Profilo di salute del Distretto Sanitario Centro Sud 2012 · A cura dell’ Osservatorio per la...

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Profilo di salute del Distretto Sanitario Centro Sud 2012 Edizioni Provincia autonoma di Trento Assessorato alla salute e politiche sociali Trento, 2013

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Profilo di salute del Distretto Sanitario Centro Sud2012

Edizioni Provincia autonoma di TrentoAssessorato alla salute e politiche socialiTrento, 2013

Profilo di salute del Distretto Sanitario Centro Sud. 2012A cura dell’ Osservatorio per la salute, Dipartimento lavoro e welfare, Provincia autonoma di Trento

L’Osservatorio per la salute è composto da:Cristiana Armaroli, Laura Battisti, Pirous Fateh-Moghadam, Laura Ferrari, Emanuele Torri, Maria Grazia Zuccali

Si ringraziano le operatrici e gli operatori di diversi servizi, istituzioni ed enti che, attraverso la raccolta, archiviazione ed elabora-zione dei dati, hanno contribuito a rendere possibile la stesura di questo Profilo di salute.

Servizio statistica – PAT Agenzia provinciale per l’energia - PATServizio valutazione ambientale - PATAgenzia provinciale per la protezione dell’ambiente - PAT Servizio sistemi informativi - APSSServizio epidemiologia clinica e valutativa – APSSServizio igiene degli alimenti e nutrizione -APSSServizio alcologia - APSSServizio dipendenza (Ser.D) – APSS Dipartimento salute mentale – APSSSistema di monitoraggio PASSI Indagine OKKIO alla saluteOsservatorio provinciale infortuni sul lavoro e malattie professionali - APSSUnità operativa igiene e sanità pubblica – APSSCentro provinciale per la sicurezza stradale – PATMPA SolutionCinformi - Centro informativo per l’immigrazione - PAT

Si ringraziano inoltre i numerosi colleghi che hanno fornito indicazioni e suggerimenti preziosi.

Un ringraziamento particolare per la collaborazione va inoltre a tutti i cittadini intervistati nell’ambito dei sistemi di sorveglianza PASSI e OKKIO alla salute.

Copie del Profilo e maggiori informazioni possono essere richiesta a:Osservatorio per la salute, Dipartimento lavoro e welfare Via Gilli 4, 38100 [email protected] 0461.494171http://www.trentinosalute.net

© copyright Giunta della Provincia autonoma di Trento – 2013L’utilizzo del materiale pubblicato è consentito con citazione obbligatoria della fonte

Indice

Il distretto e le sue caratteristiche generali

Popolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5Ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5Istruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5Lavoro e povertà. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6Disuguaglianze e salute. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Le principali problematiche di salute

Mortalità generale ed evitabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7Malattie cardiovascolari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8Tumori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8Traumi: fratture e ferite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9Malattie infettive e vaccinazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Comportamenti e condizioni legati alla salute

Attività fisica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Fumo di sigaretta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Consumo di alcol . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Alimentazione e lo stato nutrizionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Principali indicatori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

5

Figura 1Struttura per età della popolazione residente per genere.Servizio statistica, 2011

8.000 6.000 8.0006.0004.000 2.000 0 2.000

≥85

80-84

75-79

70-74

65-69

60-64

55-59

50-54

45-49

40-44

35-39

30-34

25-29

20-24

15-19

10-14

5-9

0-4

4 000

uominidonne

Il distretto e le sue caratteristiche generali

Popolazione

Popolazione residente al 01.01.2012: 180.512 abitanti (34% della popolazione provinciale).

La figura 1 evidenzia:– squilibrio nel rapporto tra popolazione

anziana e popolazione giovane (indice di vecchiaia: 129)

– maggiore presenza della popolazione fem-minile (rapporto di mascolinità: 0,96) esclusivamente dovuto alla maggiore lon-gevità delle donne (eccesso femminile a partire dai 65 anni).

Il 34,9% (17.687 abitanti) degli stranieri in Trentino risiedono nel Distretto Centro Sud. Sono il 9,8% della popolazione totale (9,5% in provincia) e sono il 17% dei bambini en-tro i 5 anni, il 13% della popolazione entro i 14 anni e l’1,6% della popolazione ultra 64enne. Con un indice di vecchiaia pari a 15 producono un significativo “effetto ringiova-nimento” della popolazione generale.

Nel corso del 2011 i nati vivi residenti sono 1.860 (tasso di natalità 10,3‰; tasso nata-lità stranieri 19,9‰) e sono morte 1.552 persone residenti (tasso di mortalità 8,6‰).

Ambiente

L’ambiente naturale del Trentino, per la sua composizione e le sue caratteristiche, è favo-revole alla salute, ma comporta, allo stesso tempo, aspetti problematici (concentrazione lavorativa in pochi centri a fondovalle, traf-fico auto veicolare relativamente intenso, ecc.). In ogni caso in tema di ambiente il Trentino si trova in una posizione privilegia-ta nel panorama italiano. Rispetto alle me-die nazionali: la spesa pro capite per la tu-tela ambientale è maggiore (371 euro vs. 85 euro media italiana), le amministrazioni e i cittadini si impegnano di più nella raccolta dei rifiuti (rifiuti urbani raccolti per abitante

534 kg di cui il 61% con la raccolta differen-ziata vs. 34% media italiana), le emissioni di gas serra sono inferiori (7,5 tonnellate pro capite vs. 8,2 tonnellate media italiana) e in riduzione, anche se non si è ancora arrivati al rispetto degli impegni presi con il Proto-collo di Kyoto. L’utilizzo di pesticidi, sebbene in diminuzio-ne, risulta invece tra i più elevati in Italia: 8,3 kg di principio attivo per ettaro di super-ficie agricola utilizzata (8,9 kg media Nord Est Italia).

Istruzione

L’istruzione è uno dei determinanti di salu-te più importanti, essendo associato a quasi tutti gli indicatori di salute di una popola-zione. Il Trentino risulta sistematicamente ai primi posti nella classifica italiana per livello di istruzione della popolazione (25-64enni con titolo di studio più elevato la scuola media inferiore: 34,6% in Trentino vs. 45,2% media italiana; 30-34enni in possesso di un titolo di studio universitario:

6

22,7% in Trentino vs. 19,8% media italia-na), livello di competenza degli studenti (studenti 15enni incompetenti in lettura: 15% in Trentino vs. 21% media italiana; in matematica: 14% in Trentino vs. 25% media italiana) e permanenza nel sistema scolastico (giovani che abbandonano pre-maturamente gli studi: 12% in Trentino vs. 19% media italiana).Anche la percentuale di giovani che non la-vorano e non studiano è più bassa in pro-vincia (14%) rispetto alla media nazionale (22%)

Lavoro e povertà

La situazione lavorativa ed economica della popolazione trentina è migliore rispetto alla media italiana e si colloca ai primi posti delle medie nazionali europee.Per il periodo 2008-2011 il 68% dei trentini tra i 18 e i 65 anni ha un lavoro regolare, percentuale identica si registra nel Distretto Centro Sud (61% in Italia, ISTAT 2010). Così come avviene a livello italiano e pro-vinciale, anche per il Distretto Centro Sud il dato medio di occupazione sintetizza uno squilibrio di genere molto forte: 76% degli uomini hanno un lavoro regolare vs. il 61% delle donne.In generale anche in provincia di Trento si registra una contrazione dei posti di lavoro, un incremento della disoccupazione giovani-le (arrivata al 15%) che colpisce soprattutto le donne e un incremento del ricorso a forme atipiche di lavoro come i contratti a tempo determinato, più frequenti in Trentino ri-spetto alla media italiana e del Nord Est.La stima ISTAT per il 2010 delle famiglie trentine in povertà è pari al 5,9%, i dati PASSI riportano per il periodo 2008-2011 che il 5,8% della popolazione adulta ha molte difficoltà economiche (13% in Italia), stima che sale al 7,7% per il Distretto Cen-tro Sud.

Disuguaglianze e salute

I dati del Distretto Centro Sud del sistema PASSI evidenziano che gli strati sociali con più difficoltà economiche e/o basso livello di istruzione sono più a rischio di:

– percepire di avere una cattiva salute– avere sintomi di depressione– essere fumatore– essere un consumatore di alcol (a maggior

rischio e binge)– essere in eccesso ponderale– non consumare adeguatamente frutta e

verdura.

Non emergono differenze per quanto ri-guarda la sedentarietà.

7

Figura 2Tasso grezzo di mortalità in provincia di Trento, per distretto. Registro cause di morte, 2011

Centro Nord

Centro Sud

Est

109876543210

Ovest

Provincia

8,3

8,5

8,6

8,5

8,8

Mortalità generale ed evitabile

Nel 2011 sono decedute 1.552 persone re-sidenti nel Distretto Centro Sud (di cui 819 donne pari al 53%), con un tasso di morta-lità dell’8,6‰.

Le principali cause di morte sono: tumori (518 pari al 33,4%), malattie cardiovascolari (517; 33,3%), malattie del sistema respira-torio (118; 7,6%), traumatismi (75; 4,8%) e malattie endocrine e metaboliche (62; 4,0% - tra cui 55 casi di diabete).

I decessi evitabili con miglioramenti nell’am-bito della prevenzione, cura e riabilitazione nei residenti del Distretto Centro Sud sono stati 245, che rappresentano il 16% dei de-cessi per tutte le cause e il 62% dei decessi per tutte le cause entro i 75 anni. La morta-

Le principali problematiche di salute

lità evitabile riguarda soprattutto gli uo-mini (162 vs. 83) per i quali la mortalità evitabile rappresenta il 22% di tutta la mortalità (10% per le donne).La prevenzione primaria è la misura di intervento con maggiore impatto poten-ziale sul numero di decessi evitabili, con 130 decessi rappresenta infatti il 53% del totale della mortalità evitabile (per i ¾ si tratta di morti maschili). Segue la morta-lità riconducibile all’assistenza (69 decessi pari al 28%) e la mortalità legata alla dia-gnosi precoce e relativa terapia (46 decessi pari al 19%).A causa di morti evitabili sono andati per-duti nel solo Distretto Centro Sud 5.702 anni di vita, 23,3 anni a decesso. Tra le cause di morte evitabile quella che toglie il maggior numero di anni tra gli uomini sono i traumatismi (23% degli anni per-

Figura 3Mortalità evitabile nel Distretto Centro Sud per tipologia prevalente di intervento e genere. Numeri assoluti e percentuale. Registro cause di morte, 2011

prevenzione primaria

diagnosi precoce

e terapia

igiene e assistenza

sanitaria

1600 140120100804020 60

43,5% 56,5%

74,6% 25,4%

65,2% 34,8%uomini donne

8

Figura 4Tasso grezzo di

ospedalizzazione per malattie cardiovascolari

(per 1.000 abitanti) in provincia di Trento, per

distretto. Anno 2011.

35

35

30

25

20

15

10

5

0Provincia Centro Nord Centro Sud Est Ovest

malattie cardiovascolarimalattie ischemichemalattie cerebrovascolari

altre

si con 29 anni a decesso), seguono i tumori del polmone (16%; 17 anni a decesso). Per le donne sono i tumori della mammella a to-gliere il maggior numero di anni (17%; 27 anni a decesso), seguiti dai tumori del pol-mone (15%; 23 anni a decesso).

Malattie cardiovascolari

Come in Trentino anche nel Distretto Cen-tro Sud le malattie cardiovascolari assieme ai tumori rappresentano la prima causa di morte. Dei 517 decessi per malattie cardio-vascolari 50 (9,7%) avvengono entro i 75 per cause prevenibili (nel 60% dei casi attra-verso la prevenzione primaria).Le malattie cardiovascolari sono anche il pri-mo motivo di ricovero, nel 2011 hanno cau-sato, nei residenti del Distretto Centro Sud più di 4.300 ricoveri (tasso grezzo di ricovero

24‰) per oltre 45.000 giornate di degenza e 700 accessi in day hospital. Dall’analisi dei 3.600 ricoveri per acuti emerge che oltre un ricovero su cinque (22%) è inappropriato e un ricovero ogni 10 (11%) è potenzialmente prevenibile.Annualmente, nel Distretto Centro Sud cir-ca 50 decessi, 400 ricoveri e 2.000 giornate di degenza di persone potenzialmente sane potrebbero essere sensibilmente ridotti/azze-rati da interventi di prevenzione delle malat-tie cardiovascolari.

Tumori

Nel Distretto Centro Sud ogni anno si am-malano di tumore maligno (esclusi i carci-nomi della cute) circa 900 persone. Tra i più frequenti, a livello provinciale, ricordiamo i carcinomi del polmone, della mammella,

Figura 5 Tasso standardizzato

(pop. europea, per 100.000 abitanti) di incidenza per tutti i

tumori, esclusi i tumori della cute, per genere e

distretto. Registro tumori della provin-

cia di Trento, 2003-2006

CentroNord

CentroSud

Est OvestProvincia Est OvestProvincia CentroNord

CentroSud

550

500

450

350

300

250

200

150

100

50

0

400

uomini donne

9

del colon-retto e della prostata. Sia per l’in-tera provincia che per i singoli distretti (che non mostrano significative differenze) l’inci-denza maschile risulta più elevata di quella femminile (6 casi ogni 1.000 uomini vs. 5 casi ogni 1.000 donne).Dei 518 decessi per tumore maligno 107 (20%, ossia un decesso per tumore ogni cin-que) avvengono entro i 75 anni per cause prevenibili (nel 57% dei casi attraverso la prevenzione primaria e nel restante 43% grazie alla diagnosi precoce).I tumori hanno inoltre causato ai residenti del Distretto Centro Sud quasi 3.000 rico-veri (tasso grezzo di ricovero 16‰) per poco meno di 22.000 giornate di degenza e oltre 2.300 accessi in day hospital. Dei 2.800 ri-coveri per acuti emerge che circa un ricovero ogni 10 (9%) è potenzialmente prevenibile.Annualmente, nel Distretto Centro Sud cir-ca 100 decessi, 250 ricoveri e 2.000 giornate di degenza di persone potenzialmente sane potrebbero essere sensibilmente ridotti/az-zerati da interventi di sanità pubblica rivolti alla prevenzione dei tumori.In provincia di Trento sono attivi gli scree-ning organizzati per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, della mammella e della cervice uterina: gli indicatori di qua-lità dei tre screening sono buoni, spesso più elevati rispetto alla media nazionale e/o agli standard di riferimento. Le coperture per il Distretto Centro Sud sono:– 66% per la ricerca del sangue occulto nel-

le feci (colon-retto)– 78% per la mammografia– 85% per il Pap-test (suddiviso in 47%

all’interno del programma organizzato e 38% di adesione spontanea).

Traumi: fratture e ferite

I traumatismi sono una delle principali cau-se di morte. Come in Italia e in provincia di Trento, anche nel Distretto Centro Sud rappresentano la quarta causa di morte (nel 2011 75 decessi pari al 4,8% di tutta la mortalità) che però diventa la prima se con-sideriamo i decessi in giovane età. Nel corso del 2011 gli eventi traumatici hanno tolto ai residenti del Distretto Centro Sud oltre 1.200 anni di vita, circa 17 anni a decesso; per i più giovani si tratta di decessi per trau-

mi multipli in seguito a incidente stradale, per i più anziani di decessi dovuti alla frat-tura del femore in seguito a caduta. Circa la metà (44%) di questa mortalità (che però comprende l’80% degli anni di vita persi) è prevenibile con interventi di prevenzione primaria.Nel corso del 2011 gli accessi in pronto soccorso per evento traumatico ammonta-no a 23.400 (il 38,5% di tutti gli accessi), i ricoveri in ospedale a poco meno di 2.500 (tasso di grezzo di ricovero 14‰) per più di 26.000 giornate di degenza e oltre 400 accessi in day hospital.

Incidenti stradaliPer i residenti nel Distretto Centro Sud gli accessi in pronto soccorso dovuti a indicente stradale sono stati 2.078 (9% degli accessi traumatici), i ricoveri ospedalieri 155. La maggior parte dei residenti nel Distretto Centro Sud ha un comportamento respon-sabile alla guida di automobili e moto: l’88% delle persone non guida sotto l’effetto di al-col, il 91% delle persone si allaccia sempre la cintura anteriore (però solo il 37% allac-cia sempre anche quella posteriore) e il 98% indossa sempre il casco. Tuttavia il 12% dei guidatori mette a rischio sia la propria vita che quella degli altri guidando sotto l’effetto dell’alcol.

Incidenti domesticiNel corso del 2011 gli accessi in pronto soc-corso per incidente domestico da parte dei residenti nel Distretto Centro Sud sono stati 1.569 (7% degli accessi traumatici). Per gli uomini gli infortuni accadono più frequen-temente in garage, cantina e cortile mentre stanno praticando il “fai da te”, per le donne accadono soprattutto in casa facendo attività domestiche. Sebbene gli incidenti domestici siano un fenomeno molto ampio riguardan-te tutta la popolazione, la percezione del ri-schio di subire infortuni in ambito domesti-co non è affatto diffusa: il 96% dei residenti adulti del Distretto Centro Sud ritiene infat-ti bassa o addirittura nulla la probabilità di subire un incidente domestico.

Infortuni sul lavoroTra i residenti del Distretto Centro Sud, nel corso del 2011, gli accessi in pronto soccor-so a causa di infortuni sul lavoro sono stati

10

2.380 (10% degli accessi traumatici), i rico-veri in ospedale 104.Per gli anni 2010-2011 i dati PASSI stima-no che: il 13% dei lavoratori del Distretto Centro Sud considera assente la possibilità di subire un infortunio, il 63% bassa, il 24% alta o molto alta; il 63% dei lavoratori riceve informazioni sulla prevenzione degli infor-tuni e/o delle malattie professionali; il 79% usa sempre, quando previsti, i dispositivi di sicurezza.

Malattie infettive e vaccinazioni

Nel 2011 in Trentino il numero di notifiche di malattie infettive è stato pari a 3.204, con un tasso di notifica corrispondente a 599 casi per 100.000 abitanti. Le patologie più frequenti notificate sono le malattie esan-tematiche infantili, in particolare varicella, scarlattina e morbillo. Seguono, in termini di frequenza, le patologie gastrointestinali, tra cui le salmonellosi non tifoidee. Tra le patologie significative in termini di gravità clinica sono state segnalate la tubercolosi, l’HIV/AIDS, le meningiti e le malattie in-vasive batteriche.

In accordo con il programma di vaccinazio-ni nazionale, i vaccini inseriti nel calenda-rio vaccinale e offerti attivamente e gratui-tamente ai bambini in provincia di Trento

sono undici: il vaccino esavalente (contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse, emofilo b) e il vaccino antipneu-mococcico somministrati nel corso del pri-mo anno di vita, il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) e il vaccino anti-menigococco C somministrati nel corso del secondo anno di vita. Alle ragazze di 11-12 anni è offerto attivamente e gratuitamente il vaccino contro il papilloma virus (HPV)¸ per le ragazze nate nel 2000 la copertura provinciale è del 59%, copertura che scen-de al 55% per quelle residenti nel distretto Centro Sud.

Figura 6Copertura vaccinale

a 24 mesi di vita per residenza.

Coorte di nascita 2009.

50 60 70 80 90 100%

poliomielite

difterite/tetano

pertosse

epatite B

emofilo b

morbillo

pneumococco

meningococco C

95,996,0

95,996,3

95,8

95,695,5

94,495,2

91,589,1

83,0

74,782,5

88,1

95,8

Centro SudProvincia

11

Comportamenti e condizioni legati alla salute

Le principali cause di morte (malattie car-diovascolari e tumori) hanno in comune quattro fattori di rischio: fumo di sigaretta, sedentarietà, cattiva alimentazione e consu-mo di alcol. Questi fattori di rischio sono inoltre asso-ciati anche alle malattie respiratorie croni-che e al diabete, due ulteriori cause di mor-te di fondamentale importanza.

Attività fisica

Nel Distretto Centro Sud il 40% della po-polazione adulta è attivo, il 44% lo è par-zialmente, mentre il 16% è sedentario, ossia circa 19.000 persone in età adulta che non

praticano nessun tipo di attività fisica. In provincia la prevalenza di sedentari è del 16%, in Italia del 30%. Pare interessante evidenziare il 23% dei se-dentari che percepisce il proprio livello di attività fisica come sufficiente e il 57% dei parzialmente attivi che invece è consapevole di praticare poca attività fisica. Pare possibile che, facendo leva su questa consapevolezza, una parte di questi ultimi da persone par-zialmente attive diventino attivi. In questo processo diventano fondamentali l’interesse e i consigli dei medici di medicina generale. Tuttavia solo al 40% di chi è stato dal medi-co nell’ultimo anno è stato chiesto se svolge attività fisica e solo al 35% è stato consiglia-to di farla regolarmente.

Figura 7Sedentari in provincia di Trento. Prevalenze per distretto. PASSI, 2008-2011

Figura 8Persone a cui è stata posta la domanda sull’attività fisica e persone consigliate di praticarla. Prevalenze per distretto. PASSI, 2008-2011

Centro Nord

Centro Sud

Est

2015105

Ovest

Provincia

%

16

16

16

16

17

0

0 10 20 30 40 50%

Centro Nord

Centro Sud

Est

Ovest

Provincia

chiesto

consigliato

39

4035

3635

3636

3639

43

12

Figura 9Fumatori in provincia di Trento. Prevalenze

per distretto. PASSI, 2008-2011

Figura 10Persone a cui è stata posta la domanda sul

fumo e persone consi-gliate di smettere

di fumare. Prevalenze per distretto.

PASSI, 2008-2011

Centro Nord

Centro Sud

Est

403020100

Ovest

Provincia

%

27

25

25

24

22

0 10 20 30 40 6050%

Centro Nord

Centro Sud

Est

Ovest

Provincia

chiesto

consigliato44

4557

4650

4154

5244

44

0 10 20 30 40 50%

nessun consumo

consumo binge

consumo fuori pasto

consumo moderato

consumo abituale di

quantità elevate

36

36

44

38

38

39

6

5

5

9

1413

8

1517

Distretto Centro Sud

Trentino

ItaliaFigura 11

Consumo di alcol. Prevalenze

per residenza. PASSI, 2008-2011

13

Centro Nord

Centro Sud

Est

50403020100

Ovest

Provincia

%

32

36

35

41

38

Fumo di sigaretta

Nel Distretto Centro Sud la metà (51%) de-gli adulti tra i 18 e i 69 anni è non fumatore, il 24% è un ex-fumatore e il restante 25% è un fumatore. Si stima quindi che tra la po-polazione adulta nel Distretto Centro Sud ci siano circa 30.000 fumatori, di cui il 46% tenta di smettere (tentativi che riescono solo nell’11% dei casi).Al 45% dei residenti nel Distretto Centro Sud che vanno dal medico viene chiesto se fuma e al 57% dei fumatori è consigliato di smettere (52% in provincia).

Consumo di alcol

Il 38% degli adulti residenti nel Distret-to Centro Sud non beve alcolici e il 36% consuma alcol in maniera moderata. Il 15% beve alcol fuori pasto, il 5% consuma abi-tualmente quantità elevate di alcol e il 14% è un bevitore binge. Per il 26% il consumo di alcol è a maggior rischio.Si stima quindi che nel Distretto Centro

Sud ci siano circa 6.000 adulti che consu-mano abitualmente alcol in modo elevato, circa 17.000 bevitori binge e circa 31.000 consumatori a maggior rischio.Solamente al 22% dei residenti nel Distretto Centro Sud che è stato nell’ultimo anno dal medico è stato chiesto se consuma alcol. An-cora più contenuti sono i consigli dati, alle varie categorie di persone con un consumo di alcol a maggior rischio, di bere meno, in linea con quanto si verifica per l’intera pro-vincia.

Alimentazione e stato nutrizionale

Il 65% degli adulti residenti nel Distretto Centro Sud è normopeso, il restante 35% in eccesso ponderale (27% sovrappeso, 8% obeso). Si stima, dunque, che nel Distret-to Centro Sud ci siano circa 10.000 obesi e 32.000 adulti in sovrappeso (di cui il 41% ritiene il proprio peso giusto). In provincia la prevalenza di persone in eccesso ponderale è 36%, in Italia 42%. Il 56% delle persone in eccesso ponderale ha ricevuto il consiglio

Centro Nord

Centro Sud

Est

7050 60403020100

Ovest

Provincia

%

57

55

56

51

55

Figura 12Persone in eccesso ponderale in provincia di Trento. Prevalenze per distretto. PASSI, 2008-2011

Figura 13Persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto il consiglio di fare una dieta. Prevalenze per distretto. PASSI, 2008-2011

14

di perdere peso da parte di un medico (55% in provincia). Il counselling del medico ri-sulta importante in quanto tra le persone in eccesso ponderale il 39% segue una dieta se consigliata dal medico, contro il 17% di quelle non consigliate.Tra gli adulti residenti nel Distretto Centro Sud il 98% mangia frutta e/o verdura alme-no una volta la giorno, il 42% ne mangia tre-quattro porzioni al giorno, solo il 17% mangia le 5 porzioni giornaliere raccoman-date (16% in provincia, 10% in Italia).

Determinanti prossimali

IndicatoreNumero assolutoTrentino

ValoreTrentino

ValoreCentro Nord

ValoreCentro

Sud

ValoreEst

ValoreOvest

ValoreItalia

Attività fisica

% popolazione 18-69 anni sedentaria (2008-2011) — 16% 16% 16% 16% 17% 30%

% popolazione 18-69 anni consigliata di fare attività fisica (2008-2011) — 36% 39% 35% 35% 36% 32%

Fumo

% popolazione 18-69 fumatrice (2008-2011) — 25% 27% 25% 24% 22% 28%

% popolazione 18-69 anni fumatrice consigliata di smettere (2008-2011) — 52% 44% 57% 50% 54% 57%

Stato nutrizionale

% popolazione 18-69 anni in eccesso ponderale (2008-2011) — 36% 32% 35% 41% 38% 42%

% popolazione 18-69 anni che consu-mano almeno 5 porzioni di frutta e/o verdura (2008-2011)

— 16% 17% 17% 17% 16% 10%

% popolazione 18-69 anni in eccesso ponderale consigliata di perdere peso (2008-2011)

— 55% 57% 56% 51% 55% 54%

% popolazione 18-69 anni in eccesso ponderale consigliata di fare attività fisica (2008-2011)

— 46% 50% 50% 43% 40% 39%

Alcol

% popolazione 18-69 anni consuma-trice a maggior rischio di alcol (2008-2011)

— 26% 26% 26% 26% 27% 17%

% popolazione 18-69 anni consuma-trice binge di alcol (2008-2011) — 13% 12% 14% 15% 12% 9%

Principali problematiche di salute

IndicatoreNumero assolutoTrentino

ValoreTrentino

ValoreCentro Nord

ValoreCentro

Sud

ValoreEst

ValoreOvest

ValoreItalia

Aspettativa e qualità della vita

% persone 18-69 anni che giudica buo-no il proprio stato di salute (2008-11) 266.018 75% 77% 75% 75% 75% 67%

% persone 18-69 anni in buona salute fisica (2008-2011) 216.361 61% 62% 59% 61% 61% 60%

% persone 18-69 anni in buona salute psicologica (2008-2011) 234.095 66% 67% 67% 66% 61% 61%

% persone 18-69 anni senza limitazio-ni delle attività abituali (2008-2011) 297.940 84% 84% 85% 83% 85% 75%

Mortalità

Tasso mortalità (2011) 4.543 morti 8,5‰ 8,3‰ 8,6‰ 8,5‰ 8,8‰ 9,7‰

% decessi per cause evitabili (2011) 721 16% 16% 16% 17% 16% —

% decessi maschili per cause evitabili (2011) 483 23% 22% 22% 25% 22% —

% decessi femminili per cause evitabili (2011) 238 10% 10% 10% 10% 10% —

% dei decessi evitabili con prevenzio-ne primaria (2011) 414 57% 61% 53% 56% 59% —

% dei decessi evitabili con diagnosi precoce e terapia (2011) 137 19% 18% 19% 20% 18% —

% dei decessi evitabili con igiene e as-sistenza sanitaria (2011) 170 24% 21% 28% 24% 23% —

Anni di vita persi per mortalità evita-bile (2011) 16.974 23,5 a

decesso23,4 a decesso

23,3 a decesso

22,3 a decesso

24,5 a decesso —

% anni di vita persi per mortalità evita-bile con prevenzione primaria (2011) 9.419 55% 59% 51% 52% 61% —

Anni di vita persi per mortalità evitabi-le con diagnosi precoce e terapia (2011) 3.328 20% 19% 20% 23% 16% —

Anni di vita persi per mortalità evitabile con igiene e assistenza sanitaria (2011) 4.227 25% 21% 29% 25% 23% —

Malattie cardiovascolari

% decessi per m.cardiovascolari (2011) 1.656 37% 36% 33% 40% 38% 38% (2009)

Tasso grezzo di ricovero per malattie cardiovascolari (2011) 13.005 24,4‰ 21,8‰ 24,0‰ 23,9‰ 29,0‰ —

Tasso grezzo di ricovero per malattie ischemiche (2011) 2.657 5,0‰ 4,1‰ 4,8‰ 5,1‰ 6,4‰ —

Tasso grezzo di ricovero per malattie cerebrovascolari (2011) 2.302 4,3‰ 3,8‰ 5,0‰ 3,9‰ 4,3‰ —

% ricoveri per malattie cardiovascola-ri inappropriati (2011) 2.395 21% 20% 22% 21% 23% —

% ricoveri per malattie cardiovascola-ri prevenibili (2011) 1.274 11% 11% 11% 12% 12% —

IndicatoreNumero assolutoTrentino

ValoreTrentino

ValoreCentro Nord

ValoreCentro

Sud

ValoreEst

ValoreOvest

ValoreItalia

Tumori

% decessi per tumori (2011) 1.487 33% 32% 33% 31% 34% 30% (2009)

Tasso grezzo di incidenza (per 100.000 ab., tutti i tumori escluso la cute, uomini, 2003-06)

1.420 casi/anno 585 614 589 556 575 690

(2008)

Tasso standardizzato di incidenza (per 100.000 ab., tutti i tumori escluso la cute, donne, 2003-06)

1.218 casi/anno 479 483 501 464 456 554

(2008)

Tasso standardizzato di incidenza (pop. europea, per 100.000 ab., tutti i tumo-ri escluso la cute, uomini, 2003-06)

1.420 casi/anno 547 473 453 449 455 480

(2008)

Tasso standardizzato di incidenza (pop. europea, per 100.000 ab., tutti i tumo-ri escluso la cute, donne, 2003-06)

1.218 casi/anno 326 322 341 314 318 364

(2008)

Tasso grezzo di ricovero per tumori (2011) 8.449 15,9‰ 16,1‰ 16,2‰ 15,3‰ 15,8‰ —

Tasso grezzo di ricovero per tumore della mammella (2011) 959 3,5‰ 3,9‰ 3,5‰ 3,7‰ 2,8‰ —

Tasso grezzo di ricovero per tumore della prostata/vescica (2011) 743 2,9‰ 2,7‰ 3,3‰ 2,7‰ 2,5‰ —

Tasso grezzo di ricovero per tumore del colon-retto (2011) 724 1,4‰ 1,6‰ 1,2‰ 1,3‰ 1,4‰ —

% ricoveri per tumori prevenibili (2011) 706 9% 8% 9% 9% 7% —

Screening della cervice: estensione (2008-2010) — 67% 71% 63% 69% 66% 61%

(2010)

Screening della cervice: adesione (2010) — 55% 55% 53% 57% 56% 40%

Screening della cervice: copertura (2008-2011) — 81% 80% 85% 81% 76% 75%

Screening della cervice: % presenta-zione spontanea (2008-2011) — 33% 31% 38% 31% 28% 38%

Screening della mammella: copertura (2008-2011) — 80% 81% 79% 83% 81% 69%

Screening del colon-retto: estensione (2007-2010) — 100% 100% 100% 100% 100% 47%

(2010)Screening del colon-retto: adesione (2007-2010) — 58% 57% 57% 58% 62% 48%

(2010)Screening del colon-retto: copertura (2011) — 62% 59% 66% 59% 63% 31%

(2010-11)

Malattie respiratorie

% decessi per malattie respiratorie (2011) 319 7% 8% 8% 6% 6% 7% (2009)

Prevalenza di malattie respiratorie nella popolazione 18-69 anni (2008-2011)

28.375 8% 9% 8% 8% 7% 8% (2007-09)

Tasso grezzo di ricovero per malattie respiratorie (2011) 5.583 10,5‰ 9,8‰ 11,1‰ 10,6‰ 10,2‰ —

Principali problematiche di salute

IndicatoreNumero assolutoTrentino

ValoreTrentino

ValoreCentro Nord

ValoreCentro

Sud

ValoreEst

ValoreOvest

ValoreItalia

Malattie respiratorie (continua)

Tasso grezzo ricovero per polmoniti (2011) 1.267 2,4‰ 2,5‰ 2,5‰ 2,4‰ 2,1‰ —

Tasso grezzo di ricovero per BPCO (2011) 402 0,8‰ 0,9‰ 0,8‰ 0,7‰ 0,6‰ —

Tasso grezzo di ricovero per asma (2011) 89 0,2‰ 0,2‰ 0,1‰ 0,2‰ 0,2‰ —

% ricoveri per malattie respiratorie inappropriati (2011) 2.104 39% 41% 40% 36% 38% —

Diabete

Tasso grezzo di ricovero per diabete (2011) 676 1,3‰ 1,0‰ 1,2‰ 1,4‰ 1,7‰ —

Traumi

% decessi per traumi (2011) 200 4,4% 3,8% 4,8% 4,0% 4,9% 4,2%

(2009)% accessi in PS per traumi (2011) 69.943 37% 33% 39% 39% 41% —

Tasso grezzo di ricovero per trauma (2011) 7.199 13,5‰ 12,7‰ 13,8‰ 13,4‰ 14,3‰ —

Tasso grezzo di ricovero per frattura femore 1.409 2,7‰ 3,1‰ 2,4‰ 2,3‰ 2,9‰ —

Tasso grezzo di ricovero per frattura/trauma cranio (2011) 657 1,2‰ 1,2‰ 1,3‰ 1,1‰ 1,4‰ —

Incidenti stradali

% accessi in PS per incidente stradale (2011) 5.787 8% 10% 9% 8% 6% —

Tasso grezzo di ricovero per incidente stradale (2011)

435 0,8‰ 0,8‰ 0,9‰ 0,7‰ 0,9‰ —

% uso della cintura anteriore (2008-2011) — 93% 97% 91% 91% 92% 83%

% uso della cintura posteriore (2008-2011) — 38% 40% 37% 40% 36% 19%

% uso del casco (2008-2011) — 96% 95% 98% 96% 94% 94%

% guida sotto l’effetto dell’alcol (2008-2011) — 10% 8% 12% 10% 10% 10%

% effettuazione etilotest (2008-2011) — 13% 14% 14% 12% 12% 11%

Incidenti domestici

% percezione di alto rischio di inci-dente domestico (2010-2011) — 4% 3% 4% 5% 5% 7%

% accessi in PS per incid. domestico (2011) 9.803 14% 16% 7% 24% 14% —

Tasso grezzo di ricovero per incidente domestico (2011) 813 1,5‰ 1,6‰ 1,1‰ 1,8‰ 2,0‰ —

IndicatoreNumero assolutoTrentino

ValoreTrentino

ValoreCentro Nord

ValoreCentro

Sud

ValoreEst

ValoreOvest

ValoreItalia

Infortuni sul lavoro

% percezione di alto rischio di infor-tuni sul lavoro (2010-2011) — 23% 19% 24% 28% 22% 27%

% lavoratori informati su prevenzione infortuni sul lavoro (2010-2011) — 63% 61% 63% 62% 67% 56%

% lavoratori che usano sempre di-spositivi di sicurezza quando richiesti (2010-2011)

— 76% 81% 79% 82% 74% 71%

% accessi in PS per di infortuni sul lavoro (2011) 7.541 11% 10% 10% 10% 13% —

Tasso grezzo di ricovero per infortu-nio sul lavoro (2011) 259 0,5‰ 0,3‰ 0,6‰ 0,4‰ 0,7‰ —

Salute mentale

% accessi in PS per autolesionismo (2011) 247 0,4% 0,6% 0,3% 0,3% 0,3% —

Vaccinazioni

% coperture vaccinali morbillo (coor-te di nascita 2009) — 89% 88% 91% 86% 90% —

% coperture vaccinali HPV (coorte di nascita 2000) — 59% 52% 55% 67% 69% —