Prof. Renato Fontana LA SOCIOLOGIA DEL LAVORO: LE RICERCHE E GLI OPERAI Facoltà di scienze...
-
Upload
dafne-di-pietro -
Category
Documents
-
view
214 -
download
1
Transcript of Prof. Renato Fontana LA SOCIOLOGIA DEL LAVORO: LE RICERCHE E GLI OPERAI Facoltà di scienze...
Prof. Renato Fontana
LA SOCIOLOGIA DEL LAVORO:LE RICERCHE E GLI OPERAI
Facoltà di scienze politiche, sociologia, comunicazione A.A. 2011/2012
… il nostro percorsoil nostro percorso
III parte: Lavoro,motivazione,vitaLavoro,motivazione,vita
• Herzberg: la motivazione al lavoro
• Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
• Blauner: lavoro operaio e alienazione
11/04/23 Pagina 2Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
Contesto:
11/04/23 Pagina 3Sociologia del Lavoro
BOOM ECONOMICO
PIENA OCCUPAZIONE
MASSIMA UTILIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI
COME AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’?
STUDI SULLA STUDI SULLA MOTIVAZIONE AL MOTIVAZIONE AL
LAVOROLAVORO
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
Committente e luogo d’indagine:
Finanziamento da parte di una fondazione educativa e di varie industrie con lo scopo di condurre un’indagine sugli atteggiamenti al lavoro.
L’indagine fu svolta in una azienda di nuova apertura nella zona di Pittsburgh.
11/04/23 Pagina 4Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
Ipotesi e scopi di ricerca:
Lo scopo della ricerca era individuare i fattori oggettivi che incidevano sul livello di soddisfazione dei lavoratori. Si
ritennero poco significative le variabili soggettive e l’attenzione fu concentrata sulle caratteristiche del lavoro in
rapporto agli atteggiamenti.
11/04/23 Pagina 5Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
Metodologia e fasi della ricerca
Si possono individuare 4 fasi della ricerca:
1) Analisi documentale
2) Ricerca Empirica
3) Successive ricerche empiriche
4) concettualizzazione della teoria
11/04/23 Pagina 6Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
1) Analisi documentale
11/04/23 Pagina 7Sociologia del Lavoro
La maggior parte degli studi erano focalizzati sulle
variabili soggettive
Non c’è un collegamento chiaro e univoco tra le variabili soggettive e
la motivazione
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
2) Ricerca Empirica
• Tecniche di rilevazione: Venne utilizzato il metodo già definito da Flanegan “dell’incidente critico”. Consiste nella raccolta di interviste semistrutturate basate sulla seguente richiesta: “pensi ad un momento in cui si è sentito eccezionalmente bene o male nel suo lavoro, sia in quello attuale che in qualunque altro nel passato. Può trattarsi di una situazione di breve o lunga durata. Mi dica cosa accadde”.
• Campione: fasce professionali medio-alte che meglio rispondevano alla tecnica di rilevazione.
11/04/23 Pagina 8Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
3) Successive ricerche empiriche
La ricerca empirica effettuata direttamente da H. non sufficientemente rappresentativa per ottenere risultati
generalizzabili. Nel decennio successivo successive indagini sono state condotte ampliando o diversificando le ipotesi,
modificando più o meno parzialmente il metodo. Ciò procurò ad H. un notevole numero di critiche ma portarono,
contemporaneamente indicazioni con riferimento ad un più ampio ventaglio di professionalità, di livello occupazioni, di
tipi di organizzazioni, nonché di gruppi etnici e culture.
11/04/23 Pagina 9Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
4) concettualizzazione della teoria
LA TEORIA DEI DUE FATTORILA TEORIA DEI DUE FATTORI
11/04/23 Pagina 10Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
4) concettualizzazione della teoria
Elenco finale dei fattori in ordine di frequenza
11/04/23 Pagina 11Sociologia del Lavoro
MOTIVANTI IGIENICI
Riuscita Supervisione tecnica
Riconoscimento Azienda e politiche aziendali
Lavoro in sé Condizioni di lavoro
Responsabilità Relaz.interpersonali
Carriera, promozione Status
Possibilità di crescita Sicurezza
Retribuzione
Vita personale
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
4) concettualizzazione della teoria
• La novità rispetto alle precedenti teorie motivazionali, in particolare quella di Maslow, è che ci si basa sulla constatazione che per la soddisfazione dei bisogni più elevati non è necessario aver soddisfatto prima quelli più bassi.
• I bisogni igienici non sono mai soddisfatti, ma vengono continuamente sostituiti da bisogni psicologicamente equivalenti che richiedono incrementi quantitativi o qualitativi
11/04/23 Pagina 12Sociologia del Lavoro
F. Herzberg:La motivazione al lavoro
(1956-1974)
Gli sviluppi della ricerca di H.
Il lavoro di H. ha avuto notevoli riscontri nella pratica aziendale sotto l’etichetta di job enrichment inteso come
inserimento di fattori motivanti nel lavoro individuale.
11/04/23 Pagina 13Sociologia del Lavoro
Il feedbak
Orientamento al cliente
Imparare nuove cose
Auto-programmazione
Controllo delle risorseComunicazioni dirette
Fiducia nelle proprie capacità
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Il Contesto:
Una serie di studi degli anni ‘50 avevano cercato uno spiegazione alla progressiva perdita di terreno del partito
laburista. Essa era stata messa in relazione con un aumento medio del salario reale dei lavoratori dell’industria
che avrebbe comportato un imborghesimento dell’operaio inglese che si stava indirizzando verso valori e stili di vita tipici della classe media. Gli studi di G. si inseriscono in
contrapposizione a queste teorie che ritenevano che ci fosse una modificazione della stratificazione sociale direttamente
conseguente ad una modifica del potere di acquisto.
11/04/23 Pagina 14Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Il Committente :
L’Università Di Cambridge
11/04/23 Pagina 15Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Ipotesi e scopo della ricerca:
Premesse:
• La collocazione di classe non è determinata solamente dal potere di acquisto ma è necessario rapportarla alla funzione ed allo status di un gruppo all’interno della divisione del lavoro.
• Per analizzare la classe operaia bisogna considerare, oltre al livello del reddito e agli stili di consumo, anche la natura dei rapporti fra gli individui e i gruppi, nonché le prospettive e le aspirazioni del lavoro manuale.
11/04/23 Pagina 16Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Ipotesi e scopo della ricerca:
Premesse:
• Gli “operai opulenti” danno un valore puramente strumentale al proprio potere di acquisto: non c’è imborghesimento perché non esistono aspirazioni di prestigio.
• La concezione strumentale è dovuto al fatto che l’operaio non è integrato nell’ambito lavorativo e non ha interessi di carriera. E’ interessato a massimizzare il salario per poter soddisfare altrove i propri bisogni.
11/04/23 Pagina 17Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Ipotesi e scopo della ricerca:
Ipotesi:
• Gli “operai opulenti” hanno un orientamento stumentale verso il lavoro
• Tale orientamento strumentale è correlato alla mobilità geografica
• Esso governa mutamenti nelle aspirazioni e nei valori di riferimento del lavoratore manuale
• Esso comporta mutazioni nella “concezione partitica” del salario, modificando i fini per cui si ha fede nel partito politico.
11/04/23 Pagina 18Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Metodologia:
• Scelta del campione: scelta di un “campione critico” in cui fossero presenti al massimo grado le condizioni favorevoli all’imborghesimento della classe operaia.
Luton-nel Bedfordshire sud-occidentale: località caratterizzata da una generale crescita economica, polo di attrazione di lavoratori immigrati, presumibilmente alle ricerca di un più
elevato tenore di vita.
11/04/23 Pagina 19Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Metodologia:
• Scelta del campione: 260 operai di 3 aziende di 3 settori diversi.
– fabbricazione di berline, giardinette ed autofurgoni
– Produzione di cuscinetti a sfera e rulli
– Produzione di composti ammoniaci, sodici e barici
11/04/23 Pagina 20Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Metodologia:
• Tecnica di rilevazione: La fase empirica si realizzo in 2 step
1) Raccolta di informazioni inerenti il lavoro, l’organizzazione e tutto quanto fosse utile per la verifica delle ipotesi;
2) Somministrazione di due questionari: il primo al lavoratore in azienda, il secondo, a lui e alla moglie nella propria abitazione
11/04/23 Pagina 21Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Conclusioni:
• L’aumento del reddito e le migliori condizioni di lavoro non alterano di per sé la collocazione di classe.
• I cambiamenti nei rapporti sociali appaiono autonomi dalle trasformazioni economiche, tecnologiche ed ecologiche, e risultano guidati dalla progettualità dell’individuo.
11/04/23 Pagina 22Sociologia del Lavoro
Goldthope: Operai opulenti e stili di vita
(1962-1967)
Conclusioni:
• L’atteggiamento verso l’azienda è strumentale: vista la diversità di obiettivi rispetto all’azienda, gli operai opulenti stabiliscono un rapporto in cui è esaltata la valenza di cambio tra lavoro e denaro.
• Lo strumentalismo implica la privatizzazione della sfera sociale dell’operaio opulento: la gratificazione è caratteristica del tempo libero, sostanzialmente trascorso in famiglia.
11/04/23 Pagina 23Sociologia del Lavoro
Blauner: Lavoro operaio e alienazione
(1964)
Scopo:
Influenza della tecnologia sui contenuti del lavoro in rapporto a
11/04/23 Pagina 24Sociologia del Lavoro
Comparazione in diversi settori dell’industria
Americana
Concetto di ALIENAZIONE come elemento variabile in
base al contesto
Blauner: Lavoro operaio e alienazione
Ipotesi di ricerca e presupposti:
• La tecnologia è alla base di diversi gradi di alienazione
• L’alienazione dipende da 4 fattori:
11/04/23 Pagina 25Sociologia del Lavoro
Mancanza di Potere
Assenza di significato
Autoestraneazione
Mancanza di integrazione e di appartenenza a una comunità
industriale
Blauner: Lavoro operaio e alienazione
Campione:
• 118 lavoratori settore tipografico
• 419 lavoratori settore tessile
• 180 lavoratori settore automobilistico
• 78 lavoratori settore chimico
11/04/23 Pagina 26Sociologia del Lavoro
Blauner: Lavoro operaio e alienazione
Risultati:
Settore tipografico:
– Lavoro di carattere artigianale– Massima libertà nei modi e nei tempi– Forte coesione comunitaria – Sicurezza dell’impiego
Settore tessile:– Basso livello di qualificazione– Basso livello salariale– Forte controllo gerarchico– Nessuna sicurezza dell’impiego– Poca tutela sindacale
11/04/23 Pagina 27Sociologia del Lavoro
Basso livello di alienazione grazie al
basso livello tecnologico
Alienazione di livello maggiore ma attenuata dalle relazione sociali
integrate tipiche degli stati tradizionali del sud
Blauner: Lavoro operaio e alienazione
Risultati:
Settore automobilistico:
– Alto livello di standardizzazione
– Lavoro dequalificato e parcellizzato
– Isolamento sociale
– Forte controllo gerarchico
– Mancanza di possibilità di carriera
Settore chimico:
– Settore con elevato contenuto tecnologico
– Attività di squadra altamente specializzata
per il controllo dei macchinari
– Attività mentale e di responsabilità
– Forte potere contrattuale
11/04/23 Pagina 28Sociologia del Lavoro
Livello di alienazione più forte nonostante i salari più elevati
Basso livello di alienazione grazie
all’alto livello tecnologico