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(Allegato 1) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo) Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: I LUOGHI DEL CUORE Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: ASSISTENZA Area di intervento: ANZIANI Codifica: A 01 Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: DESCRIZIONE GENERALE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO Il presente progetto si propone di realizzare un intervento di assistenza per 60 persone anziane di età superiore ai 65 anni, per le quali si sia reso necessario l’inserimento in una residenza socio assistenziale (casa di riposo), a causa delle condizioni di ridotta autonomia o non-autosufficienza legate a limitazioni senso- NZ00946 ALBO NAZIONALE

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(Allegato 1)

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

Ente proponente il progetto:

VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo)

Codice di accreditamento:

Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

Titolo del progetto:

I LUOGHI DEL CUORE

Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: ASSISTENZA Area di intervento: ANZIANI Codifica: A 01

Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

DESCRIZIONE GENERALE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO

Il presente progetto si propone di realizzare un intervento di assistenza per 60

persone anziane di età superiore ai 65 anni, per le quali si sia reso necessario l’inserimento in una residenza socio assistenziale (casa di riposo), a causa delle condizioni di ridotta autonomia o non-autosufficienza legate a limitazioni senso-

1° 

NZ00946 

ALBO NAZIONALE   

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motorie, deterioramento cognitivo, problematiche psicologiche di varia natura e gravità.

La scelta di attivare il presente progetto è scaturita da una rilevazione interna

effettuata dal VIDES a luglio 2017 presso le suddette SAP, finalizzata a rilevare i fabbisogni assistenziali delle persone anziane ospitate, al fine di intervenire in maniera mirata su di essi. Per svolgere tale rilevazione è stata somministrata alle referenti di ogni singola SAP un’apposita scheda di rilevazione e, dai dati raccolti è emersa la presenza in ogni SAP di un numero consistente di persone anziane con:

problematiche fisiche (in particolare motorie e sensoriali) che ne limitano

l’autonomia nelle attività della vita quotidiana, sia all’interno che all’esterno della struttura residenziale

problematiche cognitive di varia entità (dal lieve decadimento dovuto al processo di invecchiamento, al decadimento severo legato a forme di demenza o ad altre patologie anche croniche)

problematiche psico-relazionali di varia entità (dalla mancanza di motivazione, apatia e abulia, fino alla depressione conclamata e ad altre patologie psichiatriche).

Obiettivi del progetto:

Obiettivo generale del progetto è di migliorare la qualità della vita per 60 persone

anziane ultrasessantacinquenni ospitate da n. 3 case di riposo salesiane, sostenendone la motivazione e la vitalità, pur nel rispetto dei limiti e delle difficoltà senso-motore, cognitive e psico-relazionali legati all’età.

Obiettivi specifici, nonché relative attività previste per il raggiungimento e relativi

indicatori di risultato, sono i seguenti:

PROBLEMATICA RILEVATA

CONSEGUENTE OBIETTIVO

D’INTERVENTO

ATTIVITÀ FUNZIONALI AL

RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO

INDICATORI DI RISULTATO

n. 1 problematiche fisiche (motorie e sensoriali) che limitano l’autonomia delle anziane nelle attività della vita quotidiana sia all’interno che all’esterno della struttura residenziale, per n. 38 persone anziane.

Obiettivo 1 Sviluppare strategie compensative per superare le limitazioni motorie e sensoriali di n. 38 persone anziane ed evitare l’ulteriore peggioramento delle stesse.

Attività 1.1 Natura che cura Attività 1.2 Servizio di welfare leggero

- partecipazione delle anziane alle attività di attivazione di cura del verde della casa (almeno 50% dei destinatari)

- n. richieste di assistenza leggera soddisfatte (almeno l’80% delle richieste)

- uso di strategie compensative per superare le limitazioni motorie e sensoriali (valutato con griglie di osservazione compilate dall’equipe di progetto a inizio e fine progetto e in itinere)

n. 2 problematiche cognitive di varia entità (dal lieve decadimento dovuto

Obiettivo 2 Potenziare le abilità cognitive residue di n. 26 persone

Attività 2.1 Laboratori di Memory Training

- partecipazione delle anziane ai laboratori (almeno 60% dei destinatari)

- partecipazione delle anziane alle attività di attivazione cognitiva (almeno 60% dei

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al processo di invecchiamento al decadimento severo legato a forme di demenza o ad altre patologie, anche croniche) per n. 26 persone anziane.

anziane con problematiche cognitive di varia entità per evitare l’ulteriore decadimento delle stesse.

Attività 2.2 Un palestra per la mente

destinatari) - recupero delle capacità

mnemoniche e cognitive delle anziane: aumentate del 30% a fine progetto (misurate con griglie di osservazione compilate dall’equipe a inizio e fine progetto e in itinere)

n. 3 problematiche psico-relazionali di varia entità (dalla mancanza di motivazione, apatia e abulia, fino alla depressione conclamata e ad altre patologie psichiatriche) per n. 43 persone anziane.

Obiettivo 3 Alleviare le problematiche psico-relazionali di n. 43 persone anziane, stimolando la motivazione e il recupero della dimensione sociale.

Attività 3.1 Laboratori di reminiscenza emotiva autobiografica Attività 3.2 Eventi tematici “I luoghi del cuore”

- partecipazione delle anziane ai laboratori (almeno 60% dei destinatari)

- partecipazione delle anziane agli eventi tematici (almeno 60% dei destinatari) e qualità della partecipazione (valutata con griglie di osservazione compilate dall’equipe a inizio e fine progetto e in itinere)

- diminuzione delle problematiche psico-relazionali delle anziane: del 30% a fine progetto (misurate con questionari specifici e griglie di osservazione compilate dall’equipe a inizio e fine progetto e in itinere)

Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Nella sua totalità il progetto si articola in 5 azioni, strutturate come descritto di seguito. La metodologia prescelta per la realizzazione del progetto è quella dell’approccio di carattere psicosociale: le attività proposte sono ispirate ad una filosofia di cura e assistenza centrata sulla persona, riconosciuta come soggetto attivo, con una storia, un’identità e una personalità. Tale modello socio-assistenziale, dunque, rompe gli schemi tradizionali secondo i quali i pazienti subiscono la routinaria attenzione degli operatori, a favore di un modello partecipato nel quale la persona è un soggetto attivo. Azione 0: Costituzione equipe operativa e avvio attività

La OLP di ogni SAP provvede a formalizzare la costituzione dell’equipe operativa di progetto che comprende, oltre ai volontari del servizio civile, personale dipendente e volontario di ogni SAP in possesso delle specifiche competenze professionali e operative necessarie per lo svolgimento delle attività progettuali (Responsabili casa di riposo, vicarie, infermieri, assistenti/OSS/animatori), come indicato al punto 8.2. Conseguentemente, presso ciascuna SAP, saranno avviate le attività operative di seguito descritte.

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Azione 1: Dimensione senso-motoria Obiettivo perseguito A.1: sviluppare strategie compensative per superare le limitazioni motorie e sensoriali di n. 38 persone anziane ed evitare l’ulteriore peggioramento delle stesse.

ATTIVITÀ DESCRIZIONE ATTIVITÀ ARTICOLAZIONE ATTIVITÀ

Attività 1.1 Natura che cura

Obiettivo dell’attività è quello di aiutare l’anziano a recupero le risorse e le abilità personali, favorendo un più ampio senso di padronanza di sé e dell’ambiente di vita, attraverso il contatto con la natura e i suoi bioritmi. Il giardino, infatti, è sia un luogo stimolante per la memoria, ma è anche un luogo fisico per la vita all’aria aperta, per le passeggiate, per le soste al sole d’inverno o all’ombra in estate, per le attività di ricreazione, da percorrere con i familiari in visita. La cura del giardino da parte degli anziani consente di ottenere sia benefici di tipo fisico (recupero o miglioramento delle capacità motorie, raffinare le capacità fini-motorie sia per quelle grosso-motorie), cognitivo (curando le piante si devono imparare metodi e schemi d’azione, si devono ricordare eventi e procedure, si sviluppano le capacità di problem solving, l’attenzione e la concentrazione), sociali (possibilità di lavorare in gruppo), emotivi (per le persone che necessitano di assistenza curare le piante è una sorta di inversione dei ruoli: si trovano essi stessi nel ruolo di caregiver, con conseguente aumento autostima ed autocontrollo), sia di identificazione proiettiva per le similitudini tra le piante e le persone come ritmi di vita che entrambi attraversano (nascita, crescita, morte) e per la percezione concreta del tempo che passa nella stagionalità della vita vegetale come strumento di accettazione e di integrazione in un ciclo vitale più ampio di quello individuale. Tutto questo in un ambiente gradevole e confortevole; i colori, i profumi, le sensazioni tattili ed i rumori di un giardino, infatti, stimolano significativamente i sensi.

Tempi e modalità: 1 incontro laboratoriale di 1 ora settimanale (circa 32 h dal 2° all’9° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere per co-

conduzione attività (totale 32 h).

- 1 o più assistenti per co-conduzione attività (totale 32 h)

- 1 responsabile della casa per programmazione e monitoraggio attività (circa 10 h)

Strumenti: piccole attrezzature da giardinaggio - testi di settore - griglie di osservazione e valutazione attività – scheda destinatario Risorse logistiche: spazi all’aperto/cortile - biblioteca/centro documentazione Partner coinvolti: - Copygraf per fornitura

materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività

Attività 1.2 Servizio di welfare leggero

Obiettivo dell’attività è quello di sostenere e accompagnare l’anziano nelle attività della vita quotidiana, sia in casa che all’esterno. In particolare l’attività di sostegno all’interno della struttura consisterà nel: individuare con l’utente le aree da sviluppare o

migliorare per l’autonomia, educare e coinvolgere la persona nell’attuazione

del suo piano personalizzato, compilare quotidianamente il piano delle attività

svolte, degli obiettivi prefissati e del raggiungimento degli stessi;

stimolare e sostenere la persona sul piano del rapporto umano, amicale, coinvolgendo e coordinando le risorse del mondo vitale della persona

Per quanto riguarda l’attività di sostegno alla

Tempi e modalità: circa 10/h settimanali per 12 mesi (circa 480 h/SAP dal 1° all’12° mese di progetto) Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere (totale 240 h). - 1 o più assistenti (totale 240

h) - 1 responsabile della casa

per programmazione e calendarizzazione attività (circa 60 h)

Strumenti: calendario programmazione attività - scheda destinatario –

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partecipazione e fruizione dei servizi esterni alla casa, essa comprende le seguenti attività: predisporre e gestire un calendario degli

interventi di assistenza leggera necessari aiutare la persona nella deambulazione e nel

corretto uso di accorgimenti e ausili per l’autonomia;

accompagnare ad eventuali visite mediche o per disbrigo di pratiche;

aiutare per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso;

aiutare nella preparazione alle prestazioni sanitarie

gestire le attività di supporto e segreteria, connesse alle attività di progetto (ricezione telefonate, gestione portineria, gestione corrispondenza, consegna documenti, prenotazione visite mediche, immissione dati, ecc.).

questionari rilevazione fabbisogni utente – database - pc con connessione internet - depliant servizi socio-sanitari territoriali e siti specifici Risorse logistiche: ufficio direzione – segreteria – accoglienza - sala riunioni Partner coinvolti: Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività

Azione 2: Dimensione cognitiva Obiettivo perseguito A. 2: Potenziare le abilità cognitive residue di n. 26 persone anziane con problematiche cognitive di varia entità per evitare l’ulteriore decadimento delle stesse. ATTIVITÀ DESCRIZIONE ATTIVITÀ ARTICOLAZIONE ATTIVITÀ

Attività 2.1 Laboratori di Memory Training

Obiettivo dell’attività è quello di sviluppare meccanismi alternativi di compensazione di funzioni perdute, che possano rallentare il deterioramento cognitivo e funzionale in particolare della memoria, che spesso è nell’anziano la prima funzione a deteriorarsi. Se risulta impossibile infatti ripristinare le funzioni compromesse, l’obiettivo primario, e l’unico realisticamente perseguibile di tutti gli interventi realizzati, è quello di rallentare la progressione del decadimento provando a compensare il declino cognitivo e funzionale. Tutto ciò incrementando il coinvolgimento dell’anziano in compiti finalizzati. Nel corso dei laboratori, guidati dagli infermieri, saranno usate varie tecniche per riorientare il paziente, per mezzo di stimolazioni ripetitive multimodali (verbali, visive, scritte e musicali), rispetto al sé, all’ambiente e al tempo e una serie di materiali capaci di stimolare i vari canali sensoriali per acquisire quelle informazioni che dovranno poi essere richiamate alla memoria. Sarà pertanto essenziale favorire l’esecuzione di associazioni spontanee con persone, animali, oggetti, momenti della propria vita quotidiana, anche in virtù del fatto che fattori emotivi e motivazionali giocano un ruolo centrale nell’attività della funzione mnesica.

Tempi e modalità: 2 incontro laboratoriale di 1 ora settimanale (circa 80 h dal 2° all’11° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere per monitoraggio risultati

attività (totale 20 h). - 1 o più assistenti/animatori per

conduzione attività (totale 80 h) - 1 responsabile della casa per

programmazione e calendarizzazione attività (circa 20 h)

Strumenti: Giornali e testi narrativi – audiolibri - scheda destinatario – pc con software specifici - testi di settore - griglie di osservazione - questionari rilevazione fabbisogni utente – materiale di cancelleria Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale - sala riunioni - biblioteca/centro documentazione - ufficio direzione Partner coinvolti: - Copygraf per fornitura materiale di

cancelleria necessario a supporto dell’attività.

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Attività 2.2 Una palestra per la mente

Lo scopo principale dell’attività è quello di stimolare le altre varie abilità cognitive degli anziani: orientamento, attenzione, linguaggio, ragionamento logico, in modo complementare all’attività precedente 2.1. Tale obiettivo sarà perseguito mediante una serie di attività diversificate in base al giorno della settimana e organizzate sia tenendo conto delle difficoltà e delle limitazioni di ogni anziano e delle conseguenti aree di autonomia su cui lavorare, sia a partire dalla “Scheda anamnestica psico-sociale” che viene redatta per ogni ospite e sulla quale vengono annotati la storia della persona, i tratti della personalità, gli hobby, gli interessi, le abitudini di vita e le altre informazioni ritenute utili. Ciò al fine di individuare i punti di forza dell’anziana e le attività per lei più funzionali attraverso l’ausilio di vari elementi (oggetti, spazi, immagini, suoni, musiche, esercizi) che hanno un effetto positivo per il benessere della persona assistita. In particolare l’uso della musica rappresenta uno dei pochi canali efficaci nel creare un legame con le persone in condizioni più gravi, per esempio allettate e quindi che non hanno accesso a tutta una serie di attività animative che vedono coinvolti tutti gli altri, ognuno con le proprie abilità e difficoltà. La scelta delle specifiche viene effettuata dall’equipe di progetto della SAP, in base al gruppo che verrà creato, facendo attenzione affinchè questo sia composto da persone con un livello cognitivo simile.

Tempi e modalità: 3 incontri di 1 ora settimanale (circa 132 h dal 2° all’12° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere per conduzione attività

(totale 66 h). - 1 o più assistenti/animatori per

conduzione attività (totale 66 h) - 1 responsabile della casa per

programmazione e calendarizzazione attività (circa 20 h)

Strumenti: “Scheda anamnestica psico‐sociale” ‐ - scheda destinatario - questionari rilevazione fabbisogni utente - griglie di osservazione Giornali e testi narrativi – materiale di cancelleria – audiolibri e altro materiale multimediale – materiali ludico –ricreativo – materiale di consumo– pc - testi di settore Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale - sala riunioni - spazi all’aperto/cortile - biblioteca/centro documentazione - ufficio direzione Partner coinvolti: - CGS Nazionale per ricerca e

selezione materiale multimediale per animare gli incontri

- Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività.

Azione 3: Dimensione psico-relazionale Obiettivo perseguito A.3: Alleviare le problematiche psicolo-relaizonali di n. 43 persone anziane, stimolando la motivazione e il recupero della dimensione sociale.

ATTIVITÀ DESCRIZIONE ATTIVITÀ ARTICOLAZIONE ATTIVITÀ

Attività 3.1 Laboratori di reminiscenza emotiva autobiografica

L’obiettivo dell’attività è quello di contribuire a prevenire il processo di disintegrazione della personalità della persona anziana, facilitando la riattivazione degli aspetti relazionali spesso compromessi da problematiche psicologiche secondarie all’invecchiamento o pre-esistenti, in particolare stati depressivi di varia entità. L’attività consiste in un intervento psicosociale di gruppo in cui grande importanza assumono “i ricordi”, considerati spunto per stimolare le risorse mnesiche residue e per recuperare esperienze emotivamente piacevoli. Fondandosi sulla naturale propensione dell’anziano a rievocare il proprio passato tale intervento utilizza il ricordo come strumento indispensabile per gettare un ponte tra passato,

Tempi e modalità: 1 incontro di 2 ore a settimana (circa 88 h/SAP dal 2° all’11° mese di progetto) Risorse umane coinvolte: - 1 o più assistenti per co-

conduzione attività (circa 88 h) - 1 vicaria per co-conduzione

attività (circa 88 h) e programmazione (circa 22 h) = totale 110 ore

Strumenti: pc con connessione internet – tv con lettore dvd – dvd e materiale

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presente e futuro, al fine di interpretare e vivere meglio la realtà quotidiana. Tale processo si sviluppa potenziando le capacità mnesiche remote, integrando i ricordi passati con quelli recenti e ampliando la memoria recente. Negli incontri di gruppo, in una prima fase gli anziani vengono incoraggiati a parlare del loro passato, a ricordare e riportare al gruppo esperienze vissute durante l’età adulta e l’infanzia; successivamente, vengono stimolati a verbalizzare i loro problemi attuali e ad ascoltare quelli degli altri favorendo un processo di introspezione e comprensione empatica, così da raggiungere un sempre maggior adattamento al presente ed un miglior livello di socializzazione.

multimediale - materiale di cancelleria –foto, film e giornali – “Scheda anamnestica psico‐sociale” ‐ 

griglie di osservazione - Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale attività ricreative - ufficio direzione - biblioteca/centro documentazione Partner coinvolti: - CGS Nazionale per ricerca e

selezione materiale multimediale per animare gli incontri

- Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività (schede/griglie).

Attività 3.2 Eventi tematici “I luoghi del cuore”

La presente attività rappresenta il completamento della precedente attività 3.1., in quanto prevede incontri mensili in cui condividere quanto emerso nei laboratori, sotto forma di eventi aperti alle famiglie delle ospiti e alla comunità locale, con il coinvolgimento attivo del partner di progetto CGS per l’animazione degli stessi incontri. L’obiettivo principale è quello di “aprire le porte”, contrastando la solitudine e il senso di isolamento. Questo sia creando occasioni di incontro e scambio relazionale attraverso collaborazioni con l’associazionismo locale, sia attraverso “uscite virtuali”, cioè mediante la tecnologia e l’informazione (foto, video, internet, giornali, ecc) ricostruire luoghi del passato e condividerli con il gruppo. Possibili temi degli incontri durante l’anno potranno essere i seguenti e molti altri: Il mio paese. Presentazione dei luoghi di

origine delle anziane, dei posti e delle persone più significativi della loro infanzia, adolescenza, età adulta (negozi frequentati abitualmente, vicini di casa, amici della via, panorama di casa, ecc….

I suoni che ricordo: le persone anziane si ricordano spesso le canzoni, le poesie e le filastrocche antiche, legate alle tradizioni popolari, ai giochi di strada, ecc

Gusto e tradizioni. La cucina ha da sempre un valore sociale e psicologico. È legata alla tradizione, è un modo per ritrovarsi, è un rituale che riguarda anche la manualità, è un piacere per il gusto e l’olfatto.

Attraverso questi ed altri possibili temi, l’equipe di progetto di ogni SAP creerà momenti d’incontro e di piacere coinvolgenti e stimolanti che contribuiscano a migliorare il benessere psicofisico degli ospiti e a favorire i rapporti tra loro, con le famiglie e con la comunità locale.

Tempi e modalità: 1 incontro di 4 ore complessive al mese (circa 44 h dal 2° all’11° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 responsabile della casa (16 h

per programmazione e calendarizzazione + 44 h per conduzione incontri = tot 60 h)

- 1 o più assistenti (totale 44 h) Strumenti: impianto audio - tv con lettore dvd – dvd vari e materiali multimediali – foto, film e giornali – pc con connessione internet – materiale di consumo e di animazione –- materiale di cancelleria - griglie di osservazione Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale - biblioteca/centro documentazione - ufficio direzione Partner coinvolti: - CGS Nazionale per ricerca e

selezione materiale multimediale per animare gli incontri

- Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività.

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Azione 4: monitoraggio e valutazione: Vedi punti 20) e 21) del presente formulario.

Il seguente diagramma di Gantt riassume in maniera sinottica l’articolazione

temporale dell’intero progetto e la concatenazione delle azioni e attività precedentemente descritte, ipotizzando che il progetto sia avviato nel mese di settembre.

Diagramma di Gantt (calcolato con inizio ipotetico del servizio civile a settembre)

azione attività

1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°

mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese Mese

set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago

Azione 0 Costituzione Equipe Avvio attività

Azione 1

Attività 1.1 Natura che cura  

Attività 1.2 Servizio di welfare leggero 

Azione 2

Attività 2.1 Laboratori di Memory Training 

Attività 2.2 Un palestra per la mente 

Azione 3

Attività 3.1 Laboratori di reminiscenza emotiva autobiografica    

  

  

Attività 3.2 I luoghi del cuore   

Azione 4

Monitoraggio e valutazione 

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Nell’ambito del progetto così come descritto, ogni volontario in servizio civile, supportato e coordinato dall’OLP e dalle diverse figure professionali impiegate, diventa parte integrante, previa informazione e formazione specifica, dell’équipe operativa e contribuisce secondo il suo ruolo e le sue specifiche competenze ed attitudini alle varie attività del progetto, in particolare per quanto riguarda le attività di seguito descritte. In generale, il volontario ha il ruolo di figura di supporto alla socializzazione, all’animazione e alla partecipazione dell’anziano alle attività di recupero e sostegno senso-motorio, cognitivo, psico-relazionale proposte dal presente progetto e partecipa completamente alla vita della casa di riposo cui è assegnato, collaborando fattivamente alle diverse attività che coinvolgano gli anziani destinatari del presente progetto, sia all’interno che all’esterno della casa di riposo.

Azione 1: Dimensione senso-motoria Obiettivo perseguito A.1: sviluppare strategie compensative per superare le limitazioni motorie e sensoriali di n. 38 persone anziane ed evitare l’ulteriore peggioramento delle stesse.

ATTIVITÀ ARTICOLAZIONE ATTIVITÀ

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ PER I VOLONTARI

Attività 1.1 Tempi e modalità: - Partecipazione alla programmazione

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Natura che cura

1 incontro laboratoriale di 1 ora settimanale (circa 32 h dal 2° all’9° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere per co- conduzione attività

(totale 32 h). - 1 o più assistenti per co-conduzione

attività (totale 32 h) - 1 responsabile della casa per

programmazione e monitoraggio attività (circa 10 h)

Strumenti: piccole attrezzature da giardinaggio - testi di settore - griglie di osservazione e valutazione attività – scheda destinatario Risorse logistiche: spazi all’aperto/cortile - biblioteca/centro documentazione Partner coinvolti: - Copygraf per fornitura materiale di

cancelleria necessario a supporto dell’attività (schede/griglie)

delle attività in equipe di progetto - Coinvolgimento dei destinatari e

motivazione alla partecipazione - Predisposizione attrezzature e

materiali per ogni incontro - Collaborazione al supporto anziani

durante gli incontri - Riordino degli spazi e delle

attrezzature adoperati. - Osservazione delle dinamiche di

gruppo durante lo svolgimento delle attività

- Compilazione griglie di osservazione e valutazione e scheda destinatario

- Inserimento dati griglie di osservazione e valutazione e scheda destinatario

- Discussione e verifica periodica attività svolta in equipe

Attività 1.2 Servizio di welfare leggero

Tempi e modalità: circa 10/h settimanali per 12 mesi (circa 480 h/SAP dal 1° all’12° mese di progetto) Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere (totale 240 h). - 1 o più assistenti (totale 240 h) - 1 responsabile della casa per

programmazione e calendarizzazione attività (circa 60 h)

Strumenti: calendario programmazione attività - scheda destinatario – questionari rilevazione fabbisogni utente – database - pc con connessione internet - depliant servizi socio-sanitari territoriali e siti specifici Risorse logistiche: ufficio direzione – segreteria – accoglienza - sala riunioni Partner coinvolti: Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività (schede/questionari ecc)

- Partecipazione alla programmazione delle attività in equipe di progetto

- Presentazione dell’attività ai destinatari

- Gestione agenda appuntamenti per visite esterne e accompagnamenti programmati

- Gestione e raccolta materiale informativo sui servizi socio-sanitari territoriali

- Collaborazione all’accoglienza del personale socio-sanitario presso la SAP

- Supporto dei destinatari nelle attività di routine esterne alla casa con la supervisione del personale

- Supporto dei destinatari nelle attività quotidiane all’interno della casa con la supervisione del personale

- Compilazione calendario programmazione attività, scheda destinatario – questionari rilevazione fabbisogni utente – database

- Raccolta, inserimento dati ed elaborazione scheda destinatario – questionari rilevazione fabbisogni utente – database

- Discussione e verifica attività svolta in equipe

Azione 2: Dimensione cognitiva Obiettivo perseguito A. 2: Potenziare le abilità cognitive residue di n. 26 persone anziane con problematiche cognitive di varia entità per evitare l’ulteriore decadimento delle stesse.

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ATTIVITÀ ARTICOLAZIONE ATTIVITÀ

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ

PER I VOLONTARI Attività 2.1 Laboratori di Memory Training

Tempi e modalità: 2 incontro laboratoriale di 1 ora settimanale (circa 80 h dal 2° all’11° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere per monitoraggio risultati

attività (totale 20 h). - 1 o più assistenti/animatori per

conduzione attività (totale 80 h) - 1 responsabile della casa per

programmazione e calendarizzazione attività (circa 20 h)

Strumenti: Giornali e testi narrativi – audiolibri - scheda destinatario – pc con software specifici - testi di settore - griglie di osservazione - questionari rilevazione fabbisogni utente – materiale di cancelleria Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale - sala riunioni - biblioteca/centro documentazione - ufficio direzione Partner coinvolti: - Copygraf per fornitura materiale di

cancelleria necessario a supporto dell’attività.

- Partecipazione alla programmazione delle attività in equipe di progetto

- Coinvolgimento dei destinatari e motivazione alla partecipazione

- Predisposizione di spazi, attrezzature e materiali per ogni incontro

- Collaborazione all’animazione degli incontri con gli assistenti

- Riordino degli spazi e delle attrezzature adoperati

- Ricerca, raccolta e organizzazione del materiale da usare per ogni incontro laboratoriale

- Osservazione delle dinamiche di gruppo durante lo svolgimento delle attività

- Compilazione griglie di osservazione

- Inserimento dati delle schede destinatari, griglie di osservazione, questionari rilevazione fabbisogni utente

- Discussione e verifica attività svolta in equipe

Attività 2.2 Una palestra per la mente

Tempi e modalità: 3 incontri di 1 ora settimanale (circa 132 h dal 2° all’12° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 infermiere per conduzione attività

(totale 66 h). - 1 o più assistenti/animatori per

conduzione attività (totale 66 h) - 1 responsabile della casa per

programmazione e calendarizzazione attività (circa 20 h)

Strumenti: - “Scheda anamnestica psico‐sociale” ‐ scheda

destinatario - questionari rilevazione fabbisogni utente - griglie di osservazione

- Giornali e testi narrativi – audiolibri e altro materiale multimediale – materiali ludico –ricreativo – materiale di consumo– pc - testi di settore – materiale di cancelleria

Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale - sala riunioni - spazi all’aperto/cortile - biblioteca/centro

- Partecipazione alla programmazione delle attività in equipe di progetto

- Coinvolgimento dei destinatari e motivazione alla partecipazione

- Ricerca di argomenti di interesse anche tramite interviste, richieste e pareri degli anziani

- Predisposizione di spazi, attrezzature e materiali per ogni incontro

- Collaborazione al supporto anziani durante gli incontri

- Riordino degli spazi e delle attrezzature adoperati.

- Ricerca, raccolta e organizzazione del materiale da usare per ogni incontro laboratoriale

- Osservazione delle dinamiche di gruppo durante lo svolgimento delle attività

- Compilazione Scheda anamnestica 

psico‐sociale - scheda destinatario - griglie di osservazione - questionari

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documentazione - ufficio direzione Partner coinvolti: - CGS Nazionale per ricerca e selezione

materiale multimediale per animare gli incontri

- Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività.

rilevazione fabbisogni utente - Inserimento dati Scheda anamnestica 

psico‐sociale - scheda destinatario - griglie di osservazione - questionari rilevazione fabbisogni utente

- Collaborazione al lavoro di rete con i partner coinvolti nell’attività

- Discussione e verifica attività svolta in equipe

Azione 3: Dimensione psico-relazionale Obiettivo perseguito A.3: Alleviare le problematiche psico-relazionali di n. 43 persone anziane, stimolando la motivazione e il recupero della dimensione sociale.

ATTIVITÀ ARTICOLAZIONE ATTIVITÀ

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ PER I VOLONTARI

Attività 3.1 Laboratori di reminiscenza emotiva autobiografica

Tempi e modalità: 1 incontro di 2 ore a settimana (circa 88 h/SAP dal 2° all’11° mese di progetto) Risorse umane coinvolte: - 1 o più assistenti per co-conduzione

attività (circa 88 h) - 1 vicaria per co-conduzione attività

(circa 88 h) e programmazione (circa 22 h) = totale 110 ore

Strumenti: pc con connessione internet – tv con lettore dvd – dvd e materiale multimediale - materiale di cancelleria –foto, film e giornali – “Scheda anamnestica psico‐sociale” ‐ griglie di osservazione - Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale attività ricreative - ufficio direzione - biblioteca/centro documentazione Partner coinvolti: - CGS Nazionale per ricerca e

selezione materiale multimediale per animare gli incontri

- Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività (schede/griglie).

- Partecipazione alla programmazione delle attività in equipe di progetto

- Coinvolgimento dei destinatari e motivazione alla partecipazione

- Predisposizione di spazi, attrezzature e materiali per ogni incontro

- Collaborazione al supporto anziani durante gli incontri

- Riordino degli spazi e delle attrezzature adoperati.

- Ricerca, raccolta e organizzazione del materiale da usare per ogni incontro laboratoriale

- Osservazione delle dinamiche di gruppo durante lo svolgimento delle attività

- Compilazione e inserimento dati delle “Scheda anamnestica psico‐sociale” e 

griglie di osservazione - Collaborazione al lavoro di rete con i

partner coinvolti nell’attività

- Discussione e verifica attività svolta in equipe

Attività 3.2 Eventi tematici “I luoghi del cuore”

Tempi e modalità: 1 incontro di 4 ore complessive al mese (circa 44 h dal 2° all’11° mese di progetto) per ogni SAP Risorse umane coinvolte: - 1 responsabile della casa (16 h per

programmazione e calendarizzazione + 44 h per conduzione incontri = tot 60 h)

- 1 o più assistenti (totale 44 h)

- Partecipazione alla programmazione delle attività in equipe di progetto

- Coinvolgimento dei destinatari e motivazione alla partecipazione

- Ricerca temi di interesse anche tramite interviste, richieste e pareri degli anziani

- Predisposizione di spazi, attrezzature e materiali per ogni incontro

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Strumenti: impianto audio - tv con lettore dvd – dvd vari e materiali multimediali – foto, film e giornali – pc con connessione internet – materiale di consumo e di animazione –- materiale di cancelleria - griglie di osservazione Risorse logistiche: salone/locale polifunzionale - biblioteca/centro documentazione - ufficio direzione Partner coinvolti: - CGS Nazionale per ricerca e

selezione materiale multimediale per animare gli incontri

- Copygraf per fornitura materiale di cancelleria necessario a supporto dell’attività.

- Collaborazione al supporto anziani durante gli incontri

- Animazione degli incontri - Riordino degli spazi e delle

attrezzature adoperati. - Ricerca, raccolta e organizzazione

del materiale da usare per ogni incontro laboratoriale

- Osservazione delle dinamiche di gruppo durante lo svolgimento delle attività

- Collaborazione al lavoro di rete con i partner coinvolti nell’attività

- Discussione e verifica attività svolta in equipe

Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

Giorni di servizio a settimana dei volontari:

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Rispettare il regolamento interno alla propria sede rivolto al personale educativo e comportarsi conformemente alla condivisione delle finalità educative della sede di servizio e al rispetto delle sue finalità religiose. Disponibilità per uscite (accompagnamento dei anziani per esigenze connesse al progetto assistenziale, ecc …). Disponibilità per trasferte fuori sede, eventualmente con pernottamento, soprattutto in coincidenza con momenti di socializzazione ed altre attività previste dal progetto Disponibilità ad una flessibilità di orario e di presenza sul territorio, accanto ai anziani, entro il monte ore complessivo. Eventuale presenza nei giorni prefestivi e festivi, in occasione di feste importanti per la vita salesiana (Immacolata, don Bosco, festa del grazie…) Disponibilità a concordare i giorni di permesso con l’OLP tenendo conto delle esigenze di servizio. Disponibilità ad eventuali distacchi temporanei di sede di servizio secondo termini di legge per attività relative al progetto Disponibilità a partecipare ai percorsi di formazione generale e specifica, nonché ad eventuali ulteriori incontri di formazione, anche organizzati in modo residenziale, pure se coincidenti con giornate festive e/o di riposo. Disponibilità ad incontri di formazione e verifica organizzati sino alla fine dell’anno di servizio.

6

30

6

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Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Cognome e nome OLP Cognome e

nome RLEA

1  Istituto Gesù' Nazareno  Roma  Via Dalmazia 12,  6482  2  De Biasio Lattanina  Mariani Anna 

2  Casa suor Maria Romero  Roma  Viale Palmiro Togliatti, 167  6478  2  Mensitieri Livia  Mariani Anna 

3  Istituto Maria Ausiliatrice  Cagliari  Via XXVIII Febbraio, 21  6480  2  Are Giovanna   

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Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Il progetto sarà promosso e pubblicizzato insieme con la promozione del Servizio civile nazionale attraverso i seguenti strumenti:

Internet

- sito web del VIDES con una pagina dedicata al Progetto SCN e all’illustrazione del Servizio Civile Nazionale e dei suoi scopi.

- pubblicazione del Bando per la selezione di volontari su sito VIDES

- pubblicazione del Bando su sito della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice e delle varie SAP

- link al progetto su siti della rete salesiana;

- Iink al progetto su siti enti no-profit della rete di sostegno (Associazione Nazionale CGS);

- Iink al progetto su siti Università convenzionate col progetto;

- mailing list del VIDES e della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice e delle varie SAP.

Materiale informativo cartaceo

- distribuzione materiale informativo cartaceo agli enti presenti sul territorio (Comune, Municipi, Provincia, enti di formazione professionale, scuole cittadine…);

- affissione di locandine presso i principali luoghi di aggregazione presenti nel territorio delle SAP (biblioteche, ospedali, servizi sociali, università, parrocchie, centri per l’impiego…);

- articoli su giornali della rete salesiana e giornali locali.

Incontri di sensibilizzazione

- incontri “Da volontario a volontario” di sensibilizzazione al SCN e promozione del progetto presso ogni SAP;

- incontri aperti ai giovani interessati a qualunque titolo, presso gli oratori-centri giovanili e le scuole e centri di formazione professionale salesiani del territorio di riferimento di ciascuna SAP.

Numero ore espressamente dedicato all’attività di sensibilizzazione: 25 ore.

Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Si rinvia al Sistema di selezione verificato dall’UNSC in sede di accreditamento

Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

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Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Si rinvia al Sistema di monitoraggio verificato dall’UNSC in sede di accreditamento

Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Per meglio esplicitare le attività previste dal progetto si richiede:

-titolo di studio: diploma scuola superiore di II grado o qualifica professionale (nel caso di bando indetto nel periodo degli esami di maturità potranno presentare domanda anche i maturandi).

Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per la realizzazione delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

specifici (vedi punto 7 e 8.1), saranno utilizzate presso ogni SAP le seguenti risorse tecniche e strumentali, nonché logistiche:

ATTIVITÀ RISORSE TECNICO-STRUMENTALI RISORSE LOGISTICHE

Attività 1.1 Natura che cura

piccole attrezzature da giardinaggio - testi di settore - griglie di osservazione e valutazione attività – scheda destinatario

spazi all’aperto/cortile - biblioteca/centro documentazione

Attività 1.2 Servizio di welfare leggero

calendario programmazione attività - scheda destinatario – questionari rilevazione fabbisogni utente – database - pc con connessione internet - depliant servizi socio-sanitari territoriali e siti specifici

ufficio direzione – segreteria – spazio accoglienza - sala riunioni

Attività 2.1 Laboratori di Memory Training

Giornali e testi narrativi – audiolibri - scheda destinatario – pc con software specifici - testi di settore - griglie di osservazione - questionari rilevazione fabbisogni utente – materiale di cancelleria

salone/locale polifunzionale - sala riunioni – biblioteca/ centro documentazione - ufficio direzione

Attività 2.2 Una palestra per la mente

“Scheda anamnestica psico-sociale” - scheda destinatario - questionari rilevazione fabbisogni utente - griglie di osservazione Giornali e testi narrativi – materiale di cancelleria – audiolibri e altro materiale multimediale – materiali ludico –ricreativo – materiale di consumo– pc - testi di settore

salone/locale polifunzionale sala riunioni - spazi all’aperto/cortile - biblioteca/centro documentazione - ufficio direzione

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Attività 3.1 Laboratori di reminiscenza emotiva autobiografica

pc con connessione internet – tv con lettore dvd – dvd e materiale multimediale - materiale di cancelleria –foto, film e giornali – “Scheda anamnestica psico-sociale” - griglie di osservazione -

salone/locale polifunzionale attività ricreative - ufficio direzione - biblioteca/centro documentazione

Attività 3.2 Eventi tematici “I luoghi del cuore”

impianto audio - tv con lettore dvd – dvd vari e materiali multimediali – foto, film e giornali – pc con connessione internet – materiale di consumo e di animazione –- materiale di cancelleria - griglie di osservazione

salone/locale polifunzionale - biblioteca/centro documentazione - ufficio direzione

La specifica dotazione di risorse tecniche e strumentali, nonché logistiche, necessarie per la realizzazione del progetto a disposizione di ciascuna SAP è riassunta nella seguente tabella di sintesi:

Risorse tecniche, strumentali e logistiche Sap 1 Sap 2 Sap 3

Salone/locale polifunzionale per attività ricreative

1 1 1

Spazi all’aperto (giardino, cortile) 1 1 1

Sala riunioni 1 1 1

Spazio accoglienza 1 1 1

Ufficio direzione 1 1 1

Segreteria 1 1 1

Biblioteca/centro documentazione 1 1 1

Computer con connessione internet 1 2 1

TV con lettore DVD 9 2 1

Ogni SAP dispone inoltre di piccole attrezzature quali:

- macchina fotografica/videocamera - impianto audio, radio e amplificazioni nonché dei seguenti materiali:

- materiale per attività ricreative - dvd e altri sussidi multimediali (anche messi a disposizione dal partner

CGS, cfr punti 23 e 24) - materiale di cancelleria e di consumo (messi a disposizione dal partner

Copygraf, cfr punti 23 e 24)

L’utilizzo da parte dei volontari di apparecchiature tecniche (in particolare computer, sistemi di amplificazione, videocamera, ecc.) avverrà solo previa autorizzazione del responsabile locale che provvederà anche a fornire ai volontari il know-how necessario per l’uso.

Infine, a livello nazionale: Piattaforma e-learning

http://www.landoflearning.it/portal/tiki-index.php - per la formazione dei volontari e per il costante aggiornamento delle OLP.

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CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

Eventuali crediti formativi riconosciuti:

- La Facoltà di Scienze dell’Educazione “AUXILIUM”

-

Il VIDES, come organismo non governativo (ONG), è riconosciuto soggetto erogatore di formazione.

Eventuali tirocini riconosciuti:

La Facoltà di Scienze dell’Educazione “AUXILIUM”, con sede a Roma, riconosce l’esperienza di Servizio Civile Volontario svolta nel suddetto progetto, attribuendo CFU di tirocinio ai sensi dell’art. 10 comma 5 del DM 270/2004.

Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

In accordo con la normativa vigente, il presente progetto di Servizio Civile Nazionale

intende fornire conoscenze in merito al settore d’intervento socio-assistenziale e competenze trasversali che facilitino l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani coinvolti nel progetto stesso.

Ai fini e per gli effetti delle disposizioni di cui al d.lgs. 13/2013 e del decreto 30 giugno 2015 si richiamano le seguenti definizioni:

per competenza si intende la comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale;

le abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare un saper fare per portare a termine compiti e risolvere problemi; esprimono le componenti tecniche, applicative o relazionali per l’esercizio della competenza;

le conoscenze riguardano i saperi di riferimento dell’attività professionale. Più specificamente sono insiemi strutturati di informazioni, principi, pratiche e teorie necessari al corretto svolgimento della professione e si acquisiscono attraverso percorsi formali (istruzione, formazione e addestramento professionale) e/o con l'esperienza. Possono essere: a) teoriche: relative ad ambiti e contenuti disciplinari (ad esempio: teorie, principi, concetti, modelli, tipologie, nozioni, regole). b) metodologiche: relative a tecniche, strumenti e modalità di esercizio dell’attività professionale (ad esempio: metodologie professionali, metodi di lavorazione, norme e standard di riferimento, tecniche operative, procedure gestionali, programmi applicativi, tecnologie e supporti strumentali, materiali, documenti). c) contestuali: relative al contesto organizzativo entro cui si realizza l’attività professionale e al connesso ambiente di riferimento (ad esempio: servizi erogati, ambiente e mercato di riferimento).

Il progetto così come articolato e descritto nelle sezioni precedenti permetterà ai

volontari di acquisire conoscenze ed abilità riconducibili alle seguenti competenze professionali del settore socio-assistenziale, nonché competenze

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trasversali, sia organizzative che relazionali, che fanno riferimento alle operazioni fondamentali proprie di qualunque persona posta di fronte ad un compito o a un ruolo lavorativo (e non).

Competenze professionali caratterizzanti il settore socio-assistenziale MACRO-COMPETENZA: Gestire un progetto socio-assistenziale per soggetti con vulnerabilità, tenendo conto delle caratteristiche del target (individuale o di gruppo), degli specifici fabbisogni, del contesto di riferimento (es. residenza socio-assistenziale), e curandone tutte le fasi, dalla rilevazione e analisi del fabbisogno alla progettazione, fino alla realizzazione e al monitoraggio e valutazione finale.

COMPETENZA 1: Analizzare il fabbisogno assistenziale di gruppi omogenei ed eterogenei di soggetti con vulnerabilità nel contesto socio-assistenziale

ABILITÀ

CONOSCENZE

analizzare fonti e dati relativi ai bisogni espressi e potenziali degli utenti e del territorio

- tecniche di ricerca dati e consultazione banche dati, anche informatizzate

- organizzazione dei servizi sociali, socioeducativi, formativi

- metodologie e strategie del lavoro di rete

- metodologie e tecniche per la rilevazione e l’analisi dei fabbisogni assistenziali dell’utenza

- elementi di psicologia sociale (basi del comportamento umano, delle differenze individuali nelle attitudini, nella personalità e negli interessi)

- sociologia dei processi culturali e comunicativi

- mezzi di comunicazione, tecniche e metodi per diffondere informazioni

rilevare le fonti istituzionali, dai dati statistici ed anagrafici, ai piani di zona e alle iniziative presenti sul territorio (ricerche, progetti, attività e servizi sociali e sanitari, ecc.) reperire ricerche, articoli, saggi utili alla progettazione di interventi assistenzialirealizzare scambi di informazioni e progettazioni comuni con organizzazioni ed istituzioni mappare risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi, associazioni, volontariato sociale, ecc.) rilevare il bisogno individuale raccogliendo dati su potenzialità, fabbisogni e capacità individuali anche mediante schede di rilevazione ed altri supporti

COMPETENZA 2: Progettare varie tipologie di interventi socio-assistenziali individuali/ personalizzati e di gruppo per soggetti con vulnerabilità (es. laboratori ricreativi ed espressivi per anziani, gruppi di sostegno, incontri di formazione).

ABILITà

CONOSCENZE

definire il progetto d’intervento di massima, differenziandolo in base al target (gruppi di persone/singoli destinatari) e ambiti di intervento

- elementi di base del “ciclo di progetto” - principali quadri di riferimento teorici e

metodologici relativi all’intervento socio-assistenziale in contesti eterogenei

- principi di psicologia di comunità - principi di psicologia della personalità - principi di psicologia della salute e del ciclo

di vita - principi, metodi e strategie per la

progettazione di interventi socio-assistenziali centrati sulla persona

- personalizzazione, individualizzazione e diversificazione degli interventi socio-assistenziali

stimare le risorse umane e materiali necessarie per la realizzazione degli interventi progettuali definire dati di dettaglio dell’intervento proposto (contesto di intervento, tempi e modalità di realizzazione referente educativo, obiettivi, vincoli, tempi di verifica, risorse) presentare il progetto redatto nella forma, nei tempi e nelle modalità previste dal committente.

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COMPETENZA 3: Realizzare varie tipologie di interventi socio-assistenziali individuali/ personalizzati e di gruppo per soggetti con vulnerabilità (es. laboratori ricreativi ed espressivi per anziani, gruppi di sostegno, incontri di formazione)

ABILITÀ

CONOSCENZE

creare una relazione d’aiuto personalizzata con l'ausilio di supporti differenziati

- teorie e tecniche della relazione d’aiuto - fattori motivazionali e concezione

collaborativa dell’intervento socio-assistenziale

- principi di psicologia generale e della personalità

- principi di sociologia e psicologia sociale (comportamento e dinamiche di gruppo, influenze e tendenze sociali)

- principi di psicologia della salute e del ciclo di vita

- gestione dei processi comunicativi in contesti diversificati

- strumenti, procedure e modelli operativi per l’assistenza a soggetti con vulnerabilità

- tecnologie di comunicazione in un contesto d’aiuto

- elementi del project management

predisporre strutture atte ad accogliere i destinatari degli interventi progettuali coinvolgere soggetti con vulnerabilità, nei progetti socio-assistenziali proposti e nella realizzazione di attivitàaccompagnare i destinatari dell’intervento nelle attività educative proposte, sia individuali che di gruppo partecipare ad incontri con altre figure professionali per confrontarsi sulle strategie di sostegno attuate e le attività realizzate usare strumenti osservativi delle dinamiche relazionali durante lo svolgimento delle attività (es. griglie di osservazione del comportamento e delle dinamiche di gruppo, scheda utente, ecc)

COMPETENZA 4: Monitorare e valutare i risultati di varie tipologie di interventi socio-assistenziali individuali/ personalizzati e di gruppo per soggetti con vulnerabilità, mediante l’uso di diversi supporti e strumenti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

monitorare l’andamento del progetto e l’efficacia/efficienza delle azioni intraprese, mediante l’uso di diversi strumenti e supporti

- metodi della ricerca e della valutazione in ambito socio-assistenziale

- modalità, indicatori e criteri per il monitoraggio e la valutazione dei risultati

- tipologie e caratteristiche dei principali strumenti di monitoraggio e valutazione

- principi e procedure per fornire servizi socio-assistenziali di qualità all’utenza

- elementi di valutazione del raggiungimento degli standard di qualità e della soddisfazione dell’utente

- software dei computer e principali pacchetti applicativi

- procedure d'ufficio, programmi di elaborazione di testi, tecniche di gestione di archivi e di database

costruire, somministrare ed elaborare i risultati di strumenti di monitoraggio e valutazione (questionari di rilevazione e di verifica, schede di osservazione delle dinamiche relazionali, questionari di soddisfazione, interviste, focus group) ed altri documenti connessi allo svolgimento dell’attività modificare e adeguare metodi e strumenti di intervento in base alle risposte dell’utenzaraccogliere, sintetizzare ed interpretare dati, mediante sistemi informatizzati redigere relazioni e report di monitoraggio e verifica finale delle attività verificare, insieme all’equipe, il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti in fase di progettazione e il grado di soddisfazione dell’utenza rispetto agli interventi attivati.

Per quanto riguarda invece le “Competenze trasversali” è l’espressione usata per

denominare un vasto insieme di abilità della persona, implicate in numerosi tipi di compiti lavorativi, dai più elementari ai più complessi, ed esplicate in situazioni operative tra loro diverse. In altre parole, ci si riferisce ad abilità di carattere generale, a

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largo spettro, relative ai processi di pensiero e cognizione, alle modalità di comportamento nei contesti sociali e di lavoro, alle modalità e capacità di riflettere e di usare strategie di apprendimento e di auto-correzione della condotta.

Tale approccio consente di enucleare tre grandi categorie di operazioni che la persona compie nel lavorare, fondate su processi di diversa natura (cognitivi, emotivi, relazionali e motori):

1. analizzare e comprendere le caratteristiche dell’ambiente, del compito e del ruolo assegnato; 2. mettersi in relazione adeguata con l’ambiente fisico, tecnico e sociale; 3. predisporsi ad affrontare e gestire operativamente l’ambiente, il compito e il ruolo, sia mentalmente che a livello della condotta finale.

Competenze trasversali che i volontari svilupperanno:

MACRO-COMPETENZA: analizzare e comprendere le caratteristiche dell’ambiente, del compito e del ruolo assegnato

ABILITÀ CONOSCENZE 1. Riconoscere e valutare il livello delle proprie conoscenze e capacità, i propri interessi, motivazioni, aspettative, identificando punti di forza e di debolezza rispetto al futuro percorso professionale

- tecniche e strumenti di autovalutazione - stili cognitivi - sistemi motivazionali - tecniche per la raccolta delle informazioni

di varia natura e su vari supporti - tecniche per la diagnosi di problemi, sia

strutturati sia impliciti - tecniche di problem-setting e problem

analysis

2. Riconoscere e valutare situazioni e problemi di lavoro di diversa natura:tecnico-operativi, relazionali, organizzativi

MACRO-COMPETENZA: mettersi in relazione adeguata con l’ambiente fisico, tecnico e sociale

ABILITÀ CONOSCENZE 1. comunicare efficacemente con altri nel contesto di lavoro, in situazioni di interazione diretta o mediata da strumenti di diversa natura (cartacei, informatici, telematici)

- stili di ascolto e strategie comunicative - ruoli e compiti nell’organigramma

aziendale - contesti, mezzi e registri comunicativi e

interattivi - principali fenomeni dell'interazione in un

gruppo - comunicazione persuasiva nelle relazioni

interpersonali - tecniche organizzative di un gruppo di

lavoro - tecniche e stili di mediazione,

concertazione e negoziazione differenziati

2. operare attivamente nel gruppo di lavoro per affrontare problemi, progettare soluzioni, produrre risultati collettivi, coordinando le proprie azioni a quelle degli altri 3. concertare e negoziare con altri soluzioni e risorse, in situazione interpersonale e di gruppo, in relazione al contesto e agli scopi da raggiungere

MACRO-COMPETENZA: predisporsi ad affrontare e gestire operativamente l’ambiente, il compito e il ruolo, sia mentalmente che a livello della condotta finale.

ABILITÀ CONOSCENZE 1. migliorare le proprie strategie di apprendimento e di azione e le proprie prestazioni lavorative

- caratteristiche del processo di apprendimento

- differenti strategie di apprendimento - metodi di apprendimento attivo - tecniche di problem solving - tecniche di decision making - tecniche per guidare e stimolare gruppi di

lavoro - giochi e simulazioni per rappresentare

2. pianificare strategie di azione per fronteggiare situazioni e risolvere problemi di diversa natura (tecnico-operativi,relazionali, organizzativi) tenendo conto anche delle logiche di contesto3. impostare, decidere su progetti e piani

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di azione in condizioni non routinarie situazioni reali e comprendere dinamiche e comportamenti.

Le suddette conoscenze e abilità, riconducibili alle competenze professionali

del settore educativo, nonché le competenze trasversali, valide ai fini del curriculum vitae saranno riconosciute e attestate da enti terzi, accreditati per la formazione e l’orientamento: il CIOFS FP NAZIONALE (per le sedi del Lazio) e il CIOFS FP SARDEGNA (per la sede di Cagliari) (si veda convenzioni allegate), mediante un processo di “Attestazione delle conoscenze acquisite” che verrà offerto, a tutti i volontari, all’inizio del servizio, in itinere (a sei mesi dall’avvio progetto) e alla fine dell’anno di servizio civile, come da tabella seguente.

Valutazione ex-ante delle conoscenze professionali e delle competenze trasversali

Sviluppo Attività Descrizione attività

Incontri di confronto in gruppo sulle aspettative rispetto al SCN e allo specifico progetto educativo

Somministrazione strumenti di autovalutazione delle competenze trasversali e delle conoscenze di base pregresse, relative al settore educativo

Colloqui individuali motivazionali e di consulenza orientativa

L’assessment delle conoscenze professionali di base e delle competenze trasversali di partenza dei volontari sarà curato dal partner di progetto, e procederà di pari passo con la formazione. Dopo un primo incontro di gruppo, finalizzato a rilevare, discutere e confrontare le aspettative dei volontari assegnati alle varie SAP, e ad auto-valutare, mediante appositi strumenti le conoscenze e competenze di partenza, saranno offerti a tutti i volontari colloqui individuali per approfondire specifici aspetti e fabbisogni legati all’acquisizione delle conoscenze propedeutiche allo sviluppo delle competenze professionali del settore educativo e alle competenze trasversali che il progetto permette di acquisire.

Valutazione in itinere delle conoscenze professionali e

delle competenze trasversali acquisite

Sviluppo Attività Descrizione attività

Incontri di confronto in gruppo sullo stato di avanzamento dell’esperienza di SCN

Somministrazione in gruppo di strumenti di valutazione delle conoscenze propedeutiche alla professione

Somministrazione strumenti di valutazione delle competenze trasversali (sia in gruppo che individualmente)

Colloqui individuali di consulenza orientativa

L’assessment in itinere, sarà effettuato dal partner di progetto, a 6 mesi circa dall’avvio del progetto e sarà finalizzato ad accertare le conoscenze propedeutiche alla professione e le competenze trasversali che i volontari stanno maturando grazie alla partecipazione al progetto stesso, ma anche le aree di potenziale miglioramento. Essenziale sarà il confronto in gruppo dei volontari e la somministrazione di strumenti di valutazione (anche mediante supporti informatici), quali questionari a risposta multipla, per valutare l’acquisizione delle conoscenze di base di tipo tecnico-professionale relative al settore educativo, ma anche la possibilità di approfondire con colloqui individuali con personale esperto in orientamento e bilancio di competenze, i punti di forza e le criticità emergenti dopo il primo periodo di servizio.

Valutazione finale delle conoscenze professionali e

delle competenze trasversali acquisite

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Sviluppo Attività Descrizione attività

Incontri di verifica finale in sessioni di gruppo

Somministrazione in gruppo di strumenti di valutazione delle conoscenze propedeutiche alla professione

Somministrazione di strumenti di valutazione delle competenze trasversali (sia in gruppo che individualmente)

Colloqui individuali di consulenza orientativa specialistica

Accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro e all’inserimento lavorativo presso gli sportelli di orientamento del partner di progetto

A fine progetto il personale del partner di progettocurerà l’assessment finale delle conoscenze propedeutiche alla professione e delle competenze trasversali, valide ai fini del curriculum vitae, acquisite dai volontari e provvederà ad attestarle. Per la valutazione saranno usati strumenti, anche informatici, quali: questionario finale per valutare l’acquisizione delle conoscenze di tipo tecnico-professionale, autovalutazione delle competenze trasversali, analisi di situazioni critiche (case study). Inoltre in sede di colloquio individuale, gli operatori dell’ente partner valuteranno il livello di motivazione dei volontari verso il perseguimento di obiettivi professionali in linea con il percorso di servizio civile terminato. Infine occorre precisare che il percorso di valutazione non si concluderà semplicemente con la suddetta attestazione, da parte del partner di progetto quale Ente terzo, ma proseguirà anche dopo la conclusione del progetto, mediante la possibilità offerta a tutti volontari di fare riferimento ai servizi di informazione, formazione, consulenza orientativa, accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro e all’inserimento lavorativo gestiti dal partner di progetto(sportelli di orientamento e servizio per il lavoro) dove i volontari riceveranno assistenza qualificata nella stesura del C.V., nella ricerca attiva di opportunità di lavoro e formazione, ecc.

Formazione generale dei volontari

Sede di realizzazione:

Sono previsti: n. 3 incontri residenziali zonali e di macroarea con sede in:

Casa Santa Rosa - Via Bruno Buozzi, 23 - 00040 Castelgandolfo (RM), per le sedi di Roma e nella SAP di MACOMER - via Pietro Nenni, 16, per la sede della Sardegna

n.2 incontri zonali e di macroarea con sede in: Via Marghera, 59 – Roma per le sedi di Roma Via XXVIII Febbraio, n.21 CAGLIARI - per la Sardegna

Modalità di attuazione:

La formazione generale sarà effettuata in proprio dall’Ente con formatori accreditati, affiancati da un’equipe di persone qualificate. Durante gli incontri di macroarea e zonali, è previsto l’intervento anche di esperti per l’approfondimento delle tematiche specifiche dell’incontro.

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Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

In coerenza con gli obiettivi della formazione generale si utilizzeranno metodologie partecipative, dinamiche di gruppo, cooperative learning, e tutto ciò che può favorire un apprendimento adeguato all’ambito educativo-sociale e una relazione “orizzontale” di tipo interattiva tra il volontario e il formatore. L’Ente VIDES considera “formazione” anche la rilettura dell’esperienza di servizio che i volontari attuano, nella convinzione che “imparare facendo esperienza” risulta un percorso efficace e valido per l’anno di servizio, ma soprattutto per la loro vita. Sia nei corsi residenziali che durante l’anno di servizio civile i giovani avranno la possibilità di confrontarsi ed arricchirsi di testimonianze significative anche trasmesse da ex volontari di SC. La formazione sarà programmata dall’equipe di formazione ed erogata con l’utilizzo di tre diverse metodologie:

- lezione frontale (35%): interattiva, all’inizio del servizio, negli incontri zonali

utilizzando: interventi di esperti (dove si ritiene necessario); dibattiti; testimonianze; analisi di testi con particolare attenzione alla

Costituzione Italiana; suggerimenti di letture adeguate; momenti di riflessione e discussione tra i

partecipanti su ogni tematica trattata.

- dinamiche non formali (40%): mediante tecniche formative che stimolano le dinamiche di gruppo, case studies, training group, giochi di ruolo, out-door training;

condivisione in plenaria e in piccoli gruppi; visione di film, documentari e power point creati

ad hoc.

-formazione a distanza (25%): con l’utilizzo della piattaforma e-learning, perl’approfondimento dei vari argomenti trattati negli incontri formativi, secondo le seguenti modalità:

Auto-apprendimento asincrono attraverso la fruizione di contenuti pre-confezionati disponibili sulla piattaforma di erogazione e la proposta di simulazioni on-line ed esercitazioni. Eventuali quesiti e/o avvisi potranno essere pubblicati in bacheca, scegliendo i destinatari.

Apprendimento in sincrono attraverso l’utilizzo del forum virtuale e i contatti diretti on line con il docente-formatore, prevedendo la registrazione di tutti i contributi in un giornale di lezione.

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Apprendimento collaborativo attraverso la creazione di comunità virtuali quali il forum.

I contenuti della formazione saranno predisposti in maniera flessibile ed adattabile ai volontari che avranno la possibilità di “scaricare” e consultare le lezioni e l’elenco degli argomenti trattati anche off-line.

Al termine di ogni modulo è previsto un test di valutazione del grado di apprendimento raggiunto. (on-line o off-line) e al termine del complessivo monte di ore previsto per la formazione a distanza, un test di valutazione finale per la valutazione delle conoscenze e competenze acquisite La piattaforma e-learning prevede un registro delle presenze (sezione reports) che memorizza gli accessi di tutti gli utenti, specificando l’orario e la durata complessiva delle connessioni attive. In piattaforma, pertanto, sarà possibile verificare sia globalmente che individualmente per ogni singolo utente, quanto segue:

numero totale utenti registrati numero totale accessi in piattaforma numero visitatori unici numero visualizzazioni pagine media pagine visitate per ogni sessione utente numero totale operazioni download di lezioni numero totale operazioni download di raccolte numero totale operazioni download di verifiche numero totale operazioni download

Tutti i contributi che si riterranno utili per completare la formazione dei volontari troveranno ampio spazio in database condivisi con modalità di accesso semplificata e in talune aree con possibilità di pubblicazione di file suggeriti dal volontario stesso.

Il continuo monitoraggio e la valutazione di ogni modulo formativo costituiranno le leve per assicurare il livello della formazione e il raggiungimento dei risultati attesi, relativamente ai contenuti, al grado di corrispondenza del progetto e delle azioni intraprese. Verifiche previste e relativi strumenti utilizzati anche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti. Al fine di valutare l’apprendimento di nuove conoscenze e competenze e la crescita individuale dei volontari, si prevede:

o L’applicazione di un test d’ingresso per valutare il livello di conoscenze iniziale o La somministrazione di un test finale per verificare i livelli di apprendimento

raggiunti e le competenze acquisite o Per quanto riguarda la formazione a distanza la piattaforma e-learning prevede:

- un test di autovalutazione del grado di apprendimento raggiunto (per ogni modulo)

- monitoraggio dell’interazione - strumenti di comunicazione intergruppo - pubblicazione dei dati -

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Per la formazione generale (lezioni frontali e dinamiche non formali) e piattaforma e-learning è previsto il registro di presenze che nel caso della piattaforma memorizza gli accessi di tutti gli utenti, specificando l’orario e la durata complessiva delle connessioni attive. La formazione sarà direttamente seguita dall’équipe di formatori che, in collaborazione con i responsabili di ogni sede operativa, verificherà il percorso di crescita umana e professionale dei volontari. In particolare

o Gradimento: soddisfazione che il programma formativo ha generato nei volontari;

o Apprendimento: valutazione delle conoscenze e capacità relazionali apprese;

o Trasferimento dei contenuti: verificare quale cambiamento ha determinato la formazione nella vita relazionale e professionale del volontario (“assessment” iniziale e finale)

Contenuti della formazione:

Come esplicitato nel modello formativo consegnato all’UNSC in fase di accreditamento e da questo verificato, nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate con Decreto n. 160/2013, mirerà a consolidare nei volontari l’identità del “Servizio Civile” quale espressione per promuovere i valori costituzionali fondamentali della nostra comunità, la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni, così come disegnati ed articolati nella nostra Costituzione. Attraverso la formazione si vorrà pertanto fornire ai giovani quegli strumenti concettuali necessari per:

far vivere loro correttamente l’esperienza del servizio civile nella sua funzione di difesa civile, non armata e non violenta della Patria;

contribuire a sviluppare la cultura del servizio civile quale esercizio di un diritto di cittadinanza e espressione di una “collaborazione civica” promossa e organizzata dalla Stato e realizzata attraverso l’Ente;

far crescere e maturare nei giovani il senso di appartenenza alla comunità e tradurre in comportamenti ed azioni le idee e i valori sanciti dalla nostra Costituzione;

promuovere nella comunità di appartenenza i valori ed i diritti universali dell’uomo;

Il percorso formativo sarà inizialmente presentato, condiviso e discusso con i volontari in servizio, in modo da “personalizzarlo al gruppo” e attivare quel senso di appartenenza al percorso che è presupposto alla partecipazione e all’apprendimento.

La formazione, pertanto, sarà intesa come un processo di crescita della persona in tutti i suoi aspetti e verterà sui seguenti argomenti:

riflettere sull’identità del servizio civile nazionale: la sua funzione di difesa della Patria e nello specifico, di “difesa civile non armata e non violenta;

approfondire il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con l’obiezione di coscienza; la difesa della Patria nella forma non armata, non

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violenta e pacifista; conoscere la normativa vigente: legge 64/01 - D.lgs 77/02 – la Costituzione

Italiana - le istituzioni politiche, sociali, giuridiche ed economiche in cui il volontario è inserito, al fine di apprendere le regole di condotta ed i valori necessari per vivere ed interagire correttamente con la comunità di appartenenza;

favorire una profonda riflessione sulla propria esperienza e il proprio posto nella società;

promuovere la crescita del senso di cittadinanza e di appartenenza alla comunità civile;

educare alla solidarietà e gratuità; approfondire il senso della scelta del servizio civile e del suo significato sociale e

politico; acquisire consapevolezza del valore formativo e umano dell’esperienza del

servizio civile; conoscere le normative specifiche che lo regolano; approfondire tematiche connesse al valore della solidarietà, della cittadinanza

attiva, della prevenzione, dell’impegno civile, dell’integrazione sociale, dell’uguaglianza, della pace e della non violenza per contribuire a costruire un mondo più giusto ed equo;

approfondire la conoscenza del Vides, la sua “vision” e “mission”, la rete territoriale e internazionale con cui collabora e i suoi 25 anni di storia;

conoscere il progetto e la realtà territoriale in cui il volontario dovrà operare per renderlo sempre più propositivo, protagonista e responsabile.

La formazione generale seguirà le macroaree e i moduli formativi proposti dalle linee guida:

1 “Valore e identità del SCN 1.1. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo 1.2 Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,

affinità e differenze tra le due realtà 1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta

a) La difesa civile non armata e non violenta: i principi costituzionali della solidarietà, dell’uguaglianza ….

b) La gestione e trasformazione non violenta dei conflitti; prevenzione delle guerre; peacekeeping; peace-enforcing e peacebuilding. Pace e diritti umani: dalla Costituzione italiana alla Carta Europea e agli ordinamenti delle Nazioni Unite

1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva” 2.1 Formazione civica 2.2 Le forme di cittadinanza 2.3 La protezione civile 2.4 La partecipazione dei volontari nel servizio civile 2.5 La solidarietà e le forme di cittadinanza 2.6 Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato 2.7 Diritti e doveri del volontario in servizio civile

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3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” 3.1 Presentazione dell’ente VIDES e dell’Istituto salesiano delle Figlie di Maria

Ausiliatrice 3.2 Il lavoro per progetti 3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure 3.4 Disciplina del rapporto tra l’Ente VIDES e i volontari 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Durata:

La formazione generale sarà erogata e certificata nel sistema Helios entro il 180° giorno dall’avvio del progetto stesso. Le 48 ore di formazione generale saranno così articolate:

24 ore di formazione generale iniziale in 3 incontri residenziali da 8 ore presso: Casa Santa Rosa - Via Bruno Buozzi, 23 - 00040 Castelgandolfo (RM)

per le sedi di: - Istituto Gesu' Nazareno, Via Dalmazia, 12 - Roma - Casa suor Maria Romero, Viale Palmiro Togliatti, 167 - Roma

e nella sede di MACOMER - via Pietro Nenni, 16, per la sede di:

- Istituto Maria Ausiliatrice 3, Via XXVIII Febbraio, 21 – Cagliari.

12 ore di incontri zonali a Via Marghera, 59 – Roma per le sedi di:

- Istituto Gesu' Nazareno, Via Dalmazia, 12 - Roma - Casa suor Maria Romero, Viale Palmiro Togliatti, 167 - Roma

e nella sede di MACOMER - via Pietro Nenni, 16, per la sede di:

- Istituto Maria Ausiliatrice 3, Via XXVIII Febbraio, 21 – Cagliari. 12 ore di formazione a distanza per approfondimento degli argomenti, comprensive sia del tempo trascorso on line che di quello off line.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

Sede di realizzazione:

La formazione specifica sarà effettuata presso le seguenti sedi: Maria Ausiliatrice, Via Marghera, 59 –Roma Istituto Maria Ausiliatrice, Via XXVIII Febbraio, n.21 CAGLIARI

e presso le sedi di attuazione del progetto:

- Istituto Gesù Nazareno, Via Dalmazia, 12 - Roma - Casa suor Maria Romero, Viale Palmiro Togliatti, 167 - Roma

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- Istituto Maria Ausiliatrice 3, Via XXVIII Febbraio, 21 – Cagliari.

Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio dall’Ente con formatori accreditati, affiancati da un’equipe di persone qualificate. Per alcuni temi specifici si procederà con l’utilizzo della piattaforma e-learning.

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica si prefigge di far acquisire al volontario le competenze educative comuni a tutti i progetti, nonché gli strumenti necessari per affrontare al meglio lo svolgimento delle attività. La formazione specifica assume quindi, anche, un valore di orientamento professionale per i volontari. Tecniche e metodologie di realizzazione previste

Accoglienza-Inserimento: incontri iniziali finalizzati alla conoscenza del progetto e

all’inserimento dei volontari nella sede di attuazione (lezione frontale)

Formazione sul campo: sono previsti vari momenti formativi in itinere (valutati anche in base ai volontari selezionati) per una attenta analisi dei ruoli e delle mansioni svolte. (lezioni frontali e dinamiche non formali

Verifica delle competenze acquisite: durante l’anno sono previsti, con scadenza

trimestrale, incontri di verifica per una presa di coscienza da parte dei volontari dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi stabiliti e delle competenze acquisite. (dinamiche non formali)

Per alcuni contenuti specifici verrà utilizzata la formazione a distanza con l’utilizzo della piattaforma e-learning

La formazione specifica, oltre agli incontri formativi programmati, si svolge quotidianamente attraverso:

la spiegazione teorica, l’affiancamento pratico nelle mansioni che il volontario deve svolgere, la verifica e lettura critica delle stesse, avvalendosi in particolare della metodologia

del “learning by doing.”

Al volontario entro il 90° giorno di servizio verrà proposto, da parte del responsabile della sicurezza della sede dove svolge il suo servizio, un corso di formazione e informazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Certificazione della formazione generale e specifica erogata

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Il VIDES provvederà a certificare le ore di formazione generale e specifica svolte predisponendo per ciascuna SAP, una scheda “registrazione delle presenze” per ogni incontro formativo. Ogni scheda sarà così articolata:

- luogo di svolgimento del corso di formazione; - data e orario in cui è stata erogata la formazione, con firma del volontario,

all’inizio e fine della lezione; - nominativo del docente e qualifica; - tematica approfondita; - metodologia utilizzata; - clima rilevato tra i partecipanti secondo una scala a tre items:

confusione: l’attività è spesso interrotta; interesse: l’attività si svolge in uno spirito di collaborazione; coinvolgimento generale: l’attività è svolta con modalità molto attiva e con

sostegno reciproco interno al gruppo

Per la formazione a distanza saranno predisposti appositi report di download e consultazioni personalizzate

Contenuti della formazione:

Obiettivi della formazione specifica sono:

Conoscere e assumere concretamente e nei dettagli il progetto in cui ci si inserisce con l’esperienza di servizio civile;

acquisire le capacità e le competenze relazionali, organizzative, professionali e/o tecniche;

acquisire i contenuti per le competenze necessarie allo svolgimento delle singole attività;

conoscere le attuali traduzioni del sistema preventivo di don Bosco, da applicare anche con gli anziani;

verificare la propria inclinazione verso l’ambito specifico.

Tabella Moduli di base

Argomenti Durata

ore

1 Presentazione del progetto 6

2 Presentazione dell’Ente, del territorio, e dei destinatari del progetto

8

3 Dinamiche ed esperienze educative e formative 14

4 Tecniche di gestione e animazione per gli anziani 20

5 Teoria e tecniche per il sostegno socio-assistenziale e l’animazione della terza e quarta età

20

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30

6 Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile

4

TOTALE 72

Modulo 1 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO - 6 ore

Docente: LOCCI LOREDANA; OLP di ogni SAP.

Informazioni di tipo logistico Presentazione nel dettaglio delle attività in cui i volontari saranno impegnati Presentazione del team di lavoro Approfondimento sui requisiti motivazionali e formativi per diventare un operatore

della Comunità Educante Predisposizione piano di lavoro personale

Modulo 2 L’ENTE, IL TERRITORIO, I DESTINATARI DEL PROGETTO - 8 ore

Docente: DI MASSIMO EMILIA; OLP di ogni SAP.

Conoscenza dell’Ente e della sede di attuazione progetto Conoscenza bisogni del territorio e dei destinatari del progetto Forme di disagio nell’età adulta presenti in loco Le figure educative, la comunità educante e le reti interattive in atto L’organizzazione e gestione di eventi.

Modulo 3 DINAMICHE ED ESPERIENZE EDUCATIVE E FORMATIVE - 14 ore

Docente: MARIANI ANNA; OLP di ogni SAP.

L’integrazione della persona; L’ascolto e la capacità di lettura degli altri; La gestione dei conflitti; La diversità come valore; Il lavoro di équipe; Il lavoro di rete; Il Sistema Preventivo come stile relazionale specifico anche con gli anziani.

Modulo 4 TECNICHE DI GESTIONE E ANIMAZIONE - 20 ore

Docente: BONA ALESSANDRA; CANGIANO ANTONELLA; di ogni SAP.

Tecniche di gestione del gruppo Tecniche di animazione di gruppi di adulti e anziani Tecniche di gestione dei casi particolari e problematici Tecniche di animazione culturale e ricreativa di persone anziane Tecniche espressive e ludico-ricreative per la terza e quarta età

Modulo 5 TEORIA E TECNICHE PER IL SOSTEGNO SOCIO-ASSISTENZIALE E L’ANIMAZIONE

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DELLA TERZA E QUARTA ETÀ - 20 ore

Docente: SMERILLI ALESSANDRA; CANGIANO ANTONELLA; MARIANI ANNA; OLP di ogni SAP.

Conoscenza della condizione della popolazione anziana nell’età contemporanea e nella realtà locale delle SAP

Elementi di psicologia della terza e quarta età: fragilità e risorse dell’anziano Teorie e tecniche della relazione d’aiuto con persone con limitazioni senso-

motorie e cognitive: come sviluppare strategie alternative nella quotidianità Le tecniche narrative autobiografiche e il loro potenziale terapeutico L’importanza della socialità e della dimensione gruppale nella terza età Il linguaggio della terza età: come comunicare con l’anziano fragile, non

autosufficiente, con deterioramento cognitivo e con difficoltà psico-relazionali L’ascolto attivo e l’empatia nel rapporto con la persona anziana Progettazione e gestione di attività laboratoriali e individualizzate di sostegno e

animazione per persone anziane. Modulo 6 FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DI VOLONTARI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE – 4 ore

Docente: MOROTTI GIAN PAOLO (vedi autocertificazione allegata)

Presentazione degli eventuali rischi connessi alle attività in cui i volontari saranno impegnati

Informazione sulle misure di sicurezza e le attività di protezione e prevenzione attuate nella sede di progetto

Durata:

La formazione specifica sarà erogata per un totale di 72 ore secondo le seguenti modalità:

70% delle ore previste (50,4 ore) entro il 90°giorno dall’avvio del progetto 30% delle ore rimanenti (21,6 ore) entro il 270° giorno dall’avvio del progetto

Altri elementi della formazione 1) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Si rimanda al sistema di monitoraggio della formazione presentato e verificato dall’Ufficio Nazionale in sede di accreditamento.

Il Responsabile legale dell’ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente