Profilo Gentili

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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER I BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI ______________________ Comitato Nazionale per il IV centenario della morte di Alberico Gentili Profilo del personaggio Un Centenario è, per definizione, una ricorrenza eccezionale che riguarda un personaggio storico eccezionale. Il Centenario Gentiliano risponde pienamente a tale definizione. Alberico Gentili, giurista e intellettuale umanista di fine Cinquecento, è universalmente riconosciuto come grande per il ruolo cruciale che ha giocato nella fondazione del diritto internazionale moderno, ciò grazie al suo classico De Iure Belli del 1598. Un’opera questa che, per ampiezza e profondità di visione, può essere definita di grandiosità ‘dantesca’. Un’opera dove sono affrontati problemi epocali quali quelli posti dalle guerre di religione, dalla scoperta dei Nuovi Mondi, dalle differenze di civiltà e dalla pressione minacciosa dell’impero ottomano in piena espansione. Tutti questi problemi sono affrontati secondo una prospettiva d’ordine che, distinguendo la sfera della politica dalla religione, ripudia la legittimità delle guerre di religione e delle persecuzioni religiose. Viene così affermato il principio moderno della libertà di coscienza e quello del carattere secolare del diritto e della politica. ‘Silete theologi in munere alieno’ è forse il suo motto più famoso e significativo. Viene inoltre difeso il valore della diversità culturale, con il solo limite del rispetto dovuto alla cosiddetta ‘legge comune di umanità’, che si riassume in valori universali minimali relativi a 'libertà', 'umanità' e 'civiltà'. In breve, Alberico Gentili si batte contro tutti i fondamentalismi, religiosi e culturali, facendosi portatore di un approccio ai problemi del mondo, che è a un tempo idealistico e pragmatico. Per questo, per la sua particolare visione etica dell’ordine internazionale, Gentili può essere chiamato a ragione padre fondatore della ‘civiltà internazionale moderna’. E’ soprattutto nel suo ruolo di costruttore della moderna civiltà occidentale che Gentili merita oggi di essere ricordato e celebrato. In altri termini, Gentili non è grande solo per il suo ruolo storico, ma anche per la straordinaria attualità e validità che la sua lezione conserva nel mondo di oggi, ove sono riconoscibili sviluppi e problematiche analoghe a quelle del suo tempo. Non è un caso che la sua opera sia rivisitata e studiata oggi con straordinario interesse presso le grandi scuole Comitati Nazionali per le celebrazioni e le manifestazioni culturali – http://www.comitatinazionali.it

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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALIDIREZIONE GENERALE PER I BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI

______________________

Comitato Nazionale per il IV centenario della morte di Alberico Gentili

Profilo del personaggioUn Centenario è, per definizione, una ricorrenza eccezionale che riguarda un personaggio storico

eccezionale. Il Centenario Gentiliano risponde pienamente a tale definizione. Alberico Gentili,

giurista e intellettuale umanista di fine Cinquecento, è universalmente riconosciuto come grande per

il ruolo cruciale che ha giocato nella fondazione del diritto internazionale moderno, ciò grazie al suo

classico De Iure Belli del 1598. Un’opera questa che, per ampiezza e profondità di visione, può

essere definita di grandiosità ‘dantesca’. Un’opera dove sono affrontati problemi epocali quali

quelli posti dalle guerre di religione, dalla scoperta dei Nuovi Mondi, dalle differenze di civiltà e

dalla pressione minacciosa dell’impero ottomano in piena espansione.

Tutti questi problemi sono affrontati secondo una prospettiva d’ordine che, distinguendo la sfera

della politica dalla religione, ripudia la legittimità delle guerre di religione e delle persecuzioni

religiose. Viene così affermato il principio moderno della libertà di coscienza e quello del carattere

secolare del diritto e della politica. ‘Silete theologi in munere alieno’ è forse il suo motto più

famoso e significativo. Viene inoltre difeso il valore della diversità culturale, con il solo limite del

rispetto dovuto alla cosiddetta ‘legge comune di umanità’, che si riassume in valori universali

minimali relativi a 'libertà', 'umanità' e 'civiltà'. In breve, Alberico Gentili si batte contro tutti i

fondamentalismi, religiosi e culturali, facendosi portatore di un approccio ai problemi del mondo,

che è a un tempo idealistico e pragmatico.

Per questo, per la sua particolare visione etica dell’ordine internazionale, Gentili può essere

chiamato a ragione padre fondatore della ‘civiltà internazionale moderna’. E’ soprattutto nel suo

ruolo di costruttore della moderna civiltà occidentale che Gentili merita oggi di essere ricordato e

celebrato. In altri termini, Gentili non è grande solo per il suo ruolo storico, ma anche per la

straordinaria attualità e validità che la sua lezione conserva nel mondo di oggi, ove sono

riconoscibili sviluppi e problematiche analoghe a quelle del suo tempo. Non è un caso che la sua

opera sia rivisitata e studiata oggi con straordinario interesse presso le grandi scuole

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internazionalistiche, italiane e straniere. Anche i grandi ‘classici’ sono soggetti a fasi alterne di

‘fortuna’: oggi Gentili si trova certamente ad attraversare una fase di picco!

Quanto al programma delle celebrazioni gentiliane, che iniziate nel 2007 con il Seminario

dell’Università di Napoli “L’Orientale” e con l’importantissimo Convegno dell’Università degli

Studi di Macerata proseguiranno fino al maggio 2009, la loro ‘eccellenza’, è apprezzabile quasi al

primo sguardo. Una dozzina di convegni scientifici che coinvolgono prestigiose Associazioni e

Università, italiane e straniere. Tra queste ultime, in primis la Law Faculty di Oxford, la School of

Law della New York University, l’ H. E. I. di Ginevra, per citare quelle con cui il Centro

Internazionale di Studi Gentiliani di San Ginesio intrattiene da tempo relazioni permanenti di

collaborazione. Tra le manifestazioni previste in Italia, quelle più significative sono il Congresso

nazionale che la Società Italiana di Diritto Internazionale terrà presso l’Università di Roma ‘La

Sapienza’, e il Convegno che l’Associazione Italiana degli Storici delle Dottrine Politiche terrà

all’Università di Padova. Se nel primo si onora il Gentili ‘giurista internazionalista’, nel secondo si

onora il Gentili ’pensatore politico’, avallando così nel modo più autorevole una prospettiva

interpretativa nuova, che riconosce e valorizza la grandezza intellettuale del Nostro, al di là degli

attuali confini disciplinari.

Ancora in ambito scientifico rilevano moltissimo le iniziative editoriali che saranno portate a

compimento nel corso del Centenario, cioè la pubblicazione della edizione critica in italiano del De

Iure Belli a cura del Prof. Diego Quaglioni per i tipi di Giuffré; la traduzione inglese del De Armis

Romanis a cura di Benedict Kingsbury, per i tipi della Oxford University Press; la ristampa, a cura

del Prof. Ferdinando Treggiari dell’Università di Perugina, della versione in italiano annotata delle

Laudes Academiae Perusinae et Oxoniensis edite da Giuseppe Ermini nel 1967 : un atto di omaggio

questo da parte dell’Università dove Gentili si è addottorato in legge; da ultima, ma non ultima, la

edizione degli antichi Statuti della comunità di San Ginesio, cui il giovane giurista dette il suo

contributo, finanziata dal Comune di San Ginesio, dalla Provincia di Macerata, dal Comitato

Nazionale Alberico Gentili e tenacemente perseguita dal Centro Internazionale Studi Gentiliani.

Infine, resta da notare come il lato scientifico-editoriale del programma sia sapientemente associato

a momenti simbolici forti, volti a sottolineare e a qualificare la valenza memoriale del Quarto

Centenario gentiliano 2008. Mi riferisco alla messa solenne cattolica nella Collegiata di San Ginesio

che ha aperto le celebrazioni gentiliane; al servizio in memoria che si terrà nella chiesa anglicana di

St. Helen Bishopsgate di Londra, ove Alberico Gentili è sepolto; al ricevimento ufficiale al Foreign

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Office; alla commemorazione ufficiale del British Institut of International and Comparative Law e

del Gray’s Inn. Mi riferisco ancora alla mostra gentiliana che si terrà alla Bodleian Library di

Oxford; alla lettura scenica su Alberico Gentili e Giordano Bruno programmata nella Stagione dello

Sferisterio di Macerata e del Teatro delle Muse di Ancona; alla targa artistica commemorativa

ideata dallo scultore Valeriano Trebbiani; al calco del busto in bronzo da donare all’Università di

Oxford, tutte iniziative mirate ad assicurare pubblica risonanza al Centenario e a consolidarne la

memoria storica.

Quella del Centenario Gentiliano si presenta dunque come un’impresa imponente e polivalente,

tenuta insieme da un disegno unitario che, è bene sottolineare, ha avuto e ha nel Centro

Internazionale Studi Gentiliani di San Ginesio il suo punto di riferimento fondamentale.

In apertura di Centenario è bene fare i dovuti ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile

in vario modo la realizzazione delle celebrazioni in programma. E’ questo un compito svolto

magnificamente dal Presidente del Comitato Nazionale Alberico Gentili, SE l’Ambasciatore d’Italia

Giuseppe Balboni Acqua, e dal Segretario Tesoriere dello stesso, la Presidente del Centro

Internazionale Studi Gentiliani, dott.ssa Pepe Ragoni, che rendono omaggio a coloro che

nell’ambito delle pubbliche istituzioni hanno dato prova di grande sensibilità culturale e

lungimiranza, in primis lo Stato italiano, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il

Ministero delle Comunicazioni, il Poligrafico e Zecca dello Stato e Poste Italiane; poi la Provincia

di Macerata, istituzione che ha compreso immediatamente la validità del progetto Alberico Gentili

2008, e l’importanza del ‘bene immateriale’ Alberico Gentili, in particolare la sua idoneità a

valorizzare sul piano internazionale l’eccellenza dell’apporto dell’Italia e della cultura del territorio

marchigiano alla civiltà dell’Europa moderna. Sono naturalmente da ringraziare tutte le altre,

numerose Istituzioni pubbliche e private, gli accademici del Comitato Scientifico del Centro Studi e

gli Sponsor elencati nel Comitato Nazionale Alberico Gentili e, ovviamente, l’Amministrazione

Comunale di San Ginesio che mette a disposizione del Centenario Gentiliano le sue strutture

pubbliche, il delizioso Teatro Comunale, il prestigioso Auditorium S. Agostino, la bella Pinacoteca

Antica, e, nei tre anni passati dall’inizio della progettazione, l’immensa documentazione del

prezioso Archivio Storico Comunale.

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Opere di Alberico Gentili

(prime edizioni in ordine di pubblicazione)

1. De Juris Interpretibus Dialogi sex , Londini , 1582.

2. Lectionum et Epistolarum quae ad ius civile pertinent Libri I-IV,Londini,1583-1584.

3. De Legationibus Libri tres, Londini 1585.

4. Legalium Comitiorum Oxoniensium Actio, Londini, 1585.

5. De diversis temporum appellationibus Liber, Witebergae, 1586.

6. De nascendi tempore Disputatio, Witebergae, 1586.

7. Disputationum Decas Prima, Londini, 1587.

8. Condicionum Liber I, Londini, 1587.

9. De iure belli Commentatio prima, Londini, 1588.

De iure belli Commentatio secunda, Londini, 1588.

De iure belli Commentatio tertia, Londini,1589.

10. De iniustitia bellica Romanorum Actio, Oxonii, 1590.

11. Ad tit. C. de Maleficis et Math. Et ceter. Similibus, Commentarius. Item argumenti

eiusdem, Commentatio ad L. III C. de professorib.et medicis, Oxonii, 1593.

12. De Jure Belli Libri Tres, Hanoviae, 1598.

13. De Armis Romanis Libri duo, Hanoviae, 1599.

14. Disputationes duae: I, De actoribus et spectatoribus fabularum non notandis ; II, De

abusu mendaci, Hanoviae, 1599.

15. Ad primum Machabaeorum Disputatio, Franekerae, 1600.

16. Disputationum de Nuptiis libri VII, Hanoviae, 1601.

17. Lectionis Virgilianae variae Liber, Hanoviae, 1603.

18. De linguarum Mixtura Disputatio Parergica, Hanoviae, 1604.

19. Regales Disputationes tres : I, De Potestate Regis Absoluta ; II, De unione Regnorum

Britanniae ; III, De vi Civium in Regem semper iniusta, , Londini, 1605.

20. Disputationes tres : I, De libris Iuris Canonici ; II, De libris Iuris Civilis ; III, De

Latinitate veteris Bibliorum versionis male accusata, Hanoviae, 1605.

21. Laudes Academiae Perusinae et Oxoniensis, Hanoviae, 1605.

22. In titulos Codicis Si quis Imperatori maledixerit, Ad legem Juliam maiestatis,

Disputationes decem, Hanoviae, 1607.

23. Hispanicae Advocationis Libri duo, Hanoviae, 1613.

24. In tit. D. de Verborum significatione Commentarius, Hanoviae, 1614.

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Manoscritti

Quattordici volumi di manoscritti conservati presso la Bodleian Library di Oxford (Western Mss.,

D’Orville 605-618), comprendenti appunti di lettura, note personali e primi abbozzi delle sue

pubblicazioni. I volumi comprendono anche i testi rimasti inediti delle due opere seguenti:

De Papatu Romano Antichristo Assertiones ex verbo Dei et SS. Patribus Alberico Gentili Italo

Auctore, (Bodleian Library, Oxford, Ms. 607 D’Orville, ff. 1-95v.).

Ad tit. C. ad legem Juliam de adulteriis Commentarius, (Bodleian Library, Ms. 610 D’Orville, ff.

59r.-69v.).

Manoscritti relativi alla corrispondenza tra Gentili e il teologo John Rainolds, conservati negli

archivi del Corpus Christi College dell’Università di Oxford (C. C. College, Ms. 352 e Ms. 303).

Altri manoscritti comprendenti pareri e difese nel quadro della sua attività forense presso l’Alta

Corte dell’Ammiragliato di Londra sono conservati nei Caesar Papers presso la British Library di

Londra e anche negli State Papers presso il Public Records Office di Londra.

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