

Nome e cognome

Data di nascita

Classe

Insegnante coordinatore della classe

Diagnosi medico-specialistica redatta in data… da… presso… aggiornata in data… da presso…

Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico

effettuati da… presso… periodo e frequenza….. modalità….

Scolarizzazione pregressa

Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria

Rapporti scuola-famiglia

2) FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

LETTURA

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe ( barrare solo voce/ci di interesse)

Velocità

LENTA □ REGOLARE □

Correttezza

CON INVERSIONI □ CON SOSTITUZIONI □ CON OMISSIONI □ TECNICA □

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---------------------------------

SCRITTURA

Letto-scrittura -------------------------------- Comprensione

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporanea-mente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un testo) □ ------------------------------------ MINIMA □ PARZIALE □

Grafia

Problemi di regolarità nel tratto grafico □ Comprensibile □ Parzialmente □ comprensibile Incomprensibile □

Tipologia di errori

DIFFICOLTÀ ORTOGRAFICHE

Errori fonologici: -omissioni □ -sostituzioni □ -aggiunte □ -inversioni □

Errori non fonologici □ Errori fonetici □ (doppie, accenti, apostrofi) ALTRO (specificare)…………

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Produzione

Lentezza nello scrivere □ Difficoltà a comporre testi □ Difficoltà nel seguire la dettatura □ Difficoltà nella copiatura (alla lavagna/testo) □ Difficoltà nel ricordare categorizzazioni, i nomi dei tempi verbali, delle strutture grammaticali e sintattiche italiane e straniere e i complementi □ Difficoltà/lentezza nell’ esposizione orale □ Confusione nel ricordare date e nomi o nel raccontare un fatto o evento in maniera sequenziale □ ALTRO (specificare)…………

CALCOLO

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe ( barrare solo voce/ci di interesse)

Mentale

-Difficoltà nel ragionamento logico □ -Errori di processamento numerico □ (leggere i numeri, difficoltà negli aspetti cardinali e ordinali dei numeri, corrispondenza tra numero naturale e quantità) -Difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo a mente □ -Scarsa conoscenza e difficoltà nella memorizza-zione di tabelline, formule, sequenze e procedure □ - ALTRO (specificare)…………

Per iscritto

-Errori di processamento numerico □ (scrivere i numeri, incolonnare, eseguire operazioni, difficoltà negli aspetti cardinali e ordinali , corrispondenza tra numero naturale e quantità) -Difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo scritto □ - ALTRO (specificare)…………

Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:

-Problemi di coordinazione motoria □ -Problemi di orientamento spazio-temporale □ - ALTRO (specificare)…………

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ALTRO

Ulteriori disturbi associati- Tipologia di COMORBILITA’:……………………… ( irrequietezza,irascibilità, atteggiamenti depressivi…………)

Bilinguismo o italiano L2:

Livello di autonomia: (rilevazione collegiale del C.d.C) �necessita di essere guidato � ha bisogno di tempi più lunghi di lavoro per l’esecuzione della consegna � necessita di una maggiore concentrazione � vorrebbe intervenire, ma non ha fiducia nelle proprie capacità � incontra enormi difficoltà nell’organizzazione dello spazio nel foglio � ha difficoltà a trovare la pagina nel testo � perde il segno di lettura � fatica a stare seduto nel banco � alla terza ora non ha più energie per proseguire � ha bisogno di muoversi � non ha conoscenza degli esatti confini del proprio corpo � cerca tutti gli espedienti per allentare la sua tensione emotiva

3.DIDATTICA PERSONALIZZATA

Strategie e metodi di insegnamento:

Discipline linguistico-espressive ( BARRARE SOLO VOCE/CI DI INTERESSE)

� Lezioni con brevi e semplici spiegazioni

� Valorizzare il linguaggio iconografico, parlato utilizzando mediatori

didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce, la visione di filmati, l’ascolto dei testi (in sostituzione della lettura)

� Utilizzare schemi e mappe concettuali, schemi con gessi/

evidenziatori colorati per sollecitare la memoria visiva

� Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo,

paragrafi, immagini)

� Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze

e le discipline

� Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

� Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio,

per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali

� Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica

laboratoriale

� Avere un atteggiamento incoraggiante per migliorare l’ autostima

� Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno

l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento

� Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari

� Promuovere l’apprendimento collaborativo e cooperativo

� Potenziare gli esercizi per lo sviluppo dello schema motorio,

della coordinazione e dell’ orientamento spaziale

- ALTRO (specificare)…………

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Discipline logico-matematiche � Lezioni con brevi e semplici spiegazioni

Acquisire il senso della grandezza numerica:

� rinforzare la transcodifica � rinforzare l’algoritmo del calcolo Strategie per rinforzare la transcodifica: �leggere numeri �scriverli �collocarli sulla retta numerica �identificarne la ricorsività contando in avanti e all’indietro �identificarne gli elementi costitutivi �utilizzare richiami visivi

Strategie per rinforzare l’algoritmo del calcolo:

�avvalersi di materiale concreto per mantenere in memoria addendi o sottraendi �scegliere assieme allo studente quali strategie siano per lui più funzionali �utilizzare degli indicatori per evidenziare l’ordine di soluzione dell’algoritmo �fare uso di quaderni con quadrettatura 0,5mm o 1 cm per favorire l’allineamento delle cifre o il loro incolonnamento �applicare il controllo dei risultati

� Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

� Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio,

per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali

� Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica

laboratoriale

� Avere un atteggiamento incoraggiante per migliorare l’ autostima

( BARRARE SOLO VOCE/CI DI INTERESSE)

� Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno

l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento

� Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari

� Promuovere l’apprendimento collaborativo e cooperativo

- ALTRO (specificare)…………

� Lezioni con brevi e semplici spiegazioni

� Valorizzare il linguaggio iconografico, parlato utilizzando mediatori

didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce, la visione di filmati, l’ascolto dei testi (in sostituzione della lettura)

� Utilizzare schemi e mappe concettuali, schemi con gessi colorati per

sollecitare la memoria visiva

� Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo,

paragrafi, immagini)

� Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze

e le discipline

� Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

� Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio,

per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali

� stimolare il recupero delle informazioni tramite il brainstorming

� Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica

laboratoriale

� Avere un atteggiamento incoraggiante per migliorare l’ autostima

� Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno

l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento

� Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari

� Promuovere l’apprendimento collaborativo e cooperativo

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- ALTRO (specificare)…………

Discipline storico-geografico-sociali

� Lezioni con brevi e semplici spiegazioni

� Valorizzare il linguaggio iconografico, parlato utilizzando mediatori

didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce, la visione di filmati, l’ascolto dei testi (in sostituzione della lettura)

� Utilizzare schemi e mappe concettuali, schemi con gessi colorati per

sollecitare la memoria visiva

� Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo,

paragrafi, immagini)

� Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze

e le discipline

� Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

� Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio,

per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali

� stimolare il recupero delle informazioni tramite il brainstorming

� Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica

laboratoriale

� Avere un atteggiamento incoraggiante per migliorare l’ autostima

� Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno

l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento

� Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari

� Promuovere l’apprendimento collaborativo e cooperativo

- ALTRO (specificare)…………

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CRITERI DI VERIFICA __________________________ VALUTAZIONE

STRATEGIE PER LA VERIFICA COMUNI A TUTTE LE DISCIPLINE

� Lettura e spiegazione delle consegne

� Eventuale lettura del testo di verifica da parte dell’insegnante o di un compagno � Interrogazioni e compiti in classe programmati, evitando di

spostarne le date e di fissarle nelle ultime ore e non più di una verifica al giorno

�Verifiche prevalentemente orali e guidate con domande circoscritte e univoche

� La compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti

adeguati � Evitare domande di verifica immediata della comprensione � Maggior tempo per rielaborare la domanda e per predisporre la

risposta � Eventuale rilettura, da parte dell’insegnante o di un compagno, del testo scritto dall’alunno per facilitare l’autocorrezione � Il testo delle verifiche scritte va stilato in stampatello maiuscolo

o meglio in maiuscoletto ( caratteri di stampa inferiori a 14 punti). Può essere utile dividere le richieste per argomento con un titolo ed evidenziare la parola-chiave

� Evitare fogli bianchi da riempire o consegne e verifiche scritte in

corsivo � Preferibilmente verifiche strutturate partendo dalle richieste

più facili e procedere aumentando gradualmente la difficoltà. � la predisposizione di schede di verifica a risposta multipla con possibilità di completamento o arricchimento orale; � l’uso di mediatori didattici(mappe, tabelle, formulari, immagini) durante le verifiche; � Ridurre il numero degli esercizi rispetto a quelli per il resto della classe � Assegno di compiti a casa in misura ridotta � Evitare compiti dettati in fretta e all’ultimo minuto � Test ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine � Scrittura alla lavagna in stampatello maiuscolo con poche

parole-chiave � Non sottolineatura degli errori spazio-temporali � Verificare che i compiti, le lezioni e le comunicazioni siano

annotate correttamente sul diario (eventualmente con l’aiuto del

compagno di banco) � È utile che lo studente stia al primo banco, possibilmente di

fronte all’insegnante � Evitare sollecitazioni continue a “stare composto nel banco” ___________________________________________________ � Non vengono sottolineati gli errori spazio-temporali � Non vengono né sottolineati né valutati gli errori ortografici,

sintattici o di calcolo � Non vengono valutati gli errori di spelling � Valutazioni più attente ai contenuti e/o ai procedimenti che alla forma; � Per la valutazione soprattutto delle lingue straniere far prevalere le verifiche orali a compensazione di quelle scritte � Valutazioni più attente delle conoscenze e della capacità di collegamento tra queste piuttosto che delle carenze � Valutare non l’apprendimento ma PER l’apprendimento

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4) Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi così come previsto dalla normativa vigente:

Disciplime linguistico-espressive MISURE DISPENSATIVE

� Lettura a voce alta, a meno che non sia richiesta

spontaneamente

� Scrittura veloce sotto dettatura

� Scrittura alla lavagna, a meno che non ci sia

richiesta spontanea

� Copiatura dalla lavagna

� Copiatura testi o esercizi nelle verifiche, nelle

esercitazioni e nei compiti a casa

� Uso del vocabolario cartaceo

� Scrittura e lettura di numeri romani

� Studio mnemonico ad esempio di poesie, di regole

grammaticali, di definizioni

� Studio delle lingue straniere in forma scritta

� Sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o

iconografico

� Prendere appunti

� Il rispetto della tempistica per la consegna dei

compiti scritti

� Quantità eccessiva di compiti per casa

STRUMENTI COMPENSATIVI

�Tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri

� Formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento

� Computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner � Computer per sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) � Software didattici specifici � Vocabolario multimediale

TEMPI AGGIUNTIVI

� SI, nella misura del 30% come previsto dalla normativa vigente in materia

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Discipline logico-matematiche MISURE DISPENSATIVE

� Lettura a voce alta, a meno che non sia richiesta spontaneamente

� Scrittura veloce sotto dettatura di numeri e tracce

� Scrittura alla lavagna, a meno che non ci sia richiesta spontanea

� Copiatura dalla lavagna

� Copiatura testi o esercizi nelle verifiche, nelle esercitazioni e nei

compiti a casa

� Disegni tecnici o di figure geometriche, a meno che non ci sia

richiesta spontanea

� Scrittura e lettura di numeri romani

� Studio mnemonico di tabelline, formule, tabelle, definizioni

� Prendere appunti

� Il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti

� Quantità eccessiva di compiti per casa

STRUMENTI COMPENSATIVI

� Tavola pitagorica � Tabella delle misure e delle formule geometriche � Computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner � Calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante � Computer per sintesi vocale, audiolibri, libri digitali � Software didattici specifici TEMPI AGGIUNTIVI

� SI, nella misura del 30% come previsto dalla normativa vigente in materia

Discipline storico-geografico-sociali

MISURE DISPENSATIVE

� Lettura a voce alta, a meno che non sia richiesta spontaneamente � Scrittura veloce sotto dettatura � Scrittura alla lavagna, a meno che non ci sia richiesta spontanea � copiatura dalla lavagna � copiatura testi o esercizi nelle verifiche, nelle esercitazioni e nei compiti a casa � disegni di mappe /cartine storiche o geografiche � scrittura e lettura di numeri romani � studio mnemonico di nomi , date � Sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico � Prendere appunti � Il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti � Quantità eccessiva di compiti per casa STRUMENTI COMPENSATIVI

� formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento �cartine geografiche e storiche e tabelle della memoria di ogni tipo

� computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner computer per sintesi vocale, audiolibri, libri digitali � software didattici specifici

TEMPI AGGIUNTIVI

� SI, nella misura del 30% come previsto dalla normativa vigente in materia

Altro ( specificare)……

I quadri 5-6-7 che seguono saranno compilati dopo che i docenti avranno selezionato dalle proposte di cui sopra le strategie, gli strumenti , le misure dispensative , gli strumenti compensativi, i tempi aggiuntivi e i criteri di valutazione da adottare in riferimento alla propria disciplina.

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5) STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZATI DALL'ALUNNO NELLO STUDIO:

Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-sociali

Altre

6) VALUTAZIONE (anche per l’esame conclusivo del I Ciclo) L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:

Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi

Italiano

Matematica

Lingue straniere

….

7) CRITERI DI VALUTAZIONE Ogni studente verrà valutato in base ai progressi realizzati, all’impegno, alle conoscenze apprese e alle strategie operate, e non allo stato di essere o al livello di appartenenza. La valutazione è personale, come personali i livelli di partenza.All’alunno è richiesto il raggiungimento almeno degli obiettivi di apprendimento irrinunciabili, così come acclusi al PTOF nell’Area della Didattica, raggiunti attraverso specifiche strategie dichiarate all’interno dei percorsi personalizzati predisposti dalle singole discipline.

Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-sociali

Altre

PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO (contrassegnare le voci che interessano) Si concordano:

□ riduzione del carico di studio individuale a casa;

□ l’organizzazione, le metodologie per lo studio domestico;

□ le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline segue l’alunno nello studio domestico;

□ gli strumenti compensativi da utilizzare a casa( registrazioni, audiolibri), strumenti informatici( videoscrittura con correttore ortografico,sintesi vocale, calcolatrice o computer con fogli di calcolo

□ le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate.

□ Altro (specificare)___________________________________________________________________ Il presente Piano Didattico Personalizzato viene sottoscritto da:

COORDINATORE DI CLASSE _________________________________ DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DIRIGENTE SCOLASTICO

GENITORI …………………………………………………………

…………………………………………………………

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ALUNNI STRANIERI LE FAMIGLIE STRANIERE SUL TERRITORIO

Da più di un decennio il fenomeno immigratorio che sta interessando l’Europa, e in particolar modo il nostro Paese, è in continuo incremento, e le problematiche che tale fenomeno comporta, attinenti l’accoglienza e l’integrazione di minori e rispettive famiglie in ambito scolastico, hanno assunto negli anni una valenza sempre maggiore. Anche nel territorio in cui opera l’Istituzione in oggetto, da qualche anno a questa parte, tale fenomeno risulta piuttosto dinamico. Un buon numero di aziende agricole e di piccole e medie imprese qui presenti attrae sempre più manodopera dall’Europa dell’Est. Qualche famiglia di immigrati, pur non lavorando in questo territorio bensì nella città capoluogo, vi risiede , vista la disponibilità abitativa e i costi di gran lunga inferiori a quelli della città. Negli ultimi tre anni, inoltre, si è assistito al ricongiungimento di qualche nucleo familiare , mentre altri hanno lasciato questo territorio vuoi per problematiche lavorative , vuoi per la regolarizzazione dei permessi di soggiorno. In sintesi, il fenomeno immigratorio nel nostro territorio anche se non elevato è presente e, anzi, in aumento nell’ultimo triennio. La maggior parte di queste famiglie hanno redditi sostanzialmente bassi e in alcuni casi non fissi, soprattutto per coloro che svolgono lavori di tipo stagionale nelle aziende agricole del territorio. Il livello generale di istruzione risulta alquanto modesto, solo gli immigrati che vivono qui da almeno tre anni riescono a parlare la lingua italiana a livello base, ma nel privato continuano a parlare la lingua di origine il che rappresenta un fortissimo deterrente per l’apprendimento della lingua italiana da parte dei loro figli , mentre le famiglie di recente immigrazione parlano esclusivamente la lingua madre per cui risulta molto difficile coinvolgerle nel processo educativo e formativo dei propri figli. Per quanto riguarda la qualità della vita degli immigrati in questo territorio, va detto che questi quotidianamente si trovano a fronteggiare problemi di ambientazione, di integrazione perché, le istituzioni ,i servizi socio-assistenziali non dispongono ancora di protocolli e/o programmi di accoglienza specifici che possano facilitare il processo di inserimento nel nuovo contesto economico, sociale e culturale. Alla luce di quanto detto, le problematiche emergenti riferite a tali famiglie si possono sintetizzare come di seguito: -poca apertura, per non dire diffidenza di queste famiglie nei confronti del nuovo contesto sociale -scarsa partecipazione di queste famiglie nell’interazione con la Scuola -difficoltà linguistiche, che oltre ad incidere sulla condivisione del Progetto educativo-didattico della Scuola, impediscono la comunicazione con l’ l’Istituzione Scolastica e l’extra scuola -le difficoltà linguistiche si ripercuotono anche nell’acquisizione di informazioni da parte della Scuola circa la cultura di origine, le aspettative della famiglia e i loro progetti.

GLI ALUNNI STRANIERI

L’Istituto in questione ospita un totale di 12 alunni di diverse etnie, che frequentano la scuola primaria e secondaria dei tre comuni di riferimento. I paesi di provenienza di tali alunni sono diversi, ma in prevalenza dall’Europa dell’Est.

SEDI INFANZIA TORRIONI

PRIMARIA ALTAVILLA

PRIMARIA GROTTOLELLA

PRIMARIA TORRIONI

SECONDARIA ALTAVILLA

SECONDARIA GROTTOLELLA

N.ALUNNI STRANIERI

1 2 1 1 6 1

Tali alunni, il cui retroterra socio-culturale risulta molto modesto, presentano problematiche familiari differenti, ma per tutti il processo di integrazione sociale e culturale risulta molto faticoso soprattutto per quelli di recente immigrazione, per i quali la non conoscenza della lingua italiana rappresenta l’ostacolo principale all’integrazione sociale e culturale. Dall’analisi di cui sopra, le emergenze rilevate si possono sintetizzare così come segue:

Difficoltà di inserimento nel nuovo contesto sociale e scolastico

Problematiche di carattere comportamentale ed emotivo-relazionale

Mancanza di sicurezza, autostima e motivazione

Necessità di prima e seconda alfabetizzazione (alunni neo-arrivati o con tempi di permanenza

in Italia pari ad un anno)

Acquisizione di regole e comportamenti adeguati

Integrazione degli alunni e dei nuclei familiari di appartenenza

Capacità di formulare e perseguire un progetto di vita

Per questo particolare tipo di utenza la Scuola viene ad essere uno dei primi luoghi d’incontro e di socializzazione sia per gli studenti sia per le famiglie e, pertanto, deve farsi carico delle problematiche

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emergenti dal loro inserimento. A tal scopo la scuola deve attenzionare i tre capisaldi pedagogici dell’integrazione:

accoglienza (tanto del singolo alunno quanto della famiglia immigrata),

sviluppo linguistico

approccio interculturale

la cui realizzazione prevede un’ampia condivisione tra tutti gli operatori dell’Istituzione scolastica degli indirizzi organizzativo-gestionali, educativi, didattici, metodologici e culturali. Lo sfondo integratore a tutto quanto di cui sopra è rappresentato dal PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI SEGUITO ILLUSTRATO:

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Il presente protocollo è stato redatto sulla base delle indicazioni deliberate dal collegio dei Docenti del 24/10/2012 n. 29 affinché risultino attuate in maniera operativa le indicazioni normative contenute nel Decreto Legislativo n. 286/27.7.98-Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; nel DPR del 31/08/1999 N.394 art. 45 comma 4., Linee guida del MIUR per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri CM n° 24 del 01/03/2006 e C. M. 110/14.12.2007 Tale documento intende presentare in modo organico, fruibile, pianificato l’insieme di azioni per affrontare le problematiche connesse all’inserimento scolastico degli alunni stranieri. Esso risulta essere prima di tutto:

uno strumento di lavoro

condiviso da tutti gli operatori a vario titolo implicati nell’inserimento degli alunni stranieri

modificabile, previa proposta e deliberazione in Collegio dei docenti, a seconda delle necessità intervenenti nella scuola Ambiti di azione del Protocollo Il protocollo delinea prassi di carattere:

amministrativo burocratico (iscrizione)

comunicativo e relazionale (prima accoglienza, rapporti con le famiglie immigrate)

educativo-didattiche (proposta motivata di assegnazione alla classe, insegnamento dell’italiano L2, educazione interculturale)

sociale (per eventuali rapporti di collaborazione con il territorio e le istituzioni in esso presenti) Finalità Attraverso lo strumento del protocollo il collegio si propone di:

Definire, mantenere, monitorare, valutare pratiche condivise rivolte all’inserimento degli alunni stranieri

Facilitare e sostenere, nelle diverse fasi, l’inserimento degli alunni

Intervenire per risolvere eventuali discrasie

Avviare relazioni con la famiglia immigrata

Favorire e sostenere lo sviluppo di occasioni che promuovano l’incontro, il dialogo, la reciproca conoscenza tra nativi e stranieri in un’ottica interculturale Contenuti Il Protocollo di Accoglienza :

Prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza/Intercultura

Contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri

Individua e stabilisce fasi e modalità dell’”accogliere a scuola”

Definisce compiti e ruoli degli operatori i implicati nel processo di inserimento Fasi del protocollo di accoglienza

Iscrizione

Prima accoglienza

Determinazione della classe

L’inserimento in classe : i compiti del team docenti / Consiglio di classe

La commissione accoglienza / intercultura

La valutazione

Iscrizione Le pratiche di iscrizione sono seguite almeno da un assistente amministrativo che si occupa della

iscrizione degli alunni stranieri in modo continuativo. Cosa consegnare

1. Modulo di iscrizione

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2. Documento funzionamento della Scuola in Italia. Cosa chiedere

1. Modulo di iscrizione compilato 2. Certificato di vaccinazione, se in possesso o autocertificazione 3. Documento tradotto e convalidato dal Consolato italiano presso il Paese di provenienza, attestante la

classe o Scuola frequentata nel Paese di origine. 4. Opzione di avvalersi o no dell’insegnamento della religione cattolica Cosa trasmettere da un ordine di scuola all’altro 1. Passport (Scheda presentazione alunno)

In accordo con la Commissione intercultura/accoglienza si stabilisce una data per un colloquio con la famiglia e l’alunno.

Prima accoglienza

I docenti della commissione accoglienza effettuano un colloquio con i genitori e l’alunno. Colloquio con i genitori Obiettivi : Dare informazioni sul funzionamento della scuola Dare informazioni sulle richieste della scuola (Patto formativo con la famiglia) Raccogliere informazioni sulla situazione familiare, sulla storia dell’alunno e sul progetto migratorio della famiglia Avere notizie sul funzionamento della scuola nel paese d’origine Cosa consegnare : Orari funzionamento della scuola e calendario scolastico Modulistica utile per le comunicazioni con la scuola Cosa chiedere : Informazioni sulla biografia e sul percorso didattico dell’alunno. Colloquio con l’alunno Obiettivi : Rilevare il livello di scolarizzazione Rilevare il livello di conoscenza della lingua italiana Rilevare le abilità logico – matematiche I colloqui si svolgeranno entro due – tre giorni dall’entrata a scuola. Si può prevedere, in alcuni casi, solo il colloquio con il Dirigente Scolastico per un primo inserimento nella platea scolastica finché non saranno espletate, nel più breve tempo possibile, le prime fasi del protocollo di accoglienza.

Determinazione della classe

L’individuazione della classe è responsabilità del Dirigente Scolastico, secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, sulla base delle indicazioni fornite dalla commissione accoglienza/intercultura. Deve avvenire sulla base dell’età anagrafica e della scolarità pregressa nel Paese di provenienza. Di norma si tratta della stessa classe a quella frequentata nel Paese d’origine, salvo diverse indicazioni sulla base delle seguenti motivazioni:

1. Un diverso orientamento di studi nel Paese di provenienza, che può determinare l’inserimento in una

classe immediatamente inferiore rispetto a quella corrispondente l’età anagrafica.

2. L’accertamento e il riconoscimento del livello di competenze non esclusivamente disciplinari e non

riferite in maniera privilegiata alla lingua italiana; l’accertamento e il riconoscimento di abilità e livelli di

preparazione dell’alunno

3. Il titolo di studio posseduto dall’alunno

4. Il periodo dell’anno scolastico in cui viene effettuata l’iscrizione

5. La valutazione del contesto della classe di inserimento

Una volta scelta la classe, il Dirigente contatterà il presidente della Interclasse docenti per la scuola primaria, i coordinatori di classe per la scuola secondaria, le eventuali commissioni preposte dal Ptof per conoscere la situazione didattica e relazionale della classe dove si intende effettuare l’inserimento; procederà poi all’individuazione della sezione in cui inserire l’alunno straniero. Una volta determinata la classe comunicherà immediatamente il nuovo inserimento all’insegnante coordinatore o agli insegnanti della classe coinvolta, che predisporranno il percorso di accoglienza, in collaborazione con i docenti incaricati del Progetto Accoglienza. Il Consiglio di classe, a seguito della valutazione dei test d’ingresso nelle varie discipline e di un periodo di osservazione, tenuto conto anche dell’equipollenza dei titoli di studio presentati, può decidere l’eventuale possibilità di passaggio ad un’altra classe nel corso dell’anno.

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L’inserimento in classe: i compiti del team docenti / Consiglio di classe

L’attesa Occorre informare gli alunni dell’arrivo di un compagno straniero, fornendo informazioni sulla nazionalità, sulla conoscenza della lingua, individuando il paese sulla cartina geografica, chiedendo agli stessi alunni italiani cosa sanno della nazione di provenienza dell’alunno straniero. Prima relazione Se la situazione classe lo permette, è utile individuare uno o due alunni che affianchino il ragazzo straniero con semplici attività di conoscenza e scoperta della scuola e che lo aiutino nei compiti. E’ opportuno creare un cartellone con alcune parole importanti di prima comunicazione (saluti nelle due lingue, semplici richieste, il nome degli insegnanti, dei professori e delle loro materie, l’orario). Progetto didattico In relazione alle competenze linguistiche dell’alunno, gli insegnanti attivano percorsi individualizzati / personalizzati definendo:

Gli obiettivi minimi da raggiungere nelle singole discipline

Corsi di italiano L2

Testi semplificati Nel caso in cui l’inserimento avvenga ad anno inoltrato (nel secondo quadrimestre), per favorire l’inserimento graduale nella classe con la quale inizierà il percorso nell’anno scolastico successivo, si prevede la possibilità di:

Prolungare il periodo di osservazione

Prevedere una frequenza sulla base di un orario personalizzato

Approntare un progetto individualizzato che preveda la frequenza ai laboratori di italiano L2, all’apprendimento disciplinare, l’utilizzo di testi semplificati e la frequenza come uditore nella classe individuata.

Per gli interventi di prima alfabetizzazione è fondamentale, nel primo quadrimestre, intensificare le ore di

laboratorio di italiano L2, fino a nove ore settimanali, per la realizzazione delle quali potranno essere

temporaneamente sospese le attività di alcune discipline quali: qualche ora della I lingua comunitaria

straniera, la seconda lingua comunitaria o discipline che prevedano le competenze di italiano come

lingua per lo studio: storia, geografia, scienze.

Educazione interculturale Gli insegnanti possono prevedere percorsi di educazione interculturale in collegamento con gli altri soggetti presenti sul territorio, l’Amministrazione comunale, le associazioni e i mediatori culturali che agiscono nel comune. Gestione della comunicazione con le famiglie Se necessario, gli insegnanti utilizzeranno per la comunicazione con le famiglie straniere la modulistica tradotta (che la commissione intercultura predisporrà). Si può prevedere la presenza di un mediatore culturale a scuola in alcuni periodi dell’anno:

Ad inizio d’anno, alla fine del I quadrimestre e alla fine dell’anno

A dicembre, presso la scuola media, per la consegna del foglio informativo sull’orientamento consigliato

per la scelta della scuola superiore

Commissione Accoglienza/Intercultura È stabilmente formata dal:

Dirigente Scolastico

Docente lingua straniera scuola secondaria di I grado

Docente Area Scientifica Sc. Sec. 1° grado:

Docente Area Scientifica Scuola Primaria:

Docente Area Umanistica Scuola Primaria:

Un componente della segreteria (nella fase iniziale degli adempimenti burocratici):

La Commissione è aperta al contributo e alla collaborazione di:

Associazioni di immigrati

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Associazioni di volontariato

Membri dell’ufficio di piano impegnati nelle attività rivolte ai cittadini stranieri nei diversi ambiti e anche in quello scolastico

Alunni stranieri della scuola di non recente immigrazione per attività di sostegno verso i neo-arrivati della medesima etnia.

La Commissione opera in stretto collegamento con i Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione per:

Svolgere le attività iniziali per la conoscenza dell’alunno (foglio notizie, biografia apprenditiva, test di

ingresso, modelli di programmazione..)

Individuare tempestivamente eventuali difficoltà

Rendere conto a tali organi le esigenze individuate e offrire consulenza

La commissione svolge i seguenti compiti:

Tenere i contatti con la segreteria in caso di prima iscrizione degli alunni stranieri

Realizzare i colloqui con i genitori e gli alunni sulla base delle tracce indicate dal presente Protocollo

Fornire indicazioni al Dirigente scolastico per l’assegnazione degli alunni alle classi

Fornire le informazioni ottenute ai docenti della classe in cui l’alunno straniero è inserito

Definire il livello linguistico dell’alunno straniero

Offrire ai docenti di classe un supporto iniziale per la predisposizione di un eventuale percorso linguistico

: primo livello, italiano come lingua della comunicazione; secondo livello, italiano come lingua dello studio.

Contattare, eventualmente, le associazioni che operano sul territorio

Stabilire incontri periodici per affrontare tematiche concrete, organizzare corsi di alfabetizzazione, favorire

lo scambio di conoscenze, far circolare progetti, proposte di spettacoli o laboratori, convegni e corsi di

aggiornamento sulla tematica dell’intercultura.

Valutazione degli alunni stranieri. Al termine dell’anno scolastico, nello scrutinio finale, la certificazione delle abilità raggiunte, delle competenze, delle conoscenze degli alunni stranieri viene effettuata sulla base di parametri equivalenti a quelli del resto della classe. Risulteranno differenti solo le modalità per il raggiungimento (es. obiettivi minimi, ricorso o meno alla facilitazione…ecc) Riguardo alle discipline temporaneamente sospese dal curricolo si apporrà sul documento di valutazione la dicitura “NC (non classificato) perché in corso di prima alfabetizzazione”. Si suggerisce di non protrarre tale sospensione oltre il primo quadrimestre e di introdurre, semmai, una programmazione personalizzata con obiettivi essenziali (nuclei concettuali irrinunciabili delle discipline).

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CAPITOLO VII AREA DELL’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

INTEGRAZIONE TRA CURRICOLO NAZIONALE E LOCALE La nostra scuola , sulla base di rilevazioni relative alle esigenze formative e ai bisogni del territorio, e in sintonia con la normativa riguardante l’Autonomia , si propone di conseguire finalità e obiettivi a carattere istituzionale e specifico della nostra realtà socio-ambientale attraverso attività e iniziative finalizzate alla formazione integrata Scuola-alunno-territorio. Alcune attività di tale percorso formativo a carattere inter e transdisciplinare potranno essere realizzate, eventualmente attraverso accordi di programma, partenariati, accordi di rete, anche con gli Enti Locali con le pro- loco, con i forum giovanili, con altre istituzioni scolastiche, con l’ASL, con il CNR o con altre agenzie con fini formativi congruenti con quelli dell’istituzione in oggetto. Tale progetto, oltre ad essere il collant tra l’offerta formativa propria del curricolo nazionale e quella del curricolo locale, sarà di stimolo per la realizzazione di contenuti e attività connesse alla formazione/educazione all’Ambiente, alla Cittadinanza, alla Salute e Alimentazione, alla Legalità , all’Educazione Stradale e alla Sicurezza e, inoltre, rappresenterà un punto cardine per la realizzazione di finalità fondamentali quali l’Accoglienza, la Continuità, l’Orientamento, le visite guidate e i viaggi di istruzione. I percorsi formativi che saranno realizzati in tale ambito , avendo come finalità fondamentale la formazione integrale della persona e la rappresentazione reale dell’identità ambientale, civile, sociale e culturale dell’uomo, avranno come riferimenti formativi: - gli obiettivi generali del processo formativo - gli obiettivi formativi e specifici delle educazioni alla Cittadinanza e Costituzione - i contenuti disciplinari ad essi afferenti e utilizzeranno: -pregresse esperienze maturate in materia - risorse materiali di cui la scuola è in possesso -risorse professionali interne ed esterne compatibilmente con i fondi disponibili Per l’aspetto operativo e pubblicistico di detta attività formativa, invece, verranno utilizzate: -prestazioni legate alla flessibilità organizzativa e didattico/organizzativa che consente di organizzare i contenuti curriculari ed extracurricolari, i tempi e gli spazi nel modo ritenuto più efficace ai fini dei processi di insegnamento/apprendimento, si applica per l’articolazione dell’orario curricolare, che si diversifica in occasione di determinati momenti progettuali: incontri, dibattiti di approfondimento, manifestazioni interne alla scuola, all’interno e fuori dal territorio, spettacoli e visite guidate . La flessibilità dei tempi si intercala a quella degli spazi e dei gruppi di alunni :flessibilità didattico/organizzativa. Inoltre, sarà verificata costantemente la coerenza e la linearità degli obiettivi formativi generali e di quelli specifici di apprendimento per poter realizzare il prodotto mirato del processo educativo- didattico. I PROGETTI DI SEGUITO ILLUSTRATI SARANNO REALIZZATI IN ORARIO CURRICULARE

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

IGIENE PERSONALE E SALUTE Finalità

Avere cura di se stessi Obiettivi

Acquisire dei comportamenti corretti di igiene personale Avere informazioni sui comportamenti corretti d adottare al fine di tutelare la salute Destinatari

Classi prime della Scuola Secondaria dell’Istituto in orario curricolare Metodologia

Lezioni frontali

Lavori di gruppo

Visione di messaggi pubblicitari ALIMENTAZIONE E SALUTE Finalità

Promuovere azioni positive per diffondere la cultura di una corretta alimentazione prevenendo così patologie e/o disturbi di tipo alimentare.

I PERCORSI FORMATIVI DELLE EDUCAZIONI:

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

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Obiettivi

Far riflettere sulle proprie abitudini alimentari in rapporto al reale valore nutrizionale del cibo

Intervenire sulle scelte alimentari degli alunni

Prevenire comportamenti a rischio nel rapporto con il cibo

Acquisire un modello alimentare corretto senza rinunciare al piacere e al gusto del cibo

Guidare i ragazzi alla lettura delle etichette per favorire scelte ragionate dei prodotti

Analizzare il cambiamento delle abitudini alimentari e dei consumi nella società odierna Destinatari

Classi seconde della Scuola Secondaria dell’Istituto in orario curricolare Metodologia

Lezioni frontali

Lavori di gruppo

Visione di messaggi pubblicitari DALLA PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE ALLA PROMOZIONE DELLO STAR BENE Finalità

Informare correttamente sul tema

Rafforzare i fattori protettivi

Promuovere il benessere Obiettivi

Informare su rischi e significati

Aumentare le conoscenze sul fenomeno dipendenza

Facilitare la capacità di riflessione e verbalizzazione di eventuali difficoltà legate alla tematica

Prevenire l’instaurarsi di alcune abitudini Destinatari

Classi terze della Scuola Secondaria dell’Istituto in orario curricolare Metodologia

Lezioni frontali

Lavori di gruppo

Visioni di filmati Discussione con la classe, brainstorming

Durata

Anno scolastico 2015/16

Beni e servizi

Materiale didattico: CD, cartucce stampanti, cartoncini, cartoncini bristol, colori pastelli, colori tempera, risme carta per fotocopie. Strumenti: PC con video proiettore; LIM

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Le ragioni del progetto Il mandato della scuola che si assume l’onere dell’ educare alla legalità è ambizioso e tortuoso, in quanto, di fronte alle varie forme di criminalità e di illegalità, che tendono a sostituire alle regole del diritto quelle della sopraffazione e della violenza, ha il compito di promuovere prima una riflessione e poi una riaffermazione dei valori irrinunciabili della libertà e dei principi insostituibili della legalità. L’educazione alla legalità, intesa come acquisizione di una coscienza civile e come promozione di una cultura del rispetto delle regole di convivenza sociale, è, e deve essere, l’obiettivo primario dell’istruzione. La scuola intende operare alla costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri che la Cittadinanza impone, disponibile e collaborativa verso il bene comune, ben integrata nella società, ma anche capace di accogliere i vantaggi che le diversità, sotto varie forme in cui oggi si presentano, offre. Ecco perché l’educazione alla legalità rappresenta, nell’attuale momento storico in cui la nostra società diventa sempre più complessa e contraddittoria, uno degli aspetti fondamentali della formazione integrale della persona. E’ importante, dunque, che gli adolescenti crescano il più possibile in maniera sana non solo sul piano fisico ma anche su quello intellettuale, morale, spirituale e sociale, in condizioni di libertà e di dignità e che sviluppino capacità di giudizio personale, senso di responsabilità morale e sociale, diventino membri consapevoli della società e vivano le leggi come opportunità e non come limiti. La scuola, in quanto contesto privilegiato di esperienze per la stragrande maggioranza degli adolescenti, appare il luogo ideale per la prevenzione di comportamenti a rischio e per l’organizzazione e l’attuazione di interventi atti a sostenere i processi di crescita. Essa, inoltre, è l’unica istituzione educativa, non

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familiare, nella quale praticamente tutti gli adolescenti elaborano e costruiscono l’immagine di sé in rapporto alla società nella quale vivono. Per tutte queste ragioni l’ “Istituzione scuola”, può e deve essere protagonista della diffusione della cultura della legalità, per una migliore convivenza tra diversi, nel rispetto delle regole e per una società più giusta.

COLLEGAMENTI CON IL PTOF

BISOGNI FORMATIVI SOGGETTIVI

IDENTITA’ CONSAPEVOLE, APERTA E PLURALE

VALORI FONDAMENTALI DELLA CONVIVENZA CIVILE

SICUREZZA

AUTONOMIA E AUTOCONTROLLO

AUTONOMIA DI PENSIERO , DI GIUDIZIO, DI AZIONE

SVILUPPO DEL PENSIERO DIVERGENTE

COMPETENZE RELAZIONALI

COMPETENZE COMUNICATIVE E OPERATIVO-PROGETTUALI

CONOSCENZA DELLA REALTA’ LOCALE E, IN PROSPETTIVA, DI QUELLA GLOBALE

ORIENTAMENTO

OBIETTIVI FORMATIVI PER UNA CITTADINANZA CONSAPEVOLE E ATTIVA

-Essere consapevole dei diritti e dei doveri nella società civile così come previsti dalla norme costituzionali -Saper affrontare con responsabilità e autonomia i problemi personali, e della comunità sociale e civile -Saper rispettare gli impegni presi in un gruppo e le regole comuni del vivere insieme -Conoscere e attivare comportamenti atti a promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale per sé e per gli altri -Sapersi comportare in diversi luoghi e situazioni in relazione a codici e regolamenti garantendo, quindi, la sicurezza propria e altrui

FINALITA’

L’Apprendimento Unitario a cui tende tale progetto è la promozione della cultura della legalità e della consapevolezza di essere titolari di diritti e contestualmente soggetti di doveri all’interno della società civile, della cui crescita e sviluppo si è personalmente responsabili. A tal fine è utile avviare una lettura e analisi di alcune delle tante problematiche che affliggono la società civile del nostro tempo, e che hanno man mano contribuito a sgretolare valori quali: il rispetto, l’accoglienza e la tolleranza dell’altro la solidarietà la democrazia la giustizia La sfida educativa che questa Istituzione scolastica si prefigge, dunque, è proprio quella di guidare questi nostri ragazzi alla riscoperta e affermazione di valori guida per una società civile più giusta e soprattutto garante del loro futuro di cittadini.

OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI

Educare alla conoscenza di se stessi, alla valutazione delle proprie attitudini e capacità per cercare

soluzioni razionali ai problemi e per potersi far carico di compiti significativi e socialmente riconosciuti

Educare alla convivenza democratica

Educare ad una relazionalità positiva

Educare all’ascolto , all’accettazione e all’accoglienza di tutti

Educare al dialogo e al confronto pacifico

Educare alla responsabilità civico-sociale fonte di benessere per sé e per gli altri

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Educare al senso di appartenenza alla società civile per riconoscere e contrastare ogni forma di abuso

e inosservanza delle regole

Educare alla cittadinanza attiva e all’impegno comune per la legalità

OBIETTIVI METACOGNITIVI

Riflettere sulla propria e altrui persona, e sviluppare il senso di responsabilità e autonomia

Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo e partecipazione attiva

Sviluppare la capacità di ascolto delle ragioni altrui e trovare soluzioni condivise

Osservare e riflettere sulle situazioni di conflitto, sul perché si originano e quali soluzioni adottare per

risolverle

Riconoscere e analizzare comportamenti a rischio e/o atteggiamenti tendenti alla sopraffazione

Favorire lo sviluppo di un’autonomia di giudizio e di uno spirito critico, strumenti mentali indispensabili per

saper discriminare le varie forme di comportamento.

Riconoscere la complessità della società civile prendendo esempi dalla Storia e dal vissuto quotidiano

Promuovere lo sviluppo di una coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI

Conoscere e rispettare le regole della convivenza democratica e le leggi fondamentali dello Stato

Ascoltare e /o leggere e comprendere testi di vario tipo e genere che trattino tematiche quali il rispetto

delle diversità, il bullismo, l’abuso di alcool e droghe, la violenza contro le donne

Visione di film, documentari e cortometraggi e discussione collettiva

Discutere e condividere riflessioni su varie forme di ingiustizia e illegalità, da quelle “piccole”, quotidiane,

a quelle “grandi”

Analisi delle situazioni di disagio che potrebbero innescare atteggiamenti di bullismo

Analisi storica di fenomeni legati alla discriminazione dei “diversi”, dell’abuso di alcool e droghe, della

violenza contro le donne

Leggere biografie e discutere su figure di costruttori di pace e legalità

Stimolare forme di scrittura creativa e/o rielaborazione di contenuti attraverso immagini utilizzando anche

le nuove tecnologie

COMPETENZE ATTESE INDICATORI:

competenze sociali e civiche

competenze relazionali

competenze comunicative

competenze operativo-progettuali

DESCRITTORI

Assume atteggiamenti e attiva comportamenti di rispetto per la propria vita e per quella altrui

Rispetta e attiva le regole della convivenza democratica in contesti , pubblici e privati, e in situazioni del vivere quotidiano:

Interviene nei conflitti tra compagni di classe e non, ponendosi come mediatore, aiutando a riconoscere le ragioni dell’altro senza usare mai alcuna forma di violenza né verbale né fisica

Assume atteggiamenti e comportamenti di solidarietà umana

Manifesta comportamenti di collaborazione, cooperazione e negoziazione nelle varie circostanze legate alla vita di relazione

Si apre agli altri col dialogo e cerca soluzioni condivise ai problemi emergenti

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SVILUPPO DEL PROGETTO

Attività di sviluppo delle tematiche :il rispetto delle regole, il bullismo, l’alcolismo e la dipendenza dalle droghe, la violenza contro le donne in ambito curriculare

METODOLOGIA

Sarà ridotta al minimo la lezione frontale privilegiando la didattica attiva di tipo laboratoriale: - protagonismo del soggetto apprendente -partecipazione attiva alla costruzione della conoscenza: la cooperazione e, come modalità il “fare” e quanto più possibile il “fare insieme” -il metodo attivo ed esattamente di tipo globale, analitico-percettivo, induttivo-deduttivo per favorire lo sviluppo del pensiero logico, - il metodo interdisciplinare, affinché il frazionamento delle conoscenze venga ridotto al minimo; la ricerca, dunque, all’interno dei vari contenuti e metodi, di analogie di struttura che permetteranno di conseguire agevolmente gli obiettivi trasversali; - il metodo della ricerca e ricerca-azione , intesa come attività operativa volta alla soluzione di problemi; quindi, le strategie di didattica attiva e laboratoriale più efficaci da adottare sono: - brainstorming - conversazione clinica - cooperative learning - peer tutoring - mastery learning

RISORSE PROFESSIONALI

-Trattandosi di tematiche afferenti all’Educazione alla Legalità, e quindi a carattere formativo trasversale,

tutti i docenti possono partecipare alla realizzazione di tale percorso, ma in modo specifico i docenti

dell’Area linguistico-artistico-espressiva, dell’Area Storico-geografica, dell’Area scientifica

CLASSI COINVOLTE

Le classi I della Scuola Secondaria di Primo Grado

Le classi II della Scuola Secondaria di Primo Grado

Le classi III della Scuola Secondaria di Primo Grado

SUSSIDI

Articoli di giornale, testi antologici, testi di studi sociali , film, documentari, cortometraggi, video.

STRUMENTI

Computer con collegamento ad Internet

Lavagna interattiva multimediale

SEDI E SPAZI

I percorsi formativi di cui sopra saranno attuati nelle aule, nei laboratori multimediali e negli spazi

laboratoriali di cui dispongono i plessi della Scuola e Secondaria di Altavilla Irpina e il plesso della Scuola

Secondaria di Grottolella

VERIFICA E VALUTAZIONE

VERIFICA

-Osservazioni sistematiche relative alla sfera sociale, affettivo-relazionale e motivazionale degli alunni

durante lo svolgimento del percorso progettuale

- Rielaborazioni e/o sintesi scritte o grafiche

VALUTAZIONE

Monitoraggio in itinere per il controllo dell’efficienza degli interventi in atto;

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Valutazione degli esiti attesi in termini di acquisizione e/o implementazione di competenze a livello socio-

affettivo-relazionale, comunicativo e culturale.

PREMESSA

L’istanza della continuità educativa investe l’intero sistema formativo di base.

La continuità sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo a un percorso scolastico unitario, organico e

completo, e si pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di

scuola; per questo richiede un percorso coerente che valorizzi le competenze già acquisite dai bambini e dai

ragazzi e riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola.

L’idea centrale di tale progetto ( continuità verticale fra i diversi segmenti scolastici, in particolare tra scuola

dell’infanzia, elementare e media) è quella di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sia di

carattere cognitivo, sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di

apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di

partecipare per essere, da subito, protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del “nuovo”, per evitare un

brusco passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria fino alla scuola secondaria di I grado.

OBIETTIVI GENERALI DEL PERCORSO Avviare forme di comunicazione continua tra i vari ordini di scuola (scambio di informazioni che riguarda sia gli

allievi sia i modelli educativi e organizzativi).

Progettare iniziative didattiche congiunte (lezioni didattiche incrociate, realizzazione di progetti in comune, realizzazione di progetti trasversali ai vari campi di esperienza o alle varie discipline o alle educazioni).

Stabilire rapporti pedagogici e non soltanto burocratico - funzionali tra ordini scolastici diversi (condurre iniziative volte ad assicurare la reciproca conoscenza e la possibilità di collegamenti strutturali attraverso il coordinamento dei rispettivi curricoli).

LE AZIONI DEL PIANO : I BAMBINI

Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico: Progetto orientamento.

I bambini della Scuola dell’Infanzia visitano la Scuola Elementare, dove gli insegnanti e gli alunni delle classi quinte si rendono disponibili a presentare il nuovo ambiente, illustrare i materiali prodotti, praticare attività comuni e fare festa con loro.

Nel primo periodo del nuovo anno scolastico: Progetto accoglienza

Conoscenza del nuovo ambiente educativo(spazi, tempi, persone, organizzazione).

Progettazione degli spazi in modo da richiamare la Scuola dell’Infanzia (angolo dei giochi, poster murali).

Progettazione di tempi e attività adeguati a un graduale inserimento nella nuova realtà scolastica (le insegnanti accompagnano i bambini per i primi due giorni di scuola e fanno attività insieme alle insegnanti delle classi prime).

Nel corso dell’anno scolastico:

Attivazione di progetti in verticale

LE AZIONI DEL PIANO : I GENITORI. Nei primi giorni di scuola , incontro di accoglienza con i genitori e gli insegnanti per uno scambio di informazioni. LE AZIONI DEL PIANO : GLI INSEGNANTI Al termine dell’anno scolastico:

Consegna del profilo dei bambini della scuola dell’infanzia.

Presentazione del gruppo sezione alle insegnanti delle future prime.

Il Dirigente Scolastico attraverso il lavoro della commissione continuità raccoglie informazioni di massima da utilizzare nella formazione delle classi. All’inizio dell’anno scolastico successivo:

Incontro tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e delle classi prime della primaria per la formazione delle classi.

Incontro tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e delle classi prime per programmare insieme il primo periodo scolastico.

Incontro successivo degli insegnanti per un confronto tra quanto osservato nelle prime settimane di scuola e gli elementi trasmessi dagli insegnanti della scuola dell’Infanzia. Nel corso dell’anno scolastico:

Attività della Commissione per l’elaborazione del Profilo dei singoli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia.

IL PROGETTO CONTINUITA'

IL PIANO OPERATIVO : SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA

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LE AZIONI DEL PIANO: I RAGAZZI Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico:

Visita della scuola media da parte dei ragazzi delle classi quinte della primaria. I compagni della scuola media,

insieme ai professori , presentano le strutture,le gli ambienti laboratori ali, le strumentazioni tecnologiche, le attività,

le iniziative didattiche.

Presentazione dell’organizzazione della scuola secondaria a cura del responsabile o della funzione strumentale

Area Alunni

Conoscenza degli alunni e del percorso formativo.

Nel corso dell’anno scolastico:

Progettazione di iniziative e attività comuni (lezioni didattiche incrociate, progetti trasversali, disciplinari, linguaggi

non verbali, laboratori, realizzazione di progetti comuni, partecipazione a manifestazioni interne o pubbliche

,partecipazione a concorsi, momenti ricreativi comuni.

LE AZIONI DEL PIANO : I GENITORI Prima delle iscrizioni alla scuola secondaria:

Visita alla scuola primaria da parte dei docenti della scuola secondaria per un primo approccio con gli alunni e i genitori.

Incontro presso la scuola secondaria con i docenti per illustrare le finalità e le modalità di svolgimento delle attività.

Momento di accoglienza da parte del Dirigente che saluta i genitori, presentando i consigli di classe, i tempi delle attività, i servizi.

LE AZIONI DEL PIANO : GLI INSEGNANTI Al termine dell’anno scolastico:

Scambio di informazioni sul gruppo classe e i singoli alunni anche al fine della formazione delle classi.

Collazione dei piani personalizzati e dei documenti di valutazione da parte degli insegnanti della scuola elementare.

Nel primo periodo dell’anno scolastico:

Incontro di verifica tra i docenti della scuola media e delle precedenti classi quinte.Nel corso dell’anno scolastico:

Attività della Commissione per l’elaborazione dei Piani personalizzati degli alunni delle classi quinte. Gli obiettivi di tale progetto , sottolineano che il fine generale dell’educazione si concretizza nella coppia di valori

“istruzione e piena formazione personale”.

Né l’una né l’altra di queste finalità possono essere disattese dai tre ordini di scuola, ma devono essere obiettivo di

intenti e sforzi comuni.

MONITORAGGIO,VERIFICA,VALUTAZIONE

-Ricaduta positiva dell’attività. -Congruenza tra obiettivi proposti ed esiti conseguiti. -Innalzamento del numero degli iscritti.

PREMESSA Nell’ottica di una Scuola che sta cambiando rapidamente e in cui è ampia e diversificata l’offerta caratterizzante gli istituti di II grado, soprattutto in seguito ai decreti di Riordino, DPR.87,88 e 89 del 2010, la scelta della scuola superiore risulta oggi tanto più difficile e incerta . Riteniamo, pertanto, le attività di orientamento momento centrale per favorire scelte motivate e consapevoli ai fini della costruzione di un progetto di vita in cui l’alunno sia il vero protagonista . A tal scopo, diventano prioritari: la costruzione di un processo che porti alla conoscenza di sé e la progettazione di interventi di orientamento che vedano coinvolti i ragazzi in attività in cui siano parte attiva e non semplici destinatari.

IL PIANO OPERATIVO : SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA

PROGETTO ORIENTAMENTO SCOLASTICO

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FINALITA’

Possibilità di fare emergere premesse indispensabili per la piena realizzazione di personalità che, in questa giovane età, sono ancora pressoché intatte sia a livello di potenzialità che a livello di originalità.

Sviluppare percorsi che prevedano nuove forme di partecipazione alla vita della scuola di alunni, famiglie, territorio.

Sviluppare attività integrate fra le scuole del territorio, con organizzazione di docenti delle Scuole secondarie di secondo grado, che possano valorizzare e mettere in comune le risorse disponibili.

Progettare e realizzare moduli didattici per l’orientamento in ingresso e formativo degli studenti

OBIETTIVI

Favorire negli alunni la conoscenza di sé per continuare il cammino di orientamento e di scoperta delle proprie attitudini.

Aiutare gli alunni a riflettere su se stessi e sulla vita che li attende a breve e lungo termine.

Scoprire il proprio valore in quanto persone.

Far capire ad ogni alunno che è parte attiva del suo processo di crescita, del suo futuro ruolo nella società, della sua piena e felice esistenza nel mondo.

Offrire occasioni che stimolino la partecipazione attiva dell’alunno e il rinforzo motivazionale per mezzo di esperienze di apprendimento diversificate.

Rafforzare basilari processi di apprendimento.

Favorire la conoscenza dei vari percorsi formativi e degli indirizzi degli istituti di istruzione superiore e l’assetto organizzativo e didattico dell’obbligo scolastico e formativo.

ORIENTAMENTO COME AUTO – ORIENTAMENTO

I ragazzi dovranno essere avvicinati ad una conoscenza iniziale del mondo del lavoro, per aiutarli a riflettere su di sé, sulle proprie caratteristiche ed interessi, a scoprire ed esercitare le proprie potenzialità, prima di decidere che cosa fare dopo la scuola media. Il momento della scelta viene sottolineato ma non drammatizzato; va infatti ricordato che non esiste la scuola giusta in assoluto e che la scelta fatta a 14 anni può essere rivista ed eventualmente modificata nel corso del biennio comune degli istituti di istruzione superiore o anche durante il percorso di studio del triennio. Il processo di orientamento diviene cosi parte integrante del progetto formativo che prefiguri obiettivi condivisi a cui concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo e di contenuto.

PROGRAMMAZIONE DELL’ORIENTAMENTO EDUCATIVO

Per instaurare un processo orientativo nell’individuo, è indispensabile agire a livello cognitivo in tre fondamentali direzioni:

la conoscenza di sé del soggetto, intesa come capacità di rilevare le proprie caratteristiche personali, quali interessi, attitudini ed aspirazioni, che condizionano ogni processo di scelta scolastica;

l’acquisizione di informazioni su aspetti specifici ed oggettivi della realtà esterna (possibili itinerari formativi, mondo del lavoro, ecc.) che grandemente influenza le scelte e le decisioni che l’individuo può assumere;

operare una scelta tramite l’adozione di un’ adeguata strategia decisionale, che consenta una selezione ed una gestione attiva delle informazioni acquisite.

FASE ATTUATIVA DEL PROGETTO ORIENTAMENTO

Il progetto prevede due momenti correlati tra loro: uno di carattere formativo da realizzare sul gruppo classe con il concorso di tutte le discipline , l’altro di tipo formativo/informativo da realizzare con contributi e/o input formativi esterni all’istituzione .

FASE FORMATIVA

Percorso orientativo di carattere formativo inteso come proseguimento di un lavoro iniziato sin dalla classe prima.

CLASSE PRIMA OBIETTIVI

-Avviare la conoscenza di sé e del nuovo contesto scolastico. -Collaborare e cooperare per creare un ambiente sereno, fiducioso e costruttivo. -Sviluppare capacità di valutazione e autovalutazione -Conoscere il proprio territorio e il proprio ambiente di vita con particolare attenzione agli aspetti economico-produttivi -Saper fare raffronti fra il proprio territorio e le risorse presenti in esso e quello nazionale CLASSE SECONDA OBIETTIVI

-Potenziare le abilità relazionali: esprimersi e rapportarsi con gli altri

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-Saper analizzare la realtà esterna -Saper fare raffronti fra gli aspetti economico-produttivi del proprio paese e di quelli europei -Rafforzare l’autostima. -Sviluppare le capacità progettuali CLASSE TERZA OBIETTIVI

-Sviluppare le capacità critiche: riconoscere le risorse personali, le proprie abilità e competenze al fine di compiere scelte adeguate -Saper trarre informazioni e rapportarsi con la realtà esterna Saper fare raffronti fra gli aspetti economico-produttivi a livello globale -Saper riflettere sulle difficoltà, sull’impegno e sulle possibili gratificazioni legate alla scelta di un corso di studi, di una professione o di un mestiere -Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione, leggere grafici e statistiche -Compiere scelte consapevoli per delineare un proprio progetto di vita FASE FORMATIVO/ INFORMATIVA ATTIVITA’

Dal mese di dicembre, gli alunni delle classi terze potranno visitare le scuole secondarie di 2° grado, preferite dalla maggioranza degli stessi, dove incontreranno docenti che illustreranno i programmi, gli obiettivi e gli sbocchi professionali della scuola che rappresentano. La scuola inoltre accoglierà le scuole secondarie di 2° grado nel proprio Istituto in modo da permettere ai ragazzi di porre loro delle domande in modo da chiarire eventuali dubbi e incertezze ed eventualmente partecipare a stage orientativi presso gli stessi istituti che hanno realizzato la fase formativo/informativa. Contemporaneamente a questi incontri, studenti e genitori, durante le giornate di Open Day, potranno visitare le scuole secondarie di 2° grado preferite, accolti e guidati da docenti e dirigenti scolastici. Saranno informati di queste giornate dalla F.S “Orientamento e Continuità” che consegnerà di volta in volta, a docenti e alunni delle classi terze, tutto il materiale divulgativo che le scuole invieranno. FASE VALUTATIVA

Sottoporre agli alunni un questionario del percorso di orientamento in vista della scelta della scuola superiore. Saranno distribuiti i moduli di iscrizione che saranno ritirati e controllati dalla referente all’orientamento e consegnati in segreteria. In caso di mancata iscrizione la F.S provvederà a segnalare in tempo l’inadempienza. Ai genitori sarà consegnato in tempo utile il consiglio orientativo formulato dal Consiglio di classe e i docenti saranno a disposizione delle famiglie per qualsiasi chiarimento.

REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

-Viste le CC.MM n. 623 del 02.10.96 e n. 291 del 14.10.92, con le quali vengono impartite direttive per

l’organizzazione e realizzazione di visite e viaggi di istruzione e scambi culturali con l’estero o connesse ad attività sportive, -Visto il regolamento di Istituto il collegio dei docenti, acquisiti i pareri dei consigli di intersezione,di classe e dei rispettivi rappresentanti della componente genitori, propone quanto segue: FINALITA’

La finalità principale di queste iniziative formative è l’integrazione della normale attività educativo –didattica, con la realtà esterna anch’essa ricca di “saperi” e di esperienze. L’attività didattica non si svolge solo in classe e sui testi scolastici: la lezione itinerante, le visite didattiche e/o guidate e i viaggi d’istruzione, il rapporto diretto con ambienti e documenti costituiscono il naturale complemento per le lezioni, rendono più efficace l’insegnamento, attivano l’attenzione degli studenti e ne stimolano i processi di conoscenza. A tal fine il ruolo dei docenti nella programmazione delle iniziative e nella scelta degli itinerari è prioritario e decisivo. Tutte le attività di questo tipo vanno, dunque, inquadrate nel progetto formativo della scuola e risultano coerenti con gli obiettivi educativo- didattici, con i piani di studio e con gli interessi degli alunni al fine di favorire non solo le esperienze di apprendimento ,ma anche la maturazione della personalità, il rapporto docente-alunno e la competenza socio-relazionale in genere.

OBIETTIVI

Educare alla comprensione e accettazione delle tradizioni culturali, religiose, storiche e sociali di altri popoli

attraverso il confronto di luoghi e situazioni di vita differenti da quelle locali.

Conoscere direttamente i beni culturali e ambientali per comprendere l’importanza di valorizzarli, tutelarli e

conservarli.

Saper contestualizzare nel tempo e nello spazio fatti, eventi e trasformazioni storiche.

Dotarsi di strumenti atti a cogliere le peculiarità e le specificità degli ambienti visitati.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

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Saper fare un’analisi, un confronto e successivamente una relazione su quanto appreso finalizzando il tutto

all’approfondimento e alla problematizzazione dell’esperienza.

Ampliare le motivazioni dell’apprendimento.

Coinvolgere nell’attività didattica il contesto.

Approfondire le proprie conoscenze per tradurle in competenze.

CRITERI ORGANIZZATIVI:

1. Le visite guidate ed i viaggi d'istruzione saranno organizzati ed effettuati nel rispetto della normativa vigente in materia 2. Le uscite devono essere coerenti con il progetto didattico 3. Nel corso dell’ a.s. si possono prevedere più visite guidate nel territorio comunale o in quelli immediatamente vicini per visite ad aziende e ambienti di lavoro 4. La scuola, infine, valuta anche la partecipazione a spettacoli teatrali per avvicinare i ragazzi al teatro ed ai suoi linguaggi 5. Nella scelta degli itinerari bisogna tener conto della posizione geografica della scuola e dell’età degli alunni/studenti 6. Stabilire il periodo più adatto e conveniente rispetto ai momenti dell’attività didattica 7. Per la realizzazione di tali attività le sezioni di scuola dell’infanzia funzioneranno solo in orario antimeridiano per cui si potrà avere la compresenza di entrambi i docenti delle sezioni che possano fungere da accompagnatori, garantendo vigilanza e sicurezza degli alunni.

DESTINATARI Alunni scuola della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di Altavilla Irpina, Grottolella e Torrioni

METODOLOGIA In linea con l’attività didattica programmata, si organizzeranno ricerche propedeutiche alla conoscenza diretta dei luoghi da visitare. Si sensibilizzeranno gli alunni a stabilire rapporti interpersonali costruttivi, nel rispetto delle regole, dei ruoli, dell’ambiente e del patrimonio artistico.

DURATA Uscite didattiche in orario scolastico. Visite guidate nell’ambito di un giorno . RISORSE UMANE Docenti della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di Altavilla Irpina, Grottolella e Torrioni - personale ausiliario - genitori - eventuali guide turistiche. ORGANIZZAZIONE

Iniziative per classi parallele o in verticale.

Quando possibile si utilizzerà lo scuolabus per uscite nel circondario.

Il docente referente si prenderà cura di distribuire informazioni sui luoghi da visitare, prenotare eventuali visite a musei o parchi, raccogliere le autorizzazioni, gli elenchi alunni e la disponibilità dei docenti accompagnatori dai coordinatori di classe, organizzare la partenza e fornire ai docenti accompagnatori tutto il necessario per la realizzazione della visita guidata.

Grande importanza assume il momento preparatorio della visita all’interno del Consiglio di Classe, Interclasse ed Intersezione, per cui verrà predisposto del materiale didattico utile a fornire agli studenti le appropriate informazioni durante la visita, per una successiva rielaborazione in classe dell’esperienza vissuta.

Le quote di partecipazione, le autorizzazioni e la disponibilità dei docenti accompagnatori devono essere consegnati alla docente referente da ogni coordinatore di classe, almeno dieci giorni prima della data prevista per la visita didattica.

Per la scuola dell’Infanzia e primaria è previsto un docente accompagnatore ogni dieci alunni, per la scuola secondaria di primo grado, uno ogni quindici alunni.

E’ auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all’interno del Consiglio interessato.

Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altre scuole o plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni.

Collaboratori Scolastici e genitori, in casi eccezionali (motivazione valida) e previa autorizzazione del Dirigente scolastico, possono partecipare alle visite guidate , in ogni caso non possono sostituire il docente nelle sue responsabilità, ma possono con lui facilitare la vigilanza e lo svolgimento dell’attività.

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CAPITOLO VIII AREA DELL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

In relazione ai bisogni formativi degli allievi:

rendersi conto delle proprie capacità per rafforzare l’autostima;

sentirsi sicuri;

aver bisogno di stare con gli altri;

aver bisogno di comunicare come presupposto fondamentale per un’equilibrata crescita psico-fisica; in base alle richieste dell’utenza indiretta, così come risultate dalle rilevazioni del processo di Autoanalisi e Valutazione d’Istituto, e alla disponibilità delle risorse strutturali e professionali di cui la scuola dispone, il collegio dei docenti delibera: la progettazione di attività e insegnamenti facoltativi ed extracurricolari, che amplieranno l’offerta formativa del nostro istituto. Tali attività si svolgeranno in orario pomeridiano aggiuntivo, o in orario curriculare per la scuola dell’Infanzia,saranno frequentate dagli alunni che ne abbiano fatto espressa richiesta e/o siano stati selezionati, e avranno modalità di realizzazione e durata in relazione alle risorse economiche disponibili. Attraverso gli insegnamenti e le attività di AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ci si propone di :

Offrire una gamma di proposte educative che, in sintonia con le finalità e gli obiettivi istituzionali e con le scelte educativo-didattiche compiute dalla scuola, consolidino la nostra offerta formativa;.

Consentire ad ogni alunno di trovare delle risposte ai propri bisogni, scoprire le proprie attitudini al fine di stimolare la sua motivazione;

Dare significato e valore alle ore pomeridiane, contribuendo alla prevenzione e alla rimozione di eventuali forme di disagio e/o devianza ;

Consentire agli alunni di svolgere attività operando in gruppi eterogenei formati sulla base di attitudini e preferenze, consentendo il massimo sviluppo della socializzazione e delle potenzialità individuali;

Mettere in luce aspetti della personalità dei ragazzi, interessi ed attitudini per poter compiere scelte future consapevoli;

Favorire la socializzazione fra gli alunni di classi e sezioni diverse ;

Recuperare lo svantaggio, ma anche potenziare l’apprendimento di chi si trova a livelli superiori;

Favorire rapporti più proficui insegnante-alunno;

Interagire in maniera sempre più efficace e proficua con l’ extra scuola. TEMPI e MODALITÀ Le attività progettate si svolgeranno in due fasi:

a) Fase teorica, che avrà lo scopo di avviare la motivazione e lo sviluppo delle strumentalità e abilità cognitive adeguate alla realizzazione dei percorsi progettuali.

b) fase operativa , che avrà lo scopo di predisporre e realizzare i prodotti finali delle attività. In questa attività, gli alunni potranno eventualmente essere guidati da esperti esterni, oltre che dai responsabili interni dei progetti. La fase teorica e la fase operativa saranno svolte in orario aggiuntivo pomeridiano e sarà calata su singoli gruppi classe o su gruppi eterogenei provenienti da classi diverse. DESTINATARI Gli alunni che abbiano fatto espressa richiesta PERSONALE COINVOLTO I responsabili dei progetti, un docente per ogni gruppo eterogeneo di almeno 15 alunni, o sull’intero gruppo classe, e, in mancanza di disponibilità di esperti interni,si potrà ricorrere a personale esperto esterno, selezionato in seguito a bando di selezione pubblica compatibilmente con le risorse economiche. RISULTATI ATTESI In riferimento agli obiettivi prefissati i risultati attesi sono relativi sia allo sviluppo di adeguati strumenti culturali, in termini di conoscenze e abilità specifiche, che delle seguenti competenze:

relazionali

comunicative

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operativo - progettuali

VERIFICA Si procederà con osservazioni sistematiche relative alla sfera sociale, affettivo-relazionale e motivazionale degli alunni durante lo svolgimento del percorso progettuale. Saranno, inoltre, somministrate:

realizzazione e pubblicizzazione del prodotto finale attraverso una manifestazioni, spettacoli, convegni o

eventi pubblici

VALUTAZIONE

Monitoraggio in itinere per il controllo dell’efficienza degli interventi in atto

Valutazione degli esiti attesi in termini di ricaduta su tutto il processo di insegnamento- apprendimento

Rilevazione del livello di gradimento del progetto sul versante alunni, genitori, enti locali

Eventuale certificazione delle competenze acquisite e/o premiazioni

STRUMENTI DI RENDICONTAZIONE - Dichiarazione di avvio e dichiarazione di assunzione della responsabilità progettuale - Registro del progetto numerato e vidimato dal dirigente per registrare i partecipanti e, per ogni incontro, firme di presenza alunni- operatori- attività svolta - questionari di gradimento da somministrare a: alunni, genitori, enti locali

SINTESI PROGETTI DI AMPLIAMENTO

I PROGETTI DI SEGUITO RIPORTATI SARANNO REALIZZATI A VALERE SUL FONDO DELL’ISTITUZIONE. PERTANTO, IN RELAZIONE ALLA DISPONIBILITÀ FINANZIARIA POTRANNO ESSERE STABILITE LE ORE E LE EVENTUALI SPESE PER MATERIALI DI FACILE CONSUMO DA DESTINARE AI SINGOLI PROGETTI.

AMBITO DI INTERVENTO

TITOLO DEL PROGETTO

SEDI DESTINATARI

SCUOLA dell’ INFANZIA(pag.52)

EDUCAZIONI: CITTADINANZA E LEGALITÀ

CONOSCERSI PER DIVENTARE AMICI

ALTAVILLA GROTTOLELLA TORRIONI

TUTTI GLI ALUNNI

SCUOLA PRIMARIA(Allegato 2) SVILUPPO COMPETENZE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALI e COMUNICATIVE

UN LIBRO PER AMICO

ALTAVILLA IRPINA GROTTOLELLA

TUTTI GLI ALUNNI

SCUOLA SECONDARIA(Allegato 3) SVILUPPO COMPETENZE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALI e COMUNICATIVE

NOI NEL…..MONDO

ALTAVILLA GROTTOLELLA

TUTTI GLI ALUNNI

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CAPITOLO IX DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO

PREMESSA L’Unità di Autovalutazione ha compilato il RAV mettendo in evidenza i punti di forza e di debolezza del nostro istituto. La fase successiva ha riguardato la definizione e la pianificazione delle azioni di miglioramento sulla base delle criticità riscontrate. Il relativo piano, comprendente obiettivi di miglioramento a breve e lungo termine, prevede i seguenti processi di intervento, relativi agli esiti (prove standardizzate Invalsi), ai processi (costruzione di specifici indicatori per la valutazione delle competenze chiave di cittadinanza). Sintesi esiti del RAV

PRIORITA'

TRAGUARDI

AREA DI PROCESSO

OBIETTIVO

DI PROCESSO

Migliorare i risultati nelle prove

standardizzate nazionali scuola

primaria

Incentivare i comportamenti atti a promuovere il rispetto di codici e regolamenti

Avvicinare tutte le classi ai risultati della media

nazionale

Favorire lo sviluppo di cittadini consapevoli e rispettosi di sé, degli altri e dell'ambiente

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Integrazione con il territorio

e rapporti con le famiglie

Migliorare la progettazione di

interventi specifici

Potenziare l'uso degli spazi laboratoriali e ottimizzare le

risorse disponibili

Migliorare la qualità degli interventi per gli studenti

che necessitano di inclusione

Potenziare le attività di continuità tra la scuola

primaria e secondaria di primo grado e estendere

l'orientamento anche nelle altre classi

Concentrare le risorse economiche e materiali sugli obiettivi prioritari

dell'istituto.

Ampliare l'offerta di iniziative formative per i docenti.Potenziare il sito internet della scuola per facilitare e diffondere i

materiali.

Maggiore collaborazione con gli enti territoriali

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Il RAV ha consentito, anche attraverso i Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare:

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AREA CONTESTO E RISORSE- Il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico risulta,generalmente, basso e solo le Amministrazioni comunali, dei tre paesi, interagiscono con l’istituzione scolastica in maniera collaborativa

AREA ESITI- Esiti positivi dalla parte della totalità degli studenti, anche se si nota una disparità tra i risultati delle prove Invalsi nella scuola primaria. La scuola non perde studenti da un passaggio da un anno all’altro. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. Adeguate le attività realizzate dalla scuola.

AREA PROCESSI-PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE- La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi. Le attività di continuità presentano un livello di strutturazione sufficiente anche se sono prevalentemente orientate alla formazione delle classi. La qualità di orientamento proposte agli studenti è in genere accettabile.

AREA PROCESSI-PRATICHE GESTAZIONALI E ORGANIZZATIVE- Le proposte formative sono di qualità sufficiente, anche se incontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti.

1-AREA ESITI DEGLI STUDENTI

a)PRIORITA’ : ottenere esiti più uniformi riguardo alle prove nazionali INVALSI nella scuola Primaria

AZIONI:

- Stilare ed effettuare prove di verifica iniziali,di metà anno e comuni per tutte le classi di scuola primaria per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando una griglia comune di valutazione.

- Somministrare le prove, secondo i criteri INVALSI.

- Confrontare i risultati, soprattutto tra i plessi con lo stesso background famigliare e similitudini di contesto scolastico (Grottolella-Torrioni = classi poco numerose)

OBIETTIVI MISURABILI:

- Avere risultati medi superiori al 60% per ogni prova somministrata, con uno scarto del 5% tra classi con lo stesso background famigliare e contesto scolastico.

- Avere una collaborazione tra i docenti di plessi diversi per un’azione didattica più incisiva e condivisa.

RISORSE UMANE E FINANZIARIE:

Organico di potenziamento, durante le ore mattutine e pomeridiane di programmazione didattica, senza ulteriore dispendio monetario da parte dell’Istituzione.

b)PRIORITA’ : Incentivare i comportamenti atti a promuovere il rispetto di codici e regolamenti

AZIONI:

- Promuovere iniziative che possono stimolare gli alunni a comportarsi da cittadini consapevoli e rispettosi delle regole

OBIETTIVI MISURABILI:

- Assumere atteggiamenti e attivare comportamenti di rispetto per la propria vita e per quella altrui

- Rispettare ed attivare le regole della convivenza democratica in contesti,pubblici e privati, e in situazioni del vivere quotidiano

RISORSE UMANE E FINANZIARIE:

- Tutti i docenti (in orario curriculare) e organico di potenziamento con attività laboratoriali pomeridiane - Le istituzioni, le associazioni ,le agenzie educative del territorio in un percorso di convergenza verso la Scuola PIANO DI MIGLIORAMENTO (Allegato 4)

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CAPITOLO X ORGANICO DI POTENZIAMENTO

Come è noto la legge 107/15 ha introdotto la dotazione organica del potenziamento, finalizzata alla piena attuazione dell’autonomia scolastica di cui all’art.21 della legge15 marzo 1997, n.59 e successive modifiche. Il fabbisogno delle istituzioni scolastiche a regime è costituito dal piano triennale dell’offerta formativa, mentre l’organico aggiuntivo viene assegnata per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Pertanto, tale organico aggiuntivo risponderà agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsti dalla L. commi 7 e 85 e confluirà nel più ampio organico dell’autonomia. Con il potenziamento dell’offerta formativa e l’organico dell’autonomia le scuole sono chiamate a fare le proprie scelte in merito a insegnamenti e ad attività per il raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, nella musica e nell’arte, di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili per tutela dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali; prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione, del bullismo e del cyberbullismo; sviluppo dell’inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi special; valorizzazione della scuola come continuità attiva e aperta al territorio; incremento sull’alternanza scuola-lavoro; alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano L2, inclusione. L’Istituzione scolastica ha così individuato le priorità d’intervento nell’ambito degli obiettivi suddetti, coerentemente con la programmazione dell’offerta formativa e con azione di coinvolgimento degli organi collegiali: 1-potenziamento laboratoriale h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionali, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione; m) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (comma 7, lettera i); valorizzazione della scuola come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore; 2-potenziamento linguistico a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning; p) valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; 3-potenziamento motorio g)potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; 4-potenziamento scientifico n)apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero degli alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89; p)valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q)individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; s)definizione di un sistema di orientamento; 5-potenziamento artistico musicale c)potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; f)alfabetizzazione dell’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; e)sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

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6-potenziamento umanistico socio economico e per la legalità s)definizione di un sistema di orientamento; d)sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione delle responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; l)prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore; e)sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; r)alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi di laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; n)apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero degli alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89; p)valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q)individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti.

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CAPITOLO XI Attività di formazione del personale scolastico

Il comma 12 della legge 107 è foriero di un’altra innovazione si legge infatti che il Piano dell’offerta formativa triennale “contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare”. Direttamente collegato al predetto comma vi è il 124 che così stabilisce “nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria”. Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento Considerato che nell’area dei PROCESSI-PRATICHE GESTAZIONALI E ORGANIZZATIVE del RAV viene esplicitato che le proposte formative degli scorsi anni hanno incontrato solo in parte i bisogni formativi dei docenti, nel mese di dicembre i docenti sono stati chiamati a compilare un questionario per la rilevazione dei bisogni formativi, identificando gli ambiti e le tematiche di formazione di maggiore interesse, in modo da preparare un Piano di formazione d’Istituto. Tale ricognizione ha avuto lo scopo di valutare la possibilità (se la disponibilità finanziaria dell’ Istituto lo consentirà) di organizzare appositi corsi di aggiornamento rispondenti alle reali esigenze emerse; la rilevazione dei bisogni formativi è stata quindi indirizzata all’individuazione di argomenti che suscitassero maggior interesse all’interno del corpo docente. L’intento è quello di pianificare e organizzare corsi di formazione tenendo presenti gli argomenti ritenuti più significativi, compatibilmente con gli obiettivi strategici del PTOF, volti alla crescita delle competenze individuali in funzione dello sviluppo organizzativo e del miglioramento dell’ offerta formativa. Risultati Dall’analisi dei risultati riguardanti le sezioni tematiche si evince che l’area di aggiornamento cui sono maggiormente indirizzate le esigenze di formazione dei docenti sono quelle relative alle Tecnologie di supporto all’azione didattica ( LIM),Responsabilità docente (ambito civile e penale) e al Primo soccorso. Altre Iniziative

- CORSO UTILIZZO DEFIBRILLATORE

- Libera adesione dei docenti a corsi organizzati dall’Amministrazione Scolastica (MIUR, USR, UST) o da Enti Accreditati

- CORSO PRIMO SOCCORSO rivolto agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso (comma 10 della legge 107 “ … promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale - 118 - del Servizio Sanitario Nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”).

ANIMATORE DIGITALE

Il D.S. ha individuato e nominato l’animatore digitale ins. Pellegrino Camerlengo che coordinerà la diffusione dell’innovazione e le attività del PNSD previste nel piano nel Piano triennale dell’offerta formativa.

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CAPITOLO XII AREA DELLA VALUTAZIONE

PREMESSA Le istituzioni scolastiche sono state chiamate a sviluppare – dall’anno scolastico 2014/15 – un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal RAV – Rapporto di Auto Valutazione. A partire da questo anno scolastico 2015-16 alcune scuole saranno oggetto di valutazione esterna. Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione in cui proseguono l’autovalutazione, la valutazione esterna e le iniziative di miglioramento, le scuole promuovono, in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione sociale, iniziative informative pubbliche, ultima fase del procedimento ciclico. VALUTAZIONE INTERNA L’ autoanalisi d’istituto è quel processo messo in atto dall’Istituzione scolastica avente come oggetto i ruoli e i processi implicati nell’azione di miglioramento della scuola. Dall’autoanalisi si passa all’autovalutazione che si distingue secondo le seguenti azioni:

Un’autoanalisi iniziale per descrivere la situazione esistente (il progetto educativo che c'è nei fatti), prenderne coscienza, individuare gli aspetti soddisfacenti da mantenere e consolidare e gli aspetti negativi o comunque di minor soddisfazione rispetto ai quali promuovere interventi migliorativi, costruendo così un progetto intenzionale;

un monitoraggio in itinere, per seguire l'attuazione del progetto educativo, in modo da acquisire le informazioni per decidere eventuali interventi di facilitazione, di rimozione di ostacoli o di adeguamento del progetto;

un’autovalutazione finale per esprimere il giudizio sulla qualità dell'attuazione del progetto, che costituisce anche un’analisi della situazione per il successivo anno scolastico. VALUTAZIONE ESTERNA Ai fini del progressivo miglioramento e dell'armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e di formazione, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione INVALSI effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative. Caratteristiche della valutazione esterna

1. perché chi valuta è esterno (nel senso che non vi appartiene organicamente) alla singola istituzione scolastica e formativa;

2. perché le conseguenze derivanti dai risultati sono diverse rispetto a quelle proprie della valutazione interna;

3. perché il modo in cui sono verificate le fonti a fini di utilizzo valutativo (ovvero per dare contenuto ai modelli ed agli impianti valutativi volta a volta impiegati) è diverso da quello tipico della valutazione interna;

4. perché il suo stile di conduzione – quando ispirato al principio della consulenza metodologica di ambito valutativo - è differente da quello della valutazione interna. Relazione tra valutazione esterna e valutazione interna I due tipi di valutazione non sono auto-escludentesi ma possano essere reciprocamente funzionali. Infatti, la valutazione esterna può dare benefici alla valutazione interna:

stimolando la valutazione interna, motivando persone ed organizzazioni;

ampliando la visione della valutazione interna mettendo a disposizione strumenti – come benchmark o standard nazionali o locali – utili a verificare gli elementi emersi;

legittimando la validità della valutazione interna, rispettandone l’esistenza ed aprendo con essa un dialogo.

Allo stesso modo, la valutazione interna può contribuire a migliorare la valutazione esterna: allargando la visione della valutazione esterna spesso troppo incentrata sul “minimo comune denominatore” tra istituti, perdendo di vista i bisogni e le priorità locali; migliorando le interpretazioni della valutazione esterna dagli standard alle prospettive

locali;

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incrementando gli utilizzi della valutazione e la cosiddetta evaluation literacy da parte degli istituti di istruzione e formazione.

Dall’autonomia (Dpr 275/1999) ai nuovi ordinamenti (Legge 53/2003)

Aspetti del

sistema di

valutazione

Regolamento

dell’autonomia

Dpr 275/99 (art. 4-8-9-10)

Riforma degli ordinamenti

Legge 53/2003 (art. 3)

Valutazione

periodica ed

annuale degli allievi

Sulla base degli indirizzi

generali fissati dal Ministro

Si riferisce agli apprendimenti ed al

comportamento degli allievi; è di

competenza dei docenti dell’istituto

Certificazione

delle

competenze

degli allievi

Vengono definiti con decreto del

Ministro i modelli per le

certificazioni (che danno conto

di conoscenze, competenze,

capacità acquisite e crediti

formativi riconoscibili)

È di competenza dei docenti

dell’istituto

Riconoscimento

dei crediti

formativi

I criteri per il riconoscimento dei

crediti (e recupero dei debiti, o

per ampliamento dell’offerta

formativa o personalizzazione

dei percorsi) sono definiti dalle

istituzioni sulla base degli

indirizzi generali stabiliti dal

Ministro.

E’ prevista l’acquisizione di crediti

certificati a seguito della frequenza

positiva di qualsiasi segmento del

secondo ciclo; analogamente vengono

certificati i crediti formativi maturati nelle

esperienze di alternanza scuola-lavoro.

Valutazione ai fini

del passaggio alla

classe

(o periodo)

successiva

È affidata ai docenti dell’equipe

pedagogica (docenti della classe)

Verifiche

periodiche di

conoscenze e

abilità

Il Ministro fissa metodi e

scadenze per le rilevazioni

periodiche tese a verificare

obiettivi di apprendimento e

standard di qualità, anche ai fini

di sostenere le scuole nel

miglioramento dei risultati. È

affidata ad un costituendo

istituto nazionale di valutazione.

È affidata all’Istituto nazionale di

valutazione, con la finalità di

migliorare e armonizzare la qualità

del sistema di istruzione e formazione

Esami

conclusivi dei

cicli di

istruzione

Si svolgono su prove organizzate dalle

Commissioni d’esame e su prove

(standardizzate) predisposte dall’istituto

di valutazione, sulla base degli obiettivi di

apprendimento.

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Normativa del procedimento di valutazione nel Sistema Nazionale di Valutazione: 1)DPR 28 marzo 2013, n. 80: Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e

formazione

Viene introdotta la c.d. Autovalutazione delle scuole. Condotta da un gruppo di lavoro interno alla scuola, il G.A.V. (Gruppo di Autovalutazione) «…un'unità di autovalutazione, costituita preferibilmente dal dirigente scolastico, dal docente referente della valutazione e da uno o più docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti….» Si definiscono i soggetti e le finalità dell'SNV e, all'articolo 6,sono indicate e descritte le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di valutazione della scuola: a) autovalutazione; b) valutazione esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.

Valutazione interna ed esterna Nel modello SNV la valutazione interna (autovalutazione) precede la valutazione esterna (basata su visite ispettive) ma si basa su informazioni esterne sugli apprendimenti, sul valore aggiunto, sulla comparazione dei processi disponibili (INVALSI, sistema informativo del MIUR). I successivi livelli in comparazione su benchmark comuni aiutano la scuola a meglio le proprie criticità e i propri punti di eccellenza, rispetto ad un framework comune. La valutazione esterna ha una funzione diagnostica che integra quella interna, allo scopo di far emerge le criticità, individuarne le cause e mettere a fuoco gli obiettivi per il miglioramento.

INVALSI “Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 - 2016/2017… - La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole sarà oggetto di particolare attenzione da parte dell'INVALSI, in modo che i risultati stessi possano costituire, unitamente agli altri elementi conoscitivi in possesso delle scuole, la base per l'avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le istituzioni scolastiche. Pertanto, nel corso del triennio scolastico considerato, verrà migliorato l'utilizzo del profilo longitudinale dei dati delle rilevazioni anche al fine di individuare il valore aggiunto determinato dall'azione formativa delle scuole. Per favorire l'utilizzo dei risultati in chiave autovalutativa, l'INVALSI predisporrà apposite linee guida per la lettura e l'utilizzo dei dati……. l'Istituto predisporrà, entro ottobre 2015, e per ciascun anno successivo, un rapporto sul sistema scolastico italiano volto a consentire un'analisi su base nazionale e una comparazione su base internazionale………” 2) DIRETTIVA 18/09/2014 n.11, PRIORITA’ STRATEGICHE del S.N.V. per gli a.s. 2014/15, 2015/16, 2016/17 La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:

• alla riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico;

• alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;

• al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;

• alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al Lavoro

3) CIRCOLARE MINISTERIALE n. 47 del 21/10/2014 , PRIORITA’ STRATEGICHE della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014. PRIORITA’ STRATEGICHE del S.N.V. per gli a.s. 2014/15, 2015/16, 2016/17

• Va evidenziato come la Direttiva sia stata adottata non solo per dare, nell'immediato, attuazione ad una precisa previsione normativa, ma anche al fine di completare, dopo quasi quindici anni, il disegno tracciato dal regolamento sull'autonomia scolastica adottato con il DPR n. 275/1999.

• L'idea di fondo alla base della Direttiva è quella di favorire, in ogni fase della valutazione e fin dal suo avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale. Un buon processo valutativo, infatti, consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo TEMPISTICA -a.s.2014-2015-AUTOVALUTAZIONE, redazione e pubblicazione del rapporto di autovalutazione:

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“i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento (livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e finanziarie) messi già a disposizione dal Ministero su "Scuola in chiaro", dall'INVALSI e da altri soggetti istituzionali (Istat, Ministero del Lavoro, ecc.); una sezione per le ulteriori informazioni di competenza diretta delle scuole…a gennaio e febbraio le singole scuole procederanno all'inserimento dei dati di loro competenza ed entro la fine di marzo gli stessi dati verranno restituiti con valori di riferimento esterni (benchmark). In questo modo ogni singola scuola potrà confrontare la propria situazione con quella di istituzioni scolastiche simili per un più efficace processo di autovalutazione….. » -a.s.2015-2016 VALUTAZIONE ESTERNA - azioni di miglioramento - aggiornamento RAV: hanno inizio le visite alle scuole dei nuclei di valutazione esterna con il coinvolgimento di un primo contingente di circa 800 istituzioni scolastiche. ..il 3% scelto casualmente, il 7% individuato sulla base di specifici indicatori di efficienza e di efficacia. I nuclei utilizzeranno un protocollo di valutazione adottato dalla conferenza per il coordinamento funzionale dell'SNV, su proposta dell'INVALSI, e saranno coordinati da un dirigente tecnico. Contemporaneamente si pianificheranno e avvieranno le azioni di miglioramento correlate agli obiettivi di miglioramento già da esse individuati nel RAV, avvalendosi eventualmente del supporto dell 'INDIRE e/o di altri soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali). Un primo aggiornamento del RAV è previsto per il mese di luglio 2016. -a.s.2016-2017:VALUTAZIONE ESTERNA-azioni di miglioramento- azioni di rendicontazione sociale «……proseguono sia le visite dei nuclei di valutazione estese ad un nuovo contingente di scuole, sia le iniziative di miglioramento delle istituzioni scolastiche che saranno nel tempo sempre più caratterizzate e definite proprio grazie all'aumentata consapevolezza del lavoro da svolgere. Al termine di questo triennio (a.s. 2016-2017), le scuole promuoveranno, a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale, ultima fase del procedimento di valutazione. Date somministrazioni SNV e PN a.s. 2015-2016

04.05.2016 Prova preliminare di lettura per le classi II e prova di Italiano per le classi II e V

primaria

05.05.2016 Prova di matematica per le classi II e V primaria e Questionario studente per la

classe V primaria

17.06.2016 Esame di stato - classi III scuola secondaria di primo grado - Sessione ordinaria