Progettare Costruire in Acciaio

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INTERVENTO DI TOMMASO VALLE* Villa Romanazzi Carducci, Bari Mercoledì 10 giugno ore 16.30 PROGETTARE COSTRUIRE IN ACCIAIO *Studio Valle Progettazioni

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Progettare costruire in acciaio. Presentazione di vari progetti e soluzioni.

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INTERVENTO DI TOMMASO VALLE*Villa Romanazzi Carducci, BariMercoledì 10 giugno ore 16.30

PROGETTARE COSTRUIRE IN ACCIAIO

*Studio Valle Progettazioni

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TOMMASO VALLE1

L’IMPIEGO DELL’ACCIAIO TRA ESSENZIALITA’ E COMPLESSITA’

L’impiego dell’acciaio, dapprima nel XIX e, definitivamente, nel XX sec., ha determinato in maniera sempre più decisiva una brusca variazione dei “canoni estetici” tendenti sempre più ad immagini architettoniche che privilegino la leggerezza alla gravità, il vuoto al pieno, la verticalità all’orizzontalità. La “conquista del verticale” è stato un lungo processo di cui la storia dell’architettura si è lentamente appropriata già attraverso l’invenzione gotica degli archi a sesto acuto che, consentendo un “alleggerimento strutturale” e la confluenza puntuale delle sollecitazioni, liberavano progressivamente lo spazio dalla gravità della materia. La notevole flessibilità e leggerezza dell’acciaio, sostituendosi alla minore potenzialità della muratura ha consentito il “salto di scala”, dalle cattedrali gotiche ai grattacieli moderni. La straordinaria versatilità che la struttura in acciaio consentiva grazie alla propria leggerezza e ad un incremento delle luci a parità di sezione strutturale, ha definitivamente spalancato gli orizzonti all’high tech, un linguaggio architettonico che si avvale di acciaio e vetro come strumenti di espressività formale dove il minimo apporto di materiale, ad un costo superiore rispetto all’equivalente tradizionale, rispondeva alle esigenze statiche del manufatto.

Un recente soggiorno asiatico di approfondimento professionale ha accentuato la mie riflessioni sulla problematicità dell’esattezza dimensionale della struttura, degli intrinseci rapporti “proporzionali” tra i suoi componenti, dell’esternazione della “verità” statica. L’Olympic Arena di Kenzo Tange, del 1964, rappresenta, in questo senso, una lezione sull’essenzialità formale non immemore della tradizione locale, sull’esatta corrispondenza forma-struttura, sulla modularità e ripetitività strutturale dei sistemi complessi. Verità strutturale e riscontro formale non appaiono altrettanto manifesti in odierni episodi architettonici finalizzati allo stordimento percettivo, il Watercube e l’Olympic Stadium di Pechino, dove l’immagine architettonica configura, attraverso l’avanguardia tecnologica, forme disorganicamente impensabili. Il Watercube si avvale di una doppia membrana di etfe, scenografico involucro finalizzato a catturare il 90% dell’energia solare per il riscaldamento degli interni; l’Olympic Stadium di Pechino presenta una matrice anti-geometrica che denuncia definitivamente come un’esasperante casualità determini univocamente la forma. Questi esempi recentissimi sono espressione di una tendenza, sempre più diffusa, quasi senza distinzione tra le tipologie edilizie, di affidare all’enigmaticità formale la seduzione del linguaggio architettonico.

Lo Studio Valle ha attinto diffusamente all’affinamento della tecnologia dell’acciaio come strumento di espressività formale mirante alla trasparenza e leggerezza come connotati espliciti di una ricerca che, condotta dagli anni ‘70 fino ad oggi, rapporta costantemente l’invenzione tecnologica ad una dimensione scalare proporzionale dello spazio e della forma.

Dal Padiglione italiano Expo 70 di Osaka al recentissimo progetto di concorso per il Padiglione italiano per l’Expo

universale di Shanghai 2010 si sono perseguite molteplici declinazioni della versatilità di impiego dell’acciaio. Ad Osaka, la componente strutturale diviene, per la prima volta elemento segnico che, attraverso un processo di distillazione archetipica, investe la matrice geometrico – compositiva di una valenza figurativa. La maglia strutturale tridimensionale, subisce una deformazione lineare, delimitando così lo spazio interno attraverso le direttrici inclinate dei propri componenti strutturali. Il progetto per il Padiglione italiano Expo 70 rappresenta, dunque, il primo passo verso un’evoluzione della concezione

1 Studio Valle, Roma

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spaziale e strutturale cartesiana, rigidamente vincolata alla struttura trilitica e alla trasmissione verticale delle sollecitazioni, ad uno spazio complesso, in cui la matrice geometrico - strutturale, qui costituita da una griglia inclinata di 30°, diverrà elemento organico.

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Un concorso internazionale del 1995 segna il definitivo sovvertimento della concezione cartesiana dello spazio e trilitica della struttura. Nel Terminal portuale di Yokohama la struttura si disarticola nello spazio in una discronia di sinusoidi, scardinando definitivamente la differenziazione trilitica trave-pilastro e determinando un “macro” spazio dal carattere fortemente unitario. Alla struttura non viene più affidato un ruolo esclusivamente statico, ma diviene elemento segnico. Gli appoggi delle sinusoidi di Yokohama, distano tra loro 150 metri e si innalzano per 20 metri. Ancora oggi, sia pure con l’impiego di acciai speciali, questa dimensione sarebbe eccessiva, tuttavia combinando le strutture e trasformandole in sistemi complessi attraverso il raccordo delle “onde” in diversi punti dello spazio, è stato possibile limitare gli attacchi a terra.

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La matrice organica del Terminal portuale è indubbiamente il diretto referente delle prime proposte elaborate per la copertura del percorso pedonale della nuova Fiera di Roma, che si avvale certamente di una tecnologia più sofisticata ma che non si discosta troppo dalla concezione dinamica ed eterea dello spazio di Yokohama.

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I

ll complesso è concepito secondo un’unica e ben riconoscibile norma compositiva, definita dalla maglia modulare e sottolineata da geometrie nette. La passerella pedonale, sviluppata in stretta collaborazione con lo studio dell’ingegnere Massimo Majowiecki, è coperta da una complessa quanto suggestiva tensostruttura, elemento caratteristico della sua immagine architettonica, costituita da sette strisce parallele in coil di acciaio inox sospese con funi a una sequenza di cavalletti cilindrici in acciaio bianco.

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Nel progetto del Padiglione italiano per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, la complessità strutturale del precedente giapponese viene amplificata: la geometrica sinusoide di Yokohama si scompone e ricompone in segni non più “puri” ma complessi. Varcato l’accesso si è sorprendentemente immersi in uno spazio inatteso, in cui l’unitarietà e la rigorosità geometrica del fronte strada si sostituiscono alla complessità e dinamicità di uno spazio disegnato da una doppia maglia strutturale dall’andamento sinuoso, le cui tessiture sovrapposte si propagano in direzioni tra loro ortogonali. Una matrice strutturale non più soggiogata dalla geometria “esatta” si contamina di suggestioni naturalistiche assumendo profili liberamente e imprevedibilmente articolati.

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Il progetto della Nuova area imbarchi dell’Aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” sintetizza il dinamismo spaziale del Terminal portuale di Yokohama in un involucro delimitato da una copertura dall’andamento “sinusoidale”. La soluzione progettuale è concepita sulla ripetitività della macro-campata delimitata da quattro elementi fortemente caratterizzanti: tralicci metallici che determinano un punto nodale di convergenza delle grandi travi reticolari di copertura, del pontile fisso di imbarco, delle scale di sicurezza, dei locali di servizio al fianco dei gates. La trave reticolare di bordo, elemento determinante l’immagine architettonica, presenta una sezione a “X”, dall’andamento anch’esso sinusoidale, derivante dalla razionalizzazione della trasmissione delle sollecitazioni e, dall’ottimizzazione, tanto in pianta che in alzato dell’impiego dell’acciaio.

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Il ponte elaborato in occasione del concorso di progettazione “Città delle due rive”, a doppia catena a via inferiore, recupera, attraverso l’adozione dell’arco, le componenti organiche del contesto, restituendone il carattere costantemente mutevole attraverso la complessa interazione delle sue parti e determinando un dinamismo formale che rifletta una logica progettuale concepita sulla percettibilità temporale dell’attraversamento. La percorribilità, carrabile e ciclabile, è scandita da una sequenza ritmica complessa, determinata dalla continuità degli archi che si innalzano, intersecandosi, nello spazio, e

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dalla discontinuità dei tiranti, elementi filiformi di interruzione del “vuoto” paesaggistico. Alle alternanze percettive si contrappone la scelta di adozione di un cromatismo uniforme, una colorazione bianca atta a definire un contrasto nitido tra luci ed ombre e ad incrementare, attraverso l’adozione di un non colore, la valenza astratta della soluzione architettonica.

Il dinamismo della proposta progettuale si risolve, quindi, in una figuratività fortemente scandita dalla “linearità” segnica dei propri componenti strutturali. La predilezione per un’estetica della “leggerezza”, disegnata dall’impiego dell’alta tecnologia, attribuisce all’infrastruttura la valenza formale di scultura “ibrida”, sovrascrittura antropica riverberante il contesto paesaggistico, sintesi della molteplicità e complessità delle relazioni con il territorio.

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I progetti esaminati non rappresentano esclusivamente un’evoluzione “segnica” del linguaggio architettonico dello Studio Valle ma una maturazione spaziale conseguente l’indagine strutturale. La forma architettonica, anche negli esempi di maggiore complessità, viene sempre scarnificata della propria ostentazione scenografica in osservanza ad un principio di essenzialità fondativa sempre derivante da una ragione strutturale ancor prima che estetica. Alla struttura non viene più affidato un ruolo esclusivamente statico, a sostegno dell’involucro architettonico, ma diviene elemento generatore di spazio. Non pertanto un principio inventivo a sé stesso finalizzato, bensì una risultante di equilibri multipli, figuratività dell’immagine, essenzialità e non casualità del rapporto forma-struttura.

Durante la presentazione, verranno illustrati, tra gli altri, ulteriori progetti, anch’essi selezionati nell’ambito della ricerca architettonica condotta da me, Cesare, Gianluca e Gianluigi Valle: il Policlinico e la Chiesa di Tor Vergata (Roma), la nuova Porta del Mediterraneo (Montecarlo), la sede del Consiglio della Regione Puglia (Bari), la sede del Consiglio Europeo (Bruxelles), il Ghantoot Resort & Polo Club (Abu Dhabi).

Tommaso Valle

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CREDITS

Padiglione Italiano “Expo 70” Osaka, Giappone (1968-1970) Concorso Nazionale, I° premio Credits Tommaso Valle, Gilberto Valle Strutture: S. Musmeci Terminal portuale Yokohama, Giappone (1995) Concorso Internazionale Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle Con G. Nappa, M. Bolla In associazione con: Studio 3C+T: Fr. Capolei, G. Capolei, M. Cavalli, Fa. Capolei, M. Ceribelli, G. Berardi, P. Capolei, E. Noli, V. Cavalli, N. Garroni, A. D’Addio Strutture: G. Caloisi, A. Giovanardi Trattamento bagagli: F. Giovannoni Nuova Fiera di Roma Roma, Italia (2000-2006) Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Gilberto Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con G. De Rosa, M. Guidi, G. Mura, S. Rosa, B. Toma, P. Vacatello, M. M. Cupelloni, C. Carletti, F. Di Giovanni Strutture: Ufficio tecnico Lamaro, E. Clementoni Consulenza strutturale: M. Majowiecki Coordinamento progettazione: Studio Valle Padiglione italiano per l’Expo Universale di Shanghai 2010 Shanghai, Cina (2008) Concorso Internazionale, II° premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle In associazione con: Amedeo ed Andrea Schiattarella Architetti Associati; Workshop7 Architettura; Studio tecnico Majowiecki; Studio de Santoli; Studio Di Bartolomeo; A.M.A. Group Nuova area imbarchi Fiumicino (RM), Italia (2008-in corso) Credits Progettazione: ADR Engineering Architettura e strutture (Area imbarco “A” ): Studio Valle: Tommaso Valle, Gianluca Valle con G. Mura, S. Rosa “Città delle due rive” Firenze, Italia (FI), (2008) Concorso Internazionale, II° premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Gianluigi Valle In associazione con: L. Domenichini; F. Luccichenti

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1969 - 1975VELODROMO E PALAZZO DELLO SPORTMILANO

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1991 - 2004

“LEONARDO DA VINCI” AEROPORTO INTERNAZIONALE FIUMICINO ROMA

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1993 - 1998UNIVERSITA “TOR VEGATA” POLICLINICO ROMA, ITALIA 7 8

1995CHIESA DI TOR VERGATA - ROMA - ITALIA

Appalto in concessione per servizi ed opere 1° premio

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1992 -2001NUOVA SEDE DELLA BANCA D’ITALIAROMAConcorso internazionale 1° PREMIO 13 14

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2002MEMORIAL PER LE VITTIME DEL VOLO LIBYAN AIRLINES 114”

BENGASI - LIBIA

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2003SEDE DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE PUGLIA - BARI - ITALIA

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2005 - in corso

SEDE DEL CONSIGLIO EUROPEO - BRUXELLES – BELGIO

Concorso Internazionale 1° premio 23 24

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2008CENTRO COMMERCIALE “METAL CENTER”ABU DHABI - E.A.U.

Concorso Internazionale 1° premio 29 30

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2009 in corso

COMPLESSO PER GHANTOTO RESORT & POLO CLUB

ABU DHABI - E.A.U.33 34

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CREDITS

Diapositive 1-2 Velodromo e Palazzo dello Sport Milano, Italia (1969 - 1975) Appalto Concorso ad inviti, I° premio Premio CECM (Prix Européen de la costruction metallique) Credits Tommaso Valle, Gilberto Valle con O. Accostano, M. Cascarano Diapositive 3-6 Aeroporto Internazionale “Leonardo da Vinci” Fiumicino (RM), Italia, (1987 – 2000) Sistema “lato terra” Parcheggi multipiano nell’area centrale dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci” (moduli A,B,C,D) 1987 - 1995 Credits Progettazione: Italpark - Società per infrastrutture ausiliarie di trasporti S.p.a.; Bonifica - Gruppo IRI Italstat Coordinamento: R. Beccali Architettura: F. Giovannoni; G. Valle, T. Valle con G. De Rosa, M. Guidi Strutture: G. Caloisi, G. Incecchi Collegamenti pedonali tra la stazione ferroviaria e le aerostazioni passeggeri 1987 - 1993 Credits Progettazione: Bonifica - Gruppo IRI Italstat Coordinamento: R. Beccali Architettura: F. Giovannoni; G. Valle, T. Valle con G. De Rosa, M. Guidi Strutture: G. Caloisi, G. Incecchi Terminal B 1987 - 1995 Credits Progettazione: CEA - Consorzio Engineering Aeroportuale (Austin Italia, Bonifica, SPEA) - Coordinatore: E. Prato Ingegnere di progetto: F. Giovannoni Architettura: G. Valle, T. Valle con G. De Rosa Strutture: G. Caloisi, G. Incecchi Terminal A 1995 - 1999 Credits Progettazione: CEA -Consorzio Engineering Aeroportuale (Bonifica S.p.a. - SPEA S.p.a.) - Ingegnere di progetto: F. Giovannoni Architettura: C. Giannini; T. Valle, G. Valle con G. De Rosa Strutture: A. Rinelli Sistema “lato aria” Molo B e I° sistema automatizzato di trattamento bagagli 1987 - 1995 Credits Progettazione: CEA - Consorzio Engineering Aeroportuale (Austin Italia, Bonifica, SPEA) - Coordinatore: E. Prato Ingegnere di progetto: F. Giovannoni Architettura: G. Valle, T. Valle con G. De Rosa, M. Guidi Strutture: G. Caloisi, G. Incecchi Satellite Ovest 1991 - 1996 Credits Progettazione: CEA - Consorzio Engineering Aeroportuale (Austin Italia, Bonifica, SPEA) - Coordinatore: E. Prato Ingegnere di progetto: F. Giovannoni Architettura: G. Valle, T. Valle con G. De Rosa Strutture: A. Rinelli Molo C, avancorpo aerostazione voli internazionali, II° sistema automatizzato trattamento bagagli 1999 - 2001 Credits Progettazione: ADR Engineering: F. Santini (Coordinatore generale), F. Giovannoni (Capo progetto e Ingegneria aeroportuale), C. Poldi Alai (Architettura), P. Bucchi (Strutture) Consulenti Architettura: T. Valle, G. Valle Diapositive 7-8 Policlinico dell’Università di Tor Vergata Roma, Italia (1993 –1998)

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Credits Progetto architettonico: Studio Valle Strutture: In.Ge.So. S.r.l., Michetti A. S.r.l. Carpenteria: Cardioli & C S.p.a. Diapositive 9-12 Chiesa di Tor Vergata Roma, Italia (1995) Appalto in concessione per servizi ed opere, I° premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle con S. Rosa Consulenza parte teorica: C. Chenis Diapositive 13-16 Nuova Sede della Banca d’Italia Roma, Italia (1992 –2001) Appalto concorso, I° premio Credits Studio Valle: Gilberto Valle, Tommaso Valle con G. De Rosa, G. Pellarin, C. Faraglia In associazione con: Studio Chiarini, C. Briganti Engineering: V. De Benedetti, G. Sebastiani Diapositive 17-18 Memorial delle vittime del volo “Libyan Airlines114” Bengasi, Libia (2002) Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con P. Vacatello, C. Stack, R. De Lorenzo, G. Gonzalez Galino Diapositive 19-22 Sede del Consiglio della Regione Puglia Bari, Italia (2003-in corso) Concorso Europeo, I° premio Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con C. Marani, G. Mura, S. Rosa, B. Toma, P. Vacatello, A. Amoroso In associazione con: Studio Sylos Labini Ingegneri Associati, Mirizzi Architetti Associati,Pro.Sal. S.r.l. Strutture: Studio Sylos Labini Ingegneri Associati Diapositive 23-28 Sede del Consiglio Europeo Bruxelles, Belgio (2005-in corso) Concorso Internazionale, I° premio Credits of the winning team for the competition “New headquarters of the Council of the European Union” Team: Studio Valle (Team Leader), Philippe Samyn & Partners– architects - Buro Happold Ltd – engineers Principal team members: Piera Bisignani (director), Alessandro Amoroso, Massimiliano Celani, Marco Garofalo, Carlo Marani, Marta Scuncio, Paolo Vacatello, (STUDIO VALLE). Benedetto Calcagno (partner in charge), Federica de Costanzo, Ronny Fichant, Hayriye Öztürk, Anne Remue, Ruben Van Colenberghe, Kay Verkaik, (SAMYN and PARTNERS). Bo Ascot (project leader), Hazel Dalton, Neil Fletcher, Neil Francis, Mick Green, Bob Holmwood, Gavin Jones, (BURO HAPPOLD)

Progetto esecutivo: Philippe Samyn & Partners (Team Leader), Studio Valle – architects; Buro Happold Ltd – engineers Diapositive 29-32 Metal Center Dubai, Emirati Arabi Uniti (2008) Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con M. Garofalo, M. Scuncio, M. Celani Diapositive 33-36 Ghantoot Resort & Polo Club Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti (2009-in corso) Credits Studio Valle: Tommaso Valle, Cesare Valle, Gianluca Valle, Gianluigi Valle con M. Garofalo, M. Scuncio, M. Celani