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1 Progetto “Cuore Giovane” Educazione alla salute e prevenzione delle malattie cardiovascolari nelle scuole

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Progetto

“Cuore Giovane” Educazione alla salute e prevenzione delle

malattie cardiovascolari nelle scuole

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Premessa

L’educazione alla salute e la prevenzione cardiovascolare rivolte ai ragazzi

costituiscono un obiettivo fondamentale per il CONACUORE e le sue Associazioni.

Come spiega questo documento, non c’è dubbio che un’opera di sensibilizzazione

così preziosa riveli la propria massima efficacia se capace di coinvolgere i giovani,

intervenendo prima che i malsani stili di vita abbiano il tempo di radicarsi nelle

abitudini quotidiane e diventare “adulti” insieme a coloro che li praticano.

Qui presentiamo le attività che svolge in questo campo l’associazione modenese de

“Gli Amici del Cuore”, uno dei 115 Sodalizi oggi aggregati nel Coordinamento

Nazionale Associazioni del Cuore.

Modena, infatti, ospita la presidenza del Coordinamento fin dalla nascita dello

stesso, ed è sempre stata una sorta di “laboratorio” di idee e progetti da valutare e,

una volta verificatane la bontà, proporre in tutto il Paese per il tramite delle altre

Associazioni aderenti. E’ evidente che questo sforzo operativo non può prescindere

da una fattiva collaborazione con le Istituzioni a vario titolo interessate: da quelle

scolastiche alle Amministrazioni locali nel loro complesso, alle Aziende sanitarie.

Bisogna aggiungere che molte Associazioni manifestano sensibilità e disponibilità

sempre più concrete indirizzate al mondo della Scuola: noi auspichiamo che le

proposte contenute in questo dossier possano costituire un punto di partenza

condiviso per rendere omogeneo l’impegno profuso con tanta passione e per

raggiungere un numero sempre maggiore di ragazzi e di famiglie. Facendo tutto il

possibile per evitare che si candidino a divenire i cardiopatici di domani.

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LA PREVENZIONE SUI BANCHI DI SCUOLA OVVERO L’EDUCAZIONE ALLA

SALUTE

Il pieghevole informativo che riepiloga le varie attività della nostra Associazione si apre non a caso con la forma di prevenzione primaria a nostro parere più seria ed efficace: quella che si effettua in età giovanile, quindi scolare. Mai come in questo campo prevenzione è sinonimo di “educazione alla salute”, che si deve realizzare attraverso progetti concreti e programmati volti a stimolare nei bambini e negli adolescenti la consapevolezza del rapporto col proprio corpo nei confronti di se stessi, delle famiglie e della collettività (in sintesi la salute come diritto - dovere). E’ nota l’azione esercitata sulle malattie cronico-degenerative, e quindi sulle patologie cardiovascolari ( le più diffuse nel mondo occidentale), degli stili di vita, ossia dei comportamenti diffusi a livello di massa. Gli stili di vita sono di fatto un prodotto dell’ambiente in cui viviamo e quindi dell’educazione, intesa come formazione e informazione. Da queste considerazioni deriva la necessità di rivolgersi al mondo della scuola, da quella dell’infanzia alla secondaria superiore, non solo perché luogo di aggregazione dei giovani e giovanissimi per fasce omogenee d’età, ma perché, essendo un’istituzione deputata all’educazione e alla formazione, si faccia centro propulsivo e promotore di salute. Questo ruolo si può realizzare non solo contando sulla sensibilità personale di alcuni presidi e docenti, ma attraverso una legislazione che integri nei programmi curricolari l’educazione alla salute, dopo aver fornito un’adeguata formazione in questo campo agli insegnanti. I segnali che provengono dal mondo giovanile sono preoccupanti: un bambino su tre è in sovrappeso, sono in aumento in età precocissima il consumo di alcolici e il fumo di tabacco nelle ragazze, l’attività fisica è molto carente a fronte della sedentarietà indotta da computer, TV e playstation. Questi comportamenti (come definirli “stili di vita”’?), che costituiscono altrettanti fattori di rischio cardiovascolare, sono un motivo in più per accelerare e potenziare le attività di prevenzione. Non esiste a nostro parere una prevenzione troppo precoce, se condotta in termini adeguati all’età degli scolari. E’ evidente l’importanza dell’informazione e quindi dei contenuti, se si vuole che i giovani imparino a conoscere quello che si vuole evitare, in questo caso le malattie cardiovascolari che si vogliono prevenire.

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fig. 1-2.. I dott. Giandomenico Tosoni (a sinistra) e Stefano Tondi, cardiologi dell’Ospedale S.Agostino-Estense di

Baggiovara (Modena) si impegnano da anni a parlare con gli scolari delle Medie di prevenzione dei fottori di rischio

cardiovascolare.

Non è sufficiente tuttavia, ai fini di un’azione incisiva, pubblicare opuscoli o diffondere nozioni attraverso la forma della lezione, anche se con dibattito; occorre coinvolgere gli alunni e gli studenti in iniziative concrete e articolate, bisogna renderli partecipi e soggetti attivi di progetti che li facciano sentire protagonisti. Sottolineo a questo proposito, tra le attività che svolgiamo da anni in provincia di Modena, l’efficacia dei corsi teorico-pratici di BLS nelle scuole superiori: nel corso di una mattina i ragazzi acquisiscono non solo le cognizioni relative alla rianimazione cardiopolmonare, ma soprattutto la tecnica del soccorso d’emergenza esercitandosi più volte sui manichini. Questo dà loro la consapevolezza e l’orgoglio di aver imparato a salvare una vita umana o quantomeno a concorrere a salvarla. Non è legittimo pensare che, se estendiamo il BLS a quante più scuole possibile, si costituirà una generazione più sana e solidale, grazie alla cultura e alla tecnica del soccorso? Noi siamo convinti che nelle scuole medie superiori il BLS e l’addestramento all’uso del defibrillatore siano una delle strade maestre da percorrere per diffondere tra i “laici” la forma estrema di prevenzione, quella della morte cardiaca improvvisa. E’ un progetto da sostenere e da estendere il più possibile perché una generazione di giovani che conosca la cultura e la tecnica del soccorso d’emergenza costituisce di fatto una preziosa risorsa contro l’arresto cardiaco, che quasi sempre si verifica sul territorio e non all’interno degli ospedali.

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fig. 3 – Le manovre della rianimazione cardio-polmonare vengono effettuate a turno dagli studenti dell’ITAS “F.Selmi”

di Modena sotto l’occhio attento degli istruttori del Servizio 118.

fig. 4 – Ai corsi di BLS non è infrequente la partecipazione dei docenti, un esermpuio e uno stimolo ulteriore per gli

studenti. Qui si applica con impegno il prof. Paolo Frassoldati dell’ITIP “E. Fermi” di Modena.

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Distretti MODENA, CASTELFRANCO E., MIRANDOLA,

SASSUOLO, PAVULLO, VIGNOLA, CARPI

Scuole SECONDARIE DI 1^ GRADO

Destinatari STUDENTI

Sul versante dell’educazione alimentare il progetto per le scuole medie denominato “MANI…IN PASTA” propone, insieme alle necessarie cognizioni di base sulla dieta mediterranea, la piramide alimentare, i nutrienti ecc., la riflessione personale sul comportamento a tavola con il diario alimentare e l’esperienza diretta della scelta, della manipolazione degli ingredienti e della realizzazione di ricette appetibili e nutrizionalmente equilibrate.

Progetto operativo di educazione alimentare promosso dall’Associazione di Volontariato ONLUS “Gli amici del cuore”

di Modena e dall’AUSL di Modena

RIVOLTO A:

studenti delle Scuole Secondarie di 1^ grado della provincia di Modena

FINALITA’ E CONTENUTI

Finalità primaria dell’Associazione di Volontariato “Gli Amici del Cuore” di Modena è la prevenzione delle malattie

cardiovascolari.In collaborazione con l’Azienda USL di Modena l’Associazione promuove da anni attività integrate con

varie discipline, volti a diffondere stili di vita salutari tra bambini ed adolescenti. Evidenze scientifiche dimostrano che

un sano ed equilibrato comportamento alimentare, associato a un’adeguata attività motoria, contribuisce in modo

determinante ad evitare o a ritardare l’insorgenza di patologie cardiovascolari.

Il titolo del progetto vuole sottolineare la componente operativa: non solo importanti nozioni, ma anche manipolazione

degli ingredienti e realizzazione di ricette appetibili e nutrizionalmente equilibrate. L’obiettivo è lo sviluppo di una

“consapevolezza alimentare” che nasca e ritorni sui banchi di scuola, arricchita e maturata anche grazie al lavoro sui

tavoli di cucina.

PROGRAMMA, METODOLOGIA E CONTENUTI

Sono previsti due incontri di due ore ciascuno con una o due classi abbinate, intervallati da un periodo (generalmente un

mese) destinato allo svolgimento di attività pratiche guidate dall’insegnante..

1° incontro. L’esperta/o di alimentazione tratterà in classe i seguenti argomenti: la Dieta Mediterranea e la Piramide

Alimentare; il ruolo chiave dell’alimentazione e dell’attività motoria nella prevenzione delle malattie cronico-

degenerative. Successivamente gli alunni compileranno il diario alimentare del giorno precedente e l’esperto/a

consegnerà loro schede dettagliate di ricette alimentari salutari

Parte pratica/esperienziale: nel periodo intercorrente tra il primo e il secondo incontro l’insegnante individuerà la

“settimana della ricetta”, durante la quale gli alunni realizzeranno a casa o a scuola (se dotata di cucina) una o più

ricette, lavorando a piccoli gruppi con la supervisione di almeno un adulto e documentando con fotografie o filmati le

fasi della preparazione e l’esito del lavoro.

2° incontro: il/la nutrizionista esporrà i risultati dell’analisi del diario alimentare compilato dagli alunni sottolineando

gli “errori alimentari” più ricorrenti e ribadirà le linee-guida per una sana ed equilibrata alimentazione.

Successivamente avranno luogo il dibattito sull’esperienza in cucina, la raccolta delle schede di valutazione finale del

progetto da parte degli alunni e la consegna di un premio di partecipazione offerto da “Gli Amici del Cuore”

CONCORSO

Alla fine del 2° incontro si inviterà la classe (o le classi abbinate) a realizzare uno o più cartelloni-poster che illustrino

con veste grafica a piacere i contenuti e gli obiettivi dell’iniziativa. I lavori migliori, valutati da un’apposita

Commissione, saranno premiati con buoni in denaro utili ad acquistare materiale o a sostenere iniziative di interesse

scolastico.

“MANI…IN PASTA”

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fig. 5 – La “piramide alimentare”, un….solido cardine della dieta mediterranea, punto di riferimento della parte

teorica di “Mani…in pasta”, illustrata dalla dottoressa Simona Mitili, nutrizionista dell’Azienda USL di Modena.

Figg. 6-7 – La dottoressa Sabrina Severi, nutrizionista dell’Azienda USL di Modena e Roberto Baccarini, responsabile

del progetto “Cuore Giovane”, espongono agli alunni le fasi operative del progetto “Mani…in pasta”.

Il concorso collegato al progetto a livello provinciale li stimola poi a realizzare elaborati grafici e quindi a riflettere per almeno due mesi sull’argomento, a tradurlo in comportamento (es. consumare sempre la colazione, mangiare un frutto a merenda…), a sviluppare insomma un‘embrionale “coscienza alimentare”.

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Tutto ciò deve essere esposto con un linguaggio adeguato all’età degli alunni e col supporto di immagini che stimolino e sintetizzino i contenuti e i concetti. In questo modo si possono destituire di fondamento le accuse di “allarmismo” che talora sono sollevate da parte di autorità sanitarie e scolastiche, talvolta anche da parte dei genitori. Già nel 1999 la prof.ssa Silvana Boschi, Presidente del Comitato Scientifico della nostra Associazione, scriveva :” Da quando INFORMARE è sinonimo di ALLARMARE?”.

I riscontri forniti dal successivo lavoro in cucina (esecuzione delle ricette consigliate) e dagli elaborati realizzati per il concorso ci confermano che “Mani…in pasta” conquista e coinvolge soprattutto per il suo carattere operativo, in quanto propone di mettere in pratica nella scuola e a casa, nella vita quotidiana e auspicabilmente negli anni a venire, le linee-guida di una sana alimentazione imperniata sulla dieta mediterranea, accompagnata da un’attività fisica regolare e costante.

fig. 9 – Un esempio di “par condicio”..in cucina: maschi e femmine della Scuola Media di Lama Mocogno collaborano

alla realizzazione di una delle ricette.

Figg. 10,11 – Due fantasiose realizzazioni per il concorso del progetto “Mangia giusto, muoviti con gusto” rivolto alle

scuole primarie e dell’infanzia: a sinistra “il teatrino della frutta e verdura”, a destra il “bosco dei nutrienti”.

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.

fig. 13 – Il concorso collegato a “Mani…in pasta” assegna alle scuole vincitrici premi in Euro destinati all’acquisto di

materiale o all’organizzazione di iniziative di interesse scolastico. Qui una fase della premiazione ufficiale, condotta

dal geom.Raffaele Neri del Comitato Direttivo de “Gli Amici del Cuore”.

L’IRRESISTIBILE ASCESA DI “MANI…IN PASTA”

Adesioni

a.s. 2002-03 a.s. 2003-4 a.s. 2004-05 a.s. 2005-06 a.s. 2006-07

SCUOLE 2 4 3 9 18

CLASSI 4 7 11 21 44

ALUNNI 92 146 210 482 977

INSEGNANTI 4 8 6 14 29

Sempre nel campo dell’educazione alimentare e dell’attività motoria l’Associazione “Gli Amici del Cuore” di Modena collabora con l’Azienda USL al progetto “MANGIA GIUSTO, MUOVITI CON GUSTO”, che si può considerare per molti aspetti propedeutico a “Mani…in pasta”.

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DISTRETTI Modena, Castelfranco E., Sassuolo,

Vignola, Pavullo, Mirandola, Carpi

SCUOLE Nido, Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado

DESTINATARI Docenti

Corso di formazione sugli aspetti nutrizionali e motori. A cura dell’Azienda USL di Modena, in collaborazione con

l’Associazione “Gli Amici del cuore”

OBIETTIVI E CONTENUTI

� Cogliere l’influenza dei mass-media e della pubblicità sulle scelte alimentari

� Comprendere gli aspetti psico-relazionali nei comportamenti alimentari

� Conoscere i principi per una dieta salutare

� Decifrare le etichette alimentari per poter affrontare scelte consapevoli

� Conoscere le tradizioni alimentari, la moderna alimentazione, i nuovi alimenti “biotech”

� Conoscere le tendenze e i comportamenti alimentari della popolazione modenese ed emiliana

� Riconoscere gli effetti benefici dell’attività fisica e il bilancio energetico

� Conoscere il nesso tra alimentazione e carie

PROGRAMMA, METODOLOGIA, STRUMENTI E VERIFICA

Il corso si sviluppa in 3 giornate dalle 16 alle 19, per un totale di 9 ore. Durante il corso si alternano lezioni frontali, lavori di

gruppo con restituzione in plenaria, brainstorming e discussioni guidate. La formazione è espressamente consigliata anche a

coloro che aderiranno al concorso sul tema preordinato. Ai partecipanti verranno distribuite le sintesi delle relazioni e altro

materiale informativo relativo agli argomenti trattati Alla fine sarà somministrata ai corsisti una scheda di valutazione

sull’efficacia e sull’organizzazione del corso con suggerimenti per quelli successivi.

CONCORSO A PREMI

OBIETTIVI E CONTENUTI Scopo del concorso è quello di facilitare la promozione di sani comportamenti alimentari e motori negli alunni e nei loro

famigliari attraverso la partecipazione attiva della scolaresca a percorsi educativi e di approfondimento che si concluderanno con

la realizzazione di elaborati grafici, integrati da riferimenti scritti, inerenti le tematiche affrontate. Attraverso il lavoro eseguito e

la diffusione di materiale informativo verranno coinvolte anche le famiglie.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Il personale docente potrà ideare e attuare percorsi didattici in classe, riguardanti gli argomenti dell’alimentazione e dell’attività

fisica, approfondendo in particolare la tematica del concorso “attività motoria e salute”.L’insegnante avrà a disposizione sussidi

didattici, veicolati da un simpatico volpacchiotto di nome Boy Fox, che potranno essere utilizzati nel modo più organico

possibile nell’attività svolta in classe.Il materiale appositamente ideato e creato per il progetto è costituito dal “patto per la sana

alimentazione”, dalle “cartoline della salute” e dal “ricettario di Boy Fox”

Tramite il materiale distribuito a ciascun alunno, i genitori verranno informati del percorso intrapreso a scuola dal proprio

figlio e invitati alla coerenza.Tutta la classe lavorerà alla realizzazione di elaborati grafici (poster, disegni, sculture, ecc.)

integrati da riferimenti scritti (filastrocche, motti, poesie ecc.). La diffusione di semplici e comprensibili messaggi di salute si

realizzerà attraverso l’attività dell’insegnante

( a cui è consigliata la partecipazione al corso “Mangia giusto, muoviti con gusto”, il supporto del materiale didattico e il lavoro

svolto da tutta la scolaresca.

PROGRAMMA

1. Nel mese di Gennaio verranno distribuiti i materiali didattici a tutte le classi aderenti

2. Con la guida dell’insegnante ciascuna classe, utilizzando i materiali e gli strumenti di rilevazione consegnati,

effettueranno ricerche, rilevazioni/riflessioni sul tema individuato. Contemporaneamente viene inviato alle famiglie,

tramite i bambini, materiale informativo.

3. Ciascuna classe predispone un poster e un testo che illustri i risultati e/o le sensazioni/atteggiamenti legati al tema,

scaturiti dal lavoro eseguito.

4. Nel mese di Aprile raccolta di tutti i lavori e delle liberatorie alla pubblicazione; consegna di gadget a tutti i

partecipanti.

5. Nel mese di Maggio premiazione dei migliori lavori (elaborato grafico e progetto educativo) da parte di una giuria, con

consegna di buoni in denaro per l’acquisto di materiale ed attrezzature scolastiche o la realizzazione di iniziative di

interesse scolastico.

6. Pubblicazione dei 5 migliori elaborati realizzati

7. Realizzazione di mostre itineranti.

MANGIA GIUSTO,MUOVITI CON GUSTO

L’appetito vien mangiando

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I numeri di “MANGIA GIUSTO, MUOVITI CON GUSTO”

a.s. 20003-04 a.s. 2004-05 a.s. 2005-06 a.s. 2006-07 INSEGNANTI PARTECIPANTI AL CORSO DI FORMAZIONE

50

51

81

56

INSEGNANTI PARTECIPANTI AL

CONCORSO

29

37

63

70

SCUOLE

12

19

26

27

CLASSI

34

40

67

70

ALUNNI

713

825

1361

1511

Fin qui quello che abbiamo fatto. Ma bisogna fare di più, perché i segnali che vengono dal mondo dei bambini e degli adolescenti sono per vari aspetti preoccupanti: soprappeso e obesità diffusi (*) , aumenta il consumo di alcolici e del fumo di sigaretta ( soprattutto da parte delle ragazze) già a 12-13 anni, troppe ore davanti a monitor, televisore e playstation…). E’ una lotta difficile, talora impari contro potenti persuasori occulti e palesi, contro le “mode” più estreme e pericolose (basti solo pensare alle porcherie che girano nelle discoteche…), contro il vuoto morale e ideale. Tutto questo non deve farci mollare la presa. Dobbiamo al contrario raddoppiare i nostri sforzi e soprattutto cercare “alleati” nei dirigenti e nel personale delle scuole, nelle famiglie, nei ragazzi stessi. Dobbiamo farli sentire attivi e partecipi, non spettatori passivi, come non di rado accade a scuola; dobbiamo incanalare il loro desiderio di protagonismo verso esperienze concrete, da vivere con entusiasmo e consapevolezza. Gli stili di vita sono di fatto un prodotto dell’ambiente in cui si vive e quindi dell’educazione (e della diseducazione…); di qui la necessità di rivolgersi alla scuola non solo perché luogo di aggregazione per fasce omogenee dei bambini e dei ragazzi, ma perché, essendo un’istituzione deputata all’educazione e alla formazione, si faccia centro propulsore e

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promotore di salute. Questo ruolo si realizza non solo contando sulla sensibilità personale di alcuni direttori didattici e insegnanti, ma soprattutto attraverso una legislazione che inserisca nei programmi curricolari l’educazione alla salute, offrendo” nel contempo ai docenti un’adeguata formazione in questo campo. Non basta la prevenzione “a colpi “ di opuscoli e volantini, che diventano spesso carta straccia, ammesso che vengano letti. Intendiamoci, l’informazione è indispensabile (è evidente che occorre conoscere ciò che si vuole evitare), ma diviene incisiva quando è parte integrante di iniziative concrete e operative, come abbiamo riscontrato con soddisfazione nei casi del BLS e dei progetti “Mani…in pasta” e “Mangia giusto, muoviti con gusto”.

(*) A livello nazionale, nella fascia d’età più critica, quella tra i 6 e i 13 anni , un ragazzino su tre risulta in

sovrappeso. Nella nostra provincia, secondo i dati più recenti, forniti dal progetto So.N.I.A. (Sorveglianza

Nutrizionale Infanzia Adolescenza) del 2003-05 , a 6 anni è in sovrappeso il 17,7% mentre gli obesi sono l’11,5%; a 9

anni rispettivamente il 23,4% e il 9,1%.

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Conclusioni

Cuore Giovane vuole significare una duplice attenzione: la prima verso il cuore dei

ragazzi che, ahinoi, non è affatto estraneo a dare poco piacevoli sorprese fin dalla

nascita e nell’adolescenza; la seconda a che nel processo educativo trovi debito

spazio un bene tanto prezioso quanto spesso trascurato: la Salute.

La prevenzione, pertanto, intesa sotto forma di educazione, non può non iniziare fin

dall’età scolare, cioè prima che le insane consuetudini di vita si vadano a radicare

nel vissuto quotidiano.

Un anno dopo la sua nascita (avvenuta nel gennaio 1993), l’Associazione Onlus “Gli

Amici del Cuore” di Modena avviò un percorso in tal senso, che progressivamente si

estese sempre più, in sintonia con i Cardiologi, i Dietologi e, soprattutto, con i

Docenti di ogni scuola.

I primi due istituti coinvolti furono le Elementari “G. Rodari” e le Medie Inferiori

“Lanfranco”, con cui si collabora ancor oggi.

L’esperienza, arricchita da correzioni di errori e di rotta, si è diffusa ad altre scuole

(Medie e Superiori) di Modena e provincia, assumendo come materia anche

l’Educazione al Soccorso (BLS).

La riposta degli studenti è tanto più positiva quanto più i messaggi sono brevi,

agevoli, pratici, e quanto più il processo educativo li rende protagonisti.

Risultano graditi i concorsi non complicati, condotti in forma giocosa, specie se

avvertiti come di loro scelta.

Emerge un solo limite: il personale volontario non basta mai!.

Cuore Giovane opera ormai da 12 anni e non vuole altro che proporsi come uno dei

momenti di riferimento che compongono il panorama nazionale delle Associazioni

del Cuore: è evidente che ogni realtà si caratterizza per il proprio vissuto e per la

propria intensità.

Cuore Giovane non è un modello, è un’esperienza.