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PROGETTO “A SCUOLA DI COSTITUZIONE 2018 - 2019Classe 1C

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PROGETTO “A SCUOLA DI COSTITUZIONE 2018 - 2019”

Classe 1C

Titolo del lavoro

A scuola di Costituzione

Classi partecipanti 1 C

Prerequisiti A partire dalle conoscenze di base, acquisite durante la scuola secondaria di primo grado, fin

dall'inizio dell'anno scolastico abbiamo discusso della necessità di normare il comportamento,

quando si vive insieme. Abbiamo analizzato il regolamento di istituto e il patto di

corresponsabilità e siamo giunti alla conclusione che le regole sono indispensabili per una

convivenza in cui ognuno possa godere delle stesse opportunità. Per vivere insieme occorre

quindi stabilire delle norme eque condivise, chiare. Il mancato rispetto comporta una pena

commisurata alla violazione che deve essere certa, altrimenti può essere vantaggioso, per il

singolo, puntare al proprio interesse e non applicare le norme stabilite.

Finalità e obiettivi Attraverso il confronto e la discussione sviluppare negli studenti la consapevolezza di vivere

quotidianamente la Costituzione e la capacità di essere portatori di un messaggio critico e

costruttivo

Il “prima” e il “dopo” del percorso didattico

Gli studenti hanno acquisito la consapevolezza di essere portatori di bisogni fondamentali,

uguali per tutti. Per condurre una vita dignitosa, come esseri umani, è indispensabile dare

loro una risposta: i diritti umani, descritti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

ed espressi nei primi 12 articoli della nostra Costituzione.

Dopo il percorso didattico gli studenti hanno imparato che i diritti umani sono naturali,

universali, inalienabili e indivisibili, perchè insieme concorrono a creare le condizioni per

vivere dignitosamente come esseri umani.

Durata e frequenza

Il percorso si è articolato tra l'inizio di febbraio alla fine di maggio.

Gli incontri si sono svolti con cadenza settimanale, per circa 2 ore.

Collegamento con attività esterne e/o esperienze di vita

Alcuni ragazzi hanno realizzato delle interviste ad altri studenti o a comuni cittadini per

capire quale fosse il livello di conoscenza della nostra Costituzione e dei suoi principi

fondamentali.

Sono stati affrontati alcuni temi di attualità alla luce dei principi fondamentali descritti nei

primi 12 articoli. In particolare è stato analizzato il libro: “L'attualità del male. La Libia dei

«Lager» è verità processuale” - a cura di Maurizio Veglio che, partendo da una significativa

sentenza emessa dalla Corte d'assise di Milano contro un cittadino somalo, identificato dalle

sue vittime come uno degli aguzzini del campo di Bani Walid, denuncia l'orrore che si sta

perpetrando nei centri di prigionia per migranti in Libia e il cinismo delle politiche europee

in materia di immigrazione.

Strumenti e attività di verifica e di consolidamento

Per affrontare gli argomenti descritti sono stati utilizzati strumenti capaci di stimolare la

partecipazione: discussione in plenaria, brainstorming con restituzione dei contenuti su

cartellone, giochi di ruolo, lavori di gruppo. La sistematizzazione dei concetti emersi è

avvenuta attraverso lezioni frontali, lettura e commento della Costituzione. Per valutare

quale sia la percezione della garanzia dei principi costituzionali in ambiente scolastico,

abbiamo somministrato agli studenti un questionario anonimo. La verifica delle competenze

raggiunte è avvenuta attraverso un cruciverba tematico risolto in plenaria. Come attività di

consolidamento, abbiamo proposto la lettura in classe di notizie di attualità attraverso la lente

dei principi fondamentali, chiedendoci se si tratti di diritti negati, esercitati o protetti.

Insegnanti e discipline interessate al progetto.

DIRITTO Professoressa Assumma Francesca

ITALIANO – STORIA Professore Giannesini Marco

GEOGRAFIA Professoressa Perazzo Raffaela

TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE

E DELLA COMUNICAZIONE Professoressa Danti Paola

Professore Gattari Daniele

SOSTEGNO Professoressa Massa Emanuela

Diario di bordo:

Il percorso è iniziato l'8 Febbraio

con una prima attività, proposta

dalla professoressa Massa,

finalizzata a capire quali fossero le

conoscenze della classe in merito ai

diritti umani e a darne una

sistemazione teorica. La prima parte

della lezione, circa 1 ora, è stata

dedicata a condividere le conoscenze

attraverso un questionario realizzato

su cartellone. Ogni studente ha posto

una delle domande proposte ad un

compagno. La risposta è stata

trascritta sul cartellone. I compagni

hanno potuto integrarla con le

proprie idee in merito. Il risultato ha

rappresentato il punto di partenza per

organizzare le conoscenze

frammentarie in uno schema che

descrivesse cosa sono e che

caratteristiche hanno i diritti umani

fondamentali.

In particolare con la seconda attività, svolta il 15 Febbraio, è stata messa in evidenza la

relazione tra bisogni fondamentali e diritti umani attraverso il gioco di ruolo, realizzato a

gruppi “ I diritti a...”

Ai ragazzi è stato chiesto di immaginare di trasferirsi in un territorio mai abitato, per

costruire una nuova società. Nessuno conosce il ruolo che ricoprirà, tuttavia ha la possibilità

di chiedere che gli vengano garantite 3 diritti o 3 libertà di cui ritiene di non poter fare a

meno.

Successivamente ai ragazzi è stato chiesto di lavorare in

gruppi di 5 e, a partire dall'elenco individuale, di stilare

una lista di 10 diritti da garantire a tutti gli abitanti. Ai

gruppi è stato domandato anche di proporre un nome per

la nuova società. In seguito, ogni gruppo ha esposto in

plenaria il proprio lavoro, motivando le scelte e il

facilitatore ha riportato le loro richieste su un cartellone. Il

nome della nuova società è stato scelto a votazione,

nessun gruppo ha potuto scegliere il nome che ha proposto.

L'attività è stata seguita da un momento di riflessione e

approfondimento, durante il quale l'insegnante ha fatto

notare che i bisogni espressi dagli studenti sono gli stessi

che l'ONU ha definito come bisogni fondamentali

dell'uomo, dividendoli in bisogni fisici e psicologici. I

ragazzi, pur non avendo mai letto tale lista, hanno cercato

una risposta proprio a quei bisogni perchè essi sono uguali per ogni essere umano, a

prescindere da qualunque condizione. La risposta a quei bisogni sono i diritti umani che, per

questa ragione, spettano a tutti. Successivamente, attraverso la lettura dei primi 12 articoli

della Costituzione Italiana, abbiamo messo in relazione i diritti umani con i principi

fondamentali. L’attività è stata proposta dalle professoresse Assumma e Massa.

La terza attività, svolta il 22 febbraio, è

stata finalizzata alla conoscenza

dell'architettura costituzionale, con

particolare riferimento ai primi 12 articoli

che svolgono una guida sicura per

l'interpretazione di tutta la Costituzione. Il

concetto di Costituzione è fortemente legato

al riconoscimento sia dei diritti dell'uomo,

sia della sovranità popolare dello Stato.

Per esplicitare i concetti della lezione si è

utilizzato un cartellone che, all'interno

dell'architettura di un tempio greco,

visualizza la struttura della nostra

Costituzione.

La piazza, su cui sorge l'edificio,

rappresenta il passaggio dallo Statuto Albertino alla nostra Carta, il basamento indica i primi

12 articoli, cioè i principi fondamentali su cui si basa la civile convivenza.

Le quattro colonne indicano i rapporti rispettivamente: civili, etico-sociali, economici e

politici, che rappresentano i diritti che i cittadini vantano nei confronti dello Stato e i doveri

che lo Stato impone loro di osservare. Esse sorreggono il frontone che rappresenta

l'ordinamento della Repubblica, cioè gli organi costituzionali: Presidente della Repubblica,

Parlamento, Governo, Magistratura, Enti Locali e Corte Costituzionale. L'utilizzo del

disegno ha facilitato la comprensione dell'argomento attraverso la visualizzazione. L’attività

è stata implementata dalle professoresse Assumma e Massa e, in data 1 Marzo, è stato

chiesto per scritto agli studenti di commentare uno dei primi 12 articoli. L’attività è stata

oggetto di valutazione.

La quarta attività è stata realizzata dalla professoressa

Perazzo, all’inizio del secondo quadrimestre, a

completamento di un lavoro svolto in Geografia sulla

Carta Universale Dei Diritti Umani.

In particolare, l’obiettivo è stato quello di integrare la

conoscenza dei Diritti Universali con i 12 Articoli

Fondamentali della Costituzione Italiana, individuando

le peculiarità, i significati e le affinità.

Il lavoro si è articolato in più fasi:

Organizzazione della classe in gruppi di lavoro e assegnazione a ciascun gruppo di un

articolo della Costituzione (1 modulo).

Proiezioni in aula di video lezioni realizzate dall’Università La Sapienza, esplicative

di ciascuno dei 12 articoli Fondamentali della Costituzione (4 moduli).

Dibattito in classe sulle modalità di realizzazione del progetto e su come affrontare e

risolvere eventuali difficoltà (1 modulo)

Realizzazione da parte di ciascun gruppo di un cartellone sull’articolo assegnato,

integrato da immagini, fotografie, disegni ed eventuali audio-interviste realizzate

dagli studenti (4 moduli)

Relazione in classe del lavoro svolto (4 moduli).

La quinta attività: Che società disegna la nostra Costituzione? Domande e risposte sul

cartellone, è stata svolta l’8 e il 15 Marzo.

Alla luce delle conoscenze acquisite, sono state proposte agli studenti 8 domande tratte dal

libro “Sei Stato tu” di Gherardo Colombo e Anna Sarfatti:

-Cosa significa Repubblica Democratica fondata sul

lavoro?

-Che differenza c’è tra sudditi e cittadini?

-I minorenni sono cittadini importanti come gli

adulti?

-Cosa vuol dire essere cittadini?

-Tutte le Repubbliche sono uguali?

-Cos’è la Costituzione?

-Può accadere che l’Italia torni una monarchia?

-Che differenza c’è tra le regole e le leggi?

Agli studenti è stata fornita una copia della prima parte del libro ed è stato domandato di

elaborare una risposta sintetica e condivisa alle domande proposte. L’attività è stata proposta

dalle professoresse Assumma e Massa.

La sesta attività, proposta in data 4 Aprile, è stata finalizzata a

declinare i principi costituzionali in ambiente scolastico, in modo

da valutare come gli studenti percepiscono di essere soggetti di

diritti a scuola. Durante il laboratorio di Tecnologie

dell’informazione e della comunicazione abbiamo somministrato

agli studenti il questionario anonimo che segue e successivamente,

utilizzando le competenze acquisite durante l’anno scolastico,

sono stati realizzati gli aerogrammi che mostrano il punto di vista

della classe. Il questionario è stato preparato dalle professoresse

Assumma e Massa, l’implementazione del lavoro è stata a cura

della professoressa Danti e del professor Gattari

QUESTIONARIO SULLA PERCEZIONE DEL GODIMENTO DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI NELLA TUA SCUOLA

Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Nella tua scuola eleggi i rappresentanti di classe e d'istituto.

E’ una forma di democrazia indiretta? si no Consideri utili i tuoi rappresentati? si no Esistono canali per controllare il loro operato e interagire con loro? si no Sei stato coinvolto nella stesura delle regole da rispettare nella tua classe? si no Trovi giuste le regole che vigono nella tua classe? si no Le rispetti? si no

Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Nella tua classe senti che vengono valorizzate le tue potenzialità? si no A scuola ti senti libero e sicuro? si no

A scuola c’è qualcuno che tende a farti fare qualcosa contro la tua volontà o con la minaccia? si no Hai mai costretto un compagno a fare delle cose per te, che lui non vorrebbe fare, magari minacciandolo (darti dei soldi, delle cose di sua proprietà, obbligarlo a mentire per proteggerti, ecc)? si no A scuola succede che i tuoi compagni, gli insegnanti o il personale scolastico, ti deridano, ti facciano sentire male e avvilito? si no

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Nella tua classe siete tutti diversi ma avete tutti lo stesso diritto di istruirvi e di sentirvi sicuri e protetti. Ti sembra che nella tua classe gli studenti siano trattati tutti egualmente?

si no

Accade che ci siano degli studenti che vengono considerati, a priori, responsabili di fatti la cui paternità non è accertata, perché più spesso degli altri hanno dimostrato di disturbare o di violare le regole? si no

Tutti gli studenti godono della stessa considerazione e hanno possibilità di partecipare, in condizioni di parità con i compagni alla vita sociale ed educativa della classe? si no

Ci sono studenti che si ritiene, a priori, che pensino cose poco interessanti o sciocche e che, pertanto, non vengono presi sul serio né coinvolti nell’attività della classe? si no La scuola si interessa dei bisogni educativi degli studenti, cercando di mettere loro a disposizione gli strumenti adatti ai diversi stili di apprendimento (studio assistito, corsi di recupero, strategie educative alternative alla lezione frontale ecc)? si no

La scuola si interessa dei bisogni economici degli studenti, cercando di mettere loro a disposizione i materiali necessari ad apprendere (libri, materiale di cancelleria, diario, uniforme, ecc)? si no

Art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Ti sembra di svolgere al meglio delle tue possibilità le attività scolastiche che ti sono proposte? si no Pensi che il tuo contributo sia utile alla tua classe? si no

Art. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

Esistono dei canali che colleghino la realtà delle classi con le scelte che si fanno a livello d'istituto? si no Le relazioni tra i rappresentati di classe e quelli d'istituto sono utili per discutere dei vostri problemi? si no

Art. 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Hai la percezione che non studiare il dialetto sia una perdita di identità culturale? si no

Art.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

La tua scuola ti offre attività alternative all'insegnamento della religione cattolica (studio assistito, studio individuale, percorsi a tema specifici)? si no

Ti piacerebbe che ti fosse offerta la possibilità di scegliere tra l'insegnamento della religione cattolica e uno che presentasse, comparandole, tutte le principali confessioni religiose/pensieri filosofici? si no

Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

La scuola valorizza il tuo lavoro e lo tutela? si no La scuola stimola i tuoi interessi e ti spinge ad approfondirli? si no

Art. 10 L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

Ti è stato spiegato il contenuto del regolamento di istituto? si no Ti sembra che le norme del regolamento scolastico approvato siano più stringenti di quelle che sei tenuto a rispettare fuori dalla scuola? si no

Art. 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

La classe è una comunità in cui spesso si manifestano conflitti. Durante le discussioni senti di poter esprime onestamente la tua posizione?

si no

Hai paura di esprimere con chiarezza le tue opinioni per le conseguenze che potrebbero derivarne (punizioni, prese in giro, esclusione)? si no

Nella tua classe si usa la violenza fisica come strumento di soluzione dei conflitti? si no Nella tua classe si usa la violenza fisica come strumento di soluzione dei conflitti? si no

Art. 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

Lo stemma della scuola, che portate sulla divisa, vi identifica come studenti dell'istituto Bergese. Lo portate con orgoglio? si no Indossarlo vi fa provare un senso di appartenenza alla scuola? si no

L'ottava attività è stata finalizzata a verificare le conoscenze, a valle del percorso

sviluppato.

Giorno 3 Maggio, si è somministrato alla classe un cruciverba preparato in precedenza con

definizioni giuridiche legati ai principi fondamentali della Costituzione dalle prof.sse

Assumma e Massa, per verificare la trasmissione dei principi fondamentali della nostra

Costituzione e la loro contestualizzazione nella vita quotidiana e nell’esperienza scolastica.

Definizioni:

ORIZZONTALI 6 – L’ATTRIBUTO CHE LA COSTITUZIONE RICONOSCE ALLA REPUBBLICA

10 – E’ L’OBIETTIVO DELL’ONU

11 – ABITANO IN UNA MONARCHIA

12 – LO SONO I PRIMI 12 ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE

15 – LO SONO I DIRITTI CHE NESSUNO PUO’ TOGLIERVI

16 – PROVENGONO DA ALTRI STATI

17 – PAESE, PATRIA, POPOLO

18 – ORGANIZZAIONE DELLE NAZIONE UNITE

19 – LO STATO IN CUI VIVIAMO

22 – DIVISIONE IN 2 CAMERE DELL’ORGANO LEGISLATIVO

25 - MINORANZE TUTELATE DALL’ART.6 DELLA COSTITUZIONE

27 – LIBERTA’ RICONOSCIUTA DALL’ART.8 DELLA COSTITUZIONE

29 – DAL 1984, QUELLO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E’ FACOLTATIVO NELLE

SCUOLE STATALI PUBBLICHE

VERTICALI 1 - COLORO CHE APPARTENGONO AD UNO STATO, UNA NAZIONE

2 – DIRITTI CHE NON POSSONO ESSERE OGGETTO DI REVISIONE

COSTITUZIONALE, PER IL LORO CONTENUTO ESSENZIALE

3 – IL DIIRITTO RICONOSCIUTO ALLO STRANIERO CHE NON POSSA, NEL

PROPRIO PAESE, GODERE DELLE LIBERTA’ DEMOCRATICHE

4 – LO SIAMO TUTTI DI FRONTE ALLA LEGGE

5 – TIPO DI REPUBBLICA IN CUI LA RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA DELLA

VOLONTA’ POPOLARE E’ AFFIDATA, TRAMITE ELEZIONI POLITICHE, AL

PARLAMENTO E AI SUOI MEMBRI, CHE ELEGGE SIA IL GOVERNO, SIA IL

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

7 – FORMA DI STATO RAPPRESENTATIVO IN CUI IL CAPO DELLO STATO VIENE

ELETTO O DIRETTAMENTE DAL CORPO ELETTORALE, O DAL PARLAMENTO

8 – L’ITALIA LA RIPUDIA

9 – VIENE PROMOSSA DALL’ARTICOLO 9 DELLA COSTITUZIONE

10 – QUELLO STORICO ARTISTICO E’ TUTELATO DALL’ARTICOLO 9

13 – LEGGE FONDAMENTALE DELLO STATO

14 – MEMBRI DEL PARLAMENTO

20 – PRINCIPIO SANCITO DALL’ARTICOLO 3

21 – PATTI TRA STATO E CHIESA, FIRMATI NEL 1929 IN SAN GIOVANNI IN

LATERANO

23 – E’ IL MEZZO DI VOTO DIRETTO DEL POPOLO

24 – SONO L’ALTRA FACCIA DEI DIRITTI

26 – UGUAGLIANZA NON SOSTANZIALE

28 – E’ L’ATTIVITA’ SU CUI E’ FONDATA LA NOSTRA REPUBBLICA E VIENE

RICHIAMATA NELL’ARTICOLO 1

I ragazzi hanno partecipato con grande interesse rispondendo con entusiasmo alle domande.

La soluzione della griglia, ha permesso di scoprire la parola segreta nascosta:

COSTITUZIONE ITALIANA . Con questa attività si è formalizzato quanto appreso

attraverso la realizzazione del progetto.

L’ultima attività, proposta dalle professoresse Assumma e Massa ad inizio lezione di ogni

venerdì di Maggio, è stata pensata come consolidamento e attualizzazione del lavoro svolto.

Si tratta della lettura in classe di articoli di attualità che vengono analizzati con la lente dei

diritti. Di ogni notizia ci poniamo la domanda se le informazioni riguardino diritti e libertà

negati, protetti o esercitati. Gli studenti discutono in plenaria e motivano il loro giudizio.

Infine posizionano l’articolo proposto nel cartellone.