Progettare la vita utile delle strutture (Service Life Design) Giuseppe Mancini Professor of...
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Progettare la vita utile delle strutture
(Service Life Design)
Giuseppe Mancini
Professor of Structural EngineringPolitecnico di Torino
Italy
Convegno AICAPLa durabilità delle strutture in calcestruzzoAncona 27 febbraio 2007
Convegno AICAPLa durabilità delle strutture in calcestruzzoAncona 27 febbraio 2007
Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Documento di riferimento
fib – bulletin 34/2006Model Code for Service Life Design
Corrosione indotta da
Gelo e disgelo
CarbonatazioneAttacco da cloruri
Senza sali antigeloCon sali antigelo
Guida alla progettazione della vita utile delle strutture con quattro livelli di affinamento
Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Approccio completamente probabilistico
Approccio semiprobabilistico
Approccio deterministico idoneo al soddisfacimento dei requisiti di progetto (Deemed to satisfy method)
Approccio idoneo ad evitare il meccanismo di deterioramento (Avoidance of deterioration method)
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Vita utile di progetto
Periodo in cui la struttura o parti di essa possono essere utilizzate per l’uso previsto con la manutenzione prevista, senza interventi manutentivi straordinari
Definizione di uno stato limite
Un numero di anni
Livello di probabilità di non raggiungimento dello stato limite nel previsto numero di anni
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Durabilità
Capacità della struttura di rimanere funzionale nelle sue condizioni ambientali per la vita utile di progetto
Adozione di misure protettive o di mitigazione
Uso di materiali non soggetti a deterioramento
nella durata di vita (se ben mantenuti)
Dimensionamento idoneo a compensare il deterioramento nella
durata di vita
Scelta di una durata di vita minore per gli
elementi che possono essere
sostituiti
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
I requisiti prestazionali devono essere associati a valori limite di affidabilità, per fissare i quali occorre tener conto di:
Classi di conseguenze CC3, CC2, CC1
Classi di affidabilità RC3, RC2, RC1
Livelli di controllo del progetto DSL3, DSL2, DSL1
Classi di esecuzione EXC1, EXC2, EXC3
Classi di robustness ROC1, ROC2, ROC3
Classi di controllo nella durata di vita CCL3, CCL2, CCL1, CCL0
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Verifica della durata di vita di progetto
a) Corrosione indotta da carbonatazione / cls non fessurato
a1) Metodo completamente probabilistico
Stato limite Depassivazione
0( ) 0dep cp p p a x t p
ricoprimentoprofondità di carbonatazione
al tempo t
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Stato limite Fessurazione, spalling e collasso indotti dalla corrosione
( ) ( ) 0( ) 0crack R Sp p p r r t p
massimo incremento di raggio per corrosione sopportabile del
calcestruzzo senza fessurazione superficiale (m)
incremento di raggio per corrosione (m) al tempo t
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Procedura di progetto alternativa
00crack SL ini propp p p t t t p
durata di vita di progetto
periodo di inizio del deterioramento
periodo di propagazione del deterioramento
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
a2) Metodo semiprobabilistico
, ( ) 0d c da x t
valore di progetto del ricoprimento (mm)
valore di progetto della profondità di carbonatazione al tempo t
minda a a
valore caratteristico del ricoprimento
tolleranza
, ,( ) ( )c d c c fx t x t
valore caratteristico del ricoprimento
coefficiente di sicurezza parziale per la profondità di carbonatazione
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a3) Metodo deterministico
Si stabilisce un insieme di parametri geometrici (ricoprimento), sui materiali (parametri di diffusione e di legante),
esecutivi (curing)
Approccio EN 1992-1-1: Design of concrete structures
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Class designation
Description of the environment Informative examples where exposure classes may occur
1 No risk of corrosion or attack For concrete without reinforcement or
X0 embedded metal: all exposures except where there is freeze/thaw, abrasion or chemical attack
For concrete with reinforcement or embedded
metal: very dry Concrete inside buildings with very low air humidity
2 Corrosion induced by carbonation XC1 Dry or permanently wet Concrete inside buildings with low air humidity
Concrete permanently submerged in water XC2 Wet, rarely dry Concrete surfaces subject to long-term water
contact Many foundations
XC3 Moderate humidity Concrete inside buildings with moderate or high air humidity
External concrete sheltered from rain XC4 Cyclic wet and dry Concrete surfaces subject to water contact, not
within exposure class XC2 3 Corrosion induced by chlorides
XD1 Moderate humidity Concrete surfaces exposed to airborne chlorides XD2 Wet, rarely dry Swimming pools
Concrete components exposed to industrial waters containing chlorides
XD3 Cyclic wet and dry Parts of bridges exposed to spray containing chlorides
Pavements Car park slabs
Table 4.1: Exposure classes related to environmental conditions in accordance with EN 206-1
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Class designation
Description of the environment Informative examples where exposure classes may occur
4 Corrosion induced by chlorides from sea water XS1 Exposed to airborne salt but not in direct
contact with sea water Structures near to or on the coast
XS2 Permanently submerged Parts of marine structures XS3 Tidal, splash and spray zones Parts of marine structures
5. Freeze/Thaw Attack XF1 Moderate water saturation, without de-icing
agent Vertical concrete surfaces exposed to rain and freezing
XF2 Moderate water saturation, with de-icing agent
Vertical concrete surfaces of road structures exposed to freezing and airborne de-icing agents
XF3 High water saturation, without de-icing agents Horizontal concrete surfaces exposed to rain and freezing
XF4 High water saturation with de-icing agents or Road and bridge decks exposed to de-icing agents
sea water Concrete surfaces exposed to direct spray containing de-icing agents and freezing Splash zone of marine structures exposed to freezing
6. Chemical attack XA1 Slightly aggressive chemical environment
according to EN 206-1, Table 2 Natural soils and ground water
XA2 Moderately aggressive chemical environment according to EN 206-1, Table 2
Natural soils and ground water
XA3 Highly aggressive chemical environment according to EN 206-1, Table 2
Natural soils and ground water
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Table 4.3N: Recommended structural classification
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Table 4.4N: Values of minimum cover, cmin,dur , requirements with regard to durability for reinforcement steel in accordance with EN 10080
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S4
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Table 4.5N: Values of minimum cover, cmin,dur , requirements with regard to durability for prestressing steel
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S4
Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Table E.1N: Indicative strength classes
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a4) Metodo di impedimento del deterioramento
Resistenza infinita (molto elevata) del
materiale alla depassivazione o alla
corrosione
Azione ambientale nulla
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
b) Corrosione indotta da cloruri / cls non fessurato
b1) Metodo completamente probabilistico
Stato limite Depassivazione
0( , ) 0dep critp p p C C a t p
contenuto critico di cloruri
contenuto di cloruri alla profondità “a” al tempo t
Stato limite Fessurazione, spalling e collasso indotti dalla corrosione
Analogo a quello della carbonatazione
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b2) Metodo semiprobabilistico
b3) Metodo deterministico
b4) Metodo di impedimento del deterioramento
Vedasi a1)
Vedasi a2)
Vedasi a3)
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c) Gelo e disgelo senza sali antigelo
c1) Metodo completamente probabilistico
0( ) 0gelo CR ACT SLp p p S S t t p
grado critico di saturazione grado effettivo di
saturazione al tempo t
Stato limite Danno da gelo che provochi perdita locale di proprietà meccaniche, fessurazione, spalling, perdita di sezione
durata di vita di progetto
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c2) Metodo semiprobabilistico
, , ( ) 0CR d ACT d SLS S t t
valore di progetto del grado di saturazione
valore di progetto del grado effettivo di saturazione al tempo t
, ,minCR d CR CRS S S
valore caratteristico del grado critico di
saturazione
tolleranza
, ( ) ( )ACT d ACT ACTS t S t S
valore caratteristico del grado effettivo di
saturazione al tempo t tolleranza
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
c3) Metodo deterministico
Si stabilisce un insieme di parametri quali lo spazio per l’espansione (aria trattenuta), materiale (acqua non geliva),
l’invecchiamento (carbonatazione)
c4) Metodo di impedimento del deterioramento
Resistenza del materiale infinita (molto elevata)
Azione ambientale nulla
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d) Gelo e disgelo con sali antigelo
d1) Metodo completamente probabilistico
0( , ) ( ( ), ( ),....) 0scaling SL Rp p p T t t Cl T RH T T t p
temperatura del calcestruzzo
temperatura critica del gelo per la delaminazione al tempo t
Stato limite Danno da gelo e sali che provochino delaminazione della superficie
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d2) Metodo semiprobabilistico
d3) Metodo deterministico
d4) Metodo di impedimento del deterioramento
Vedasi c1)
Vedasi c2)
Vedasi c3)
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Gestione della sicurezza per il progetto della durata di vita
a) Classi di conseguenze
Necessarie per la differenziazione della
sicurezzaConseguenze della rottura o della carenza di
funzionalità
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Table A2-1: Definition of consequences classes
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b1) Differenziazione della sicurezza tramite
3 classi di sicurezzaRC3 / RC2 / RC1 associate a CC3 / CC2 / CC1
Table A2-2 (MCSLD) Table A2-1 (MCSLD)
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Table A2-2Recommended
minimum values for reliability index ß for use in SLD
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b2) Differenziazione della sicurezza tramite F
F viene corretto tramite un moltiplicatore KFI
Table A2-3: K FI factor for actions
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<1.0 (~0.9) >1.0 (~1.1)
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c) Robustness delle zone soggette a corrosione
Si definisce una perdita critica di sezione delle barre per corrosione in grado di comportare la rottura (ULS)
Per differenziare le diverse modalità di rottura si definiscono le classi di Robustness
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Table A3-1: Robustness Classes (ROC)
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d) Differenziazione per qualità del progetto
Misure di controllo di qualità del progetto
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(Design supervision level)
Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Table A4-1: Design supervision levels (DSL)
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e) Controllo di qualità dell’esecuzione
3 classi di controllo
Table A5-1: Execution Classes (EXC)
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f) Controllo durante la durata di vita
Ispezione e monitoraggio
Table A6-1: Conditions Control Levels (CCL)
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Gestione della sicurezza: da SLS a ULS
Processo di corrosione
Periodo di depassivazione(incipiente corrosione) tini
Periodo di propagazione tprop,i
,SL ini prop it t t
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Figure R1.1-1: Deterioration process of reinforcement corrosion and definition of limit states for basic scheme of the service life design
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Modello per il calcolo del periodo di iniziazione(Esposizione XC4)
1,0
( , ( )) ( )
2 ( ) ( )
c SL c SL
e c t ACC t S SL SL
g a x t a x t
a k k k R C t W t
funzione ambientale (RH)
parametro di curing
parametro regressione
- 1° definizione dello SL di depassivazione
funzione climatica
inverso della resistenza effettiva alla carbonatazione
termine di errore
concentrazione di CO2
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
11 2 1
,0 202
( , )
2 ( )
ini SL ini SL
we c t ACC t S w
SL
g t t t t
k k k R Ct t
a
- 2° definizione dello SL di depassivazione
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Table R3-1(exposition XC4)
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Modello per il calcolo del periodo di propagazione
, ,( , , )ini prop i SL ini prop i SLg t t t t t t
- Funzione di Stato Limite
definito come sopra
tprop,crack
tprop,spall
( )( ) prop i
prop refTi
t Tt T
K
1 1
1Ti
bT Tref i
K
e
Tref = 20° C
parametro regressione (4300 k)
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Figure R4.2-2: Cumulative frequency of the evaluated variables tprop,i linked to
the event of cracking and spalling (T = 293 K)
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Figure R5.1-1: Evaluated reliability indices at the end of service life linked to the limit states of depassivation of reinforcement, cracking and spalling of concrete cover and collapse of the structure. 4 calculations have been carried out considering different boundary conditions (xcrit,collapse
has been considered as 2,000 μm)
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Approccio semiprobabilistico(Carbonatazione)
1,010 1.3 1.5 ( 1.3 )ACCa mm RHreal R per SLS
, ( )c c d SLa x t a
probabilità di pioggia
tempo di bagnatura
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Esempio
Convegno AICAPLa durabilità delle strutture in calcestruzzoAncona 27 febbraio 2007
Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Figure S4.1-1: Required nominal concrete cover with time of exposure, exposure carbonation, middle European climate, cyclic wet and dry, exposed to driving rain (vertical reinforced concrete fassade), CEM I-concrete, w/c = 0.60
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Giuseppe Mancini – Politecnico di Torino
Grazie per l’attenzione
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