Prof. Pietro Berti 1 SOSTEGNO SOCIALE (1) DEFINIZIONE Linsieme delle risorse accessibili...
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Prof. Pietro Berti1
SOSTEGNO SOCIALE (1)
DEFINIZIONE
L’insieme delle risorse accessibili all’individuo attraverso i contatti con altri individui, gruppi e/o comunità
(Ensel e Kuo, 1979)
Prof. Pietro Berti2
SOSTEGNO SOCIALE (2)
Sostegno sociale
OGGETTIVOOGGETTIVO
(ricevuto)(ricevuto) SOGGETTIVOSOGGETTIVO
Sostegno Sostegno percepitopercepito SoddisfazioneSoddisfazione per il sostegnoper il sostegno
Prof. Pietro Berti3
I diversi strumenti esistenti per la misura del sostegno sociale spesso misurano aspetti
diversi, risultando così debolmente correlati fra loro
Prof. Pietro Berti4
LE FUNZIONI DEL SOSTEGNO SOCIALE (House, 1981) (1)
Sostegno emotivo
Sostegno strumentale
Sostegno informativo
Sostegno affiliativo (o di stima, o valutativo)
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LE FUNZIONI DEL SOSTEGNO SOCIALE (2)
SOSTEGNO EMOTIVO
È la manifestazione d’affetto, interesse e amore per l’altra persona.
Tale sostegno tende a soddisfare i bisogni socio – emotivi di base.
Prof. Pietro Berti6
LE FUNZIONI DEL SOSTEGNO SOCIALE (3)
SOSTEGNO STRUMENTALE
Forma di assistenza e aiuto che consiste in un intervento attivo sull’ambiente oggettivo di
una persona
(es. prestito di denaro)
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LE FUNZIONI DEL SOSTEGNO SOCIALE (4)
SOSTEGNO INFORMATIVO
Aiuto psicologico atto ad arricchire le conoscenze della persona
(es. informazioni su nuove opportunità di lavoro, altri metodi per risolvere un problema)
Prof. Pietro Berti8
LE FUNZIONI DEL SOSTEGNO SOCIALE (5)
SOSTEGNO DI STIMA
Apprezzamento, considerazione, rispetto e ammirazione per l’altra persona.
Prof. Pietro Berti9
RELAZIONI FRA RETE SOCIALE, SOSTEGNO SOCIALE E BENESSERE:
MODELLI TEORICI A CONFRONTO (1)
MODELLO DIRETTO
Effetto diretto sul benessere, anche in assenza di stress. Rete e sostegno come fattori
protettivi
Prof. Pietro Berti10
RELAZIONI FRA RETE SOCIALE, SOSTEGNO SOCIALE E BENESSERE:
MODELLI TEORICI A CONFRONTO (2)
MODELLO INDIRETTO
la relazione fra stress e malattia viene mediata da una serie di fattori individuali e/o ambientali; il sostegno sociale come “cuscinetto” (buffer)
(Cohen e Wills, 1985)
Prof. Pietro Berti11
IL MODELLO INDIRETTO
Fonte: Cohen e Wills (1985)EVENTI EVENTI STRESSANTISTRESSANTI
VALUTAZIONE VALUTAZIONE COGNITIVACOGNITIVA
SOSTEGNO SOCIALE, CHE SOSTEGNO SOCIALE, CHE PUÒ PREVENIRE LA PUÒ PREVENIRE LA
VALUTAZIONE DELLO STRESSVALUTAZIONE DELLO STRESS
EVENTI VALUTATI COME EVENTI VALUTATI COME STRESSANTISTRESSANTI
RISPOSTA FISIOLOGICA O RISPOSTA FISIOLOGICA O ADATTAMENTO ADATTAMENTO
COMPORTAMENTALECOMPORTAMENTALE
SOSTEGNO SOCIALE CHE SOSTEGNO SOCIALE CHE PUÒ AIUTARE A PUÒ AIUTARE A
RIVALUTARE, INIBIRE LE RIVALUTARE, INIBIRE LE RISPOSTE DISADATTIVE, RISPOSTE DISADATTIVE,
FAVORIRE QUELLE FAVORIRE QUELLE POSITIVEPOSITIVE
MALATTIAMALATTIA
Prof. Pietro Berti12
LE MISURE DEL SOSTEGNO SOCIALE(1)
Multidimensional Scale of Perceived Support (MSPSS) (Zimet et al. 1988; versione italiana di Prezza e Principato 2002)
Adeguatezza del sostegno percepito secondo tre fonti:
1. Famiglia 2. Amici3. Altri significativi
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LE MISURE DEL SOSTEGNO SOCIALE(2)
Social Support Questionnaire (Saranson et al. 1983), che misura
1. Numero delle persone percepite come fonti di sostegno
2. Soddisfazione nei confronti del sostegno disponibile
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LE MISURE DEL SOSTEGNO SOCIALE(3)
Social Support Resources (Vaux e Athanassopulou 1987; val. it. Prezza e Principato 2002)
Intervista strutturata che permette di rilevare la capacità supportiva della rete sociale, chiedendo quali persone svolgono le varie funzioni della rete stessa
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Gli strumenti di ricerca quantitativi e qualitativi
Prof. Pietro Berti16
STRUMENTI DI RICERCA
QUANTITATIVI QUALITATIVI
QUESTIONARI, SONDAGGI…
OSSERVAZIONI, INTERVISTE…
Nella ricerca, è sempre auspicabile l’integrazione dei due metodi
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I METODI QUANTITATIVI
I metodi quantitativi vengono utilizzati per
lo più per verificare ipotesi e/o teorie,
rifacendosi al paradigma positivista
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I metodi quantitativi hanno come presupposto:
la trasformazione delle variabili osservate in numeri
Il pensare che le variabili possano essere isolate e controllate (metodo sperimentale e di laboratorio)
Il trattamento statistico delle variabili, per capire se gli effetti osservati siano dovuti al caso o all’effettiva covariazione delle variabili
Prof. Pietro Berti19
I Questionari
La domanda di un questionario deve essere il più possibile: Focalizzata su un
argomento Breve Chiara(Lavanco e Novara, pag. 151)
Domande da evitare:
• Troppo lunghe
• Troppo complicate
• che indagano più aspetti
• troppo dirette
• che esprimono giudizi o pensieri
• pensate per mettere in imbarazzo
• che contengano negazioni o doppie negazioni
Prof. Pietro Berti20
Le scale di atteggiamenti
Indagano l’atteggiamento di una persona nei confronti di un determinato oggetto sociale
L’atteggiamento è composto da 3 componenti: Affettiva Cognitiva Comportamentale
Scale LikertScale ThurnstoneScale GuttmanDifferenziale semantico
Prof. Pietro Berti21
I METODI QUALITATIVI
I metodi qualitativi vengono utilizzati per
generare nuove ipotesi, o per scoprire
nuove possibilità interpretative. Si rifanno
al paradigma costruttivista
Prof. Pietro Berti22
I metodi qualitativi nascono dall’insoddisfazione verso i metodi quantitativi, che talvolta riducono eccessivamente la complessità degli avvenimenti, eliminando o attenuando l’effetto di molte variabili
I metodi qualitativi studiano inoltre argomenti che non si potrebbero studiare con l’adozione di metodi quantitativi (es.: lo studio dei casi)
Prof. Pietro Berti23
L’oggetto di studio nella ricerca qualitativa
È visto nella sua particolarità e unicità, partendo dallo studio dei casi singoli
È visto nella sua globalità e complessità, non escludendo a priori variabili ritenute irrilevanti
È studiato nel suo contesto naturale, e non in una situazione artificiale
Assume il significato che gli danno i partecipanti alla ricerca
Prof. Pietro Berti24
Le interviste
Sono classificate in base alla strutturazione predefinita dell’intervista
Richiede che l’intervistatore sia preparato e adeguatamente formato
Vi sono diversi tipi di interviste (Lavanco e Novara 2002, pag. 146)
Prof. Pietro Berti25
I Focus group
Il Focus group è una intervista – discussione di gruppo, che mira ad indagare le opinioni personali rispetto ad un determinato oggetto, stimolare la discussione rispetto ad esso, condividere una visione di gruppo e proporre (eventualmente) soluzioni ad un problema, o visioni alternative
Prof. Pietro Berti26
EMPOWERMENT,
BURNOUT
E
SENSO DI COMUNITA’
Prof. Pietro Berti27
EMPOWERMENTDEFINIZIONE (1)
Processo che mira a favorire l’acquisizione di potere, cioè accrescere la possibilità dei singoli e dei gruppi di controllare attivamente la propria
vita
(Rappaport, 1981)
Prof. Pietro Berti28
EMPOWERMENTDEFINIZIONE (2)
Processo di ampliamento (attraverso il miglior uso delle proprie risorse attuali e potenziali acquisibili) delle possibilità che il soggetto
può praticare e rendere operative.
(Bruscaglioni, 1994)
Prof. Pietro Berti29
EMPOWERMENTDEFINIZIONE (3)
Processo attraverso il quale l’individuo comprende che gli obiettivi/risultati che persegue dipendono
dalle strategie che attiva per raggiungerli.
(Mechanic, 1991)
Prof. Pietro Berti30
Il termine “Empowerment” descrive
sia un processo, sia il risultato stesso
del processo
Prof. Pietro Berti31
EMPOWERMENT: UN CONCETTO MULTILIVELLO(Zimmerman, Rappaport, 1988)
Empowerment psicologico
Empowerment organizzativo
Empowerment sociale e di comunità
Dimensione di processo e dimensione di stato
Variabili interpersonalie individuali
Mobilitazione delle risorse sociali, opportunità
di partecipazione
Variabili sociopolitiche
Prof. Pietro Berti32
EMPOWERMENT
PSICOLOGICO
Prof. Pietro Berti33
EMPOWERMENT
Ovvero passare da uno stato di
IMPOTENZA APPRESA
(learned helplessness)
Ad uno stato di
SPERANZA APPRESA
(learned hopefullness)
PROCESSO DI
EMPOWERMENT
Prof. Pietro Berti34
IMPOTENZA APPRESA Sentirsi in “scacco”
Sfiduciati
Senza prospettive future
Ci si sente vittime di eventi incontrollabili
Prof. Pietro Berti35
IMPOTENZAAPPRESA
SPERANZA APPRESA
PROCESSO DI
EMPOWERMENT
PROCESSI DI ATTRIBUZIONE CAUSALE:
•interne/esterne
•mutabili/immutabili
•parziali/globali
PROCESSI DI VALUTAZIONE
Autoefficacia (self-efficacy)
PROCESSI DI PREFIGURAZIONE DEL FUTURO
Locus of control
Prof. Pietro Berti36
COMPONENTI DELL’EMPOWERMENT PSICOLOGICO
EMPOWERMENTPSICOLOGICO
EMPOWERMENTPSICOLOGICO
Percezione di autoefficacia
Percezione di autoefficacia
Percezionedi competenzaPercezione
di competenza
Ideologia dellainfluenza possibile
Ideologia dellainfluenza possibile
Speranza appresaSperanza appresa
Motivazione all’azione
e alla partecipazione
Motivazione all’azione
e alla partecipazione
Attribuzione internaal sé della causalità
Attribuzione internaal sé della causalità
Fonte: Bruscaglioni, 1994
Prof. Pietro Berti37
FINALITA’ DELL’INTERVENTO ORIENTATO ALL’EMPOWERMENT
Aiutare le persone ad utilizzare le proprie forze, abilità e competenze verso la conquista di maggior autonomia decisionale.
Aiutare le persone ad ampliare le proprie possibilità di scelta (Bruscaglioni, 1994)
Rafforzare il potere di scelta dei singoli, migliorandone le competenze e conoscenze in un ottica non solo terapeutica e riabilitativa, ma politico-emancipatoria (Francescato, Leone, Traversi, 1993)
Prof. Pietro Berti38
REQUISITI DELL’EMPOWERMENT (KIEFFER, 1981)
Acquisizione di abilità, conoscenze e potere sufficiente da influenzare la propria vita attraverso:
1) Lo sviluppo di un potente senso di sé (sense of self), che promuove il coinvolgimento sociale attivo.
2) La capacità di fare un’analisi critica dei sistemi sociali e politici che definiscono il proprio ambiente.
3) L’abilità di sviluppare strategie di azione e di coltivare risorse per raggiungere i propri scopi
4) La capacità di agire in modo efficace in collaborazione con altri per definire e raggiungere scopi collettivi.
Prof. Pietro Berti39
GLI INTERVENTI DI EMPOWERMENT (KIEFFER, 1981)
a) Riparativo, rivolto a target di popolazione svantaggiati
b) Preventivo (prevenzione primaria)
Prof. Pietro Berti40
COMPONENTI CHIAVE PER IL PROCESSO DI EMPOWERMENT (Cox, Parson, 1994)
Atteggiamenti, valori, credenzeAtteggiamenti, valori, credenze (self efficacy, locus of control interno)
Riduzione dell’autobiasimo, validazione reciproca delle esperienze
Conoscenze e capacità criticaConoscenze e capacità critica (ricollocazione del problema in contesto)
Prof. Pietro Berti41
INTERVENTI DI EMPOWERMENT
DIMENSIONE PERSONALE
lavoro sul singolo (bisogni, risorse)
DIMENSIONE INTERPERSONALE
lavoro sul gruppo(reti di relazione)
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA(AMBIENTALE MICRO)
cambiamento
del contesto di riferimento
Prof. Pietro Berti42
EMPOWERMENT quindi vuol dire:
Responsabilizzazione Potenziamento Delega e trasferimento del potere Condivisione Aumento di capacità di fare Sviluppo di potenzialità Apertura a nuovi mondi possibili Creatività liberata Aumento di conoscenza
Prof. Pietro Berti43
La sindrome del Burnout
Prof. Pietro Berti44
Burnout: definizione
Letteralmente significa “bruciato”
Sindrome patologica tipica delle professioni d’aiuto, caratterizzata da disagio fisico, psicologico e relazionale
L’operatore sviluppa una serie di sintomi che lo/la portano a distaccarsi progressivamente dal lavoro, visto come fonte primaria di insoddisfazione e di disagio
Prof. Pietro Berti45
Le componenti del Burnout secondo Maslach (1986)
1) Esaurimento emotivo: sensazione di essere emotivamente aridi, svuotati
2) Ridotta realizzazione personale sul lavoro: sensazione di ridotta autoefficacia e competenza personale
3) Depersonalizzazione, che porta ad assumere un atteggiamento freddo e distaccato nei confronti dell’utente
Prof. Pietro Berti46
<<La struttura e il funzionamento del posto di lavoro plasmano il modo in cui le persone interagiscono fra loro (…) non è una carenza della personalità o una sindrome clinica. È un problema lavorativo.>> (Maslach, Leiter 1997)
… ma è veramente solo un problema lavorativo?
Prof. Pietro Berti47
Le cause del Burnout
Burnout
Scarso (o mancante) sostegno sociale
Caratteristiche personali:
• Aspettative verso il lavoro
• Centralità del lavoro nella vita della persona
• Capacità di fronteggiare lo stress
• Strategie di coping
Caratteristiche organizzative del lavoro (Cherniss, 1980):
• struttura gerarchica
• stile di leadership
• rapporti con i colleghi
• sistema di ricompense e punizioni
• autonomia decisionale
• senso di comunità lavorativo
• Carichi di lavoro
• coerenza fra finalità e prestazioni
Prof. Pietro Berti48
La prevenzione del Burnout
Le strategie preventive si configurano come interventi di empowerment individuale e sociale (sull’organizzazione lavorativa)
Prof. Pietro Berti49
EMPOWERMENT SOCIALE
Prof. Pietro Berti50
EMPOWERMENT SOCIALE DEFINIZIONE
Processo intenzionale e continuo attraverso il quale le persone di una comunità locale
possono accedere più facilmente alle risorse e accrescere il controllo su di esse.(Cornell, Empowerment Group)
Si basa su: Rispetto reciproco riflessione critica,
attività di cura partecipazione di gruppo
Prof. Pietro Berti51
IL FINE DELL’EMPOWERMENT
SOCIALE E’ LA NASCITA DI UNA
“COMUNITA’ COMPETENTE”
(Iscoe, 1984)
Prof. Pietro Berti52
COMUNITA’ COMPETENTE
Una comunità può dirsi competente se: Ha un repertorio di possibilità e di alternative
(potere) Sa dove e come ottenere risorse
(conoscenza) Chiede di essere autonoma (motivazione e
autostima)
Prof. Pietro Berti53
Il compito dello psicologo di comunità è sostenere il processo di empowerment
sociale favorendo l’assunzione di responsabilità
ATTRAVERSO
AZIONE SOCIALE
(STRATEGIA POTENZIALMENTE
CONFLITTUALE)
SVILUPPO DI COMUNITA’ (STRATEGIA
COOPERATIVA)
Prof. Pietro Berti54
AZIONE SOCIALE
RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE
MODIFICAZIONE DEGLI EQUILIBRI DI POTERE
Prof. Pietro Berti55
SVILUPPO DI COMUNITA’
Sviluppare senso di coesione sociale Sensibilizzare i cittadini Promuovere leader locali Usare le competenze dei professionisti per
favorire le esperienze di auto organizzazione sociale
Favorire reti di collaborazione tra servizi formali e informali
Accrescere il senso di comunità
Prof. Pietro Berti56
UNA STRATEGIA PER LO
SVILUPPO DI COMUNITA’ E’
L’ACCRESCIMENTO DEL SENSO
DI COMUNITA’.
Prof. Pietro Berti57
SENSO DI COMUNITA’(Sarason, 1974, 157)
“La percezione della similarità con gli altri, una riconosciuta interdipendenza, una disponibilità a mantenere questa interdipendenza offrendo o
facendo per altri ciò che ci si aspetta da loro, la sensazione di appartenere ad una struttura
pienamente affidabile e stabile”.
Prof. Pietro Berti58
Le 4 componenti del SENSO DI COMUNITA’ (McMillan, Chavis, 1986)
IL SENTIMENTO DI APPARTENENZA
L’INFLUENZA E IL POTERE
L’INTEGRAZIONE E LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI
LA CONNESSIONE EMOTIVA CONDIVISA
Prof. Pietro Berti59
STRUMENTI DI MISURA
LA SCALA ITALIANA DEL SENSO DI COMUNITA’(Prezza et al., 1999)
Senso di appartenenza e connessione emotiva Soddisfazione dei bisogni e influenza Clima sociale Piacevolezza casa e zona
Prof. Pietro Berti60
CONCLUSIONI
Accrescere il senso di comunità porta i membri a saper affrontare eventi importanti,
sviluppando solidarietà di fronte ai pericoli e alle difficoltà.
Diventa evidente che, in quest’ottica, i problemi di salute non sono più considerati di
pertinenza esclusiva dei professionisti , ma vengono ridefiniti come responsabilità
dell’intera comunità.