PROGETTO “A scuola con la dislessia”

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PROGETTO “A scuola con la dislessia” I.C. “CESARE PAVESE”-SANTO STEFANO BELBO 12-16 NOVEMBRE, 2 DICEMBRE 2009 Dott.ssa Luisa Fontana, Psicologa

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PROGETTO “A scuola con la dislessia”. I.C. “CESARE PAVESE”-SANTO STEFANO BELBO 12-16 NOVEMBRE, 2 DICEMBRE 2009 Dott.ssa Luisa Fontana , Psicologa. Obiettivi generali del progetto. - PowerPoint PPT Presentation

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PROGETTO“A scuola con la dislessia”I.C. “CESARE PAVESE”-SANTO STEFANO BELBO12-16 NOVEMBRE, 2 DICEMBRE 2009

Dott.ssa Luisa Fontana, Psicologa

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Obiettivi generali del progetto

Stimolare negli insegnanti la conoscenza dei Disturbi Specifici di Apprendimento (Dislessia, Disortografia, Discalculia, Disgrafia).

Promuovere percorsi didattici alternativi, rispondenti alle modalità di apprendimento dei bambini dislessici.

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Obiettivi specifici

Favorire il riconoscimento di tali disturbi e l’invio ai servizi competenti;

sensibilizzare i docenti rispetto all’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, suggeriti da una circolare MIUR del 5-10-2004;

conoscere gli strumenti informatici rivolti agli studenti con tali disturbi;

prevenire nei bambini i disagi emotivi legati al mancato riconoscimento di tali problematiche;

stimolare la creazione di un’alleanza costruttiva tra scuola, famiglia e servizi sanitari.

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Programmazione

12/11/2009: introduzione teorica sui Disturbi Specifici di Apprendimento.

16/11/2009: analisi dei software compensativi.

2/12/2009: le conseguenze psicopatologiche dei DSA – esercitazione pratica.

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Programma I^giornata

Definizione e classificazione dei DSA Eziologia Diagnosi e trattamento “Campanelli d’allarme” nella scuola

d’infanzia Il soggetto con DSA nella scuola primaria e

secondaria Cosa fare in qualità di insegnanti?

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I disturbi dell’apprendimento

Occorre distinguere tra: Difficoltà di apprendimento generiche, dovute a

caratteristiche dello studente (cognitive, motivazionali, emotive), della famiglia e dell’ambiente socio-culturale in cui il soggetto vive.

Disturbo specifico di apprendimento (DSA), in cui lo studente presenta una difficoltà isolata, in contrasto con il livello scolastico complessivo, in un quadro di sviluppo intellettivo normale ed in assenza di deficit sensoriali. Si percepisce una discrepanza tra la stima delle abilità intellettive generali del soggetto e l’effettivo rendimento scolastico.

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Un’ulteriore precisazione

Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA):

Livello intellettivo nella norma

Difficoltà specifiche in determinate abilità (lettura, scrittura, grafismo, calcolo)

Capacità di apprendere, se si utilizzano canali e strumenti alternativi a quelli tradizionali

Disturbo dell’apprendimento dovuto a ritardo cognitivo:

Livello intellettivo inferiore alla media

Difficoltà scolastiche generalizzate

La capacità di apprendere è compromessa

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I Disturbi specifici di apprendimento (DSA)

Interessano circa il 10% degli studenti. In particolare, la dislessia ha

un’incidenza del 4-5%, il che significa mediamente un alunno per classe. Nei paesi anglofoni, la sua incidenza raggiunge il 10%, data la non corrispondenza tra la parola in forma scritta ed orale.

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La classificazione dei DSA:

Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia

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La dislessia

E’ un disturbo che interessa la lettura strumentale. Vi è difficoltà nell’automatizzare le procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici, che emerge all’inizio del processo di scolarizzazione in soggetti privi di patologie o traumi cui riferire il deficit.

Si manifesta con un deficit nella velocità e nell’accuratezza della lettura, che influisce sulla comprensione del testo.

La dislessia costituisce, all’interno della categoria dei Dsa, il disturbo più rappresentativo e paradigmatico, al punto che i due termini vengono spesso usati erroneamente come sinonimi.

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3) Corrispondono a suoni similiF - VT - DP - B

C - GL - R

1) Sono diversamente orientati nello spazio

p - bd - qu - n

2) Differiscono per piccoli particolari

m - nc - df - t

Come si manifesta?• Scarsa discriminazione di grafemi che:

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1) Omissione di

fonte - fotecampo - capo

grafemi sillabe camera - caratavolo - talo

2) Salti di parola o salti da una riga all’altra

3) Inversione di sillabeil - liprincipe - prinpeci

4) Aggiunte e ripetizionibanana - bannanaalbero - albebero

• Difficoltà di seguire la sequenza dei grafemi:

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La disortografia

E’ un disturbo nella velocità e nell’accuratezza della scrittura, che è spesso associato alla dislessia. Riguarda la difficoltà di tradurre correttamente i suoni che compongono una parola in simboli grafici.

Si manifesta con frequenti errori fonologici (aggiunte/omissioni di suoni), fonetici (doppie, accenti) ed ortografici.

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Errori caratteristici• Omissione grafemi

fuoco - fococartolina - catolina

Vocale intermediaConsonante intermedia

• Inversione grafemisemaforo - sefamorotavolo - talovocaramella - camarella

• Sostituzione grafemifaccia - vacciaparte - pardearto - ardo

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Errori caratteristici

• Errori nelle doppie

faccia - faciamezzo- mezo

• Errori negli accenti

è – egettò -getto

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La disgrafia

E’ una difficoltà esecutiva del tratto grafico, tale da rendere il testo incomprensibile anche agli autori stessi.

Si associa generalmente a difficoltà nella gestione del foglio bianco, nell’orientamento spazio-temporale ed a scarsa coordinazione nei movimenti.

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Come si manifesta

1) Scrittura irregolare 2) Impugnatura del mezzo scorretta 3) Posizione del corpo inadeguata 4) Mancato uso dell’altra mano per tenere fermo il foglio 5) Tono muscolare eccessivamente rigido o rilasciato

Posizione e prensione

Orientamento nello spazio grafico1) Assenza di riferimenti per orientarsi

2) Mancato rispetto dei margini3) Spazi irregolari tra le parole

Troppo lento o troppo veloce

Ritmo di scrittura inadeguato

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Produzioni e riproduzioni grafiche1) Difficoltà nella riproduzione di figure

geometriche2) Disegno inadeguato per l’età

Come si manifestaCome si manifesta

Pressione inadeguata sul foglio

Direzione del gesto

Inversione nella direzione della scrittura

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Esempi di disgrafia

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La discalculia

E’ un disturbo dell’abilità di calcolo e della manipolazione dei numeri e dei segni.

Si manifesta con difficoltà nella lettura, nella scrittura dei numeri e nell’automatizzazione delle tabelline e di semplici calcoli. In genere, la risoluzione dei problemi matematici è buona, ma può essere compromessa dalle difficoltà di calcolo.

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Errori caratteristici

•Molti bambini, pur essendo in grado di denominare le singole cifre, non riescono ad attribuire significato alla loro posizione all’interno del numero

15 51

316 631

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• Difficoltà di orientamento spaziale e di organizzazione sequenziale, che si evidenziano sia nella lettura che nella scrittura dei numeri

• Confusione tra cifre lievemente simili

3 viene scritto al contrario

9 6

21 12

1 7

3 8

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Le cause

I DSA sono deficit funzionali dovuti ad alterazioni di natura neurobiologica, che non dipendono quindi da problemi psicologici o motivazionali.

Le indagini scientifiche evidenziano due principali indici predittivi della dislessia: la presenza di un ritardo o di un deficit di linguaggio e la familiarità (cioè la presenza di analoghi problemi in antecedenti familiari).

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La diagnosi

Si può fare solo dopo la fine della II^elementare. L’AID ha elaborato un protocollo diagnostico

standardizzato, che richiede il contributo di diverse figure professionali (neuropsichiatra, psicologo, logopedista).

Se il Q.I. è nella norma (Q.I. 85), se il bambino risulta lento e scorretto nelle prove di lettura e se la comprensione del testo è nella norma, è possibile ipotizzare che il bambino risponda ad un profilo dislessico.

La diagnosi di Dsa dà diritto all’uso di strumenti compensativi e dispensativi.

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Il trattamento Quanto prima il deficit viene identificato, tanto migliori sono le sue

possibilità di recupero. Il trattamento riabilitativo logopedico viene generalmente protratto fino al termine della scuola primaria, quando viene sostituito dagli strumenti compensativi.

I DSA si modificano nel tempo (in quanto il soggetto attiva meccanismi di compenso), senza tuttavia scomparire.

Spesso, il disturbo di scrittura ha una prognosi migliore rispetto a quello di lettura. In genere l’evoluzione della disortografia è positiva: nel corso dell’iter scolastico si assiste ad una riduzione sensibile del numero di errori, con capacità di autocorrezione. E’ possibile che in situazioni di stanchezza o di stress, i soggetti tendano a commettere un maggior numero di errori ortografici.

Un buon intervento riabilitativo renderà la lettura più accurata, ma difficilmente si constatano miglioramenti nella velocità.

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Indici predittivi di DSA nella scuola dell’infanzia

Ritardo nell’esordio del linguaggio Confusione di suoni Sintassi inadeguata Utilizzo di parole poco consone al contesto Difficoltà nel riconoscimento e nella

costruzione di rime Inadeguata motricità fine e goffaggine nel

vestirsi

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Il bambino con DSA nella scuola primaria

Difficoltà a copiare alla lavagna e ad usare il foglio bianco.

Confusione e sostituzione di lettere e numeri (es pre-per/21-12/ m-n; b-d).

Difficoltà con le doppie e con gli accenti. Difficoltà nel memorizzare le tabelline e

nell’imparare le procedure delle operazioni aritmetiche.

Difficoltà attentive, nella lettura dell’orologio e nel ricordare i giorni della settimana.

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Il ragazzo con DSA nella scuola media

Il ragazzo dislessico attiva strategie di compenso, tuttavia la lettura, seppur migliori nell’accuratezza, si mantiene lenta con effetti sulla comprensione del testo.

Le difficoltà di lettura e scrittura provocano dunque conseguenze sul piano dell’apprendimento che, nel nostro sistema scolastico, avviene principalmente attraverso il canale della letto-scrittura. Per poter studiare con successo testi scolastici infatti è necessaria una velocità di lettura almeno pari a 3 sill/sec, che i dislessici non raggiungono.

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Cosa fare in qualità di insegnante?

Invio ai servizi sanitari competenti, qualora vi siano indici sospetti.

Favorire modalità alternative alla letto-scrittura per l’accesso agli apprendimenti, quale ad esempio il canale orale o visivo (scrivere in stampatello maiuscolo, visualizzare il titolo, usare immagini).

Concordare in consiglio di classe valutazioni per obiettivi diversificati (ad es. valutare gli elaborati scritti per il contenuto e non per la forma).

Utilizzo di strumenti compensativi (permettono un buon grado di autonomia senza dipendere da un mediatore) e dispensativi.

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Strumenti compensativi

Lettura:

Scrittura:

Libro parlato Scanner (consente di

convertire il testo scritto in formato digitale)

Sintesi vocale (legge ad alta voce i testi digitati)

Registratore al posto degli appunti

Videoscrittura con correttore ortografico

Predizione ortografica

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Strumenti compensativi

Matematica:

Studio/organizzazione:

Tavola pitagorica Tabelle con formule e misure Calcolatrice (con numeri e

tasti grandi)

Utilizzo di schemi che evidenzino le parti più importanti del testo

Progettazione di un diario efficiente

Riorganizzazione dei materiali in cartelline colorate

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Strumenti dispensativi

Dispensa dalla lettura ad alta voce, dallo studio mnemonico delle tabelline, dalla scrittura sotto dettatura

Dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta

Interrogazioni programmate Testi ridotti per contenuto Tempi più lunghi per le verifiche e

riduzione delle stesse